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CARTELLA STAMPA SETTEMBRE 2014 LA FELICITA’ E’ NEL PIATTO? GROUP By www.sial-group.com

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CARTELLA STAMPA SETTEMBRE 2014

LA FELICITA’ E’ NEL PIATTO?

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L’innovazione costituisce il più affidabile e prezioso fra i segnali prospettici. Sarà più che mai il motore di crescita delle aziende vincenti che prenderanno parte a questa sfida. Di fronte all’accelerazione vertiginosa dei bisogni dei consumatori, l’innovazione si impone come un asse centrale strategico per consolidare e sviluppare la competitività delle nostre aziende agroalimentari.

Una strategia vincente in tema d’innovazione non si improvvisa: si tratta di un vero e proprio atteggiamento di apertura, di ascolto, un modo intelligente di comprendere e anticipare le aspettative dei consumatori di tutto il mondo e consentire ad ogni azienda di costruire la propria visione e creare valore aggiunto in un ambiente estremamente competitivo.

Innovazione e SIAL sono indissolubili ormai da 50 anni! Grazie al suo impegno costante al servizio dell’innovazione, SIAL è divenuto il rivelatore di tendenze di riferimento della filiera su scala mondiale.

EDITOggi, 7 miliardi di individui… 9 miliardi entro il 2050. Tutti dovranno avere la possibilità di mangiare considerandola un’esperienza piacevole.A parte le tensioni politiche ed economiche, il mondo alimentare è più che mai uno spazio di scambi universale.

In tutto il mondo professionisti del settore agroalimentare immaginano e costruiscono il nostro destino alimentare.

Di Nicolas TrentesauxDirettore del SIAL Group

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PARIGI • 19-23 OTTOBRE 2014

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L’innovazione è presente ovunque nelle corsie del salone, valorizzata da oltre 6 000 aziende. È anche contestualizzata presso lo spazio SIAL Innovation, punto centrale del salone, che espone le innovazioni più significative e decifra le relative tendenze. Oltre ad essere una priorità, l’innovazione rappresenta al contempo la competenza del SIAL e la sua modernità e ne costituisce il DNA. Ne è prova la frequentazione dello spazio, fonte di ispirazione per tre visitatori su quattro.

Se l’innovazione rappresenta oggi una sfida mondiale, si rivela maggiormente determinante per dinamizzare la struttura del settore agroalimentare francese. Non dimentichiamo che con le sue 11 852 aziende, di cui 98 % PMI o microimprese, gioca un ruolo fondamentale nella vitalità del paese in termini di fatturato e di occupazione. Il SIAL offre ai propri espositori creatori di innovazioni un trampolino di lancio che offre visibilità internazionale agli occhi dei principali buyer della filiera. E molto di più, poiché oltre al salone nel mese di ottobre 2014, SIAL, in collaborazione con il ministero francese dell’agricoltura, dell’agroalimentare e delle foreste, accompagnerà le aziende francesi innovatrici all’Esposizione Universale di Milano 2015.

Forte di 50 anni di esperienza e di una presenza mondiale rafforzata con oltre 10 saloni in tutto il mondo, il SIAL è veramente divenuto un crocevia imperdibile della domanda e dell’offerta mondiali: creiamo collegamenti e incoraggiamo incontri, condivisioni tra tutti gli operatori del settore. Edizione dopo edizione ci siamo impegnati a fare di SIAL Paris ben più di un salone… Una rete multiculturale, uno spazio di scambi e di ispirazione per accompagnare le aziende verso i propri successi futuri.

L’edizione SIAL Paris 2014 sarà fiera portavoce di questa ambizione e svelerà le innovazioni e le principali tendenze che influenzeranno la cucina dei nostri chef e rinnoveranno gli scaffali dei nostri supermercati. Elemento chiave universale che sarà sicuramente evidenziato: il piacere ! Senza alcun dubbio, in qualunque luogo del pianeta, l’alimentazione fa sempre parte dei piccoli piaceri della vita quotidiana! Sono attesi 150 000 visitatori internazionali per incontrare oltre 6 000 aziende espositrici e condividere questo approccio visionario.

Da 50 anni il salone sa ispirare e svelare le innovazioni. Con l’anniversario dei 50 anni di SIAL Paris, l’atmosfera sarà particolarmente festosa. Le celebrazioni sono già iniziate in Canada, Cina, Brasile e Filippine, ma Parigi, storica culla del SIAL, rappresenta ovviamente il momento culminante. Vi invito a venire a scoprire tutte le novità SIAL Paris 2014 e a festeggiare con noi questo mezzo secolo di avventure agroalimentari.

Appuntamento particolare per tutti lunedì 20 ottobre alla fine della giornata sul piazzale del Quartiere delle Esposizioni con uno spettacolo Suoni & Luci di alto livello. E poiché non si festeggia un compleanno che si rispetti senza torta, lo chef pasticciere Claire Verneil e il padrino della manifestazione Christian Le Squer, alta figura stellata della gastronomia francese, accompagnati da 50 famosi chef, ci offriranno una torta eccezionale, all’altezza dell’evento.

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Happy birthday SIAL !

Da 50 anni il salone sa ispirare e svelare le innovazioni.

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Centro nevralgico del salone, SIAL Innovation presenta un’anteprima del futuro e dei prodotti che sanno presenti in tutti i punti vendita di domani. Si tratta di un focus sul DNA del salone attraverso una serie di animazioni e di strumenti, che rappresentano le chiavi per andare alla conquista dei mercati. A Parigi ma anche a Shanghai, Montreal, Toronto, San Paolo, Abu Dhabi o Manila.

Perché al SIAL l’innovazione occupa un posto privilegiato. Si dipana come un filo conduttore nelle corsie di questo rivelatore di tendenze per nutrire e ispirare i visitatori provenienti da tutto il mondo. L’innovazione è una vincitrice che seduce, entusiasma, ispira e fa parlare di se’. Ha i propri tempi nell’Osservatorio, si fa applaudire attraverso i Grand Prix, viene commercializzata nella distribuzione, si mette a tavola nella ristorazione, cuoce a fuoco lento in cucina e fa parlare di se’ alla SIAL TV. Tutti gli operatori del settore e i media la rincorrono. E questa ricerca di innovazione va al di fuori della Francia poiché si tratta di un sourcing mondiale.

E’ proprio per questo che SIAL Paris costituisce un formidabile vettore di valore aggiunto e impone la propria legittimità di visionario e di scopritore di tendenze. E questo vale per tutte le filiere presenti al salone.

L’OsservatorioAnticipatore… Rivelatore… Vivaio… Anno dopo anno il SIAL è tutto questo contemporaneamente, rivelatore di tendenze e di innovazioni alimentari internazionali. Divenuto un punto di riferimento mondiale, SIAL

Innovation rivela i prodotti più innovativi degli industriali e offre loro una vetrina internazionale all’interno dell’Osservatorio del polo SIAL Innovation. Questo spazio costituisce un vero e proprio volano di crescita per i prodotti selezionati e un luogo di curiosità e di scoperta per l’insieme dei visitatori.

visitatori su

visitano SIAL Innovation

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SIAL Innovation, un incubatore di leader

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71%dei visitatori del salone desidera approfittare della propria presenza

per scoprire nuovi prodotti e nuovi

fornitori.

76%dei visitatori

afferma di aver scoperto nuovi prodotti grazie

al SIAL.

78%degli espositori presenta nuovi prodotti presso il proprio stand.

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I settori più dinamici

nell’innovazione prodotti sono drogheria e prodotti gourmet.

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Fra gli espositori sono rappresentati

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I Grand Prix SIAL InnovationL’operazione SIAL Innovation consente di presentare una selezione di prodotti innovativi tramite la consegna dei Grand Prix SIAL Innovation e offre un vero e proprio trampolino di lancio agli espositori che avranno superato le fasi di selezione:

• Presentare il prodotto innovativo agli esperti di SIAL Innovation.

• Superare lo scoglio dei Comitati di Selezione composti da specialisti nel settore dell’alimentazione.

• Infine fare parte dei Grand Prix SIAL Innovation scelti dalla giuria che si riunirà il 18 settembre 2014 e selezionerà, per la prima volta, i 3 prodotti più innovativi premiati con Oro, Argento e Bronzo. I vincitori saranno svelati al momento della premiazione, lunedì 20 ottobre 2014, alle ore 16.00 presso il salone.

DA NOTARE...

Già

1 700 prodotti

in gara al 1° settembre, cioè + 70% rispetto al 2012. Sono stati scelti

oltre 600 prodotti.

Per la prima volta quest’anno,

SIAL Paris seleziona

100 prodottiespressamente dedicati alla

ristorazione e crea il Grand Prix Restauration. Christian le Squer,

padrino della giornata “50 anni, 50 chefs”

è il Presiedente di questo Grand Jury

Restauration.

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4 blogger della Foodosphere internazionale vengono a fare shopping di prodotti innovativi a SIAL Paris 2014.

Appuntamento presso lo studio di SIAL TV il 19 ottobre 2014 alle ore 12.05

Foodies 2.0. Relatori di spicco provenienti dall’universo dei social network (Facebook, Twitter, Sina et Pinterest) discutono presso lo studio di SIAL TV il 20 ottobre 2014 dalle ore 10.00 alle ore 12.30.Altre informazioni su http://www.sialparis.fr/Evenements/Foodies-2.0-by-Sopexa

Grazie alla sua competenza in fatto di innovazione, SIAL Paris invita i suoi visitatori a scoprire in anteprima all’esposizione Universale Milano 2015, le 10 tendenze caratteristiche dell’innovazione francese, illustrate da 10 prodotti francesi presentati al SIAL Innovation.

Nel 2014, i Grand Prix SIAL Innovation vanno oltre con

Un podio Oro/Argento/Bronzo per i 3 prodotti più innovativi svelati nel corso della cerimonia SIAL Innovation il 20 ottobre alle ore 16.00 presso lo spazio SIAL Innovation

Grand Prix per categoria di prodotto

Un Grand Prix Distribution

Un Grand Prix Restauration

IN COLLABORAZIONE CON SOPEXAUN’ANTEPRIMA DELL’EXPO MILANO 2015

GRANDS PRIX SIAL INNOVATION

Per mantenere il contatto con i consumatori,

il Grand Prix WEB viene consegnato dai

membri della comunità Facebook del SIAL fra

i Grands Prix SIAL Innovation.

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ISCRIZIONE PRODOTTI (~ 1 700 PRODOTTI)

SELEZIONE SIAL INNOVATION (~ 600 PRODOTTI)

CATEGORIE DI PRODOTTI CATEGORIE SETTORI ALTRI PREMI

• Chef Christian Le Squer• Elior

Grand prix SIAL Innovation Prodotti, Attrezzature & Tecnologie e PAI (Prodotti Alimentari Intermedi)

Grand PrixDistribution

Grand PrixRestauration

Prix Esposizione Universale Milano

Prix Web

TOP 3 : ORO ARGENTO BRONZO

• Intermarché• www.monmarche.fr• Lafayette Gourmet

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Il World Tour by SIALCondotto in collaborazione con 28 riviste specializzate di tutto il mondo, World Tour by SIAL decifra le tendenze di consumo e distribuzione in 28 paesi del pianeta. Vera e propria finestra sul mondo, World Tour by SIAL presenterà questo panorama in un’area espositiva di oltre 500 m2 in cui fotografie in-store e contestualizzazioni saranno a disposizione dei visitatori per una migliore comprensione dello studio.

La Cuisine by SIALL’animazione più apprezzata dagli operatori del settore ristorazione, presenta dimostrazioni delle stelle.

Quest’anno in collaborazione con Rungis, SIAL Paris mette ai fornelli di questa gigantesca cucina aperta 5 chefs stellati tra cui Cyril Arachequesne, Laurent André, Nicolas Isnard, Hervé Rodriguez e Jean-Yves Leuranguer, che elaboreranno i prodotti più innovativi di SIAL Paris, per integrarli ai menu gastronomici del ristorante della Cuisine riservato agli appuntamenti business.

La Cuisine by SIAL è composta anche da sessioni quotidiane di dimostrazioni culinarie della durata di 30 minuti, condotte

da celebri chef come - Jérôme Nutile, Pierre Rigothier, Claire Verneil, Frédéric Lalos, Christophe Boucher, Cyril Arachequesne e Nicolas Isnard - pronti a far scoprire la cucina che realizzeranno con i prodotti e le innovazioni del salone, in particolare quelle provenienti dalla selezione SIAL Innovation che saranno presentate da Jean-Pierre Clément (Fauchon).

E per il piacere degli occhi, La Cuisine by SIAL e il ristorante VIP ospiteranno una mostra fotografica di Frank Hamel

sul tema di frutta e ortaggi: MATIÈRES.

L’innovazione è anche…

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SIAL TVLa rete televisiva del salone trasmetterà in diretta e sul web numerose trasmissioni dedicate all’innovazione. Esperti, politici, operatori del settore, e personalità interverranno presso il suo studio televisivo su temi legati all’innovazione.

SIAL OFFLa seconda edizione di una guida che consente all’insieme dei partecipanti di condividere i migliori luoghi e locali di Parigi e di scoprire gli indirizzi giusti della capitale, ma anche nuovi concept, ristoranti, bar, degustazioni, musei « food »… il tutto beneficiando di offerte esclusive, speciali SIAL.

In Food CentreUn programma di conferenze che presentano le ultime innovazioninel Process e PAI.

Il Wine & Food LabL’associazione Prodotti Gourmet e Vino, la novità assoluta del SIAL…

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L’innovazione, il più prezioso dei segnali prospettici

1964 - 2014, CORRENTI…FENOMENI…PRODOTTI.Il primo SIAL si è svolto a Parigi nel 1964. Come immaginavamo il nostro futuro alimentare allora e come si è costruito poco a poco nel corso delle ultimi 5 decenni? Grandi innovazioni e servizi… Grandi movimenti… Grandi domande e fatti di attualità significativi che hanno segnato le nostre vite e le hanno semplificate.Piccola panoramica per grandi progressi!

Gli anni 60…1963: apertura del primo ipermercato, FranciaIl francese Carrefour apre il primo ipermercato a Sainte-Geneviève-des-Bois nella periferia parigina. La superficie del punto vendita raggiunge i 2 600 m2, coniuga prodotti alimentari e non alimentari, ha un parcheggio da 400 posti macchina e grandi carrelli per la spesa. Successo immediato con oltre 5 000 persone che scoprono questo nuovo tempio del largo consumo sin dal primo week-end.

1967: commercializzazione del primo forno a microonde pubblico, Stati UnitiIl primo microonde per il grande pubblico è commercializzato negli Stati Uniti con il marchio Radarane dalla società Amana, divisione di Whirlpool Corp. Questo microonde ha le dimensioni di un forno tradizionale e costa 495 $, cioè l’equivalente di 3 500 $ attuali. Bisognerà attendere il 1979 perché Moulinex produca il primo microonde per il grande pubblico in Francia.

1968: il primo piatto surgelato è di pesce, FranciaLa presenza del frigorifero nelle case francesi è una realtà, e negli anni 60 appaiono anche i primi congelatori. Si possono ormai fare delle scorte di alimenti surgelandoli. Ma la vera innovazione viene dalla Findus che in Francia commercializza i primi due piatti pronti surgelati: il pesce alla bordolese e il pesce alla provenzale. Questi piatti surgelati consentono di risparmiare tempo nella preparazione dei pasti e corrispondono ad un’epoca in cui tutto si accelera.

1968: Tetra Brik e la praticità della conservazione, Svezia La società svedese Tetra Pak lancia una versione asettica del proprio imballaggio rettangolare Tetra Brik. Il latte può così essere conservato per mesi, senza conservanti e a temperatura ambiente. La modernità entra a pieno titolo nel nostro consumo quotidiano di latte, coniugando praticità e risparmio in termini di tempo. Da questo momento Tetra Brik si adatterà a tutti i tipi di prodotti confezionati (succhi di frutta, zuppe, zucchero, vino…) con nuove forme e nuovi volumi.

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Una «retrospettiva» elaborata da SIAL Paris in collaborazione con

XTC World Innovation. Da scoprire al SIAL Innovation dal 19

al 23 ottobre 2014 (padiglione 6).

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Gli anni 70…1970: McDonald’s parte alla conquista del mondo, Costa RicaL’apertura di un McDonalds al di fuori della sfera nordamericana avviene per la prima volta il 28 dicembre 1970 in Costa Rica. Ne segue una irresistibile conquista del mondo, con il Panama lo stesso anno, il Giappone, i Paesi Bassi e la Germania l’anno successivo. Il primo McDonald’s apre in Francia il 17 settembre 1979 a Strasburgo.

1970: la linguetta in alluminio per aprire la lattina, Stati UnitiAlcoa Aluminium Company propone la finitura in alluminio della parte superiore delle lattine, con una linguetta incollata al coperchio. La praticità di questa invenzione è tale che si diffonde naturalmente, a partire dal mercato della birra nel 1962 fino rappresentare la regola per le lattine all’inizio degli anni 1970. Oggi è sfidata dall’innovazione.

1974: il confezionamento in atmosfera protettrice, FranciaIl confezionamento in atmosfera modificata (MAP) consiste nel sostituire l’ossigeno degli imballaggi con gas inerti per impedire lo sviluppo di batteri e aumentare la durata di conservazione dei prodotti. Arriva nei negozi sin dall’inizio degli anni 70 quando il bacon e i pesci inglesi, così come il pollo americano sono venduti in confezioni al dettaglio. E’ nel 1974 che Marks & Spencer introduce il primo prodotto confezionato con il sistema MAP in Francia.

1976: la prima bottiglia in plastica PET, Stati Uniti La prima bottiglia in plastica PET utilizzata nel settore agroalimentare si chiama Pepsi! Nel 1976, il gigante della soda americano, acerrimo rivale di Coca-Cola, sostituisce tutte le sue bottiglie in PVC con bottiglie in PET. 3 volte più leggero, più trasparente e più solido, il PET sostituirà man mano il PVC, giudicato poco economico e poco ecologico. L’introduzione in Francia, nel 1992, della nuova bottiglia da 1,5 l in PET è una rivoluzione nel settore delle acque minerali..

Gli anni 80…1984: comparsa dei prodotti di IV gamma, FranciaOrtaggi freschi, lavati, mondati, tagliati e commercializzati pronti all’uso sono presentati al SIAL per la prima volta. Insalate, verdure crude varie, insiemi di verdure da cuocere sono confezionati in sacchetti di platica per rispondere alla richiesta crescente dei consumatori di prodotti che richiedano una preparazione minima. La sua diffusione fu rapida poiché la produzione di insalate, ad esempio, è passata da 500 tonnellate quell’anno a 25 000 tonnellate nel 1987.

1988: la protezione dei piccoli produttori: Max Havelaar, Paesi BassiL’associazione Max Havelaar appose il proprio marchio sui prodotti della grande distribuzione delle aziende impegnate in un commercio equo e solidale sostenendo soprattutto lo sviluppo economico dei piccoli produttori vulnerabili dei paesi del sud. Questo commercio più equo consente a questi piccoli produttori di integrarsi al dinamismo economico mondiale. Max Haavelar in Francia, Fairtrade nel Regno Unito o Transfair in Germania, il nome di questa fondazione si ispira a un romanzo di Multatuli, pubblicato nel 1860 che denuncia la condizione di un contadino giavanese nelle colonie delle Indie Olandesi.

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Gli anni 90…1990: la plastica 100 % biodegradabile: il Mater-Bi, ItaliaLe bioplastiche possiedono le stesse proprietà e usi delle plastiche tradizionali, ma sono biodegradabili e compostabili. Il “Mater-Bi” dell’azienda italiana Novamont contiene nella sua formulazione amido di mais, di grano e di patata. Si degrada tramite l’azione dei microorganismi nell’acqua, CO2 e metano. Le bioplastiche hanno un impatto sull’ambiente considerevolmente ridotto e possono anche servire nella ristorazione rapida, nella grande distribuzione, nel settore del packaging o per l’agricoltura.

1994: gli esordi dell’e-commerce per i consumatori, Stati Uniti Con la nascita di Amazon e eBay, parte la rivoluzione del commercio online. Un movimento fatto per “facilitare la vita del consumatore”. Da questo momento il panorama dell’e-commerce si è profondamente evoluto. I player puri, concorrenti dei punti vendita, sono sostituiti dal “click and mortar”, stessi prodotti agli stessi prezzi per il canale parallelo rappresentato da Internet. Poi Internet diviene la rete destinata a raggiungere una clientela diversa, più giovane. Dal 2011, si assiste a una nuova evoluzione (Tesco in Corea) in cui Internet funge da ponte tra mondo virtuale e punti vendita.

È nel 1998 che Parigi fa acquisti su InternetTélémarket, leader parigino del mercato della spesa a domicilio, lancia una versione Internet del suo catalogo. Risponde in questo modo a una domanda di risparmio di tempo da parte dei consumatori attivi. I due terzi del fatturato di Télémarket sono realizzati con prodotti forniti da multinazionali francesi e straniere.

1999: il concept della “fattoria verticale”, Stati Uniti/SingaporeFormalizzata nel 1999 da Dickson Despommier, professore all’università di New York, la fattoria verticale è una risposta tecnica alla doppia problematica di approvvigionamento alimentare e della diminuzione degli spazi disponibili in città. Questa torre di una trentina di piani costerebbe più di 85 milioni di dollari per la sua costruzione e potrebbe essere sufficiente per nutrire 30 000 persone con una resa da 5 a 6 volte superiore all’agricoltura tradizionale. Il suo concept trasferisce una fattoria sviluppata in altezza al centro del tessuto urbano, allo scopo di produrre una quantità importante di prodotti alimentari (principalmente frutta e verdura) destinati a un consumo locale. Dalla teoria alla pratica la prima fattoria verticale a scopo commerciale dell’azienda Sky Greens nasce a Singapore il 24 ottobre 2012. Con 180 torri in alluminio di una decina di metri, il prototipo sviluppato dal 2009 è totalmente operativo e risponde alla problematica di approvvigionamento e di indipendenza alimentare (soltanto il 7 % della frutta e verdura sono prodotti localmente a Singapore) della città-stato con una produzione di 1 tonnellata di verdure fresche al giorno.

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Gli anni 2000…2001: adesione della Cina all’OMC, Cina Con l’obiettivo di continuare la liberalizzazione e l’integrazione della propria economia alle dinamiche mondiali, la Cina entra nell’OMC dopo l’approvazione di 142 Stati Membri, in occasione della conferenza di Doha. La Cina si impegna ad adottare un trattamento non discriminatorio verso tutti gli stati membri dell’OMC, a non proteggere il proprio mercato interno e favorire le proprie aziende e a rivedere le proprie leggi per armonizzarle con quelle dell’organizzazione. Questo ingresso rappresenta un passo da giganti a livello di globalizzazione economica ed apre le porte a nuove opportunità di sviluppo per l’industria agroalimentare.

2004: il drive o il prodotto alimentare in versione e-commerce, FranciaIl primo drive ha visto la luce in Francia nel 2004 a Marcq-en-Baroeul, vicino a Lille. Oggi il concept è in pieno sviluppo, si contano in Francia circa 3 000 drive, che dovrebbero generare circa 5 miliardi di euro di fatturato nel 2014. Altri paesi hanno colto questa tendenza e i drive si sono moltiplicati. Negli Stati Uniti Walmart all’inizio dell’anno ha lanciato un esperimento con 11 siti a Denver, portato poi a 30 punti vendita.

2005: prima partnership tra una compagnia assicurativa e un’azienda agroalimentare, Paesi Bassi La compagnia assicurativa olandese VGZ rimborsa fino a 40 euro i propri membri consumatori di prodotti ritenuti anticolesterolo della marca Becel Pro-Activ della multinazionale agroalimentare UNILEVER. È la prima partnership tra una compagnia assicurativa e un’azienda agroalimentare riguardante il consumo “di un alimento funzionale”.

2011: supermercato virtuale nel metrò, Corea Tesco, una catena di supermercati, ha creato alcuni supermercati virtuali nella metropolitana sudcoreana. Il consumatore/utente può così fare i propri acquisti scannerizzando i codici QR con il proprio telefonino. Seguendo questo esempio, i punti vendita virtuali effimeri fioriscono in Inghilterra (Ocado, John-Lewis), Canada (Well), Stati Uniti (Mall) e Cina (Yihadian). Due anni dopo, cioè nel 2013, lo “Smartshopping” supera il computer per gli acquisti online.

2014: dall’ e-commerce all’omnicanale, Belgio/Stati Uniti Il belga Delhaize fonde l’approccio virtuale, l’e-commerce e i punti vendita. Amazon Fresh starebbe per diventare il nuovo grande gigante del commercio alimentare…Nel 2014, è il momento del commercio globale e connesso dove punto vendita e Internet non hanno più frontiere, dove tutte le forme di distribuzione convivono e si scambiano. Una mutazione di un’importanza notevole tanto quanto quella che ha fatto nascere la grande distribuzione negli anni 60.

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50 ANNI DOPO… IN FRANCIA,I BISOGNI CAMBIANO, LE NOZIONI DI CONDIVISIONE E DI PIACERE SONO IN PRIMO PIANO NELL’ATTUALITA’ ALIMENTARE TNS Sofres offre una panoramica sui 50 anni di evoluzione nelle aspettative e nei bisogni dei consumatori francesi.

In 50 anni, le aspettative e i bisogni dei consumatori nei confronti dell’alimentazione hanno subito un cambiamento radicale. Questa evoluzione proviene da numerosi fattori di influenza: gli elettrodomestici che si sono generalizzati e sofisticati, la demografia, legata in particolare a un’aspettativa di vita crescente, le interpenetrazioni geografiche, sociologiche e culturali, il progresso tecnologico che influenza le modalità di produzione e di conservazione dei cibi e naturalmente l’offerta di prodotti disponibili e le molteplici innovazioni proposte dai marchi e distributori.

Da una domanda incentrata sul “mangiare di più” degli anni 60, siamo passati al “mangiare meno” negli anni 70 con la caccia ai chili, poi al “mangiare più rapidamente e più leggero” degli anni 80 con aspettative di praticità e risparmi in termini di tempo che convivono con la ricerca della buona forma fisica.

Negli anni 90 si pone l’accento sul “mangiare giusto”, che esprime la ricerca di un’alimentazione equilibrata e sana, con una consapevolezza crescente dell’importanza dell’alimentazione sulla salute. Poi negli anni 2000 le aspettative evolvono con la riabilitazione del piacere gustativo. Si ricercano prodotti sani e al contemplo semplici, di tradizione e del territorio.

Oggigiorno le aspettative dei consumatori si riassumono nel “mangiare meglio”, che soddisfa molteplici aspettative: la ricerca del piacere, l’importanza della condivisione e della convivialità, la ricerca di naturalità, semplicità e di prodotti sani e buoni per la salute, la sensibilità ambientale, il tutto coniugando il benessere funzionale ed emotivo con prodotti sostenibili.

Da ieri a oggi con oltre 2 ore in media al giorno*, i francesi mantengono, addirittura sviluppano, il tempo dedicato ai pasti e restano attaccati alla suddivisione tradizionale. Un’eccezione fra i paesi europei! In 50 anni, si passa dalla frenesia di Mangiare di più alla coscienza del Mangiare meglio, per se’ e per gli altri, con i quali si ama condividere il piacere. Una tendenza che si accentua fra i quarantenni per cui i pasti condivisi restano quelli più piacevoli.

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COME SI SONO EVOLUTI I BISOGNI E LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI IN FATTO DI ALIMENTAZIONE?

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Oggi

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Anni 90

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MANGIARE DI PIU’• Epicureismo• Sazietà

MANGIARE PIU’ RAPIDAMENTE E MANGIARE LEGERO• Forma fisica • Praticità• Alimenti dietetici

MANGIARE MEGLIO • Piacere / Condivisione /

Convivialità• Naturalità / Prodotti “sani“ • Semplicità• Benessere funzionale ed emotivo • Prevenzione salute• Sensibilità ambientale

MANGIARE GIUSTO • Equilibro• Sicurezza • Salute

MANGIARE “CON ”SALUTE & PIACERE• Territorio • Gastronomia

MANGIARE MENO

• Caccia ai chili

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La felicità è nel piatto?

Per la seconda volta SIAL Paris propone, in collaborazione con TNS Sofres e XTC world innovation, una visone congiunta sull’innovazione alimentare presentato dalla filiera di fronte alle reali aspettative dei consumatori, per essere sempre un passo avanti e comprendere gli orientamenti del mondo agroalimentare di domani. Un’iniziativa legittima per SIAL che da 50 anni si è imposto come il grande salone dell’innovazione agroalimentare e spazio di scoperta delle tendenze alimentari su scala mondiale.

Lo studio condotto nel 2014 completa quello del 2012. Tali studi consentono di delineare il quadro dei consumatori di 9 paesi* e chiariscono i loro comportamenti nei confronti dei pasti, della loro percezione, alimentazione e salute, consentendo così di

trarre degli insegnamenti e di tracciare dei “profili” internazionali. Le innovazioni che motivano

questi consumatori sono così messe in relazione alle tendenze dell’offerta

elaborate da XTC world innovation.

*Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e USA; Russia: città di oltre 100 000 abitanti; Cina: città Tier 1/2/3; Brasile e paesi del Medio Oriente: zone urbane di Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Oman, Qatar e Arabia Saudita). Secondo i paesi, campioni di 1 000 individui sopra i 18 anni e oltre o 18-55 anni, rappresentativi secondo il metodo delle quote in termini di sesso, età, religione e categorie socio-economiche. Interviste realizzate online da giugno 2012 ad aprile 2014.

2014

ESCLUSIVO

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F Francia: I consumatori sono legati al proprio modello di alimentazione associata al piacere ma sempre più costretti

• Il modello alimentare francese tiene sempre: con il minor numero di assunzioni di alimenti al giorno (3,6) fondamentalmente al momento dei pasti (2,8). I francesi sono quelli che mangiano meno fra i pasti.

• I francesi sono particolarmente legati alla propria alimentazione ed esprimono numerose aspettative legate al piacere, alla convivialità, ad un’alimentazione sana, equilibrata e variata.

• Nonostante un’inflazione relativamente bassa, la difficile situazione economica e la pressione sulle spese determinano la percezione di un budget alimentare in aumento fino a quasi il 50 %. Questa percezione accresce la priorità accordata al prezzo e l’attenzione per le promozioni, così che si rinuncia ad acquistare alcuni prodotti a causa del loro prezzo. Altra conseguenza, il ricorso più intenso alla cucina fatta in casa e maggiore riutilizzo degli avanzi.

• Altro punto di attenzione, la diminuzione costante del livello di fiducia nella qualità dei prodotti alimentari: soltanto il 76 % dei francesi si dichiara fiducioso (di cui solo il 6 % totalmente fiducioso) mentre il 24 % non ha fiducia. Questo livello di fiducia ha perso 8 punti tra il 2012 e il 2014 e ha interessato maggiormente i giovani.

• Come conseguenza della pressione sul budget ma anche di una erosione continua della fiducia nella qualità dei prodotti, si osserva un aumento dell’autoproduzione e un ricorso significativo alla vendita diretta.

• In fatto di comportamenti i francesi sono piuttosto aperti alle innovazioni alimentari, quindi 6 su 10 amano scoprire nuovi prodotti alimentari. L’attenzione per l’origine/ provenienza dei prodotti consumati resta elevata quanto

l’interesse per prodotti alimentari semplici/non troppo trasformati. La sensibilità dei francesi riguardo a prodotti alimentari sostenibili continua a crescere, con lo spreco alimentare come tematica principale.

• Il tessuto industriale agroalimentare francese è poco noto: soltanto il 17 % dei francesi pensa che sia composto in maggioranza da PMI, il 38 % sia da PMI che da grandi aziende, il 21 % pensa che sia composto in maggioranza da grandi aziende e il 23 % non sa. Sembra interessante fare prima di tutto conoscere la ricchezza e la diversità delle PMI agroalimentari francesi. Queste ultime beneficiano infatti di un’immagine decisamente migliore rispetto a quella delle grandi aziende agroalimentari : il 79 % delle PMI ha una buona immagine rispetto a solo il 39 % delle grandi aziende.

ALIMENTAZIONE: UN CALEIDOSCOPIO DI COMPORTAMENTI E DI PERCEZIONI

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DES

Germania: alimentazione si associa a piacere e convivialità, ma con una precisa richiesta di alimenti sani e segnali rassicuranti sulla qualità

• Il numero di assunzioni di alimenti è fra i più bassi (3,7 al giorno) con uno dei minori numeri di pasti quotidiani (2,4) che si spiega con un’assunzione irregolare di pranzi, o di cene.

• L’alimentazione è nettamene associata al piacere e alla convivialità, al fatto di mangiare sano ed equilibrato variando i pasti.

• In relazione a un tasso di obesità/sovrappeso fra i più elevati (58 %), una percentuale elevata di tedeschi sostiene di mangiare troppo (circa i 2/3) o di non avere abitudini alimentari buone per la propria salute (27 %).

• Come in Francia, si riscontra una netta erosione della fiducia riguardo alla qualità dei prodotti alimentari, che genera forti aspettative in termini di garanzie su tali prodotti (composizione, origine, produzione biologica) e di innovazioni alimentari legate a naturalità e semplicità.

• Uno dei paesi più interessati alle innovazioni legate alla dimensione del piacere (piccoli piaceri, autenticità) e lo sviluppo sostenibile (prodotti alimentari rispettosi dell’ambiente, prodotti locali, commercio equo e solidale).

Spagna: atteggiamenti molto positivi nei confronti dell’alimentazione, con un forte legame alimentazione-salute

• Un numero elevato di assunzioni di alimenti al giorno (4,3) che deriva dall’assunzione regolare di pasti (2,8 al giorno) e da un livello importante di consumi fuori pasto (1,5).

• E’ il paese europeo in cui è maggiormente elevata la percezione di una alimentazione che deve, prima di tutto, ridurre i problemi di salute. Mangiare bene è chiaramente associato ad un’alimentazione sana ed equilibrata, che apporta piacere e varietà.

• Tra tutti i paesi, registra il punteggio più elevato di fiducia nei confronti della qualità dei prodotti alimentari (95 %).

• Si riscontrano livelli di interesse elevati per innovazioni legate all’autenticità, naturalità, preservazione della freschezza e delle qualità gustative, salute preventiva, prodotti vegetali e dei prodotti alimentari rispettosi dell’ambiente.

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US

ESUK: tra edonismo e necessità, un buon livello di fiducia

• Un numero medio di assunzioni di alimenti al giorno (3,9) con in media 2.6 pasti (assunzione irregolare della colazione o del pranzo) e 1,3 consumi fuori pasto.

• Una percezione dell’alimentazione molto divisa tra edonismo e necessità. Gli inglesi cercano di consumare prodotti sani e di equilibrare i propri pasti piuttosto che variarli o a trasformarli in momenti conviviali.

• Nonostante un tasso di obesità/sovrappeso fra i più elevati (57 %), gli inglesi non prestano particolare attenzione a curare maggiormente la propria alimentazione o le quantità consumate.

• Gli inglesi si dimostrano poco preoccupati dell’impatto degli alimenti sulla propria salute, hanno fiducia nella qualità degli alimenti che consumano.

• I temi sull’innovazione che li motivano maggiormente si fondano soprattutto sulla naturalità, prodotti semplici/poco trasformati, che consentano di mantenere la propria salute e rispettano l’ambiente.

USA: funzionalità, praticità e fiducia

• Un numero medio di assunzioni di alimenti (4 al giorno). Uno dei numeri più bassi di pasti quotidiani (2,5) che si spiegano con un’assunzione irregolare della colazione o del pranzo. Un numero elevato di consumi fuori pasto: 1,5.

• Insieme alla Russia, è il paese in cui l’alimentazione è concepita più come una necessità (54 %). Gli americani ricercano un’alimentazione sana ed equilibrata e sono poco inclini alla condivisione, convivialità e varietà.

• Malgrado la proporzione molto elevata di americani obesi (41 %) o in sovrappeso (20 %), non si riscontra una maggiore attenzione per la propria alimentazione o per le quantità consumate.

• Come gli inglesi, poco preoccupati per l’impatto sulla propria salute, gli americani hanno fiducia nella qualità degli alimenti che consumano.

• Si riscontrano aspettative elevate di innovazioni sui temi di praticità/facilità di utilizzo in linea con la percezione funzionale dell’alimentazione. Gli americani vogliono mangiare sano ed equilibrato, ma sono anche alla ricerca di naturalità, semplicità e prodotti con benefici che consentano di prevenire i problemi di salute.

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CHI

RUS

Cina (zone urbane): edonismo alimentare e forti aspettative in termini di rassicurazioni sulla qualità degli alimenti

• Un numero elevato di assunzioni di alimenti (4,2 al giorno) di cui 2,8 al momento dei pasti e 1,4 fuori pasto. La Cina è il paese in cui la lista dei luoghi di ristorazione frequentati fuori casa è più ampia.

• Una percezione edonista dell’alimentazione radicata su una cultura gastronomica. Mangiare bene significa soprattutto avere un’alimentazione sana ed equilibrata, apportando piacere e convivialità ma anche mangiando con poca spesa.

• Non si riscontra nessun problema di sovrappeso, ma una consapevolezza elevata dell’impatto potenzialmente negativo dell’alimentazione sulla salute.

• Forti aspettative sulle garanzie della qualità dei prodotti alimentari: se l’80 % ha fiducia nella qualità dei prodotti alimentari, il 50 % ne ha meno che in passato. Il marchio, l’etichetta tra cui quella bio, la composizione e la raccomandazione sono maggiormente citati come segnali rassicuranti.

• Livelli di interesse elevati per innovazioni legate a naturalità, autenticità, salute preventiva, prodotti vegetali e il rispetto per l’ambiente.

Russia (zone urbane): funzionalità e forti aspettative di garanzie sulla qualità

• La Russia è il secondo paese del nostro studio in cui si mangia più spesso: in media 4,6 volte al giorno con un numero elevato di assunzioni di alimenti fuori pasto (2).

• Una percezione molto funzionale dell’alimentazione (il 55 % degli intervistati la considera prima di tutto come una necessità). Aspettative elevate per un’alimentazione sana, equilibrata e variata.

• Un po’ più della metà dei russi ritiene che la propria alimentazione possa presentare un rischio per la salute. Soltanto il 64 % ha fiducia nella qualità dei prodotti alimentari e il 35 % ritiene che la qualità si sia peggiorata nel tempo. Da qui forti aspettative in termini di garanzie sui prodotti alimentari: la composizione, l’aspetto del prodotto, la sua origine, il luogo di acquisto, le informazioni sul pack o nel punto vendita così come il carattere bio sono altrettante elementi che contribuiscono a rassicurare il consumatore.

• I russi sono i più interessati a innovazioni legate alla naturalità, al bio, ai prodotti vegetali, alla conservazione della freschezza/delle qualità gustative dei prodotti, alla salute preventiva, alla praticità e all’assenza di allergeni.

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MO

Brasile (zone urbane): si mangia frequentemente, forti aspettative per prodotti sani

• Il paese in cui il numero di assunzioni di alimenti è più elevato: 4,8 volte al giorno, di cui un grande numero di consumi fuori pasto (2,2 volte, il record tra tutti i paesi coinvolti nello studio).

• Una percezione dell’alimentazione principalmente funzionale (il 46 % degli intervistati la considera prima di tutto come una necessità rispetto al 38 % che la considera come un piacere), con aspettative elevate per prodotti sani.

• Circa 2 brasiliani su 3 ritengono che gli alimenti che consumano possano nuocere alla loro salute.

• I brasiliani hanno abbastanza fiducia nella qualità dei prodotti alimentari, ma sono divisi rispetto all’evoluzione della qualità percepita: 26% è più fiducioso, il 41 % abbastanza e il 1/3 meno fiduciosi. Il marchio, la presenza delle etichette, l’aspetto dei prodotti sono fra i primi segnali rassicuranti.

• Poco interesse per innovazioni riguardanti il piacere in Brasile. Si riscontrano invece livelli di interesse maggiori sui temi della naturalità, conservazione, freschezza e qualità gustative, benefici sulla salute, praticità, prodotti dietetici/dimagranti e rispetto per l’ambiente. I brasiliani sono i più interessai ai prodotti che si consumano fuori casa.

Medio Oriente (zone urbane): funzionalità, fiducia e sensibilità verso il connubio alimentazione/salute

• Un numero medio di assunzioni di alimenti: 4,1 volte al giorno, con molti consumi fuori pasto (1,7) e soltanto 2,4 pasti; i pasti, qualunque essi siano, non sono assunti con regolarità.

• L’alimentazione è prima di tutto percepita come una necessità e un mezzo per prevenire i problemi di salute (il punteggio più elevato di tutti i paesi: 23 %). Mangiare bene è principalmente associato a un’alimentazione sana, equilibrata, che non faccia ingrassare, ma si riscontrano poche aspettative in fatto di convivialità e varietà.

• Una proporzione elevata di consumatori ritiene che la propria alimentazione possa nuocere alla salute (circa 7/10). Un tasso di sovrappeso/obesità relativamente importante (57 %) e un’attenzione elevata nei confronti del proprio peso/linea.

• Un livello di fiducia elevato nella qualità dei prodotti alimentari (89 %), piuttosto percepito come un miglioramento stabile. Il marchio è uno dei criteri più importanti come segnale rassicurante, allo stesso livello dell’origine e della composizione.

• Poco interesse per innovazioni legate al piacere in questo paese. Si riscontrano invece livelli di interesse piuttosto elevati sui temi della naturalità, benefici sulla salute, praticità e rispetto dell’ambiente.

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Partendo dal suo rapporto sulle Tendenze Alimentari FutureFood e dall’osservazione della selezione delle innovazioni presentate dagli espositori di SIAL Paris, XTC world innovation mette in evidenza il contesto attuale di tensioni, crisi economiche, ma anche di ricerca della felicità e del benessere del consumatore (la nozione di condivisione occupa un vero e proprio spazio) che lo incoraggia al controllo permanente e alla ricerca dei sensi nelle sue scelte.

Queste 12 tendenze si leggono “come in uno specchio” attraverso un gioco di 2 volte 6 tendenze opposte ma complementari… Per soddisfare un consumatore che è entrato in una logica di riequilibrio, che il filosofo Gilles Lipovetsky definisce di ibridazione, di riconciliazione e non di più rottura sistematica con il passato.

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Tendenze: la ricerca della felicitàFRUGALITA’

& CONTROLLO“Intelligente & familiare”

“La giusta dose”“Il nuovo con il vecchio”

Prodotti intelligenti, anti-spreco, che consentono di spendere solo quanto è necessario: la giusta dose al momento

giusto, il ritorno del piatto familiare, la buona conservazione o l’aiuto nella gestione

degli avanzi.

#1

FOOD 2.0“Rete & condivisione“ “L’iper-connessione”

I modi di vivere si digitalizzano e i marchi devono tener conto di questa

sete di condivisione e di piacere in aumento che passa sui social network.

Le tecnologie e le applicazioni per soddisfarla si evolvono

ininterrottamente e si radicano nella nostra realtà.

#12

IL CONSUMATORE INTELLIGENTE

“Il consumatore produttore”“Il Consumatore-chef”

“Piacere & conoscenza”

Prodotti che consentono al consumatore di divenire attore ed esperto della propria

alimentazione, di cucinare, preparare o produrre il proprio cibo. Questi prodotti

apportano un triplo beneficio: il piacere di fare da se’,

una garanzia di sicurezza e il risparmio del “fatto in casa”.

#8

L’ESOTISMO MONDIALE

“Esplorazioni gastronomiche”“Origini & garanzie”

Prodotti esotici, di origini nuove, più precise, controllate in termini

di composizione e di rispetto per le popolazioni locali.

#10

PRODOTTI NON CONVENZIONALI“Il piacere senza limiti”

“La cultura dell’assurdo”

Prodotti che offrono la possibilità di lasciarsi andare concedendosi

un’esperienza molto golosa, addirittura “scorretta dal punto di vista nutrizionale”,

proponendo una rottura con le regole e gli usi. Sapori, consistenze, aromi o un

posizionamento non convenzionale, per un piacere senza limiti.

#4

INDISPENSABILE & INDUSTRIALE

“Dove voglio, quando voglio”“La confezione indispensabile“

Prodotti espressamente confezionati per adattarsi

ai nuovi modi di vivere dei consumatori e ad ogni circostanza di consumo.

#6

PARIGI • 19-23 OTTOBRE 2014

Tensioni e ricerca

della felicità Un bisogno di condivisione

Un consumatore arbitro e più intelligente

La ricerca dei sensi

L’edonismo nella vita

quotidiana

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L’ALIMENTAZIONE PROTETTRICE“Older & Older”

“100 % trasparente”

L’alimentazione che protegge l’organismo, migliorando la nostra salute

o garantendo di non deteriorarla, ma anche prodotti che rispondono

ai nuovi bisogni funzionali legati all’allungamento

dell’aspettativa di vita.

#3

PRODOTTI VIVI

“Re-wilding”“Still alive”

Prodotti che si vogliono più freschi del fresco, “vivi”,

che continuano a evolvere fino al loro consumo.

#5

IL CONSUMATORE

AIUTATO“Prodotto soluzione”

“La non-scelta”“Punti di riferimento & guide”

Soluzioni-prodotti che consentono al consumatore di fare

rapidamente la scelta giusta,

o che gli ispirano una scelta.

#7

LOCALE & CITTADINO

“Vicino a voi”“Risparmio ed ecologia”

Prodotti locali il cui consumo contribuisca ad aiutare una popolazione vicina in cui il consumatore si identifica più facilmente e prodotti

a minore impatto sull’ambiente

(meno trasporti).

#9

IL PICCOLO PIACERE

QUOTIDIANO“Il piccolo lusso”

“Freschezza e leggerezza”

Un’offerta di prodotti alimentari vettori di piccoli piaceri pluriquotidiani,

che si possono offrire anche in un contesto di crisi e di minor potere

d’acquisto. Prodotti leggeri per un piacere

senza sensi di colpa.

#2

CONTRÔLLARE IL TEMPO

“L’elogio della lentezza” “Newstalgia”

Ieri la rapidità e il “sempre più veloce” erano la regola. Oggi si assiste al movimento contrario,

con un ritorno a processi semplici, naturali, in cui il rituale ha perfettamente senso. Bisogna lasciare tempo al prodotto per

essere preparato, raccolto, stagionato, cucinato e prendersi anche il tempo necessario

per assaporarlo. Il tempo, valore durevole, diventa allora il miglior alleato del piacere

e della salute ritrovati. Nel corso del tempo i prodotti rassicurano e conferiscono

una dimensione nostalgica positiva.

#11

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Tensioni e ricerca

della felicità Un bisogno di condivisione

Una società di ibridazione

Un consumatore arbitro e più intelligente

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2014 - 2064… Quali scenari per il prossimo futuro?

È attraverso deboli segnali ma molto reali identificati oggi che SIAL e XTC world innovation hanno elaborato una decina di scenari possibili per il nostro futuro alimentare. Un assaggio prima del SIAL Paris:

”Produce-it-yourself“Evoluzione del fenomeno attuale Do-It-Yourself e di cui abbondano deboli segnali. Il pollaio da balcone, l’alveare da appartamento (prototipo), la stampante in 3D alimentare, ecc. sono tutti deboli segnali del fenomeno in cui ognuno sarà creatore, produttore e consumatore della propria alimentazione.

“L’alimentazione-emozione”Superando la sua pura funzionalità organica, l’alimentazione diviene un vettore emozionale fondamentale, il supporto per condividere i nostri sentimenti e le nostre esperienze. Concept e altri prototipi attualmente presentati vanno in questa direzione come ad esempio l’Ophone di David Edwards, un sistema di trasmissione di odori tramite messaggeria telefonica, o il prototipo di lingua elettronica di Nimesha Ranasinghe della National University of Singapore.

“Tutti centenari”Altro scenario e forse meno “incerto”, quello legato all’allungamento della nostra aspettativa di vita. Si tratta di un segnale debole che, chiaramente, consente di affermare che i bisogni si evolveranno. L’alimentazione giocherà sicuramente un ruolo. I neonati dell’anno 2014 vivranno senza dubbio 100 o 120 anni. Saranno necessarie nuove promesse di sperimentazione, così come nuove funzionalità salute. Oggi la lotta contro il colesterolo o l’osteoporosi… domani la vista o la memoria…

22

E voi?Come immaginate

il futuro? SIAL Paris pone la domanda ai visitatori presso lo spazio

SIAL Innovation, dal 19 al 23 ottobre 2014, attraverso uno schermo interattivo che mostra

in tempo reale i risultati dei vostri voti.

PARIGI • 19-23 OTTOBRE 2014

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Carta d’identità

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SIAL Paris 2014…Creazione: 1964

Data: da domenica 19 ottobre a giovedì 23 ottobre 2014

Luogo : Quartiere Espositivo di Paris-Nord Villepinte - Francia

Orari : dalle ore 9.30 alle ore 18.00, alle ore 17.00 il giovedì

Periodicità : biennale

Sito internet : www.sialparis.com

Direttore Generale COMEXPOSIUM : Renaud Hamaide

Direttrice Generale SIAL SA : Valérie Lobry

Direttore SIAL Group : Nicolas Trentesaux

Consiglio di Sorveglianza : Presidente - Jean-Philippe Girard

Presidente del Comitato Esecutivo : Renaud Hamaide

…Un’offerta completa, un panorama trasversaleIl salone copre tutta la filiera agroalimentare mondiale per presentare e far assaporare il meglio di ogni mercato con 20 settori espositivi :

• Attrezzature, tecnologie e servizi • Bevande• Carni • Conserve• Drogheria • Frutta e ortaggi • IN-FOOD/PAI, Ingredienti

e soluzioni “conto-terzi” • Partecipazioni collettive nazionali

e regioni del mondo • Pollame e selvaggina • Prodotti biologici • Prodotti dietetici

e integratori alimentari • Prodotti dolciari e da forno • Prodotti gourmet • Prodotti ittici • Prodotti lattiero-caseari • Prodotti per il catering • Prodotti surgelati • Regioni di Francia• Salumi • Vini

SIAL PARIS in cifre

1964 2014…50 anni di SIAL.

6 000espositori di cui l’85 % d’internazionali.

20Settori prodotti e filiere alimentari.

105paesi espositori.

100Visite ufficiali annunciate.

+ 150 000visitatori attesi provenienti da 200 paesi di cui + del 60 % d’internazionali.

1 700prodotti in gara al 1° settembre 2014, oltre 600 innovazioni selezionate.

+ de 250eventi, conferenze, celebrazioni, incontri e dibattiti presso lo studio televisivo.

54 %dei visitatori appartiene alla distribuzione-commercio (centrali d’acquisto, hard discount, Grandi Magazzini Specializzati/ Ipermercati, commercio al dettaglio, grossisti, negozi, import-export 100 % delle insegne mondiali rappresentate),

24 %dei visitatori proviene dalle industrie agroalimentari,

18 %dalla ristorazione (commerciale e collettiva, buyer, grossisti, chef…),

4 %dai servizi. Happy 50 SIAL !

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E naturalmente non dimenticate di venire a soffiare sulle candeline della torta di compleanno dei 50 anni del SIAL il

20/10/14.

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SIAL Group è il primo network internazionale di saloni agroalimentari. Offre un know-how e un’esperienza unici per identificare i mercati alimentari più dinamici e creare opportunità di business in un ambiente B2B. 50 anni di esperienza hanno fatto di SIAL L’appuntamento che riunisce 10 saloni professionali con circa 12 000 espositori provenienti da 105 paesi e oltre 280 000 visitatori provenienti da 200 paesi. Il marchio SIAL porta l’innovazione nel proprio DNA e offre un punto di vista unico sulle tendenze e innovazioni alimentari con oltre 1 500 innovazioni alimentari per ogni sessione in tutto il mondo, tramite l’evento SIAL Innovation presente in tutti i saloni. Forte di una rappresentanza internazionale in tutti i continenti, SIAL Group offre una copertura mondiale con un approccio locale sempre più vicino ai mercati.

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Delegazione in Italia : Saloni Internazionali Francesi S.r.l. • Via Caradosso 10 – 20123 MILANO Tel.: 02/43.43.53.27 • E-mail : [email protected]

annualbiennal

www. sialparis.fr16-20 october 2016

www.sialchina.com6-8 may 2015

www.sialasean.com8-10 june 2016

www.sialme.com24-26 november 2014

www.sialbrazil.com9-12 june 2015

www.sialcanada.com13-15 april 2016

www.sialcanada.com28-30 april 2015

www.expovinis.com.br22-24 april 2015

Middle EastAbu Dhabi

AseanManille

CanadaToronto

BrazilSão PauloBrazil

São Paulo

ChinaShanghai

CanadaMontreal

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