KRAMER CONTRO KRAMER - teatroesocieta.it INVERNALE anno 2013... · Nella versione italiana di Jaja...
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Disponibile da Dicembre 2013
DANIELE PECCI
FEDERICA DI MARTINO
KRAMER CONTRO KRAMER
di Avery Corman
traduzione e adattamento Masolino D’ Amico
Regia
Patrick Rossi Gastaldi
Scene e Costumi Marta Crisolini Malatesta
Musiche Patrizio Maria D’Artista con CRESCENZA GUARNIERI, SIMONE COLOMBARI, RAFFAELLO LOMBARDI, ARCANGELO IANNACE, FRANCESCA FARCOMENI, ANDREA GHERPELLI
nel Ruolo del piccolo Billy
FRANCESCO BORGESE OSVALDO BRIGANTE TOMMASO MONACO
Via Monte della Farina 42 – 00186 ROMA – Tel. 06.6833351 (anche Fax) – 06.6861880 – P. IVA 01647951001 www.teatroesocieta.it – [email protected] –
Disponibilità da Gennaio 2014 a Marzo 2014
LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE ( nel ruolo de L’ Ignota)
COME TU MI VUOI
di Luigi Pirandello libero adattamento Masolino D’ Amico
Regia Francesco Zecca
Scene Francesco Ghisu Costumi Annapaola Brancia D’ Apricena Musiche Paolo Daniele
e con CRESCENZA GUARNIERI, SIMONE COLOMBARI, RAFFAELLO LOMBARDI, ARCANGELO IANNACE, FRANCESCA FARCOMENI, ANDREA GHERPELLI
Disponibile da settembre 2013
MADDALENA CRIPPA
TEATRO CANZONE con musiche dal vivo
Regia PETER STEIN
“ Il mio cuore è come un’ armonica , si contrae e si stende , e chi suona è la Vita …..
Pensando al mio nuovo spettacolo vorrei trovare Canzoni e Parole che aiutino a trovare un filo di speranza positiva per
la nostra Italia cosi’ disastrata ” – Maddalena Crippa
Ho sempre cercato di raccontare gli italiani attraverso l’uso dei nostri dialetti, convinto, come sono, che essi abbiano, per la loro naturale immediatezza, spontaneità, ricchezza di sfumature, una forza di comunicazione straordinaria e che rivelino, quasi sempre, il carattere, l’intima indole di chi li adopera: Veneti, Calabresi, Liguri o Campani che siano.
Siamo tutti orgogliosi di essere Lombardi o Lucani , c’è sempre in tutti noi tanto sano campanile, ma alla fine siamo semplicemente orgogliosi di essere Italiani.“Recital” è uno spettacolo nel quale accanto a quelli che considero i miei “cavalli di battaglia” presento alcuni brani inediti. Racconto la mia Sicilia, così come l’ho vissuta e conosciuta; la Sicilia che ho imparato ad amare grazie all’amore che ne avevano e ne hanno i miei genitori.Una Sicilia allegra e amara, spensierata e triste, meravigliosa e spietata, solare e introversa, indolente e attiva.Isola, forse, ma sicuramente Ponte per mille culture.Ne racconto le contraddizioni
La Sicilia ricca, fertile e ubertosa di Federico II “Stupor Mundi “e la Sicilia umiliata, ferita e vilipesa delle stragi e dei caduti” Orror Mundi”
E raccontando la Sicilia racconto gli italiani che con il nostro straordinario senso dell’ umorismo sappiamo ridere di tutto e di tutti e soprattutto, cosa ancora più importante, di noi stessi.
Gianfranco Jannuzzo
Disponibile da Ottobre 2013 disponibile anche nella stagione estiva 2013
PAOLA QUATTRINI
OGGI E’ GIA’ DOMANI di Williy Russell Nella versione italiana di Jaja Fiastri
Regia
PIETRO GARINEI
Musiche
Armando Trovajoli Con canzoni di Serena Autieri
OMAGGIO A PIETRO GARINEI
Disponibile da Ottobre 2013 disponibile anche nella stagione estiva 2013
L' ATTESA
spettacolo per voce recitante e contrabbasso
interpretato da
PAOLA QUATTRINI
musiche originali eseguite dal vivo al contrabbasso da
MASSIMO MORICONI
regia di
LORENZO SALVETI
testi di
", Fedor Dostoevskij "Le notti bianche", Henrik Ibsen "La donna del mare", Massimo
Bontempelli "Guadia alla luna", Marina Pizzi e Paola Quattrini "Le botte" e "Il brodo", "I ponti di Madison Caunty" di Robert James Waller.
Spettacolo-concerto per voce e contrabbasso, un’ora e dieci minuti di emozioni nato per la prima nelle Grotte di Borgio Verezzi nel 1989 e proseguito in tournée nella stagione 1989-90.
ELLA’S SECRET Scritto e diretto da: Harris Freedman con: Lydia Biondi Michetta Farinelli
In una tranquilla domenica mattina, Ella riceve una visita inaspettata da parte di Helga, una donna che lei non ha mai visto prima. Entrambe le loro vite sono state condizionate dalla stessa persona, un ufficiale nazista delle SS. Helga ha una missione, Ella ha un segreto. Ella’s secret è un’opera delicata e toccante che affronta la grande tragedia dell’Olocausto attraverso l’incontro/scontro di due donne. Ambientata nella Londra degli anni ’80, la storia di Ella, scampata alla strage nazista, mette drammaticamente a confronto due realtà inconciliabili: quella di chi non si è potuto esimere dal conoscere lo sterminio e quella di chi ha potuto volgere lo sguardo altrove, tedesca tra i tanti tedeschi che non seppero o finsero di non sapere, cosa stava accadendo. TeatroECritica.net di Andrea Pocosgnich, “Ella’s Secret: Un monito contro l’indifferenza.” Lungatevere.it di Elisa Suplina, “...l'incontro/scontro di due donne forti...Una vita parallela la loro, una famiglia, dei figli e un uomo che...le tiene lontane e pure vicine...” teatroecritica.net di Andrea Pocosgnich “...Ella’s secret, una componente emotiva profonda...che si affianca a quell’antagonismo che è parte integrante dell’universo femminile...intenso ed appagante, con un finale da thriller...” Mauro Corso: "Lo spettacolo di Freedman non cerca risposte, anzi coltiva il dubbio e...riesce a penetrare lo spettatore nella coscienza più intima, a patto, è chiaro, che questi non voglia rimanere sordo e indifferente.” Ella’s secret è stato presentato a Roma (2012 e 2013) e al festival di Spoleto 2012 (sezione La MaMa Open). Originalmente è pensato per uno spazio a pianta centrale con il pubblico molto vicino allo spazio scenico, ma può essere riproposto anche su un palcoscenico normale. Lo spettacolo è disponibile da Ottobre 2013 al costo di €3.500,00(+ IVA)
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KRAMER CONTRO KRAMER di Avery Corman , trad. e adattamento Masolino D’ Amico Con DANIELE PECCI e FEDERICA DI MARTINO Regia Patrick Rossi Gastaldi Disponibilità da Dicembre 2013 Il testo teatrale di Kramer contro Kramer è stato scritto da Avery Corman, già autore del romanzo da cui era
stato tratto il celebre film di Robert Benton del 1979, con Dustin Hoffman e Meryl Streep, che con esso
vinse uno dei suoi innumerevoli Oscar. Il dettaglio è importante, perché la commedia non è un derivato del
film, per quanto ovviamente ne richiami le situazioni più fatidiche, ma è un lavoro del tutto originale.
L'argomento, che fece molto scalpore ai suoi tempi quando l'emancipazione femminile era assai meno
progredita di oggi, è rimasto di grande attualità, anche grazie alla finezza con cui l'autore lo svolge. Una
giovane donna è costretta a dedicare tutta la sua esistenza al figlioletto perché il marito ha un lavoro che
mentre lo assorbe non gli consente l'indipendenza finanziaria necessaria a prendere un aiuto in casa.
Sarebbe una situazione normale in una società antiquata, di tipo patriarcale, ma siamo nella moderna New
York, e Joanna si sente frustrata, intrappolata, né riesce a far capire al marito la portata del suo disagio.
Così prende la clamorosa decisione di piantarlo in asso per cercare di rifarsi una vita indipendente, il che
comporta anche liberarsi dal vincolo del bambino. Superata la sorpresa e l'indignazione per la decisione
della moglie, Ted scopre così di non essersi mai reso conto della portata dell'impegno della donna:
occuparsi di un bambino di sei anni senza l'aiuto di altri parenti è infatti un impiego a tempo pieno. La
trovata della storia è il modo con cui Ted finisce per appassionarsi alla sfida. Nello sforzo per badare al
piccolo Billy – ecco il risvolto ‐ pur continuando a fare carriera nella pubblicità, trova non solo un nuovo
rapporto con suo figlio, ma anche una dimensione di se stesso che prima ignorava. La metamorfosi di Ted e
le sue faticose piccole vittorie occupa la prima parte del racconto. Nella seconda c'è il ritorno di Joanna, che
avendo raggiunto un equilibrio adesso si sente pronta a fare di nuovo la madre e rivuole il piccolo. Non
molti mesi fa Ted avrebbe fatto ponti d'oro davanti a questa proposta, ma adesso non riesce nemmeno a
prenderla in considerazione; a questo punto anche per noi che abbiamo seguito la lotta solitaria di Ted,
Joanna è quasi una nemica. Come molte altre coppie divorziate anche questa finisce dunque davanti a un
giudice, ciascuno dei due ex coniugi perora la sua causa, e sembra a questo punto che la ragione sia tutta –
per una volta ‐ dalla parte dell'uomo. Ma le cose stanno davvero così? La commedia imposta un avvincente
dibattito in cui tutti si possono identificare e in cui, come nella vita, dire chi ha torto e chi ha ragione è molto
azzardato.
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COME TU MI VUOI
di Luigi Pirandello , libero adattamento Masolino D’ Amico
con LUCREZIA LANTE DELLE ROVERE ( nel ruolo de L’ Ignota)
Regia Francesco Zecca
Disponibilità da Genaaio 2014 a Marzo 2014
NOTE al testo di Masolino D’ Amico
Scritta per Marta Abba, Come tu mi vuoi è la sola commedia di Pirandello ambientata almeno parzialmente fuori d'Italia – il
prim'atto si svolge infatti a Berlino, e nella Berlino degli ultimi anni venti, quella dei cabaret di Grosz e Kurt Weill, dove il
drammaturgo soggiornò a lungo. Qui la protagonista, una donna che l'autore chiama l'Ignota, balla e intrattiene i clienti in un locale
equivoco, ma in realtà è mantenuta da un ricco e vizioso scrittore che la soffoca con le sue ossessioni. L'occasione per sfuggire a
costui e alle ambigue profferte delle giovane figlia di costui, anch'essa innamorata di lei, si presenta all'Ignota quando uno
sconosciuto, un italiano, riconosce o crede di riconoscere nella donna la moglie di un suo amico, scomparsa dieci anni prima
durante la Grande Guerra, quando le truppe austrogermaniche invasero il paesino friulano dove la coppia abitava, saccheggiando la
loro casa...Ispirata dal caso Canella‐Bruneri che furoreggiava al tempo in cui la commedia fu scritta, Come tu mi vuoi ha una
struttura molto compatta, composta com'è da questo antefatto torbido e misterioso – l'azione si risolve addirittura con un colpo di
rivoltella – e poi da una lunga conclusione, ovvero il secondo e il terz'atto che si svolgono senza soluzione di continuità, alcuni mesi
dopo, in una villa friulana. Qui si cerca di stabilire definitivamente l'identità dell'Ignota mediante una sorta di processo familiare
non privo di colpi di scena. Secondo il suo solito, Pirandello lascia che le cose si chiariscano gradualmente, tenendo lo spettatore il
più possibile all'oscuro di quello che veramente accade e poi da ultimo sorprendendolo con un finale ambiguo, che ribadisce
l'impossibilità di raggiungere una verità che valga per tutti. Aderendo alle consuetudini del teatro dei suoi tempi, il drammaturgo
previde un coro di comprimari abbastanza ampio – le compagnie erano numerose e bisognava utilizzare tutto l'organico – ma già
Hollywood, che si impossessò subito del soggetto e ne trasse un film con alcune delle maggiori star dell'epoca (Greta Garbo, Eric
Von Stroheim, Melvyn Douglas) asciugò il copione riducendolo all'essenziale, non molto diversamente da come ha fatto tre o
quattro anni fa Hugh Whitemore in una versione inglese che è stata recitata con gran successo nel West End di Londra da una
compagnia in cui spiccavano Kristin Scott‐Thomas e Bob Hoskins. Quel film e quell'adattamento, pur alquanto liberi entrambi,
hanno dimostrato quanta forza ci sia dentro questo testo soprattutto se lo si sfronda di certe ripetizioni ed esitazioni nate ad uso di
un pubblico meno smaliziato e più paziente di quello moderno, e se si eliminano non pochi personaggi molto minori, privi di
funzioni essenziali. Così decantato, meglio ancora se recitato senz'altra cesura che quella tra il cupo antefatto nella cupa Berlino
dell'Opera da tre soldi e il “processo” nella luminosa villa italiana, il dramma avvince non meno di quelli del Pirandello più
inquietante. Questa almeno è stata la meditata convinzione che mi ha guidato nel mio adattamento per otto personaggi soltanto,
ciascuno dei quali ha una sua funzione determinante e ciascuno dei quali dà all'attore materia in cui affondare i denti. Niente di
fondamentale ovviamente è stato omesso, e il linguaggio così caratteristico di Pirandello è stato rispettato senza alcun tentativo di
attualizzazione; ma oso dire che così liberato dagli orpelli, questo linguaggio risulta ancora più incisivo che nel dettato originale. A
decidere saranno comunque gli spettatori di questa pièce che non si ha spesso l'occasione di ascoltare.
Masolino d'Amico
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Scheda di presentazione dello spettacolo
MADDALENA CRIPPA in
ITALIA MIA ITALIA
Regia di PETER STEIN
Direzione musicale arrangiamenti e pianoforte Massimiliano Gagliardi
Bubbez Orchestra: Giovanna Famulari violoncello Massimo De Lorenzi chitarra
Ermanno Dodaro contrabbasso
E' un tempo difficile, molto difficile per l'Italia, in un tempo così mi sento chiamata a fare qualcosa per il mio paese. ITALIA MIA ITALIA nasce da qui, da questo bisogno di reagire, di rompere l'immobilità' rassegnata, il lamento continuo, la visione solo negativa e assecondare invece la voglia di spostare il fuoco, di ritrovare un identità' positiva del nostro essere italiani, di riconoscere la fortuna, si la fortuna di vivere adesso questo tempo sbandato, per citare Fossati. Il gesto che meglio esprime lo spirito di questo spettacolo e' una carezza che conforta. Una carezza fatta di parole anche mie e musica, mescolando Pasolini e Battisti, Leopardi e Cutugno, Piccolo e De Andre', Fellini ed Endrigo, Cassano e Battiato, Gualtieri e Fossati, Farinetti con Modugno e Conte. Si tratta di un viaggio dentro la nostra " Paenisula " scaldato dal pianoforte e dagli arrangiamenti di Massimiliano Gagliardi e dalle atmosfere del violoncello, chitarra e contrabbasso della Bubbez Orchestra.
Un viaggio che ha avuto per bussola solo il mio istinto, il mio cuore, la mia sensibilità' femminile.
Un consiglio? Non ve lo perdete.
Maddalena Crippa
TEATRO E SOCIETA’SRL presenta
NNOOTTEE SSUU OOGGGGII EE’’ GGIIAA’’ DDOOMMAANNII
Nella versione italiana di Jaia Fiastri Regia di Pietro Garinei Musiche di Armando Trovajoli(con canzoni di Serena Autieri), Scene di Uberto Bertacca
Una commedia da non perdere Che dimostra ancora una volta tutto il talento e la verve comica
della Quattrini
Una casalinga con un marito distratto e quasi sempre assente, due
figli egoisti che si ricordano di avere una madre soltanto quando
hanno bisogno di aiuto…
Quella di Dora sembrerebbe un’esistenza grigia ma, invece, non è
così, perché Dora è una donna dotata di eccezionali risorse e
riesce a vincere la solitudine sfogandosi con un’amica che sa
ascoltare: il muro della cucina.
Al muro, Dora confida sogni, desideri e felici ricordi.
Racconta gli accadimenti delle sue giornate ed alcuni
divertenti incontri con una antipatica vicina di casa, una
sorprendente compagna di scuola, un cane forzatamente
vegetariano e con Pia la sua unica amica femminista.
Se un muro potesse ridere e commuoversi, non c’è dubbio che il
“suo” muro lo farebbe perché Dora esprime tenerezza, fantasia
ed un irresistibile umorismo.
Grazie a queste doti, Dora riesce ad evadere dalla prigione
domestica e non solo metaforicamente.
Perché, un bel giorno, ritrova tutto il suo coraggio:
pianta la famiglia ingrata e si tuffa in una esotica avventura
partendo per la Grecia insieme con l’amica Pia
E non importa se anche l’amica si rivela un’egoista e la lascia sola
per godersi un’avventura amorosa. Uno scoglio in riva al mare
diventa il nuovo confidente di Dora.
Allo scoglio, come prima al muro della cucina, Dora parla con la
sincerità e libertà di linguaggio, senza mai perdere la fiducia nella
gente e nella vita.
Ed è così che riuscirà a trasformare il suo Oggi
Nei panni di Dora,
in questa esilarante commedia
troviamo una irresistibile
Paola QUATTRINI
Capace di dare i suoi mille volti
E le sue mille voci a questo
Personaggio.
“Shirley Valentine” questo è il titolo originale
di “Oggi è già domani” la
commedia scritta da
Willy Russell adattata da jaja Fiastri Quando fu presentata a Londra al Duke of York’s vinse il Laurence Oliver Award come Comedy of the year e a New York presentato al Booth Theatre Vinse il Tony Award
in un domani
Via Monte della Farina 42 – 00186 – Tel. 06.6833351 (anche Fax) – 06.6861880 – P. IVA 01647951001 www.teatroesocieta.it – [email protected] –
“Oggi è già domani” , nella versione italiana di Jaja Fiastri , con la regia di Pietro Garinei , le
musiche di Armando Trovajoli con prtagonista una sempre splendida Paola Quattrini , debutto’
a Roma circa 15 anni orsono.
Da allora lo spettacolo è stato ripreso piu’ volte e sempre con grande successo.
Considerata la situazione di crisi che sta vivendo il teatro italiano , abbiamo pensato di riproporlo
anche per la stagione 2013 ‐2014 , abbassando il piu’ possibile i costi per dar modo agli Enti o
Teatri piu’ piccoli di poter avere lo spettacolo ad un costo di € 2.800,00 + iva , piu’ una piccola
scheda tecnica.
Tutto cio’ è stato possibile in quanto è stata eliminata la scena e quindi tutto cio’ che ne deriva
economicamente.
Questo renderà ancora piu’ forte la parola, ancora piu’ presente la bella musica di Armando
Trovaioli, nonche’ la poliedrica bravura di una irresistibile Paola Quattrini.
Stessa motivazione per il secondo spettacolo “ L’ Attesa “ sempre con Paola Quattrini .
Il costo dello spettacolo è di € 2.800,00 + iva a replica , piu’ una piccola scheda tecnica.