L Uepreparaunpiano: c èun altrasentenza · Esempio di nanziamento con JEEP EXCELLENCE - RENEGADE...

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GDS MEDIA & COMMUNICATION Magri: esodo FIGLIO DElle guerre Saraceno: renzi pensi ai poveri Palermo Una caserma dei carabinieri nella villa rifugio di Riina 6SICILIA A PAGINA 10 Lo Bello: soluzione possibile in un mese 6L’INTERVISTA DI FERRO E LA CRONACA ALLE PAGINE 6-9 opposizioni. Il capo di FI inciampa: «Colpa della sinistra» basta con le toppe subito la riforma L’Ue prepara un piano: in tutti i 28 Paesi quote di migranti Sosta selvaggia e multe Palermo, lotta alla doppia fila da domani pure con gli ausiliari 6VILLINO A PAGINA 19 Tommaso Natale Gare di moto in autostrada Venti ragazzi denunciati 6FAGONE A PAGINA 21 6L’INTERVISTA DI MARRONE E LA CRONACA ALLE PAGINE 4 E 5 ... Ancora disagi a Fiumicino dopo l’in- cendio che giovedì scorso ha devastato l’area transiti del Terminal 3, con ripercus- sioni anche in Sicilia. Lunghe attese e voli cancellati. Operatori aeroportuali e dipen- denti degli esercizi commerciali continua- no a indossare le mascherine antifumo. Allestita una task force per i passeggeri. Alitalia aggiunge voli notturni per Paler- mo e Catania. 6G. LEONE A PAGINA 13 0 Bacchettata dal Cga: i fondi devono andare ai corsi degli enti tradizionali e non al Ciapi di Priolo che raggruppa i 1.415 lavoratori espulsi 6PIPITONE A PAG. 2 E 3 giustizia amministrativa. Pioggia di ricorsi: se accolti, potrebbero costare all’amministrazione 46 milioni L’intervista L’ ultima, sonora batosta sulla Formazione sicilia- na arriva dal Cga, che ha bloccato i 35 milioni di euro del progetto Prometeo, riservati dal governo regionale al Ciapi di Priolo. Le somme non vanno per- dute, ma riconosciute ad altri en- ti di formazione, danneggiati dal mancato scorrimento delle gra- duatorie. 6SEGUE A PAGINA 2 6PAGINA 2 Cresce la fronda del no. Mattarella: «Basta egoismi» Formazione, Regione ancora bocciata: c’è un’altra sentenza Berlusconi ora lancia il partito repubblicano Grillo il reddito minimo Lelio Cusimano task force per i passeggeri. Alitalia aggiunge voli notturni per Palermo e Catania disagi a Fiumicino mascherina ai terminal e nuove cancellazioni Fondato da Girolamo Ardizzone Euro Domenica 10 Anno 155, Numero 127, Sped. Abbonamento Post. 45% 1,30* Maggio 2015 Articolo 1 Comma 1 Legge 46/04, DCB Palermo PALERMO PALERMO e PROVINCIA

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Magri:esodoFIGLIODElleguerre

Saraceno:renzipensiaipoveri

Palermo

UnacasermadeicarabinierinellavillarifugiodiRiina6SICILIA A PAGINA 10

LoBello:soluzionepossibileinunmese

6L’INTERVISTA DI FERRO E LA CRONACA ALLE PAGINE 6-9

opposizioni. Il capo di FI inciampa: «Colpa della sinistra»bastaconletoppesubitolariforma

L’Uepreparaunpiano:intutti i28Paesiquotedimigranti

Sosta selvaggia e multe

Palermo, lottaalladoppiafiladadomanipurecongliausiliari6VILLINO A PAGINA 19

Tommaso Natale

GaredimotoinautostradaVenti ragazzidenunciati6FAGONE A PAGINA 21

6L’INTERVISTA DI MARRONE E LA CRONACA ALLE PAGINE 4 E 5

...Ancora disagi a Fiumicino dopo l’in-cendio che giovedì scorso ha devastatol’area transiti del Terminal 3, con ripercus-sioni anche in Sicilia. Lunghe attese e volicancellati. Operatori aeroportuali e dipen-denti degli esercizi commerciali continua-no a indossare le mascherine antifumo.Allestita una task force per i passeggeri.Alitalia aggiunge voli notturni per Paler-mo e Catania. 6G. LEONE A PAGINA 13

0BacchettatadalCga: i fondidevonoandareaicorsideglienti tradizionalienonalCiapidiPriolocheraggruppai 1.415 lavoratoriespulsi 6PIPITONE A PAG. 2 E 3

giustizia amministrativa. Pioggia di ricorsi: seaccolti, potrebbero costare all’amministrazione46milioni

L’intervista

L’ultima, sonora batostasulla Formazione sicilia-na arriva dal Cga, che ha

bloccato i 35 milioni di euro delprogetto Prometeo, riservati dalgoverno regionale al Ciapi diPriolo. Le somme non vanno per-dute, ma riconosciute ad altri en-ti di formazione, danneggiati dalmancato scorrimento delle gra-duatorie. 6SEGUE A PAGINA 2

6PAGINA 2

Cresce la fronda del no. Mattarella: «Basta egoismi»

Formazione, Regioneancorabocciata:c’èun’altrasentenza

BerlusconioralanciailpartitorepubblicanoGrillo il redditominimoLelio Cusimano

task force per i passeggeri. Alitalia aggiungevolinotturni perPalermo eCatania

disagi a Fiumicinomascherinaaiterminalenuovecancellazioni

Fondato da Girolamo Ardizzone

Euro Domenica 10 Anno 155, Numero 127, Sped. Abbonamento Post. 45%1,30* Maggio 2015 Articolo 1 Comma 1 Legge 46/04, DCB Palermo PALERMO PALERMO ePROVINCIA

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«Nel 2014 sono morte 3.500 persone nelMediterraneo e nel 2015, solo da gen-naio ad aprile, almeno 1.500. L’eso-do, però, non si ferma perché le con-dizioni che determinano alla base la

partenza dei migranti non solo permangono, ma sonoaddirittura peggiorate». Per Paolo Magri, direttore dell'Istituto Politiche Internazionali-Ispi, solo la dispera-zione può spiegare perchè centinaia di migliaia di nor-dafricani e mediorientali cerchino ancora di raggiun-gere l'Europa passando per il Mediterraneo. Ovveroper la «rotta più pericolosa» del pianeta, stando alla de-finizione dell'Atlante Geopolitico appena pubblicatoda Ispi e Treccani.

Il «Mare Nostrum» s'è già chiuso come un sarco-fago su tanti, troppi, uomini, donne e bambini. Ep-pure, molti altri sono pronti a partire. Perchè?«I conflitti in Siria, in Libia, nel Corno d’Africa, nell’Afri-ca del Sahel e in quella subsahariana, cui si aggiunge oraanche quello in Yemen, sono i principali fattori che spin-gono i migranti a fuggire verso l’Europa. Ciò dimostrache aver cessato la missione Mare Nostrum non ha costi-tuito un deterrente per chi voleva partire, come sostene-vano alcuni. Per evitare le stragi, e quindi fermare il flus-so verso il Mediterraneo, occorre risolvere i conflitti afri-cani e mediorientali alla radice».

In Libia, il racket dei barconi dispone di moltebasi operative e assoluta impunità. Ormai irreversi-

bile il disfacimento per il "Paese del Caos"?«La Libia è già di fatto un paese diviso in due. Due governi,due parlamenti, due forze armate. E decine di milizie. Sipuò e si deve cercare ancora di evitare la frammentazionefavorendo dialogo tra le due fazioni opposte ma è una stra-da difficile da percorrere come dimostrano gli scarsi risul-tati della mediazione Onu in corso da mesi».

Avete ricordato come l'Expo 2015 sull'alimentazio-ne si sia aperto mentre nel mondo oltre un miliardo didonne, uomini, bambini soffre di malnutrizione. I prezziglobali dei generi alimentari essenziali sono, intanto, cre-sciuti del 180 per cento negli ultimi vent'anni.«I dati sulla fame nel mondo, sulla scarsità e lo sprecodelle risorse alimentari e sui prezzi dei beni di primanecessità devono farci riflettere su quanto sia impor-tante la cultura del cibo, da alcuni definito il petroliodel futuro. Di fronte a tale emergenza, c’è sicuramen-te bisogno sia di un’azione politica globale, che di unamaggiore consapevolezza delle persone. Chi strumen-

talizza la questione, lo fa spesso per un tornaconto po-litico, ma non offre reali alternative».

Nelle nostre città, intanto, cresce l'allarme peri lupi solitari. Bisogna imparare a convivere con il fe-nomeno del "terrorismo diffuso"?«Quello dei lupi solitari è un fenomeno non prevedibi-le. Episodi simili sono accaduti in Canada, Australia,Belgio, Stati Uniti, Regno Unito, Francia. L’Italia èspesso minacciata da sedicenti jihadisti, ma per ora leautorità non riscontrano alcuna minaccia supportatada prove. Sicuramente, però, il livello d’allerta è alto eil rischio non può essere del tutto escluso».

Internet è l'arma più potente usata dagli jihadi-sti. Potrebbe essere usata meglio anche da chi com-batte i "tagliagole"?«Internet viene usato soprattutto nella fase del recluta-mento e della radicalizzazione degli individui. Con lepossibilità che la tecnologia offre oggi, i siti internet egli account dei social media - maggiori vettori dei mes-saggi radicali - possono essere ricreati con la stessa faci-lità con cui sono chiusi. Se c’è un modo in cui anche larete può essere utile all’attività di anti-terrorismo, èquella di monitorarla costantemente».

L'Atlante Geopolitico segnala quattro anni diconflitto in Siria, il rischio di escalation regionaleper la guerra civile in Yemen, lo sfaldamento dell'Iraq causato dalla convivenza di troppi gruppi etni-

ci... L'elenco potrebbe continuare: l'Onu muore, sof-focata dal moltiplicarsi delle aree di crisi?«L’Onu, concepita per riflettere gli equilibri emersidalla II Guerra Mondiale, appare sempre più spessoincapace di risolvere le crisi attuali che vedono coin-volti o co-protagonisti paesi che settant’anni fa nonesistevano o erano marginali. Servirebbe la riforma dicui si parla da almeno 20 anni ma che ha scarse possi-bilità di essere realizzata viste le resistenze dei cinquepaesi con diritto di veto».

Siamo al definitivo declino di quello che voiavete chiamato "ordine multilaterale occidentale"?«Siamo in una fase di mutamento degli equilibri. Nonesiste più il mondo bipolare, ma allo stesso tempo èancora difficile parlare anche di un nuovo ordine mul-tipolare, in quanto vi sono interessi molto divergentitra i vari attori regionali e internazionali, che non per-mettono la definizione di un “ordine”. Gli Stati Uniti ela Cina, le due potenze economiche mondiali, sono ri-luttanti a esercitare il loro potere in ambito politico; laRussia di Putin - debole economicamente - è, invece,tornata a giocare un ruolo di primo piano; l’UnioneEuropa continua a essere un attore incompleto. Sullosfondo, vi sono poi Paesi come le monarchie del Gol-fo, l’Iran, l’India, il Brasile, la Turchia, che rivendicanoun ruolo più importante. Fino a quando non si troveràun equilibrio fra questi paesi dovremo rassegnarci al“dis-ordine” internazionale di cui già oggi vediamoampie anticipazioni». (*GEM*)

aIl direttore dell'Istituto Politiche

Internazionali-Ispi: «La fine diMare Nostrum non ha costituito un

deterrente per chi voleva partire»

«L’esodobiblicodureràancora

senonfinirannoiconflitti»

l’intervistaa Paolo Magri

diGerardoMarrone

Paolo Magri: «Le condizioni che determinano la partenza dei migranti non solo permangono, ma sono peggiorate»

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4 Fatti&Notizie Giornale di SiciliaDomenica 10 Maggio 2015