I partecipanti al monitoraggio. I NUMERI: genitori che hanno risposto INFANZIA 39 su 84.
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Istituto Tecnico del Settore Tecnologico
Indirizzi:
- Meccanica, Meccatronica ed Energia: Articolazione Meccanica e Meccatronica
Opzione Tecnologie delle materie plastiche
- Elettronica ed Elettrotecnica: Articolazione Elettrotecnica
- Informatica e Telecomunicazioni: Articolazione Informatica
- Chimica, Materiali e Biotecnologie: Articolazione Chimica e Materiali
Via Interna, 7 - 33170 Pordenone Centralino 0434/365331 - fax 0434/365400
Web: www.itiskennedy.gov.it e-mail: [email protected]
Documento del Consiglio di
classe Quinta sez. A
Indirizzo: CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
articolazione CHIMICA E MATERIALI
Anno Scolastico 2018 – 2019
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INDICE
PARTE PRIMA – Informazioni di carattere generale .......................................................... pg. 4
PRIMA SEZIONE
Profilo del diplomato ......................................................................................................... pg. 4
Quadro orario del triennio ................................................................................................. pg. 4
Composizione del Consiglio di Classe .............................................................................. pg. 5
SECONDA SEZIONE
Profilo della classe ........................................................................................................... pg. 6
Elenco allievi .................................................................................................................... pg. 6
PARTE SECONDA – Attività del Consiglio di Classe ....................................................... pg. 7
Obiettivi di apprendimento ................................................................................................ pg. 7
Metodologia didattica ........................................................................................................ pg. 7
Modalità di recupero ......................................................................................................... pg. 7
Strumenti didattici funzionali .............................................................................................. pg. 8
Percorsi interdisciplinari .................................................................................................... pg. 8
Cittadinanza e Costituzione .............................................................................................. pg. 8
Moduli in lingua inglese .................................................................................................... pg. 8
Moduli CLIL ...................................................................................................................... pg. 8
Attività extracurricolari ...................................................................................................... pg. 9
Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ............................. pg. 9
Valutazione – Verifica ....................................................................................................... pg. 10
Valutazione prove orali ..................................................................................................... pg. 11
Elementi e criteri per la valutazione finale ......................................................................... pg. 11
PARTE TERZA – Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato .......... pg. 12
Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato ......................................... pg. 12
PARTE QUARTA – Relazioni delle singole discipline ....................................................... pg. 13
Lingua e Letteratura Italiana ............................................................................................. pg. 14
Storia e Cittadinanza ........................................................................................................ pg. 18
Lingua Straniera (Inglese) ................................................................................................ pg. 20
Matematica ....................................................................................................................... pg. 24
Scienze Sportive e Motorie ............................................................................................... pg. 27
IRC (Insegnamento Religione Cattolica) ............................................................................ pg. 29
Chimica Analitica e Strumentale ........................................................................................ pg. 30
Chimica Organica e Biochimica ......................................................................................... pg. 38
Tecnologie chimiche industriali .......................................................................................... pg. 48
3
ALLEGATI ............................................................................................................................ pg. 59
1 – Testi delle simulazioni della prima prova scritta .......................................................... pg. 60
2 – Criteri e griglia di valutazione della prima prova scritta ............................................... pg. 61
3 – Testi delle simulazioni della seconda prova scritta ...................................................... pg. 62
4 – Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi della seconda prova scritta ........ pg. 66
3 – Griglie di valutazione della seconda prova scritta ....................................................... pg. 67
APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................................. pg. 79
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PARTE PRIMA – Informazioni di carattere generale
PRIMA SEZIONE
1. Profilo del Diplomato
Il Diplomato in CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE possiede:
• competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche,
nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti
chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;
• competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale
e sanitario.
Nell’articolazione “CHIMICA E MATERIALI” vengono identificate, acquisite ed approfondite,
nelle attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la
caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti
chimici e biotecnologici, e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici.
2. Quadro orario del triennio
Discipline del piano di studi III IV V
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2
IRC, attività alternativa 1 1 1
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua Straniera: Inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Complementi di Matematica 1 1 --
Tecnologie Chimiche Industriali 4 5 (2) 6 (2)
Chimica Analitica e Strumentale 7 (5) 6 (4) 8 (6)
Chimica Organica e Biochimica 5 (3) 5 (3) 3 (2)
Totale ore settimanali 32 (9) 32 (9) 32 (9)
Tra parentesi sono riportate le ore di laboratorio.
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3. Composizione del Consiglio di classe
Insegnante d'aula ITP Disciplina
Rigo Carlo
Scienze Sportive e Motorie
Rosalen Ennio IRC (Insegnamento Religione
Cattolica)
Gregoris Luigi Lingua e Letteratura Italiana
Storia e Cittadinanza
Pavan Bruna Lingua Straniera (Inglese)
Berzaccola
Francesca Matematica
Vitali Vinico Biasotto Manuela Tecnologie Chimiche Industriali
Peghin Maria Francescutti Annalisa Chimica Analitica e Strumentale
Valentinis Paola Lefi Adriano* Chimica Organica e Biochimica
*sostituisce il prof. Bosco Michele dal 05 aprile 2019.
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SECONDA SEZIONE
1. Profilo della classe: Il gruppo classe, formato da 20 studenti (8 femmine e 12 maschi), ha manifestato una crescita positiva nell’arco del triennio.
Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo in modo attivo, con interesse e partecipazione dimostrando quasi sempre di possedere un buon livello di attenzione e di capacità d’ascolto.
Queste caratteristiche hanno portato ad una proficua unità fra gli studenti stessi e ad un rapporto corretto e collaborativo con i docenti.
Per la maggioranza dei casi le competenze maturate sul piano cognitivo risultano di livello base o intermedio e, in qualche caso, avanzato.
Nel corso del triennio la classe ha avuto le seguenti variazioni del Consiglio di Classe.
a.s. 2016 - 2017 a.s. 2017 - 2018 a.s. 2018 – 2019
Coordinatore Hasan Asan Hasan Asan Vitali Vinicio
Chimica Analitica e Strumentale
Peghin Maria Biasotto Manuela (ITP)
Costella Luigina Visintin Anita (ITP)
Peghin Maria Francescutti Annalisa (ITP)
Chimica Organica e Biochimica
Valentinis Paola Coroneo Francesca (ITP)
Valentinis Paola Coroneo Francesca (ITP)
Valentinis Paola Bosco Michele (ITP) Lefi Adriano (ITP) dal 05.04.2019
Tecnologie Chimiche Industriali Hasan Amer
Hasan Amer Favarin Susi (ITP)
Vitali Vinicio Biasotto Manuela (ITP)
Matematica Radenti Tiziana Iovine Stefania Berzaccola Francesca Scienze Sportive e Motorie
Gnes Antonella Gnes Antonella Rigo Carlo
2. Elenco allievi
omissis
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PARTE SECONDA – Attività del Consiglio di Classe
1. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
In riferimento agli obiettivi di apprendimento indicati nella programmazione iniziale del Consiglio di
Classe si può dire che sono stati complessivamente raggiunti
Per quanto riguarda gli obiettivi specifici disciplinari si fa riferimento alla sezione relativa alle
singole discipline.
2. METODOLOGIA DIDATTICA
Per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sono state utilizzate le seguenti metodologie:
• lezioni frontali e dialogate;
• lettura e spiegazione puntuale di alcune parti del manuale in uso;
• esercitazioni e svolgimento di esercizi sia in classe che a casa;
• sintesi di alcuni contenuti mediante schemi proposti dall’insegnante o costruiti dagli allievi sulla
base delle istruzioni fornite;
• formulazione di quesiti finalizzati a favorire l’individuazione autonoma da parte dei singoli allievi
dei punti essenziali dei contenuti esaminati
• peer education
• tutoring;
• project-based learning
• problem-based learning
• studio di casi
Per contribuire allo sviluppo e al miglioramento del metodo di studio sono state applicate le seguenti
strategie:
• realizzazioni lavori di gruppo
• realizzazioni di presentazioni multimediali
• tecniche di autovalutazione
3. MODALITA’ DI RECUPERO
Sono state conformi a quelle approvate dal Collegio docenti del mese di settembre 2018.
Nello specifico sono state attivate le seguenti modalità:
• recupero dei contenuti e dei metodi non acquisiti mediante loro riproposta, anche con altre
strategie e in tempi successivi;
• assegnazione di compiti ed esercizi di rinforzo;
• peer-education;
• le attività di recupero curricolare per il superamento dei debiti si sono svolte nel periodo compreso
tra il 22/01/2019 e il 16/02/2019, con un numero di ore minimo corrispondente al numero di ore
settimanale della disciplina.
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4. STRUMENTI DIDATTICI FUNZIONALI
Nello sviluppo dell’attività didattica stati utilizzati seguenti strumenti didattici: lavagna, LIM, PC,
tablet, software applicativi, libri di testo, manuali tecnici, app, video.
5. PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti percorsi interdisciplinari:
Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo
Attività tenute da una studentessa del MIT di Boston nell’ambito del progetto GTL
Chimica Analitica, Chimica Organica, Tecnologie Chimiche
SECONDO QUADRIMESTRE
6. CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti percorsi/argomenti svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione:
- La Costituzione italiana: i principi generali, i principi fondamentali
- I diritti umani tutela costituzionale
- Diritti, uguaglianza e cittadinanza programma europeo 2014-2020
- Il lavoro nella Costituzione italiana.
A tale proposito in data 27 aprile la classe ha partecipato ad un incontro dalla durata di 2 ore tenuto
dalla dott.ssa Nicoletta Appiani.
7. MODULI IN LINGUA INGLESE
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti moduli in lingua inglese:
Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo
MY WORK-BASED LEARNING PRESENTATION
TUTTE primo quadrimestre
Mitochondria and the respiratory chain
CHIMICA ORGANICA secondo quadrimestre
8. MODULI CLIL
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti moduli CLIL:
Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo
Attività tenute da una studentessa del MIT di Boston nell’ambito del progetto GTL
Chimica Analitica, Chimica Organica, Tecnologie Chimiche
7-23.01.19 7 ore
9
9. ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI
La classe ha partecipato, per intero o con alcuni elementi, alle seguenti iniziative proposte dall’Istituto
Tipo/Descrizione Partecipanti Periodo, data,
numero di ore
Attività Sportive
- torneo di calcetto e pallavolo ANMIL
8 studenti
18.02.19
Attività di orientamento in uscita
- Open day UNITS
- Punto Incontro Pordenone
- Job Orienta Verona
- Open day UNIPD
- Open day UNITN
- Open day UNIUD
- Incontro ex studenti
13
2
17 studenti
11
2 studenti
2 studenti
tutta la classe
25.10.19
07.11.19
29.11.19
21.02.19
06.03.19
15.02.19
24.11.18
Attività integrative
- Corso "Imparare a comunicare"
- Sensibilizzazione donazione sangue e midollo
- Scuola Aperta
- Donazione sangue
- PROCESSO HABER (spettacolo teatrale)
- Concorso “Vinci un tutor”
- DUNKIRK (cinema)
- Viaggio di istruzione a Budapest
- Incontro Cittadinanza e Costituzione
- Giochi della Chimica
4 studenti
tutta la classe
alcuni studenti
15 studenti
tutta la classe
2 studenti
tutta la classe
tutta la classe
tutta la classe
5 studenti
16-20-27.10.18 12 ore
03.11.18 2 ore
18.11.18 e 26.01.19
21.11 e 11.12.18
15.12.18 4 ore
23.02.19 3 ore
26.02.19 2 ore
26 – 30.03.19
27.04.19 2 ore
04.05.19 3 ore
PCTO
- Corso “Colloquio di selezione”
- Conferenze Malnisio Science Festival
- Valutazione ASL
- Seminario "ABC della trasformazione digitale"
- Progetto MESON’S IMPRESA IN AZIONE
- Conferenza “Produzione PP”
- Conferenza “Normativa e relative amenità”
- Conferenza “Galvanizzazione materie plastiche”
- Visita Dogana di Trieste
7 studenti
13 studenti
tutta la classe
8 studenti
tutta la classe
tutta la classe
tutta la classe
tutta la classe
tutta la classe
28.09 e 04-05.10.18 12 ore
05.10.18 4 ore
05.11.18 5 ore
09.11.18 8 ore
26.01.19 1 ora
05.02.19 2 ore
23.02 e 16.03.19 4 ore
09.03.19 2 ore
06.05.19 8 ore
10. Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO)
Nel corso del secondo biennio e del quinto anno tutti gli alunni hanno partecipato ai PCTO attraverso:
stage, visite aziendali, seminari e conferenze.
Durante e al termine dell’esperienza di stage, monitorata da un tutor aziendale e da un tutor della
scuola, gli studenti, per documentare e condividere con i compagni e i docenti quanto appreso,
hanno:
• compilato ogni giorno il diario di bordo con l’elenco delle attività effettuate (vistato per presa
visione dai tutor)
• prodotto una relazione e/o una presentazione multimediale sulle esperienze di stage effettuate
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• presentato l’esperienza ai compagni di classe alla presenza di alcuni docenti all’inizio di ogni anno
scolastico (quarto e quinto)
Il materiale prodotto e le presentazioni orali sono stati oggetto di valutazione da parte di una
commissione composta dai docenti del C.d.C.
La certificazione delle competenze è stata effettuata secondo le modalità previste dai PCTO
dell’Istituto, tenendo conto anche delle valutazioni dei tutor aziendali.
I curricola e la certificazione delle competenze dei singoli allievi sono allegati al fascicolo scolastico
di ogni allievo e riportano le aziende coinvolte, le ore di stage, nonché i moduli di formazione per i
PCTO e la Formazione per la sicurezza.
11. VALUTAZIONE - VERIFICA
La valutazione è stata effettuata attraverso sondaggi ripetuti, utilizzando differenti tipologie di prove:
verifiche formative, verifiche sommative al termine di un’UDA, di un periodo, di un percorso.
Le modalità di valutazione - verifica sono state conformi a quanto stabilito dalla programmazione del
Collegio dei Docenti riportata nel PTOF.
Strumenti utilizzati per la valutazione:
Risultato
di apprendimento Tipologia di strumento
CONOSCENZE
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA
quesiti a scelta multipla, quesiti a completamento (con scelta tra opzioni
date), quesiti a riempimento (con scelta tra opzioni date), minicasi (con
scelta tra opzioni date), quesiti a corrispondenza
QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA
quesiti a risposte aperte, quesiti a completamento (con formulazione
libera), quesiti a riempimento (con formulazione libera), minicasi (con
quesiti a risposte aperte)
CAPACITA’
OPERATIVE
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA
QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA
CHECK LIST DI OSSERVAZIONE DI CAPACITA’ (processo)
CHECK LIST DI VALUTAZIONE (prodotto)
TEST MOTORIO
COMPETENZE
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA
QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA
CHECK LIST DI OSSERVAZIONE DI CAPACITA’ (processo)
CHECK LIST DI VALUTAZIONE (prodotto)
PROBLEM SOLVING
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12. VALUTAZIONE PROVE ORALI
Dove non specificato nelle relazioni delle singole discipline, per la valutazione delle prove orali è
stata utilizzata la seguente griglia estratta dal PTOF:
DESCRITTORE VOTO
L’allievo si rifiuta di sottoporsi alla verifica 1
L’allievo si sottopone alla verifica, ma non riesce a rispondere ad alcuno dei quesiti 2
L’allievo si sottopone alla verifica, ma risponde in maniera confusa, incompleta e con
gravi errori 3
L’allievo risponde solo in parte alle domande, non utilizza un linguaggio specifico,
esegue gli eventuali esercizi con al più due errori gravi 4
L’allievo risponde alla maggior parte delle domande, non sempre utilizza un
linguaggio specifico; esegue gli esercizi con difficoltà ma non commette gravi errori 5
L’allievo risponde a quasi tutte le domande, ma non utilizza un linguaggio specifico,
esegue gli esercizi in maniera corretta grazie a qualche domanda guida 6
L’allievo risponde a tutte le domande utilizzando un linguaggio abbastanza
appropriato; risolve autonomamente eventuali esercizi di tipo noto 7
L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio
appropriato; rielabora parzialmente i contenuti; risolve autonomamente eventuali
esercizi di tipologia non nota, ma di bassa difficoltà
8
L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio
appropriato; rielabora i contenuti in maniera personale; svolge autonomamente
eventuali esercizi di tipologia non nota e discreta difficoltà
9
L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio
appropriato; rielabora i contenuti in maniera critica effettuando collegamenti
interdisciplinari, svolge autonomamente eventuali esercizi di tipologia non nota e
notevole difficoltà scegliendo in maniera motivata fra diverse possibilità risolutive la
migliore
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13. ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
Nel processo di valutazione quadrimestrale e finale per ogni alunno sono stati presi in esame i
seguenti fattori interagenti:
• il voto dello scrutinio finale, determinante ai fini della promozione in quanto tiene conto dei livelli
di apprendimento complessivi di tutto l'anno scolastico, è assegnato dal Consiglio di classe
tenendo presente i seguenti indicatori:
• media dei voti attribuiti;
• progressione nell'apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
• impegno manifestato;
• rispetto dei tempi stabiliti;
• partecipazione alle attività didattiche;
• collaborazione con il gruppo classe.
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PARTE TERZA – Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato
Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di
Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di
verifica previste dall'Esame di Stato.
Per la prova scritta di Italiano sono state proposte varie tipologie:
• analisi e interpretazione di un testo letterario di prosa o di poesia;
• analisi e interpretazione di un testo non letterario;
• analisi e produzione di un testo argomentativo;
• riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:
• correttezza e proprietà nell’uso della lingua
• organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e
personale
• possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento;
• coerenza di stile
• capacità di rielaborazione di un testo
Sono state inoltre effettuate n°2 simulazioni di prima prova come proposte dal MIUR in data
19.02.2019 e 26.03.2019 e n°1 simulazione di dipartimento in data 24.01.2019 secondo le modalità
previste per il nuovo esame di stato.
Per la valutazione si è tenuto conto dei quadri di riferimento e della griglia allegati al d.m. 769
del 2018.
Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Tecnologie Chimiche Industriali e Chimica Analitica
e Strumentale, sono stati forniti agli studenti degli esempi di prova degli anni passati e sono state
effettuate n°2 simulazioni della stessa come proposte dal MIUR in data 28.02.2019 e 02.04.2019.
Per la valutazione si è tenuto conto dei quadri di riferimento e della griglia allegati al d.m. 769
del 2018.
Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche. Agli
studenti sono state comunque illustrate le indicazioni relative al colloquio riportate all’art.19
dell’o.m. 205 del 2019.
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PARTE QUARTA – Relazioni delle singole discipline
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DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE: prof. LUIGI GREORIS
TEST1 : - R. LUPERINI et al., Le parole e le cose, voll. III a, Naturalismo, simbolismo e avanguardie (dal 1861 al 1925) e III b, Modernità e contemporaneità (dal 1925 ai nostri giorni), Palermo, Palumbo, 2016. - ID. et al., Leopardi il primo dei moderni, ivi, 2016. Per la programmazione si veda il modulo collettivo elaborato dal Dipartimento di Lettere dell’ITST “J.F. Kennedy , di Pordenone, diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Lingua e letteratura italiana” nel triennio
MODULO 1 LA PROVA SCRITTA D'ESAME E L'ITALIANO D'USO
A supporto di questo modulo trasversale, che riguarda tutto l'anno scolastico (ma anche il
triennio intero), impostato fin dalla classe terza, si precisa che la formula "italiano d'uso" viene usata
nell'accezione di T. DE MAURO, Grande dizionario dell’italiano, voll. 6. Torino, Paravia, 1999, con
l'ausilio di R. LESINA, Il nuovo manuale di stile, Bologna, Zanichelli, 2014 e dell’ Esame con successo,
a cura di M. MARUCCI, Palermo, Palumbo, 2018
Al di là delle indicazione e delle esercitazioni sulle tre tipologie della prima prova rinnovata
dell'esame di stato si è molto insistito sul potenziamento della correttezza, della chiarezza e della
proprietà lessicale (uso del dizionario dei sinonimi, anche al fine di evitare le ripetizioni), con appunti e
dispense sui principali problemi non solo morfosintattici, ma di stilistica applicata nell'elaborazione
scritta.
In particolare si insiste: - sull'uso sistemico del capoverso (paragrafo per blocchi concettuali); -
sul corretto suo degli accenti acuti e gravi; -sulla sostituzione generalizzata dei termini usurate (cosa
sostantivo, andare, dire, fare, avere possessivo); - sull'uso consapevole degli acronimi, delle
sottolineature manoscritte e delle virgolette - sull'uso scritto delle cifre, anche romane; - sull'interazione
tra congiunzioni, punteggiatura e sintassi; - sull'uso del (negletto) congiuntivo; sulla sillabazione nell' "
capo";sul nesso ce n’è; sui principali monosillabi di grado zero e/o accentati e/o apostrofati.
MODULO 2 LEOPARDI, IL PRIMO DEI MODERNI OVVERO IL PENSIERO POETANTE (volumetto separato)
Il rapporto tra filosofia e poesia nello scrittore di Recanati: l'evoluzione del cosiddetto "pessimismo" (nichilismo tra Shopenauer e Nietzsche), il tema del suicidio della solidarietà, sino al "Leopardi progressivo" (C. Luporini, 1950) ed alla sintesi di A. Prete ("Il pensiero poetante", 1980). la funzione della poesia e la poetica; il linguaggio e le innovazioni delle strutture metriche, la canzone libera leopardiana), dai piccoli ai grandi Idilli (o canti pisano-recanatesi), sino al periodo napoletano ed al "testamento" della "Ginestra". - "Operette morali" (Dialogo della natura e di un islandese, Dialogo di Plotino e Porfirio [parte
finale]);
- "Canti" (Infinito, Sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, A Silvia, Il passero soli- tario,
La ginestra o il fiore del deserto, vv.111-144).
- "Zibaldone" (La teoria del piacere, La natura e la civiltà, rr. 64-93).
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MODULO 3 IL PARADOSSO VERGHIANO
Il primo ed il secondo Verga: la vicenda patetica di Storia di una capinera, tardo romanticismo(
Eva, Eros, Tigre Reale) naturalismo e verismo (Nedda). Le novelle ed i romanzi. Artificio della
regressione e "ciclo dei vinti"; la marea, l'ideale dell'ostrica ed mito della "roba": la tecnica narrativa del
discorso indiretto libero, il darwinismo sociale (Verga ed il progresso)
- "Vita nei campi" (Rosso Malpelo)
- "Novelle rusticane" (Libertà)
- "Mastro - don Gesualdo" (La morte).
Lettura integrale dei “Malavoglia”
MODULO 4
LUIGI PIRANDELLO, IL DOPPIO, LA FOLLIA; LA DISINTEGRAZIONE DELLA VERITÀ E DELLA PERSONALITÀ
Le vicende biografiche e la letteratura come sopravvivenza; la visione del mondo (relativismo e dissoluzione della realtà e della personalità), la pazzia come enigma e come libertà, dalla narrativa alla drammaturgia, la poetica dell'umorismo e quella del tardo surrealismo. Le tematiche del Fu Mattia Pascal, di Uno, nessuno, centomila. Il grande teatro di Così è (se vi pare), Enrico IV, Sei personaggi in cerca d'autore (ed il "teatro del teatro"), Novelle per un anno e Maschere nude. - "Novelle" (Il treno ha fischiato, Una giornata)
- “L’umorismo” (La differenza tra umorismo e comicità. L’esempio della vecchia imbellettata) Lettura integrale del “Fu Mattia pascal”
Visione integrale di “Cosi è (se vi pare)
MODULO 5
ITALO SVEVO, L' "INETTO" TRA FREUD E JOYCE
Un narratore di confine che raggiunge una statura europea. Bilinguismo e complessità
culturale. Il fallimento dei primi due romanzi e l'abbandono della letteratura. Il capolavoro maturo di un ex cittadino asburgico: un romanzo psicanalitico d'avanguardia.
Lettura integrale della “Coscienza di Zeno”
MODULO 6
PASCOLI TRA OTTO E NOVECENTO, TRA NATURA E SIMBOLISMO
Un trauma mai elaborato, la poetica del fanciullino, una complessa e raffinata semplicità, l'onomatopea, il fonosimbolismo, la sinestesia. Le posizioni politiche dell’ ultimo Pascoli (La grande proletaria si è mossa).
“Myricae”, Novembre, X agosto, Lavandare, Temporale
“Canti di Castelvecchio”, Il gelsomino notturno
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MODULO 7 GIUSEPPE UNGARETTI: UN POETA E LA GUERRA Il porto sepolto, Allegria di naufragi, L'allegria. La poetica, la centralità della parola, l'analogia. Vita di un uomo
- “Allegria” (Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Soldati)
MODULO 8 IL MALE DI VIVERE DELLA CONDIZIONE UMANA: EUGENIO MONTALE L'antifascismo, il leopardismo, il correlativo oggettivo, il male di vivere, le novità dell'ultimo Montale
- “Ossi di seppia” ( Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Non
chiederci la parola, Forse un mattino, andando in un’aria di vetro):
- “Le Occasioni” (La casa dei doganieri);
- “Satura” (Ho sceso , dandoti il braccio).
MODULO 9
DARIO FO, GIULLARE DI LOTTA
“Mistero buffo” (Resurrezione)
Visione integrale della prima ora dello spettacolo, nell’edizione RAI 2010
MODULO 10 LA NARRATIVA CONTEMPORANEA: DUE LIBRI A SCELTA TRA I SEGUENTI:
1. N. AMMANITI, Io non ho paura 2. S. AVALLONE, Acciaio 3. E. BRIZZI, Jack Frusciante è uscito dal gruppo 4. I. CALVINO, Il barone rampante 5. A. DE CARLO, Due di due 6. P. GIORDANO, La solitudine dei numeri primi 7. P. LEVI, Se questo è un uomo 8. A. PENNACCHI, Canale Mussolini 9. R. SAVIANO, Gomorra 10. L. SCIASCIA, Il giorno della civetta 11. S. VERONESI, XY 12. S. TAMARO, Va' dove ti porta il cuore 13. U. ECO, Il nome della rosa 14. E. FERRANTE, L’amica geniale 15. I. SILONE, Fontamara
TEMPI IMPIEGATI PER I MODULI: da 7 a 20 ore, a seconda dello spessore dei singoli argomenti,
dei brani esaminati, oltre al lavoro domestico ed ai tempi per le prove scritte (3 ore), delle
interrogazioni e delle verifiche..
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TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE: sono state effettuate una prova INVALSI, 5 prove scritte (una simulazione d’esame d’istituto( 5 ore),, due simulazioni d’esame nazionali (5 e 6 ore), interrogazioni orali, attraverso cui, da una parte, verificare l'assimilazione delle tipologie della prima prova dell'esame di stato, dall'altra, controllare le conoscenze e le competenze, nonché l'analisi dei testi della letteratura italiana. Attraverso le prove di diversa natura, comprese le interrogazioni informali e le analisi dei testi, sono state verificate anzitutto le conoscenze culturali in generale e letterarie in particolare, correnti, ma anche le capacità di interpretare un testo poetico od in prosa, di commentarlo in modo personale, di esprimersi in forma corretta, efficace e appropriata (il che vale a maggior ragione per i compiti scritti, in vista della prima prova dell’esame di stato, che è anzitutto una prova linguistica). Lo scopo dell’insieme delle diverse tipologie di verifica è stato quello di migliorare, in sintesi, compatibilmente con le capacità ed i prerequisiti individuali, la formazione culturale di base da una parte e la comunicazione verbale, sia scritta che orale, dall'altra, che tanta importanza riveste in una società come quella attuale, caratterizzata da molte forme di linguaggi informativi ed espressivi con cui i giovani si confrontano e si confronteranno ancor più nel prossimo futuro, sia che affrontino il proseguimento degli studi, sia che si inseriscano nell’attività produttiva: è questa, a grandi linee, la finalità delle discipline umanistiche in un istituto tecnico, che nel nostro indirizzo, orienta oltre la metà dei propri diplomati verso il percorso universitario, non sempre e non necessariamente tecnico-scientifico.
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DISCIPLINA: STORIA E CITTADINANZA
DOCENTE: prof. LUIGI GREORIS
STORIA TESTO AA.VV., Storia. Concetti e connessioni , vol. 2 , Dall’antico regime alla società di massa, vol. 3, Il Novecento ed il mondo contemporaneo, Milano, Person, 2009. Per la programmazione si veda il modulo collettivo elaborato dal Dipartimento di Lettere del ITST “J.F. Kennedy” di Pordenone, diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Storia e cittadinanza” nel triennio. MODULO 1 - L’unificazione italiana (1861) e tedesca (1871) sullo sfondo del secondo Ottocento e della seconda rivoluzione industriale: Destra e Sinistra storiche, età di Crispi, fino all'assassinio del re Umberto I (1900) MODULO 2 - L’età dell’imperialismo, la belle èpoque, il riformismo di Giolitti MODULO 3 - La Grande Guerra: le cause prossime e remote, l'intervento dell'Italia, Il crollo della Russia e le due rivoluzioni, da Lenin a Stalin, Caporetto, l'intervento degli USA, la fine del conflitto. I trattati di pace di Parigi e la posizione del presidente americano Wilson MODULO 4 - Tra le due guerre: il suicidio dell'Europa e la prosperità degli USA negli anni Venti. La grande crisi del 1929, il "giovedì nero" (24 ottobre): le cause (sovrapproduzione e speculazione borsistiche), il New deal di Franklin D. Roosevelt e la soluzione keynesiana. MODULO 5 - Il dopoguerra, l'avvento del fascismo ed il regime in Italia. Il biennio rosso ed il biennio nero. L'aggressione di Fiume di D'Annunzio, il partito popolare di Don Sturzo. La scelta della violenza, lo squadrismo, la marcia su Roma (28 ottobre 1922). Mussolini al potere e la creazione del totalitarismo fascista: delitto Matteotti ed Aventino. i Patti Lateranensi del 1929, la conquista dell'Etiopia, la nuova politica economica degli anni '30 ed il patto d'acciaio. Ascesa di Hitler ed ideologia nazista: il terzo Reich MODULO 5 - La seconda guerra mondiale: la politica aggressiva di Hitler (Saar, Renania, Cecoslovacchia, guerra di Spagna, annessione dell'Austria. 1939-1945: i nazisti in Polonia, Danimarca, Norvegia, Benelux, Francia. L'Italia in guerra (campagna di Grecia e di Libia), battaglia d'Inghilterra, Rommel ed El Alamein, l'invasione della Russia e Stalingrado. Pearl Harbour e gli USA in guerra. Sbarco in Italia ed armistizio. Sbarco in Normandia. Il suicidio di Hitler e le atomiche in Giappone MODULO 7 – CENNI inerenti: la guerra fredda e la divisione di Berlino, della Germania, dell'Europa e del mondo (cortina di ferro ed aree di influenza postcoloniali), NATO, Patto di Varsavia: l’ equilibrio del terrore, la corsa agli armamenti ed allo spazio, la rinascita dell'Europa Occidentale e la ricostruzione in Italia.
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CITTADINANZA TESTO Cittadinanza e costituzione, a cura di S. COTENA, Napoli, Simone, 2019. Per la programmazione si vedano le proposte formulate dal Dipartimento di Lettere del ITST di
Pordenone diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Cittadinanza” nel triennio, con la necessaria
discrezionalità di scelta da parte del docente viste le molto tardive indicazioni ministeriali. Il
dipartimento ha organizzato in ogni caso un breve corso introduttivo per tutte le quinte classi (2 ore),a
cura della prof. Nicoletta Appiani dell’ITST “J.F. Kennedy” di Pordenone, articolato in quattro punti: - la
Costituzione italiana : i principi generali, i principi fondamentali - diritti, uguaglianza e cittadinanza
programma europeo 2014-2020 - il lavoro nella Costituzione italiana,che ha redatto una dispensa
apposita. Il docente della classe ha inoltre provveduto a fornire copia agli allievi dei segmenti integrali
del testo e delle sintesi essenziali riguardanti i tre moduli prescelti.
MODULO 1 – STATO E COSTITUZIONE
-Sintesi dei concetti di popolo, stato e nazione
-Nascita della costituzione italiana
- i primi 12 articoli commentati della costituzione (principi fondamentali)
MODULO 2 – L’UNIONE EUORPEA
-Che cos’è e come nasce l’UE
-Le istituzioni e gli atti dell’UE
MODULO 3 – L’ONU
-La comunità internazionale e l’ONU
-Gli organi dell’ONU
-Agenzie ed organi sussidiari dell’ONU
TEMPI DI SVOLGIMENTO: 6-15 ca. ore per ogni modulo, verifiche ed accertamenti compresi. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE: sono state effettuate 5 prove, sia orali che strutturate a risposta chiusa, al fine di accertare non solo le conoscenze, ma i rapporti tra le diverse vicende economiche, politiche e sociali che si intrecciano tra Otto e Novecento, con particolare riferimento agli aspetti economici ed alle ideologie dominanti del secolo passato per la storia, lavoro domestico e verifiche in classe per ciascuno dei moduli proposti per la cittadinanza, con tempi di svolgimento differenziati.
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DISCIPLINA: LINGUA INGLESE
DOCENTE: prof.ssa BRUNA PAVAN
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Libri di testo:
• New A Matter of Life – Paola Briano - Edisco
• Moving Up – Kennedy-Maxwell – Black Cat
Altri materiali:
• Dispense fornite dal docente
• Video e film in lingua inglese
• Appunti e mappe concettuali
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno sono state effettuate almeno 4 verifiche scritte (strutturate e semi-strutturate) –- e
4 o più verifiche orali.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si è tenuto conto di quanto riportato nel POF d’Istituto.
Per quanto riguarda lo scritto, la valutazione degli elaborati ha tenuto conto dei parametri qui di seguito
riportati.
VALUTAZIONE SCRITTA
1. Comprensione del testo scritto
A) risposta adeguata alla domanda
B) risposta rielaborata / sintetizzata, uso lessicale appropriato / differenziato
C) identificazione degli elementi principali e/o secondari
2. Competenza elaborativa:
A) la risposta trasmette un messaggio comprensibile e adeguato alla richiesta
B) la risposta è strutturata in modo complessivamente corretto
3. Competenza scritta:
A) la risposta dimostra capacità di inferenza extra- ed intra-testuale
B) la risposta dimostra rielaborazione critica
C) la risposta contiene apporti personali
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO
Written English Correction Grid
TASK RESPONSE
• Appropriate and coherent text.
• Organising information and ideas (introduction ,layout, paragraphing, conclusion)
• Exhaustive information
GRAMMAR AND ACCURACY
• Correct grammar structure in relation to objectives tested and level
VOCABULARY • Good range of specific vocabulary, appropriate to the text. • Correct spelling
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VALUTAZIONE ORALE:
Conoscenze
A) tutti I contenuti principali sono stati riportati
B) l’argomento è presentato con ordine e collegamenti logici
Competenze
A) uso di lessico appropriato e specifico
B) uso di funzioni e strutture appropriate
Capacità
A) Fluency
B collegamenti intre/extra testuali
C) valutazione critica
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ORALE
DESCRITTORI VOTO
L'allievo si rifiuta di sottoporsi alla verifica 1
L'allievo non riesce a rispondere adeguatamente ad alcuna delle domande 2
L'allievo espone in maniera confusa e incompleta, il messaggio risulta incomprensibile
3
L'allievo espone solo in parte gli argomenti, utilizza un linguaggio approssimativo e si esprime con gravi errori strutturali
4
L'allievo espone con una certa difficoltà ed in modo parziale, nonostante qualche errore nelle strutture e nel lessico, il messaggio è comprensibile
5
L'allievo espone in modo abbastanza autonomo, con un linguaggio accettabile anche se non sempre specifico e con qualche incertezza
6
L'allievo espone l'argomento in modo autonomo ed adeguato e con un linguaggio complessivamente appropriato
7
L'allievo espone in modo esauriente, utilizzando un linguaggio corretto ed appropriato, rielabora parzialmente i contenuti
8
L'allievo espone in modo esauriente, utilizzando un linguaggio appropriato ed un lessico vario, si esprime in modo personale
9
L'allievo espone in modo esauriente ed autonomo, utilizza un linguaggio appropriato e diversificato, con apporti personali e valutazioni critiche
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CONTENUTI TRATTATI
LANGUAGE and COMMUNICATION
Testo: Moving Up Intermediate
• Unit 10 Well Being
- Verb pattern; ability in the past; used to + infinitive; be/get used to + -ing.
- Healthy mind and body;
- Making suggestions
• Unit 11 Secrets and Lies.
- Reported speech: statements, commands, questions; reporting verbs; have something done
- entertainment adjectives;
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• Unit 12 Fair Trade.
- 2nd, 3rd conditionals; mixed conditionals; I wish / if only
- Should have + past participle
- Ethical consumers, making choices
ESP CHEMISTRY
Microbes and microbial technology.
Testo: New A Matter of Life
Unit 1: Prokaryotes vs eukaryotes
Dispense
• Bacterial cells
• Cultural insight : Antibiotic resistance in Bacteria
• Endosymbiosis – dispensa e video da TEDed
( https://ed.ted.com/lessons/how-we-think-complex-cells-evolved-adam-jacobson#watch)
DNA and Biotechnology
Testo: New A Matter of Life
• Microbes: building blocks for biotechnology
• Biotech Debates – Genetic Engineering Debates
Dispense:
• DNA and the secret of life
• How proteins are synthesized
• The discovery of DNA structure
• Biotechnology and its innovations
• Genetic modification
• Artificial cloning: gene cloning – therapeutic cloning – reproductive cloning
• Stem cells
• Biotechnology in agriculture
• GMO’s in the world
• Biotechnology in the medical field
• Tissue engineering – the future of ‘Neural trasmission’
• Cultural insight: DNA fingerprinting
• How to sequence the human genome. Video e dispensa: (https://ed.ted.com/lessons/how-to-
sequence-the-human-genome-mark-j-kiel)
• The race to sequence the human genome. Video e dispensa: (https://ed.ted.com/lessons/the-
race-to-sequence-the-human-genome-tien-nguyen)
• Rosalind Frankling: DNA’s unsung hero (https://ed.ted.com/lessons/rosalind-franklin-dna-s-
unsung-hero-claudio-l-guerra. )
Biochemistry
Dispensa: Cellular energetics: ATP; the Mitochondrion; Cellular respiration; The Biochemistry of
Respiration.
The First World War
Dispense
First World War (British Council Website)
• Life in the trenches. Propaganda and censorship
• The War Poets: different attitudes to war
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• Rupert Brooke: “ The Soldier” (text analysis)
• Siegfried Sassoon:“ Suicide in the trenches” : “A soldier’s declaration” (text analysis)
The Roaring Twenties.
Dispense:
• The Roaring Twenties: general features
• The Roaring Twenties documentary (https://www.youtube.com/watch?v=ud_xU3wit-8)
• Art Deco: Art Deco Origins and influences (https://artdeco.org/what-is-art-deco/origins)
• What makes a NY building Art Deco (ppt – Art Deco Society of New Your’s website)
• Fordism and Taylorism. Dispense: H. Ford and the Auto assembly line - F. Taylor and
Scientific Management
• The Great Gatsby: themes, motifs and symbols.
The Second World War
Dispense:
The Second World War (British Council Website)
Penicillin: Development of Deep-tank Fermentation- Pfizer Inc.
• Film: “Dunkirk” by Christopher Nolan - film review and students’ comment.
George Orwell:
• George Orwell’s life
• The dystopian novel
• Nineteen Eighty-Four (1949): https://library.weschool.com/lezione/orwell-1984-plot-big-brother-
newspeak-ingsoc-dystopian-novel-8822.html
• “Big Brother is watching you”
• Animal Farm: https://library.weschool.com/lezione/orwell-fattoria-degli-animali-riassunto-
trama-animal-farm-rivoluzione-russa-8816.html
• “Why I write”
The Environment
Testo: New A Matter of Life
• Pollution
• Go green
• Green power: Where our energy will come from.
Circular Economy
Dispense e Video da: (https://www.ellenmacarthurfoundation.org/circular-economy/concept)
The concept of a circular economy: Technical and biological cycles - Origins of the circular economy
concept - Circular economy principles.
Public Speaking and Debate: learning and activities
Abstract of students’ work experience
Safety at work: ppt presentation
A brief guide to understanding the BREXIT chaos. (articolo da Speak up)
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DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: prof.ssa FRANCESCA BERZACCOLA
1. METODOLOGIE DIDATTICHE
Per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sono state utilizzate le seguenti metodologie:
• lezioni frontali e interattive;
• spiegazione puntuale delle parti di teoria (definizioni, teoremi e formule di calcolo) e delle
modalità di applicazione delle procedure e delle formule risolutive;
• esercitazioni e svolgimento di esercizi e di simulazione di test sia in classe che a casa;
• sintesi di alcuni contenuti mediante schemi e formulari;
• formulazione di quesiti finalizzati a favorire l’individuazione autonoma da parte dei singoli allievi
dei punti essenziali dei contenuti esaminati
Per contribuire allo sviluppo e al miglioramento del metodo di studio sono state applicate le seguenti
strategie:
• realizzazioni lavori di gruppo
• realizzazioni di presentazioni multimediali
2. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni - Lineamenti. Math Verde vol 5 - Ed. Ghisetti & Corvi
Estratti dal libro di testo M. Bergamini, G. Barozzi, A. Trifone - Matematica.Verde vol 4B - Ed Zanichelli,
per la parte di Statistica
Formulari e schemi riassuntivi forniti tramite lo strumento DIDATTICA del registro elettronico.
3. SPAZI
Le lezioni si sono svolte sempre in aula (la loro aula oppure un'aula dotata di lavagna LIM)
4. TEMPI
Le lezioni di matematica sono iniziate il 28/09/2018. Sono previste 3 ore settimanali.
Al netto delle attività scolastiche non strettamente inerenti la disciplina (visite formative, viaggi di
istruzione, ecc) sono state svolte circa 70 ore di lezione, suddivise in 27 nel primo quadrimestre e 33
nel secondo, nelle circa 30 settimane di durata dell'anno scolastico.
Le ore di lezione sono state suddivise in circa 14 ore per ciascuna UD (unità didattica), test di verifica
e valutazione inclusi.
5. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione è stata effettuata attraverso sondaggi ripetuti, utilizzando differenti tipologie di prove al
termine di ogni singola UD:
• Prove scritte, di svolgimento di esercizi o problemi e domande aperte o a scelta multipla sulle
parti teoriche.
• Prove orali, con svolgimento di esercizi e problemi e spiegazione contestuale della teoria, del
metodo e delle formule adottate
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6. PROGRAMMA
UNITÀ DIDATTICA E
ARGOMENTI
CONOSCENZE (lo studente
conosce)
ABILITÀ (lo studente sa)
1^ UD: Ripasso dello studio di funzione Studio, classificazione ed elenco delle caratteristiche di una funzione reale di variabile reale. Rappresentazione del grafico di massima sul piano cartesiano Oxy.
Le condizioni di esistenza relative alle funzioni algebriche (intere, fratte, irrazionali) ed alle funzioni trascendenti (esponenziali e logaritmiche, goniometriche). I teoremi di calcolo dei limiti di funzione I teoremi di derivabilità di funzioni e le proprietà delle derivate di diverso ordine
Risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti, per calcolare gli intervalli o i punti di definizione della funzione, e per valutarne il segno. Applicare le regole di derivazione e di calcolo dei limiti di funzione, per individuare eventuali asintoti, tratti crescenti o decrescenti e punti di massimo/minimo, concavità e convessità ed eventuali flessi. Tracciare il grafico di massima di una funzione sul piano cartesiano
2^ UD: INTEGRALI INDEFINITI Primitiva di una funzione Integrale indefinito - Proprietà degli integrali indefiniti Strutturazione del calcolo di integrale indefinito di funzione
Integrali indefiniti immediati - Integrali delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta Metodi di integrazione: Integrazione per sostituzione; Integrazione per parti; Integrali di funzioni razionali fratte: caso del grado del numeratore minore di quello del denominatore, con denominatore di 1° e di 2° grado; caso del numeratore di grado maggiore o uguale a quello del denominatore.
Utilizzare gli integrali immediati e quelli generalizzati per il calcolo di integrale di funzione Utilizzare i metodi di integrazione più opportuno per il calcolo
3^ UD: INTEGRALI DEFINITI Integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso e limitato Significato geometrico dell'integrale definito di una funzione in un intervallo Proprietà dell'integrale definito Teorema della media Funzione integrale Teorema fondamentale del calcolo integrale - di Torricelli-Barrow Integrale definito per il calcolo di aree e volumi Integrali di funzioni definite su intervalli aperti o con punti di discontinuità - integrale improprio
Formula fondamentale del calcolo dell'integrale definito Calcolo degli integrali definiti di funzioni in intervalli chiusi Procedimenti per il calcolo di aree
di superfici piane e di volumi di
solidi di rotazione
Integrali impropri - del 1° e del 2°
tipo
Calcolare un integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso Calcolare il valore di un'area definita da una funzione in un intervallo, o definita da 2 o più funzioni. Calcolare il volume di un solido generato dalla rotazione di una funzione in un intervallo ed attorno ad un asse. Calcolare un integrale improprio del 1° e del secondo tipo, individuando gli estremi di o i punti di non definizione
4^ UD: EQUAZIONI DIFFERENZIALI Definizione di equazione differenziale - Ordine di un'equazione differenziale - soluzione o integrale di una equazione differenziale - integrale generale e soluzione particolare.
Equazione differenziale del primo ordine - Problema di Cauchy Classificazione delle eq diff del 1° ordine:
Equazioni del tipo y'=f(x) Equazioni a variabili separabili Equazioni lineari, omogenee e complete Equazioni non lineari
Riconoscere la tipologie di equazioni differenziali del primo ordine. Applicare la metodologia adeguata a risolvere una equazione differenziale del primo ordine, ottenendo la soluzione integrale generale o particolare, a seconda del problema.
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Equazioni differenziali del secondo ordine, classificazione
Equazioni differenziali del secondo ordine
Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti omogenee e complete Equazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti non costanti
Riconoscere e risolvere le equazioni differenziali del secondo ordine del tipo a coefficienti costanti e complete.
5^ UD: STATISTICA STATISTICA DESCRITTIVA Popolazione, carattere, frequenza Indici di posizione e di variabilità STATISTICA INFERENZIALE Popolazione e campione Parametri della popolazione e del campione Utilizzo di stimatori per estendere le informazioni ottenute su un campione all'intera popolazione Verifica di ipotesi sulla media
STATISTICA DESCRITTIVA Popolazione e unità statistica Tipologie di indici di posizione: media, media ponderata, moda, mediana Indici di variabilità: varianza e deviazione standard STATISTICA INFERENZIALE Classificare le tecniche di campionamento. Campionamento con ripetizione e in blocco. Formule di calcolo della media e della varianza campionaria Definizione e proprietà degli stimatori Stima puntuale e stima intervallare di una media di grandi e piccoli campioni, nota o non nota la varianza vera. Definizione e proprietà dei test bilaterali o unilaterali a destra e sinistra per la verifica dell'ipotesi di una media
STATISTICA DESCRITTIVA Calcolare gli indici di posizione e di variabilità di dati statistici STATISTICA INFERENZIALE Calcolare lo spazio dei campione, con numerosità data, per campionamenti con o senza ripetizione. Calcolare media e varianza di un campione Calcolare la media puntuale e l'errore relativo di un campione data numerosità e data la varianza vera, oppure la varianza del campione. Calcolare la stima per intervallo dato il livello di confidenza di un campione grande (n>30), e di un campione piccolo (n<30) con la tabella t di Student, nota o non nota la varianza vera. Verificare se una ipotesi nulla della media di una popolazione può essere accettata, dato un livello di significatività, utilizzando i test adeguati.
6^ UD: FUNZIONI DI DUE VARIABILI Funzione reale di due variabili reali Dominio e grafico di una funzione di due variabili Curve di livello Derivata parziale prima e ordine successivo
Proprietà delle funzioni di 2 variabili Condizioni di esistenza per la determinazione del dominio di una funzione. Significato grafico delle derivate di ordine primo e secondo. Proprietà di punti particolari: di massimo, minimo e di sella.
Calcolare il dominio di una funzione di due variabili, anche con risoluzione di disequazioni lineari e non lineari in due incognite e di sistemi di disequazioni. Calcolare le curve di livello e tracciarne il grafico nel riferimento cartesiano Oxyz Calcolare le derivate parziale di primo ordine e successivi Verificare eventuali punti della funzione di massimo, minimo, di sella
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DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE
DOCENTE: prof. CARLO RIGO
METODOLOGIE DIDATTICHE
Il lavoro è stato organizzato attraverso esercitazioni individuali, a gruppi o per l’intera classe. Le lezioni
sono state accompagnate da considerazioni di ordine teorico prima, durante e dopo la parte pratica, in
modo da avere sempre uno stretto rapporto tra le conoscenze e le attività proposte.
Il metodo usato è stato principalmente quello globale, alternato a quello analitico soprattutto nei casi in
cui si è voluto perfezionare l’esecuzione di alcuni gesti tecnici. Si è cercato di offrire un gran numero di
proposte in modo da stimolare tutte le qualità fisiche e tecniche dei singoli allievi.
Libro di testo: Autore Casa Editrice ISBN
In Movimento Fiorini, Coretti, Bocchi. Marietti Scuola 978-88-393-0213-7
SPAZI
Palestra all’interno dell’istituto e spazi esterni.
TEMPI IMPIEGATI PER LE ATTIVITA’ DIDATTICHE/ MODULI
Capacità condizionale: forza, periodo di svolgimento tutto l’anno.
Capacità condizionale: mobilità articolare, periodo di svolgimento tutto l’anno.
Capacità condizionale: resistenza, periodo di svolgimento da settembre a dicembre.
Capacità coordinative generali e speciali: periodo di svolgimento da settembre a dicembre.
Palco di salita: periodo di svolgimento da settembre a dicembre.
Giochi sportivi: periodo di svolgimento tutto l’anno.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
In ogni quadrimestre, sono state somministrate almeno 3 verifiche, sia teoriche che pratiche. Nel caso
di alunni esonerati dalla parte pratica o giustificati perché infortunati per periodi medio/lunghi, le prove
pratiche sono state sostituite da relazioni e/o interrogazioni orali. Per le verifiche teoriche sono stati
utilizzati test a risposta multipla e a risposta aperta. Poiché la prestazione motoria, per la quale è difficile
definire costantemente criteri oggettivi, appartiene alla categoria delle produzioni complesse, la
valutazione globale per ogni singolo allievo ha tenuto conto:
• della progressione nell’ apprendimento in base a test specifici relativi ai diversi obiettivi;
• dell’approccio nei confronti delle proposte didattiche;
• dell’autonomia operativa evidenziata nei molteplici ambiti motori;
• della partecipazione attiva, costruttiva e propositiva nelle attività affrontate.
PROGRAMMA
UDA n. 1: Percezione di sé e completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed
espressive
Argomenti:
• Circuiti a stazioni, con esercizi di tonificazione mirati ai diversi distretti muscolari.
• Corsa prolungata a ritmi blandi, corsa a variazione di ritmo, per il miglioramento della resistenza
generale e specifica.
• Andature ed esercizi coordinativi vari e combinati per migliorare: destrezza, equilibrio,
orientamento, ritmo, reazione e trasformazione.
• Esercitazioni per il miglioramento della velocità e rapidità.
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• Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale e con piccolo sovraccarico con l’uso di
attrezzi (palle mediche, manubri, bilancieri).
Conoscenze:
• La metodologia dell’allenamento: principi, concetti, e applicazioni pratiche
• Le capacità coordinative
• Le capacità condizionali e i loro metodi di allenamento
Abilità:
• Eseguire risposte motorie efficaci in situazioni complesse
• Eseguire correttamente i gesti motori richiesti
• Coordinare e combinare le azioni motorie
UDA n.2: Lo sport, le regole, il fair play
Argomenti:
• Atletica leggera: corsa prolungata, corsa veloce, getto del peso e ostacoli bassi.
• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, pallamano e calcio a 5, per ogni singola disciplina esercizi
tecnici sull’apprendimento dei fondamentali individuali e di squadra.
Conoscenze:
• Il regolamento tecnico degli sport praticati e il codice gestuale dell’arbitraggio
• Le capacità tecniche e tattiche sottese allo sport praticato
• Forme organizzative di tornei e competizioni
Abilità:
• Assumere ruoli all’interno di un gruppo
• Rielaborare e riprodurre gesti motori complessi
• Applicare e rispettare le regole
UDA n.3: Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
Argomenti:
• Informazioni basilari sulla tutela della salute: come si presta il primo soccorso, le emergenze e le
urgenze
Conoscenze:
• il movimento come elemento di prevenzione e i rischi della sedentarietà
• Il codice comportamentale del primo soccorso
• La tecnica di RCP
Abilità:
• Intervenire in caso di piccoli traumi
• Saper intervenire in caso di emergenza
• Utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature e il proprio corpo ai fini della sicurezza
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DISCIPLINA: IRC (Insegnamento Religione Cattolica)
DOCENTE: prof. ENNIO ROSALEN Competenze attese nell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) alla fine del V anno:
- Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;
- Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica
Ore di lezione settimanali: 1.
Metodologia didattica prevalente: lezione frontale dialogata con gli studenti.
Descrittori per la valutazione: scarso, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
Argomenti svolti:
Chiesa ufficiale cinese e chiesa clandestina cinese. La nuova via della seta e le questioni migratorie. Lettura articolo di fondo Avvenire 18.3.19.
Enciclica “Laudato Sì” di papa Francesco. Ecologia, economia, tutto è in relazione. "Acquistare è sempre un atto morale oltre che economico".
Debito internazionale, finanza, sviluppo dei popoli e migrazioni. Necessità di occuparsi dell'economia mondiale come amore per il prossimo. Giornata del Banco alimentare (la carità nell’emergenza).
Giornata mondiale dei poveri: “Il povero grida, il Signore lo ascolta”. Testo " Cristo non ha mani ha soltanto le nostre mani".
L'impegno sociale-politico del cristiano, in particolare per la difesa della creazione. Il magistero sociale dei papi: Pacem in Terris di Giovanni XXIII. La Rerum Novarum di Leone XIII.
La pittura di contestazione sociale a inizio '900. Visione e commento di opere d'arte sulle condizioni di lavoro. La conquista e difesa degli ammortizzatori sociali. Cristianesimo e attenzione al debole, povero, oppresso. Le opere di carità come opere a Cristo stesso
Cittadinanza e Costituzione: la crisi democratica. Esemplificazioni dalla cronaca. Lettura articoli da Avvenire. Lettura articolo su bene comune e forme cooperative, onlus.
Codice deontologico del perito.
Monoteismo e rivelazione, politeismo e ricerca dell'assoluto. Grazia e autosalvezza.
La Via Crucis, tradizione e attualità della sofferenza e morte imposta ad innocenti. Significato delle reliquie della passione.
Pedofilia nella chiesa e nella società.
Accenni alle biografie di: Sturzo, De Gasperi, Dossetti, Frassati, Milani, Puglisi, Olivetti.
Il riposo sabbatico (ebraismo), la Domenica come giorno del Signore (cristianesimo), le aperture domenicali dei centri commerciali.
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DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE
DOCENTE TEORICO: prof.ssa MARIA PEGHIN
DOCENTE TECNICO-PRATICO: prof.ssa ANNALISA FRANCESCUTTI
7. METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione dialogata e partecipata X
Lavori di gruppo X
Insegnamento individualizzato X
Problemsolving X
studi di caso X
Simulazioni X
Ricerche X
Esercitazioni di laboratorio X
Peer to peer X
8. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: titolo-
VOLUME
Autore Casa editrice ISBN
Elementi di analisi
chimica strumentale.
Seconda edizione
R. Cozzi, P.Protti, T. Ruaro Zanichelli 978-88-08-06371-7
Dispense fornite dal docente. X
Metodiche di laboratorio interne X
Presentazioni realizzate tramite il software Power Point. X
Appunti e mappe concettuali. X
Strumenti per l’analisi chimica in dotazione nel laboratorio di analisi chimica
strumentale e tecnica. X
Lavagna Interattiva Multimediale. X
Software (Excell) X
9. SPAZI
Aule dotate di videoproiettore e LIM, laboratorio di analisi strumentale e tecnica.
10. TEMPI
U.D. 5- settembre
U.D. 1-2 – ottobre, novembre
U.D. 3 – novembre, dicembre
U.D. 4 – gennaio
U.D.6- febbraio
U.D.7-8- marzo
U.D. 9-10-11 aprile, maggio
31
11. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Verifiche scritte parte teorica: 6 più 2 simulazioni di seconda prova d’esame.Per le diverse prove
è stata scelta la forma strutturata e semi-strutturata prevista (test a scelta multipla, domande a
risposta breve), più risoluzione di esercizi a soluzione breve.
Verifiche orali parte teorica: 2
Verifiche parte pratica: relazioni e report di analisi, simulazioni di casi pratici, presentazione studio
di matrice, osservazione del lavoro svolto durante le attività in laboratorio.
Tutte le verifiche hanno avuto lo scopo di valutare le conoscenze, le abilità e le competenze
dichiarate nel documento di programmazione del dipartimento e del consiglio di classe secondo i
livelli stabiliti.
12. PROGRAMMA
32
UNITÀ DIDATTICA E ARGOMENTI CONOSCENZE (lo studente conosce)
U.D.1 – Tecniche cromatografiche:
Principi teorici generali.
Principio del metodo. L’esperimento fondamentale di Tswett.
Classificazione delle tecniche cromatografiche in base allo
stato fisico delle fasi, alla forma del letto cromatografico, al
meccanismo di separazione. Meccanismi della separazione
cromatografica: adsorbimento, ripartizione, esclusione
molecolare, scambio ionico, affinità. Significato di
cromatografia a fasi legate e cromatografia chirale.
Definire i meccanismi di separazione cromatografica per
adsorbimento, ripartizione, scambio ionico, esclusione,
affinità
Riconoscere le principali tecniche cromatografiche.
Spiegare i vari contributi all’equazione di Van Deempter e
disegnarne il grafico.
Calcolare il fattore di asimmetria dei picchi
U.D.2 – Tecniche cromatografiche:
Il cromatogramma, le grandezze
cromatografiche e le prestazioni di un
sistema cromatografico.
Definizione di tempo di ritenzione. Definizione di volume di
ritenzione. Significato di tempo morto e tempo corretto.
Ampiezza alla base e a metà altezza di un picco. Altezza e
area del picco e loro significato.Definizione di: costante di
distribuzione, fattore di ritenzione (o di capacità), ritenzione
relativa o fattore di separazione. Fattori da cui dipende
ciascuna delle grandezze trattate. Selettività, efficienza e
risoluzione: definizioni e valutazioni su base numerica delle
grandezze che esprimono tali prestazioni. Teoria dei piatti.
Significato di piatto teorico. Determinazione del numero di
piatti teorici ed effettivi. Altezza equivalente di un piatto.
Cause dei fenomeni di allargamento delle bande: percorsi
multipli, diffusione molecolare longitudinale, resistenza al
trasferimento di massa. Analisi dei fenomeni di allargamento
e condizioni operative che permettono di contenerli.
Equazione di Van Deemter e relativo grafico. Significato di
capacità di carico.
Spiegare i vari contributi all’equazione di Van Deempter e
disegnarne il grafico.
Calcolare il fattore di asimmetria dei picchi
Discutere eficienza e selettività.
Calcolare Fattore di risoluzione
Calcolare numero piatti e altezza equivalente al piatto
teorico
Spiegare le cause dell’allargamento dei picchi. Ottimizzare i
parametri e i tempi di lavoro. Effettuare analisi qualitative e
quantitative.
33
U.D.3 – Tecniche cromatografiche:
Gascromatografia
Principi e applicazioni. Grandezze, parametri e prestazioni.
Analisi delle variabili operative: scelta delle fasi, valori di
flusso del carrier e della temperatura della colonna.
Strumentazione: schema a blocchi e funzione di ogni parte.
Tipi di colonne capillari (WCOT, SCOT e PLOT). Materiali
disponibili per la fase mobile, per quella stazionaria solida o
liquida: caratteristiche, proprietà e criteri di scelta. Il
fenomeno del “bleeding” e la cromatografia a fasi legate.
Modalità di inserimento del campione in colonna capillare e
relativi dispositivi: “on column” , diretta, split, splitless, a
temperatura programmata. Rivelatori: caratteristiche dei
rivelatori (selettività, risposta, rumore di fondo, limite di
rilevabilità, dinamica di risposta, intervallo di linearità).
Principi di funzionamento dei seguenti rivelatori: a
ionizzazione di fiamma, a cattura di elettroni, spettrometro di
massa. Il fattore di risposta. Trattamento del campione:
derivatizzazione, gascromatografia di pirolisi,
gascromatografia dello spazio di testa, adsorbimento-
desorbimento Metodi di analisi in GC.
Disegnare e spiegare lo schema a blocchi della
strumentazione, esplicitando le funzioni dei singoli
componenti.
Ottimizzare i parametri e i tempi di lavoro. Effettuare analisi
qualitative e quantitative.
Utilizzare il metodo della normalizzazione, quello della retta
di taratura, il metodo dello standard interno e il metodo
dell’aggiunta singola e multipla
U.D.4 – Tecniche cromatografiche:
HPLC e HPIEC
Proprietà, caratteristiche e versatilità delle tecniche in HPLC
e UPLC. Caratteristiche geometriche della fase stazionaria.
Azione dell’eluente e criteri di scelta per HPLC di ripartizione.
Eluizione isocratica e in gradiente, a fase normale e inversa.
Parti fondamentali della strumentazione, con particolare
riferimento ai rivelatori. HPIEC (scambio ionico):
applicazioni, tipi di resine, eluenti. Rivelatore e sistema di
Proporre soluzioni per separare in modo ottimale picchi
sovrapposti, larghi, ... Ottimizzare i parametri (flusso,
polarità dell’eluente). Effettuare analisi quantitative in
isocratica e in gradiente di polarità.
Disegnare e spiegare lo schema a blocchi della
strumentazione, esplicitando le funzioni dei singoli
componenti.
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soppressione. Metodi di analisi in HPLC. Spiegare in dettaglio il funzionamento del soppressore
chimico
Utilizzare il metodo della retta di taratura e il metodo
dell’aggiunta singola e multiple
U.D.5- Parte generale
I metodi di analisi quantitativa.
Richiami sui metodi della retta e delle aggiunte e sulle
titolazioni (dirette, indirette e inverse). Le soluzioni standard:
standard primari e secondari, soluzioni standard diluite e di
lavoro. Metodo dello standard interno. Metodo della
normalizzazione interna con determinazione dei fattori di
risposta quando necessario. Metodo del confronto con
singolo standard. Richiami sulle titolazioni classiche e
potenziometriche. Metodo dell’additività delle assorbanze.
Determinare o calcolare il valore di un parametro con i
seguenti metodi
della retta di taratura;
dell’aggiunta multipla e dell’aggiunta singola;
dello standard interno;
della normalizzazione interna con o senza determinazione
dei fattori di risposta
del confronto con singolo standard.
titolazioni classiche e potenziometriche.
U.D. 6 - Parte generale
Controllo dei dati analitici: teoria della
misura ed elaborazione dei dati.
Incertezza del dato analitico. Espressione del risultato
analitico completo della sua incertezza. Gli errori nelle
misure: classificazione e caratteristiche. Precisione e
grandezze che la esprimono con particolare riferimento alla
deviazione standard e al coefficiente di
variazione.Accuratezza di una misura e grandezze che la
esprimono; esattezza di una serie di misure e grandezze che
la esprimono. Significato di accuratezza riferita al metodo
analitico. Le fonti di errore in un’analisi chimica. Stima
dell’incertezza secondo linee guida internazionali (ISO ENV
13005) recepite da Accredia. Incertezze singole, incertezza
composta, incertezza estesa. Stima delle incertezze singole:
incertezze di categoria B e incertezza di categoria A. Cenni
alle leggi sulla propagazione dell’errore per la stima
Riconoscere i vari tipi di errore: errori sistematici (o
determinati); errori casuali (o indeterminati o random).
Individuare le cause errori sistematici e ridurre gli errori
casuali.
Eseguire i calcoli con cifre significative ed arrotondamenti
Calcolare:
• l’errore assoluto, l’errore relativo di un singolo dato
rispetto al valore medio o al valore vero
• Media e deviazione standard
• I limiti di confidenza della media.
Saper individuare e calcolare gli errori casuali su una
grandezza derivata
35
dell’incertezza composta (riferimenti tabella 3 pag 11 della
guida Sinal).
U.D. 7 – Parte generale
Distribuzioni di frequenza e di
probabilità. Test statistici
Dispersione dei dati attorno al valore medio per effetto degli
errori casuali: dall’ istogramma alla curva di distribuzione di
probabilità. La distribuzione normale di probabilità:
significato e caratteristiche della curva gaussiana. Relazioni
tra forma e posizione della gaussiana rispettivamente con
precisione e esattezza dei valori sperimentali. La
distribuzione di Student limitatamente ai casi in cui si utilizza
e all’uso della relativa tabella. Distribuzione campionaria
delle medie. Intervallo di confidenza di una media. Test
statistici per il controllo dei dati sperimentali ed in particolare
per valutare: la presenza di dati anomali (test di Dixon),
valutazione della presenza di errori sistematici, confronto fra
medie sperimentali e fra precisioni ottenute da metodi diversi
(f-test e t-test). Studio della regressione lineare: metodo dei
minimi quadrati.
Individuare i dati aberranti di una serie utilizzando il test di
Dixon ed i valori ricavati da tabelle statistiche
calcolare l’intervallo di confidenza di una media ricavando il
t di Student dalle tabelle statistiche.
Proporre altri usi per gli intervalli di confidenza
Calcolare i parametri statistici per i test.
Usare le tabelle appropriate per ciascun test
Saper eseguire e giustificare il risultato di una test statistico
Usare il foglio elettronico per calcolare la retta di
interpolazione dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio
Valutare numericamente il parametro R2 in funzione della
scelta dell’equazione della retta di calibrazione
U.D. 8- Parte generale
Problematica generale dell’analisi e
sequenza delle fasi del processo
analitico.
Scelta della tecnica e del metodo più opportuni in
dipendenza del tipo analita e della matrice: esame
comparativo delle diverse tecniche (strumentali e non) a
disposizione per l'analisi e criteri di scelta; confronto fra i
possibili metodi di misura (titolazione, retta di taratura,
metodo delle aggiunte, standard interno etc.) e criteri di
scelta. Le fasi del processo analitico. Campionamento:
significato e criteri generali. Trattamento del campione:
Esecuzione dell’analisi, elaborazione dei dati sperimentali e
espressione del risultato analitico. Valutazione critica dei
risultati analitici ottenuti in relazione alle disposizioni di legge
vigenti. Presentazione del risultato analitico mediante
relazione tecnica.
36
metodi principali (ottenimento delle ceneri da alimenti e altre
matrici, estrazioni di analiti con opportuni solventi).
Eseguire i calcoli con il corretto numero di cifre significative
e l’adeguato arrotondamento dei risultati.
Scegliere il numero, la quantità, la modalità e l’eventuale
trattamento del campione al momento del prelievo
U.D.9 - Parte generale
Approccio alle problematiche riguardanti
la messa a punto di un metodo di
analisi: validazione del metodo
Valutazione delle caratteristiche principali in termini di
parametri analitici quali: selettività/specificità, limite di
rivelabilità e di quantificazione, range dinamico e lineare,
limite di linearità, precisione, esattezza, accuratezza,
robustezza, campo di applicazione.
Consultare letteratura e disposizioni legislative per rilevare
valori guida e/o limiti di legge di parametri analitici; per
reperire tecniche e metodiche analitiche standardizzate e
metodiche analitiche ufficiali (legali), distinguendo fra tutte le
possibili analisi la più adatta ai materiali a disposizione
anche in termini di sicurezza.
U.D.10- Parte speciale: studio di
matrici reali e determinazione di
alcuni parametri analitici
Norme di sicurezza per la manipolazione di sostanze in
laboratorio, uso della strumentazione e gestione dei rifiuti.
Applicare tutte le norme di sicurezza nell’attività pratica
Individuare, scegliere e usare i DPI e DPC presenti in
funzione dei rischi e delle operazioni da svolgere in
laboratorio.
U.D.11- Parte speciale: studio di
matrici reali e determinazione di
alcuni parametri analitici
1. Analisi di acque potabili , reflue e di proceso.
2. Principali parametri correlati agli inquinamenti
ambientali delle acque (COD, BOD5; solo studio teorico
delle metodiche ufficiali).
3. Analisi bromatologiche: determinazione del contenuto
proteico secondo Kjeldhal
4. Emissioni-aria
5. Rifiuti/fanghi/terreni
6. Oli/grassi industriali e alimentari
7. Tensioattiovi e detergenti
8. Produzioni biotecnologiche e prodotti farmaceutici
Proporre una serie di metodi analitici per analizzare matrici
reali
37
Elenco delle esperienze di laboratorio
1. Determinazione dello ione ammonio in spettrofotometria UV-VIS attraverso il metodo della retta e
il metodo delle aggiunte.
2. Determinazione della composizione percentuale di una miscela di solventi con il metodo della
normalizzazione interna in GasCromatografia (GC), previa determinazione delle condizioni
operative ottimali per la separazione dei picchi.
3. Determinazione quantitativa di paracetamolo e caffeina nei farmaci con spettrofotometria UV-VIS
e metodo dell’additività delle assorbanze.
4. Determinazione del ferro in matrici alimentari (caffè, cacao) mediante spettrofotometria di
assorbimento atomico con metodo delle aggiunte (per alcuni gruppi studenti).
5. Determinazioni di cationi Na+ K+ Mg2+
Ca2+ NH4+ nelle acque potabili, in cromatografia a scambio
ionico (HPIEC) con metodo della retta.
6. Determinazioni di Mg2+
e Ca2+ in AA con metodo della retta.
7. Determinazione potenziometrica dei fluoruri nei dentifrici, (elettrodo ionoselettivo) con metodo
della retta/aggiunta singola.
8. Determinazione di azoto ammoniacale nelle acque secondo Kjeldahl.
9. Identificazione qualitativa di alcune sostanze organiche con spettroscopia FT-IR (per alcuni
gruppi).
10. Determinazione del grado alcolico in spettrofotometria RT-IR con metodo della retta (per alcuni
gruppi).
38
DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA e BIOCHIMICA
DOCENTE TEORICO: prof.ssa PAOLA VALENTINIS
DOCENTE TECNICO-PRATICO: prof. MICHELE BOSCO (fino al 01/04/19)/ prof. ADRIANO LEFI
OBIETTIVI DIDATTICI :
• Conoscere e riportare (oralmente e per iscritto) i contenuti degli argomenti trattati, fornendo esempi ed informazioni pertinenti.
• Conoscere ed utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico con proprietà.
• Ricavare informazioni da diagrammi, tabelle, testi.
• Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali e chimiche delle principali classi di molecole biologiche.
• Conoscere e illustrare la funzionalità delle principali classi di molecole biologiche.
• Conoscere e illustrare gli aspetti fondamentali dei processi metabolici delle principali classi di molecole biologiche.
• Valutare analogie e differenze esistenti tra un processo chimico industriale tradizionale e un processo biochimico.
• Individuare i passaggi fondamentali di un processo biochimico e i principali parametri da controllare.
Si allegano gli obiettivi operativi delle singole unità didattiche:
U.D.1 – LE CELLULE E I MICRORGANISMI
Argomento Sapere Saper fare
Cellule
Conoscere e illustrare l’organizzazione cellulare delle
cellule procariote, la composizione chimica dei loro
componenti e organuli, la loro funzione.
Conoscere e illustrare l’organizzazione cellulare delle
cellule eucariote, la composizione chimica dei loro
componenti e organuli, la loro funzione.
Confrontare la cellula
procariota ed eucariota,
mettendo in luce somiglianze e
differenze.
Data la rappresentazione
schematica di una cellula,
distinguere se si tratta di una
cellula eucariota o di una
procariota, indicando le
principali strutture od organelli.
Virus
Conoscere e illustrare la struttura di un virus, i principali
componenti chimici
Conoscere e illustrare la struttura di un virus, i principali
componenti chimici
Conoscere la differenza tra ciclo litico e lisogeno
Classificare un virus
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Batteri
Conoscere e illustrare le differenze tra batteri Gram
positivi e Gram negativi.
Conoscere la composizione della parete batterica e
descrivere la sua struttura
Conoscere e illustrare la procedura per effettuare la
colorazione di Gram
Conoscere e illustrare le modalità di riproduzione dei
batteri.
Conoscere illustrare la struttura di una spora batterica
Conoscere e illustrare il processo di formazione delle
spore batteriche.
Conoscere e illustrare le modalità con cui il patrimonio
genetico di un batterio può subire delle modifiche.
Scrivere la struttura del
peptidoglicano.
Classificare i batteri in base
alla forma della cellula.
Lieviti e muffe Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali,
nutrizionali, riproduttive di lieviti e muffe.
U.D. 2 - GLI ENZIMI
Argomento Sapere Saper fare
Generalità sugli
enzimi
Classificare gli enzimi come molecole proteiche
Conoscere l’esistenza di cofattori necessari al
funzionamento degli enzimi, indicarne la natura, la
funzionalità
Conoscere e illustrare il modo in cui gli enzimi vengono
classificati sistematicamente.
Noti substrato e prodotto di una
reazione biologica, individuare
a quale classe appartiene
l’enzima che la catalizza.
Cinetica
enzimatica
Conoscere e illustrare il significato della costante di
Michaelis KM ed il modo in cui può venire ricavata
sperimentalmente.
Conoscere e illustrare i fattori (pH e temperatura ) che
influenzano l’attività enzimatica.
Conoscere e illustrare le caratteristiche generali dei siti
attivi degli enzimi.
Conoscere e illustrare i meccanismi proposti per
spiegare le interazioni enzima-substrato.
Disegnare e commentare la
curva che rappresenta la
dipendenza della velocità di
reazione dalla concentrazione
del substrato.
Derivare l’equazione di
Michaelis-Menten.
Inibizione
Conoscere e illustrare i meccanismi dell’inibizione
reversibile (competitiva e non competitiva), fornendo
esempi e discutendo, anche graficamente, l’effetto
dell’inibitore sulla cinetica dell’enzima.
Conoscere e illustrare le modalità dell’inibizione
irreversibile, fornendo esempi.
Da dati cinetici essere in grado
di stabilire il tipo di inibizione
che si è verificata.
Controllo
dell’attività
enzimatica
Conoscere e illustrare i meccanismi proposti per gli
enzimi allosterici.
Conoscere e illustrare il meccanismo di controllo detto
“di retroazione o feed-back”
Conoscere e illustrare i due meccanismi di azione
dell’attività enzimatica mediante meccanismo acido-
base e modifiche covalenti delle molecole proteiche,
fornendo esempi di entrambi i casi.
Saper disegnare e commentare
la curva che rappresenta la
dipendenza della velocità di
reazione dalla concentrazione
del substrato per gli enzimi
allosterici
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U.D. 3 – IL METABOLISMO
Argomento Sapere Saper fare
GENERALITA’
METABOLISMO
Conoscere e illustrare la definizione dei seguenti
termini: metabolismo, catabolismo, anabolismo.
Conoscere e illustrare le funzioni del metabolismo.
ENERGIA LIBERA E
ATP
Conoscere e illustrare la convenzione adottata per
lo stato standard nei sistemi biologici.
Conoscere e illustrare la struttura di nucleotide
dell’ATP, indicando la natura chimica dei suoi tre
componenti.
Conoscere e illustrare la natura chimica dei legami
formati dai tre gruppi fosfato e il grado di
ionizzazione dei gruppi ossidrilici.
Conoscere e illustrare la funzione di ATP
all’interno della cellula.
Conoscere il valore dell’energia libera standard di
idrolisi dell’ATP a ADP e confrontarla con quella di
altre importanti molecole fosforilate.
Conoscere e illustrare la struttura dei cofattori
NAD+ e FAD e delle loro forme ridotte
Scrivere l’equazione
bilanciata per la scissione di
ATP ad ADP.
GLICOLISI
Conoscere la zona della cellula in cui avviene la
glicolisi.
Conoscere il nome del reagente e del prodotto di
ogni passaggio della glicolisi.
Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni
passaggio della glicolisi e gli eventuali cofattori
richiesti.
Conoscere, almeno qualitativamente, il “ΔG°’ di
ogni stadio della glicolisi ed indicare quali stadi
siano reversibili e quali no.
Conoscere quali passaggi costituiscano i punti di
controllo della sequenza, quali siano gli attivatori e
quali gli inibitori, l’eventuale natura allosterica
dell’enzima regolatore.
Conoscere reagenti, prodotti, enzima e cofattori
della trasformazione piruvato – Acetil CoA.
Conoscere e illustrare le trasformazioni di tipo
fermentativo che conducono alla trasformazione
del piruvato in ac.lattico o in alcol etilico.
Conoscere la modalità di trasporto degli idrogeni
(NADH e FADH2) tra il citoplasma e il mitocondrio :
sistema pendolare
Scrivere la formula di
struttura di tutti i reagenti e i
prodotti di ogni passaggio
della sequenza
Classificare ogni enzima che
interviene nella glicolisi.
Scrivere l’equazione
completa e bilanciata della
conversione glucosio
piruvato.
Eseguire il bilancio
energetico della completa
degradazione del glucosio a
CO2 e H2O e valutare la resa
energetica del processo.
Scrivere reagenti e prodotti di
ogni passaggio della
fermentazione lattica e di
quella alcolica.
VIA DEI PENTOSO
FOSFATI
Conoscere la zona della cellula in cui avviene
questa via metabolica.
Conoscere lo scopo della via metabolica.
Conoscere il nome del reagente e del prodotto
della fase ossidativa della via dei pentoso fosfati.
Scrivere la formula di
struttura di tutti i reagenti e i
prodotti di ogni passaggio
della via ( fase ossidativa).
Classificare ogni enzima che
interviene in questa via
41
metabolica nella fase
ossidativa
GLUCONEOGENESI
Conoscere la localizzazione cellulare degli enzimi
della gluconeogenesi.
Conoscere quali punti della gluconeogenesi
differiscono da quelli della glicolisi.
Conoscere il nome del reagente e del prodotto di
ogni passaggio della gluconeogenesi.
Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni
passaggio della gluconeogenesi e gli eventuali
cofattori richiesti.
Scrivere la formula di
struttura dei reagenti e dei
prodotti di ogni passaggio
della gluconeogenesi.
Classificare gli enzimi che
intervengono in ogni
passaggio della
gluconeogenesi.
CICLO DI KREBS
Conoscere la zona della cellula in cui avviene il
ciclo di Krebs.
Conoscere il nome del reagente e del prodotto di
ogni passaggio del ciclo di Krebs.
Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni
passaggio del ciclo di Krebs e gli eventuali cofattori
richiesti.
Conoscere, almeno qualitativamente, il delta G di
ogni stadio del ciclo di Krebs ed indicare quali stadi
siano reversibili e quali no.
Conoscere quali passaggi costituiscano i punti di
controllo della sequenza, quali siano gli attivatori e
quali gli inibitori, l’eventuale natura allosterica
dell’enzima regolatore.
Scrivere la formula di
struttura di tutti i reagenti e i
prodotti di ogni passaggio del
ciclo.
Classificare ogni enzima che
interviene nel ciclo di Krebs.
Scrivere l’equazione
completa e bilanciata della
degradazione della molecola
del piruvato.
CATENA
RESPIRATORIA E
FOSFORILAZIONE
OSSIDATIVA
Conoscere i principali coenzimi utilizzati dagli
enzimi di ossido-riduzione.
Conoscere la localizzazione cellulare della catena
respiratoria.
Conoscere e illustrare la sequenza della catena
respiratoria, indicando in quali passaggi l’energia
liberata venga utilizzata per sintetizzare ATP.
Conoscere e illustrare la teoria chemiosmotica
Conoscere il numero di molecole di ATP ottenibili
dalla riossidazione di NADH e di FADH2.
Scrivere le reazioni bilanciate
di ossidazione dei coenzimi
NADH e FADH2.
beta-OSSIDAZIONE
DEGLI ACIDI
GRASSI
Conoscere la zona della cellula dove avviene
l’idrolisi dei trigliceridi e il tipo di enzima che
interviene.
Conoscere la zona della cellula dove avviene la b-
scissione ossidativa degli acidi grassi.
Conoscere e illustrare il meccanismo di trasporto
dell’acido grasso attivato attraverso la membrana
mitocondriale.
Conoscere il nome degli enzimi e gli eventuali
cofattori che intervengono nei vari stadi della b-
ossidazione degli acidi grassi.
Scrivere la reazione
completa di attivazione
dell’acido grasso.
Scrivere le formule di
reagente e prodotto di ogni
stadio della b-ossidazione
degli acidi grassi.
Classificare ogni enzima che
interviene nella b-
ossidazione degli acidi
grassi.
Dato un acido grasso a
numero n di atomi di
carbonio, indicare quante
volte viene ripetuto il ciclo di
42
ossidazione, eseguire il
bilancio energetico e valutare
la resa del processo.
BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI
Conoscere la zona cellulare in cui avviene la
sintesi degli acidi grassi
Conoscere la provenienza dell’ acetilCoA , la
formazione del malonilCoA e il ruolo della biotina.
Conoscere e illustrare le fasi della biosintesi degli
acidi grassi e la localizzazione cellulare.
Conoscere la classe degli enzimi e gli eventuali
cofattori che intervengono nei vari stati della
biosintesi degli acidi grassi
Scrivere le reazioni che dall’
acetilCoA portano alla sintesi
dell’acido grasso
Scrivere la reazione di
formazione del malonilCoA
CATABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI
Conoscere e illustrare la funzione metabolica delle
proteine.
Conoscere e illustrare gli organi principali in cui
avviene l’idrolisi delle proteine e il tipo di enzimi
coinvolti.
Conoscere e illustrare le due fasi (transaminazione
e deaminazione ossidativa) con cui avviene il
catabolismo degli amminoacidi e il tipo di enzimi
coinvolti.
Scrivere la reazione della
GOT e della GPT
Scrivere la reazione di
deamminazione ossidativa
del glutammato
U.D. 4 - ACIDI NUCLEICI E SINTESI PROTEICA
Argomento Sapere
Acidi nucleici
Conoscere e illustrare la natura chimica dei tre componenti degli acidi nucleici.
Conoscere e illustrare la natura chimica del legame che unisce zucchero, base
azotata e gruppo fosfato nei nucleotidi.
Scrivere la formula di struttura degli zuccheri e delle basi azotate che compongono
gli acidi nucleici.
Conoscere e illustrare cosa si intenda per struttura primaria del DNA.
Conoscere e illustrare le caratteristiche delle strutture secondaria e terziaria del
DNA.
Scrivere i corretti accoppiamenti tra basi, indicando i legami idrogeno che si
vengono a formare.
Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali e la funzione dei tre RNA:
ribosomiale, messaggero, transfer.
REPLICAZIONE
DEL DNA
Spiegare il significato dei termini “semiconservativo”, “orientato”, “bidirezionale”
riferiti al processo di replicazione del DNA.
Conoscere il tipo di enzimi che intervengono nella replicazione del DNA e la loro
funzione.
Conoscere e illustrare le modalità con cui si replica il DNA.
43
TRASCRIZIONE E
SINTESI
PROTEICA
Conoscere il tipo di enzimi che intervengono nella trascrizione del DNA e la loro
funzione, sia per gli organismi procarioti che per quelli eucarioti.
Conoscere il sito cellulare dove avviene la trascrizione, sia nei procarioti che negli
eucarioti, e le modalità con cui avviene.
Conoscere e illustrare le differenze tra RNA messaggero dei procarioti e quello degli
eucarioti.
Conoscere e illustrare il significato dei termini “esoni” e “introni”.
Conoscere e illustrare la reazione con cui un amminoacido viene attivato e si lega al
t-RNA.
Conoscere e illustrare la modalità con cui avviene la tappa di inizio della sintesi
proteica.
Conoscere e illustrare la modalità con cui la proteina viene allungata.
Conoscere e illustrare la modalità con cui avviene il termine della sintesi proteica.
Conoscere e illustrare il bilancio energetico richiesto dalla sintesi proteica.
TECNICHE DI
INGEGNERIA
GENETICA
Conoscere e illustrare le principali tecniche sul DNA ricombinante come: enzimi di
restrizione, PCR, vettori per clonaggio, trascrittasi inversa.
TRASFERIMENTI
GENICI
conoscere e illustrare le modalità con cui i geni batterici possono essere trasferiti da
una cellula all’altra: trasformazione, coniugazione, trasduzione.
U. D. 5 – E N Z I M I I M M O B I L I Z Z A TI
Argomento Sapere
GENERALITÀ
ENZIMI
IMMOBILIZZATI
Conoscere e illustrare la differenza tra enzimi extracellulari e intracellulari.
Conoscere come vengono classificati, a scopo industriale, gli enzimi.
Conoscere e illustrare le caratteristiche di utilizzo degli enzimi in soluzione.
Conoscere e illustrare vantaggi e svantaggi degli enzimi immobilizzati.
Illustrare come variano alcune proprietà degli enzimi quando vengono immobilizzati
Conoscere e illustrare le principali tecniche d’immobilizzo degli enzimi in generale
(per adsorbimento fisico, per legame ionico, per legame covalente, per
reticolazione, per intrappolamento, in microcapsule), indicandone vantaggi e
svantaggi.
Conoscere e illustrare vantaggi e svantaggi dell’uso di cellule immobilizzate, le
modalità di immobilizzazione.
U.D. 6 – COLTIVAZIONE DEI MICRORGANISMI
Argomento Sapere Saper fare
TERRENI DI
COLTURA
Conoscere e illustrare il significato dei termini:
nutrilita o substrato, biomassa, fattori di crescita.
Conoscere e illustrare i criteri utilizzati a livello
industriale per la scelta dei substrati.
Conoscere e illustrare quali siano le possibili fonti
carboniose utilizzabili dai vari microrganismi.
Scrivere la relazione
matematica esistente tra
massa di cellule formate e
la concentrazione iniziale
di carbonio fornita,
indicando il significato
della costante di
proporzionalità.
44
Conoscere e illustrare le possibili fonti di zuccheri
Conoscere e illustrare le possibili fonti di azoto
utilizzabili dai microrganismi.
Conoscere quali sono i principali ioni inorganici da
aggiungere a un terreno di coltura e illustrare come
può essere condotta la valutazione delle sue
necessità.
Conoscere la natura chimica dei più comuni fattori di
crescita e le fonti che li contengono.
Conoscere la classificazione dei fattori di crescita,
illustrare le caratteristiche di ogni classe.
PROCESSI DI
COLTIVAZIONE
Definire le condizioni in cui la crescita di una colonia
batterica si dice “non limitata” oppure “limitata”-
Conoscere e illustrare le tre fasi in cui si sviluppa la
crescita di un microrganismo.
Definire il significato dei termine “tasso di crescita
specifico”.
Conoscere e illustrare la dipendenza del tasso di
crescita specifico dalla concentrazione del substrato
limitante.
Descrivere le condizioni in cui si realizza una coltura
discontinua.
Conoscere e illustrare i diversi casi con cui si forma
prodotto in una coltura discontinua.
Descrivere le condizioni in cui si realizza una
crescita in continuo.
Derivare l’equazione
cinetica per una crescita
non limitata.
Disegnare e commentare
il grafico che rappresenta
l’andamento nel tempo
della crescita microbica.
Disegnare e commentare
il grafico che rappresenta
l’andamento del tasso
specifico di crescita in
funzione di S.
Descrivere i reattori
utilizzati nelle produzioni
biotecnologiche: tipi di
bioreattore,.
Classificazione in base al
sistema di agitazione.
Fermentatori in continuo
(chemiostato, turbidostato)
e discontinuo ( Batch)
CONTROLLO
DELLA CRESCITA
Conoscere e illustrare la classificazione dei
microrganismi in base alla temperatura ottimale.
Conoscere e illustrare le modificazioni indotte dal
calore sulle proteine e sui lipidi.
Conoscere e illustrare la classificazione dei
microrganismi in base al pH interno.
Conoscere e illustrare come il microrganismo possa
crescere in un ambiente a pH diverso da quello
interno.
Conoscere i composti chimici utilizzati per
tamponare il mezzo.
Conoscere e illustrare il meccanismo con cui i
microrganismi regolano la pressione osmotica
interna.
Conoscere e illustrare il significato del termine
“microrganismi osmofili”.
Conoscere e illustrare le modalità con cui si area
l’ambiente di crescita del microrganismo e le
difficoltà di questo processo.
Disegnare e commentare
il grafico che rappresenta
la curva di una crescita
batterica.
45
Conoscere e illustrare la classificazione degli
antimicrobici in base alla loro azione e fornire
qualche esempio.
U.D. 7 – USO DEI MICRORGANISMI IN PRODUZIONI INDUSTRIALI
Argomento Sapere Saper fare
PRODUZIONE DI
LIEVITO AD USO
ALIMENTARE E PER
LA PRODUZIONE DI
ETANOLO
Conoscere il tipo di lievito utilizzato e illustrare le sue
caratteristiche metaboliche.
Conoscere e illustrare ”effetto Pasteur” e “effetto
glucosio” sul metabolismo dei lieviti.
Conoscere e illustrare la composizione e le
caratteristiche del terreno di coltura, le condizioni di
temperatura, pH, ossigenazione, il tipo di processo, la
resa.
Conoscere e illustrare la procedura di separazione del
prodotto finale e le modalità di commercializzazione.
Scrivere la reazione di
fermentazione alcolica
PRODUZIONE DI
ACIDO CITRICO
Conoscere e illustrare gli utilizzi dell’acido citrico e la
fonte di estrazione.
Conoscere il tipo di microrganismo utilizzato, il tipo e le
caratteristiche dei possibili terreni di coltura e gli
eventuali pretrattamenti, le condizioni di temperatura,
pH, ossigenazione, il tipo di processo , la resa.
Conoscere e illustrare le modalità di separazione del
prodotto finale.
Scrivere la reazione di
formazione dell’acido
citrico.
PRODUZIONE DELLA
PENICILLINA G
Conoscere la definizione di antibiotico e i possibili siti
di azione dei vari antibiotici.
Conoscere il tipo di microrganismo utilizzato, le
modalità di selezione dei ceppi migliori, le
caratteristiche del terreno di coltura, le condizioni di
temperatura, pH, ossigenazione.
Conoscere e illustrare le modalità di inattivazione e di
acquisizione della resistenza alle penicilline.
Conoscere e illustrare il metodo microbiologico per la
preparazione dell’acido 6-aminopenicillanico e la
modalità chimica della sua rifunzionalizzazione
Mettere in evidenza la
struttura peptidica delle
penicilline e scrivere la
via metabolica di sintesi
della penicillina G.
PRODUZIONE
INSULINA
Struttura della molecola e sue funzioni nell’organismo
umano.
Processo biotecnologico di produzione con la tecnica
del DNA ricombinante
Formula di struttura
dell’insulina
U.D. 8 – LABORATORIO DI FERMENTAZIONI
Argomento Sapere Saper fare
MICROSCOPIA
Conoscere e illustrare i principi di microscopia ottica,
cenni di microscopia elettronica e confocale.
Conoscere le applicazioni delle microscopie nel
laboratorio di microbiologia.
Preparare un campione di
osservazione con vetrino a
fresco di lievito e cellule
vegetali cipolla per
osservazione in microscopia
46
ottica e saper utilizzare il
microscopio ottico .
Saper fare la colorazione di
Gram su un campione
batterico.
TERRENI DI COLTURA
Conoscere e illustrare i metodi di conservazione dei
campioni biologici come liofilizzazione e
congelamento.
Conoscere e illustrare i metodi di sterilizzazione
utilizzati nel laboratorio di microbiologia.
Conoscere e illustrare i vari tipi di terreni da
laboratorio e le loro applicazioni nel campo
dell’analisi microbiologica.
Cenni su il Rischio Biologico
Saper preparare una piastra
di petri con terreno solido
per analisi della qualità
dell’aria.
Domanda ossigeno
microrganismi.
Determinazione carica batterica del
latte
Utilizzo del blu metilene come
indicatore
introduzione alle tecniche di sterilizza
zione
terreni liquidi: semina su brodo
ENZIMI Dosaggio proteico con
metodo Bradford
ACIDI NUCLEICI Estrazione del DNA dalla
banana e kiwi
METODOLOGIE DIDATTICHE
Gli argomenti oggetto del programma verranno trattati in parte attraverso lezioni frontali , anche
attraverso presentazione degli argomenti con lucidi o in power point, comunque sempre privilegiando
lezioni partecipative soprattutto usando la tecnica del brain storming e del problem solving..
Come supporti didattici è stato utilizzato il materiale di laboratorio, i libri di testo in adozione, compreso
quello in adozione per la classe quarta. Gli appunti di lezione e presentazioni in PowerPoint delle lezioni
del docente, hanno rappresentato un fondamentale supporto didattico al fine di integrare alcuni
argomenti trattati dal libro di testo.
MODALITA’ DI VERIFICA
Al termine di una singola unità didattica le conoscenze, le abilità e le competenze degli allievi sono
state sottoposte a verifica scritta o orale. Una parte di tali verifiche ha riguardato le attività di laboratorio.
Il voto, terrà conto, oltre che degli obiettivi raggiunti, anche della capacità espositiva e dell’uso
appropriato del linguaggio tecnico, che emergeranno o meno nel corso della prestazione.
Le verifiche scritte, valide per la valutazione orale verranno predisposte in modo da valutare il
conseguimento degli obiettivi didattici prefissati, e saranno valutate nel seguente modo: il numero di
punti compresi fra gli estremi della scala di valutazione sarà diviso per il numero totale degli obiettivi; il
risultato verrà quindi moltiplicato per il numero degli obiettivi raggiunti al fine di ottenere il voto
approssimato che, opportunamente arrotondato, costituirà il voto finale.
47
VALUTAZIONE
Alla fine dei due periodi scolastici stabiliti dal Collegio dei docenti, la valutazione è stata effettuata
secondo i seguenti criteri:
media matematica dei voti, arrotondata per eccesso o per difetto a seconda dei comportamenti positivi
o negativi tenuti dall’allievo come specificati nel Piano dell’Offerta formativa.
TEMPI
U.D 1 Cellule e microrganismi (3 sett.)
U.D.2 Enzimi (3 sett.)
U.D.3 Acidi nucleici e sintesi proteica ( 2 sett.)
U.D.4 Metabolismo cellulare ( 12 sett.)
U.D.5 Coltivazione e crescita di microrganismi (1 sett.)
U.D.6 Enzimi immobilizzati (1 sett.)
U.D.7 Uso di microrganismi in produzioni industriali (3 sett.)
TESTI ADOTTATI
G. FORNARI , M.T. GANDO, V. EVANGELISTI -- MICROBIOLOGIA E CHIMICA DELLE
FERMENTAZIONI-- ed. ZANICHELLI
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DISCIPLINA: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E DI ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
DOCENTE: prof. VINICIO VITALI – prof.ssa MANUELA BIASOTTO (ITP)
1. METODOLOGIE DIDATTICHE
lezione frontale X
lavori di gruppo X
insegnamento individualizzato X
problem solving X
studi di caso X
attività di laboratorio/disegno X
2. MATERIALI DIDATTICI (titolo del libro di testo, dispense, software, attrezzature, etc.)
Libro di testo: titolo-VOLUME Autore Casa editrice ISBN
TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, vol. III
S. Natoli, M. Calatozzolo
ed. EDISCO 978-88-441-1880-8
dispense fornite dal docente. X
presentazioni multimediali X
appunti e mappe concettuali. X
3. SPAZI (aula, laboratorio, palestra, etc.)
Aula, aula video.
4. TEMPI
6 ore settimanali: 4 ora teoria + 2 ore laboratorio
1a UD - ESTRAZIONE SOLIDO – LIQUIDO settembre - ottobre
2a UD - ESTRAZIONE LIQUIDO – LIQUIDO ottobre - novembre - dicembre
3a UD - PRODUZIONE DI TECNOPOLIMERI dicembre - gennaio
4a UD – PETROLIO E RETTIFICA CONTINUA gennaio – febbraio - marzo
5a UD - STUDIO DELLE COLONNE E ALTRE DISTILLAZIONI marzo
6a UD - ASSORBIMENTO E STRIPPING marzo – aprile
7a UD - DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE - BIOGAS aprile - maggio
8a UD - PROCESSI BIOTECNOLOGICI maggio
5. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Totale verifiche svolte per quadrimestre:
− 7 verifiche (scritte/grafiche e orali) nel primo quadrimestre;
− 8 verifiche (scritte/grafiche e orali) secondo quadrimestre (alla data del documento).
Sono state effettuate due simulazioni ufficiali di seconda prova dell’esame di stato.
Le verifiche scritte sono state proposte sotto forma di esercizi di calcolo, disegni, relazioni.
49
Le prove hanno verificato le seguenti competenze:
1. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi
e le loro trasformazioni.
2. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.
3. Documentare le attività individuali e di gruppo, relative a situazioni professionali, e comunicare
oralmente o tramite relazioni tecniche.
6. PROGRAMMA
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UNITÀ DIDATTICA E ARGOMENTI CONOSCENZE (lo studente conosce) ABILITÀ (lo studente sa)
1a UD - ESTRAZIONE SOLIDO – LIQUIDO
Analisi dei processi d’estrazione del saccarosio dalle
barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del
grasso dai cascami di macelleria: considerazioni
termodinamiche, cinetiche, impiantistiche e metodi di
recupero dei sottoprodotti. Caratteristiche costruttive
e operative degli estrattori continui e discontinui:
vasca, Bollman, Bonotto, a tamburo verticale, per lo
sgrossamento dei cascami di mattatoio. I parametri
che influenzano l’andamento dell’estrazione:
temperatura, grado d’agitazione, granulometria del
solido, caratteristiche del solvente estrattore,
gradiente di concentrazione del soluto, limite di
saturazione. La rappresentazione grafica: studio dei
diagrammi triangolari. La retta d’equilibrio. Bilancio di
massa. Condizioni d’equilibrio. Regola della leva.
Estrazione in multiplo stadio in controcorrente. Punto
somma e punto differenza. Calcolo degli stadi teorici
e degli stadi effettivi. Esercizi numerici e grafici.
- i processi d’estrazione del saccarosio dalle barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del grasso dai cascami di macelleria
- gli estrattori continui e discontinui - la definizione di matrice solida, estratto e
raffinato - la legge di Fick. - i fattori che influenzano l’estrazione S-L (natura
del solvente, grado d’agitazione, granulometria del solido, temperatura).
- il limite di saturazione - il bilancio di massa dell’estrattore - il significato attribuito ai punti del diagramma
triangolare (vertici, lati, interni). - il bilancio di massa all’interstadio in un’estrazione
multistadio in controcorrente - il bilancio di massa in un generico stadio m di
una batteria d’estrazione in controcorrente. - la regola della leva - i tre possibili casi di equilibrio - la corrente risultante
- descrive e motiva i processi d’estrazione del saccarosio dalle barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del grasso dai cascami di macelleria
- descrive e motiva le caratteristiche costruttive e operative degli estrattori usati nei processi industriali analizzati
- giustifica la scelta di un’estrazione continua e di un’estrazione discontinua
- descrive i diversi tipi di estrattore continuo e discontinuo motivandone le caratteristiche tecniche
- mette in relazione con la legge di Fick i fattori che influenzano l’estrazione
- rappresenta, attraverso le concentrazioni, il sistema d’estrazione in un diagramma triangolare
- disegna la curva o la retta d’equilibrio nel diagramma triangolare
- disegna, nel caso in cui la soluzione sia trattenuta in quantità costante dall’inerte, la retta d’equilibrio passante per i punti A (k/k+1; 0) e B (0; k/k+1)
- disegna, nel caso in cui il solvente sia trattenuto in quantità costante dall’inerte, la retta d’equilibrio passante per i punti A (1; 0) e B (0; k/k+1)
- ricava l’espressione del punto P dal bilancio all’interstadio
- applicando la regola della leva, calcola le portate d’estratto e di raffinato, essendo note le portate d’alimentazione e di solvente estrattore
- posiziona i punti rappresentativi le quattro correnti (alimentazione, solvente estrattore, estratto, raffinato) sul diagramma triangolare
- ricava il punto somma - ricava i punti differenza - ricava per via grafica gli stadi teorici
- calcola gli stadi effettivi dalla relazione = stadi teorici / stadi effettivi
- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di un estrattore comprensivo dei controlli automatici
51
2a UD - ESTRAZIONE LIQUIDO – LIQUIDO
Analisi dei processi di estrazione d’idrocarburi
aromatici dai prodotti di reforming e di produzione di
penicillina G. Apparecchiature usate nel processo
d’estrazione L-L: colonne a spruzzo, a diaframmi, a
piatti, a riempimento, estrattore Podbielniak. La
rappresentazione grafica: condizioni d’equilibrio,
diagrammi triangolari, lacuna di miscibilità, selettività
del solvente, minima quantità di solvente. Sistemi di
calcolo: estrazione a stadio singolo, estrazione a stadi
multipli in equi e controcorrente con due solventi
parzialmente miscibili, estrazione a stadi multipli in
equi e controcorrente con due solventi immiscibili.
Esercizi numerici e grafici.
- scopi e applicazioni dell’estrazione L-L - i processi di estrazione d’idrocarburi aromatici dai
prodotti di reforming e di produzione di penicillina G
- le apparecchiature usate nel processo d’estrazione L-L: colonne a spruzzo, a diaframmi, a piatti, a riempimento, estrattore Podbielniak
- il significato dei termini lacuna di miscibilità, curva binodale, rette di coniugazione, punto critico, riferiti ad un diagramma triangolare
- i cinque diversi casi di estrazione - la legge di ripartizione di Nernst kr = CAB/CAC
- descrive la struttura e il funzionamento della colonna usata nell’estrazione degli aromatici dalla carica proveniente dal reforming
- descrive e giustifica le operazioni di separazione effettuate dopo l’estrazione degli aromatici
- descrive il bioreattore utilizzato nella produzione della penicillina G
- descrive e giustifica le fasi del processo di separazione della penicillina G dal brodo di coltura
- analizza i parametri da cui dipende l’estrazione L-L (temperatura, natura del solvente)
- descrive le caratteristiche costruttive, il funzionamento e il campo d’impiego delle colonne d’estrazione continua e degli estrattori centrifughi
- disegna lo schema funzionante di un estrattore liquido – liquido comprensivo dei controlli automatici
- dati i valori delle concentrazioni all’equilibrio, disegna la lacuna di miscibilità su un diagramma triangolare
- rappresenta lo schema a blocchi di un sistema d’estrazione multistadio in equicorrente e in controcorrente
- data la curva binodale, individua graficamente applicando la regola della leva la minima quantità di solvente alimentabile
- data la curva binodale, le portate e le concentrazioni dell’alimentazione e del solvente estrattore e la concentrazione del raffinato finale, calcola per via grafica il numero di stadi teorici e le portate di raffinato e d’estratto nei casi d’estrazioni multistadio in equicorrente e in controcorrente con solventi parzialmente miscibili
- data la curva d’equilibrio sul piano XY disegna gli stadi d’equilibrio necessari in un’estrazione multistadio in equicorrente con solventi immiscibili
- ricava il bilancio di massa relativo ad ogni stadio d’estrazione in equicorrente con solventi immiscibili
- dato il bilancio di massa d’ogni stadio d’estrazione in equicorrente con solventi immiscibili, ricava, per via analitica il numero degli stadi teorici necessari
52
- data la curva d’equilibrio sul piano XY, le portate e le composizioni d’alimentazione e di solvente estrattore, ricava l’equazione della retta di lavoro da usare nell’estrazione multistadio in controcorrente con solventi immiscibili
- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro sul piano XY, ricava graficamente gli stadi teorici necessari all’estrazione L-L multistadio controcorrente con solventi immiscibili
3a UD - PRODUZIONE DI TECNOPOLIMERI
Costituzione, comportamento e classificazione dei
polimeri. Elastomeri, plastomeri, fibre. Meccanismi
delle poliaddizioni e delle policondensazioni. Tassismi
polimerici. Polimeri amorfi e semicristallini. La
temperatura di transizione vetrosa. Catalizzatori
stereospecifici di Natta. Tecnologie di produzione dei
polimeri: in massa, in soluzione, in emulsione, in
sospensione. Tecniche di lavorazione dei materiali
polimerici: estrusione, calandratura, stampaggio a
iniezione, formatura per soffiatura, termoformatura,
stampaggio rotazionale, stampaggio per
compressione. Le proprietà meccaniche, la resistenza
all’urto, la prova di trazione, la viscoelasticità, i
materiali compositi.
Analisi dei processi di produzione di PE, PP, PA6.6.
Caratteristiche generali dell’autoclave usata nella
produzione industriale dei polimeri. Approfondimento
del processo di produzione del PP (processo Unipol e
processo Spheripol).
- le parti costituenti i polimeri - la differenza fra polimeri naturali, artificiali e
sintetici - la temperatura di transizione vetrosa - i meccanismi di polimerizzazione a catena e a
stadi - le condizioni chimico-fisiche e impiantistiche in cui
si realizza una polimerizzazione a catena e una polimerizzazione a stadi
- il catalizzatore di Natta - i metalloceni - le tecniche di polimerizzazione: in blocco, in
soluzione, in sospensione, in emulsione, in sospensione, interfacciale, con precipitazione, da monomeri gassosi
- le tecniche di lavorazione dei materiali polimerici (compressione, stampaggio, soffiaggio, estrusione, filatura, stiratura, vulcanizzazione)
- i processi di produzione di PE, PP, poliammidi - le materie prime utilizzate e i meccanismi che
intervengono nelle produzioni di PE, PP, poliammidi.
- le caratteristiche generali dell’autoclave usato nella produzione industriale dei polimeri
- definisce i polimeri. - classifica i polimeri in base alla struttura (lineari,
ramificati, reticolati) - classifica i polimeri in base all’ordine delle catene
(amorfi, semicristallini) - classifica i polimeri in base al comportamento
(elastomeri, plastomeri, fibre) - classifica i polimeri in base ai meccanismi di
strutturazione (poliaddizione e policondensazione)
- giustifica le condizioni chimico-fisiche e impiantistiche in cui si realizza una polimerizzazione a catena e una polimerizzazione a stadi
- descrive l’influenza della temperatura di transizione vetrosa sulle proprietà meccaniche del polimero
- definisce i tassismi polimerici - descrive il meccanismo di catalisi del catalizzatore
di Natta - spiega la differenza fra polimero termoplastico e
termoindurente - descrive le tecniche di polimerizzazione: in
blocco, in soluzione, in sospensione, in emulsione, in sospensione, interfacciale, con precipitazione, da monomeri gassosi
- descrive, giustificando le varie fasi, le tecniche di lavorazione dei materiali polimerici (compressione, stampaggio, soffiaggio, estrusione, filatura, stiratura, vulcanizzazione)
53
- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni usate nel processo Ziegler di produzione di PE
- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni realizzate nell’impianto MONTEDISON di produzione di polipropilene isotattico.
- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni realizzate nell’impianto di produzione del nylon 6-6
- descrive e giustifica le caratteristiche strutturali e le condizioni operative dell’autoclave usato per le polimerizzazioni industriali
- disegna lo schema funzionante, comprensivo dei controlli automatici, dell’autoclave usato per le polimerizzazioni industriali
4a UD - RETTIFICA CONTINUA
La composizione del petrolio grezzo. Le frazioni
principali del frazionamento del petrolio. La
lavorazione del petrolio. Analisi dei processi petroliferi
di desalting, topping, vacuum, cracking catalitico,
reforming catalitico, coking. Il potere antidetonante
delle benzine. Il diagramma di Francis. Caratteristiche
delle miscele liquide e aeriformi. Richiami della legge
di Raoult, dei diagrammi di stato a temperatura
costante e a pressione costante. Miscele
azeotropiche. Diagrammi d’equilibrio x-y. Scelta della
pressione operativa. Studio della colonna di
frazionamento. Bilanci di massa. Ipotesi semplificative
di McCabe-Thiele. Rette di lavoro per il tronco
d’arricchimento e per quello d’esaurimento. Rapporto
di riflusso minimo, massimo ed effettivo. Condizioni
termiche dell’alimentazione. Definizione del
parametro q. Linea q. Determinazione grafica dei piatti
teorici della colonna. Piatti effettivi. Criteri di scelta del
- la composizione del petrolio grezzo - le frazioni principali del frazionamento del petrolio - le principali fasi di lavorazione del petrolio - le condizioni operative necessarie nel processo di
desalting del grezzo petrolifero - le condizioni operative necessarie nella
distillazione topping del grezzo petrolifero - la pressione operativa scelta nella distillazione
topping - le modalità di riscaldamento della colonna topping - le caratteristiche chimico – fisiche del residuo del
topping - le condizioni operative necessarie nel processo
vacuum - la pressione operativa scelta nella distillazione
vacuum - le condizioni operative usate nei processi di
cracking e di reforming - i catalizzatori usati nei processi di cracking e di
reforming - l’uso dei processi di visbreacking e di coking - i processi di trattamento dei reflui di raffineria - la definizione di distillazione di una miscela binaria - le proprietà delle soluzioni liquide ideali e
azeotrope
- sulla base della conoscenza della composizione del petrolio giustifica i processi di lavorazione del grezzo petrolifero
- giustifica il processo di desalting - descrive le operazioni effettuate per preparare il
grezzo petrolifero all’ingresso in colonna topping (compressione, preriscaldamento ad opera delle frazioni uscenti, vaporizzazione in forno, distillazione flash)
- giustifica le modalità di riscaldamento della colonna topping
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del topping
- giustifica, alla luce delle caratteristiche chimico – fisiche del residuo del topping, la scelta di distillarlo sotto vuoto
- descrive le modalità operative e le scelte impiantistiche della distillazione vacuum
- sulla base del potere antidetonante della benzina e del diagramma di Francis, giustifica le operazioni di cracking
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di cracking
54
rapporto di riflusso effettivo. Esercizi numerici e
grafici.
- l’equazione che esprime la legge di Raoult - il diagramma relativo alla legge di Raoult - il diagramma di stato a temperatura costante - il diagramma di stato a pressione costante - l’influenza della temperatura sull’arricchimento dei
vapori (legge di Clausius – Clapeyron) - la legge di Dalton - il diagramma d’equilibrio x-y - la relazione esistente tra il diagramma di stato a
pressione costante e il diagramma x-y - l’influenza della pressione sulla curva d’equilibrio - il significato delle espressioni distillazione
differenziale, distillazione flash, distillazione di rettifica
- il bilancio di massa di una colonna di frazionamento
- il bilancio d’energia su un piatto n della colonna - la definizione di rapporto di riflusso - la definizione del parametro q - la definizione di riflusso massimo e minimo - le conseguenze derivanti dalle situazioni di
riflusso massimo e minimo sul numero di piatti della colonna
- i parametri economici da valutare nella scelta del rapporto di riflusso effettivo
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di reforming
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di visbreacking
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di coking
- giustifica la necessità di trattare i reflui di raffineria - descrive e giustifica le scelte impiantistiche
necessarie alla realizzazione del processo di strippaggio dell’acido solfidrico
- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di trattamento delle acque oleose
- descrive graficamente, sul diagramma di stato a pressione costante, l’andamento di una distillazione frazionata
- dati i valori delle frazioni molari dell’elemento leggero all’equilibrio, disegna la curva d’equilibrio
- dato il bilancio di massa, calcola le portate di distillato e di residuo di una colonna di rettifica
- dato il bilancio d’energia su un piatto n, ricava le ipotesi semplificative di McCabe – Thiele
- date le ipotesi semplificative di McCabe – Thiele, ricava l’equazione della retta di lavoro del tronco d’arricchimento e quella del tronco d’esaurimento
- date le equazioni delle rette di lavoro superiore e inferiore, le disegna sul diagramma d’equilibrio
- data la definizione del parametro q e le condizioni fisiche dell’alimentazione, ne ricava il valore numerico
- data l’equazione della retta q, la disegna sul diagramma d’equilibrio
- dato il diagramma d’equilibrio su cui siano disegnate le rette di lavoro, ricava i piatti teorici della colonna
- dato il rendimento di un piatto e il numero di piatti teorici, calcola in numero di piatti effettivi
- data la condizione di riflusso minimo, ne calcola per via grafica il valore numerico
55
- dati i costi d’installazione e i costi d’esercizio, disegna il grafico usato nella scelta del rapporto di riflusso effettivo
- disegna secondo le norme UNICHIM di un impianto di distillazione continua comprensivo dei controlli automatici
5a UD - STUDIO DELLE COLONNE E ALTRE
DISTILLAZIONI
Caratteristiche e campo d’impiego delle colonne a
riempimento. Caratteristiche generali dei piatti. Studio
del diagramma di Young. La distillazione flash.
Caratteristiche, campo d’impiego e impiantistica della
distillazione in corrente di vapore. Diagramma di
Hausbrandt. Processo d’idrogenazione degli oli.
Caratteristiche, campo d’impiego e impiantistica della
distillazione di stripping. Processo di produzione di
adiponitrile e d’esametilendiammina. Caratteristiche,
campo d’impiego e impiantistica della distillazione
discontinua. Caratteristiche, campo d’impiego e
impiantistica della distillazione estrattiva e della
distillazione azeotropica. Processo di produzione
d’etanolo da etilene. Esercizi numerici e grafici.
- le tipologie e le caratteristiche generali dei piatti di una colonna di distillazione
- il diagramma di Young - le caratteristiche costruttive della colonna a
riempimento - i vantaggi derivanti dall’uso delle colonne a
riempimento rispetto a quelle a piatti (costano meno, hanno minori perdite di carico, il riempimento può resistere alla corrosione)
- gli svantaggi derivanti dall’uso delle colonne a riempimento rispetto a quelle a piatti (difficoltà di distribuzione omogenea dei corpi di riempimento, possibili cammini preferenziali, impossibilità di tagli laterali)
- il campo d’impiego della distillazione flash - le modalità di conduzione della distillazione flash - il campo d’impiego della distillazione discontinua - il campo d’impiego della distillazione estrattiva - il campo d’impiego della distillazione azeotropa - le modalità di conduzione della distillazione
azeotropa - il campo d’impiego della distillazione in corrente di
vapore - le modalità di conduzione della distillazione in
corrente di vapore - il diagramma di Hausbrandt - il processo di idrogenazione degli oli - i processi di produzione di adiponitrile e di
esametilendiammina - il processo di produzione di etanolo da etilene
- descrive graficamente l’andamento delle curve che caratterizzano il diagramma di Young
- descrive i fenomeni che accadono in corrispondenza delle curve del diagramma di Young (blowing, flooding, dumping, vapore pulsante, coning, weeping).
- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna a riempimento comprensivo dei controlli automatici.
- definisce la distillazione flash - nota la curva d’equilibrio e le condizioni di
alimentazione ricava le composizioni di distillato e residuo
- definisce la distillazione discontinua - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di
una colonna di distillazione discontinua comprensivo dei controlli automatici.
- data la portata e la composizione dell’alimentazione nel boiler, ricava il bilancio di massa di una colonna di distillazione discontinua operante a xD costante.
- definisce l’operazione di distillazione estrattiva. - descrive le modalità di conduzione della
distillazione estrattiva. - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di
una colonna di distillazione estrattiva comprensivo dei controlli automatici.
- definisce la distillazione azeotropa. - guardando lo schema dell’impianto descrive le
fasi di distillazione dell’azeotropo acqua-etanolo - descrive le fasi di produzione d’etanolo da etilene - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di
una colonna di distillazione azeotropa comprensivo dei controlli automatici.
- definisce la distillazione in corrente di vapore.
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- utilizza il diagramma di Hausbrandt per trovare la temperatura d’ebollizione di una sostanza distillata in corrente di vapore.
- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna di distillazione in corrente di vapore comprensivo dei controlli automatici
- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di idrogenazione degli oli
- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione dell’adiponitrile
- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione dell’esametilendiammina
- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione di etanolo da etilene
6a UD - ASSORBIMENTO E STRIPPING
Analisi del processo di produzione dell’ossido
d’etilene: termodinamica, cinetica e impiantistica del
processo, in particolare la separazione dell’etilene
residuo per assorbimento dei gas in acqua. Le
apparecchiature usate nell’assorbimento e nello
stripping. Il dimensionamento delle colonne di
assorbimento a stadi e delle colonne di stripping:
rapporto molare, bilancio di materia, retta di lavoro e
curva d’equilibrio. Esercizi numerici e grafici.
- la reazione usata nella produzione industriale dell’ossido d’etilene
- le difficoltà di realizzazione della reazione sopra citata derivanti dalla presenza di una reazione concorrente termodinamicamente favorita
- la necessità di scegliere un catalizzatore fortemente selettivo come l’argento
- l’influenza della temperatura e della pressione sull’andamento dell’assorbimento
- i parametri necessari al dimensionamento di una colonna d’assorbimento
- le caratteristiche del solvente da usarsi nell’assorbimento
- la differenza fra assorbimento e stripping - i parametri necessari al dimensionamento di una
colonna di stripping
- guardando lo schema dell’impianto descrive il processo di produzione dell’ossido d’etilene giustificandone le condizioni operative e le scelte impiantistiche
- descrive le caratteristiche costruttive e di funzionamento del reattore usato nella sintesi dell’ossido d’etilene.
- definisce l’operazione di separazione per assorbimento e di separazione per stripping
- ricava l’equazione della retta di lavoro per l’assorbimento
- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro, ricava graficamente i piatti teorici di una colonna d’assorbimento
- ricava l’equazione della retta di lavoro per lo stripping
- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro, ricava graficamente i piatti teorici di una colonna di stripping.
- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna d’assorbimento controllata automaticamente
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- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna di stripping controllata automaticamente
7a UD - DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
CIVILI E INDUSTRIALI - BIOGAS
Caratteristiche dei reflui industriali e dei reflui civili.
Schema generale degli impianti di depurazione delle
acque reflue civili. I parametri caratteristici delle acque
reflue civili: carico organico, carico idrico, carico in
solidi. Il trattamento di ossidazione biologica:
caratteristiche dell’impianto, della biomassa e
problemi di esercizio. Dimensionamento di massima
delle vasche a fanghi attivi: carico di fango,
rendimento depurativo, fango di supero, carico
organico volumetrico, rapporto di riciclo, quantità
fango di supero, età del fango, richiesta di ossigeno.
Il trattamento dei fanghi: ispessimento,
stabilizzazione, postispessimento, condizionamento,
disidratazione e smaltimento.
La digestione anaerobica e la produzione di biogas.
Caratteristiche del digestore anaerobico.
Dimensionamento di massima del digestore
anaerobico. Trattamenti di eliminazione dei nutrienti:
nitrificazione, denitrificazione, eliminazione dei
composti fosforati.
- gli effetti nocivi dell’inquinamento delle acque - le conseguenze derivanti dalla presenza di
nutrienti, quali composti azotati e fosforati, nelle acque
- le caratteristiche delle acque reflue civili e industriali
- i parametri che caratterizzano le acque di scarico civili: BOD5, carico organico, carico idraulico, coefficiente di punta, solidi totali
- lo schema generale degli impianti di depurazione delle acque reflue civili
- il processo di ossidazione biologica tramite fanghi attivi
- le caratteristiche della biomassa - i problemi di esercizio e le loro cause: bulking, pin
point, rising - i parametri necessari al dimensionamento della
vasca di areazione: carico di fango, concentrazione biomassa, rendimento depurativo, fango di supero, carico organico volumetrico, rapporto di riciclo
- i processi di trattamento dei fanghi - il processo di digestione aerobica dei fanghi - il processo di digestione anaerobica dei fanghi e
la conseguente produzione di biogas - la struttura del digestore anaerobico monostadio
e a doppio stadio - la composizione del biogas, il suo potere calorifico
e la sua utilizzazione - i processi di rimozione dei nutrienti: nitrificazione,
denitrificazione, eliminazione dei composti fosforati.
- descrive e giustifica la struttura di una vasca di sedimentazione.
- descrive la separazione di solidi sospesi per filtrazione.
- descrive il processo di chiariflocculazione - descrive e giustifica la struttura della vasca di
chiariflocculazione - descrive i trattamenti di nitrificazione,
denitrificazione e defosfatazione delle acque reflue
- descrive e giustifica la struttura delle vasche a fanghi attivi.
- descrive e giustifica le operazioni di trattamento dei fanghi
- evidenzia vantaggi e svantaggi della digestione aerobia e d anaerobia
- descrive e giustifica i passaggi della digestione anaerobia (fase idrolitica, fermentazione acida, regressione acida, fermentazione alcalina)
- descrive e giustifica le condizioni operative della digestione anaerobia
- descrive e giustifica la struttura del digestore anaerobico
- calcola il volume del digestore anaerobico, la portata di biogas prodotto, l’energia termica sviluppabile, noti i parametri caratteristici del refluo e alcuni dati tecnici
- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di un impianto di depurazione delle acque reflue, completo dei controlli automatici necessari.
8a UD - PROCESSI BIOTECNOLOGICI
Campo di applicazione delle biotecnologie. Le
operazioni unitarie principali e le condizioni operative
fondamentali. La materia prima e le sue caratteristiche
- l’evoluzione storica delle biotecnologie - i principali campi di applicazione delle
biotecnologie - le operazioni principali che caratterizzano il
processo biotecnologico
- descrive le tecniche di sterilizzazione continua e discontinua, evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi
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fondamentali. Preparazione e sterilizzazione del
mezzo di coltura. Caratteristiche generali dei
fermentatori. Classificazione e configurazione dei
fermentatori: continui (batch) e discontinui (air lift),
multifasici (a letto fisso e a letto fluido). I controlli nei
bioreattori. Analisi del processi di produzione e
separazione di: penicillina, etanolo, acido citrico.
- le materie prime utilizzate per la preparazione industriale dei mezzi di coltura
- i mezzi idonei a garantire la sterilizzazione del mezzo di coltura e del bioreattore
- le caratteristiche di un bioreattore tipo batch - le caratteristiche di un bioreattore tipo air lift - le caratteristiche dei bioreattori multifasici - le tecniche di immobilizzazione degli enzimi - i parametri chimici e fisici che influenzano le
funzioni del biocatalizzatore - le fasi di produzione e di purificazione di:
penicillina, etanolo, acido citrico.
- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori batch con agitatore meccanico interno
- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori tipo air lift
- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori a letto fisso
- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori a letto fluido
- confronta i diversi tipi di bireattori e ne valuta le caratteristiche
- giustifica la scelta di un bioreattore continuo o discontinuo in funzione del tipo di produzione
- guardando lo schema dell’impianto giustifica le operazioni ed i processi unitari delle fasi di produzione e di purificazione di: penicillina, etanolo, acido citrico
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ALLEGATI
1 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
2 – CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
3 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
4 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA SECONDA
PROVA SCRITTA
5 – GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
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1 - TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
I testi delle n°2 simulazioni di prima prova svolte in data 19.02.2019 e 26.03.2019 sono stati quelli
proposti dal MIUR. Per quanto riguarda la simulazione di dipartimento svolta in data 24.01.2019 è
depositata per la visione presso la Vicepresidenza.
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2 - CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Indicatori Criteri Punteggio
Abilità di utilizzazione delle
conoscenze e capacità critiche
Conoscenza dei contenuti
richiesti e livello di
approfondimento e/o
contestualizzazione
Da 0 a 4 pt.
Competenze logico-linguistiche
Pertinenza e rispetto delle
richieste della traccia Da 0 a 4 pt.
Coerenza e coesione Da 0 a 4 pt.
Padronanza della lingua italiana
Capacità espressive
(varietà, personalità,
vivacità e originalità dello
stile)
Da 0 a 4 pt.
Correttezza lessicale,
ortografica e
morfosintattica
Da 0 a 4 pt.
Punteggio totale in
ventesimi attribuito al
candidato per la
prova
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3 - TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
63
64
65
66
4 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA
SECONDA PROVA SCRITTA
Classe: Pordenone,
Studente: PUNTI TOTALI:
SECONDA PROVA ESAME DI STATO
simulazione
INDICATORI PUNTEGGIO
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento alla comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte, all’analisi di dati e processi e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.
Completezza e pertinenza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti.
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
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5 - GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Letto, approvato e sottoscritto dalla componente docenti del consiglio di classe della 5aA indirizzo
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE articolazione CHIMICA E MATERIALI nella seduta del 13
maggio 2019.
Disciplina Insegnata Nome e Cognome Firma
Lingua e Letteratura Italiana
Storia e Cittadinanza Luigi Gregoris
Lingua Straniera (Inglese) Bruna Pavan
Matematica Francesca Berzaccola
Scienze Sportive e Motorie Carlo Rigo
IRC
(Insegnamento Religione Cattolica) Ennio Rusalen
Chimica Analitica e Strumentale Maria Peghin
Annalisa Francescutti
Chimica Organica e Biochimica Paola Valentinis
Adriano Lefi
Tecnologie chimiche industriali Vinicio Vitali
Manuela Biasotto
Il coordinatore di classe, prof. Vinicio Vitali ______________________