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ACUSTICA AMBIENTALE

1. Propagazione del suono in ambienti aperti2. Barriere acustiche: tipologie e caratteristiche principali

Bibliografia: G. Moncada Lo giudice, S. Santoboni, Acustica, ESA Masson

2. Acustica

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Introduzione

• Assenza di riverberazione;

• La propagazione dipende in primo luogo dalla distanza tra sorgente e ricevitore;• Si assume una propagazione per onde sferiche, ipotizzando una sorgente e un

ricevitore puntiformi (maggiore è la distanza e migliore è l’approssimazione)• L’attenuazione dell’onda dipende da:

1. Resistenza del mezzo;2. Condizioni meteorologiche;3. Precipitazioni (pioggia o neve);4. Effetto del suolo;5. Barriere naturali o artificiali.

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Divergenza sferica

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ADIrLL wp )4(log10 210

Livello di potenza sorgente

Divergenza sferica

DI = Direttività della sorgente = 10logQQ = fattore di direttività

[dB]A=

ATTENUAZIONE

11log20 10 ADIrLL wp

Riduzione di 6 dB ad ogni raddoppio della distanza

)/(log20 12102 1rrLL pp •Se non si conosce il livello di potenza, è

possibile calcolare il livello di pressione in unpunto a distanza r2 noto quello in un punto adistanza r1 nella stessa distanza;

•Importanza della relazione nelle valutazioni diimpatto acustico.

•A 1 m dalla sorgente il livello dipressione è pari al livello di potenza -11dB

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE – Calcolo dell’attenuazione

A = attenuazione dovuta alle condizioni ambientali= A1 + A2 + A3 + A4 + A5

A1 = assorbimento del mezzo di propagazione

A2 = presenza di precipitazioni (pioggia, neve o nebbia)

A3 = presenza di gradienti di temperatura nel mezzo e/o di turbolenza (vento)

A4 = assorbimento dovuto alle caratteristiche del terreno e alla eventuale presenza di vegetazione

A5 = presenza di barriere naturali o artificiali

Normativa di riferimento:UNI ISO 9613-1: 2006 “Acustica – Attenuazione sonora nella propagazioneall’aperto. Parte 1: Calcolo dell’assorbimento atmosferico”

UNI ISO 9613-2: 2006 “Acustica – Attenuazione sonora nella propagazioneall’aperto. Parte 2: Metodo generale di calcolo”

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A1 = assorbimento del mezzo di propagazioneL’assorbimento è causato da due processi:

1) Dissipazione dell’energia dell’onda sonora per effetto della trasmissione di calore (diffusività termica) e per la viscosità dell’aria; assume reale importanza solo per temperature e frequenze elevate. (attenuazione di circa 1dB/Km per un suono puro di 3000 Hz e di 2dB/Km per uno di 5000 Hz)

2) Dissipazione per effetto dei movimenti rotazionali e vibratori che assumono le molecole d’ossigeno e azoto dell’aria, sotto le azioni di compressione e rarefazione (dipendenza, oltre che dalla frequenza del suono, dalla temperatura e dalla umidità relativa dell’aria); tale contributo è quello principale.

• Per distanze relativamente modeste dalla sorgente l’effetto di assorbimento risultatrascurabile rispetto a quello della divergenza (al di sotto di un centinaio di metri),mentre il contrario avviene per distanze sufficientemente grandi.

• Se la temperatura è elevata, l’umidità favorisce la propagazione, se la temperatura èbassa l’umidità favorisce l’attenuazione del suono.

• Ciò è tanto più vero quanto più le frequenze sono elevate.

ISO 9613/1-2

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• ESEMPIO: Rumore rosa (mezzo di trasporto), per temperature comprese tra -10 e 30 °ce umidità tra 30 e 80%, si osserva un’attenuazione di 3 dB a 500-600 m

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

Al diminuire dell’umidità relativa aumenta l’attenuazione ( a temp. Elevate);

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L’attenuazione aumenta con la frequenza e dipende da

temperatura e umidità

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A2 = presenza di pioggia, neve o nebbia

• Il fatto che in giornate di leggera pioggia o di nebbia si ha la sensazione che il suono sipropaghi più chiaramente non è sostanzialmente dovuto al fenomeno della pioggia o dellanebbia in se stessa, ma piuttosto agli effetti secondari che in tali giornate si verificano.

• Durante la pioggia il gradiente di temperatura dell’aria o di velocità del vento (lungo laverticale rispetto al terreno) tende ad essere modesto e ciò certamente facilita latrasmissione del suono rispetto ad una giornata fortemente soleggiata, quando ledisomogeneità micrometereologiche possono essere significative. Per una correttavalutazione del fenomeno è quindi a questa disomogeneità che occorre ricondursi. Inoltre, ingiornate di pioggia, nebbia o neve il rumore di fondo diminuisce sensibilmente per ladiminuzione del traffico veicolare.

• In Letteratura si trovano versioni contrastanti, che riconducono il valore di A2 sia a valori paria 10-15 dB/Km (tenendo conto dell’azione combinata dei gradienti di temperatura e ventosità,che si verificano proprio nei giorni di neve, pioggia o nebbia), che a zero.

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A2 trascurato e inglobato in A3

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A3 = presenza di gradienti di temperatura nel mezzo e/o turbolenzaEFFETTO DELLA TEMPERATURA

• La velocità del suono dipende dalla temperatura

• Se esiste un gradiente di temperatura, la velocità del suono varia di conseguenza, un raggiosonoro sarà soggetto a successivi fenomeni di rifrazione e il percorso dell’ondaseguirà una traiettoria curvilinea. Data la diretta proporzionalità tra velocità di propagazionedel suono e temperatura, si crea un gradiente, negativo o positivo a seconda del caso, dellavelocità di propagazione e pertanto la direzione del raggio sonoro tenderà ad avvicinarsi (odallontanarsi) alla normale rispetto al terreno, provocando una incurvatura verso l’alto (verso ilbasso).

ISO 9613/1-2

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]/[6,04,331 smTc

TEMPERATURA

ALT

EZZA

NotteMattina prestoPomeriggio

O,6-0,8 °C/m vicino al suolo

Inversione termica

Gradiente negativo

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A3 = presenza di gradienti di temperatura nel mezzo e/o turbolenza

ISO 9613/1-2

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La temperatura diminuisce con la quota, così anche la velocità

La temperatura aumenta con la quota

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A3 = presenza di gradienti di temperatura nel mezzo e/o turbolenzaEFFETTO DEL VENTO

ISO 9613/1-2

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• La velocità di propagazione del suono può essere favorita o sfavorita dal gradiente verticale divelocità del vento. In ogni punto della superficie d’onda, infatti, la velocità dellaperturbazione sarà data dalla somma vettoriale della velocità di propagazione in ariacalma e della velocità del vento in quel punto. Se quindi esiste un gradiente verticalepositivo del vento (la sua velocità aumenta con la quota conservando la direzione), la velocitàdel suono aumenta nella direzione del vento ed i raggi sonori tenderanno a curvarsi versoil basso. Nella direzione opposta tenderanno verso l’alto.

Concentrazione del suono

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A4 = assorbimento dovuto al suolo ed alla eventuale presenza di vegetazione

• In riferimento ai fenomeni di riflessione, rifrazione e assorbimento del suono hanno grandeimportanza la natura del terreno, la presenza di asperità o di prati, cespugli, alberi, ecc.

• Nel caso in cui i due mezzi siano costituiti dall’aria e da uno specchio d’acqua esteso (unlago), con la sorgente posta nell’aria, si verifica che per angoli di incidenza superiori a14° si ha riflessione totale. Ciò significa che l’acqua costituisce un ottimo riflettore per leonde sonore.

• Possono considerarsi sufficientemente speculari anche superfici ragionevolmente piatte elisce, compatte e non porose, come quelle costituite da cemento o asfalto, con unincremento di 6 dB.

• Terreni con prati e cespugli sono ancora da ritenersi buoni riflettori per angoli diincidenza >30°.

• Nel caso di un terreno poroso, ad esempio erboso, a causa dell’interferenza distruttivatra suono incidente e suono riflesso, si può arrivare, per frequenze non elevate, ad unaattenuazione dovuta al cosiddetto “effetto suolo” di oltre 10-15 dB.

• Se poi vi è presenza contemporanea di asperità (cespugli, ecc.), si può verificare a 100m dalla sorgente un’attenuazione compresa tra 15 e 25 dB per il range di frequenze tra500 e 2000 Hz.

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2

A4 = assorbimento dovuto al suolo ed alla eventuale presenza di vegetazione

Effetto di boschi cedui

rfA )31,0log18,0(4

Suolo erboso con cespuglio

ATTENUAZIOONE PER BOSCHI CEDUI

• A4= -5 dB per frequenze di 500 Hz• A4= -20 dB per frequenze di 2000 Hz

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2

A4 = assorbimento dovuto al suolo ed alla eventuale presenza di vegetazioneEsistono relazioni empiriche che esprimono l’attenuazione in funzione dell’altezza

efficace, he, che tiene conto della posizione reciproca sorgente ricevitore

CASO 1: ASSENZA DI OSTACOLIhe= (hs + hr)/2

CASO 2: PRESENZA DI OSTACOLIhe= hb + (hs + hr)/2

66,0)5,12

1(75,00 heG

15log10)10( 104

rGA L’attenuazione diminuisce all’aumentaredi he, perché aumenta l’angolo diincidenza rispetto al terreno

L’attenuazione viene trascurata perdistanza inferiori a 15 m e altezzeefficaci maggiori di 12,5

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MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2

A4 = assorbimento dovuto al suolo ed alla eventuale presenza di vegetazioneESEMPIO DI CALCOLO

CASO 1: ASSENZA DI OSTACOLIhe= (hs + hr)/2= 2,5 m

G= 0,6A4= 5 dB

CASO 2: PRESENZA DI OSTACOLIhe= hb + (hs + hr)/2= 5,5 m

G= 0,37A4b= 3 dB

• r =100 m;• hs = 1 m;• hr = 4 m;• hb= 3m

L’inserzione di una barriera fra sorgente e ricevitore aumenta he, e questo comportauna diminuzione dell’attenuazione, dando luogo alla PERDITA DI INSERZIONE

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2) MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A5 = presenza di barriere naturali o artificiali

ISO 9613/1-2

)( 445 bb AAAA All’attenuazione della barriera vasottratta la perdita di inserzione

Determinazione di A b per le barriere

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Le barriere antirumore

Una barriera acustica è una struttura,naturale od artificiale, interposta frala sorgente di rumore e il punto diricezione, che intercetti la linea divisione diretta fra questi due punti.

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Le barriere antirumore artificiali

Il meccanismo fisico su cui si basa il funzionamento delle barriere antirumore artificialeè il seguente:

• quando un'onda sonora incontra un ostacolo, parte di essa viene assorbita, parteriflessa, e parte si propaga oltre il bordo che delimita l'ostacolo per effetto delladiffrazione, cosicché il suono raggiunge anche la zona d'ombra.

• Se la barriera è solida, senza vie di fuga per il suono, fori o discontinuità, e di massasufficientemente elevata, il rumore trasmesso attraverso di essa è di solitotrascurabile rispetto a quello diffratto.

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Si possono individuare tre zone nello spazio oltre la barriera:

Una zona di chiaro, in cui la presenza dellabarriera non ha effetti significativi poiché lalinea diretta del suono non è interrotta;

Una zona di ombra nella quale leprestazioni della barriera dipendonodall'angolo di diffrazione;

Una zona di transizione, la cui estensionedipende dalla distribuzione in frequenza delrumore emesso.

Le barriere antirumore artificiali

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19a.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

SRr S B

r B R

d S Bd B R

h B e

2) MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A5 = presenza di barriere naturali o artificiali

N = Numero di Fresnel

ISO 9613/1-2

)11(1)(2

BRSBBe

BRSBBRSB

ddhddrrN

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2) MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE

A5 = presenza di barriere naturali o artificiali

2052tanh

2log202

101 NC

NCAb

all’esterno della “zona d’ombra”

052tan

2log20 10 N

NAb

all’interno della “zona d’ombra”

ISO 9613/1-2

Per sorgenti puntiformi:

C1=1, C2=1

Per sorgenti lineari:

C1=0.75, C2=1

Atte

nuaz

ione

+ 6 + 5 + 4 + 3 + 2 + 1 0 + 1

0

1 0

2 0

3 0

[dB

]

N

SRr S B

r B R

d S Bd B R

h B e

S o rg en te p u n tifo rm e

S o rg en te lin eare

C 1 = 1 .0 0 C 2 = 1 .0 0

C 1 = 0 .7 5 C 2 = 1 .0 0

L’attenuazione aumenta all’aumentare di he, e quanto più labarriera è situata in prossimità della sorgente e del ricevitore

)11(1BRSB

Be ddhN

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L'attenuazione del rumore al recettore puòessere espressa anche in funzionedell'altezza effettiva della barriera he edall'angolo

Le barriere antirumore artificiali

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L’attenuazione dipende anche dalla lunghezzad’onda aumenta con e con il rapporto he/

L’attenuazione è direttamenteproporzionale all’altezza efficacee all’angolo è inversamente proporzionalealla lunghezza d’onda e quindidirettamente proporzionale allafrequenza

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Dimensionamento di una barriera

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• Noto il livello alla sorgente Ls

• Conosco il valore limite massimo LR* imposto dalle normative vigenti al ricevitore;

• Impongo che LR= LR* e applico la formula per la propagazione del suono in campo libero in presenza di barriera

• Ricavo A5

• L’unica incognita è Ab

• Si ricava N

• Impongo la posizione della barriera rispetto a sorgente e ricevitore, in funzione dei vincoligeometrici, oppure quella che mi consente he inferiore

• Determino dSB e dBR

• Per ogni frequenza trovo l’altezza efficace, scelgo il max

)( 445 bb AAAA

2052tanh

2log202

101 NC

NCAb

all’esterno della “zona d’ombra” 052tan

2log20 10 N

NAb

all’interno della “zona d’ombra”

)11(1)(2

BRSBBe

BRSBBRSB

ddhddrrN

SRr S B

r B R

d S Bd B R

h B e

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Le barriere antirumore

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Caratterizzazione acustica delle barriere antirumore

Le caratteristiche acustiche di una barriera antirumore possono essere suddivise indue categorie:

• estrinseche: efficienza di un’opera antirumore installata nella riduzione deilivelli di pressione sonora in una serie di punti sul territorio identificati comericettori (perdita di inserzione o “Insertion Loss”)

• intrinseche: caratteristiche proprie del “prodotto” barriera antirumore,indipendentemente dall’ambiente in cui è o sarà installato e dall’effetto finale diriduzione del rumore su ricevitori dati (assorbimento/riflessione, trasmissione,diffrazione del suono)•I valori prestazionali minimi delle proprietà intrinseche sono indicati neicapitolati di ANAS, ferrovie, ecc.

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Caratteristiche acustiche intrinseche delle barriere antirumore: metodi di valutazione

Metodi di laboratorio (camere riverberanti)Utilizzano metodologie largamente usate in acustica edilizia (ISO 354, ISO 140-3).

Standard Europei EN 1793

Parte 2

Potere fonoisolante R

Parte 3

Spettro del rumore da traffico

normalizzato

Parte 1

Coefficiente di assorbimento S

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Caratteristiche acustiche intrinseche delle barriere antirumore: metodi di valutazione

Metodi In-situRicostruiscono la risposta all’impulso del sistema attraverso tecniche dicross-correlazione (ad es. Sequenze di Massima Lunghezza MLS)

Specifiche tecniche europee CEN/TS 1793

Parte 5

Reflection Index RI

Parte 5

Sound Insulation Index

SI

Parte 4

DiffractionIndex DI

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Metodi di laboratorio: fonoassorbimento

Misure di fonoassorbimento (UNI EN1793-1)

Si misura il tempo di riverberazione in camerariverberante in presenza (T1) e in assenza delcampione (T2) e il coefficiente di assorbimentosi calcola per mezzo della legge di Sabine:

1 2

V 1 1α=0.16 -S T T

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Metodi di laboratorio: fonoisolamento

Si misura il livello di pressione sonora medio nei dueambienti (L1 e L2) separati dal campione in esame e sicalcola il potere fonoisolante per mezzo della relazione:

Le unità assorbenti dell’ambiente ricevente A siottengono dalla misura del tempo di riverberazionedell’ambiente stesso.

1 2R=L -L +10log(S/A)

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Tipologie di barriere: Introduzione

• Esistono numerose tipologie di barriere acustiche e di materiali componenti. Lascelta di un prodotto dipende, oltre che dalle prestazioni acustiche richieste, ancheda altri fattori, quali: statica, sicurezza, estetica, durata, manutenzione, costi.

Le barriere antirumore possono essere suddivise nelle seguenti tipologie:

barriere artificiali– Fonoisolanti– Fonoassorbenti– Fonoisolanti e fonoassorbenti

barriere naturali– Barriere vegetali (siepi, fasce boscate, alberate, ecc.)– Rilevati– Barriere miste (terre armate, biomuri, muri verdi, barriere vegetative, ecc.)

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Barriere antirumore metalliche

Le barriere antirumore artificiali: Tipologie

Sono le più utilizzate, sia per l’economicità che per la leggerezza (possibile utilizzo sui viadotti) unite a buone caratteristiche di fonoisolamento e fonoassorbimento.

Svantaggio: impatto visivo

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Barriere metalliche

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• Le barriere metalliche sono realizzate con pannelli scatolari in lamiera di acciaio omeglio di alluminio, di lunghezza variabile, inseriti tra montanti metallici. La faccia deipannelli rivolta al traffico è forata mentre l’interno dei pannelli ospita un materialefibroso fonoassorbente : Si possono quindi combinare attenuazione, isolamento edassorbimento in una struttura modulare ed economica.

• In compenso, le barriere metalliche hanno un forte impatto visivo e paesaggistico;sono cioè percepite come estremamente “artificiali”.

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Barriere in calcestruzzo• Le barriere in calcestruzzo sono molto comuni, anche in Italia, e sono realizzate con pannelli

lunghi da 3 a 5 m ed alti da 0,5 a 1,8 m inseriti tra montanti metallici o ancora in calcestruzzo.Per attenuare l’impatto ambientale di muri lunghi e disadorni, sono state sperimentate formemovimentate dei pannelli. Una variante più gradevole esteticamente è costituita da elementi aforma di vasca, disposti a formare un terrapieno artificiale ad elevata pendenza; le vaschesono riempite di piante che crescendo danno alla barriera il tipico aspetto di “muro verde”.

Le barriere antirumore artificiali: esempi

•Elevato potere fonoisolante dovuto alla massa del c.l.s.•La fonoassorbenza è data dall’aggiunta di argilla espansa o di altri elementi contenenti materiali porosi e/o risonanti

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Barriere in pannelli di calcestruzzo

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• Possono essere anche in legno pieno, con materiale fonoassorbente all’interno,ma devono essere trattate per resistere all’umidità

Le barriere antirumore artificiali: esempi

LEGNO

COTTO LATERIZIO

FORATOa.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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Barriere trasparenti (PMMA, policarbonato, vetro, ecc.)

Le barriere antirumore artificiali: esempi

I pannelli trasparenti nonprecludono la visibilità,risolvendo i problemi legati allasicurezza in prossimità disvincoli, rampe di accesso oincroci stradali, e sonoesteticamente meno invasive.

Solitamente lavorano unicamenteper riflessione (ad eccezione deipannelli forati risonanti) e nonpossono essere impiegate nelcaso di barriere parallele(problemi legati alle riflessionimultiple).

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Il suono attraversando una fascia di vegetazione ( alberi, cespugli, erba alta ) ècostretto a un cammino tortuoso che tende a degradarlo, per attrito, in calore.

L’attenuazione prodotta dalle barriere naturali dipende essenzialmente da: profondità ed altezza della barriera; ampiezza e robustezza della foglia; densità della chioma; durata della fogliazione.

Le barriere naturali vengono distinte in tre tipologie: Barriere vegetali; Rilevati; Barriere miste.

Le barriere antirumore naturali

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Le barriere vegetali sono essenzialmente composte da piantagioni semplici odassociazioni complesse di specie arboree, arbustive ed erbacee, preferibilmentecaratterizzate da:

– disposizione delle foglie ortogonale alla direzione di propagazione delrumore;

– rapida crescita fino al raggiungimento della altezza ottimale;– esenzione da fitopatie virulente.

Le barriere antirumore naturali: barriere vegetali

pratoalberature di prima grandezzaalberature di seconda e terza grandezzaarbusti

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Prestazioni delle barriere vegetali

Abbattimenti di 1 dB(A) circa per ogni metro in profondità di barriera: peravere abbattimenti di circa 10 dB(A) sono necessarie barriere vegetali di altezza4m e profondità 8m, configurazione quasi mai accettabile in rapporto allesuperfici disponibili negli interspazi infrastruttura-ricettore.

Elevato costo di installazione, quantificabile in ca. € 1.500/mq (calcolati sullasuperficie verticale di barriera effettiva) per barriere da 4 m e profondità 8 m ed inca. 150 €/mq per barriere di altezza 1,5 m con alberature.

Considerando i costi diretti di piantumazione ed i costi indiretti di manutenzione(potature ed irrigazione), oltre ai lunghi tempi per il raggiungimento degli effetti aregime (5 anni), tale intervento si rivela sempre più oneroso e scarsamenterisolutivo per tutti i casi in cui esso risulta realizzabile in via di principio.

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Derivano dalla combinazione di manufatti artificiali (che possono anchefungere solo da sostegno) e piante.Possono individuarsi 5 categorie di barriere miste:

Le barriere antirumore naturali: barriere miste

1) Terre armate 2) Biomuri 3) Muri verdi

4) Barriere vegetative

5) Barriere costituite da geosacchi

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Influenza della FORMA delle barriere:Barriere sagomate, buffles

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Le ricerche condotte in tutto il mondo hanno portato ad identificare molte forme di barriera chesono più efficienti della solita barriera sottile, piana e riflettente.Per 2 m di altezza i miglioramenti ottenuti vanno da 1,5 a 3,5 dB.Si possono distinguere due diverse tipologie:

• barriere a bordo di diffrazione singolo con forme diverse;• barriere con bordi di diffrazione multipli.

Le barriere a bordo di diffrazione singolo includono: barriere a forma di cuneo, terrapieni divario tipo, barriere a forma di T o Y, barriere con profilo a forma di freccia.In tutti i casi comunque rimangono di primaria importanza, per l’efficienza della barriera,l’altezza della barriera ed il tipo di terreno.

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Buffles• strutture di copertura a nido d’ape in grado di assorbire i rumori

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Gallerie a tunnel semitrasparenti

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Esempio di caratterizzazione sperimentale di barriere acustiche

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Potere fonisolante in camera riverberante

• Rw = 30 dB

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1 2 10log [ ]SR L L dBA

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000

FREQUENZA (Hz)

R (d

B)

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Fonoassorbimento

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0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000

FREQUENZA (Hz)

CO

EFF.

DI A

SSO

RB

IMEN

TO

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Calcolo della propagazione del rumore in ambienti aperti mediante software previsionali

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Codici previsionali di calcolo per ambienti aperti

• Esempio: SOUNDPLAN 6.7• Il SoundPLAN è un software previsionale per l’acustica in ambiente esterno ed

interno, che contiene delle metodologie capaci di ottenere:– la simulazione acustica per la caratterizzazione di aree urbane ed

extraurbane, mediante la mappatura del sito;– la valutazione di impatto acustico ambientale delle infrastrutture dei trasporti

(strade, autostrade, linee ferroviarie, linee alta velocità, ecc.);– l’ottimizzazione delle barriere acustiche, minimizzando costo ed estensione;– la progettazione di nuovi insediamenti e previsioni di bonifica;– la valutazione del rumore industriale interno ed esterno;– l’implementazione di piani di risanamento acustico;– la valutazione della dispersione dei gas inquinanti e delle polveri in

atmosfera;– lo studio della popolazione esposta al rumore provocato da sorgenti di varia

natura (infrastrutture, edifici industriali, ecc.).

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Codici previsionali di calcolo per ambienti aperti• Il codice di calcolo è costituito da una serie di moduli individuali:

• Il SoundPLAN Manager è il cardine che unisce tutti i sottoprogrammi. Questo, oltre a funzionarecome quadro di controllo, permette di avviare nuovi progetti di lavoro, aprire vecchi progetti e settaregli standards acustici di ogni specifico progetto.

• DataBase Geografico• Il Geo-Database è un modulo che permette di inserire e gestire i dati geografici e gli attributi acustici

di tutti gli oggetti presenti in un progetto. I dati per la creazione del Geo-Database possono essereinseriti attraverso la scansione di una mappa (creazione di un bitmap) oppure importando dei datidigitali da altri software. Si possono importare file DXF da AutoCAD (geometria), file da Arc View(geometria + attributi) o interfaccia ASCII personalizzabili per importare dati non convenzionali.

• Modulo Calculation: permette di fare delle simulazioni acustiche, calcolando il rumore emesso daltraffico e dalle sorgenti industriali e stimando l’influenza sui recettori. Il modello di dati è generato inconformità con gli Standards selezionati dall’utilizzatore. Per il calcolo, il software impiega i modelliriportati nella norma ISO 9613 , parti 1 e 2.

• Grafici/tabelle• Attraverso i moduli grafici/tabelle è possibile visualizzare ed analizzare i risultati delle simulazioni

effettuate, siano esse relative alla modellazione tridimensionale del terreno che alle mappe di rumore.È inoltre possibile effettuare delle operazioni sui risultati, quali il calcolo degli eventuali superamenti,le mappe in facciata agli edifici più esposti, etc..

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Esempio di applicazione: modello digitale del terreno

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Mappe del rumore (4 m dal terreno)

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Periodo di riferimento

Valore limite

[dB(A)]

Area (km2)

Numero edifici

Abitantiesposti al

superamentoDiurno 70 0.4 100 2.300

Notturno 60 0.4 100 2.500

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Mappe verticali e barriere

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Valutazione di impatto acustico per la realizzazione di un cavalcaferrovia e ipotesi

di intervento

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Fasi del lavoro

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• Riferimenti normativi• Definizione dell’area in esame• Censimento dei recettori• Caratterizzazione acustica dello stato attuale

– Le sorgenti sonore– Punti di misura: scelta e descrizione– Strumentazioni impiegate– Modalità di esecuzione delle misure

• Previsione del rumore– Il modello matematico– Taratura del modello– Risultati delle simulazioni

• Interventi di bonifica acustica

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Sorgenti di rumore

• Sono da evidenziare, tuttavia, le seguenti sorgenti sonore principali:– Linea ferroviaria.– Strada Regionale– Strada Provinciale– Strada Locale

Treni merce Treni passeggeri

Numero transiti diurno 45 70

Numero transiti notturno 30 6

Velocità di percorrenza (km/h) 90 110

TGM (veic/24 h) 8000

Giorno Notte

P (% camion) 8.0 2.0

Velocità veicoli leggeri (km/h) 65

Velocità veicoli pesanti (km/h) 50

TGM (veic/24 h) 2000

Giorno Notte

P (% camion) 6.0 1.0

Velocità veicoli leggeri (km/h) 60

Velocità veicoli pesanti (km/h) 50

Strada regionale Strada provinciale

ferrovia

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Taratura del modello di simulazione

Punto di misura Tempo di riferimento

Livello simulato

(dBA)

Livello rilevato (dBA)

Differenza

A Diurno 64.8 62.3 2.5B Diurno 61.1 59.1 2.0C Diurno 58.6 55.1 3.5C Notturno 56.6 59.2 -2.6D Diurno 59.1 56.2 2.9E Diurno 70.4 70.3 0.1E Notturno 63.5 66.0 -2.5F Diurno 65.3 65.8 -0.5F Notturno 61.0 60.0 1.0

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Risultati delle simulazioni: diurno

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Risultati delle simulazioni: notturno

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Installazione della barriera

Barriera in acciaio: coefficiente di assorbimento

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Effeti interventi di mitigazione

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Effetto asfalto + barriera

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