ITCG CERBONI Portoferraio. I percorsi di alternanza scuola-lavoro Art. 4 della Legge n. 53 del 2003...
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ITCG CERBONI Portoferraio
I percorsi di alternanza scuola-
lavoro Art. 4 della Legge n. 53 del 2003 Decreto Legislativo n° 77 del 2005 D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010, recante revisione
dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010, recante norme concernenti
il riordino degli istituti professionali D.P.R. n. 88 del 15 marzo 2010, recante norme concernenti
il riordino degli istituti tecnici
MIUR USR per la ToscanaDirezione Generale
27/02/2015 2
La percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe
essere inferiore al 10%
La percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe
essere inferiore al 10%
La dispersione scolasticaObiettivi di Lisbona
Lisbona 2020
Lisbona 2020
Obiettivi Lisbona2000-2010
Obiettivi Lisbona2000-2010
Obiettivi Lisbona2010-2020
Obiettivi Lisbona2010-2020
Obiettivo:
10%
EU
20,0%
Italia
25,1%
Tassi di abbandono2000
Obiettivo:
10%
EU
14,4%
Italia
19,2%
Tassi di abbandono2010
Ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno nell’UE
27/02/2015 3
Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
Dante Alighieri –La Divina
Commedia –Inferno (Canto 26)
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«Capitale umano»
•Competenze (skill)•Capacità di trasformare le competenze in organizzazione produttiva (dexterity)•Visione critica (judgement)
Adam Smith
«Le persone, e la loro capacità produttiva, sono la ricchezza delle nazioni.»
Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (1776)
27/02/2015 5
Mondo del lavoro
Mondo della Scuola
IERI
DiplomiDiplomiQualificheQualifiche
Formazione Formazione AddestramentoAddestramento
27/02/2015 6
OGGI
Filiera formativa
Filiera produttiva
Intercettazione fabbisogni – Declinazione competenze Alleanza formativa
27/02/2015 7
Come ha risposto la scuola
Riordino secondo ciclo
IFTS - ITS
Percorsi I&FP
Poli tecnico-professionali
27/02/2015 8
Mondo del lavoro
Profilo professionale
Organizzazione scolastica
Interazione con mondo del
lavoro
Coerente approccio
metodologicoOrientamento
Studente
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Problem posing
Problem solving
SimulazioneAlternanza
scuola-lavoro
27/02/2015 10
Profilo professionale dei docenti
Nuove competenzeNuove competenze
NONO trasmettitore di conoscenze SI SI facilitatore dello sviluppo delle competenze
1127/02/2015
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La fase sperimentale
La fase sperimentale di ordinamento Il riordino del secondo ciclo
Legge n. 53/2003
D.lgs. D.lgs. N. N. 77/200577/2005
2010/20112010/2011Riforma Riforma superiorisuperiori
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La legge Moratti
Art. 4.(Alternanza scuola-lavoro)
Fermo restando quanto previsto dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, al fine di assicurare agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, come modalità di realizzazione del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica e formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, che assicuri ai giovani, oltre alla conoscenza di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro …………..
LEGGE 28 marzo 2003, n.53
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Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro,
a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53
La fase sperimentale di ordinamentoLa fase sperimentale di ordinamento
Il presente decreto disciplina l'alternanza scuola-lavoro, di seguito denominata:«alternanza», come modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei, sia nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. …………..
I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto laresponsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. Le istituzioni scolastiche e formative, nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, destinano specifiche risorse alle attività di progettazione dei percorsi in alternanza scuola-lavoro.
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Il riordino del secondo cicloIl riordino del secondo ciclo
ART. 2(Identità dei licei)
Nell'ambito dei percorsi Iiceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d'intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'approfondimento può essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio.
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Il riordino del secondo cicloIl riordino del secondo ciclo
ART. 5(Organizzazione dei percorsi)
1. I percorsi degli istituti tecnici sono riordinati secondo i seguenti criteri:………..………..2. l percorsi di cui al comma 1 hanno la seguente struttura:………..e) si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con
particolare riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l'analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all'uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio.
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Il riordino del secondo cicloIl riordino del secondo ciclo
ART. 5(Organizzazione dei percorsi)
1. I percorsi degli istituti professionali sono riordinati secondo i seguenti criteri:
………..………..2. l percorsi di cui al comma 1 hanno la seguente struttura:………..d) si sviluppano soprattutto attraverso metodologie basate su: la didattica
di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; l'orientamento progressivo, l'analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; il lavoro cooperativo per progetti; la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l'uso delle tecnologie e del pensiero creativo; la gestione di processi in contesti organizzati e l'alternanza scuola lavoro.
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UN NUOVO MODO DI FARE SCUOLA
per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base,l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro utilizzando
“l’azienda come aula”o
“l’aula come azienda”
Cosa è l’alternanza scuola-lavoroCosa è l’alternanza scuola-lavoro
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Cosa richiede alla scuolaCosa richiede alla scuola
Richiede alla scuola di:
• comprendere che cosa e come si apprende in contesti di lavoro• Il passaggio culturale da:
Sistema scuola-centrico(l'equivalenza educazione=istruzione=scuola=rapporto educatori professionisti/
giovani)A
Sistema formativo allargato – Sistema formativo integrato – Processo formativo policentrico
• valorizzare il learning by doing• valorizzare i percorsi del pensiero concreto
(che ha a che fare con gli eventi della vita, delle cose concrete, con la soluzione di problemi, con la comprensione dei vissuti, delle relazioni, con la catalogazione e sistemazione delle conoscenze acquisite, anche di ordine non materiale)
• misurarsi con l’apprendimento per competenze
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Le finalità Le finalità
I percorsi di formazione in Alternanza Scuola-Lavoro sono realizzati con l’obiettivo di:
attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;
arricchire la formazione acquisita dagli studenti nei percorsi scolastici e formativi, con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
realizzare un organico collegamento delle istituzioni
scolastiche e formative con il mondo del lavoro, consentendo la
partecipazione attiva di tali soggetti nei processi formativi;
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
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Si realizza all’ interno dei percorsi curriculari ed implica:
Come si realizzaCome si realizza
• l’articolazione modulare del piano di studio• l’equivalenza tra le attività che si svolgono in aula
e quelle che si realizzano parallelamente in alternanza
Un percorso di alternanza scuola-lavoro può
essere costituito dall’uso di diverse forme su
più anni, in relazione agli obiettivi specifici di
orientamento, di conoscenza del mondo del
lavoro o di sviluppo di competenze tecniche.27/02/2015
Come si realizzaCome si realizza
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Questo percorso costituisce una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze realizzate sul posto di lavoro. Non deve essere collocato in un momento qualsiasi di un percorso, ma al contrario va programmato e strutturato, anche in più periodi, all’interno del percorso di formazione.
Rispetto alle varie tipologie di stage, tirocini formativi, lavoro in apprendistato, l’Alternanza Scuola-Lavoro presuppone un’azione di conversione culturale ed organizzativa molto forte, soprattutto considerando l’attuale assetto dei rapporti tra mondo dell’istruzione e della formazione da una parte e mondo del lavoro dall’altra.
Come si realizzaCome si realizza
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Ruota o ciclo di Deming (PDCA)
Come si realizzaCome si realizza
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Come si realizzaCome si realizza
Obiettivi/ Modalità
Informazione/ orientamento
Studio dei modelli organizzativi dell'azienda
Sviluppo di competenze trasversali e specifiche
Visite guidate
Stage periodici osservativi
Simulazione d'impresa
Project Work
Inserimento processo lavorativo
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La Scuola che intende attivare percorsi in “Alternanza” deve:
programmare nel P.O.F. i percorsi in “Alternanza” che intende realizzare
definire gli obiettivi formativi da perseguire nei tre anni del percorso
deliberare la programmazione dei percorsi di formazione in “Alternanza” negli organi collegiali previsti: Consiglio di Istituto, Collegio dei docenti, Consigli di classe
proporre l’offerta formativa in “Alternanza” alle famiglie e agli studenti nei tempi e con modalità idonei a garantirne la piena fruizione.
Come si realizzaCome si realizza
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Gli Enti e le aziende pubbliche o private aderiscono ad un partenariato promosso dalla Scuola.
Tutti i rappresentanti del partenariato saranno i componenti di un gruppo di lavoro o “comitato tecnico” che progetta, programma e verifica le attività della formazione in “Alternanza”.
Per permettere la realizzazione dei percorsi in Alternanza Scuola-Lavoro e favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze da parte dei giovani, è necessario individuare una risorsa umana in grado di svolgere le specifiche funzioni di Tutor aziendale
Come si realizzaCome si realizza
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IL RUOLO IL RUOLO
DELLA DELLA
SCUOLASCUOLA
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Nei percorsi in Alternanza Scuola Lavoro, la Scuola svolge, in sinergia con le Organizzazioni, il ruolo di soggetto attuatore ed in particolare quello di:
progettazione integrata dei percorsi, progettando con le Organizzazioni e gli altri soggetti coinvolti, i percorsi di formazione degli allievi, in coerenza con gli obiettivi definiti nella fase iniziale
attivazione del sistema tutoriale, individuando uno o più tutor/referenti tra i docenti della scuola che seguiranno gli studenti durante tutto il percorso di formazione;
certificazione dell'apprendimento, valutando e certificando le competenze acquisite dagli studenti.
Il ruolo della scuola
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Il ruolo Il ruolo
dell’Azienda/Entedell’Azienda/Ente
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Quali sono le attività del tutor aziendale:
si coordina con il tutor scolastico per supportare un’adeguata realizzazione delle attività didattiche, degli aspetti logistici ed organizzativi programmati
partecipa alle attività di formazione
svolge un ruolo di facilitatore dell’apprendimento delle competenze in azienda
accoglie ed affianca lo studente durante la sua permanenza in organizzazione
collabora al monitoraggio costante dei percorsi formativi degli allievi, verificandone l’acquisizione delle competenze.
Come si realizzaCome si realizza
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La progettazione integrata
Come si realizzaCome si realizza
La progettazione è integrata in quanto tiene conto sia delle richieste formative
dell’istruzione, sia delle caratteristiche ed esigenze del mondo del lavoro
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Le attività di progettazione prevedono:
la definizione degli obiettivi formativi
l’individuazione delle attività con la relativa programmazione
temporale in aula e nei luoghi di lavoro
la definizione delle fasi per l’integrazione del curricolo di
studi/esperienza lavorativa, prevedendo percorsi di formazione
con una struttura flessibile, articolati in periodi di formazione in
aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro
la definizione del modello di valutazione dei percorsi
l’individuazione, l’acquisizione e la valutazione delle
competenze, individuate dalle organizzazioni insieme alle scuole e
condivise in fase di progettazione integrata.
La progettazioneLa progettazione
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Come si realizzaCome si realizza
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
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I percorsi di formazione in Alternanza Scuola-Lavoro
sono oggetto di verifica e valutazione
da parte degli Istituti scolastici che valutano e certificano
le competenze acquisite dagli studenti
Le competenze acquisite dagli studenti costituiscono
crediti ai fini di: prosecuzione del percorso scolastico;conseguimento del diploma o qualifica; eventuali passaggi tra sistemi di formazione (istruzione
scolastica e formazione professionale);spendibilità nel mondo del lavoro.
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L’organizzazione e i documenti
Come si realizzaCome si realizza
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Nomine dei Responsabili Operativi dell’Alternanza Modalità operative del consiglio di classe Obiettivi didattico/formativi Risultati attesi Articolazione del percorso Misure di accompagnamento Indicazioni metodologiche Personale interno ed esterno necessario Interventi di personalizzazione Modalità di registrazione presenze/attività Coinvolgimento famiglie/studenti Modello di accordo con il l’Ente/Azienda Riprogettazione del percorso Modalità e strumenti per la verifica degli apprendimenti/abilità Strumenti di valutazione di prodotto e di processo
L’organizzazione del percorsoL’organizzazione del percorso
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Dati anagrafici del tirocinante Sede del percorso di formazione in azienda Tempi di accesso ai locali Periodo di formazione in azienda Nomi dei tutor (d’aula e aziendale)
Polizze assicurative
contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL e per la responsabilità civile presso compagnie operanti nel settore
Obiettivi e modalità di svolgimento di formazione in azienda Facilitazioni previste
Obblighi dello studente
Svolgere le attività previste Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui
luoghi di lavoro Mantenere la riservatezza su dati, informazioni o conoscenze in
merito a processi produttivi e prodotti Rendicontazione
I documentiI documenti
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Un modello
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4027/02/2015
Protocollo d’intesa
Processo di gestione delle fasi del percorso
Schede offerta formativa
Quadro sinottico
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I Vantaggi del percorso scuola-lavoro
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Quali i vantaggi?
Per lo studente:
Apprendere il sapere prodotto in ambienti non istituzionalizzati espressamente per l’istruzione
Fruire di assistenza tutoriale all’apprendimento
Fruire di attività di orientamento – palesi e implicite - utili per la costruzione della identità e per le scelte future di studio e di lavoro
I vantaggiI vantaggi
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Per l’azienda:
Conoscere direttamente l’organizzazione, i vincoli e le risorse del mondo della scuola
Conoscere direttamente gli stili cognitivi e comportamentali dei giovani d’oggi, anche al fine di un’ipotetica assunzione futura
I vantaggiI vantaggi
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Per la scuola:
Uscire dall’autoreferenzialità e dalla conseguente logica riduttiva, funzionalista ed istruzionista, imposta dal suo status istituzionale
Innovare strategie, metodologie, strumenti
Aggiornare i propri modelli organizzativi all’interno di ciascun ambito disciplinare
Razionalizzare i processi di programmazione finanziaria e di gestione amministrativa
I vantaggiI vantaggi
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I punti di forza e di debolezza I punti di forza e di debolezza
•Forte interesse e motivazione dei giovani
•incremento della disponibilità, da parte delle aziende e delle amministrazioni, ad accogliere gli studenti
•maggior attenzione alla formazione dei ragazzi
Punti di forzaPunti di forza
•difficoltà nel reperire le aziende•difficoltà da parte delle scuole di procedere alla programmazione modulare della didattica
•resistenze da parte dei Consigli di classe a riconoscere forme di apprendimento al di fuori delle aule scolastiche.
Punti di debolezzaPunti di debolezza
27/02/2015
Elementi di criticità dell’Alternanza Scuola - Lavoro
Limitata informazione in tema di ASL nelle scuole
Mancanza di uno standard di riferimento per l’attuazione dei percorsi formativi
Difficoltà di dialogo tra il sistema scolastico ed il mercato del lavoro
Limitata informazione in tema di ASL nelle aziende
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4727/02/2015
LE ALLEANZE TERRITORIALI
• Il raccordo con il territorio
• Fabbisogni professionali
1 - La concertazione territoriale per lo sviluppo di partnership
2 - Le forme di accordo scuola-territorio a valenza pluriennale
• Reti stabili e strutturate a valenza pluriennale
• Le tipologie di accordi
3 - La mobilità transnazionale per l’apprendimento
• Formarsi in ambiti internazionali
4827/02/2015
LE ALLEANZE TERRITORIALI
• Ruolo del CTS tra scuola e territorio
Il ruolo del Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico
I Poli Tecnico-Professionali nell’organizzazione dei percorsi di alternanza
• Logica di filiera
Conseguimento a livelli crescenti di qualifiche professionali: il percorso dei Poli consente un’ulteriore opportunità di specializzazione offerta dagli ITS, un segmento educativo terziario
4927/02/2015
PROGETTAZIONE CONDIVISA
• Attività e strumenti
La coerenza con il Piano Offerta Formativa (POF) dell’istituzione scolastica
La progettazione e costruzione integrata dei curricoli
• Riorganizzazione del curricolo
Data la dimensione curricolare dell’attività di alternanza, le discipline sono necessariamente contestualizzate e coniugate con l’apprendimento mediante esperienza di lavoro.
L’alternanza dovrebbe costituire un modus operandi che si integra nel curricolo verticale ed orizzontale per tutti e cinque gli anni delle superiori, diventando così una componente essenziale della vita scolastica degli studenti.
5027/02/2015
REALIZZAZIONE
• Promuovere attività per la diffusione delle informazioni
Le scuole devono provvedere a documentare le loro esperienze, promuovono il sostegno e la diffusione delle esperienze pregresse individuando una rappresentanza di studenti che possa costituirsi come referenti peer to peer.
La promozione dell’informazione
• Orientare sin dal primo anno
La scuola nell’ambito della propria autonomia può utilizzare una didattica orientativa che metta lo studente in grado di compiere scelte lungo l’arco della sua vita, scolastica e non.
Le attività di orientamento in alternanza
5127/02/2015
REALIZZAZIONE
• Fase di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti lavorativi
L’alternanza è una modalità didattica che corre lungo tutto l’arco del percorso formativo articolandosi in fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti lavorativi
La scuola necessita preliminarmente di verificare che la struttura ospitante individuata garantisca il rispetto della normativa vigente generale e specifica di settore
I percorsi di apprendimento tra scuola e lavoro
11/04/23
REALIZZAZIONE
Gli strumenti di accompagnamento all’esperienza in contesti lavorativi
Per quanto riguarda i documenti di accompagnamento all’esperienza in situazione di lavoro, le scuole per lo più predispongono alcuni strumenti per rappresentare le azioni:
•scheda di adesione al percorso di alternanza•dichiarazione di assenso del genitore (o di chi ne fa le veci)•convenzione di stage•patto formativo •valutazione dei rischi•registro personale dello stagista (o diario di bordo o report dello studente)
27/02/2015 52
5311/04/23
REALIZZAZIONE
5.5 La sicurezza nei luoghi dell’alternanza Il soggetto promotore assicura lo studente contro gli infortuni sul lavoro presso l’Inail mediante la speciale forma di “gestione per conto” dello Stato prevista dal combinato disposto dagli artt. 127 e 190 del T. U. 1124/65 regolamentata dal D.M. 10/10/85, nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore. In caso di incidente durante lo svolgimento dello stage il soggetto ospitante si impegna a segnalare l’evento, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, agli istituti assicurativi e al soggetto promotore.
Gli studenti, inoltre, dovranno essere assicurati per la responsabilità civile verso terzi da un’idonea compagnia assicuratrice. Le coperture assicurative devono riguardare anche le attività eventualmente svolte dallo studente al di fuori dell’azienda.
27/02/2015 53
Ultime novità:
Al via l’apprendistato in alternanza scuola lavoro
Il 5 giugno 2014 i Ministeri del lavoro, dell’Economia e dell’Istruzione hanno siglato il decreto interministeriale che dal prossimo anno scolastico da il via all’applicazione del contratto di apprendistato alternanza scuola lavoro in via sperimentale per il triennio 2014-2016
Punti di forza dell’Alternanza Scuola - Lavoro
Integrazione dei sistemi Scuola e Lavoro
Attivazione di un sistema tutoriale
Progettazione integrata
Valorizzazione dei bisogni formativi dello studente
Orientamento dei giovani alla scelta
Arricchimento/integrazione della formazione scolastica
27/02/2015 55
I Numeri dell’alternanza della nostra scuola Anno scolastico 2013-2014 Gli alunni che hanno frequentato
percorsi di alternanza sono stati 132 (Grafico 28 AFM 32, CAT 26, Turistico 46)
Le aziende che hanno collaborato ospitando gli studenti sono state 105
5727/02/2015
Grazie per l’attenzione
Maria Grazia Battaglini