LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III · Stefano Di Virgilio. Sommario. l. a zeCCa di. B. oloGna....

SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL COLOSSEO,IL MUSEO NAZIONALE ROMANO E L’AREA ARCHEOLOGICA DI ROMA

Medagliere

LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III

collana on linea cura di

Silvana BalBi de Caro

GaBriella anGeli Bufalini

Numero 31 – luglio 2015

ROMA, MUSEO NAZIONALE ROMANO

LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III

La zecca di BoLogna

Parte VIDa Gregorio XIII (1572-1585) a Clemente VIII (1592-1605)

diStefano Di Virgilio

Sommario

la zeCCa di BoloGna. Parte VI. Da Gregorio XIII (1572-1585) a Clemente VIII (1592-1605) » 5Gregorio XIII (1572-1585) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5Sisto V (1585-1590) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6Urbano VII, Gregorio XIV e Innocenzo IX (1590-1591) . . . . . . . . . . . . . . . » 7Clemente VIII (1592-1605) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8Gli incisori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

CataloGo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11

Abbreviazioni bibliografiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 245Indici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 246

BOLLETTINO DI NUMISMATICA ON-LINE

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MATERIALI

M i n i s t e r o d e i b e n i e d e l l e a t t i v i t à c u l t u r a l i e d e l t u r i s m o

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Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III

BdN online, Materiali 31 (2015) Stefano Di Virgilio

La zecca di BoLogna

Parte VIDa Gregorio XIII (1572-1585) a Clemente VIII (1592-1605)

di Stefano Di Virgilio

Gregorio XIII (1572-1585)Sotto papa Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni di Bologna, la monetazione bolognese

venne ampliata con l’introduzione di nuovi nominali. Per l’oro venne emessa per la prima volta la quadrupla (da quattro scudi)1, della quale ad oggi è noto il solo esemplare presente nella collezione del Museo del Bargello2. Michele Chimienti riporta anche l’ordine di battitura della doppia (da due scudi) datato 15803, ma di questa moneta al momento non è noto alcun esemplare.

Per quanto riguarda l’argento, seguendo l’ordine cronologico delle battiture, vennero emesse due monete sul piede romano del baiocco: il gregorio e la piastra bolognese. Il gregorio, che com’era in uso a Roma, prendeva il nome del Papa regnante, corrispondeva al giulio da 10 baiocchi e andava a sostituire il due terzi di paolo che non veniva più battuto da una ventina d’anni; gli ultimi, con al dritto il busto del Papa e al rovescio lo stemma della città, risalgono infatti al pontificato di Paolo IV. Il nuovo gregorio, o giulio, valeva 10 baiocchi romani ma nel frattempo il baiocco romano si era rivalutato rispetto al bolognino e quindi la nuova moneta non valeva più 40 quattrini (come i vecchi pezzi da due terzi di paolo), bensì 444. Nel 1577 venne ordinata la battitura della piastra bolognese del valore di 30 baiocchi, corrispondente al testone romano; essendo battuto alla lega bolognese dell’82% (anziché 92% di quella romana) risultava tuttavia più pesante rispetto ai testoni romani e a Bologna valeva 1 lira e 4 soldi. Il conio di questa rarissima e splendida moneta era identico a quello usato per la quadrupla con, al dritto, il busto del Papa con piviale e, al rovescio, la figura della Felsina seduta su un trofeo di armi e con un vessillo in mano5. Con la piastra bolognese e il gregorio, molto simili ai testoni e giulii romani, si cercò di risolvere la lunga controversia tra la zecca di Bologna e quella di Roma, relativa all’uniformità della lega delle monete circolanti nel territorio dello Stato pontificio che, a rigor di logica, a Roma si voleva fosse uguale per tutte le zecche dello Stato. I Bolognesi però non intendevano rinunciare alla lega tradizionale, più bassa e quindi a monete più pesanti rispetto a quelle romane, a parità di valore nominale; Gregorio XIII, essendo bolognese, accettò questa soluzione molto probabilmente per non dispiacere ai suoi concittadini.

Oltre alla piastra bolognese verso la fine degli anni settanta e inizio della decade successiva a Bologna venne emessa la prima grossa moneta papale del modulo dello scudo, ovvero il piastrone da 3 lire. M. Chimienti riporta gli ordini di battitura del pezzo da 3 lire per gli anni 1579 e 15806. Di questa moneta, eccezionale sotto diversi punti di vista, si conoscono oggi tre, forse quattro esemplari: due sono nel medagliere del Museo Civico Archeologico di Bologna (ex collezione Universitaria ed ex collezione Palagi) e uno proviene dalla collezione Rossi (lotto 471), dispersa nella vendita di Raffaele Dura del 6 dicembre 1880, aggiudicato per 390 lire; probabilmente lo stesso esemplare ex Rossi è in seguito riapparso nella vendita Sotheby’s del 12 giugno 1974, dove venne aggiudicato per 22.000 sterline. Il Muntoni cita anche un esemplare presente in Collezione Reale, ma si tratta di un errore7: nel Corpus, infatti, vengono citati con certezza i soli due esemplari del Museo Civico di Bologna e quello della Collezione Rossi. Vittorio Emanuele III, se avesse avuto la possibilità di partecipare alla vendita della Collezione Rossi, non si sarebbe certamente fatto scappare un pezzo così importante e prestigioso, ma all’epoca aveva solo 11 anni e la sua passione per la numismatica era appena cominciata.

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Questa moneta, del diametro di 42 mm e del peso di g 28/298 rappresenta in effetti la prima moneta di grosse dimensioni emessa nello Stato pontificio, pur essendo però una moneta battuta sul piede bolognese, ovvero multipla del bolognino. Al dritto appare lo stemma papale sormontato dalle chiavi decussate e dalla tiara; al rovescio una bellissima rappresentazione di san Petronio seduto di tre quarti, con la città sulle ginocchia e un grande stemma di Bologna. Autore di questa moneta fu Alessandro Menganti: la rappresentazione del santo patrono di Bologna è in effetti molto simile alla grande statua bronzea, che è l’opera più importante del Menganti, collocata tuttora sulla facciata del Palazzo Comunale dal lato di Piazza Maggiore. Di questa moneta M. Chimienti cita anche gli ordini di battitura per gli anni 1586 e 1590, quindi dell’epoca di Sisto V, ma con le insegne di questo Pontefice non se ne conosce alcun esemplare9. Sotto il pontificato di Sisto V, ma solo nel 1588, verrà invece coniata nella zecca di Roma la prima piastra papale, col busto del Pontefice al dritto e San Francesco al rovescio; valeva 10 giulii e pesava, come i coevi ducatoni italiani, circa g 31,5. Questa fu la prima di una lunga serie di bellissime monete di grande modulo che vennero battute nello Stato pontificio, quasi tutte nella zecca di Roma, per circa due secoli, tramandando una spettacolare sequenza di ritratti dei pontefici al dritto e di monumenti e allegorie al rovescio.

Nel 1573 l’appalto della zecca di Bologna venne affidato a Battista Del Gambaro, che resse quest’ufficio fino al 1578. Di questa locazione F. Malaguzzi Valeri ricorda le massicce coniazioni di moneta bassa da 6 e da 12 quattrini, effettuate per accondiscendere le continue richieste10. Nel 1578 l’appalto di zecca passò per due anni a Paolo De Canonici e poi, nel 1580, nuovamente a Battista Del Gambaro che la resse fino al 1590 assieme al figlio Pietro11. Anche per questo periodo F. Malaguzzi Valeri cita documenti di zecca che attestano massicce emissioni di moneta minuta nuova12. Queste grandi emissioni erano ripetute probabilmente per cercare di contrastare l’afflusso spropositato di moneta equivalente, ma molto scadente, che proveniva dagli stati esteri; gran parte di queste monete erano altresì contraffatte e una soluzione venne tentata nel 1591, con l’emissione di un nuovo tipo di quattrino che andava a sostituire quelli vecchi.

Durante il pontificato di Gregorio XIII a Bologna venne anche costruita la nuova sede della zecca, la cui facciata esiste ancora oggi. Il 23 marzo 1577 il Senato, considerate le esigenze sempre più stringenti della produzione monetaria, deliberò con urgenza di dare incarico agli Assunti alla zecca di trovare un altro sito più confacente. La vecchia, e ormai del tutto insufficiente, officina monetaria si trovava presso la casa all’insegna del Leone in via Clavature; gli Assunti scelsero per la nuova sede la via San Felice, nei pressi del centro della quale procedettero all’acquisto di alcuni immobili delle famiglie Pellegrini e Baldi con lo scopo di abbatterli per costruire un nuovo edificio. Chiusa la vecchia officina monetaria si optò per una sede temporanea presa in affitto dal conte Girolamo Pepoli, sulla cui ubicazione però non ci sono notizie certe13. L’incarico per il progetto della nuova sede della zecca venne affidato a Scipione Dattari, ingegnere e architetto, il quale, già dal 1566, sovrintendeva a diversi lavori per la città, in particolare opere idrauliche e di rafforzamento delle difese (restauro delle mura e dei baluardi)14. La costruzione del nuovo palazzo della zecca cominciò il 29 gennaio 1578 e si completò il 12 maggio 1583; nel 1889, in base al piano regolatore, l’edificio venne demolito, ma la facciata venne ricostruita, identica all’originale, nella piccola via della Zecca, esattamente sul lato opposto rispetto a dov’era prima, in quella che oggi è via Ugo Bassi. L’edificio della zecca di Bologna è altresì effigiato in una medaglia di Pio IX, emessa in occasione della visita all’officina che vi fece il Pontefice l’8 luglio 185715.

Sisto V (1585-1590)Con Sisto V a Bologna cominciò in modo regolare l’emissione di doppie (da due scudi d’oro),

di disegno identico agli scudi d’oro (stemma / croce fogliata) e di questa rara tipologia vi sono ben cinque esemplari in Collezione Reale.

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Per quanto concerne la monetazione d’argento bolognese, sotto questo Papa vennero ampliati i nominali delle gabelle, con l’emissione dei pezzi da 6 e da 3 gabelle, rispettivamente denominati gabellone (da 26 bolognini) e il mezzo gabellone (da 13 bolognini). Questi multipli recavano le stesse effigi della gabella (anch’essa emessa sotto Sisto V), ovvero lo stemma al dritto e il leoncino vessillifero al rovescio; per maggiore chiarezza, su queste due monete venne effigiato, sotto la linea di esergo al rovescio, anche il valore nominale in bolognini. Anche sotto Sisto V venne battuta la piastra bolognese, simile al testone romano, ma in quantità di gran lunga maggiore rispetto a Gregorio XIII, tanto che questa moneta è tuttora abbastanza comune nelle collezioni; in Collezione Reale se ne contano ben 11 esemplari. Il valore della piastra bolognese di Sisto V corrispondeva altresì a 3 sisti, ovvero a 3 giulii, che sotto Gregorio XIII si chiamavano, come abbiamo visto, gregori.

Così come per il Pontefice precedente (e per gli stessi motivi) anche sotto Sisto V si ripetono le grosse emissioni di moneta minuta, in particolare di sesini e il Malaguzzi Valeri cita due battiture di questi nominali per 60.000 e 1.000 scudi16. Vengono battuti anche bolognini, quattrini e denarini o piccioli, anch’essi presumibilmente in quantità considerevoli17.

Urbano VII, Gregorio XIV e Innocenzo IX (1590-1591)Sisto V morì il 27 agosto 1590 e, nel giro di meno di due anni, gli succedettero ben tre

pontificati brevissimi. Il 15 settembre 1590 venne eletto Giovanni Battista Castagna, che prese il nome di Urbano VII e il cui pontificato durò soltanto 12 giorni: il nuovo Papa morì infatti il 27 settembre. La zecca di Bologna, nonostante la brevità di questo pontificato, riuscì ad emettere ben tre monete: la doppia in oro, il bianco in argento e il sesino in mistura. Se la doppia e il bianco sono monete assai rare, il sesino di questo Papa è una moneta piuttosto comune: questo nominale infatti, com’era successo per i pontefici precedenti, veniva battuto in grandi quantità per le necessità prima accennate. Nel luglio del 1590 l’appalto di zecca venne affidato a Giovanni di Alberto Angeli che la resse per cinque anni. Pare fosse un orefice di grandi capacità e sotto la sua locazione dall’inizio fino a tutto il 1592 sono citate battiture di parecchie migliaia di scudi di moneta bassa18. A Urbano VII succedette Gregorio XIV, al secolo Niccolò Sfondrati, che venne eletto il 5 dicembre 1590. Per il 1590 M. Chimienti riporta gli ordini di battitura di tutte le tipologie di monete citate finora, dal doppio scudo d’oro fino al denarino (picciolo)19. Anche il pontificato di Gregorio XIV fu però brevissimo: il Papa morì infatti meno di un anno dopo la sua elezione, il 16 ottobre 1591. Con le insegne di questo Pontefice vennero battute nella zecca di Bologna quattro tipi di monete: la doppia, lo scudo da tre gabelloni, il gabellone e il sesino. Anche la doppia di questo Pontefice è moneta di grande rarità e ve ne sono due tipi con altrettante armette diverse: una del Cardinale Legato Alessandro Damasceni Peretti e una del Legato Paolo Emilio Sfondrati, nipote di Gregorio XIV. La moneta bolognese senza dubbio più interessante di questo Pontefice è però lo scudo da tre gabelloni, un altro grande nominale d’argento simile agli scudi e alle piastre, ennesimo multiplo della gabella, che reca al rovescio, in esergo, il valore di 78 bolognini. Questa moneta20 venne battuta probabilmente a imitazione degli scudi della croce di Venezia: entrambe le monete erano il corrispondente in argento dello scudo d’oro (anche se il rapporto di valore oro/argento era continuamente variabile) e difatti al rovescio recavano una grande croce fogliata. L’emissione di questa moneta, del tutto atipica tra le tipologie bolognesi, fu probabilmente un esperimento sporadico che non ebbe il successo sperato e questo spiega anche la sua grande rarità21. La rapida successione di tre papi si concluse nel 1591 con l’elezione, il 29 ottobre, del bolognese Giovanni Antonio Facchinetti della Noce, che prese il nome di Innocenzo IX; anch’egli regnò pochissimo poichè morì il 30 dicembre 1591. A nome di questo effimero Papa presso la zecca di Bologna si riuscì ad approntare il conio per l’unica moneta battuta, la doppia in oro, oggi conosciuta in tre esemplari dei quali due sono in Collezione Reale.

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Nel luglio del 1591, sotto il pontificato di Gregorio XIV, il Senato bolognese per far fronte alla massa di quattrini contraffatti nella zecca di Desana che imitavano i chiavarini di Bologna (con le chiavi decussate al dritto e san Petronio seduto al rovescio) approvò la decisione di coniare un tipo di quattrino del tutto nuovo in sostituzione dei vecchi chiavarini. I primi esemplari uscirono di zecca il 3 agosto del 1591 e l’11 settembre dello stesso anno venne pubblicato un bando che ne dava la descrizione: l’aspetto era con il conio del Confalone di S. Chiesa da una banda e dall’altra banda con le lettere che dicono BONONIA. Per lungo tempo gli studi numismatici hanno classificato questo quattrino, per via della presenza del gonfalone (o padiglione che dir si voglia), come appartenente ad una delle due sedi vacanti che si susseguirono tra la morte di Gregorio XIV e l’elezione di Clemente VIII22. Le date della prima battitura di zecca e lo stesso bando, che reca ben evidente lo stemma di Gregorio XIV ancora regnante, effettivamente sgombrano il campo circa l’attribuzione errata ad una Sede Vacante. La coniazione di questa moneta in mistura proseguì fino al giugno del 1592, raggiungendo circa i 2 milioni e mezzo di pezzi, quando si decise di sospendere le emissioni. Anche questa misura, che obbligava i Bolognesi ad accettare i nuovi quattrini e a rifiutare i vecchi (con pena di 50 scudi per i trasgressori) si rivelò tuttavia un fallimento; la massa di moneta di mistura in circolazione era tale che il problema non era rappresentato solo dai quattrini contraffatti, ma dalla moneta di mistura in genere verso la quale ormai si contrapponeva un rifiuto generalizzato. Dopo le emissioni dei sesini di Clemente VIII infatti, battuti fino al 1594 anch’essi in grandi quantità, nella zecca di Bologna venne sospesa la battitura di ogni tipo di moneta di mistura per oltre cinquant’anni23.

Clemente VIII (1592-1605)Il 30 gennaio del 1592 venne eletto papa Clemente VIII. Così come i suoi predecessori, ma molto

più energicamente, il nuovo Pontefice cercò per l’ennesima volta di costringere la zecca di Bologna ad uniformare le proprie monete a quelle romane. Le prime emissioni bolognesi a nome di Clemente VIII ricalcavano in tutto gli schemi di quelle emesse in precedenza; al dritto appariva lo stemma o il ritratto del Papa e al rovescio i simboli cittadini, ovvero il leone rampante e san Petronio. Con queste effigi vennero battute la doppia, la lira (che a Bologna nei documenti ufficiali era identificata come piastra) e il bianco, del valore di 10 soldi (mezza lira). Fu proprio la lira a scatenare il malcontento del Papa. Questa moneta infatti sia nell’aspetto che nel peso era praticamente identica ai testoni romani, ma per via della lega bolognese più bassa non raggiungeva il valore intrinseco di 30 baiocchi, ma poco più di 24; per questo motivo Clemente VIII minacciò direttamente di chiudere la zecca24. Le minacce questa volta sembravano concrete ed erano confermate dall’Ambasciatore del Senato bolognese a Roma Camillo Gozzadini. Secondo la sua corrispondenza infatti, riassunta brevemente dal Malaguzzi Valeri25, il Papa e la curia romana volevano porre un rimedio definitivo al disordine monetario nello Stato Pontificio chiudendo tutte le zecche ad esclusione di quella di Roma; tra le accuse vi era la troppa somiglianza tra le monete romane e quelle bolognesi di lega inferiore e tutto ciò creava una confusione in materia monetaria non più tollerabile. Trattandosi però di un provvedimento molto grave ed eccessivamente lesivo nei confronti dell’autonomia cittadina, anche in questo caso venne raggiunto un compromesso. Il Papa nell’aprile del 1596 concedeva ai Bolognesi per l’ennesima volta di continuare a coniare monete d’argento secondo la lega locale, ma ordinava che nessuna moneta coniata a Bologna recasse la sua effigie, comprese quelle d’oro, in modo da non confonderle con quelle battute a Roma; si ordinava altresì di sospendere qualunque coniazione di sesini e di altre monete di bassa lega.

Nel 1590 terminarono le coniazioni del quattrino chiavarino e, assieme a questo, del denarino, oramai talmente svalutato nell’intrinseco che se fosse stato effettivamente coniato sarebbe risultato di dimensioni piccolissime. Fallito anche il tentativo di sostituire i quattrini vecchi con quelli nuovi

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con gonfalone, verso la fine del secolo a Bologna si dovette affrontare il problema dell’emissione di un ennesimo nuovo tipo di quattrino, ma ogni decisione venne rimandata per alcuni anni, proprio per evitare di ricadere negli errori passati. Seguendo le direttive di Clemente VIII che non voleva né il suo ritratto né il suo stemma sulle monete bolognesi, nel 1604 venne infine battuto un nuovo quattrino di aspetto completamente autonomo e per la prima volta in puro rame. Da un lato vi era la leggenda BONO / NIA / DOCET e dall’altro un leone rampante con vessillo, tradizionale simbolo della città: sebbene in esergo fosse riportata la data 1604 questa nuova moneta venne messa in circolazione solo a partire dal 160726; questa tipologia, molto semplice, del quattrino bolognese con leggenda e leoncino rampante rimarrà immutata per un secolo e mezzo. Così com’era in precedenza, anche il nuovo quattrino bolognese in rame valeva 2 denari, ovvero 1/6 del bolognino (soldo); il quattrino romano invece valeva 4 denari e corrispondeva ad 1/5 del baiocco. Le differenze tra il quattrino romano e il “quattrinello” bolognese, chiamato così perché più piccolo del primo, resistettero fino al 1757, quando da Roma giunse l’ordine di sospendere ogni battitura di rame alla zecca di Bologna27. I quattrini di rame tornarono ad essere battuti a Bologna solo nel 1778; erano equivalenti a quelli romani e valevano 1/5 del baiocco. Infine, nel 1796, venne coniato l'ultimo quattrino bolognese col leoncino rampante.

Gli incisori28

Nel periodo tra i pontificati di Gregorio XIII e Clemente VIII lavorò come incisore in zecca Alessandro Menganti, nominato dal Senato il 18 gennaio 1575 e, dopo due anni, confermato a vita. Nell’arte dell’incisione, ma soprattutto della fusione dei bronzi, Menganti fu sicuramente tra gli artisti più dotati della storia bolognese. Nello stesso anno della sua designazione presso la zecca, gli venne affidata dal Senato anche un’altra opera prestigiosa: la creazione di una grande statua bronzea di Gregorio XIII che doveva essere un solenne omaggio di Bologna al suo illustre concittadino. Quest’opera, una fusione di oltre 4 tonnellate, richiese una lunghissima lavorazione e la solenne inaugurazione avvenne il 31 ottobre 1580, a oltre cinque anni dalla sua approvazione. Sicuramente, oltre alle problematiche tecniche complesse, il Menganti ci mise anche del suo; pare infatti che fosse una persona molto tranquilla e, pur avendo capacità artistiche innegabili, di sicuro non possedeva il dono della velocità. Questo suo aspetto caratteriale è confermato anche da Agostino Carracci che lo stimava molto e, frequentandolo, ne apprezzò le doti e la riservatezza; per questi motivi il pittore bolognese lo definiva come “il Michelangelo incognito”. Oltre alla grande statua di Gregorio XIII, si conoscono pochi altri lavori del Menganti e sembrerebbe aver anche inciso delle medaglie. Le monete incise con sicurezza dal Menganti nella zecca di Bologna per Gregorio XIII sono il piastrone con san Petronio seduto, la quadrupla, il testone e i giulii (o gregori). Sono sicuramente attribuibili a lui anche i conii per tutte le monete di Sisto V e dei successivi pontefici, fino a Clemente VIII, per il quale molto probabilmente incise le prime monete, compreso il bianco con ritratto. Alessandro Menganti morì il 14 febbraio del 1594 e a lui succedette suo genero Orazio Provagli, anch’egli confermato in questa carica a vita.

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note

1 Il decreto di emissione di questa moneta risale all’11 giugno 1577, così come riporta F. Malaguzzi Valeri, che la assume dai Bandi dell’Assunteria di Zecca (malaGuzzi valeri 1901, p. 86).2 V. toderi, vannel 2003, p. 146 n. 1367; questo pezzo era sconosciuto anche al Re che infatti non lo inserì nel Corpus.3 Chimienti 2009, p. 72.4 Ibidem, p. 253.5 Anche di questa moneta si conosce al momento il solo esemplare presente al Medagliere Vaticano.6 Chimienti 2009, p. 72.7 muntoni 1972-1973, vol. II, p. 68: l’autore lo indica erroneamente come “ducatone da un’oncia”.8 Chimienti riporta come peso ufficiale g 27,83 (v. Chimienti 2009, p. 252).9 Idem, p. 73.10 malaGuzzi valeri 1901, p. 85. La moneta da 12 quattrini corrispondeva alla muraiola da 2 bolognini, mentre quella da 6 quattrini era il bolognino (soldo): entrambe erano battute in mistura (v. esemplari cat. nn. 1034-1037 e cat. nn. 1128-1133).11 Chimienti 2009, p. 37.12 malaGuzzi valeri 1901, p. 85: “... si continuarono le battiture di moneta minuta a cui nell’agosto 1576 se ne aggiunse una di murajole e bolognini; nel marzo del 1577 fino a 1500 scudi, nell’ottobre, nel dicembre e nell’agosto del 1578 in varie volte 2000 scudi, nell’aprile del 1579 altri 500 scudi, da esportarsi a Imola dietro richiesta, nell’ottobre 2000 scudi di sesini e quattrini e a tutto il 1582 10500 scudi di moneta bassa di varie sorta”.13 malaGuzzi valeri 1901, pp. 88-89.14 BenoCCi 1987, pp. 64-66.15 Bartolotti 1988, p. 165.16 malaGuzzi valeri 1901, p. 90.17 M. Chimienti riporta gli ordini di battitura per muraiole, bolognini, sesini, quattrini e “denarini” per l’anno 1586. Della muraiola (da 2 bolognini) di Sisto V però non è noto alcun esemplare (v. Chimienti 2009, p. 73).18 malaGuzzi valeri 1901, pp. 90-91.19 Chimienti 2009, p. 73.20 Di questo nominale sono noti due soli esemplari: uno al Museo Civico Archeologico di Bologna e uno al Museo Nazionale del Bargello; per quest’ultimo esemplare v. toderi, vannel 2003, p. 147 n. 1370.21 Chimienti 2008, p. 112.22 Il Muntoni, per esempio, collocava questo quattrino dubitativamente o alla Sede Vacante del 16-29 ottobre 1591 oppure a quella successiva (30 dicembre 1591 - 30 gennaio 1592), entrambe rette dal Camerlengo Cardinale Enrico Caetani (v muntoni 1972-1973, vol. II, pp. 105-106). F. Malaguzzi Valeri invece propendeva per la seconda vacanza, quella che si estese fino al gennaio 1592 (v. malaGuzzi valeri 1901, p. 324).23 Chimienti 2007, pp. 39-45.24 Chimienti 2009, p. 269.25 malaGuzzi valeri 1901, pp. 91-93.26 Chimienti 2009, p. 273.27 Chimienti 2004, p. 16.28 Sull’argomento in questione v. Chimienti 1995, pp. 140-143.

NOTE ALLE SCHEDEPer l’esatta raffigurazione grafica dei segni di abbreviazione e interpunzione delle leggende si rimanda alle immagini delle monete presenti in ciascuna scheda.L’acquisizione in digitale delle immagini è stata effettuata da Gianfranco Boscarino, Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma.



11Le immagini sono di proprietà della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano

e l’Area Archeologica di Roma e protette dalle leggi italiane ed internazionali sul copyright.

Stato della ChiesaGregorio XIII (1572 - 1585)

Bologna

995. Scudo d’oro del sole, 1572Oro g 3,25 mm 25,33 inv. SS-Col 599227

D/ • GREGORIVS • • XIII • PONT • MAX •Stemma di Gregorio XIII ovale piccolo, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) • BONONIA • • (rosetta) • • [D]OCET •Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Alessandro Sforza di Santa Fiora e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: Raccolta Marignoli, 1900

BiBlioGrafia: CNI X, p. 109 n. 2BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 249 n. 366note: Pur non essendo più in carica dal 31 ottobre 1572, Alessandro Sforza di Santa Fiora rimarrà titolare della Legazione fino al 1580. Gli scudi d’oro con la sua armetta in teoria potrebbero essere stati emessi fino al 1580 ma la presenza del punto usato come interpunzione fa pensare che possano essere stati emessi all’inizio del pontificato di Gregorio XIII, già nel 1572. In seguito, l’utilizzo del triscele come segno di interpunzione sarà una caratteristica tipica della monetazione di Gregorio XIII.






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996. Scudo d’oro del sole, 1576-1577Oro g 3,29 mm 25,62 inv. SS-Col 599228

D/ GREGORIVS (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Battista Castagna e, a s., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 109 n. 6BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 250 n. 369






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D/ (triscele) GREGORIVS (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Francesco Biandra-te di San Giorgio e, a d., l’armetta della città








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Annotazioni d’epoca: 1896







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R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Pier Donato Cesi e, a d., l’armetta della città








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R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città








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D/ (triscele) GREGORIVS (triscele) (triscele) PON[T (triscele) M]AXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









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Annotazioni d’epoca: [Rodolfo] Ratto, 1902







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1004. Bianco, 1572-1585Argento g 4,92 mm 30,39 inv. SS-Col 599235

D/ • GREGORIVS • XIII • PONT • MAX •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ • BONONIA • MATER • STVDIORVM •Leone rampante a s. con vessillo


BiBlioGrafia: CNI X, p. 111 n. 22BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 252 n. 376 simile






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Annotazioni d’epoca: Reale raccolta privata, 1901

BiBlioGrafia: CNI X, p. 111 n. 22BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 252 n. 376 similenote: Al D/, MAXX con ribattitura della X.






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R/ (triscele) BONONIA (triscele) MATER (triscele) STVDIORVM (triscele)Leone rampante a s. con vessillo

Annotazioni d’epoca: Valente, 1931

BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 111 n. 24BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 252 n. 376 simile






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Annotazioni d’epoca: [Pietro] Oddo, 1935

BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 111 n. 24BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 252 n. 376 simile






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D/ GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) [PONT (triscele) M]AX (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) BONO[NIA] (triscele) MATER (triscele) STVDIORVM (triscele)Leone rampante a s. con vessillo

Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], Pasqua 1913

BiBlioGrafia: CNI X, p. 111 n. 25BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 252 n. 376note: Al R/, ribattitura sulla leggenda BONONIA.






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D/ GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale


Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], Natale 1915







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D/ GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale


Annotazioni d’epoca: Dono del Com.te Conte Leonardi di Casalino, 1903







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1012. Gregorio, 1573-1575Argento g 3,54 mm 28,26 inv. SS-Col 599244

D/ GREGORIVS XIII (triscele) P (triscele) MAX (triscele)Stemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due rosette

R/ S PETRONI (triscele) (triscele) (triscele) D (triscele) BONONI - ASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Lattanzio Lattanzi e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 112 n. 29BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 253 n. 378note: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETRONI (triscele) D (triscele) BONONI - ASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Lattanzio Lattanzi e, a d., l’armetta della città








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D/ (triscele) GREGORIVS XIII (triscele) P (triscele) MAX (triscele)Stemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due rosette

R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Battista Castagna e, a d., l’armetta della città








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Annotazioni d’epoca: [Memmo] Cagiati, 1927

BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 113 n. 37BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 253 n. 378note: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETR[ONIVS DE (triscele) B]ONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Battista Castagna e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: [Tommaso] Maggiora Vergano, 1932







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D/ (triscele) GR[EG]ORIVS XIII (triscele) [P (triscele) M]AX (triscele)Stemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due rosette

R/ S PETRONIVS [DE (triscele) BO]NONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Battista Castagna e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: [Eugenia] Majorana, 1929

BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 113 n. 37BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 253 n. 378note: Forata. Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Giovanni Francesco Biandrate di San Giorgio e, a d., l’armetta della città








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R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città








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BiBlioGrafia: CNI X, p. 735 n. 36aBiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 254 n. 380note: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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D/ (triscele) GREGORIVS XIII (triscele) P (triscele) MAXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due rosette



BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 112 n. 32BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 254 n. 380 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETRONI (triscele) D (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 112 n. 32BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 254 n. 380 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETRONI (triscele) DD (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 112 n. 33BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 254 n. 380 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come giulio; al R/, ribattitura della D.






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R/ S PETRONI (triscele) D (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 113 n. 36BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 254 n. 380 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come giulio.






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R/ S PETRONI D (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Governatore Monsignor Fabio Mirto Frangipani e, a d., l’armetta della città








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1030. Mezza gabella, 1572-1585Argento g 0,95 mm 16,96 inv. SS-Col 599262

D/ GREGO (triscele) XIII PONT (triscele) MAXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due trisceli

R/ Nel campo, entro ghirlanda d’alloro, su tre righe, BONO / NIA / DOCET








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D/ GREGO (triscele) XIII PONT (triscele) MAXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due trisceli

R/ Nel campo, entro ghirlanda d’alloro, su tre righe, BONO / NIA / DOCET








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D/ GREGO (triscele) [XIII] PONT (triscele) MAXStemma di Gregorio XIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due trisceli

R/ Nel campo, entro ghirlanda d’alloro, su tre righe, BONO / NIA / DOCET / (triscele)

Annotazioni d’epoca: [Francesco] Sarti, 1930

BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 114 n. 46BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 255 n. 382






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1033. Doppio bolognino (o muraiola), 1572-1585Mistura g 1,67 mm 21,57 inv. SS-Col 599264

D/ • GREGORIVS • XIII • PON • M •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) S (triscele) PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONON (triscele)San Petronio stante con la città nella mano s..


BiBlioGrafia: CNI X, p. 115 n. 54BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 255 n. 383 Variante I






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D/ • GREGORIVS • XIII • P[ON • M •]Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ [S • PETR]ONIVS DE • BONON •San Petronio stante con la città nella mano s..


BiBlioGrafia: CNI X, p. 115 n. 55BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 255 n. 383 Variante I






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D/ • GREGORIVS • XIII • PON • M •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ • S • PETRONIV - S • DE • BO •San Petronio stante con la città nella mano s..


BiBlioGrafia: CNI X, p. 115 n. 56BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 255 n. 383 Variante I simile






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D/ • GREGOR • XIII • PON • M •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) S (triscele) PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONON (triscele)San Petronio stante con la città nella mano s..








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1037. Sesino, 1572-1585Mistura g 1,11 mm 17,01 inv. SS-Col 599273

D/ (triscele) GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) P (triscele) M (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) BONONIA • DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ [GREGORIVS (triscele)] XIII (triscele) P (triscele) M (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ [(triscele) BONONI]A (triscele) • (triscele) DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) P (triscele) M (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) BONONIA • DOC[ET (triscele)]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ [GREGOR]IVS (triscele) XIII (triscele) P (triscele) M (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) BONO[NIA • DOCET (triscele)]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata

Annotazioni d’epoca: -

BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 256 n. 384note: Esemplare non censito in CNI.






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R/ (triscele) BONONIA (triscele) • (triscele) DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ (triscele) GREGORIVS (triscele) XIII (triscele) P (triscele) M (triscele)Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ [(triscele) BON]ONIA (triscele) • (triscele) DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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R/ (triscele) BONONIA • DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ • GREGORIVS • XIII • P • M •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ • BONONIA • • DOCET •Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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D/ [• GREG]ORIVS • XIII • P • M •Busto di Gregorio XIII a d. con piviale

R/ (triscele) BONONIA [• DOCET (triscele)]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 115 n. 60/65BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 256 n. 384 simile





Stato della ChiesaMonetazione anonima pontificia (XVI sec.)

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1047. Quattrino, 1510-1580Mistura g 0,57 mm 15,88 inv. SS-Col 599213

D/ (tiara) (cerchietto) DE (cerchietto) BO (cerchietto) NO (cerchietto) NIA (cerchietto)Chiavi decussate e legate

R/ S • PETR - ONIVSSan Petronio seduto con la città nella mano s.

Annotazioni d’epoca: Tesoretto di Tor Paterno, 27 dic. 1905

BiBlioGrafia: CNI X, p. 30 n. 70BiBlioGrafia di Confronto: Cfr. per i tipi, Chimienti 2009, pp. 278-279 nn. 422-425note: Cfr. Chimienti 2009 n. 421 per il tipo di chiavi.






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D/ (tiara) • DE BO - NONIA •Chiavi decussate e legate

R/ S • PETR - ONIVS •San Petronio seduto con la città nella mano d.








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D/ (tiara) • DE BON - ONIA •Chiavi decussate e legate









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D/ (tiara) • DE BONONIA •Chiavi decussate e legate

R/ S • PETR - ONIVSSan Petronio seduto con la città nella mano d.








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D/ (tiara) • [DE B]ONONIA •Chiavi decussate e legate

R/ S • PE[TR] - ONIVSSan Petronio seduto con la città nella mano d.








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D/ (tiara) • DE BON - ONIA •Chiavi decussate e legate

R/ S • PETRO - NIVSSan Petronio stante con la città nella mano s.


BiBlioGrafia: CNI X, p. 31 n. 80BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 278 n. 421note: CNI peso errato.






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D/ (tiara) • [DE BON -] ONIA •Chiavi decussate e legate

R/ S • PETRO - NIVSSan Petronio stante con la città nella mano s.







Stato della ChiesaSisto V (1585 - 1590)

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1055. Doppia, 1586-1587Oro g 6,60 mm 27,49 inv. SS-Col 599279

D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (stella a 5 punte) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








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R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (stella a 5 punte) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








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R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata.; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Alessandro Damasceni Peretti e, a d., l’armetta della città








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Annotazioni d’epoca: Raccolta Martinori, 1913







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D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) (rosetta) (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonmaria Salviati e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: [Ortensio] Vitalini, 1901







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D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









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D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due trisceli


Annotazioni d’epoca: [Ortensio] Vitalini dalla Raccolta Doria, 1905







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1064. Gabellone, 1586-1590Argento g 11,92 mm 33,61 inv. SS-Col 599287

D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due trisceli

R/ (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Leone rampante a s. con vessillo; in esergo, 26








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D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelle a 5 punte

R/ (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Leone rampante a s. con vessillo; in esergo, • 26 •








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-Sisto V (1585 - 1590)

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1067. Gabellone (falso d’epoca), 1586-1590Argento g 11,58 mm 32,53 inv. SS-Col 599288




BiBlioGrafia: CNI X, p. 117 n. 9BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 258 n. 388note: CNI peso errato. Potrebbe trattarsi di un falso d’epoca.






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1068. Piastra da 3 giulii (o testone), 1585-1590Argento g 10,18 mm 31,19 inv. SS-Col 599291

D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Busto di Sisto V a d. con piviale

R/ HINC FIDES ET FORTITVDOFelsina seduta a s. con vessillo, su fascio d’armi e libri; in esergo, BONONIA








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R/ HINC FID[ES] ET FORTITVDOFelsina seduta a s. con vessillo, su fascio d’armi e libri; in esergo, BONONIA








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R/ HINC FIDES [ET] FORTITVDOFelsina seduta a s. con vessillo, su fascio d’armi e libri; in esergo, BONONIA


BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 118 n. 12BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 259 n. 389note: Tondello fratturato.






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R/ HINC FIDES ET FORTITVDOFelsina seduta a s. con vessillo, su fascio d’armi e libri; in esergo, [BONONIA]








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D/ [(triscele) SIXTVS (triscele) V] (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Busto di Sisto V a d. con piviale









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R/ HINC FIDES ET FORTITVDO (triscele)Felsina seduta a s. con vessillo, su fascio d’armi e libri; in esergo, BONONIA








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1079. Mezzo gabellone, 1585-1590Argento g 5,79 mm 29,95 inv. SS-Col 599302



Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], 11 nov. 1911







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R/ (triscele) BONONIA (triscele) [MATER] (triscele) STVDIORVM (triscele)Leone rampante a s. con vessillo

Annotazioni d’epoca: [Francesco] Nuvolari, 1931







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1086. Sisto (o giulio), 1585-1586Argento g 3,40 mm 26,51 inv. SS-Col 599331

D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








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D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








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D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








Bologna



R/ S PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: Regina da Segre, 1899







Bologna


D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ (triscele) S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ (triscele) S PETRONIVS DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p. 120 n. 34BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 260 n. 392note: Forata.






Bologna


D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) [MAX]Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ (triscele) S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V PONT MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Antonma-ria Salviati e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: Dalle mie serie, 1905







Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna



R/ S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna



R/ S PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città


BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 260 n. 393note: Esemplare non censito nel CNI (cfr. CNI X, p. 122 n. 46).






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R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna



R/ S PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ SIXTVS V PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte

R/ S PETRONIVS DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna



R/ S (triscele) PETRONIVS (triscele) DE BONONIASan Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









Bologna



R/ (triscele) S (triscele) PETRONIVS (triscele) (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte









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Bologna



R/ (triscele) S PETRONIVS (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








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D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara



BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 260 n. 393note: Esemplare non censito nel CNI.






Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due stelline a 5 punte









Bologna



R/ (triscele) S PETRONIVS DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città








Bologna


D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (triscele) S PETRON[IVS] DE (triscele) BONONIA (triscele)San Petronio stante con la città in mano; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Enrico Caetani e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: [Enrico] Dotti, 1929







Bologna

1113. Gabella, 1585-1590Argento g 1,97 mm 25,84 inv. SS-Col 599337










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1114. Gabella, 1585-1590Argento g 1,92 mm 25,99 inv. SS-Col 599336

D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) (triscele) PONT (triscele) MAXStemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









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D/ SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXBusto di Sisto V a d. con piviale

R/ (triscele) BONONIA (triscele) (triscele) DOCET (triscele)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








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BiBlioGrafia: CNI X, p. 736 n. 66bBiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 261 n. 395






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D/ [SIX]TVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXBusto di Sisto V a d. con piviale









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D/ (triscele) SIXTVS (triscele) V (triscele) PONT (triscele) MAXBusto di Sisto V a d. con piviale









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D/ SIXTVS V PONT MAXBusto di Sisto V a d. con piviale








-Sisto V (1585 - 1590)

-

1123. Sesino (falso d’epoca), 1585-1590Mistura (?) g 1,35 mm 17,97 inv. SS-Col 599350

D/ SIXTVS • V • PONT MABusto di Sisto V a d. con piviale

R/ • BONON[IA ...] DOCE[T …]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata

Annotazioni d’epoca: Falso del tempo. [Enrico] Dotti, 1929

BiBlioGrafia: -note: Falso d’epoca.





-Sisto V (1585 - 1590)

-


D/ SIXTVS VI • PONT MAXBusto di Sisto V a d. con piviale

R/ (stella a 6 punte) BONONIA [DO]CET (stella a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


BiBlioGrafia: CNI X, p. 124 n. 70note: Falso d’epoca.





-Sisto V (1585 - 1590)

-


D/ SIXTIVS V SVI […]Busto di Sisto V a d. con piviale

R/ […] DOCETStemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


BiBlioGrafia: CNI X, p. 124 n. 71note: Falso d’epoca.





-Sisto V (1585 - 1590)

-


D/ SIXTVS (triscele) V [(triscele) PON]T (triscele) MAXBusto di Sisto V a d. con piviale

R/ BONONIA DOCETStemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


BiBlioGrafia: CNI X, p. 736 n. 66anote: Falso d’epoca.





-Sisto V (1585 - 1590)

-


D/ SIXTVS • V • PONT MAXBusto di Sisto V a d. con piviale


Annotazioni d’epoca: Falso del tempo. Raccolta Marignoli, 1900

BiBlioGrafia: -note: Falso d’epoca.






Bologna

1128. Bolognino, 1572-1590Mistura g 1,33 mm 20,36 inv. SS-Col 599426

D/ • BONONIA • (triscele) • MATER •Leone rampante a s. con vessillo

R/ (triscele) STVDI - ORVM (triscele)Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco


BiBlioGrafia: CNI X, p. 138 n. 42BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 277 n. 420note: Classificata erroneamente dal CNI come muraiola da bolognini 2.






Bologna


D/ • BONONIA • (triscele) • MA[TER •]Leone rampante a s. con vessillo

R/ [(triscele) STVDI - ORVM (triscele)]Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco

Annotazioni d’epoca: -







Bologna


D/ • BONONIA • (triscele) • MATER •Leone rampante a s. con vessillo

R/ [(triscele) STVDI - ]ORVM (triscele)Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco








Bologna


D/ • BONONIA • (triscele) [• MATER •]Leone rampante a s. con vessillo

R/ (triscele) STVD[I - ORVM (triscele)]Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco








Bologna


D/ • BONONIA[ • (triscele) • MATER •]Leone rampante a s. con vessillo

R/ [(triscele) STVDI - ORVM (triscele)]Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco








Bologna


D/ (triscele) BONONIA (triscele) MATER (triscele)Leone rampante a s. con vessillo

R/ (triscele) STVDI - ORVM (triscele)Chiavi decussate sormontate da tiara legate da cordone con fiocco


BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 138 n. 40BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 277 n. 420 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come muraiola da bolognini 2.






Bologna


D/ • DE • BONONIA •Chiavi decussate, non legate, sormontate da tiara









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Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], 1939







Bologna



R/ [S • PETR - ONIVS •]San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ • DE • BONO[NIA •]Chiavi decussate, non legate, sormontate da tiara


Annotazioni d’epoca: Reale raccolta Privata, 1901







Bologna



R/ [S • PETR - ]ONI[VS •]San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna



R/ S • PET - RONIVS •San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ (triscele) DE (triscele) BONONIAChiavi decussate, non legate, sormontate da tiara

R/ [S PETR - O]NIVS (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele)Chiavi decussate, non legate, sormontate da tiara

R/ [S PETR - ONIVS (triscele)] - (simbolo non leggibile)San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna



R/ [S PETR - ONIV]S (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele o puntini?)Chiavi decussate, non legate, sormontate da tiara

R/ S PETR - ONIVS (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.

Annotazioni d’epoca: On.le Mazzini, 1938







Bologna


D/ (triscele) DE (triscele) BONONIA (triscele o puntini?)Chiavi decussate, non legate, sormontate da tiara

R/ S PETR - ONIVS (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.

Annotazioni d’epoca: Gucci, 1939







Bologna



R/ [S PETR - ONIVS (triscele)] - (simbolo non leggibile)San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna



R/ [(triscele) S PETR - ]ONIVS (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.

Annotazioni d’epoca: Reale raccolta Privata, 1901







Bologna



R/ (triscele) S PETR - ONIVS (triscele)San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna




Annotazioni d’epoca: Dono E. Berardi da Savignano, 1922







Bologna


D/ [(triscele) DE (triscele) BON]ONIAChiavi decussate, non legate, sormontate da tiara









Bologna



R/ [S • PETR - O]NIVSan Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ [BONON] V DOCETChiavi decussate, non legate, sormontate da tiara

R/ [S • PET - RONIVS •]San Petronio seduto con la città nella mano d.


BiBlioGrafia: CNI X, p. 139 n. 57BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, -note: Al D/, leggenda verso l’esterno.






Bologna

1152. Denaro (o picciolo), 1580-1586Mistura g 0,33 mm 13,88 inv. SS-Col 599222

D/ • BONONIA •Stemma crociato con tre gigli

R/ [• DO] - CET •Leone rampante a s. con vessillo








Bologna



R/ • DO - CET •Leone rampante a s. con vessillo








Bologna


D/ (triscele) BONONIA (triscele)Stemma crociato con tre gigli

R/ DO - CETLeone rampante a s. con vessillo








Bologna


D/ (triscele) BONONIA (triscele)Stemma crociato con tre gigli

R/ DO - CET (triscele)Leone rampante a s. con vessillo







Stato della ChiesaUrbano VII (1590 - 1590)

Bologna

1157. Doppia, 1590Oro g 6,54 mm 27,64 inv. SS-Col 599351

D/ • VRBANVS • VII • • PONT • MAX •Stemma di Sisto V ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) • BONONIA • • (rosetta) • • DOCET •Croce gigliata.; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Alessandro Damasceni Peretti e, a d., l’armetta della città

Annotazioni d’epoca: Rinvenuta a Buonconvento (Siena), 1910. [Ortensio] Vitalini, 1911







Bologna

1158. Bianco, 1590Argento g 4,52 mm 30,36 inv. SS-Col 599352

D/ • VRBANVS • VII • PONT • MAX •Busto di Urbano VII a d. con piviale









Bologna

1159. Bianco, 1590Argento g 4,09 mm 30,47 inv. SS-Col 599353

D/ • VRBA[NVS] • VII • PONT • MAX •Busto di Urbano VII a d. con piviale









Bologna

1160. Sesino, 1590Mistura g 1,12 mm 16,94 inv. SS-Col 599367

D/ VRBANVS • VII • PONT • MAXBusto di Urbano VII a d. con piviale



BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 125 n. 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 263 n. 398note: Classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino.






Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p. 125 n. 10BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 263 n. 398 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino.






Bologna


D/ • VRBANVS • VII • PONT • MAXBusto di Urbano VII a d. con piviale









Bologna


D/ [VRBANVS] • VII • PONT • MAXBusto di Urbano VII a d. con piviale









Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p. 125 n. 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 263 n. 398note: Classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino.






Bologna











Bologna


D/ VRBANVS • VII • [PONT • MAX]Busto di Urbano VII a d. con piviale

R/ [• BONONIA • •] DOCET •Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








Bologna



R/ [• BONONIA • •] DOCET •Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata

Annotazioni d’epoca: Da Corsi Pasquale di Livorno, 1904







Bologna


D/ VRBANVS (triscele) VII (triscele) PONT (triscele) MAXBusto di Urbano VII a d. con piviale









Bologna











Bologna





BiBlioGrafia: cfr. CNI X, p. 125 n. 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 263 n. 398 similenote: Classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino.






Bologna










-Urbano VII (1590 - 1590)

-

1173. Sesino (falso d'epoca?), 1590Mistura g 0,71 mm 17,53 inv. SS-Col 599362




BiBlioGrafia: CNI X, p. 125 n. 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 263 n. 398 similenote: Probabile falso d'epoca; classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino.





Stato della ChiesaGregorio XIV (1590 - 1591)

Bologna


D/ • GREGORIVS • XIIII • • PONT • MAX •Stemma di Gregorio XIV ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara


Annotazioni d’epoca: Berarducci. Roma, 24 ottobre 1896







Bologna


D/ • GREGORIVS • XIIII • • PONT • MAX •Stemma di Gregorio XIV ovale e inquartato, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara

R/ (sole) • BONONIA • • (rosetta) • • DOCET •Croce gigliata; in basso, a s., l’armetta del Cardinale Legato Paolo Emilio Sfondrati e, a d., l’ar-metta della città








Bologna


D/ • GREGORIVS • XIIII • • PONT • MAX •Stemma di Gregorio XIV ovale e inquartato, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









Bologna


D/ GREGO • XIIII • PON • MAX •Busto di Gregorio XIV a d. con piviale

R/ • BONONIA • • D[OCET •]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata








Bologna










Stato della ChiesaInnocenzo IX (1591 - 1591)

Bologna


D/ • INNOCENTIVS • IX • • PONT • MAX •Stemma di Innocenzo IX ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara








Stato della ChiesaClemente VIII (1592 - 1605)

Bologna


D/ • CLEMENS • VIII • • PONT • MAX •Stemma di Clemente VIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, e tiara









Bologna











Bologna

1185. Lira, 1592-1596Argento g 9,13 mm 31,57 inv. SS-Col 599387

D/ • CLEMENS • VIII • • PONT • MAX •Stemma di Clemente VIII ovale, sormontato da chiavi decussate, con cordoni e fiocchi, tiara e due rosette

R/ • S • P • BONONIA • DOCETSan Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna



R/ • S • P • BONONIA • • • DOCET •San Petronio seduto con la città nella mano d.








Bologna


D/ • CLEMENS • VIII • PONT • MAX •Busto di Clemente VIII a d. con piviale









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BiBlioGrafia: CNI X, p. 130 n. 14BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 271 n. 413note: Al D/, ribattitura della leggenda.






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Bologna


D/ [• CLEMENS • VIII • PONT • MAX •]Busto di Clemente VIII a d. con piviale




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-Clemente VIII (1592 - 1605)

-

1193. Bianco (falso d’epoca), 1592-1596Argento (?) g 3,96 mm 28,09 inv. SS-Col 599393

D/ (triscele) CLEMENS (triscele) VIII (triscele) PONT (triscele) MAX (triscele)Busto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ BONONIA MATER STVDIORVM (triscele)Leone rampante a s. con vessillo


BiBlioGrafia: CNI X, p. 130 n. 13BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 271 n. 413 similenote: Falso d’epoca; forata.

210




Bologna


D/ • BONONIA • MATER • STVDIORVM •Leone rampante a s. con vessillo

R/ • SANCTVS • • PETRONIVS•Mezza figura di San Petronio sopra lo stemma della città di Bologna



211




Bologna


D/ CLEMENS • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale




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D/ [CLEMENS • VIII • PONT • MAX]Busto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ [• B]ONONIA [• • DOCET •]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


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Bologna


D/ [CLEMENS • ]VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ • BO[NONIA • • DO]CET •Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata


BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 272 n. 416note: Esemplare non classificato nel CNI (cfr. CNI X, p. 130 n. 15).

214




Bologna






215




Bologna


D/ CLMENS • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ [• BONONIA • • DOCET •]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



216




Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p. 131 n. 27BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 272 n. 416note: Classificata erroneamente dal CNI come sesino o bolognino. Al D/, MAXX con ribattitura della X.

217




Bologna






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Bologna



R/ (stellina a 6 punte) • BONONIA DOCET • (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



219




Bologna


D/ [CLEME]NS • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) BONONIA DOCET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



220




Bologna



R/ (stellina a 6 punte) BONONIA DOCET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



221




Bologna


D/ • CLEMENS • VIII • PO[NT • MAX]Busto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) BONONIA • • DOC • ET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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D/ • CLEMENS • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) [BONON]IA • • DOCET • Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



223




Bologna



R/ (stellina a 6 punte) • BONONIA DOCET • (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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Bologna


D/ • CLEMENS • VIII • [PONT • MAX]Busto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) B[ONONIA] • • DOCET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata

Annotazioni d’epoca: Nascia, 1941


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D/ [CLEMES • VIII • PONT • MAX]Busto di Clemente VIII a d. con piviale




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D/ [CLEM]ES • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 5 punte) BONONIA • • [DOCET] (stellina a 5 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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D/ CLEMES • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) BONONIA • • DOCET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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D/ CLEMES • VIII • [PONT] • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 5 punte) [BONON]IA • • DOCET (stellina a 5 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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D/ CLEMES • VIII • PONT • MAXBusto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ (stellina a 6 punte) BONONIA • • DOCET (stellina a 6 punte)Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata



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-Clemente VIII (1592 - 1605)

-

1214. Sesino (falso d’epoca?), 1592-1596Mistura (?) g 0,62 mm 15,93 inv. SS-Col 599428

D/ […]Busto di Clemente VIII a d. con piviale

R/ [… B]ONONI[…]Stemma della città a targa semiovale con cimasa sagomata

Annotazioni d’epoca: Falso del tempo. Raccolta Marignoli, 1900

BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 272 n. 416 similenote: Probabile falso.

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1215. Quattrino, 1604Rame g 2,36 mm 19,65 inv. SS-Col 599415

D/ Nel campo, entro ghirlanda sinistrorsa, su quattro righe, BONO / NIA / DOCET / (rosetta)

R/ Leone rampante a s. con vessillo; in esergo, 1604



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D/ Nel campo, entro ghirlanda sinistrorsa, su quattro righe, BONO / NIA / DOCET / (rosetta)




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D/ Nel campo, entro ghirlanda destrorsa, su quattro righe, BONO / NIA / DOCET / (rosetta)




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D/ Chiavi decussate e legate sormontate da padiglione

R/ Nel campo, su due righe, BONO / NIA



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BiBlioGrafia: CNI X, p. 127 n. 1BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p. 267 n. 405note: Questo quattrino, a causa della presenza del padiglione, elemento tipico delle sedi vacanti, è stato attribuito dai com-pilatori del CNI alla Sede Vacante dell’ottobre 1591, mentre il Muntoni estende la possibilità dell’emissione anche alla Sede Vacante successiva (30 dicembre 1591 - 30 gennaio 1592); anche il Malaguzzi Valeri attrbuiva questo quattrino alla sola Sede Vacante del 1591-1592. Secondo M. Chimienti l’emissione di questo quattrino risale invece ad una decisione del Senato bolo-gnese del luglio 1591, quando venne deciso di cambiare completamente l’aspetto dei nuovi quattrini, senza alcun riferimento alla monetazione delle sedi vacanti.

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Annotazioni d’epoca: On.le Mazzini, 1938


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aBBreviazioni BiBlioGrafiChe

Bartolotti 1988f. Bartolotti, Medaglie e decorazioni di Pio IX. 1846-1878, Rimini 1988.

BenoCCi 1987C. BenoCCi, s.v. Scipione Dattari, in Dizionario biografico degli Italiani, 33, Roma 1987, pp. 64-66.

Chimienti 1995m. Chimienti, Gli incisori della zecca di Bologna dalle origini alla fine del XVI secolo, in Memorie dell’Accademia Italiana di studi filatelici e numismatici, VI, fasc. 1 (1995), pp. 127-153.

Chimienti 2004m. Chimienti, Cinque secoli di quattrini a Bologna, in Panorama Numismatico 191 (dicembre 2004), pp. 11-17.

Chimienti 2007m. Chimienti, Il quattrino bolognese col gonfalone, in Panorama Numismatico 217 (aprile 2007), pp. 39-45.

Chimienti 2008m. Chimienti, Monete circolanti a Bologna nel Medioevo ed in epoca moderna, in Strenna storica bolognese 2008, pp. 91-131.

Chimienti 2009m. Chimienti, Monete della zecca di Bologna, Bologna 2009.

CNI XCorpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri Paesi, X, Parte 2°. Bologna e Ferrara – Ravenna e Rimini, Roma 1927.

malaGuzzi valeri 1901f. malaGuzzi valeri, La zecca di Bologna, Milano 1901.

muntoni 1972-1973f. muntoni, Le monete dei papi e degli stati pontifici, voll. I-IV, Roma 1972-1973.

toderi, vannel 2003G. toderi, f. vannel, Monete italiane del Museo Nazionale del Bargello, I, Casa Savoia - Piemonte - Sardegna - Liguria - Lombardia - Veneto - Emilia, Firenze 2003.

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indiCi

StatoStato della Chiesa: 995-1066, 1068-1122, 1128-1172, 1174-1192, 1194-1213, 1215-1228

autoritàClemente VIII: 1182-1220Gregorio XIII: 995-1046Gregorio XIV: 1174-1179Innocenzo IX: 1180-1181Monetazione anonima pontificia (XVI secolo): 1047-1054, 1128-1156, 1221-1228Sisto V: 1055-1127Urbano VII: 1157-1173

zeCCaBologna: 995-1066, 1068-1122, 1128-1172, 1174-1192, 1194-1213, 1215-1228

nominaleBianco: 1004-1011, 1080-1085, 1158-1159, 1188-1192, 1193 (falso d’epoca), 1194Bolognino: 1128-1133- doppio (o muraiola): 1033-1036Denaro (o picciolo): 1152-1156Doppia: 1055-1059, 1157, 1174-1176, 1180-1184Gabella: 1113-1114- mezza: 1030-1032Gabellone: 1064-1066, 1067 (falso d’epoca)- mezzo: 1079Giulio: v. sistoGregorio: 1012-1029Lira: 1085-1087Piastra da 3 giulii (o testone): 1068-1078Quattrino: 1047-1054, 1134-1151, 1215-1228Scudo d’oro del sole: 996-1004, 1060-1063Sesino: 1037-1046, 1115-1122, 1123-1127 (falso d’epoca), 1160-1172, 1173 (falso d'epoca?), 1177-1179, 1195-1213, 1214 (falso d’epoca?)Sisto (o giulio): 1086-1112

annotazioni d’epoCa1896: 999, 1001, 1004, 1014, 1023, 1026, 1033, 1038, 1050, 1053-1054, 1056, 1067 (falso d’epoca), 1068, 1083, 1088, 1096-1097, 1120, 1131-1132, 1134, 1140-1142, 1145, 1150-1151, 1164, 1175, 1182, 1185, 1193 (falso d’epoca), 1209, 1211, 1215, 1222 Berardi: 1148Berarducci: 1174Cagiati, [Memmo]: 1015, 1110, 1133Corsi, Pasquale: 1167Doria, raccolta: v. Vitalini, [Ortensio]Dotti, [Enrico]: 1112, 1122, 1123 (falso d’epoca), 1128, 1161, 1163, 1186, 1191, 1203Gucci: 1144Leonardi: 1011Maggiora Vergano, [Tommaso]: 1017, 1025, 1027-1029, 1074, 1089-1090, 1093, 1102, 1106, 1109, 1116, 1126 (falso d’epoca), 1162, 1171, 1192, 1217

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Majorana, [Eugenia]: 1018, 1046, 1084, 1154, 1166, 1226Marignoli, raccolta: 995-998, 1000, 1002, 1008, 1012-1013, 1019-1021, 1031, 1034-1036, 1039, 1041-1045, 1048-1049, 1051-1052, 1055, 1057, 1059, 1062, 1064-1066, 1080, 1082, 1085, 1070-1071, 1100-1101, 1103, 1114-1115, 1117-1119, 1127 (falso d’epoca), 1130, 1136, 1138-1139, 1147, 1149, 1153, 1158, 1165, 1168, 1176, 1178-1180, 1183-1184, 1188, 1190, 1195, 1197-1198, 1200, 1202, 1204, 1206-1207, 1212, 1214 (falso d’epoca?), 1218, 1220-1221, 1223, 1225, 1228Martinori, raccolta: 1058Mazzini: 1143, 1227Mie serie: 1095, 1121, 1169, 1216Nascia: 1208Nuvolari, [Francesco]: 1081, 1108, 1111, 1205Oddo, [Pietro]: 1007, 1024, 1072, 1077, 1086-1087, 1104, 1160Possi [Regina Elena]: 1009-1010, 1079, 1135Ratto, [Rodolfo]: 1003, 1124 (falso d’epoca), 1152, 1156, 1172, 1177, 1199, 1213Regina da Segre: 1091Regina Elena: v. PossiReale raccolta privata: 1005, 1030, 1037, 1061, 1069, 1075, 1092, 1107, 1113, 1137, 1146, 1155, 1159, 1170, 1181, 1187, 1189, 1194, 1201, 1219, 1224Sarti, [Francesco]: 1032Tor Paterno, tesoretto di: 1047Valente: 1006, 1016, 1022, 1073, 1078, 1094, 1098-1099, 1105, 1173 (falso d'epoca?) Vitalini, [Ortensio]: 1060, 1076, 1125 (falso d’epoca), 1210- da Buonconvento (Siena): 1157- raccolta Doria: 1063

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taBella di ConCordanza CNI / n. Cat.

CNI n. Cat. CNI n. Cat.

X, p. 30 n. 70 1047 X, p. 112 n. 32 (cfr.) 1024

X, p. 30 n. 71 v. Materiali 9 nn. 291-293 X, p. 112 n. 32 (cfr.) 1025

X, p. 30 n. 73 1050 X, p. 112 n. 32 (cfr.) 1029

X, p. 30 n. 74 1052 X, p. 112 n. 33 1027

X, p. 30 n. 75 1051 X, p. 113 n. 36 1028

X, p. 31 n. 78 1048 X, p. 735 n. 36a 1022

X, p. 31 n. 79 1049 X, p. 113 n. 37 1014

X, p. 31 n. 80 1053 X, p. 113 n. 37 (cfr.) 1015

X, p. 31 n. 81 1054 X, p. 113 n. 37 (cfr.) 1016

X, pp. 32-51 v. Materiali 9, 13 e 20 X, p. 113 n. 37 (cfr.) 1017

X, p. 51 n. 47 1152 X, p. 113 n. 37 (cfr.) 1018

X, p. 51 n. 47 (cfr.) 1154 X, p. 113 n. 41 1019

X, p. 51 n. 48 1153 X, p. 113 n. 42 1020

X, p. 52 n. 49 1156 X, p. 114 n. 46 1030

X, p. 52 n. 50 1155 X, p. 114 n. 46 1031

X, pp. 52-108 v. Materiali 9, 13 e 20 X, p. 114 n. 46 (cfr.) 1032

X, p. 108 n. 1 1000 X, p. 115 n. 54 1033

X, p. 109 n. 2 995 X, p. 115 n. 55 1034

X, p. 109 n. 6 996 X, p. 115 n. 56 1035

X, p. 109 n. 10 999 X, p. 115 n. 57 1036

X, p. 110 n. 11 997 X, p. 115 n. 60 1039

X, p. 110 n. 11 998 X, p. 115 n. 60 1041

X, p. 110 n. 14 1001 X, p. 115 n. 60 1042

X, p. 110 n. 15 1003 X, p. 115 n. 60 1044

X, p. 110 n. 16 1002 X, p. 115 n. 61 1037

X, p. 111 n. 22 1004 X, p. 115 n. 62 1038

X, p. 111 n. 22 1005 X, p. 115 n. 64 1043

X, p. 111 n. 23 1011 X, p. 115 n. 65 1045

X, p. 111 n. 24 1008 X, p. 115 nn. 60-65 (cfr.) 1046

X, p. 111 n. 24 (cfr.) 1006 X, p. 116 n. 1 1056

X, p. 111 n. 24 (cfr.) 1007 X, p. 116 n. 2 1055

X, p. 111 n. 25 1009 X, p. 117 n. 3 1057

X, p. 111 n. 26 1010 X, p. 117 n. 4 1058

X, p. 112 n. 29 1012 X, p. 117 n. 4 1059

X, p. 112 n. 29 1013 X, p. 117 n. 5 1060

X, p. 112 n. 31 1021 X, p. 117 n. 5 1061

X, p. 112 n. 31 1023 X, p. 117 n. 5 1062

X, p. 112 n. 32 1026 X, p. 117 n. 5 1063

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Segue: Tabella di concordanza CNI / n. Cat.


X, p. 117 n. 8 1064 X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1104

X, p. 117 n. 9 1066 X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1106

X, p. 117 n. 9 1067 X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1108

X, p. 117 n. 10 1065 X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1110

X, p. 118 n. 12 1069 X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1112

X, p. 118 n. 12 1070 X, p. 121 n. 45 1101

X, p. 118 n. 12 1071 X, p. 122 n. 46 1097

X, p. 118 n. 12 1075 X, p. 122 n. 47 1103

X, p. 118 n. 12 1076 X, p. 122 n. 48 1100

X, p. 118 n. 12 (cfr.) 1072 X, p. 122 n. 51 1111

X, p. 118 n. 12 (cfr.) 1073 X, p. 123 n. 58 1114

X, p. 118 n. 12 (cfr.) 1074 X, p. 123 n. 60 1113

X, p. 118 n. 12 (cfr.) 1077 X, p. 123 n. 62 1115

X, p. 118 n. 13 1078 X, p. 123 n. 62 1119

X, p. 118 n. 14 1068 X, p. 123 n. 63 1118

X, p. 119 n. 21 1079 X, p. 123 n. 64 1117

X, p. 119 n. 23 1080 X, p. 124 n. 65 1120

X, p. 119 n. 23 1083 X, p. 124 n. 66 1121

X, p. 119 n. 23 1085 X, p. 736 n. 66a 1126

X, p. 119 n. 23 (cfr.) 1081 X, p. 736 n. 66b 1116

X, p. 119 n. 23 (cfr.) 1084 X, p. 124 n. 69 (cfr.) 1122

X, p. 119 n. 24 1082 X, p. 124 n. 70 1124

X, p. 120 n. 28 1088 X, p. 124 n. 71 1125

X, p. 120 n. 28 (cfr.) 1086 X, p. 124 n. 1 1157

X, p. 120 n. 28 (cfr.) 1087 X, p. 125 n. 4 1158

X, p. 120 n. 28 (cfr.) 1089 X, p. 125 n. 4 1159

X, p. 120 n. 28 (cfr.) 1090 X, p. 125 n. 5 1164

X, p. 120 n. 28 (cfr.) 1094 X, p. 125 n. 5 1165

X, p. 120 n. 29 1092 X, p. 125 n. 5 1167

X, p. 120 n. 30 - X, p. 125 n. 5 (cfr.) 1160

X, p. 120 n. 31 1095 X, p. 125 n. 5 (cfr.) 1162

X, p. 120 n. 32 1091 X, p. 125 n. 5 (cfr.) 1163

X, p. 120 n. 33 - X, p. 125 n. 5 (cfr.) 1166

X, p. 120 n. 34 1093 X, p. 125 n. 7 1173

X, p. 120 n. 35 - X, p. 125 n. 7 (cfr.) 1171

X, p. 121 n. 43 1096 X, p. 125 n. 8 1169

X, p. 121 n. 43 1107 X, p. 125 n. 9 1168

X, p. 121 n. 43 (cfr.) 1102 X, p. 125 n. 9 1170

250





X, p. 125 n. 10 1161 X, p. 131 n. 25 1206

X, p. 126 n. 12 1172 X, p. 131 n. 26 1209

X, p. 126 n. 1 1175 X, p. 131 n. 27 1200

X, p. 126 n. 1 1176 X, p. 131 n. 28 1203

X, p. 126 n. 3 1174 X, p. 131 n. 29 1211

X, p. 126 n. 4 1177 X, p. 131 n. 29 1212

X, p. 126 n. 4 1178 X, p. 132 n. 30 1210

X, p. 127 n. 7 1179 X, p. 132 n. 31 1213

X, p. 127 n. 1 1221 X, p. 132 n. 32 1204

X, p. 127 n. 1 1222 X, p. 132 n. 33 1199

X, p. 127 n. 1 1223 X, p. 133 n. 41 1215

X, p. 127 n. 1 1228 X, p. 133 n. 42 1216

X, p. 127 n. 1 (cfr.) 1226 X, p. 133 n. 43 1218

X, p. 127 n. 1 (cfr.) 1227 X, p. 133 n. 43 1219

X, p. 127 n. 2 1225 X, p. 133 n. 44 1220

X, p. 127 n. 3 1224 X, pp. 133-134 v. Materiali 20

X, p. 128 n. 1 (Innocenzo IX) 1180 X, p. 134 n. 10 1194

X, p. 128 n. 1 (Innocenzo IX) 1181 X, pp. 135-137 v. Materiali 20 e 28

X, p. 128 n. 1 (Clemente VIII) 1184 X, p. 138 n. 40 1129

X, p. 128 n. 2 1183 X, p. 138 n. 40 1130

X, p. 129 n. 3 1182 X, p. 138 n. 40 1131

X, p. 129 n. 5 1185 X, p. 138 n. 40 (cfr.) 1133

X, p. 129 n. 5 (cfr.) 1186 X, p. 138 n. 42 1128

X, p. 129 n. 6 1187 X, p. 138 n. 43 -

X, p. 129 n. 9 1188 X, p. 138 n. 46 -

X, p. 129 n. 9 1190 X, p. 138 n. 48 1134

X, p. 129 n. 9 (cfr.) 1191 X, p. 138 n. 48 1137

X, p. 130 n. 11 1192 X, p. 138 n. 48 (cfr.) 1135

X, p. 130 n. 13 1193 X, p. 139 n. 49 1136

X, p. 130 n. 14 1189 X, p. 139 n. 50 -

X, p. 130 n. 15 1201 X, p. 139 n. 51 1148

X, p. 130 n. 15 (cfr.) 1196 X, p. 139 n. 52 1140

X, p. 130 n. 16 1195 X, p. 139 n. 52 1141

X, p. 130 n. 17 1198 X, p. 139 n. 52 1142

X, p. 130 n. 19 1205 X, p. 139 n. 52 1145

X, p. 131 n. 20 1207 X, p. 139 n. 52 1146

X, p. 131 n. 20 (cfr.) 1208 X, p. 139 n. 52 1149

X, p. 131 n. 22 1202 X, p. 139 n. 52 (cfr.) 1143

251





X, p. 139 n. 52 (cfr.) 1144 - 1123

X, p. 139 n. 54 1150 - 1127

X, p. 139 n. 56 1139 - 1132

X, p. 139 n. 57 1151 - 1138

- 1040 - 1147

- 1098 - 1197

- 1099 - 1214

- 1105 - 1217

- 1109

È vietata la riproduzione, con qualsiasi procedimento, della presente opera o di parti di essa. Ogni abuso verrà perseguito ai sensi di legge.

ISSN: 0392-971X Registrazione Tribunale di RomaEsemplare non cedibile n. 441/84 del 12 dicembre 1984

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LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III · Stefano Di Virgilio. Sommario. l. a zeCCa di. B. oloGna....

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