Istituzioni di Sociologia della comunicazione 2001/2002 · Lorenzo Maitani, Peccato originale,...

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La comunicazione antica pu essere considerata come il sale. Non un alimento, ma conferisce sapore a tutti gli altri. Se allinizio bisogna cercarlo nei cibi che lo contengono in natura, una volta sintetizzato, costituisce una potente risorsa per gestire i sapori e la conservazione dei cibi.

Caratteri basilari

Al di l della semplice necessit o delle forme espressive quotidiane, le sue facolt vengono esplorate sul piano della complessit organizzativa, del superamento dei limiti spazio-temporali e della capacit di produrre effetti, restando essenzialmente legate alla sfera del potere.

Caratteri basilari

Caratteri basilari

Le manifestazioni comunicative dellantichit erano importanti e stabili: dovevano quindi essere ben visibili e destinate a durare (pietra o marmo, edifici, grandi opere, strade).

Gli atti comunicativi erano espressivi, ieratici e imponenti, cerimoniali e dispendiosi.

Caratteri basilari

La struttura della comunicazione si diramava da un centro dotato di grande legittimit e forza verso una periferia disseminata e indefinita, in senso sincronico (sudditi) e diacronico (posteri).

Caratteri basilari

Il circuito sociale della comunicazione, nella societ premoderna, presentava forti ed evidenti limitazioni.

Ristretto

Vincolato

Eteronomo

Caratteri basilari

Ristrettezza

Nel circuito pubblico che va oltre la dimensione quotidiana la comunicazione una risorsa rara e rigidamente codificata. Un segno importante della sacralit del potere risiede proprio nella sua inavvicinabilit.

Ristrettezza

Non tutti i soggetti sono autorizzati a comunicare. La gran parte della comunicazione appannaggio di un numero esiguo di fonti legittime.

I maggiori produttori di comunicazione sono la politica e la religione, principali artefici della rappresentazione artistica e letteraria; anche nella sfera della elaborazione culturale - con forti valenze teologiche, tecnico-giuridiche e dottrinali prevale una ristretta cerchia di professionisti.

Ristrettezza

Benozzo Gozzoli, SantAgostino insegna a Roma, 1464

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio

il Verbo si fatto carne e abit fra di noi

Il Verbo

Vangelo di Giovanni, 1, 1 e 1, 14

Nel linguaggio eccles., traduce il gr. , nei var sign. di questo termine, cio la parola di Dio, e anche il pensiero di Dio, come immagine perfetta di Dio stesso.

Nel linguaggio scolastico medievale, concetto, pensiero, in quanto parola interiore della mente.

Verbo

Anche i contenuti risultano limitati dal severo controllo sulla rilevanza e sulla conformit. Essi devono essere legittimi, importanti (dotati di particolare forza o valore) e significativi, cio edificanti, utili a ratificare lesistente e a stimolare il consenso e la partecipazione.

Ristrettezza

Lorenzo Maitani, Peccato originale, Duomo di Orvieto

Le forme espressive, pur destinate allevoluzione storica, non inclinano alla sperimentazione, ai personalismi o allinventiva ma tendono piuttosto allimitazione dei modelli e alla conservazione del passato, con occhio devoto alla tradizione.

Ristrettezza

La prevalenza della fonte e la rigida codificazione dei ruoli e dei contenuti comunicativi generano circuiti a senso unico, volti a diffondere la volont dei governanti, i precetti legislativi o dottrinali, le prediche e le istruzioni su come comportarsi.

Automatismo

Si tratta di processi unilineari di scivolamento verso il basso, che non prevedono ritorni o verifiche provenienti dal contatto con lambiente o coi destinatari esterni.

Automatismo

Il sapere viene distribuito mediante forme ufficiali e autoritarie (bolle, editti, proclami), assumendo la configurazione verticale di unepifania: pi che attenzione ermeneutica, richiede adesione ai contenuti elaborati secondo forme autorizzate, scoraggiando o perseguendo ogni interpretazione difforme.

Vincoli

Eteronomia Costantino al Concilio di Nicea (icona russa)

Il processo comunicativo cos strutturato non trova legittimazione nel suo stesso itinerario, ma la riceve a priori, ovvero dallautorit della fonte, e dallesterno, cio dallobbedienza agli obblighi imposti nella elaborazione dei contenuti o dalla corrispondenza con i dati reali o con le categorie dellintelletto (criteri di verit).

I processi orizzontali di formazione delle decisioni, parzialmente pubblici come i Parlamenti, sono pochi e contrastati, mentre i processi di formazione delle decisioni di tipo verticale, vengono invece gradualmente secretati (arcana imperii).

Comunicazione verticale

La comunicazione vera - ossia quella affidata a un circuito di diffusione, destinata a produrre utilit sociale ed effetti concreti, a durare nel tempo - traeva efficacia e valore dalla fede nel contenuto, strettamente connessa alla riconoscibilit del testo e allautorevolezza della fonte; risultava perci profondamente integrata nella legittimit della struttura e delle gerarchie della societ cetuale.

Comunicazione verticale

Gli ordini (oratores, bellatores e laboratores) della societ medievale (miniatura del XV sec., Parigi)

La struttura di potere e la costruzione rigorosa dei significati connotano la comunicazione nella sua dimensione pubblica, mentre la comunicazione normalmente diffusa nella vita delle persone resta uno strumento pratico, volatile e rudimentale. I cardini dellesistenza sono lazione e il lavoro e le chiacchiere sono generalmente una perdita di tempo. Il linguaggio comune detto volgare.

Umilt

Del resto, anche lo spettacolo e le altre manifestazioni espressive a carattere popolare sono oggetto di disprezzo o viste con gran sospetto o tollerate solo perch costituiscono una valvola di sfogo per la pressione sociale.

Umilt

Ristrettezza

Il giorno della civetta - Scena finale.mp4