LA DIAGNOSTICA MOBILE AL SERVIZIO DEL SEGNALAMENTO FERROVIARIO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA...
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LA DIAGNOSTICA MOBILE AL SERVIZIO DEL LA DIAGNOSTICA MOBILE AL SERVIZIO DEL SEGNALAMENTO FERROVIARIO PER IL SEGNALAMENTO FERROVIARIO PER IL
MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA PUNTUALITA’PUNTUALITA’
Roma, 07 Giugno 2013Roma, 07 Giugno 2013
3° CONVEGNO NAZIONALE3° CONVEGNO NAZIONALE
““Sicurezza ed Esercizio Ferroviario: tecnologie e regolamentazione per la Sicurezza ed Esercizio Ferroviario: tecnologie e regolamentazione per la competizione”competizione”
Contesto di riferimentoContesto di riferimento
Sistema di Protezione e
Controllo della Marcia dei
Treni
Km di linea
ERTMS/ETCS
SCMT
SSC
650
11.815
4.421
Dal Dal 20020033
Sistema Controllo Marcia Treno Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT)(SCMT)Il Sistema Controllo Marcia Treni (SCMT) controlla istante per istante che la velocità del treno non sia superiore a quella massima imposta dalle protezioni offerte dal sistema
Il SST SCMT è realizzato con Il SST SCMT è realizzato con transponder chiamati “BOE” transponder chiamati “BOE”
installate lungo le linee installate lungo le linee ferroviarie che si attivano al ferroviarie che si attivano al
passaggio del trenopassaggio del treno
Per la realizzazione del SCMT è stata necessaria una fase di sviluppo e omologazione secondo le regole di V&V introdotte in Europa e fatte proprie da RFI
Norme CENELECComitato Europeo
di Normalizzazione Elettrotecnica
117350 boe SCMT117350 boe SCMT sulla sulla Infrastruttura NazionaleInfrastruttura Nazionale
(di cui 89330 sui binari di corsa)(di cui 89330 sui binari di corsa)
EN50126 - RAMS EN50126 - RAMS FerroviarioFerroviario
EN 50126Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filotranviarie,
metropolitane“La specificazione e la dimostrazione di Affidabilità,
Disponibilità,Manutenibilità e Sicurezza (RAMS)”
Elementi della Elementi della diagnosticadiagnostica
DIAGNOSTICADIAGNOSTICA
MONITORAGGIO DIAGNOSI
COMPETENZA DI SISTEMA
COMPETENZA DI ESERCIZIO
FREQUENZA DEL RILIEVO
QUALITA’ DEL RILIEVO
EN50126 - Ciclo di vita di un sistemaEN50126 - Ciclo di vita di un sistema
1 Concezione
2Definizione del Sistema
& d’Applicazione
3Rischio
4Requisiti del
Sistema
5Ripartizione dei
Requisiti del Sistema
6Progetto e Attuazione
7Costruzione
8Installazione
9Validazione del
Sistema
10Accettazione del Sistema
11Esercizio e
Manutenzione
14Dismissione e
Radiazione
12Monitoraggio delle Prestazioni
13Modifiche e Riattuazioni
Riapplicare Ciclo di Vita
Erogazione Servizio di Diagnostica Mobile per il
mantenimento dei parametri RAMS richiesti
durante la fase 11 del Ciclo di Vita
Diagnostica mobile - Carrello tecnologico Diagnostica mobile - Carrello tecnologico “CARONTE”“CARONTE”
Automotore Diesel iscritto al RIN edAutomotore Diesel iscritto al RIN edautorizzato da ANSF a autorizzato da ANSF a circolare come circolare come
trenotreno con Vmax = 100 Km/h con Vmax = 100 Km/h
Sistemi di Bordo
Sistema di Protezione e Controllo della Marcia
Sistemi Diagnostici
Sistema Tecnologico di Bordo
SSC/SCMT BL3DiagnosticaSST SCMT
Diagnostica GSM-R
Diagnostica Segnali Continui
(BACC)
DiagnosticaSST SSC
““CARONTE” – Architettura sistema diagnostico CARONTE” – Architettura sistema diagnostico SCMTSCMT
BU
S D
ati
BU
S S
incro
nism
i
Balise Transmission
Module(BTM)
Antenna RSDD
Unità Rilevamento Grandezze (URG)
Telegrammi SCMT
Unità Rilevamento Grandezze (URG)
Segnale Up-Link
Unità Elaborazione e Memorizzazione (UEM)
DataBase PI
Tipologia verifica
““CARONTE” - Grandezze CARONTE” - Grandezze rilevaterilevate
PRESENZA POSIZIONE CONFIGURAZIONE VITALITA’
Codice Parametro Descrizione
VSPI Verifica Sequenza PI La boa di un PI in appuntamento è persa se non viene captata
PRPI Perdita PI di Rallentamento
Per una coppia di PI di Rallentamento deve essere captato sia un PI configurato come “Primo PI di Rallentamento” che un PI configurato come “Secondo PI di Rallentamento”
Codice Parametro Descrizione
DAPI Distanza di Appuntamento tra PI
La distanza reale tra PI in appuntamento deve essere compresa in un opportuno intervallo spaziale intorno alla Distanza di Appuntamento contenuta nel telegramma del PI che annuncia
DOPI Distanza tra PI e punto Obiettivo
La distanza reale tra PI ed il PI di segnale corrispondente al punto obiettivo deve essere compresa in un opportuno intervallo spaziale intorno alla Distanza di Obiettivo contenuta nel telegramma del PI che annuncia
DBPI Distanza tra le Boe di un PI
Le 2 Boe di un PI deve essere ad una distanza compresa tra 2m e 5m
OBPI Ordinamento delle Boe di un PI
La sequenza delle boe che costituiscono il PI deve essere opportunamente configurata rispetto al senso di marcia del treno
DRPI Distanza tra PI di Rallentamento
La distanza reale tra i PI che annunciano il Rallentamento deve essere essere compresa in un opportuno intervallo spaziale coerente con quanto configurato nel telegramma dei PI
DCPI Distanza tra PI Consecutivi
La distanza reale minima tra PI consecutivi deve rispettare quanto previsto nelle SRS SCMT Volume 2 Appendice M
Codice Parametro Descrizione
ORPI Ordinamento PI di Rallentamento
Per un rallentamento annunciato da una coppia di PI per ogni senso di marcia, l’ordinamento di tali PI è verificato controllando la variabile Q_PI_Rall
VAFC Verifica Appuntamento Fine Catena
Il PI a valle del PI che interrompe la catena di appuntamento non deve essere in appuntamento
CPAC Coerenza tra Progetto Applicativo e Costruttivo
Il telegramma della boa captata deve essere presente e deve coincidere con il telegramma previsto dal progetto applicativo vigente (il progetto applicativo vigente viene precaricato in apposito DB a bordo)
CVPI Coerenza Variabili del PI
Le informazioni sul numero di boe di cui è composto il PI ed il tipo di attrezzaggio del SST SCMT, contenute nei telegrammi delle due boe di un PI, devono coincidere
CPIR Coerenza PI di Rallentamento
Coerenza delle variabili dei PI di Rallentamento
Codice Parametro Descrizione
CASB Coerenza tra Aspetto Segnale e Boa
Il telegramma di un PI commutato deve essere diverso da quello di Rosso (a fornte del superamento di un segnale a via libera)
SBPI Stato della Boa di un PI Il telegramma ricevuto non deve essere corrotto; deve essere quello contenuto nella boa in caso di boa fissa o quello selezionato dall’encoder in caso di boa commutata
IAGB Indice di Air-Gap della Boa
L’Indice di Air-Gap della Boa non deve essere inferiore ad un limite calcolato sulla base delle caratteristiche elettriche e fisiche della boa
IALR Indice di Ampiezza del Lobo di Radiazione
Il Lobo di Radiazione di una Boa deve avere una Ampiezza compresa nei limiti della maschera di radiazione caratteristica per la tipologia di boa in esame
ILLR Indice di Lunghezza contatto del Lobo di
Radiazione
Lo spazio di accoppiamento tra l’antenna del sistema diagnostico ed una boa, ovvero la zona in cui avviene la comunicazione boa-antenna, deve avere estesa spaziale superiore ad un limite caratteristico per la tipologia di boa in esame
ISLR Indice di Simmetria del Lobo di Radiazione
Il Lobo di Radiazione deve essere simmetrico rispetto al centro di simmetria
FSUL Frequenza del Segnale di Up Link
La frequenza del segnale di Up-Link deve rispettare quanto previsto dalle Specifiche Europee UNISIG – Subset 036
““CARONTE” – Focus grandezze fisiche CARONTE” – Focus grandezze fisiche rilevaterilevate
Lobo di Lobo di radiazione radiazione
boaboa
Analisi FFT Segnale di Up-Link boaAnalisi FFT Segnale di Up-Link boa
Indice di Air-Gap boa =Indice di Air-Gap boa = N° telegrammiN° telegrammi
XXVelocità treno [Km/h]Velocità treno [Km/h]
Risultati del monitoraggio 2010-2012
Focus risultati del monitoraggio 2010-2012
““VITALITA’ BOEVITALITA’ BOE” = ” = N° Boa silente + N° Boa silente + N° Tlg errato + N° Tlg errato + 0,5*N° Tlg Default Boa0,5*N° Tlg Default Boa
Analisi dati – stima affidabilità Boe
Programma di Esercizio Periodo di Osservazione Km di binario
diagnosticato
N° difetti “Vitalità
boe”
Stima Grado di copertura
StimaMTBF boa
[h]
P1 Marzo 2010 – Dicembre 2010 17.059 187 63% 2.303.658
P2 Gennaio 2011 – Giugno 2011 13.618 116 49% 2.124.187
P3 Ottobre 2011 – Aprile 2012 22.428 323 83% 1.537.989
P4 Maggio 2012 – Dicembre 2012 18.372 259 68% 1.568.184
MTBF atteso boa = 1.000.000 ore funzionamentoMTBF atteso boa = 1.000.000 ore funzionamento
Periodo di osservazione [h]Periodo di osservazione [h] XX N° boe diagnosticateN° boe diagnosticate
N° difetti “Vitalità boe”N° difetti “Vitalità boe”Stima MTBF boa =Stima MTBF boa =
N° boe diagnosticate = N° boe totale N° boe diagnosticate = N° boe totale XX Grado di copertura Grado di copertura
N° boe totale = 117.350N° boe totale = 117.350
Criticità
Azioni
Strumenti
Soluzioni
Considerazioni
Incremento Frequenze di
rilievo
Allineamento altri treni diagnostici:
“ARCHIMEDE” (già attrezzato) “DIAMANTE”
Studio e monitoraggio della evoluzione dei
parametri “fisici” delle boe
Incremento difetti correlati alla Vitalità delle boe
Diagnostica predittiva boe
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione