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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI AL COMPRENSIVO CARPI 2 AL VIA LA SETTIMANA DELLA GENTILEZZA CARPI OSPITA UNA RETROSPETTIVA DEDICATA AL DOTTOR CONTINI SOCIETA’ SPORT TRA LE RIGHE: Parcheggi: una questione aperta di Sara Gelli LA RITMICA GIARDINO vola ai Nazionali di Serie C L’USHAC IN VISITA A ROMA incontra Papa Francesco LA CAREZZA DELLE MAMME ALLA SIRIA venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13 E’ QUELLO DI EITA NAKAMURA IL VOLTO EMERGENTE DELLA MODA CARPIGIANA. UN’IMPRONTA STILISTICA, LA SUA, ALL’INSEGNA DELLA DUALITÀ. “IL BIANCO E IL NERO, LA FORZA E LA FRAGILITÀ. SONO QUESTI ELEMENTI CONTRASTANTI CHE GUIDANO E CONNOTANO IL MIO LAVORO CREATIVO SIA A LIVELLO VISIVO CHE CONCETTUALE. NON SEGUO LE MODE DEL MOMENTO, AL CONTRARIO, VOGLIO CREARE QUALCOSA CHE VADA SEMPRE CONTROCORRENTE”. La bellezza delle donne “LA CRISI È UN BUON ALIBI PER I FURBETTI” AL VALLAURI VANNO IN SCENA LE OLIMPIADI DELL’INTERCULTURA Riccardo Del Tesoro Eita Nakamura Sabrina Bernabei

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al comprensivo carpi 2 al via la settimana della gentilezza

carpi ospita una retrospettiva dedicata al dottor contini

SOCIETA’

SPORT

tra le righe: parcheggi: una questione aperta di sara gelli

la ritmica giardinovola ai nazionali di serie c

l’ushac in visita a romaincontra papa Francesco

la carezza delle mamme alla siria

venerdì 4 aprile 2014anno XV - n. 13

e’ quello di eita nakamura il volto emergente della moda carpigiana. un’impronta stilistica, la sua, all’insegna della dualità. “il bianco e il nero, la Forza e la Fragilità. sono questi elementi contrastanti che guidano e connotano il mio lavoro creativo sia a livello visivo che concettuale.

non seguo le mode del momento, al contrario, voglio creare qualcosa che vada sempre controcorrente”.

la bellezza delle donne

“la crisi è un buon alibi per i Furbetti”

al vallauri vanno in scena le olimpiadi dell’intercultura

Riccardo Del Tesoro

Eita Nakamura

Sabrina Bernabei

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 132

Parcheggi: una questione aperta

la costruzione del parcheggio interrato nel Piazzale della Meridiana (ex piazzale delle Poste) doveva iniziare nel 2012 ma,

a causa del terremoto, l’opera, la cui realizza-zione resta prevista in project financing, ha subito uno slittamento e ora è disponibile il nuovo progetto preliminare rivisto e riformu-lato alla luce dei mutamenti, principalmente di natura economica, intervenuti negli anni. Così la durata massima della concessione di costruzione e gestione è stata ridotta da 30 a 25 anni e l’importo totale dei lavori è aumen-tato a 3 milioni e 500mila euro (300mila euro in più rispetto al progetto preliminare approvato nel 2012). L’intervento comprende anche il recupero della porzione di isolato tra le vie S. Rocco, G. Bruno e C. Battisti (ex Bocciofila Malatesta) a verde pubblico. 286 i posti auto complessivi che saranno disponibili: 146 in superficie, 140 nell’interrato. Per solleticare l’appetito di possibili candidati, il Comune ha disposto che chi si aggiudicherà la realizzazione del parcheggio in Piazzale della Meridiana, avrà la possibilità di rifarsi potendo gestire dal 1° gennaio 2018 anche tutte le aree di sosta a pagamento. Il parcheggio multipiano di Piazzale Maestri del Lavoro in via dei Cipressi resterà gratuito. La concessione prevede il pagamento a favore del Comune di un canone annuale. Resta da trovare un candidato e non si prevede la fila alla gara d’appalto.E se andasse deserta? Lo sguardo smarrito si rivolge poco distante all’area dell’ex can-tina sociale in stato di abbandono da dieci anni: si tratta di un’area di diecimila metri quadrati di proprietà di Unieco, le cui difficoltà sono ben note. L’idea di realizzarvi un parcheggio coperto da alberature accarezza la mente: dal 2005 è prevista qui la rea-lizzazione, secondo il Piano particolareggiato, di 7 palazzine, dai 4 ai 7 piani d’altezza per un totale di 130-135 alloggi e 270 posti auto interrati. Di quel progetto si sono perse le tracce e anche Unieco pare non essere più interessata a edificare l’area.La questione parcheggi resta più che mai aperta.

Sara Gelli

Tra le righe...

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected]

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COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 2 aprile 2014

Frase della seTTimana...

La IenaIl graffio

FoTo della seTTimana

Tempismo perfetto - Il Carpi calcio conquista la Serie B e l’Assessorato allo Sport assegna il Premio giornalistico Bruno Cucconi al sito ModenaCorre anzichè incoronare di gloria la titanica impresa dei tre prodi che hanno dato alle stampe La grande storia del Carpi. Se non ora, quando?

“La Grande Bellezza di Carpi presenta ogni giorno spazzatura ingombrante lasciata in strada, auto abbandonate, deiezioni di sospetta natura umana nel prato adiacente il Biscione, persone che bivaccano sui muretti delle abitazioni attigue lasciando rifiuti. Asportati sistematicamente dagli operatori Aimag, gli stessi che controllano se abbiamo differenziato i rifiuti urbani .Credo che l’Amministrazione Comunale sia stata poco attiva e sia giunto il momento di intervenire”.Commento di Luca tratto dal nostro sito www.temponews.it

Buche in via Molinari, vicino all’ingresso dell’Ospedale

Arrivederci Nilo…Il 30 marzo è mancato all’affetto dei suoi cari nilo ariani di anni 94. Ne danno il doloroso annuncio i figli marinella e massimo, il genero silvio, la nuora claudia, i nipoti matteo e alessandra unitamente ai parenti tutti. Le Maestranze della carrozzeria ariani partecipano commosse per la scomparsa del Signor Nilo, fondatore della ditta.

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3venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

sisma e ricosTruzione

“Un concerto di benefi-cenza per

contribuire a siste-mare qualcosa che il terremoto ci ha por-tato via e, al tempo stesso, dare spazio a quell’underground musicale nostrano che tanto merita, ma che purtroppo ha così poche occasioni per essere apprezzato”.

Istituito un Tavolo tecnico di confronto tra professionisti e Regione: era ora!

Mude e Sfinge: eliminiamo ogni dubbioun Tavolo tecnico di confronto che, a cadenza regolare

e periodica, vedrà riunirsi professionisti e tecnici pubblici per chiarire i tanti dubbi inerenti le prati-che Mude e Sfinge, la cui interpretazione rischia di rallentare l’opera di rico-struzione post-terremoto. E’ questo il risultato a cui sono pervenuti gli Ordini professionali della nostra Regione coinvolti nell’ope-

ra di ricostruzione, dietro impulso dell’ordine degli ingegneri di modena il cui presidente augusto Gambuzzi (in foto) sotto-linea che “l’istituzione di un tavolo permanente di confronto costituisce un importante passo in avanti, poiché consentirà di realiz-zare una sintesi mediata, rapida e condivisa di tutte

le problematiche ricorren-ti durante le fasi istruttoria, esecutiva e di rendiconta-zione dell’iter previsto per i progetti di ricostruzione. Sia come tecnici progetti-sti, sia come tecnici delle Pubbliche Amministrazioni – prosegue Gambuzzi – potremo ottenere, in tempo reale, risposte certe, univo-che e indipendenti dalle in-

terpretazioni dei singoli, in relazione alla applicabilità delle ordinanze, portando i singoli casi concreti diretta-mente sul tavolo della strut-tura tecnica della Regione Emilia Romagna”.Il tavolo tecnico è già operativo e verrà convocato il primo martedì di ogni mese, fino a esaurimento delle problematiche rileva-te. “Al fine di rendere più efficaci i singoli incontri del Tavolo - conclude Gambuzzi

- accoglieremo tra i nostri iscritti i quesiti e le osserva-zioni sulle problematiche incontrate o non risolte. Il mio personale impegno su questo fronte nasce dalla conoscenza delle difficoltà che stanno incontrando i miei colleghi, nonché dalla convinzione che un dialogo diretto con le istituzioni possa portare a risultati cer-ti e soddisfacenti in tempi accettabili, sia per i profes-sionisti sia per i cittadini”.

continuano i disagi dei terremotati. Fioccano infatti le

segnalazioni di cittadini alle prese con ulteriori inghippi e lungaggini burocratiche. Gli sfollati che sono riusciti ad avviare i cantieri di ripristino delle proprie abitazioni lesionate dal sisma del maggio 2012 si sono imbattuti nell’enne-simo ostacolo: Enel. In nu-merosi casi, per procedere coi lavori, occorre rimuo-vere i contatori, operazione che sta bloccando alcuni cantieri, creando evidenti difficoltà e allontanando ulteriormente il rientro nelle abitazioni. “Dopo il sopralluogo del tecnico di Enel, pagato oltre 100 euro - spiegano i condomini di due palazzine fossolesi - siamo ancora in attesa di ricevere il preventivo per la rimozione dei contatori.

GlI SFollATI Che Sono RIuSCITI Ad AVVIARe I CAnTIeRI dI RIPRISTIno delle PRoPRIe AbITAzIonI leSIonATe dAl SISMA del MAGGIo 2012 SI Sono IMbATTuTI nell’enneSIMo oSTAColo

Fino a 60 giorni per rimuovere i contatori della luce

Da allora è già passato un mese: questa lentezza sta compromettendo i lavori e il rischio è quello di vedere

il cantiere bloccato. Siamo stanchi di aspettare: voglia-mo tornare a casa nostra”.Di questi inspiegabili

ritardi abbiamo chiesto conto direttamente a Enel: “la semplice rimozione dei contatori viene eseguita da Enel Distribuzione nell’ar-co di pochi giorni mentre, nel caso di lavori più com-plessi, l’iter si allunga, fino a 60 giorni, come previsto dalla normativa vigente. In questo periodo non solo Enel ma anche il cliente è tenuto a eseguire dei lavori preliminari e propedeutici di sua competenza, affin-ché l’azienda possa poi intervenire”. Certamente anche il capitolo relativo ai costi rappresenta l’en-

nesima beffa ai danni dei terremotati i quali hanno già sostenuto innumerevo-li spese che il contributo previsto dalla Cambiale Errani non contempla e, di conseguenza, non verranno risarcite. “Il terremoto è una calamità naturale. Non è certo colpa nostra se oggi siamo costretti a staccare e ricollocare successiva-mente i contatori. Enel dovrebbe farsi carico di queste spese”, proseguono gli sfollati. “Quando viene richiesto un sopralluogo preventivo (100 euro più Iva) per verificare o sposta-

re una linea elettrica o una presa utente alla quale è sotteso un contatore, viene richiesto un contributo pre-ventivo. La spesa, qualora i lavori siano riconduci-bili a effettive situazioni di pericolo e di messa in sicurezza dei nostri impian-ti, viene poi restituita e le conseguenti attività sono eseguite a carico di Enel”. Insomma la buona notizia è che i denari anticipati dai cittadini verranno restituiti, quella brutta è che, ancora una volta, occorre pazienta-re. Fino a sessanta giorni.

Jessica Bianchi

a quasi due anni di distanza dal terremoto che ha

colpito l’Emilia c’è ancora tanto da fare per aiutare gli abitanti dei territori più colpiti a ritornare alla nor-malità e, ancora una volta, è la musica con la sua forza a dare una mano con il concerto benefico Heavy Live Aid in programma il 12 e il 13 aprile al Bor-derline di Modena, in via Cassiani, 184. “L’idea -

due GIoRnATe dI MuSICA PeR AIuTARe l’eMIlIA ColPITA dAl SISMA. È l’heAVY lIVe AId In PRoGRAMMA Il 12 e Il 13 APRIle Al boRdeRlIne dI ModenA

rock and heavy metal per l’emiliaspiegano gli organizzatori dell’evento Francesca Mercury e Daniele Aba-te - nasce dal desiderio di fare qualcosa di buono e utile per la nostra terra e, al contempo, sfatare il mito dell’hard rock e dell’he-avy metal come musica

dei “cattivi” mettendola al servizio di una buona causa. Un concerto di beneficenza per contribuire a sistemare qualcosa che il terremoto in Emilia del 2012 ci ha portato via e, al tempo stesso, dare spazio a quell’underground mu-sicale nostrano che tanto merita, ma che purtroppo ha così poche occasioni per essere apprezzato”.L’evento avrà luogo il 12 e il 13 aprile nel locale mo-denese Borderline e coin-volgerà 10 band emiliane. “Sin dal primo giorno - raccontano Francesca e Daniele - siamo stati subis-sati di richieste per poter partecipare all’evento, così abbiamo deciso di coinvol-gere la gente attraverso un sondaggio, sia per quanto riguarda le band che la location. Tutti i partecipan-ti, provenienti da Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia, si esibiranno gra-tuitamente, mentre il locale offrirà lo spazio, il lavoro del proprio staff e le pro-prie attrezzature istituendo un biglietto di ingresso di 5 euro. Somma che verrà completamente devoluta alla causa. L’evento vedrà

anche la partecipazione di Lenzotti Strumenti Musicali di Modena, che metterà a disposizione, in maniera gratuita, un’in-

tera backline. Vi sono poi grafici, fotografi, balleri-ne, giornalisti che si sono offerti di prestare i loro servizi per dare una mano

e rendere le serate ancor più memorabili. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare davvero qualcosa di bello ma, soprattutto, di utile. L’intero ricavato della serata sarà devoluto al Circolo in Musica Mar-co Oliva di Cavezzo, un obiettivo piccolo ma alla nostra portata per riporta-re la musica in un centro tanto colpito dal sisma e ridare ai giovani della zona un luogo dove potersi esprimere”. E’ la musica che si mette al servizio della musica, dell’aggregazione e della condivisione.

Chiara Sorrentino

Daniele Abate

Francesca Mercury

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 134

casa mia, quanto mi

costi...

riccardo Del Tesoro è uno dei più ap-prezzati amministra-

tori di condominio a Carpi. Tra i compiti di un ammini-stratore: seguire le deli-bere delle assemblee, far rispettare il regolamento di condominio, riscuotere le quote condominiali ed ero-gare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edi-ficio. Ogni anno l’ammini-stratore deve presentare il consuntivo di tutte le spese sostenute, sulla base del preventivo approvato pre-cedentemente dall’assem-blea dei condomini, con annessa ripartizione delle spese. Oltre alla normale e ordinaria gestione, l’ammi-nistratore deve occuparsi anche della gestione delle spese straordinarie, auto-rizzato, anche in questo caso, dall’assemblea, a patto che tali spese non siano urgenti. Non ultimo, spetta al professionista il lavoro di mediazione per evitare, se possibile, azioni legali molto costose per chi le subisce.Del tesoro, è elevato il numero di chi non paga puntualmente le spese condominiali?“Purtroppo sì, dal 2007 al 2013, si è registrata una crescita costante di condomini che non pa-gano puntualmente, fino ad arrivare al 50-60% del totale. All’inizio era-no soprattutto famiglie di stranieri, pakistani e marocchini. Oggi non si re-gistrano grosse differenze tra italiani e stranieri. Dal giugno scorso, fortunata-mente, la legge consente di staccare le utenze a chi è moroso da almeno sei mesi: stacchiamo l’acqua nell’appartamento di una famiglia che non paga più le spese condominiali vedo che si arriva presto a una mediazione. Dopo mesi di irreperibilità e di mancate risposte anche alle lettere dell’avvocato, gli inquilini morosi arrivano

“CI Sono MolTe PeRSone In CASSA InTeGRAzIone o dISoCCuPATe Che MoSTRAno lA VolonTà dI PAGARe e PoRTAno I SoldI un Po’ AllA VolTA; 100 euRo un MeSe, 200 l’AlTRo, PIAn PIAno RIPIAnAno I debITI e RIeSCono A FAR FRonTe Alle SPeSe. SeI Su dIeCI VAnno SolleCITATI Con le buone o Con le CATTIVe. dI CeRTo le dISPonIbIlITà eConoMIChe Sono In CAlo e le SPeSe FISSe AuMenTAno”. PARolA dell’AMMInISTRAToRe dI CondoMInIo RICCARdo del TeSoRo

“la crisi è un buon alibi per i furbi”

nel mio ufficio per trovare una soluzione al problema. A volte sono stato anche minacciato ma, a mali estremi, occorrono estremi rimedi. Chi ha davvero problemi e difficoltà economiche vie-ne aiutato, può rateizzare e un accordo si trova: il Co-mune di Carpi, tra l’altro, ha anche istituito un bando per correre in aiuto dei

casi più difficili e diversi inquilini hanno chiesto il mio intervento con una certificazione per ottenere i fondi. Ma ci sono anche molti furbi: persone che hanno il denaro per pagare, ma non pagano. Tanto che, quando stacco l’acqua, hanno immediatamente i 4-5.000 euro necessari per ripianare il debito. La crisi è un buon alibi per i furbi, non solo un guaio per chi la subisce davvero. Ci sono situazioni in cui chi non paga arriva in ufficio con l’ultimo modello di tele-fono, il giaccone firmato e l’auto nuova nel parcheg-gio. Prima di questa nor-mativa era difficile recupe-rare i crediti, i tempi della legge sono lunghissimi e non sempre si arriva a una soluzione: cosa si pignora a chi non ha nulla intestato a sé?”.c’è comunque una “fa-miglia tipo” che a carpi fatica ad affrontare le spese fisse per la casa?

“Ci sono molte persone in cassa integrazione o di-soccupate che mostrano la volontà di pagare e portano i soldi un po’ alla volta; 100 euro un mese, 200 l’altro, pian piano ripia-nano i debiti e riescono a far fronte alle spese. Sei su dieci vanno sollecitati con le buone o con le cattive. Di certo le disponibilità economiche sono in calo e le spese fisse aumentano”.molti lamentano di faticare a pagare il mutuo; rispetto al pas-

sato, aumentano gli appartamenti requisiti dalle banche a carpi?“In molti casi faccio il de-creto ingiuntivo a proprie-tari di appar-tamenti che non pagano nemmeno il mutuo e quindi le banche già stanno procedendo per la messa in vendita all’asta. A Carpi gli appartamen-ti all’asta sono dav-vero tantissimi e chi ha soldi fa ottimi affari. Case da 180.000 euro di valore vengono messe all’asta a 150.000 e scendono fino a 50-60mila euro. A quel punto c’è chi compra anche begli appartamenti a prezzi stracciati”.le nuove normative hanno complicato gli interventi per i lavori straordinari?“Sì, con le nuove norma-tive da giugno serve un fondo cassa per dare il via a lavori straordinari: riparare un tetto, intonaca-re, migliorare gli impianti elettrici, le fognature, non si può più iniziare senza un fondo cassa e, a volte, sono cifre elevate. I lavori così non partono o ritardano, aggravando i problemi”.se tu dovessi dare un

consiglio a chi cerca casa oggi, su cosa lo orienteresti?“Allo stato attuale io consi-glierei l’affitto; ottenere un

mutuo è diffici-le proprio per-ché le banche che hanno dato finanziamenti del 100-120% nei primi anni duemila si sono ritrovate a non incassare quanto presta-to. A Carpi, ad esempio, molti stranieri hanno acquistato case degli Anni ‘70

con il mutuo: hanno pagato le rate per il primo anno e poi hanno smesso. Anche una volta messe all’asta e vendute, occorre poi altro tempo per sfrattare chi ci vive e se ci sono minori la faccenda si complica ulteriormente. Oggi le banche vogliono garanzie: i genitori, il tito-lare, amici, parenti, qual-cuno che firmi e assicuri che il mutuo verrà onorato. Conviene l’ affitto anche perché i prezzi sono un po’ calati rispetto al pas-sato, questo nonostante le tasse siano aumentate per i proprietari di case: sono talmente tante le situa-zioni in cui gli inquilini non pagano l’affitto che i proprietari preferiscono accontentarsi sul prezzo e affittare a persone fidate. A Carpi ci sono stati diver-si casi di inquilini in affitto che, oltre a non pagare, hanno completamente svuotato appartamenti arredati vendendo tutto! Persino i termosifoni! E mandarli fuori casa ri-chiede tempi lunghissimi, purtroppo. Qualcuno oggi mi dice che aver investito i propri risparmi in case an-ziché spenderli in viaggi e vino si è rivelata una sfor-tuna. Significa che qualco-sa, dal punto di vista delle leggi, proprio non va”.

Clarissa Martinelli

“A Carpi ci sono stati diversi casi

di inquilini in affitto che, oltre a non pa-gare, hanno com-pletamente svuo-tato appartamenti arredati vendendo tutto! Persino i ter-mosifoni! E mandarli fuori casa richiede tempi lunghissimi, purtroppo”.

Riccardo Del Tesoro

“Dal 2007 al 2013, si è registrata una

crescita costante di condomini che non pagano puntualmente, fino ad arrivare al 50-60% del totale. All’inizio erano soprattutto famiglie di stranieri,pakistani e marocchini. Oggi non si registrano grosse differenze tra italiani e stranieri”.

“Ci sono anche molti furbi:

persone che hanno il denaro per pagare, ma non pagano. Tanto che, quando stacco l’acqua, hanno immediatamente i 4-5.000 euro necessari per ripianare il debito”.

“Chi ha davvero problemi

economici viene aiutato, può rateizzare e un accordo si trova: il Comune di Carpi, tra l’altro, ha anche istituito un bando per correre in aiuto dei casi più difficili e diversi inquilini hanno chiesto il mio intervento con una certificazione per ottenere i fondi”.

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5venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

Parcheggiodell’ospedale

Multe in arrivo per i furbetti

novità nei regolamenti che disciplinano l’uti-lizzo dei parcheggi

dell’Ospedale Ramazzini e del Distretto sanitario di Carpi. I cambiamenti in particolare interessano l’area interna ospedaliera che comples-sivamente ospita 182 posti auto. L’obiettivo è quello di migliorare l’utilizzo delle piazzole di sosta, mettendo fine a una serie di compor-tamenti di automobilisti indisciplinati che hanno sol-levato le proteste soprattutto da parte di cittadini disabili o con difficoltà, come la sosta fuori dagli spazi indicati o nei posti riservati ai portatori di handicap o pazienti che si sottopongono alla dialisi, o la sosta in corrispondenza delle scale e dei percorsi pedona-li. In questo modo si vuole garantire sicurezza e funzio-nalità degli automezzi di ser-vizio addetti, ad esempio, al trasporto infermi, consegna pasti e rimozione rifiuti.L’azienda usl ha deciso di attivare un servizio di rimozione o bloccaggio dei veicoli o motoveicoli che violano quanto previsto dal regolamento. Alle nuove misure sarà data la massima evidenza attraverso una serie di cartelli allestiti nei par-cheggi e negli spazi di attesa dell’ospedale e del distretto. Insomma stop al parcheggio selvaggio! E per i furbetti sono in arrivo multe e gana-sce. Trasgressori avvertiti.

a distanza di un mese dall’introduzione del nuovo Cup,

a Carpi l’emergenza è rientrata come dimostra l’immagine scatta lunedì 31 marzo all’interno della sala d’attesa al piano terra della palazzina di Piazzale Donatori di Sangue: alle 9 del mattino in fila c’erano quattro persone. In queste settimane la situazione più volte è stata critica ma si è evitato l’in-ferno: a Modena, al Cup di via del Pozzo, alcuni utenti sono svenuti per la stan-chezza legata alle troppe ore di attesa. A Carpi alcuni utenti sabato mattina si sono adirati: per non oltre-passare l’orario di chiusura delle 13 gli operatori hanno tolto l’emettitore di numeri mentre continuavano ad affluire cittadini. La situa-zione è degenerata e gli operatori sono stati costret-ti a chiedere l’aiuto della vigilanza privata che però non era in servizio.

CoSA È CAMbIATo? “SI TRATTA SeMPlICeMenTe - SPIeGA SAVeRIo CATellAnI, ReFeRenTe CuP e SPeCIAlISTICA AMbulAToRIAle del dISTReTTo dI CARPI - dI unA SoSTITuzIone del PRoGRAMMA, oRMAI VeCChIo PIù dI VenT’AnnI e Che GIRAVA AnCoRA Su doS”.

nuovo cup, passi avanti ma troppo lenti

Ma cosa è cambiato al Cup? “Si tratta semplice-mente - spiega Saverio Catellani, referente Cup e specialistica ambulatoriale del distretto di Carpi - di una sostituzione del pro-gramma, ormai vecchio più di vent’anni e che girava

ancora su Dos. Il nuovo software fornisce le stes-se prestazioni, in alcuni casi migliori rispetto al precedente programma, in altri casi no, ma abbiamo lavorato durante questo mese per mettere a punto il cervellone con manuten-

zioni straordinarie”. Per poter effettuare prenotazio-ni da casa propria, la nuova frontiera prevista dal nuovo Cup, occorrerà però atten-dere anni. Così come agli sportelli, anche nelle farmacie si sono registrati disagi: “la

situazione si va nor-malizzan-do” spiega il dottor Giuseppe Carama-schi della Farmacia San Giu-seppe in via Giovanni XXIII “ma non abbia-mo avuto l’adeguata formazione per affron-tare il cam-biamento e ci siamo dovuti arrangiare

in corso d’opera”. Alla Farmacia S. Chiara in via De Sanctis, vicina all’ospedale, le prenota-zioni da gestire non sono un’esagerazione eppure il dottor Francesco Orlandi rileva “l’estrema lentezza del nuovo programma”.

Insomma, nelle farmacie gli operatori hanno dovuto perdere un sacco di tempo. “Ogni giorno ce n’è una nuova” racconta il dot-tor Marco Ferrari della Farmacia Santa Caterina in via Pezzana. “All’inizio il sistema non era in grado di leggere il codice delle impegnative dei medici non aggiornati col nuovo programma e siamo stati costretti a inserire i numeri manualmente. Al minimo errore si è costretti a rico-minciare daccapo la proce-dura. Col nuovo software, infine, non si vedono più le disponibilità di alcune strutture e ospedali”.“Il collegamento Adsl salta spesso - commenta la tito-lare della Farmacia Santa Caterina, Marina Colli - e non è più veloce come prima. In vista dell’intro-duzione della ricetta elet-tronica occorrerà verificare l’effettiva affidabilità del servizio Adsl prima di cari-carlo ulteriormente”.

ReGGIo eMIlIA È In eMeRGenzA RIFIuTI e hA InVoCATo l’AIuTo dI PARMA ChIedendo dI ConFeRIRe 450MIlA TonnellATe dI IndIFFeRenzIATA. l’ASSeSSoRe GRIllIno FollI CITA CARPI Il CuI IMPIAnTo “È MolTo PIù VICIno Alle dISCARIChe ReGGIAne”.

Sos rifiuti, Reggio chiede aiutor

eggio Emilia è in emer-genza rifiuti e ha invo-cato l’aiuto di Parma

chiedendo di conferire 450mi-la tonnellate di indifferenzia-ta all’impianto di trattamento meccanico del Cornocchio, da qui al 2017. Reggio Emilia ha deciso due anni fa di spegnere l’impianto di incenerimento per realizzarne uno per il trattamento meccanico bio-ologico, ma i lavori devono ancora concludersi. Nel frat-tempo Reggio Emilia intende portare i rifiuti nelle proprie discariche ma è sprovvista di impianti per il pretrattamento di selezione, passaggio neces-sario per il conferimento in discarica. Nessuno si pro-

nuncia apertamente ma mol-ti pensano: “Ve l’avevamo detto”. Il modello Reggio, che era piaciuto tanto a certi ambientalisti spinti, mostra quindi le sue debolezze. Una provincia in emergenza non va lasciata sola, a maggior ra-gione alla luce di un Piano dei Rifiuti la cui gestione passerà presto alla Regione e supere-rà i confini provinciali, ma ci sono aspetti da discutere. Fra questi, il fatto che si tratta di far viaggiare 450mila tonnellate di spazzatura, senza nessuna previsione di calo della pro-duzione. A Parma gli impianti TMB sono due, a Borgotaro e a Ugozzolo, e ora Reggio chiede di riaprire quello del

Cornocchio, fermo da due anni. Qualsiasi valutazione verrà fatta in sede di confe-renza dei servizi a Parma ma mentre la Provincia è possibi-lista, per il Comune di Parma non sembra un’operazione dal bilancio ambientale sostenibi-

le. “Rileviamo inoltre - scrive l’assessore all’ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli - che vi sono impianti TMB attualmente sottouti-lizzati molto più vicini alle discariche reggiane come ad esempio quello di Carpi”. Il

riferimento è all’impianto TMB di Aimag, quello per il quale il Piano regionale prevede la chiusura ma che Aimag vorrebbe conser-vare attivo per non com-promettere la filiera dei rifiuti costruita nel corso degli anni. Prenderebbe così corpo l’alternativa che la stessa multiutility avrebbe avanzato alla Re-gione: mantenere attivo il

TMB di Carpi che già esiste e costruire ex novo nella fra-zione reggiana di Gavassa un impianto di dimensioni (e co-sti) inferiori rispetto a quelle previste dal Piano Regionale dei Rifiuti.

S.G.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 136

ConCluSe le olIMPIAdI dell’InTeRCulTuRA PReSSo l’ISTITuTo VAllAuRI dI CARPI. unA SeSSAnTInA I GIoVAnI PARTeCIPAnTI: “l’IdeA AllA bASe del PRoGeTTo eRA quellA dI AVVICInARe I RAGAzzI deI VARI GRuPPI eTnICI AFFInChé IMPARASSeRo quAlCoSA dellA CulTuRA e dell’eSPeRIenzA deGlI AlTRI”.

l’integrazione va in scena al vallauri“

Quando ho iniziato a insegnare all’Istituto Vallauri, nel 1987,

c’era un solo ragazzo stra-niero: un congolese. Oggi sono 180 e rappresentano un terzo della popolazione scolastica” commenta il docente di Italiano e Storia, Paolo Gera. “Ogni giorno, ogni lezione, rappresen-tano una sfida straordina-ria. Bellissima. Il nostro istituto è un crogiolo di culture e tradizioni diverse. Qui si concentrano anche situazioni complesse, con ragazzi difficili. La scuola è lo specchio della società reale. Un microcosmo che riflette le dinamiche ester-ne. Un osservatorio privile-giato”, prosegue il docente. E la scuola può diventare un importante e prezioso la-boratorio di buone pratiche: “occorre trovare gli stru-menti necessari per svilup-pare collaborazione ed em-patia tra i vari gruppi etnici, affinché si possa converge-re verso obiettivi comuni. Condivisi”. Le Olimpiadi dell’Intercultura rappre-

sentano l’ennesimo passo avanti fatto dal Vallauri verso l’integrazione. “Da anni i nostri ragazzi parte-cipano alle Olimpiadi della Matematica una formula che si è rivelata davvero vincente. Mi sono chiesto perché non giocare la stessa carta sul tema dell’Intercul-tura?”. Le olimpiadi sono nate così, in punta di piedi, come tutte le cose belle, dopo anni di sensibilità da parte dell’istituto al tema

dell’integrazione scolasti-ca, attraverso l’organizza-zione puntuale di “corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana e di rinforzo lingui-stico”, in un panorama na-zionale alquanto desolante. Basti pensare, continua Paolo Gera, responsabile dell’Intercultura dell’Ipsia di Carpi, “che il Ministero non prevede alcun piano per l’integrazione, deman-dando ogni progetto alle autonomie scolastiche”. L’idea alla base dell’inno-

vativo progetto era quella “di avvicinare i ragazzi delle varie etnie, che ten-denzialmente fanno gruppo tra loro, affinché imparas-sero qualcosa della cultura e dell’esperienza degli altri”. Obiettivo pienamen-te riuscito. La prima edi-zione delle Olimpiadi - che hanno fatto guadagnare alla scuola, unica in Provin-cia di Modena, il titolo di associated school da parte

dell’Unesco - è andata in scena il 21 e 22 marzo, (grazie alla collaborazione dei docenti Davide Berga-maschi, Emanuela Croci, Rosanna Gariano e An-gioletta Taurasi) quando una sessantina di ragazzi si sono presentati volontaria-mente per vivere l’originale esperienza. “Gli studenti sono stati divisi in gruppi che rispecchiavano la com-posizione etnica dell’isti-tuto e si sono confrontati

su varie materie: dalla geografia alla musica, dalla religione alla lingua, dallo sport all’etica”. Ed è stata proprio l’etica ad accende-re il dibattito “profondo e partecipato”, spiega Gera, il quale ha stimolato i ragazzi a discutere circa il metodo adottato dai chirurghi di guerra: il triage secondo Gino Strada, fondatore di Emergency, si basa sulle possibilità di sopravviven-za del paziente e non sulla sua gravità. Nel senso che si opera chi ha più possibilità di rimanere in vita durante e dopo l’intervento, invece di soccorrere il paziente più grave ma con meno possibi-lità di salvezza. E allora chi deve essere operato per pri-ma? Un padre, una madre, un bambino o un nemico? “Le risposte sono sta-te diverse: molti hanno privilegiato il nemico, per lanciare un segnale concreto di pace. E’ stato davvero un bel momento di crescita personale. La partecipazione di questi ragazzi è la vera vittoria dell’iniziativa”, conclude il docente. Un modo diverso di fare lezione, divertente e partecipato che ha visto il protagonismo dei ragazzi. Tutti. Anche di coloro che faticano maggiormente a sentirsi parte integrante di un gruppo, come ha ben ri-assunto un giovane senega-lese: “per la prima volta mi sono sentito davvero parte di questa scuola”.

Jessica Bianchi

Staff delle Olimpiadi dell’Intercultura. Da sinistra Davide Bergamaschi, Angioletta Taurasi, Paolo Gera, Rosanna Gariano ed Emanuela Croci

l’inquilino bisbetico sorride e i vicini si domandano il perché:

erano anni che non lo face-va! L’unico a conoscerne il motivo è il bambino che vive all’ultimo piano del condomi-nio: prima di andare a scuola, si è preoccupato di dare una mano all’anziano brontolone a scendere le scale. Un piccolo esempio di ciò che potrebbe accadere durante la seconda edizione della Settimana della gentilezza, iniziativa quest’an-no interamente organizzata dalle classi 3G, 3D e 2D della Scuola Media Guido Fassi che porterà tutte le famiglie dei 1.546 alunni del Comprensi-vo Carpi 2 a compiere atti di gentilezza dal 5 al 12 aprile. “Un modo per sensibilizzare i giovani circa l’importanza di mettere in pratica, giorno dopo giorno, atti di altruismo gratuito e disinteressato. Un valore spesso desueto, quel-lo della gentilezza, che deve invece diventare protagonista a scuola, come in famiglia e nella comunità in generale”, spiega la professoressa Jenny

ToRnA, dAl 5 Al 12 APRIle, lA SeTTIMAnA dellA GenTIlezzA, oRGAnIzzATA dAI RAGAzzI delle ClASSI 3G, 3d e 2d dellA SCuolA MedIA GuIdo FASSI

quando un gesto fa la differenza

Poletti, coordinatrice insie-me a Rossella Sansone del progetto. Gesti, piccoli, ma contagiosi, capaci di innesca-re comportamenti virtuosi a catena. “Dapprima ci siamo

concentrati sul significato della gentilezza attraverso la poesia e la letteratura, succes-sivamente, abbiamo creato vo-lantini multimediali riportanti frasi originali che raccontano

cosa significhi per ciascuno di noi tale valore”, racconta la studentessa Alessia Sacchi. “Ogni classe è stata suddivisa in gruppi, ognuno con un com-pito preciso - spiegano Elena

Barbieri e Chiara Camurri - per organizzare al meglio la settimana e renderla ricca di idee e creatività”. E a questa generazione 2.0, l’estro non manca di certo, così come la dimestichezza con la tecnolo-gia: “non potevamo non creare una pagina Facebook dedicata - sorridono Sarah Santoro e Giacomo Rossi - e sfruttare appieno tutte le risorse offerte dagli smartphone”. Gli alunni, giorno dopo giorno, si impe-gneranno a rendere concreta la cortesia, a scuola come a casa: ogni gesto cortese ver-rà documentato sul diario di bordo di classe e sarà riportato sullo Smartometro, “un car-tellone riportante la batteria di uno smartphone che si ri-carica grazie ai gesti gentili compiuti”, spiegano Matilde Callegari e Niccolò Codelup-pi. Al termine della settimana verranno premiate le tre clas-

si più gentili, alla presenza di Giorgio Aiassa, fondatore del Movimento Italiano per la gentilezza.Sul social network verrà anche lanciata la Kindness Nomina-tion: “i ragazzi dovranno fo-tografare un atto di gentilezza e poi passeranno il compito ad altri nominati”, racconta Sarah Santoro. Alla faccia della moda più distruttiva del momento, la Nek Nomination! Sarà poi organizzata all’in-terno dell’istituto una gara di frasi originali: le migliori saranno trasformate in poster e comporranno la mostra dal titolo Gentilezza aumentata. Durante la settimana alcune classi si recheranno poi alla Casa del volontariato per av-vicinarsi al tessuto associativo locale e verrà lanciata l’azione Aggiungi un prodotto alla tua spesa: “tutti i generi alimentari

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7venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

Documento reDatto ai sensi Dell’art. 7 comma 2 Della leGGe 22 FeBBraio 2000 coDice Di autoreGolamentaZione in materia Di attuaZione Del principio Del

pluralismo, DisposiZioni Di attuaZione Della Disciplina in materia Di comunicaZione politica e Di parita’ Di accesso ai meZZi Di inFormaZione

Il sottoscritto Prandi dott. Gianni in qualità di legale rappresentante di RADIO BRUNO società cooperativa con sede legale in Carpi (MO) Via Nuova Ponente 24/A, codice fiscale 00754450369 quale titolare dell’impresa del periodico denominato “TEMPO” con riferimento al proprio intendimento di diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le Elezioni Amministrative ed Europee RENDE NOTO quanto segue:a) condizioni temporali di prenotazione degli spazi per messaggi politici autogestiti a pagamento con l’indicazione del termine ultimo entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati:- inizio 31 marzo 2014- termine ultimo 12 maggio 2014b) modalità di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi politici autogestiti a pagamento:- tramite telefono, fax o e-mail alla ns. sede di Carpi tel. 059.645566 fax 059.698113c) Presso la sede dell’editore è depositato il regolamento con le relative tariffe di accesso, in ottemperanza alle normative vigenti.

d) I testi contenenti messaggi politici autogestiti e relative foto, devono essere recapitati, alla sede del pe-riodico TEMPO non oltre il lunedi’ mattina di ogni settimana, per l’uscita del venerdì. Il testo deve essere redatto in WORD e le foto devono essere in formato JPG.e) Le interviste devono essere rilasciate entro il lunedì della settimana inerente la pubblicazione.

In fede Radio Bruno società cooperativa(Prandi dott. Gianni)

presso il Forum Guido Monzani di Modena si è tenuta, lo scorso 26

marzo, la cerimonia di con-segna delle borse di studio Fondazione centenario della Banca popolare dell’emilia romagna destinate a studenti meritevoli della Provincia di Mo-dena. Erano presenti l’asses-sore comunale all’Istruzione, adriana Querzè, il delegato alla didattica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mar-co sola, l’assessore al Bilan-cio della Provincia, marcella Valentini e il vice sindaco di Carpi, maria cleofe Filippi. Ha presenziato per Banca po-polare dell’Emilia Romagna il vice presidente, alberto marri. Hanno ricevuto borse di studio del valore di 500 euro l’una 19 studenti ancora in corso e del valore di 700 euro 11 di-plomati. I premi sono stati as-segnati agli studenti di scuola

Si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio Fondazione Centenario della banca popolare dell’emilia Romagna

Consegnati i premi agli studenti meritevoli

media superiore che nell’anno scolastico 2011-2012 hanno ottenuto ottimi risultati: una votazione media in tutte le materie non inferiore ai 9/10 o il voto all’esame di maturità non inferiore a 99/100. Il premio, che giunge quest’an-no alla 47^ edizione, venne istituito nel 1967 in occasione della ricorrenza del Centenario della fondazione della Banca popolare dell’Emilia Roma-gna (allora Banca popolare di Modena), ed è oggi esteso a tutti gli studenti delle pro-vince italiane in cui la banca è presente.Sono 113 complessivamente le borse di studio che Bper ha assegnato quest’anno agli stu-denti delle scuole superiori, a testimonianza dell’attenzione che la Banca popolare dell’Emi-lia Romagna riserva al territo-rio, di cui è parte anche questo proficuo e storico rapporto con il mondo della scuola.

Attilio Desiderio,

Rossella Sansone e Jenny Poletti

Successo di pubblico al concerto organizzato dal Comitato genitori e amici del Sacro Cuore di Carpi presso la Parrocchia di quartirolo

L’Istituto Sacro Cuore ha detto addio al sisma

si è tenuto domenica 30 marzo, nella Chiesa di Quartirolo, il concerto

di beneficenza organizzato dal comitato genitori e amici del sacro cuore di Carpi. Il soprano melitta lintner ha interpretato

arie che vanno dall’opera lirica più conosciuta – Un bel dì vedre-mo, Casta diva - alla difficilissima aria Diva Dance dal film Il quinto elemento, strap-

pando ripetuti applausi. Il giovanissimo soprano arian-na richeldi ha interpretato il brano I don’tknow dal musical Jesus Christ Super-star e tre duetti, padroneg-giando con sicurezza la voce sia nelle note gravi che in

quelle acute. Il maestro pie-tro rustichelli ha eseguito impeccabilmente tre brani, due col flauto traverso e uno con l’ottavino. Le ballerine della scuola di danza il coli-brì hanno creato coreografie suggestive, muovendosi con grazia e armonia, sotto il controllo della direttrice annalisa Gennari. Alla fine il bis chiesto a gran voce dal pubblico: Lintner e Richeldi hanno fatto volare la voce nel duetto I will pray. Così il Sacro Cuore ha detto addio al sisma.

comprati dalle famiglie e rac-colti a scuola saranno donati al social market Il Pane e le rose di Soliera nato per sostenere le famiglie in difficoltà”, spiega-no Natalia De Luca e Matteo Barigazzi. Gli studenti delle Fassi hanno pensato di rendere concreta la solidarietà anche in altri modi, come prosegue Natalia: “abbiamo chiesto l’autorizzazione per allestire un banchetto presso il cinema Space City, dove raccogliere-mo fondi da devolvere a una scuola alluvionata di Bom-porto”.

Numerose poi le iniziative aperte al pubblico: “il primo evento si terrà il 4 aprile presso il Centro anziani Gorizia di via Cuneo, dove l’Orchestra di fiati dell’Istituto musica-le Vecchi - Tonelli offrirà un concerto. Il 10 aprile, alle Fas-si, si terrà il concerto Quadri di un’esposizione a cura del Nu-bilaria Clarinet Ensemble, con la partecipazione dell’ar-tista Francesca Mussini che disegnerà dal vivo, lasciandosi trasportare dalle note. Da non perdere poi la dimostrazione fatta dai cani per non vedenti offerta da Lions Club, il 12

aprile, alle 11, nel cortile della scuola media”. Anche i pic-cini delle Primarie del Com-prensivo (Da Vinci, Rodari, Colonnello Lugli e Pertini) faranno la loro parte: “abbia-mo chiesto ai più piccoli di realizzare disegni dedicati alla gentilezza e ai più grandicelli di scrivere delle frasi sul tema. Anche i loro lavori andranno a comporre la mostra che verrà allestita lungo le pareti della scuola” raccontano Maddale-na Grillenzoni e Asia Arlet-ti. I genitori ovviamente non sono sfuggiti alle “grinfie” dei ragazzi e “sono stati precettati per tinteggiare i corridoi delle Fassi”. Deliziosa poi l’iniziativa Kind presents: ogni alunno pesche-rà il nome di un compagno a cui fare un piccolo dono ano-nimo. Dulcis in fundo, l’eser-cito delle mamme premierà, a conclusione della settimana, i ragazzi “con tanti squisiti biscotti”, aggiunge Vittoria Carrabs. Della gentilezza naturalmente.

Jessica Bianchi

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Inaugura il 4 aprile uno spazio permanente dedicato a blumarine all’interno di Palazzo Pio

Blumarine abita il museo

inaugura venerdì 4 aprile uno spazio espositivo permanente dedicato a

Blumarine all’interno del Museo della Città di Carpi.L’allestimento è concepito per valorizzare la com-posizione sartoriale degli abiti, la qualità dei tessuti e la preziosità dei ricami dei capi del marchio. Il percorso ricrea un vero e proprio “armadio interattivo” in cui i visitatori potranno avere un contatto multisensoriale con i capi e gli accessori esposti oltre ad avere la possibilità di toccare le creazioni. “Il progetto del Museo di Carpi dedicato a Blumarine - ha commen-tato Gianguido tarabini amministratore unico di Blufin - consolida il legame da sempre esistente tra la città e Blufin che, all’interno del distretto carpigiano del Tessile - Abbigliamento, ha trovato le proprie radici e si è sviluppata. Sono convinto che il risalto dato al nostro marchio evidenzi la lungi-miranza della direzione del Museo e dell’Amministra-zione Comunale nel voler

tutelare e valorizzare le realtà imprenditoriali locali che hanno saputo promuovere le eccellenze del Made in Italy nel mondo”. Anche anna molinari, direttore creativo Blufin e stilista, è entusiasta: “i visitatori potranno ammi-rare i capi esposti e interagire con essi tramite un approccio multisensoriale che parte dai materiali impiegati sino ad arrivare alla loro interpreta-zione fotografica da parte dei più importanti fotografi di moda”.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 138

l’intervento... di stefano zanolie’ prossimo il rinno-vo dei vertici della Fondazione cassa di

risparmio di carpi.La grande importanza che riveste la Fondazione, suggerisce a chi scrive, una aperta e schietta riflessio-ne su alcuni aspetti che riguardano la composizione della classe dirigente e, più complessivamente, i criteri e i metodi che vengono utiliz-zati per selezionarla.Le argomentazioni che sto per esporre si basano esclusi-vamente su atti e documenti che riguardano direttamente la Fondazione di Carpi e le regole che il Parlamento ha definito per le Fondazioni, e le regole delle Fondazioni medesime.Va innanzitutto ricordato, che l’attuale presidenza ha una durata di un mandato aggiuntivo dovuta a una norma transitoria frutto del contenzioso tra Fondazio-ni e il ministro tremonti, finita con un importante pronunciamento della Corte Costituzionale.Una norma transitoria che è valsa per tutti i presidenti delle Fondazioni.Sulla ragionevolezza e necessità giuridica di questa norma generale ho diversi dubbi, ma il potere solita-mente tende a conservarsi, e, anche in questo caso, la regola è confermata.Non ci sono motivi sostan-ziali perché questa stessa norma venga applicata agli altri componenti del Consiglio di Indirizzo e di Amministrazione della Fondazione di Carpi. Perciò

chi ha ricoperto un ruolo in uno dei due Consigli per due mandati, ha terminato il proprio servizio.Si prospetta quindi un ricambio numericamente rilevante dei 26 componenti: 19 del Consiglio di Indirizzo e 7 del Consiglio di Ammini-strazioneMa come vanno selezionati i componenti degli organi di una Fondazione?Gli statuti affermano i sacro-santi principi di onorabilità e professionalità ed evitano le dinastie, ma dicono poco sulle provenienze. Di “prove-nienze” ne possono esistere numerosi tipi e, in genere, si può notare che sono ben rappresentati i “mondi vita-li” della società del luogo. Va osservato che le donne sono poco presenti e sono non pochi coloro che hanno un trascorso politico da eletti nelle amministrazioni locali.Questo vale anche per la nostra Fondazione dove sie-dono attualmente ex asses-sori, ex consiglieri comunali, responsabili e rappresentanti di diverse associazioni del territorio, da Confindustria al mondo del volontariato. Perché ci debba essere que-sto tipo di rappresentanza relativa alle “provenienze”, fa parte delle dinamiche mo-lecolari della rappresentanza della società Italiana. Se mancano gli agricoltori o gli

artigiani, o i commercianti, o chi volete voi, naturalmente si dovrà prima o poi provve-dere, perché tutti debbono avere la possibilità di essere presenti.Non ci sono ragioni sostan-ziali per opporsi a questo meccanismo, ma si posso-no evidenziare i risultati a fronte delle iniziative che la Fondazione prende. Saran-no (e sono) evidentemente presenti le associazioni rappresentate. Un esempio è rappresentato da carpi Fashion system.Passando alla “governance” della Fondazione, cioè ai regolamenti e ai metodi con cui si governa la stessa, va notata una doppia presenza di componenti dei due con-sigli nelle società strumen-tali (san rocco e casa del Volontariato) e in passato nelle partecipate (aimag e campus della moda). Nulla vieta che ci si avvalga di professionisti esterni, in grado di svolgere al meglio le medesime funzioni.Questi doppi incarichi hanno l’effetto di garantire un elevato grado di fedeltà all’istituzione a chi la gover-na e un reddito maggiorato per i compensi.Molte Fondazioni italiane hanno nominato esclusi-vamente persone esterne ai Consigli, dimostrando un’apertura vera alle tante

competenze presenti in un territorio.Il prossimo rinnovo dei consigli della Fondazione di Carpi, avverrà dopo la pubblicazione della Carta delle Fondazioni, adottata dall’associazione delle Fondazioni (ACRI).

La Carta delle Fondazioni è un codice etico, resosi neces-sario per rimarcare come si debba essere molto rigorosi nella gestione di importanti istituzioni di questo Paese.Ho saputo che la Fondazione di Carpi non ha adottato questa Carta, in vigore dal marzo 2012.Non capendone la ragione,

me la sono letta attentamen-te e il fatto che non se ne voglia tenere conto, dimo-stra una negativa e impro-pria attuazione del principio dell’autonomia. Non così, ad esempio, ha fatto la Fondazione di modena.Nella Carta, che potete tutti leggere sul sito dell’ACRI

(www.acri.it) vi sono afferma-zioni di valore.Vediamole attenta-mente.Vengono stabiliti criteri di carattere etico per l’autono-mia deci-sionale, la responsa-bilità e la rappresen-tatività sia dell’ente che dei consiglieri,

e poi si individuano criteri chiarissimi sulle incompa-tibilità e ineleggibilità dei componenti.Testualmente è riportato:al fine di salvaguardare la propria indipendenza ed evitare conflitti di interesse, la partecipazione agli organi delle Fondazioni è incompa-tibile con qualsiasi incarico o

candidatura politica (elet-tiva o amministrativa). Le Fondazioni individuano le modalità ritenute più idonee per evitare l’insorgere di situazioni di conflitto di inte-ressi, anche ulteriori rispetto alle predette fattispecie.Le Fondazioni individuano inoltre opportune misure atte a determinare una discontinuità temporale tra incarico politico svolto e nomina all’interno di uno dei loro organi. La disciplina di eventuali ipotesi di disconti-nuità tra la cessazione dalla Fondazione e l’assunzione successiva di incarichi politici (elettivi o amministrativi) è rimessa alla sottoscrizione di “impegni morali” o alla stesura di un “codice etico”.Mi paiono criteri che deb-bano essere attuati in modo certo per il prossimo rinnovo degli organi di indirizzo e di amministrazione della Fon-dazione Cassa di Risparmio di Carpi. Viviamo una fase della vita sociale che non ammette più nessuna carriera prestabilita o posti assicurati dalla politi-ca. Il merito, le conoscenze, i curricula, debbono essere la guida della selezione di una classe dirigente. E siccome nella Carta delle Fondazioni vi è anche il capi-tolo sulla Trasparenza, oltre a quello dell’Autonomia, sarebbe utile che la Fonda-zione pubblicasse i curricula di chi si candida.Direi un atto necessario per affermare che i principi etici non possono finire sotto i piedi dei tavoli attorno a cui si discute in privato.

Fondazione Crc: stop alle dinastie

Rossano Bellelli

Carpi bene Comune

Sara Rovatti è candidato sindaco

e’ sara rovatti, residente a Carpi, 34 anni, 3 figli, il can-

didato sindaco per la Lista civica carpi Bene comune. Una candidatura, la sua, sostenuta dall’unanimità dei presenti.Ancora una volta Carpi Bene Comune si dimostra una lista veramente alternativa, candidando una donna e una cittadina senza nessuna “etichetta” politica.E’ impiegata nel settore amministrativo e recupero crediti e studentessa presso l’Università degli studi di Modena e Reggio in Scienze giuridiche dell’impresa e della pubblica amministrazione al primo anno di corso non frequentante.Sara Rovatti si è distinta negli ultimi anni per l’impegno sociale in diverse iniziative di volontariato essendo, tra l’al-tro, tra i membri fondatori del comitato no amianto. La presentazione ufficiale della lista e del candidato sindaco avverrà mercoledì 9 aprile, alle 21, presso l’Auditorium di San Rocco.

Sara Rovatti

Si è concluso il secondo corso Giovani e anziani nella rete

Pensionati sempre più tecnologicis i è concluso il 28 mar-zo all’istituto meucci il secondo corso Giova-

ni e anziani nella rete. E’ il terzo anno che i pensionati Fnp cisl che operano nell’as-sociazione di volontariato anteas propongono in col-laborazione col Meucci, corsi di informatica per pensionati. Considerato l’alto numero di richieste, i corsi nel 2014 sono stati due e hanno interessato 34 pensionati. La scuola ha

messo a disposizione un’au-la di informatica, 24 studenti del 4° e del 5° anno nel ruolo di tutor e un’insegnante. A ogni partecipante, il presi-dente dell’Anteas provincia-le, Giuseppe polichetti, ha consegnato un attestato di frequenza mentre il dirigente scolastico margherita Zanini ha consegnato agli allievi che hanno svolto il ruolo di tutor un attestato di partecipazione per il loro impegno.

e’ nATA unA lISTA dI APPoGGIo AllA CAndIdATuRA A SIndACo dI AlbeRTo bellellI lA CuI MISSIon È “eVITARe Che lA SeCondA FoRzA PolITICA CARPIGIAnA, oVVeRo I 5 STelle PoRTIno Il PARTITo deMoCRATICo Al bAlloTTAGGIo”. PARolA del deMoCRISTIAno doC, Il GIoRnAlISTA CARPIGIAno RoSSAno bellellI

l’ex dc si schiera col pd contro i grillinia

dare man forte ad Alberto Bellelli alle prossime Ammini-

strative, ci penserà la vecchia Dc. E’ nata infatti una lista di appoggio alla sua candida-tura la cui mission è “evitare che la seconda forza politica carpigiana, ovvero i 5 Stelle portino il Partito Democratico al ballottaggio”. Parola del de-mocristiano doc, il giornalista carpigiano Rossano Bellelli, classe 1941.Nella lista (il cui nome è anco-ra al vaglio), dove convivono diverse correnti, l’imperati-vo è chiaro: “portare voti ad Alberto Bellelli”. Il gruppo è composto da “24 nomi. Per-sone, in larga parte giovani a parte qualche rara eccezione, che provengono da culture di pensiero diverse. Insomma - ribadisce Rossano Bellelli - non ci sono uomini di partito del passato per intenderci”. La

lista, che avrà anche una forte partecipazione femminile, è ancora in costruzione e i nomi, mentre chiudiamo il giornale, (ndr mercoledì 2 aprile) non sono ancora noti. “Sul nome del capolista - prosegue Bel-leli - c’è ancora discussione interna. Stiamo vagliando una

rosa di tre: tutti personaggi di alto profilo e molto conosciuti in città”. Insomma una lista civica creata tra politici con-sumati, per drenare voti tra i nostalgici di un tempo che fu, i cattolici indecisi e le pecorelle smarrite di centrodestra. “Nata perché la lista civica che con-tribuii a fondare cinque anni fa (ndr Alleanza per Carpi) non è stata disposta a fare una trat-tativa col candidato sindaco del Pd. Un errore grave e non solo per me”. Se nella lista in-fatti, ci sono giovani motivati alle prime armi, politicamente parlando, dietro di loro ci sono invece persone che di politica ne masticano da decenni: dal socialista Andrea De Pietri a Federico Boccaletti, allo stesso Bellelli, per la stesura del programma. “Gente che crede e lavora a questo pro-getto pur restandone fuori, af-finché sulla scena politica si

affacci il nuovo che avanza”, spiega l’ex Dc. Il program-ma della lista, partendo dai nove punti base proposti dal candidato del Pd, si limiterà a porre alcune “sottolineature”. In particolare relativamente ai “tempi di realizzazione dei vari progetti. Uno “stile alla Renzi”, conclude Rossano Bellelli che, in questa opera-zione, ha trovato anche l’ap-poggio interno al Pd dell’in-gegner Marc’Aurelio Santi. Un’operazione che potrebbe rievocare la lista civica Carpi 2009 - Campedelli sindaco. In quel caso, alla capolista Miria Ronchetti, premiata con un assessorato, non andò tanto bene. Tutti ricorderete il suo scivolone su Facebook quando associò preti, aborto e pedofilia. Un irriverente frappè che obbligò l’imbaraz-zato Campedelli a revocarle ogni delega, dandole così il

benservito. “Tra quella lista e la nostra vi è una profonda differenza: la loro nacque su sollecitazione del sindaco, la nostra, al contrario, è stata proposta ad Alberto Bellelli che ha a sua volta accettato con piacere il nostro appoggio. Inoltre tra i 24 nomi, a parte qualche socialista e qualche ex Dc, vi sono persone che non hanno mai avuto impegni politici”. Ma cosa chiederà Rossano Bellelli in cambio del proprio sostegno al candida-to di Centrosinistra? “Intanto dobbiamo portare voti e vince-re - chiosa - poi ne parleremo”. E mentre a livello nazionale i paladini della Balena bianca vogliono resuscitare il partito di Alcide De Gasperi, in cit-tà, i nostalgici della Dc hanno fatto di meglio: si sono stretti al Pd. Che siano la medesima cosa? Renzi docet.

Jessica Bianchi

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9venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

se si dovesse sintetiz-zare in un’immagine l’afflusso dei fondi

destinati alla manutenzione dei corsi d’acqua del mode-nese, la più adatta sarebbe quella di un fiume trasforma-tosi, nel tempo, in un esiguo rigagnolo: questo lo sconcer-tante dato emerso nel corso del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine della scorsa settimana. Tra gli ospiti Rita Nicolini, dirigente provin-ciale del Servizio sicurezza del territorio, l’assessore provinciale Luca Gozzoli e il direttore dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (Aipo) Luigi Fortu-nato, il quale ha declinato ogni addebito all’ente da lui presieduto rispetto all’esondazione di gennaio del Secchia. “Quel che è successo potrebbe ripetersi, poichè non è legato alle opere che abbiamo eseguito. Anzi, se la cassa d’espan-sione del fiume fosse stata ampia il triplo, non sarebbe cambiato nulla. Il punto in cui si è verificata la falla, essendo rettilineo, è singo-lare per la morfologia del Secchia ed era stato manute-nuto un mese e mezzo prima dell’evento. Se ci avessero detto che l’argine avrebbe ceduto proprio lì, avremmo scommesso che non sarebbe mai successo, perché si tratta di un tratto affidabile, un

“lo STATo CI deVe GARAnTIRe un FluSSo Che CI PeRMeTTA dI PRoGRAMMARe GlI InTeRVenTI, PeRChé non SI PoSSono AVVIARe CAnTIeRI SenzA lA neCeSSARIA CoPeRTuRA FInAnzIARIA, e oGnI VolTA noI SIAMo Con Il PATeMA d’AnIMo”, CoMMenTA Il dIReTToRe dI AIPo, luIGI FoRTunATo

quando i fondi restano a secco

argine compatto e resisten-te”. Fortunato ha poi sottoli-neato come, dal 19 gennaio a oggi, siano stati operati diversi interventi su Sec-chia, Panaro, Naviglio, cavi Argine e Minutara per una somma superiore a 5 milioni di euro, dirottandoli da quelli per la manutenzione ordi-naria. E a chi ha domandato ragione degli interventi non ancora realizzati, il direttore ha risposto lamentando il mancato trasferimento di somme già concesse: “erano stati promessi 180 milioni – che dovrebbero servire per interventi di consolidamento e di adeguamento della cassa di espansione del Secchia -

con una delibera del CIPE nel 2007, fondi di cui però non vi è traccia. Per ora sono arrivati solo 230mila euro destinati alle indagini pre-liminari”. Insomma pochi soldi, dai 18 ai 31 milioni, sufficienti soltanto per la manutenzione annuale delle opere esistenti sui 3.800 km del bacino del Po. “Lo Stato ci deve garantire un flusso

che ci permetta di program-mare gli interventi, perché non si possono avviare cantieri senza la necessaria copertura finanziaria e ogni volta noi siamo con il pate-ma d’animo”. Questa croni-ca carenza di fondi va così ad aggravare un nodo idraulico come quello modenese che, a detta della stessa Nicolini, “da vari anni, è stato indivi-duato come uno dei punti più critici su cui intervenire. Pur-troppo gli interventi struttu-rali di riduzione del rischio che avrebbero dovuto avere dei canali di finanziamento ordinari si sono seccati, per cui gli unici interventi sono sempre stati collegati

a eventi calamitosi”. Inutile dire che, a catastrofe ormai avvenuta, l’entità dei danni è tale da allarmare anche i temperamenti più impertur-babili. Una prima stima dei danni riportati dal comparto dell’agricoltura, l’ha fornita l’assessore. “Delle circa 400 aziende colpite, almeno 300 lo sono state in modo pesante, con 11mila ettari interessati, 6.500 dei quali direttamente alluvionati. Il danno si aggira intorno ai 54 milioni di euro. “Ma se a questi aggiungiamo quelli dei privati, la cifra rischia di raddoppiare. Questo è il costo – ha concluso Gozzoli - dell’incapacità e dell’inef-

ficienza nell’intervenire in tempo sul nodo idraulico, e in questo hanno giocato un ruolo sia l’incuria che un certo senso di onnipotenza nei confronti della natura”. Particolarmente tagliente, poi, l’analisi tracciata dal presidente dell’Unione, Giu-seppe Schena: “l’emergen-za di questi giorni non nasce dal nulla. Aipo coinvolge quattro regioni ma, a volte, manca una relazione tra territorio, Regione e Provin-cia sugli interventi. Qualche responsabilità di Aipo c’è: non capisco come mai, a fronte di un ente con 300 dipendenti, negli ultimi due anni non ci sia un dirigente sul territorio modenese e perché quello competente sull’area Emilia sia di diffici-le reperimento. Si potrebbe lavorare insieme, invece quel che è mancato in Aipo è proprio il gioco di squadra con i territori”. Di certo, per sperare di ottenere gli stanziamenti dovuti, tutti i soggetti interessati devono parlare con una sola voce. Obiettivo lontano dall’essere stato centrato.

Marcello Marchesini

Si potrebbe lavorare insieme,

invece quel che è mancato in Aipo è proprio il gioco di squadra con i territori”.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1310

D è la quarta lettera dell’alfabeto ma an-

che la prima lettera di molte differenti parole che da un po’ di giorni frequentano i miei pensieri, portandomi a riflettere sul fatto che queste parole ci accomunano tutte.D come Diverse (ognuna di noi lo è). D come Detenute (lo siamo tutte qui dentro). Questa lettera può rap-presentarci in tante parole belle ma anche brutte (che è meglio non scrivere). D come Danza, un’espres-sione fisica del corpo fatta a ritmo di musica. D come Disegno, anch’esso, da tempi remoti, è un modo per esprimere ciò che si sente dentro o che si vede fuori. D come Donna (colei che ha il potere di dare la vita). Donna, intelligente ma … mi pongo una D di Doman-da: perchè se siamo così intelligenti, qui dentro, a volte anche fuori, invece di aiutarci l’una con l’altra, spesso e volentieri, facciamo tutto il contrario?Siamo Detenute, siamo tutte Diverse, ma siamo Donne! Solo che questo non conta niente perchè usiamo la no-stra intelligenza per ferirci a vicenda e le nostre potenziali virtù sono usate al negativo. Io troppo spesso avverto invidia e perchè? Siamo tutte uguali e tutte sulla stessa tragica barca. Da sentimenti ostili nascono strani e ambi-gui meccanismi malati che, una volta innescati, danno origine a malesseri collettivi, comportamenti brutali e incomprensibili. E ciò rende la vita ancor più insopporta-bile e dura. Credo che poche di noi capiscano la gravità di tutto ciò. Ed è difficile risol-vere. Ci lasciamo avvolgere da silenzi taglienti ed egoisti-

ci che rendono l’aria pesante in sezione, carica di negati-vità e paura. In sezione, pur-troppo, sono poche le volte in cui si avverte un po’ di brio, un po’ di partecipazione, un pizzico di felicità, una briciola di serenità, una voglia sincera di volersi aiutare a vicenda, senza doppi fini.Forse, sono solo mie im-pressioni, oppure ho bisogno di un paio di occhiali ma sento che quando una di noi è felice, le poche volte che succede per una qualsiasi, inaspet-tata e rarissima ragione, mistiche e potenti forze maggiori distrug-gono quel minimo di buonumore o quel breve periodo di quieto soprav-vivere. Da tempo, quando mi chiedo-no «come sto», io rispondo che «va malissimo», così chi me lo chiede è felice e non suscite-rò invidie, pericoli, ripicche e dispetti nei miei confronti. In psicologia, que-ste sono chiamate simulazioni? Io la

chiamo autodifesa psichica!Egoismo, invidia, contratti, meccanismi malati succedo-no perchè, nella maggior par-te dei casi, non c’è unione, non c’è dialogo costruttivo tra noi, spesso c’è distruzio-ne, c’è silenzio… Ed è anche normale aver paura, ma per stare con gli

altri c’è anche il bisogno di rischiare e di urlare più forte se non ti ascoltano. Ovvia-mente, io non posso urlare ma scrivere e disegnare sì, e grazie a questo giornale, quindi attraverso la carta e l’inchiostro, urlo il mio messaggio dal profondo di un cuore pieno di ferite e stanco, in modo che altri cuori ingabbiati come me, lo possano sentire. Mi chiedo però, perchè farci male a vicenda anzichè volerci bene. Perchè diventare lupi idrofobi travestiti da agnelli angelici…

Viola, modena

L’amicizia

in questi anni in carcere ho conosciuto tante donne, ho parlato e ascoltato tanto,

vite simili o diametralmente opposte ma tutte accomunate dallo stesso destino. «La libertà negata, la sofferenza, il dolore, i sensi di colpa o la rabbia per il

trovarti in un luogo che non ti appartiene. Tutto questo vor-tice di emozioni e sentimenti dovrebbe, a ragion veduta, avvicinare le persone, far sì che si crei una sorta di mutuo soccorso, un confronto, un dare e avere.In realtà, nulla di tutto ciò ac-cade in carcere, al contrario. Regnano iposcrisia, invidia e opportunismo per piccole e banali questioni. Tutte, o quasi, ci sorridiamo, ci abbracciamo, ci diciamo: «Ti voglio bene, ti capisco». Poi, torniamo nelle nostre celle e parte il pettego-lezzo, la cattiveria gratuita, il bla-bla-bla delle comari. A pensarci bene, l’amicizia in carcere (come tante altre cose) non è tanto diversa da fuori. Chi non è mai stato deluso da persone che credeva amiche? Credo che chiunque abbia vis-suto questo tipo di tradimento, con la differenza che fuori si ha la libertà di scegliere.In carcere è molto difficile. La convivenza è forzata e sei quasi

obbligato a socializzare. All’ini-zio, se è la tua prima esperienza, cadi nella trappola del «Tutti Insieme Appassionatamente» poi, man mano che il tempo passa, ti rendi conto di quan-ta ipocrisia e opportunismo regnino anche qui. Nessuno fa niente per niente o quasi, perchè nonostante quello che ho detto corrisponda a verità, in casi rari, l’amicizia puoi in-contrarla. A me è successo, sono stata fortunata. Ho conosciuto una giovane donna con cui ho con-diviso parecchio tempo. Ci sia-mo raccontate, abbiamo pianto sui nostri problemi. Ci siamo divertite facendo sane risate, ironizzato sui nostri dolori e sui nostri difetti. Abbiamo condi-viso, senza giudicarci e, senza secondi fini, ci siamo ascoltate. Ora non siamo più nello stesso carcere ma la nostra amicizia continua per via epistolare e a me sembra si sia addirittura raf-forzata. Perchè seppur distante, la sento vicinissima e ho la cer-tezza che, anche quando sarà libera, avrà sempre un pensie-ro per me. Non importerà se ci sentiremo poco o niente. Lei ci sarà. Così come io per lei e magari un giorno, non importa quando, potremo di nuovo ri-dere insieme. Perchè l’amicizia, quella vera, è come un tatuag-gio sulla pelle e non importa in quale luogo si viva.

catia, Bologna

il gruppo di lavoro della sezione femminile della

casa circondariale s. anna di modena (dal progetto di laboratorio espressivo

d’arte e di Danzamovi-mentoterapia proposto e

realizzato da arservizi di carpi e pro-mosso dall’associazione Gruppo carcere-città di

modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri,

articoli o lettere indirizzate a:

[email protected]

Il lupo in veste d’agnello

sin dal suo insedia-mento in Vaticano, Papa Francesco si è

dimostrato degno dell’im-pegnativo nome che ha scelto di portare, quello del Santo di Assisi, da sempre associato a una Chiesa tanto più lontana dagli orpelli liturgici e dal potere, quanto più vicina agli umili. Dotato di quella naturale empatia capace di sottrarsi alla mille-naria etichetta della sede di Pietro, Bergoglio ha attratto, oltre all’affetto e alla devo-zione di milioni di fedeli, anche la simpatia e la stima di numerosi non credenti. Alla luce della vicinanza del Santo Padre ai fedeli è facile immaginare l’emozione del gruppo dell’Unione Sporti-va Portatori Handicap di Carpi (Ushac) che, in visita nella capitale dal 23 al 26 marzo, nel suo ultimo gior-no di permanenza a Roma ha partecipato all’udienza papale in Piazza San Pietro. “I nostri ragazzi in carrozzi-na sono stati salutati da Papa Francesco in persona – rac-conta il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi - mentre il resto del gruppo si è disposto lungo le transen-

l’unIone SPoRTIVA PoRTAToRI hAndICAP dI CARPI, In VISITA A RoMA, hA PARTeCIPATo All’udIenzA PAPAle In PIAzzA SAn PIeTRo

l’ushac incontra papa Francesco

ne per riuscire a vederlo da vicino. Quel giorno in piaz-za c’erano decine di migliaia di persone, tanto che i nostri pass erano numerati a partire dal numero 30.000 e non erano gli ultimi della serie… Papa Francesco ha infuso in tutti noi una forte emozione e una carica di positività e di speranza capaci di dare ulte-riore forza alla nostra fede”. Nel suo soggiorno romano Ushac ha visitato, oltre a San Pietro, altre due delle quattro basiliche capitoline: San Giovanni in Laterano e San Paolo Fuori le Mura, compiendo un percorso nei luoghi in cui si conserva-no le testimonianze della Chiesa romana dalle origini, a partire dal martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, sino ai giorni nostri”.

M.M.

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11venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

L’Angolo di Cesare Pradellaragazzi di bottega

al Centro di For-mazione profes-sionale alber-

ghiera Nazareno è stata raccontata l’esperienza vissuta da ottobre a oggi da una cinquantina di ragazzi delle scuole me-die carpigiane che hanno partecipato a laboratori di agricoltura, giardinag-gio, sartoria, meccanica e cucina. Lo strumento scelto per illustrare l’esperienza vissuta è stato un documen-tario chiamato Con le mani e con la testa, girato dal regista carpigiano Stefano Cattini.Il progetto è stato finanzia-to dalla Regione attraverso il “bando-sisma” e promos-so dal Centro di Formazio-ne Professionale Nazareno, da AECA e dalla Coope-rativa Sociale Nazareno Work, in collaborazione con tutti gli istituti com-prensivi e paritari del territorio e il contributo di Lapam e segue la scia del progetto-pilota svoltosi lo scorso anno. Un apporto insostituibile è arrivato anche da numerose azien-de e professionisti che si sono prestati a ospitare i laboratori e a svolgere il ruolo di “maestri di botte-ga”: l’Azienda Agricola Terrevive di Gargallo con Gianluca Bergianti, Gianfranco Tondelli di

Tondelli Moto, Alfonso Paltrinieri, Emanuela Ci-roldi e, infine, Francesco Esposito e Glenda Canto-ri, maestri delle botteghe di cucina. Tra gli obiettivi del progetto, il principale era quello di motivare ragazzi che vivono situa-zioni di disagio personale, familiare o sociale e di disorientamento rispetto al percorso scolastico, valorizzando la cultura del fare e dell’apprendimen-to. “Non va sottovalutato – hanno sottolineato il direttore Luca Franchi-ni, i docenti, l’assessore alle Politiche Scolastiche Maria Cleofe Filippi e il segretario di Lapam, Ste-

fano Cestari - il recupero del valore positivo della fatica fisica, dimensione accantonata dalla odierna vita quotidiana dei ragazzi, ma di cui hanno bisogno, per esprimere e indirizzare

positivamente l’energia di cui l’età dell’adolescenza rappresenta il picco e per riscoprire che, attraver-so il pensiero, il lavoro e l’uso delle proprie mani, si genera una trasformazione

“buona” della realtà e delle cose, che produce frutti inaspettati. Condizioni es-senziali affinché sia possi-bile la buona riuscita di un progetto come quello delle botteghe, è che i talenti dei ragazzi vengano valoriz-zati da maestri di provata capacità professionale ed esperienza e si faccia sul serio, con attrezzature e materie prime analoghe a quelle utilizzate negli ambienti di lavoro”.I maestri di bottega sono stati affiancati dalla tutor del Nazareno Federica Marchesi per tutta la du-rata del progetto (quindici mattine per ogni bottega, da ottobre ad aprile per

un totale di 75 ore) che ha mantenuto costanti i contatti e gli scambi con le scuole di provenienza dei ragazzi, affinché i loro docenti potessero avere un ritorno in tempo reale.I dirigenti scolastici pre-senti, che a loro volta hanno partecipato attiva-mente al progetto - Atti-lio Desiderio (Carpi 2), Federico Giroldi (Carpi Nord) e Tiziano Mantova-ni (Carpi Centro e Carpi 3) - hanno ribadito che l’uso delle mani, il quale non può essere slegato dalla “testa”, è una forma di apprendi-mento indispensabile per i ragazzi che non sono in grado di rimanere seduti a un banco per cinque ore (pur avendo doti e capacità notevoli). Al termine della presentazione i maestri di bottega, insieme ai loro ragazzi, hanno illustrato il lavoro svolto: una Vespa restaurata dai ragazzi di meccanica, aiuole fiorite curate dai ragazzi del ver-de, capi di abbigliamento disegnati e realizzati da quelli di sartoria, fino al pane prodotto dal laborato-rio di agricoltura.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1312

“Per me la femmi-nilità, quella vera, intima, è qualcosa

che si esprime attraverso la delicatezza, la sobrietà. Il rigore persino. Esaltare la forza, l’energia di ogni donna è una sfida entusia-

e’ quello dI eITA nAkAMuRA Il VolTo eMeRGenTe dellA ModA CARPIGIAnA. un’IMPRonTA STIlISTICA, lA SuA, All’InSeGnA dellA duAlITà, del ConTRASTo. FoRTe. “Il bIAnCo e Il neRo, lA FoRzA e lA FRAGIlITà. Sono queSTI eleMenTI ConTRASTAnTI Che GuIdAno e ConnoTAno Il MIo lAVoRo CReATIVo SIA A lIVello VISIVo Che ConCeTTuAle. Io non SeGuo le Mode del MoMenTo, Al ConTRARIo, VoGlIo CReARe quAlCoSA Che VAdA SeMPRe ConTRoCoRRenTe”.

la bellezza delle donnesmante. Non amo i pizzi e le scolla-ture, le tante sfaccettature dell’animo femminile possono essere esaltate in tanti modi”. A parlare è il giovane sti-lista 23enne Eita Nakamura. Passio-nale ed estroso, Eita ama la moda sin da piccino: “ho sempre amato creare, dise-gnare. Sono nato con una matita in mano”, ride. Capelli lunghi e barba incolta, Eita ha gli occhi brillanti, gli stessi di chi ha deciso di dare forma e colore a un sogno. “Dar vita a un progetto è difficile. Ogni partenza è complessa e oggi, a causa della crisi, lo è doppiamente. Il rischio che si è disposti a correre è grande ma sono convinto che sia necessario perseguire i propri sogni. Abbat-tersi e rinunciare a provare, significa arrendersi alla crisi ed è questo ciò che mi spaventa di più. Che la crisi economi-ca intacchi l’ani-ma, l’interiorità, l’essenza stessa delle perso-ne”. Dopo il diploma al Meucci, Eita ha frequen-tato nume-rosi corsi di moda, dapprima in città e poi a Mila-

Una delle prime creazioni di Eita Nakamura

“Dar vita a un progetto è difficile. Ogni

partenza è complessa e oggi, a causa della crisi, lo è doppiamente. Il rischio che si è disposti a correre è grande ma sono convinto che sia necessario perseguire i propri sogni. Abbattersi e rinunciare a provare, significa arrendersi alla crisi ed è questo ciò che mi spaventa di più”.

Venerdì 11 aprile, alle 21, in Sala Mori, il fotografo racconterà la sua carriera

Oliviero Toscani a Carpi

chi mi ama mi segua: con questa pubblicità per un marchio di

jeans inizia la carriera del pubblicitario degli shock, dei pugni allo stomaco, delle provocazioni e delle censu-re. oliviero toscani sarà a Carpi, in Sala Mori di Palazzo Pio, venerdì 11 aprile, alle 21, ospite del terzo appunta-mento della rassegna I libri di San Rocco, organizzata da Fondazione cassa di risparmio di carpi e san rocco arte & cultura in collaborazione con Biblio-teca loria, anioc, libreria mondadori e cefac, con il patrocinio del comune di

carpi. Toscani dialogherà con lo scrittore e consulente editoriale Davide Brego-la. Creativo e sovversivo, allergico alle regole, grande trampoliere della provoca-zione - “un’opera d’arte che non provoca reazione non è tale” - ha misurato il mon-do palmo a palmo, facce e storie, paesaggi e sensazioni, con la sua Leica, indolente-mente appesa all’estremità del braccio destro, e non si è mai soffermato nel calcolo delle convenienze o delle cose “giuste” da fare.La scoperta della carriera, delle passioni e degli incontri di una vita prenderà l’abbri-

vio dal libro-conversazione Moriremo eleganti. Ma To-scani non si limita a ragionare di bellezza e arte, poiché abi-tuato a intervenire in merito alle più importanti tematiche della società contemporanea: dal consumismo all’ansia cumulativa dei nuovi ricchi, passando per il degrado ambientale e morale, l’artista si fa coinvolgere in una lotta serrata contro tutte le forme di ottusità, oscurantismo e intolleranza che avvelena-no la civile convivenza, in un’analisi che spazia a 360° fra Internet, economia, finan-za, cultura e, naturalmente, comunicazione.

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13venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

no dove si è perfezionato allo Ied, l’Istituto europeo di design. “Ho lavorato per alcuni anni presso degli uffici stile di Carpi, come stilista interno e come freelance ma

ho sempre coltivato il desiderio di creare qualcosa di mio. Amo sperimentare”. Lo stilista carpigiano,

oggi, si è lanciato, accanto a Patrizia Pierigè, in una nuova e stimolante avventura chiamata un-namable: “il marchio è appena nato e io mi sto occupando della collezione donna Autun-no - Inverno 2014/2015”. E’ infatti l’uni-verso femminile quello che ama esplorare e indagare maggiormente Nakamura, poiché “mi consente di coniugare e unire idee provenienti da mondi lontanissimi l’uno dall’altro e creare qualcosa di originale e innovativo. Vestire una donna ti regala grande libertà e io amo osare. Creando accostamenti inediti. Tra vecchio e nuo-vo. Tra il già visto e l’inaspettato. Connu-bi nuovi che scardinano i soliti cliché”. Il desiderio di stupire si coniuga però a una

grande tecnica: “il sapere artigiana-le è un must a cui non potrei

mai rinunciare. La cura del dettaglio, le

forme struttu-rate impre-ziosiscono e rendono uni-co ciascun capo”. Un’impron-ta stilistica, quella di Nakamura, all’inse-gna della dualità, del contra-sto. Forte. “Il bianco e il nero, la forza e la fragi-

lità. Sono questi elementi contrastanti che guidano e connotano il mio lavoro creativo sia a livello visivo che concettuale. Desidero sempre, anche attingendo dal design e facendo conti-nuamente ricerca, trovare

e tessere tra loro relazioni sempre nuove”. Una don-na, quella di Eita Nakamu-ra, mai banale. Vezzosa, femminile, leggiadra ma, allo stesso tempo, fuori dagli schemi e dalle mode. “Io - ammette lo stilista

Una delle prime creazioni di Eita Nakamura

- non seguo le mode del momento, al contrario, voglio creare qualcosa che vada controcorrente”. Fuori dal tempo, la moda di questo giovane, incanta. Minimal ed essenziale incarna ed esprime con

straordinaria potenza l’energia delle donne. Conoscitore dell’animo femminile, questo giova-nissimo stilista farà certamente parlare di sè.

Jessica Bianchi

Vestire una donna ti regala grande

libertà e io amo osare. Creando accostamenti inediti. Tra vecchio e nuovo. Tra il già visto e l’inaspettato. Connubi nuovi che scardinano i soliti cliché”.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1314

mamma di tre bam-bini, la carpigiana Sabrina Ber-

nabei è stata letteralmente conquistata dal coraggio e dall’umanità di Elisa Fangareggi, fondatrice dell’associazione modenese Time4life International e ha deciso di partire, insie-me ad altri volontari, verso l’inferno: la Siria. Un paese abbandonato, dimenticato dai media e lasciato solo a gestire una situazione sem-pre più drammatica. “Ho conosciuto l’opera di Elisa casualmente, su Facebook, e da quel momento non ho più potuto ignorare ciò che stava accadendo in quel Pa-ese martoriato dalla guerra. Elisa, come me, è madre di tre bambini. E’ una donna come tante. Come me. Il suo esempio - eroico a parer mio - mi ha aperto gli occhi e, dopo averla incontrata, ho deciso di fare qualcosa di concreto per il bene della Siria dove, giorno dopo giorno, si sta consumando un vero e proprio genocidio. Un’ecatombe di civili. Cen-tinaia di persone, compresi bambini, muoiono quotidia-namente. Il Governo è senza scrupoli. L’esercito lancia bidoni incendiari su case, palazzi, scuole… nessuno è al sicuro. La Siria è diven-tata un posto franco, dove ogni umanità è sospesa”. Sabrina, unica carpigiana

MAMMA dI TRe bAMbInI, lA CARPIGIAnA SAbRInA beRnAbeI È STATA leTTeRAlMenTe ConquISTATA dAl CoRAGGIo dI elISA FAnGAReGGI, FondATRICe dell’ASSoCIAzIone ModeneSe TIMe4lIFe InTeRnATIonAl, lA quAle oPeRA nell’InFeRno SIRIAno, ed È PARTITA PeR PoRTARe Il Suo AIuTo AI PRoFuGhI

la carezza delle mamme alla siriadel gruppo, è partita lo scor-so 21 marzo insieme a una delegazione di dieci volon-tari, verso Kilis, cittadina turca ai confini della Siria. “Lì, Time4life ha preso in affitto un appartamento dove ospita i volontari e smista i pacchi e le donazio-ni”, prosegue Sabrina. Una piccola roccaforte della so-lidarietà a due passi dall’in-ferno. “L’impatto è stato fortissimo e fatico a espri-mere ciò che ho vissuto. Assistere a tanta sofferenza mi ha lasciata sgomenta ma, allo stesso tempo, sentire di aver alleviato, seppure per poco, un po’ di dolore, mi riempie l’anima di una gioia immensa”. I volontari, quasi tutte donne, hanno portato con loro oltre 300 chilogrammi di medicinali, cibo liofilizzato, scatolame, barrette di cioccolato per i più piccini: “abbiamo sfo-rato di oltre 100 chili il peso consentito ma la Turkish Airlines ce li ha abbonati. Un gesto importante che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo”. Accompagnati da Elisa Fangareggi e da un traduttore, i volontari hanno vissuto tre giorni intensis-

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15venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

simi: “ci siamo dedicati alla pulizia di un presidio ospedaliero che Time4life gestisce. Tre stanzoni che danno ospitalità a 20 malati, perlopiù giovanissimi im-mobilizzati a letto. Da sette anni sono una volontaria dell’Avo, l’ospedale è un ambiente nel quale mi muo-vo piuttosto agevolmente ma quello non è un ospeda-le. I ragazzi dormivano su materassi logori, sporchi, privi di lenzuola, malgrado le ferite aperte. L’igiene era un miraggio: polvere ovun-que, persino sul carrello delle medicazioni. Un disa-stro. Ho affiancato l’unico infermiere della struttura nel fare le medicazioni: ho visto piaghe da decubito e ferite terribili. Inenarrabili. Poi anch’io mi sono dedica-ta alle grandi pulizie insie-me agli altri per rendere il presidio decoroso: abbiamo sostituto i materassi, messo le lenzuola, lavato le tende e preparato un piatto di pasta

appena dopo il confine con la Turchia, a circa quaranta chilometri da Aleppo. La distesa di tende a Bab el Salam è immensa, fila di centinaia di miseri ripari in un campo di terra che quando piove si trasforma in enormi pozzanghere di fango e fogne a cielo aperto. 16mila persone ammassa-te in condizioni terribili: “Elisa ci ha raccontato di aver visto bambini talmente pieni di pidocchi da avere la cute della testa lesionata. Magrissimi e sporchissimi, vivono in condizioni igieni-che deprecabili. La fogna è ormai un fiume che attra-versa il campo e, presto, con l’arrivo del caldo, sarà

un pericoloso ricettacolo di germi e batteri. Hanno trovato una bimba di due mesi, di appena due chili, alimentata con della mar-mellata, poiché la madre non aveva latte: l’associa-zione sta cercando di por-tarla all’ospedale di Kilis per farla sopravvivere. Per non parlare poi degli abusi sessuali che sono all’ordine del giorno, delle depressioni dilaganti… La situazione è inimmaginabile. Dramma-tica”. Il campo, gestito dai ribelli, è zona off limits per molte associazioni umani-tarie a loro sgradite e questo rende gli aiuti ancor più difficili. “Il campo di Bab el Salam - prosegue Sabrina - ha già subito due atten-tati. Uno è stato sventato, mentre l’altro ha provocato la morte di 25 persone, ferendone un centi-naio. La si-tuazione è imprevedi-bile e molto pericolosa ed è per questo motivo che non ci sono voluta entrare. Ho pensato ai miei bambini, alle mie responsabilità di madre e ho preferito porta-re il mio aiuto ai profughi che vivono al di fuori del campo”. Il lavoro da fare è immenso e ciascuno di noi può fare molto. Anzi moltis-

simo. E col minimo sforzo. “Fino a giugno, presso la Farmacia della Speranza, in via Mozart, ognuno può fare una donazione o acqui-stare direttamente farmaci che saranno poi distribuiti in Siria. O, ancora, racco-gliere indumenti, scarpe, alimenti non deperibili… basta consultare il sito di Time4Life (www.time4life.it) o la sua pagina Facebo-ok”. Chi volesse recarsi nel Paese, invece, può inviare la propria candidatura per le prossime missioni ad Arianna Martini, diretta-mente dal sito: “per partire occorrono equilibrio e una forte motivazione. Tutti possono vivere questa espe-rienza, anche chi lavora, perché le missioni durano pochi giorni. Ci sono tante

donne, tante madri, tra i sostenitori di Time4-life. Non servono su-peruomini, solo persone desiderose

di dare una mano e di fare la propria parte per cercare di lenire il dolore di quella popolazione”. Di curare le ferite di quella terra e porta-re una carezza a chi, troppo impegnato a sopravvivere, non sa più cosa sia un gesto di umanità.

Jessica Bianchi

per tutti”. Il gruppo ha poi distribuito pacchi alimen-tari e indumenti ai profughi siriani più poveri che hanno trovato sistemazioni di fortuna a Kilis: “baracche raffazzonate o scheletri di case mai terminate. In una di queste ho incontrato due

donne, appena trentenni, che vivevano insieme ai loro quindici bambini. Tutti riuniti in una sola stanza, senza nulla. Neppure un giocattolo. Tutti in silenzio, come inebetiti. Una pena. E nonostante ciò, sono loro i fortunati. Quelli che sono riusciti a scappare, a oltrepassare il confine”. Via dalla Siria. Dove non ca-dono bombe e non crollano palazzi. Dove non ci sono vetri alle finestre, nè scarpe ai piedi, ma la vita è salva. Elisa Fangareggi, Anna Farina e Diego Brandolin, un volontario alla prima esperienza, sono andati al campo profughi di Bab el Salam (Porta della pace),

quattro nuovi umoristi faranno parte del programma estivo della rassegna l’umorismo ai tuoi piedi

Parola d’ordine: sorridere!

Quattro nuovi umoristi faranno parte del programma estivo

della rassegna L’umorismo ai tuoi piedi: mariano congiu, sergio cavalle-rin, maurizio minoggio e andrea Foches partecipe-ranno con le loro personali all’unica esposizione umori-stica permanente dell’Emilia Romagna. La storia di questa rassegna è una storia di pas-sione e costanza. Ideata dal carpigiano oscar sacchi nel 2007, questa mostra perma-nente, è ospitata nel business center o&a centro affari di viale Ariosto, 14/B. Insieme alla socia angela malagoli, Oscar Sacchi allestisce ogni mese al primo piano del loro centro uffici, l’esposizione, composta da 15 opere umo-ristiche di ogni genere, dalle più graffianti alle più poeti-che, appartenenti ai migliori disegnatori satirici italiani. Questo mese sarà la volta del-

la personale del sardo Mariano Congiu, consi-derato una delle pietre miliari del mondo dell’umo-rismo grafico. Classe 1928, Congiu ha ricevu-to una medaglia d’oro dall’Ordine dei Giornalisti per il suo instancabile lavoro come di-segnatore presso i più prestigiosi giornali italiani, da Tv Sorrisi e Canzoni alla Gaz-zetta dello Sport, passando per la casa editrice Mondado-ri. La personale sarà allestita fino al 30 aprile. Arrivato alla veneranda età di 86 anni, Mariano Congiu piegato (ma non spezzato) per il troppo tempo passato al tavolo da disegno, non si rassegna a posare la matita e continua

imperterrito a produrre le sue straordinarie vignette spe-rando che, con l’aria che tira, ci sia ancora qualcuno che abbia voglia di sorridere… La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile negli orari di apertu-ra di O&A Centro Affari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/18.30.

Sabato 5 aprile open day della scuola della Fondazione opera Pia Paltrinieri

Un Nido Primavera a misura di bambino

si terrà sabato 5 aprile, dalle 9 alle 12, presso la sede di Santa Croce,

l’open day del nido prima-vera, collegato alla scuola d’infanzia matilde cap-pello, struttura moderna e antisismica dotata di attrez-zature pensate appositamen-te per le prime esperienze del mondo e di socializzazione dei bambini, composto da una sezione per bimbi di 2 e 3 anni, con iscrizioni aperte sia ai genitori sia alle azien-

de che intendano avvalersi per i propri dipendenti di una struttura esterna. Nel corso dell’open day i genitori potranno visitare i locali e gli atelier, conoscere le educatri-ci e far sperimentare ai propri figli i giochi che verranno messi a disposizione. Il Nido Primavera rientra tra le scuole di Carpi a indirizzo cattolico, gestite dalla Fondazione opera pia a. paltrinieri.Il Nido Primavera oltre a di-sporre di una moderna strut-

tura si trova in un’area verde con spazi anche all’esterno ideali per i piccini. Per andare incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, la scuola predispone un servizio sia di pre che di post scuola e propone attività anche nel mese di luglio per chi ne farà richiesta. A livello gestionale va ricordata l’attenzione verso prezzi contenuti a dimostrazione della sensibi-lità della Fondazione verso le famiglie.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1316

carpi ospiterà una grande retrospettiva dedicata a Carlo

Contini a quattro anni dalla sua scomparsa. Nato nel 1919 neuropsichiatra, scrit-tore, ricercatore, collezioni-sta, Contini fu anche artista e la personale Carlo Contini tra eclettismo e ricerca darà l’opportunità a molti di scoprire, ad altri di riscopri-re, l’opera di un uomo che ha saputo vivere pienamente e coltivare le proprie passioni con intensità rara.La mostra, promossa dagli eredi di Carlo Contini e curata da Simona Santini, è organizzata da All Around Art srl con il patrocinio del Comune di Carpi e in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio.“Si tratta – afferma Simona Santini – della prima grande occasione per leggere l’inte-ra produzione artistica di un personaggio eclettico e mul-tiforme che, nel corso della sua lunga vita, ha incessante-mente dipinto, inciso, scolpi-to, sperimentando ogni tipo di tecnica nel campo delle arti visive e lasciando un cor-poso nucleo di opere che, in questa occasione, potranno essere finalmente conosciute

CARPI oSPITeRà, dAl 12 APRIle Al 25 MAGGIo, PReSSo lA SAlA CeRVI dI PAlAzzo PIo, unA GRAnde ReTRoSPeTTIVA dedICATA A CARlo ConTInI A quATTRo AnnI dAllA SuA SCoMPARSA

il dottor contini tra eclettismo e ricerca

o riscoperte, apprezzate e interpretate”. Nonostante la sua attività principale fosse quella di medico, Contini nutrì sin da giovane l’interesse per le arti visive alle quali si dedicò di slancio e con impegno,

“in bilico tra tradizione e modernità, a metà strada tra il connaisseur e il moderno ricercatore, uomo di scienza ma anche affascinato dalla spiritualità, Contini incarna perfettamente l’uomo del Novecento, diviso, mute-

vole, inquieto spettatore di un secolo di grandi cambia-menti che costruiscono ma possono anche distruggere”.La grande passione di Conti-ni per l’arte è descritta attra-verso le opere che egli stesso realizzò e dalle quali non si separò mai, conservandole gelosamente in ogni angolo libero della casa e lì rimaste fino alla sua morte. Durante la sua esistenza Contini ha ricoperto importanti in-carichi in città: segretario della Commissione di Storia Patria e Belle Arti del Comune di Carpi, divenne direttore dei Musei Civici dal 1964 al 1975. Contribuì a valorizzare il pa-trimonio artistico e culturale della sua città, dalle mostre sulla scagliola o sugli artisti Carlo Grossi e Arcan-gelo Salvarani, all’ideazione delle Triennali Inter-nazionali della Xilografia Con-temporanea. At-tratto dalle scienze etnoantropologi-che e, soprattutto,

dalle tradizio-ni popolari radicate nel suo territorio, Contini fu an-che l’instan-cabile ricerca-tore al quale si devono saggi di storia loca-le, di cultura contadina e di dialetto nonché la fondazione del Museo delle Arti e Tradi-zioni Popolari che ebbe a

lungo sede a San Martino Piccolo di Correggio e che confluì poi nelle raccolte del Museo di San Be-nedetto in Poliro-ne, in provincia di Mantova.Dagli esordi nei primi Anni Cinquanta agli sviluppi degli Anni Sessanta e Settanta, quan-do perfeziona la sua abilità di incisore, fino alle sperimentazioni successive, la mostra illustra il percorso artisti-

co di Contini attraverso 80 opere, presentando alcune tra quelle più note, come la serie dei Fiori e dei Metalli, ma soprattutto proponendo molti lavori completamente inediti o semisconosciuti come i bellissimi disegni e le tavole degli Anni ‘50, i collage riflessivi e ironici, le mature xilografie, le speri-mentazioni ibride di “arte povera”, le ceramiche e i vetri. L’inaugurazione, in programma sabato 12 aprile alle 18, presso Sala Cervi di Palazzo Pio, sarà preceduta dalla presentazione alle 17,30 presso l’Auditorium Loria in via Rodolfo Pio, 1. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 25 maggio (orari: giovedì, sabato, domenica e festivi: 10-13/15-19).

Carlo Contini in uno scatto di Beppe Lopetrone

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17venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

di Massimo LoschiAl mè dialètt...

di Massimo Loschi

libri da non perdere!

di clarissa [email protected]

scuola o famiglia: chi educa?

l’importanza di un atto gioioso fatto in un modo semplice e naturale può dare, come dovrebbe essere, amore alla vita.

TurTurêini

Incóo, cun i mè ôç, ho vist... al fil;i érèn du cušlêin ch’stan in pêlm ed

man,da gnint han dêe vìtà a cal šógh sutil

ch’è nêcêsari têl e quêl al pan.

E al tùtt... ed sóvr’un ram d’marustican

e in dal mêš ed chi bée culór d’Avril.I stêvèn atéš šmùlšinèndès pian

fêndès l’un a l’êtêr n’invid gèntil.

I du bêch? ‘Na carèsà da guardêr,un sfiùrêrs sòt e sóvèr tùtt in tòndcumè qui ch’a s’vól bêin fan per

bašêr.

Un cólp d’êla, dal gnint... un quêl d’giôcònd

ed du cušlêin… s’nè fat un, e a lighêrè stèe cal fil ch’a tin lighèe al mònd.

TorTore

Oggi, con i miei occhi, ho visto… il filo; erano due cosucce che stanno in un palmo di mano, dal nulla han-no dato vita a quel gioco fine che è necessario tanto quanto il pane.

Ed il tutto… sopra a un ramo di pru-gnolo nel mezzo di quegli splendidi colori d’Aprile. Se ne stavano vicini accarezzandosi lentamente facen-dosi l’uno all’altro un invito gentile.

I due beccucci? Una carezza da guar-dare si sfioravano sotto e sopra tutto in tondo come coloro che volendosi

bene fanno per baciarsi.

Un colpo d’ala, dal nulla… una cosa gioiosa, di due cosucce… se ne fece una, e a unire fu quel filo che tiene

avvinto il mondo.

La bellezza delle cose fragiliTaiye Selasi

domenica 6 aprile, alle 20,30, per la rassegna Prima all’Ariston, proiezione del film la mafia uccide solo d’estate, per la regia di Pif, alias Pierfrancesco diliberto

Cronaca di una mafia annunciata

arturo ha pochi anni e un segreto roman-tico che condivide

con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bam-bina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui totò riina, Bernardo provenzano, calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero michele cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata al-lacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città ‘muta’ e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commis-sario Boris Giuliano) o gli concedo-no un’intervista (il Generale Dalla chiesa). L’unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il pre-mier Giulio andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un’ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini del-la giustizia vengono sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e ‘svenduto’ in una televisione locale e nella campa-gna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente. pierfran-cesco Diliberto, in arte pif, debutta al cinema con una storia di rimo-zione, una storia scomoda perché chiama in causa responsabilità col-lettive che costringono a interrogarsi sull’identità culturale del Paese, sul suo passato e sul suo futuro. Costru-ito come un romanzo di formazione, La mafia uccide solo d’estate trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta e come rappresenta la mafia senza indulgenze celebrative. Autobiogra-fia sensoriale, cronaca poetica di una

mafia annunciata, ferrea volontà di omaggiare gli Eroi caduti per mano mafiosa, parte dalla comicità per accomiatarsi con la poesia che commuove. Scene di vita quotidia-na, che strappano risate, spazzate via dalle immagini di repertorio delle loro morti.

il viaggio ad Auschwitz, che si svolge dall’1 al 6 aprile, si inse-risce all’interno del progetto Un

treno per Auschwitz giunto alla decima edizione e promosso dalla Fondazione ex campo Fossoli in collaborazione con la provincia di modena e gli 8 Comuni Capo distretto e grazie al contributo delle 4 Fondazioni bancarie presenti sul nostro territorio provinciale.Si tratta ancora una volta di un viag-gio in treno partito dalla stazione ferroviaria di Carpi da dove, quasi 70 anni fa, gli internati del campo di concentramento di Fossoli parti-vano alla volta dei più tragici lager d’Europa, una delle destinazioni era, appunto, Auschwitz. Un treno per Auschwitz - proget-to che si rivolge agli studenti delle quarte e delle quinte degli istituti superiori della Provincia di Mode-na - è soprattutto un contenitore di proposte didattiche e formative per studenti e insegnati, che ha nel viaggio il momento più significati-vo sia sul piano della conoscenza,

un treno per Auschwitz rientrerà a Carpi il 6 aprile

Il treno è partitosia su quello delle emozioni. E’ un percorso che le scuole partecipanti hanno intrapreso a partire dal mese

di gennaio e che si concluderà a fine anno scolastico. Insieme ai 600 ragazzi viaggiano: alfonso Botti, costantino Di sante e carlo saletti, Fran-cesco matteo cataluccio, carlo lucarelli (in foto durante una pre-cedente edizione), paolo nori, cisco e Beppe carletti. Presenze che ogni anno arricchi-scono il progetto e diventano un prezioso supporto nella fase successi-va al viaggio, nella fase di restituzione dell’esperienza.

cara clarissa, premettendo che non farei mai l’insegnante dal momento che, al giorno d’oggi, in molti casi i docenti hanno le mani legate quando si trovano davanti ragazzi irrispettosi e indisciplinati, allo stesso tempo (parlo per esperienza) ci sono insegnanti che si lamentano del troppo lavoro quando in classe hanno alunni dislessici o ragazzi che affrontano una programmazione semplificata come mio figlio. capisco che sia un doppio lavoro prepa-rare materiale compensativo e organizzare una lezione in modo che capisca anche chi ha qualche problema. non tutti gli insegnanti sono disinteressati, ci mancherebbe, ce ne sono di bravissimi, ma ti assicuro che nel corso degli anni ne ho in-contrati diversi che ti facevano pesare di dover lavorare un po’ di più perché tuo figlio va aiu-tato. Fa male sentirsi dire: io in classe ne ho altri 23. io faccio dolci, pizza, vendo salumi e quando ho molti ordini vado a lavorare alle 4 del mattino per mettermi avanti e alla fine del mese lo stipendio è sempre quello, ma lo faccio con amore e non mi pesa: so che il lavoro è anche sacrificio. il mestiere

dell’insegnante dev’essere una vocazione: il più debole va aiutato ancor di più anche per una questione di cuore, di sensibilità, altrimenti an-date in catena di montaggio a vedere se è meno pesante. o con me a fare i dolci alle 4 del mattino.

patty, una mamma che non molla

a Brunomattina (su Radio Bruno ogni giorno dalle 11 alle 13) abbiamo parlato

di scuola commentando un’inda-gine dalla quale emerge che gli studenti, in caso di assenza tem-poranea degli insegnanti di ruolo, vengono abbandonati a loro stessi spesso senza nemmeno sorveglian-za. Questo perché la scuola non può avvalersi di docenti esterni per pochi giorni e quelli interni possono ri-fiutarsi di fare una sostituzione non retribuita. Ne sono scaturiti scambi tra insegnanti e genitori non proprio “morbidi”. Diverse docenti hanno ribadito come il loro lavoro sia stres-sante, gli stipendi non aumentino e le classi siano sempre più numerose e problematiche. Non solo: molte lamentavano come avere a che fare con i genitori sia difficile. Nessuno accetta critiche al figlio e si tendo-no a prendere sul personale tutte le

osservazioni sul rendimento sco-lastico, come fossero attacchi alla famiglia. Di contro, diversi genitori lamentavano di aver incontrato in-segnanti scarsissimi che in classe fanno trascorrere le ore leggendo pagine dei libri di testo senza coin-volgere e senza trasmettere nulla. Diversi genitori vorrebbero vedere i professori a scuola 8 ore al giorno e non dover ricorrere a lezioni pri-vate in nero al pomeriggio da quegli stessi docenti che dicono di lavorare a casa sui compiti da correggere. Da rilevare anche il numero di genito-ri che lamentano come arrivino da regioni del Sud, soprattutto Cala-bria, insegnanti di inglese e fran-cese con forti inflessioni dialettali che si riflettono sulla pronuncia dei figli. Diversi insegnanti, di contro, rilevano come per molti genitori la preoccupazione principale in merito alla scuola sia la funzione di tenere i figli mentre lavorano, disinteressan-dosi di compiti e rendimento. Le testimonianze di belle esperienze sono arrivate, ma le criticità restano molte e le ostilità aperte. Curiosa anche la visione dell’educazione emersa: alcuni insegnanti ci hanno scritto che spetta alla famiglia, al-cune famiglie ci hanno scritto che spetta alla scuola. Mentre cercano un accordo non se ne occupa nes-suno?

Kweku Sai è morto all’al-ba, davanti al mare della sua casa in Ghana. Quella

casa l’aveva disegnata lui stesso su un tovagliolino di carta, tanti anni prima: un rapido schizzo, poco più che un appunto, come quando si annota un sogno prima che svanisca. Il suo sogno era avere accanto a sé, ognuno in una stanza, i quattro figli e la moglie Fola. Una casa che fosse contenuta in una casa più grande - il Ghana, da cui era fuggito giovanissimo - e che, a sua volta, contenesse una

casa più piccola, la sua famiglia. Ma quella mattina Kweku è lon-tano dai suoi figli e da Fola. Perché il chirurgo più geniale di Boston, il ragazzo prodigio che da un villaggio africano era riuscito a scalare le più importanti università statunitensi, il padre premuroso e venerato, il marito fedele e inna-morato, oggi muore lontano dalla sua famiglia? Lontano da Olu, il figlio maggiore, che ha seguito

le orme del padre per vivere la vita che il genitore avrebbe dovuto vivere. Lontano dai gemelli, Taiwo e Kehinde, la cui miraco-losa bellezza non riesce a nascondere le loro ferite. Lontano da Sadie, dalla sua inquietudine, dal suo sentimento di costante inadeguatezza. E lontano da Fola, la sua Fola. Ma le cose che sembrano più fragili, come i sogni, come

certe famiglie, a volte sono quelle che si rivelano più resistenti, quelle che si scoprono più forti della Storia (delle sue guerre, delle sue ingiustizie) e del Tempo.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1318

l’aForisma della seTTimana...

appunTamenTi appunTamenTi

“Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia”.Jonathan Swift

e’ lei. E’ tornata. La mitica, ecologica, nonché masche-rata scampagnata più famosa

di Carpi, è ormai alle porte. Dome-nica 18 maggio, nelle campagne di San Marino, va infatti in scena la Balorda. Il tema di quest’anno, C’era una volta, ne promette dav-vero delle belle: un po’ nostalgico, un po’ retro, la Balorda si tinge di vintage. La domenica di festa all’insegna del carnevale ciclistico ed eno-gastronomico si annuncia quindi più memorabile che mai! “Se non verrete in bicicletta, se non verrete travestiti, rimarrete a bocca asciutta... Vi vogliamo rigorosamente a tema C’era una volta. E’ ammesso tutto ciò che è storia: memorabilia, anziani, anti-chità, vecchi modi di dire, vintage, vecchie glorie, epico, biclico, d’annata, amarcord… insomma venite colorati, con il vostro messo, il vostro costume. Quest’anno si fa la storia. La Storia siamo noi, nessuno si senta escluso”, scherza il presidente Alberto Gasparini.Anche l’edizione 2014 sarà nel

TeatroCARPI4 e sabato 5 aprile - ore 21Heartquake: vite che cambianoMusical scritto e diretto da:Grazia GamberiniWill Weldon, Fabrizio Voghera, Cristina Montanariallievi scelti da Accademia KataklòE con: Elisa Lolli, Greta Botolotti, Andrea Parmeggiani, Dafne Savani, Renato Corsi, Alessio Laise, Luca FerrariMusicisti: Emanuele Stassi, Francesco Zucchi, Paolo Andreoli, Simone VallaCoro: Gospel Soul e Gospel Soul JuniorTeatro Comunale

6 aprile - ore 16Il sol ci ha dato alla testaCinque straordinari musicisti un po’ suonati alle prese con Buscaglione, Carosone, Gaber, Mozart, Rossini ma anche Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Lecoq, in un mix esplosivo di musica e comicità.Con la RimbambandTeatro Comunale

7 aprile - ore 21Futbol Peppe Servillo - voceJavier Girottoi - sax soprano, baritono, clarinetto basso, moxeno, flute e voceNatalio Mangalavite - piano, tastiere e voceTeatro Comunale

MostreCARPI5 - 13 aprileVariazioni sul tema (Fabio Mantovani)Saletta Fondazione CRC

Fino al 10 maggioPaesino di salubre follia Personale delle opere di Enrico PantaniSpazio Meme

Fino al 25 maggioS - Veli - Amo ArchimedeLa mostra ripercorre la vita e le opere di Archimede in occasione del suo 2300 compleanno e mostra come il suo pensiero sia ancora fonte di ispirazione in ogni ambito dell’agire umanoMostra ideata e realizzata dagli studenti del Vallauri Musei di Palazzo dei Pio

Fino al 31 dicembre100 oggetti per 100 anniMusei di Palazzo PioFino al 6 aprileMondi FantasticiSala Cervi

EventiCARPI4 aprile - ore 22Zamboni & Fatur (CCCP) Kalinka Arci Club

Due passi e una corsa per teCamminate Nordic Walking e RunningCamminate in zone diverse fuori e dentro la cittàPROGRAMMA3 aprileRitrovo in Piazza MartiriCamminata urbana con circuito ad anello di Km 6,4 percorrendo le piste ciclabiliPercorso: Corso Cabassi, viale Carducci, via Garagnani, viale Cavalotti, via Lenin, Parco della Cappuccina, Piazzale Baracchi, via G. Fassi, Piazzale Marconi, Parco delle Rimembranze, via A. Volta, via De Amicis, via Petrarca, via Bellentanina, Piazzale Re Astolfo, Piazza Martiri10 aprileRitrovo al Parco Pertini(via Bollitora)Camminata su percorso della Salute Zona Sud di Km 8Prima della partenza si effettuerà riscaldamento con esercizi e stretching finale17 aprileRitrovo al Parco Magazzeno Camminata su percorso della Salute Zona SudPercorso: via Remesina sulla nuova pista ciclabile, arrivo a Fossoli e ritorno24 aprileRitrovo in Canale Lama da via Due PontiArrivo a San Marino e ritorno

La voce dei classiciAscoltare Raccontare Recitare LeggereIncontri alla scoperta della grande letteraturaAccompagnati dalla voce recitante Simone Maretti e dal flauto di Patrizia VezzelliProgramma5 aprile - 17,30Sirenadai Racconti di Tomasi di LampedusaPalazzo Foresti

5 aprile - ore 21Lovebirds. Rebel Lovers in IndiaDi Gianpaolo BigoliMenzione speciale nella sezione Documentari all’Ischia Film Festival 2013Conducono la serata Nico Guidetti e Federico Baracchi documentaristiDario D’Incerti, critico cinematograficoAuditorium Loria

5 aprile - ore 20.45Ricordando Don ClaudioAula Liturgica Quartirolo

doMenICA 18 MAGGIo, A PARTIRe dAlle 14, AllA PolISPoRTIVA dI SAn MARIno dI CARPI, ToRnA lA MITICA, eColoGICA, nonChé MASCheRATA SCAMPAGnATA PIù FAMoSA dI CARPI: lA bAloRdA

c’era una volta la... balorda

segno del green e, come tradi-zione esige, prevede 3 giri per le strade di San Marino, intervallati da pause ristoro ricche di cibo, musica e bevande, naturalmente in sella alle proprie biciclette a tema. “Assegneremo diversi premi tra cui il Gran Trofeo del Messo per proclamare la bicicletta che meglio ha interpretato il tema e il Bellis-simo - a in bici per consacrare il miglior look balordo”. La carneva-lata in bicicletta basata su fantasia e lentezza, animerà la campagna carpigiana coi balordi di tutte le età che, alla fine di ogni giro, potranno assistere a concerti e balli popola-ri. Balordi sbalorditeci ancora una volta. E, almeno per un giorno, deponiamo le armi, la tristezza e la crisi, e godiamoci un po’ di sana spensieratezza, perchè alla Ba-lorda, c’è posto per tutti! Chi vuol partecipare alla manifestazione più pazza di Carpi può iscriversi a par-tire dalle 9.30. Il costo è di 10 euro; la pedalata è riservata ai tesserati Arci ma c’è la possibilità di fare la tessera al momento. No bragheri!

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19venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

appunTamenTi

sono settanta le fotografie dalle atmosfere sospese, che raccontano da cinque

diversi angoli dell’Europa e del mondo, per mano di sette artisti internazionali, l’anima e i suoi sussurri, con uno sguardo attento alla realtà contemporanea e alla sue stridenti contraddizioni. Pro-vocatori, originali, sorprendenti, autentici, i lavori saranno visibili alla mostra Soul Whispers, propo-sta a Modena dalla neonata Gal-leria PhBroking (in via Farini, 56) fino a sabato 3 maggio. Alena Adamchyk, Bielorussia; Majeed Benteeha, Iran; Ghigo Roli e Riccardo Varini, Italia; Marikel Lahana, Francia; Eitan Vitkon, Israele; Zhu Yu, Cina: sono i sette protagonisti che fanno sussurrare l’anima attraverso l’obiettivo, costruendo opere che si ispirano, di volta in volta, all’uomo e alla natura, ai paesaggi e agli interni, alle contraddizioni, alle solitudini angosciose, alle tinte sfumate e ombrose di anime sussurranti, di esistenze quasi soverchiate dal si-lenzio e comunque in grado di sof-fiare un messaggio e un respiro al resto del mondo. Dieci opere per ciascun autore, dedite al racconto di quello che sgorga dall’anima, in un’epoca di frastuono e rumore che nulla hanno a che fare con la profondità silenziosa e flebile del sentire umano. Il loro lavoro testimonia la vitalità di un settore, quello della fotografia, che negli anni ha visto rivoluzionare le proprie forme espressive, trovare strade nuove e linguaggi innovati-vi, senza confini di paese, cultura, lingua. Alena Adamchyk, bielo-russa, propone una prospettiva polarizzata sull’universo femmi-nile. Nel 2004 ha realizzato il suo progetto più noto, Donne d’Euro-pa, seguito dalla serie Donne di Monaco nel 2009. Di ritorno da un viaggio a Beirut lo scorso anno, ha dato vita al volume Donne del Libano.

5 aprile - ore 18.30Il Critico interiore: non contro ma a favore di noi stessiPaola Poluzzi, counselorAlbero della Vita

5 aprile - ore 15Laboratorio: detergenti biodegradabili fai da te per la pulizia e la cura della casaUn laboratorio pratico dove ogni partecipante preparerà e porterà a casa un kit di detergenti ecologiciCon Sabrina Musi, esperta di pratiche ecosostenibili Scubidù

10 aprile - ore 21Cambiamenti climatici: mitigazione, adattamento e resilienzaParliamo di cosa significano i cambiamenti climatici nella vita quotidiana e per i nostri figli, di come concretamente ognuno di noi può ridurre le emissioni e di come possiamo prepararci al clima del futuro in famiglia e in casaIncontro con Luca Lombroso, meteorologo Auditorium Biblioteca Loria

5 aprile - ore 15Come aiutare i bambini a esprimere le proprie emozioni e renderli consapevoli del loro valoreMariangela Tonfoni, psicologa psicoterapeutaSede Nadia

5 e 6 aprileCarpinfioreCentro storico

6 aprile - ore 18Concerto dei Premiati del 7° Concorso Internazionale di Clarinetto Rino Viani Sala Mori

6 aprile - ore 14.30Sciame di Biciclette Piazza Martiri

7 aprile - ore 21Conversazioni e letture tra arte e letteraturaArte e politica negli USADal regionalismo alla pop art americanaRelatore Demetrio Paparoni, Letture di Irene Guadagnini Auditorium Loria

9 aprile - ore 21Inshallah Storie e immagini di lago Corazza e Greta RopaA cura di L’Angolo dell’AvventuraSala Congressi

9 aprile - ore 16/18Tanti modi per portare i piccoli a contatto col nostro corpoPer mamme e bambini 0-9 mesiScubidù

10 aprile - ore 21S = Someone.. Or Someone ElseMattatoio

FIno Al 3 MAGGIo A ModenA lA nuoVA GAlleRIA PhbRokInG debuTTA Con Soul WhISPeRS, unA MoSTRA dI SeTTe FoToGRAFI ConTeMPoRAneI dedICATA AI RISVolTI InASPeTTATI e SoRPRendenTI dell’AnIMA. AlenA AdAMChYk, MAjeed benTeehA, GhIGo RolI, RICCARdo VARInI, eITAn VITkon, zhu Yu, MARIkel lAhAnA Sono I SeTTe ARTISTI, PRoVenIenTI dA TuTTo Il Mondo, Che eSPoRRAnno I loRo SCATTI

l’anima e i suoi sussurri

Sempre le donne sono al centro dell’opera di Majeed Benteeha, i cui lavori rappresentano un’espressione di ri-volta contro l’ortodos-sia che vede prevalere nel suo Paese d’origi-ne. L’autore accenna e allude alla religione e alla società, utiliz-zando il velo e ciò che esso copre o svela per esprimere rispetto alle donne attraverso il suo personalissimo metodo. Allo stesso modo vuole eviden-ziare il contrasto tra la realtà tradizionalista e quella moderna, le forti tensioni oggi presenti ovunque in Iran. L’italiano Ghi-go Roli, dopo aver pubblicato oltre trenta

libri e numerosi articoli di riviste, oggi sta facendo confluire le sue ricerche personali in un’indagine che coniuga le forme naturali alle regole sottese all’armonia. E sempre dall’Italia, Riccardo Varini, sceglie di mostrare il suo forte legame con la natura che ha segnato tutta la sua opera. I suoi lavori poetici fanno riflettere

l’osservatore. La sua arte è calma e dominata dalla passione per le piccole cose.Marikel Lahana, francese, con oltre venti esposizioni all’attivo in tutto il mondo, si concentra soprattutto sui ritratti e sulla rap-presentazione del corpo umano: l’utilizzo della luce dà voce e profondità a volti che sembrano

raccontare la loro sto-ria. Dall’altra sponda del Mediterraneo arri-va invece l’israeliano Eitan Vitkon, che indirizza la sua opera sulla sorpresa, anche linguistica e semanti-ca, sin dai titoli delle sue opere, battezza-te di volta in volta Medusa Hope, No Masks, Photography of Illusion, Memories in a box, Wander Fool.Dall’oriente più controverso, dal con-tinente cinese, arriva invece Zhu Yu, che ama esplorare luoghi e spazi altrimenti inesplorati. Per averne un’idea, Zhu Yu ha trascorso un mese in un negozio di cani o alcune settimane in una darkroom, cer-cando di raccontare e cogliere le atmosfere e i riflessi di ambiti tan-to vicini, ma al tempo stesso sconosciuti e ignoti.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1320

CALCIO A 5 La Virtus non sbaglia,la festa può cominciare

Banco di prova finale per la Virtus di caleffi che, dopo l’eroica prestazione di cesena, insegue tra le mura amiche la salvezza matematica, distante solo un punto.

Al Vallauri si presenta un olympia falcidiato dalle squalifiche e lungi da ambizioni di classifica, ma al solito poco incline ai convenevoli e famelico di colpi bassi. I virtussini, in avvio in particolare, soffrono l’importanza della contesa e il quintetto ospite gongola dei ritmi compassati della gara: così occorre un tamelli vigile per preservare la parità fino a che stassi non decide di regalarsi una perla mancina e inca-stona all’incorcio dei pali la segnatura del vantaggio (1-0). Scos-si dal grido di guerra del proprio capitano, i gialloblù paiono più convinti nella ripresa, e quando il mancino liftato di pelusi arma la conclusione di Bigarelli (2-0), sugli spalti iniziano i festeg-giamenti. Gli ospiti tuttavia non ci stanno e la stoccata mancina di muto imprime un ultimo sussulto all’agone, che tuttavia si conclude come piace a virtussini.Termina così la bella marcia dei ragazzi di Caleffi, capaci, nono-stante un finale di stagione di sofferenze, di blindare la per-manenza in categoria. Non mancano gli appunti, i dettagli, le critiche a una Virtus di certo perfettibile. Adesso però è tempo di brindare, di esultare, di gioire. “Ora bisogna ubriacarsi, bi-sogna che ciascuno beva a forza, perché è morto Mirsilo” cantava il lirico alceo, secoli prima di Cristo. Talvolta è bene che la razionalità ceda alla passione.

Federico campedelli

I PRECEDENTISolo colpi esterni

PRoSSIMo AVVeRSARIo:

TRAPANI

PROSSIMO TURNOIl Modena va

a lanciano

LA CLASSIFICA

CALCIO – CRISI SenzA FIne: A lATInA Il CARPI SI SPeGne AnCoRA (0-1)

confusioneI bIAnCoRoSSI non RIeSCono A RITRoVARSI, le SCelTe dI PIllon FAnno dISCuTeRe. lA SquAdRA È SCoMPenSATA, InCARTATA e bloCCATA In ATTACCo. lA SoluzIone deVe eSSeRe ARdeMAGnI. SAbATo ARRIVA Il TRAPAnI.

il Carpi non ha più nervi, né ordine, men che meno autostima.

Non è chiaro quanto gli sia rimasto sul piano fisico. Nemmeno si capisce se i correttivi di Pillon possano portare a qualche tipo di cura, o se invece siano peg-giori della malattia stessa. Ogni risposta è dispersa nella confusione generale. La certezza è che la testa della squadra è ferma, e blocca tutto il resto. Anche a Latina la squadra è spari-ta al primo affondo. Stavol-ta, per la verità, si è lette-ralmente fatta gol da sola. Dopodichè non ha mostrato alcun istinto di sopravvi-venza. E’ precipitata nelle trappole avversarie, e nella sua stessa lentezza. Zero tiri in porta, nessuna reazione concreta allo svantaggio, solo ombre d’improvvisa-zioni individuali. La sconfitta svilisce inevi-tabilmente il punto diviso con l’Avellino, dà tutto un altro senso alla partita. Induce a riflettere sull’inca-pacità di battere un avver-sario decimato per un’ora e suicida al punto da tenere tre attaccanti in campo. Non è avvenuta alcuna ripartenza, si è vista sem-plicemente un’altra faccia di questa lunga crisi di forza Lascia sinceramente sconcertati il modo in cui il Carpi si stia abbandonando. La principale difficoltà, in questo momento, è proprio qui: riuscire a fare un’ana-lisi serena e lucida di un contesto in cui la serenità e la lucidità non abitano più da troppo tempo.SCOMPENSI - Pillon si sta consegnando alle critiche. Sta facendo alcune acrobazie, verbali e tatti-che, controverse al limite del pericoloso. Tirare in ballo gli arbitri e la sfortuna non aiuta i suoi ragazzi. Hanno bisogno di rimedi esistenziali, non di alibi. Letizia sulla sinistra è uno scompenso evidente, come guardare il mondo a testa in giù. Non è un meditativo, è un esterno d’impulso, vive di scatti automatici: se gli capovolgi la prospettiva di osservazione, lo ritrovi in ritardo di almeno un tempo su ogni lettura. Così pure Lollo da ala finta è demi-neralizzato. E insieme a lui la squadra, che resta ine-vitabilmente sottoritmo se il miglior pressatore resta lontano dalla centralità del gioco (a maggior ragione se manca anche Memushaj). ARDE - Breda ha facil-

mente incartato il Carpi tenendo il centrome-diano mol-to basso, le mezzali molto larghe, gli attaccanti a pressare il triangolo Pesoli-Ro-magnoli-Porcari, e i difensori ad aggredi-re le conse-

guenti palle lunghe sparate in fretta verso Mbakogu. Che è andato a sbattere, non ha mai avuto una chance di entrare in partita, tanto era corto il campo. Ardema-gni sarebbe dovuto entrare prima. Non in avvicenda-mento ma in coppia, e con Sgrigna dietro entrambi, per allungare la profondità. Non s’intravede altra strada per rimontare le partite e ri-vitalizzare il gioco d’attac-co. Il riposo semi-punitivo è durato abbastanza. Ha ri-flettuto anche troppo, ades-so va responsabilizzato per tornare a vincere. Nessun altro ha qualità più decisive delle sue. Se è un leader, e non vuole passare per il peggior investimento della storia del Carpi, lo dimostri subito. Smetta di ritenersi un problema, si convinca di essere il rimedio. Gio-chi sul dolore, valichi la stanchezza, pretenda palla a sé, faccia vedere come la si porta, cerchi la giocata difficile senza vergogna. E’ l’unica svolta possibile: dia modo ai compagni di fidarsi della sua bravura come mezzo per tornare a sentirsi bravi.CAMPIONATO – Altro-ve, il Palermo finisce di fare selezione. Sta traghet-

tando verso la serie A col pilota automatico. Da Nata-le in poi, nessuno è riuscito a batterlo, né a fargli più di un gol. E adesso conta regolarmente quelli decisi-vi di Belotti, che è la vera differenza individuale in mezzo un’organizzazione nettamente superiore alle altre per quantità e chia-rezza. L’Empoli ritrova all’improvviso Maccarone e Tavano. Gli bastano per riprendere un vantaggio provvisorio. Il treno playoff viaggia compresso in soli due punti. Restano faticosa-mente a bordo il Lanciano e l’Avellino che sono le più corte e le più stanche. Sono ancora fuori, invece, Pescara e Spezia cioè le più abbondanti per numeri e qualità. In coda, non si manifestano vere e proprie rinascite, non c’è continuità di risultati, solo sporadiche esplosioni d’orgoglio. Da 32 giornate, le peggiori quattro marciano sotto il punto di media. La salvezza diretta passerà tra i 47 e i 49. Il Carpi non è lontano. La speranza è che in questo orizzonte trovi stimoli. E con essi, almeno un po’ di coraggio e di fiducia per ritrovare sé stesso.

Enrico Gualtieri

La matricola migliore

sabato arriva una delle poche squadre veramente com-piute dentro questa categoria in cui l’equilibrio è dovuto all’incompletezza sparsa più o meno a tutti i livelli della

classifica. Il trapani non è la più forte, ma non è nemmeno migliorabile. Si può ripensarla daccapo, non più correggerla. E’ massimizzata dimostra sempre esattamente tutto quel che vale. Ed è certamente la prima tra le matricole per numeri e brillan-tezza di gioco. Esce da un ottimo inverno, ha ben sfruttato il vantaggio di lavorare lontano dal freddo e dalle piogge. Tra metà novembre e metà marzo ha costruito il 60% della pro-pria classifica da playoff. Ma in generale, la differenza è nella continuità. Il gruppo-base è il prodotto di un lungo percorso di formazione: sei anni fa si formava in Eccellenza. Oggi tiene la B a occhi chiusi: densità sulla palla, sovrapposizioni continue, passaggi semplici ma efficacissimi, principalmente vertica-li, quasi tutti di prima, massimo due tocchi. E’ difficilissimo batterlo (solo 7 sconfitte), se ha intensità comanda la partita su qualunque campo. Trova equilibrio sulla corsa in trasferta (25 punti) come in casa (24). Difende e riparte tutto insieme, arriva in porta quasi solo in velocità e pure con grande precisione (è sesto per numero di conclusioni tentate, ma terzo per conclu-sioni nello specchio). roberto Boscaglia più che l’allenatore è l’ideologo di questo piccolo miracolo calcistico, forgiato in una provincia talmente lontana dal “Continente” da venire spesso dimenticata. Prima di tutto è un uomo che allatta la propria anima enorme respirando l’odore del mare. Ha passato la vita a studiare calcio, e a professarlo attraverso tutta la gavetta possibile. Nei ritagli di tempo fa volontariato nelle case famiglia. Perché, nonostante tutto, non vuole dimenticarsi dove sta la sofferenza vera, né di essere un privilegiato. Allena un sistema classico che ormai giocano pochissimi perché funziona solo se imparato a memoria: il 4-4-2. Vuole elasticità in difesa, un co-mandante fisico (terlizzi), uno stopper di volata (pagliarulo), due terzini predisposti a trasformare l’azione (rizzato e Ferri, o Garufo) sotto due ali rapide di centrocampo (Basso e pacilli, o nizzetto). In mezzo non ha nessun interditori veri, ma interni di manovra: uno più stanziale (ciaramitaro), l’altro più dinamico (pirrone: trapanese doc, simbolo del popolo e uomo dei gol pesanti). Davanti usa un fantasista come playmaker (iunco) e lascia mancosu libero di attaccare la profondità dove vuole. Si può discutere se sia o meno il miglior centravanti da contropie-de del campionato. Di sicuro è il più prolifico. pillon, privo di romagnoli e pesoli, dovrà letteralmente inventarsi un’idea per disinnescarlo.

e.G.

la storia che unisce le due squadre racconta solamen-te colpi esterni. Ed è tutta negli ultimi due anni, i migliori di sempre per entrambe. Complessivamente,

i precedenti sono tre. Due al “Provinciale” di Trapani, che il Carpi espugnò all’andata (1/11/2013) col minimo scarto (1-0, siluro di Lollo) bissando l’impresa e il risulta-to della gara inaugurale della scorsa stagione (2/9/2012: capocciata di Arma). Uno solo al “Cabassi”, dove gli ospiti dilagarono nell’Epifania del 2013: 1-3. Aprì le marcature Madonia (ceduto al Catanzaro quattro mesi fa). Poi, dopo il momentaneo pareggio di Arma, si scatenò in contropie-de Mancosu: allora come oggi imprendibile negli spazi verticali. Chiuse i conti Basso: oggi come allora pericolo pubblico numero 2.

e.G

I MARCAToRIMancosu allunga

33esima Giornata

Sabato 5/4/2014, ore 15BRESCIA – PESCARAcarpi – trapani

CITTADELLA – SIENAJ. STABIA – VARESE

NOVARA – CROTONEREGGINA – LATINASPEZIA – PADOVA

TERNANA – CESENAV.LANCIANO – MODENA

ANTICIPOVenerdì 4/4/2014, ore 20.30

PALERMO – AVELLINO

POSTICIPO Domenica 6/4/2014, ore

12.30BARI – EMPOLI

Mancosu (Trapani) 20Tavano (Empoli) 16

Antenucci (Ternana) 16Caracciolo (Brescia) 15Babacar (Modena) 15Pavoletti (Varese) 15

Hernandez (Palermo) 13 …

memushaj (carpi) 7 …

concas (carpi) 5…

sgrigna (carpi) 4…

ardemagni e mbakogu (carpi) 3

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21venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

CALCIO DILETTANTI

lo scorso weekend si è svolta la prima gara per il Kung Fu tradizionale

dell’Aikido Carpi a.s.d. e i risultati sono stati strabi-lianti. Prima gara sabato 22 marzo a Bologna, torneo nazionale qualificante ai Campionati Italiani Assoluti 2014 organizzati dalla Fe-derazione Nazionale Kung Fu Wushu. Tra le numerose scuole presenti, provenienti da tutta Italia, c’era anche l’Aikido Carpi rappresen-tata da due dei suoi atleti migliori, Mirco Lusuardi e Sebastiano Sparti. Entram-bi si allenano con costanza e dedizione da anni e, anche questa volta, si sono quali-ficati con alti meriti. Mirco ha conseguito un doppio oro vincendo sia nella forma a mani nude che nel bastone, mentre Sebastiano ha guada-gnato un argento nella forma a mani nude. La giornata se-guente, domenica 23 marzo, è stata la città di Nonantola a ospitare una trentina di scuole agguerrite che si sono contese il 5° Trofeo Città di Nonantola. La scuola carpigiana è stata rappre-sentata da un folto gruppo di atleti, molti dei quali al loro

lo SCoRSo Weekend SI È SVolTA lA PRIMA GARA PeR Il kunG Fu TRAdIzIonAle dell’AIkIdo CARPI A.S.d. e I RISulTATI Sono STATI STRAbIlIAnTI

Weekend d’oro per l’aikido carpi

esordio. I primi a scendere in pedana sono stati i più piccoli, i bambini di sei e otto anni che hanno sfidato

i loro coetanei nella forma a mani nude, riuscendo a salire sui gradini più alti del podio. Oro per Paolo Lancellotti e

Samuel Sparti, argento per Simone Tarantino e Chri-stian Sassi. Entusiasmo e sicurezza hanno contraddi-

stinto anche Paolo Terzulli, Simone Rossi e Federico Rossi, i quali hanno con-quistato quarti e quinti posti battendosi egregiamente. Passando alla sezione Ragazzi, complimenti a Nicolò Lusuardi che ha raggiunto la medaglia d’oro nella forma a mani nude. Mentre i compagni Daniele Di Blasio, Hamza Zamir Kahn e Davide Marazzi si sono piazzati fuori dalla zona medaglie per un soffio. Infine, salgono sul podio nuovamente Mirco Lusuardi e Sebastiano Sparti. Mirco riconferma il suo oro nel bastone ma stavolta è Seba-stiano a vincere l’oro nelle mani nude, mentre Mirco si deve “accontentare” di un argento. Tra le tifoserie era presente anche il presiden-te della scuola, Giuseppe Lisco, che si è detto sod-disfatto del livello tecnico dei partecipanti. Infatti, il punteggio ottenuto da ogni singolo atleta è stato supe-

riore all’otto mentre quello delle altre scuole si aggi-rava intorno al sei. Questo conferma l’elevata qualità tecnica dell’Aikido Carpi a.s.d., la prima a portare il Kung Fu alla Corte dei Pio. Ricordiamo che la scuola vanta un’esperienza tren-tennale nell’insegnamento delle arti marziali nobili e insegna da oltre vent’anni il Kung Fu tradizionale a bambini e adulti. Una nobile arte cinese, dalla tradizione millenaria, resa spettacolare dalle sue tecniche acrobati-che e coreografiche. Molti pensano che questa discipli-na sia improntata sul com-battimento, in realtà consiste nella memorizzazione di una sequenza di movimenti e nella loro veloce esecuzione. Di conseguenza, il pericolo non fa parte del Kung Fu, pratica adatta a entrambi i sessi. Peccato che, attual-mente, i suoi praticanti siano, in prevalenza, di sesso maschile.

Terraquilia Carpi in semifinale scudetto di slancio! I ragazzi di

coach Serafini non mollano niente e conquistano la semifi-nale scudetto con due turni di anticipo contro un Romagna motivato alla ricerca di pun-ti per agguantare la seconda posizione di questa fase poule play-off che garantisce l’ul-teriore poule per determinare la quarta semifinalista fra le seconde dei tre gironi.Si parte subito 2-0 (2’) a favore dei carpigiani, il doppio van-taggio rimane sempre a favore dei biancorossi (7-5 al 10’) poi, sotto la spinta di Basic (2 reti), l’incisività di Skatar e Molina, Terraquilia Carpi opera il primo break (11-7 al 16’); sale in cattedra Pieracci (2 reti) e il divario fra le due compagini aumenta (15-9 al 21’), solo Ceso dall’altra parte cerca di tenere in gara i suoi, ma Terraquilia Carpi mantiene

il vantaggio acquisito sfrut-tando la vena realizzativa di Tojcic. Vantaggio che aumen-ta a inizio ripresa, Di Matteo e Skatar siglano il 19-12 al 2’, ma Romagna non demorde, recupera con un parziale di 0-3 e punteggio sul 19-15 al 4’. I ragazzi di Serafini non si fanno sorprendere, Sperti e Basic (2 reti entrambi) man-tengono a distanza gli avver-sari (24-18 al 10’) poi, sotto la spinta di Pieracci (anche per lui 2 reti all’attivo), Ter-raquilia consolida il vantaggio sul 27-20 al 18’. Nei minuti restanti i biancorossi control-lano agevolmente la gara, solo nel finale il Romagna recupera ma è troppo tardi. Comprensi-bile la soddisfazione nel clan carpigiano a fine partita per il traguardo raggiunto. Al di là del risultato, Terraquilia Carpi ha anche un’altra ragione per sorridere: Giannetta è tornato a calcare il parquet in un in-

contro ufficiale. Dopo il lungo calvario che lo ha obbligato ad assistere a tutti gli incontri dal-le tribune, finalmente il gioca-tore di Nonantola è tornato in campo con i suoi compagni. Mister Serafini gli ha conces-so gli ultimi 10’ e Giannetta ha colto l’occasione al balzo. Naturalmente manca il ritmo partita, ma si guarda con otti-mismo alla sua partecipazione alla fase decisiva del campio-nato. Note positive anche da Tojcic, Di Matteo e Pieracci che ha sostituito in cabina di regia capitan Marrochi tenuto prudenzialmente a riposo per un dolore alla spalla. Ora dopo la pausa di sabato prossimo, Terraquilia Carpi di scena a Teramo il 12 aprile e in casa il 19 aprile contro Ambra. Ter-raquilia ha tutto il tempo per programmare la preparazione e recuperare gli infortunati in vista delle semifinali all’inizio di maggio.

PALLAMANO - TeRRAquIlIA non SbAGlIA e, bATTendo 32 A 28 Il RoMAGnA, ConquISTA lA SeMIFInAle SCudeTTo

Terraquilia in semifinale scudettoAngelo Giannetta

e’ stata una festa biancorossa la seconda giornata di Un giorno

per la nostra città, il format della lega serie B che porta le 22 società consociate a entrare maggiormente in contatto con il tessuto sociale delle rispettive comunità locali. Dopo aver fatto vi-sita al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini nell’ambito del primo appun-tamento sull’infanzia, il carpi Fc ha incontrato il mondo dei circoli anziani. In partico-lare, i calciatori alessandro sgrigna, Fabio concas, alessandro De Vitis, elia

Il Carpi FC ha incontrato il mondo dei circoli anziani

Festa biancorossa al Bruno Losi

legati, simone roma-gnoli, Jean claude consol e Daniele sarzi puttini

hanno fatto visita al centro sociale Bruno losi, dove sono stati accolti da oltre un

centinaio di frequentatori di tutti i circoli cittadini facenti parte di ancescao. A fare

gli onori di casa sono stati il presidente del Losi, lauro limoni e la coordinatrice dei

circoli cittadini ada menoz-zi. Non è mancata la parte-cipazione dell’assessore allo Sport alberto D’addese in rappresentanza dell’Ammi-nistrazione Comunale che, insieme all’Anci, ha affianca-to il Carpi e la Lega Serie B in queste iniziative. I calciatori hanno risposto a numerose domande, firmato autografi e posato per le foto di rito, godendosi il ricco buffet a base di gnocco fritto e salumi allestito per loro nella sala polivalente di via Medaglie d’Oro. Non potevano poi mancare una partita a carte e una sfida a ping-pong.

Correggese stop, campionato in bilico

colpo di scena in serie D (Girone D): è tutto da rifare per la correggese, che in una settimana brucia l’intero margine costruito lungo 29 giornate di comando. Le terme di Abano

si rivelano una trappola. Segna subito Gucci, e sembra la solita gara in discesa, come tante altre in questa stagione. Invece il thermal risale, tiene i ritmi altissimi, scopre la difesa di Bagatti, capovolge il risultato. Così, l’invenzione di chiurato serve solo per evitare la sconfitta. Finisce 2-2. La lucchese ne approfitta, cala il poker a Palazzolo e aggancia in vetta. Ora entrambe le contenders sono padrone del proprio destino. A luppi e soci restano comunque due piccolissimi vantaggi: lo scontro diretto vinto all’andata e il fattore campo nel ritorno. Che a questo punto sarà una finalissima sotto mentite spoglie, in programma proprio all’ultima giornata. L’avvici-namento è tosto, saranno quattro tappe difficili: domenica arriva la Juve Fortis (una delle squadre meno battute: appena 5 sconfitte), poi il derby di castelfranco e successivamente le sfide alla terza e alla quarta forza del campionato (massese e mezzolara). le altre - In promozione, il colpo grosso è della Casalgrande-se di Bob Notari che stende il Castelvetro e lancia la volata per il secondo posto. Tiene a tre lunghezze la solierese, ancora grazie al provvidenziale Di costanzo, decisivo a Castellarano (1-0). In seconda, la Virtus sciupa il doppio turno interno. Non sa più vin-cere, è praticamente fuori dai giochi per il titolo. Si fa raggiungere dal Medolla nell’infrasettimanale (1-1), non riesce a fare di più con la Folgore (0-0). Cavezzo e S.Prospero si staccano: ormai è corsa a due. In terza, a due curve dal traguardo, quasi tutti i discorsi sono chiusi. Alla Madonnina manca un solo punto per festeggiare la promozione e assicurarsi il primo posto. Il secondo, invece, rimane in bilico tra Villadoro e united, che risorge in extremis nel derby con la Cabassi (1-0). E’ quello di Feehi il gol più pesante della giornata. In zona playoff, il s.marino ipoteca la qualificazione battendo soccer correggio (3-2); rimane più indietro la cortilese, inchiodata dalla carpine (0-0). Il limidi crolla a Gaggio (0-4) mentre la Fossolese supera il Cittanova (1-0) e lo lascia solo sul fondo alla classifica.

e.G.

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 1322

Buona prova per la Cec che esce però sconfitta in casa

della seconda della classe. Peccato soprattutto per il quarto parziale nel quale i biancoblu hanno coman-dato per gran parte del set. Molinari è costretto a rinunciare a Quarta infor-tunatosi in settimana e si affida così a capitan Zaghi. Biancoblu in campo quindi con Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini-Fontana, Insa-lata-Zaghi e Trentin libero. Brescia in formazione tipo con il forte opposto Paoletti in diagonale a Quartarone, Bellini e Rodella schiaccia-tori, Maestrelli e Agnellini al centro e Peli libero. I pa-droni di casa partono bene e si portano 8-4 sfruttando un paio di errori in attacco di Bigarelli. Al rientro in

conferma il suo sestet-to uscito vincitore dallo scontro con la

Unendo Yamamay Busto Arsizio il coach modenese Chiappafreddo. Rondon è al palleggio con Fabris opposto, Paggi e Heyrman sono le centrali, Rousseaux e Piccinini i posti quattro con Perinelli libero. Per Casalmaggiore, invece, c’è Camera in regia con Zago opposta, Lipicer e Gennari in banda, Steva-novic e Aguirre al centro con Sirressi libero. Grande equilibrio in avvio: Casal-maggiore trova il primo piccolo break in conco-mitanza con il time out tecnico che arriva sul 9-12, ma Modena ricuce subito e torna a contatto con il muro di Piccinini del 14-14. Non c’è il sorpasso, però, per-ché Casalmaggiore trova un bel muro sulla capitana modenese per il 14-16 che spinge coach Chiappafred-do al primo time out discre-zionale. Si torna in campo e le ospiti arrivano a +3, un vantaggio che rimarrà fino alla parte finale del set. Entra Ruseva per Paggi ed

PALLAVOLO MASChILE SERIE B - nIenTe dI FATTo PeR I bIAnCoblu, bATTuTI In CASA 3 A 1 dAllA CenTRAle del lATTe

Cec sconfitta della seconda della classesi carica la Cec sulle spalle e regge quasi da solo il peso dell’attacco tenendo il punto a punto ma sono due attacchi da zona 2 di Porcel-lini che portano al primo vero vantag-gio Universal 8-11, vantaggio che però non dura a lungo, perché Paoletti ri-sponde con la stessa moneta per l’11-11. Un ace di Bigarelli e un attacco in primo tempo di Insalata portano la Cec in te-sta 14-16 al secondo tempo tecnico ed è ancora Porcellini

che spinge i suoi fino al 17-23. E’ un muro di Bigarelli (12 punti per lui nel set) su Crosatti che chiude il set

18-25 e riporta le due squa-dre in parità. Brescia riparte forte nel terzo parziale e si porta avanti 8-4 e 16-8 ai timeout tecnici. Fontana e compagni non riescono a tenere il ritmo e il set scivola via concludendosi 25-16 per i padroni di casa. I ragazzi di coach Molinari non si abbattono e riescono a tenere il punto a punto nel quarto set trovando il primo allungo 14-16 in prossimità della sosta tecnica con un bell’attacco di Bigarelli seguito dal muro di Zaghi su Paoletti al rientro in campo (14-17). Insalata mura Bel-lini per il 18-21 ma sono due muri bresciani che riportano gli ospiti in vantaggio 22-21. E’ una battuta in rete di Insalata a consegnare set e partita ai padroni di casa per il 25-23 finale.

PALLAVOLO FEMMINILE SERIE A - La Liu•Jo Modena non riesce a bissare iL successo di doMenica. La PoMì vince 3-1

liu Jo cade tra le mura amiche del palapanini

entra anche Petrachi a rin-forzare la seconda linea per Rousseaux e Piccinini trova in rigiocata il 21-22 che spinge a chiamare il time out anche il tecnico ospite. Si torna in campo e Modena ha la rigiocata per il pari, ma arriva una doppia fischia-ta a Heyrman e Gennari trova l’ace che regala tre set point. Secondo time out per Chiappafreddo e si torna in campo con Fabris che accorcia prima che Rousse-

aux firmi il 23-24. Secondo time out anche per Beltra-mi, ma al rientro in campo Stevanovic, in fast, chiude i conti portando avanti Casalmaggiore. Sestetti confermati nel secondo set. Fabris inizia a macinare in maniera devastante: tre punti consecutivi riportano a contatto la Liu•Jo Modena e il muro della croata che porta al time out tecnico decreta anche il sorpasso bianconero sul 12-11. Non

si ferma Fabris che porta a +2 il vantaggio e sull’at-tacco vincente di Heyrman per il 17-15 coach Beltrami chiama anche time out per la propria formazione. E’ sfida fra posti due perché dall’altra parte è dall’inizio del match che Zago martel-la in attacco e dal servizio trovando anche i due punti consecutivi del 18-18. Gen-nari riporta avanti le ospiti, ma rispondono Fabris e Piccinini. Un pallonetto

millimetrico della croata termina di nulla out e le ospiti tornano avanti. Sul 22-23 firmato Lipicer arriva il secondo stop discrezio-nale del set per Chiappa-freddo. La schiacciatrice ospite arriva a dare due set point alla sua squadra, Fabris annulla il primo, ma al secondo tentativo arriva la chiusura con il punteggio di 23-25. Serve una scossa all’incontro e a inizio terzo set Fabris e Ruseva ci pro-vano con un muro per parte. Allunga Modena con l’ace dell’8-4 firmato Heyrman e poi mantiene sempre Fabris le distanze mettendo a terra il pallone con grande continuità. La seconda parte di parziale, però, inizia con il rientro di Casalmaggiore. E’ un tira e molla che vede le rosa di nuovo in parità sul 15-15 con attacco di Gen-nari e ace di Zago. Liu•Jo Modena spinge ancor di più e riesce a trovare un allungo propiziato da Ruseva che, nell’arco di pochi punti, mette a terra attacco, rigore e muro che portano fino al 21-15. Fabris fa 23-20 in rigiocata, Lipicer accorcia e

capitan Piccinini regala tre set point alla sua squadra. Il primo lo annulla Aguero, al primo punto nel match, il secondo Bacchi in pipe, ma al terzo Agrifoglio batte a fondo campo ed è anco-ra 25-23, questa volta per Modena. Nel quarto set la formazione bianconera va sotto fino al 4-11 con il muro subito da Andjelic, appena entrata nel doppio cambio che ha coinvolto in entrata anche Prandi e in uscita Fa-bris e Rondon. Heyrman e la pipe in rete di Zago riporta-no Modena a -5, ma Zago trova il pertugio nel muro per portare il set al time out tecnico sul 6-12. Non c’è la rimonta modenese: i tenta-tivi di attacco si infrangono contro il muro avversario. Casalmaggiore arriva fino al 9-20 prima di una reazione, proprio quando le ospiti hanno vari match-point a disposizione. Ruseva ne annulla quattro ma Aguirre chiude set e partita con il punto del 20-25. Prossimo appuntamento il 2 marzo, alle 20,30, a Bergamo, fra Foppapedretti Bergamo e Liu•Jo Modena.

campo i servizi di Paoletti e i muri di Agnellini fanno la differenza e Brescia allunga 12-4. La Cec cerca di pren-

dere il proprio ritmo ma non riesce a colmare interamen-te il gap a causa anche delle troppe battute sbagliate (7

di squadra) con il set che si chiude 25-18 proprio con un servizio out di Fontana. Nel secondo set Bigarelli

un momento ar-tistico dal valore sociale, ricreativo

e formativo in una cornice inconsueta ma assoluta-mente conviviale: il centro di formazione per la danza e le arti sparkling project a.s.d. ha visto esibirsi una trentina delle sue allieve - dai 6 anni agli adulti - lo scorso 30 marzo presso il Borgogioioso per la prima domenica di The dancing days, la rassegna di scuole di danza organizzata dalla galleria del centro commer-ciale nell’ambito del mese

della danza. Per il secondo anno consecutivo è giunto il graditissimo invito a par-tecipare, che ha consentito alle allieve della scuola di sperimentare l’emozio-ne di esibirsi davanti al pubblico in coreografie di danza educativa, classica e modern-contemporanea. La scuola Sparkling Project a.s.d diretta da erika Grassi si trova a Quartirolo di Carpi in via Liguria, 3 e offre corsi di danza, musica, teatro, canto e kung fu x bambini e adulti, oltre a corsi di yoga, pilates e tai ji quan.

Sparkling Project a.s.d. al borgogioioso

The dancing days

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23venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

sono stati circa sette-cento i concorrenti che hanno parteci-

pato, domenica 30 marzo, all’undicesima edizione della Granfondo Italia. Tra loro anche nomi noti come l’ex calciatore azzurro Fabrizio ravanelli e l’anchor man del sabato sera di Rai Uno, paolo Belli. La gara che inizialmente prevedeva due tragitti: quello medio e quello lungo, si è svolta su un unico percorso di 96 chilometri, scelta dovuta a causa dell’inagibilità di alcune strade sul tratto

Circa 700 i concorrenti che hanno partecipato,alla Granfondo Italia

Trionfo di Francesco Camporese

GINNASTICA RITMICA - doMenICA dA STAndInG oVATIon

la ritmica giardino vola ai nazionali di serie c!d

omenica 30 marzo si è svolta a Biella la Fase Interregio-

nale del Campionato di Serie C GR, facente parte del calendario agonistico federale. La squadra di Gin-nastica Ritmica del Club Giardino, composta da No-emi Cottafavi, Alexandra Naclerio, Aurora Mon-tanari, Elena Fulgeri e Ilaria Giovanelli ha svolto il proprio programma in

maniera egregia e grinto-sa e, seppure con qualche errore (che lascia margine a ulteriori miglioramenti), si è aggiudicata un ottimo ot-tavo posto (quarta squadra emiliana) sul totale delle 45 agguerrite squadre presenti in gara. La rappresentativa carpigiana si è così garan-tita l’ammissione alla Fase Nazionale del prossimo 17 e 18 maggio a Fabriano. Nel pomeriggio di domeni-

ca, in occasione dell’inizia-tiva pro Comitato Cher-nobyl, un’altra delegazione di 33 ginnaste della Ritmica del Club Giardino ha dato vita a un’esibizione di quin-dici minuti (un susseguirsi senza interruzione di eser-cizi individuali e d’equipe a Corpo Libero e/o con gli attrezzi specifici della disciplina) che ha lasciato estasiato il folto pubblico del Palazzetto Ferrari di

Carpi. L’istruttrice Federi-ca Gariboldi, soddisfatta di tutte le sue atlete, prosegue il lavoro in palestra, in vista dell’importante tappa della Fase Nazionale di Serie C e di altri imminenti impegni: domenica 6 aprile a Fiora-no Modenese con il Corso Base 2 e sabato 12 aprile a Formigine con ben 5 squa-dre impegnate nella Prova Regionale di Sincrogym.

appenninico. Dopo due ore e 17 minuti il primo concor-rente a tagliare il traguardo è stato il padovano Francesco camporese portacolori della Asd Velo Club Due Torri Rovigo (2:17:24.45). Il secondo è stato Francesco pecchini dell’Asd Avesani (2:17:27.94) mentre al terzo posto si è piazzato Dome-nico caiati appartenente alla G.C. Leonessa asd. Per quanto riguarda la gara fem-minile ottimo il tempo della prima arrivata al traguar-do di via Ugo da Carpi, la tedesca astrid shartmuller con il tempo di 2:17:55.05 (trentaseiesima assoluta). Sul secondo gradino del podio è salita serena Gazzini del Carraro Team Trentino (2:21:28.04) mentre il terzo posto se l’è aggiudicato l’ex schermitrice veneta Dorina Vaccaroni (2:27:01.33). Le premiazioni sono state fatte dall’assessore allo Sport e Benessere del Comune di Carpi, carmelo alberto D’addese e dai rappre-sentanti degli sponsor della manifestazione.

Domeniche di grandi soddisfazioni per la Ginnastica Artistica

della SG La Patria 1879 che continua a collezionare podi in questa stagione sportiva. Il 23 marzo l’agonistica maschile impegnata a Rimini nella se-conda prova del Torneo Gpt 3° livello, ha fatto incetta di podi qualificandosi per le Fi-nali Nazionali.I giovani ginnasti Mattia Co-luccia, Elia Lessmann, Ni-colas Michelini e Salvatore Schisano, insieme ai veterani Erik Lugli e Alberto Imbe-ni, rappresenteranno La Patria nelle gare previste il prossimo giugno a Pesaro.Ottimi risultati arrivano an-

Ginnastica Artistica - Sg la Patria 1879

Pronti per le Fasi Nazionali di Pesaroche dalla sezione femminile! Sempre il 23 marzo, infatti, due squadre della Patria hanno partecipato a Campogalliano alla gara di Collettivi Uisp: la squadra composta da Mi-ryea Barbieri, Chiara Be-natti, Angelica Gasparini, Giorgia Gherardi e Sara Porta ha conquistato il 2° gradino del podio, mentre la squadra composta da Noemi Galavotti, Alice e Giada Pul-lin, Irene Fornaciari, Sara Gherardi, Sofia Pagliarulo e Lucia Bergamini non è riu-scita a classificarsi nonostante l’ottima prova.Sabato 29 e domenica 30 marzo, a Pianoro, il Trofeo Emilia Romagna targato Uisp

ha visto partecipare uno squa-drone di 16 atlete provenienti dalla società carpigiana. 1° gradino del podio per Giulia Bulgarelli (2003) al volteggio e Sophie Fontanesi (2004) al minitrampolino. Bella gara anche per la squadra delle agoniste Senior: Cristiana Braglia (1998) è riuscita a conquistare il 3° gradino del podio con un esercizio pulito e senza sbavature alle parallele. Soddisfazioni arrivano anche dalle atlete meno esperte: Viola Morellini (2003) porta a casa un ottimo 2°posto al volteggio, mentre Francesca Ferri (1999) e Giada Garu-ti (2001) si classificano terze alla trave.

Pallanuoto Cabassi

I risultati

team Futura - cabassi: 1 - 12Nona e ultima partita del girone di andata del Cam-pionato di Promozione e vittoria facile, come da pronostico, contro un debo-le team Futura di Finale emilia. Il carpi si è limitato a gestire con tranquillità la gara. Buone le prove di Du-goni e crespi. La Cabassi chiude la prima parte del Campionato al 1° posto: ora la concentrazione deve continuare a essere alta per riuscire a ripetere il buon andamento espresso sinora anche nel girone di ritorno.

cabassi - parma a: 6 - 6Sfida tra le prime della clas-

se, cabassi carpi under 13 e polisportiva coop parma a, all’impianto na-tatorio di Carpi.La tensione è palpabile in entrambe le formazioni e sugli spalti gremiti per l’occasione. La partita si dimostra in perfetto equilibrio ma sono gli ospiti a sbloccare per primi il risultato con un bel tiro di tommaso sulsenti. I carpigiani sono attenti in vasca e recuperano subito lo svantaggio per poi passare in vantaggio con il duo Don-di-tamelli. Nella seconda frazione di gioco il Carpi segna ancora, con capitan Tamelli e Balestra, portan-dosi sul massimo vantaggio. Il Parma non ci sta e accor-

cia le distanze e le due squadre arrivano a metà partita con i car-pigiani in vantaggio 4-3. Nel

3° tempo gli ospiti riportano la situazione in parità: 5-5. Durante il quarto tempo nessuna delle due squadre intende mollare un solo centimetro e l’equilibrio è totale fino a 18 secondi dal termine quando viene fischiato un rigore per i padroni di casa che hanno la possibilità di chiudere il match. Si presenta Dondi dai 5 metri che insacca il 6-5. Sembra tutto finito, ma con un ultimo tiro sulla sirena, il Parma pareggia.La partita si chiude sul 6-6, risultato che esprime il perfetto equilibrio tra le due compagini Under 13 che guidano il Girone Emilia. “Abbiamo assistito a una partita incredibile” ha com-mentato mister colarusso.Da segnalare il fair-play che l’ha fatta da padrone sia in acqua che sugli spalti; non capita tutti giorni che al termine di una partita come questa, allenatori, gioca-tori e genitori si scambino calorose strette di mano e complimenti a vicenda.

Under 13

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