Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti,...

79
1 Istituto Tecnico del Settore Tecnologico Indirizzi: - Meccanica, Meccatronica ed Energia: Articolazione Meccanica e Meccatronica Opzione Tecnologie delle materie plastiche - Elettronica ed Elettrotecnica: Articolazione Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni: Articolazione Informatica - Chimica, Materiali e Biotecnologie: Articolazione Chimica e Materiali Via Interna, 7 - 33170 Pordenone Centralino 0434/365331 - fax 0434/365400 Web: www.itiskennedy.gov.it e-mail: [email protected] Documento del Consiglio di classe Quinta sez. A Indirizzo: CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE articolazione CHIMICA E MATERIALI Anno Scolastico 2018 – 2019

Transcript of Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti,...

Page 1: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

1

Istituto Tecnico del Settore Tecnologico

Indirizzi:

- Meccanica, Meccatronica ed Energia: Articolazione Meccanica e Meccatronica

Opzione Tecnologie delle materie plastiche

- Elettronica ed Elettrotecnica: Articolazione Elettrotecnica

- Informatica e Telecomunicazioni: Articolazione Informatica

- Chimica, Materiali e Biotecnologie: Articolazione Chimica e Materiali

Via Interna, 7 - 33170 Pordenone Centralino 0434/365331 - fax 0434/365400

Web: www.itiskennedy.gov.it e-mail: [email protected]

Documento del Consiglio di

classe Quinta sez. A

Indirizzo: CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

articolazione CHIMICA E MATERIALI

Anno Scolastico 2018 – 2019

Page 2: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

2

INDICE

PARTE PRIMA – Informazioni di carattere generale .......................................................... pg. 4

PRIMA SEZIONE

Profilo del diplomato ......................................................................................................... pg. 4

Quadro orario del triennio ................................................................................................. pg. 4

Composizione del Consiglio di Classe .............................................................................. pg. 5

SECONDA SEZIONE

Profilo della classe ........................................................................................................... pg. 6

Elenco allievi .................................................................................................................... pg. 6

PARTE SECONDA – Attività del Consiglio di Classe ....................................................... pg. 7

Obiettivi di apprendimento ................................................................................................ pg. 7

Metodologia didattica ........................................................................................................ pg. 7

Modalità di recupero ......................................................................................................... pg. 7

Strumenti didattici funzionali .............................................................................................. pg. 8

Percorsi interdisciplinari .................................................................................................... pg. 8

Cittadinanza e Costituzione .............................................................................................. pg. 8

Moduli in lingua inglese .................................................................................................... pg. 8

Moduli CLIL ...................................................................................................................... pg. 8

Attività extracurricolari ...................................................................................................... pg. 9

Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ............................. pg. 9

Valutazione – Verifica ....................................................................................................... pg. 10

Valutazione prove orali ..................................................................................................... pg. 11

Elementi e criteri per la valutazione finale ......................................................................... pg. 11

PARTE TERZA – Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato .......... pg. 12

Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato ......................................... pg. 12

PARTE QUARTA – Relazioni delle singole discipline ....................................................... pg. 13

Lingua e Letteratura Italiana ............................................................................................. pg. 14

Storia e Cittadinanza ........................................................................................................ pg. 18

Lingua Straniera (Inglese) ................................................................................................ pg. 20

Matematica ....................................................................................................................... pg. 24

Scienze Sportive e Motorie ............................................................................................... pg. 27

IRC (Insegnamento Religione Cattolica) ............................................................................ pg. 29

Chimica Analitica e Strumentale ........................................................................................ pg. 30

Chimica Organica e Biochimica ......................................................................................... pg. 38

Tecnologie chimiche industriali .......................................................................................... pg. 48

Page 3: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

3

ALLEGATI ............................................................................................................................ pg. 59

1 – Testi delle simulazioni della prima prova scritta .......................................................... pg. 60

2 – Criteri e griglia di valutazione della prima prova scritta ............................................... pg. 61

3 – Testi delle simulazioni della seconda prova scritta ...................................................... pg. 62

4 – Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi della seconda prova scritta ........ pg. 66

3 – Griglie di valutazione della seconda prova scritta ....................................................... pg. 67

APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................................. pg. 79

Page 4: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

4

PARTE PRIMA – Informazioni di carattere generale

PRIMA SEZIONE

1. Profilo del Diplomato

Il Diplomato in CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE possiede:

• competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche,

nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti

chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

• competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale

e sanitario.

Nell’articolazione “CHIMICA E MATERIALI” vengono identificate, acquisite ed approfondite,

nelle attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la

caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti

chimici e biotecnologici, e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici.

2. Quadro orario del triennio

Discipline del piano di studi III IV V

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

IRC, attività alternativa 1 1 1

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua Straniera: Inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Complementi di Matematica 1 1 --

Tecnologie Chimiche Industriali 4 5 (2) 6 (2)

Chimica Analitica e Strumentale 7 (5) 6 (4) 8 (6)

Chimica Organica e Biochimica 5 (3) 5 (3) 3 (2)

Totale ore settimanali 32 (9) 32 (9) 32 (9)

Tra parentesi sono riportate le ore di laboratorio.

Page 5: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

5

3. Composizione del Consiglio di classe

Insegnante d'aula ITP Disciplina

Rigo Carlo

Scienze Sportive e Motorie

Rosalen Ennio IRC (Insegnamento Religione

Cattolica)

Gregoris Luigi Lingua e Letteratura Italiana

Storia e Cittadinanza

Pavan Bruna Lingua Straniera (Inglese)

Berzaccola

Francesca Matematica

Vitali Vinico Biasotto Manuela Tecnologie Chimiche Industriali

Peghin Maria Francescutti Annalisa Chimica Analitica e Strumentale

Valentinis Paola Lefi Adriano* Chimica Organica e Biochimica

*sostituisce il prof. Bosco Michele dal 05 aprile 2019.

Page 6: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

6

SECONDA SEZIONE

1. Profilo della classe: Il gruppo classe, formato da 20 studenti (8 femmine e 12 maschi), ha manifestato una crescita positiva nell’arco del triennio.

Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo in modo attivo, con interesse e partecipazione dimostrando quasi sempre di possedere un buon livello di attenzione e di capacità d’ascolto.

Queste caratteristiche hanno portato ad una proficua unità fra gli studenti stessi e ad un rapporto corretto e collaborativo con i docenti.

Per la maggioranza dei casi le competenze maturate sul piano cognitivo risultano di livello base o intermedio e, in qualche caso, avanzato.

Nel corso del triennio la classe ha avuto le seguenti variazioni del Consiglio di Classe.

a.s. 2016 - 2017 a.s. 2017 - 2018 a.s. 2018 – 2019

Coordinatore Hasan Asan Hasan Asan Vitali Vinicio

Chimica Analitica e Strumentale

Peghin Maria Biasotto Manuela (ITP)

Costella Luigina Visintin Anita (ITP)

Peghin Maria Francescutti Annalisa (ITP)

Chimica Organica e Biochimica

Valentinis Paola Coroneo Francesca (ITP)

Valentinis Paola Coroneo Francesca (ITP)

Valentinis Paola Bosco Michele (ITP) Lefi Adriano (ITP) dal 05.04.2019

Tecnologie Chimiche Industriali Hasan Amer

Hasan Amer Favarin Susi (ITP)

Vitali Vinicio Biasotto Manuela (ITP)

Matematica Radenti Tiziana Iovine Stefania Berzaccola Francesca Scienze Sportive e Motorie

Gnes Antonella Gnes Antonella Rigo Carlo

2. Elenco allievi

omissis

Page 7: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

7

PARTE SECONDA – Attività del Consiglio di Classe

1. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

In riferimento agli obiettivi di apprendimento indicati nella programmazione iniziale del Consiglio di

Classe si può dire che sono stati complessivamente raggiunti

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici disciplinari si fa riferimento alla sezione relativa alle

singole discipline.

2. METODOLOGIA DIDATTICA

Per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sono state utilizzate le seguenti metodologie:

• lezioni frontali e dialogate;

• lettura e spiegazione puntuale di alcune parti del manuale in uso;

• esercitazioni e svolgimento di esercizi sia in classe che a casa;

• sintesi di alcuni contenuti mediante schemi proposti dall’insegnante o costruiti dagli allievi sulla

base delle istruzioni fornite;

• formulazione di quesiti finalizzati a favorire l’individuazione autonoma da parte dei singoli allievi

dei punti essenziali dei contenuti esaminati

• peer education

• tutoring;

• project-based learning

• problem-based learning

• studio di casi

Per contribuire allo sviluppo e al miglioramento del metodo di studio sono state applicate le seguenti

strategie:

• realizzazioni lavori di gruppo

• realizzazioni di presentazioni multimediali

• tecniche di autovalutazione

3. MODALITA’ DI RECUPERO

Sono state conformi a quelle approvate dal Collegio docenti del mese di settembre 2018.

Nello specifico sono state attivate le seguenti modalità:

• recupero dei contenuti e dei metodi non acquisiti mediante loro riproposta, anche con altre

strategie e in tempi successivi;

• assegnazione di compiti ed esercizi di rinforzo;

• peer-education;

• le attività di recupero curricolare per il superamento dei debiti si sono svolte nel periodo compreso

tra il 22/01/2019 e il 16/02/2019, con un numero di ore minimo corrispondente al numero di ore

settimanale della disciplina.

Page 8: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

8

4. STRUMENTI DIDATTICI FUNZIONALI

Nello sviluppo dell’attività didattica stati utilizzati seguenti strumenti didattici: lavagna, LIM, PC,

tablet, software applicativi, libri di testo, manuali tecnici, app, video.

5. PERCORSI INTERDISCIPLINARI

Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei

seguenti percorsi interdisciplinari:

Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo

Attività tenute da una studentessa del MIT di Boston nell’ambito del progetto GTL

Chimica Analitica, Chimica Organica, Tecnologie Chimiche

SECONDO QUADRIMESTRE

6. CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei

seguenti percorsi/argomenti svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione:

- La Costituzione italiana: i principi generali, i principi fondamentali

- I diritti umani tutela costituzionale

- Diritti, uguaglianza e cittadinanza programma europeo 2014-2020

- Il lavoro nella Costituzione italiana.

A tale proposito in data 27 aprile la classe ha partecipato ad un incontro dalla durata di 2 ore tenuto

dalla dott.ssa Nicoletta Appiani.

7. MODULI IN LINGUA INGLESE

Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei

seguenti moduli in lingua inglese:

Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo

MY WORK-BASED LEARNING PRESENTATION

TUTTE primo quadrimestre

Mitochondria and the respiratory chain

CHIMICA ORGANICA secondo quadrimestre

8. MODULI CLIL

Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei

seguenti moduli CLIL:

Titolo del percorso Discipline coinvolte Periodo

Attività tenute da una studentessa del MIT di Boston nell’ambito del progetto GTL

Chimica Analitica, Chimica Organica, Tecnologie Chimiche

7-23.01.19 7 ore

Page 9: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

9

9. ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI

La classe ha partecipato, per intero o con alcuni elementi, alle seguenti iniziative proposte dall’Istituto

Tipo/Descrizione Partecipanti Periodo, data,

numero di ore

Attività Sportive

- torneo di calcetto e pallavolo ANMIL

8 studenti

18.02.19

Attività di orientamento in uscita

- Open day UNITS

- Punto Incontro Pordenone

- Job Orienta Verona

- Open day UNIPD

- Open day UNITN

- Open day UNIUD

- Incontro ex studenti

13

2

17 studenti

11

2 studenti

2 studenti

tutta la classe

25.10.19

07.11.19

29.11.19

21.02.19

06.03.19

15.02.19

24.11.18

Attività integrative

- Corso "Imparare a comunicare"

- Sensibilizzazione donazione sangue e midollo

- Scuola Aperta

- Donazione sangue

- PROCESSO HABER (spettacolo teatrale)

- Concorso “Vinci un tutor”

- DUNKIRK (cinema)

- Viaggio di istruzione a Budapest

- Incontro Cittadinanza e Costituzione

- Giochi della Chimica

4 studenti

tutta la classe

alcuni studenti

15 studenti

tutta la classe

2 studenti

tutta la classe

tutta la classe

tutta la classe

5 studenti

16-20-27.10.18 12 ore

03.11.18 2 ore

18.11.18 e 26.01.19

21.11 e 11.12.18

15.12.18 4 ore

23.02.19 3 ore

26.02.19 2 ore

26 – 30.03.19

27.04.19 2 ore

04.05.19 3 ore

PCTO

- Corso “Colloquio di selezione”

- Conferenze Malnisio Science Festival

- Valutazione ASL

- Seminario "ABC della trasformazione digitale"

- Progetto MESON’S IMPRESA IN AZIONE

- Conferenza “Produzione PP”

- Conferenza “Normativa e relative amenità”

- Conferenza “Galvanizzazione materie plastiche”

- Visita Dogana di Trieste

7 studenti

13 studenti

tutta la classe

8 studenti

tutta la classe

tutta la classe

tutta la classe

tutta la classe

tutta la classe

28.09 e 04-05.10.18 12 ore

05.10.18 4 ore

05.11.18 5 ore

09.11.18 8 ore

26.01.19 1 ora

05.02.19 2 ore

23.02 e 16.03.19 4 ore

09.03.19 2 ore

06.05.19 8 ore

10. Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO)

Nel corso del secondo biennio e del quinto anno tutti gli alunni hanno partecipato ai PCTO attraverso:

stage, visite aziendali, seminari e conferenze.

Durante e al termine dell’esperienza di stage, monitorata da un tutor aziendale e da un tutor della

scuola, gli studenti, per documentare e condividere con i compagni e i docenti quanto appreso,

hanno:

• compilato ogni giorno il diario di bordo con l’elenco delle attività effettuate (vistato per presa

visione dai tutor)

• prodotto una relazione e/o una presentazione multimediale sulle esperienze di stage effettuate

Page 10: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

10

• presentato l’esperienza ai compagni di classe alla presenza di alcuni docenti all’inizio di ogni anno

scolastico (quarto e quinto)

Il materiale prodotto e le presentazioni orali sono stati oggetto di valutazione da parte di una

commissione composta dai docenti del C.d.C.

La certificazione delle competenze è stata effettuata secondo le modalità previste dai PCTO

dell’Istituto, tenendo conto anche delle valutazioni dei tutor aziendali.

I curricola e la certificazione delle competenze dei singoli allievi sono allegati al fascicolo scolastico

di ogni allievo e riportano le aziende coinvolte, le ore di stage, nonché i moduli di formazione per i

PCTO e la Formazione per la sicurezza.

11. VALUTAZIONE - VERIFICA

La valutazione è stata effettuata attraverso sondaggi ripetuti, utilizzando differenti tipologie di prove:

verifiche formative, verifiche sommative al termine di un’UDA, di un periodo, di un percorso.

Le modalità di valutazione - verifica sono state conformi a quanto stabilito dalla programmazione del

Collegio dei Docenti riportata nel PTOF.

Strumenti utilizzati per la valutazione:

Risultato

di apprendimento Tipologia di strumento

CONOSCENZE

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA

quesiti a scelta multipla, quesiti a completamento (con scelta tra opzioni

date), quesiti a riempimento (con scelta tra opzioni date), minicasi (con

scelta tra opzioni date), quesiti a corrispondenza

QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA

quesiti a risposte aperte, quesiti a completamento (con formulazione

libera), quesiti a riempimento (con formulazione libera), minicasi (con

quesiti a risposte aperte)

CAPACITA’

OPERATIVE

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA

QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA

CHECK LIST DI OSSERVAZIONE DI CAPACITA’ (processo)

CHECK LIST DI VALUTAZIONE (prodotto)

TEST MOTORIO

COMPETENZE

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA

QUESTIONARI A RISPOSTA APERTA

CHECK LIST DI OSSERVAZIONE DI CAPACITA’ (processo)

CHECK LIST DI VALUTAZIONE (prodotto)

PROBLEM SOLVING

Page 11: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

11

12. VALUTAZIONE PROVE ORALI

Dove non specificato nelle relazioni delle singole discipline, per la valutazione delle prove orali è

stata utilizzata la seguente griglia estratta dal PTOF:

DESCRITTORE VOTO

L’allievo si rifiuta di sottoporsi alla verifica 1

L’allievo si sottopone alla verifica, ma non riesce a rispondere ad alcuno dei quesiti 2

L’allievo si sottopone alla verifica, ma risponde in maniera confusa, incompleta e con

gravi errori 3

L’allievo risponde solo in parte alle domande, non utilizza un linguaggio specifico,

esegue gli eventuali esercizi con al più due errori gravi 4

L’allievo risponde alla maggior parte delle domande, non sempre utilizza un

linguaggio specifico; esegue gli esercizi con difficoltà ma non commette gravi errori 5

L’allievo risponde a quasi tutte le domande, ma non utilizza un linguaggio specifico,

esegue gli esercizi in maniera corretta grazie a qualche domanda guida 6

L’allievo risponde a tutte le domande utilizzando un linguaggio abbastanza

appropriato; risolve autonomamente eventuali esercizi di tipo noto 7

L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio

appropriato; rielabora parzialmente i contenuti; risolve autonomamente eventuali

esercizi di tipologia non nota, ma di bassa difficoltà

8

L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio

appropriato; rielabora i contenuti in maniera personale; svolge autonomamente

eventuali esercizi di tipologia non nota e discreta difficoltà

9

L’allievo risponde esaustivamente a tutte le domande utilizzando un linguaggio

appropriato; rielabora i contenuti in maniera critica effettuando collegamenti

interdisciplinari, svolge autonomamente eventuali esercizi di tipologia non nota e

notevole difficoltà scegliendo in maniera motivata fra diverse possibilità risolutive la

migliore

10

13. ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE

Nel processo di valutazione quadrimestrale e finale per ogni alunno sono stati presi in esame i

seguenti fattori interagenti:

• il voto dello scrutinio finale, determinante ai fini della promozione in quanto tiene conto dei livelli

di apprendimento complessivi di tutto l'anno scolastico, è assegnato dal Consiglio di classe

tenendo presente i seguenti indicatori:

• media dei voti attribuiti;

• progressione nell'apprendimento rispetto ai livelli di partenza;

• impegno manifestato;

• rispetto dei tempi stabiliti;

• partecipazione alle attività didattiche;

• collaborazione con il gruppo classe.

Page 12: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

12

PARTE TERZA – Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato

Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di

Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di

verifica previste dall'Esame di Stato.

Per la prova scritta di Italiano sono state proposte varie tipologie:

• analisi e interpretazione di un testo letterario di prosa o di poesia;

• analisi e interpretazione di un testo non letterario;

• analisi e produzione di un testo argomentativo;

• riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:

• correttezza e proprietà nell’uso della lingua

• organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e

personale

• possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento;

• coerenza di stile

• capacità di rielaborazione di un testo

Sono state inoltre effettuate n°2 simulazioni di prima prova come proposte dal MIUR in data

19.02.2019 e 26.03.2019 e n°1 simulazione di dipartimento in data 24.01.2019 secondo le modalità

previste per il nuovo esame di stato.

Per la valutazione si è tenuto conto dei quadri di riferimento e della griglia allegati al d.m. 769

del 2018.

Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Tecnologie Chimiche Industriali e Chimica Analitica

e Strumentale, sono stati forniti agli studenti degli esempi di prova degli anni passati e sono state

effettuate n°2 simulazioni della stessa come proposte dal MIUR in data 28.02.2019 e 02.04.2019.

Per la valutazione si è tenuto conto dei quadri di riferimento e della griglia allegati al d.m. 769

del 2018.

Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche. Agli

studenti sono state comunque illustrate le indicazioni relative al colloquio riportate all’art.19

dell’o.m. 205 del 2019.

Page 13: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

13

PARTE QUARTA – Relazioni delle singole discipline

Page 14: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

14

DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

DOCENTE: prof. LUIGI GREORIS

TEST1 : - R. LUPERINI et al., Le parole e le cose, voll. III a, Naturalismo, simbolismo e avanguardie (dal 1861 al 1925) e III b, Modernità e contemporaneità (dal 1925 ai nostri giorni), Palermo, Palumbo, 2016. - ID. et al., Leopardi il primo dei moderni, ivi, 2016. Per la programmazione si veda il modulo collettivo elaborato dal Dipartimento di Lettere dell’ITST “J.F. Kennedy , di Pordenone, diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Lingua e letteratura italiana” nel triennio

MODULO 1 LA PROVA SCRITTA D'ESAME E L'ITALIANO D'USO

A supporto di questo modulo trasversale, che riguarda tutto l'anno scolastico (ma anche il

triennio intero), impostato fin dalla classe terza, si precisa che la formula "italiano d'uso" viene usata

nell'accezione di T. DE MAURO, Grande dizionario dell’italiano, voll. 6. Torino, Paravia, 1999, con

l'ausilio di R. LESINA, Il nuovo manuale di stile, Bologna, Zanichelli, 2014 e dell’ Esame con successo,

a cura di M. MARUCCI, Palermo, Palumbo, 2018

Al di là delle indicazione e delle esercitazioni sulle tre tipologie della prima prova rinnovata

dell'esame di stato si è molto insistito sul potenziamento della correttezza, della chiarezza e della

proprietà lessicale (uso del dizionario dei sinonimi, anche al fine di evitare le ripetizioni), con appunti e

dispense sui principali problemi non solo morfosintattici, ma di stilistica applicata nell'elaborazione

scritta.

In particolare si insiste: - sull'uso sistemico del capoverso (paragrafo per blocchi concettuali); -

sul corretto suo degli accenti acuti e gravi; -sulla sostituzione generalizzata dei termini usurate (cosa

sostantivo, andare, dire, fare, avere possessivo); - sull'uso consapevole degli acronimi, delle

sottolineature manoscritte e delle virgolette - sull'uso scritto delle cifre, anche romane; - sull'interazione

tra congiunzioni, punteggiatura e sintassi; - sull'uso del (negletto) congiuntivo; sulla sillabazione nell' "

capo";sul nesso ce n’è; sui principali monosillabi di grado zero e/o accentati e/o apostrofati.

MODULO 2 LEOPARDI, IL PRIMO DEI MODERNI OVVERO IL PENSIERO POETANTE (volumetto separato)

Il rapporto tra filosofia e poesia nello scrittore di Recanati: l'evoluzione del cosiddetto "pessimismo" (nichilismo tra Shopenauer e Nietzsche), il tema del suicidio della solidarietà, sino al "Leopardi progressivo" (C. Luporini, 1950) ed alla sintesi di A. Prete ("Il pensiero poetante", 1980). la funzione della poesia e la poetica; il linguaggio e le innovazioni delle strutture metriche, la canzone libera leopardiana), dai piccoli ai grandi Idilli (o canti pisano-recanatesi), sino al periodo napoletano ed al "testamento" della "Ginestra". - "Operette morali" (Dialogo della natura e di un islandese, Dialogo di Plotino e Porfirio [parte

finale]);

- "Canti" (Infinito, Sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, A Silvia, Il passero soli- tario,

La ginestra o il fiore del deserto, vv.111-144).

- "Zibaldone" (La teoria del piacere, La natura e la civiltà, rr. 64-93).

Page 15: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

15

MODULO 3 IL PARADOSSO VERGHIANO

Il primo ed il secondo Verga: la vicenda patetica di Storia di una capinera, tardo romanticismo(

Eva, Eros, Tigre Reale) naturalismo e verismo (Nedda). Le novelle ed i romanzi. Artificio della

regressione e "ciclo dei vinti"; la marea, l'ideale dell'ostrica ed mito della "roba": la tecnica narrativa del

discorso indiretto libero, il darwinismo sociale (Verga ed il progresso)

- "Vita nei campi" (Rosso Malpelo)

- "Novelle rusticane" (Libertà)

- "Mastro - don Gesualdo" (La morte).

Lettura integrale dei “Malavoglia”

MODULO 4

LUIGI PIRANDELLO, IL DOPPIO, LA FOLLIA; LA DISINTEGRAZIONE DELLA VERITÀ E DELLA PERSONALITÀ

Le vicende biografiche e la letteratura come sopravvivenza; la visione del mondo (relativismo e dissoluzione della realtà e della personalità), la pazzia come enigma e come libertà, dalla narrativa alla drammaturgia, la poetica dell'umorismo e quella del tardo surrealismo. Le tematiche del Fu Mattia Pascal, di Uno, nessuno, centomila. Il grande teatro di Così è (se vi pare), Enrico IV, Sei personaggi in cerca d'autore (ed il "teatro del teatro"), Novelle per un anno e Maschere nude. - "Novelle" (Il treno ha fischiato, Una giornata)

- “L’umorismo” (La differenza tra umorismo e comicità. L’esempio della vecchia imbellettata) Lettura integrale del “Fu Mattia pascal”

Visione integrale di “Cosi è (se vi pare)

MODULO 5

ITALO SVEVO, L' "INETTO" TRA FREUD E JOYCE

Un narratore di confine che raggiunge una statura europea. Bilinguismo e complessità

culturale. Il fallimento dei primi due romanzi e l'abbandono della letteratura. Il capolavoro maturo di un ex cittadino asburgico: un romanzo psicanalitico d'avanguardia.

Lettura integrale della “Coscienza di Zeno”

MODULO 6

PASCOLI TRA OTTO E NOVECENTO, TRA NATURA E SIMBOLISMO

Un trauma mai elaborato, la poetica del fanciullino, una complessa e raffinata semplicità, l'onomatopea, il fonosimbolismo, la sinestesia. Le posizioni politiche dell’ ultimo Pascoli (La grande proletaria si è mossa).

“Myricae”, Novembre, X agosto, Lavandare, Temporale

“Canti di Castelvecchio”, Il gelsomino notturno

Page 16: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

16

MODULO 7 GIUSEPPE UNGARETTI: UN POETA E LA GUERRA Il porto sepolto, Allegria di naufragi, L'allegria. La poetica, la centralità della parola, l'analogia. Vita di un uomo

- “Allegria” (Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Soldati)

MODULO 8 IL MALE DI VIVERE DELLA CONDIZIONE UMANA: EUGENIO MONTALE L'antifascismo, il leopardismo, il correlativo oggettivo, il male di vivere, le novità dell'ultimo Montale

- “Ossi di seppia” ( Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Non

chiederci la parola, Forse un mattino, andando in un’aria di vetro):

- “Le Occasioni” (La casa dei doganieri);

- “Satura” (Ho sceso , dandoti il braccio).

MODULO 9

DARIO FO, GIULLARE DI LOTTA

“Mistero buffo” (Resurrezione)

Visione integrale della prima ora dello spettacolo, nell’edizione RAI 2010

MODULO 10 LA NARRATIVA CONTEMPORANEA: DUE LIBRI A SCELTA TRA I SEGUENTI:

1. N. AMMANITI, Io non ho paura 2. S. AVALLONE, Acciaio 3. E. BRIZZI, Jack Frusciante è uscito dal gruppo 4. I. CALVINO, Il barone rampante 5. A. DE CARLO, Due di due 6. P. GIORDANO, La solitudine dei numeri primi 7. P. LEVI, Se questo è un uomo 8. A. PENNACCHI, Canale Mussolini 9. R. SAVIANO, Gomorra 10. L. SCIASCIA, Il giorno della civetta 11. S. VERONESI, XY 12. S. TAMARO, Va' dove ti porta il cuore 13. U. ECO, Il nome della rosa 14. E. FERRANTE, L’amica geniale 15. I. SILONE, Fontamara

TEMPI IMPIEGATI PER I MODULI: da 7 a 20 ore, a seconda dello spessore dei singoli argomenti,

dei brani esaminati, oltre al lavoro domestico ed ai tempi per le prove scritte (3 ore), delle

interrogazioni e delle verifiche..

Page 17: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

17

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE: sono state effettuate una prova INVALSI, 5 prove scritte (una simulazione d’esame d’istituto( 5 ore),, due simulazioni d’esame nazionali (5 e 6 ore), interrogazioni orali, attraverso cui, da una parte, verificare l'assimilazione delle tipologie della prima prova dell'esame di stato, dall'altra, controllare le conoscenze e le competenze, nonché l'analisi dei testi della letteratura italiana. Attraverso le prove di diversa natura, comprese le interrogazioni informali e le analisi dei testi, sono state verificate anzitutto le conoscenze culturali in generale e letterarie in particolare, correnti, ma anche le capacità di interpretare un testo poetico od in prosa, di commentarlo in modo personale, di esprimersi in forma corretta, efficace e appropriata (il che vale a maggior ragione per i compiti scritti, in vista della prima prova dell’esame di stato, che è anzitutto una prova linguistica). Lo scopo dell’insieme delle diverse tipologie di verifica è stato quello di migliorare, in sintesi, compatibilmente con le capacità ed i prerequisiti individuali, la formazione culturale di base da una parte e la comunicazione verbale, sia scritta che orale, dall'altra, che tanta importanza riveste in una società come quella attuale, caratterizzata da molte forme di linguaggi informativi ed espressivi con cui i giovani si confrontano e si confronteranno ancor più nel prossimo futuro, sia che affrontino il proseguimento degli studi, sia che si inseriscano nell’attività produttiva: è questa, a grandi linee, la finalità delle discipline umanistiche in un istituto tecnico, che nel nostro indirizzo, orienta oltre la metà dei propri diplomati verso il percorso universitario, non sempre e non necessariamente tecnico-scientifico.

Page 18: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

18

DISCIPLINA: STORIA E CITTADINANZA

DOCENTE: prof. LUIGI GREORIS

STORIA TESTO AA.VV., Storia. Concetti e connessioni , vol. 2 , Dall’antico regime alla società di massa, vol. 3, Il Novecento ed il mondo contemporaneo, Milano, Person, 2009. Per la programmazione si veda il modulo collettivo elaborato dal Dipartimento di Lettere del ITST “J.F. Kennedy” di Pordenone, diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Storia e cittadinanza” nel triennio. MODULO 1 - L’unificazione italiana (1861) e tedesca (1871) sullo sfondo del secondo Ottocento e della seconda rivoluzione industriale: Destra e Sinistra storiche, età di Crispi, fino all'assassinio del re Umberto I (1900) MODULO 2 - L’età dell’imperialismo, la belle èpoque, il riformismo di Giolitti MODULO 3 - La Grande Guerra: le cause prossime e remote, l'intervento dell'Italia, Il crollo della Russia e le due rivoluzioni, da Lenin a Stalin, Caporetto, l'intervento degli USA, la fine del conflitto. I trattati di pace di Parigi e la posizione del presidente americano Wilson MODULO 4 - Tra le due guerre: il suicidio dell'Europa e la prosperità degli USA negli anni Venti. La grande crisi del 1929, il "giovedì nero" (24 ottobre): le cause (sovrapproduzione e speculazione borsistiche), il New deal di Franklin D. Roosevelt e la soluzione keynesiana. MODULO 5 - Il dopoguerra, l'avvento del fascismo ed il regime in Italia. Il biennio rosso ed il biennio nero. L'aggressione di Fiume di D'Annunzio, il partito popolare di Don Sturzo. La scelta della violenza, lo squadrismo, la marcia su Roma (28 ottobre 1922). Mussolini al potere e la creazione del totalitarismo fascista: delitto Matteotti ed Aventino. i Patti Lateranensi del 1929, la conquista dell'Etiopia, la nuova politica economica degli anni '30 ed il patto d'acciaio. Ascesa di Hitler ed ideologia nazista: il terzo Reich MODULO 5 - La seconda guerra mondiale: la politica aggressiva di Hitler (Saar, Renania, Cecoslovacchia, guerra di Spagna, annessione dell'Austria. 1939-1945: i nazisti in Polonia, Danimarca, Norvegia, Benelux, Francia. L'Italia in guerra (campagna di Grecia e di Libia), battaglia d'Inghilterra, Rommel ed El Alamein, l'invasione della Russia e Stalingrado. Pearl Harbour e gli USA in guerra. Sbarco in Italia ed armistizio. Sbarco in Normandia. Il suicidio di Hitler e le atomiche in Giappone MODULO 7 – CENNI inerenti: la guerra fredda e la divisione di Berlino, della Germania, dell'Europa e del mondo (cortina di ferro ed aree di influenza postcoloniali), NATO, Patto di Varsavia: l’ equilibrio del terrore, la corsa agli armamenti ed allo spazio, la rinascita dell'Europa Occidentale e la ricostruzione in Italia.

Page 19: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

19

CITTADINANZA TESTO Cittadinanza e costituzione, a cura di S. COTENA, Napoli, Simone, 2019. Per la programmazione si vedano le proposte formulate dal Dipartimento di Lettere del ITST di

Pordenone diretto dalla prof. F. Doretto per la disciplina “Cittadinanza” nel triennio, con la necessaria

discrezionalità di scelta da parte del docente viste le molto tardive indicazioni ministeriali. Il

dipartimento ha organizzato in ogni caso un breve corso introduttivo per tutte le quinte classi (2 ore),a

cura della prof. Nicoletta Appiani dell’ITST “J.F. Kennedy” di Pordenone, articolato in quattro punti: - la

Costituzione italiana : i principi generali, i principi fondamentali - diritti, uguaglianza e cittadinanza

programma europeo 2014-2020 - il lavoro nella Costituzione italiana,che ha redatto una dispensa

apposita. Il docente della classe ha inoltre provveduto a fornire copia agli allievi dei segmenti integrali

del testo e delle sintesi essenziali riguardanti i tre moduli prescelti.

MODULO 1 – STATO E COSTITUZIONE

-Sintesi dei concetti di popolo, stato e nazione

-Nascita della costituzione italiana

- i primi 12 articoli commentati della costituzione (principi fondamentali)

MODULO 2 – L’UNIONE EUORPEA

-Che cos’è e come nasce l’UE

-Le istituzioni e gli atti dell’UE

MODULO 3 – L’ONU

-La comunità internazionale e l’ONU

-Gli organi dell’ONU

-Agenzie ed organi sussidiari dell’ONU

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 6-15 ca. ore per ogni modulo, verifiche ed accertamenti compresi. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE: sono state effettuate 5 prove, sia orali che strutturate a risposta chiusa, al fine di accertare non solo le conoscenze, ma i rapporti tra le diverse vicende economiche, politiche e sociali che si intrecciano tra Otto e Novecento, con particolare riferimento agli aspetti economici ed alle ideologie dominanti del secolo passato per la storia, lavoro domestico e verifiche in classe per ciascuno dei moduli proposti per la cittadinanza, con tempi di svolgimento differenziati.

Page 20: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

20

DISCIPLINA: LINGUA INGLESE

DOCENTE: prof.ssa BRUNA PAVAN

MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI

Libri di testo:

• New A Matter of Life – Paola Briano - Edisco

• Moving Up – Kennedy-Maxwell – Black Cat

Altri materiali:

• Dispense fornite dal docente

• Video e film in lingua inglese

• Appunti e mappe concettuali

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Nel corso dell’anno sono state effettuate almeno 4 verifiche scritte (strutturate e semi-strutturate) –- e

4 o più verifiche orali.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si è tenuto conto di quanto riportato nel POF d’Istituto.

Per quanto riguarda lo scritto, la valutazione degli elaborati ha tenuto conto dei parametri qui di seguito

riportati.

VALUTAZIONE SCRITTA

1. Comprensione del testo scritto

A) risposta adeguata alla domanda

B) risposta rielaborata / sintetizzata, uso lessicale appropriato / differenziato

C) identificazione degli elementi principali e/o secondari

2. Competenza elaborativa:

A) la risposta trasmette un messaggio comprensibile e adeguato alla richiesta

B) la risposta è strutturata in modo complessivamente corretto

3. Competenza scritta:

A) la risposta dimostra capacità di inferenza extra- ed intra-testuale

B) la risposta dimostra rielaborazione critica

C) la risposta contiene apporti personali

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO

Written English Correction Grid

TASK RESPONSE

• Appropriate and coherent text.

• Organising information and ideas (introduction ,layout, paragraphing, conclusion)

• Exhaustive information

GRAMMAR AND ACCURACY

• Correct grammar structure in relation to objectives tested and level

VOCABULARY • Good range of specific vocabulary, appropriate to the text. • Correct spelling

Page 21: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

21

VALUTAZIONE ORALE:

Conoscenze

A) tutti I contenuti principali sono stati riportati

B) l’argomento è presentato con ordine e collegamenti logici

Competenze

A) uso di lessico appropriato e specifico

B) uso di funzioni e strutture appropriate

Capacità

A) Fluency

B collegamenti intre/extra testuali

C) valutazione critica

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ORALE

DESCRITTORI VOTO

L'allievo si rifiuta di sottoporsi alla verifica 1

L'allievo non riesce a rispondere adeguatamente ad alcuna delle domande 2

L'allievo espone in maniera confusa e incompleta, il messaggio risulta incomprensibile

3

L'allievo espone solo in parte gli argomenti, utilizza un linguaggio approssimativo e si esprime con gravi errori strutturali

4

L'allievo espone con una certa difficoltà ed in modo parziale, nonostante qualche errore nelle strutture e nel lessico, il messaggio è comprensibile

5

L'allievo espone in modo abbastanza autonomo, con un linguaggio accettabile anche se non sempre specifico e con qualche incertezza

6

L'allievo espone l'argomento in modo autonomo ed adeguato e con un linguaggio complessivamente appropriato

7

L'allievo espone in modo esauriente, utilizzando un linguaggio corretto ed appropriato, rielabora parzialmente i contenuti

8

L'allievo espone in modo esauriente, utilizzando un linguaggio appropriato ed un lessico vario, si esprime in modo personale

9

L'allievo espone in modo esauriente ed autonomo, utilizza un linguaggio appropriato e diversificato, con apporti personali e valutazioni critiche

10

CONTENUTI TRATTATI

LANGUAGE and COMMUNICATION

Testo: Moving Up Intermediate

• Unit 10 Well Being

- Verb pattern; ability in the past; used to + infinitive; be/get used to + -ing.

- Healthy mind and body;

- Making suggestions

• Unit 11 Secrets and Lies.

- Reported speech: statements, commands, questions; reporting verbs; have something done

- entertainment adjectives;

Page 22: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

22

• Unit 12 Fair Trade.

- 2nd, 3rd conditionals; mixed conditionals; I wish / if only

- Should have + past participle

- Ethical consumers, making choices

ESP CHEMISTRY

Microbes and microbial technology.

Testo: New A Matter of Life

Unit 1: Prokaryotes vs eukaryotes

Dispense

• Bacterial cells

• Cultural insight : Antibiotic resistance in Bacteria

• Endosymbiosis – dispensa e video da TEDed

( https://ed.ted.com/lessons/how-we-think-complex-cells-evolved-adam-jacobson#watch)

DNA and Biotechnology

Testo: New A Matter of Life

• Microbes: building blocks for biotechnology

• Biotech Debates – Genetic Engineering Debates

Dispense:

• DNA and the secret of life

• How proteins are synthesized

• The discovery of DNA structure

• Biotechnology and its innovations

• Genetic modification

• Artificial cloning: gene cloning – therapeutic cloning – reproductive cloning

• Stem cells

• Biotechnology in agriculture

• GMO’s in the world

• Biotechnology in the medical field

• Tissue engineering – the future of ‘Neural trasmission’

• Cultural insight: DNA fingerprinting

• How to sequence the human genome. Video e dispensa: (https://ed.ted.com/lessons/how-to-

sequence-the-human-genome-mark-j-kiel)

• The race to sequence the human genome. Video e dispensa: (https://ed.ted.com/lessons/the-

race-to-sequence-the-human-genome-tien-nguyen)

• Rosalind Frankling: DNA’s unsung hero (https://ed.ted.com/lessons/rosalind-franklin-dna-s-

unsung-hero-claudio-l-guerra. )

Biochemistry

Dispensa: Cellular energetics: ATP; the Mitochondrion; Cellular respiration; The Biochemistry of

Respiration.

The First World War

Dispense

First World War (British Council Website)

• Life in the trenches. Propaganda and censorship

• The War Poets: different attitudes to war

Page 23: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

23

• Rupert Brooke: “ The Soldier” (text analysis)

• Siegfried Sassoon:“ Suicide in the trenches” : “A soldier’s declaration” (text analysis)

The Roaring Twenties.

Dispense:

• The Roaring Twenties: general features

• The Roaring Twenties documentary (https://www.youtube.com/watch?v=ud_xU3wit-8)

• Art Deco: Art Deco Origins and influences (https://artdeco.org/what-is-art-deco/origins)

• What makes a NY building Art Deco (ppt – Art Deco Society of New Your’s website)

• Fordism and Taylorism. Dispense: H. Ford and the Auto assembly line - F. Taylor and

Scientific Management

• The Great Gatsby: themes, motifs and symbols.

The Second World War

Dispense:

The Second World War (British Council Website)

Penicillin: Development of Deep-tank Fermentation- Pfizer Inc.

• Film: “Dunkirk” by Christopher Nolan - film review and students’ comment.

George Orwell:

• George Orwell’s life

• The dystopian novel

• Nineteen Eighty-Four (1949): https://library.weschool.com/lezione/orwell-1984-plot-big-brother-

newspeak-ingsoc-dystopian-novel-8822.html

• “Big Brother is watching you”

• Animal Farm: https://library.weschool.com/lezione/orwell-fattoria-degli-animali-riassunto-

trama-animal-farm-rivoluzione-russa-8816.html

• “Why I write”

The Environment

Testo: New A Matter of Life

• Pollution

• Go green

• Green power: Where our energy will come from.

Circular Economy

Dispense e Video da: (https://www.ellenmacarthurfoundation.org/circular-economy/concept)

The concept of a circular economy: Technical and biological cycles - Origins of the circular economy

concept - Circular economy principles.

Public Speaking and Debate: learning and activities

Abstract of students’ work experience

Safety at work: ppt presentation

A brief guide to understanding the BREXIT chaos. (articolo da Speak up)

Page 24: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

24

DISCIPLINA: MATEMATICA

DOCENTE: prof.ssa FRANCESCA BERZACCOLA

1. METODOLOGIE DIDATTICHE

Per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sono state utilizzate le seguenti metodologie:

• lezioni frontali e interattive;

• spiegazione puntuale delle parti di teoria (definizioni, teoremi e formule di calcolo) e delle

modalità di applicazione delle procedure e delle formule risolutive;

• esercitazioni e svolgimento di esercizi e di simulazione di test sia in classe che a casa;

• sintesi di alcuni contenuti mediante schemi e formulari;

• formulazione di quesiti finalizzati a favorire l’individuazione autonoma da parte dei singoli allievi

dei punti essenziali dei contenuti esaminati

Per contribuire allo sviluppo e al miglioramento del metodo di studio sono state applicate le seguenti

strategie:

• realizzazioni lavori di gruppo

• realizzazioni di presentazioni multimediali

2. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni - Lineamenti. Math Verde vol 5 - Ed. Ghisetti & Corvi

Estratti dal libro di testo M. Bergamini, G. Barozzi, A. Trifone - Matematica.Verde vol 4B - Ed Zanichelli,

per la parte di Statistica

Formulari e schemi riassuntivi forniti tramite lo strumento DIDATTICA del registro elettronico.

3. SPAZI

Le lezioni si sono svolte sempre in aula (la loro aula oppure un'aula dotata di lavagna LIM)

4. TEMPI

Le lezioni di matematica sono iniziate il 28/09/2018. Sono previste 3 ore settimanali.

Al netto delle attività scolastiche non strettamente inerenti la disciplina (visite formative, viaggi di

istruzione, ecc) sono state svolte circa 70 ore di lezione, suddivise in 27 nel primo quadrimestre e 33

nel secondo, nelle circa 30 settimane di durata dell'anno scolastico.

Le ore di lezione sono state suddivise in circa 14 ore per ciascuna UD (unità didattica), test di verifica

e valutazione inclusi.

5. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è stata effettuata attraverso sondaggi ripetuti, utilizzando differenti tipologie di prove al

termine di ogni singola UD:

• Prove scritte, di svolgimento di esercizi o problemi e domande aperte o a scelta multipla sulle

parti teoriche.

• Prove orali, con svolgimento di esercizi e problemi e spiegazione contestuale della teoria, del

metodo e delle formule adottate

Page 25: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

25

6. PROGRAMMA

UNITÀ DIDATTICA E

ARGOMENTI

CONOSCENZE (lo studente

conosce)

ABILITÀ (lo studente sa)

1^ UD: Ripasso dello studio di funzione Studio, classificazione ed elenco delle caratteristiche di una funzione reale di variabile reale. Rappresentazione del grafico di massima sul piano cartesiano Oxy.

Le condizioni di esistenza relative alle funzioni algebriche (intere, fratte, irrazionali) ed alle funzioni trascendenti (esponenziali e logaritmiche, goniometriche). I teoremi di calcolo dei limiti di funzione I teoremi di derivabilità di funzioni e le proprietà delle derivate di diverso ordine

Risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti, per calcolare gli intervalli o i punti di definizione della funzione, e per valutarne il segno. Applicare le regole di derivazione e di calcolo dei limiti di funzione, per individuare eventuali asintoti, tratti crescenti o decrescenti e punti di massimo/minimo, concavità e convessità ed eventuali flessi. Tracciare il grafico di massima di una funzione sul piano cartesiano

2^ UD: INTEGRALI INDEFINITI Primitiva di una funzione Integrale indefinito - Proprietà degli integrali indefiniti Strutturazione del calcolo di integrale indefinito di funzione

Integrali indefiniti immediati - Integrali delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta Metodi di integrazione: Integrazione per sostituzione; Integrazione per parti; Integrali di funzioni razionali fratte: caso del grado del numeratore minore di quello del denominatore, con denominatore di 1° e di 2° grado; caso del numeratore di grado maggiore o uguale a quello del denominatore.

Utilizzare gli integrali immediati e quelli generalizzati per il calcolo di integrale di funzione Utilizzare i metodi di integrazione più opportuno per il calcolo

3^ UD: INTEGRALI DEFINITI Integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso e limitato Significato geometrico dell'integrale definito di una funzione in un intervallo Proprietà dell'integrale definito Teorema della media Funzione integrale Teorema fondamentale del calcolo integrale - di Torricelli-Barrow Integrale definito per il calcolo di aree e volumi Integrali di funzioni definite su intervalli aperti o con punti di discontinuità - integrale improprio

Formula fondamentale del calcolo dell'integrale definito Calcolo degli integrali definiti di funzioni in intervalli chiusi Procedimenti per il calcolo di aree

di superfici piane e di volumi di

solidi di rotazione

Integrali impropri - del 1° e del 2°

tipo

Calcolare un integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso Calcolare il valore di un'area definita da una funzione in un intervallo, o definita da 2 o più funzioni. Calcolare il volume di un solido generato dalla rotazione di una funzione in un intervallo ed attorno ad un asse. Calcolare un integrale improprio del 1° e del secondo tipo, individuando gli estremi di o i punti di non definizione

4^ UD: EQUAZIONI DIFFERENZIALI Definizione di equazione differenziale - Ordine di un'equazione differenziale - soluzione o integrale di una equazione differenziale - integrale generale e soluzione particolare.

Equazione differenziale del primo ordine - Problema di Cauchy Classificazione delle eq diff del 1° ordine:

Equazioni del tipo y'=f(x) Equazioni a variabili separabili Equazioni lineari, omogenee e complete Equazioni non lineari

Riconoscere la tipologie di equazioni differenziali del primo ordine. Applicare la metodologia adeguata a risolvere una equazione differenziale del primo ordine, ottenendo la soluzione integrale generale o particolare, a seconda del problema.

Page 26: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

26

Equazioni differenziali del secondo ordine, classificazione

Equazioni differenziali del secondo ordine

Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti omogenee e complete Equazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti non costanti

Riconoscere e risolvere le equazioni differenziali del secondo ordine del tipo a coefficienti costanti e complete.

5^ UD: STATISTICA STATISTICA DESCRITTIVA Popolazione, carattere, frequenza Indici di posizione e di variabilità STATISTICA INFERENZIALE Popolazione e campione Parametri della popolazione e del campione Utilizzo di stimatori per estendere le informazioni ottenute su un campione all'intera popolazione Verifica di ipotesi sulla media

STATISTICA DESCRITTIVA Popolazione e unità statistica Tipologie di indici di posizione: media, media ponderata, moda, mediana Indici di variabilità: varianza e deviazione standard STATISTICA INFERENZIALE Classificare le tecniche di campionamento. Campionamento con ripetizione e in blocco. Formule di calcolo della media e della varianza campionaria Definizione e proprietà degli stimatori Stima puntuale e stima intervallare di una media di grandi e piccoli campioni, nota o non nota la varianza vera. Definizione e proprietà dei test bilaterali o unilaterali a destra e sinistra per la verifica dell'ipotesi di una media

STATISTICA DESCRITTIVA Calcolare gli indici di posizione e di variabilità di dati statistici STATISTICA INFERENZIALE Calcolare lo spazio dei campione, con numerosità data, per campionamenti con o senza ripetizione. Calcolare media e varianza di un campione Calcolare la media puntuale e l'errore relativo di un campione data numerosità e data la varianza vera, oppure la varianza del campione. Calcolare la stima per intervallo dato il livello di confidenza di un campione grande (n>30), e di un campione piccolo (n<30) con la tabella t di Student, nota o non nota la varianza vera. Verificare se una ipotesi nulla della media di una popolazione può essere accettata, dato un livello di significatività, utilizzando i test adeguati.

6^ UD: FUNZIONI DI DUE VARIABILI Funzione reale di due variabili reali Dominio e grafico di una funzione di due variabili Curve di livello Derivata parziale prima e ordine successivo

Proprietà delle funzioni di 2 variabili Condizioni di esistenza per la determinazione del dominio di una funzione. Significato grafico delle derivate di ordine primo e secondo. Proprietà di punti particolari: di massimo, minimo e di sella.

Calcolare il dominio di una funzione di due variabili, anche con risoluzione di disequazioni lineari e non lineari in due incognite e di sistemi di disequazioni. Calcolare le curve di livello e tracciarne il grafico nel riferimento cartesiano Oxyz Calcolare le derivate parziale di primo ordine e successivi Verificare eventuali punti della funzione di massimo, minimo, di sella

Page 27: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

27

DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

DOCENTE: prof. CARLO RIGO

METODOLOGIE DIDATTICHE

Il lavoro è stato organizzato attraverso esercitazioni individuali, a gruppi o per l’intera classe. Le lezioni

sono state accompagnate da considerazioni di ordine teorico prima, durante e dopo la parte pratica, in

modo da avere sempre uno stretto rapporto tra le conoscenze e le attività proposte.

Il metodo usato è stato principalmente quello globale, alternato a quello analitico soprattutto nei casi in

cui si è voluto perfezionare l’esecuzione di alcuni gesti tecnici. Si è cercato di offrire un gran numero di

proposte in modo da stimolare tutte le qualità fisiche e tecniche dei singoli allievi.

Libro di testo: Autore Casa Editrice ISBN

In Movimento Fiorini, Coretti, Bocchi. Marietti Scuola 978-88-393-0213-7

SPAZI

Palestra all’interno dell’istituto e spazi esterni.

TEMPI IMPIEGATI PER LE ATTIVITA’ DIDATTICHE/ MODULI

Capacità condizionale: forza, periodo di svolgimento tutto l’anno.

Capacità condizionale: mobilità articolare, periodo di svolgimento tutto l’anno.

Capacità condizionale: resistenza, periodo di svolgimento da settembre a dicembre.

Capacità coordinative generali e speciali: periodo di svolgimento da settembre a dicembre.

Palco di salita: periodo di svolgimento da settembre a dicembre.

Giochi sportivi: periodo di svolgimento tutto l’anno.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE

In ogni quadrimestre, sono state somministrate almeno 3 verifiche, sia teoriche che pratiche. Nel caso

di alunni esonerati dalla parte pratica o giustificati perché infortunati per periodi medio/lunghi, le prove

pratiche sono state sostituite da relazioni e/o interrogazioni orali. Per le verifiche teoriche sono stati

utilizzati test a risposta multipla e a risposta aperta. Poiché la prestazione motoria, per la quale è difficile

definire costantemente criteri oggettivi, appartiene alla categoria delle produzioni complesse, la

valutazione globale per ogni singolo allievo ha tenuto conto:

• della progressione nell’ apprendimento in base a test specifici relativi ai diversi obiettivi;

• dell’approccio nei confronti delle proposte didattiche;

• dell’autonomia operativa evidenziata nei molteplici ambiti motori;

• della partecipazione attiva, costruttiva e propositiva nelle attività affrontate.

PROGRAMMA

UDA n. 1: Percezione di sé e completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed

espressive

Argomenti:

• Circuiti a stazioni, con esercizi di tonificazione mirati ai diversi distretti muscolari.

• Corsa prolungata a ritmi blandi, corsa a variazione di ritmo, per il miglioramento della resistenza

generale e specifica.

• Andature ed esercizi coordinativi vari e combinati per migliorare: destrezza, equilibrio,

orientamento, ritmo, reazione e trasformazione.

• Esercitazioni per il miglioramento della velocità e rapidità.

Page 28: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

28

• Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale e con piccolo sovraccarico con l’uso di

attrezzi (palle mediche, manubri, bilancieri).

Conoscenze:

• La metodologia dell’allenamento: principi, concetti, e applicazioni pratiche

• Le capacità coordinative

• Le capacità condizionali e i loro metodi di allenamento

Abilità:

• Eseguire risposte motorie efficaci in situazioni complesse

• Eseguire correttamente i gesti motori richiesti

• Coordinare e combinare le azioni motorie

UDA n.2: Lo sport, le regole, il fair play

Argomenti:

• Atletica leggera: corsa prolungata, corsa veloce, getto del peso e ostacoli bassi.

• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, pallamano e calcio a 5, per ogni singola disciplina esercizi

tecnici sull’apprendimento dei fondamentali individuali e di squadra.

Conoscenze:

• Il regolamento tecnico degli sport praticati e il codice gestuale dell’arbitraggio

• Le capacità tecniche e tattiche sottese allo sport praticato

• Forme organizzative di tornei e competizioni

Abilità:

• Assumere ruoli all’interno di un gruppo

• Rielaborare e riprodurre gesti motori complessi

• Applicare e rispettare le regole

UDA n.3: Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

Argomenti:

• Informazioni basilari sulla tutela della salute: come si presta il primo soccorso, le emergenze e le

urgenze

Conoscenze:

• il movimento come elemento di prevenzione e i rischi della sedentarietà

• Il codice comportamentale del primo soccorso

• La tecnica di RCP

Abilità:

• Intervenire in caso di piccoli traumi

• Saper intervenire in caso di emergenza

• Utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature e il proprio corpo ai fini della sicurezza

Page 29: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

29

DISCIPLINA: IRC (Insegnamento Religione Cattolica)

DOCENTE: prof. ENNIO ROSALEN Competenze attese nell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) alla fine del V anno:

- Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;

- Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;

- Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica

Ore di lezione settimanali: 1.

Metodologia didattica prevalente: lezione frontale dialogata con gli studenti.

Descrittori per la valutazione: scarso, sufficiente, buono, distinto, ottimo.

Argomenti svolti:

Chiesa ufficiale cinese e chiesa clandestina cinese. La nuova via della seta e le questioni migratorie. Lettura articolo di fondo Avvenire 18.3.19.

Enciclica “Laudato Sì” di papa Francesco. Ecologia, economia, tutto è in relazione. "Acquistare è sempre un atto morale oltre che economico".

Debito internazionale, finanza, sviluppo dei popoli e migrazioni. Necessità di occuparsi dell'economia mondiale come amore per il prossimo. Giornata del Banco alimentare (la carità nell’emergenza).

Giornata mondiale dei poveri: “Il povero grida, il Signore lo ascolta”. Testo " Cristo non ha mani ha soltanto le nostre mani".

L'impegno sociale-politico del cristiano, in particolare per la difesa della creazione. Il magistero sociale dei papi: Pacem in Terris di Giovanni XXIII. La Rerum Novarum di Leone XIII.

La pittura di contestazione sociale a inizio '900. Visione e commento di opere d'arte sulle condizioni di lavoro. La conquista e difesa degli ammortizzatori sociali. Cristianesimo e attenzione al debole, povero, oppresso. Le opere di carità come opere a Cristo stesso

Cittadinanza e Costituzione: la crisi democratica. Esemplificazioni dalla cronaca. Lettura articoli da Avvenire. Lettura articolo su bene comune e forme cooperative, onlus.

Codice deontologico del perito.

Monoteismo e rivelazione, politeismo e ricerca dell'assoluto. Grazia e autosalvezza.

La Via Crucis, tradizione e attualità della sofferenza e morte imposta ad innocenti. Significato delle reliquie della passione.

Pedofilia nella chiesa e nella società.

Accenni alle biografie di: Sturzo, De Gasperi, Dossetti, Frassati, Milani, Puglisi, Olivetti.

Il riposo sabbatico (ebraismo), la Domenica come giorno del Signore (cristianesimo), le aperture domenicali dei centri commerciali.

Page 30: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

30

DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

DOCENTE TEORICO: prof.ssa MARIA PEGHIN

DOCENTE TECNICO-PRATICO: prof.ssa ANNALISA FRANCESCUTTI

7. METODOLOGIE DIDATTICHE

Lezione dialogata e partecipata X

Lavori di gruppo X

Insegnamento individualizzato X

Problemsolving X

studi di caso X

Simulazioni X

Ricerche X

Esercitazioni di laboratorio X

Peer to peer X

8. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: titolo-

VOLUME

Autore Casa editrice ISBN

Elementi di analisi

chimica strumentale.

Seconda edizione

R. Cozzi, P.Protti, T. Ruaro Zanichelli 978-88-08-06371-7

Dispense fornite dal docente. X

Metodiche di laboratorio interne X

Presentazioni realizzate tramite il software Power Point. X

Appunti e mappe concettuali. X

Strumenti per l’analisi chimica in dotazione nel laboratorio di analisi chimica

strumentale e tecnica. X

Lavagna Interattiva Multimediale. X

Software (Excell) X

9. SPAZI

Aule dotate di videoproiettore e LIM, laboratorio di analisi strumentale e tecnica.

10. TEMPI

U.D. 5- settembre

U.D. 1-2 – ottobre, novembre

U.D. 3 – novembre, dicembre

U.D. 4 – gennaio

U.D.6- febbraio

U.D.7-8- marzo

U.D. 9-10-11 aprile, maggio

Page 31: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

31

11. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Verifiche scritte parte teorica: 6 più 2 simulazioni di seconda prova d’esame.Per le diverse prove

è stata scelta la forma strutturata e semi-strutturata prevista (test a scelta multipla, domande a

risposta breve), più risoluzione di esercizi a soluzione breve.

Verifiche orali parte teorica: 2

Verifiche parte pratica: relazioni e report di analisi, simulazioni di casi pratici, presentazione studio

di matrice, osservazione del lavoro svolto durante le attività in laboratorio.

Tutte le verifiche hanno avuto lo scopo di valutare le conoscenze, le abilità e le competenze

dichiarate nel documento di programmazione del dipartimento e del consiglio di classe secondo i

livelli stabiliti.

12. PROGRAMMA

Page 32: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

32

UNITÀ DIDATTICA E ARGOMENTI CONOSCENZE (lo studente conosce)

U.D.1 – Tecniche cromatografiche:

Principi teorici generali.

Principio del metodo. L’esperimento fondamentale di Tswett.

Classificazione delle tecniche cromatografiche in base allo

stato fisico delle fasi, alla forma del letto cromatografico, al

meccanismo di separazione. Meccanismi della separazione

cromatografica: adsorbimento, ripartizione, esclusione

molecolare, scambio ionico, affinità. Significato di

cromatografia a fasi legate e cromatografia chirale.

Definire i meccanismi di separazione cromatografica per

adsorbimento, ripartizione, scambio ionico, esclusione,

affinità

Riconoscere le principali tecniche cromatografiche.

Spiegare i vari contributi all’equazione di Van Deempter e

disegnarne il grafico.

Calcolare il fattore di asimmetria dei picchi

U.D.2 – Tecniche cromatografiche:

Il cromatogramma, le grandezze

cromatografiche e le prestazioni di un

sistema cromatografico.

Definizione di tempo di ritenzione. Definizione di volume di

ritenzione. Significato di tempo morto e tempo corretto.

Ampiezza alla base e a metà altezza di un picco. Altezza e

area del picco e loro significato.Definizione di: costante di

distribuzione, fattore di ritenzione (o di capacità), ritenzione

relativa o fattore di separazione. Fattori da cui dipende

ciascuna delle grandezze trattate. Selettività, efficienza e

risoluzione: definizioni e valutazioni su base numerica delle

grandezze che esprimono tali prestazioni. Teoria dei piatti.

Significato di piatto teorico. Determinazione del numero di

piatti teorici ed effettivi. Altezza equivalente di un piatto.

Cause dei fenomeni di allargamento delle bande: percorsi

multipli, diffusione molecolare longitudinale, resistenza al

trasferimento di massa. Analisi dei fenomeni di allargamento

e condizioni operative che permettono di contenerli.

Equazione di Van Deemter e relativo grafico. Significato di

capacità di carico.

Spiegare i vari contributi all’equazione di Van Deempter e

disegnarne il grafico.

Calcolare il fattore di asimmetria dei picchi

Discutere eficienza e selettività.

Calcolare Fattore di risoluzione

Calcolare numero piatti e altezza equivalente al piatto

teorico

Spiegare le cause dell’allargamento dei picchi. Ottimizzare i

parametri e i tempi di lavoro. Effettuare analisi qualitative e

quantitative.

Page 33: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

33

U.D.3 – Tecniche cromatografiche:

Gascromatografia

Principi e applicazioni. Grandezze, parametri e prestazioni.

Analisi delle variabili operative: scelta delle fasi, valori di

flusso del carrier e della temperatura della colonna.

Strumentazione: schema a blocchi e funzione di ogni parte.

Tipi di colonne capillari (WCOT, SCOT e PLOT). Materiali

disponibili per la fase mobile, per quella stazionaria solida o

liquida: caratteristiche, proprietà e criteri di scelta. Il

fenomeno del “bleeding” e la cromatografia a fasi legate.

Modalità di inserimento del campione in colonna capillare e

relativi dispositivi: “on column” , diretta, split, splitless, a

temperatura programmata. Rivelatori: caratteristiche dei

rivelatori (selettività, risposta, rumore di fondo, limite di

rilevabilità, dinamica di risposta, intervallo di linearità).

Principi di funzionamento dei seguenti rivelatori: a

ionizzazione di fiamma, a cattura di elettroni, spettrometro di

massa. Il fattore di risposta. Trattamento del campione:

derivatizzazione, gascromatografia di pirolisi,

gascromatografia dello spazio di testa, adsorbimento-

desorbimento Metodi di analisi in GC.

Disegnare e spiegare lo schema a blocchi della

strumentazione, esplicitando le funzioni dei singoli

componenti.

Ottimizzare i parametri e i tempi di lavoro. Effettuare analisi

qualitative e quantitative.

Utilizzare il metodo della normalizzazione, quello della retta

di taratura, il metodo dello standard interno e il metodo

dell’aggiunta singola e multipla

U.D.4 – Tecniche cromatografiche:

HPLC e HPIEC

Proprietà, caratteristiche e versatilità delle tecniche in HPLC

e UPLC. Caratteristiche geometriche della fase stazionaria.

Azione dell’eluente e criteri di scelta per HPLC di ripartizione.

Eluizione isocratica e in gradiente, a fase normale e inversa.

Parti fondamentali della strumentazione, con particolare

riferimento ai rivelatori. HPIEC (scambio ionico):

applicazioni, tipi di resine, eluenti. Rivelatore e sistema di

Proporre soluzioni per separare in modo ottimale picchi

sovrapposti, larghi, ... Ottimizzare i parametri (flusso,

polarità dell’eluente). Effettuare analisi quantitative in

isocratica e in gradiente di polarità.

Disegnare e spiegare lo schema a blocchi della

strumentazione, esplicitando le funzioni dei singoli

componenti.

Page 34: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

34

soppressione. Metodi di analisi in HPLC. Spiegare in dettaglio il funzionamento del soppressore

chimico

Utilizzare il metodo della retta di taratura e il metodo

dell’aggiunta singola e multiple

U.D.5- Parte generale

I metodi di analisi quantitativa.

Richiami sui metodi della retta e delle aggiunte e sulle

titolazioni (dirette, indirette e inverse). Le soluzioni standard:

standard primari e secondari, soluzioni standard diluite e di

lavoro. Metodo dello standard interno. Metodo della

normalizzazione interna con determinazione dei fattori di

risposta quando necessario. Metodo del confronto con

singolo standard. Richiami sulle titolazioni classiche e

potenziometriche. Metodo dell’additività delle assorbanze.

Determinare o calcolare il valore di un parametro con i

seguenti metodi

della retta di taratura;

dell’aggiunta multipla e dell’aggiunta singola;

dello standard interno;

della normalizzazione interna con o senza determinazione

dei fattori di risposta

del confronto con singolo standard.

titolazioni classiche e potenziometriche.

U.D. 6 - Parte generale

Controllo dei dati analitici: teoria della

misura ed elaborazione dei dati.

Incertezza del dato analitico. Espressione del risultato

analitico completo della sua incertezza. Gli errori nelle

misure: classificazione e caratteristiche. Precisione e

grandezze che la esprimono con particolare riferimento alla

deviazione standard e al coefficiente di

variazione.Accuratezza di una misura e grandezze che la

esprimono; esattezza di una serie di misure e grandezze che

la esprimono. Significato di accuratezza riferita al metodo

analitico. Le fonti di errore in un’analisi chimica. Stima

dell’incertezza secondo linee guida internazionali (ISO ENV

13005) recepite da Accredia. Incertezze singole, incertezza

composta, incertezza estesa. Stima delle incertezze singole:

incertezze di categoria B e incertezza di categoria A. Cenni

alle leggi sulla propagazione dell’errore per la stima

Riconoscere i vari tipi di errore: errori sistematici (o

determinati); errori casuali (o indeterminati o random).

Individuare le cause errori sistematici e ridurre gli errori

casuali.

Eseguire i calcoli con cifre significative ed arrotondamenti

Calcolare:

• l’errore assoluto, l’errore relativo di un singolo dato

rispetto al valore medio o al valore vero

• Media e deviazione standard

• I limiti di confidenza della media.

Saper individuare e calcolare gli errori casuali su una

grandezza derivata

Page 35: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

35

dell’incertezza composta (riferimenti tabella 3 pag 11 della

guida Sinal).

U.D. 7 – Parte generale

Distribuzioni di frequenza e di

probabilità. Test statistici

Dispersione dei dati attorno al valore medio per effetto degli

errori casuali: dall’ istogramma alla curva di distribuzione di

probabilità. La distribuzione normale di probabilità:

significato e caratteristiche della curva gaussiana. Relazioni

tra forma e posizione della gaussiana rispettivamente con

precisione e esattezza dei valori sperimentali. La

distribuzione di Student limitatamente ai casi in cui si utilizza

e all’uso della relativa tabella. Distribuzione campionaria

delle medie. Intervallo di confidenza di una media. Test

statistici per il controllo dei dati sperimentali ed in particolare

per valutare: la presenza di dati anomali (test di Dixon),

valutazione della presenza di errori sistematici, confronto fra

medie sperimentali e fra precisioni ottenute da metodi diversi

(f-test e t-test). Studio della regressione lineare: metodo dei

minimi quadrati.

Individuare i dati aberranti di una serie utilizzando il test di

Dixon ed i valori ricavati da tabelle statistiche

calcolare l’intervallo di confidenza di una media ricavando il

t di Student dalle tabelle statistiche.

Proporre altri usi per gli intervalli di confidenza

Calcolare i parametri statistici per i test.

Usare le tabelle appropriate per ciascun test

Saper eseguire e giustificare il risultato di una test statistico

Usare il foglio elettronico per calcolare la retta di

interpolazione dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio

Valutare numericamente il parametro R2 in funzione della

scelta dell’equazione della retta di calibrazione

U.D. 8- Parte generale

Problematica generale dell’analisi e

sequenza delle fasi del processo

analitico.

Scelta della tecnica e del metodo più opportuni in

dipendenza del tipo analita e della matrice: esame

comparativo delle diverse tecniche (strumentali e non) a

disposizione per l'analisi e criteri di scelta; confronto fra i

possibili metodi di misura (titolazione, retta di taratura,

metodo delle aggiunte, standard interno etc.) e criteri di

scelta. Le fasi del processo analitico. Campionamento:

significato e criteri generali. Trattamento del campione:

Esecuzione dell’analisi, elaborazione dei dati sperimentali e

espressione del risultato analitico. Valutazione critica dei

risultati analitici ottenuti in relazione alle disposizioni di legge

vigenti. Presentazione del risultato analitico mediante

relazione tecnica.

Page 36: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

36

metodi principali (ottenimento delle ceneri da alimenti e altre

matrici, estrazioni di analiti con opportuni solventi).

Eseguire i calcoli con il corretto numero di cifre significative

e l’adeguato arrotondamento dei risultati.

Scegliere il numero, la quantità, la modalità e l’eventuale

trattamento del campione al momento del prelievo

U.D.9 - Parte generale

Approccio alle problematiche riguardanti

la messa a punto di un metodo di

analisi: validazione del metodo

Valutazione delle caratteristiche principali in termini di

parametri analitici quali: selettività/specificità, limite di

rivelabilità e di quantificazione, range dinamico e lineare,

limite di linearità, precisione, esattezza, accuratezza,

robustezza, campo di applicazione.

Consultare letteratura e disposizioni legislative per rilevare

valori guida e/o limiti di legge di parametri analitici; per

reperire tecniche e metodiche analitiche standardizzate e

metodiche analitiche ufficiali (legali), distinguendo fra tutte le

possibili analisi la più adatta ai materiali a disposizione

anche in termini di sicurezza.

U.D.10- Parte speciale: studio di

matrici reali e determinazione di

alcuni parametri analitici

Norme di sicurezza per la manipolazione di sostanze in

laboratorio, uso della strumentazione e gestione dei rifiuti.

Applicare tutte le norme di sicurezza nell’attività pratica

Individuare, scegliere e usare i DPI e DPC presenti in

funzione dei rischi e delle operazioni da svolgere in

laboratorio.

U.D.11- Parte speciale: studio di

matrici reali e determinazione di

alcuni parametri analitici

1. Analisi di acque potabili , reflue e di proceso.

2. Principali parametri correlati agli inquinamenti

ambientali delle acque (COD, BOD5; solo studio teorico

delle metodiche ufficiali).

3. Analisi bromatologiche: determinazione del contenuto

proteico secondo Kjeldhal

4. Emissioni-aria

5. Rifiuti/fanghi/terreni

6. Oli/grassi industriali e alimentari

7. Tensioattiovi e detergenti

8. Produzioni biotecnologiche e prodotti farmaceutici

Proporre una serie di metodi analitici per analizzare matrici

reali

Page 37: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

37

Elenco delle esperienze di laboratorio

1. Determinazione dello ione ammonio in spettrofotometria UV-VIS attraverso il metodo della retta e

il metodo delle aggiunte.

2. Determinazione della composizione percentuale di una miscela di solventi con il metodo della

normalizzazione interna in GasCromatografia (GC), previa determinazione delle condizioni

operative ottimali per la separazione dei picchi.

3. Determinazione quantitativa di paracetamolo e caffeina nei farmaci con spettrofotometria UV-VIS

e metodo dell’additività delle assorbanze.

4. Determinazione del ferro in matrici alimentari (caffè, cacao) mediante spettrofotometria di

assorbimento atomico con metodo delle aggiunte (per alcuni gruppi studenti).

5. Determinazioni di cationi Na+ K+ Mg2+

Ca2+ NH4+ nelle acque potabili, in cromatografia a scambio

ionico (HPIEC) con metodo della retta.

6. Determinazioni di Mg2+

e Ca2+ in AA con metodo della retta.

7. Determinazione potenziometrica dei fluoruri nei dentifrici, (elettrodo ionoselettivo) con metodo

della retta/aggiunta singola.

8. Determinazione di azoto ammoniacale nelle acque secondo Kjeldahl.

9. Identificazione qualitativa di alcune sostanze organiche con spettroscopia FT-IR (per alcuni

gruppi).

10. Determinazione del grado alcolico in spettrofotometria RT-IR con metodo della retta (per alcuni

gruppi).

Page 38: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

38

DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA e BIOCHIMICA

DOCENTE TEORICO: prof.ssa PAOLA VALENTINIS

DOCENTE TECNICO-PRATICO: prof. MICHELE BOSCO (fino al 01/04/19)/ prof. ADRIANO LEFI

OBIETTIVI DIDATTICI :

• Conoscere e riportare (oralmente e per iscritto) i contenuti degli argomenti trattati, fornendo esempi ed informazioni pertinenti.

• Conoscere ed utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico con proprietà.

• Ricavare informazioni da diagrammi, tabelle, testi.

• Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali e chimiche delle principali classi di molecole biologiche.

• Conoscere e illustrare la funzionalità delle principali classi di molecole biologiche.

• Conoscere e illustrare gli aspetti fondamentali dei processi metabolici delle principali classi di molecole biologiche.

• Valutare analogie e differenze esistenti tra un processo chimico industriale tradizionale e un processo biochimico.

• Individuare i passaggi fondamentali di un processo biochimico e i principali parametri da controllare.

Si allegano gli obiettivi operativi delle singole unità didattiche:

U.D.1 – LE CELLULE E I MICRORGANISMI

Argomento Sapere Saper fare

Cellule

Conoscere e illustrare l’organizzazione cellulare delle

cellule procariote, la composizione chimica dei loro

componenti e organuli, la loro funzione.

Conoscere e illustrare l’organizzazione cellulare delle

cellule eucariote, la composizione chimica dei loro

componenti e organuli, la loro funzione.

Confrontare la cellula

procariota ed eucariota,

mettendo in luce somiglianze e

differenze.

Data la rappresentazione

schematica di una cellula,

distinguere se si tratta di una

cellula eucariota o di una

procariota, indicando le

principali strutture od organelli.

Virus

Conoscere e illustrare la struttura di un virus, i principali

componenti chimici

Conoscere e illustrare la struttura di un virus, i principali

componenti chimici

Conoscere la differenza tra ciclo litico e lisogeno

Classificare un virus

Page 39: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

39

Batteri

Conoscere e illustrare le differenze tra batteri Gram

positivi e Gram negativi.

Conoscere la composizione della parete batterica e

descrivere la sua struttura

Conoscere e illustrare la procedura per effettuare la

colorazione di Gram

Conoscere e illustrare le modalità di riproduzione dei

batteri.

Conoscere illustrare la struttura di una spora batterica

Conoscere e illustrare il processo di formazione delle

spore batteriche.

Conoscere e illustrare le modalità con cui il patrimonio

genetico di un batterio può subire delle modifiche.

Scrivere la struttura del

peptidoglicano.

Classificare i batteri in base

alla forma della cellula.

Lieviti e muffe Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali,

nutrizionali, riproduttive di lieviti e muffe.

U.D. 2 - GLI ENZIMI

Argomento Sapere Saper fare

Generalità sugli

enzimi

Classificare gli enzimi come molecole proteiche

Conoscere l’esistenza di cofattori necessari al

funzionamento degli enzimi, indicarne la natura, la

funzionalità

Conoscere e illustrare il modo in cui gli enzimi vengono

classificati sistematicamente.

Noti substrato e prodotto di una

reazione biologica, individuare

a quale classe appartiene

l’enzima che la catalizza.

Cinetica

enzimatica

Conoscere e illustrare il significato della costante di

Michaelis KM ed il modo in cui può venire ricavata

sperimentalmente.

Conoscere e illustrare i fattori (pH e temperatura ) che

influenzano l’attività enzimatica.

Conoscere e illustrare le caratteristiche generali dei siti

attivi degli enzimi.

Conoscere e illustrare i meccanismi proposti per

spiegare le interazioni enzima-substrato.

Disegnare e commentare la

curva che rappresenta la

dipendenza della velocità di

reazione dalla concentrazione

del substrato.

Derivare l’equazione di

Michaelis-Menten.

Inibizione

Conoscere e illustrare i meccanismi dell’inibizione

reversibile (competitiva e non competitiva), fornendo

esempi e discutendo, anche graficamente, l’effetto

dell’inibitore sulla cinetica dell’enzima.

Conoscere e illustrare le modalità dell’inibizione

irreversibile, fornendo esempi.

Da dati cinetici essere in grado

di stabilire il tipo di inibizione

che si è verificata.

Controllo

dell’attività

enzimatica

Conoscere e illustrare i meccanismi proposti per gli

enzimi allosterici.

Conoscere e illustrare il meccanismo di controllo detto

“di retroazione o feed-back”

Conoscere e illustrare i due meccanismi di azione

dell’attività enzimatica mediante meccanismo acido-

base e modifiche covalenti delle molecole proteiche,

fornendo esempi di entrambi i casi.

Saper disegnare e commentare

la curva che rappresenta la

dipendenza della velocità di

reazione dalla concentrazione

del substrato per gli enzimi

allosterici

Page 40: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

40

U.D. 3 – IL METABOLISMO

Argomento Sapere Saper fare

GENERALITA’

METABOLISMO

Conoscere e illustrare la definizione dei seguenti

termini: metabolismo, catabolismo, anabolismo.

Conoscere e illustrare le funzioni del metabolismo.

ENERGIA LIBERA E

ATP

Conoscere e illustrare la convenzione adottata per

lo stato standard nei sistemi biologici.

Conoscere e illustrare la struttura di nucleotide

dell’ATP, indicando la natura chimica dei suoi tre

componenti.

Conoscere e illustrare la natura chimica dei legami

formati dai tre gruppi fosfato e il grado di

ionizzazione dei gruppi ossidrilici.

Conoscere e illustrare la funzione di ATP

all’interno della cellula.

Conoscere il valore dell’energia libera standard di

idrolisi dell’ATP a ADP e confrontarla con quella di

altre importanti molecole fosforilate.

Conoscere e illustrare la struttura dei cofattori

NAD+ e FAD e delle loro forme ridotte

Scrivere l’equazione

bilanciata per la scissione di

ATP ad ADP.

GLICOLISI

Conoscere la zona della cellula in cui avviene la

glicolisi.

Conoscere il nome del reagente e del prodotto di

ogni passaggio della glicolisi.

Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni

passaggio della glicolisi e gli eventuali cofattori

richiesti.

Conoscere, almeno qualitativamente, il “ΔG°’ di

ogni stadio della glicolisi ed indicare quali stadi

siano reversibili e quali no.

Conoscere quali passaggi costituiscano i punti di

controllo della sequenza, quali siano gli attivatori e

quali gli inibitori, l’eventuale natura allosterica

dell’enzima regolatore.

Conoscere reagenti, prodotti, enzima e cofattori

della trasformazione piruvato – Acetil CoA.

Conoscere e illustrare le trasformazioni di tipo

fermentativo che conducono alla trasformazione

del piruvato in ac.lattico o in alcol etilico.

Conoscere la modalità di trasporto degli idrogeni

(NADH e FADH2) tra il citoplasma e il mitocondrio :

sistema pendolare

Scrivere la formula di

struttura di tutti i reagenti e i

prodotti di ogni passaggio

della sequenza

Classificare ogni enzima che

interviene nella glicolisi.

Scrivere l’equazione

completa e bilanciata della

conversione glucosio

piruvato.

Eseguire il bilancio

energetico della completa

degradazione del glucosio a

CO2 e H2O e valutare la resa

energetica del processo.

Scrivere reagenti e prodotti di

ogni passaggio della

fermentazione lattica e di

quella alcolica.

VIA DEI PENTOSO

FOSFATI

Conoscere la zona della cellula in cui avviene

questa via metabolica.

Conoscere lo scopo della via metabolica.

Conoscere il nome del reagente e del prodotto

della fase ossidativa della via dei pentoso fosfati.

Scrivere la formula di

struttura di tutti i reagenti e i

prodotti di ogni passaggio

della via ( fase ossidativa).

Classificare ogni enzima che

interviene in questa via

Page 41: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

41

metabolica nella fase

ossidativa

GLUCONEOGENESI

Conoscere la localizzazione cellulare degli enzimi

della gluconeogenesi.

Conoscere quali punti della gluconeogenesi

differiscono da quelli della glicolisi.

Conoscere il nome del reagente e del prodotto di

ogni passaggio della gluconeogenesi.

Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni

passaggio della gluconeogenesi e gli eventuali

cofattori richiesti.

Scrivere la formula di

struttura dei reagenti e dei

prodotti di ogni passaggio

della gluconeogenesi.

Classificare gli enzimi che

intervengono in ogni

passaggio della

gluconeogenesi.

CICLO DI KREBS

Conoscere la zona della cellula in cui avviene il

ciclo di Krebs.

Conoscere il nome del reagente e del prodotto di

ogni passaggio del ciclo di Krebs.

Conoscere il nome dell’enzima che catalizza ogni

passaggio del ciclo di Krebs e gli eventuali cofattori

richiesti.

Conoscere, almeno qualitativamente, il delta G di

ogni stadio del ciclo di Krebs ed indicare quali stadi

siano reversibili e quali no.

Conoscere quali passaggi costituiscano i punti di

controllo della sequenza, quali siano gli attivatori e

quali gli inibitori, l’eventuale natura allosterica

dell’enzima regolatore.

Scrivere la formula di

struttura di tutti i reagenti e i

prodotti di ogni passaggio del

ciclo.

Classificare ogni enzima che

interviene nel ciclo di Krebs.

Scrivere l’equazione

completa e bilanciata della

degradazione della molecola

del piruvato.

CATENA

RESPIRATORIA E

FOSFORILAZIONE

OSSIDATIVA

Conoscere i principali coenzimi utilizzati dagli

enzimi di ossido-riduzione.

Conoscere la localizzazione cellulare della catena

respiratoria.

Conoscere e illustrare la sequenza della catena

respiratoria, indicando in quali passaggi l’energia

liberata venga utilizzata per sintetizzare ATP.

Conoscere e illustrare la teoria chemiosmotica

Conoscere il numero di molecole di ATP ottenibili

dalla riossidazione di NADH e di FADH2.

Scrivere le reazioni bilanciate

di ossidazione dei coenzimi

NADH e FADH2.

beta-OSSIDAZIONE

DEGLI ACIDI

GRASSI

Conoscere la zona della cellula dove avviene

l’idrolisi dei trigliceridi e il tipo di enzima che

interviene.

Conoscere la zona della cellula dove avviene la b-

scissione ossidativa degli acidi grassi.

Conoscere e illustrare il meccanismo di trasporto

dell’acido grasso attivato attraverso la membrana

mitocondriale.

Conoscere il nome degli enzimi e gli eventuali

cofattori che intervengono nei vari stadi della b-

ossidazione degli acidi grassi.

Scrivere la reazione

completa di attivazione

dell’acido grasso.

Scrivere le formule di

reagente e prodotto di ogni

stadio della b-ossidazione

degli acidi grassi.

Classificare ogni enzima che

interviene nella b-

ossidazione degli acidi

grassi.

Dato un acido grasso a

numero n di atomi di

carbonio, indicare quante

volte viene ripetuto il ciclo di

Page 42: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

42

ossidazione, eseguire il

bilancio energetico e valutare

la resa del processo.

BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI

Conoscere la zona cellulare in cui avviene la

sintesi degli acidi grassi

Conoscere la provenienza dell’ acetilCoA , la

formazione del malonilCoA e il ruolo della biotina.

Conoscere e illustrare le fasi della biosintesi degli

acidi grassi e la localizzazione cellulare.

Conoscere la classe degli enzimi e gli eventuali

cofattori che intervengono nei vari stati della

biosintesi degli acidi grassi

Scrivere le reazioni che dall’

acetilCoA portano alla sintesi

dell’acido grasso

Scrivere la reazione di

formazione del malonilCoA

CATABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI

Conoscere e illustrare la funzione metabolica delle

proteine.

Conoscere e illustrare gli organi principali in cui

avviene l’idrolisi delle proteine e il tipo di enzimi

coinvolti.

Conoscere e illustrare le due fasi (transaminazione

e deaminazione ossidativa) con cui avviene il

catabolismo degli amminoacidi e il tipo di enzimi

coinvolti.

Scrivere la reazione della

GOT e della GPT

Scrivere la reazione di

deamminazione ossidativa

del glutammato

U.D. 4 - ACIDI NUCLEICI E SINTESI PROTEICA

Argomento Sapere

Acidi nucleici

Conoscere e illustrare la natura chimica dei tre componenti degli acidi nucleici.

Conoscere e illustrare la natura chimica del legame che unisce zucchero, base

azotata e gruppo fosfato nei nucleotidi.

Scrivere la formula di struttura degli zuccheri e delle basi azotate che compongono

gli acidi nucleici.

Conoscere e illustrare cosa si intenda per struttura primaria del DNA.

Conoscere e illustrare le caratteristiche delle strutture secondaria e terziaria del

DNA.

Scrivere i corretti accoppiamenti tra basi, indicando i legami idrogeno che si

vengono a formare.

Conoscere e illustrare le caratteristiche strutturali e la funzione dei tre RNA:

ribosomiale, messaggero, transfer.

REPLICAZIONE

DEL DNA

Spiegare il significato dei termini “semiconservativo”, “orientato”, “bidirezionale”

riferiti al processo di replicazione del DNA.

Conoscere il tipo di enzimi che intervengono nella replicazione del DNA e la loro

funzione.

Conoscere e illustrare le modalità con cui si replica il DNA.

Page 43: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

43

TRASCRIZIONE E

SINTESI

PROTEICA

Conoscere il tipo di enzimi che intervengono nella trascrizione del DNA e la loro

funzione, sia per gli organismi procarioti che per quelli eucarioti.

Conoscere il sito cellulare dove avviene la trascrizione, sia nei procarioti che negli

eucarioti, e le modalità con cui avviene.

Conoscere e illustrare le differenze tra RNA messaggero dei procarioti e quello degli

eucarioti.

Conoscere e illustrare il significato dei termini “esoni” e “introni”.

Conoscere e illustrare la reazione con cui un amminoacido viene attivato e si lega al

t-RNA.

Conoscere e illustrare la modalità con cui avviene la tappa di inizio della sintesi

proteica.

Conoscere e illustrare la modalità con cui la proteina viene allungata.

Conoscere e illustrare la modalità con cui avviene il termine della sintesi proteica.

Conoscere e illustrare il bilancio energetico richiesto dalla sintesi proteica.

TECNICHE DI

INGEGNERIA

GENETICA

Conoscere e illustrare le principali tecniche sul DNA ricombinante come: enzimi di

restrizione, PCR, vettori per clonaggio, trascrittasi inversa.

TRASFERIMENTI

GENICI

conoscere e illustrare le modalità con cui i geni batterici possono essere trasferiti da

una cellula all’altra: trasformazione, coniugazione, trasduzione.

U. D. 5 – E N Z I M I I M M O B I L I Z Z A TI

Argomento Sapere

GENERALITÀ

ENZIMI

IMMOBILIZZATI

Conoscere e illustrare la differenza tra enzimi extracellulari e intracellulari.

Conoscere come vengono classificati, a scopo industriale, gli enzimi.

Conoscere e illustrare le caratteristiche di utilizzo degli enzimi in soluzione.

Conoscere e illustrare vantaggi e svantaggi degli enzimi immobilizzati.

Illustrare come variano alcune proprietà degli enzimi quando vengono immobilizzati

Conoscere e illustrare le principali tecniche d’immobilizzo degli enzimi in generale

(per adsorbimento fisico, per legame ionico, per legame covalente, per

reticolazione, per intrappolamento, in microcapsule), indicandone vantaggi e

svantaggi.

Conoscere e illustrare vantaggi e svantaggi dell’uso di cellule immobilizzate, le

modalità di immobilizzazione.

U.D. 6 – COLTIVAZIONE DEI MICRORGANISMI

Argomento Sapere Saper fare

TERRENI DI

COLTURA

Conoscere e illustrare il significato dei termini:

nutrilita o substrato, biomassa, fattori di crescita.

Conoscere e illustrare i criteri utilizzati a livello

industriale per la scelta dei substrati.

Conoscere e illustrare quali siano le possibili fonti

carboniose utilizzabili dai vari microrganismi.

Scrivere la relazione

matematica esistente tra

massa di cellule formate e

la concentrazione iniziale

di carbonio fornita,

indicando il significato

della costante di

proporzionalità.

Page 44: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

44

Conoscere e illustrare le possibili fonti di zuccheri

Conoscere e illustrare le possibili fonti di azoto

utilizzabili dai microrganismi.

Conoscere quali sono i principali ioni inorganici da

aggiungere a un terreno di coltura e illustrare come

può essere condotta la valutazione delle sue

necessità.

Conoscere la natura chimica dei più comuni fattori di

crescita e le fonti che li contengono.

Conoscere la classificazione dei fattori di crescita,

illustrare le caratteristiche di ogni classe.

PROCESSI DI

COLTIVAZIONE

Definire le condizioni in cui la crescita di una colonia

batterica si dice “non limitata” oppure “limitata”-

Conoscere e illustrare le tre fasi in cui si sviluppa la

crescita di un microrganismo.

Definire il significato dei termine “tasso di crescita

specifico”.

Conoscere e illustrare la dipendenza del tasso di

crescita specifico dalla concentrazione del substrato

limitante.

Descrivere le condizioni in cui si realizza una coltura

discontinua.

Conoscere e illustrare i diversi casi con cui si forma

prodotto in una coltura discontinua.

Descrivere le condizioni in cui si realizza una

crescita in continuo.

Derivare l’equazione

cinetica per una crescita

non limitata.

Disegnare e commentare

il grafico che rappresenta

l’andamento nel tempo

della crescita microbica.

Disegnare e commentare

il grafico che rappresenta

l’andamento del tasso

specifico di crescita in

funzione di S.

Descrivere i reattori

utilizzati nelle produzioni

biotecnologiche: tipi di

bioreattore,.

Classificazione in base al

sistema di agitazione.

Fermentatori in continuo

(chemiostato, turbidostato)

e discontinuo ( Batch)

CONTROLLO

DELLA CRESCITA

Conoscere e illustrare la classificazione dei

microrganismi in base alla temperatura ottimale.

Conoscere e illustrare le modificazioni indotte dal

calore sulle proteine e sui lipidi.

Conoscere e illustrare la classificazione dei

microrganismi in base al pH interno.

Conoscere e illustrare come il microrganismo possa

crescere in un ambiente a pH diverso da quello

interno.

Conoscere i composti chimici utilizzati per

tamponare il mezzo.

Conoscere e illustrare il meccanismo con cui i

microrganismi regolano la pressione osmotica

interna.

Conoscere e illustrare il significato del termine

“microrganismi osmofili”.

Conoscere e illustrare le modalità con cui si area

l’ambiente di crescita del microrganismo e le

difficoltà di questo processo.

Disegnare e commentare

il grafico che rappresenta

la curva di una crescita

batterica.

Page 45: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

45

Conoscere e illustrare la classificazione degli

antimicrobici in base alla loro azione e fornire

qualche esempio.

U.D. 7 – USO DEI MICRORGANISMI IN PRODUZIONI INDUSTRIALI

Argomento Sapere Saper fare

PRODUZIONE DI

LIEVITO AD USO

ALIMENTARE E PER

LA PRODUZIONE DI

ETANOLO

Conoscere il tipo di lievito utilizzato e illustrare le sue

caratteristiche metaboliche.

Conoscere e illustrare ”effetto Pasteur” e “effetto

glucosio” sul metabolismo dei lieviti.

Conoscere e illustrare la composizione e le

caratteristiche del terreno di coltura, le condizioni di

temperatura, pH, ossigenazione, il tipo di processo, la

resa.

Conoscere e illustrare la procedura di separazione del

prodotto finale e le modalità di commercializzazione.

Scrivere la reazione di

fermentazione alcolica

PRODUZIONE DI

ACIDO CITRICO

Conoscere e illustrare gli utilizzi dell’acido citrico e la

fonte di estrazione.

Conoscere il tipo di microrganismo utilizzato, il tipo e le

caratteristiche dei possibili terreni di coltura e gli

eventuali pretrattamenti, le condizioni di temperatura,

pH, ossigenazione, il tipo di processo , la resa.

Conoscere e illustrare le modalità di separazione del

prodotto finale.

Scrivere la reazione di

formazione dell’acido

citrico.

PRODUZIONE DELLA

PENICILLINA G

Conoscere la definizione di antibiotico e i possibili siti

di azione dei vari antibiotici.

Conoscere il tipo di microrganismo utilizzato, le

modalità di selezione dei ceppi migliori, le

caratteristiche del terreno di coltura, le condizioni di

temperatura, pH, ossigenazione.

Conoscere e illustrare le modalità di inattivazione e di

acquisizione della resistenza alle penicilline.

Conoscere e illustrare il metodo microbiologico per la

preparazione dell’acido 6-aminopenicillanico e la

modalità chimica della sua rifunzionalizzazione

Mettere in evidenza la

struttura peptidica delle

penicilline e scrivere la

via metabolica di sintesi

della penicillina G.

PRODUZIONE

INSULINA

Struttura della molecola e sue funzioni nell’organismo

umano.

Processo biotecnologico di produzione con la tecnica

del DNA ricombinante

Formula di struttura

dell’insulina

U.D. 8 – LABORATORIO DI FERMENTAZIONI

Argomento Sapere Saper fare

MICROSCOPIA

Conoscere e illustrare i principi di microscopia ottica,

cenni di microscopia elettronica e confocale.

Conoscere le applicazioni delle microscopie nel

laboratorio di microbiologia.

Preparare un campione di

osservazione con vetrino a

fresco di lievito e cellule

vegetali cipolla per

osservazione in microscopia

Page 46: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

46

ottica e saper utilizzare il

microscopio ottico .

Saper fare la colorazione di

Gram su un campione

batterico.

TERRENI DI COLTURA

Conoscere e illustrare i metodi di conservazione dei

campioni biologici come liofilizzazione e

congelamento.

Conoscere e illustrare i metodi di sterilizzazione

utilizzati nel laboratorio di microbiologia.

Conoscere e illustrare i vari tipi di terreni da

laboratorio e le loro applicazioni nel campo

dell’analisi microbiologica.

Cenni su il Rischio Biologico

Saper preparare una piastra

di petri con terreno solido

per analisi della qualità

dell’aria.

Domanda ossigeno

microrganismi.

Determinazione carica batterica del

latte

Utilizzo del blu metilene come

indicatore

introduzione alle tecniche di sterilizza

zione

terreni liquidi: semina su brodo

ENZIMI Dosaggio proteico con

metodo Bradford

ACIDI NUCLEICI Estrazione del DNA dalla

banana e kiwi

METODOLOGIE DIDATTICHE

Gli argomenti oggetto del programma verranno trattati in parte attraverso lezioni frontali , anche

attraverso presentazione degli argomenti con lucidi o in power point, comunque sempre privilegiando

lezioni partecipative soprattutto usando la tecnica del brain storming e del problem solving..

Come supporti didattici è stato utilizzato il materiale di laboratorio, i libri di testo in adozione, compreso

quello in adozione per la classe quarta. Gli appunti di lezione e presentazioni in PowerPoint delle lezioni

del docente, hanno rappresentato un fondamentale supporto didattico al fine di integrare alcuni

argomenti trattati dal libro di testo.

MODALITA’ DI VERIFICA

Al termine di una singola unità didattica le conoscenze, le abilità e le competenze degli allievi sono

state sottoposte a verifica scritta o orale. Una parte di tali verifiche ha riguardato le attività di laboratorio.

Il voto, terrà conto, oltre che degli obiettivi raggiunti, anche della capacità espositiva e dell’uso

appropriato del linguaggio tecnico, che emergeranno o meno nel corso della prestazione.

Le verifiche scritte, valide per la valutazione orale verranno predisposte in modo da valutare il

conseguimento degli obiettivi didattici prefissati, e saranno valutate nel seguente modo: il numero di

punti compresi fra gli estremi della scala di valutazione sarà diviso per il numero totale degli obiettivi; il

risultato verrà quindi moltiplicato per il numero degli obiettivi raggiunti al fine di ottenere il voto

approssimato che, opportunamente arrotondato, costituirà il voto finale.

Page 47: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

47

VALUTAZIONE

Alla fine dei due periodi scolastici stabiliti dal Collegio dei docenti, la valutazione è stata effettuata

secondo i seguenti criteri:

media matematica dei voti, arrotondata per eccesso o per difetto a seconda dei comportamenti positivi

o negativi tenuti dall’allievo come specificati nel Piano dell’Offerta formativa.

TEMPI

U.D 1 Cellule e microrganismi (3 sett.)

U.D.2 Enzimi (3 sett.)

U.D.3 Acidi nucleici e sintesi proteica ( 2 sett.)

U.D.4 Metabolismo cellulare ( 12 sett.)

U.D.5 Coltivazione e crescita di microrganismi (1 sett.)

U.D.6 Enzimi immobilizzati (1 sett.)

U.D.7 Uso di microrganismi in produzioni industriali (3 sett.)

TESTI ADOTTATI

G. FORNARI , M.T. GANDO, V. EVANGELISTI -- MICROBIOLOGIA E CHIMICA DELLE

FERMENTAZIONI-- ed. ZANICHELLI

Page 48: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

48

DISCIPLINA: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E DI ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

DOCENTE: prof. VINICIO VITALI – prof.ssa MANUELA BIASOTTO (ITP)

1. METODOLOGIE DIDATTICHE

lezione frontale X

lavori di gruppo X

insegnamento individualizzato X

problem solving X

studi di caso X

attività di laboratorio/disegno X

2. MATERIALI DIDATTICI (titolo del libro di testo, dispense, software, attrezzature, etc.)

Libro di testo: titolo-VOLUME Autore Casa editrice ISBN

TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, vol. III

S. Natoli, M. Calatozzolo

ed. EDISCO 978-88-441-1880-8

dispense fornite dal docente. X

presentazioni multimediali X

appunti e mappe concettuali. X

3. SPAZI (aula, laboratorio, palestra, etc.)

Aula, aula video.

4. TEMPI

6 ore settimanali: 4 ora teoria + 2 ore laboratorio

1a UD - ESTRAZIONE SOLIDO – LIQUIDO settembre - ottobre

2a UD - ESTRAZIONE LIQUIDO – LIQUIDO ottobre - novembre - dicembre

3a UD - PRODUZIONE DI TECNOPOLIMERI dicembre - gennaio

4a UD – PETROLIO E RETTIFICA CONTINUA gennaio – febbraio - marzo

5a UD - STUDIO DELLE COLONNE E ALTRE DISTILLAZIONI marzo

6a UD - ASSORBIMENTO E STRIPPING marzo – aprile

7a UD - DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE - BIOGAS aprile - maggio

8a UD - PROCESSI BIOTECNOLOGICI maggio

5. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Totale verifiche svolte per quadrimestre:

− 7 verifiche (scritte/grafiche e orali) nel primo quadrimestre;

− 8 verifiche (scritte/grafiche e orali) secondo quadrimestre (alla data del documento).

Sono state effettuate due simulazioni ufficiali di seconda prova dell’esame di stato.

Le verifiche scritte sono state proposte sotto forma di esercizi di calcolo, disegni, relazioni.

Page 49: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

49

Le prove hanno verificato le seguenti competenze:

1. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi

e le loro trasformazioni.

2. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

3. Documentare le attività individuali e di gruppo, relative a situazioni professionali, e comunicare

oralmente o tramite relazioni tecniche.

6. PROGRAMMA

Page 50: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

50

UNITÀ DIDATTICA E ARGOMENTI CONOSCENZE (lo studente conosce) ABILITÀ (lo studente sa)

1a UD - ESTRAZIONE SOLIDO – LIQUIDO

Analisi dei processi d’estrazione del saccarosio dalle

barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del

grasso dai cascami di macelleria: considerazioni

termodinamiche, cinetiche, impiantistiche e metodi di

recupero dei sottoprodotti. Caratteristiche costruttive

e operative degli estrattori continui e discontinui:

vasca, Bollman, Bonotto, a tamburo verticale, per lo

sgrossamento dei cascami di mattatoio. I parametri

che influenzano l’andamento dell’estrazione:

temperatura, grado d’agitazione, granulometria del

solido, caratteristiche del solvente estrattore,

gradiente di concentrazione del soluto, limite di

saturazione. La rappresentazione grafica: studio dei

diagrammi triangolari. La retta d’equilibrio. Bilancio di

massa. Condizioni d’equilibrio. Regola della leva.

Estrazione in multiplo stadio in controcorrente. Punto

somma e punto differenza. Calcolo degli stadi teorici

e degli stadi effettivi. Esercizi numerici e grafici.

- i processi d’estrazione del saccarosio dalle barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del grasso dai cascami di macelleria

- gli estrattori continui e discontinui - la definizione di matrice solida, estratto e

raffinato - la legge di Fick. - i fattori che influenzano l’estrazione S-L (natura

del solvente, grado d’agitazione, granulometria del solido, temperatura).

- il limite di saturazione - il bilancio di massa dell’estrattore - il significato attribuito ai punti del diagramma

triangolare (vertici, lati, interni). - il bilancio di massa all’interstadio in un’estrazione

multistadio in controcorrente - il bilancio di massa in un generico stadio m di

una batteria d’estrazione in controcorrente. - la regola della leva - i tre possibili casi di equilibrio - la corrente risultante

- descrive e motiva i processi d’estrazione del saccarosio dalle barbabietole da zucchero, dell’olio dai semi e del grasso dai cascami di macelleria

- descrive e motiva le caratteristiche costruttive e operative degli estrattori usati nei processi industriali analizzati

- giustifica la scelta di un’estrazione continua e di un’estrazione discontinua

- descrive i diversi tipi di estrattore continuo e discontinuo motivandone le caratteristiche tecniche

- mette in relazione con la legge di Fick i fattori che influenzano l’estrazione

- rappresenta, attraverso le concentrazioni, il sistema d’estrazione in un diagramma triangolare

- disegna la curva o la retta d’equilibrio nel diagramma triangolare

- disegna, nel caso in cui la soluzione sia trattenuta in quantità costante dall’inerte, la retta d’equilibrio passante per i punti A (k/k+1; 0) e B (0; k/k+1)

- disegna, nel caso in cui il solvente sia trattenuto in quantità costante dall’inerte, la retta d’equilibrio passante per i punti A (1; 0) e B (0; k/k+1)

- ricava l’espressione del punto P dal bilancio all’interstadio

- applicando la regola della leva, calcola le portate d’estratto e di raffinato, essendo note le portate d’alimentazione e di solvente estrattore

- posiziona i punti rappresentativi le quattro correnti (alimentazione, solvente estrattore, estratto, raffinato) sul diagramma triangolare

- ricava il punto somma - ricava i punti differenza - ricava per via grafica gli stadi teorici

- calcola gli stadi effettivi dalla relazione = stadi teorici / stadi effettivi

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di un estrattore comprensivo dei controlli automatici

Page 51: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

51

2a UD - ESTRAZIONE LIQUIDO – LIQUIDO

Analisi dei processi di estrazione d’idrocarburi

aromatici dai prodotti di reforming e di produzione di

penicillina G. Apparecchiature usate nel processo

d’estrazione L-L: colonne a spruzzo, a diaframmi, a

piatti, a riempimento, estrattore Podbielniak. La

rappresentazione grafica: condizioni d’equilibrio,

diagrammi triangolari, lacuna di miscibilità, selettività

del solvente, minima quantità di solvente. Sistemi di

calcolo: estrazione a stadio singolo, estrazione a stadi

multipli in equi e controcorrente con due solventi

parzialmente miscibili, estrazione a stadi multipli in

equi e controcorrente con due solventi immiscibili.

Esercizi numerici e grafici.

- scopi e applicazioni dell’estrazione L-L - i processi di estrazione d’idrocarburi aromatici dai

prodotti di reforming e di produzione di penicillina G

- le apparecchiature usate nel processo d’estrazione L-L: colonne a spruzzo, a diaframmi, a piatti, a riempimento, estrattore Podbielniak

- il significato dei termini lacuna di miscibilità, curva binodale, rette di coniugazione, punto critico, riferiti ad un diagramma triangolare

- i cinque diversi casi di estrazione - la legge di ripartizione di Nernst kr = CAB/CAC

- descrive la struttura e il funzionamento della colonna usata nell’estrazione degli aromatici dalla carica proveniente dal reforming

- descrive e giustifica le operazioni di separazione effettuate dopo l’estrazione degli aromatici

- descrive il bioreattore utilizzato nella produzione della penicillina G

- descrive e giustifica le fasi del processo di separazione della penicillina G dal brodo di coltura

- analizza i parametri da cui dipende l’estrazione L-L (temperatura, natura del solvente)

- descrive le caratteristiche costruttive, il funzionamento e il campo d’impiego delle colonne d’estrazione continua e degli estrattori centrifughi

- disegna lo schema funzionante di un estrattore liquido – liquido comprensivo dei controlli automatici

- dati i valori delle concentrazioni all’equilibrio, disegna la lacuna di miscibilità su un diagramma triangolare

- rappresenta lo schema a blocchi di un sistema d’estrazione multistadio in equicorrente e in controcorrente

- data la curva binodale, individua graficamente applicando la regola della leva la minima quantità di solvente alimentabile

- data la curva binodale, le portate e le concentrazioni dell’alimentazione e del solvente estrattore e la concentrazione del raffinato finale, calcola per via grafica il numero di stadi teorici e le portate di raffinato e d’estratto nei casi d’estrazioni multistadio in equicorrente e in controcorrente con solventi parzialmente miscibili

- data la curva d’equilibrio sul piano XY disegna gli stadi d’equilibrio necessari in un’estrazione multistadio in equicorrente con solventi immiscibili

- ricava il bilancio di massa relativo ad ogni stadio d’estrazione in equicorrente con solventi immiscibili

- dato il bilancio di massa d’ogni stadio d’estrazione in equicorrente con solventi immiscibili, ricava, per via analitica il numero degli stadi teorici necessari

Page 52: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

52

- data la curva d’equilibrio sul piano XY, le portate e le composizioni d’alimentazione e di solvente estrattore, ricava l’equazione della retta di lavoro da usare nell’estrazione multistadio in controcorrente con solventi immiscibili

- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro sul piano XY, ricava graficamente gli stadi teorici necessari all’estrazione L-L multistadio controcorrente con solventi immiscibili

3a UD - PRODUZIONE DI TECNOPOLIMERI

Costituzione, comportamento e classificazione dei

polimeri. Elastomeri, plastomeri, fibre. Meccanismi

delle poliaddizioni e delle policondensazioni. Tassismi

polimerici. Polimeri amorfi e semicristallini. La

temperatura di transizione vetrosa. Catalizzatori

stereospecifici di Natta. Tecnologie di produzione dei

polimeri: in massa, in soluzione, in emulsione, in

sospensione. Tecniche di lavorazione dei materiali

polimerici: estrusione, calandratura, stampaggio a

iniezione, formatura per soffiatura, termoformatura,

stampaggio rotazionale, stampaggio per

compressione. Le proprietà meccaniche, la resistenza

all’urto, la prova di trazione, la viscoelasticità, i

materiali compositi.

Analisi dei processi di produzione di PE, PP, PA6.6.

Caratteristiche generali dell’autoclave usata nella

produzione industriale dei polimeri. Approfondimento

del processo di produzione del PP (processo Unipol e

processo Spheripol).

- le parti costituenti i polimeri - la differenza fra polimeri naturali, artificiali e

sintetici - la temperatura di transizione vetrosa - i meccanismi di polimerizzazione a catena e a

stadi - le condizioni chimico-fisiche e impiantistiche in cui

si realizza una polimerizzazione a catena e una polimerizzazione a stadi

- il catalizzatore di Natta - i metalloceni - le tecniche di polimerizzazione: in blocco, in

soluzione, in sospensione, in emulsione, in sospensione, interfacciale, con precipitazione, da monomeri gassosi

- le tecniche di lavorazione dei materiali polimerici (compressione, stampaggio, soffiaggio, estrusione, filatura, stiratura, vulcanizzazione)

- i processi di produzione di PE, PP, poliammidi - le materie prime utilizzate e i meccanismi che

intervengono nelle produzioni di PE, PP, poliammidi.

- le caratteristiche generali dell’autoclave usato nella produzione industriale dei polimeri

- definisce i polimeri. - classifica i polimeri in base alla struttura (lineari,

ramificati, reticolati) - classifica i polimeri in base all’ordine delle catene

(amorfi, semicristallini) - classifica i polimeri in base al comportamento

(elastomeri, plastomeri, fibre) - classifica i polimeri in base ai meccanismi di

strutturazione (poliaddizione e policondensazione)

- giustifica le condizioni chimico-fisiche e impiantistiche in cui si realizza una polimerizzazione a catena e una polimerizzazione a stadi

- descrive l’influenza della temperatura di transizione vetrosa sulle proprietà meccaniche del polimero

- definisce i tassismi polimerici - descrive il meccanismo di catalisi del catalizzatore

di Natta - spiega la differenza fra polimero termoplastico e

termoindurente - descrive le tecniche di polimerizzazione: in

blocco, in soluzione, in sospensione, in emulsione, in sospensione, interfacciale, con precipitazione, da monomeri gassosi

- descrive, giustificando le varie fasi, le tecniche di lavorazione dei materiali polimerici (compressione, stampaggio, soffiaggio, estrusione, filatura, stiratura, vulcanizzazione)

Page 53: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

53

- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni usate nel processo Ziegler di produzione di PE

- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni realizzate nell’impianto MONTEDISON di produzione di polipropilene isotattico.

- guardando lo schema dell’impianto, descrive e giustifica le operazioni realizzate nell’impianto di produzione del nylon 6-6

- descrive e giustifica le caratteristiche strutturali e le condizioni operative dell’autoclave usato per le polimerizzazioni industriali

- disegna lo schema funzionante, comprensivo dei controlli automatici, dell’autoclave usato per le polimerizzazioni industriali

4a UD - RETTIFICA CONTINUA

La composizione del petrolio grezzo. Le frazioni

principali del frazionamento del petrolio. La

lavorazione del petrolio. Analisi dei processi petroliferi

di desalting, topping, vacuum, cracking catalitico,

reforming catalitico, coking. Il potere antidetonante

delle benzine. Il diagramma di Francis. Caratteristiche

delle miscele liquide e aeriformi. Richiami della legge

di Raoult, dei diagrammi di stato a temperatura

costante e a pressione costante. Miscele

azeotropiche. Diagrammi d’equilibrio x-y. Scelta della

pressione operativa. Studio della colonna di

frazionamento. Bilanci di massa. Ipotesi semplificative

di McCabe-Thiele. Rette di lavoro per il tronco

d’arricchimento e per quello d’esaurimento. Rapporto

di riflusso minimo, massimo ed effettivo. Condizioni

termiche dell’alimentazione. Definizione del

parametro q. Linea q. Determinazione grafica dei piatti

teorici della colonna. Piatti effettivi. Criteri di scelta del

- la composizione del petrolio grezzo - le frazioni principali del frazionamento del petrolio - le principali fasi di lavorazione del petrolio - le condizioni operative necessarie nel processo di

desalting del grezzo petrolifero - le condizioni operative necessarie nella

distillazione topping del grezzo petrolifero - la pressione operativa scelta nella distillazione

topping - le modalità di riscaldamento della colonna topping - le caratteristiche chimico – fisiche del residuo del

topping - le condizioni operative necessarie nel processo

vacuum - la pressione operativa scelta nella distillazione

vacuum - le condizioni operative usate nei processi di

cracking e di reforming - i catalizzatori usati nei processi di cracking e di

reforming - l’uso dei processi di visbreacking e di coking - i processi di trattamento dei reflui di raffineria - la definizione di distillazione di una miscela binaria - le proprietà delle soluzioni liquide ideali e

azeotrope

- sulla base della conoscenza della composizione del petrolio giustifica i processi di lavorazione del grezzo petrolifero

- giustifica il processo di desalting - descrive le operazioni effettuate per preparare il

grezzo petrolifero all’ingresso in colonna topping (compressione, preriscaldamento ad opera delle frazioni uscenti, vaporizzazione in forno, distillazione flash)

- giustifica le modalità di riscaldamento della colonna topping

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del topping

- giustifica, alla luce delle caratteristiche chimico – fisiche del residuo del topping, la scelta di distillarlo sotto vuoto

- descrive le modalità operative e le scelte impiantistiche della distillazione vacuum

- sulla base del potere antidetonante della benzina e del diagramma di Francis, giustifica le operazioni di cracking

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di cracking

Page 54: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

54

rapporto di riflusso effettivo. Esercizi numerici e

grafici.

- l’equazione che esprime la legge di Raoult - il diagramma relativo alla legge di Raoult - il diagramma di stato a temperatura costante - il diagramma di stato a pressione costante - l’influenza della temperatura sull’arricchimento dei

vapori (legge di Clausius – Clapeyron) - la legge di Dalton - il diagramma d’equilibrio x-y - la relazione esistente tra il diagramma di stato a

pressione costante e il diagramma x-y - l’influenza della pressione sulla curva d’equilibrio - il significato delle espressioni distillazione

differenziale, distillazione flash, distillazione di rettifica

- il bilancio di massa di una colonna di frazionamento

- il bilancio d’energia su un piatto n della colonna - la definizione di rapporto di riflusso - la definizione del parametro q - la definizione di riflusso massimo e minimo - le conseguenze derivanti dalle situazioni di

riflusso massimo e minimo sul numero di piatti della colonna

- i parametri economici da valutare nella scelta del rapporto di riflusso effettivo

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di reforming

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di visbreacking

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di coking

- giustifica la necessità di trattare i reflui di raffineria - descrive e giustifica le scelte impiantistiche

necessarie alla realizzazione del processo di strippaggio dell’acido solfidrico

- descrive e giustifica le scelte impiantistiche necessarie alla realizzazione del processo di trattamento delle acque oleose

- descrive graficamente, sul diagramma di stato a pressione costante, l’andamento di una distillazione frazionata

- dati i valori delle frazioni molari dell’elemento leggero all’equilibrio, disegna la curva d’equilibrio

- dato il bilancio di massa, calcola le portate di distillato e di residuo di una colonna di rettifica

- dato il bilancio d’energia su un piatto n, ricava le ipotesi semplificative di McCabe – Thiele

- date le ipotesi semplificative di McCabe – Thiele, ricava l’equazione della retta di lavoro del tronco d’arricchimento e quella del tronco d’esaurimento

- date le equazioni delle rette di lavoro superiore e inferiore, le disegna sul diagramma d’equilibrio

- data la definizione del parametro q e le condizioni fisiche dell’alimentazione, ne ricava il valore numerico

- data l’equazione della retta q, la disegna sul diagramma d’equilibrio

- dato il diagramma d’equilibrio su cui siano disegnate le rette di lavoro, ricava i piatti teorici della colonna

- dato il rendimento di un piatto e il numero di piatti teorici, calcola in numero di piatti effettivi

- data la condizione di riflusso minimo, ne calcola per via grafica il valore numerico

Page 55: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

55

- dati i costi d’installazione e i costi d’esercizio, disegna il grafico usato nella scelta del rapporto di riflusso effettivo

- disegna secondo le norme UNICHIM di un impianto di distillazione continua comprensivo dei controlli automatici

5a UD - STUDIO DELLE COLONNE E ALTRE

DISTILLAZIONI

Caratteristiche e campo d’impiego delle colonne a

riempimento. Caratteristiche generali dei piatti. Studio

del diagramma di Young. La distillazione flash.

Caratteristiche, campo d’impiego e impiantistica della

distillazione in corrente di vapore. Diagramma di

Hausbrandt. Processo d’idrogenazione degli oli.

Caratteristiche, campo d’impiego e impiantistica della

distillazione di stripping. Processo di produzione di

adiponitrile e d’esametilendiammina. Caratteristiche,

campo d’impiego e impiantistica della distillazione

discontinua. Caratteristiche, campo d’impiego e

impiantistica della distillazione estrattiva e della

distillazione azeotropica. Processo di produzione

d’etanolo da etilene. Esercizi numerici e grafici.

- le tipologie e le caratteristiche generali dei piatti di una colonna di distillazione

- il diagramma di Young - le caratteristiche costruttive della colonna a

riempimento - i vantaggi derivanti dall’uso delle colonne a

riempimento rispetto a quelle a piatti (costano meno, hanno minori perdite di carico, il riempimento può resistere alla corrosione)

- gli svantaggi derivanti dall’uso delle colonne a riempimento rispetto a quelle a piatti (difficoltà di distribuzione omogenea dei corpi di riempimento, possibili cammini preferenziali, impossibilità di tagli laterali)

- il campo d’impiego della distillazione flash - le modalità di conduzione della distillazione flash - il campo d’impiego della distillazione discontinua - il campo d’impiego della distillazione estrattiva - il campo d’impiego della distillazione azeotropa - le modalità di conduzione della distillazione

azeotropa - il campo d’impiego della distillazione in corrente di

vapore - le modalità di conduzione della distillazione in

corrente di vapore - il diagramma di Hausbrandt - il processo di idrogenazione degli oli - i processi di produzione di adiponitrile e di

esametilendiammina - il processo di produzione di etanolo da etilene

- descrive graficamente l’andamento delle curve che caratterizzano il diagramma di Young

- descrive i fenomeni che accadono in corrispondenza delle curve del diagramma di Young (blowing, flooding, dumping, vapore pulsante, coning, weeping).

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna a riempimento comprensivo dei controlli automatici.

- definisce la distillazione flash - nota la curva d’equilibrio e le condizioni di

alimentazione ricava le composizioni di distillato e residuo

- definisce la distillazione discontinua - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di

una colonna di distillazione discontinua comprensivo dei controlli automatici.

- data la portata e la composizione dell’alimentazione nel boiler, ricava il bilancio di massa di una colonna di distillazione discontinua operante a xD costante.

- definisce l’operazione di distillazione estrattiva. - descrive le modalità di conduzione della

distillazione estrattiva. - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di

una colonna di distillazione estrattiva comprensivo dei controlli automatici.

- definisce la distillazione azeotropa. - guardando lo schema dell’impianto descrive le

fasi di distillazione dell’azeotropo acqua-etanolo - descrive le fasi di produzione d’etanolo da etilene - disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di

una colonna di distillazione azeotropa comprensivo dei controlli automatici.

- definisce la distillazione in corrente di vapore.

Page 56: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

56

- utilizza il diagramma di Hausbrandt per trovare la temperatura d’ebollizione di una sostanza distillata in corrente di vapore.

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna di distillazione in corrente di vapore comprensivo dei controlli automatici

- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di idrogenazione degli oli

- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione dell’adiponitrile

- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione dell’esametilendiammina

- guardando lo schema dell’impianto descrive e giustifica le scelte impiantistiche adottate nel processo di produzione di etanolo da etilene

6a UD - ASSORBIMENTO E STRIPPING

Analisi del processo di produzione dell’ossido

d’etilene: termodinamica, cinetica e impiantistica del

processo, in particolare la separazione dell’etilene

residuo per assorbimento dei gas in acqua. Le

apparecchiature usate nell’assorbimento e nello

stripping. Il dimensionamento delle colonne di

assorbimento a stadi e delle colonne di stripping:

rapporto molare, bilancio di materia, retta di lavoro e

curva d’equilibrio. Esercizi numerici e grafici.

- la reazione usata nella produzione industriale dell’ossido d’etilene

- le difficoltà di realizzazione della reazione sopra citata derivanti dalla presenza di una reazione concorrente termodinamicamente favorita

- la necessità di scegliere un catalizzatore fortemente selettivo come l’argento

- l’influenza della temperatura e della pressione sull’andamento dell’assorbimento

- i parametri necessari al dimensionamento di una colonna d’assorbimento

- le caratteristiche del solvente da usarsi nell’assorbimento

- la differenza fra assorbimento e stripping - i parametri necessari al dimensionamento di una

colonna di stripping

- guardando lo schema dell’impianto descrive il processo di produzione dell’ossido d’etilene giustificandone le condizioni operative e le scelte impiantistiche

- descrive le caratteristiche costruttive e di funzionamento del reattore usato nella sintesi dell’ossido d’etilene.

- definisce l’operazione di separazione per assorbimento e di separazione per stripping

- ricava l’equazione della retta di lavoro per l’assorbimento

- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro, ricava graficamente i piatti teorici di una colonna d’assorbimento

- ricava l’equazione della retta di lavoro per lo stripping

- data la curva d’equilibrio e la retta di lavoro, ricava graficamente i piatti teorici di una colonna di stripping.

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna d’assorbimento controllata automaticamente

Page 57: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

57

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di una colonna di stripping controllata automaticamente

7a UD - DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE

CIVILI E INDUSTRIALI - BIOGAS

Caratteristiche dei reflui industriali e dei reflui civili.

Schema generale degli impianti di depurazione delle

acque reflue civili. I parametri caratteristici delle acque

reflue civili: carico organico, carico idrico, carico in

solidi. Il trattamento di ossidazione biologica:

caratteristiche dell’impianto, della biomassa e

problemi di esercizio. Dimensionamento di massima

delle vasche a fanghi attivi: carico di fango,

rendimento depurativo, fango di supero, carico

organico volumetrico, rapporto di riciclo, quantità

fango di supero, età del fango, richiesta di ossigeno.

Il trattamento dei fanghi: ispessimento,

stabilizzazione, postispessimento, condizionamento,

disidratazione e smaltimento.

La digestione anaerobica e la produzione di biogas.

Caratteristiche del digestore anaerobico.

Dimensionamento di massima del digestore

anaerobico. Trattamenti di eliminazione dei nutrienti:

nitrificazione, denitrificazione, eliminazione dei

composti fosforati.

- gli effetti nocivi dell’inquinamento delle acque - le conseguenze derivanti dalla presenza di

nutrienti, quali composti azotati e fosforati, nelle acque

- le caratteristiche delle acque reflue civili e industriali

- i parametri che caratterizzano le acque di scarico civili: BOD5, carico organico, carico idraulico, coefficiente di punta, solidi totali

- lo schema generale degli impianti di depurazione delle acque reflue civili

- il processo di ossidazione biologica tramite fanghi attivi

- le caratteristiche della biomassa - i problemi di esercizio e le loro cause: bulking, pin

point, rising - i parametri necessari al dimensionamento della

vasca di areazione: carico di fango, concentrazione biomassa, rendimento depurativo, fango di supero, carico organico volumetrico, rapporto di riciclo

- i processi di trattamento dei fanghi - il processo di digestione aerobica dei fanghi - il processo di digestione anaerobica dei fanghi e

la conseguente produzione di biogas - la struttura del digestore anaerobico monostadio

e a doppio stadio - la composizione del biogas, il suo potere calorifico

e la sua utilizzazione - i processi di rimozione dei nutrienti: nitrificazione,

denitrificazione, eliminazione dei composti fosforati.

- descrive e giustifica la struttura di una vasca di sedimentazione.

- descrive la separazione di solidi sospesi per filtrazione.

- descrive il processo di chiariflocculazione - descrive e giustifica la struttura della vasca di

chiariflocculazione - descrive i trattamenti di nitrificazione,

denitrificazione e defosfatazione delle acque reflue

- descrive e giustifica la struttura delle vasche a fanghi attivi.

- descrive e giustifica le operazioni di trattamento dei fanghi

- evidenzia vantaggi e svantaggi della digestione aerobia e d anaerobia

- descrive e giustifica i passaggi della digestione anaerobia (fase idrolitica, fermentazione acida, regressione acida, fermentazione alcalina)

- descrive e giustifica le condizioni operative della digestione anaerobia

- descrive e giustifica la struttura del digestore anaerobico

- calcola il volume del digestore anaerobico, la portata di biogas prodotto, l’energia termica sviluppabile, noti i parametri caratteristici del refluo e alcuni dati tecnici

- disegna secondo le norme UNICHIM lo schema di un impianto di depurazione delle acque reflue, completo dei controlli automatici necessari.

8a UD - PROCESSI BIOTECNOLOGICI

Campo di applicazione delle biotecnologie. Le

operazioni unitarie principali e le condizioni operative

fondamentali. La materia prima e le sue caratteristiche

- l’evoluzione storica delle biotecnologie - i principali campi di applicazione delle

biotecnologie - le operazioni principali che caratterizzano il

processo biotecnologico

- descrive le tecniche di sterilizzazione continua e discontinua, evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi

Page 58: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

58

fondamentali. Preparazione e sterilizzazione del

mezzo di coltura. Caratteristiche generali dei

fermentatori. Classificazione e configurazione dei

fermentatori: continui (batch) e discontinui (air lift),

multifasici (a letto fisso e a letto fluido). I controlli nei

bioreattori. Analisi del processi di produzione e

separazione di: penicillina, etanolo, acido citrico.

- le materie prime utilizzate per la preparazione industriale dei mezzi di coltura

- i mezzi idonei a garantire la sterilizzazione del mezzo di coltura e del bioreattore

- le caratteristiche di un bioreattore tipo batch - le caratteristiche di un bioreattore tipo air lift - le caratteristiche dei bioreattori multifasici - le tecniche di immobilizzazione degli enzimi - i parametri chimici e fisici che influenzano le

funzioni del biocatalizzatore - le fasi di produzione e di purificazione di:

penicillina, etanolo, acido citrico.

- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori batch con agitatore meccanico interno

- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori tipo air lift

- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori a letto fisso

- descrive le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei bioreattori a letto fluido

- confronta i diversi tipi di bireattori e ne valuta le caratteristiche

- giustifica la scelta di un bioreattore continuo o discontinuo in funzione del tipo di produzione

- guardando lo schema dell’impianto giustifica le operazioni ed i processi unitari delle fasi di produzione e di purificazione di: penicillina, etanolo, acido citrico

Page 59: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

59

ALLEGATI

1 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

2 – CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

3 – TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

4 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA SECONDA

PROVA SCRITTA

5 – GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Page 60: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

60

1 - TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

I testi delle n°2 simulazioni di prima prova svolte in data 19.02.2019 e 26.03.2019 sono stati quelli

proposti dal MIUR. Per quanto riguarda la simulazione di dipartimento svolta in data 24.01.2019 è

depositata per la visione presso la Vicepresidenza.

Page 61: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

61

2 - CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Indicatori Criteri Punteggio

Abilità di utilizzazione delle

conoscenze e capacità critiche

Conoscenza dei contenuti

richiesti e livello di

approfondimento e/o

contestualizzazione

Da 0 a 4 pt.

Competenze logico-linguistiche

Pertinenza e rispetto delle

richieste della traccia Da 0 a 4 pt.

Coerenza e coesione Da 0 a 4 pt.

Padronanza della lingua italiana

Capacità espressive

(varietà, personalità,

vivacità e originalità dello

stile)

Da 0 a 4 pt.

Correttezza lessicale,

ortografica e

morfosintattica

Da 0 a 4 pt.

Punteggio totale in

ventesimi attribuito al

candidato per la

prova

Page 62: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

62

3 - TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Page 63: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

63

Page 64: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

64

Page 65: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

65

Page 66: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

66

4 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA

SECONDA PROVA SCRITTA

Classe: Pordenone,

Studente: PUNTI TOTALI:

SECONDA PROVA ESAME DI STATO

simulazione

INDICATORI PUNTEGGIO

Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.

Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento alla comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte, all’analisi di dati e processi e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.

Completezza e pertinenza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti.

Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.

Page 67: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

67

5 - GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Page 68: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

68

Page 69: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

69

Page 70: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

70

Page 71: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

71

Page 72: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

72

Page 73: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

73

Page 74: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

74

Page 75: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

75

Page 76: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

76

Page 77: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

77

Page 78: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

78

Page 79: Istituto Tecnico del Settore Tecnologico · positiva nell’arco del triennio. Gli studenti, tendenzialmente vivaci, hanno risposto alle proposte didattiche e al dialogo educativo

79

APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Letto, approvato e sottoscritto dalla componente docenti del consiglio di classe della 5aA indirizzo

CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE articolazione CHIMICA E MATERIALI nella seduta del 13

maggio 2019.

Disciplina Insegnata Nome e Cognome Firma

Lingua e Letteratura Italiana

Storia e Cittadinanza Luigi Gregoris

Lingua Straniera (Inglese) Bruna Pavan

Matematica Francesca Berzaccola

Scienze Sportive e Motorie Carlo Rigo

IRC

(Insegnamento Religione Cattolica) Ennio Rusalen

Chimica Analitica e Strumentale Maria Peghin

Annalisa Francescutti

Chimica Organica e Biochimica Paola Valentinis

Adriano Lefi

Tecnologie chimiche industriali Vinicio Vitali

Manuela Biasotto

Il coordinatore di classe, prof. Vinicio Vitali ______________________