Katango Maggio n.4 2009

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Speciale immersioni I tesori di Sicilia Protagonisti a 2 ruote Katango Katan go www.katango.it SUBACQUEA BMX MTB RELITTI Anno I numero 4 - MAGGIO 2009 - Registr.Tribunale di Catania n.4/2009 del 30/01/09 - FREE NUMERO QUATTRO MENSILE DELLO SPORT ALTERNATIVO

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mensile dello sport alternativo ed estremo

Transcript of Katango Maggio n.4 2009

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Speciale immersioni

I tesori di Sicilia

Protagonisti a 2 ruote

KatangoKatangogogogogoDirettore Creativo e grafico

Stefania La Magna

C e l l . 3 4 0 6 6 8 5 8 1 [email protected]

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NUMERO QUATTRO

MENSILE DELLO SPORT ALTERNATIVO

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ONDAKATANGO

EDITORIALEa cura della Redazione

Cari lettori, come vedete ci sono tantissime novità sensazionali, tante che mi è perfi no complicato raccontarvele tutte in una volta. Ci siamo ingranditi, da 16 passiamo a 32 pagine: un traguardo fondamentale per il proseguimento del nostro impegno a sole tre uscite dall’inizio, ma anche un passo naturale nei confronti di tutti voi che fi n dall’inizio ci seguite con interesse e curiosità. Inevitabile poi il coinvolgimento di nuove fi gure redazionali che insieme alle precedenti incrementeranno qualitativamente il nostro magazine. Da questo mese in avanti sarà possibile leggere consigli sul fi tness e per una corretta alimentazione, suggerimenti sulle vacanze sportive ideali e tanto altro ancora. Tutto senza perdere di vista il nostro unico obiettivo: quello di coinvolgervi emotivamente allo sport attraverso un look sempre giovane ed accattivante. Ma non è tutto, il magazine è della comunità sportiva: pertanto si muove anche al di fuori dal cartaceo, nella vita di tutti i giorni. Da qui l’idea bellissima della nostra Direttrice Responsabile che in poco tempo ha creato un programma radio ad hoc: ONDA KATANGO che sarà diretto dallo speaker Emanuele Urzì. Il programma prenderà il via l’8 Maggio su Radio Vulcano, con tantissimi ospiti dello sport alternativo. Questo numero è dedicato alla memoria di Nino Copia, sportivo ventisettenne dell’Amatori Catania recentemente scomparso, mentre svolgeva il suo dovere di poliziotto nella città di Venezia.

W W W . K ATA N G O . I T

E d i t o r e e P r o p r i e t a r i oF a u s t o N i c o l a D i F i d i o

D i r e t t o r e R e s p o n s a b i l eD a n i e l a F l e r e s

D i r e t t o r e C r e a t i v oS t e f a n i a L a M a g n a

S i r i n g r a z i a n o P e p p e D i L e o A n d r e a M a r c h e s eM a l e t t o M T B

M a r ke t i n g e P u b b l i c i t àK a t a n g o3 4 0 . 9 0 3 5 8 6 1

S t a m p aB . A . & L . s . n . c .L e n t i n i ( S R )t e l . 0 9 5 7 8 4 6 6 3 3

K a t a n g oV i a A c e r o , 3 49 5 1 2 1 C ATA N I A 3 4 0 . 9 0 3 5 8 6 1i n f o @ K a t a n g o . i tP. I v a 0 4 6 5 5 8 2 0 8 7 8

C o l l a b o r a c o n n o ikatango@ k a t a n g o . i t

P e r i l n u m e r o d i G i u g n o s e g n a l a z i o n i e p u b b l i c i t à e n t r o i l 2 9 M a g g i o 2 0 0 9

Tutti i venerdì dalle 18 alle 19 su Radio Vulcano94.4 FM

in streaming su www.radiovulcano.it

Copyright © Katango 2009

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ONDAKATANGO 20

A SOLI

EURO

Katango è tutto l’estremo

dello sport in Sicilia

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SURFPARAPENDIO

KAYAKDestinazione Maiorca

SUBACQUEAMescolarsi al bluViaggio nel mondo sub

AROUNDMarettimoNel sole del mediterraneo vero

DISCOVERYRelitti di Sicilia

KITESURFMade in Sicilygli spots piu’ cool dell’isola

BMX MTBProtagonisti a 2 ruote

INCONTRIElemento libero

Andrea Marchese

INDEX*4

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*22

*28

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Una vacanza dal sapore “alternativo”

C hissà quante volte durante le tan-te avventure in giro per il mondo gli avventurieri si fermano ad ascoltare il mare, ad osservare il cielo, lasciandosi travolgere dai suoi silenzi, dai suoi colori, dai

suoi profumi. Mai come adesso il cuore si riempie di gioia apprezzando il sapore della vita vera lontano dalle monotonie della quo-tidianità urbana. Lo sanno bene Rosario Carpentiere e Fa-brizio Acquaviva, Kayakers catanesi, autori di centinaia di miglia di navigazione che, il prossimo Giugno, compieranno una nuova e affascinante avventura.La loro destinazione è Maiorca, isola dalle

KAYAKKAYAKKAYAK

Destinazione Maiorca

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spiagge incontaminate e dai luoghi senza tempo. I due a bordo dei loro kayak, parti-ranno ed arriveranno nella bellissima capi-tale Palma, compiendo un periplo di 400 km diviso in dieci tappe. Viaggiatori insoliti alla riscoperta della natu-ra, come mitici esploratori a bordo delle loro imbarcazioni lungo le coste un tempo asse-diate dai pirati, oggi mira di migliaia di turisti spesso incuranti ed irrispettosi di ciò che li circonda. L’autosostentamento e l’indipen-denza dalle strutture ricettive della famosa località turistica sono alla base di questa esperienza, pertanto durante l’intera cir-cumnavigazione proveranno, laddove sarà consentito, la pesca da traino. Un sogno che

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Una vacanza dal sapore “alternativo”Destinazione Maiorca

Una vacanza dal sapore “alternativo”Destinazione MaiorcaDestinazione Maiorca

diventa realtà, ma anche la speranza ed il desiderio di tanti che, come loro, vorreb-bero viaggiare in totale libertà. Potrebbe essere un nuovo modo di concepire il viag-gio, diverso dal solito turismo commerciale al quale siamo “educati”.Stimolare il turista ad apprezzare il mon-do a bordo di mezzi alternativi è possibi-le, difatti una tale impresa non necessita di alcun tipo di allenamento specifico, ma soltanto di una regolare attività fisica che permetta di essere in forma tanto da poter compiere una semplice passeggiata nel ri-spetto della natura. L’esecuzione della prova è finalizzata an-che alla raccolta di materiale fotografico

e video che, assieme al diario di viaggio saranno prontamente pubblicati online sul sito www.circolocanoacatania.it per rac-contarci, in tempo reale, l’esperienza sen-sazionale dei coraggiosi kayakers.

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Il SUP nasce a Maui per mano di Laird Hamilton il quale fonde due dei passatempi preferiti degli Hawaiiani: il

surf e la canoa a bilanciere. Dal primo prende la tavola, sebbene è più lunga (da 2,70m a 3,60m circa), più larga e sopratut-to più spessa, il che la rende più stabile e più galleggiante, deve infatti permettere di stare in piedi senza troppi sforzi. Dal secondo prende lo strumento di propulsione: la pagaia, adattata in questo caso all’altezza del surfer. L’estrema semplicità di utilizzo lo rendono uno sport praticabile da tutti ed in qualunque condizione. Da circa una stagione sta spopolando in tutta la penisola, non solo per l’immediato feeling che si riesce ad instaurare ma soprattutto perché non necessita di condizioni metereologiche particolari per praticarlo. E’ ovvio che una bella giornata di sole e uno specchio d’ac-qua calmo aiutano, ma queste sono con-dizioni facilmente reperibili in molte aree dello Stivale a differenza del windsurf che diventa più divertente solo con una brezza sostenuta. Inoltre non ci vogliono vele, alberi e boma ma solo una pagaia:

quindi l’attrezzatura è davvero contenuta sia in termini fisici che di costi. Il primo approccio dunque è consigliato in condizioni di mare calmo, meglio se supportati da un istruttore qualificato. Solo il fatto di andare su e giù per la costa già di per sé è molto divertente e costituisce un ottimo allenamento sia per la parte superiore del corpo (spalle e braccia lavorano nella pagaiata) ma anche per quella inferiore: le gambe sono i vostri ammortizzatori e sono sempre in tensione. Ma quando avrete preso più confidenza con il mezzo e vorrete spingere i vostri limiti un po’ più avanti sarà quello il momento di andare a caccia di onde con il vostro SUP, iniziando con quelle piccole ovviamente! Anche perché con il SUP si riescono a cavalcare onde di qualsiasi dimensione e quindi in tutta si-curezza. Ed è proprio con questo intento che è nato, farvi stare in mare il più possi-bile, anche in condizioni poco “appetibili” con altri mezzi (surf e windsurf ). Il Sup, infatti, ha decisamente cambiato il concetto di “surfabilità” e di divertimento per moltissimi amanti del mare.

Stand Up Paddle Surfing

la nuova frontiera del Surf

foto e testi di Peppe D’Urso

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L’ odore penetrante del mare, forte ed intenso come pochi, non è in-diff erente a nessuno. L’amore per il mare invece, quello viscerale

per il paradiso sommerso, è ad appannaggio di molti meno. Calarsi nella dimensione som-mersa e mescolarsi nel blu è un antico sogno dell’uomo, che ha sempre desiderato di nuo-tare come i pesci. D’altronde a mare, fi n da bambini si scopre presto il fascino di quel sub-mondo e con piccole maschere si fa snorkeling esplorando dalla superfi cie i fondali, curiosi ed indomiti come Colapesce. Poi da adulti, solo i più audaci e veri amanti, mettono da parte i timori per raggiungere quel desiderio di scen-dere più giù.L’attività d’immersione è un traguardo che fi -nalmente in questi ultimi decenni ha permesso di aff acciarsi in condizioni di ragguardevole si-curezza a fondali profondi e ad abissi inesplo-rati. L’importanza che il mondo marino ha per

l’ecosistema, ha inoltre permesso l’affi namento delle tecniche che hanno raggiunto livelli così avanzati e sicuri da rendere questa un’espe-rienza possibile a tutti, anche solo a livello ri-creativo. Iniziata con l’apnea e culminata coi progressi compiuti sulle bombole (aqualung) da Cousteau, oggi la subacquea è ampiamente diff usa, specialmente quella sportiva. Un’at-tività che ad oggi conta molti praticanti e cir-ca una decina di varietà tecniche, dalla pesca all’archeologia. Lo scubadiving è un mondo aff ascinante ed ogni immersione riserva scorci e sorprese sempre nuove. Per questo con gli anni, nei mari più belli del mondo è dilagato un vero e proprio turismo subacqueo. Il nostro Mediterraneo, e in particolare i fon-dali della Sicilia, sono una meta ideale poichè bacino ricco ed interessante anche a basse profondità, non solo perché denso di varietà e specie animali e naturali, ma anche perché ricchissimo di storia e di relitti lasciati in dono

MESCOLARSI AL BLU

L’

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dal passato.Sott’acqua risiede il mistero e l’ignoto di un mondo ALTRO, intrigante e affascinante. Im-mergersi è un’emozione unica, che sublima quella curiosità antica per quel mondo se-greto. Restare sospesi nel blu intenso e nelle trasparenze marine, lascia dentro una grande sensazione e un benessere interiore impaga-bile che io stessa, poco tempo fa, ho potuto provare. Quel mare, sempre a portata di mano, così scontato nei suoi scorci, per chi abita specialmente in un’isola, è divenuto in quel momento un universo parallelo di cui avevo potuto solo ammirare la pellicola superficiale. Una volta oltrepassata la quale, mi sono accor-ta di come in quell’istante cambiano tantissi-me cose. Lungo la discesa si rimane stupiti dal silenzio assordante dei fondali e il sommerso regala emozioni infinite ai suoi ospiti. Ci si sen-te strani in quell’ambiente liquido e profondo, e lo stupore e la gioia annientano pian piano i

timori. Nei riflessi bluastri e verdastri dei fon-dali, squarciati dalla guida dei raggi del sole, la mente si congiunge al cuore e in tutto quel meraviglioso scenario si fanno largo pensieri e riflessioni particolari. Si è in fondo al mare, soli con se stessi e non c’ è caos ne confusione, ma solo tanta calma e bellezza. Si è soli col proprio respiro. Abbandonando pian piano il mondo esterno, che si sfuma distorto a pelo d’acqua, si incontra un tripudio di forme e colori, spesso grazie ai bellissimi fiori della madrepora aran-cione e alle coloratissime spugne che si tro-vano lungo le pareti rocciose. Nelle grotte, si possono incontrare ricciole, dentici ed enormi saraghi. A maggior profondità, invece, il pae-saggio si arricchisce di murene, aragoste, cica-le di mare e gamberetti. Anche la flora è molto ricca di forme viventi: come la posidonia ocea-nica, o le splendide gorgonie rosse tra le quali, a volte, può fare capolino il corallo nero. Quel vasto blu di cui non si vede confine me-

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permettono di far vivere e godere in sicurezza l’ immersione.Per questo, per farci dare consigli e chiarezza in merito, abbiamo voluto incontrare un’ esperto: Giuseppe Di Leo, giovane istruttore subac-queo titolare dei Diving Center Mister Jump, dislocati nella magnifi ca Area Marina Protetta dell’isola di Ustica e di Acicastello.Giuseppe, raccontaci di te: come nasce la tua passione per il mare?La passione per il mare nasce da bambino gra-zie ai miei nonni. Tutti gli anni mi portavano con loro in campeggio e mi divertiva tantissi-mo andare in barca a pescare con mio nonno. Lui però non sapeva nuotare e credo che que-sto mi abbia reso responsabile fi n da piccolo. Quando hai fatto tua prima immersione e quale ti ha più emozionato??La prima è stata nel 1998 a S.Tecla (Acireale) con il mio grande maestro Andrea Scillato. Poi, col tempo di immersioni ne ho fatte veramen-te tante e posso dire che non c’è ne è una in particolare che mi ha emozionato. Per me è più

scola le emozioni, e sembra quasi di essere spiati dai pesci e dai polpi celati nei loro anfratti. Non è raro osservare nuvole di pesci d’argento, che guizzano veloci sfuggendo i pennacchi di bolle d’ossigeno che risalgono piano verso la super-fi cie. Altri pesci, invece, stanno spesso solitari a spulciare fra le rocce e il tempo pare cristalliz-zarsi. Ma non sembra passare molto che si deve già risalire. Il ritorno in superfi cie è lento, e la fi ne del viaggio lascia imminente nostalgia an-che se in risalita il cielo si confonde con il mare donando centinaia di bellissimi rifl essi.Fuori, quando l’aria ritorna ai polmoni senza ausilio alcuno, ci si accorge di quanto da scopri-re ed ammirare c’era così vicino. La voglia di ri-petere e lasciarsi stregare da nuove meraviglie è così tanta, che tutte le stupide fobie che pri-ma si portavano d’appresso svaniscono subito, lasciando invece posto ad un forte desiderio di replicare l’esperienza. Per godere appieno dell’attività però, per i neo-fi ti soprattutto, è necessario cercare l’ausilio di guide esperte, che con la loro professionalità

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Per godere appieno dell’attività però, per i neo-Per godere appieno dell’attività però, per i neo-fi ti soprattutto, è necessario cercare l’ausilio di fi ti soprattutto, è necessario cercare l’ausilio di guide esperte, che con la loro professionalità guide esperte, che con la loro professionalità

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vuole una particolare preparazione?Compilando alcuni documenti richiesti per l’iscrizione al corso il gioco è fatto! Non occorre essere allenati ma determinati! Quali sono le paure tipiche di chi si approc-cia per la prima volta e come superarle?Tra le classiche paure c’è quella di rimanere senz’aria! Ma il corso serve a pianifi care le im-mersioni in massima sicurezza così da non in-correre in situazioni simili fi n dalle prime volte.La subacquea è uno sport molto costoso?Oggi i costi si sono notevolmente ammortizza-ti. Il costo dipende soprattutto dal tipo di stru-menti che si scelgono. Ciò che però consiglio è di equipaggiarsi sempre di attrezzature dai buoni materiali.La splendida Sicilia off re meravigliosi luo-ghi per le immersioni, qualcuno in partico-lare merita menzione?Tantissimi sono i luoghi in cui immergersi in Sicilia, soprattutto lungo il versante orientale che va dallo stretto di Messina, costellato di re-litti pieni di fl ora e fauna, a Siracusa, con l’Area Marina Protetta del Plemmirio, ricca di grotte e colori lungo le pareti rocciose. A Catania inve-ce possiamo immergerci a S.Tecla, nella zona di Acireale: dove grotte, pareti e piccoli canyon fanno di questo posto una “chicca” per le im-mersioni sul versante Ionico. Ma l’isola di Usti-ca, prima riserva marina istituita in Italia nel 1986, resta il paradiso indiscusso dei sub!E nel resto d’Italia quali sono le mete ideali per le immersioni?Di sicuro Lampedusa e La Maddalena sono meraviglie che meritano una visita subacquea.

entusiasmante vedere l’emozione della gente che porto sott’acqua per la prima volta!!C’è mai stato un momento in cui sott’acqua hai avuto paura o ti sei trovato in seria dif-fi coltà?Solo due volte ho rischiato veramente tanto per prestare aiuto a delle persone che sottova-lutavano i rischi potenziali del posto. Eravamo nei pressi di relitti marini.Perché un giovane dovrebbe avvicinarsi al mondo della subacquea?Perché è un attività più che sicura! Basta pen-sare che un corso può frequentarlo un bambi-no di soli dieci anni. Oggi l’attività subacquea è aperta a tutti, anche a persone con problemi fi sici: che grazie a dei programmi didattici stu-diati appositamente, possono immergersi sot-to la supervisione di un Istruttore subacqueo certifi cato.Cosa diresti a chi vuole provare ad immer-gersi per la prima volta?...rilassati, entra in acqua, respira e guarda i pe-sci intorno che ti accolgono in questo mondo meraviglioso! Al resto penseranno le tue gui-de!Che consigli daresti a chi vuole iniziare un corso di sub? Come si comincia? A chi rivol-gersi? Si ci può iscrivere ad un corso di primo livel-lo chiamato: Open Water Diver, o rivolgersi ad un Istuttore certifi cato e/o presso un Diving Center (Centro di Immersioni). E’ molto impor-tante mettere in mano la propria vita a gente con esperienza nel settore, e i corsi base sono brevi: durano minimamente 4/5 giorni.Quali sono i requisiti per partecipare, ci

Stefania La Magna

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L’attività subacquea necessita di una dieta che garantisca a chi la pratica salute e benessere attraverso un corretto apporto nutrizionale che possa mettere il sub in condizioni di non accusare disturbi nel corso dell’immersione. In generale, bisognerebbe mantenere sotto controllo il peso corporeo in modo da ridurre l’eccesso di grasso che può rivelarsi un fattore di rischio per la sicurezza. Il grasso, essendo un tessuto lento che assorbe gas più lentamente degli altri e che lo rilascia altrettanto lentamente, aumenta il rischio della cosiddetta P.D.D.: una sigla che indica la Patologia da Decompressione, causata dallo sviluppo di bolle di gas nel sangue e nei tessuti.

Di vitale importanza per la pratica dell’attività subacquea è una discreta preparazione atletica anche al di fuori dell’elemento acqua. Tra le attività che il sub dovrebbe praticare va contemplata sicuramente una componente di

lavoro aerobico (corsa, lunghe pedalate ecc) al fi ne di migliorare la gestione dell’ossigeno, cosa che si rivela indispensabile soprattutto per le immersioni di lunga durata. Da non sottovalutare anche un allenamento basato su esercizi di forza e fl essibilità che può aiutare a sostenere il carico delle pesanti attrezzature subacquee. A tal proposito ecco due semplici esercizi utili ed eseguibili anche se non si dispone di particolari attrezzature:

1. Posizione prona, braccia al di sopra del capo, palmo delle mani sul pavimento, sguardo rivolto in basso e leggermente sollevato. Inspirare ed espirando sollevare dal pavimento il braccio dx e la gamba sx. Inspirare, espirando sollevare il braccio sx e la gamba dx. Porre enfasi durante il sollevamento degli arti sulla contrazione addominale profonda nonché sulla stabilità del bacino, che deve rimanere il più possibile fermo. 10 x lato lentamente10 x lato ritmicamente

Ricordiamo che cibi ricchi di carboidrati sono: la pasta, il riso, il pane, le patate, la verdura, la frutta e i succhi di frutta. I grassi non vanno banditi, ma è meglio assumere una parte del fabbisogno settimanale attraverso il pesce che contiene Omega 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Via libera ad esempio al sushi a discapito, magari, di qualche hamburger. Nelle 12 ore che precedono l’immersione sarebbe meglio evitare alcolici, in quanto favoriscono la disidratazione e potrebbero ridurre la lucidità sul campo.

2. Rilassate le spalle, poi a� errate un polso dietro la schiena trazionatelo verso il basso ed inclinate il capo dal lato opposto mantenendo la posizione per 15 secondi. Ripetere dall’altro lato.

Nella dieta, sono preferibili: cereali, verdura

e frutta in abbondanza, nonché a pasti leggeri a base di carboidrati,

anche prima di procedere all’attività, in quanto

forniscono energia prontamente utilizzabile.

LA GESTIONE DELL’OSSIGENO

CARBOIDRATI e OMEGA 3

da evitare da preferire

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SX

a cura di ENZO VENTIMIGLIA Docente di fi tness e attività motorie, personal trainer, insegnante certifi cato POLESTAR® [email protected]

EATFITTF

il consiglio fitness e alimentare

preferibili: cereali, verdura

anche prima di procedere

prontamente utilizzabile

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MarettimoNel sole del Mediterraneo vero

Marettimo, passato remoto della verbo mare, un viaggio nel tempo intriso di storia e di avventure che soltanto i pescatori dell’omonimo borgo ricordano, mentre passeggiano lungo le vie del porticciolo o si allontanano su di piccole imbarcazioni per turisti. Sono rimasti in pochi da queste parti, gli ultimi sono andati via molti anni fa, ma per il vecchio pescatore sembra ieri, e paziente attende il ritorno dell’amico mai più rivisto.Marettimo, la prima delle isole Egadi a distaccarsi dalla Sicilia, la più selvaggia di tutte, aspra e montuosa si addice a qualsiasi sportivo. Le sue alture defi nite le “Dolomiti delle Egadi” ben si prestano ai cultori del trekking o del Climbing. L’isola non permette cementifi cazioni, pertanto l’ambiente incontaminato consente l’incontro con cinghiali, lepri selvatiche, rarissime aquile del Bonelli, gru e cicogne di passaggio durante le loro migrazioni.

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Marettimo

quest’ultimo fi no alla Baia di Punta Pegna, da Marettimo a Punta Libeccio e da Punta Troia a Punta Bassana.Se alla fi ne sarete esausti ed avrete bisogno di rifocillarvi per riacquistare le energie perdute non c’è problema: un bel piatto di pasta con le sarde appena pescate vi rimetterà sicuramente in carreggiata per un’altra avventura, magari subacquea. Per gli amanti del mare non vi sono limiti, Marettimo offre scenari e siti di vario genere e diffi coltà: da Punta Mugnone con le sue grotte ricche di saraghi, dentici, ricciole, corvine e cernie; alla più fotografi ca Punta Troia caratterizzata da una parete ricca di gorgonie, spugne, aragoste e murene. L’isola è interessata spesso da forti correnti, pertanto ai meno esperti suggeriamo immersioni nella Secca Cretazzo vicina alla costa e poco profonda.Mentre per gli avventurieri sappiate che a 60 miglia ad ovest di Marettimo è possibile

Così arrampicandosi lungo i ripidi sentieri è possibile raggiungere la quota 686 metri del Monte Falcone (il più alto dell’Isola), da dove inspirando profondamente potrete fi nalmente sentirvi parte di questo meraviglioso mondo fatto di cose semplici ma immense. Altri sentieri vi consentiranno di visitare l’isola in tutta la sua pienezza: dal Fosso Bonagia al Canalone Barranco, da

Nel sole del Mediterraneo vero

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immergersi nel famoso Banco di Skerki, una secca larga 8 miglia e lunga 16. Nei suoi fondali potrete trovare una vegetazione rigogliosa popolata da colonie di aragoste, enormi cernie e barracuda. Moltissimi sargassi e laminarie spiccano sulle alghe più comuni. Mentre in alcuni punti della secca l’acqua è talmente bassa da poter scorgere i resti di antichi relitti sporgendosi semplicemente dalla barca. Il Banco di Skerki risale dai 200 metri fi no ad arrivare in prossimità della superfi cie a circa trenta centimetri, in un punto chiamato zero dai pescatori e segnalato sulle carte nautiche

come Scoglio Keith. Dal 1991 l’Arcipelago delle Egadi è divenuto la riserva marina più grande d’Italia, con una superfi cie di 523 m³. Divisa in quattro zone (A,B,C e D), in alcune di esse è possibile praticare, oltre la semplice balneazione, sia la pesca sportiva di superfi cie, che la pesca professionale, mentre è assolutamente vietata la pesca subacquea.Un luogo Marettimo, in cui è davvero diffi cile annoiarsi. Perfi no al calar del sole, quando le storie di queste acque, colme di avventure straordinarie, sembrano riemergere tutte nel vecchio canto del cialòme.

Dove Dormire

L’isola non possiede strutture

alberghiere, tuttavia vi sono

tanti appartamenti messi a

disposizione dai pescatori e da

cooperative locali. siti consigliati:

www.isoleitalia.it

[email protected]

Come raggiungere Marettimo

Da TrapaniPartenze dal 1 Giugno al 30 Settembre

(1h circa di viaggio)

SIREMARwww.siremar.it

tel.0923-545455

partenze ore 8:15; 15:30;17:30

USTICA LINES

www.usticalines.it

tel.0923-222000

partenze ore 9:20;14:1016

EGADI IN CANOAPer tutti gli amanti della natura il prossimo 12 maggio parti rà da Marsala la circumnavigazione delle Egadi in canoa. La traversata toccherà tutt e le isole dell’arcipelago: Favignana, Maretti mo, Levanzo, Maraone, Formica e le isole dello Stagnone. Durante il periplo, della durata di una setti mana, ci si accamperà lungo le spiagge ad un passo dalle spett acolari cale, baie e grott e altrimenti irraggiungibili.

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Discovery

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RELITTIMAZARA DEL VALLO

Uno dei più cele-bri reperti recu-perati in Sicilia è il Satiro Danzante. Importante statua in bronzo risalen-te al IV secolo a.C., trovata for-tuitamente duran-te una battuta di pesca nel ‘97. La

statua giaceva a 480 metri, probabilmen-te finita in fondo alle acque trapanesi in seguito all’affondamento di una nave di antiquaria che stava trasportando la sua merce in Sicilia, per soddisfare le richie-ste della colta aristocrazia romana, in-sediatasi nell’isola. Infatti anche in zona Valderice è stata rinvenuta una nave in legno di quell’epoca. Dopo essere stato sottoposto a studi ed esposto in diver-se mostre, il Satiro Danzante adesso è tornato a Mazara del Vallo, dove è stato decretato simbolo della città e conser-vato nell’ex chiesa di S. Egidio. Altro relitto in zona invece è il KENT: un cargo da carico cipriota, affondato dopo un’incendio di fronte la tonnara di San Vito lo Capo. Nella stiva erano presenti 20 tonnellate di sacchi di politilene, di-versi chili di sigarette e molti libri sacri del Corano. Per tale motivo fu rinomina-to Nave dei Corani.

ERACLEA MINOAIl relitto di una nave, probabilmente di epoca romana, è stato recentemente trovato nel tratto di mare antistante la spiaggia di Eraclea Minoa. L’imbarcazione in legno, delle dimensioni di circa 22 metri, era adagiata a 3 metri di pro-fondità ed a 20 metri dalla costa. A San Leone (Agrigento), è stato rinvenuto invece un cannone proveniente da un relitto veneziano con fusto ligneo e ruote, che recuperato, si trova attualmente in restauro a Bologna.

I mari che bagnano la nostra isola non offrono solo fondali pieni di fauna e fl ora, ma sono anche riserva di un gran-dissimo tesoro archeosubacqueo, ricco di reperti e relitti che diventano effi caci per una ricostruzione storica. Grazie alla posizione al centro del Mediterraneo infatti, la Sicilia ha rappresentato nei secoli, un importante territorio di conquista per diverse popolazioni. Colonia dei Greci e dei Romani, dominata dall’impero Bizantino, preda degli Arabi, e poi perla dei prolifi ci Normanni e degli Svevi di Federico II. Tutte dominazioni che permisero all’isola di diventare crocevia di arte, letteratura e commercio. Non pochi, quindi, sono stati i ritrovamenti di oggetti riconducibili alle tante popolazioni susseguitesi al potere, ma anche di reperti risalenti ad eventi storici molto più vicini a noi, come le guerre mondiali. A parte qualche recupero, tutt’ora diversi luoghi d’interesse sia storico che archeologico, sono meta di frequenti immersioni esplorative. Indossiamo quindi virtualmente pinne, maschera e bombola ed immergiamoci per un viaggio alla scoperta delle meraviglie dei nostri fondali.

PALERMO Uno dei più ca-ratteristici relitti palermitani è il Junker 52: caccia tedesco risalente, come la nave Capua (riserva dello Zinga-ro), al 2°conflitto mondiale. Giace presso Sferracavallo su un fon-do di sabbia alla profondità di 46 metri e adesso per i suoi spetta-tori, ospita aragoste di imponenti dimensioni, cernie e gronghi facili da avvicinare e fotografare.L’Orlo di Priolo, in località Addau-ra, si trova invece a circa 40 mt di profondità, ed è diventato un vero e proprio cimitero di ancore perse tra le pareti rocciose da tonnare e navi di passaggio. Nella zona di Capo Gallo, alla profondità di circa 25 metri, ci sono poi i resti di un relitto punico del III o II secolo a. C. il quale trasportava anfore cilindri-che probabilmente piene di grano.

di Daniela Fleres

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CATANIA Il TERNI è una nave passeggeri italiana affondata nel 1943 in se-guito ad un siluramento da parte di un sommergibile britannico. Adagiata su un fondale di sabbia e fango, nella sua seconda vita, ospita una ricca popolazione di murene e branchi di saraghi. Per

chi volesse esplorarlo esso si trova a largo di Santa Maria la Scala ad una profondità che varia dai 25 ai 43 metri.

SIRACUSAIl porto di Siracusa fu scenario di un’importante scontro navale tra ateniesi, spartani e siracusani, intorno al 415-412a.C.. Recenti studi hanno testimoniato che le imponenti navi da guerra ateniesi, le triremi, possano trovarsi appunto nel tratto di mare an-tistante il Porto Grande. Poco distante, nella punta a sud, nei pressi di Portopalo di Capo Passero, giacciono i resti del CHILLINGHAM: nave da carico inglese, naufragata nel 1886. Quasi interamente collassata su se stessa, a 50 metri sotto il livello del mare, della nave rimangono solo la prua e la poppa, la grande elica in acciaio ed il timone. Il FAREY FULMAR, invece, è un aereo da caccia risalente alla II guerra mondiale, abbattuto dalle difese di Augusta nel 1941. Il relitto giace su un fondale sabbioso a largo di Ognina, alla profondità di 15 metri.

MESSINAA 500 metri dalla spiaggia di Acqualadroni, è stato rinvenuto un imponente relitto risalen-te al 36 a.C.. Si tratta di una nave romana adagiata a circa 7 mt di profondità e distante 350 mt dalla costa. Gli storici presumono che possa aver preso parte al conflitto che vide opposti Pompeo e Antonio per la successione a Cesare. Si è spesso ipotizzato che tale scontro navale sia avvenuto al largo sulla costa tirrenica tra Mortelle e Villafranca.

Altro relitto invece è il RIGOLETTO: nave mercantile affondata a metà degli anni ’60 nei pressi della cosid-detta Cittadella di Messina, zona antistante la punta di San Raineri. Adagiata su un fondale ripidissimo (36 metri), nelle stive conserva ancora antiche automobili d’epoca. Il ponte è quasi completamente distrutto, mentre le pale dell’elica, ancora coloratissime, sono incrostate da spugne. Notevole è la presenza, attorno al relitto, di pesci trombetta che guizzano da una parte all’altra della nave. Nei pressi delle coste, giacciono ancora i resti del BRISTOL BLENHEIM: aereo affondato durante la II guerra mondiale. Di nazionalità inglese, esso si trova 150 mt di fronte Ganzirri ad una profondità di circa 50 mt. Invece sui fondali antistanti Torre Faro riposa l’AMERIQUE, piroscafo costruito a inizio 900 e andato distrutto. I suoi resti sono sparsi ad una profondità che varia dai 10 ai 30 metri, e suscitano grande curiosità tra gli appassionati di subacquea.

GELADalle acque del mare sono recentemente riemerse la chiglia e la ruota di poppa del più importante relitto greco del Mediterraneo, datato intorno al 500 a.C.. L’imbarcazione di 21 metri di lunghezza, appartiene al tipo “cucito”, come la nave di Cheope e quelle descritte da Omero nell’Iliade. Essa giace su un fonda-le di 5 metri e ad 800 mt dalla costa. Già nel 2003, è stata riportata a galla la prua, all’interno della quale era presente un vasto e vario carico di merci: coppe, lucerne e ceramiche di fattura greca. Nello stesso luogo, sono state ritrovate anche delle strutture portuali. Probabilmente si tratta dell’emporio arcaico di Bosco Littorio, luogo di smistamento delle merci provenienti dalla Grecia, tutto ciò a testimonianza che Gela rappresentava allora un polo commerciale di fondamentale importanza tra il IV e V secolo d.C.

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In Sicilia esistono numerosi località per cimentarsi in questo splendido sport. La nostra bella terra, con le sue molteplici coste, offre diversi spot interessanti e divertenti per gli appassionati: con mari cristallini e venti che permettono di navigare sia d’estate

che d’inverno. Le diversissime caratteristiche geomorfologiche, la sua vastità, i suoi 1000 e più chilometri di coste, fanno della Sicilia un ottimo luogo dove fare Kitesurf.

KITE

SPOTSIN

SICILIA

Descrizione: Spot vario in quanto si possono praticare diverse discipline. Esposto ai venti tutto l’anno. E’ una riserva naturale riparata dall’isola dello Stagnone, dove il fondale non supera mai il metro e mezzo di profondità. Venti: Lo spot funziona bene con tutti i venti ma da il massimo in estate con il termico da nordovest.Fondale: Sabbia e roccia

STAGNONE (Trapani)

Descrizione: Lo spot è di tipo sabbioso senza pericoli, ideale anche per principianti. Il periodo migliore è la primavera-estate e l’autunno-inverno (Wave). Spot molto affollato in estate: sia dai locals che dai numerosi turisti, per questo bisogna prestare molta attenzione per praticare Kitesurf.Venti: Ponente.Fondale: Sabbioso

Descrizione: Spiaggia con sabbia, senza pericoli. Nel periodo estivo è abbastanza affollata. Si esce in tutti i posti ma in particolare vicino al surfer club del posto.Venti: Ponente, scirocco, levante, maestrale.Fondale: Sabbioso

Descrizione: Spiaggia con sabbia, senza pericoli. Il mare calmo, piatto e vento costante. Per la caratteristica della costa si può scegliere la spiaggia più adatta alla direzione del vento, grazie alla speciale conformazione della baia.Venti: Ponente, scirocco, levante, termico con punte tra i 15 e 25 nodi.Fondale: Sabbioso

Descrizione: La punta estrema della Sicilia più vicina alla penisola. Spot adatto e consigliato ai più bravi e allenati vista la presenza di forte corrente e il frequente passaggio delle navi.Venti: Sud-est e sud-ovest, fortissime correnti.Fondale: Sabbioso

Descrizione: La Torbole del sud, spot estivo per antonomasia. Acqua piatta e chop. Si esce da maggio a settembre. Ventosi luglio e agosto, grazie all’alta pressione che consente al vento termico grecale di soffiare tutto il giorno e talvolta di notte.Venti: Grecale, termico da 12 a 20 nodi.Fondale: sabbia e piccoli ciottoli

Descrizione: Spiaggia sabbiosa senza pericoli. Fruibile solo nei mesi invernali per il Kite, dato l’alto numero di bagnanti.Venti: Frequente un vento termico da NE estivo che non supera mai i 15 nodi. In caso di perturbazioni il Grecale può arrivare a 18-20 nodi. Venti presenti: ponente, grecale, scirocco.Fondale: Sabbioso

LA PLAYA (Catania)

TREMESTIERI (Messina) IL PILONE (Punta Faro,Me)

SAN LEONE (Agrigento) MARINA DI RAGUSA POZZALLO (Ragusa)

Descrizione: Le Salinelle, è lo spot più famoso, il vento prevalente è il levante di origine termica.Venti: Le condizioni migliori sono quando lo scirocco rinforza il vento termico. Meno frequente ma molto piacevole e forte è il libeccio, che può arrivare sino a 40 nodi.Fondale: Sabbioso

CEFALU’ (Palermo)

di Franco Russo

Kitesurf made in Sicily

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Il Bicycle Motocross nasce in California alla fine degli anni ’60. E’ difficile definirlo ciclismo poiché si plasma attraverso le manovre e la spettacolarità del Motocross. Fu un successo immediato per questo sport che univa

divertimento e una completezza nel gesto atletico, paragonabile solo al nuoto. La diffusione nel mondo e l’approccio agonistico arriva negli anni ‘80. Nel 1991 abbiamo il primo Campionato del mondo e dal 1996 il BMX è riconosciuto dall’UCI (Union Cycliste Internationale). Quello che rende particolare questa categoria di bici è sicuramente la loro forma. Sono piccole e leggere, hanno ruote dal diametro di 20 pollici e di solito i percorsi da BMX sono molto simili a quelli da motocross: dossi, curve paraboliche e ostacoli. La disciplina classica si suddivide in due categorie BMX Standard o Cruiser (con ruote leggermente più grandi). Nel 2008 Pechino ha dato anche il via alle competizioni Olimpiche. Contrariamente a

BMXMTB

PROTAGONISTI A 2 RUOTE

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quanto si potrebbe immaginare è uno sport diffuso anche tra le donne, alcune atlete di altissimo livello. Annualmente si disputano i Campionati continentali per le categorie agonistiche, abbiamo anche il Challenge continentale aperto ai giovani ed alle categorie amatoriali. Dai risultati ottenuti si stila un ranking mondiale sia individuale che per nazioni, in base al quale si decidono le qualificazioni olimpiche. Quest’ultime sono riservate alle categorie Elitè maschile, composta da 32 atleti, ed Elitè femminile, solo 16 atlete.La BMX ha visto una spettacolarizzazione della disciplina legata alla possibilità di compiere manovre incredibili lontane dai percorsi di gare, aggiungendo alle categorie esistenti quella del Freestyle. All’inizio degli anni ottanta, alcuni atleti PRO (professionisti) americani , cominciarono ad

usare la loro bici in maniera acrobatica per acquisire più tecnica e naturalezza durante le competizioni. Spostando in volo la bici sui salti più lunghi, si poteva sfruttare l’effetto sorpresa sugli altri atleti ed avere maggiori possibilità di vincita. Si cominciarono a costruire le prime rampe dette comunemente Quarterpipe (quarto di tubo) dove i nuovi Freestyler impararono presto le prime evoluzioni aeree. Bob Haro, Bob Morales, Mike Buff e Hugo Gonzales contribuirono in maniera determinante allo sviluppo di questa disciplina nel mondo. I generi Freestyle sono diversi tra loro, lontani dalle competizioni a tempo e con livelli tecnici inimmaginabili. Il più diffuso è lo Street, dove si sfruttano gli ostacoli urbani per compiere acrobazie: scale, rampe, panchine, corrimano e tutto ciò che la città offre. Il Flatland invece, consiste nel compiere continue evoluzioni con la BMX senza mai toccare terra con i piedi. Altra disciplina spettacolare è il Dirt, che a differenza del race normale è sempre su tracciato in terra con rampe, ma non prevede un traguardo. L’atleta vince in base all’inventiva nel compiere le evoluzioni. Nel Vert, di sicuro la disciplina più rischiosa, si fanno acrobazie in grandi halp-pipe simili a quelli da skate, alti fino a 10 metri e oltre. In Italia il periodo di massima diffusione della specialità si è avuto negli anni 1980. Oggi parallelamente alla diffusione di altri sport estremi praticabili anche in città, la BMX presenta un team italiano supportato da grandi sponsor del mondo dello sport estremo. Purtroppo in Sicilia la BMX non è una disciplina ancora sviluppata a livello agonistico. Tuttavia per chi fosse interessato c’è una realtà diversa, ma strettamente collegata al mondo delle due ruote la Downhill in moutainbike, cugina di primo grado della BMX. Si tratta di gare ciclistiche svolte esclusivamente su tracciati in discesa totalmente sterrati. In queste MTB i pesi oscillano dai 15 ai 20 kg. Le bici devono resistere alle fortissime sollecitazioni dei

PROTAGONISTI A 2 RUOTE

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a Chatel in Francia. Il nostro è un team nuovo, ma con le idee già chiare! Inoltre collaboriamo con uno dei team pionieri d’Italia di questo sport: la società Pro-Bike di Roma. Ogni mese, grazie alla collaborazione di altri gruppi sportivi e riviste, ci raggiungono le maggiori testate del settore mountainbike, in particolare estere, con fotografi e atleti. Il nostro obiettivo infatti non è solo “competere”, ma promuovere il territorio etneo ricco di percorsi sia da downhill, ma anche da cross-country. Il lavoro di realizzazione e manutenzione dei sentieri, è stato premiato circa un mese fa con la presenza sui nostri percorsi di uno tra gli atleti più forti del circuito downhill internazionale: Brendan Fairclough (team Monster Energy Specialized). Si è allenato per una settimana sul percorso downhill di Scalazza (Zafferana Etnea - CT) prima di partire alla volta del Sud Africa per la prima prova di Coppa del Mondo”.

Brendan Fairclough

di Ylenia Russo

salti e degli oggetti che si possono trovare durante il tracciato. Ciò che caratterizza questo sport è l’altissima spettacolarità, proprio per questo ha un forte seguito televisivo a livello internazionale. Siamo andati a fare due chiacchiere con Dario De Luca, responsabile e team manager del gruppo ETNA DOWNHILL DIVISION - POWER BY PRO-BIKE.Il team composto da due atleti agonisti (Elite - Under 23 ) e da quattro amatori, compete all’interno del Campionato Siciliano di downhill, che si articola quest’anno su 5 tappe di cui due già disputate a Chiaramonte Gulfi (RG) e Agrigento. L’Etna Downhill Division- Power by Pro –Bike partecipa insieme ai due atleti a tutte le trasferte del campionato italiano (Prarostino (TO) Abetone (FI) Caldirola (TO) Pila (TO), compreso l’assoluto a Collio Val Trompia (Milano). “Quest’anno” ci spiega il team manager, “insieme ai nostri atleti puntiamo molto sulla tappa internazionale dell’European XIS Cup

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a cura di Braz

1. Giacca impermeabile Crossfader ETNIES 2. Maschera subacquea con fotocamera integrata 5 mpx Liquid Image www.liquidimageco.com 3. Beach poncho-telo mare SCUBART €45,00 4. Casco MTB /BMX Giro FLak €28,00 5. Lego glasses www.kikimonsters.com

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musicI.SOUND

SELECT

Civet Hell hath no fury Hell hath no fury 2008

Architecture in Helsinki Heart it races Places like this 2007

Linea 77 The Sharp Sound of BladesHorror vacui2008

Goldfrapp A&E Seventh Tree2008

Giovanni Allevi L’Orologio degli Dei Joy2006

Moby Shot in the back of the head Wait for me 2009

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Breakdancing Underwaterby jakemcfads

New Skyaking Tricksby MilesD101

Red Bull District Ride - Cataniaby dirtowiec

SCULTURE SOMMERSE

VIDEOSELECTION

Jason de Caires Taylor è uno scultore noto per aver creato ai Caraibi il primo e unico museo sottomarino, costituito da affascinanti statue umanoidi congelate in gesti quotidiani. Ambien-talista, ha creato tali opere con l’intento di farle vivere nell’acqua popolate da diverse specie marine: alghe, coralli e microorganismi, che continuano a mutarne l’aspetto. Sono centinaia le statue-relitti, che immerse a bassa profondi-tà, possono essere ammirate da sub e bagnanti. Adesso l’ambizioso Caires si muove alla volta del Messico (Cancun) per un altro museo dentro un parco protetto. Sul sito si può sposare un suo invito: fi no al 14 Maggio, l’artista raccoglierà i mes-saggi dagli utenti che li spediranno per depositarli in fondo al mare all’interno di bottiglie. L’opera si chiama L’Archivio dei sogni perduti: inviate quindi frasi, segreti, desideri o speranze! www.underwatersculpture.com

ENDLESS OCEANNintendo Wii (2008)

Realistica simulazione d’ immersione subacquea Endless Ocean è rilassante

e coinvolgente. Grafica e animazione Wii non deludono, riproducendo

fedelmente i diversi fondali e la fauna marina ricca di splendide e colorate

creature. Il giocatore andrà alla ricerca di antichi tesori perduti o realizzerà veri

e propri servizi da fotoreporter, il tutto sulle note di una tracklist New Age che

il player stesso può comporre. Il mondo sottomarino non è mai stato

reso così bene!

Spettacolari acrobazie e funamboleschi salti in mtb nel

centro storico di Catania.

Fare Kayak! Ma in discesa ad alta quota

è tutta un’altra storia!

Esilarante performance di un sub che balla in fondo al mare con pinne, bombole e boccaglio!

gAME

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Negli occhi di Andrea c’è tanta voglia di fare, di dire, di primeggiare. Ci siamo incontrati qualche

tempo fa nella sua Pedara, alle pendici dell’Etna. Una terra vulcanica che si dice infl uisca molto nel carattere di coloro che ci vivono, e con lui te ne accorgi subito. Prendiamo un succo di frutta ed iniziamo a parlare della sua storia e di come tutto abbia avuto inizio, purtroppo, in un tragico incidente stradale avvenuto quasi quattro anni fa, mentre era in sella alla sua moto. Parliamo di lui e di come, da quel giorno, tutto sia inevitabilmente cambiato. Volato via dalla sua Sicilia anni prima, ritorna a casa, ma non si perde d’animo: riprende a fare sport e a suonare la sua amata batteria. Andrea si accorge presto che nulla è impossibile e che la sua vita non è aff atto fi nita, anzi: inizia a lanciarsi con il paracadute, a fare immersioni subacquee, a volare in deltaplano e a correre in carrozzina.E’ proprio forte Andrea, tanto che ha da poco fondato un’ associazione no profi t, FREE ELEMENTS, che lo vede impegnato in un progetto importante

per sensibilizzare il pubblico e stimolare i diversamente abili.Raccontaci di Free Elements, come nasce? Il nome nasce semplicemente dal fatto che elementi liberi si nasce e liberi ci muoviamo negli elementi. In aria o in acqua non esistono barriere, siamo tutti uguali! E anche sulla terra, con qualche ausilio, non ci sono limiti. Per questo siamo elementi liberi di esprimerci negli elementi! L’ obiettivo della mia associazione è proprio quello di stimolare e sensibilizzare le persone diversamente abili, le famiglie e la popolazione in generale a raggiungere competenze e traguardi nello sport, nella musica e nella vita, senza tenere conto delle resistenze e dei pregiudizi diff usi riguardo l’handicap.Quando hai sentito il bisogno di aiutare gli altri? Inizialmente non ho sentito il bisogno vero e proprio di aiutare gli altri, tutte le attività le facevo per divertirmi, ma i miei amici e le persone che non conoscevo mi dicevano che vedendomi fare queste cose si sentivano bene e si allontanavano

ELEMENTOANDREA MARCHESE Apripista in mondi sportivi inconsueti per un disabile

liberoELEMENTO

Apripista in mondi sportivi inconsueti per un disabile

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ELEMENTO

dai loro problemi quotidiani. Ecco perché è nata l’idea di dare una mano a chi, ancora oggi, non ha superato un trauma del genere. Con spirito di totale divertimento si può aiutare tanta gente e questa è una cosa bellissima che molti non hanno ancora capito.Cosa consiglieresti ad un diversamente abile che vorrebbe praticare uno sport? Lo sport è vita nel vero senso della parola. Consiglio di scegliere lo sport in base alle proprie possibilità motorie e quindi in base alla propria disabilità per raggiungere il massimo, altrimenti diventa tutto più faticoso e pericoloso. Questo non signifi ca che bisogna però mollare di fronte alle prime diffi coltà. Mai arrendersi e crederci sempre. Vivere in Sicilia è un vantaggio o uno svantaggio per te?Vivere in Sicilia è una fortuna sia per

il clima che per il paesaggio, abbiamo il mare, la montagna, i laghi, i fi umi, le pianure; insomma un po’ di tutto per accontentare i cuori sportivi. Nello stesso tempo è uno svantaggio perché le strutture non sono all’altezza e i servizi sono quasi inesistenti. Ti alleni quotidianamente ed instancabilmente, quali sono le aspettative future per te e la tua associazione? Gli allenamenti devono essere giornalieri se si vogliono raggiungere degli obiettivi importanti. Il mio oggi è quello di partecipare alle Paraolimpiadi di Londra nel 2012. Nel frattempo con Free Elements faremo manifestazioni e gare di ogni genere per di aiutare, con lo sport, tutti coloro che soff rono. Ci vuole solo un po’ più d’informazione e stiamo lavorando per questo.

www.freeelements.org

Fausto Di Fidio

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S.L.M.

News ed eventiOUTDOOR DAYS 200922-24 Maggio, Lago di Garda Ritornano gli Outdoor Days. Sulle sponde trentine del Lago di Garda, da venerdì 22 a domenica 24 maggio 2009, si ripete la tre giorni dedicata a tutti gli sport all’aria aperta: dal trekking all’arrampicata, dalla mountain bike alla canoa, dal running al nordic walking, dal windsurf al canyoning. All’evento internazionale presso il quartiere fieristico di Riva del Garda si potranno inoltre testare gratuitamente le attrezzature proposte dai vari brand dell’outdoor, scoprire e praticare gli sport insieme a guide esperte e campioni, e gareggiare. L’evento che culminerà con un beach party con musica ed animazione, prevede la partecipazione di numerosi professionisti, aziende ed Enti degli sport open air nazionali e stranieri. Più info su www.outdoordays.it.

GOOGLE OCEANEsplorare gli abissi e i relitti con Google EarthNella nuova versione gratuita di Google Earth 5.0 è stata aggiunta la nuova funzione Ocean, sviluppata grazie al suggerimento dell’oceanografa Sylvia Earle. Ocean a differenza di Google Maps o Earth, permette di tuffarsi negli abissi marini ed esplorare i fondali navigando tra i contenuti forniti da esperti oceanografi (National Geographic). Si potrà inoltre apprendere dettagli su osservazioni, cambiamento climatico e specie a rischio d’estinzione. Spiare dal web barriere coralline, scoprire aree marine protette o l’ubicazione di affascinanti relitti marini. Gli utenti, inoltre potranno inviare le loro segnalazioni sugli spots migliori per fare surf, kitesurf o immersioni al sito www.wannasurf.com

Vuoi segnalare un evento legato al mondo dello sport? Scrivi alla nostra redazione: [email protected]

ETNABIKE: LA GRANFONDO DEL VULCANO30-31 Maggio 2009 Il club mtb Etna free Bike organizza la 3° edizione dello splendido percorso granfondo all’interno del Parco dell’Etna: valido come prova di Coppa Sicilia mtb della Federazione ciclistica. L’evento prevede anche: BIMBIKE festa della bici per i bimbi dai 6 anni in su e LA NOTTE DEI BIKERS, un’ escursione notturna in mtb con sorpresa finale per festeggiare i 20 anni del club. www.etnafreebike.com

KITESURF: OK DEL CONINasce la coAKI (coordinamento associazioni kitesurf italiane)Finalmente dopo anni il Kitesurf riceve in Italia l’approvazione del CONI con l’affiliazione dei circoli e club italiani alla Federazione Italiana Sci Nautico (FISN). Nasce il coAki, coordinamento associazioni kitesurf italiane, presieduto dall’esperto Antonio Gaudini, e che in poco tempo ha già riunito prestigiose associazioni ed esponenti del kitesurf di tutta Italia. Il presidente FISN Silvio Falcioni, accolto il kitesurf all’interno della prestigiosa organizzazione è riuscito così ad unire atleti, dirigenti, tecnici, organizzatori di gare nazionali ed internazionali, e appassionati che finalmente possono riferirsi ad una associazione unica e trasversale e magari sognare il riconoscimento Olimpico.

GRANFONDO VALLE DELL’ALCANTARA Al via la prima edizione Il 31 Maggio a Giardini Naxos (Messina) si terrà l’evento: 1° Granfondo valle dell’Alcantara. L’evento ingloberà il 13° Campionato Siciliano UDACE Corsa Ciclistica Professionisti e Dilettanti e la 6° prova di Granfondo Km 125.700. Info e iscrizioni: www.cicloclubnaxos.it

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