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Pagina 1 di 51 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - G. PASTORI- BRESCIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. AV INDIRIZZO: Agraria, agroalimentare e agroindustria Modulo: Viticoltura ed Enologia ELABORATO nella seduta del 4 maggio 2016 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA DOCENTE CONTINUITA’ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ 3 4 5 3 4 5 Religione Prof. Civettini Stefano x x x Italiano Prof.ssa Degli Angeli Danila x x x Storia Prof.ssa Degli Angeli Danila x x Lingua stran. (Ingl.) Prof. ssa Molinari Patrizia x x Matematica Prof.ssa Taffuri Rita x x x Gestione Ambiente Territorio Prof.ssa De Benedetto Tiziana x x Enologia Prof.ssa De Benedetto Tiziana x Prof.ssa Zaniboni Franca Prof. Prati Giuseppe x Biotecnologie Vitivinicole Prof. Gerbino Antonio x Prof.ssa Zaniboni Franca x Viticol.e Difesa della Vite Prof. Gerbino Antonio x Prof. Prati Giuseppe x Eco.Est.Mark.Leg. Prof. Bonaspetti Alberto x x x Prof.ssa Zucchi Giulia x x x Prod. Animali Prof. Albertini Giorgio x Educazione fisica Prof. Ardesi Giancarlo x x x ALUNNI 01 Boroni Matilde 12 Manessi Silvia 02 Cadirola Gloria 13 Marelli Luca 03 Calabria Maicol 14 Mensi Enrico 04 Fin Francesco 15 Rodella Nicola 05 Garbelli Paolo 16 Sisti Mattia 06 Gatti Andrea 17 Stefini Matteo 07 Guidi Isabella 18 Taetti Marco 08 Guizzetti Riccardo 19 Temponi Samuele 09 Lombardi Alessandra 20 Uberti Nicola 10 Lucchi Chiara 21 Vaglia Silvio 11 Mabellini Marco 22 Vivaldi Paola

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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - “G. PASTORI” - BRESCIA

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. AV

INDIRIZZO: Agraria, agroalimentare e agroindustria

Modulo: Viticoltura ed Enologia

ELABORATO nella seduta del 4 maggio 2016

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE CONTINUITA’ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ

3 4 5 3 4 5

Religione Prof. Civettini Stefano x x x

Italiano Prof.ssa Degli Angeli Danila x x x

Storia Prof.ssa Degli Angeli Danila x x

Lingua stran. (Ingl.) Prof. ssa Molinari Patrizia x x

Matematica Prof.ssa Taffuri Rita x x x

Gestione Ambiente

Territorio

Prof.ssa De Benedetto

Tiziana x x

Enologia Prof.ssa De Benedetto

Tiziana x Prof.ssa Zaniboni Franca

Prof. Prati Giuseppe x

Biotecnologie

Vitivinicole

Prof. Gerbino Antonio x Prof.ssa Zaniboni Franca x

Viticol.e Difesa della

Vite Prof. Gerbino Antonio x Prof. Prati Giuseppe x

Eco.Est.Mark.Leg. Prof. Bonaspetti Alberto x x x Prof.ssa Zucchi Giulia x x x

Prod. Animali Prof. Albertini Giorgio x

Educazione fisica Prof. Ardesi Giancarlo x x x

ALUNNI

01 Boroni Matilde 12 Manessi Silvia

02 Cadirola Gloria 13 Marelli Luca

03 Calabria Maicol 14 Mensi Enrico

04 Fin Francesco 15 Rodella Nicola

05 Garbelli Paolo 16 Sisti Mattia

06 Gatti Andrea 17 Stefini Matteo

07 Guidi Isabella 18 Taetti Marco

08 Guizzetti Riccardo 19 Temponi Samuele

09 Lombardi Alessandra 20 Uberti Nicola

10 Lucchi Chiara 21 Vaglia Silvio

11 Mabellini Marco 22 Vivaldi Paola

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PROFILO PROFESSIONALE

Il Diplomato in “Agraria, agroalimentare e agroindustria” secondo il profilo previsto dai

nuovi istituti tecnici:

- ha competenze specifiche nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività

produttive nei settori animale e vegetale;

- ha competenze e conoscenze nel miglioramento dei prodotti e nelle tecniche di

trasformazione e valorizzazione degli stessi;

- opera nel settore della trasformazione dei prodotti, attivando processi tecnologici e

biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati, gestendo altresì una

corretta utilizzazione dei reflui e dei residui;

- controlla con metodi contabili ed economici le predette attività, rilevando indici di

efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali;

- procede ad operazioni di rilievo, di conservazione del catasto;

- rileva condizioni di disagio ambientale e progetta interventi a protezione delle zone di

rischio.

- opera nel settore della organizzazione delle attività ecocompatibili

- realizza attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati

alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

Nell’articolazione “Viticoltura ed enologia” vengono approfondite le problematiche collegate

all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. .

Discipline specifiche

Articolazioni “Viticoltura ed enologia”

Discipline III IV V

Produzioni animali 3 3 2

Complementi di matematica 1 1

Produzioni vegetali 5 4

Viticoltura e difesa della vite 4

Trasformazione dei prodotti 2 2

Enologia 4

Economia, estimo, marketing e

legislazione

3 2 2

Genio rurale 3 2

Biotecnologie agrarie 3

Biotecnologie vitivinicole 3

Gestione dell’ambiente e del territorio 2

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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Riguardo ai criteri per l’assegnazione del credito scolastico, il Collegio dei Docenti ha

deliberato quanto segue:

1. All’alunno promosso a giugno o a settembre, che ha frequentato con regolarità ed ha

dimostrato particolare interesse e partecipazione al dialogo educativo, viene assegnato il

punteggio massimo della banda di oscillazione qualora il punteggio raggiunga il mezzo

punto;

2. All’alunno che ha avuto richiami disciplinari viene assegnato il punteggio minimo della

banda di oscillazione.

Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007:

CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO

Le attività da riconoscere ai fini della assegnazione del credito formativo devono essere

riconducibili alle seguenti tipologie:

attività di approfondimento dei programmi scolastici svolti con particolare attenzione

alle materie professionali del corso di studi;

attività di volontariato sociale, ambientale, ecc., che implichino comunque una

responsabilità;

nei confronti di altri o una gestione di gruppo certificate da ente riconosciuto con scopi

di utilità sociale;

attività sportive continuative nel corso dell’anno e relative ad attività svolte almeno a

livello provinciale;

stages estivi esterni ed interni (con attestato rilasciato dall’Istituto).

Tali attività devono essere debitamente documentate attraverso una certificazione

rilasciata da Enti, Istituzioni oppure da Amministrazioni riconosciute che lo studente deve

consegnare entro i tempi stabiliti al Coordinatore o in Segreteria.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 22 alunni, 7 femmine e 15 maschi tutti provenienti dalla 4° Av

eccetto un ripetente della stessa sezione. Per due alunni, certificati come DSA, sono stati redatti i

rispettivi PDP depositati in segreteria.

Gli alunni hanno mostrato un accettabile livello di socializzazione ed hanno instaurato, nel

corso del triennio, un rapporto corretto e rispettoso tra loro e i docenti, favorito dalla continuità

didattica in tutte le discipline eccetto Produzioni Animali ed Enologia.

Per quanto riguarda l’impegno e la partecipazione all’attività didattica, la classe risulta

sensibilmente eterogenea.

Un gruppo di alunni ha lavorato con serietà ed impegno partecipando attivamente ed in modo

propositivo al dialogo in classe non riuscendo, tuttavia, a svolgere un’azione trainante nei

confronti degli altri compagni. Gli allievi di tale gruppo hanno costantemente conseguito risultati

positivi e in alcuni casi eccellenti.

Un secondo gruppo di allievi, pur avendo raggiunto risultati pienamente sufficienti o discreti,

ha partecipato in modo poco propositivo evidenziando un impegno opportunistico, cioè legato

all’imminenza delle verifiche.

Il resto della classe, nonostante le continue sollecitazioni, ha mostrato scarso interesse e una

partecipazione passiva che non hanno consentito loro di raggiungere pienamente gli obiettivi

prefissati.

Tale atteggiamento diversificato ha permesso ad alcuni alunni di conseguire una crescita

personale, sia dal punto di vista del carattere, con l’acquisizione di senso critico e maggior

autostima, sia sul piano delle competenze e del metodo di studio, altri invece, non hanno saputo

rimuovere completamente le proprie difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nella

rielaborazione dei contenuti proposti.

Non mancano alcune personalità più fragili che hanno incontrato difficoltà in qualche

disciplina, anche a causa di lacune pregresse non adeguatamente colmate.

Gli obiettivi comportamentali fissati dal Consiglio di Classe sono stati raggiunti, mentre le

competenze disciplinari non sono state completamente conseguite da tutti gli allievi.

Oltre all’attività didattica curricolare agli allievi sono state offerte possibilità di ampliare le

conoscenze con iniziative, visite tecniche e viaggi di istruzione; più esattamente:

o Viaggio d’istruzione in Campania.

o Uscita didattica alla cantina “Cà Maiol” di Desenzano D/G.

o Progetto “Quotidiano in classe”

o Fiera agro-zootecnica di Verona

o Convegno conclusivo progetto” Pastori POPS”

o Franciacorta in bianco

o “Incontro con la ricerca” promosso dall’AIRC.

o Visione del film in lingua inglese “Gli ultimi giorni”

o Incontro con Cooperativa sociale eco-sostenibilità nella manutenzione del verde.

o Partecipazione convegno “Agricoltura Biologica” presso la CISL di Bs

o Partecipazione convegno “utilizzo del SIT-GIS”

Sono inoltre stati attivati dall’Istituto i seguenti progetti:

o Progetto di Alternanza scuola lavoro

L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal

relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della

formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per

il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è

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rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di

periodi di studio e di lavoro.

La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi:

Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori

Aziendali)

Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei

processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze)

Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche

agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei

prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e

aria).

Per la classe quinta Av (Attività pratica svolta esclusivamente nel vigneto e

nella cantina)

o Progetto CLIL

In applicazione del regolamento per il riordino degli istituti tecnici, il Collegio Docenti ha

individuato la disciplina non linguistica del quinto anno con insegnamento CLIL:

“Esercitazioni in azienda agraria”.

La classe ha effettuato 12 ore di codocenza con un insegnante di lingua inglese

dell’organico potenziato, vertenti su tre moduli formativi relativi ai tre settori

dell’azienda agraria: vigneto (8 h), serra (2 h) e stalla (2 h).

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Argomenti tesine 5° Av

Boroni Matilde: Riesling

Cadirola Gloria: Noi siamo quello che mangiamo

Calabria Maicol: Valcalepio

Fin Francesco: Il vino in anfora

Garbelli Paolo: Pantelleria: viticoltura, storia e letteratura

Gatti Andrea: Dosaggio zero: un lavoro perfetto

Guidi Isabella: L. C. A.

Guizzetti Riccardo: Nautilus: il vino degli abissi

Lombardi Alessandra: Uno stralcio di Giappone

Lucchi Chiara:

Mabellini Marco: L’evoluzione dei vasi vinari e il loro utilizzo

Manessi Silvia: La musica non svela mai il suo ultimo segreto

Marelli Luca: Cellatica DOC: una piccola perla tra i giganti

Mensi Enrico: Botticino DOC: tradizione centenaria

Rodella Nicola:

Sisti Mattia: Metodi di Biologia Molecolare applicati alla Viticoltura e all’Enologia

Stefini Matteo: Il vino biologico

Taetti Marco: Il vino: espressione del territorio

Temponi Samuele: Il marketing del vino

Uberti Nicola: Curtefranca DOC: piccola realtà della Franciacorta

Vaglia Silvio: La Franciacorta tralcio

Vivaldi Paola: San Gimignano: l’arte di fare vino

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RELAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

RELIGIONE DOCENTE: Prof. Stefano Civettini

La classe risulta costituita da 19 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e

concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi

nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di

particolare importanza, per i continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società,

alla famiglia, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa.

Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza

culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche

che sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare in modo costante e

autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe

e su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato.

Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo.

OBIETTIVI PREFISSATI

L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca,

vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni,

ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili.

Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno

cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi.

Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano

in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire.

PROGRAMMA SVOLTO PER UNITÀ DIDATTICHE

Specifico della morale Cristiana

L'etica della vita

La bioetica: epistemologia del sapere

Il problema dei modelli di riferimento morale

I principi della bioetica cattolica

I principi della bioetica laica

Inizio vita

Accanimento terapeutico e eutanasia

Fecondazione assistita: tecniche e questioni etiche

Clonazione: tecniche e questioni morali

L'etica delle Relazioni

L'etica della Solidarietà

La famiglia nella visione cristiana

Il riconoscimento delle coppie civili

Il matrimonio laico e il divorzio

Il matrimonio cristiano: significato valoriale e religioso; i casi di nullità

La Dottrina sociale della Chiesa

Concilio vaticano II

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i

contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di

collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della

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tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.

ITALIANO

INSEGNANTE: Prof.ssa Danila Degli Angeli

OBIETTIVI

Conoscenze:

Rafforzare le conoscenze linguistiche attraverso l’analisi dei testi (letterari o di altro genere).

Evidenziare un’adeguata conoscenza del quadro storico-letterario nel quale collocare opere e

autori.

Acquisire la consapevolezza della molteplicità delle dimensioni di fruizione e di analisi del testo

letterario.

Capacità:

Decodificare, comprendere e interpretare i testi letterari.

Effettuare analisi, sintesi e approfondimenti in relazione al tema trattato.

Effettuare collegamenti anche interdisciplinari sulla base di procedimenti induttivi e deduttivi.

Competenze:

Produrre testi orali e scritti con proprietà di linguaggio e organicità concettuale.

Elaborare opinioni personali con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza

argomentativa.

CONTENUTI

Dal Romanticismo al Positivismo: contesto storico e ideologico: Comte, Darwin, Marx.

LE ESPRESSIONI LETTERARIE DEL POSITIVISMO: Naturalismo e Verismo con riferimento

agli autori più significativi e alle loro opere maggiori. Flaubert, Maupassant, i fratelli De Goncourt

e il romanzo “Germinie Lacerteux, lettura della prefazione; Zola “Il romanzo sperimentale”, il

Ciclo dei Rougon Macquart e lettura di “Lo scrittore analista”.

VERISMO: Giovanni Verga: biografia ed opere, l’approdo al Verismo con la novella Nedda, la

poetica dell’impersonalità dell’arte, Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo” e “Cavalleria

rusticana”, Da “Novelle Rusticane”: La roba e Libertà.

“Il ciclo dei Vinti”: “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”: la trama e i personaggi più

significativi, lo stile e lettura di alcuni brani di entrambe le opere.

Matilde Serao, lettura di alcuni brani da “Il ventre di Napoli”

I SIMBOLISTI FRANCESI: Baudelaire: “I fiori del male” lettura e analisi de L’Albatro e

Corrispondenze.

LA SCAPIGLIATURA: caratteri generali e confronto con il Simbolismo.

Cenni a G. Carducci, la personalità e la poetica, lettura di “ Traversando la Maremma toscana”

IL DECADENTISMO europeo, l’influenza di Nietzche e di Freud, il Decadentismo italiano.

GIOVANNI PASCOLI: biografia e opere, la poetica de” Il Fanciullino”

Da “Myricae” : Arano, Lavandare, Novembre, X Agosto, Temporale, Il lampo, Il tuono, L’assiuolo

Da “I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno.

Il Pascoli politico: La grande proletaria si è mossa.

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GABRIELE D’ANNUNZIO: l’uomo e il suo tempo, il mito di una vita inimitabile; la poetica:

estetismo, (confronto con Oscar Wilde di cui è stato letto il romanzo Il ritratto di Dorian Gray)

panismo, superominismo.

Da “Alcyone”: La pioggia nel pineto, Meriggio, I pastori. Il romanzo “Il piacere”, lettura del brano

“Il verso è tutto”

LA NARRATIVA DEL NOVECENTO: caratteri del romanzo novecentesco, l’influenza della

psicoanalisi, la crisi dell’uomo moderno. Cenni ad alcuni autori europei: Proust, Joice e Kafka,

lettura di “La metamorfosi”

ITALO SVEVO: la biografia, la formazione culturale, l’incontro con la psicoanalisi.

La figura dell’inetto nei primi romanzi: ”Una vita” e “ Senilità”, “La coscienza di Zeno” struttura e

trama del romanzo, Lettura di“ La prefazione del dottor S.”, “Preambolo”, “L’ultima sigaretta” “Il

fidanzamento con Augusta”, “La conclusione del romanzo.”

LUIGI PIRANDELLO: L’autore e il suo tempo.

La poetica dell’Umorismo, lettura di un passo del saggio omonimo, le opere: le novelle, lettura di:

La giara e La patente.

I romanzi con particolare riferimento a “Il fu Mattia Pascal”, lettura di “Adriano Meis, bugiardo suo

malgrado” e “Mattia Pascal e la lanterninosofia”. Il teatro: caratteri generali.

IL FUTURISMO: aspetti salienti e lettura delle parti essenziali di “Manifesto del Futurismo”. Cenni

al CREPUSCOLARISMO

LA POESIA DEL NOVECENTO: caratteri generali

G. UNGARETTI: la poetica, da “L’allegria”: “In memoria”, I fiumi, Veglia, San Martino del

Carso, Soldati, Mattina.

Da “Sentimento del tempo” La madre

SALVATORE QUASIMODO: L’ Ermetismo e l’evoluzione della poetica, lettura di “Ed è subito

sera” e da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici” e “Uomo del mio tempo”.

EUGENIO MONTALE: la poetica da “Ossi di seppia”: Spesso il male di vivere ho incontrato,

Meriggiare pallido e assorto; da “Le occasioni”: La casa dei doganieri”, Da Satura: Ho sceso un

milione di scale….

LA PROSA DELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO: caratteri e tematiche con riferimento ad

alcuni autori.

Il Neorealismo in letteratura e al cinema.

Cenni alla letteratura americana degli anni Venti e ad alcuni autori italiani contemporanei

METODI

Il metodo didattico che è stato applicato è quello della lezione frontale e del dialogo, nel

rispetto delle singole personalità, per cogliere le perplessità e le necessità dei singoli alunni. Una

lezione aperta al confronto e alla verifica della comprensione degli argomenti trattati.

Nello svolgimento dei programmi sono stati effettuati frequenti collegamenti tra la Storia

letteraria e quella civile, allo scopo di raggiungere una maggiore organicità culturale, constatato che

negli Istituti Tecnici, all'Italiano e alla Storia è sostanzialmente affidata l'educazione umanistica di

cui è noto l'apporto al conseguimento di una formazione culturale idonea ad attuare una

complessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione

professionale

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Lo studio letterario in questa prospettiva didattica ha visto integrarsi due momenti essenziali:

quello dell’inquadramento storico degli autori e dei movimenti e quello della lettura diretta delle

pagine più significative dei testi presi in esame, seguiti dalla comparazione tra diversi autori

relativamente ad alcuni temi di interesse fondamentale quali, la concezione della vita, l’idea della

morte, il senso del mistero, la solitudine esistenziale, l’impegno civile e politico.

I riferimenti alle letterature straniere sono avvenuti con il Naturalismo; con Wilde in relazione

a D’Annunzio, i narratori americani degli anni Venti con riferimento alla storia civile di quegli anni.

L'analisi stilistica dei testi si è limitata alle considerazioni più generali sulla struttura formale

e all'individuazione delle principali figure retoriche.

La classe è stata inoltre sollecitata a rafforzare l’apprendimento della lingua italiana ed il

possesso delle capacità espressive con opportuni richiami alla struttura morfosintattica della nostra

lingua ed al suo patrimonio lessicale onde rafforzare, accanto alla formazione letteraria, l’essenziale

educazione linguistica.

STRUMENTI

Testo in adozione: Autori e opere della letteratura di Giorgio Bàrberi Squarotti e Giordano

Genghini Vol. 3 A e 3B . Ed. Atlas

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Verifiche:

Per lo scritto sono stati proposti: a) tema tradizionale di argomento letterario, storico e di

attualità. b) Saggio breve. c) analisi del testo letterario (individuazione delle tematiche

fondamentali, confronto con altre opere, collegamento al contesto storico-culturale c) analisi del

testo non letterario.

Per l’orale sono state effettuate interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza. In ciascuno

dei tre trimestri sono state proposte due verifiche scritte e una/ due orali.

Valutazione

La valutazione è stata finalizzata a misurare l’efficacia del progetto didattico attuato, a

constatare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla classe e in quale misura.

Ogni verifica ha avuto valore formativo: per rafforzare, recuperare, integrare e poi

sommativo: nei giudizi finali, come giudizio complessivo sull’apprendimento conseguito

dall’alunno.

Scala dei voti utilizzati: in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa è stata

utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.

L’alunno ha conseguito la sufficienza quando ha dimostrato di: comprendere gli argomenti

fondamentali ma in modo non approfondito; se guidato, di saper utilizzare le competenze acquisite

in situazioni simili ma di non essere in grado di applicare competenze e conoscenze in compiti

complessi; di esprimersi in modo semplice ma chiaro e corretto sia nello scritto sia in orale; di usare

in modo adeguato la terminologia specifica della disciplina.

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STORIA

INSEGNANTE: Prof.ssa Danila Degli Angeli

OBIETTIVI

Conoscenze:

Conoscenza di eventi, fatti e problemi, mentalità del passato al fine di comprenderli nella loro

storicità, sia di utilizzarli come orientamento critico nell’affrontare la realtà contemporanea.

Capacità:

Saper collocare i fenomeni nella loro esatta dimensione di spazio e di tempo.

Recepire la molteplicità degli elementi che determinano la conoscenza storica.

Comprendere le relazioni tra la storia e le altre discipline, conoscere e utilizzare il linguaggio

specifico.

Competenze:

Consapevolezza della natura complessa e pluridimensionale della realtà.

Apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del

rispetto reciproco.

Ampliamento del proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di culture diverse

CONTENUTI

I problemi dell’Italia post-unitaria, confronto con le opere di Verga e Serao

Il panorama politico europeo nella seconda metà dell’Ottocento: la Germania di Bismark e la

nascita del 2° Reich; l’Inghilterra vittoriana.

La questione romana e i rapporti Stato- Chiesa fino ai nostri giorni.

L’impegno sociale della Chiesa, l’enciclica “Rerum novarum” di Leone XIII

Il mondo della “Seconda rivoluzione industriale”: verso una società di massa. La diffusione

delle idee socialiste.

Nazionalismo, imperialismo, colonialismo e antisemitismo.

La rivolta di Milano del 1898. L’assassinio del re.

La “Belle Epoque”.

L’Italia giolittiana: politica interna di Giolitti: il riformismo, il Patto Gentiloni. Politica estera: la

guerra di Libia.

La Prima guerra mondiale: le cause remote, recenti e ideologiche; neutralisti e interventisti, gli

avvenimenti più significativi con particolare riferimento alle vicende italiane.

I Trattati di pace, il dopoguerra in Italia e negli altri paesi coinvolti nel conflitto.

La Russia dallo zarismo alla Rivoluzione bolscevica del 1917, la figura di Lenin.

Stalin, la personalità, i caratteri del totalitarismo staliniano. Economia: il processo di

industrializzazione, la lotta ai kulaki, le purghe.

Il "Biennio rosso" in Italia e la nascita del Fascismo. La figura di Mussolini, il Programma di S.

Sepolcro, la marcia su Roma, il delitto Matteotti, l’instaurazione del regime: la società fascista,

le organizzazioni giovanili, la propaganda, l’economia e la politica estera.

La Germania tra le due guerre, la Repubblica di Weimar, la nascita del Nazismo. L’ideologia

nazista e l’antisemitismo.

Gli U.S.A. dai “ruggenti anni Venti” alla crisi del 1929 e il “New Deal”.

L’Europa verso la guerra: la guerra d’Etiopia, l’Asse Roma- Berlino, l’Anschluss, la Conferenza

di Monaco, il Patto d’Acciaio e il Patto Molotov- Ribbentrop.

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La Seconda guerra mondiale: le fasi e gli avvenimenti più significativi con particolare

riferimento al ruolo dell’Italia.

Lo sterminio degli Ebrei.

Le foibe.

I Trattati di pace.

Il dopoguerra in Italia: aspetti salienti fino alla caduta della Prima Repubblica.

Il bipolarismo U.S.A.- U.R.S.S..

L’Unione Europea

Alcuni argomenti di storia recente e di attualità ( l’I.S.I.S, la ripresa dei rapporti tra U.S.A. e

Cuba, il fenomeno dei migranti ecc..) sono stati trattati mediante l’utilizzo del quotidiano.

METODI

L’insegnamento della Storia è stato condotto in modo da evidenziare le principali

problematiche e le più importanti linee evolutive del processo storico, si è quindi cercato di ridurre

al minimo l’aspetto nozionistico, dal quale tuttavia non si può prescindere, a favore di una visione

critica delle realtà prese in esame.

Nella trattazione degli argomenti è stato seguito preferibilmente l'ordine cronologico ma sono

stati anche proposti agli alunni alcuni percorsi tematici, soprattutto si è cercato di rendere più attuale

e interessante lo studio della Storia con frequenti collegamenti al presente.

Gli alunni sono stati costantemente sollecitati alla lettura dei quotidiani che è stata favorita

anche dall'adesione all'iniziativa, promossa su scala nazionale, "Il quotidiano in classe" grazie alla

quale è stato possibile usufruire, in un giorno prestabilito della settimana, di un quotidiano per

ciascun alunno (Corriere della Sera e Bresciaoggi e di alcune copie del “Sole 24ore”).

STRUMENTI

“Le ragioni della storia” di M.Matteini, R. Barducci e M. Giocondi vol.3° ed. Zanichelli

Documentari, schemi, mappe. Il quotidiano.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche sono state, per ogni alunno, due per trimestre, una scritta ed una orale

Livello di sufficienza: Conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti

disciplinari. - Capacità di cogliere i collegamenti tra i diversi contenuti con la guida dell'insegnante.

-Esposizione semplice ma sufficientemente chiara e corretta e uso adeguato della terminologia

specifica della disciplina.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha risposto in modo sensibilmente diversificato alle proposte didattiche di entrambe

le discipline conseguendo quindi gli obiettivi prefissati in modo disomogeneo, positivo con punte di

eccellenza per alcuni alunni, discreto per altri, sufficiente per una parte di allievi che ha manifestato

interesse limitato e talvolta opportunistico per le discipline e un metodo di studio essenzialmente

manualistico.

Alcuni alunni, pur essendo migliorati nel corso del triennio, manifestano difficoltà di

esposizione sia orale che scritta.

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LINGUA e CIVILTA’ INGLESE

INSEGNANTE: Prof.ssa Molinari Patrizia

Ore settimanali: 3

Tipologie di intervento e valutazione: orale scritto

Metodologia didattica

Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è fatto costante ricorso ad attività di carattere

comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state usate realisticamente in varie situazioni.

Si è privilegiato l’approccio basato sulla comprensione e si sono proposte attività linguistiche

solamente nell’ambito di contesti e di situazioni significative.

L’attività didattica è stata centrata sull’alunno cui si è data la più ampia opportunità di usare la

lingua, privilegiando sempre l’efficacia della comunicazione e la fluenza del discorso, senza tuttavia

perdere di vista la correttezza formale.

Considerando il testo come minima unità comunicativa, si è teso a sviluppare nello studente una

competenza testuale, per fargli acquisire la lingua in modo operativo. Si è privilegiata la lettura di

materiale autentico.

Nel momento irrinunciabile della riflessione sulla lingua non ci si è limitati alla presentazione di

meccanismi formali ma si è cercato di far scoprire allo studente la strutturazione dei concetti che

sottendono i meccanismi stessi. La grammatica nozionale centrata sul significato, che consente di

spiegare tutta una serie di fenomeni difficilmente giustificabili in altro modo, ha integrato pertanto

costantemente la grammatica formale.

Si è cercato di stabilire raccordi possibili con le materie tecniche professionali, in modo che i

contenuti proposti nella lingua inglese avessero carattere trasversale nel curricolo. La lingua

settoriale è stata utilizzata in modo che lo studente la percepisse come strumento e non unicamente

come fine immediato di apprendimento.

Criteri e strumenti di valutazione

La verifica si è avvalsa sia di procedure sistematiche e continue, sia di momenti più formalizzati

con prove di tipo oggettivo (utili per la verifica di abilità ricettive) e soggettivo (necessarie alla

verifica degli aspetti produttivi della competenza comunicativa). Prove di tipo discreto o fattoriale -

necessarie nei primi tempi per la verifica dei singoli elementi della competenza linguistica - sono

state successivamente integrate da altre di carattere globale, volte a verificare la competenza

comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate sia ad abilità integrate. L’analisi

dell’errore ha costituito parte essenziale della verifica e rappresentato uno strumento diagnostico

fondamentale per impostare attività di recupero; a tal proposito si è sempre avuto cura di distinguere

tra semplice sbaglio (devianza non sistematica dalla norma ai vari livelli sul piano dell’esecuzione)

ed errore (vera e propria lacuna nella competenza linguistica e comunicativa).

Attività di recupero

L'attività di recupero è stata individualizzata indicando ai singoli alunni le carenze da colmare e il

percorso per colmarle. Si svolgerà inoltre nella fase finale dell’anno (dopo il 15 maggio) recupero in

itinere con l’obiettivo di revisionare i contenuti principali relativi alla lingua di indirizzo.

Contenuti Disciplinari

Nel mese di settembre si è proceduto ad un'attività relativa alla correzione delle attività contenute

nel testo The Canterville Ghost di Oscar Wilde assegnato come lettura estiva e oggetto di prova di

verifica sia orale che scritta.

X X

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Microlingua

Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze linguistiche specifiche dell'indirizzo di viticoltura

ed enologia, sono stati affrontati in lingua originale testi specifici forniti dalla docente

VINEYARD AND WINE

Vineyards and grapes

What is terroir

Dangers in the vineyards

Grapes

Grape cultivation

The winemaking process

Wine Classification

Champagne making process

"Young people drinking behaviour" ( lavoro assegnato agli studenti)

Video: "How it's made: wine"

Video: " Commercial wine parts 1/2"

A bottle of Balsamic vinegar : a Regal Gift

Digging deeper: How can we protect the quality of Balsamic Vinegar?

BEER BREWING

A History of Beer

The beer production process

Types of beer

The Guinness Empire

Video: " The Guinness Virtual tour"

HOW DO WE EAT?

Proteins

Carbohydrates

Lipids

Vitamins

Eating Disorders: Psychological Aspects

Bulimia

Anorexia

The eat well plate

What is your diet like? ( lavoro assegnato agli studenti)

The Mediterranean diet

Fast food and fast food restaurants.

The Negative aspects of Fast Food

Slow Food

Fast food babies- BBC video

THE FOOD INDUSTRY

Food processing: Innovations

Advantages and disadvantages

Dairy products

Cooling

Pasteurization

Homogenization

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Cheese making

English Cheeses

English cheeses Digging deeper

MARKETING AND DIVERSIFICATION STRATEGIES

Marketing in agribusiness

The marketing research

Careers

Marketing mix

Marketing Campaigns

Diversification Strategies

Marketing Agritourism Services

OSCAR WILDE

Life

The Canterville Ghost, Liberty edition

The Picture of Dorian Gray, Liberty edition ( Letto ed analizzato in classe)

"Oscar Wilde & Dorian Gray" by Rita Girotti

Reading comprehensions:

How to keep New Year's Resolutions

Giving and receiving

Nell'ambito del Progetto EDUCHANGE agli studenti è stata data l'opportunità di trattare in lingua

inglese con uno stagista indiano, una stagista serba e uno stagista cileno i seguenti argomenti:

India

Ecosystem

Cricket

Terrorism

Serbia

GMOs

Technology

Cile

The art of Cile

Violeta Parra

Le ore di lezione rimanenti fino alla conclusione dell'anno scolastico saranno dedicate ad un'attività

di recupero centrata prevalentemente sulle abilità di comprensione e produzione scritta ed orale che

avrà come contenuto argomenti già affrontati nel corso dell'anno ed in particolare l'analisi di testi

concernenti il settore di specializzazione.

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MATEMATICA

DOCENTE: Prof.ssa Rita Taffuri

OBIETTIVI PREFISSATI – COMPETENZE L’insegnamento della matematica ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi-competenze:

- utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare dati.

- correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle

tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

CONTENUTI

Integrali indefiniti

Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito, procedimento per il calcolo di integrali

indefiniti (immediati, razionali fratte con denominatore di primo o secondo grado, per sostituzione e

per parti).

Integrali definiti

Definizione di integrale definito, teoremi fondamentali, teorema del valore medio: significato

geometrico.

Procedimento per il calcolo di integrali definiti, dell’area del trapezoide e della parte di piano

compresa fra due o più curve, del volume dei solidi di rotazione.

Calcolo di integrali indefiniti.

Statistica descrittiva

Indagine statistica e relative fasi. Tabelle, frequenza assoluta e relativa e calcolo del valore medio di

una distribuzione di frequenze. Indici di variabilità: scarto medio, varianza, scarto quadratico

medio, coefficiente di distribuzione.

Metodo dei minimi quadrati per la determinazione delle rette interpolanti una serie di dati

Coefficiente di correlazione lineare.

Interpolante parabolica.

L’indipendenza statistica, correlazione lineare, interpolazione statistica, metodo dei minimi

quadrati.

Tabella bivariata: coefficiente di correlazione in una tabella di dati dipendenti; connessione calcolo

e significato del chi-quadro.

Calcolo combinatorio

Definizione di fattoriale di un numero

Raggruppamenti, disposizioni semplici e con ripetizioni; permutazioni semplici o con ripetizioni

combinazioni semplici.

Calcolo delle probabilità

Individuazione dello spazio di eventi

Eventi: definizione e classificazione. Probabilità degli eventi dal punto di vista classico. Probabilità

dal punto di vista statistico: legge empirica del caso. Probabilità soggettiva. Assiomi della

probabilità: evento certo, evento contrario, eventi compatibili ed incompatibili- somma logica di

eventi. Probabilità condizionata - prodotto logico degli eventi dipendenti e indipendenti. Teorema

della probabilità composta e probabilità totale; probabilità di evento con prove ripetute, formula di

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Bernoulli, teorema di Bayes .

Distribuzione di probabilità di una variabile casuale discreta: costruzione della tabella delle

probabilità, calcolo degli indici di variabilità e grafico(x,p) .Funzione di ripartizione e sua

espressione analitica grafico (x,F).

Distribuzione binomiale e di Poisson.

Distribuzione di probabilità di una variabile casuale continua normale ed espressione della funzione

rappresentativa.

Cenni sulla Statistica Inferenziale:

Rilevazioni campionarie: caratteristiche, vantaggi e svantaggi

Definizione di campione, numerosità, tasso di campionamento

formazione del campione e tecniche di campionamento.

METODI

Lo svolgimento del programma si è articolato prevalentemente in lezioni frontali coinvolgendo gli

allievi nei vari momenti stimolandoli ad ampliare la gamma di situazioni problematiche e a cercare

le soluzioni. La comprensione di ciascun argomento è stata favorita da esempi svolti in classe e da

esercizi proposti come lavoro personale. Sono state offerte agli allievi possibilità di chiarimenti/

recuperi con l'accertamento degli stessi mediante prove di verifiche.

MEZZI E STRUMENTI

Per lo studio degli argomenti proposti si sono utilizzati il vol.B di “Lineamenti di matematica” della

Ghisetti e Corvi usato nella classe IV ed il testo “PROBABILITA’ E STATISTICA

DESCRITTIVA’ ” di Bergamini - Trifone modulo alfa + beta giallo edito da Zanichelli.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

La verifica si è articolata nei seguenti momenti :

1. Osservazione sistematica degli alunni durante il lavoro in classe.

2. Somministrazione periodica di:

Prove scritte per la soluzione di brevi quesiti teorici e applicativi.

Prove scritte richiedenti la soluzione di problemi articolati.

Interrogazioni.

Simulazione di terza prova.

La valutazione esprimerà il livello complessivo raggiunto dagli allievi, rispettando le indicazioni del

Collegio docenti che prevedono voti da 1 a 10.

Ai fini della valutazione degli allievi si sono considerati i seguenti indicatori:

1. Conoscenza degli argomenti.

2. Applicazione consapevole delle regole studiate.

3. Capacità organizzativa delle conoscenze.

4. Uso del linguaggio specifico.

5. Regolarità nell’impegno, nell’attenzione e nello studio.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato in funzione dell'impegno

manifestato, della responsabilità e serietà di studio. Pertanto alcuni allievi hanno raggiunto una

buona / ottima autonomia nella gestione ed applicazione delle conoscenze acquisite in modo

pertinente e corretto mentre altri evidenziano difficoltà, anche relative a lacune pregresse, ed

incertezze nell'utilizzo appropriato delle argomenti esaminati.

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ENOLOGIA

INSEGNANTE: Prof.ssa Tiziana De Benedetto

Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Franca Zaniboni

OBIETTIVI PREFISSATI

Gestire la vinificazione, valorizzando gli aspetti qualitativi e assicurando sicurezza e

tracciabilità ST1, ST5, ST7, L2

Documentare le attività di cantina e redigere relazioni tecniche ST3, ST7, L2

Individuare le normative del settore enologico ST3

Individuare interventi per la valorizzazione del prodotto ST2, ST5, ST7

Analizzare il valore ed i rischi delle varie soluzioni tecniche ST5

Definire i rapporti tra qualità e tecnologie vinificatorie

Organizzare i controlli relativi all’andamento delle fermentazioni e sul prodotto finito

Organizzare processi di stabilizzazione e affinamento al fine del miglioramento qualitativo

CONTENUTI

MOD.1

Composizione chimica dell’uva ed evoluzione dei componenti dell’uva nella fase di

maturazione

I parametri chimici della vendemmia

Composizione chimica del mosto

Riscontri chimico-analitici sul mosto

Tecniche di ammostamento

Correzioni del mosto

Anidride solforosa

MOD.2

Aspetti chimici e microbiologici delle attività fermentative

Controllo dei processi trasformativi e monitoraggio chimico-analitico

Principali tecnologie di vinificazione (v. in rosso, in bianco, rosato e con macerazione

carbonica)

MOD.3

Processi di conservazione e affinamento: cure e correzioni, stabilizzazioni e chiarifiche

Processo di invecchiamento

Composizione chimica finale e riscontro analitico dei principali costituenti del vino

MOD.4

Classificazione dei vini; vini speciali (la spumantizzazione)

Difetti, alterazioni e malattie dei vini

Riscontro analitico

Analisi chimico-analitiche:

a. Analisi del mosto

Zuccheri: metodi fisici (densimetrico e rifrattometrico), metodo chimico (zuccheri riduttori)

Grado alcolico probabile

Acidità totale

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Indice di maturazione,

Anidride solforosa totale.

b. Analisi dei vini

Grado alcolico: metodo ebulliometrico per distillazione e densimetria (Gibertini)

Zuccheri totali

Acidità totale, volatile e fissa

pH

Anidride solforosa totale e libera

estratto secco totale, netto e ridotto

Ceneri

Alcalinità delle ceneri.

METODI

Oltre alla lezione frontale (di esposizione, di sintesi e schematizzazione) sono state svolte delle

esercitazioni tecnico-laboratoriali “ di analisi “ e delle lezioni (occasionali, in concomitanza con

alcune operazioni) di carattere applicativo presso la cantina dell’Istituto. Infine la classe è stata

ospite di una cantina del consorzio del Lugana e di alcune cantine durante la visita d’istruzione in

Campania.

MEZZI E STRUMENTI

Libro di testo (“Chimica viticolo-enologica” di M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F.

Spagnoli)

Materiale multimediale e schede estratti da altri testi (in particolare “Enologia” di P. Cappelli,

V. Vannucchi e “Trattato di enologia” di J. Ribereau – Gayon), da riviste di settore e portali web

dedicati.

Ovviamente sono stati utilizzati mezzi e strumenti del laboratorio di chimica.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Sono state svolte 2 verifiche scritte per trimestre, di cui 1 nel 3°trimestre come prova simulata

dell’esame di stato; le prove scritte sono state impostate come relazione tecnica al fine di valutare il

livello di capacità ed abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e nel valutare i processi di

vinificazione e, nell’ultimo trimestre, come domande sintetiche in analogia alla terza prova

d’esame. Di seguito la griglia di valutazione utilizzata.

Le verifiche orali, finalizzate a verificare la conoscenza teorica delle nozioni, sono state svolte in

continuo con modalità time sharing.

La valutazione finale scaturisce anche dall’osservazione continua e sistematica dell’impegno,

dell’interesse, della partecipazione.

Infine sono state svolte delle prove pratiche di laboratorio: una prova sommativa per trimestre.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha raggiunto gli obiettivi finali in modo diversificato:

o un gruppo di studenti, motivato e dotato di metodo di studio, oltre che di autonomia e

capacità organizzativa, ha raggiunto con facilità ed in modo ottimale se non brillante gli

obiettivi prefissati;

o un gruppo, il più consistente, poco abituato ad un impegno costante e non sostenuto da

sufficiente motivazione, ha lavorato solo su sollecitazione ma ha raggiunto tutti gli obiettivi

prefissati anche se minimi;

o infine un gruppo di studenti, penalizzati da lacune pregresse e da carenze metodologiche,

manifesta tuttora difficoltà nell’applicazione delle procedure biochimiche e nei collegamenti

intra/interdisciplinari ed il profitto finale risulta appena sufficiente.

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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

INSEGNANTE: Prof.ssa Tiziana De Benedetto

OBIETTIVI PREFISSATI

Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali ST6

Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili, saper gestire attività produttive

e trasformative valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e saper realizzare attività

promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche

territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente ST1, ST2, ST7

Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore

ambientale ST3

Rilevare le strutture ambientali e territoriali

Individuare le diverse attitudini territoriali mediante idonei sistemi di classificazione

Individuare interventi di difesa dell’ambiente e della biodiversità

Individuare ed interpretare le normative ambientali e territoriali

Individuare i canali di collaborazione con enti e uffici territoriali

CONTENUTI

METODI

Lezione frontale di esposizione, di sintesi, di schematizzazione.

Utilizzo di tecniche di didattica breve (causa tempistica molto ridotta).

Lezione frontale con supporto multimediale.

La disciplina è stata affrontata riferendosi all’agro-sistema viticolo ed utilizzando esemplificazioni

pratiche ed applicative sempre di settore (viti-vinicolo).

MEZZI E STRUMENTI

Libro di testo (“Gestione dell’ambiente e del territorio” di E. Stoppioni)

Caratteristiche dell’ambiente, del territorio e del paesaggio

o Definizioni paesaggistiche di base

o Cenni di ecologia del paesaggio

o Criteri di classificazione (climatica, habitat, paesaggistica, uso del suolo)

o Ecosistema ed agro-ecosistema

o Sistemi Informativi Territoriali (SIT)

Risorse ambientali, problematiche connesse e ruolo dell’attività agricola

o La tutela delle acque e gestione sostenibile nell’agro-ecosistema

o La tutela del clima e dell’aria e ruolo dell’agricoltura

o La tutela del suolo e la gestione sostenibile nell’agro-ecosistema

o La gestione dei rifiuti; biogas e compostaggio

o La tutela della biodiversità e ruolo dell’agricoltura

Agro-ecosistema: caratteristiche e tecniche di gestione eco-compatibili (agricoltura integrata,

biologica, conservativa); applicazione nel settore vitivinicolo dei principi di A.B. (Reg.203/12)

Normativa comunitaria, nazionale e regionale con particolare attenzione alla nuova PAC

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Materiale multimediale e schede estratti da altri testi e/o portali specifici (es. ISPRA, ARPA,

SIT)

Laboratorio informatico (utilizzo dei portali SIT)

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Sono state svolte complessivamente 6 verifiche scritte a domanda aperta (2 per trimestre) di cui una

nel 3° trimestre come simulazione della terza prova dell’esame di stato.

Le verifiche orali sono state effettuate con modalità continua (time sharing) al fine di testare la

conoscenza teorica degli argomenti.

Nella valutazione finale concorre anche l’osservazione sistematica e continua dell’impegno, della

partecipazione e dell’interesse.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha complessivamente raggiunto tutti gli obiettivi minimi; il livello raggiunto è invece

assai differenziato in base sia all’interesse personale degli studenti (molto disomogeneo) sia alle

conoscenze propedeutiche pregresse anch’esse molto disomogenee e non sempre sufficienti per la

comprensione e per la sintesi multidisciplinare richiesta dalla disciplina.

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VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE

DOCENTE: Prof. Antonio Gerbino

INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof. Giuseppe Prati

COMPETENZE PREFISSATE

Identificare e descrivere le caratteristiche significative di contesti ambientali vocati alla

viticoltura.

Saper gestire un vigneto effettuando scelte colturali che valorizzano gli aspetti qualitativi dei

prodotti nel rispetto dell’ambiente.

Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore

viticolo.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

ABILITA’ DA RAGGIUNGERE

Rilevare le differenze ampelografiche fra specie e varietà di vite.

Rilevare le fasi fenologiche che caratterizzano la biologia della vite.

Organizzare il calendario degli interventi colturali.

Identificare i sintomi relativi alle principali avversità biotiche e saper organizzare gli opportuni

interventi di lotta.

Individuare le normative sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e la tutela ambientale che

riguardano il settore viticolo.

CONTENUTI

LA VITE

IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE

- Origine e diffusione in Italia e nel mondo.

- Destinazione del prodotto.

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

- Caratteristiche e suddivisione del genere Vitis

- Classificazione della vite europea.

ANATOMIA

- Radice

- Fusto

- Gemme

- Infiorescenza e fiore

- Frutto.

CICLI E FASI FENOLOGICHE

- Ciclo vitale

- Ciclo biennale di fruttificazione

- Ciclo annuale

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- Vegetativo: pianto, germogliamento, accrescimento germogli, formazione foglie e

gemme, maturazione dei tralci e caduta delle foglie.

- Riproduttivo: differenziazione gemme, macro e microsporogenesi, fioritura,

impollinazione, fecondazione, allegagione, accrescimento del frutto e

maturazione.

-

PROPAGAZIONE DELLA VITE

- Richiami di moltiplicazione vegetativa: talea ed innesto

- Problematiche legate all’arrivo della Fillossera.

- Ibridi produttori.

- I portinnesti della vite:

- Requisiti di un portinnesto ideale.

- Nomenclatura e classificazione.

- Il vivaio specializzato in viticoltura:

- Struttura.

- Classificazione del materiale prodotto.

- Procedura per ottenere barbatelle innestate certificate.

MIGLIORAMENTO GENETICO E PATRIMONIO VARIETALE

- Tecniche di miglioramento:

- Autofecondazione.

- Incrocio inter ed intraspecifico.

- Selezione clonale.

- Patrimonio varietale:

- Caratteristiche e classificazione delle varietà in funzione della diffusione e dell’utilizzo

del prodotto.

- Registro Nazionale delle Varietà.

ESIGENZE PEDOCLIMATICHE

- Zone viticole europee e relativi requisiti minime delle uve in esse prodotte.

- Esigenze foto- termiche ed idriche.

- Esigenze pedologiche.

IMPIANTO DEL VIGNETO

- Analisi del terreno e correzioni delle eventuali anomalie rilevate.

- Scelta della varietà e del portinnesto.

- Epoca d’impianto.

- Operazioni d’impianto:

- Livellamento del terreno.

- Ripuntatura o scasso.

- Concimazione di fondo.

- Affossatura o drenaggio.

- Affinamento del terreno.

- Squadratura e picchettamento piantamento e cura delle piantine.

- Senescenza del vigneto, espianto e problematiche relative al reimpianto

SISTEMI DI ALLEVAMENTO DELLA VITE

- Fattori che influenzano la scelta della forma di allevamento.

- Fertilità delle gemme e carica.

- Densità d’impianto.

- Tipi di impalcature e relativi materiali.

- Principi generali sulla potatura di allevamento.

- Classificazione e caratteristiche delle principali forme di allevamento:

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- Alberello.

- Guyot.

- Capovolto e doppio capovolto.

- Cordone speronato.

- Sylvoz e Casarsa

- Pergole.

- Tendone.

- Forme idonee alla meccanizzazione integrale: G. D. C., cortina semplice

POTATURA DI PRODUZIONE

- Potatura invernale o secca:

- Periodo di esecuzione.

- Tipi di intervento in funzione della forma di allevamento adottata.

- Potatura verde:

- Finalità degli interventi.

- Interventi: cimatura, scacchiatura, sfemminellatura, legature, sfogliature, diradamento dei

grappoli e incisioni anulari.

- Potatura meccanica: caratteristiche e classificazione delle macchine utilizzate.

- Utilizzo dei sarmenti.

CONCIMAZIONE

- Concimazione d’impianto.

- Concimazione di produzione:

- Macroelementi principali: effetti fisiologici sullo sviluppo della vite.

- Esigenze nutritive: analisi del terreno e diagnostica fogliare.

- Modalità e tipi di concimi.

- Norme che disciplinano l’uso dei concimi.

IRRIGAZIONE

- Sintomi da carenze ed eccessi idrici

- Consumo idrico unitario.

- Irrigazione ordinaria per le uve da tavola:

- Esigenze fisiologiche.

- Metodi irrigui utilizzati.

GESTIONE DEL SUOLO

- Vantaggi e svantaggi delle seguenti tecniche di controllo delle erbe infestanti:

- Lavorazioni meccaniche.

- Diserbo chimico totale e parziale.

- Pacciamatura.

- Inerbimento.

VENDEMMIA

- Epoca di raccolta:

- Indici pratici e indici scientifici per la valutazione del grado di maturazione.

- Differenza tra maturazione fisiologica e maturazione tecnologica

- Raccolta e conferimento in cantina:

- Vendemmia manuale e/o agevolata.

- Vendemmia meccanica:

- Struttura e funzionamento di vendemmiatrici a scuotimento orizzontale e a

scuotimento verticale.

- Forme di allevamento adatte alla raccolta meccanica.

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- Caratteristiche varietali che agevolano la raccolta meccanica.

- Influenza del tipo di raccolta sulla qualità delle uve conferite.

DIFESA DELLA LA VITE

RICHIAMI DI FITOIATRIA

- Mezzi e metodologie di lotta:

- Interventi agronomici.

- Interventi con mezzi fisici e meccanici.

- Interventi con mezzi legislativi.

- Lotta biologica, microbiologica e biotecnologica.

- Interventi con mezzi chimici:

- Caratteristiche dei prodotti fitosanitari.

- Classificazione degli agrofarmaci.

- Norme legislative vigenti relative all’acquisto, conservazione e all’ uso

degli agrofarmaci.

- Principali fungicidi e insetticidi usati in viticoltura.

- Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci.

AVVERSITA’

- Classificazione:

- Principali avversità abiotiche (cause, sintomi ed eventuali rimedi):

- Grandine.

- Disseccamento apicale del rachide.

- Clorosi ferrica.

- Principali avversità biotiche:

- Agenti di malattia (identificazione e sintomi, ciclo biologico ed epidemiologia, tecniche e

metodologie di lotta):

- Funghi:

- Peronospora della vite.

- Oidio o Mal bianco della vite

- Muffa grigia o Botrite

- Mal dell’esca o Apoplessia.

- Marciume nero o Black-rot.

- Marciume acido.

- Fitoplasmi:

- Flavescenza dorata.

- Agenti di danno (identificazione e danno, ciclo biologico e lotta):

- Insetti:

- Tignoletta della vite.

- Tignola della vite.

- Fillossera della vite.

ESERCITAZIONI AZIENDALI

Gli allievi hanno collaborato in modo attivo alla gestione del vigneto presente in Istituto

effettuando materialmente molte delle operazioni colturali.

METODI

Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad

abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice

memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo

autonomo.

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Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni nel vigneto e le visite didattiche, durante

le quali gli allievi hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo

teorico.

MEZZI E STRUMENTI

Libro di testo: Valli - Corradi “Coltivazioni Arboree” - Edagricole

Appunti e schede riassuntive fornite dal docente.

Vigneto dell’Istituto

TEMPI

I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a

causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni

interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe. Inoltre, non è stato

possibile utilizzare l’intero monte-ore poiché, alcune di esse, sono state assegnate, dal CdC, per

l’attuazione di alcuni progetti.

Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state

effettuate mediante verifiche scritte integrate da prove orali.

Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C.d C.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla

maggioranza della classe. Solo alcuni allievi denotano delle incertezze nell’uso del lessico specifico

e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.

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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

DOCENTE: Prof. Antonio Gerbino

INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Franca Zaniboni.

COMPETENZE PREFISSATE

Individuare ed applicare le opportune tecniche di indagine per poter effettuare una corretta

diagnosi fitopatologica.

Gestire il processo di vinificazione dal punto di vista microbiologico sapendo discriminare tra

microrganismi utili e quelli responsabili di alterazione dei mosti e dei vini.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

ABILITA’ DA RAGGIUNGERE

Produrre diagnosi sulla base delle sintomatologie conosciute.

Utilizzare il microscopio a fini diagnostici.

Saper effettuare colture microbiche in laboratorio.

Saper determinare la carica microbica di un mosto.

Riconoscere gli agenti delle trasformazioni al microscopio.

Saper ottenere un mosto muto

Saper preparare colture starter.

Individuare gli agenti delle alterazioni al microscopio.

CONTENUTI

PATOGENESI DELLE MALATTIE INFETTIVE

- Classificazione delle fitopatie.

- Concetto di malattia e di danno.

- Diagnostica fitopatologica.

- Sintomatologia.

- Fasi pre-infezionali, fasi post-infezionali, manifestazione dei sintomi ed esito della malattia.

- Endemia, epidemia e pandemia.

MICOPATOLOGIA

‑ Ruolo dei funghi negli ecosistemi.

‑ Classificazione dei funghi.

‑ Morfologia e riproduzione dei funghi.

‑ Patogenesi delle malattie fungine.

‑ Caratteristiche e cicli biologici delle seguenti sottodivisioni: Mastigomycotina,

Ascomycotina, Basidiomycotina e Deuteromycotina

I MICROBI

- Definizione di microbo.

- Richiami sulla struttura di una cellula batterica e di una cellula di lievito.

- Lo sviluppo dei microbi: cellule quiescenti, moltiplicazione cellulare, colture pure, i ceppi tipo

e le collezioni.

- Lo sviluppo delle colture pure e i fattori che lo influenzano.

- La nutrizione dei microbi: composti essenziali, mezzi nutritivi artificiali.

- Azione dell’aria sui microbi: respirazione e fermentazione.

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- Gli antifermentativi: definizione, principali antisettici, dosi d’impiego e relativa azione,

tossicità e legislazione.

I LIEVITI

- Definizione.

- Classificazione: lieviti sporigeni e asporigeni, lieviti d’interesse enologico.

- Fattori che influenzano lo sviluppo dei lieviti: temperatura, azione dell’ossigeno, sostanze

nutritive, mezzi e terreni nutritivi.

- La fermentazione alcolica: biochimismo, prodotti secondari.

- Fermentazione spontanea dei mosti: lieviti interessati, andamento e successione delle

fermentazioni.

- Interventi sulla fermentazione dei mosti: impiego dei lieviti selezionati, fermentazioni scalari,

metodo super-quattro, pasteurizzazione e impiego di anidride solforosa.

- Lieviti selezionati: definizione, miglioramento genetico e regolamentazione

- Caratteristiche enologiche dei lieviti.

I BATTERI

- Classificazione.

- Batteri acetici e batteri lattici: caratteristiche generali delle specie d’interesse enologico, fattori

condizionanti il loro sviluppo, mezzi nutritivi artificiali, biochimismo della fermentazione

acetica, e di quella malo-lattica.

ESERCITAZIONI DI LABORATORIO

- Analisi microscopica dei lieviti, batteri e muffe d’interesse enologico: preparazione dei vetrini,

osservazione delle cellule.

- Analisi microbiologica del mosto non in fermentazione su piastra per la ricerca dei lieviti

indigeni.

- Analisi microbiologica del mosto in fermentazione su piastra per evidenziare la purezza dei

lieviti selezionati.

- Analisi microbiologica dei vini: determinazione del contenuto di lieviti, batteri acetici e batteri

lattici.

- Impiego delle membrane filtranti nell’analisi microbiologica dei vini e dell’acqua potabile

della cantina.

- Determinazione dell’indice microbico dell’aria(IMA) dei vari locali scolastici (cantina,

palestra, aula e laboratorio).

- Colorazione di Gram

- Preparazione di terreni di coltura.

METODI

Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad

abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice

memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo

autonomo.

Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni in laboratorio durante le quali gli allievi

hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo teorico.

MEZZI E STRUMENTI

Appunti e schede riassuntive fornite dal docente

Laboratorio di chimica

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TEMPI

I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a

causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni

interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe.

Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state

effettuate mediante verifiche scritte e pratiche, integrate da prove orali.

Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C. d C.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla

maggioranza della classe. Solo alcuni allievi denotano delle incertezze nell’uso del lessico specifico

e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.

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ECONOMIA ESTIMO MARKETING E LEGISLAZIONE - EEML

2 ore settimanali = 66 ore annue

INSEGNANTE: Prof. Alberto Bonaspetti

Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Giulia Zucchi

COMPETENZE

ST1: Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili.

ST2: Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei

prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza.

Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica utilizzando un

linguaggio orale e scritto appropriati.

Saper prendere motivate decisioni argomentando criticamente le proprie tesi.

ST3: Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali,

relative alle attività agricole integrate.

ST7: Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari

collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente.

ST10: Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione

d’impatto ambientale.

Essere in grado di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali

concrete applicando correttamente formule e procedure risolutive.

ST11: Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli

esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.

Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare manuali,

prontuari, sussidi e banche dati.

ST12: Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei

processi produttivi e dei servizi.

Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali.

L1: Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team

working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di

riferimento.

Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire

analiticamente gli aspetti di un problema a livello personale ed in interazione col gruppo

classe.

ABILITA’

Utilizzare con chiarezza il linguaggio generale e specifico della disciplina sia nelle

esposizioni orali che nella stesura delle relazioni economiche-estimative e di marketing.

Saper applicare criticamente le appropriate formule matematico finanziarie nell’ambito del

processo valutativo.

Conoscere ed sviluppare le doti del perito estimatore.

Comprendere i meccanismi che regolano i mercati, le fonti dati, le metodologie, le

procedure, le normative, gli strumenti connessi alle valutazioni.

Saper inquadrare il problema estimativo, essere in grado di motivare le scelte effettuate,

argomentare le fasi del lavoro.

Sapere redigere ed interpretare il bilancio dell’azienda agraria.

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CONOSCENZE

modulo A: Basi economico finanziarie ed Estimo generale [ore indicative 20]

Paradigmi della matematica finanziaria

Estimo generale:

o Scopi della stima

o Giudizio di stima ed aspetti economici dei beni

o IVS International Valuation Standard

o Procedure sintetiche ed analitiche

o Critiche alla stima analitica.

modulo B: Estimo rurale [ore indicative 21]

Stima dei fondi rustici a colture erbacee

o Stima di un’azienda cerealicola zootecnica a produzione di latte nell’ipotesi di

rimonta interna. (Ripasso del bilancio economico estimativo trattato lo scorso anno)

Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali

Stima delle colture arboree da frutto: coetanee specializzate, promiscue, disetanee assestate

a governo annuo; Vo, Vm, Vss, età del massimo tornaconto.

o Stima del valore reale di un’azienda vitivinicola con procedura mista

o Stima del costo d’impianto di 1 ettaro di vigneto specializzato

o Stima dei costi di produzione dell’uva nelle varie stazioni produttive

o Stima del valore di trasformazione dell’uva in vino

Stima dei miglioramenti fondiari, Analisi costi benefici e riparto delle spese

Modulo C: Estimo legale [ore indicative 20]:

Stima dei danni da incendio e da grandine

o Stima dei danni da incendio ad un fabbricato

o Stima dei danni da grandine

Stima delle servitù prediali

Stima delle espropriazioni per pubblica utilità: Testo unico emanato con D.P.R. 327/2001

modificato ed integrato a seguito della sentenza Corte Costituzionale 181/2011: cenni alle

procedure d'esproprio. Calcolo delle indennità di esproprio.

Modulo D: Marketing [ore indicative 5]

Marketing: concetti, strumenti, pianificazioni, obiettivi, strategie e problematiche con

riferimento soprattutto al marketing agroalimentare.

METODI e RISULTATI OTTENUTI

Sono ispirati sulla metodologia scientifica basata sul proporre agli alunni una serie di

stimoli al fine di attivare processi interattivi docente-discente che favoriscono il potenziamento

delle capacità percettive orientando l’apprendimento verso l'individuazione e risoluzione di

problemi insiti in ciascuna unità didattica proposta.

In sostanza si è cercato di abituare i ragazzi non alla semplice memorizzazione e

ripetizione di paradigmi - peraltro essenziali - ma soprattutto alla concettualizzazione di fatti,

fenomeni, sistemi riguardanti la sfera economico-estimativa-legislativa e di marketing.

La partecipazione non è stata corale e propositiva; solo i più motivati hanno dato il loro contributo

critico costruttivo.

I risultati raggiunti in termini di competenze, abilità e conoscenze sono stati nel complesso discreti

per circa la metà degli alunni, un quarto ha raggiunto buoni o eccellenti livelli di preparazione ed un

quarto mostra carenze più o meno gravi o diffuse e mancati recuperi di alcuni moduli del

programma.

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MEZZI E STRUMENTI

Il testo in adozione – “Corso di economia, estimo, marketing e legislazione” di Stefano

Amicabile vol. 2 ed. Hoepli – è stato integrato o sintetizzato con gli appunti di lezione, fotocopie di

esercitazioni, schemi esplicativi, bilanci, diagrammi e quadri sinottici pertinenti gli argomenti

trattatati nel corso del corrente anno scolastico.

Tutto il materiale didattico prodotto dal docente e dagli allievi è stato condiviso tramite

la mail di classe.

TEMPI

Sono stati proporzionati agli argomenti svolti ed alle scansioni create dal normale

calendario scolastico.

Le molteplici attività programmate in Istituto - CLIL, tempi dedicati al recupero delle

lacune emerse nella varie prove con conseguente temporaneo rallentamento dei tempi programmati

per l’ordinaria attività didattica, conferenze con esperti, esercitazioni tecnico pratiche, alternanza

scuola lavoro, visite e viaggi d’istruzione convegni, partecipazione a spettacoli o eventi sportivi - se

da un lato hanno certamente arricchito la proposta formativa è pur vero che hanno ulteriormente

eroso il già poco tempo dedicato alle lezioni frontali previsto dal riordino scolastico. Di fatto le ore

effettive svolte in classe sono risultate pari a circa i due terzi di quelle nominali programmate ad

inizio anno.

La frequenza alle lezioni è stata per quasi tutti gli studenti regolare mentre la

partecipazione e l'impegno sono risultati nettamente differenziati: per alcuni produttivi e

collaborativi per altri discontinua.

CRITERI ADOTTATI AI FINI VALUTATIVI

Le valutazioni fanno riferimento al POFT d’Istituto e sono state articolate in:

4 verifiche scritte distribuite in tre trimestri

1 prova per classi parallele con tre domande scritte a risposta breve (5 righe)

Almeno una verifica orale per ogni allievo

In aggiunta alle ordinarie verifiche scritte sono state predisposte alcune verifiche di

recupero che, se da un lato hanno permesso per i più il recupero delle pregresse lacune dall’altro

hanno rallentato non poco la normale programmazione delle frontali lezioni curricolari. Ne hanno

sofferto soprattutto gli spazi dedicati alle valutazioni orali.

Per la valutazione è stata misurata la qualità della performance ottenuta dagli alunni

ossia il livello raggiunto nella conoscenza, comprensione ed applicazione degli argomenti proposti e

delle competenze acquisite in ciascun modulo di lezione svolto.

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TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI

INSEGNANTE: Prof. Giorgio Albertini

Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Prati

L’attività didattica e la programmazione è stata fortemente influenzata dalla discontinuità

metodologica determinata dal cambio di docenza.

Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali, supportate dall’utilizzo di audio - visivi

con diapositive, slide, videocassette, appunti e schede con mappe concettuali definite, materiale di

laboratorio e esercitazioni in azienda.

Agli alunni sono stati forniti appunti, fotocopie e file di materiale didattico su alcuni argomenti

specifici.

Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appunti dal libro di Zootecnia speciale del prof.

Succi.

OBIETTIVI PREFISSATI

Conseguire un livello di conoscenze tale da permettere all’alunno di saper individuare e

analizzare le diverse problematiche della disciplina, correlando i vari argomenti, anche con

contenuti di altre discipline, dimostrando capacità di affrontare, sviluppare e risolvere

autonomamente un semplice problema pratico sulla tecnica di allevamento della specie bovina e

suina esprimendosi in modo preciso e pertinente utilizzando correttamente un linguaggio tecnico –

scientifico e di sviluppare commenti critici in modo pertinente.

CONTENUTI

La vastità degli argomenti in relazione al monte ore a disposizione ha imposto scelte non

sempre facili ma inevitabili sul programma da effettuare, limitando il livello di approfondimento, in

alcuni casi, a dei semplici accenni.

BOVINI

- Valutazione degli alimenti: analisi chimica, la digeribilità ed i fattori che la influenzano,

l’ingestione nei ruminanti, i principali sistemi di valutazione dell’energia degli alimenti (Unità

Amido, U.F. classica, U.F.L. e U.F.C.

- Significato biologico dei principi alimentari

- Ormoni ed enzimi, fattori sconosciuti della crescita, promotori di performance, antibiotici e

sostanze tampone, Relazione Nutritiva.

- Alimentazione del bestiame: utilizzazione dell’energia, utilizzazione dell’azoto proteico e non

proteico, proteine by-pass, degradabilità delle proteine, proteine protette, aminoacidi protetti,

utilizzazione dei minerali e delle vitamine; il razionamento, fabbisogni energetici, proteici,

minerali e vitaminici per le vacche in lattazione, asciutta e bestiame da rimonta (manze). Esempi

di razionamento.

- Utilizzazione zootecnica dei cereali foraggeri: utilizzazione del silomais nell’alimentazione della

vacca da latte e del bovino da carne, utilizzazione dell’insilato di pannocchie di mais e del

pastone di granella di mais.

- La conservazione dei foraggi: essicamento in campo e fienagione, foraggi disidratati,

insilamento.

- Principali foraggi di leguminose e di graminacee

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- Moderne problematiche relative agli indirizzi del razionamento della vacca da latte e della

somministrazione degli alimenti: alimentazione liquida, supplementi liquidi miscelati

all’unifeed, alimenti liquidi nel rumine, alimenti liquidi nell’abomaso tramite la doccia esofagea.

- Produzione del latte: i fattori che hanno influenza sulla produzione del latte, la qualità del latte,

l’asciutta, la mungitura, la stabulazione libera, mastite.

- Errori alimentari e disordini fisiologici: dislocazione dell’abomaso, timpanite, indigestione acuta

da acidosi, tossicosi da eccesso proteico, tossicosi da urea, chetosi, collasso puerperale.

- Fecondità ed efficienza riproduttiva dei bovini: efficienza riproduttiva ed intervallo interparto,

ipofecondità (cause di natura genetica e di natura alimentari, ecc.).

- Fecondazione artificiale: raccolta del materiale spermatico, preparazione e conservazione,

inseminazione, applicazione nella zootecnia moderna, sincronizzazione dei calori, embryo-

tranfert, fecondazione naturale, scelta del toro, efficienza riproduttiva, calore, diagnosi di

gravidanza, gestazione, parto.

- Bovini: *principali razze con prevalente produzione di latte, allevate in Italia (Pezzata Nera o

Frisona italiana, Bruna , razze a duplice funzione (Pezzata Rossa italiana, Grigio Alpina, Bruna

di Rendeva, Valdostana), razze italiane da carne (Piemontese, Marchigiana, Romagnola,

Chianina, Marremana), razze da carne francesi (Charolaise, Limosine, Aubrac, Salers, Blonde

d’Aquitaine), Blue-Belga.

- Produzione della carne con razze specializzate da carne ed incroci di prima generazione

(meticci).

- Produzione della carne bovina: la produzione del vitellone, bovini da macello, tecnica di

allevamento, alimentazione.

- Sistemi di stabulazione e cenni sulle principali tipologie di stalla.

- Alimentazione del vitello e svezzamento: allevamento del vitello, ruolo della doccia esofagea,

alimentazione lattea e digestione dei glucidi, lipidi, protidi, somministrazione del colostro,

somministrazione del latte, preparazione della polvere di latte, tecnica di svezzamento precoce.

- Allevamento del vitello a carne bianca: tipo di allevamento, razze utilizzate, alimentazione, tipi

di ricoveri.

- Cenni ai principali problemi sanitari dell’allevamento bovino, igiene zootecnica e benessere

animale.

- Caratteristiche morfologiche della bovina da latte e del bovino da carne.

*Le principali razze bovine sono state trattate specificatamente durante lo scorso anno scolastico

dal Collega dello scorso anno scolastico, anticipando alcuni argomenti in conseguenza della

riduzione dell’orario di lezione in quinta classe.

SUINI

L’argomento è stato trattato in modo superficiale per il limitato tempo a disposizione

rappresentando le principali problematiche economiche, strutturali, gestionali, tecniche e sanitarie

dell’allevamento.

Si è differenziata la diversa tipologia con preferenza per l’allevamento del suino pesante destinato

alla trasformazione in prosciutti e salumi.

MEZZI E STRUMENTI

Appunti del Docente e dal libro del Prof. Succi di Zootecnia speciale, fotocopie di materiale

didattico, schede, slide e file con trattazione di argomenti specifici.

Rispetto alla programmazione iniziale di Dipartimento e del Docente, per motivazioni

diverse ed evidenziate nei Consigli di Classe, il programma ha subito una riduzione e per i suini si è

fatta una trattazione parziale e non approfondita.

Si sono utilizzate le attrezzature del laboratorio e svolte attività pratiche in stalla sulla

mungitura, alimentazione delle vacche, allattamento dei vitelli e sulla morfologia delle bovine da

latte.

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VERIFICHE

Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo numero di

verifiche, sia orali che scritte attraverso le quali lo studente doveva dimostrare di sapere

comprendere il quesito e proporre una soluzione con un corretto uso del linguaggio tecnico

scientifico.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi formativi prefissati non sono stati raggiunti in modo adeguato, con una

differenziazione netta fra chi ha manifestato notevoli difficoltà di comprensione ed orientamento o

li raggiunti in modo superficiale e chi (pochi) li ha raggiunti in modo pieno.

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SCIENZE MOTORIE

DOCENTE. Prof. Giancarlo Ardesi

FINALITA’ SPECIFICHE DELLA MATERIA

Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la

formazione di una personalità equilibrata e stabile.

Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita.

Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle

capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari.

Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire l’acquisizione

di capacità trasferibili all’esterno della scuola.

Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione della

capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.

OBIETTIVI GENERALI

1. MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ MOTORIE

Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali).

Consapevolezza dei percorsi effettuati.

2. APPRENDIMENTO MOTORIO

Rielaborazione degli schemi motori.

Conoscenza e pratica delle attività sportive.

Affinamento delle funzioni neuromuscolari.

Acquisizione di capacità operative e sportive.

3. ASPETTI TEORICO PRATICI

Conoscenza e pratica delle attività sportive.

Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni.

Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute.

Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati.

OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO

Considerata la particolare struttura della disciplina gli obiettivi minimi prefissati sono,

oltre al miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in alcuni casi

soggettivamente:

Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico.

Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare.

Affinamento della coordinazione.

Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria.

Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare.

Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie situazioni

ambientali.

Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di pronto

soccorso.

Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di volontà e il

coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa.

OBIETTIVI TRASVERSALI

Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di

classe.

CONTENUTI

Scansione quadrimestrale dei contenuti

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Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica.

Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito.

Esercizi di affinamento della coordinazione.

Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare.

Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi.

Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico.

Atletica leggera : corse salti lanci.

Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio.

Parte teorica: anatomia applicata all’educazione fisica, norme generali di pronto soccorso,

educazione alimentare, teoria dell’allenamento, traumatologia dello sport, studio analitico del

movimento.

METODI D'INSEGNAMENTO

Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro

Osservazione ed analisi dell'alunno per stabilire il reale livello psicomotorio.

Presentazioni delle attività in modo tale da sollecitare l'interesse dell'alunno, motivandone i

contenuti ed i fini.

Guida dei tentativi e delle ripetizioni

Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi dell'esecuzione che nella quantità.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe nel complesso ha raggiunto gli obiettivi prefissati.

Valutazione complessivamente buona per la totalità della classe.

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RELAZIONE FINALE PROGETTO CLIL

Referente del progetto: Prof.ssa Scifo Paola

Docenti coinvolti nel progetto: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego

Obiettivi

Il progetto Content and Language Integrated Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di

implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di

studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato.

Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di

loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa

possibile.

Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di comprendere ed approfondire i contenuti

disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua

straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese

riguardo argomenti specifici.

Programmazione

Sono state organizzate tre uscite per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere ad ogni

gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare offerta

dall’Istituto.

1. Settore allevamenti e coltivazioni in pieno campo: allevamento del bestiame da carne e da

latte, alimentazione, produzione del latte e filiera del latte, coltivazioni principali in pieno

campo e produzione degli alimenti per la stalla, smaltimento dei reflui zootecnici.

2. Settore florovivaistico: produzioni floricole principali in serra e ambiente protetto delle

coltivazioni vivaistiche in vaso e pieno campo, manutenzione del verde pubblico e privato,

impianti di giardini e parchi, riconoscimento delle principali essenze arboree, arbustive ed

erbacee utilizzate in campo ornamentale, riconoscimento delle principali specie arboree,

arbustive ed erbacee utilizzate nel campo della difesa ambientale, ripristino del verde per la

tutela dell’ambiente, parchi e giardini.

3. Settore vitivinicolo: coltivazione e allevamento della vite e relative pratiche colturali, uso di

mezzi, macchine e svolgimento delle principali operazioni in vigneto. Raccolta e

lavorazione delle uve, processi di vinificazione, spumantizzazione, cura del vino,

imbottigliamento e vendita, fino agli aspetti commerciali della produzione vinicola italiana

Il progetto è stato suddiviso come segue:

CLASSE ORE IN SERRA ORE IN STALLA ORE IN VIGNETO

5AP 4 4 4

5BP

5CP 4 4 4

5AV 2 2 8

5AT

5BT 4 4 4

5DP 4 4 4

Le ore dedicate ai singoli settori sono state raggruppate in un'unica mattinata mensile per ogni

singola classe, dal mese di febbraio al mese di aprile, fatta eccezione per la classe 5AV, che ha

affrontato gli argomenti relativi a Serra e Stalla durante la stessa mattinata, e gli argomenti relativi a

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Vigneto e Cantina in due mattinate distinte (4 ore + 4 ore). Gli incontri destinati al progetto si sono

svolti durante le ore di esercitazione, dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Il calendario degli incontri è stato organizzato come segue:

CLASSE data settore data settore data settore

5AP 17/02 Serra 31/03 Vigneto/Cantina 11/04 Stalla

5AT 24/02 Serra 19/03 Stalla 11/04 Vigneto/Cantina

5AV 27/02 Cantina 21/03 Serra/Stalla 05/04 Vigneto

5BP 29/02 Stalla 18/03 Serra 04/04 Vigneto/Cantina

5BT 11/02 Serra 21/03 Vigneto/Cantina 15/04 Stalla

5CP 11/02 Stalla 04/03 Serra 21/04 Vigneto/Cantina

5DP 26/02 Serra 16/03 Vigneto/Cantina 09/04 Stalla

Svolgimento

Avendo destinato 4 ore consecutive per gli incontri, è stato deciso di dedicare le prima due ore ad

attività da svolgere in classe, al fine di presentare agli studenti una serie di materiali utili per una

revisione di argomenti già trattati con gli insegnanti curricolari, e per un arricchimento del

vocabolario di microlingua, di cui erano già in parte in possesso. Le due ore restanti sono state

invece dedicate alla visita guidata, da parte degli studenti stessi, dei settori oggetto del singolo

incontro, al fine di mettere in pratica quanto rivisto e approfondito durante la parte iniziale. Sia le

prime due ore (teoriche) sia le due ore di visita (pratiche) sono state condotte dagli insegnanti e

dagli studenti esclusivamente in lingua inglese.

Tutti i materiali presentati e analizzati durante gli incontri sono stati forniti agli studenti, e agli

insegnanti curricolari di Lingua Inglese, attraverso la funzione ‘Didattica’ del registro elettronico.

Gli argomenti che sono stati approfonditi durante gli incontri sono i seguenti:

VINEYARD WINERY/CELLAR GREENHOUSE FARMYARD

Vineyard planning

Site and exposure

Microclimate

Terrain and soil

composition

Vine training (Guyot

system)

Vine selection and

propagation

Pruning

Disease and pest

control – pests,

fungi, bacteria and

viruses

Maintenance –

chemical treatments,

weed control and

fertilizers

Harvesting

Pressing

White wine fermentation

Red wine fermentation

Filtration, clarification

and stabilization

Sparkling wine

production

Bottling

Corking

Labelling

Greenhouse structures

Climate control –

ventilation, heating and

shading

Irrigation – drip and

sprinkler systems, spray

Propagation – leaf/stem

cuttings and grafting

Potting – compost and soil

composition

Flowering plants –

herbaceous annuals and

perennials

Cacti and succulents

Bushes/shrubs, climbing

plants/vines, trees

Pest and disease control

Weed control

Dairy farm cowsheds

and barn – structures

Fencing and hedging

Cowsheds and bedding

Fodder production –

hay and silage

Cattle feed – production

and preparation

Nutritional value of

fodder and feed (appeal,

digestibility and

storage)

Hygiene and waste

management – slurry

Milking parlour and

milking process

Artificial insemination,

pregnancy and birth

Livestock management

– bull calves and heifers

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Relazione

Gli studenti hanno mostrato un atteggiamento positivo durante gli incontri, dimostrandosi in

generale collaborativi e impegnati nei confronti del progetto. La comunicazione in lingua inglese è

risultata essere, per alcuni, incentivante a relazionare di argomenti inerenti a settori aziendali diversi

da quelli specifici del proprio indirizzo di studio. A tutti gli studenti è stata offerta l’opportunità di

poter conversare in lingua straniera sia fra di loro, sia con l’insegnante, e in linea generale hanno

lavorato con discreto impegno, seppur talvolta con difficoltà, poiché non abituati a interagire in

inglese per periodi così lunghi.

Durante le ore destinate al progetto si è cercato di valorizzare le capacità espositive degli studenti, il

che ha evidenziato l’abilità di buona parte di loro ad esprimersi in lingua inglese in maniera

accettabile e comprensibile, anche se non sempre formalmente e sintatticamente pienamente

corretta. Hanno acquisito una certa dimestichezza nel relazionare riguardo argomenti specifici del

loro percorso di studi, ma anche ad interagire su argomenti di carattere più generale.

L’unico ostacolo che si è effettivamente incontrato è la gestione delle tempistiche destinate al

progetto, in quanto 4 ore consecutive di conversazione in lingua straniera hanno reso gli ultimi

momenti di ogni singolo incontro più difficili da gestire, sia per quanto riguarda l’attenzione degli

studenti nei confronti degli argomenti proposti, sia per quanto riguarda l’interesse e la

partecipazione degli stessi.

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA

La simulazione della prima prova si è svolta in data 2 maggio 2016. Il testo proposto è stato formulato dal Dipartimento di Lettere del Triennio utilizzando le tipologie e le tracce scelte deal Ministero per l’Esame di Stato A.S.2013/14: - Tipologia A: Analisi del testo letterario, Salvatore Quasimodo -"Ride la gazza, nera sugli aranci" - Tipologia B: Saggio breve o articolo di giornale, Ambito Artistico-Letterario "Il dono". - Tipologia B: Ambito Socio-Economico - "Le nuove responsabilità". - Tipologia B: Ambito Storico-Politico - "Violenza e non-violenza: due volti del Novecento". - Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - "Tecnologia pervasiva". - Tipologia C: Tema storico -"L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze?" - Tipologia D: Tema di ordine generale - "La ricucitura delle periferie di Renzo Piano".

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

INDICATORI VOTO DESCRITTORI

A. ORTOGRAFIA

E MORFO-SINTASSI

Punti 5

1 2 3

4 5

Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici Presenza di errori ortografici e morfosintattici Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto Correttezza generale e buona competenza lessicale

B. CONTENUTO

Punti 5

1 2 3 4 5

Contenuto non attinente alla traccia Traccia sviluppata parzialmente Contenuto adeguato alla traccia Contenuto adeguato ed esaustivo Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità

C. ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO Punti 5

1 2 3 4 5

Elaborato privo di organicità Elaborato semplice, superficiale Elaborato coerente, coeso, ma lineare Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA

In data 13 maggio 2016 verrà somministrata la simulazioni di Seconda prova d’Esame. Il testo proposto per la simulazione è stato formulato dal Dipartimento di Produzioni Vegetali.

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte.

Parte prima

L’impianto di un vigneto è il risultato di una serie di scelte tecniche ed economiche volte al

raggiungimento degli obiettivi quanti-qualitativi individuati dal viticoltore.

Il candidato, dopo aver illustrato le principali caratteristiche di un ecosistema viticolo di sua

conoscenza, tratti delle problematiche dell’impianto, dall’individuazione della giacitura ed

esposizione più idonea fino alla messa a dimora, motivando le scelte adottate.

Parte Seconda

a) Classificare il materiale di propagazione per tipologia e per categoria (colore cartellini).

b) Descrivere il protocollo tecnico di selezione clonale di varietà destinate alla produzione di

uve da vino.

c) Scelta la forma di allevamento opportuna, calcolare la carica di gemme del futuro vigneto.

d) Descrivere una forma di allevamento che sia adatta alla potatura e alla raccolta meccanica.

e) In riferimento alla normativa vigente delineare il corretto iter burocratico da seguire per

effettuare il nuovo impianto.

CRITERI DI VALUTAZIONE

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

COMPLETEZZA

DEI

CONTENUTI

Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia 3

Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della traccia 4

Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma essenziali, generici 5

Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento 6

Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi 7

CORRETTEZZA

TECNICA

DEI

CONTENUTI

Numerosi errori concettuali gravi. 0

Alcuni errori concettuali gravi. 1

Numerose. imprecisioni tecniche non gravi. 2

Alcune imprecisioni tecniche non gravi.- 3

Nessun errore e/o imprecisione tecnica. 4

UTILIZZO

DELLA

TERMINOLOGIA

SPECIFICA

Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria. 0

Terminologia tecnica generica, non specifica. 1

Terminologia tecnica sufficientemente appropriata. 2

Terminologia tecnica appropriata e specifica. 3

Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca. 4

Voto ...…./ 15

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1^SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME

Data: 2 marzo 2016

STRUTTURA PROVA: quesiti a risposta singola (tipologia B); max 5 righe.

Le discipline coinvolte sono:

STORIA

Quesito 1:

Quali caratteri sono comuni ai totalitarismi del Novecento: Stalinismo, Fascismo e Nazismo e,

in particolare, ai due totalitarismi di destra?

Quesito 2:

Illustra i provvedimenti più significativi, assunti in ambito economico, dal regime fascista.

Quesito 3:

Delinea i caratteri della società statunitense durante i “ruggenti anni Venti”.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

USO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

DELLA DISCIPLINA STORICA

Scarso 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Corretto 3

CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente

corretta

3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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EEML

Quesito 1:

Spiega in cosa consiste il valore potenziale all’attualità –Vpa – e come si determina col metodo

matematico.

Quesito 2:

Cosa sono le anticipazioni colturali e quando ne è richiesta la valutazione.

Quesito 3:

Determinazione del Vm col metodo dei redditi passati.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Buona 3

UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente corretta 3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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PRODUZIONI ANIMALI

Quesito 1:

Descrivere sinteticamente la routine di mungitura.

Quesito 2:

Descrivere le prime cure al vitello appena nato.

Quesito 3:

Descrivere l’alimentazione della bovina in asciutta.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA DEI CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Buona 3

UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente corretta 3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

Quesito 1:

Descrivi le fasi in cui è possibile suddividere la patogenesi di una malattia infettiva.

Quesito 2:

Spiega il significato di metagenesi e motiva perché tale processo si riscontra, frequentemente, in

certi funghi.

Quesito 3:

Spiega come la presenza o meno dell’aria possa condizionare lo sviluppo dei lieviti.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA DEI CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Buona 3

UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente corretta 3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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2^SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME

Data: 30 aprile 2016

STRUTTURA PROVA:

‑ Quesiti a risposta singola (tipologia B); max 5 righe.

‑ Quesiti a risposta multipla (tipologia C) per gli allievi DSA e solo per la disciplina

INGLESE

Le discipline coinvolte sono:

MATEMATICA

Quesito 1:

Calcolare in quanti modi possiamo estrarre 3 maschi e 2 femmine dal tuo gruppo classe.

Riporta le formule del calcolo combinatorio atte a risolvere il quesito

Quesito 2:

Elenca le formule per il calcolo sulla somma logica e del prodotto logico di eventi facendo

eventuali distinzioni.

Quesito 3:

Utilizza il teorema di Bayes per il calcolo che segue: Due macchine producono lo stesso pezzo

di ricambio d’auto. La prima produce il 45% del totale e di questi il 90% non ha difetti. La seconda

produce pezzi con difettosità pari al 8%. Estraendo un pezzo a caso nella produzione delle due

macchine, calcola la probabilità che sia difettoso; successivamente la probabilità che, essendo

difettoso, sia stato prodotto dalla prima macchina.

Griglia di correzione

1° domanda 3 punti

2 domanda 3 punti

3 domanda 4 punti

Voto in decimi

Criteri di assegnazione del punteggio

(Percentuale del punteggio da assegnare al singolo esercizio)

%

Conoscenza dei formule e procedimenti e impostazione dei calcoli 50%

Parziale correttezza nello svolgimento Dal 10% al 40%

Piena correttezza del calcolo e conclusione esercizio 50%

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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INGLESE

Answer the following questions using the lines below

1. What are the main psychological aspects related to eating disorders?

2. What does the cheese making process consist of?

3. What do experts think of the Mediterranean diet?

INDICATORI PER LA CORREZIONE Punti

Pertinenza: comprensione dell’argomento e aderenza alle richieste …./0-1

Conoscenza: contenuti della disciplina e abilità interdisciplinare …./1-5

Esposizione: proprietà di linguaggio tecnico e correttezza linguistica …./1-3

Rispetto delle consegne: rispetto delle indicazioni temporali e spaziali …./0-1

Voto finale in decimi

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

ENOLOGIA

Quesito 1:

Classificazione dei composti colloidali del vino.

Quesito 2:

Differenza tra stabilizzazione e chiarificazione di un vino.

Quesito 3:

Origine e funzione enologica dell’aldeide acetica.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Buona 3

UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente corretta 3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Quesito 1:

Principi dell’agricoltura conservativa.

Quesito 2:

La componente verde della PAC: il greening.

Quesito 3:

Principali gas climalteranti prodotti dalle attività agricole.

Indicatori Descrittori Punti

COMPLETEZZA CONTENUTI

Scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Buona 3

UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA

Scarsa 0

Insufficiente 1

Sufficiente 2

Pienamente corretta 3

Voto

Conversione voti da decimi in quindicesimi.

Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3

Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)

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MATERIA DOCENTE FIRMA

Religione Prof. Stefano CIVETTINI

Italiano Prof.ssa Danila DEGLI ANGELI

Storia Prof.ssa Danila DEGLI ANGELI

Matematica Prof.ssa Rita TAFFURI

Gest. Amb. e Territorio Prof.ssa Tiziana DE BENEDETTO

Enologia

Prof.ssa Tiziana DE BENEDETTO

Prof. ssa Franca ZANIBONI

Prof. Giuseppe PRATI

Biotecnologie Vitivinicole Prof. Antonio GERBINO

Prof. ssa Franca ZANIBONI

Viti e Difesa. della vite

Prof. Antonio GERBINO

Prof. Giuseppe PRATI

Economia Estimo

Marketing Legislazione

Prof. Alberto BONASPETTI

Prof. Giulia ZUCCHI

Produzioni Animali Prof. Giorgio ALBERTINI

Lingua straniera (inglese) Prof.ssa Patrizia MOLINARI

Scienze motorie Prof. Giancarlo ARDESI

Brescia, 4 maggio 2016

Il Dirigente Scolastico

(prof. Augusto Belluzzo)