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L’approfondimento di KPI6 sui più importanti avvenimenti
politici della settimana… in chiave social. A cura di: Massimo Fellini, Marco Mazza, Alessandro Cattini, Silvia Ciampa, Gaetano Masi, Andrea Zanotti.
Ragazzi in piazza per il clima: “Ci riprendiamo il futuro!” Il grafico di apertura mostra un campione di 79 000 tweet generati in tutto il mondo in lingua inglese durante la Climate Week (20-27 Settembre), in relazione a temi legati al cambiamento climatico e allo sviluppo sostenibile. Per rendere il campione rappresentativo del dibattito politico generato intorno al summit ONU di New
York, è stato selezionato limitando la ricerca ai soli tweet che contenevano le parole "Climate Summit" o "United Nations"; oppure la menzione diretta di uno degli account Twitter ufficiali delle Nazioni Unite o di uno dei suoi rappresentanti (es. @UNEnvironment, @antonioguterres); o ancora l'account Twitter ufficiale del presidente Trump (@realDonaldTrump).
Fridays for future: in 160 piazze italiane si sciopera per il clima, riempite da un’onda verde di
giovani che rivendicano il futuro: “Il mondo è nostro, ce lo riprendiamo!”.
Un milione di partecipanti stimati (dato fornito da Gianfranco Mascia di Fridays For Future)
solo in Italia, invocando il diritto di vivere in un mondo meno inquinato e più sostenibile.
L’attivista Greta Thunberg dal Canada: “Auguri ai cortei, il cambiamento sta arrivando”
I numeri di Twitter sono impressionanti se considerati in relazione alla brevissima
estensione dell’evento: in appena una mattina, infatti, sono stati pubblicati più di 12mila
contenuti, oltre 37mila condivisioni e 3.500 hashtag.
Sentiment positiva al 42%, neutrali al 19% con una distribuzione di genere insolitamente
omogenea (57% maschi, 43% femmine). In questo caso l’argomento non è divisivo.
Vi sono temi di estensione settimanale nel dibattito pubblico che non raggiungono questi
volumi. Ad esempio durante un altro importante evento di piazza come la manifestazione di
Salvini e Meloni del 9 settembre, in opposizione all’attuale Governo, si sono registrati
numeri ben più contenuti: 4.500 tweet in tre giorni.
Allargando l’analisi a livello internazionale sul Summit ONU di New York, va sottolineato
come il presidente USA, Donald Trump, nonostante la sua fugace e silenziosa apparizione a
lavori iniziati, sia stato enormemente presente all’interno dei thread generati sui social,
come mostra il grafico di apertura. La heatmap mostra le località in cui si sono generati gli oltre 12mila tweet relativi allo sciopero di #fridayforfuture nella mattina di Venerdì 27 Settembre.
Top likes
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Top retweet
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Top engagement
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Nobel per Greta. Disapprovazione e rabbia per i potenti del mondo.
La potenza comunicativa di Greta Thunberg, il movimentismo ambientalista che ha preso
forma con gli scioperi per il clima in 27 paesi, la rinnovata consapevolezza sul tema del
cambiamento climatico, trova conferme su Twitter.
Analizzando un campione rappresentativo dei contenuti (in italiano e inglese) che
menzionano Greta, comparandoli coi tweet inerenti il Climate Summit di New York, vanno
evidenziate differenze sorprendenti: la comparazione va nettamente a favore di Greta, che
genera più gioia, ammirazione e soprattutto un volume ridotto delle emozioni
negative, solitamente dominanti nelle analisi su temi di ampio interesse pubblico.
39% di disapprovazione per Greta vs il 56% del Summit. 27% di tweet gioiosi vs 11%.
Ossia scarsa fiducia nei potenti della terra, chiamati concretamente a prendere
provvedimenti; mentre troviamo molta ammirazione e fiducia per i messaggi lanciati da una
bambina di 16 anni, che parla di sogni e futuro.
Allargando l’analisi sui volumi abbiamo un totale di quasi 60mila tweet, oltre 880mila
condivisioni con un tasso di engagement altissimo (2,5%): di clima si discute tanto su
Twitter.
Su Greta la sentiment è positiva e supera ogni record, attestandosi al 62% positiva e il 17% è
neutrale. In Italia i contenuti che menzionando Thunberg si concentrano esclusivamente
sulle grandi aree urbane: Napoli, Roma, Firenze e Milano.
La frase più presente all’interno del tweet (11%) è “Nobel peace prize”, premio Nobel per la
pace a Greta.
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Sull’immigrazione Salvini fa il pieno: 66% dei retweet
Si torna a parlare di immigrazione dopo i recenti accordi di Malta siglati dal Governo Conte
bis, per il ricollocamento dei migranti (hanno partecipato i ministri dell’interno di Francia,
Germania, Italia, Finlandia e Malta).
Gli account di Salvini e della Lega fanno il pieno di condivisioni su Twitter: 66%. Aggiungendo
Fratelli d’Italia (4%) e Meloni (9%) si arriva al 79% dei retweet totali. Le posizioni sono
nette, i trend immutati negli ultimi mesi: su questi temi il consenso accordato alle
pubblicazioni di Salvini e Meloni non accenna a ridimensionarsi.
Non si tratta solo di shares ma anche di volumi complessivi: dall’account della Lega in
appena sette giorni (sia sugli accordi di Malta, che sull’immigrazione in generale) sono
pubblicati il 55% dei tweet. Il 17% da quello di Matteo Salvini, il 10% da Meloni,
confermandosi un topic centrale nella strategia comunicativa dei partiti di destra.
Ancora una volta si sta definendo un duello tra leader, più che tra partiti o movimenti: è di
Matteo Renzi infatti il contenuto più condiviso.
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I renziani usano l’arma dell’assenteismo ai vertici internazionali dell’ex Ministro dell’interno
ai vertici internazionali.
E’ di Ettore Rosato il tweet con più engagement (32%): “Bastava andarci”
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In generale i politici sugli accordi di Malta hanno prodotto un discreto volume di
conversazioni, con 139 tweet e oltre 13mila condivisioni. La sentiment è nettamente
negativa (81%). Il tema della gestione degli immigrati, anche a fronte di una notizia positiva
per un accordo raggiunto tra diversi paesi, resta divisivo e ostile.