Jeux d'eau

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S A I N T - V I N C E N T J eux d’ eau Poste Italiane S.p.A. in AP D.l 353-2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB (Aosta) n. 6-2011 Unità d'Italia Radici comuni L'anima della Valle d'Aosta Museo Mineralogico e Paleontologico del Cenacolo Italo Mus Una ricca collezione di minerali e fossili a disposizione del pubblico

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Pubblicazione del Comune di Saint-Vincent

Transcript of Jeux d'eau

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Unità d'Italia

Radici comuniL'anima della Valle d'Aosta

Museo Mineralogico e Paleontologicodel Cenacolo Italo MusUna ricca collezionedi minerali e fossili a disposizione del pubblico

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Sommario

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S o m m A r I o

In questo numero di Jeux d'eau

4 Unità d'Italia

5 150 anni di Unità d'Italia a Saint-Vincent

6 Eroi e cialtroni: 150 anni di contro storia

7 Pasqualino Fracasso

8 Appuntamenti della biblioteca

9 News dal Comune

14 Museo Mineralogico e Paleontologico

del Cenacolo Italo Mus

15 Uno sguardo su

17 La nostra scuola

19 Studia con me

20 Alla ricerca di radici comuni

23 Numeri utili

in primo pianoJeux d’eauPeriodico Comunale - Settembre 201122° anno - n. 65Infovallée n. 6-2011 Reg.Trib di Aosta n.5227-11-88Poste Italiane S.p.A. in AP D.l 353-2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB (Aosta)

• geSTIone eDIToRIALeLe Roy S.r.l. - Verrèstel. [email protected]: Infovallée

• DIReTToRe ReSPonSABILeDario Bordet

• gRAfICA e ImPAgInAzIonetornagografica.it - Saint-Vincentper Le Roy S.r.l.

• STAmPAItalgrafica - Novara

• CoLLABoRAToRIMaurizio Castiglioni,Laura Decanale, Pierluigi Marquis, Francesco Prinetti,Sergio Rossi, Rita Thuegaz,Sezione Tzan Saint-Vincent, Direttivo Ru Courtaud,Patric Tuberlini, Comando Carabinieri Compagnia Saint-Vincent - Châtillon, Comunità Montana Monte Cervino (Ufficio Sociale e Ufficio Tecnico), Volontari 118 Châtillon - Saint-Vincent.

• ConTRIBuTI foTogRAfICIOltre agli autori degli articoli,si ringrazia per il materialeiconografico: Piermario Péaquin, Archivio A.I.A.T. (Foto Agnello),carabinieri.it, fotolia.comTornago Grafica - Saint-Vincent

Si ringrazia Valeria Sciontiper la cortese disponibilità

• CooRDInAToRIAnna RigazioMaurizio Castiglioni

Comune DI SAInT-VInCenT - Desideriamo informar-La che i suoi dati personali raccolti direttamente pres-so di lei o fornitici saranno utilizzati da parte de “Jeu d’eau” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/Ce e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/Ce e dal d.lgs. 185/99 Direttiva 97/7/Ce e dal D.lgs 185/99

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Unità d'ItaliaI l giorno 8 giugno 2011 presso l’Auditorium dell'I.P.R. di

Saint -Vincent la Commissione Biblioteca ha organizzato una conferenza, in occasione del 150° Anniversario dell’u-

nità d’Italia, dal titolo “Risorgimento Addio? memorie divise a usi politici della storia nel 150° anniversario”.Relatore della serata è stato lo storico Prof. marco Cuaz.

nonostante la modesta presenza di spettatori, in quanto con-testualmente al Palais c’era il concerto della cantante elisa, è stata una serata veramente interessante e piacevole.Il Prof. marco Cuaz è un brillante relatore che ha saputo cat-turare l’attenzione e la curiosità dei presenti con tutta la sua esperienza in materia.

La conferenza è stata strutturata partendo da un’intervista: una serie di domande poste in modo chiaro ed esplicito dal Vice Presidente della Commissione Biblioteca signora Carmen Jacquemet, che ha saputo con le sue capacità stimolare l’intel-ligenza e il sapere del Prof. Cuaz, dando così la possibilità agli intervenuti di ascoltare con piacere la storia del Risorgimento in Italia, e in ultimo nella nostra Valle d’Aosta.L’obiettivo di ri-contestualizzare la ricorrenza e di attualizzarla è stato raggiunto a partire da quesiti che vertevano sul signifi-cato che il Risorgimento può ancora avere ai giorni nostri, sulla rilevanza rispetto alla realtà regionale e su una sorta di bilancio a posteriori.

Il Prof. Cuaz ha saputo portare il pubblico attraverso gli eventi storici che hanno caratterizzato un momento così pregnante e significativo per la nostra nazione; lo ha guidato attraverso i concetti storici ed economici con nonchalance, consentendo a tutti gli intervenuti di impadronirsi agevolmente di saperi complessi.

La serata non voleva avere più fine, tanto era interessante e sono stati posti diversi quesiti da parte degli spettatori, al punto da trasformare l’evento in un vero e proprio dibattito. La presenza fra il pubblico della Prof. maria Vassallo, autrice di pubblicazioni di ricerca storica sul passato della vicina Châtillon, ha fornito un valore aggiunto alla conferenza.Al termine della serata la sottoscritta e tutti i partecipanti hanno strappato una promessa al Prof. Cuaz: organizzare pre-sto un altro incontro per poter discutere con lui di più temi e in particolare per poter approfondire la storia del nostro Risorgimento, approfittando così della sua professionalità e delle sua notevole conoscenza in materia.

Anna RigazioPresidente Commissione Biblioteca

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150 anni di Unità d’Italia a Saint-Vincent

I n occasione del 150° anni-versario dell’unità d’Ita-lia, su invito della Biblioteca

Comunale, il 24 marzo scorso ho tenuto presso l’auditorium IPR di Saint-Vincent un incontro dal titolo “Da Saint-Vincent a gressoney-echi di Risorgimento negli archivi comu-nali della bassa Valle d’Aosta”. La relazione è stato accompagnata da diapositive proiettate da Sergio Rossi, mentre Lucio Bovo ha letto dei passi significativi di alcuni docu-menti di archivio.Se da una parte questa è stata l’occasione per ripercorrere virtual-mente una parte del viaggio in Bassa Valle d’Aosta compiuto pro-prio in quegli anni da Édouard Aubert, non ho tralasciato riferi-menti specifici alla Saint-Vincent di allora, avviata a diventare nel corso di un secolo una prestigiosa citta-dina termale. già all’inizio dell’ottocento è segnalata la presenza alla cura delle acque di maria Teresa d’A-sburgo d’este, moglie di Vittorio emanuele I re di Sardegna, ospite a Châtillon della contessa di Challant, mancando ancora in loco strutture ricettive adeguate a delle presenze regali. negli anni successivi la situazione migliora notevolmente. Si poten-zia l’offerta di camere ammobi-liate e di alberghi, primi fra tutti il Lion d’oro e Lo Scudo di francia, si aprono i bagni municipali, si costru-isce una nuova strada carrozza-bile per raggiungere agevolmente la nuova “piccola casa a due piani” della fonte.Tra il 1843 al 1850 soggiorna nella casa parrocchiale il saluzzese Silvio Pellico, che, devastato dall’espe-rienza sofferta nelle carceri austria-che, da lui descritta in “Le mie pri-

gioni”, qui spera in un recupero psi-cofisico, non solo grazie al benefi-cio delle acque, ma anche al clima favorevole e ad un ambiente dalle bellezze naturali davvero uniche. Il 1861, anno della proclamazione del Regno d’Italia, è rappresentato nell’Archivio comunale di Saint-Vincent, con documenti che pre-sentano un felice momento della sua storia.Le sue terme continuano ad essere frequentate da personaggi di pre-stigio.un registro di “consegna dei forestieri”ci informa ad esempio che 17 giugno è arrivato il colon-nello Vittorio federici. Questo illu-stre personaggio a nome del re aveva firmato nel 1860 il Protocollo di nizza, in base al quale la fron-tiera tra Italia e francia era tracciata sulle cime più elevate del massiccio del monte Bianco e passava chiara-mente sulla sua calotta sommitale. nello stesso anno, come attesta una sua particolareggiata relazione dell’acqua della fonte, è qui pre-sente anche Ascanio Sobrero, pro-fessore universitario di chimica e ricercatore, scopritore della nitrogli-cerina e del sobrerolo.non mancano memorie sulla vita

e sulle attività dei suoi abitanti, che in alcuni casi si intreccia con la grande storia del Risorgimento. Si sono infatti conservati fino ai nostri giorni diplomi e benemerenze di partecipanti alle guerre d’indi-pendenza, fra altri di Crisostomo giovanni Personnettaz e di michele giuseppe gorris.Il 10 gennaio 1861 Vittorio emanuele II, ancora re di Sardegna, autorizza il Comune di Saint-Vincent a tenere il 28 aprile di ogni anno una fiera annuale, ancora organizzata uffi-cialmente ai nostri giorni.uno scrupoloso registro dell’anno scolastico 1861-1862 del mae-stro Pierre-Antoine Chentre, scritto naturalmente in francese, ci informa sulle attività scolastiche e sul pro-fitto dei 39 alunni della classe seconda della scuola elementare del Bourg. Particolarmente doloroso è il ricordo del colera del 1867, con l’elenco dei medicinali forniti dalla farma-cia Hugo, e l’acquisto di un terreno a Cossun, dove saranno seppellite le vittime della terribile epidemia, in numero di 70, su una popolazione di circa 2.200 abitanti.Concludo con il ricordo di un’altra regina, margherita, prima regina d’Italia, che con la sua appassio-nata frequentazione di gressoney e di Saint-Vincent, ha dato lustro a questi due centri della Bassa Valle d’Aosta.margherita inizia a frequentare nel 1898 una Saint-Vincent ormai all’a-vanguardia delle cittadine termali europee.una foto d’epoca la ritrarrà nel 1911 al grand Hotel Billia, da poco costruito e nel pieno del suo splen-dore.

Laura Decanale

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Libr

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A margine delle conferenze organizzate dalla Biblioteca Comunale per la celebra-

zione del 150° anniversario dell’u-nità d’Italia ricordiamo anche:150 anni di storia economica italiana interpretata in modo completamente diverso rispetto alle analisi tradizio-nali. è quanto è emerso lo scorso 30 giugno al Centro Congressi del grand Hotel Billia nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Augusto grandi, giornalista del Sole 24 ore, “eroi e cialtroni: 150 anni di contro storia” (edizioni Politeia). Il volume “eroi e cialtroni, 150 anni di contro storia”, rappresenta un rapido excursus tra industriali arroganti, padroni delle ferriere insensibili, imprenditori coraggiosi ed illuminati. e, sul fronte opposto, tra un popolo di diseredati, di emigranti, di disperati che si istruivano e di disperati che si arrendevano. Con un fil rouge che corre per i 150 anni dell’unità italiana, rappresentato dall’inadeguatezza di una classe dirigente finanziaria ed

industriale caratterizzata da scandali, bolle speculative, continue richieste di soldi pubblici. Dallo scandalo della Banca Romana alla Parmalat, ma senza dimenticare le grandi capacità di Adriano olivetti o il senso sociale del veneto Rossi, arrivando sino ai giorni nostri, tra specula-tori globali ed innovatori locali. Il libro è in vendita nelle librerie locali.Ad introdurre l’autore sono stati il sindaco, Adalberto Perosino e l’Assessore alla Cultura maurizio Castiglioni.Il Libro è disponibile anche nelle librerie valdostane.

è disponibile presso la Casa par-rocchiale di Saint-Vincent, con con-tributo minimo di euro 5, il libretto dal titolo “guardati attorno: riscopri la bellezza” a cura di Don giulio Vuillermoz. Si tratta di una raccolta di pensieri e di riflessioni del nostro Parroco, corredate da bellissime foto, il cui ricavato sarà interamente devo-luto per finanziare, almeno parzial-mente, i prossimi lavori di ristruttu-razione dell’oratorio Parrocchiale. Si tratta di una iniziativa lodevole che merita l’appoggio e il contributo di tutta la comunità cittadina.

La Cooperativa neLLA ha ricevuto la somma di euro 900,00, donata in memoria di PADRe LIno dal fratello Luigi e da coloro che hanno curato la vendita del libro a LuI dedicato.nel ringraziare per la donazione, cogliamo l'occasione per ricordare con tanto affetto PADRe LIno, Socio della Cooperativa fin dalla sua costi-tuzione. Con la Sua presenza, spe-cialmente nei momenti più difficili, ci ha dato sostegno e incoraggia-mento.grazie LIno, siamo certi che da lassù ci sei ancora più vicino. Maria

Durante il saggio finale “SeRAInCoRo”, nell’ambito del progetto di canto corale finan-ziato dalla Biblioteca Comunale di Saint-Vincent, sono state conse-gnati ai bambini frequentanti l’ul-timo anno della Scuola Primaria, le copie del libro “Sei petali per un guscio”. Si tratta di un pro-getto ideato e realizzato dalla Cooperativa nella il cui ricavato, euro 900, è stato interamente devoluto ai bambini, pari età, rico-verati presso l’ospedale gaslini di genova.

Eroi e cialtroni:150 anni di contro storia

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Pasqualino Fracasso

U n'opera di questo brillante artista di Saint-Vincent è stata selezionata e pre-

miata al prestigioso WATeRmeDIA InTeRnATIonAL lo scorso luglio a Colorado Springs (uSA). Riportiamo in breve alcune sue note biogra-fiche.Pasqualino fracasso, classe 1973, comincia a dipingere per passione nel 2004 come autodidatta e poi partecipando ai corsi di franco grobberio.nel 2007 comincia a presentare i suoi lavori in alcune mostre personali partecipando ad alcuni concorsi a livello regionale dove riscuote consensi sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori. Dal 2008 questa passione diventa qualcosa di più con mostre personali e collet-tive e con la selezione nel 2009 da parte dell’AIA Associazione Italiana Acquerellisti come socio ordinario

Castello estense di ferrara - 2009museo del mare di genova - 2010Torre dei Signori di Aosta - 2008 - 2009Hambury Hall Worcester (uK) - 2010 - 2011Worcester Cathedral (uK) - 2011Castello di Porcia (Pordenone) -2011Belgioioso (Pavia) - 2011

International Watermedia XVII - Colorado Springs (uSA) - 2011

Pasqualino fracasso, cresciuto a Saint-Vincent alla “scuola” di Padre Lino, ora vive a Châtillon, sposato e con due figli, lavorando come ingegnere di giorno e pitturando la notte. Sito web : www.pasomad.com

ingegnere-artista premiato in america

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e nel 2010 come socio ordinario internazionale della prestigiosa Birminghan Watercolour Society inglese e come socio della north east Watercolor Society americana.nel 2011 una sua opera “the dream team” viene selezionata e premiata da John Salminen, il più importante acquerellista della scena internazio-nale, nell’ambito della 17° edizione del WATeRmeDIA InTeRnATIonAL che si tiene nel mese di luglio a Colorado Springs uSA (selezione : 90 opere su 500 presentate).oggi il suo percorso come auto-didatta continua anche grazie all’aiuto di alcuni acquerellisti di fama internazionale (Stan miller, Robert Wade, Xidan Chen) con cui è entrato in contatto, che con molta umiltà e disponibilità lo consigliano.Collettive a livello nazionale ed internazionale a cui ha partecipato degli ultimi due anni:

• Pasqualino fotografato nel suo atelier,mentre ultima una sua opera.

• L'articolo de La Stampa uscito nel 2010

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- 11027 Saint-Vincent (Ao) a mano o a mezzo posta, entro venerdì 28 otto-bre 2011 . All’interno della busta il concorrente dovrà inserire una busta chiusa più piccola contenente le pro-prie generalità: nome, cognome, indi-rizzo, numero telefonico, e-mail.

5) Le immagini pervenute saranno valutate da un’ apposita giuria, nomi-nata dalla Commissione comunale della Biblioteca, che assegnerà, a suo insindacabile giudizio, i seguenti premi:1° classificato: buono del valore di euro 300,00 per l’acquisto di mate-riale fotografico e pubblicazione dell’immagine sulla copertina del calendario comunale di Saint-Vincent 2012;2° classificato: buono del valore di euro 200,00 per l’acquisto di mate-riale fotografico e pubblicazione dell’immagine sul calendario comu-nale di Saint-Vincent 2012;3° classificato: buono del valore di euro 100,00 per l’acquisto di mate-riale fotografico e pubblicazione dell’immagine sul calendario comu-nale di Saint-Vincent 2012

dal 4° al 13° classificato: pubblica-zione dell’immagine sul calendario comunale di Saint-Vincent 2012 e

Appuntamenti della biblioteca

b I b l I o T E C A

le notti del rockgood vibrations foreverin compagnia di Roberto mazzanti e marco Jaccond.venerdì 11 e venerdì 25 novembre 2011 ore 21Centro Congressi Comunale - Saint-Vincent . entrata libera

omaggio di un libro a tema fotogra-fico.

6) La biblioteca di Saint-Vincent si riserva il diritto di utilizzare gratuita-mente tutte le immagini pervenute per l’eventuale realizzazione di una mostra o per altri scopi legati ai propri compiti istituzionali.

7) I premi saranno consegnati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà tra novembre e dicembre 2011.

8) La partecipazione al concorso implica, da parte di ciascun concor-rente, l’accettazione incondizionata del presente regolamento.

9) Il presente bando è pubblicato sul sito internet: www.comune.saint-vincent.ao.it

Per informazionicontattare la biblioteca comunale di Saint-Vincent telefonandoal numero 0166 525111

La biblioteca di Saint-Vincent bandisce il concorso fotografico

passeggiare attraverso il territorio comunaleVicoli, viottoli,mulattiere e sentieri

RegoLAmenTo1) Il tema del concorso fotografico è: “Passeggiare attraverso il territorio comunale – Vicoli, viottoli, mulattiere e sentieri”.2) ogni concorrente può partecipare con un massimo di cinque fotografie.

3) ogni fotografia, dovrà essere scat-tata nel territorio di Saint-Vincent e dovrà riportare, oltre al titolo, l’indica-zione del luogo in cui è stata scattata.

4) Le immagini dovranno essere for-nite sia su supporto digitale che sotto forma di stampe di dimensione 20x30 centimetri, non sono ammessi bordi o altri tipi di addizioni e dovranno per-venire in busta chiusa alla Biblioteca Comunale, P.zza del mercato nr. 10

le volandon30 settembre ore 21Auditorium IPR - Saint-Vincent

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mICRoCReDIToIl Comune di Saint-Vincent ha otte-nuto l’iscrizione all’apposito regi-stro regionale istituito presso la Direzione Politiche Sociali dell’As-sessorato Regionale Sanità, Salute e Politiche Sociali per assumere il ruolo di operatore territoriale, nell’ambito della legge regionale n.52/2009 “interventi per l’accesso al credito sociale”. Per la presentazione delle domande e/o informazioni:finaosta S.p.A: Via B. festaz, 2211100 AoSTA. (tel. 0165 269211) ufficio Sociale Comunedi Saint-Vincent: Piazza del mercato, 10 (tel. 0166 525184)

News dal comune

BoRSe DI STuDIoLa Borsa di Studio istituita dalla Commissione di gestione della Biblioteca comunale, riservata agli studenti della Scuola Secondaria “e.Page”, del valore di euro 450, spendibili per l’acquisto di mate-riale scolastico, è stata assegnata quest’anno ad Alberto Auci. Alberto si è particolarmente distinto per la perseveranza e la costanza nello studio, per l’ottimo grado di matu-rità personale raggiunto, per l’e-strema correttezza nei confronti dei coetanei e degli insegnanti, per la

disponibilità e pazienza nell’aiutare i compagni, per i brillanti risul-tati scolastici conseguiti nel corso del triennio. Ad Alberto e alla sua famiglia vanno le migliori felicita-zioni per il traguardo conseguito nonché l’auspicio di proseguire con successo nel cammino formativo intrapreso.La Borsa di Studio dell’Accademia musicale di Saint-Vincent, per “le doti naturali che meritano di essere seguite e potenziate” è stata asse-gnata all’allieva del corso di Canto Valerie Perrin

BRAVe RAgAzze!!La squadra di tsan di Saint-Vincent ha vinto il 1° Campionato Primaverile di Tsan femminile, seguita da Challand St. Anselme, Brisma e nus, con 5 vit-torie su 6 partite disputate.I pronostici iniziali, poco incoraggianti a causa delle sconfitte rimediate nelle due amichevoli pre campionato e nel primo incontro stagionale, sono stati smentiti grazie ad un costante allenamento e ad un affiatamento e un lavoro di squadra non indifferente. Punto su punto, le ragazze hanno raggiunto la finale, vinta soltanto all'ultimo minuto per una settantina di metri.grande emozione, impegno, miglio-ramento, accompagnato purtroppo da un infortunio e tante ammacca-ture hanno fatto da sfondo a questa meravigliosa avventura che si può riassumere con:grazie, ai tanti che non ne erano per niente convinti, a quelli che hanno creduto in noi sin dall'inizio, a noi, che non ci crediamo ancora adesso!!!

Francesca

In PIeDI DA SInISTRA: ezio gallet (arbitro),Stéphanie Perrin, Valeria Isabellon, Daniela Pala, michela zenere, Laurence Perrin, Susy Vout, manuela Bacco, nadine Chatrian, Valeria Seris.ACCoSCIATe DA SInISTRA: Bruno Vout (allenatore), francesca Isabellon (capitano), Jessica elli, Daisy Blanc, Daniela Vout, Lucy mus, Adele Vout, eugenia marquis, giorgia Priod, Simona Vout.

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didattici e varie attività formative dedicato a bambine e ragazze di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Il progetto, in collaborazione con l’as-sociazione “noioratorio” e patroci-nato dalla Biblioteca Comunale di Saint-Vincent, si è svolto nei locali dell’oratorio Parrocchiale durante i mesi di luglio e agosto, dal martedì al sabato, e ha visto la partecipa-zione giornaliera di circa 20 ado-lescenti.Il filo conduttore del progetto dal titolo "Alla scoperta del mondo" ha visto impegnate le bambine con vari laboratori manuali (disegno, pittura, cucina) alla scoperta di un paese del mondo: nel mese di luglio è toccato a europa e America, ad agosto ad Africa e Asia. I pomeriggi, ricchi di attività all’aperto e varie attività sportive, si sono svolti sotto la supervisione della giovane e pre-parata animatrice Valeria Pivato.

oRAToRIo In RoSALa quota dei fondi derivante dalla scelta di devolvere il 5x1000 a favore del Comune di Saint-Vincent,

in sede di dichiarazione di redditi, è stata destinata al finanziamento del progetto “oratorio in Rosa”: un servizio di assistenza, laboratori

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CARneVALe eSTIVoSi è svolto lunedì 8 agosto, a cura dell’Associazione Carnevale dei Piccoli di Saint-Vincent, la terza edizione de “Il Carnevale d’e-state”. oltre ai partecipanti alla sfilata in maschera, il programma di quest’anno è stato arricchito dalla presenza di vari gruppi sto-rici, come I”Pifferi e Tamburi di Arnad”, lo “Chateaux d’Issogne”, la Banda musicale di Chambave, i “Bandoleros di Saint-Vincent” e il “Comité di Soque de Sen marteun et Tsesallet”.originariamente nato nei decenni scorsi come “Que 16” per offrire ai villeggianti della nostra cittadina una serata di divertimento all’inse-gna dell’allegria tipica dell’atmo-sfera del Carnevale, da tre anni a questa parte, Il Carnevale d’estate

vuole essere un appuntamento fisso degli eventi in agenda…in attesa dell’edizione principale, quella invernale.grazie al lavoro e alla dedizione del comitato organizzatore e all’aiuto di tanti volontari, l’Associazione Carnevale dei Piccoli riesce a por-tare avanti una tradizione ormai cinquantennale nella nostra comu-nità, dedicando spazio e attenzione alle fasce più giovani della nostra cittadina. e’ pertanto un impegno doveroso dell’ Amministrazione Comunale quello di promuovere in maniera sempre più attenta e costante le attività di tutte le associazione che hanno a cura l’e-ducazione della nostra gioventù, ovvero il futuro della nostra comu-nità, attraverso un coinvolgimento negli appuntamenti più impor-

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noTIzIeDAL CenTRo DI InConTRoPeR AnzIAnIè proseguita, anche nel periodo estivo, l’attività del Centro di incon-tro per anziani di Saint Vincent, sito in Via Vuillerminaz .Tale Centro rappresenta un impor-tante luogo di aggregazione per gli anziani e le persone sole del nostro territorio. Si ricorda che l’accesso è libero e gratuito per i pomeriggi di anima-zione. Per il periodo estivo il Centro è aperto il giovedì pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 17.00, con tombolata e merenda, mentre dal periodo autunnale sarà aperto come di consueto il martedì e il giovedì pomeriggio, grazie alla preziosa col-laborazione delle Associazioni filo d’Argento e Dame di San Vincenzo.Presso il Centro di incontro è sempre attivo il servizio pasti dal lunedì al sabato. è garantita la presenza di assistenti domiciliari dipendenti della Comunità montana monte Cervino; per poter accedere al servi-zio è necessario contattare il Servizio sociale regionale (Coordinatore dei servizi per anziani d.ssa Andreotti Chiara 0166/62424).

tanti nell’agenda annuale della Amministrazione, e non soltanto al periodo carnevalesco, del Piccolo Sindaco e della sua giunta. Il ringraziamento va in particolare al Presidente del Comitato, Luca Bertuletti, a Rosetta Ciardullo, anima del Carnevale, al braccio operativo del Comitato, Vittorio Vaccaro, a mirella montini, Patrizia Damay, Biagio Vitola, grazia Ciano, Susy Vout, Bruna Vout, ezio Venturini, Bruna oberto.Per tutti coloro che volessero entrare a far parte dell’Associazione “Carnevale dei Piccoli di Saint-Vincent” o anche per semplici infor-mazioni sulla storia e sulle attività del Comitato si invita a non esitare a contattare:

La sede di via Chanoux, 37(Saint-Vincent): 0166 512073Rosetta: 0166 512887Bruna: 0166537495

BATAILLe De ReIneS“Belote” di Patric Tuberlini, francesco favre, Jean-Paul grange, Yuri Cambazzu e Raffaele Duguet si è guadagnata l’acceso per la finale regionale de la “Bataille de reines” vincendo la propria categoria (3° cat. con 495 Kg di peso) nella elimina-toria del 31 luglio tenutasi a fromy.“Belote”, giovane reina di 4 anni ha già all’attivo 6 vittorie e il trofeo 2010 manzi Ville d’Aoste.

TRASPoRTIAl fine di favorire il collegamento con la stazione ferroviaria di Châtillon da parte degli studenti e lavoratori pendolari, si comunicano le seguenti variazioni di orario della navetta della linea “Saint-Vincent – Châtillon” limi-tatamente al periodo scolastico:Anticipazione della partenza dalle ore 6.45 alle ore 6.34 della navetta da fra-zione Cillian in direzione Châtillon f.S.Posticipazione della partenza dalle ore 14.00 alle ore 14.05 della navetta da Châtillon f.S. in direzione Saint-Vincent

A.S.D. monTe CeRVIno CALCIoCon circa 200 iscritti, dalla categoria piccoli amici fino agli allievi, Il monte Cervino Calcio è una delle realtà sportive giovanili più attive e vivaci del nostro territorio.Anche nell’ultima stagione calcistica non sono mancati successi sul campo e impegno agonistico: si sono regi-strate le vittorie nei tornei di San grato e di Serravalle (categoria esor-dienti '98, allenatore Pavia) e nel tor-neo di Luserna (categoria esordienti '99, allenatore grenier) oltre ad ottimi piazzamenti in altre manifestazioni: 2° posto ad un torneo di Viareggio (cat. pulcini 2000, allenatore Barreca), e 3° posto (cat. pulcini ’01, allenatrice Bancod). 2° posto (cat. esordienti '99, allenatore grenier), 3° posto (cat. esordienti '98, allenatore Pavia), 3° posto (cat. giovanissimi '96, allena-tore Chirico) e 2° posto (cat. allievi '95, allenatore Deiana).

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A partire dalla scorsa stagione l’A.S.D. monte Cervino ha otte-nuto l’affiliazione al novara Calcio: i migliori giocatori di ogni annata

hanno potuto disputare così una seduta di allenamento presso il cen-tro sportivo di “novarello”. La col-laborazione è poi continuata con la

118:I Volontari del soccorso di Châtillon e Saint-Vincent, asso-ciazione nata nel 1978 e da sempre attenta alla salvaguar-dia delle persone e del ter-ritorio, organizzano un corso di primo soccorso rivolto alla popolazione in programma a Châtillon presso la saletta espo-sitiva dell'ex-Hotel Londres:

trasferta in Valle di alcuni istruttori del novara Calcio i quali hanno svolto due allenamenti con le squa-dre dei pulcini e degli esordienti.La prima squadra, allenata dagianluca marcellan, è iscritta al campionato di seconda categoria e potrà disporre di vari innesti sia dal settore giovanile (i giovani, classe 1992, Pavia, Vaccaro, freydoz, Vitale, giacometti) sia da altre formazioni.A tutti i ragazzi del monte CervinoCalcio, impegnati nelle varie cate-gorie, un augurio per una stagione ricca di successi sul campo sportivo, sempre nel rispetto del “fair play” agonistico e dell’avversario.

ComunITA’ monTAnA:nella giornata del 31 maggio 2011, in località Perolle di Châtillon, per il terzo anno consecutivo, la Comunità montana monte Cervino ha organizzato la giornata di Protezione Civile, durante la quale sono state coinvolte le classi prime delle scuole secondarie di primo grado dei dodici Comuni del comprensorio della Comunità montana monte Cervino (Istituzioni Scolastiche "Abbé Trèves", "Abbé Duc" e Istituto "Don Bosco"), con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani al volontariato sociale. Hanno collaborato all'organizza-zione dell'evento l'intero sistema

di Protezione Civile della Valle d'A-osta, il Corpo forestale Valdostano, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, il Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco, la federazione Regionale dei Volontari del Soccorso 118, il Soccorso Alpino Valdostano, la guardia di finanza, il Centro funzionale Regionale (ufficio meteorologico e l'ufficio Idrografico) e le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.I nostro studenti hanno potuto spe-rimentare “sul campo” come agire in caso di emergenza: dall’effettua-zione di una chiamata d'emergenza fino all’esecuzione di un massaggio cardiaco.

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DeSK InfoRmAzIonIInes molteni, di InSaintVincent, con le ragazze che si sono alter-nate al desk informazioni nella galleria civica di via Chanoux durante l’estate (da sx, Stephanie Ramolivaz, Alessandra Canale, marianna martino, nicole Vallet, Tania Bevacqua, michela Trecate, Raffaella de Cio), un ringraziamento a tutto il team per la competenza, la gentilezza e la professionalità dimostrate.

Entra nella squadraScegli tu a cosa vuoi aderire!

Diventare Volontario del Soccorso è facile!Info: 0166-62667 www.volontaridelsoccorso.it

Via E. Chanoux, 179 Châtillon (AO)

- Soccorso Sanitario- Trasporti Sanitari Secondari- Assistenza a manifestazioni- Sensibilizzazione Sanitaria

emergenza sanitaria

- Logistica

- Montaggio Tende di Protezione Civile- Prevenzione

- Tutela e Protezione dell’Ambiente

protezione civile

- Trasporto diversamente abili- Trasporti Sanitari a Valenza Sociale

- Promozione e Tutela dei Diritti Umanie della Qualità della Vita

servizi sociali

dalle 20.30 alle 22.30 per un totale di 16 ore nelle giornate di lunedì 03/10/2011, mercoledì 05/10/11, lunedì 10/10/2011, mercoledì 12/10/11, venerdì 14/10/11, lunedì 17/10/11, mercoledì 19/10/11egio-vedì20/10/11Durante il corso, interamente gra-tuito, verranno insegnate nozioni basilari per un primo soccorso effi-cace e tempestivo. A tutti gli iscritti

con un minimo di 14 ore di fre-quenza sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Le iscrizioni (max 40 persone) sono aperte fino alle 16.00 del 30 settembre.Per info e iscrizioni 0166-62667grazie al prezioso contributo della popolazione con la donazione del 5x1000, dal 2005 è stato introdotta la sperimentazione di un servizio di reperibilità Punto DAe, progetto

che prevede la reperibilità di un volontario abilitato all'uso del defi-brillatore semi-automatico. grazie al contributo del 2008 è stato possibile acquistare una vettura a trazione integrale, idonea alle con-dizioni stradali della nostra regione, mentre con il contributo del 2009 è stato inserito in organico un infer-miere professionale specializzato in emergenze ed urgenze sanitarie.

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Museo Mineralogicoe Paleontologicodel Cenacolo Italo Mus

Proprio così, Saint-Vincent possiede, ed ora espone a turisti, scuole e residenti,

alcune centinaia di pezzi pregiati ed accuratamente classificati, in allesti-mento museale. La sede luminosa, le grandi teche di cristallo ed il contesto espositivo confortevole e panoramico ne sono le premesse; l’accoglienza attenta, gentile e competente ne fanno un’attrattiva di sicuro e cre-scente successo.

ma come si è arrivati ad un simile risul-tato? La storia è lunga ma può essere riassunta in poche parole. L’origine di tutto va ricercata nella passione di un gruppo di nostri compaesani, che nel corso degli anni ’70 decide di dar vita contemporaneamente ad una Borsa annuale di scambio del minerale e del fossile, da tenersi nel week-end dopo ferragosto, e ad una struttura stabile da intitolare museo minera-logico e paleontologico. Il Cenacolo Italo mus accoglie l’organizzazione di

una ricca collezionedi minerali e fossili a disposizione del pubblico

entrambe le attività. gli appassionati locali concedono una parte dei loro tesori, costituendo il nucleo origi-nale della collezione; i partecipanti annuali alla manifestazione ferra-gostana incrementano ogni anno il patrimonio con la loro quota.

molti sono i problemi per aprire un museo. I principali sono due: una sede adeguata (a norma) per il pubblico, e del personale disponibile (e competente) per l’apertura. Dopo parecchi anni di tentativi, entrambi i problemi sono stati risolti, almeno provvisoriamente, con le sole forze interne dell’associazione, che paga l’affitto della sede e gestisce la per-manenza negli orari di apertura. La generosità di alcuni soci e la dedi-zione di alcuni altri hanno permesso il miracolo. ora si spera che, con l’interesse dimostrato dall’ente pub-blico, una struttura più solida possa subentrare a queste forme di volon-tariato, con una nuova sede defini-

tiva, un personale professionale e un allestimento proponibile come meta turistica e didattica a livello europeo.

molti aspetti interessanti e curiosi della mineralogia sono illustrati nelle vetrine scintillanti. Dalla roccia madre al cristallo naturale alla gemma tagliata, tutte le “fasi” sono docu-mentate per certi minerali. Alcune proprietà particolari sono messe in evidenza, come la fluorescenza ai raggi ultravioletti. Le lenti consen-tono anche una visuale più ravvici-nata. I fossili sono rappresentativi di varie epoche, dal Paleozoico (a partire da 540 milioni di anni fa) con ad esempio i trilobiti, al mesozoico (a partire da 250 milioni di anni fa) con ad esempio le ammoniti, al Cenozoico (a partire da 65 milioni di anni fa) con gusci di invertebrati e splendidi ritrovamenti di scheletri interi.

Particolare rilievo merita il nutrito gruppo dei minerali valdostani. fra essi si annoverano oggetti prove-nienti dall’area del monte Bianco (essenzialmente quarzi, ma anche solfuri), rodingiti provenienti dall’a-rea ofiolitica tra Val d’Ayas e mont Avic (granato, vesuviana, epidoto,

via Ponte Romano 1811027 Saint-Vincent

sabato-domenica e festivi10-12,30 / 15,30-19

Tel. 348 [email protected]

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15Uno sguardo su...

Contatti:Aosta - Place Soldats de la neige, 2 | Tel. e fax 0165 216131Saint-Vincent - Via Vuillerminaz, 23 | Tel. e fax 0166 518165www.associazioneviola.it | [email protected]

viola . associazionea sostegno della vita dopo il tumore al seno

V.I.o.L.A. (a sostegno della vita dopo il tumore al seno) da 14 anni è presente ed attiva sul territorio valdostano nel sostenere sotto l’a-

spetto umano, psicologico e fisico le donne in terapia oncologica e le loro famiglie con un’offerta di servizi ed attività che possono essere complementari alle cure.V.I.o.L.A. si rende disponibile nel momento della dia-gnosi, durante e dopo le cure.Le attività che V.I.o.L.A. offre sono:• accoglienza ed ascolto: ad Aosta,il martedì dalle

16.00 alle 17.30, • accoglienza ed ascolto: a Saint-Vincent, il giovedì

dalle 15.00 alle 17.00;• gruppi di sostegno psicologico rivolti alle donne

colpite da tumore;

• sostegno psicologico ai partners e familiari; • corsi di autostima;• attività creative;• incontri con una senologa ogni primo mercoledì del

mese, dalle 15.30 alle 16.30 (su appuntamento);• servizio prestito parrucche;• formazione per volontari;• conferenze ed incontri con specialisti sulle pro-

blematiche dei pazienti oncologici e sulla preven-zione.

Iniziative avviate di recente:• corsi di Danza movimento Terapia (per armonizzare

mente e corpo);• corsi con fisioterapista (per la salute delle articola-

zioni e dell’osso);• corsi su controllo dello stress (per il benessere

psicofisico);• incontri con dietologa ogni secondo mercoledì del

mese, dalle 16.30 alle 18.00 (su appuntamento).

clorite...), minerali idrotermali prove-nienti dai classici siti a sud della Dora (granato, anfibolo blu, violano...), minerali di ambiente tettonico conti-nentale trasformati ad alta pressione (giadeite, granato, zoisite) nonché carbonati vari, pirite, oro nativo. Tutti quanti si presterebbero ad essere valorizzati mediante l’avvicinamento al contesto naturale di ritrovamento,

effettuabile con campioni di roccia, con gigantografie di ambienti natu-rali e con uscite guidate sul territorio. Infatti la tendenza per le collezioni museologiche va verso un maggiore inserimento culturale dei singoli oggetti proposti, che superi il sem-plice momento estetico. I pezzi valdo-stani di cui il museo è ricco mettono facilmente in relazione il minerale

con la montagna, con il lavoro e con la civiltà alpina.

molti appassionati e curiosi hanno già visitato il museo dal momento dell’apertura, a gennaio 2011. Dalle conversazioni con i nostri esperti e dai commenti sul registro, l’apprez-zamento è stato unanime e sincero.

Francesco Prinetti

granato da rodingite del mont AvicQuarzo del monte Bianco Vesuviana di Bellecombe

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Il centro diurno di Saint-Vincent gestito in convenzione con l’a-zienda uSL della Valle d’Aosta

dalla Cooperativa Saval, facente parte della Cooperativa Animazione Valdocco del Piemonte, è un servi-zio che si sviluppa nell’ambito delle attività del Dipartimento di Salute mentale dell’azienda u.S.L. della Valle d’Aosta e i suoi programmi rientreranno più specificamente nel progetto terapeutico-riabilitativo gestito sempre dal Dipartimento di Salute mentale.Il servizio, aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00, è utilizzato da soggetti di provenienza territoriale di cui la sof-ferenza psichica è riferibile a cause diverse e iscrivibili a riquadri psico-patologici diversi. Il centro propone attività e laboratori ( come per esempio il laboratorio di ceramica ) di tipo terapeutico e riabilitativo al fine di migliorare le competenze, le qualità, l’autonomia di ogni singola persona e sono, infine, finalizzate a impedire processi

di isolamento relazionale e di emar-ginazione e a prevenire e contenere il ricovero.Si organizzano attività ludiche, ricre-ative e di animazione al fine di migliorare l’aspetto socio-relazio-nale dell’individuo; oltre alle attività interne alla struttura (attività mirate a singoli progetti o di gruppo) sono promossi incontri di sostegno alla famiglia e di collega-mento con il territorio.gli utenti che frequenteranno il servizio troveranno uno spazio ben gestito con locali adeguatamente attrezzati per le attività oltre ad uno spazio cucina, dove poter pranzare insieme, bagni attrezzati e locali dedicati, con spiccate caratteristiche di accoglienza e vivibilità.Per accedere al servizio bisogna fare riferimento direttamente ai servizi socio – sanitari di zona essendo, appunto, un servizio in convenzione.Per ulteriori informazioni pos-sono, comunque, rivolgersi diretta-mente al Centro diurno al numero 0166513357 oppure telefonare al

signor Walter Alesina, responsabile del Centro, tel. 331/9881922.Le persone interessate potranno frequentare il centro con modalità differenti:• coloro che partecipano tutto

l’anno e a quasi tutte le attività proposte dal servizio

• coloro che frequentano solo ad alcune attività specifiche e nei momenti di interruzione stanno a casa

• coloro che nel periodo estivo par-tecipano ad alcune iniziative e durante il resto dell’anno si limitano a fare visite sporadiche al centro.

Il centro è un servizio aperto, flessi-bile e comunicante con i diversi ser-vizi socio-sanitari presenti sul territo-rio locale, è un luogo dove costruire nuove relazioni significative e miglio-rare la dimensione sociale dell’indivi-duo a partire dall’esperienza diretta dell’individuo, per arrivare a predi-sporre azioni che costituiscano espe-rienze dirette e pertinenti all’idea del futuro dell’individuo, attraverso un progetto personalizzato.

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centro diurnodi saint- vincent

Uno sguardo su...

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La nostra scuola

L'Istituzione scolastica “J. m. Abbé Trèves”, che offre un iti-nerario formativo dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, nelle sue varie sedi (capoluogo e moron), promuove ogni anno alcuni percorsi che uni-scono il cammino degli alunni dai tre ai quattordici anni. ecco alcuni di questi.

LA VoCAzIone muSICALegli alunni hanno l’opportunità di seguire un percorso musicale, che inizia dal primo anno di scuola pri-maria e si conclude con la scuola media ad indirizzo musicale (SmIm).nell’anno scolastico 2010/11la scuola primaria ha partecipato, per il nono anno consecutivo, al pro-getto di CAnTo CoRALe, finanziato dalla Biblioteca Comunale di Saint Vincent.La maestra di canto, Barbara grimod, ha condotto i bambini in un percorso musicale che si è sviluppato attorno al tema dell’unità d’Italia, attraverso un repertorio molto vario.

Al saggio finale “SeRAInCoRo”, che ha visto la partecipazione dei 184 bambini della primaria, sono inter-venuti anche i 41 alunni della Scuola media a Indirizzo musicale, guidati dai docenti di strumento (tromba, clarinetto, chitarra e pianoforte) ed accompagnati da 30 componenti delle bande giovanili di Châtillon e montjovet.

ACCogLIenzA e ConTInuITA’ogni anno l’istituzione organizza progetti di accoglienza per bambini e ragazzi del primo anno di ogni ordine di scuola e per alunni di madrelingua non italiana, al fine di favorire la socializzazione e l’inserimento.Annualmente prendono poi avvio dei progetti di continuità che permettono agli alunni degli ultimi anni di pren-dere contatto con la scuola che fre-quenteranno, facendo loro compren-dere il funzionamento della nuova organizzazione e aiutandoli quindi a superare alcune ansie. nell’anno scolastico 2010/2011 i bambini della nostra scuola dell’infanzia regionale

dall'infanziaalla secondaria

e quelli della classe prima di scuola primaria hanno interagito mediante attività in palestra, mentre le classi quinte della scuola primaria con le classi prime della scuola secondaria hanno costruito insieme dei giochi da tavolo.

eDuCAzIone ALLA SALuTeLe nostre scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia, partecipano al progetto “A scuola di Salute passo dopo passo”, promosso dall’uSL, che permette di far riflettere i bambini ed i ragazzi sui temi, oggi irrinunciabili, dell’alimentazione, dell’attività fisica, degli stili di vita equilibrata, attra-verso attività diversificate secondo l’età degli alunni.

LInguA e CReATIVITÀun’attenzione particolare viene posta all’educazione linguistica, mediante la partecipazione delle classi a con-corsi e progetti letterari di rilevanza regionale e nazionale.

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“SONO UNOCHE SOGNA FORTE”

incipit di Antonio Ferraraillustrazione di Rita Esposito

Gli Autori del racconto sono studenti delle scuole

Ist. Scolastica “Abbé J. M. Trèves” di S. Vincent AostaScuola Media Statale “A. Meucci” di Torino

“Collegio” Italiano “L. da Vinci” Bogotá-ColombiaIstituto Primaria “Sacro Cuore” di Salerno

Istituto Comprensivo “Mons. P. Guerriero” di Avella (AV)Istituto Comprensivo “R. Di Nicola” di Acerno (SA)

Istituto Comprensivo “A. Isoldi” di Polla (SA)Istituto Comprensivo “L. Da Vinci” di TorinoIstituto Comprensivo “Carducci” di Firenze

Scuola Media Statale “Lodrino” di Lodrino Svizzera

Edizioni BiMed Edizioni BiMedM30

“Sono uno che sogna forte” è un'avventura tra presente epassato, un viaggio tra il magico e il reale che un ragazzo,Matteo, compie con la sua amica Federica.È un percorso di maturazione in cui il protagonista cresce escopre qualcosa di sé e della sua storia, attraverso il raccontodi battaglie, marce, traversate e incontri aventi come sfondoil tempo in cui l'Italia è nata e anche l'Italia di oggi.Il Risorgimento, con al centro Garibaldi e la Spedizione dei Mille,visto con gli occhi di due ragazzi di oggi e pienamente vissutotra forti emozioni, sogni e grandi ideali.

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racconto edito e pubblicato. L’attività è stata possibile grazie al finan-ziamento da parte della Biblioteca Comunale e si è conclusa con la presentazione dei racconti alla fiera del Libro di Torino.già alla nostra scuola dell’infan-zia, gli alunni sono stimolati alla creatività e alla scrittura mediante la partecipazione al concorso lette-rario legato alla festa del Libro di Pont-Saint-martin. La scuola regio-nale, che vi partecipa da sette anni, quest’anno vi ha aderito in collabo-razione con l’Infanzia di emarèse, inventando una storia con un pirata protagonista. Lo scorso anno invece, la scuola regionale si è classificata al secondo posto con un racconto e con un bozzetto sul tema della pietra.

partecipa con alcune classi al Rally matematico, una competizione a livello regionale, in cui le classi si confrontano risolvendo problemi in collettivo. La nostra scuola ha vinto due volte il Rally matematico e si è piazzata per altre due volte al secondo posto.un’altra attività in cui le scuole pri-maria e secondaria di primo grado eccellono sono gli scacchi. I nostri ragazzi, guidati dal prof. Piccoli, hanno infatti vinto molti tornei a livello regionale ed hanno parteci-pato numerose volte alle selezioni nazionali.

Nadia Farina, Ivana DemarchiChiara Allera Longo

e Isabella Carena

Protagonista infatti era la pietra, ele-mento apparentemente inanimato, che racchiude però tante storie: nel nostro paese, gli elementi ispiratori sono stati il Ponte Romano e il vec-chio lavatoio di pietra.

e AnCoRAPer quanto riguarda la matematica la scuola primaria di Saint Vincent

Infatti le classi quinte di Saint-Vincent e le seconde della scuola media hanno aderito al format “Staffetta di scrittura creativa”, nel quale gli alunni hanno scritto un capitolo di un

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Studia con meIl 04 luglio u.s. ha visto l’avvio del primo turno del Progetto “Studia con me” per il periodo estivo. Tale progetto, nell’ambito delle azioni per il Piano di zona per il sub ambito 3, prevede il coinvolgimento di giovani studenti universitari residenti sul terri-torio della Comunità montana monte Cervino in qualità di tutor, bambini delle scuole primarie e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e del biennio delle scuole secondarie di secondo grado, anch’essi residenti sul nostro territorio.Si tratta di un’attività sistematica, strutturata e istituzionalmente presidiata di aiuto allo studio, finalizzata non tanto al recupero scolastico (in cui già le Istituzioni scolastiche sono impegnate da anni) ma, in termini più ampi, a sviluppare un approccio positivo allo studio da parte dei ragazzi. I tutor sono stati appositamente selezionati e formati con la collaborazione dell’università della Valle d’Aosta, facoltà di Scienze della formazione, del CTI di Aosta, dell’Azienda uSL, Distretto socio sanitario n. 3 e dell’Associazione Volontari del SoccorsoTale iniziativa, che pertanto si propone di integrare le politiche di promozione della famiglia con le politiche scolastiche, reperendo le risorse umane direttamente tra gli studenti universitari residenti nei 12 comuni della Comunità montana monte Cervino, ha visto un buon numero di adesioni, sia da parte dei giovani studenti universitari, sia da parte dei ragazzi.Dopo i colloqui di selezione, il numero totale dei tutor ammessi (studenti appartenenti sia a facoltà ad indirizzo umanistico che scientifico) è stato di ben 34 unità, mentre i bambini e i ragazzi interessati nella prima fase del progetto ha raggiunto il numero totale di 435 partecipanti su tutto il territorio della Comunità montana.I bambini della scuola primaria sono stati coinvolti presso i Centri di vacanza di Saint- Vincent, Châtillon, Chambave e Valtournenche, mentre i gruppi di studio sono stati attivati presso l’oratorio di Valtournenche nei pomeriggi di lunedì e venerdì per i ragazzi della Valtournenche e presso il Centro Hibou di Châtillon per i ragazzi del restante territorio (Comuni di Châtillon, Saint Vincent, emarèse, Pontey, Verrayes, Saint Denis e Chambave) nei pomeriggi di mar-tedì e giovedì per il gruppo scuole medie e nei pomeriggi di lunedì e venerdì per il gruppo scuole superiori. Il servizio è completamente gratuito per le famiglie ed al fine di facilitare la partecipazione è stato organizzato un servizio di tra-sporto con minibus.e’ prevista una seconda parte del progetto nella fase autunnale e invernale. Per informazioni e per adesioni al progetto è possibile contat-tare l’ufficio politiche sociali e attività ricreativo culturali della Comunità montana monte Cervino (( 0166/569724-25)

Maurizio Castiglioni

progetto 2011 del pianodi zona sub ambito 3

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"L’europa è la fede e la fede è l’europa”. Si conclude con que-

sto breve inciso il saggio storico “europa e fede” dello scrittore inglese Hilaire Belloc.Appartenente al “movimento di oxford”, un gruppo di intellettuali, religiosi e filosofi, tra cui il cele-bre cardinale John Henry newman, che, a metà ‘800, si opponevano attraverso scritti e pubblici dibat-titi al tentativo della monarchia inglese di imporre il controllo del Parlamento sulla Chiesa, Belloc dedica pesanti critiche ai suoi governanti.Secondo l’autore, l’Inghilterra da paladina della cristianità medie-vale, faro di civiltà e giustizia per il mondo intero, a causa delle scelte scellerate dei suoi regnanti (in pri-mis quella di creare una Chiesa nazionale Anglicana nel 1534, pro-vocando lo scisma dalla Chiesa Cattolica, a causa delle smodate ambizioni del proprio sovrano, Re

enrico VIII), aveva pervertito la propria natura favorendo l’arric-chimento di pochi e il dominio dei regnati sul popolo, nonché un rinnegamento della fede dei padri. Soltanto con un ritorno all’alveo cattolico, essa avrebbe ritrovato la propria natura e la propria mis-sione di guida in termini di pro-gresso e civiltà.La concezione economica allora dominante nel Paese, di stampo liberista e capitalista, esaltava infatti il profitto ed era poco sen-sibile alle necessità delle fasce più povere della popolazione e non apparteneva all’intima natura inglese. Secondo Belloc, la genesi di tale imbarbarimento dell’animo inglese, andava ricercata proprio nel momento del distacco da Roma e dal Papa. un ritorno alle radici cattoliche dell’Inghilterra (prima potenza mondiale dell’epoca) avrebbe significato il ripristino dei valori di solidarietà e sussidiarietà e restituito dignità a tutta la nazione.

Pur prendendo spunto da una accesa polemica con i governanti inglesi, l’analisi di Belloc aveva il pregio di indicare nella comune storia europea, nelle comuni radici cristiane la via attraverso la quale l’europa poteva ritrovare la sua “anima” a livello politico, sociale e culturale. Vissuto al tempo dei grandi imperi coloniali di fine ‘800, i cui contrapposti nazionalismi ave-vano reso nemiche le popolazioni europee, Belloc rivolge sostanzial-mente un invito a riprendere i valori e le forme di governo proprie della res publica christiana medievale: un modello politico di tipo federale, composto da stati sovrani, dove la sfera politica sia distinta dalla sfera religiosa. Secondo la sua concezione politica, nota con il nome di “distributi-smo” e sostanzialmente affine alla dottrina sociale della Chiesa, la società non è un prodotto dello stato (visione assolutista ed auto-ritaria) ma sono le aggregazioni

l'anima della valle d'aostabrevi cenni di storiaeuropea e valdostana

Alla ricercadi radici comuni

Sant'Anselmo d'Aosta mare di nubi, foto di Tonino Brancaccio

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umane naturali (famiglia, asso-ciazioni, gruppi,gilde), i cosiddetti “corpi intermedi” allo stato, che si formano e organizzano per rispon-dere alle esigenze comuni a più individui nel medesimo territorio (visione naturale e solidaristica). Questa secondo Belloc è la condi-zione sociale e politica prevalente durante i mille anni in cui l’europa è stata cattolica.La tesi sulla nascita di una nuova cultura comune europea di impronta cristiana a partire dal X-XI secolo è espressa molto bene nel libro di Jacques Legoff “Il Cielo sulla Terra. Le radici medievali dell’eu-ropa” in cui l’autore sostiene, tra le altre cose, che proprio nei secoli a torto tacciati di oscurantismo da buona parte della cultura illumi-nista e massonica, nasce molto semplicemente il “bello d’europa”, la struttura portante del futuro edi-ficio europeo, ossia le cattedrali, le università, le città, i commerci, le autonomie e gli statuti.

è attraverso questa fase gestatoria di forte impronta cattolica, tutto fuorché “epoca buia”, che prende corpo e si sviluppa il concetto stesso di europa e in cui giocano un ruolo fondamentale le due autorità per eccellenza, Impero e Papato, entrambe, ognuna nel suo ambito di competenza, emanazione dell’unica autorità divina, secondo le dottrine politiche di quel tempo.La parentesi di una cristianità unita, però, non durerà che pochi secoli: già all’indomani del sostanziale fallimento dell’esperienza delle Crociate (1291), a partire dal XIV secolo, con la guerra dei Cent’anni, il continente europeo vivrà, a parte rari intervalli, una serie infinita di conflitti armati, carestie e pesti-lenze: dalla stagione delle “guerre di religione” (XVI-XVII secolo) fino alle “Campagne napoleoniche” (XVIII-XIX secolo), dall’esplosione dei moti rivoluzionari per la caduta dei regimi monarchici (XIX secolo) fino alla ”immane tragedia” costi-tuita dalle due guerre mondiali del secolo scorso.Sarà soltanto all’indomani della caduta di Hitler che nel 1951, per iniziativa di uomini politici di ele-vato spessore morale e anche di profondi valori cristiani (De gasperi, Schuman, Adehauer) riprenderà vigore con la CeCA (Comunità eco-nomica del carbone e dell’acciaio…antesignana della futura unione europea) un processo di collabora-zione tra le varie nazioni europee, a partire da un pretesto econo-mico comune: quello di rinvigorire la disastrata economia post bellica. Dal punto di vista religioso, l’unità europea è spezzata dalla Riforma protestante che, negando il primato del Papa e abbandonando grande parte della dottrina sacramentale

cattolica, darà vita a tutta una serie di Chiese nazionali (come quella Anglicana per l’appunto) con propri riti e usanze, che porrà fine ad un linguaggio comune europeo, quello dei riti e delle celebrazioni, fino ad allora unico.Relegata al rango di Chiesa nazionale, la Riforma Protestante non sarà mai in grado di portare avanti un proprio concetto di unità civile e politica europea, relegando da un lato il credente ad un rap-porto personale ed intimistico con Dio, senza alcuna intermediazione (“L’isolamento dell’anima” per dirla con le parole di Belloc), dall’altro, ripristinerà il controllo sulla Chiesa locale da parte del Re, con evidenti e gravi conseguenze di commistione tra sfera religiosa e politica (termina la libertas ecclesiae, come nel caso della Chiesa d’Inghilterra, dove il Capo supremo rimane il Re e non più il Papa).Sarà soltanto la Chiesa Cattolica assieme ai Regni rimasti fedeli al Papa a continuare a coltivare una prospettiva di ampio respiro e a difendere la civiltà europea dal prin-cipale pericolo militare, rappresen-tato dai Turchi (emblematiche le vittorie di Lepanto -1571- e Vienna -1683- non a torto considerate di capitale importanza per la sopravvi-venza della cristianità). Anche la Valle d’Aosta, al pari dell’Inghilterra, può essere conside-rata figlia primogenita di quell’al-bero meraviglioso e munifico che è stato la cristianità medievale.Situata all’incrocio tra europa set-tentrionale e meridionale, lungo l’antica via francigena, in virtù di una posizione geografica strategica, ricca di risorse naturali stupende ma penalizzata da una conformazione

mare di nubi, foto di Tonino Brancaccio

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r A d I C I C o m u N I

montagnosa che limita lo sfrutta-mento del suolo, essa lega gran parte delle proprie vicende storiche alla dinastia Sabauda fin dall’XI secolo.Più in generale, la nostra Valle fa parte, a pieno titolo, della comune storia europea, a partire dai suoi albori: le vestigia romane che attri-buiscono ad Aosta il meritato titolo di “Roma delle Alpi”, la millenaria fiera di Sant’orso che testimonia la vitalità e l’intraprendenza dei com-merci medievali, l’età feudale con i castelli e i grandi ideali cavallere-schi, il gigante del pensiero filoso-fico, Sant’Anselmo d’Aosta, uno dei più brillanti teologi del suo tempo, Arcivescovo di Canterbury e fonda-tore della filosofia scolastica, che ricercava la conoscenza di Dio attra-verso l’utilizzo della ragione. Queste e molte altre motivazioni attestano l’indiscutibile appartenenza della nostra regione al comune patrimo-nio culturale europeo.A livello politico, il grande lascito dell’europa medievale è la nozione di governo locale, di autonomia, non disgiunto da un profondo senso religioso delle sue genti. A livello sociale, un grande spirito di labo-riosità e di appartenenza al terri-torio e alle sue tradizioni (la petite patrie), oltre all’espressione lingui-stica nell’idioma caratteristico della regione geografica (patois franco-provenzale).Storicamente, la nostra discendenza dalla cristianità medievale ha avuto come elemento caratterizzante la devozione mariana propria del clero, del popolo e delle famiglie, la tradizione della recita quotidiana del rosario in casa, presso il focolare domestico, o, comunitariamente, nei villaggi e il pellegrinaggio nei nume-rosi santuari dedicati alla madre di

Dio nei mesi estivi. Difficilmente si può comprendere la spiritualità del popolo valdostano senza fare riferimento alla devozione mariana della sua gente.Ciò che è considerata a livello mon-diale l’Inghilterra, ossia la nazione dove per la prima volta furono imposte restrizioni al potere regio (con la celebre “magna Charta” del 1215), su scala ridotta può essere considerata la nostra Valle con la sua Charte des franchises del 1191. ma questa analogia, prima ancora che celebrare la ricchezza della nostra tradizione, conferma come le radici della nostra storia e del con-cetto di autonomia affondino in un preciso tempo storico, Il medioevo.Questo concetto è valido per la nostra terra, per l’Inghilterra, per molte altre regioni geografiche europee (la Baviera, la Catalogna, i Paesi Baschi, la Savoia, etc.) e, più in generale, per l’europa tutta. Al fine di non disperdere l’immenso patrimonio culturale e morale della nostra tradizione, è fondamentale un ritorno alle radici storiche della nostra autonomia, là dove tutto ebbe inizio, nei secoli in cui nacque e si affermò il concetto di libertas e l’idea di governo locale, l’es-sere maitres chez nous, responsabili della gestione e della cura delle ric-chezze del territorio, amministratori attenti e non padroni assoluti del creato, che rimane un bene sostan-zialmente disponibile per l’uomo ma del cui buon uso Dio chiederà conto.Qui le radici della nostra autono-mia, del nostro sentire e del nostro essere comunità. una comunità in senso “orizzontale”, di pari, diversi nei ruoli ma uguali davanti a Dio. una comunità “verticale”, di gover-

nati e di governanti, ognuno rigo-rosamente inquadrato nel proprio status, in cui l’aspetto spirituale e religioso assumeva un ruolo posi-tivo e trainante. Qui l’alba del nostro concetto di democrazia e i primi vagiti di un auto governo che ora vediamo evo-luto: tutto ciò che la Valle d’Ao-sta sarebbe stata iniziò ad essere scritto nove secoli fa. Ciò che gli Stati uniti d’America “scoprirono” e trasmisero al mondo intero solo molto tempo dopo (dal 1776, anno della loro Indipendenza dalla madrepatria), ossia il diritto all’autogoverno, alla rappresen-tanza parlamentare e alla auto-determinazione dei popoli contro il potere iniquo dei governanti, il diritto ad essere nazione in quanto si è popolo, in quanto accomunati dai medesimi valori e dalle mede-sime tradizioni, e non per gli accordi e le ambizioni dei potenti di turno, tutto questo i nostri avi già lo vive-vano da centinaia di anni. Questo è il segreto della Valle d’A-osta, la ragione del suo successo e il motivo della sua floridezza. In ciò sta la sua intima essenza, la sua anima.Ancorata saldamente ai principi della propria tradizione che l’hanno resa celebre e, più di recente anche economicamente ricca, la nostra comunità saprà affrontare le sfide presenti e future che la attendono ed essere fino in fondo quel “flam-beau”, quella fiaccola, forse pic-cola per dimensioni ma luminosis-sima per intensità, che rischiari un poco questo nostro confuso mondo moderno che ha smarrito la sua anima.

Maurizio CastiglioniAssessore alla cultura

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