La Concordanza Dei Tempi Con Il Congiuntivo

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La concordanza dei tempi con il congiuntivo Sappiamo che il tempo della principale stabilisce la cronologia assoluta di un evento: mangio una mela (ora); mangiavo una mela (prima); mangerò una mela (in seguito). Il tempo della subordinata definisce invece la cronologia di un evento (quello espresso nella principale) rispetto all’altro (espresso nella subordinata): esprime cioè la relazione di anteriorità (la frase della subordinata è precedente rispetto alla principale);contemporaneità (la frase della subordinata è contemporanea rispetto alla principale) e posteriorità (la frase della subordinata è posteriore rispetto a quella della subordinata) tra l’evento espresso nella subordinata e quello espresso nella principale. FRASE PRINCIPALE AL PRESENTE FRASE PRINCIPALE FRASE SUBORDINATA RAPPORTO TEMPORALE Credo che …ieri tu sia stato a scuola (congiuntivo passato) anteriorità Credo che …oggi tu sia a scuola (congiuntivo presente) contemporaneità Credo che …domani tu sarai a scuola (indicativo futuro semplice) posteriorità Con il verbo della principale al presente: • per esprimere anteriorità nella subordinata si usa il congiuntivo passato: penso (oggi) che Marco (ieri-nel passato) sia andato a Roma; • per esprimere contemporaneità si usa il congiuntivo presente: penso(oggi) che Marco (oggi) vada a Roma; • per esprimere posteriorità si usa il futuro semplice: penso (oggi) che Marco (in seguito) andrà a Roma. FRASE PRINCIPALE AL PASSATO FRASE PRINCIPALE FRASE SUBORDINATA RAPPORTO TEMPORALE Ho creduto che …il giorno prima anteriorità

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La concordanza dei tempi con il congiuntivo

Sappiamo che il tempo della principale stabilisce la cronologia assoluta di un evento: mangio una mela (ora); mangiavo una mela (prima); mangerò una mela (in seguito). Il tempo della subordinata definisce invece la cronologia di un evento (quello espresso nella principale) rispetto all’altro (espresso nella subordinata): esprime cioè la relazione di anteriorità (la frase della subordinata è precedente rispetto alla principale);contemporaneità (la frase della subordinata è contemporanea rispetto alla principale) e posteriorità (la frase della subordinata è posteriore rispetto a quella della subordinata) tra l’evento espresso nella subordinata e quello espresso nella principale.

FRASE PRINCIPALE AL PRESENTE

FRASE PRINCIPALE FRASE SUBORDINATA RAPPORTO TEMPORALE

Credo che …ieri tu sia stato a scuola

(congiuntivo passato) anteriorità

Credo che …oggi tu sia a scuola

(congiuntivo presente) contemporaneità

Credo che …domani tu sarai a scuola

(indicativo futuro semplice) posteriorità

Con il verbo della principale al presente:

• per esprimere anteriorità nella subordinata si usa il congiuntivo passato: penso (oggi) che Marco (ieri-nel passato) sia andato a Roma;

• per esprimere contemporaneità si usa il congiuntivo presente: penso(oggi) che Marco (oggi) vada a Roma;

• per esprimere posteriorità si usa il futuro semplice: penso (oggi) che Marco (in seguito) andrà a Roma.

FRASE PRINCIPALE AL PASSATO

FRASE PRINCIPALE FRASE SUBORDINATA RAPPORTO TEMPORALE

Ho creduto che

(indicativo passato prossimo)

Credevo che

(indicativo imperfetto)

…il giorno prima tu fossi statoa scuola

(congiuntivo trapassato)

anteriorità

Ho creduto che

Credevo che

…quel giorno tu fossi a scuola

(congiuntivo imperfetto)contemporaneità

Ho creduto che

Credevo che

…il giorno dopo tu saresti stato a scuola

(condizionale passato)

posteriorità

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Con il verbo della principale al passato (passato prossimo – imperfetto):

• per esprimere anteriorità nella subordinata si usa il congiuntivo trapassato: pensavo (ieri- un giorno nel passato) che Marco (prima di ieri o prima di quel giorno nel passato) fosse andato a Roma;

• per esprimere contemporaneità nella subordinata si usa ilcongiuntivo imperfetto: pensavo (ieri – un giorno nel passato) che Marco (ieri o quel giorno nel passato) andasse a Roma;

• per esprimere posteriorità nella subordinata si usa il condizinale passato: pensavo (ieri – un giorno nel passato) che Marco (in futuro)sarebbe andato a Roma.Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

Indica qual è il rapporto temporale tra la principale e la subordinata: spero che tu sia andata dal dottore.

o anteriorità

o contemporaneità

o posteriorità2. Indica qual è il rapporto temporale tra la principale e la subordinata: temevo che Luca si sarebbe offeso.

o anteriorità

o contemporaneità

o posteriorità3. Indica qual è il rapporto temporale tra la principale e la subordinata: non mi aspettavo che lui si

comportasse così.

o anteriorità

o contemporaneità

o posteriorità4. Indica qual è il rapporto temporale tra la principale e la subordinata: non credo che loro vengano con

noi.

o anteriotità

o contemporaneità

o posteriorità5. Indica qual è il rapporto temporale tra la principale e la subordinata: speravamo che Marco si fosse

comportato bene.

o anteriorità

o contemporaneità

o posteriorità6. In quale delle seguenti frasi la subordinata è contemporanea alla principale?

o Credevo che i miei amici fossero andati al cinema.

o Credevo che i miei amici andassero al cinema.

o Credevo che i miei amici andavano al cinema.7. In quale delle seguenti frasi la subordinata è posteriore alla principale?

o Penso che Natalia abbia imparato presto l'italiano.

o Penso che Natalia impari presto l'italiano.

o Penso che Natalia imparerà presto l'italiano.8. In quale delle seguenti frasi la subordinata è anteriore alla principale?

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o Temevo che tu saresti partito senza salutarmi.

o Temevo che tu fossi partito senza salutarmi.

o Temevo che tu partissi senza salutarmi.9. In quale delle seguenti frasi la subordinata è contemporanea alla principale?

o Credevo che quel bambino stesse male.

o Credevo che quel bambino stava male.

o Credevo che quel bambino fosse stato male.10. In quale delle seguenti frasi la subordinata è posteriore alla principale?

o Pensavo che mi avessi portato un regalo.

o Pensavo che mi avresti portato un regalo.

o Pensavo che mi portassi un regalo.

Le regole che abbiamo visto sulla concordanza dei tempi con il congiuntivo nell’articolo precedente non valgono quando nella principale si ha un verbo che esprime volontà o desiderio (volere, desiderare, preferire, ecc.) coniugato al condizionale presente o passato.

Vediamo   insieme   quali   tempi   del   congiuntivo   bisogna   usare   quando   vogliamo   esprimere contemporaneità, anteriorità o posteriorità; le regole sono le stesse sia nel caso in cui nella principale ci sia il condizionale presente sia il condizionale passato.

FRASE PRINCIPALE FRASE SUBORDINATA RAPPORTO TEMPORALE

preferirei che

avrei preferito che

…tu fossi stato sincero

(congiuntivo trapassato)anteriorità

preferirei che

avrei preferito che

…tu fossi sincero

(congiuntivo imperfetto)contemporaneità

preferirei che

avrei preferito che

…tu fossi sincero

(congiuntivo imperfetto)posteriorità

Facciamo qualche altro esempio:

Vorrei che tu studiassi di più → congiuntivo imperfetto →contemporaneità e posteriorità.

Vorrei che tu avessi studiato di più → congiuntivo trapassato →anteriorità.

Avrei voluto che studiassi di più → congiuntivo imperfetto →contemporaneità e posteriorità.

Avrei voluto che tu avessi studiato di più → congiuntivo trapassato→ anteriorità.

Ora vi propongo una breve lettura, un dialogo, in cui troverete parecchie concordanze sia con l’indicativo sia con il congiuntivo; ogni volta che le incontrate provate a valutare se esprimono un rapporto di anteriorità,contemporaneità o posteriorità.

Maria: Sono le otto passate e Luca non è ancora arrivato; credo proprio che si sia dimenticato della cena di stasera e che omai non venga più.

Alex: Non credo. Ho parlato con lui ieri pomeriggio e mi ha detto che lo avevi invitato e che ci saremmo visti a casa tua. Sono sicuro che ha dovuto trattenersi al lavoro più a lungo del previsto. Vedrai che sarà qui a momenti.

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Maria: Ho i miei dubbi: anch’io pensavo che fosse ancora al lavoro, ma poco fa gli ho dato un colpo di telefono e un suo collega mi ha detto che era appena uscito per andare in centro. È poco probabile che lo vedremo qui stasera, perciò preferirei che ci mettessimo a tavola.

Alex: Ma no, aspettiamolo ancora un po’. Sono certo che ha avuto un contrattempo e che sta per arrivare. Hanno suonato, dev’essere lui!

Luca: Scusate, mi dispiace di essere così in ritardo, spero che abbiate già cominciato a mangiare.

Maria: No, ti abbiamo aspettato, ma dove sei stato? Perché non ci hai avvertito del tuo ritardo?

Luca: Sono stato davvero maleducato, ma ti assicuro che non è stata  colpa mia: ho incontrato un mio vecchio amico che non vedevo da molti anni. Dopo che ero uscito dall’ufficio sono andato in pasticceria per comprare un dolce e, quando l’ho visto, anche se sapevo che era tardi, non ho potuto fare a meno di fermarmi e fare due chiacchere con lui. Quando poi sono risalito in macchina mi sono accorto che avevo dimenticato il dolce!

Maria: Non cambierai mai! Per questa volta ti perdono, ma ora andiamo a tavola.

a) Ora prova a rispondere alle seguenti domande usando i tempi e i modi più adeguati:

1. Cosa pensa Maria del ritardo di Luca?

2. Cosa ha detto Luca ad Alex il pomeriggio precedente?

3. Di che cosa è sicuro Alex?

4. Cosa pensava Maria?

5. Che cosa le ha detto un collega di Luca?

6. Cosa preferirebbe Maria?

7. Di che cosa è certo Alex?

8. Cosa spera Luca?

9. Chi ha incontrato Luca in pasticceria?

10. Di che cosa si è accorto in macchina?