Modulo 1 LA COSTITUZIONE ITALIANA LA COSTITUZIONE Prof. Donato Colucci.
La costituzione dell’impresa
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La costituzione dell’impresa
Classe III IPC
PROF. VENUTO
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La costituzione: adempimenti• -apertura della Partita Iva da effettuarsi entro 30 giorni dalla data di
effettivo inizio attività con il modello AA9/6 da presentare - compilato nelle parti che interessano in duplice copia accompagnato dalla fotocopia della Carta d'Identità del titolare - all'Ufficio Iva territorialmente competente (questa iscrizione è gratuita);
-iscrizione presso la CCIAA territorialmente competente da effettuarsi entro 30 giorni dalla data di effettivo inizio attività con il modello della CCIAA denominato I1 Art da consegnare, compilato nelle parti interessate, con firma autentica del titolare.
-rilascio dell'Autorizzazione Sanitaria, se prevista, tramite la richiesta da presentare sul relativo modulo, completo di tutti gli allegati richiesti, indirizzato al Sindaco del Comune competente, da richiedere All'Ufficio Sviluppo economico del Comune interessato;
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La costituzione: adempimenti• --denuncia presso l'Ufficio Tributi del Comune interessato dell'inizio attività
ai fini dell'applicazione diretta delle imposte comunali, come ad esempio l'imposta relativa allo smaltimento dei rifiuti, all'occupazione degli spazi pubblici, etc. ;
• -autorizzazione per poter apporre un'insegna o una targa, che identifica l'attività svolta, da richiedere all'Ufficio del Comune territorialmente competente.
-iscrizione previdenziale del titolare , da effettuarsi presso l'INPS competente.;
-denuncia inizio attività presso l'INAIL.
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Comunicazione Unica• Dal 1° ottobre 2009 chi vuole avviare, modificare o cessare un’attività
imprenditoriale può presentare al solo ufficio del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio una Comunicazione Unica (ComUnica), valida - ove sussistono i requisiti di legge - anche ai fini fiscali, previdenziali e assistenziali.
• Restano per il momento in vigore, in alternativa, le precedenti modalità di trasmissione delle singole modulistiche agli altri Enti interessati (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, Commissione Provinciale dell'Artigianato, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali) in modalità non integrata.
• Il periodo transitorio ha durata di 6 mesi. Al termine, ovvero dal 1° aprile 2010, La Comunicazione Unica sarà obbligatoria e sostituirà ad ogni effetto di legge le attuali modalità di trasmissione della modulistica al Registro delle Imprese e agli altri Enti interessati.
• Fino ad oggi le regole tecniche di ComUnica sono state definite solo con l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL. Per il coinvolgimento delle Commissioni Provinciali dell’artigianato, il Regolamento Tecnico di ComUnica dispone che l’applicazione della nuova procedura alle imprese artigiane sia definito di intesa con le singole Regioni. Per quanto riguarda invece il Ministero del Lavoro, si è attualmente in attesa di conoscere i dati che ad esso devono essere trasmessi e le relative modalità.
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Gli apporti iniziali
Al momento della costituzione dell’azienda, l’imprenditore effettua un
apporto iniziale che può essere costituito da:
A. Disponibilità liquide = denaro, assegni bancari e circolari versati in cassa o fatti affluire sul
c/c intestato alla nuova impresa;
B. Beni in natura = fabbricati, arredamento, automezzi, ecc., che entreranno a far parte del
patrimonio dell’impresa insieme ai beni acquistati da terzi. I beni apportati dall’imprenditore
sono soggetti a valutazione in quanto, non essendo stati acquisiti sul mercato con un
acquisto, sono privi di un prezzo che ne indica il valore.
Dopo aver assolto agli adempimenti giuridici, amministrativi e fiscali, l’imprenditore può: procedere all’acquisto disgiunto (separato) dei beni necessari all’attività dell’impresa; acquistare un’azienda già funzionante, in grado di consentirgli immediatamente lo svolgimento
dell’attività.
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L’inventario di costituzione
È il prospetto che mette in evidenza il patrimonio di costituzione
Patrimonio di costituzione = insieme degli apporti (in denaro e in natura) effettuati dall’imprenditore
al momento della costituzione. Deve essere trascritto nel libro degli inventari di cui rappresenta la
registrazione iniziale.
Inventario di costituzione al 1° marzo 2005
ATTIVOImmobilizzazioni materiali
Fabbricati 140.000,00
Automezzi 20.000,00
Attivo circolante
Banca Intesa 60.000,00
TOTALE ATTIVITA’ 220.000,00
PASSIVO
Patrimonio netto 220.000,00
TOTALE A PAREGGIO 220.000,00
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Dopo l’inventario di costituzione
Scegliere gli strumenti, i supporti, le procedure, le risorse (hardware, software,
modulistica, organizzazione, personale,ecc.);
Numerare progressivamente le pagine del libro giornale e del libro degli inventari
prima di metterli in uso (art. 2215 c.c.);
Predisporre il piano dei conti;
Intestare i conti di mastro e i sottoconti
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Gli apporti di disponibilità liquide
Si costituisce in data 5 maggio l’impresa individuale di Giacomo Rossi con
apporto di denaro contante per € 25.000.
05-05-05
05-05-05
Denaro in cassa apportato denaro contante
Patrimonio netto apportato denaro contante
25.000,00
25.000,00
Denaro in cassa Patrimonio netto
25.000 25.000
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Gli apporti in natura disgiunti
Il 25 maggio si costituisce un’impresa individuale con apporto di un automezzo
valutato € 20.000, un fabbricato valutato € 100.000 e denaro contante per € 10.000.
25-05-05
25-05-05
25-05-05
25-05-05
Automezzi conferito autoveicolo DR 800 FG
Fabbricati conferito immobile via Verdi
Denaro in cassa conferito contante
Patrimonio netto conferimento in natura
20.000,00
100.000,00
10.000,00
130.000,00
La valutazione viene effettuata per ciascun singolo bene, utilizzando il criterio del prezzocorrente oppure il criterio del presunto costo di riproduzione o di riacquisto.
Mentre nel caso di apporto di disponibilità liquide il patrimonio netto è misurato dall’entrata finanziaria, in caso di apporti in natura l’entità del patrimonio netto dipende dal valore attribuito ai beni conferiti. Si tratta perciò di un valore soggettivo.
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Gli apporti congiunti
L’imprenditore può ritenere vantaggioso acquistare un’azienda già funzionante.
Il prezzo dell’impresa acquistata dipende dal valore attribuito al complesso aziendale.
I beni che compongono il patrimonio aziendale, infatti, vengono considerati come un insieme
inscindibile e unitario di elementi che, coordinati e collegati tra loro, sono in grado di produrre utili.
I beni appartenenti all’impresa acquistata costituiscono un apporto congiunto perché hanno una
destinazione economica unitaria.
L’acquisto di un’azienda già funzionante comporta il pagamento di un prezzo superiore al valore
del patrimonio netto contabile dell’impresa.
La differenza tra prezzo di cessione dell’azienda e patrimonio netto contabile è detta avviamento.
Avviamento = prezzo di cessione – patrimonio netto contabile
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E’ la maggiore capacità di produrre utile di un’azienda già funzionante rispetto ad una di nuova
costituzione.
È rappresentato dal maggior valore che viene attribuito ad un’azienda rispetto alla somma algebrica di
tutte le singole attività e passività che compongono il patrimonio.
Per chi acquista un’azienda funzionante l’importo pagato a titolo di avviamento costituisce
un’immobilizzazione immateriale: costo che ha il requisito dell’utilità pluriennale ma non della
materialità.
Cos’è l’avviamento
Valutazione di un’impresa già funzionante
Criterio della capitalizzazione del reddito:
Prezzo di cessione = valore attuale del reddito futuro
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Esempio di acquisto di azienda
Il ragioniere Giacomo Rossi decide di aprire un’attività commerciale. A tale scopo il 10/5 trasferisce su
un c/c aperto presso la Banca Intesa, filiale di Torino, 200.000 € tramite giroconto dal proprio c/c
personale.
Il successivo 11/5 conclude con Cino Pirodi l’acquisto di un’azienda funzionante alla quale viene
attribuito un valore risultante dalla capitalizzazione di un reddito annuo di € 8.000 al tasso del 5%.
Gli elementi che costituiscono il patrimonio dell’impresa di Cino Pirodi sono i seguenti : Fabbricati
92.000, Arredamento 26.000, Automezzi 10.000, Merci 38.000, Crediti v/clienti 16.000, Mutui passivi
20.000, Debiti v/fornitori 11.000.
L’acquisto dell’impresa viene regolato il 12/5 con assegno bancario.
Vediamo prima i calcoli per determinare l’avviamento e poi gli articoli in P.D.
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I calcoli
Il prezzo pagato per acquistare l’azienda funzionante viene determinato cosi:
100 : 5 = x : 8.000
x = 160.000 € prezzo di cessione azienda di Cino Pirodi
Esso è superiore alla somma algebrica delle attività (Fabbricati 92.000, Arredamento 26.000,
Automezzi 10.000, Merci 38.000, Crediti v/clienti 16.000 = 182.000) e delle passività (Mutui passivi
20.000, Debiti v/fornitori 11.000 = 31.000) che compongono il patrimonio dell’impresa Pirodi
(182.000 – 31.000 = 151000 P.N.).
Abbiamo perciò un avviamento calcolato così:
€ (160.000 – 151.000) = € 9.000
Al cedente dell’impresa (Cino Pirodi) viene intestato il conto Pirodi c/cessione che accoglie in
Avere il debito verso il cedente, a cui bisogna pagare il prezzo di cessione, e in Dare l’estinzione
di tale debito al momento del pagamento.
Il valore delle merci viene girato successivamente dal conto Merci al conto Merci c/apporti
(conto economico acceso ai costi d’esercizio).
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Le scritture in P.D.
10-05
10-05
Banca Intesa apporto in c/c banc. Rossi
Patrimonio Netto apporto in c/c banc. Rossi
200.000
200.000
11-05
10-05
10-05
10-05
10-05
10-05
10-05
10-05
10-05
Fabbricati acquisto azienda Pirodi
Arredamento acquisto azienda Pirodi
Automezzi acquisto azienda Pirodi
Merci acquisto azienda Pirodi
Crediti v/clienti acquisto azienda Pirodi
Avviamento acquisto azienda Pirodi
Mutui passivi acquisto azienda Pirodi
Debiti v/fornitori acquisto azienda Pirodi
Pirodi c/cessione prezzo cessione azienda
92.000
26.000
10.000
38.000
16.000
9.000
20.000
11.000
160.000
11-05
11-05
Merci c/apporti giroconto dal c/Merci
Merci giroconto al c/Merci c/Apporti
38.000
38.000
12-05
12-05
Pirodi c/cessione emesso A/B n.12345678
Banca Intesa c/c A/B n.12345678 a Pirodi
160.000
160.000
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I costi d’impianto
Costituiti da: Costi per la registrazione Oneri tributari (bolli, imposta di registro) Indagini di mercato Onorari per prestazioni professionali (dottore commercialista o ragioniere)
Contabilmente sono: costi a utilità pluriennale fanno parte delle immobilizzazioni immateriali si rilevano nel conto Costi di impianto (conto economico acceso ai costi pluriennali) sono documentati da ricevute e da fatture (parcelle, se emesse da liberi professionisti)
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Aspetti fiscali dei costi d’impianto
Soggetti a IVA Compenso al libero professionista (commercialista)
Esclusi dall’IVA Oneri fiscali
I compensi dei liberi professionisti: sono soggetti ad una ritenuta fiscale d’acconto da operare al momento del pagamento della parcella; tale ritenuta (20%) costituisce un acconto ai fini dell’IRPEF che il professionista potrà portare in
detrazione dell’imposta dovuta nella propria dichiarazione dei redditi;
L’impresa che opera la ritenuta d’acconto funge da sostituto d’imposta. Ossia deve effettuare la ritenuta
sul compenso pagato e versare la somma trattenuta.
Contabilmente la ritenuta d’acconto viene rilevata nel conto finanziario Debiti per ritenute da
versare che rappresenta il debito dell’impresa per le ritenute effettuate e da versare.
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Inoltre, l’avvio dell’impresa comporta la stipulazione di contratti riguardanti l’erogazione di taluni servizi
(acqua potabile, gas, energia elettrica, telefono,…) che richiedono il deposito di cauzioni in denaro a
favore delle aziende che forniscono il servizio. La cauzione rappresenta un credito nei confronti di tali
aziende e viene rilevato in Dare del conto finanziario Crediti per cauzioni e in Avere del conto Denaro
in cassa se viene pagata in contanti.
Esempio: in data 26-3, per la costituzione di un’azienda, si sostengono in contanti oneri tributari per €
400 e in data 31-3 si depositano cauzioni in contanti riguardanti la stipulazione di contratti con Telecom
per € 150. Vediamo le scritture in P.D.
26-3
26-3
Costi d’impianto pagati oneri di costituzione
Denaro in cassa pagati oneri di costituzione
400,00
400,00
31-3
31-3
Crediti per cauzioni deposito cauzioni Telecom
Denaro in cassa deposito cauzioni Telecom
150,00
150,00
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Costi d’impianto soggetti a IVA
Esempio
In data 25-9 l’imprenditore Giacomo Bacilieri riceve dal commercialista dottor Verdi la parcella relativa a
prestazioni professionali riguardanti la fase di costituzione della sua impresa.
La parcella espone onorari per il lavoro professionale svolto per € 300 (assistenza installazione sistema
informativo e redazione piano dei conti) e il rimborso dei costi anticipati da Verdi in nome e per conto
dell’impresa Bacilieri per € 150 (imposta di registro e bolli).
Il pagamento avviene il 25-9 con assegno bancario tratto sulla Banca Intesa. Il 16-10 Bacilieri provvede a
versare tramite banca la ritenuta d’acconto all’erario.
Vediamo la parte tabellare della parcella emessa dal dottor Verdi e le registrazioni in P.D. sul libro
giornale.
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Parte tabellare parcella
Prestazione professionale
Contributo Cassa di previdenza dottori commercialisti 4%
Costi anticipati in nome e per conto dell’impresa
come da documenti allegati (art. 15 DPR 633/72)
IVA 20% su euro 312,00
Totale
300,00
12,00
150,00
62,40
524,40
464,40
Fattura n. 180
312,00
Imponibile € 300,00Ritenuta d’acconto 20%
€ 60,00
462,00
Netto da pagare
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Scritture in P.D. sul libro giornale
25-9
25-9 25-9
Costi d’impianto fattura n. 134 dott. Verdi
IVA ns/credito fattura n. 134 dott. Verdi
Debiti v/fornitori fattura n. 134 dott. Verdi
456,00
61,20
517,20
25-9
25-9
25-9
Debiti v/fornitori pagata fattura n. 134
Debiti per riten.da vers. pagata fattura n. 134
Banca Intesa c/c pagata fattura n. 134
517,20
60,00
457,20
16-10
16-10
Debiti per ritenute da versare versata ritenuta
Banca Intesa c/c versata ritenuta
60,00
60,00