Italian Online-Paper Rainbow Warrior III
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Rainbow waRRioR iii
La nuova ammiragLiaDurante gli ultimi 33 anni la Rainbow Warrior è stata la personificazione della lotta di Greenpeace per un mondo migliore. A partire da ottobre una nuova Warrior salperà per iniziare la sua prima missione e porterà avanti la storia della leggendaria nave.
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Una convinzione profonda Nel 1978 gli attivisti di Greenpeace hanno utilizzato un peschereccio da traino convertito per protestare e agire contro i crimini ambientali come la caccia alle balene e l’abbattimento delle foche, anche nelle regioni più remote come l’Artico.
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Una convinzione profonda Nel 1978 gli attivisti di Greenpeace hanno utilizzato un peschereccio da traino convertito per protestare e agire contro i crimini ambientali come la caccia alle balene e l’abbattimento delle foche, anche nelle regioni più remote come l’Artico.
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L’ultima missione Nel maggio 1985 l’equipaggio della Rainbow Warrior evacua gli abitanti dell’atollo di Rongelap nel Pacifico del Sud perché è stato totalmente contaminato dalla radioattività. Questo è stato l’ultimo viaggio della prima Rainbow Warrior.
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L’ultima missione Nel maggio 1985 l’equipaggio della Rainbow Warrior evacua gli abitanti dell’atollo di Rongelap nel Pacifico del Sud perché è stato totalmente contaminato dalla radioattività. Questo è stato l’ultimo viaggio della prima Rainbow Warrior.
Attentato ad Auckland il porto della Nuova Zelanda. Il 10 luglio i servizi segreti francesi fanno un attentato omicida alla Rainbow Warrior, affondandola. L’operazione, che uccide il fotografo di Greenpeace Fernando Pereira, provoca indignazione in tutto il mondo.
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Attentato ad Auckland il porto della Nuova Zelanda. Il 10 luglio i servizi segreti francesi fanno un attentato omicida alla Rainbow Warrior, affondandola. L’operazione, che uccide il fotografo di Greenpeace Fernando Pereira, provoca indignazione in tutto il mondo.
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Fernando Pereira *10 maggio 1950 *10 luglio
„Non dimenticherò mai il peso della bara di Fernando sulle mie spalle mentre la portavamo fuori dalla chiesa …. L’attentato del 1985 ha confermato che ciò che stavo facendo aveva un senso …. L’affondamento della Rain-bow Warrior ci ha portato all’attenzione del pubblico e questo ha contribuito effetti-vamente a creare la forza che Greenpeace dovrebbe essere e alla fine doveva essere.“
Peter Willcox, capitano della Rainbow Warrior dal 1978. Anche il comando della Rain-bow Warrior III sarà affidato a lui.
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Non si può affondare un arcobaleno Quattro anni dopo l’affondamento della precedente, la storia continua con una nuova Rainbow Warrior. La nave a tre alberi viene finanziata con il risarcimento ricevuto dalla Francia a seguito dell’attentato alla prima Warrior.
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Non si può affondare un arcobaleno Quattro anni dopo l’affondamento della precedente, la storia continua con una nuova Rainbow Warrior. La nave a tre alberi viene finanziata con il risarcimento ricevuto dalla Francia a seguito dell’attentato alla prima Warrior.
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La Pace contro la Violenza Nel 1992 il Dalai Lama visita la Rainbow Warrior. Tre anni più tardi, nel 1995, gli attivisti vengono di nuovo trattati brutalmente dai militari francesi mentre protestano contro i test nucleari a Moruroa.
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La Pace contro la Violenza Nel 1992 il Dalai Lama visita la Rainbow Warrior. Tre anni più tardi, nel 1995, gli attivisti vengono di nuovo trattati brutalmente dai militari francesi mentre protestano contro i test nucleari a Moruroa.
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La prima rainbow warrior
29 aprile 1978 – 10 luglio 1985
La seconda rainbow warrior
10 luglio 1985 – 16 agosto 2011
Greenpeace converte un vecchio peschereccio che poi diventa la Rainbow Warrior e viene utilizzata per le campagne contro la caccia alle balene, l’abbattimento delle foche e i test nucleari. Il 10 luglio i servizi segreti francesi fanno un attentato dinamitardo che affonda la nave.
Greenpeace continua la sua lotta contro i crimini ambientali nel mondo utilizzando un pescherec-cio d’altura a tre alberi convertito. Dopo ventidue anni la RWII viene data all’organizzazione di aiuti umanitari ‘Friendship’ e sarà utilizzata come nave di primo soccorso.
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La nuova rainbow warrior
14 ottobre 2011
La nuova ammiraglia di Greenpeace è la prima nave a vela d’altura costruita da Greenpeace interamente finanziata attraverso le donazioni. La nuova Rainbow Warrior continua a lottare per un mondo migliore, proprio come le navi che l’hanno preceduta.
Video: la storia della Rainbow Warrior III
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„Al giorno d’oggi per le sue campagne in tutto il mondo Greenpeace ha bisogno di una nave più adeguata di un ex peschereccio“
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„Al giorno d’oggi per le sue campagne in tutto il mondo Greenpeace ha bisogno di una nave più adeguata di un ex peschereccio“
Christian BussauGreenpeace Team leader ‘Task Force, Special Projects, Rapid Response
La nuova Rainbow Warrior è stata ideata da un progettista olandese prima in forma digitale, poi è stata costruita dagli ingegneri del cantiere navale Fassmer di Bremen con il sostegno di Greenpeace e con i finanziamenti provenienti dai sostenitori di Greenpeace: La nuova Warrior è un’imbarcazione unica nel suo genere, progettata per le campagne più impegnative.
Le gru sono costruite appositamente e sono fatte per permettere di calare in acqua molto rapidamente i gommoni.
Un eliporto permette di fare sortite in alto mare.
L’alberatura, alta 50 metri, assicura che la Rainbow Warrior sia una efficiente nave a vela.
I moderni sistemi di comunicazione possono trasmettere le immagini direttamente ai media di tutto il mondo.
Un ufficio per le campagne, un ospedale e una sala conferenze che può ospitare fino a 50 persone.
A bordo, i serbatoi per le acque di scarico e un sistema di osmosi inversa per la depurazione dell’acqua forniranno l’acqua potabile.
Lunghezza: 57,92 m
Larghezza: 11,30 m
Pescaggio: max 5,15 m
Equipaggio: max 32
Superficie velica: 1.256 m2
Velocità sottovela: 14 kn
... Greenpeace ha bisogno di una potente imbarcazione a vela
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Il cantiere navale Maritim nella città polacca di Danzica è carico di storia. Qui nell’estate
del 1980 Lech Walesa fondò il sindacato “Soli-darity” e 30 anni dopo è qui che si svolgerà la costruzione della Rainbow Warrior III.
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Centinaia di lastre di acciaio vengono tagliate esattamente secondo i disegni dell’ingegnere da una torcia al plasma comandata da un computer e poi vengono saldate insieme dagli operai del cantiere di Danzica per formare lo scafo della Rainbow Warrior III.
Uno disegno diventa uno scafo d’acciaio
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Ci vorranno all’incirca sei mesi per completare il lavoro
Ci vorranno all’incirca sei mesi per completare il lavoro
Operai specializzati assemblano sette parti prefabbricate per formare lo scafo, la chiglia, il ponte e la sov-rastruttura.
Un Lavoro di Precisione
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Il Lavoro Manuale
Inizialmente le singole parti dello scafo in acciaio vengono tenute nella posizione giusta con l’aiuto di pompe idrauliche azionate manualmente e poi vengono accuratamente saldate insieme per for-mare uno scafo solido.
Video: lo scafo della Rainbow Warrior
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Il gigante di acciaio è lungo 57, 92 metri e largo 11, 30 metri
Il gigante di acciaio è lungo 57, 92 metri e largo 11, 30 metri
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La struttura in acciaio verrà fissata ad un galleggiante
per poterla varare in acqua. La destinazione del primo viaggio della nuova Rainbow Warrior viene annotata sullo scafo usando vernice fluorescente: Il cantiere navale Fassmer a Berne, vicino a Brema.
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Nel novembre 2010, 340 tonnellate di acciaio vengono messe in acqua per cominciare il viaggio di due giorni verso il prossimo cantiere.
Berne
Danzig
Il primo viaggio: 1,100 Km in 50 ore – all’indietro
Video: L’arrivo al cantiere navale di Berne, Brema
Stessa prospettiva, luogo diverso: Dopo il lavoro strutturale eseguito a Danzica è giunto il momento di lavorare nei dettagli a Berna
Stessa prospettiva, luogo diverso: Dopo il lavoro strutturale eseguito a Danzica è giunto il momento di lavorare nei dettagli a Berna
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Al cantiere navale Fassmer sono state costruite molte navi da salvataggio, navi da ricerca e perfino
parti di turbine a vento offshore. Tuttavia, il lavoro per completare la Rainbow Warrior è qualcosa di straordi-nario anche per gli esperti: si tratta infatti di realizzare un’imbarcazione a vela high-tech con un equipaggia-mento molto sofisticato e che deve raggiungere i più alti standard ambientali.
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Ciò che gli ingegneri e gli esperti di Greenpeace progettavano su tavoli da disegno mesi fa è attualmente in fase di realizzazione al cantiere navale
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Il moderno sistema di comunicazioni è fatto anche di chilometri e chilometri di filo elettrico
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Il moderno sistema di comunicazioni è fatto anche di chilometri e chilometri di filo elettrico
Video: Elettrotecnica sulla Rainbow Warrior III
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La Rainbow Warrior andrà dove i crimini ambientali sono in atto, anche nei luoghi dove nessun altro vuole recarsi. Quindi l’elenco dei requisiti della nave è lungo, e include un ufficio campagna dal quale verranno trasmessi i video e le foto in tutto il mondo, una sala conferenze che può ospitare fino a 50 persone e un piccolo reparto ospedaliero. Inoltre ci saranno due com-pattatori dei rifiuti, un sistema di smaltimento delle acque di scarico e una piccola macchina che frantuma le bottiglie di vetro.
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Costruire i macchinari non è un compito facile: Il motore, che qui si viene calato nello scafo con l’aiuto di una speciale gru, fornisce alla nave la potenza di 1.425 kilowatt e una velocità massima di 15 nodi. Ma secondo i piani il motore non sarà azionato spesso, perché la Rainbow Warrior navigherà a vele spiegate per il 90% del tempo. A piena velocità la nave sarà in grado di viaggiare fino a 15 nodi, 28 chilo-metri all’ora.
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Le molte richieste specifiche dell’ingegnere risultano particolarmente impegnative per i tecnici
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Il colore dell’acciaio cambia da mar-rone ruggine a verde Greenpeace. Aggiungere l’ultima mano di vernice è uno dei compiti più semplici per gli esperti del cantiere navale Fassmer. La parte sotto la linea di galleggia-mento si rivela più interessante. La Rainbow Warrior ha una chiglia dinamica e quindi un pescaggio di 5, 1 metri, che le permette di veleggiare facilmente.
Un nuovo colore per la nuova ammiraglia di Greenpeace
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All’esterno è la stessa, ma dentro è tutta nuova
All’esterno è la stessa, ma dentro è tutta nuova
Viene messa in acqua. Il resto del lavoro più dettagliato sarà effettuato in acqua.
La cerimonia del varo della nuova Rainbow Warrior: Le 4 vele da 54 metri cattureranno il vento e le daranno velocità.
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La cerimonia del varo della nuova Rainbow Warrior: Le 4 vele da 54 metri cattureranno il vento e le daranno velocità.
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Video: L’installazione degli alberi
I due alberi e 1.256 metri quadrati di vela renderanno superfluo il motore
Christian Bussau Greenpeace Team leader ‘Taskforce, special projects, Rapid Response’
Continua ...
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Produzione e Redazione:plan p. GmbH, Hamburg
Foto:Copyright/Oliver Tjaden/ Greenpeace
Redazione Foto:Sonja Umhang
Riprese: Jens Paschke
Montaggio: Marie Ortsiefer
Layout:plan p. GmbH, Hamburg