LIBERAZIONE GRADUALE

Un carpentiere, o il suo apprendista, vede l’impronta lasciata dalle proprie dita, o dal pollice, sul manico dell’ascia ma non sa “Oggi il manico della mia ascia si è consumato di tanto, ieri (o l’altro ieri) si è consumato di tanto”; tuttavia, quando il manico è consumato, sa che è consumato. Allo stesso modo, quando un monaco vive dedito alla coltivazione non sa “Oggi i miei asava [estroversioni mentali, effluenti*] si sono consumati di tanto, ieri (o l’altro ieri) si sono consumati di tanto”, e tuttavia, quando si consumano sa che si consumano.

Immaginate un vascello che viene lasciato in secca per l’inverno dopo sei mesi passati in mare: alberi e sartiame, ulteriormente corrosi dal sole e dal vento, inondati dalle piogge di stagione, finirebbero naturalmente per spezzarsi e marcire. Altrettanto naturalmente si spezzano e marciscono i vincoli di un monaco che vive dedito alla coltivazione. (estratto da: Samyutta Nikaya 22.101)

http://www.accesstoinsight.org/tipitaka/sn/sn22/sn22.101.than.html (traduzione inglese)

Per una traduzione italiana della prima parte di questo discorso:

https://letiziabaglioni.com/2014/12/03/la-chioccia/

* I quattro ASAVA (effluenti, estroversioni mentali, fermentazioni, flussi che si esauriscono con la liberazione): DESIDERIO DI STIMOLAZIONE, DIVENIRE, OPINIONI, IGNORANZA.