Iulm mat sup

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Matematica e materie scientifiche Matematica e materie scientifiche Adeguamento della didattica Adeguamento della didattica (Tecniche, strategie, strumenti (Tecniche, strategie, strumenti compensativi e dispensativi) compensativi e dispensativi) 28 ottobre 2010 28 ottobre 2010 ATTILIO MILO – INSEGNANTE DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – FORMATORE AID INCONTRI FORMATIVI sui Disturbi Specifici di Apprendimento per insegnanti della Scuola Superiore di 2° Grado

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Matematica e materie scientificheMatematica e materie scientifiche

Adeguamento della didatticaAdeguamento della didattica

(Tecniche, strategie, strumenti (Tecniche, strategie, strumenti

compensativi e dispensativi)compensativi e dispensativi)

28 ottobre 201028 ottobre 2010

ATTILIO MILO – INSEGNANTE DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO – FORMATORE AID

INCONTRI FORMATIVI sui Disturbi Specifici di Apprendimentoper insegnanti della Scuola Superiore di 2° Grado

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L’apprendimento della L’apprendimento della matematica è difficilematematica è difficile

Troppe volte provoca, negli allievi, un rigetto riassunto nell’affermazione, pronunciata quasi con orgoglio nel nostro paese:

“di matematica non capisco nulla”

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Già nel neonato sono presenti abilità nel

distinguere la NUMEROSITÀ

è in grado, infatti, di

orientare la sua

attenzione quando è

sottoposto a stimoli

con quantità diverse

Anche gli animali possiedono questa capacitàhttp://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Settembre_07/animali.htm

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Già in età pre-scolare i bambini possiedono una serie di abilità aritmetiche: risolvere semplici problemi quantitativi contare enumerare insiemi di oggetti formulare giudizi di quantità

queste sono abilità naturalioperazioni logiche dicorrispondenza biunivocaequivalenzaseriazione.

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DISCALCULIADISCALCULIA

Un disturbo delle abilità numeriche e Un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in aritmetiche che si manifesta in

bambini con intelligenza normale, bambini con intelligenza normale, che non hanno subito danni che non hanno subito danni

neurologicineurologici

Si può presentare associata a dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata

Christine Temple (1992)

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è una disabilità di origine congenita che impedisce a soggetti normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo (calcolo a mente, anche molto semplice, algoritmo delle operazioni in colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici come le tabelline), di processamento numerico (enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri).

Dunque riguarda la parte esecutiva della matematica e ostacola quelle operazioni che normalmente dopo un certo periodo di esercizio tutti i bambini svolgono automaticamente, senza la necessità di particolari livelli attentivi.

Come gli altri disturbi specifici dell’apprendimento ha elevate cause di origine familiare.

La D.E. ha elevati livelli di comorbidità con la dislessia evolutiva

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Sono molto numerosi i bambini che presentano disturbi nell’apprendimento matematico (si parla addirittura del 20-50% della popolazione scolastica), ma non tutti sono discalculici.

ed aritmetiche di base che poi interferiscono sulle prestazioni matematiche più generali.

Esse quindi non riguardano le abilità logiche vere e proprie.

L’alta percentuale con cui però si presentano i falsi positivi nella scuola potrebbe far pensare ad un problema di didattica sbagliata, per cui invece di potenziare le competenze matematiche innate, presenti già alla nascita e potentissime in età prescolare, le si fanno implodere, le si disattivano (Lucangeli)

LA MATEMATICA

Innanzi tutto non bisogna dimenticare che le difficoltà del bambino discalculico vanno considerate solo come difficoltà numeriche

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il contare utilizzando le dita (meccanismo utilissimo per apprendere l’abilità di conteggio e per automatizzare la corrispondenza biunivoca, l’ordine stabile e la cardinalità) all’ingresso a scuola, viene sostituito dai regoli che, basandosi invece su una rappresentazione di tipo geometrico e cromatico, allontanano il bambino dalla più semplice rappresentazione di quantità basata su meccanismi analogici favorita dalle dita.

(cfr. “METODO ANALOGICO” di Camillo Bortolato)

Le dita, il primo strumento di calcolo

L’uomo ha i numeri, possiamo dire, “sulla punta delle dita”. Se deve contare un insieme di oggetti, infatti, è portato a toccarli, uno ad uno, con la punta dell’indice, e il bambino in particolare, quando si trova in difficoltà nei calcoli, cerca spontaneamente aiuto sulle dita.

Il 5 romano ricorda le cinque dita della mano aperta e il dieci, le dieci dita delle due mani aperte

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è importante verificare (riferendosi alla diagnosi) fino a che punto è possibile spingersi nell’insegnamento di tali apprendimenti e capire invece quando è il caso di permettere (non senza aver prima insegnato come) l’utilizzo di strumenti compensativi quali la calcolatrice e la tavola pitagorica.

Il ragazzo discalculico non riesce ad automatizzare le procedure di calcolo e, in maniera più o meno grave, anche i meccanismi di lettura e scrittura del numero e i fatti numerici (es. tabelline)

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Di fronte invece ad un alunno con difficoltà specifiche in ambito matematico, l’insegnante deve avere le idee chiare sulle sue effettive difficoltà, che possono essere di vario tipo:

- fatica a leggere e scrivere i numeri

- fatica ad acquisire le procedure di calcolo

- difficoltà visuo-spaziali

- non acquisizione dei fatti numerici

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Il linguaggio matematico è un po’ come la lingua scritta: un sistema di simboli che deve essere appreso.Infatti costituisce l’oggetto di un’istruzione a partire dalla scuola elementare

Quindi come per la lingua i processi cognitivi che ne permettono l’apprendimento potrebbero essere geneticamente predeterminati e, in quanto tali, soggetti a possibili disfunzioni.

LINGUA DISLESSIANUMERI DISCALCULIA

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Le difficoltà di calcoloLe difficoltà di calcolo si distinguono indisturbi di base(conoscenza numerica)e indisturbi relativi al calcolovero e proprio.

Errori del sistema dei numeri di tipo:

semantico-----> 9 è minore di 5

lessicale ------> 319 (scritto) 312 (letto)

sintattico -----> 1492 (dettato) 10004100902 (scritto)

sintattico -----> 2006 (dettato) 2060 (scritto)(lessicalizzazione)

TRAN

SCO

DIFIC

A

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I fatti aritmetici sono conoscenze apprese e immagazzinate stabilmente nella memoria a lungo termine, che possono essere utilizzate in modo immediato e spontaneo.

2+3 = 5; 5x8 = 40; 12-4 = 8; 100:2 = 50

I calcoli sono essenzialmente procedure utilizzate per produrre risultati aritmetici.

Con l’esperienza e l’apprendimento alcune procedure di calcolo,

usate più comunemente,

si trasformano in fatti aritmetici.

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La tabellina è un calcolo?

La tabellina non è un calcolo

La tabellina è un automatismo

La verifica delle tabelline deve avvenire oralmente

La risposta del bambino deve essere rapida(circa 5 secondi)

Se impiega più tempo, la sua risposta è il risultato di una procedura o di

una strategia di calcolo.

Ciò significa che il bambino non ha

automatizzato la tabellina richiesta

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X 2 3 4 5 6 7 8 9

2 4

3 6 9

4 8 12 16

5 10 15 20 25

6 12 18 24 30 36

7 14 21 28 35 42 49

8 16 24 32 40 48 56 64

9 18 27 36 45 54 63 72 81

Nei raffronti internazionali di competenze matematiche, di gran lunga i migliori sono i cinesi, quelli della repubblica di Taiwan, e di Singapore.Non costringono i bambini ad imparare la tabellina fino a nove per nove.Tanto per cominciare, i bambini non devono imparare la tabellina dell’uno.In secondo luogo, non imparano 3x5 e 5x3.Imparano 5x3 nella tabellina del tre, ma la tabellina del cinque comincia dal 5x5, che ovviamente non rientra nelle tabelline precedenti del due, del tre e

del quattro.

Questo metodo non solo riduce il carico mnemonico da 81 a 36 dati, ma aiuta il bambino a capire che 3x5 e 5x3 sono equivalenti…….(Brian Butterworth)

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E’ abbastanza comune trovare che i discalculici comprendano la struttura concettuale del problema aritmetico,

ma commettano qualche errore nella rappresentazione dei numeri o negli algoritmi di calcolo.

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I disturbi aritmetici sono

stati meno studiati di quelli

della lettura e le conoscenze

sugli antecedenti, sul

decorso, sui correlati e

sull’esito sono, allo stato

attuale, piuttosto limitate.

Di norma, sembrano non

pregiudicare la vita al di

fuori della scuola

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Non esitono molti studi di

popolazione sulla Discalculia

Evolutiva, ma i dati riportati

da diversi studiosi oscillano

tra il 3%3% e il 6%6%, in

relazione alle diverse età del

campione e ai diversi criteri

diagnostici adottati, e non

sembrano esservi differenze

significative tra maschi e

femmine.

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L’alunno con Discalculia spesso si confonde con gli altri alunni con scarso rendimento.

per avere un rendimento solo accettabile,per avere un rendimento solo accettabile,deve utilizzare una gran quantitàdeve utilizzare una gran quantità

di di ENERGIAENERGIA e di e di TEMPOTEMPO

Ma esisteuna grossadifferenza

A causa della non acquisizione degli automatismi di calcolo,

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I dislessici hanno I dislessici hanno un diverso modo un diverso modo

di imparare,di imparare,

ma ma comunque comunque imparanoimparano..

Gli insegnanti devono trovareGli insegnanti devono trovarediversi stili di insegnamentodiversi stili di insegnamento

per adattarsi aiper adattarsi aidiversi stili di apprendimentodiversi stili di apprendimento

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Il compito deve essere difficile quel tanto che basta per far progredire la conoscenza,

e facile al punto di rendere più probabile il successo che l’insuccesso

“Sfida cognitiva ottimale”

S. Harter, 1978, 1982

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GLI STRUMENTI CHE…

AIUTANO AD IMPARARE

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GLI STRUMENTI CHE TUTTI GLI INSEGNANTI POSSONO USARE

SENZA DOVER … IMPARARE

Con una scrittura chiara:

GRANDEE

STAMPATELLOMAIUSCOLO

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Leggere ad alta voce un testo è un processo Leggere ad alta voce un testo è un processo automatico di transcodifica che oggi può essere svolto automatico di transcodifica che oggi può essere svolto facilmente da un computer. Questi programmi, che si facilmente da un computer. Questi programmi, che si avvalgono di avvalgono di sintesi vocalesintesi vocale, non sono in grado di , non sono in grado di comprendere ciò che leggono, ma trasformano un comprendere ciò che leggono, ma trasformano un compito di lettura in un compito di ascolto.compito di lettura in un compito di ascolto.Questa trasformazione è di grande utilità per il Questa trasformazione è di grande utilità per il dislessico che così può ascoltare un testo, ripetendo dislessico che così può ascoltare un testo, ripetendo l’operazione tutte le volte che gli è necessario.l’operazione tutte le volte che gli è necessario.

Blah, Blah,.. Blah, blah

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DAL TESTO ANALOGICO A QUELLO DIGITALEDAL TESTO ANALOGICO A QUELLO DIGITALE

SOFTWARE SOFTWARE OCROCR TRASFORMA TRASFORMAIMMAGINE DIGITALEIMMAGINE DIGITALEIN TESTO DIGITALEIN TESTO DIGITALE

SCANSIONE

IMMAGINE

SOFTWARE CONSOFTWARE CONSINTESI VOCALESINTESI VOCALE““LEGGE” IL TESTOLEGGE” IL TESTO

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LA PROCEDURA RESTA COMUNQUELA PROCEDURA RESTA COMUNQUE

ABBASTANZA LABORIOSAABBASTANZA LABORIOSA

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IL LAVORO SAREBBESICURAMENTE MINORESE TUTTI I TESTIFOSSERO GIÀIN FORMATO DIGITALE!

www.biblioaid.org

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- permette di leggere, direttamente all'interno del testo, i PDF (libri digitali) con un lettore dedicato e di scegliere sezioni di brani, box di testo o elenchi- aggiunge la sintesi vocale ai più comuni programmi di scrittura (Word e Writer) e consente quindi, utilizzando contemporaneamente sia il controllo vocale che il correttore ortografico, di compensare le difficoltà di scrittura- contiene una calcolatrice con cui legge numeri, operazioni e semplici formule matematiche per risolvere problemi aritmetici

•La creazione automatica di file audio in formato MP3 a partire dal testo selezionato (audiolibri).•La gestione con un solo clic di tutti i file MP3 creati dalla sintesi vocale Loquendo.•L'ambiente di studio PDF, all'interno del quale è possibile:

• la lettura in modalità "karaoke" direttamente all'interno del libro o testo digitale in PDF

• la lettura continua con "point&click" senza dover selezionare il testo

• utilizzare gli strumenti di studio disponibili nell'ambiente, con salvataggio del PDF editato.

•La Calcolatrice con Sintesi Vocale, evoluzione di quella già presente in Carlo Mobile.

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Dspeech

(http://dimio.altervista.org/ita/)

FREEWARE (gratis)

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L’utilizzo del computer aumenta il livello di autonomia del dislessico e gli consente di studiarecome gli altri, senza necessariamentedipendere da un lettore.L’uso degli strumenti compensativideve essere costante, altrimentifinisce per essere un ostacolo,piuttosto che una facilitazione.

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l’uso del computeracquista un ruolo strategico, sia come presentatore “amichevole” e “interattivo” dei concetti da apprendere, sia come presentatore

“instancabile” di situazioni ed esercizi, con l’indubbio vantaggio di fornire un feedback immediato ma non giudicante, della prestazione dell’alunno.

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STRUMENTI COMPENSATIVI

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un sistema dinamico e interattivo che puo' essere facilmente integrato nella pratica didattica per migliorare l'insegnamento e l'apprendimento dell'algebra, degli insiemi numerici e delle funzioni

www.alnuset.com

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un'applicazione per lo studio di algebra e geometria.Permette di disegnare forme geometriche e grafici di funzioni e di modificarli in tempo reale

WWW.GEOGEBRA.COM

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http://sketchup.google.itPROGRAMMA GRATUITO DI DISEGNO 3D

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http://users.libero.it/prof.lazzarini/voce03.htm

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MAPPE CONCETTUALIuno strumento per rappresentare

la struttura della conoscenza

UTILITA’ DELLE MAPPE

Valide in molte discipline

Per compiti diversi

Per stili di apprendimento diversi

In tutti i gradi di scuola

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Le mappe concettuali si caratterizzano per il loro orientamento spiccatamente cognitivo, che le rende particolarmente utili in contesti quali la gestione della conoscenza, la formazione, la risoluzione di problemi.

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Al contrario le mappe mentali, maggiormente orientate all'ambito creativo, sono utilizzate in chiave evocativa

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Di un rotolo di spago una commessa per confezionare pacchi ne utilizza i 3/10 al mattino e i 7/20 al pomeriggio.Di un rotolo identico una seconda commessa ne utilizza 1/10 al mattino e 7/15 al pomeriggio.Quale commessa ha utilizzato più spago e quanto in più dell’altra?

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?

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Il paradosso consiste nel fatto che i due triangoli hanno gli stessi vertici e, quindi, dovrebbero avere le stesse superfici di 32.5 unitàq ; in quello di destra compare un buco di 1 unitàq. I triangoli e i poligoni componenti sono gli stessi e la somma delle loro aree e’ pari a 32. Come si spiega?I due triangoli sembrano tali ma, in effetti, sono quadrilateri; ovvero l’ipotenusa del triangolo giallo non è allineata con l’ipotenusa del triangolo verde. Calcolando l’area del triangolo i cui lati sono dati da {ipotenusa triangolo giallo,ipotenusa triangolo verde, ipotenusa del triangolo complessivo}, si ottiene un’area di 0.5 unitàq. Nel triangolo di sinistra il triangolo errore (chiamiamolo così) e’ posizionato all’interno dell’ipotenusa; nel triangolo di destra, all’esterno.Ora i conti tornano: a sinistra abbiamo 32.5 (area del falso triangolo) - .5 (area del triangolo errore) = 32 (area totale dei componenti); a destra abbiamo 32.5 (area del falso triangolo) + .5 (area del triangolo errore)- 1.0 (buco) = 32 (area totale dei componenti).

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3 cm

4 cm

X

Ma senza esagerare!

? Trova la X

ECCOLA !

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CO

OP

ER

ATIV

E

CO

OP

ER

ATIV

E

LEA

RN

ING

LEA

RN

ING

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LE VERIFICHE• Utilizzare esclusivamente o prevalentemente verifiche orali programmate

e guidate con domande circoscritte e univoche (non domande con doppie negazioni)

• Verifiche scritte in stampatello maiuscolo, se pare utile, corpo16

• Preferire le verifiche strutturate

• Partire dalle richieste più facili aumentando gradualmente la difficoltà

• Garantire tempi più lunghi al dislessico o/e verifiche più brevi

• Preferire i test di riconoscimento, a quelli di produzione

• Formulare le consegne sempre anche a voce(per es. “sbarrare le risposte giuste”, “non scrivete a matita”)

• Esplicitare l’indicatore (dato osservativo che dà informazioni su di un dato fenomeno): comprensione? Produzione?

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VALUTAZIONE

• Non calcolare gli errori di calcolo

• Non calcolare gli errori di trascrizione

• Non correggere e non calcolare gli errori ortografici

• Non calcolare il tempo impiegato

• Tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti (progressi)

• Premiare i progressi e gli sforzi (rinforzo autostima)

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L'alunno dislessico non ha bisogno di sconti,

ma di una valutazione formativa che sappia davvero verificare le competenze acquisite e

far emergere gli apprendimenti che, nonostante le difficoltà, vengono raggiunti.

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Consentite che la restituzione della comprensione di un testo o di un apprendimento avvenga con modalità multisensoriali: una registrazione, una presentazione in power point, una tabella, un diagramma, una raccolta di foto, una mappa concettuale, ecc

Supportate la comprensione dei testi con immagini specifiche, con grafici e schemiSupportate l’apprendimento dai libri con documentari, materiali multimediali, film, audiolibri, libri digitali, che possano fornire le medesime competenze

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http://www.librodiscuola.altervista.org

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Per gli studenti con problemi di memorizzazione e che faticano a prendere appunti, fornite gli appunti o gli schemi delle lezioni già preparati e magari affiancate al ragazzo con DSA un compagno che possa scrivere gli appunti per lui (ma su sua indicazione e non al posto suo)

Alternate fasi di concentrazione nel lavoro (sia scrittura sia lettura sia ascolto sia verbalizzazione) con fasidi “decompressione”. Questisuggerimenti, utili per tutti gli allievi, sono indispensabili per quelli cui viene richiesto uno sforzosupplementare di attenzione e di concentrazione, come nel caso degli allievi con DSA.

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Iacopo, II Istituto TecnicoChe strategia usi per compensare il DSA?

Nulla….

La calcolatrice?

Solo in fisica, lì è obbligatoria, in matematica non si può

A casa la usi?

No, preferisco fare i calcoli a mano

La videoscrittura?

Si, in laboratorio di informatica, li sono bravo

E per la lettura come fai?

Tipo?

Studiare storia, scienze, italiano….

Sto attento in classe e vado benissimo, non ho bisogno di leggere

Biancardi, 2007

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Lucia, I Socio Pedagogico

Che strategia usi per compensare il DSA?

In inglese uso il P.C., guardo i libri delle medie per trovare le parole.

In matematica faccio esercizi aggiuntivi

Qualcuno ti aiuta a studiare nell’extra scolastico?

No. I miei genitori volevano qualcuno, ma io ho rifiutato, non ne ho bisogno

Biancardi, 2007

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Sara, I Istituto Alberghiero

Che strategie usi per compensare il DSA?

Ripetere molto a casa le materie da studiare. A scuola uso la calcolatrice. Anche gli altri la usano. Nelle verifiche loro non possono e io si, siamo d’accordo che faccio finta di non farmi vedere dalla Prof.

La Prof. quando ho bisogno di studiare mi fa al PC o cassette audio i riassunti delle pagine. Le interrogazioni sono programmate a me sempre, per gli altri a volte. E’ la Prof. a dirmelo in privato, gli altri compagni non lo sanno

Biancardi, 2007

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Giulia, I Liceo Linguistico

Che strategie usi per compensare il DSA?

C’è una persona che legge al posto mio, ci metterei troppo tempo e poi continuo a sbagliare le parole e non capisco niente.

A casa uso la calcolatrice, ma a scuola il Prof. non la vuole; quando faccio radici cubiche non riesco

La Prof. di Italiano mi interroga anche chiamandomi fuori e fa interrogazioni programmate.

Poi nessuno mi fa leggere ad alta voce in classe, ma niente altro.

Qualcuno ti aiuta a studiare nell’extrascolastico?

Non a studiare, ma a leggere. Solo mi leggono a voce alta, poi gli schemi li faccio io, come mi ha insegnato Francesca ( Tutor ) e poi ripato con li schemi davanti

Biancardi, 2007

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Certificata formalmente come disabilità

La dislessia può essere

Diagnosticata da uno

specialista

Tutele previste dalla L.104/92, compreso

insegnante di sostegno

Diagnosticata da uno

specialista

Personalizzazione degli interventi:

strum. compensativimisure dispensative

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ORDINANZA MINISTERIALE N. 40 Prot. n. 3744 8 aprile 2009Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2008/2009.

VISTA la C.M. prot. n. 1787 del 1° marzo 2005, relativa agli alunni affetti da dislessia;

•ART. 6DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame, un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso.2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.•ART 12.7La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.), sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.Si richiama l’attenzione ricordando che i ragazzi segnalati per D.S.A, hanno diritto ad avere un allegato riservato relativo al loro percorso educativo personalizzato comprensivo degli strumenti di valutazione adottati in corso d’anno.

Per quanto riguarda l’uso degli strumenti informatici si fa presente che le prove vengono inviate in cartaceo e potranno essere scannerizzate a scuola dopo l’apertura dei plichi.

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NOTA MIUR n. 5744 del 28.05.2009Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento – DSA

In sede di scrutinio finale, appare doveroso che i Consigli di classe valutino con particolare attenzione le situazioni concernenti gli allievi con DSA, verificando che in corso d'anno siano state applicate le indicazioni inserite nelle note emanate da questo Ministero (nota 5.10.2004 prot. 4099/A/4 - nota 5.01.05 prot. 26/A - nota 1.03.2005 prot. 1787 - CM 10.05.2007, prot. 4674) e siano stati predisposti percorsi personalizzati con le indicazioni di compenso e dispensa, e considerando in ogni caso se le carenze presenti in questi allievi siano o meno da imputarsi al disturbo di apprendimento.

Come noto, in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte, in particolare da quelle di lingua straniera e dalla prova scritta nazionale prevista per gli esami conclusivi della scuola secondaria di I grado. Le oggettive difficoltà degli studenti dovranno essere pertanto compensate mediante l'assegnazione di tempi più distesi per l'espletamento delle prove, l'utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni opportuno strumento compensativo, valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.

Con specifico riferimento agli esami di Stato conclusivi della scuola secondaria di II grado, la Commissione esaminatrice terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari e l'utilizzo dei mezzi compensativi più sopra menzionati.

Si ricorda, altresì, che, nel diploma finale, nelle certificazione sostitutive, nonché nella pubblicizzazione degli esiti conclusivi degli esami, non deve esservi menzione delle misure compensative disposte nei confronti degli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento.

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In data 19 agosto 2009 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il

DPR n. 122 del 22 giugno 2009

contenente il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli

alunni

L’articolo n. 10riguarda direttamente gli alunni con

DSA.

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Art. 10 – Valutazione degli alunni con DSA –

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 (GU n. 244 del 18-10-2010)

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimentoin ambito scolastico

Art.1_Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculiaLa presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali

disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati "DSA"

Art.2_Finalitàa) garantire il diritto all'istruzione;b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire

una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori alle problematiche legate ai DSA;f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Art.3_Diagnosi1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dalSSN a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola. Ove non fosse possibile

la medesima diagnosi sarà effettuata da specialisti o strutture accreditate.2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano

persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare, previa apposita comunicazione alle

famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA.L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

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Art.4_Formazione nella scuola1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente

e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, è assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate.

2. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.

Art.5_Misure educative e didattiche di supporto1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti

dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.

2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono:a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata;b) l'introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative da alcune prestazioni;c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano

la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero.

3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio pervalutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.4. Agli studenti con DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione,

anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.

Art.6_Misure per i familiari1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA

impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.

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”Non c’è peggiore ingiustizia del dare cose

uguali a persone che uguali non sono”

Don Lorenzo Milani

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E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o

lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto,

il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri

della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il

piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo

triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante

come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.

"DIARIO DI SCUOLA“Daniel Pennac - 2007

Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.

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… ed oratocca a

voi