Kit didattico - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli · 2018. 3. 1. · Fondazione Giangiacomo...

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- 1 - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Viale Pasubio 5, Milano | www.scuoladicittadinanzaeuropea.it Kit realizzato in collaborazione con “Oltre il confine: la storia della Rivoluzione di Ottobre” Kit didattico APPROFONDIMENTO 2: FONTI ICONOGRAFICHE UTILI A SVOLGERE IL LABORATORIO. I manifesti raccolti in questa sezione rappresentano le fonti iconografiche su cui è basato il laboratorio presentato nella sezione 04. Essi sono tratti dalla raccolta di ventotto manifesti Azbuka revoljucii (L’alfabeto della rivoluzione), realizzati nel 1921 dall’artista ucraino Adol’f Strachov, cui si aggiunge un’opera di Rozalija Rabinovič, artista sovietica famosa come pittrice e grafica. FIGURE E SIMBOLI DELLA RIVOLUZIONE RUSSA I documenti iconografici che compongono questo archivio riproducono una selezione di manifesti che con il proprio stile narrativo illustrano gli eventi, le idee e i rapporti esistenti in Russia nel 1917 e negli anni successivi alla Rivoluzione. Sono opere figurative dal contenuto pedagogico che utilizzano disegni e simboli di diversa complessità di lettura e mirano a cogliere l’attenzione dei diversi ceti sociali sia sulla storia del processo rivoluzionario, sia sugli ideali e le trasformazioni che la Rivoluzione stava apportando. La struttura dei manifesti di Adol’f Strachov è quella tipica del lubok: sono narrate vicende di cambiamenti sociali, le problematiche sono raffigurate in chiave narrativa, quasi fumettistica e rappresentate con illustrazioni variopinte che affrontano tematiche di importanza fondamentale per l’epoca, come la collaborazione tra operai e contadini; l’identificazione dei “nemici” borghesi, aristocratici, religiosi; la promozione dei soviet, il coinvolgimento dell’armata rossa. I disegni sono di facile comprensione grazie alle rappresentazioni molto mimetiche di figure e personaggi. Secondo la tradizione ogni immagine era corredata da un testo scritto che la riprendeva, la integrava e l’approfondiva. La lingua dei versetti poetici non era però semplice, introduceva un lessico nuovo e specialistico, sicuramente difficile anche per quei proletari in grado di leggere e scrivere. Contadini e operai erano ancora vestiti alla vecchia maniera perché in questo modo sarebbero stati immediatamente riconoscibili dalla popolazione, così come i cattivi borghesi erano tutti panciuti e tondeggianti, un altro artificio stilistico molto diffuso all’epoca proprio per le stesse ragioni. La donna-locomotiva di Rozalija Rabinovič rappresenta un’icona del tempo sovietico, una donna con abiti moderni e di tendenza che ha sullo sfondo una locomotiva, simbolo della civiltà delle macchine, tipico RISORSE DI APPROFONDIMENTO Materiale: scheda pdf

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on

“Oltre il confine: la storia della Rivoluzione di Ottobre”

Kit didattico

APPROFONDIMENTO 2: FONTI ICONOGRAFICHE UTILI A SVOLGERE IL LABORATORIO. I manifesti raccolti in questa sezione rappresentano le fonti iconografiche su cui è basato il laboratorio

presentato nella sezione 04. Essi sono tratti dalla raccolta di ventotto manifesti Azbuka revoljucii

(L’alfabeto della rivoluzione), realizzati nel 1921 dall’artista ucraino Adol’f Strachov, cui si aggiunge

un’opera di Rozalija Rabinovič, artista sovietica famosa come pittrice e grafica.

FIGURE E SIMBOLI DELLA RIVOLUZIONE RUSSA I documenti iconografici che compongono questo archivio riproducono una selezione di manifesti che

con il proprio stile narrativo illustrano gli eventi, le idee e i rapporti esistenti in Russia nel 1917 e negli

anni successivi alla Rivoluzione.

Sono opere figurative dal contenuto pedagogico che utilizzano disegni e simboli di diversa complessità

di lettura e mirano a cogliere l’attenzione dei diversi ceti sociali sia sulla storia del processo

rivoluzionario, sia sugli ideali e le trasformazioni che la Rivoluzione stava apportando.

La struttura dei manifesti di Adol’f Strachov è quella tipica del lubok: sono narrate vicende di

cambiamenti sociali, le problematiche sono raffigurate in chiave narrativa, quasi fumettistica e

rappresentate con illustrazioni variopinte che affrontano tematiche di importanza fondamentale per

l’epoca, come la collaborazione tra operai e contadini; l’identificazione dei “nemici” borghesi,

aristocratici, religiosi; la promozione dei soviet, il coinvolgimento dell’armata rossa.

I disegni sono di facile comprensione grazie alle rappresentazioni molto mimetiche di figure e

personaggi. Secondo la tradizione ogni immagine era corredata da un testo scritto che la riprendeva, la

integrava e l’approfondiva. La lingua dei versetti poetici non era però semplice, introduceva un lessico

nuovo e specialistico, sicuramente difficile anche per quei proletari in grado di leggere e scrivere.

Contadini e operai erano ancora vestiti alla vecchia maniera perché in questo modo sarebbero stati

immediatamente riconoscibili dalla popolazione, così come i cattivi borghesi erano tutti panciuti e

tondeggianti, un altro artificio stilistico molto diffuso all’epoca proprio per le stesse ragioni.

La donna-locomotiva di Rozalija Rabinovič rappresenta un’icona del tempo sovietico, una donna con abiti

moderni e di tendenza che ha sullo sfondo una locomotiva, simbolo della civiltà delle macchine, tipico

RISORSE DI APPROFONDIMENTO Materiale: scheda pdf

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on dei primi anni rivoluzionari russi.

ADOLF STRAHOV-BRASLAVSKY 1896 (Dnipropetrovsk) – 1979 (Kharkiv)

Scultore, pittore, grafico. Si è laureato all’Art School di Odessa nel 1915 e ha partecipato

a mostre ed esposizioni dal 1925. Ha ottenuto il riconoscimento di Artista popolare

dell’Ucraina dal 1944, lavorando in seguito come docente in prestigiose accademie

russe.

1. PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!

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on 2. LA PACE DI BREST-LITVSK: LA GUERRA TOGLIE I FIGLI ALLA PATRIA, SI TORNA

AL LAVORO

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on 3. FUORI I BORGHESI! AI CONTADINI LA TERRA, AGLI OPERAI LE FABBRICHE!

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on 4. L’ARMATA ROSSA HA IL COMPITO DI GARANTIRE ORDINE NEL LAVORO

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on 5. EVVIVA IL KOMITERN CELEBRAZIONE A MOSCA CON LE DELEGAZIONI DELLE

REPUBBLICHE SOVIETICHE

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on 6. I CONTADINI DIFENDONO LA TERRA DAL NEMICO TEDESCO

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on 7. L’ARMATA ROSSA SCONFIGGE I NEMICI DEI BOLSCEVICHI

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8. SI RITORNA ALLA VITA ECONOMICA CON LE GRANDI OPERE PUBBLICHE

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on 9. L’ARMATA ROSSA PER LA NUOVA BATTAGLIA DEL LAVORO

LA TERRA ASPETTAVA MANO D’OPERA, I COMPITI DELLA GUERRA IL POPOLO

LI HA TRASFORMATI IN AFFARI DI PACE RIDANDO VITA ALLE FABBRICHE

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on 10. IL LAVORO SCONFIGGE LA FAME E LA POVERTA’

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on 11. LA COOPERAZIONE FRA OPERAI E CONTADINI SCONFIGGERA’ LA POVERTA’

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on 12. IL CAPITALISMO NON PORTA GLORIA, LA FABBRICA ASPETTA IL

LAVORATORE E IL POVERO NON SARA’ SOLO

I manifesti qui riportati sono presenti nella collezione dell’Archivio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

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on 13. DONNA CON LOCOMOTIVA

RABINOVICH ROZALIJA MOISEEVNA 1895 (Кiev) — 1988 (Мosca) Ha studiato alla scuola di disegno di Kiev "Murashko" (1912-1916) e dalla fine del 1919 ha vissuto a Mosca, dove ha proseguito gli studi presso i laboratori artistici liberi di Stato. Dal 1925 ha partecipato a mostre diventando socia ed esponente della società degli autori sociali (1928-1930). Ha prodotto ritratti e paesaggi con vedute su Mosca e provincia; si è occupata inoltre di manifesti di design industriale. Dal 1933 ha insegnato nel settore dell'allestimento scenico divenendo autrice di scenografie di serie di spettacoli al Teatro centrale di Stato (1939). I suoi lavori si trovano a Mosca in molti musei e raccolte, fra cui la Galleria Tret'jakov, il Museo Pushkin e il Museo Centrale del Teatro centrale dello Stato.