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La complicanza del trasporto ordinario

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La complicanza del trasporto ordinario

Obiettivo della lezione I trasporti ordinari più frequenti

Le possibili complicanze

Come intervenire in modo corretto

I trasporti ordinari più frequentiI trasporti sanitari programmati (ordinari) spesso sono considerati erroneamente tranquilli, perché si presume che i pazienti non siano gravi, ma portatori di malattia cronica e quindi “stabili”

Tutto ciò però non sempre è vero, perché i pazienti con patologia cronica tendono a “scompensarsi” più facilmente a differenza dei pazienti trasportati in emergenza

I trasporti ordinari piu’ frequenti

Spesso i soccorritori che effettuano questa tipologia di servizi non sono abituati a “gestire” situazioni particolari, e la loro preparazione è limitata a funzioni assistenziali di base, se non spesso solo funzioni di trasporto o di accompagnamento.

Non è indispensabile essere dei soccorritori super esperti per eseguire questo tipo di servizio, basta solo avere consapevolezza del proprio ruolo e mettere in atto quelle semplici manovre in attesa dell’ambulanza di emergenza

I trasporti piu’ frequentiI trasporti più effettuati nella nostra associazione sono:

Dializzati

Malati oncologici

Persone con difficoltà alla deambulazione

Persone inferme

I trasporti piu’ frequenti: dializzati

La funzione principale della dialisi è quella depurare il sangue del paziente, rimuovendo tutti i prodotti di scarto presenti nel plasma, attraverso una macchina chiamata rene artificiale.

E’ un procedimento invasivo che dura circa 3-4 ore, è un notevole stress fisico per il paziente che perde diversi kg a causa dei liquidi corporei che vengono sottratti

Il paziente dializzato: complicanze

Sanguinamenti dalla fistola

Problemi cardiologici (aritmie, ipotensione,ipertensione)

Problemi neurologici

Quando il paziente termina il trattamento viene sempre monitorato dal personale di reparto e viene mandato a casa in buone condizioni di salute, tuttavia il soccorritore deve sempre tenere in considerazione queste eventuali complicanze e sapere intervenire…..

Il paziente dializzato: complicanze

Se il paziente ha un malore nelle immediate vicinanze del reparto, rientrare immediatamente avvisando il personale infermieristico

Se il paziente ha un malore in area ASMN recarsi al pronto soccorso e spiegare l’accaduto

Se il paziente ha un malore fuori dall’area ASMN, fermarsi e chiamare telefonicamente il 118 riferire l’accaduto ed attendere istruzioni

domande?

I trasporti piu’ frequenti: malati oncologici

Con il termine MALATTIA ONCOLOGICA si definisce una persona affetta da malattia tumorale, che può essere benigna o maligna.

La malattia maligna provoca un decadimento fisico e progressivo del paziente, fino al buon esito dei trattamenti o nei casi peggiori fino alla morte.

I tumori più diffusi sono: Polmone Prostata Intestino Stomaco Mammella Ovaie

I trasporti piu’ frequenti: malati oncologici

Un malato oncologico generalmente non si reca in ospedale solo per una visita, ma spesso in contemporanea viene sottoposto ad un ciclo di chemioterapia, una seduta di radioterapia o un’indagine strumentale (lastra, TAC, risonanza magnetica)

Se dovete movimentare un malato oncologico fatelo con estrema accuratezza, potreste creargli danni ad ossa, legamenti ed articolazioni

Malati oncologici: complicanze

Le complicanze sono molto varie a causa del trattamento curativo e della sede della malattia.

La chemioterapia è un intervento farmacologico endovenoso che utilizza farmaci molto potenti con lo scopo di distruggere le cellule tumorali, ma spesso colpisce anche le cellule sane.

La radioterapia è un intervento che sfrutta le radiazioni per distruggere le cellule tumorali ed è utilizzata solo nella zona interessata dalla malattia

Malati oncologici: complicanze

La chemioterapia provoca: Problemi neurologici

Problemi gastro-enterologici

Problemi metabolici

Problemi osteo-articolari

Abbassamento delle difese immunitarie

Affaticamento

Malati oncologici: complicanze

La radioterapia provoca:

Affaticamento

Lesioni della cute interessata

Perdita dei peli o dei capelli

Malati oncologici: complicanze

Se il paziente ha un malore nelle immediate vicinanze del reparto, rientrare immediatamente avvisando il personale infermieristico

Se il paziente ha un malore in area ASMN recarsi al pronto soccorso e spiegare l’accaduto

Se il paziente ha un malore fuori dall’area ASMN, fermarsi e chiamare telefonicamente il 118 riferire l’accaduto ed attendere istruzioni

Domande?

Pazienti con difficoltà alla deambulazione

Spesso sono pazienti che a causa dell’età possono camminare lentamente, aver bisogno di un appoggio sicuro o far fatica a superare ostacoli (gradini)

Generalmente sono disturbi alle ossa, ma possono anche essere disturbi legati a problemi di vista o del movimento (problemi neurologici)

Pazienti con difficoltà alla deambulazione: complicanze

La complicanza maggiore è sicuramente quella legata alla caduta accidentale, spesso per via di una buca o di un ostacolo improvviso, tutta via non va scartata l’ipotesi che il paziente sia caduto a seguito di un malore

La caduta provoca generalmente: Contusioni Distorsioni Lussazioni Fratture

Pazienti con difficoltà alla deambulazione: complicanze

Non necessariamente il paziente può inciampare per strada, ma può anche inciampare mentre sale sul nostro pulmino o si siede su una poltroncina!

Assicuratevi di utilizzare sempre le pedane nel modo corretto, ed aiutate i pazienti a sedersi se non sono perfettamente autonomi

Inoltre assicurate bene la carrozzina sul pulmino con tutte le cinghie di ritenuta e legate il paziente alla sedia, in modo che sia protetto in caso di frenata improvvisa

Come intervenire in caso di necessità?

Ricordatevi sempre che anche se non siete abilitati all’emergenza siete tenuti a fornire assistenza nel limite delle vostre conoscenze.

Indossate una divisa da soccorritore, quindi le persone si aspetteranno un intervento appropriato da parte vostra.

Non siete solo operatori dedicati al trasporto!

Come intervenire in caso di necessità?

Non è indispensabile aver fatto chissà quali corsi di emergenza o aver a disposizione un’ambulanza ben equipaggiata

Si può effettuare un buon primo intervento anche se state utilizzando una semplice macchina (21-26) che è del tutto sprovvista di materiali

Non agitatevi! Rimanente tranquilli e concentrati sulle semplici cose da fare

Come intervenire in caso di necessità?

Innanzi tutto controllate dove siete:

Dentro al Santa Maria tornate al reparto

Nei cortili del Santa Maria pronto soccorso

Per strada chiamate il 118

Come intervenire in caso di necessità: paziente non traumatico

Dovete controllare 3 semplici cose:

1- IL PAZIENTE E’ COSCIENTE?Se vi risponde allora è cosciente e respira anche se ha gli occhi chiusi (chiedetegli cosa si sente), se non ricevete risposta il paziente non è cosciente

2- IL PAZIENTE RESPIRA?Se vi ha risposto sicuramente respira, verificate se il respiro è lento, veloce o normale, se non respira NON PRATICATE IL BOCCA-BOCCA

3- C’E’ BATTITO CARDIACO?Appoggiate due dita a fianco del pomo d’Adamo dove c’è l’arteria carotidea e contate per 10’’ se non sentite nessun battito il paziente è in arresto cardiaco

Come intervenire in caso di necessità: paziente non traumatico

Dopo questa valutazione telefonate al 118 e raccontate cosa è successo, l’operatore per stabilire quale mezzo di soccorso inviare vi chiederà se il paziente è cosciente, se respira e se ha battito cardiaco

Se il paziente è in arresto cardiaco

BLS SE IL PAZIENTE NON E’ IN ARRESTO CARDIACO…

Come intervenire in caso di necessità: paziente non traumatico

1- IL PAZIENTE E’ COSCIENTE?

Se è cosciente sicuramente respira e ha battito cardiaco, informatevi sulla natura del malore, cercate di individuare il disturbo principale, ed aiutatelo a metterlo nella posizione che preferisce .

Se tende ad assopirsi tenetelo sveglio, continuate a chiamarlo

Se perde coscienza per un breve tempo fatelo sdraiare (abbassate lo schienale della macchina) nel caso rimanesse incosciente per un periodo più lungo giratelo su un fianco, continuate a chiamarlo e verificate se respira

Come intervenire in caso di necessità: paziente non traumatico

2- IL PAZIENTE RESPIRA?

Se è cosciente e fa fatica a respirare tenetelo seduto e se ne avete la possibilità somministrate ossigeno , valutate se il respiro è lento o veloce.

Se non è cosciente dopo averlo girato su un fianco, se ne avete la possibilità somministrate ossigeno, continuate a chiamarlo e verificate se continua a respirare

Come intervenire in caso di necessità: paziente non traumatico

3- C’E’ BATTITO CARDIACO?

Valutate se il cuore va veloce o lento e se il battito che sentite è forte o piano, controllate se la cute è rosea o pallida, calda o fredda e se è sudata

Se un paziente non respira a breve andrà in arresto cardiacoSe il paziente respira ed è cosciente sicuramente avrà battito cardiaco

Attendete l’arrivo dei soccorsi, non allontanatevi mai dal paziente e continuate a tenere controllate le sue condizioni

Non somministrate mai nulla da bere!

Domande?

La valutazione di un paziente che ha subito un trauma non è differente da quella vista in precedenza, anzi è molto simile!

Quando una persona subisce un trauma (caduta accidentale) non dovete mai fare manovre azzardate.

Se una persona cade a terra NON MUOVETELA lasciatela in quella posizione, in quanto una manovra errata può provocare un danno alla colonna vertebrale o peggiorare una frattura già presente, continuate a parlargli, se necessario copritela un con panno e se sospettate un danno alla colonna vertebrale mantenetegli ferma la testa, non dategli da bere!Giratela in posizione supina solo se dovete rianimarla!

Come intervenire in caso di necessità: paziente traumatico

Mai agire d’impulso

Ricordatevi sempre che le persone si aspettano una risposta da parte vostra

Nel dubbio chiedere sempre aiuto al 118 o personale ospedaliero

Considerazioni finali