L aVer it¿ · 500 euro del bonus cultura stanziati da Matteo Renzi per insegnanti e diciottenni....

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La Verità Anno II - Numero 36 www.laverita.info - Euro 1 O Quid est veritas? O QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Domenica 12 febbraio 2017 y(7HI1B4*LMNKKR( +_!"!$!=!$ CRONACA DI UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA Bonus cultura, con 500 euro vai al manicomio Ho provato ad aiutare mia moglie a ottenere lo Spid: ho rischiato una crisi di nervi di STEFANO LORENZETTO Maledetti tor- m e ntac r i s t i a n i . Come avete potuto trasci- nare in questo gorgo due one- sti cittadini sessantenni, ancora suffi- cientemente svegli, media- mente istruiti, capaci di usa- re il computer e di padroneg- giare la lingua italiana, co- stretti d’improvviso a diven- tare ostaggi dei vostri cervel- lotici percorsi, delle vostre tortuose tecnologie, delle vo- stre astruse inettitudini? Giurate che volete semplifi- carci la vita e invece ce la sta- te trasformando in un dedalo annichilente, insensato, mortifero come quello deli- mitato dalle sbarre d’acciaio che i bovini sono costretti a percorrere con il capo chino al mattatoio prima di sentirsi sparare un chiodo in fronte con la pistola eutanasica. Ma andate a pascolare le oche, razza di cialtroni! Tutto comincia qualche set- timana fa, quando mia mo- glie, docente statale, s’inca- ponisce a voler riscuotere i 500 euro del bonus cultura stanziati da Matteo Renzi per insegnanti e diciottenni. Come darle torto? Per otte- nerli le serve un’«identità di- gitale». Ha provato a sudar- sela su Internet. Ma non c’è riuscita. E ha chiesto aiuto a me. Io ricordavo a malapena uno spot televisivo dei mesi scorsi. Magnificava lo Spid, metodo per accedere ai ser- vizi online dello Stato «in maniera semplice e sicura». La sigla significa Sistema pubblico di identità digitale. Rammento che mi stupì fa- vorevolmente: evocava la pronuncia del vocabolo in- glese speed, velocità, e la fi- gura di Speedy Gonzales, il topo messicano dei (...) segue a pagina 13 L’ITALIA TENUTA IN OSTAGGIO RENZI È UN PERICOLO PUBBLICO L’ex premier minaccia Padoan: non vuole che il ministro rimedi ai danni fatti dal suo governo Se la spunta, il ricatto lo pagheremo noi. L’unica speranza è che qualcuno dentro il Pd si ribelli Il nuovo ritorno di Tremonti risorto dalle sberle del Cavaliere di GIAMPAOLO PANSA Quando ho visto i due terzi della Casta politica italiana scatenarsi contro un titolo di Libero, Patata bollente, dedicato alla sin- daca di Roma e ai guai nei quali sta immersa, ho avu- to due reazioni. La prima è che quanto re- sta della Repubblica italiana è in mano a una banda di coglioni e/o coglione tanto robusta da essere diventata pericolosa all’incirca quanto il Califfato nero. La se- conda reazione è che non avevo sbagliato nello scrivere, come faccio da tempo, che l’Italia è un Paese perduto, anzi che non esiste più. Prima o poi (...) segue a pagina 9 di MAURIZIO BELPIETRO Matteo Ren- zi è un uomo pericoloso. An- zi, un pericolo pubblico. Chiun- que avesse a cuore le sorti di questo Paese, sia che il suo cuore batta a sinistra, a de- stra o al centro, dovrebbe au- gurarsi al più presto l’uscita di scena del segretario del Partito democratico. L’ex premier, infatti, agli interes- se dell’Italia e degli italiani antepone i propri, pronto a tutto pur di non perdere la poltrona e di non rinunciare al potere. Non è il futuro del Paese che gli preme: è il suo. Come abbiamo raccontato giorni fa, siamo alle battute finali. Renzi è un tonno finito nella tonnara e le reti si stan- no stringendo intorno a lui fino a condurlo all’ultima ca- mera, quella in cui sarà ar- pionato. Nonostante ciò, il tonno non si rassegna ed è pronto agli ultimi colpi di co- da, che pur non potendo im- pedire la propria fine, ri- schiano di rovesciare le im- barcazioni. Perché Renzi è un grosso tonno. Il più gros- so che sia caduto nella rete. Spero non vi faccia velo la scherzosa parodia dell’ex presidente del Consiglio rap- presentato in una tonnara. Per quanto il suo destino sia scontato, il pesce può fare ancora molti danni, costrin- gendo gli italiani a pagare il conto dei suoi numerosi er- rori. Come è noto a chiunque ci abbia seguito in questi anni, prima a Libero, da cui fummo defenestrati per impedirci di descrivere i giochi di potere dell’ex premier, poi alla Veri- , Renzi ha accumulato in soli tre anni di governo pa- recchi debiti. Dal 2013 a oggi, l’esposizione dello stato nei confronti dei creditori (...) segue a pagina 3 Il piano immigrati del governo: dentro tutti A Milano quindicenne molestata e picchiata sul treno in pieno giorno. Caccia a due nordafricani La De Filippi con due donne ha salvato il Festival dagli errori di Carlo Conti SANREMO di MAURIZIO CAVERZAN a pagina 17 John Elkann attacca l’Inter perché punta a far cacciare suo cugino Andrea Agnelli JUVENTUS di GIGI MONCALVO alle pagine 10 e 11 di FRANCESCO BORGONOVO Giornate di ordinaria acco- glienza in Italia. A Udine, un prefetto decide che i 664 im- migrati attualmente ospitati nella locale caserma Cavar- zerani vanno spostati e spar- si per i vari Comuni della Provincia. I sindaci dei vari Paesi si infuriano, spiegano che nessuno li ha consultati. La tensione aumenta, si fa sempre meno sostenibile. A Mortara, un gruppo di immi- grati ha occupato i binari del treno, bloccando (...) segue a pagina 4 IL BESTIARIO FINE DI UN PARTITO Rissa radicale sul tesoretto di GIORGIO ARNABOLDI Le chiavi della sede sto- rica e il controllo della ra- dio (con i 4 milioni di con- tributi pubblici l’anno). Morto Marco Pannella, i radicali litigano sui soldi. a pagina 15 Il Papa si piega alla Cina ma non a Medjugorje di CLAUDIO ANTONELLI e LORENZO BERTOCCHI a pagina 7

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LaVer itàAnno II - Numero 36 www.laverita.info - Euro 1O Quid est veritas? O

QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Domenica 12 febbraio 2017

y(7HI1B4*

LMNKKR( +_!"

!$!=!$

CRONACA DI UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

Bonus cultura, con 500 euro vai al manicomioHo provato ad aiutare mia moglie a ottenere lo Spid: ho rischiato una crisi di nervidi STEFANO LORENZETTO

n Maledetti tor-m e ntac r i s t i a n i .Come avetepotuto trasci-nare in questogorgo due one-sti cittadini

sessantenni, ancora suffi-cientemente svegli, media-mente istruiti, capaci di usa-re il computer e di padroneg-giare la lingua italiana, co-stretti d’improvviso a diven-

tare ostaggi dei vostri cervel-lotici percorsi, delle vostretortuose tecnologie, delle vo-stre astruse inettitudini?Giurate che volete semplifi-carci la vita e invece ce la sta-te trasformando in un dedaloannichilente, insensato,mortifero come quello deli-mitato dalle sbarre d’ac c i a ioche i bovini sono costretti apercorrere con il capo chinoal mattatoio prima di sentirsisparare un chiodo in frontecon la pistola eutanasica. Ma

andate a pascolare le oche,razza di cialtroni!Tutto comincia qualche set-timana fa, quando mia mo-glie, docente statale, s’inca-ponisce a voler riscuotere i500 euro del bonus culturastanziati da Matteo Renziper insegnanti e diciottenni.Come darle torto? Per otte-nerli le serve un’«identità di-gitale». Ha provato a sudar-sela su Internet. Ma non c’èriuscita. E ha chiesto aiuto ame. Io ricordavo a malapena

uno spot televisivo dei mesiscorsi. Magnificava lo Spid,metodo per accedere ai ser-vizi online dello Stato «inmaniera semplice e sicura».La sigla significa Sistemapubblico di identità digitale.Rammento che mi stupì fa-vorevolmente: evocava lapronuncia del vocabolo in-glese speed, velocità, e la fi-gura di Speedy Gonzales, iltopo messicano dei (...)

segue a pagina 13

L’ITALIA TENUTA IN OSTAGGIO

RENZI È UN PERICOLO PUBBLICOL’ex premier minaccia Padoan: non vuole che il ministro rimedi ai danni fatti dal suo governoSe la spunta, il ricatto lo pagheremo noi. L’unica speranza è che qualcuno dentro il Pd si ribelli

Il nuovo ritornodi Tremontirisorto dalle sberledel Cavalieredi GIAMPAOLO PANSA

n Quando ho visto i dueterzi della Casta politicaitaliana scatenarsi controun titolo di Lib e ro, Pa ta tab o lle n te, dedicato alla sin-daca di Roma e ai guai neiquali sta immersa, ho avu-

to due reazioni. La prima è che quanto re-sta della Repubblica italiana è in mano auna banda di coglioni e/o coglione tantorobusta da essere diventata pericolosaall’incirca quanto il Califfato nero. La se-conda reazione è che non avevo sbagliatonello scrivere, come faccio da tempo, chel’Italia è un Paese perduto, anzi che nonesiste più. Prima o poi (...)

segue a pagina 9

di MAURIZIO BELPIETRO

n Matteo Ren-zi è un uomopericoloso. An-zi, un pericolopubblico. Chiun-que avesse acuore le sorti

di questo Paese, sia che il suocuore batta a sinistra, a de-stra o al centro, dovrebbe au-gurarsi al più presto l’u s c i tadi scena del segretario delPartito democratico. L’expremier, infatti, agli interes-se dell’Italia e degli italianiantepone i propri, pronto atutto pur di non perdere lapoltrona e di non rinunciareal potere. Non è il futuro delPaese che gli preme: è ils u o.Come abbiamo raccontatogiorni fa, siamo alle battutefinali. Renzi è un tonno finitonella tonnara e le reti si stan-no stringendo intorno a luifino a condurlo all’ultima ca-mera, quella in cui sarà ar-pionato. Nonostante ciò, iltonno non si rassegna ed èpronto agli ultimi colpi di co-da, che pur non potendo im-pedire la propria fine, ri-schiano di rovesciare le im-barcazioni. Perché Renzi èun grosso tonno. Il più gros-so che sia caduto nella rete.Spero non vi faccia velo lascherzosa parodia dell’expresidente del Consiglio rap-presentato in una tonnara.Per quanto il suo destino siascontato, il pesce può fareancora molti danni, costrin-gendo gli italiani a pagare ilconto dei suoi numerosi er-ro r i .Come è noto a chiunque ciabbia seguito in questi anni,prima a Lib e ro, da cui fummodefenestrati per impedirci didescrivere i giochi di poteredell’ex premier, poi alla Ve ri -tà , Renzi ha accumulato insoli tre anni di governo pa-recchi debiti. Dal 2013 a oggi,l’esposizione dello stato neiconfronti dei creditori (...)

segue a pagina 3

Il piano immigrati del governo: dentro tuttiA Milano quindicenne molestata e picchiata sul treno in pieno giorno. Caccia a due nordafricani

La De Filippicon due donneha salvatoil Festivaldagli erroridi Carlo Conti

SA N R E M O

di MAURIZIO CAVERZANa pagina 17

John Elkannattacca l’Interperché puntaa far cacciaresuo cuginoAndrea Agnelli

JUVENTUS

di GIGI MONCALVOalle pagine 10 e 11

di FRANCESCO BORGONOVO

n Giornate di ordinaria acco-glienza in Italia. A Udine, unprefetto decide che i 664 im-migrati attualmente ospitatinella locale caserma Cavar-zerani vanno spostati e spar-si per i vari Comuni dellaProvincia. I sindaci dei variPaesi si infuriano, spieganoche nessuno li ha consultati.La tensione aumenta, si fasempre meno sostenibile. AMortara, un gruppo di immi-grati ha occupato i binari deltreno, bloccando (...)

segue a pagina 4

IL BESTIARIO

FINE DI UN PARTITO

Rissa radicalesul tesorettodi GIORGIO ARNABOLDI

n Le chiavi della sede sto-rica e il controllo della ra-dio (con i 4 milioni di con-tributi pubblici l’anno).Morto Marco Pannella, iradicali litigano sui soldi.

a pagina 15

Il Papa si piega alla Cina ma non a Medjugorje

di CLAUDIO ANTONELLI e LORENZO BERTOCCHI a pagina 7

LaVer ità 13DOMENICA12 FEBBRAIO 2017

ZUN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIASegue dalla prima pagina

di STEFANO LORENZETTO

(...) cartoni animati, «arriba arriba,ándale ándale!», ve lo ricordate?«Se avessimo più tempo», attaccavala pubblicità. Immagini di morosi fe-lici che scarpinano in montagna eammirano il panorama, bimbi inspiaggia con palette e secchielli ve-gliati da genitori vacanzieri, stellemarine sulla battigia. «Se tutto fossepiù semplice», proseguiva. Imposto-ri! Voi lo rubate, il tempo, siete lacentrale operativa dell’Ucas, ufficiocomplicazioni affari semplici. «Il si-stema per accedere online a tutti iservizi della pubblica amministra-zione», concludeva lo spot. Pratica-mente il numero della bestia, il 666di cui parla l’Apocalisse, quello im-presso sulla mano e sulla fronte dipiccoli e grandi, ricchi e poveri, sen-za il quale sarà impossibile compra-re o vendere. Ci siamo. C’era tanto ditimbro, in quello spot: Agenzia perl’Italia digitale, presidenza del Con-siglio dei ministri.Vado sul sito di questo Spid. Cliccosul bottone «Richiedi Spid». Mi av-vertono che avrò bisogno solo diquattro cose: un indirizzo e-mail, ilnumero di telefono del cellulare, undocumento di identità valido, la tes-sera sanitaria con il codice fiscale.Balle! Servirà molto di più. Ma que-sto io ancora non posso saperlo, ten-do a fidarmi del prossimo. Eppure lacontraddizione sta in agguato pro-prio lì sotto: c’è scritto che prima de-vo registrare mia moglie su Infocert,Poste italiane, Sielte o Tim. Mi ven-gono offerte 9 diverse modalità perpoterlo fare online, via webcam, dipersona, a domicilio. Ho già il mal dite s ta .Sono nazionalista, quindi scelgo lePoste, mi sembrano il soggetto piùpubblico. Inserisco una miriade didati. Alla fine mi ritrovo a scaricareun documento Pdf che ha un rettan-golino nero dove va apposta la firmadigitale. Nella mia sprovvedutezza,penso che serva l’autografo di miamoglie. Lo scannerizzo. Non riesco aincollarlo nel file. Rinuncio.Qualche giorno dopo la signora s’in -forma presso una collega. Costei lespiega che la procedura è invero as-sai semplice, a patto di essere clien-te di Banco Posta. Lei lo è. Noi no, névogliamo diventarlo. «Fa niente, vaiin un ufficio postale e lì verrai auten-ticata lo stesso», le suggeriscel’esperta. Mia moglie si reca in quellodi Poiano. Si mette in coda. Arrivatoil suo turno, si sente dire: «Spiacen-te, non abbiamo la sala consulenza.Deve andare altrove». Di nuovo inviaggio, verso la succursale di BorgoVenezia. Qui l’ufficio consulenza c’è,però le spiega-no che per pro-cedere serve uncodice. Qualecodice? «Quel-lo della Cns». Eche cos’è? «LaCarta naziona-le dei servizi».Mai sentita no-m i n a re.La consorte tor-na a casa avvili-ta . Vedrai cheho sbagliato io,riproviamo lareg i s tra z io n econ Tim, cercodi consolarla.Pro c e d o.Quando mi pare d’avercela fatta, ec-co che sul desktop del pc mi scarica-no la «Guida all’installazione delplugin per l’utilizzo della carta Cns».Otto pagine. Leggo i quattro «prere-quisiti» e rabbrividisco: dovrei «ave-re una carta Cns attiva»; dovrei «ave-re attivato la carta Cns secondo lemodalità previste dall’ente che l’harilasciata»; dovrei «avere a disposi-zione il codice Pin (personal identifi-cation number) per l’utilizzo dellacarta Cns». Ma io non so nemmenoche cosa sia la carta Cns! In più do-vrei usare solo Explorer, Firefox oSafari, niente Google Chrome, che

utilizzo abitualmente. In più dovreiinstallare il plugin «dopo aver scari-cato il file CNS-plugin.msi». Adessomi sento male.Vabbè, poiché dico sempre che la te-nacia è la mia unica dote, chiamo ilnumero verde di Tim. Risponde unacentralinista dall’accento napoleta-no. Non capisce un tubo della cala-mità in cui mi sto dibattendo, peròuna dritta me la dà: «Signore, non hala tessera sanitaria di sua moglie?».Certo. «Quella è la Cns». Mi par di

morire. Che fi-gura da mona!Faccio il gior-nalista e non soche documen-to del ministe-ro della Salutee Cns sono si-nonimi. Vorreis p ro fo n d a re.«Però attenzio-ne, signore: latessera deveavere il micro-chip». Ce l’ha!Siamo salvi,p e n s o.Chiedo timida-mente: ma co-me posso otte-

nere il benedetto codice da questorettangolino di plastica azzurra?«Ah, io non lo so, signore. È la sua Re-gione di appartenenza che glielo de-ve attivare». Mi fiondo speranzososul sito della Regione Veneto, digito«Cns», leggo e trasecolo: «Per l’uti -lizzo della Ts-Cns per l’accesso aiservizi tramite Internet o presso glisportelli è necessario attivare il mi-crochip della tessera stessa pressogli uffici anagrafe delle Aziende Ulssdel Veneto. Il titolare deve presen-tarsi allo sportello munito di: un do-cumento di identità valido; la tesseraTs-Cns ricevuta; un indirizzo e-mail

valido a cui verranno inviate partedei codici di attivazione». Sorvolan-do sulla sintassi zoppicante, il mes-saggio è chiaro: tocca presentarsi inun ufficio dell’Ulss. Consultol’«elenco degli sportelli abilitati»:quello di Grezzana è il più vicino. Te-lefono: sempre occupato. Alla fine silibera: «Ma a lei che cosa serve?».Faccio persino fatica a descriverlo.«Sì, ma alle 12.30 chiudiamo».Va ’ di persona, incalzo mia moglie, eche il Padreterno ce la mandi buona.Lei parte. Rincasa mogia mogia dopou n’ora: «L’impiegata ha provato, mail browser dell’Ulss non supportavala lettura del microchip». Questa èuna congiura! Corro sul sito di Ama-zon e disdico un ordine che nel frat-tempo avevo già eseguito. Nel fogliod’istruzioni della Tim c’era infattispecificato che dovevo disporre an-che di «un lettore di carte corretta-mente installato e collegato al com-puter che si intende utilizzare». Uncongegno da pochi soldi (15,95 euro)che mi sarebbe stato indispensabileper decrittare «smart card Usb perCns, Cie e Crs + firma digitale» (sic).E adesso? Ritentiamo l’intera proce-dura con un fornitore diverso, Info-cert, uno dei quattro erogatori delservizio presenti sul sito Spid. Ap-prendo che si può fare «se hai unawebcam collegata al tuo computer»(a proposito, perché mi danno deltu? ci siamo mai presentati?). Inquel caso «la modalità di riconosci-mento» avviene «completamenteonline comodamente da casa» - no-tare lo scialo di avverbi rassicuran-ti - e «un operatore Infocert ti aiute-rà nel completare la registrazione»e «non dovrai stampare e spedirenulla». La provvidenza c’è! Soloche costa 19,90 euro. Ah, ecco, ti pa-reva. E che saranno mai? Appena 4euro in più di ciò che avevo già spe-so per il lettore della tessera sanita-

ria. Pardon, della Cns.Guarda che combinazione: la corsiapreferenziale a pagamento è dritta esgombra, priva di ostacoli e asperi-tà . Tutto avviene in pochi minuti.Nessun intoppo, nessuna richiestastrana. Fino a quando non si mate-rializza in diretta sul monitor delcomputer l’immagine di una donnache dovrà identificare mia moglie.La videoconferenza viene registrata.L’operatrice chiede d’i n qu ad ra renella telecamera tessera sanitaria ecarta d’identi -tà. Non c’è ver-so che le veda.Troppa luce,troppi riflessi.Abbasso le tap-parelle: niente.Accendo faret-ti direzionaticontro il soffit-to: niente. Mirendo contoche la procedu-ra potrebbe fal-lire da un mo-mento all’a l troe allora mi vie-ne in soccorsol’intuito chesempre assistei disperati: afferro l’obiettivo dellawebcam (per fortuna non è fisso) e lodireziono sui documenti dopo averliappoggiati su una superficie nera.«Ora qualcosa vedo», mi rincuoral’impiegata. «Sposti un po’ a destra,sposti un po’ a sinistra, un po’ su, unp o’ giù, no, un po’ più su, ora un po’più a destra...». Dopo 15 minuti ditentativi, i documenti sono scansio-nati. È fatta: «Abbiamo finito».Finito? Chiuso il collegamento, sulsolito desktop del pc mi ritrovoquattro diversi documenti di Info-cert. Uno risulta scritto in corpo 6,9,il 30 per cento in meno, quanto a di-

mensioni, dei caratteri che state leg-gendo in questo istante. In tutto fan-no 97.766 battute. Pressappoco lalunghezza di Sior Todero brontolon edelle Baruffe chiozzotte. Continuo apreferire Carlo Goldoni.Un momento! Nelle «Istruzioni perl’utilizzo» c’è scritto che «la scaden-za del certificato qualificato avverràtrascorsi 60 minuti dalla sua emis-sione, rendendolo non più valido do-po questo lasso di tempo». Sono col-to dal panico. Sudo freddo. E ora chealtro dovrò fare? E come? Mi sentogiudicato dalla santa donna che mista accanto, ho il fondato timore cheun marito quasi intelligente possatrasformarsi a breve in un pirla ma-tr ic o l ato.Esamino con ansia il «Modulo di ri-chiesta»: ci sono tutti i dati anagrafi-ci correttamente raccolti dall’opera -trice, però noto tre punti interroga-tivi gialli in altrettanti spazi riservatialla «firma digitale cliente». Telefo-no allarmato a Infocert. Mi rimanda-no a un numero verde, al quale illu-stro la pratica da poco conclusa. Michiedono il codice fiscale di mia mo-glie, però il sistema non rintraccia ilnominativo. Grazie al cielo, dopo unp o’ compare. Sentenza conclusivatranquillizzante, però mica tanto:«Non deve fare altro. Entro 72 oresua moglie riceverà comunicazioneche il suo Infocert Id è attivo. A quelpunto dovrà scaricare la app Info-cert Id e autenticarsi mediante uncodice Otp che le sarà inviato al cel-lu l a re » .Scusate se l’ho fatta lunga, ma eraper rendere l’idea. Ricapitolo alcu-ni fatterelli, partendo dalla fine. InItalia è obbligatorio per legge posse-dere un cellulare: non lo sapevo. È al-tresì obbligatorio per legge scaricareapplicazioni per smartphonedall’Apple store e dotarsi di un com-puter e di un indirizzo e-mail, altri-menti non esisti. È obbligatorio ac-quistare lettori per tessere sanitarie,quasi inevitabilmente su quell’Ama -zon - è la via più rapida - dalla quales’è preso un’aspettativa Diego Pia-centini, ex Apple, secondo dipen-dente per numero di azioni detenute(circa 70 milioni di dollari), il quale èvenuto a lavorare gratis per due annia Palazzo Chigi, su convocazione diRenzi, in veste di commissariostraordinario per il digitale.È stata messa in piedi una filiera pro-duttiva che comprende, oltre ai pre-detti produttori di telefonini: fabbri-canti di computer, provider di postaelettronica, nuovi organismi pressola presidenza del Consiglio, enti dicertificazione, costruttori di siti,produttori di spot televisivi, help de-sk, numeri verdi, intervistatori viawebcam, uffici postali. Il tutto incambio di una mancia da 500 euro

rubricata allavo ce cultura,pensa un po’,istituita appo-sitamente peringrassare tut-ti costoro e farammattire te,rubandoti qual-che giorno del-la tua vita.E non è finitaqui. Adessoquesti signori,sempre affa-mati di nuovibusiness, si so-no insinuatipersino nellementi dei pic-

coli nelle scuole d’infanzia (gli asi-li!), con il pretesto di alfabetizzarlidigitalmente. Mi riferiscono infattiche nelle scuole scalcagnate, dove isoffitti si abbattono sulle teste dibambini che non sanno nulla dellalingua italiana, si stanno allestendo«aule digitali» e «laboratori di robo-tica educativa» detti «aule 3.0».Ci sarà pure un giudice a Berlino, ocomunque al di fuori della SiliconValley. Spero che li condanni all’er -gastolo. In alternativa, che qualcunaltro li mandi a farsi friggere persempre all’i n fe r n o.

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Vuoi i 500 euro di Renzi?Rivolgiti al manicomioPer incassarli servono lo Spid, la Cns, il microchip, il plugin, il lettore otticodi smart card Usb, la app, il codice Otp. Anche 19,90 euro. E molta pazienza

“L’identità digitale farebbeguadagnare tempo? Bastaperderlo con 4 enti erogatori,9 modalità per chiederla,2 uffici postali, l’Ulss, il pc,la webcam, il cellulare...

”“Hanno creato una filieraproduttiva fatta di spot, siti,informatici. Al vertice c’èil manager di Amazon che hail maggior numero di azioniE ora indottrineranno gli asili

IDILLIACO Immagini dallo spot della presidenza del Consiglio che sulla Rai reclamizzava il Sistema pubblico di identità digitale