La campagna Pendolaria di Legambiente · 2020-02-03 · La campagna Pendolaria di Legambiente vuole...
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La campagna Pendolaria di Legambiente vuole dare visibilità e forza a una battaglia di civiltà come quella di avere nelle città italiane treni nuovi, più numerosi e puntuali per chi viaggia, carrozze pulite e non sovraffollate, servizi migliori nelle stazioni, maggiori informazioni ai viaggiatori, collegamenti e tariffe che migliorino gli spostamenti quotidiani riducendo il bisogno del mezzo privato. Proprio in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando bisogna occuparsi di quei 5,69 milioni di cittadini che ogni giorno prendono treni regionali e metropolitani per ragioni di lavoro o di studio, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di viaggio e attrarre altre persone che ogni giorno sono costrette a prendere l’auto.
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La campagna Pendolaria di Legambientevuole dare visibilità e forza a una battaglia di
civiltà come quella di avere nelle città italianetreni nuovi, più numerosi e puntuali per chiviaggia, carrozze pulite e non sovraffollate,
servizi migliori nelle stazioni, maggioriinformazioni ai viaggiatori, collegamenti e
tariffe che migliorino gli spostamenti quotidianiriducendo il bisogno del mezzo privato.
Proprio in un momento di crisi economicacome quello che stiamo attraversando
bisogna occuparsi di quei 5,69 milioni dicittadini che ogni giorno prendono treni
regionali e metropolitani per ragioni di lavoro odi studio, con l’obiettivo di migliorare le
condizioni di viaggio e attrarre altre personeche ogni giorno sono costrette a prendere
l’auto.
q 2 milioni e 919mila passeggeri al giorno su rete regionale
TOT 5,699 milioni viaggiatori al giorno
q 2 milioni e 780mila passeggeri al giorno su rete metropolitana
+8,2% dal 2010
I numeriI numeriI numeri
Negli ultimi dieci anni complessivamenteil numero di persone che prende il treno ècresciuto nel Paese, sia sui treni regionalisia su quelli nazionali ma con dati moltodiversi tra le diverse aree del Paese.
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I numeriI numeriI numeri
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Complessivamente ilnumero di persone cheprende il treno è cresciutonel Paese, sia sui treniregionali sia su quellinazionali ma con datimolto diversi tra lediverse aree del Paese.
In alcune Regioni ilnumero di persone cheprende il treno è quasiraddoppiato in questianni. In calo il numero deipasseggeri in Campania,da 467.000 nel 2011 a262.000 nel 2018. Innegativo anche i dati diMolise, Umbria eBasilicata con un calodel 34%.
I numeriI numeriI numeri
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Negli ultimi dieci annicomplessivamente ilnumero di personeche prende il treno ècresciuto nel Paese,sia sui treni regionalisia su quelli nazionalima con dati moltodiversi tra le diversearee del Paese.
Il vero deficit infrastrutturale italiano è nelle città
L’Italia è al di sotto della mediadei 5 grandi paesi europei, con
particolari ritardi nelle città.
Le questioni: le aree urbaneLe questioni: le aree urbaneLe questioni: le aree urbane
Nelle aree urbane è il più rilevanteritardo infrastrutturale in Italia, dovela dotazione di linee metropolitanesi ferma a 247,2 km totali, benlontano dai valori di Regno Unito(oltre 672 km), Germania (649,8) eSpagna (609,7). Il totale di km dimetropolitane in Italia è inferiore, oparagonabile, a quello disingole città europee come Madrid,Londra (464,2), Parigi (221,5 km).
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Le questioni: le aree urbaneLe questioni: le aree urbaneLe questioni: le aree urbane
Le risorse vanno alle “grandi opere”:mentre per le autostrade e per le grandiopere sono previsti 22 miliardi (incluse lerealizzazioni di terze e quarte corsie), perrealizzare quelle davvero utili e urgenti lerisorse non ci sono.
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Al Sud i trenisono piùvecchi, conun’età mediadei convoglipiù alta con19,3 anni(rispettoai 12,5 anni delNord) erimastacostante negliultimi 2 anni.
Le questioni: il SudLe questioni: il SudLe questioni: il Sud
Le questioni: il SudLe questioni: il SudLe questioni: il Sud
Al Sud ci sono meno treni
Al Sud ci sono piùlinee a binariounico e nonelettrificate
Le ragioni della crisiLe ragioni della crisiLe ragioni della crisiLa ragione della crisi del trasporto ferroviario pendolare sta nella riduzione dei finanziamentistatali, con una diminuzione delle risorse nazionali stanziate per il servizio ferroviario regionale tra il2009 ed il 2019 pari a -21,5%, mentre i passeggeri crescevano di oltre l’8%.
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Le ragioni della crisiLe ragioni della crisiLe ragioni della crisi
Nelle principali aree metropolitane e conurbazioni in Italia vivono ben 25milioni di persone, il 42% della popolazione nazionale, ed è nelle città cheancora nei prossimi anni andrà concentrandosi la crescita della popolazione.
Ma pochissimo èstato fatto: nel 2019non è statoinaugurato neancheun chilometro dilinee dimetropolitane,mentre nel 2018erano stati solo 0,6km. Per i tram datimigliori, macomunque bassi, con5 km inaugurati nel2019 e 5,5 nel 2018.
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Gli investimenti realizzati da alcune Regioni,hanno inoltre permesso di far entrare in eserciziocirca 450 treni nuovi. In Toscana sono entrati inservizio 60 nuovi treni nel biennio 2016/2017 e gliinvestimenti raggiungeranno 1,357 miliardi con lamessa in servizio di 100 nuovi treni il 90% dei qualientrerà in servizio entro il 2024. In Lombardia,Regione e Trenord, tra il 2001 e il 2018 hannoacquisito 196 treni, di cui 191 già in servizio, mentre 5arriveranno nel 2020. Il nuovo piano di acquisto (da1,6 miliardi) prevede 100 elettromotrici ad altacapacità, 31 elettromotrici monopiano e 30automotrici diesel. I nuovi convogli entreranno inservizio tra il 2020 e il 2025. In Emilia-Romagna trail 2016 e il 2018 sono stati sostituiti il 60% dei trenilocali con l’entrata in circolazione di 96 treni nuovi.In Provincia di Trento, dal 2011 ad oggi sono 33 inuovi convogli acquistati dalla Provincia, per untotale speso di 159 milioni di euro. Nel Lazio sonostati messi in servizio 114 carrozze Vivalto, 20 treniJazz ed il revamping di 46 TAF, mentre nel 2020sono previsti 12 nuovi treni Rock a 5 casse, e nel 2021arriveranno 20 Rock a 6 casse e 2 due trenibimodali. In Campania, sono stati acquistati 12 treniJazz, finanziati 26 nuovi ETR, il revamping di 37 perle linee Vesuviane, 12 nuove unità di trazione, 14treni revampizzati per le linee Flegree, il revampingdi altre 12 motrici per la linea Piscinola-Aversa.
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L’età media dei convogli in circolazionesulla rete ferroviaria regionale stacalando, è arrivata a 15,4 anni, grazie altrend iniziato negli scorsi anni conl’immissione di nuovi convogli da parte diTrenitalia. Nel 2017 infatti il dato era di 16,8anni e nel 2016 si attestava sui 18,6 anni.
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Continua l’arrivo dei nuovi treni
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Dove si investe il successo di passeggeri è garantito
Tramvia Firenze: oltre 90.000 persone algiorno (grazie all’apertura delle nuovelinee).
Tramvia Bergamo: in 10 annidi esercizio sono stati oltre 33 milionii passeggeri mentre per il 2018 sisono registrati 3,75 milioni dipasseggeri
Nei priminove mesidel 2019 ipasseggeridellemetropoli-tanemilanesisonoaumentatidel 4,7%.
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Le storie di successo di treni, metro e tram al SUD
Il 29 giugno 2019 sono stati festeggiati i 20 anni dellametropolitana di Catania. Da 600 mila viaggiatori all’anno apiù di 5,7 milioni di viaggiatori: un risultato ottenutosoprattutto grazie alla realizzazione delle tratte da Stesicoroa Nesima.Nel 2018 la metropolitana di Catania è stata utilizzata da5.762.000 passeggeri, a fronte dei 3.417.000 dell’annoprecedente.
Il collegamento ferroviario tra la Stazione centrale diPalermo e l’aeroporto di Punta Raisi, rappresenta unautentico successo con oltre un milione di persone che loha utilizzato dalla riapertura a ottobre 2018. Inoltre aPalermo ci sono quattro nuove linee di tram da fine 2015per una lunghezza totale di 18,3 km, 44 fermate ed unaflotta composta da 17 veicoli di concezione innovativa concapacità del sistema di 75.000 pax/giorno 24,5 mlnpax/anno. Tre ulteriori linee tranviarie sono in fase diprogettazione definitiva con un percorso complessivo di 24chilometri, 48 fermate e la cui entrata in esercizio è previstaentro la fine del 2024.
Quasi mille persone al giorno, tra turisti e lavoratoripendolari, viaggiano da sei anni sul treno che collegal’Aeroporto ‘Karol Wojtyla’ di Bari-Palese al centrocittadino. 66 corse giornaliere di andata e ritorno,percorrono in circa 15 minuti i 7,7 km di tracciato a doppiobinario. La linea, a luglio 2019, ha contato 690 mila viaggiatoriche hanno usufruito del servizio nei 30 mesi precedenti.
Per la linea 1 della metropolitana di Napoli è previsto inqueste settimane l’arrivo di 19 vetture all’avanguardia cheporteranno la frequenza di attesa a 5 minuti, con unacapacità di 1.200 persone rispetto alle 800 di oggi, di cui 130sedute.
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Le storie di successo di treni, metro e tram al SUD
La Sicilia è la regione dove si è registrato ilmaggiore incremento di viaggiatori sui treniregionali: circa 930mila persone in più (+12,7%)hanno viaggiato con Trenitalia nei primi novemesi del 2019, rispetto all’anno precedente.Sempre più persone, anche in Sardegna: dagennaio a settembre 2019 si è registrato unincremento di oltre 21 mila viaggiatori, cheporta il totale annuo a 2 milioni e 943 milapasseggeri.
La rete tramviaria di Cagliari è al servizio dei comunidi Cagliari, Monserrato, Selargius e Settimo San Pietro. Dal2015 l'esercizio è espletato su tre linee e da gennaio 2019 lecorse della linee 1 e 3 sono state potenziate garantendo unacorsa ogni 10 minuti per tutto l'arco della giornata.
Il servizio delle Ferrovie AppuloLucane serve un bacino diutenza pari a circa 686.000abitant e negli ultimi annisono stati acquistati da FAL 19treni nuovi di cui 8 a tre cassee 11 a due casse e 6 cassecentrali aggiuntive. Il parcorotabile è stato così rinnovatodel 90%.
A dicembre 2019 si è conclusoil rifacimento della stazioneEAV di Piscinola-Scampia. Ilprogetto investe un’areacomplessiva di oltre 4.000mq di cui una nuova piazza dioltre 2.800 mq e l’areacoperta di 1.200 m² che sisviluppa su due livelli.
La nuova stazione di Matera Centrale, inaugurata a novembre 2019, è statarealizzata in soli 7 mesi.Il progetto ha visto la riqualificazione, sia funzionalmente cheesteticamente, dell'edificio della preesistente stazione della tratta Bari–Matera delle Ferrovie Appolo Lucane. La nuova stazione è stataprogettata pensando ad un futuro prossimo di potenziamento dei flussi ditrasporto ferroviario su Matera, che dopo il 2019 si avvia a diventarestabilmente una città d’arte e storia unica al mondo.
Le idee per una cura del ferroLe idee per una cura del ferroLe idee per una cura del ferro1) PIÙ TRENI SULLA RETE FERROVIARIAPer rendere attraente il trasporto su ferro occorre programmare un potenziamento dell’offerta a partire daisegmenti con maggiore domanda: Per i treni regionali nelle linee più frequentate di accesso alle aree metropolitane principali una frequenza
di treni ogni 8-15 minuti nelle fasce orarie dove è maggiore la domanda di trasporto, come nelle principalilinee FL di Roma, sulla Roma Nord-Viterbo e sulla Roma-Ostia Lido, sulle SFM più frequentate a Torino, inquelle S che attraversano Milano, a Napoli (Circumvesuviana, Circumflegrea e Cumana).
Per gli altri collegamenti del trasporto regionale nelle aree metropolitane un servizio con treni ogni 15-30minuti nelle ore di punta del trasporto pendolare lungo alcune linee importanti come: le FL4 ed FL8 nelLazio; la S7 a Milano; le SFM 4, 6 e 7 a Torino; la Padova-Treviso e la Venezia-Castelfranco Veneto in Veneto; ilSistema Ferroviario Metropolitano di Bologna; la linea Adriatica (tra Emilia-Romagna, Marche ed Abruzzo inmodo da arrivare ad orari cadenzati tra Rimini ed Ancona e tra S. Benedetto del Tronto e Pescara); la Villa SanGiovanni-Melito di Porto Salvo nell’area metropolitana di Reggio Calabria; la FM 1 Bari Centrale-Cecilia; laCagliari San Gottardo-Dolianova.
Per i collegamenti sulle linee di metropolitane una frequenza di un treno ogni 3-4 minuti in particolareladdove è più forte la domanda negli orari di punta (come la linea B/B1 e linea C a Roma, metropolitana diGenova, linea 2 di Napoli, metropolitana di Catania).
Per le linee di tram si deve considerare un potenziamento del servizio per accorciare i tempi di attesa edarrivare a passaggi ogni 4 minuti nelle ore di punta a Roma e Napoli, ed in parte a Milano e Torino.
2) PRIORITÀ AGLI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI NELLE CITTÀIl Governo Conte deve presentare un progetto che consenta di programmare gli interventi da ora al 2030 perrecuperare i ritardi delle linee metropolitane, tram, linee ferroviarie suburbane e aumentare l’offerta ditrasporto sostenibile nelle aree del Paese dove si concentra la maggiore densità di popolazione.Un’utopia realizzare 200 chilometri di linee metropolitane in 10 anni in tutta Italia? No se si guarda al piano chela città di Parigi ha avviato di sviluppo di nuove reti su ferro. Nella capitale francese sono iin cantiere circa 175 km e57 nuove stazioni per i prolungamenti delle linee di metro 11 e 14 (in questo caso verso nord e sud in modo daagganciare la futura linea circolare 15). Oltre quest’ultima verranno realizzate le linee 17 e 18. Per quanto riguarda itram, tra prolungamenti e nuove linee, si aggiungeranno circa 90 km di rete. L’obiettivo principale sarà quello dicollegare tutti gli aeroporti parigini, le aree periferiche ed il centro per rendere maggiormente competitivo iltrasporto su ferro in quelle municipalità che formano l’area metropolitana dell’ Ile de France. Il costo è stimato in 29miliardi di Euro. Le risorse non saranno solo pubbliche ma anche private. 15
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3) UN PIANO PER MUOVERSI AL SUD IN TRENOLegambiente chiede ai Ministeri del Sud e delle Infrastrutture di presentare e coordinare un piano conl’obiettivo di individuare soluzioni capaci di ridurre i tempi di percorrenza sulle linee ferroviarie esistenti coninterventi dai costi limitati (investimenti di elettrificazione, in tecnologie per la sicurezza e la gestione delle linee,nuovi treni ibridi, ecc.) che il Ministero delle Infrastrutture dovrebbe far diventare prioritari nel Contratto diprogramma con RFI.Questa realtà può cambiare come dimostrano i progetti di RFI dove investendo, anche solo su tecnologia enuovi treni, si possono ridurre i tempi di percorrenza di 1 ora sulla Palermo-Catania, di 40 minuti sulla Cagliari-Olbia, di 30 minuti tra Pescara e Roma, sulla Cagliari-Sassari ed Olbia-Sassari, di 20 minuti tra Battipaglia e Tarantoe sulla Venafro-Campobasso, di 15 sulla Foggia-Brindisi, sulla Catania-Siracusa e sulla Palermo-Trapani, infine sullaRoma-Campobasso e Palermo-Messina di 10 minuti. Per riuscirci non servono tante risorse, in particolare se le siconfronta con quelle previste per le grandi opere, ma una chiara volontà politica.
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