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La basilica Emilia (qui le colonne) è la sola rimasta delle basiliche repubblicane visto che oggi non resta traccia delle altre (la Porcia , la Sempronia, l’Opimia e l’Argentaria). L’edificio fu innalzato nel corso del 179 a.C. ad opera dei censori Marco Emilio Lepido insieme a Fulvio Nobiliore, che personalmente e scrupolosamente si occupò della sua realizzazione tanto che fu chiamata basilica Flavia.

Ricostruzione virtuale della basilica Emilia

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La basilica Neptuni fu costruita a Roma da Marco Vipsanio Agrippa in onore del dio del mare Nettuno, per celebrare le proprie vittorie navali. Nell’immagine tutto ciò che resta della basilica, che sorge a ridosso del Pantheon.Fu restaurata sotto l'imperatore Adriano. Il suo uso è sconosciuto.

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La basilica Giulia (già basilica di Gaio e Lucio) fu un'antica basilica civile romana, eretta nel I secolo a.C., situata tra il tempio di Saturno e il tempio dei Castori. ai suoi lati passavano le due strade più importanti del Foro il Vicus Iugarius (a ovest) e il Vicus Tuscus (a est). Venne inaugurata nel 46 a.C.. ma danneggiata da un incendio nel 12 a.C. fu restaurata e dedicata a Gaio e Lucio Cesari, nipoti di Augusto. Distrutta nuovamente dall'incendio del 283 venne restaurata sotto Diocleziano .

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La Basilica Ulpia fu costruita tra il 106 e il 113, dall'inaugurazione del Foro di Traiano. Fu costruita da Apollodoro di Damasco su ordine di Traiano. All'epoca era la più grande basilica di Roma e intitolata alla sua famiglia (il suo nome completo infatti era Marcus Ulpius Traianus). Oggi è visibile solo il troncone centrale, con l'abside occidentale. La basilica chiudeva sul lato nord-occidentale la piazza del Foro di Traiano.

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La Basilica di Massenzio o, più propriamente, di Costantino, è l'ultima e la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma. Iniziata da Massenzio intorno al 305 e completata sotto Costantino, ebbe nel IV secolo aggiunti un ingresso porticato verso la via Sacra e un'abside nel nicchione centrale della parete opposta. Sorgeva all'estremità nord-est su quella che anticamente era il colle della Velia che raccordava il colle Palatino con il colle Esquilino. Non faceva parte del Foro Romano ma era nelle immediate adiacenze di esso .

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Basiliche note solo da fonti scritte

Basilica Antonarum Duarum. Ricordata in un'iscrizione sepolcrale, si trattava probabilmente

di un edificio dedicato da Antonia maggiore e Antonia minore, le due figlie di Ottavia, sorella di

Augusto, e moglie di di Marco Antonio. Molto probabilmente la sua collocazione era nel Foro di

Augusto..

Basilica Iulia Aquiliana (forse il nome è dovuto alla fase cesariana della basilica Giulia), ricordata da

Vitruvio come un edificio lungo e stretto, con vestiboli (chalcidica) sui due lati corti, di ignota

collocazione .

Basilica Marciana e Basilica Matidiae. Probabilmente da identificare con i portici che fiancheggiavano il tempio dedicato a Matidia a Campo Marzio. Quest’ultima perduta per secoli,

oggi per ristrutturazioni ricompare sotto gli Uffici del Senato.

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La Basilica di Giunio Basso (basilica Iunii Bassi) era una basilica civile di Roma, situata sul colle Esquilino (l’altra, la basilica Hilariana , fu distrutta da un terremoto). Fu edificata nel 331 dal console Giunio Annio Basso e consiste in una sala riccamente decorata con pannelli in opus sectile, incrostazioni marmoree figurate , (vedi foto). Venne trasformata nella chiesa di Sant'Andrea Catabarbara all'epoca di papa Simplicio (468-483) .

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La basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri è situata in piazza della Repubblica a Roma ed è nata dalla sistemazione nel 1562, ad opera di Michelangelo Buonarroti, dell'aula centrale (frigidarium) delle Terme di Diocleziano, per disposizione di papa Pio IV. Nel 1750 per l’Anno Santo è stata riadattata dal Vanvitelli per ospitare le pale dell’altare della Basilica di San Pietro. Sotto la sua crociera si trova la Grande meridiana di Clemente XI, per dimostrare la correttezza del Calendario Gregoriano e per determinare con esattezza la data della Pasqua. E' la chiesa dove si svolgono le cerimonie ufficiali dello Stato italiano.

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La basilica Santa Maria in Cosmedin è un bel esempio del architettura medioevale. Fu costruita nel VI secolo sulle rovine dell ’ antica annona romana di cui le colonne sono ancora visibili nel muro. L’armonioso campanile con sette livelli fu eretto nel XII secolo. Sotto il portico sulla sinistra si trova la famosa Bocca della Verità, che molto probabilmente non era altro che un chiusino romano. All'interno c’è anche un reliquiario contenente un teschio accreditato a san Valentino ma non si tratta del Santo patrono degli innamorati.

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La basilica di Santa Sabina, sull'Aventino, è una delle più antiche e meglio conservate basiliche paleocristiane di Roma. La sua costruzione avvenne nel 425 circa, sotto il pontificato di Celestino I (422-432), sorta probabilmente nella casa di una matrona Sabina, identificata con l'omonima Santa umbra. Secondo la leggenda a sinistra della porta di ingresso è custodita la pietra nera di forma rotonda su una colonna tortile: è chiamata “Lapis Diaboli”, ossia "pietra del diavolo" perché sarebbe stata scagliata dal diavolo contro Domenico di Guzmán mentre pregava sulla lastra marmorea che copriva le ossa di alcuni martiri, mandandola in pezzi.

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La basilica di San Sebastiano fuori le mura è una delle sette principali basiliche di Roma. L’antica chiesa del IV sec. fu ridotta nel 1600 nella forma attuale dal Cardinale Scipione Borghese. Sorge sul luogo dove secondo la tradizione i cristiani portarono “ad Catacumbas”, nel 258 d.C. i corpi o le reliquie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo e li «nascosero» per proteggerli dalla ferocia dell’imperatore Valeriano e per poterli onorare senza essere a loro volta uccisi. Sul lato destro si trovano: le reliquie di una pietra che recherebbe le impronte dei piedi di Gesù, una delle frecce che uccise san Sebastiano assieme a parte della colonna alla quale fu legato durante il supplizio.

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La basilicadi Sant'Agostino si trova vicino piazza Navona. Le origini risalgono al XIV secolo quando gli agostiniani decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla a Sant’Agostino. Ospita capolavori di celebri pittori tra cui la Madonna di Loreto, detta anche Madonna del Pellegrini, del Caravaggio, un lavoro del Guercino con i santi Agostino, Giovanni Evangelista e Girolamo, il famoso affresco del Profeta Isaia di Raffaello e la statua della Madonna col Bambino di Andrea Sansovino.

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Leggenda vuole che la Basilica di Santa Cecilia. sorga sulla casa familiare di Cecilia, "vergine illustre, di nobile stirpe romana", suppliziata nel 220. Papa

Urbano I fece seppellìre il suo corpo tra quelli dei vescovi e consacrò la sua casa trasformandola in una chiesa. Durante i lavori di ristrutturazione

effettuati nel 1599 dal Cardinale Sfondrati fu aperto il sepolcro di marmo e nella cassa di cipresso si ritrovò il corpo integro, vestito di bianco e con il segno delle ferite sul collo. L'opera in marmo pario, ancor oggi è esposta

sotto l'altare maggiore.

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La basilica di San Clemente, dedicata a papa Clemente I, sorge tra l'Esquilino e il Celio. Sebbene sia stata costruita nei primi anni del XII secolo da papa Pasquale II, dopo la distruzione di questa parte della città nel 1084

ad opera dei Normanni, col suo atrio, il coro cinto da un muro e i suoi amboni è il modello perfetto delle antiche basiliche romane. Infatti su scala minore, le

sue linee sono di una chiesa più antica, adattando anche alcuni materiali. Il muro marmoreo dell'attuale coro, per esempio, risale a papa Giovanni II

(533-535).

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La basilica di Santa Francesca Romana, nota come Santa Maria Nova, fu fondata nel IX secolo e

dedicata alla Santa omonima. Situata tra il Foro Romano e il Tempio di Venere, Santa Francesca Romana

ospita l'icona della Madonna Glycophilousa "Madonna della dolcezza“ risalente al V secolo.

L'opera è stata qui traslata da Santa Maria Antiqua (una delle più antiche chiese dedicate alla Madonna di cui si abbia notizia a Roma) a causa del

suo decadimento. Secondo la leggenda la basilica sorge dove

Simon Mago avrebbe dimostrato di possedere poteri superiori a quelli di Pietro e di Paolo, levitando davanti ai

due Santi, i quali caddero in ginocchio per pregare, causando la

caduta e la morte di Simone. La lastra di marmo recante le impronte

delle ginocchia dei due apostoli è murata nella parete sud della

chiesa.. Tra le altre opere, nella volta della prima cappella a destra, vi è l'affresco Dottori della Chiesa della scuola del celebre Melozzo da Forlì,

pictor papalis.

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La basilica di San Pietro in Vincoli chiamata anche eudossiana dal nome dell'imperatrice romana Licinia Eudossia, che la fece costruire nel 442 per

custodire le catene (in lingua latina vincula) di San Pietro. Nel 780 fu restaurata da Papa Adriano I, nel 1471 da Papa Sisto IV e nel 1503 da Giulio II, nella cui tomba è ospitato il Mosè di Michelangelo, la facciata è preceduta

da un portico a cinque arcate aggiunto nel 1475.

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La basilica di San Saba è costruita sul "piccolo Aventino" (oggi piazza Gian Lorenzo Bernini) e all'inizio del '900 la chiesa e il monastero di San Saba

erano in piena campagna. Le architetture medievali sono state restaurate anche se la facciata originale è tuttora coperta da una disarmonica

costruzione con portico settecentesco (i cui sgraziati pilastri hanno sostituito le colonne originarie), e al piano superiore ci sono finestre rettangolari (al posto delle antiche bifore e monofore), mentre il loggiato terminale è del

Quattrocento.

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Basilica Sanctae Crucis in Ierusalem (Santa Croce in Gerusalemme) è una delle sette chiese di Roma che i pellegrini dovevano visitare a piedi in un giorno. Fu edificata nel luogo dove erano i palazzi di Elena, la madre di Costantino I, presso il Laterano. Vi sono conservate, le reliquie della Croce, altre (non certe) collegate alla crocefissione di Gesù: ci sono parti della "vera croce” di uno dei due ladroni, la spugna imbevuta d'aceto, parte della corona di spine, un Sacro Chiodo e il Titulus crucis. Portati da Elena dopo il suo viaggio in Terra Santa.

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La basilica di San Pietro in Vaticano (nome esatto Papale Arcibasilica Patriarcale Maggiore Arcipretale di S. Pietro in Vaticano) è la più grande delle

quattro basiliche papali di Roma e centro del cattolicesimo mondiale. La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto

papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII. Gli artefici principali furono Bramante, Raffaello Sanzio , Michelangelo Buonarroti, Giacomo Della Porta e Gian Lorenzo Bernini anche autore della

Piazza.

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La basilica di San Giovanni in Laterano fatta costruire sotto il papa Melchiade (311-314) è una delle quattro grandi basiliche di Roma (con San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura) ed essendo il Papa, anche il vescovo di Roma, San Giovanni in Laterano – in quanto sede del vescovato – è la più antica e anche la Cattedrale della diocesi romana poiché tale titolo le spetta per dignità essendo Madre e Capo di tutte le Chiese dell'Urbe e del Mondo.

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La basilica Santa Maria sopra Minerva situata nel Campo Marzio, vicino al Pantheon. Sorse sopra ad un tempio pagano dedicato alla dea Minerva, da cui il nome ed è l'unico esempio di cattedrale gotica medievale in Roma. I tre portali esterni sono quattrocenteschi. Conserva pregevoli opere del Quattrocento e del Cinquecento. Al suo interno sono custoditi i resti di Santa Caterina da Siena e del pittore Beato Angelico. All'esterno un obelisco del VI secolo su di un basamento del Bernini decorato con un grazioso elefantino adorna la piazza.

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La basilica di Santa Prassede è situata nel rione Monti. L'entrata principale è utilizzata raramente, mentre è usata abitualmente l'entrata secondaria che si trova sul lato destro dell'edificio. La facciata, all'interno di un cortile è con paramento murario costituito da mattoni a vista, ma possiede ancora le tre monofore paleocristiane ad arco a tutto sesto e il portale barocco con timpano marmoreo con un cornicione riccamente scolpito.

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La basilica di San Vitale fu costruita nel 400 e consacrata da Papa Innocenzo I nel 401-402. La dedica a S. Vitale e la sua famiglia (S. Valeria, sua moglie, e SS. Gervasio e Protasio, i loro figli) è datata al 412. Questa chiesa è registrata come Titulus Vestinae negli atti del sinodo di papa Simmaco (499), e di tre presbiteri. È stata restaurata più volte, la ricostruzione più importante fu di Papa Sisto IV per il Giubileo del 1475, poi quelle del 1598, 1938 e 1960. La chiesa si trova attualmente a diversi metri sotto il livello della strada (via Nazionale).

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La basilica di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano. Sorge lungo la via Ostiense, vicino alla riva sinistra del Tevere; la tradizione indica il luogo come quello della sepoltura dell'apostolo Paolo (detto "Tre Fontane" in cui subì il martirio e fu decapitato). La tomba del santo si trova sotto l'altare maggiore, detto "altare papale". Per questo, nel corso dei secoli, dal 1300, data del primo Anno Santo, fa parte dell'itinerario giubilare per ottenere l'indulgenza.

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La basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Santa Maria della neve o come Basilica liberiana (dal nome del fondatore, papa Liberio), è un’altra delle quattro basiliche papali. Collocata sulla sommità del colle Esquilino è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, nonostante sia stata arricchita da successive aggiunte. In essa vi sono 5 famosi organi e il presepio più antico fatto con statue. Il campanile romanico è alto 75 metri, ed è il più alto di Roma, ha 5 campane. Custodisce le spoglie di Gian Lorenzo Bernini.

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La basilica di San Lorenzo fuori le mura è una delle Sette chiese considerata basilica patriarcale sino dalla metà del XIX secolo, è situata a

ridosso del cimitero del Verano. La chiesa è preceduta da un piazzale, voluto da papa Pio IX, ove si trova una colonna sormontata dalla statua bronzea

raffigurante San Lorenzo. Affiancano la chiesa, il monastero ed il campanile in stile romanico (XII secolo), ospita la tomba di san Lorenzo martirizzato nel

258. Fra gli altri, nella basilica sono sepolti i santi papi Ilario e Pio IX, e lo statista Alcide De Gasperi.

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La basilica di Santa Maria in Trastevere è la più importante del rione. Fondata nel III secolo (papa Callisto I), fu poi rinnovata nel 1130-1143 (papa Innocenzo II). Sulla sommità del campanile romanico, si vede un mosaico in una nicchia raffigurante la Madonna col Bambino,. Nell’interno a tre navate su colonne ioniche e corinzie si notano il soffitto ligneo e alcune pitture risalenti al restauro del XIX secolo (papa Pio IX). In una cappella della navata di destra si trova Santa Francesca Romana mentre nella seconda cappella si trova una Natività .

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La basilica di San Gregorio Magno al Celio, si trova di fronte al Palatino ed accanto al Circo Massimo. La chiesa segue la tipica pianta basilicale, con una navata centrale divisa da quelle laterali da 10 antiche colonne di granito e da pilastri. Il pavimento è del XIII secolo; il soffitto è ornato da un affresco

con stucchi del 1725. Sopra l'altare maggiore si trova una Madonna con i santi Andrea e Gregorio (1734). Alla fine della navata si trova l'altare di San

Gregorio Magno con tre bassorilievi della fine del XV secolo.

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Addì 13 ottobre 2011