La benedizione di Dio per abitare la casa · nuovo numero del “Campanile”, dopo quello legato...

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Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro La benedizione di Dio per abitare la casa

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Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro

La benedizione di Dio per abitare la casa

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anno 8 numero 4

Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro (MB)

Via della Parrocchia, 1 telefono 039-492744

Responsabile don Eugenio Dalla Libera Redazione a cura della Commissione cultura e sociale del Consiglio pastorale parrocchiale

- don Eugenio Dalla Libera 333-2604200 (parroco) - don Paolo Confalonieri 347-9063238 - suore missionarie via Santo Stefano, 6 0039-492303

www.santostefanovedano.org [email protected]

[email protected] [email protected]

Orari segreteria parrocchiale dal lunedì al venerdì ore 9 -11 e 16 - 18

Oratorio San Luigi, via Santo Stefano, 2 telefono 039-2497912

[email protected] orari di segreteria: lunedì-venerdì 16-18

Caritas parrocchiale, Centro di ascolto

via Santo Stefano, 59 telefono 039-2497028 338-8796625

Messe festive in chiesa parrocchiale: sabato ore 18 (vigiliare) domenica ore 8 - 10 - 11.15 - 18 al santuario della Misericordia: ore 9

Messe feriali in chiesa parrocchiale: ore 8.30 tutti i giorni (ma alle 9 il giovedì); ore 18 dal lunedì al giovedì al santuario della Misericordia: alle 20.45 il venerdì Confessioni sabato ore 16 - 18; tutti i giorni ore 7.30 - 8.15 e 17 - 18.30

A questo numero de

hanno collaborato per testi e immagini don Eugenio, don Paolo, Massimo Castoldi,

Renato Crippa, Monika Podgorska, don Giuseppe Riva, suor Mariacielo,

Luisa Lissoni.

Per l’impostazione gra ca: Federico Crippa

Composto e stampato in proprio. Numero chiuso in redazione

il 2 novembre 2019 © riproduzione riservata

In copertina: La benedizione di Dio per abitare la casa

(titolo della lettera dell’arcivescovo Mario Delpini alle famiglie per il Natale)

La parola del parroco 3

Nuovo consiglio pastorale per gli anni 2019 - 2023 Teologi o tuttologi: ri essioni autunnali un po’ sconclusio-nate

Corro verso la meta (Fil. 3,14)

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50° anniversario: don Giuseppe ringrazia

Un ricordo di padre Giulio

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Calendario benedizioni natalizie

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Itinerari di preparazione al matrimonio

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Anniversari di matrimonio 13

La catechesi degli adulti 14

Lectio divina decanale 15

La cresima degli adulti 15

Progetto India: suor Mariacielo ringrazia

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27 ottobre: celebrazione della Cresima

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Scuola dell’infanzia Litta 18

Anagrafe parrocchiale 19

Calendario parrocchiale 20

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La parola del parroco

Vi raggiungiamo ancora con questo nuovo numero del “Campanile”, dopo quello legato alla festa patronale della Madonna del Rosario. E’ inserito il calen-dario delle benedizioni natalizie: infatti incominceremo il nostro consueto “giro” l’11 novembre prossimo. Speriamo ed auguriamo che la visita, pur veloce, sia gradita. Noi volentieri suoneremo alla vostra porta: incontreremo volti noti, so-prattutto di bambini e ragazzi in compa-gnia dei nonni; ci saranno anche persone che non conosciamo perché nuove del paese o perché seguono altri riferimenti; ci saranno altri, pochi per la verità, che non desiderano la benedizione perché si dichiarano atei o credenti in altre espe-rienze religiose diverse dalla nostra, an-che se sono sempre più numerose le fa-miglie musulmane che accettano e desi-derano la benedizione perché “Gesù è un grande profeta anche per noi!”. In ogni caso ci farà sempre piacere salu-tarvi e dirvi che vi vogliamo bene e che a Dio sta a cuore ognuno di noi, con i pro-getti che stiamo realizzando o che inten-diamo raggiungere, con le amarezze che la vita non ci risparmia, con la gioia di scommettere ancora sulla certezza che l’Amore continua a rivelarsi e che alla ne sarà vittorioso. Se non dovessimo trovarvi lasceremo ugualmente i nostri piccoli doni: un’im-

maginetta con la bella preghiera da utiliz-zare a Natale durante il pasto principale, un pieghevole del nostro Arcivescovo “La benedizione di Dio per abitare la casa”, un cartoncino con i nostri recapiti telefo-nici per un appuntamento successivo se fosse da voi desiderato. Il Natale, pur con la pesantezza delle lu-minarie e l’insistente invasione della pub-blicità commerciale, parla ancora anche ai cuori più distratti o induriti: è la nostalgia di atmosfere magiche, di occhi curiosi e carichi di meraviglia, di sorrisi e strette di mano fugaci che comunque provocano un contatto tra persone. Per un giorno la-sciamo spazio a quel bambino che è den-tro di noi e che non muore mai: è la condi-zione per incontrare il Bambino che ci rivela il signi cato profondo della nostra vita, che riesce ad attizzare quella brace del cuore rendendoci ancora capaci di amare, di seminare luce e calore. E’ poesia o sogno di un vecchio parroco un po’ rimbambito? No, è la promessa di Dio che ha varcato i secoli e che giunge a noi, oggi, in questa umanità piagata e smarrita! Buon Natale! don Eugenio

P.S. Un ultimo desiderio: se potete, pre-parate il presepe o i personaggi più im-portanti (sono tre!), anche se dovessimo passare in novembre. Grazie!

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Don Eugenio e Don Paolo Suor Yanet e Suor Irene Maria Pia Baiardi Gualco Eleonora Barzaghi Mauro Biraghi Stefano Biraghi Pinuccia Cazzaniga Cighetti Alessandro Cima Renato Crippa Giovanna D’Angelo Innocenti Monica Fioravanti Antonella Frigerio Bettinelli Valerio Galbiati Paola Lecchi Palmi

Maristella Lissoni Formenti Marco Maggiolini Stefano Maggiolini Guido Masperi Emanuela Motta Labadia Anna Pellegrino Daniela Prezioso Davide Sangalli Anna Siani Laura Sironi Villa Roberto Vertemati Camilla Villa Isabella Zicoia Segretaria: Luisa Galli

“Strumento fondamentale per l’azione pasto-rale della comunità parrocchiale è il consiglio pastorale, quale organismo che vede, con la presenza del parroco e degli altri sacerdoti e religiosi/e, anche quella dei rappresentanti dell’intera parrocchia e si quali ca come sog-getto di programmazione dell’azione pastora-le” (Sinodo 142, 6). “Il consiglio pastorale si preoccupi di coinvol-gere, ascoltare e informare tutta la comunità cristiana a proposito delle principali questioni

pastorali inerenti la vita della parrocchia, ricercando gli strumenti più opportuni ed e ca-ci per una partecipazione corresponsabile di tutti i battezzati alla vita della parrocchia, riconoscendo, stimando e incoraggiando tutte le forme di collaborazione per la costruzio-ne della comunità” (Sinodo 147, 6).

In comunione con tutta la nostra diocesi, le votazioni per il rinnovo del consi-glio pastorale parrocchiale si sono svolte domenica 20 ottobre 2019 Votanti: 815 Schede valide 773 - schede nulle 10 - schede bianche 32 Il nuovo consiglio pastorale parrocchiale è così composto:

Un grazie a tutti i parrocchiani che hanno votato e buon cammino ai componenti del nuovo consiglio pastorale.

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canta!”. Gesù moltiplicava pani e pesci, io non so moltiplicare i volontari che e etti-vamente non sono così numerosi come sembra e sui quali spesso ricade un carico eccessivo di tempo e di energie per por-tare avanti le attività ordinarie. Devo con darvi che faccio veramente fatica a chiedere disponibilità alle perso-ne anche perché un servizio non lo si de-ve fare per il prete di turno ma per la co-munità. Mi ritrovo però costretto a fare un appello a tutte le persone che fre-quentano l’oratorio e che lo apprezzano non solo per la possibilità di aggregazio-ne che o re ma per la sua identità pro-fonda di evangelizzazione delle nuove generazioni. Il nostro oratorio è molto

vivo, a volte troppo. Se vogliamo conti-

nuare a farlo vivere così intensamente non ci si può accontentare di viverlo da “clienti” ma occorre diventarne collabora-tori e corresponsabili. Gli ambiti di servi-zio sono tanti ma ce n’è uno particolar-mente in crisi: le catechiste! Le catechiste più attempate lasciano l’incarico e non vengono sostituite. Le mamme più giova-ni, contrariamente a ciò che succedeva

no a non molti anni fa, lavorano tutte e forse non si sentono all’altezza di un com-pito del genere. Quello di catechista è un servizio diverso da tutti gli altri perché

In questi giorni, nonostante siamo alla ne di ottobre, fa ancora molto caldo rispetto alla media stagionale. Anche questo arti-colo è la somma di ri essioni un po’ sconclusionate ma

che spero apprezzerete. Anzitutto devo con dare una consapevo-lezza che ho maturato. In questi primi anni di sacerdozio mi sono reso conto che oltre alla teologia avrebbero dovuto farci studiare un po’ di tuttologia. Un prete deve imparare a fare un po’ tutto. Un pre-te è un po’ psicologo, un po’ assistente sociale, un po’ segretario, un po’ amministratore e tante altre cose. Un altro mestiere che un prete deve imparare è quello di “direttore del personale”, che potrebbe essere la versione mo-derna del “pastore del gregge”. Certo la parrocchia non è e non deve essere un’azienda ma spesso la complessità è tale che la gestio-ne, delle persone e delle strutture, sem-bra quasi aziendale. Spesso bisogna me-diare tra caratteri diversi come spesso bisogna spiegare agli adulti che un grup-po whatsapp non è un’arena di box e che a volte basta un emoticon sorridente alla

ne della frase per stemperare il clima. Ma il ritornello che in questo periodo continuo a sentire da tante persone e al quale sinceramente non so più come ri-spondere è questo: “Don, siamo sempre di meno!”. “Don, mancano le catechiste! Don, non ci sono baristi che coprono quel turno! Don, non c’è chi legge, non c’è chi

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CARITAS PARROCCHIALE

Centro di ascolto mercoledì dalle 15 alle 17 Servizio indumenti consegna lunedì dalle 9 alle 11 distribuzione mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 Distribuzione medicinali mercoledì dalle 17 alle 19 primo venerdì del mese dalle 9 alle 12

Via Santo Stefano 59 - Telefono 039.2497028 338.8796625

richiede la capacità e la pazienza di stare con i ragazzi e di dialogare con i genitori. Ma è forse il servizio più importante: tra-smettere la fede alle nuove generazioni. E quando si è chiamati ad annunciare il Van-gelo ad altri bisogna riprenderlo in mano seriamente anzitutto per sé stessi. Dun-que vorrei dire a tutti i volontari di non scoraggiarsi e di andare avanti con lo stes-so entusiasmo, anche se a volte si fa fatica e si rimane in pochi. E vorrei dire a tutti coloro che vogliono bene all’oratorio che una mano, in qualsiasi ambito, sarà sem-pre ben accetta.

Devo poi fare, non senza un po’ di fastidio perché non mi piace elemosinare, un ap-pello urgente per raccogliere fondi. Voi penserete: “Ancora?! Ma basta chiedere soldi!” Avete ragione ma ci sono alcuni interventi urgenti: la sostituzione dei ser-ramenti nelle cinque aule di catechismo (l’acconto è già stato pagato ma presto arriverà la fattura con un saldo consisten-te), la sostituzione delle lampade di emer-genza e delle poltrone dell’auditorium con sedie ignifughe. Questi ultimi inter-venti sono necessari per l’adeguamento dell’oratorio alle normative di sicurezza e antincendio. La spesa totale è di circa 20.000 €. Purtroppo non abbiamo tesoret-ti e possiamo andare avanti solo grazie alla generosità di coloro che vogliono be-ne all’oratorio. Nel rispetto delle possibili-tà di ciascuno, anche se non mi piace chie-dere soldi, sono costretto a fare appello alla vostra generosità!

Dopo aver condiviso queste ri essioni un po’ antipatiche vorrei concludere pe-rò con dandovi alcune soddisfazioni. Scrivo questo articolo il giorno dopo le Cresime. I sacramenti sono davvero il dono più grande che possiamo fare ai ragazzi. I sacramenti non sono riti magici ma doni oggettivi della grazia di Dio. E di questi cresimati parecchi proseguiranno il percorso nel gruppo preadolescenti. Il mese scorso ben trentacinque adole-scenti di prima superiore hanno fatto la professione di fede. Per la prima volta nella storia recente della nostra comuni-tà, quattro ragazze di diciannove anni hanno consegnato in duomo la regola di vita all’arcivescovo. E in ne vorrei rac-contare che un ragazzo di diciassette anni, che al gruppo ci a ascina con le sue ri essioni loso che, mi ha chiesto di regalargli un volume su Sant’Agosti-no. Non mi era mai capitata una richiesta del genere! Che bello veder crescere ragazzi seri, che non parlano solo di cal-cio, che non hanno bisogno di trasgredi-re nel fumo e nell’alcol e che cercano qualcosa di grande e di bello. Questo non vuole essere un giudizio ma lo sti-molo per tutti gli adulti e gli educatori a puntare sempre in alto perché, come diceva Dostoevskij, “solo la bellezza sal-verà il mondo”. Queste sono le gioie di un prete che san-no ridimensionare tutte le preoccupazio-ni e danno ordine a tutte le ri essioni un po’ sconclusionate che ho fatto.

don Paolo

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Lettera per il tempo di Avvento Il cristianesimo, senza speranza, senza attesa del ritorno glorioso di Cristo, si ammala di volontarismo, di un senso gravo-so di cose da fare, di verità da difen-dere, di consenso da mendicare. Il tempo di Avven-to viene troppo frequentemente

banalizzato e rievocato sentimentalmen-te di un’emozione infantile. Nella peda-gogia della Chiesa, invece, è annunciata la speranza del ritorno di Cristo. Perciò le sei settimane dell’Avvento ambrosiano e le quattro settimane dell’Avvento roma-no si ripresentano ogni anno come prov-videnziale invito a pensare alle cose ulti-me con l’atteggiamento credente che invoca ogni giorno: “venga il tuo regno”. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al ne di gua-dagnare Cristo e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede. E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue so erenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: di-mentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al

premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. (Fil 3,9-14) L’Avvento è tempo di grazia non per prepa-rare la commemorazione di un evento pas-sato, ma per orientare tutta la vita nella direzione della speranza cristiana, sempre lieti e insieme sempre insoddisfatti. Invito ad alimentare la virtù della speranza: ne abbiamo un immenso bisogno, noi, il no-stro tempo, le nostre comunità. La speranza è la risposta alla promessa, nasce dall’accogliere la Parola che viene da Dio e chiama alla vita, alla vita eterna. E’ fondata sulla fede, cioè sulla relazione con Dio che si è rivelato nel suo Figlio Gesù come Padre misericordioso e ha reso possi-bile partecipare alla sua vita con il dono dello Spirito Santo. Non sono le risorse e i desideri umani a delineare che cosa sia sensato sperare, ma la promessa di Dio. Lo sguardo può spingersi avanti, avanti, no alla ne, perché l’esito della vita non è la morte, ma la gloria, la comunione perfetta e felice nella Santissima trinità. Il tempo di Avvento è un tempo propizio per imparare a pregare. La speranza è quell’a darsi alla promessa di Dio che confessa l’altezza del desiderio e insieme l’impotenza: perciò preghiamo come Gesù ci ha insegnato: “venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”.

Carissimi, desidero che giunga in ogni casa e ad ogni persona l’augurio per un lieto e santo Na-tale. La celebrazione del mistero dell’incarnazio-ne del Figlio di Dio non può essere un guar-dare indietro: piuttosto, imitando Paolo, protesi verso ciò che sta di fronte, corria-mo verso la meta. L’esito della nostra vita è il compimento nella gioia di Dio: siate sempre lieti, irradiate la gioia, testimoniate la speranza. Che Dio vi benedica tutti.

Monsignor Mario Delpini Arcivescovo di Milano (tratto da “La situazione è occasione”, pro-posta pastorale del nostro arcivescovo)

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Quando ho avuto l’occa-sione di tene-re l’omelia per la cele-brazione di una prima Messa, più volte ho fatto il paragone con l’ultima

settimana della vita di Gesù, perché nella vita del prete si alternano le situazioni dei vari giorni di quella settimana: la domeni-ca delle Palme, poi il Giovedì Santo, il Ve-nerdì e in ne la Resurrezione. Oggi per me è stata un po’ la domenica delle Pal-me, e mi sono detto “lasciali fare, parafra-sando una parola di Gesù, lo fanno per la mia sepoltura, perché si avvicina la data della ne, e poi ancora l’hai fatto per altri sacerdoti, ora tocca a te”. Siccome sono diventato prete oltre i trent’anni, un’eccezione per quei tempi, non avrei mai pensato di arrivare a cele-brare questo anniversario. Il Signore mi ha benedetto, perché otto miei confratelli più giovani di me sono già morti. In quella Settimana Gesù predica nel tem-pio, guarisce ammalati, poi alla sera si re-ca nella casa di Betania dove si ristora, e gode dell’amicizia dei tre fratelli. Sono tutte le persone buone che il sacerdote sempre incontra: lo aiutano in vario modo, lo sostengono, lo incoraggiano, pregano per lui. E sono sempre tante queste per-sone che sostengono l’opera pastorale. Anch’io ne ho incontrate tante in tutte le parrocchie in cui ho vissuto i cinquant’anni di sacerdozio. Anche a Castello, dove sono in pensione e non ho più responsabilità diretta, molti mi hanno aiutato specie in

casa: non mi lasciano mancare nulla. Provengo da una famiglia di contadini, poveri, come molte famiglie di inizio ’900, una cultura elementare: mio padre la quinta, la mamma la quarta. La nonna ma-terna che ho conosciuto di più era analfa-beta, rmava con la crocetta. I miei mi hanno fatto frequentare la scuola di av-viamento al lavoro, equivalente alla terza media. Grazie ai dieci anni di seminario mi sono arricchito spiritualmente e cultural-mente. Qualche volta la famiglia faceva fatica a pagarmi la retta mensile del semi-nario. Diventato prete non ho mai avuto prete-se di destinazione: ho sempre accettato quella destinazione che mi veniva propo-sta, così anche per Castello mi sono sem-pre trovato bene, da Dio! La mia vita è una storia di ringraziamento perché, provenendo dalla povertà della frazione contadina, sono stato fatto par-tecipe con il sacerdozio della grande ric-chezza spirituale e materiale della chiesa, attraverso le comunità dove ho vissuto. E ho sempre trovato misericordia da parte dei fedeli per le mie poche qualità, mi hanno sopportato in tanti sbagli e mi han-no voluto bene. Anche in questa circo-stanza vi chiedo di scusarmi se non sono arrivato a tutti. Ringrazio tanto i sacerdo-ti, anche quelli che mi hanno telefonato o scritto, e a voi parrocchiani di una volta, di Velate e di Vedano, che hanno contribui-to a realizzare il sogno di Giuseppe: Gesù, che promesso la ricompensa anche per un bicchiere d’acqua dato ad uno di questi piccoli, ricompensi con tante benedizioni quanti mi hanno aiutato. don Giuseppe Mario Riva

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Padre Giulio Mariani, nato a Vedano al Lam-bro nel 1933, dopo aver completato la sua formazione teolo-gica negli Stati Uniti é stato ordinato sacer-dote nel 1958. In Ohio è stato re-sponsabile del semi-nario del PIME a Newark, oltre che ani-matore missionario.

Nel 1974, rientrato in Italia dove – dopo un ulteriore periodo di studi all’Università Gre-goriana – venne nominato rettore del Semi-nario di Monza, incarico che tenne no al 1984. Per questo tanti missionari del PIME lo ricordano come un padre che ha accom-pagnato con sapienza i primi passi della loro vocazione. Poi nel 1985 era arrivata anche per lui la gioia della partenza; in un contesto – però – di cile come quello delle Filippine di allo-ra, governate dal regime autoritario di Fer-nando Marcos. L’arcivescovo decise di a -dare al PIME la parrocchia di Paranaque, una zona poverissima dell’estrema periferia di Manila. Così nacque la parrocchia Maria Regina degli Apostoli, tuttora gestita dal PIME, di cui padre Giulio fu il primo parroco, dal 1985 al 1992. L’altro grande ambito del suo apostolato missionario nelle Filippine fu l’impegno nel centro Euntes a Zamboan-ga, nell’isola di Mindanao: un centro missio-nario con il compito della formazione di sacerdoti, religiosi e laici per la missione in tutta l’Asia. Fu padre Giulio ad animarlo

no al 2011 quando il PIME fu costretto a chiuderlo anche per la situazione sempre incandescente nella tormentata isola del sud delle Filippine. Ricoprì anche l’incarico di superiore regio-nale del PIME per le Filippine. Tra le altre situazioni delicate che dovette a rontare in quegli anni nelle Filippine ci furono le uccisioni di padre Tullio Favali, di padre Sal-vatore Carzedda e di padre Fausto Tentorio oltre ai rapimenti di padre Luciano Bene-detti e di padre Giancarlo Bossi.

«Per più di trent’anni tra le popolazioni tri-bali dell’Arakan ha fatto un lavoro magni -co – diceva di padre Tentorio -. La sua era una missione delicata perché quando hai a che fare con l’emarginazione e la povertà sei destinato a dare fastidio». Arrivò poi per lui il tempo del ritorno in Ita-lia a causa delle condizioni di salute. Non abbandonò mai il suo essere missionario: nella casa del PIME di Sotto il Monte, la ca-sa natale di Papa Giovanni XXIII, nché le forze glielo hanno permesso ha incontrato i pellegrini regalando a tutti la sua parola buona di speranza. E anche quando si è do-vuto trasferire nella casa per i missionari anziani e malati a Rancio di Lecco è rimasto

no all’ultimo attivissimo su Facebook, sempre con uno sguardo d’amore particola-re per le sue Filippine. E’ tornato alla casa del Padre lo scorso 18 settembre.

In occasione del sessantesimo di ordinazione sacer-dotale padre Giu-lio scrisse queste parole e preparò questa immagine ricordo. Ora lo possiamo pensare tra le braccia di Gesù nella Pasqua eterna.

“Ripensando a tut-ti questi anni, è stata una gioia rendere presente Cristo Si-gnore nell’Eucaristia tutti i giorni, celebrare la misericordia di Dio innumerevoli volte nel Sacramento della Confessione, spezza-re la Parola di Dio nella predicazione e nell’accoglienza delle persone in cerca di conforto, battezzare, nelle Filippine, tanti, tanti bambini, e stare vicino ai più poveri ed emarginati. Porto nel cuore e nella pre-ghiera le tante persone che il Signore mi ha fatto incontrare insieme alle quali ho cam-minato per costruire il Regno di Dio. Posso dire che, sia pure con le inevitabili di coltà incontrate e i miei errori, tutto è stato do-no.”

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Novembre

Lunedì 11

don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via Don Sturzo - Via Giovanni XXIII (8) Via Giovanni XXIII (2 - 3) Vicolo Isonzo Via Resegone

Martedì 12 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via Gramsci - Via Trento Via Monte Rosa Via Alpamayo - via Grandi Via Schiatti

Mercoledì 13 don Eugenio Suore Suore

Viale Battisti (2-4-8) Via santo Stefano ( no al 57) Via santo Stefano (da 59)

Giovedì 14 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Viale Battisti (20-22-24-34) Viale Battisti (1-1bis-7-9) Via Petrarca - via Pascoli Via Monti - via Parini

Venerdì 15 don Eugenio Suore Suore

Viale Battisti (dal 51 al 109) Via Trieste Via Tagliamento

Lunedì 18 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Viale Battisti (15 - 17) Viale Battisti (3) Via Milano Via XXV aprile

Martedì 19 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Viale Battisti (38-40) Viale Battisti (23-25) Via Italia (dispari) Via Italia (pari)

Mercoledì 20 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via Leopardi Viale Battisti (8bis-10) Via Parada (dal 2 al 16) Via Parada (dal 17 al 29)

Giovedì 21 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via privata Leopardi Viale Battisti (dal 44 al 56) Via Parada (40) Via Parada (dal 30 al 38)

Venerdì 22 don Eugenio Suore

Via Monte Bianco Via Parada (31)

Lunedì 25 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via XXIV maggio (escluso 8) Viale Battisti (dal 111) Via Matteotti (1-3-15) Via Matteotti (4)

I sacerdoti e le suore passeranno nel pomeriggio a partire dalle 17 o dalle 18, rispettan-do l’ordine delle vie e incominciando possibilmente dal numero civico più basso. Se chie-de un po’ di pazienza nell’attesa, perché venga dedicato il tempo minimo necessario per un saluto e per la benedizione. In caso di assenza sarà sempre possibile telefonare in parrocchia (039.492744) o direttamente al sacerdote o alle suore, per concordare una visita. Eventuali variazioni di programma, a causa di imprevisti (malattia o funerale), sa-ranno sempre speci cate sul foglio settimanale degli avvisi Passaparola, disponibile in chiesa parrocchiale.

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Martedì 26 don Eugenio don Paolo Suore

Via Dante (pari) Via Dante (dispari) Largo Donatori del sangue

Mercoledì 27 don Eugenio don Paolo Suore

Via Adamello (8-12) Via Adamello (1-4) Via Al eri (escluso 2 e ditte)

Giovedì 28 don Eugenio Suore

Via XXIV maggio 8 Via Al eri (2)

Venerdì 29 don Eugenio Suore Suore

Via privata XXIV maggio Via IV novembre ( no al 40 - escluso negozi) Via IV novembre (48-50)

Dicembre Lunedi 2

don Eugenio don Paolo Suore

Via Manzoni – Via Foscolo Via Carducci ( no al 20) Via Rimembranze ( no al 9)

Martedì 3 don Eugenio don Paolo Suore

Via Montegrappa Via Carducci (dal 21) Via Rimembranze (dal 10 al 35)

Mercoledì 4 don Eugenio Suore

Via della Vittoria (11) Via Rimembranze (dal 36)

Giovedì 5 don Eugenio don Paolo Suore

Via De Gasperi (dal 2 al 14) Via De Gasperi (15-16-20) Via della Vittoria (escluso 11)

Venerdì 6 don Eugenio Suore

Via De Gasperi (7) Via Podgora (dall’1 al 16)

Lunedì 9 don Eugenio don Paolo Suore

Via Europa ( no al 15) Via Europa (dal 17 all’88) Via Europa (dal 90)

Martedì 10 don Eugenio don Paolo Suore

Via Libertà ( no al 14) Via Libertà (dal 15) Via Podgora (dal 17)

Mercoledì 11 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via Piave (dispari) – Piazzetta don Mazzolari Via Piave (pari) Via Villa (dal 2 all’8) Via Villa (dal 30 al 56)

Giovedì 12 don Eugenio don Paolo Suore Suore

Via Misericordia (ditte al mattino) Via Leonardo da Vinci - via Meucci - Via Fermi (ditte al mattino) Via Villa 20 (A-B-C) Via Villa 20 (D-E)

Venerdì 13 don Eugenio don Paolo Suore

al mattino: ditte di via Al eri al mattino: ditte di viale Battisti (dal 111) via Villa 20 (F-G)

Lunedì 16 Martedì 17

don Eugenio don Eugenio

largo Repubblica (al mattino: negozi - al pomeriggio: famiglie al mattino: piazza Bonfanti e negozi via IV novembre

Da concordare

Parco – autodromo – scuole – comune

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Anche quest’anno non riusciamo a pro-porre l’itinerario per danzati in prepa-razione al matrimonio per … mancanza di coppie che intendono farlo. A dire il vero eravamo arrivati a tre richieste, troppo poche per formare un gruppo signi cativo: il percorso infatti diventa occasione di confronto, di dibattito e di arricchimento vicendevole e spesso l’a atamento che nasce dura anche do-po il matrimonio. Elenchiamo pertanto le date previste

per l’anno 2020 dalle parrocchie vicine, all’interno del nostro Decanato di Lisso-ne, lasciando all’iniziativa personale la ricerca per il Decanato di Monza, altro riferimento vicino. E’ possibile, per chi lavora a Milano o in altre città, interes-sarsi anche presso la parrocchia del po-sto. Si perde un po’ di a atamento con i

danzati, che si può recuperare in vista della preparazione del matrimonio, se viene celebrato in parrocchia.

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Mercoledì 8-15-22-29 gennaio 5-12-19-26 febbraio

presso la parrocchia “Santa Maria Assunta” in santa Margherita di Lissone

Giovedì 23-30 aprile 7-14-21-28 maggio e 4 giugno

presso la parrocchia “Santi Pietro e Paolo” in Lissone

Giovedì 10-17-24 settembre 1-8-15-22-29 ottobre

presso la parrocchia “Santi Pietro e Paolo” in Lissone

Martedì e giovedì 6-8-13-15- 20-22-27-29 ottobre

presso la parrocchia “Sacro Cuore” in Lisso-ne

Iscrizioni presso la segreteria parrocchiale della parrocchia santi Pietro e Pao-lo in Lissone tel. 039.4802144

Sabato 18 gennaio Messa di inizio del percorso

Mercoledì 29 gennaio incontro per i genitori degli sposi

20-23-27-30 gennaio 3-6 febbraio

sabato 8 febbraio

Incontri

conclusione del percorso con cena

Iscrizioni presso la segreteria parrocchiale di Biassono tel. 039.2752502

Incontri presso la parrocchia “San Martino” in Biassono

Incontri presso le parrocchie di Lissone

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Nelle due foto sono ritratte le coppie che domenica 13 ottobre hanno festeggia-to comunitariamente gli anniversari signi cativi di matrimonio (da un anno no ai 64 anni!) Per tutti un augurio e una preghiera perché il cammino prosegua!

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“La Chiesa di Milano intende porre la cura della catechesi degli adulti fra le sue scelte prioritarie, poiché soprattutto gli adulti, e particolarmente oggi, hanno bisogno di conseguire una consapevolez-za matura della loro fede. … Oggetto di momenti speci ci di catechesi sia la stes-sa Bibbia: si introduca il cristiano alle sue fondamentali articolazioni, ai singoli libri e ai singoli temi e siano o erti gli elementi indispensabili per una lettura

personale del Libro sacro. … Ogni parrocchia preveda la catechesi per adulti quale irri-nunciabile momento della propria vita ecclesiale” (Sinodo 34).

Siamo tutti consapevoli della validità delle indicazioni del Sinodo Diocesano. Oltre all’approfondimento della fede di ognuno, il Consiglio pastorale ormai decaduto l’aveva indicata anche come occasione per alimentare legami fraterni tra i parteci-panti, per un cammino comunitario più convinto. Viene spesso ricordata l’entusia-smante esperienza dei gruppi di ascolto della Parola, fatti sorgere nelle case in oc-casione della Missione popolare animata dai Francescani. Il progetto non è accantonato ma, nel frattempo, proponiamo degli incontri quindi-cinali, in due orari diversi (alle 15 e alle 21) in casa san Giuseppe, valorizzando i due documenti diocesani a disposizione quest’anno: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Lettera ai Filippesi) e “La situazione è occasione” (lettera pastorale). Gli incontri si terranno sempre nella giornata del mercoledì da novembre a maggio con il seguente calendario:

13/11 “Corro verso la meta” (Fil 3,14) – Lettera per il tempo di Avvento 27/11 “Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi (Filippesi 1,1-11) 11/12 “E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia” (Lc 2,52) – Lettera per il tempo di Natale 22/01 “Per me vivere è Cristo” (Filippesi 1,12-26) 12/02 “Umiliò se stesso, facendosi obbediente no alla morte e a una morte di croce” (Fil 2,8) - Lettera per il tempo di Quaresima 26/02 “Per questo Dio lo super-esaltò” (Filippesi 2,1-11) 22/04 “Dedicatevi alla vostra salvezza …” (Filippesi 2,12-30) 13/05 “La grazia Del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito” (Fil 4,23) Lettera per il tempo dopo Pentecoste 27/05 “Fratelli, fatevi insieme miei imitatori” (Filippesi 3,1-4,1)

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Ogni tanto capita di incontrare adulti desiderosi di ricevere la Santa Cresima, non essendo riusciti a completare l’itinerario dell’iniziazione cristiana per spostamento dal paese d’origi-ne, per di coltà nel continuare il cammino della Prima Comunione, per diversa collocazione dell’anno della Cresima stessa che varia da Diocesi a Diocesi o semplicemente … per pigrizia! La richiesta emerge solitamente in occasione del matrimonio ma anche se sollecitati a rico-prire il ruolo di padrino o madrina per il Battesimo o la Cresima di qualche parente, solita-mente nipoti. Esiste in Diocesi un itinerario per adulti, con riferimenti suddivisi per zone pastorali: è consi-gliabile pensare alla propria Cresima non pressati da altre preoccupazioni, per farla diventa-re una bella tappa, spesso di recupero, dell’esperienza cristiana. Come muoversi? Serve prendere contatto con il parroco: dopo alcuni colloqui di approfondimento e di accom-pagnamento il parroco stesso indica il luogo dove verrà amministrata la Cresima, con la sola presenza di adulti nella stessa situazione, anche per superare l’eventuale imbarazzo se cele-brata insieme con ragazzi. La data sarà scelta con l’interessato, per evitare trasferte per la-voro o altri impedimenti. Per l’anno 2020 le date e i luoghi sono i seguenti: 12 gennaio a Monza – san Biagio; 2 febbraio a Seregno – Basilica di san Giuseppe; 9 feb-braio a Monza – san Rocco; 3 maggio a Giussano – santi Filippo e Giacomo; 3 maggio a Meda – santa Maria Nascente; 10 maggio a Lissone – santi Pietro e Paolo; 7 giugno a Vimer-cate – Santuario B.V. del Rosario; 5 luglio a Nova Milanese – sant’Antonino Martire; 6 set-tembre a Mariano Comense – santo Stefano Protomartire.

Per chi volesse seguire un percorso di approfondimento sulla parola proponiamo una serie di incontri di lectio divina organizzati a livello decanale. “PERCHE’ ABBIATE LA VITA” – Figure della fede in Giovanni Mercoledì 6 novembre Voce di uno che grida nel deserto: Giovanni il Battista (Gv 1,19-28) Mercoledì 13 novembre Venite e vedete: La chiamata dei discepoli (Gv 1,35-51) Mercoledì 20 novembre Fate quello che vi dirà: Maria la mediatrice (Gv 2,1-12) Mercoledì 27 novembre Vuoi guarire? – Il paralitico della piscina di Betzatà (Gv 5,1-16) Mercoledì 4 dicembre Tu hai parole di vita eterna: la crisi dei discepoli e la fede di Pietro (Gv 6,59-69) Gli incontri saranno tenuti da don Luigi Galli con inizio alle ore 21 presso parrocchiale Cuore Immacolato di Maria (CIM) – Via Nobel, 14 - Lissone

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Carissimo don Eugenio e amici di Vedano, mi fa molto piacere raggiungervi e salutarvi con un augurio di gioia e di pace. Quest’an-no il nostro Santo Padre, papa Francesco, ci chiama a vivere “un tempo straordinario di missionarietà che, secondo il suo invito, “ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo. … Dalla comu-nione con Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle”. … Ogni cristiano deve sentire e vivere la gioia di questa certezza. Nonostante le tan-te di coltà noi, sorelle missionarie di Gesù eterno sacerdote della missione in Ranchi (India) guardiamo avanti con l’ottimismo della fede evangelica e della bontà umana e restiamo impegnate nel nostro servizio di amore e dio solidarietà con i nostri fratelli, qui dove il Signore ha piantato la sua Pre-senza attraverso la nostra piccola comunità e la nostra condivisione con i fratelli più bisognosi. In questo immenso paese, che ha una popolazione di un miliardo e 260 milio-ni di persone, almeno la metà dei cittadini vive al di sotto della soglia della povertà. Il sistema sanitario indiano può vantare una buona qualità di medici, ma chiaramente ciò non basta perché i conti vanno fatti anche e

soprattutto con la scarsità dei mezzi econo-mici: le medicine sono tutte a pagamento e i poveri vanno dal medico quando la malat-tia è all’ultimo stadio. L’educazione scolastica statale lascia molto a desiderare soprattutto nelle zone rurali, quindi c’è tanto analfabetismo e questo nega il diritto a un futuro migliore. Molto spesso i gli, n da piccoli, vanno a lavorare o, nel caso delle bambine, restano a casa ad aiutare e si sposano in tenera età. Grazie a voi abbiamo potuto fare molte co-se e tante altre ne faremo ancora insieme, certe che sempre saremo sostenute e ac-compagnate dalla vostra generosità perché, come ancora dice papa Francesco, “io sono in missione, tu sei in missione”, portando insieme nel mondo il messaggio evangelico dell’Amore di Dio che ama tutti e vuole tutti salvi, senza distinzione di sesso, religione, paese e culture. Quest’anno abbiamo programmato di met-tere un impianto di pannelli solari. Nella zona dove sorge la scuola la corrente elet-trica manca per molte ore durante la gior-nata e questo limita il funzionamento di varie attività come la sala computer, e an-che i laboratori di scienze, per non dire poi che a volte viene a mancare anche l’acqua per il cattivo funzionamento delle pompe.

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Abbiamo già iniziato i lavori pensando che oltretutto diminuiremo così la spesa delle bollette della luce che, essendo la scuola considerata un ente commerciale, sono sempre piuttosto alte. Per questo motivo presentiamo il nostro piccolo progetto, garanzia per il futuro della nostra scuola e motivo di speranza per il futuro dei nostri ragazzi, auspicando con ducia che venga benevolmente accolto. In Gesù Sacerdote con a etto e rinnovata riconoscenza.

suor Mariacielo Missionarie di Gesù eterno

sacerdote - Biella

La nostra parrocchia contribuirà al sostegno del progetto India ospitando iniziative a suo favore nelle giornate di sabato 9 novembre con una serata in auditorium dell’oratorio san Luigi e di domenica 10 con la vendita di prodotti in casa san Giuseppe e davanti alla chiesa.

Domenica 27 ottobre i ragazzi e le ragazze di prima media hanno ricevuto il sacramento della Cresima, amministrata da mon-signor Dario Edoardo Viganò. Eccoli ritratti nelle due foto di gruppo al termine della celebra-zione.

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Il 18 marzo di quest’anno sono stata nominata Presidente della scuola dell’infanzia Litta. Sono passati pochi mesi dall’inizio del mio mandato e sto scoprendo l’interno di una realtà complessa che conoscevo solo da fruitrice: prima da piccola e in seguito da genitore, quando portavo i miei gli. E’ una realtà articolata sotto vari punti di vista, da quello gestionale a quello didattico e il suo apporto è importante, essendo l'unica Scuola dell'Infanzia presente sul territorio veda-nese che si rende sempre disponibile ad un rapporto continuativo e collaborativo con l'Ente Locale. A decorrere dall'anno scolastico 2000/2001 la Scuola dell'Infanzia Litta è stata riconosciuta come scuola paritaria ai sensi della legge del 10 Marzo 2000 (n. 62). E’ una scuola paritaria che svolge una funzione pubblica di indubbia valenza civile e parteci-pa a pieno titolo al sistema integrato dell’Istruzione, collaborando con il territorio nelle sue istituzioni quali: Comune (con cui è in atto una convenzione), Parrocchia, Scuola Primaria, Asili nido, ASL, associazioni di volontariato locale. Come Scuola Cattolica, svolge un servizio pubblico aperto a tutti coloro che la scelgono, accettandone il progetto educativo, a pre-scindere dalle di erenze di ordine etnico, religioso, economico, socio-politico. Attualmente, l’organico della scuola è composto dalle seguenti gure quali cate per titoli ed esperienza: - Anna Mandelli: coordinatrice didattica - Tiziana Colombo, Anna Maria Maggi, Elisa Tamiazzo, Eleonora Villa, Daniela Riboldi, Samuela Boscaratto, Anna Maria Casiraghi : insegnanti di sezione - Michela Mariani: educatrice full time (atelier+pause+nanna) -Beatrice Farina : doposcuola - Prof. Luca Berti Rigo: Motricità Cognitiva Educativa - ErrEmme School: cooperativa che fornisce l’insegnante di inglese -Ivana Andrighetti: segreteria amministrati-va - Paola Centemeri: ausiliaria - Graziella Marchese: cuoca La scuola assicura al suo personale la formazione prevista dalla normativa vigente (Sicurezza-Antincendio-Primo soccorso-Hccp-Privacy). In questa esperienza non sono sola, sono coadiuvata validamente da un Consiglio di Ammi-nistrazione così composto: - Presidente, nominato dai Soci - sei consiglieri: due membri di diritto (famiglia Litta, Parroco pro tempore), due rappresentanti dei Soci, due rappresentan-ti dell’Ente locale. Altro organo fondamentale dell’Ente è l’Assemblea dei Soci, composta dalle persone che, condividendo le nalità indicate nello Statuto, partecipano alla vita dell’Ente con l’iscrizione a Soci dello stesso. La scuola si avvale inoltre di apporti esterni: oltre al Comune, il cui U cio dell’Istruzione è interpellato per varie occasioni, si cita la Parrocchia di santo Stefano per l’aiuto del persona-le volontario e per l’introduzione ai momenti liturgici importanti per la tradizione cristiana, la direzione dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII per la Scuola Primaria e gli Asili nido comunale e privato presenti sul territorio per la continuità educativa, l’Associazione Nazio-nale Alpini gruppo Vedano e l’AVIS per la condivisione di momenti comunitari, l’UONPIA di Lissone per la condivisione di percorsi mirati per bisogni speci ci. In questo anno scolastico, in date da de nirsi, è previsto un progetto Laboratorio per Geni-tori: “GENITORI SI DIVENTA” che si articolerà in tre serate, tenute da Paola Lecchi, esperta in relazioni di aiuto. Le serate saranno aperte anche ai genitori di bambini non iscritti alla no-stra scuola. Due parole anche sulla religione cattolica, posto che la scuola di ispirazione cattolica come la

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Emma Vittoria Fiocchi di Marco e Milena Mauri Leonardo Nazzari di Emanuele e Francesca Bruni Viola Carrara di Mattia e Maria Rosaria Petillo Daniele Giordano di Ra aele e Francesca Bilato Carla Mishell Mesia Ulloa di Juan Carlos e Yseli Ulloa Abreu Giorgia Gaito di Roberto e Nadia Paganoni Geremy Antonio Martinez Encarnacion di Josè Antonio e Teresa Encarnacion Agnese Paleari di Giacomo Carlo e Cristina Montis Matteo Radaelli di Andrea e Mariagrazia Lota Beatrice Ornella Odile Dominique di Manuel Xavier e Sara Margherita Mastrangelo Greta Russo di Armando e Daniela Lucchetti Mattia Bai di Luca e Silvia Filomeni

Rita Catrullo vedova Riboldi Elia Della Torre vedova Sanvito Gianna Milan Padre Giulio Felice Mariani Erminia Milanesi vedova Vergani Alessandro Stefano Tresoldi Alessandro Oliviero Villa

Tommaso Baschera e Anna Milkina Claudio Picentino e Anett Adrienn Roisz

Enrichetta Corno in Sala Erminio (Vittorio) Cerizza Amerigo Costa Fernando Meregalli Luigia Noia in Cortina Aronne Alpino Agostoni Rino Uberti

Litta, permea di signi cato tutti gli ambiti della giornata (dal ringraziare al mattino per quel-lo che c’è, al chiedere aiuto e protezione per sé e per i familiari, dal chiedere benedizione sul cibo che si riceve all’educare al perdono e all’amore reciproco), sosteniamo i bambini nel vi-vere i periodi liturgici forti: Avvento e Quaresima, e a conoscere ogni anno delle gure o dei momenti signi cativi della Storia della Salvezza. Con questo scopo, chiediamo a don Eugenio e a don Paolo di preparare degli incontri per i bambini in cui, tramite la proiezione di immagini della tradizione artistica occidentale, possa-no avvicinarsi ai contenuti del Vangelo. Nella programmazione didattica annuale, invece, viene richiesto alle insegnanti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento dell’IRC di ela-borare dei percorsi esperienziali mirati per fasce d’età, dove alla trasmissione dei contenuti venga associata un’attività espressiva (sia essa di narrazione, di drammatizzazione o di ela-borazione pittorica) per un’adeguata personalizzazione dell’esperienza religiosa. A grandi linee, ho descritto alcuni passi della vita della scuola Litta, chi volesse approfondire la conoscenza, può seguirci sul nostro sito www. scuolamaternalitta.it Lissoni Luisa

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Novembre

Lunedì 11 Inizio benedizioni natalizie delle famiglie

Mercoledì 13 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Sabato 23 alle 18

Raccolta banco alimentare Messa di santa Cecilia

Domenica 24 alle 15.30 Battesimi comunitari

Mercoledì 27 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Sabato 30 alle 21 Serata cori “Ubi caritas et amor”

Dicembre

Domenica 8 alle 15 e alle 16.30 Prima Riconciliazione

Mercoledì 11 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Domenica 15 alle 18 alle 21

S. Messa degli sportivi Concerto dei cori USCI

Lunedì 16 Inizio novena di Natale

Sabato 21 alle 21 Concerto di Natale del Corpo Musicale san Luigi

Domenica 22 pomeriggio alle 15.30

Presepe vivente Battesimi comunitari

Martedì 24 Messe vigiliari alle 18 - 20.30 - 24

Mercoledì 25 Natale del Signore

Giovedì 26 alle 11 20° anniversario di ordinazione di don Matteo Martino

Martedì 31 alle 18 Te Deum di ringraziamento

Gennaio 2020

Lunedì 6 alle 16 Epifania: accoglienza dei Magi e benedizione dei bambini

Mercoledì 1 alle 11 Messa per la giornata della pace

Domenica 12 alle 11.15 Battesimo di Gesù - celebrazione battesimi

Venerdì 17 alle 19 Falò di sant’Antonio

Domenica 19 alle 15.30 Battesimi comunitari

Mercoledì 22 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Domenica 26 Festa della famiglia

Venerdì 31 alle 20.30 San Giovanni Bosco: Messa in Duomo per gli oratori

Febbraio

Domenica 2 Presentazione del Signore: Giornata per la vita

Domenica 9 alle 15.30 In casa Francesco: messa per la giornata del malato

Mercoledì 12 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Domenica 23 alle 15.30 Battesimi comunitari

Mercoledì 26 alle 15 e alle 21 Catechesi degli adulti

Due avvisi importanti:

Il primo: dall’11 novembre, durante il periodo delle benedizioni natalizie delle famiglie, la messa feriale pomeridiana sarà celebrata alle ore 16.30 (e non alle 17.30): le persone già le-gate a su ragi in quei giorni con il vecchio orario passino in segreteria parrocchiale per con-fermarli o spostarli. Il secondo: dal giorno di Natale (compreso) no al giorno dell’Epifania (compreso) gli ora-ri delle messe festive e domenicali saranno quelli estivi cioè 8, 9.30 alla Misericordia, 11 e 18.