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OSSERVATORIO REGIONALE PER IL COMPOSTAGGIO III Forum Interregionale sul Compostaggio - Legnaro, 30 gennaio 2007 LA DIGESTIONE ANAEROBICA: CRITICITA’ TECNICHE E NORMATIVE DEL SETTORE Relatori: Alberto Ceron, Francesco Loro

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OSSERVATORIO REGIONALE PER IL

COMPOSTAGGIO

III Forum Interregionale sul Compostaggio - Legnaro, 30 gennaio 2007

LA DIGESTIONE ANAEROBICA:

CRITICITA’ TECNICHE E NORMATIVE DEL SETTORE

Relatori: Alberto Ceron, Francesco Loro

OSSERVATORIO REGIONALE PER IL

COMPOSTAGGIO

III Forum Interregionale sul Compostaggio - Legnaro, 30 gennaio 2007

Quantitativo di rifiuto trattato in Veneto mediante compostaggio e digestione anaerobica (in

tonnellate)

Allo stato attuale sono operativi 16 impianti di compostaggio e 5 impianti di digestione anaerobica

586.313

70.54850.587

506.301

2001 2003

82.237

687.374

anaerobici

compostaggio

2005

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Trend positivo a favore del trattamento anaerobico

Principali vantaggi della digestione anaerobica:

Produzione di biogas Energia elettrica e termica

Introiti derivanti dalla vendita dienergia e dei CV

Trattamento della FORSU in reattori chiusi

Minori problematiche legate agli odori

Vantaggi ambientali Riduzione delle emissioni di gas serra

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Tuttavia la Digestione Anaerobica presenta diverse problematiche rispetto al solo compostaggio

Peculiarità impiantistica

Criticità tecnico-gestionali

L’impianto è diviso in due sezioni (trattamento rifiuti e cogenerazione)

procedure autorizzative

Gestione del processo

Qualità del rifiuto in ingresso

Utilizzo dei fanghi di digestione

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Principale Normativa di riferimento:

• D. Lgs. 152/06: Testo Unico sull’Ambiente;

• DM 186/06: Rifiuti non pericolosi sottoposti a procedure semplificate di recupero - Modifiche al Dm 5 febbraio 1998);

• D. Lgs. 387/03: Promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili;

• D. Lgs. 99/92: disposizione per l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura;

• D. Lgs. 217/06: normativa sui fertilizzanti;

• DGRV 568/05: norme tecniche su compostaggio e digestione anaerobica (in Veneto);

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Cogenerazione

Emissioni

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Schema di un impianto di Digestione Anaerobica conproduzione di energia elettrica/termica

A) SEZIONE DI TRATTAMENTO

RIFIUTI

B )SEZIONE DI PRODUZIONE

DI ENERGIA ELETTRICA

Digestore

AnaerobicoRifiuti in

ingresso

biogas

Fanghi di

digestione

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SEZIONE DI TRATTAMENTO

RIFIUTI

SEZIONE DI PRODUZIONE DI

ENERGIA ELETTRICA

Il trattamento di rifiuti per la produzione di biogas è individuata come

attività R3 (DM 186/06)

Gli impianti IAFR sono soggetti ad autorizzazione unica (?)

(sezione trattamento + sezione produzione biogas)

da parte della Regione o delegato (D. Lgs. 387/03) In molte Regioni l’autorizzazione

è di competenza provinciale

In molte Regioni la delega per l’autorizzazione

dell’impianto di cogenerazione non è ancora stata emanata

CRITICITA’ A LIVELLO

NORMATIVO

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IMPIANTO DI

COMPOSTAGGIO

IMPIANTO DI DIGESTIONE

ANAEROBICA

1) Iter autorizzativo chiaro e ben

definito dalla normativa

1) Iter autorizzativo non ancora

chiarito in tutti i suoi aspetti

Libero utilizzo del compost Necessità di ulteriore trattamento o autorizzazione per

lo spandimento in agricoltura

2) Ottenimento di un prodotto

(ammendante) alla fine del

trattamento

2) Ottenimento di un fango di

digestione alla fine del

trattamento (rifiuto con CER)

INOLTRE

PERTANTO

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Rifiuti

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Fase solidaFase liquida

Utilizzo in agricoltura

(Autorizzazione D. Lgs. 99/92)

DEPURATORE Trattamento (es.

COMPOSTAGGIO)

La gestione dei reflui nella digestione anaerobica

Biogas

Fanghi di digestione

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La problematica della gestione dei fanghi di digestione èdovuta al fatto che le perdite di processo non sono tali da

portare ad una riduzione dei volumi trattati come nel compostaggio

Costi per lo smaltimento o procedure autorizzative molto complicate con limiti molto restrittivi per l’utilizzo dei

fanghi in agricoltura

Gli impianti di Digestione anaerobica portano a dei vantaggi solo se integrati ad altre linee di trattamento nello stesso polo

impiantistico

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L’IMPIANTO IDEALE

Integrazione del sistema anaerobico/aerobico con digestore in testa e compostaggio e depuratore a valle (o condotto per le acque

fino ad un depuratore, se ubicato nelle vicinanze)

Ciò comporta:

• Ricavi dalla vendita di energia e CV. Energia termica

• Gestione del processo di compostaggio con matrici giàstabilizzate

• Produzione di ammendante compostato di qualità (con raccolta differenziata) e utilizzo secondo la normativa fertilizzanti e non di fanghi soggetti al D.Lgs. 99/92

• Depurazione delle acque in loco o (con condotto) con minori costi rispetto al trasporto in autobotte

Aspetti tecnologici e gestionali

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La digestione anaerobica è un processo noto ed applicato

da tempo

L’attuale livello tecnologico permette un controllo di

processo molto preciso

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Dove sono le criticità?

•Il pretrattamento del materiale in entrata

•La gestione dei reflui di processo (acque e digestato)

•Gestione dell’impianto

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Aspetti del pretrattamento

•Sistemi di vagliatura del materiale

•Sistemi di spremitura o hydropulper

Elevati costi di utilizzo

Elevata usura

Manutenzione frequente

Produzione di scarti

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Influenza della qualitInfluenza della qualitàà della FORSUdella FORSU

1. Una FORSU di elevata qualità ha un ridotto tenore in

sostanze inerti

2. L’elevata qualità della matrice iniziale si ripercuote

positivamente su tutto il ciclo produttivo

� Minore usura dei materiali

� Minori depositi al fondo del digestore (minore rischio di

intasamento del digestore)

� Migliore qualità del compost prodotto a partire dal digestato

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Non esistono in Europa degli impianti alimentati a RSU

Le linee di pretrattamento della RSU sono

insufficienti per garantire un elevato rendimento del digestore ed un suo corretto funzionamento

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I problemi gestionali

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Il processo di compostaggio è un processo “ROBUSTO”

Per ROBUSTO si intende un processo che al variare delle

condizioni a contorno fornisce comunque un risultato valido

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La D.A. non è un processo robusto

�Il processo viene fortemente influenzato delle

condizioni a contorno ( T, matrice in ingresso, pH)

�La fase di avvio e messa a regime è molto lunga

�Per avere il massimo della resa il sistema deve

essere il più possibile stabile e costante

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1.Personale altamente specializzato

2.Costanza delle condizioni a contorno (quantità e

tipologia di matrice in ingresso, T, pH)

3.Sistemi di controllo on line di parametri complessi

(pH, VFA, metalli)

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Vantaggi della digestione anaerobica

1. Produzione di energia da fonti rinnovabili

• Vantaggi economici

• Vantaggi ambientali

2. Migliore controllo delle emissione odorigene

3. Riduzioni delle emissioni serra

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Grazie per la cortese attenzione