KALONGO - Fondazione Dr. · PDF fileQuando piove così forte penso sempre alla canzone...

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NEWS KALONGO Giugno 2016 N.2 POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1 NO/NO PAGINA 2 Tante novità in cantiere di Giovanna Ambrosoli PAGINA 3 News da Kalongo PAGINA 4 Padre Giuseppe Il grande sogno del grande dottore PAGINA 5 News dalla Fondazione PAGINA 6 La parola a… PAGINA 7 In bacheca

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NEWSKALONGO Giugno 2016N.2

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PAGINA 2Tante novità in cantiere di Giovanna Ambrosoli

PAGINA 3News da Kalongo

PAGINA 4Padre Giuseppe

Il grande sogno del grande dottore

PAGINA 5News dalla Fondazione

PAGINA 6La parola a…

PAGINA 7In bacheca

Cari amiciquesti primi mesi del 2016 sono stati per l’Ospedale di Kalongo protagonisti di grandi cambiamenti. Il più importante tra questi è stato certamente l’insediamento, all’inizio di maggio, di due figure di rilievo che saranno di supporto fondamentale allo sviluppo dell’Ospedale:il nuovo Direttore Generale, il dott. Filippo Ciantia e l’architetto Federica Rando.

Il dott. Ciantia è manager di grande esperienza e conoscitore del sistema sanitario ugandese. Ha vissuto per molti anni in Africa con la moglie e i loro otto figli - di cui due in adozione - dove è stato rappresentante dell’Ong AVSI per la Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, RD Congo, Kenya, Burundi e Sud Sudan). La sua figura alla guida dell’Ospedale avrà l’obiettivo di continuare a migliorare non solo la qualità delle cure prestate, ma anche il livello di efficienza organizzativa dell’Ospedale.

Federica Rando, membro del consiglio di “Architetti Senza Frontiere”, svolge attività professionale dal 1992, realizzando progetti di nuova edilizia e di recupero del patrimonio degli immobili sia nel settore pubblico che privato. A Kalongo Federica si occuperà dei progetti strutturali e infrastrutturali dell’Ospedale.

Ad entrambi, auguriamo un grosso in bocca al lupo e buona avventura!

Molte invece le novità che riguardano la Fondazione, che scoprirete nelle prossime pagine di questo nostro appuntamento periodico e per tutto il 2016.

Le attività di raccolta fondi proseguono incessantemente, grazie anche al supporto di tanti volontari che danno voce alla Fondazione e ai progetti che nascono per rispondere ai grandi bisogni dell’Ospedale e della Scuola di Ostetricia.

Continuate a seguirci su queste pagine e nelle prossime edizioni di Kalongo News e a sostenerci nella nostra battaglia quotidiana per il diritto alla salute e alla formazione.

A presto!

Tante novitàin cantiere

Giovanna AmbrosoliPresidente

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Kalongo, 8 maggio 2016

“Carissimi amici,Vi scrivo da Kalongo, dove sono arrivato venerdì mattina.

Il viaggio è iniziato da Malpensa la sera di martedì 3 maggio con Federica [Rando, ndr.] che deve sviluppare il master plan dell’Ospedale, per impostare una serie di riabilitazioni strutturali dei reparti e nuovi interventi, tra cui un sistema wi-fi che serva tutta la struttura. L’Ospedale è in una zona molto remota, dove è difficile trattenere professionisti per periodi ragionevoli, ma l’esplorazione è solo iniziata!

...Mi pare di essere tornato a casa, incontrando tante persone con cui ho condiviso veramente un lungo e affascinante cammino. Con alcuni si tratta di un legame molto forte e profondo. Spero di poter raccontare qualche storia più avanti nel tempo…

Colpisce tanto il traffico caotico e lo sciame di motorini-taxi, i cosiddetti boda-boda. Si chiamo così perché l’uso delle biciclette e poi dei motorini per trasporto privato, iniziò per aiutare chi passava dal confine ugandese al confine keniano e viceversa. Da qui border-border e poi boda-boda.All’arrivo a Kampala, sono impegnato con alcuni appuntamenti istituzionali molto cordiali che mi danno conferma di quanto la presenza italiana sia stimata da parte del governo ugandese e dalla sua gente.

L’indomani voliamo prestissimo per Kalongo con il MAF su un aereo da 10 posti, quindi abbastanza confortevole: una macchina utilitaria volante! Durante gli anni della guerriglia era il nostro unico mezzo per raggiungere o lasciare Kitgum. In breve ci troviamo tra le nubi perché la giornata è nuvolosa. Federica è entusiasta della vista magnifica del Nilo: tutto risplende di varie tonalità di verde. Il Nilo nasce dal lago Vittoria. Dopo 6500 Km il fiume si butta nel mediterraneo. Il fiume è fatto da due rami: il Nilo bianco che nasce in Uganda e il Nilo blu che nasce sugli altipiani dell’Etiopia.

Durante il viaggio, mi chiedevo chi sarebbe venuto ad accogliermi: c’è tutto il senior management e ci circondano molte studentesse della Scuola, anche la suora comboniana Federica. Una bellissima accoglienza, con danze come il Dingi dingi e la Bwola che si esibiscono in onore del re o del capo (ne sono onorato). Cantano le studentesse, l’amministratore dell’Ospedale, Alex, fa un piccolo discorso di benvenuto ed io mi presento brevemente. Mi ricordo ancora un po’ di acholi [lingua locale, ndr.] e la cosa fa veramente piacere a tutti.

Sabato mattina siamo presentati ufficialmente da parte di una delegazione del Consiglio dell’Ospedale al Senior management. A seguire facciamo un primo giro per l’Ospedale per un’iniziale conoscenza dei reparti. C’è molto da fare! Cerchiamo di raccogliere un po’ le idee…

Nel pomeriggio vado a messa in Ospedale, poi a trovare una malata molto grave: ha una brutta infezione e, affetta da AIDS, rimane in condizioni critiche. Mi appassiona veramente stare con i malati… certamente non mi farò assorbire solo dal lavoro amministrativo!

Il panorama è stupendo e ci riempie di serenità. Non si andrebbe più via anche se nel pomeriggio inizia a piovere, scrosci continui! Quando piove così forte penso sempre alla canzone brasiliana Balada da Caridade:

Para mim a chuva no telhadoÉ cantiga de ninarMas o pobre meu IrmãoPara ele a chuva friaVai entrando em seu barracoE faz lama pelo chão

Per me la pioggia sul tettoÈ una ninna nannaMa per il mio fratello poveroPer lui la pioggia freddaEntra nella baraccaE la riempie di fango

News daKalongo

Filippo CiantiaCEO Dr. Ambrosoli

Memorial Hospital Kalongo 3

Il grande sogno del grande dottore“Salvare l’Africa con l’Africa” è sempre stato il grande sogno di padre Giuseppe Ambrosoli, che a questo sogno ha dedicato tutta la sua vita di medico e missionario. Per questo in Uganda è ancora oggi amato e ricordato come “il grande dottore” a testimonianza del grande valore di colui che ha saputo salvare e cambiare molte vite umane. Come quelle di Patricia Lague e Apoto Jane Lakicu, due giovani ostetriche ugandesi che sono riuscite a cambiare la loro vita grazie alla St. Mary’s Midwifery School, la Scuola di Ostetricia di Kalongo fondata nel 1959 da padre Giuseppe che aveva accolto a pieno il messaggio profetico di San Daniele Comboni “La salute dell’Africa dipende dalla donna”.

Le storiePatricia Lague, 22 anni, orfana di entrambi i genitori, è stata cresciuta dallo zio che per motivi economici non le aveva permesso di studiare. Dopo alcuni anni lontana dai libri, è riuscita ad essere ammessa alla St. Mary’s di Kalongo dove ora è titolare di una borsa di studio e studia per diventare ostetrica.Oggi ricorda nelle sue preghiere la sua mamma morta di parto: “se ci fosse stata un’ostetrica, avrebbe potuto essere salvata” ha detto

Apoto Jane Lakicu, 21 anni, al II anno del corso in Ostetricia, ha sempre desiderato diventare ostetrica per salvare vite di mamme e bambini e ha scelto Kalongo perché è la migliore scuola del nord Uganda. A noi aveva raccontato: “sono veramente motivata e felice di essere qui. Voglio seguire le orme di padre Giuseppe che è stato un dottore ma anche un padre per tutti noi. Amo quello che studio e faccio”.

Sono solo alcune delle 1.300 storie di giovani donne determinate che dal 1959 hanno fermamente voluto studiare e deciso di diplomarsi alla St. Mary’s Midwifery School di Kalongo, oggi tra le migliori scuole per ostetriche dell’Uganda. Per queste giovani donne la St. Mary’s rappresenta l’eccellenza, la possibilità di trovare un lavoro, la speranza e l’opportunità di potersi guadagnare concretamente un futuro migliore.

La Scuola di padre Giuseppe è soprattutto questo.

È diventato il tema della nostra comunicazione sociale, il grande sogno del grande dottore, realizzata e pianificata pro-bono dall’agenzia Dolci Advertising. Le pagine sono apparse nel mese di aprile sulle seguenti riviste: F di Cairo Editore e Grazia, Mondadori Editore, negli spazi gratuiti che gli editori rendono disponibili alle ONLUS, con il contributo fotografico di Lucia Ferrario.

PadreGiuseppe

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Mission to KalongoDal 14 al 20 aprile a Grandate presso il Museo del Cavallo Giocattolo, è stata esposta la mostra Mission to Kalongo: un racconto per immagini della vita del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital a Kalongo in Uganda.

La raccolta è parte dell’iniziativa di raccolta fondi Lights on Africa giunta alla sua quarta edizione che quest’anno ha raccolto oltre 32.000 euro per garantire parti sicuri alle mamme e cure antimalariche ai bambini ricoverati al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital.

Come rivela il titolo, Mission to Kalongo è un viaggio per immagini firmate dal fotografo Marco Mignani ed è il risultato di un reportage promosso da Pic Solution e realizzato durante la missione sul campo a cui ha partecipato il Gruppo Artsana nel novembre 2015.

La mostra nasce dal desiderio di promuovere la conoscenza del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital e rientra in un progetto di responsabilità sociale che ha raggiunto negli anni grandi risultati: è stato possibile infatti garantire oltre 2.800 parti sicuri alle mamme di Kalongo e più di 1.700 cure pediatriche antimalariche per i bambini ricoverati al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital.

La mostra si è posta l’obiettivo di accompagnare i visitatori a Kalongo tra la sofferenza dei pazienti, le speranze delle loro famiglie e la competenza dello staff medico dell’Ospedale che esprime ancora oggi i valori del suo fondatore, padre Giuseppe Ambrosoli.

Ha avuto un notevole impatto sul pubblico, coinvolgendo appassionati, curiosi e numerosi studenti delle scuole del territorio, cui sono state riservate visite guidate. Al termine della mostra, gli scatti fotografici sono stati donati alla Fondazione Dr. Ambrosoli in segno di ringraziamento.

Un grazie speciale al fotografo Marco Mignani, al Gruppo Artsana e a Pic Solution.

News dallaFondazione

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Questo spazio è dedicato a voi cari amici, sostenitori e volontari, per conoscerci e far conoscere le vostre iniziative. La parola a voi!Apre questa nuova rubrica, Simonetta, volontaria e ambasciatrice della Fondazione a Milano. Simonetta è attiva in diversi ambiti per la Fondazione, ma principalmente segue la realizzazione e la promozione del Progetto Dr. Mario Sideri nato per ricordare il fratello, Mario, ginecologo, oncologo, anatomopatologo, direttore dell’Unità Preventiva di Ginecologia dello IEO, scomparso prematuramente due anni fa. Il progetto vuole rispondere concretamente al bisogno di prevenzione oncologica e cura delle donne nell’area di Kalongo.

Buongiorno Simonetta, raccontaci come hai conosciuto la Fondazione Dr. Ambrosoli e come è nato il tuo coinvolgimento attivo come volontaria e “ambasciatrice”?Come spesso accade, per coincidenze della vita. Conosco e seguo la Fondazione da quando è nata. Conosco Giovanna (Ambrosoli ndr.) da quando i nostri “bambini” frequentavano le elementari. C’è stata subito amicizia e affetto e, negli anni, è cresciuta l’ammirazione per il suo grande impegno con la Fondazione. Non ho mai perso i contatti né con lei, né con la Fondazione che ho continuato a seguire fino all’arrivo del Progetto Dr. Mario Sideri, che mi ha dato la possibilità di fare qualcosa di più per la Fondazione e per le sue iniziative.

Come vedi il tuo ruolo di “ambasciatrice” della Fondazione?L’ambasciatore “riferisce” cioè trasmette un messaggio. Io vorrei impegnarmi a trasmettere un’immagine valida e positiva della Fondazione e farne conoscere l’attività coinvolgendo sempre più, direttamente o indirettamente, nuovi sostenitori nella realizzazione dei suoi progetti.

Ti senti gratificata da questo nuovo impegno? Consiglieresti di farlo ad altri volontari?Per me è un’opportunità per mettersi alla prova. Nel mio caso c’è una motivazione molto forte e personale, ma è un’esperienza che consiglierei a chiunque. Oltre ad essere un arricchimento personale, si verrà a creare una nuova rete di legami e di contatti che porterà nuovi amici alla Fondazione e ne diffonderà i valori e l’impegno.

Parlaci brevemente del progetto “Dr. Sideri” che stai seguendo in prima persona.Si tratta di un progetto di prevenzione oncologica, argomento a cui mio fratello Mario ha dedicato molto del suo lavoro. L’obiettivo è quello di attivare un servizio diagnostico basato sull’uso del Pap test, per individuare le lesioni cancerose in fase precoce e poter intervenire per tempo, riducendo così l’alta mortalità per cancro alla cervice uterina. Il Progetto prevede la formazione delle allieve della Scuola Specialistica di Ostetricia di Kalongo e del personale tecnico specializzato; il consolidamento dell’attività di citologia e istologia del laboratorio esistente e la creazione di partnership con strutture sanitarie locali. Come ambasciatrice della Fondazione, ho un messaggio molto semplice per i donatori: grazie se vorrete sostenere il Progetto Dr. Mario Sideri. È un progetto speciale, ha un “cuore”: è nato dall’affetto e dalla stima di amici e famigliari che vogliono ricordare Mario e il suo impegno per la salute delle donne.Sono contenta che Giovanna l’abbia accolto perché mi offre l’occasione di aiutare concretamente la Fondazione e l’Ospedale di padre Ambrosoli. Penso che Mario ne sarebbe felice.

La parola a…

Per maggiori informazionisul Progetto Dr. Mario Sideri, scrivi [email protected]

oppure per collaborare come volontario o ambasciatoredella Fondazione, contattaci su [email protected]

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In bacheca

Grazie a… Dr. Paolo Leoncini, medico internista, e Dr.ssa Chiara Zanone, biologa nutrizionista, che per conto di IDEA Onlus hanno trascorso un periodo di volontariato presso l’Ospedale di Kalongo da marzo ad aprile 2016, affiancando i medici locali e realizzando seminari di aggiornamento professionale.

Cristina Palmesi e Simonetta Palumbo per aver organizzato la seconda edizione del Torneo di Burraco con arbitro presso il Tennis Club Milano Bonacossa, raccogliendo 1.770 euro a favore dell’Ospedale di Kalongo.

GAM – Gruppo di Appoggio Missionario di Ronago e la Comunità pastorale di Uggiate Trevano per aver raccolto all’interno delle loro parrocchie complessivamente 2.620 euro per i progetti della Fondazione, in occasione delle celebrazioni per il 29esimo anniversario di morte di padre Giuseppe.

Rotary Club Milano Brera per la donazione di 1.000 euro alla Fondazione Ambrosoli e Rotary Club Como Baradello per aver destinato alla Fondazione le offerte raccolte in occasione del concerto del coro Espace Chant France, realizzato il 14 maggio nella splendida chiesa comasca di Sant’Abbondio.

AppuntamentiSONDRIO

venerdì 10 giugno, ore 21.00Tiziana Colombera incontra padre Egidio, Giovanna Ambrosoli e il dott. Marco Tam,

testimoni di ieri e di oggi dell’attività missionaria a Kalongo, in Uganda.

Sala Enrico Vitali del Credito ValtellineseVia delle Pergole, 10

SONDRIOsabato 11 giugno, ore 18.00

Messa in suffragio di padre Giuseppe,celebrata da padre Egidio Tocalli.Collegiata SS. Gervasio e Protasio

Via M. Quadrio, 4

CERNOBBIO -COMO-giovedì 20 ottobre, ore 19.00

SAVE THE DATE!Cena annuale in Villa D’Este

MILANOMartedì 28 giugno, ore 18.30

Visita guidata alla mostra di Escher con cocktailriservato ai donatori della Fondazione Ambrosoli.

Contributo minimo €25,00 – Prenotazioneobbligatoria – 02.36558852

Con il sostegno di M&G InvestmentsPalazzo Reale, Piazza del Duomo, 12

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