LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Dolores Deidda Cosenza - Università della Calabria 8 aprile...
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LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Dolores Deidda
Cosenza - Università della Calabria
8 aprile 2009
La “Cooperazione territoriale europea” è uno dei tre obiettivi della politica di coesione dell’Unione Europea per il periodo 2007-2013, insieme all’obiettivo “Convergenza” e a quello dedicato alla “Competitività regionale e occupazione”.
CReO 15,95%
Convergenza81,54%
CTE 2,52%
Il Regolamento 1083 (articolo 21) assegna 7.750 milioni di euro alla CTE (2,52% del totale dei fondi),
Cooperazione territoriale europea
Tre livelli
• Cooperazione transfrontaliera
• Cooperazione a livello transnazionale • Reti di cooperazione e scambio di esperienze
sull’intero territorio dell’Unione
La politica di coesione 2007/2013 nella UE allargata è concentrata su tre obiettivi
• convergenza: creare condizioni più propizie alla crescita e all’occuzione negli Stati e nelle regioni meno sviluppati
• competitività regionale e l’occupazione: rafforzare l ’attrattività
e assicurare l’anticipazione dei mutamentisocio-economici nelle regioni, • cooperazione territoriale europea: transfrontaliera,
transnazionale e interregionale I
Risorse, obiettivi e fondi
Obiettivi
Convergenza
(251,163 miliardi di € pari al 81,54%)
Competitività Regionale e Occupazione
(49,128 miliardi €, pari al 15,95%)
Cooperazione Territoriale Europea
(7,750 miliardi di € , pari al 2,52%)
Fondi Strutturali e Strumenti
FESR
FESR
FESR
FSE
FSE
Infrastrutture di trasporto, ambiente ed energie rinnovabili
Formazione, professionale, sostegno all’occupazione
Infrastrutture,
innovazioni,
investimenti, ecc.
Fondo di coesione
Obiettivo generale
Promuovere una più forte integrazione del
territorio dell’Unione in tutte le sue dimensioni
mirando a garantire, attraverso la promozione
della cooperazione fra i Paesi UE e non UE uno
sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio
comunitario tramite un flusso duraturo di
benefici e il rafforzamento della coesione
economica e sociale
Le scelte strategiche per la cooperazione territoriale
• priorità di intervento focalizzate sulle tematiche dell’Agenda di Lisbona e Goteborg
• nuovi Stati membri partecipano a pieno titolo al nuovo obiettivo
• cooperazione anche attraverso strumento IPA (per paesi candidati all’adesione, es. Croazia e Turchia)
• cooperazione anche attraverso strumento ENPI (ex Stati URSS e Mediterraneo
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
COOPERAZIONE INTERREGIONALE…
…opera a livello paneuropeo
fonte: Commissione Europea
Programma operativo transnazionale 'Mediterraneo'• Priorità 1: Rafforzamento delle capacità innovative [circa 30,0 % del finanziamento complessivo]
• Priorità 2: Protezione dell’ambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile [circa 34,0 % del finanziamento complessivo]
• Priorità 3: Miglioramento della mobilità e accessibilità territoriale [circa 20,0 % del finanziamento complessivo]
• Priorità 4: Promozione di uno sviluppo policentrico e integrato [circa 10,0 % del finanziamento complessivo]
• Priorità 5: Assistenza tecnica [circa 6,0 % del finanziamento complessivo]
Autorità di gestione
Conseil Régional Provence-Alpes Côte d'Azur
Hôtel de Région 27 place Jules Guesde
F-13481 Marseille Cedex 20
Tel.: +33 4 91 57 52 96
Fax.: +33 4 91 57 53 13
E-mail.: [email protected]
Web: MED Program
fonte: Commissione Europea
Programma operativo transnazionale 'South East Europe (SEE)'• Priorità 1: Favorire l’innovazione e l’imprenditorialità.
• Priorità 2: Protezione e miglioramento dell’ambiente.
• Priorità 3: Miglioramento dell’accessibilità.
• Priorità 4: Sviluppo di sinergie transnazionali per aree a crescita sostenibile.
• Priorità 5: Assistenza tecnica per promuovere l’implementazione e la capacity building.
Autorità di gestione
Within the National Development Agency
Pozsonyi út 56.
HU-1133 Budapest
Tel.: +36 1 224 3164
JOINT TECHNICAL SECRETARIAT
Within VATI Kht
Gellérthegy str. 30-32
HU-1016 Budapest
Tel.: +36 1 224 3129
fonte: Commissione Europea
Altri Programmi a supporto della Cooperazione territoriale
gestiti direttamente dalla Commissione Europea:- ESPON prevede la realizzazione di studi, raccolta dati e analisi delle tendenze di sviluppo del territorio comunitario;- INTERACT finanzia azioni per migliorare e armonizzazione strumenti e procedure di gestione dei programmi della Cooperazione territoriale europea;- URBACT promuove scambi di esperienze per diffondere le buone pratiche sui temi dello sviluppo urbano sostenibile;a questi si aggiunge l'iniziativa REGIONS FOR ECONOMIC CHANGE volta a promuovere lo scambio delle migliori pratiche in materia di innovazione tra le Regioni europee.
Strumenti finanziari per la cooperazione
Strettamente collegati alla cooperazione territoriale europea sono le relazioni esterne con i paesi dell'area balcanica e con i territori della sponda Sud del Mediterraneo. Per queste aree sono operativi specifici strumenti finanziari europei istituiti nell'ambito della Politica di Pre-Adesione (IPA) e di Vicinato (ENPI).
Strumento di preadesione (IPA)Lo strumento di assistenza preadesione (Instrument for Pre-Accession Assistance, IPA, Regolamento 1085 del 2006) prevede interventi di sostegno:
• alla transizione e sviluppo istituzionale,
• alla cooperazione transfrontaliera,
• allo sviluppo regionale, allo sviluppo rurale e delle risorse umane
a favore di Croazia, Turchia, Macedonia (Allegato I), Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia (Allegato II).
IPA è costituito da cinque componenti. Due componenti riguardano l'insieme dei paesi beneficiari: assistenza alla transizione e al rafforzamento delle istituzioni; cooperazione transfrontaliera.
Le altre tre componenti sono destinate solo ai paesi candidati. La componente sviluppo regionale mira a preparare il paese all'attuazione delle politiche finanziate da FESR e Fondo di Coesione. La componente sviluppo delle risorse umane riguarda la preparazione al FSE. La componente sviluppo rurale concerne la preparazione alla politica agricola comune e alle relative politiche.
fonte: Progetto T.R.E.
Strumento di assistenza esterna: ENPILo strumento europeo di vicinato e partenariato (European Neighbourhood and Partnership Instrument, ENPI, Regolamento 1638 del 2006) è finalizzato alla creazione di una zona di prosperità e di buon vicinato tra l’Unione europea e i Paesi ed i territori limitrofi (Algeria, Armenia, Autorità palestinese della Cisgiordania e di Gaza, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Federazione russa, Giordania, Georgia, Israele, Libano, Libia, Marocco, Moldavia, Siria, Tunisia, Ucraina).
Per i programmi nazionali o multinazionali sono adottati dei documenti di strategia, contenenti i programmi indicativi pluriennali dotati di specifici budget. Sulla base dei documenti di strategia la Commissione adotta i c.d. programmi d’azione.
Per i programmi di cooperazione transfrontaliera sono adottati uno o più documenti di strategia specifici, sulla base dei quali vengono poi adottati i programmi operativi congiunti relativi ciascuno a una regione frontaliera.
fonte: progetto T.R.E.
I beneficiari dei Programmi CTE
• i progetti finanziati dai programmi transfrontalieri e
transnazionali devono includere beneficiari di almeno 2 Paesi di cui almeno 1 Stato Membro
I progetti finanziati dai Programmi di cooperazioneinterregionale dovranno includere beneficiari di almeno 3 Stati membri o 3 paesi di cui almeno due devono essere Stati membri, nel caso in cui partecipi un beneficiario di un paese terzo
Ruolo del Lead Partner (capofila)
• è responsabile dell’attuazione del progetto• firma la convenzione con l’Autorità di Gestione• sottoscrive apposito accordo interpartenariale• garantisce la coerenza delle spese• verifica l’effettuazione del controllo sulla regolarità
della spesa dei partner• trasferisce il contributo ai partner
N.B. Gli Stati Membri hanno la responsabilità ultima per il rimborso (eventuale) dei fondi dei partner “insolventi” situati sul proprio territorio
Requisiti e natura dei progetti
• rafforzare la dimensione transnazionale
• prevedere obiettivi ben definiti
• garantire risultati visibili, concreti e misurabili e valore aggiunto comunitario nell’area del programma
• composizione adeguata del partenariato
• capitalizzazione di esperienze pregresse
• raccordo con programmi/progetti esistenti a livello locale, regionale, nazionale
Autorità e strutture di gestione
Autorità di gestione congiunta (AdG)responsabile della gestione e dell’attuazione del Programma Operativo, supporta le attività deglialtri organismi di gestione e firma i contratti con i LP Autorità di certificazionericeve i pagamenti dalla COM e paga il partner capofila Autorità di auditcontrolla il buon funzionamento del sistema di gestione del Programma Operativo Segretariato tecnico congiunto (STC)situato presso l’AdG, responsabile della fase di istruttoria dei progetti, fornisce supporto ai beneficiari durante tutto l’iter dei progetti (dalla predisposizione alla gestione)Comitato di sorveglianza (CdS)esamina e supervisiona lo stato di avanzamento del Programma, è responsabile della selezione dei progetti
Cosa fanno le Regioni
A livello di Programmi• partecipano al Gruppo strategico nazionale per l’Ob.
Cooperazione Territoriale Europea• partecipano ai Comitati nazionali di ciascun
Programma Operativo
A livello di progetti• favoriscono la creazione ed il coordinamento di
network e la definizione di nuove idee progetto• promuovono la formazione di partenariati locali promuove eventi/seminari regionali di informazione sullo stato di avanzamento delle attività• coordinano la partecipazione del territorio ai
programmi di cooperazione (in particolare i transfrontalieri)
fonte: Progetto T.R.E.
Cosa fanno gli Enti Locali
Programma ENPI CBC 2007-2013
fonte: Regione Sardegna
Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo
Finalità:• Contrastare nuove linee di demarcazione tra Stati vicini;
• Creare ai confini dell’UE un’area stabilità e sicurezza politica.
fonte: Regione Sardegna
TERRITORI ELEGGIBILI117 regioni appartenenti a 19 Stati diversi
POPOLAZIONE143 Milioni di abitanti
STRATEGIA DEL PROGRAMMA4 priorità tematiche articolate in 10 misure
BUDGET• € 173,6 milioni di risorse comunitarie, di cui:
- € 156,2 milioni per il finanziamento di progetti transfrontalieri
- € 17,4 milioni per l’assistenza tecnica
• € 15,6 milioni di cofinanziamento nazionale
Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo
LINGUE DEL PROGRAMMAinglese, francese e arabo
AUTORITA’ di GESTIONERegione Autonoma della Sardegna
fonte: Regione Sardegna
ENPI - I PRINCIPI
Il Regolamento ENPI (art.4) indica alcuni principi chiave per orientare il processo di definizione del Programma e la sua attuazione:
Benefici comuni
Partenariato
Complementarietà
Cofinanziamento
Il dialogo tra i Paesi partecipanti ha portato alla definizione di una serie di principi che integrano quelli previsti dal Regolamento ENPI:
Co-ownership
Sviluppo sostenibile
Uguaglianza delle opportunità, non discriminazione e rispetto dei diritti umani
Dimensione territoriale del processo di sviluppo e valorizzazione delle potenzialità endogene della zona di cooperazione
Rafforzamento della competitività della zona
Integrazione e coordinamento con altre iniziative nazionali e locali.
fonte: Regione Sardegna
PRIORITA’
DEL PROGRAMMA ENPI-CBC-BACINO DEL MEDITERRANEO
fonte: Regione Sardegna
Esempi di misure del Programma CBC ENPI• Azioni congiunte di ricerca (settori produttivi, centri di
ricerca, università, PMI, PA) • Messa in rete dei centri di innovazione per l’elaborazione di
progetti comuni.
• Filiere produttive trans-mediterranee (tessile, agroindustria, turismo).
• Cooperazione istituzionale e tra amministrazioni (trasporti, coste/entroterra, servizi sociali ed educativi).
• Promozione di iniziative pilota per l’utilizzo congiunto di nuove tecnologie per la protezione ambientale, la gestione dei rischi e la pianificazione territoriale.
• Supporto alla riduzione dell’inquinamento marino nelle aree portuali e definizione di protocolli congiunti per contrastare i danni causati dalle imbarcazioni.
• Adozione di approcci congiunti di pianificazione in relazione alla gestione del ciclo integrato dell’acqua.
• Attività congiunte per promuovere la diffusione di energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
fonte: Regione Sardegna
ENPI CBC BACINO DEL MEDITERRANEO
I PROGETTI STRATEGICI
Le azioni saranno incentrate su tematiche di interesse strategico per l’area di cooperazione individuate dal Comitato di Monitoraggio e dovranno produrre effetti rilevanti dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
I progetti saranno selezionati attraverso il lancio di bandi, con una procedura a due fasi:
1) concept note; 2) progetto dettagliato.
Indicativamente il 40% delle risorse disponibili è destinato a finanziare progetti strategici.
fonte: Regione Sardegna
ENPI CBC BACINO DEL MEDITERRANEO
I PROGETTI STANDARD
Saranno proposti da partenariati transfrontalieri e potranno riguardare le varie priorità tematiche del Programma.
Saranno selezionati attraverso il lancio di bandi
fonte: Regione Sardegna
ENPI CBC BACINO DEL MEDITERRANEO
GLI ATTORI ELEGGIBILI
Le principali tipologie di attori eleggibili sono specificate per le diverse priorità e misure del Programma:
Enti pubblici e amministrazioni locali, regionali e nazionali.
Università e centri di ricerca.
Organizzazioni non governative.
Associazioni di categoria e organizzazioni rappresentanti degli interessi socio-economici.
Società e organizzazioni private.
Le modalità di partecipazione dei soggetti privati saranno definite nei bandi, in conformità con la legislazione nazionale e comunitaria in materia di aiuti di stato.
fonte: Regione Sardegna
Attuazione dello strumento ENPI
fonte: Regione Sardegna
Programmi operativi congiunti per bacino marinocoordinati con programmi di cooperazione transnazionale (es. Programma Mediterraneo)che hanno una parziale sovrapposizione di copertura geografica e che sono stati istituiti sul territorio dell’UE
CALENDARIO
DEL PROGRAMMA ENPI-CBC-BACINO DEL MEDITERRANEO
fonte: Regione Sardegna
01.04.2009
Conclusa la consultazione sul Pacchetto di Candidatura Si è conclusa la consultazione sul Pacchetto di Candidatura per il primo invito a presentare proposte di progetto standard. L’Autorità di Gestione Comune, dopo avere apportato alla bozza di Pacchetto le modifiche richieste dal Comitato di Sorveglianza del Programma, aveva coinvolto i Paesi partecipanti nella rilettura finale dei documenti. I Paesi hanno condiviso la proposta dell’Autorità di Gestione.
Dopo esame del testo finale, la Commissione europea ha richiesto di apportare alcuni emendamenti di sostanza al testo approvato da tutti i Paesi partecipanti. Si tratta di modifiche non marginali, che richiederanno un'ulteriore fase di consultazioni tra i Paesi, l'Autorità di Gestione e la stessa Commissione.
Tale sviluppo - comune a tutti i programmi ENPI transfrontalieri, e derivante dalla necessità di armonizzare i modelli/procedure standard della Guida Pratica (PRAG) alle specificità dei programmi - potrebbe comportare un moderato slittamento dei tempi originariamente previsti per la pubblicazione del primo bando per la presentazione di progetti. Nonostante tale possibile proroga e la sua intrinseca complessità, il Programma ENPI CBC Bacino Mediterraneo continua ad essere uno dei transfrontalieri più avanzati, sul piano dell'attuazione, dell'intera gamma di programmi ENPI.
ULTIME NOTIZIE DAL PROGRAMMA ENPI-CBC-BACINO DEL MEDITERRANEO
fonte: Regione Sardegna
FORMEZ
http://territori.formez.it/
COOPERAZIONE TERRITORIALI EUROPEA
http://ec.europa.eu/regional_policy/cooperation/index_en.htm
IPA
http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/ipa/index_it.htm
ENPI
http://ec.europa.eu/world/enp/index_en.htm
http://www.regione.sardegna.it/speciali/enpicbc/
SITI UTILI