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1 LA COMMUTAZIONE TELEFONICA Prof. Ing. Carla Raffaelli Schema generale di un commutatore Rete di connessione Controllo Il controllo si e’ evoluto in relazione alla evoluzione dei processori e delle tecniche di programmazione

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LA COMMUTAZIONE TELEFONICA

Prof. Ing. Carla Raffaelli

Schema generale di un commutatore

Rete di connessione

Controllo

Il controllo si e’ evoluto in relazione alla evoluzione dei processorie delle tecniche di programmazione

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Rete crossbar

• E' una rete di connessione a punti di incrocio a stadio singolo.• Sono state inizialmente realizzate mediante barre metalliche

collegate a fili elettrici e successivamente mediante matrici diinterruttori.

• La complessita'cresce con il quadrato del numero di terminazioni

• L'evoluzione della matrice crossbar e' avvenuta in relazione alla tecnologia di realizzazione dei contatti.

• I possibili contatti per la realizzazione delle connessioni sonodisposti a matrice

• Per collegare un ingresso a una uscita si realizza un contatto nel punto della matrice ad essi corrispondente

Schema della matrice cross-bar

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Introduzione della tecnologia digitale

• L'idea di realizzare una rete integrata basata sulla tecnologia digitale nasce intorno agli anni '60

• collegamenti intercentrale: ogni linea fisica porta canali multipli voce e dati utilizzando multiplazione sincrona a divisione di tempo (anni ‘60)

• commutazione: si introduce la tecnica a divisione di tempo (meta’anni ‘70)

• circuito di utente: richiede la digitalizzazione della voce e l'uso di trasmissioni digitali full-duplex (anni ’90)

• segnalazione: si utilizza la segnalazione a canale comune su una rete a commutazione di pacchetto (anni ’90)

Reti multistadio

• Obiettivo: realizzare matrici di grandi dimensioni con le seguenti caratteristiche– numero di punti di incrocio inferiore delle matrici a stadio

singolo– non bloccanti (come la matrice a stadio singolo)

• Sia αi il numero di punti di incrocio di una rete non ripiegata a i stadi.

• Si ha α1= N2

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Matrici a due stadi• Si ottiene raggruppando gli N utenti in ingresso in k gruppi di n e gli N

utenti in uscita in q gruppi di p. Si hanno le seguenti relazioni:– N = n . k– N = p . q

• Rappresentazione simbolica:

Calcolo dei punti di incrocio

• Per collegare i due stadi mi pongo nel caso peggiore per quanto riguarda le connessioni in corso.

• Sia p > n . Poiche'tutte le connessioni devono poter essere effettuate, ciascun blocco al primo stadio deve poter originare n collegamenti verso il blocco 1, n verso il blocco 2 per un totale di n.q uscite per i blocchi del primo stadio e n.k ingressi per i blocchi del secondo stadio.

• α2 = n (n.q) . k + (n.k) . p.q– da solo il secondo stadio ha lo stesso numero di punti di

incrocio della matrice a stadio singolo.

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Rete di Clos

• E' una rete di interconnessione multistadio costruita secondo la regola seguente:– Ogni elemento di commutazione di uno stadio ha un collegamento verso ciascuno

degli elementi degli stadi adiacenti.• Esempio di rete a tre stadi:

• Si osservi che– il numero di elementi di commutazione al secondo stadio e’uguale al numero di uscite

degli elementi del primo stadio– il numero di elementi al primo stadio e’uguale al numero di ingressi degli elementi del

secondo stadio• Rappresentazione sintetica:

CONDIZIONE DI CLOS• Condizione necessaria e sufficiente: la rete e' non bloccante se e solo

se m >= 2n - 1• Dimostrazione della necessita'• Si considera il seguente caso peggiore: si vuole realizzare il collegamento

1A-1C nelle seguenti condizioni:– tutti gli ingressi del blocco A hanno una connessione attiva verso uscite distinte:

essi utilizzano pertanto n - 1 blocchi intermedi distinti.– tutte le altre uscite del blocco C sono impegnate da connessioni provenienti da

blocchi diversi dai precedenti: occorrono altri n-1 blocchiPertanto 2n -2 blocchi dello stadio intermedio sono gia'occupati . Ne occorre uno ulteriore per realizzare la connessione desiderata. Pertanto deve essere m 2n -1.

• Per la gestione di una rete di Clos occorre una gestione centralizzata della rete per l'instaurazione delle connessioni.

• Simbolicamente:– Per reti non simmetriche la condizione di Clos e' la seguente:

m > n max + n'max -1nmax = max (n1, n2, .. nk) massima dimensione in ingresso dei blocchi al primo

stadion' max = max (n'1, n'2, .. n'k) massima dimensione in uscita dei blocchi al terzo

stadio

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Numero dei punti di incrocio per rete a tre stadi• α3 = 2 k n m + k 2 m • impongo m = 2n -1 • α3 = (2n -1)(2N + N2/n2 ) essendo N = n k• Si puo'calcolare il valore ottimo ponendo a 0 la derivata di α3

rispetto a n. Si ottiene:• N 2 n 2• n ott • k ott • da cui� α3ott = 5.66 • Il numero di punti di incrocio cresce piu'lentamente con la

dimensione della rete a tre stadi che non nel caso a stadio singolo.

• Un valore sub-ottimo si ottiene per n sub = che da' luogo a

� α3sub = 6

≅≅

N2

2N

N32

N

N32

NUMERO DEI PUNTI DI INCROCIO PER LE RETI DI CLOS

N N2 α3ott n 24 576 560 3 32 1024 896 4 100 10000 5700 10

N stadio singolo 3 stadi 5 stadi 64 4096 2880 3248

729 531441 115911 95013 1000 1000000 186737 146300

10000 100000000 5970000 3434488

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Commutazione a divisione di tempo

• Schema di principio della centrale

• Si utilizza con uno schema di multiplazione slotted• La matrice T ha il compito di scambiare l’ordine dei

canali nella trama multiplata

Realizzazione della bidirezionalita’

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MATRICE T

Modalita’ di funzionamento

• il marcatore scrive gli indirizzi nella memoria di comando• i bit in arrivo vengono caricati in uno shift-register a 8

posizioni per la conversione serie/parallelo per poi essere memorizzati nella RAM

• durante il caricamento dello shift register di ingresso si scarica in uscita l'informazione richiesta nel time slot corrente

• scrittura sequenziale e lettura comandata: • il contenuto dei canali viene caricato in memoria

sequenzialmente e scaricato in relazione agli indirizzi• la dimensione della memoria di fonia e' in relazione al numero

di canali di ingresso, quella della memoria di comando in relazione al numero di canali di uscita

• IN ALTERNATIVA: scrittura comandata e lettura sequenziale.

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CONSIDERAZIONI TEMPORALI

• t s = tempo di scrittura• t l = tempo di lettura• In 125 µs si devono scrivere N ottetti e leggere M

ottetti– 125 = N ts + M tl– da cui fissati ts e tl dalla tecnologia si ottiene un limite alle

dimensioni massime della matrice a singolo stadio• ES: tecnologia MOS tempo di accesso dell'ordine del

µs– -> si possono commutare fino a qualche centinaio di canali

• Per realizzare commutatori piu'grandi si utilizzano combinazioni di matrici S e T disposti su piu'stadi.

MATRICE S ELETTRONICA

• E' costituita da una matrice di interruttori• a ciascuna riga viene associata una memoria che indica per ogni intervallo

di canale quale interruttore deve essere chiuso• la matrice si riconfigura intervallo per intervallo dando luogo a n matrici kxh

tra loro indipendenti• il generico canale di ingresso si puo'trovare su una qualunque delle linee

di uscita senza cambiare intervallo temporale

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MATRICE TST• Obiettivo: portare un qualunque canale di una qualunque autostrada di ingresso su

un qualunque canale di una qualunque autostrada di uscita.• N ingressi vengono raggruppati in k gruppi di n canali• un grado di liberta'di progetto e' dato dalla scelta del numero m di canali intermedio

Modalita’ di connessione

• Dati gli estremi della connessione si ha a disposizione un grado di liberta'rappresentato dall'intervallo temporale intermedio in cui porre l'informazione.

• requisito: nell'intervallo scelto l'interruttore della matrice spaziale deve essere libero

• nella memoria di comando dell'autostrada coinvolta il marcatore scrive il numero dell'interruttore da chiudere in corrispondenza all'intervallo scelto

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EQUIVALENTE DI CLOS DELLA MATRICE TST

• Occorre dimensionare la matrice in modo che sia non bloccante• La rete puo'essere considerata equivalente a una rete di Clos di

dimensioni opportune• Le matrici T sono equivalenti a matrici a divisione di spazio,

rispettivamente, n x m e m x n.• La matrice S e' equivalente a m matrici k x k• il diagramma equivalente risulta:

• La condizione di non blocco sara'pertantom >=2 n -1

• Questo significa che la velocita'di funzionamento interna deve essere circa il doppio di quella esterna

MATRICE STS

• grado di liberta'di progetto: numero di matrici T dello stadio intermedio• Connessione:

– Dati gli estremi della connessione si ha a disposizione un grado di liberta'rappresentato dalla scelta della matrice T.

• requisiti: occorre che gli interruttori negli stadi S siano liberi negli intervalli di tempo coinvolti. Se h>k cio'e' assicurato al primo stadio.

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Equivalente di Clos

• Condizione di non bloccoh >= 2 k -1

Prof. Ing. Carla Raffaelli

Segnalazione a canale comune

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SEGNALAZIONE

• E' l'insieme delle informazioni che vengono scambiate tra parti diverse di una rete di telecomunicazioni per ottenerne il corretto funzionamento

Tipi di segnalazione

• Segnalazione associata– utilizza lo stesso percorso della connessione da instaurare

ed e' univocamente associata ad essa

• Segnalazione a canale comune– utilizza un canale (fisico o logico) separato da quello della

connessione da instaurare, utilizzato a divisione di tempo per diverse connessioni

• Si distingue inoltre tra:– segnalazione utente-centrale– segnalazione inter-centrale

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FUNZIONI DI SEGNALAZIONE• FUNZIONI DI SUPERVISIONE

– riguardano il riconoscimento o il cambiamento dello stato di alcuni elementi della rete (es: attivazione di una chiamata)

• FUNZIONI DI SELEZIONE– vengono attivate dal chiamante per individuare il chiamato;– comprendono le informazioni di indirizzo e i segnali necessari per realizzarne

l'inoltro (es: invito all'inoltro delle cifre, esito della chiamata...)– essendo relativi all'instaurazione della chiamata, influenzano il post-dialling

delay che e' un parametro con cui l'utente valuta l'efficienza del sistema• FUNZIONI OPERAZIONALI

– riguardano l'uso efficiente della rete e la sua amministrazione– variano a seconda del sistema di segnalazione. es:– - rivelazione e recupero congestione– - indisponibilita'di apparati– - addebiti– - segnalazione allarmi

• Le funzioni elencate possono essere realizzate per mezzo di piu'segnali, oppure un solo segnale puo'svolgere piu'funzioni

SEGNALAZIONE PCM• La tecnica PCM consente il trasporto di informazioni di segnalazione in forma

numerica.• In particolare definisce una struttura di trasporto indipendente dal tipo di

segnalazione• Ad esempio la segnalazione in continua proveniente da sistemi analogici viene

convertita in forma codificata e trasmessa via PCM.• La segnalazione PCM puo’essere • in slot• se i bit di segnalazione sono contenuti nello slot di informazione• out slot• se i bit di segnalazione sono contenuti in slot distinti da quelli utilizzati per il

trasferimento dell’informazione• Ogni canale ha l'uso esclusivo del suo supporto di segnalazione per un

determinato intervallo di tempo. Si tratta pertanto di segnalazione di tipo associato.• Esistono 2 tipi di sistemi PCM• a 24 canali tutti utilizzati per la voce• a 30 canali per la voce, uno per l'allineamento (0) e uno per la segnalazione (16)

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SEGNALAZIONE NEL SISTEMA A 24 CANALI

• E' di tipo in-slot– struttura multitrama di 12 trame– bit extra alternativamente trama per trama svolge funzioni

di allineamento di trama e multitrama– i frame 6 e 12 sono di segnalazione: in essi il bit 8 di

ciascun canale e' un sottocanale di segnalazione per quel canale

– degrado di qualita'per alcuni campioni che sono a 7 bit.

• Capacita'di segnalazione:– 2 canali a 0.65 kbit/s cioe'capacita’complessiva 1.3 Kbit/s

Multitrama nel sistema a 24 canali

Numero di trama

Allineamento di trama

Allineamento multitrama

Bit per la voce

Bit per la segnalazione

Canale di segnalazione

1 1 1-8 2 0 1-8 3 0 1-8 4 0 1-8 5 1 1-8 6 1 1-7 8 A 7 0 1-8 8 1 1-8 9 1 1-8 10 1 1-8 11 0 1-8 12 0 1-7 8 B

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SEGNALAZIONE NEL SISTEMA A 30 CANALI• lo slot 0 serve per l'allineamento di trama• lo slot 16 serve per la segnalazione• la segnalazione e' out-slot

– la codifica dei canali voce e' sempre a 8 bit• e' una segnalazione su canale separato in cui si impone l'associazione al canale su

base temporale deterministica:– si definisce una multitrama di 16 trame (0-15)– i primi 4 bit della trama 0 canale 16 servono per l'allineamento multitrama, gli altri sono

disponibili per eventuali altre informazioni (segnalazione di perdita di allineamento)– nelle trame successive sono disponibili nello slot 16 4 bit di segnalazione per ciascun

canale interessato. I 4 bit sono visti come 4 canali di segnalazione indipendenti (A,B,C,D) relativi a un certo canale vocale

– i canali cui si riferisce la segnalazione distano di 16 time slot• Capacita':

– Ogni 2 ms (125 µs x 16) sono disponibili 4 bit per un canale di fonia. Ciascuno rappresenta un canale di segnalazione a 500 bit/s. Non sono necessariamente usati tutti. Al massimo si hanno 2000 bit/s di capacita'di segnalazione per canale vocale.

• Non si usa la configurazione 0000 nella segnalazione per non confondersi con l'allineamento multitrama.

Organizzazione della trama nel sistema a 30 canali

125 µsec

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SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

• Si realizza sulla base di una rete di calcolatori con modo di trasferimento a pacchetto.– si introduce una linea dati bidirezionale tra due processori di

segnalazione

– i due processori di segnalazione si scambiano informazioni relative a gruppi numerosi di canali

– l'informazione di segnalazione viene trasferita per mezzo di messaggi di segnalazione

– l'associazione dei messaggi al canale cui si riferiscono avviene per mezzo di una intestazione, in maniera dinamica

LIMITAZIONI DEI SISTEMI DI SEGNALAZIONE SSOCIATA

• Hanno scarsa capacita'espressiva• sono nati per la segnalazione telefonica e sono

pertanto scarsamente flessibili• associano una risorsa fisica di segnalazione ad

ogni canale telefonico in maniera statica -> non ottimizzato

• ammette ritardi di instaurazione della connessione che potrebbero non essere accettabili per alcune applicazioni numeriche

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VANTAGGI DELLA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

• La segnalazione e' potenzialmente svincolata dalla commutazione e dalla conversazione e puo'attuarsi senza i vincoli imposti da questi fattori– e' significativamente piu'veloce– e' ricca di informazione– consente di segnalare durante la conversazione– e’ flessibile nell'aggiunta o nella modifica di segnali– offre la possibilita'di supporto di controllo centralizzato della rete (gestione,

manutenzione, tariffazione ... = OAM Operation, Administration and Maintanance)

– economica se correlata a un numero elevato di canali (centinaia)• Principali requisiti di un sistema di segnalazione a canale comune:

– affidabilita'elevata– necessita'di associazione tra rete di segnalazione e rete di comunicazione– necessita’di un sistema per assicurarsi della continuita'della connessione

ASSOCIAZIONE TRA CANALE COMUNE E RETE

• Modo associato: i messaggi di segnalazione vengono trasferiti tra due centri dicommutazione mediante una linea che termina negli stessi centri di commutazione della linea su cui viene attivata la comunicazione.

– da non confondere con il modo associato della segnalazione convenzionale in cui il termine associato si usa per indicare il fatto che i segnali utilizzano il percorso della conversazione o percorsi permanentemente e individualmente associati al percorso della conversazione

– le funzioni di canale comune vengono realizzate dalle stesse centrali di commutazione che effettuano l'inoltro dell'informazione

• Modo non associato: i messaggi vengono trasferiti tra due centrali utilizzando una o piu'linee con percorso diverso da quello del gruppo di circuiti cui si riferiscono.

– completamente dissociato: i messaggi vengono trasferiti tra due centrali su un qualunque percorso disponibile in accordo ai principi di instradamento e alle regole della rete

• molto flessibile• complesso schema di indirizzamento

– quasi-associato: i messaggi tra due centrali seguono un percorso diverso da quello della comunicazione, ma sempre lo stesso per una prefissata coppia di centrali

• I nodi della rete di segnalazione che elaborano le informazioni di segnalazione si dicono STP (Signal Transfer Point).

• CCSS N. 6 e' stato il primo sistema di segnalazione a canale comune standardizzato da ITU-T per le reti analogiche.

• Per le reti numeriche attuali si utilizza il CCSS N. 7

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MODO ASSOCIATO E NON ASSOCIATO

• Rete di segnalazione di tipo associato

• Rete di segnalazione di tipo non associato

UTILIZZO DEL SUPPORTO PCM PER REALIZZARE SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

• Il canale 16 puo' essere utilizzato per il trasporto di segnalazione a canale comune a 64 Kbit/s– in questo modo si realizza effettivamente una segnalazione a canale

separato– non e' piu'necessario l'allineamento multitrama– nel PCM a 24 canali questo non e' possibile: si utilizza il bit extra con

una velocita'massima di 4 Kbit/s (1 bit una trama si'e una no)

• Inizialmente il PCM trasporta la segnalazione inter-registro multifrequenza con codifica e decodifica dei segnali di registro ed elaborazione come nel caso analogico.

• Nell'ottica di una rete integrata occorre che l'elaborazione avvenga tutta sulla forma codificata per consentire una selezione veloce.

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SISTEMA SS7• Esistono versioni successive dello standard ITU-T:

– 1980– 1984– 1988 include specifiche per l'uso di SS7 nella rete ISDN

• Definisce 3 entita'funzionali:– SP (Signalling Point): e' un qualunque punto della rete di segnalazione in grado di trattare

i messaggi di segnalazione SS7.– puo'essere un punto terminale in grado di trattare solo le informazioni ad esso dirette– STP (Signal Transfer Point): e' un punto di segnalazione in grado di instradare i messaggi

di controllo. – puo'essere un nodo di transito o un terminale– SL (Signalling link): e' una linea che collega punti di segnalazione

• ARCHITETTURA DI RETE: si basa su due piani operativi– Controllo:

• instaura e gestisce le connessioni• Es: in ISDN le connessioni vengono richieste utilizzando il canale D.• I.451/Q.931 stabilisce le regole per il dialogo utente-centrale locale• la centrale locale funge da SP e traduce i messaggi di segnalazione di utente in messaggi di

controllo SS7• una volta stabilita la connessione l'informazione viene trasferita da un utente all'altro in modo end-

to-end nel piano di informazione– Informazione:

• trasferisce le informazioni di utente

STRUTTURA DELLA RETE DI SEGNALAZIONE

• Per ragioni di affidabilita'si organizzano gli STP su piu'livelli gerarchici. ITU-T suggerisce le seguenti linee guida:– Con un solo livello di STP

• ogni SP che non e' anche STP viene connesso ad almeno 2 STP• l'interconnessione tra STP e' a maglia completa

– Con due livelli di STP• ogni SP che non e' anche STP e' connesso ad almeno 2 STP del livello

inferiore• ogni STP di livello inferiore e' connesso ad almeno 2 STP del livello

superiore

– gli STP di livello superiore sono connessi a maglia completa

• Si progetta la rete a due livelli in modo che il livello piu'basso gestisce il traffico di una particolare zona e il livello piu'alto il traffico inter-zona.

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Schema di rete

• tra ogni coppia di punti di segnalazione i messaggi attraversano 1 o 3 STP – basso ritardo

• il guasto di un STP non pregiudica la comunicazione

ARCHITETTURA DEL PROTOCOLLO DI SEGNALAZIONE

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Descrizione architettura a strati

• I tre strati piu'bassi costituiscono la MTP (Message Transfer Part) e forniscono un servizio connection-less affidabile per l'instradamento dei messaggi SS7– signalling data link: caratteristiche fisiche ed elettriche delle linee di

segnalazione– signalling link: strato di linea per il trasporto affidabile e in sequenza dei

dati– signalling network: instrada i messaggi di segnalazione

• questo insieme di strati non corrisponde ai primi tre strati OSIper quanto riguarda la parte connection-oriented

• nella versione del 1984 fu aggiunto SCCP (SignallingConnection Control Part) che fa parte del livello 4 di SS7– offre un insieme di servizi di rete conformi al servizio di rete OSI

• SCCP + MTP = NSP ( Network Service Part)

MONITORAGGIO D'ERRORECi sono due tipi di monitoraggio del tasso di errore della linea:

• Signalling unit error-rate monitoring: durante il servizio fornisce un criterio per dichiarare quando la linea e' fuori servizio– T = soglia al disopra della quale un errore viene segnalato a livello 3 (fuori servizio)– 1/D = tasso di errore (rapporto tra unita'di segnalazione errate e unita'trasmesse) che si

considera per il fuori servizio– Un contatore inizializzato a 0 si incrementa di 1 per ogni unita'di segnalazione errata e si

decrementa di 1 ogni D unita'di segnalazione ricevute.– Quando il contatore supera la soglia T si dichiara il fuori servizio (segnalazione a livello 3)– Per link a 64 Kbit/s si fissa T = 64 e D = 256 (tasso di errore 1/D=0.004)– Questa tecnica prende il nome di leaky bucket: consente da un lato di rivelare un certo

tasso di errore e di assorbire errori a “burst”

• Alignment error-rate monitoring: – viene impiegato in fase di inizializzazione in cui trasmettitore e ricevitore sono in corso di

allineamento in relazione al flag.– un contatore viene inizializzato a 0 e incrementato per ogni unita'errata– se il contatore supera la soglia prima della fine del periodo di prova si ricomincia. – Dopo 5 fallimenti la linea e' dichiarata inaffidabile

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Gestione del traffico a livello 3• Si utilizza per deviare il traffico da una linea non disponibile a una o piu'

linee disponibili senza perdita di messaggi o duplicazioni.• Il change-over viene attivato quando si riconosce una linea non disponibile

( ad esempio quando il monitoraggio di livello 2 link error-rate monitoring lo segnala)– trasmissione e ricezione di MSU sulla linea cessano– si identificano i messaggi che si trovano nel buffer di ritrasmissione e che non

sono stati ricevuti dall'unita' remota– i messaggi identificati vengono trasferiti al buffer di trasmissione della linea

alternativa• In particolare:

– un punto di segnalazione che riconosce l'indisponibilita' invia un COO (ChangeOver Order) al punto di segnalazione remoto su un link disponibile. In esso viene segnalato il numero di sequenza dell'ultimo messaggio ricevuto sul linknon disponibile

– il punto di segnalazione remoto risponde con un COA (Change Over Acknowledgement che contiene il numero di sequenza dell'ultima MSU accettata. La trasmissione puo'riprendere sulla linea alternativa.

Change-over

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Gestione dei percorsi

• Viene utilizzata per fornire informazioni sullo stato della rete• Es: controllo della congestione a livello STP: occorre

controllare tutti i punti di segnalazione che inviano messaggi su una linea in uscita a un STP

• Il buffer associato a una linea di uscita di STP ha tre livelli di soglia:– attivazione della congestione T– abbattimento congestione A– scarto D– con A<T<D– D e' la capacita'del buffer. – L'insieme dei cammini che utilizzano la linea e' in congestione o meno

a seconda della storia dell'occupazione del buffer.

Funzionamento

• quando la linea non e' in congestione e l'occupazione del buffer supera T la linea assume lo stato di congestione– il messaggio TFC (Transfer Controlled Message) viene inviato alla

sorgente del messaggio che ha causato la congestione e a tutte le sorgenti dei messaggi successivi finche'la linea e' in congestione

• quando l'occupazione del buffer scende al di sotto di A cessa la trasmissione dei messaggi TFC e il link non e' piu'congestionato

• L'effetto di isteresi associato alle due soglie previene cambiamenti di stato troppo frequenti

• quando un punto di segnalazione riceve i messaggi TFC non trasmette piu'messaggi sul percorso coinvolto

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RIPRISTINO DEL FUNZIONAMENTO NORMALE

• per ripristinare il funzionamento normale si fa uso di due contatori:– T15: viene attivato alla ricezione di un TFC. Se il tempo

finisce il nodo fa un test RCT (Routing set Congestion Test) verso la destinazione secondo il percorso normale

– T16: e' il tempo che il punto di segnalazione attende dopo l'invio di RCT. Se entro T16 arriva un TFC si resetta il contatore T15 e si inizia di nuovo il processo. Se T16 scade il nodo assume che la condizione di congestione e' terminata

Esempio di procedura SS7

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Attivazione di una connessione telefonica su ISDN

• il processo viene attivato da un messaggio SETUP di I451/Q931 sul canale D tra utente e centrale ISDN

• il SETUP contiene le informazioni sulle caratteristiche della chiamata• se la centrale riconosce il destinatario come connesso ad un'altra centrale viene inviato un

INITIAL ADDRESS message a tale centrale– contiene il numero ISDN del chiamato– contiene il tipo di connessione (es 64 Kbit/s trasparente)– identita'del circuito fisico selezionato verso la centrale successiva e relative caratteristiche

• ad ogni transito tale messaggio viene ricevuto ed analizzato per stabilire la connessione interna alla centrale

• se la centrale finale necessita di informazioni addizionali le richiede mediante un backwardsetup message (es: numero del chiamante)

• se la connessione puo'essere stabilita la centrale notifica al chiamato la chiamata entrante mediante un messaggio I451/Q931 sul canale D

• l'utente finale invia ALERT e la centrale locale genera l'address complete message– e' un ack per la centrale origine di avvenuta connessione– indica che il chiamato e' libero e lo si sta avvertendo– puo'trasportare informazioni di addebito– puo'contenere richiesta di invio di informazioni relative alla chiamata

• quando la centrale origine riceve il precedente messaggio avvisa il chiamante• quando il chiamato risponde viene inviato un answer message• a questo punto la connessione e' avvenuta e inizia il conteggio dell'addebito

RILASCIO CONNESSIONE• Viene attivata da DISC I451/Q931 sul canale D: la centrale inizia immediatamente il rilascio del percorso

che supporta il canale B• Si basa su tre messaggi:

– release REL– released RLSD– release complete RLC

• la centrale locale contemporaneamente al rilascio dei circuiti invia alla centrale a valle il messaggio releaseche si propaga anche a tutte le seguenti

• una volta rilasciate le risorse interne la centrale locale invia un messaggio di avvenuto rilascio all'utente e released message alla centrale successiva; attiva un timer T1 per assicurarsi che il messaggio venga ricevuto

• Ad ogni centrale intermedia la ricezione di un release message causa:– attivazione del timer T12 in attesa del messaggio released dalla centrale che ha inviato release– invio del release alla centrale successiva– disconnessione del percorso interno– invio del released a disconnessione avvenuta e attivazione del timer T1

• in seguito a ricezione di released invio di release complete alla centrale precedente• Uso dei timer

– se un messaggio release complete non viene ricevuto entro T1 la centrale ripete il messaggio released– se trasmissioni ripetute di released non vengono riconosciute viene inviato un segnale di reset e viene avvisata la

manutenzione• se il messaggio released non viene ricevuto entro T12 viene inviato un segnale di reset e avvisata la

manutenzione• L'uso dei tre messaggi soddisfa requisiti di velocita'e affidabilita':• release consente un veloce svincolo dei circuiti• released e released complete assicurano che il circuito venga effettivamente rilasciato su tutta la tratta