ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - I.T.A.S. "G. Pastori" – Brescia – 140 anni di ... · 2016....
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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - “G. PASTORI” - BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. AV
INDIRIZZO: Agraria, agroalimentare e agroindustria
Modulo: Viticoltura ed Enologia
ELABORATO nella seduta del 4 maggio 2016
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA DOCENTE CONTINUITA’ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ
3 4 5 3 4 5
Religione Prof. Civettini Stefano x x x
Italiano Prof.ssa Degli Angeli Danila x x x
Storia Prof.ssa Degli Angeli Danila x x
Lingua stran. (Ingl.) Prof. ssa Molinari Patrizia x x
Matematica Prof.ssa Taffuri Rita x x x
Gestione Ambiente
Territorio
Prof.ssa De Benedetto
Tiziana x x
Enologia Prof.ssa De Benedetto
Tiziana x Prof.ssa Zaniboni Franca
Prof. Prati Giuseppe x
Biotecnologie
Vitivinicole
Prof. Gerbino Antonio x Prof.ssa Zaniboni Franca x
Viticol.e Difesa della
Vite Prof. Gerbino Antonio x Prof. Prati Giuseppe x
Eco.Est.Mark.Leg. Prof. Bonaspetti Alberto x x x Prof.ssa Zucchi Giulia x x x
Prod. Animali Prof. Albertini Giorgio x
Educazione fisica Prof. Ardesi Giancarlo x x x
ALUNNI
01 Boroni Matilde 12 Manessi Silvia
02 Cadirola Gloria 13 Marelli Luca
03 Calabria Maicol 14 Mensi Enrico
04 Fin Francesco 15 Rodella Nicola
05 Garbelli Paolo 16 Sisti Mattia
06 Gatti Andrea 17 Stefini Matteo
07 Guidi Isabella 18 Taetti Marco
08 Guizzetti Riccardo 19 Temponi Samuele
09 Lombardi Alessandra 20 Uberti Nicola
10 Lucchi Chiara 21 Vaglia Silvio
11 Mabellini Marco 22 Vivaldi Paola
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PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato in “Agraria, agroalimentare e agroindustria” secondo il profilo previsto dai
nuovi istituti tecnici:
- ha competenze specifiche nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività
produttive nei settori animale e vegetale;
- ha competenze e conoscenze nel miglioramento dei prodotti e nelle tecniche di
trasformazione e valorizzazione degli stessi;
- opera nel settore della trasformazione dei prodotti, attivando processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati, gestendo altresì una
corretta utilizzazione dei reflui e dei residui;
- controlla con metodi contabili ed economici le predette attività, rilevando indici di
efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;
- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali;
- procede ad operazioni di rilievo, di conservazione del catasto;
- rileva condizioni di disagio ambientale e progetta interventi a protezione delle zone di
rischio.
- opera nel settore della organizzazione delle attività ecocompatibili
- realizza attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati
alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
Nell’articolazione “Viticoltura ed enologia” vengono approfondite le problematiche collegate
all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. .
Discipline specifiche
Articolazioni “Viticoltura ed enologia”
Discipline III IV V
Produzioni animali 3 3 2
Complementi di matematica 1 1
Produzioni vegetali 5 4
Viticoltura e difesa della vite 4
Trasformazione dei prodotti 2 2
Enologia 4
Economia, estimo, marketing e
legislazione
3 2 2
Genio rurale 3 2
Biotecnologie agrarie 3
Biotecnologie vitivinicole 3
Gestione dell’ambiente e del territorio 2
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Riguardo ai criteri per l’assegnazione del credito scolastico, il Collegio dei Docenti ha
deliberato quanto segue:
1. All’alunno promosso a giugno o a settembre, che ha frequentato con regolarità ed ha
dimostrato particolare interesse e partecipazione al dialogo educativo, viene assegnato il
punteggio massimo della banda di oscillazione qualora il punteggio raggiunga il mezzo
punto;
2. All’alunno che ha avuto richiami disciplinari viene assegnato il punteggio minimo della
banda di oscillazione.
Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007:
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Le attività da riconoscere ai fini della assegnazione del credito formativo devono essere
riconducibili alle seguenti tipologie:
attività di approfondimento dei programmi scolastici svolti con particolare attenzione
alle materie professionali del corso di studi;
attività di volontariato sociale, ambientale, ecc., che implichino comunque una
responsabilità;
nei confronti di altri o una gestione di gruppo certificate da ente riconosciuto con scopi
di utilità sociale;
attività sportive continuative nel corso dell’anno e relative ad attività svolte almeno a
livello provinciale;
stages estivi esterni ed interni (con attestato rilasciato dall’Istituto).
Tali attività devono essere debitamente documentate attraverso una certificazione
rilasciata da Enti, Istituzioni oppure da Amministrazioni riconosciute che lo studente deve
consegnare entro i tempi stabiliti al Coordinatore o in Segreteria.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 22 alunni, 7 femmine e 15 maschi tutti provenienti dalla 4° Av
eccetto un ripetente della stessa sezione. Per due alunni, certificati come DSA, sono stati redatti i
rispettivi PDP depositati in segreteria.
Gli alunni hanno mostrato un accettabile livello di socializzazione ed hanno instaurato, nel
corso del triennio, un rapporto corretto e rispettoso tra loro e i docenti, favorito dalla continuità
didattica in tutte le discipline eccetto Produzioni Animali ed Enologia.
Per quanto riguarda l’impegno e la partecipazione all’attività didattica, la classe risulta
sensibilmente eterogenea.
Un gruppo di alunni ha lavorato con serietà ed impegno partecipando attivamente ed in modo
propositivo al dialogo in classe non riuscendo, tuttavia, a svolgere un’azione trainante nei
confronti degli altri compagni. Gli allievi di tale gruppo hanno costantemente conseguito risultati
positivi e in alcuni casi eccellenti.
Un secondo gruppo di allievi, pur avendo raggiunto risultati pienamente sufficienti o discreti,
ha partecipato in modo poco propositivo evidenziando un impegno opportunistico, cioè legato
all’imminenza delle verifiche.
Il resto della classe, nonostante le continue sollecitazioni, ha mostrato scarso interesse e una
partecipazione passiva che non hanno consentito loro di raggiungere pienamente gli obiettivi
prefissati.
Tale atteggiamento diversificato ha permesso ad alcuni alunni di conseguire una crescita
personale, sia dal punto di vista del carattere, con l’acquisizione di senso critico e maggior
autostima, sia sul piano delle competenze e del metodo di studio, altri invece, non hanno saputo
rimuovere completamente le proprie difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nella
rielaborazione dei contenuti proposti.
Non mancano alcune personalità più fragili che hanno incontrato difficoltà in qualche
disciplina, anche a causa di lacune pregresse non adeguatamente colmate.
Gli obiettivi comportamentali fissati dal Consiglio di Classe sono stati raggiunti, mentre le
competenze disciplinari non sono state completamente conseguite da tutti gli allievi.
Oltre all’attività didattica curricolare agli allievi sono state offerte possibilità di ampliare le
conoscenze con iniziative, visite tecniche e viaggi di istruzione; più esattamente:
o Viaggio d’istruzione in Campania.
o Uscita didattica alla cantina “Cà Maiol” di Desenzano D/G.
o Progetto “Quotidiano in classe”
o Fiera agro-zootecnica di Verona
o Convegno conclusivo progetto” Pastori POPS”
o Franciacorta in bianco
o “Incontro con la ricerca” promosso dall’AIRC.
o Visione del film in lingua inglese “Gli ultimi giorni”
o Incontro con Cooperativa sociale eco-sostenibilità nella manutenzione del verde.
o Partecipazione convegno “Agricoltura Biologica” presso la CISL di Bs
o Partecipazione convegno “utilizzo del SIT-GIS”
Sono inoltre stati attivati dall’Istituto i seguenti progetti:
o Progetto di Alternanza scuola lavoro
L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal
relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della
formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per
il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è
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rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di
periodi di studio e di lavoro.
La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi:
Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori
Aziendali)
Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei
processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze)
Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche
agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei
prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e
aria).
Per la classe quinta Av (Attività pratica svolta esclusivamente nel vigneto e
nella cantina)
o Progetto CLIL
In applicazione del regolamento per il riordino degli istituti tecnici, il Collegio Docenti ha
individuato la disciplina non linguistica del quinto anno con insegnamento CLIL:
“Esercitazioni in azienda agraria”.
La classe ha effettuato 12 ore di codocenza con un insegnante di lingua inglese
dell’organico potenziato, vertenti su tre moduli formativi relativi ai tre settori
dell’azienda agraria: vigneto (8 h), serra (2 h) e stalla (2 h).
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Argomenti tesine 5° Av
Boroni Matilde: Riesling
Cadirola Gloria: Noi siamo quello che mangiamo
Calabria Maicol: Valcalepio
Fin Francesco: Il vino in anfora
Garbelli Paolo: Pantelleria: viticoltura, storia e letteratura
Gatti Andrea: Dosaggio zero: un lavoro perfetto
Guidi Isabella: L. C. A.
Guizzetti Riccardo: Nautilus: il vino degli abissi
Lombardi Alessandra: Uno stralcio di Giappone
Lucchi Chiara:
Mabellini Marco: L’evoluzione dei vasi vinari e il loro utilizzo
Manessi Silvia: La musica non svela mai il suo ultimo segreto
Marelli Luca: Cellatica DOC: una piccola perla tra i giganti
Mensi Enrico: Botticino DOC: tradizione centenaria
Rodella Nicola:
Sisti Mattia: Metodi di Biologia Molecolare applicati alla Viticoltura e all’Enologia
Stefini Matteo: Il vino biologico
Taetti Marco: Il vino: espressione del territorio
Temponi Samuele: Il marketing del vino
Uberti Nicola: Curtefranca DOC: piccola realtà della Franciacorta
Vaglia Silvio: La Franciacorta tralcio
Vivaldi Paola: San Gimignano: l’arte di fare vino
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RELAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELIGIONE DOCENTE: Prof. Stefano Civettini
La classe risulta costituita da 19 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e
concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi
nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di
particolare importanza, per i continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società,
alla famiglia, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa.
Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza
culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche
che sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare in modo costante e
autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe
e su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato.
Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo.
OBIETTIVI PREFISSATI
L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca,
vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni,
ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili.
Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno
cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi.
Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano
in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire.
PROGRAMMA SVOLTO PER UNITÀ DIDATTICHE
Specifico della morale Cristiana
L'etica della vita
La bioetica: epistemologia del sapere
Il problema dei modelli di riferimento morale
I principi della bioetica cattolica
I principi della bioetica laica
Inizio vita
Accanimento terapeutico e eutanasia
Fecondazione assistita: tecniche e questioni etiche
Clonazione: tecniche e questioni morali
L'etica delle Relazioni
L'etica della Solidarietà
La famiglia nella visione cristiana
Il riconoscimento delle coppie civili
Il matrimonio laico e il divorzio
Il matrimonio cristiano: significato valoriale e religioso; i casi di nullità
La Dottrina sociale della Chiesa
Concilio vaticano II
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i
contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di
collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della
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tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.
ITALIANO
INSEGNANTE: Prof.ssa Danila Degli Angeli
OBIETTIVI
Conoscenze:
Rafforzare le conoscenze linguistiche attraverso l’analisi dei testi (letterari o di altro genere).
Evidenziare un’adeguata conoscenza del quadro storico-letterario nel quale collocare opere e
autori.
Acquisire la consapevolezza della molteplicità delle dimensioni di fruizione e di analisi del testo
letterario.
Capacità:
Decodificare, comprendere e interpretare i testi letterari.
Effettuare analisi, sintesi e approfondimenti in relazione al tema trattato.
Effettuare collegamenti anche interdisciplinari sulla base di procedimenti induttivi e deduttivi.
Competenze:
Produrre testi orali e scritti con proprietà di linguaggio e organicità concettuale.
Elaborare opinioni personali con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza
argomentativa.
CONTENUTI
Dal Romanticismo al Positivismo: contesto storico e ideologico: Comte, Darwin, Marx.
LE ESPRESSIONI LETTERARIE DEL POSITIVISMO: Naturalismo e Verismo con riferimento
agli autori più significativi e alle loro opere maggiori. Flaubert, Maupassant, i fratelli De Goncourt
e il romanzo “Germinie Lacerteux, lettura della prefazione; Zola “Il romanzo sperimentale”, il
Ciclo dei Rougon Macquart e lettura di “Lo scrittore analista”.
VERISMO: Giovanni Verga: biografia ed opere, l’approdo al Verismo con la novella Nedda, la
poetica dell’impersonalità dell’arte, Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo” e “Cavalleria
rusticana”, Da “Novelle Rusticane”: La roba e Libertà.
“Il ciclo dei Vinti”: “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”: la trama e i personaggi più
significativi, lo stile e lettura di alcuni brani di entrambe le opere.
Matilde Serao, lettura di alcuni brani da “Il ventre di Napoli”
I SIMBOLISTI FRANCESI: Baudelaire: “I fiori del male” lettura e analisi de L’Albatro e
Corrispondenze.
LA SCAPIGLIATURA: caratteri generali e confronto con il Simbolismo.
Cenni a G. Carducci, la personalità e la poetica, lettura di “ Traversando la Maremma toscana”
IL DECADENTISMO europeo, l’influenza di Nietzche e di Freud, il Decadentismo italiano.
GIOVANNI PASCOLI: biografia e opere, la poetica de” Il Fanciullino”
Da “Myricae” : Arano, Lavandare, Novembre, X Agosto, Temporale, Il lampo, Il tuono, L’assiuolo
Da “I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno.
Il Pascoli politico: La grande proletaria si è mossa.
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GABRIELE D’ANNUNZIO: l’uomo e il suo tempo, il mito di una vita inimitabile; la poetica:
estetismo, (confronto con Oscar Wilde di cui è stato letto il romanzo Il ritratto di Dorian Gray)
panismo, superominismo.
Da “Alcyone”: La pioggia nel pineto, Meriggio, I pastori. Il romanzo “Il piacere”, lettura del brano
“Il verso è tutto”
LA NARRATIVA DEL NOVECENTO: caratteri del romanzo novecentesco, l’influenza della
psicoanalisi, la crisi dell’uomo moderno. Cenni ad alcuni autori europei: Proust, Joice e Kafka,
lettura di “La metamorfosi”
ITALO SVEVO: la biografia, la formazione culturale, l’incontro con la psicoanalisi.
La figura dell’inetto nei primi romanzi: ”Una vita” e “ Senilità”, “La coscienza di Zeno” struttura e
trama del romanzo, Lettura di“ La prefazione del dottor S.”, “Preambolo”, “L’ultima sigaretta” “Il
fidanzamento con Augusta”, “La conclusione del romanzo.”
LUIGI PIRANDELLO: L’autore e il suo tempo.
La poetica dell’Umorismo, lettura di un passo del saggio omonimo, le opere: le novelle, lettura di:
La giara e La patente.
I romanzi con particolare riferimento a “Il fu Mattia Pascal”, lettura di “Adriano Meis, bugiardo suo
malgrado” e “Mattia Pascal e la lanterninosofia”. Il teatro: caratteri generali.
IL FUTURISMO: aspetti salienti e lettura delle parti essenziali di “Manifesto del Futurismo”. Cenni
al CREPUSCOLARISMO
LA POESIA DEL NOVECENTO: caratteri generali
G. UNGARETTI: la poetica, da “L’allegria”: “In memoria”, I fiumi, Veglia, San Martino del
Carso, Soldati, Mattina.
Da “Sentimento del tempo” La madre
SALVATORE QUASIMODO: L’ Ermetismo e l’evoluzione della poetica, lettura di “Ed è subito
sera” e da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici” e “Uomo del mio tempo”.
EUGENIO MONTALE: la poetica da “Ossi di seppia”: Spesso il male di vivere ho incontrato,
Meriggiare pallido e assorto; da “Le occasioni”: La casa dei doganieri”, Da Satura: Ho sceso un
milione di scale….
LA PROSA DELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO: caratteri e tematiche con riferimento ad
alcuni autori.
Il Neorealismo in letteratura e al cinema.
Cenni alla letteratura americana degli anni Venti e ad alcuni autori italiani contemporanei
METODI
Il metodo didattico che è stato applicato è quello della lezione frontale e del dialogo, nel
rispetto delle singole personalità, per cogliere le perplessità e le necessità dei singoli alunni. Una
lezione aperta al confronto e alla verifica della comprensione degli argomenti trattati.
Nello svolgimento dei programmi sono stati effettuati frequenti collegamenti tra la Storia
letteraria e quella civile, allo scopo di raggiungere una maggiore organicità culturale, constatato che
negli Istituti Tecnici, all'Italiano e alla Storia è sostanzialmente affidata l'educazione umanistica di
cui è noto l'apporto al conseguimento di una formazione culturale idonea ad attuare una
complessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione
professionale
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Lo studio letterario in questa prospettiva didattica ha visto integrarsi due momenti essenziali:
quello dell’inquadramento storico degli autori e dei movimenti e quello della lettura diretta delle
pagine più significative dei testi presi in esame, seguiti dalla comparazione tra diversi autori
relativamente ad alcuni temi di interesse fondamentale quali, la concezione della vita, l’idea della
morte, il senso del mistero, la solitudine esistenziale, l’impegno civile e politico.
I riferimenti alle letterature straniere sono avvenuti con il Naturalismo; con Wilde in relazione
a D’Annunzio, i narratori americani degli anni Venti con riferimento alla storia civile di quegli anni.
L'analisi stilistica dei testi si è limitata alle considerazioni più generali sulla struttura formale
e all'individuazione delle principali figure retoriche.
La classe è stata inoltre sollecitata a rafforzare l’apprendimento della lingua italiana ed il
possesso delle capacità espressive con opportuni richiami alla struttura morfosintattica della nostra
lingua ed al suo patrimonio lessicale onde rafforzare, accanto alla formazione letteraria, l’essenziale
educazione linguistica.
STRUMENTI
Testo in adozione: Autori e opere della letteratura di Giorgio Bàrberi Squarotti e Giordano
Genghini Vol. 3 A e 3B . Ed. Atlas
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Verifiche:
Per lo scritto sono stati proposti: a) tema tradizionale di argomento letterario, storico e di
attualità. b) Saggio breve. c) analisi del testo letterario (individuazione delle tematiche
fondamentali, confronto con altre opere, collegamento al contesto storico-culturale c) analisi del
testo non letterario.
Per l’orale sono state effettuate interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza. In ciascuno
dei tre trimestri sono state proposte due verifiche scritte e una/ due orali.
Valutazione
La valutazione è stata finalizzata a misurare l’efficacia del progetto didattico attuato, a
constatare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla classe e in quale misura.
Ogni verifica ha avuto valore formativo: per rafforzare, recuperare, integrare e poi
sommativo: nei giudizi finali, come giudizio complessivo sull’apprendimento conseguito
dall’alunno.
Scala dei voti utilizzati: in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa è stata
utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.
L’alunno ha conseguito la sufficienza quando ha dimostrato di: comprendere gli argomenti
fondamentali ma in modo non approfondito; se guidato, di saper utilizzare le competenze acquisite
in situazioni simili ma di non essere in grado di applicare competenze e conoscenze in compiti
complessi; di esprimersi in modo semplice ma chiaro e corretto sia nello scritto sia in orale; di usare
in modo adeguato la terminologia specifica della disciplina.
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STORIA
INSEGNANTE: Prof.ssa Danila Degli Angeli
OBIETTIVI
Conoscenze:
Conoscenza di eventi, fatti e problemi, mentalità del passato al fine di comprenderli nella loro
storicità, sia di utilizzarli come orientamento critico nell’affrontare la realtà contemporanea.
Capacità:
Saper collocare i fenomeni nella loro esatta dimensione di spazio e di tempo.
Recepire la molteplicità degli elementi che determinano la conoscenza storica.
Comprendere le relazioni tra la storia e le altre discipline, conoscere e utilizzare il linguaggio
specifico.
Competenze:
Consapevolezza della natura complessa e pluridimensionale della realtà.
Apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del
rispetto reciproco.
Ampliamento del proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di culture diverse
CONTENUTI
I problemi dell’Italia post-unitaria, confronto con le opere di Verga e Serao
Il panorama politico europeo nella seconda metà dell’Ottocento: la Germania di Bismark e la
nascita del 2° Reich; l’Inghilterra vittoriana.
La questione romana e i rapporti Stato- Chiesa fino ai nostri giorni.
L’impegno sociale della Chiesa, l’enciclica “Rerum novarum” di Leone XIII
Il mondo della “Seconda rivoluzione industriale”: verso una società di massa. La diffusione
delle idee socialiste.
Nazionalismo, imperialismo, colonialismo e antisemitismo.
La rivolta di Milano del 1898. L’assassinio del re.
La “Belle Epoque”.
L’Italia giolittiana: politica interna di Giolitti: il riformismo, il Patto Gentiloni. Politica estera: la
guerra di Libia.
La Prima guerra mondiale: le cause remote, recenti e ideologiche; neutralisti e interventisti, gli
avvenimenti più significativi con particolare riferimento alle vicende italiane.
I Trattati di pace, il dopoguerra in Italia e negli altri paesi coinvolti nel conflitto.
La Russia dallo zarismo alla Rivoluzione bolscevica del 1917, la figura di Lenin.
Stalin, la personalità, i caratteri del totalitarismo staliniano. Economia: il processo di
industrializzazione, la lotta ai kulaki, le purghe.
Il "Biennio rosso" in Italia e la nascita del Fascismo. La figura di Mussolini, il Programma di S.
Sepolcro, la marcia su Roma, il delitto Matteotti, l’instaurazione del regime: la società fascista,
le organizzazioni giovanili, la propaganda, l’economia e la politica estera.
La Germania tra le due guerre, la Repubblica di Weimar, la nascita del Nazismo. L’ideologia
nazista e l’antisemitismo.
Gli U.S.A. dai “ruggenti anni Venti” alla crisi del 1929 e il “New Deal”.
L’Europa verso la guerra: la guerra d’Etiopia, l’Asse Roma- Berlino, l’Anschluss, la Conferenza
di Monaco, il Patto d’Acciaio e il Patto Molotov- Ribbentrop.
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La Seconda guerra mondiale: le fasi e gli avvenimenti più significativi con particolare
riferimento al ruolo dell’Italia.
Lo sterminio degli Ebrei.
Le foibe.
I Trattati di pace.
Il dopoguerra in Italia: aspetti salienti fino alla caduta della Prima Repubblica.
Il bipolarismo U.S.A.- U.R.S.S..
L’Unione Europea
Alcuni argomenti di storia recente e di attualità ( l’I.S.I.S, la ripresa dei rapporti tra U.S.A. e
Cuba, il fenomeno dei migranti ecc..) sono stati trattati mediante l’utilizzo del quotidiano.
METODI
L’insegnamento della Storia è stato condotto in modo da evidenziare le principali
problematiche e le più importanti linee evolutive del processo storico, si è quindi cercato di ridurre
al minimo l’aspetto nozionistico, dal quale tuttavia non si può prescindere, a favore di una visione
critica delle realtà prese in esame.
Nella trattazione degli argomenti è stato seguito preferibilmente l'ordine cronologico ma sono
stati anche proposti agli alunni alcuni percorsi tematici, soprattutto si è cercato di rendere più attuale
e interessante lo studio della Storia con frequenti collegamenti al presente.
Gli alunni sono stati costantemente sollecitati alla lettura dei quotidiani che è stata favorita
anche dall'adesione all'iniziativa, promossa su scala nazionale, "Il quotidiano in classe" grazie alla
quale è stato possibile usufruire, in un giorno prestabilito della settimana, di un quotidiano per
ciascun alunno (Corriere della Sera e Bresciaoggi e di alcune copie del “Sole 24ore”).
STRUMENTI
“Le ragioni della storia” di M.Matteini, R. Barducci e M. Giocondi vol.3° ed. Zanichelli
Documentari, schemi, mappe. Il quotidiano.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche sono state, per ogni alunno, due per trimestre, una scritta ed una orale
Livello di sufficienza: Conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti
disciplinari. - Capacità di cogliere i collegamenti tra i diversi contenuti con la guida dell'insegnante.
-Esposizione semplice ma sufficientemente chiara e corretta e uso adeguato della terminologia
specifica della disciplina.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha risposto in modo sensibilmente diversificato alle proposte didattiche di entrambe
le discipline conseguendo quindi gli obiettivi prefissati in modo disomogeneo, positivo con punte di
eccellenza per alcuni alunni, discreto per altri, sufficiente per una parte di allievi che ha manifestato
interesse limitato e talvolta opportunistico per le discipline e un metodo di studio essenzialmente
manualistico.
Alcuni alunni, pur essendo migliorati nel corso del triennio, manifestano difficoltà di
esposizione sia orale che scritta.
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LINGUA e CIVILTA’ INGLESE
INSEGNANTE: Prof.ssa Molinari Patrizia
Ore settimanali: 3
Tipologie di intervento e valutazione: orale scritto
Metodologia didattica
Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è fatto costante ricorso ad attività di carattere
comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state usate realisticamente in varie situazioni.
Si è privilegiato l’approccio basato sulla comprensione e si sono proposte attività linguistiche
solamente nell’ambito di contesti e di situazioni significative.
L’attività didattica è stata centrata sull’alunno cui si è data la più ampia opportunità di usare la
lingua, privilegiando sempre l’efficacia della comunicazione e la fluenza del discorso, senza tuttavia
perdere di vista la correttezza formale.
Considerando il testo come minima unità comunicativa, si è teso a sviluppare nello studente una
competenza testuale, per fargli acquisire la lingua in modo operativo. Si è privilegiata la lettura di
materiale autentico.
Nel momento irrinunciabile della riflessione sulla lingua non ci si è limitati alla presentazione di
meccanismi formali ma si è cercato di far scoprire allo studente la strutturazione dei concetti che
sottendono i meccanismi stessi. La grammatica nozionale centrata sul significato, che consente di
spiegare tutta una serie di fenomeni difficilmente giustificabili in altro modo, ha integrato pertanto
costantemente la grammatica formale.
Si è cercato di stabilire raccordi possibili con le materie tecniche professionali, in modo che i
contenuti proposti nella lingua inglese avessero carattere trasversale nel curricolo. La lingua
settoriale è stata utilizzata in modo che lo studente la percepisse come strumento e non unicamente
come fine immediato di apprendimento.
Criteri e strumenti di valutazione
La verifica si è avvalsa sia di procedure sistematiche e continue, sia di momenti più formalizzati
con prove di tipo oggettivo (utili per la verifica di abilità ricettive) e soggettivo (necessarie alla
verifica degli aspetti produttivi della competenza comunicativa). Prove di tipo discreto o fattoriale -
necessarie nei primi tempi per la verifica dei singoli elementi della competenza linguistica - sono
state successivamente integrate da altre di carattere globale, volte a verificare la competenza
comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate sia ad abilità integrate. L’analisi
dell’errore ha costituito parte essenziale della verifica e rappresentato uno strumento diagnostico
fondamentale per impostare attività di recupero; a tal proposito si è sempre avuto cura di distinguere
tra semplice sbaglio (devianza non sistematica dalla norma ai vari livelli sul piano dell’esecuzione)
ed errore (vera e propria lacuna nella competenza linguistica e comunicativa).
Attività di recupero
L'attività di recupero è stata individualizzata indicando ai singoli alunni le carenze da colmare e il
percorso per colmarle. Si svolgerà inoltre nella fase finale dell’anno (dopo il 15 maggio) recupero in
itinere con l’obiettivo di revisionare i contenuti principali relativi alla lingua di indirizzo.
Contenuti Disciplinari
Nel mese di settembre si è proceduto ad un'attività relativa alla correzione delle attività contenute
nel testo The Canterville Ghost di Oscar Wilde assegnato come lettura estiva e oggetto di prova di
verifica sia orale che scritta.
X X
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Microlingua
Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze linguistiche specifiche dell'indirizzo di viticoltura
ed enologia, sono stati affrontati in lingua originale testi specifici forniti dalla docente
VINEYARD AND WINE
Vineyards and grapes
What is terroir
Dangers in the vineyards
Grapes
Grape cultivation
The winemaking process
Wine Classification
Champagne making process
"Young people drinking behaviour" ( lavoro assegnato agli studenti)
Video: "How it's made: wine"
Video: " Commercial wine parts 1/2"
A bottle of Balsamic vinegar : a Regal Gift
Digging deeper: How can we protect the quality of Balsamic Vinegar?
BEER BREWING
A History of Beer
The beer production process
Types of beer
The Guinness Empire
Video: " The Guinness Virtual tour"
HOW DO WE EAT?
Proteins
Carbohydrates
Lipids
Vitamins
Eating Disorders: Psychological Aspects
Bulimia
Anorexia
The eat well plate
What is your diet like? ( lavoro assegnato agli studenti)
The Mediterranean diet
Fast food and fast food restaurants.
The Negative aspects of Fast Food
Slow Food
Fast food babies- BBC video
THE FOOD INDUSTRY
Food processing: Innovations
Advantages and disadvantages
Dairy products
Cooling
Pasteurization
Homogenization
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Cheese making
English Cheeses
English cheeses Digging deeper
MARKETING AND DIVERSIFICATION STRATEGIES
Marketing in agribusiness
The marketing research
Careers
Marketing mix
Marketing Campaigns
Diversification Strategies
Marketing Agritourism Services
OSCAR WILDE
Life
The Canterville Ghost, Liberty edition
The Picture of Dorian Gray, Liberty edition ( Letto ed analizzato in classe)
"Oscar Wilde & Dorian Gray" by Rita Girotti
Reading comprehensions:
How to keep New Year's Resolutions
Giving and receiving
Nell'ambito del Progetto EDUCHANGE agli studenti è stata data l'opportunità di trattare in lingua
inglese con uno stagista indiano, una stagista serba e uno stagista cileno i seguenti argomenti:
India
Ecosystem
Cricket
Terrorism
Serbia
GMOs
Technology
Cile
The art of Cile
Violeta Parra
Le ore di lezione rimanenti fino alla conclusione dell'anno scolastico saranno dedicate ad un'attività
di recupero centrata prevalentemente sulle abilità di comprensione e produzione scritta ed orale che
avrà come contenuto argomenti già affrontati nel corso dell'anno ed in particolare l'analisi di testi
concernenti il settore di specializzazione.
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MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa Rita Taffuri
OBIETTIVI PREFISSATI – COMPETENZE L’insegnamento della matematica ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi-competenze:
- utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati.
- correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
CONTENUTI
Integrali indefiniti
Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito, procedimento per il calcolo di integrali
indefiniti (immediati, razionali fratte con denominatore di primo o secondo grado, per sostituzione e
per parti).
Integrali definiti
Definizione di integrale definito, teoremi fondamentali, teorema del valore medio: significato
geometrico.
Procedimento per il calcolo di integrali definiti, dell’area del trapezoide e della parte di piano
compresa fra due o più curve, del volume dei solidi di rotazione.
Calcolo di integrali indefiniti.
Statistica descrittiva
Indagine statistica e relative fasi. Tabelle, frequenza assoluta e relativa e calcolo del valore medio di
una distribuzione di frequenze. Indici di variabilità: scarto medio, varianza, scarto quadratico
medio, coefficiente di distribuzione.
Metodo dei minimi quadrati per la determinazione delle rette interpolanti una serie di dati
Coefficiente di correlazione lineare.
Interpolante parabolica.
L’indipendenza statistica, correlazione lineare, interpolazione statistica, metodo dei minimi
quadrati.
Tabella bivariata: coefficiente di correlazione in una tabella di dati dipendenti; connessione calcolo
e significato del chi-quadro.
Calcolo combinatorio
Definizione di fattoriale di un numero
Raggruppamenti, disposizioni semplici e con ripetizioni; permutazioni semplici o con ripetizioni
combinazioni semplici.
Calcolo delle probabilità
Individuazione dello spazio di eventi
Eventi: definizione e classificazione. Probabilità degli eventi dal punto di vista classico. Probabilità
dal punto di vista statistico: legge empirica del caso. Probabilità soggettiva. Assiomi della
probabilità: evento certo, evento contrario, eventi compatibili ed incompatibili- somma logica di
eventi. Probabilità condizionata - prodotto logico degli eventi dipendenti e indipendenti. Teorema
della probabilità composta e probabilità totale; probabilità di evento con prove ripetute, formula di
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Bernoulli, teorema di Bayes .
Distribuzione di probabilità di una variabile casuale discreta: costruzione della tabella delle
probabilità, calcolo degli indici di variabilità e grafico(x,p) .Funzione di ripartizione e sua
espressione analitica grafico (x,F).
Distribuzione binomiale e di Poisson.
Distribuzione di probabilità di una variabile casuale continua normale ed espressione della funzione
rappresentativa.
Cenni sulla Statistica Inferenziale:
Rilevazioni campionarie: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
Definizione di campione, numerosità, tasso di campionamento
formazione del campione e tecniche di campionamento.
METODI
Lo svolgimento del programma si è articolato prevalentemente in lezioni frontali coinvolgendo gli
allievi nei vari momenti stimolandoli ad ampliare la gamma di situazioni problematiche e a cercare
le soluzioni. La comprensione di ciascun argomento è stata favorita da esempi svolti in classe e da
esercizi proposti come lavoro personale. Sono state offerte agli allievi possibilità di chiarimenti/
recuperi con l'accertamento degli stessi mediante prove di verifiche.
MEZZI E STRUMENTI
Per lo studio degli argomenti proposti si sono utilizzati il vol.B di “Lineamenti di matematica” della
Ghisetti e Corvi usato nella classe IV ed il testo “PROBABILITA’ E STATISTICA
DESCRITTIVA’ ” di Bergamini - Trifone modulo alfa + beta giallo edito da Zanichelli.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La verifica si è articolata nei seguenti momenti :
1. Osservazione sistematica degli alunni durante il lavoro in classe.
2. Somministrazione periodica di:
Prove scritte per la soluzione di brevi quesiti teorici e applicativi.
Prove scritte richiedenti la soluzione di problemi articolati.
Interrogazioni.
Simulazione di terza prova.
La valutazione esprimerà il livello complessivo raggiunto dagli allievi, rispettando le indicazioni del
Collegio docenti che prevedono voti da 1 a 10.
Ai fini della valutazione degli allievi si sono considerati i seguenti indicatori:
1. Conoscenza degli argomenti.
2. Applicazione consapevole delle regole studiate.
3. Capacità organizzativa delle conoscenze.
4. Uso del linguaggio specifico.
5. Regolarità nell’impegno, nell’attenzione e nello studio.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato in funzione dell'impegno
manifestato, della responsabilità e serietà di studio. Pertanto alcuni allievi hanno raggiunto una
buona / ottima autonomia nella gestione ed applicazione delle conoscenze acquisite in modo
pertinente e corretto mentre altri evidenziano difficoltà, anche relative a lacune pregresse, ed
incertezze nell'utilizzo appropriato delle argomenti esaminati.
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ENOLOGIA
INSEGNANTE: Prof.ssa Tiziana De Benedetto
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Franca Zaniboni
OBIETTIVI PREFISSATI
Gestire la vinificazione, valorizzando gli aspetti qualitativi e assicurando sicurezza e
tracciabilità ST1, ST5, ST7, L2
Documentare le attività di cantina e redigere relazioni tecniche ST3, ST7, L2
Individuare le normative del settore enologico ST3
Individuare interventi per la valorizzazione del prodotto ST2, ST5, ST7
Analizzare il valore ed i rischi delle varie soluzioni tecniche ST5
Definire i rapporti tra qualità e tecnologie vinificatorie
Organizzare i controlli relativi all’andamento delle fermentazioni e sul prodotto finito
Organizzare processi di stabilizzazione e affinamento al fine del miglioramento qualitativo
CONTENUTI
MOD.1
Composizione chimica dell’uva ed evoluzione dei componenti dell’uva nella fase di
maturazione
I parametri chimici della vendemmia
Composizione chimica del mosto
Riscontri chimico-analitici sul mosto
Tecniche di ammostamento
Correzioni del mosto
Anidride solforosa
MOD.2
Aspetti chimici e microbiologici delle attività fermentative
Controllo dei processi trasformativi e monitoraggio chimico-analitico
Principali tecnologie di vinificazione (v. in rosso, in bianco, rosato e con macerazione
carbonica)
MOD.3
Processi di conservazione e affinamento: cure e correzioni, stabilizzazioni e chiarifiche
Processo di invecchiamento
Composizione chimica finale e riscontro analitico dei principali costituenti del vino
MOD.4
Classificazione dei vini; vini speciali (la spumantizzazione)
Difetti, alterazioni e malattie dei vini
Riscontro analitico
Analisi chimico-analitiche:
a. Analisi del mosto
Zuccheri: metodi fisici (densimetrico e rifrattometrico), metodo chimico (zuccheri riduttori)
Grado alcolico probabile
Acidità totale
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Indice di maturazione,
Anidride solforosa totale.
b. Analisi dei vini
Grado alcolico: metodo ebulliometrico per distillazione e densimetria (Gibertini)
Zuccheri totali
Acidità totale, volatile e fissa
pH
Anidride solforosa totale e libera
estratto secco totale, netto e ridotto
Ceneri
Alcalinità delle ceneri.
METODI
Oltre alla lezione frontale (di esposizione, di sintesi e schematizzazione) sono state svolte delle
esercitazioni tecnico-laboratoriali “ di analisi “ e delle lezioni (occasionali, in concomitanza con
alcune operazioni) di carattere applicativo presso la cantina dell’Istituto. Infine la classe è stata
ospite di una cantina del consorzio del Lugana e di alcune cantine durante la visita d’istruzione in
Campania.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo (“Chimica viticolo-enologica” di M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F.
Spagnoli)
Materiale multimediale e schede estratti da altri testi (in particolare “Enologia” di P. Cappelli,
V. Vannucchi e “Trattato di enologia” di J. Ribereau – Gayon), da riviste di settore e portali web
dedicati.
Ovviamente sono stati utilizzati mezzi e strumenti del laboratorio di chimica.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state svolte 2 verifiche scritte per trimestre, di cui 1 nel 3°trimestre come prova simulata
dell’esame di stato; le prove scritte sono state impostate come relazione tecnica al fine di valutare il
livello di capacità ed abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e nel valutare i processi di
vinificazione e, nell’ultimo trimestre, come domande sintetiche in analogia alla terza prova
d’esame. Di seguito la griglia di valutazione utilizzata.
Le verifiche orali, finalizzate a verificare la conoscenza teorica delle nozioni, sono state svolte in
continuo con modalità time sharing.
La valutazione finale scaturisce anche dall’osservazione continua e sistematica dell’impegno,
dell’interesse, della partecipazione.
Infine sono state svolte delle prove pratiche di laboratorio: una prova sommativa per trimestre.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha raggiunto gli obiettivi finali in modo diversificato:
o un gruppo di studenti, motivato e dotato di metodo di studio, oltre che di autonomia e
capacità organizzativa, ha raggiunto con facilità ed in modo ottimale se non brillante gli
obiettivi prefissati;
o un gruppo, il più consistente, poco abituato ad un impegno costante e non sostenuto da
sufficiente motivazione, ha lavorato solo su sollecitazione ma ha raggiunto tutti gli obiettivi
prefissati anche se minimi;
o infine un gruppo di studenti, penalizzati da lacune pregresse e da carenze metodologiche,
manifesta tuttora difficoltà nell’applicazione delle procedure biochimiche e nei collegamenti
intra/interdisciplinari ed il profitto finale risulta appena sufficiente.
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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
INSEGNANTE: Prof.ssa Tiziana De Benedetto
OBIETTIVI PREFISSATI
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali ST6
Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili, saper gestire attività produttive
e trasformative valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e saper realizzare attività
promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche
territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente ST1, ST2, ST7
Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore
ambientale ST3
Rilevare le strutture ambientali e territoriali
Individuare le diverse attitudini territoriali mediante idonei sistemi di classificazione
Individuare interventi di difesa dell’ambiente e della biodiversità
Individuare ed interpretare le normative ambientali e territoriali
Individuare i canali di collaborazione con enti e uffici territoriali
CONTENUTI
METODI
Lezione frontale di esposizione, di sintesi, di schematizzazione.
Utilizzo di tecniche di didattica breve (causa tempistica molto ridotta).
Lezione frontale con supporto multimediale.
La disciplina è stata affrontata riferendosi all’agro-sistema viticolo ed utilizzando esemplificazioni
pratiche ed applicative sempre di settore (viti-vinicolo).
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo (“Gestione dell’ambiente e del territorio” di E. Stoppioni)
Caratteristiche dell’ambiente, del territorio e del paesaggio
o Definizioni paesaggistiche di base
o Cenni di ecologia del paesaggio
o Criteri di classificazione (climatica, habitat, paesaggistica, uso del suolo)
o Ecosistema ed agro-ecosistema
o Sistemi Informativi Territoriali (SIT)
Risorse ambientali, problematiche connesse e ruolo dell’attività agricola
o La tutela delle acque e gestione sostenibile nell’agro-ecosistema
o La tutela del clima e dell’aria e ruolo dell’agricoltura
o La tutela del suolo e la gestione sostenibile nell’agro-ecosistema
o La gestione dei rifiuti; biogas e compostaggio
o La tutela della biodiversità e ruolo dell’agricoltura
Agro-ecosistema: caratteristiche e tecniche di gestione eco-compatibili (agricoltura integrata,
biologica, conservativa); applicazione nel settore vitivinicolo dei principi di A.B. (Reg.203/12)
Normativa comunitaria, nazionale e regionale con particolare attenzione alla nuova PAC
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Materiale multimediale e schede estratti da altri testi e/o portali specifici (es. ISPRA, ARPA,
SIT)
Laboratorio informatico (utilizzo dei portali SIT)
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state svolte complessivamente 6 verifiche scritte a domanda aperta (2 per trimestre) di cui una
nel 3° trimestre come simulazione della terza prova dell’esame di stato.
Le verifiche orali sono state effettuate con modalità continua (time sharing) al fine di testare la
conoscenza teorica degli argomenti.
Nella valutazione finale concorre anche l’osservazione sistematica e continua dell’impegno, della
partecipazione e dell’interesse.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha complessivamente raggiunto tutti gli obiettivi minimi; il livello raggiunto è invece
assai differenziato in base sia all’interesse personale degli studenti (molto disomogeneo) sia alle
conoscenze propedeutiche pregresse anch’esse molto disomogenee e non sempre sufficienti per la
comprensione e per la sintesi multidisciplinare richiesta dalla disciplina.
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VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE
DOCENTE: Prof. Antonio Gerbino
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof. Giuseppe Prati
COMPETENZE PREFISSATE
Identificare e descrivere le caratteristiche significative di contesti ambientali vocati alla
viticoltura.
Saper gestire un vigneto effettuando scelte colturali che valorizzano gli aspetti qualitativi dei
prodotti nel rispetto dell’ambiente.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore
viticolo.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
Rilevare le differenze ampelografiche fra specie e varietà di vite.
Rilevare le fasi fenologiche che caratterizzano la biologia della vite.
Organizzare il calendario degli interventi colturali.
Identificare i sintomi relativi alle principali avversità biotiche e saper organizzare gli opportuni
interventi di lotta.
Individuare le normative sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e la tutela ambientale che
riguardano il settore viticolo.
CONTENUTI
LA VITE
IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE
- Origine e diffusione in Italia e nel mondo.
- Destinazione del prodotto.
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
- Caratteristiche e suddivisione del genere Vitis
- Classificazione della vite europea.
ANATOMIA
- Radice
- Fusto
- Gemme
- Infiorescenza e fiore
- Frutto.
CICLI E FASI FENOLOGICHE
- Ciclo vitale
- Ciclo biennale di fruttificazione
- Ciclo annuale
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- Vegetativo: pianto, germogliamento, accrescimento germogli, formazione foglie e
gemme, maturazione dei tralci e caduta delle foglie.
- Riproduttivo: differenziazione gemme, macro e microsporogenesi, fioritura,
impollinazione, fecondazione, allegagione, accrescimento del frutto e
maturazione.
-
PROPAGAZIONE DELLA VITE
- Richiami di moltiplicazione vegetativa: talea ed innesto
- Problematiche legate all’arrivo della Fillossera.
- Ibridi produttori.
- I portinnesti della vite:
- Requisiti di un portinnesto ideale.
- Nomenclatura e classificazione.
- Il vivaio specializzato in viticoltura:
- Struttura.
- Classificazione del materiale prodotto.
- Procedura per ottenere barbatelle innestate certificate.
MIGLIORAMENTO GENETICO E PATRIMONIO VARIETALE
- Tecniche di miglioramento:
- Autofecondazione.
- Incrocio inter ed intraspecifico.
- Selezione clonale.
- Patrimonio varietale:
- Caratteristiche e classificazione delle varietà in funzione della diffusione e dell’utilizzo
del prodotto.
- Registro Nazionale delle Varietà.
ESIGENZE PEDOCLIMATICHE
- Zone viticole europee e relativi requisiti minime delle uve in esse prodotte.
- Esigenze foto- termiche ed idriche.
- Esigenze pedologiche.
IMPIANTO DEL VIGNETO
- Analisi del terreno e correzioni delle eventuali anomalie rilevate.
- Scelta della varietà e del portinnesto.
- Epoca d’impianto.
- Operazioni d’impianto:
- Livellamento del terreno.
- Ripuntatura o scasso.
- Concimazione di fondo.
- Affossatura o drenaggio.
- Affinamento del terreno.
- Squadratura e picchettamento piantamento e cura delle piantine.
- Senescenza del vigneto, espianto e problematiche relative al reimpianto
SISTEMI DI ALLEVAMENTO DELLA VITE
- Fattori che influenzano la scelta della forma di allevamento.
- Fertilità delle gemme e carica.
- Densità d’impianto.
- Tipi di impalcature e relativi materiali.
- Principi generali sulla potatura di allevamento.
- Classificazione e caratteristiche delle principali forme di allevamento:
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- Alberello.
- Guyot.
- Capovolto e doppio capovolto.
- Cordone speronato.
- Sylvoz e Casarsa
- Pergole.
- Tendone.
- Forme idonee alla meccanizzazione integrale: G. D. C., cortina semplice
POTATURA DI PRODUZIONE
- Potatura invernale o secca:
- Periodo di esecuzione.
- Tipi di intervento in funzione della forma di allevamento adottata.
- Potatura verde:
- Finalità degli interventi.
- Interventi: cimatura, scacchiatura, sfemminellatura, legature, sfogliature, diradamento dei
grappoli e incisioni anulari.
- Potatura meccanica: caratteristiche e classificazione delle macchine utilizzate.
- Utilizzo dei sarmenti.
CONCIMAZIONE
- Concimazione d’impianto.
- Concimazione di produzione:
- Macroelementi principali: effetti fisiologici sullo sviluppo della vite.
- Esigenze nutritive: analisi del terreno e diagnostica fogliare.
- Modalità e tipi di concimi.
- Norme che disciplinano l’uso dei concimi.
IRRIGAZIONE
- Sintomi da carenze ed eccessi idrici
- Consumo idrico unitario.
- Irrigazione ordinaria per le uve da tavola:
- Esigenze fisiologiche.
- Metodi irrigui utilizzati.
GESTIONE DEL SUOLO
- Vantaggi e svantaggi delle seguenti tecniche di controllo delle erbe infestanti:
- Lavorazioni meccaniche.
- Diserbo chimico totale e parziale.
- Pacciamatura.
- Inerbimento.
VENDEMMIA
- Epoca di raccolta:
- Indici pratici e indici scientifici per la valutazione del grado di maturazione.
- Differenza tra maturazione fisiologica e maturazione tecnologica
- Raccolta e conferimento in cantina:
- Vendemmia manuale e/o agevolata.
- Vendemmia meccanica:
- Struttura e funzionamento di vendemmiatrici a scuotimento orizzontale e a
scuotimento verticale.
- Forme di allevamento adatte alla raccolta meccanica.
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- Caratteristiche varietali che agevolano la raccolta meccanica.
- Influenza del tipo di raccolta sulla qualità delle uve conferite.
DIFESA DELLA LA VITE
RICHIAMI DI FITOIATRIA
- Mezzi e metodologie di lotta:
- Interventi agronomici.
- Interventi con mezzi fisici e meccanici.
- Interventi con mezzi legislativi.
- Lotta biologica, microbiologica e biotecnologica.
- Interventi con mezzi chimici:
- Caratteristiche dei prodotti fitosanitari.
- Classificazione degli agrofarmaci.
- Norme legislative vigenti relative all’acquisto, conservazione e all’ uso
degli agrofarmaci.
- Principali fungicidi e insetticidi usati in viticoltura.
- Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci.
AVVERSITA’
- Classificazione:
- Principali avversità abiotiche (cause, sintomi ed eventuali rimedi):
- Grandine.
- Disseccamento apicale del rachide.
- Clorosi ferrica.
- Principali avversità biotiche:
- Agenti di malattia (identificazione e sintomi, ciclo biologico ed epidemiologia, tecniche e
metodologie di lotta):
- Funghi:
- Peronospora della vite.
- Oidio o Mal bianco della vite
- Muffa grigia o Botrite
- Mal dell’esca o Apoplessia.
- Marciume nero o Black-rot.
- Marciume acido.
- Fitoplasmi:
- Flavescenza dorata.
- Agenti di danno (identificazione e danno, ciclo biologico e lotta):
- Insetti:
- Tignoletta della vite.
- Tignola della vite.
- Fillossera della vite.
ESERCITAZIONI AZIENDALI
Gli allievi hanno collaborato in modo attivo alla gestione del vigneto presente in Istituto
effettuando materialmente molte delle operazioni colturali.
METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad
abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice
memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo
autonomo.
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Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni nel vigneto e le visite didattiche, durante
le quali gli allievi hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo
teorico.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo: Valli - Corradi “Coltivazioni Arboree” - Edagricole
Appunti e schede riassuntive fornite dal docente.
Vigneto dell’Istituto
TEMPI
I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a
causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni
interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe. Inoltre, non è stato
possibile utilizzare l’intero monte-ore poiché, alcune di esse, sono state assegnate, dal CdC, per
l’attuazione di alcuni progetti.
Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state
effettuate mediante verifiche scritte integrate da prove orali.
Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C.d C.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla
maggioranza della classe. Solo alcuni allievi denotano delle incertezze nell’uso del lessico specifico
e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.
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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE
DOCENTE: Prof. Antonio Gerbino
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Franca Zaniboni.
COMPETENZE PREFISSATE
Individuare ed applicare le opportune tecniche di indagine per poter effettuare una corretta
diagnosi fitopatologica.
Gestire il processo di vinificazione dal punto di vista microbiologico sapendo discriminare tra
microrganismi utili e quelli responsabili di alterazione dei mosti e dei vini.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
Produrre diagnosi sulla base delle sintomatologie conosciute.
Utilizzare il microscopio a fini diagnostici.
Saper effettuare colture microbiche in laboratorio.
Saper determinare la carica microbica di un mosto.
Riconoscere gli agenti delle trasformazioni al microscopio.
Saper ottenere un mosto muto
Saper preparare colture starter.
Individuare gli agenti delle alterazioni al microscopio.
CONTENUTI
PATOGENESI DELLE MALATTIE INFETTIVE
- Classificazione delle fitopatie.
- Concetto di malattia e di danno.
- Diagnostica fitopatologica.
- Sintomatologia.
- Fasi pre-infezionali, fasi post-infezionali, manifestazione dei sintomi ed esito della malattia.
- Endemia, epidemia e pandemia.
MICOPATOLOGIA
‑ Ruolo dei funghi negli ecosistemi.
‑ Classificazione dei funghi.
‑ Morfologia e riproduzione dei funghi.
‑ Patogenesi delle malattie fungine.
‑ Caratteristiche e cicli biologici delle seguenti sottodivisioni: Mastigomycotina,
Ascomycotina, Basidiomycotina e Deuteromycotina
I MICROBI
- Definizione di microbo.
- Richiami sulla struttura di una cellula batterica e di una cellula di lievito.
- Lo sviluppo dei microbi: cellule quiescenti, moltiplicazione cellulare, colture pure, i ceppi tipo
e le collezioni.
- Lo sviluppo delle colture pure e i fattori che lo influenzano.
- La nutrizione dei microbi: composti essenziali, mezzi nutritivi artificiali.
- Azione dell’aria sui microbi: respirazione e fermentazione.
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- Gli antifermentativi: definizione, principali antisettici, dosi d’impiego e relativa azione,
tossicità e legislazione.
I LIEVITI
- Definizione.
- Classificazione: lieviti sporigeni e asporigeni, lieviti d’interesse enologico.
- Fattori che influenzano lo sviluppo dei lieviti: temperatura, azione dell’ossigeno, sostanze
nutritive, mezzi e terreni nutritivi.
- La fermentazione alcolica: biochimismo, prodotti secondari.
- Fermentazione spontanea dei mosti: lieviti interessati, andamento e successione delle
fermentazioni.
- Interventi sulla fermentazione dei mosti: impiego dei lieviti selezionati, fermentazioni scalari,
metodo super-quattro, pasteurizzazione e impiego di anidride solforosa.
- Lieviti selezionati: definizione, miglioramento genetico e regolamentazione
- Caratteristiche enologiche dei lieviti.
I BATTERI
- Classificazione.
- Batteri acetici e batteri lattici: caratteristiche generali delle specie d’interesse enologico, fattori
condizionanti il loro sviluppo, mezzi nutritivi artificiali, biochimismo della fermentazione
acetica, e di quella malo-lattica.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
- Analisi microscopica dei lieviti, batteri e muffe d’interesse enologico: preparazione dei vetrini,
osservazione delle cellule.
- Analisi microbiologica del mosto non in fermentazione su piastra per la ricerca dei lieviti
indigeni.
- Analisi microbiologica del mosto in fermentazione su piastra per evidenziare la purezza dei
lieviti selezionati.
- Analisi microbiologica dei vini: determinazione del contenuto di lieviti, batteri acetici e batteri
lattici.
- Impiego delle membrane filtranti nell’analisi microbiologica dei vini e dell’acqua potabile
della cantina.
- Determinazione dell’indice microbico dell’aria(IMA) dei vari locali scolastici (cantina,
palestra, aula e laboratorio).
- Colorazione di Gram
- Preparazione di terreni di coltura.
METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad
abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice
memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo
autonomo.
Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni in laboratorio durante le quali gli allievi
hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo teorico.
MEZZI E STRUMENTI
Appunti e schede riassuntive fornite dal docente
Laboratorio di chimica
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TEMPI
I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a
causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni
interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe.
Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state
effettuate mediante verifiche scritte e pratiche, integrate da prove orali.
Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C. d C.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla
maggioranza della classe. Solo alcuni allievi denotano delle incertezze nell’uso del lessico specifico
e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.
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ECONOMIA ESTIMO MARKETING E LEGISLAZIONE - EEML
2 ore settimanali = 66 ore annue
INSEGNANTE: Prof. Alberto Bonaspetti
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Giulia Zucchi
COMPETENZE
ST1: Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili.
ST2: Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei
prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza.
Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica utilizzando un
linguaggio orale e scritto appropriati.
Saper prendere motivate decisioni argomentando criticamente le proprie tesi.
ST3: Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali,
relative alle attività agricole integrate.
ST7: Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente.
ST10: Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione
d’impatto ambientale.
Essere in grado di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali
concrete applicando correttamente formule e procedure risolutive.
ST11: Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli
esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare manuali,
prontuari, sussidi e banche dati.
ST12: Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei
processi produttivi e dei servizi.
Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali.
L1: Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team
working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di
riferimento.
Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire
analiticamente gli aspetti di un problema a livello personale ed in interazione col gruppo
classe.
ABILITA’
Utilizzare con chiarezza il linguaggio generale e specifico della disciplina sia nelle
esposizioni orali che nella stesura delle relazioni economiche-estimative e di marketing.
Saper applicare criticamente le appropriate formule matematico finanziarie nell’ambito del
processo valutativo.
Conoscere ed sviluppare le doti del perito estimatore.
Comprendere i meccanismi che regolano i mercati, le fonti dati, le metodologie, le
procedure, le normative, gli strumenti connessi alle valutazioni.
Saper inquadrare il problema estimativo, essere in grado di motivare le scelte effettuate,
argomentare le fasi del lavoro.
Sapere redigere ed interpretare il bilancio dell’azienda agraria.
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CONOSCENZE
modulo A: Basi economico finanziarie ed Estimo generale [ore indicative 20]
Paradigmi della matematica finanziaria
Estimo generale:
o Scopi della stima
o Giudizio di stima ed aspetti economici dei beni
o IVS International Valuation Standard
o Procedure sintetiche ed analitiche
o Critiche alla stima analitica.
modulo B: Estimo rurale [ore indicative 21]
Stima dei fondi rustici a colture erbacee
o Stima di un’azienda cerealicola zootecnica a produzione di latte nell’ipotesi di
rimonta interna. (Ripasso del bilancio economico estimativo trattato lo scorso anno)
Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali
Stima delle colture arboree da frutto: coetanee specializzate, promiscue, disetanee assestate
a governo annuo; Vo, Vm, Vss, età del massimo tornaconto.
o Stima del valore reale di un’azienda vitivinicola con procedura mista
o Stima del costo d’impianto di 1 ettaro di vigneto specializzato
o Stima dei costi di produzione dell’uva nelle varie stazioni produttive
o Stima del valore di trasformazione dell’uva in vino
Stima dei miglioramenti fondiari, Analisi costi benefici e riparto delle spese
Modulo C: Estimo legale [ore indicative 20]:
Stima dei danni da incendio e da grandine
o Stima dei danni da incendio ad un fabbricato
o Stima dei danni da grandine
Stima delle servitù prediali
Stima delle espropriazioni per pubblica utilità: Testo unico emanato con D.P.R. 327/2001
modificato ed integrato a seguito della sentenza Corte Costituzionale 181/2011: cenni alle
procedure d'esproprio. Calcolo delle indennità di esproprio.
Modulo D: Marketing [ore indicative 5]
Marketing: concetti, strumenti, pianificazioni, obiettivi, strategie e problematiche con
riferimento soprattutto al marketing agroalimentare.
METODI e RISULTATI OTTENUTI
Sono ispirati sulla metodologia scientifica basata sul proporre agli alunni una serie di
stimoli al fine di attivare processi interattivi docente-discente che favoriscono il potenziamento
delle capacità percettive orientando l’apprendimento verso l'individuazione e risoluzione di
problemi insiti in ciascuna unità didattica proposta.
In sostanza si è cercato di abituare i ragazzi non alla semplice memorizzazione e
ripetizione di paradigmi - peraltro essenziali - ma soprattutto alla concettualizzazione di fatti,
fenomeni, sistemi riguardanti la sfera economico-estimativa-legislativa e di marketing.
La partecipazione non è stata corale e propositiva; solo i più motivati hanno dato il loro contributo
critico costruttivo.
I risultati raggiunti in termini di competenze, abilità e conoscenze sono stati nel complesso discreti
per circa la metà degli alunni, un quarto ha raggiunto buoni o eccellenti livelli di preparazione ed un
quarto mostra carenze più o meno gravi o diffuse e mancati recuperi di alcuni moduli del
programma.
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MEZZI E STRUMENTI
Il testo in adozione – “Corso di economia, estimo, marketing e legislazione” di Stefano
Amicabile vol. 2 ed. Hoepli – è stato integrato o sintetizzato con gli appunti di lezione, fotocopie di
esercitazioni, schemi esplicativi, bilanci, diagrammi e quadri sinottici pertinenti gli argomenti
trattatati nel corso del corrente anno scolastico.
Tutto il materiale didattico prodotto dal docente e dagli allievi è stato condiviso tramite
la mail di classe.
TEMPI
Sono stati proporzionati agli argomenti svolti ed alle scansioni create dal normale
calendario scolastico.
Le molteplici attività programmate in Istituto - CLIL, tempi dedicati al recupero delle
lacune emerse nella varie prove con conseguente temporaneo rallentamento dei tempi programmati
per l’ordinaria attività didattica, conferenze con esperti, esercitazioni tecnico pratiche, alternanza
scuola lavoro, visite e viaggi d’istruzione convegni, partecipazione a spettacoli o eventi sportivi - se
da un lato hanno certamente arricchito la proposta formativa è pur vero che hanno ulteriormente
eroso il già poco tempo dedicato alle lezioni frontali previsto dal riordino scolastico. Di fatto le ore
effettive svolte in classe sono risultate pari a circa i due terzi di quelle nominali programmate ad
inizio anno.
La frequenza alle lezioni è stata per quasi tutti gli studenti regolare mentre la
partecipazione e l'impegno sono risultati nettamente differenziati: per alcuni produttivi e
collaborativi per altri discontinua.
CRITERI ADOTTATI AI FINI VALUTATIVI
Le valutazioni fanno riferimento al POFT d’Istituto e sono state articolate in:
4 verifiche scritte distribuite in tre trimestri
1 prova per classi parallele con tre domande scritte a risposta breve (5 righe)
Almeno una verifica orale per ogni allievo
In aggiunta alle ordinarie verifiche scritte sono state predisposte alcune verifiche di
recupero che, se da un lato hanno permesso per i più il recupero delle pregresse lacune dall’altro
hanno rallentato non poco la normale programmazione delle frontali lezioni curricolari. Ne hanno
sofferto soprattutto gli spazi dedicati alle valutazioni orali.
Per la valutazione è stata misurata la qualità della performance ottenuta dagli alunni
ossia il livello raggiunto nella conoscenza, comprensione ed applicazione degli argomenti proposti e
delle competenze acquisite in ciascun modulo di lezione svolto.
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TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
INSEGNANTE: Prof. Giorgio Albertini
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Prati
L’attività didattica e la programmazione è stata fortemente influenzata dalla discontinuità
metodologica determinata dal cambio di docenza.
Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali, supportate dall’utilizzo di audio - visivi
con diapositive, slide, videocassette, appunti e schede con mappe concettuali definite, materiale di
laboratorio e esercitazioni in azienda.
Agli alunni sono stati forniti appunti, fotocopie e file di materiale didattico su alcuni argomenti
specifici.
Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appunti dal libro di Zootecnia speciale del prof.
Succi.
OBIETTIVI PREFISSATI
Conseguire un livello di conoscenze tale da permettere all’alunno di saper individuare e
analizzare le diverse problematiche della disciplina, correlando i vari argomenti, anche con
contenuti di altre discipline, dimostrando capacità di affrontare, sviluppare e risolvere
autonomamente un semplice problema pratico sulla tecnica di allevamento della specie bovina e
suina esprimendosi in modo preciso e pertinente utilizzando correttamente un linguaggio tecnico –
scientifico e di sviluppare commenti critici in modo pertinente.
CONTENUTI
La vastità degli argomenti in relazione al monte ore a disposizione ha imposto scelte non
sempre facili ma inevitabili sul programma da effettuare, limitando il livello di approfondimento, in
alcuni casi, a dei semplici accenni.
BOVINI
- Valutazione degli alimenti: analisi chimica, la digeribilità ed i fattori che la influenzano,
l’ingestione nei ruminanti, i principali sistemi di valutazione dell’energia degli alimenti (Unità
Amido, U.F. classica, U.F.L. e U.F.C.
- Significato biologico dei principi alimentari
- Ormoni ed enzimi, fattori sconosciuti della crescita, promotori di performance, antibiotici e
sostanze tampone, Relazione Nutritiva.
- Alimentazione del bestiame: utilizzazione dell’energia, utilizzazione dell’azoto proteico e non
proteico, proteine by-pass, degradabilità delle proteine, proteine protette, aminoacidi protetti,
utilizzazione dei minerali e delle vitamine; il razionamento, fabbisogni energetici, proteici,
minerali e vitaminici per le vacche in lattazione, asciutta e bestiame da rimonta (manze). Esempi
di razionamento.
- Utilizzazione zootecnica dei cereali foraggeri: utilizzazione del silomais nell’alimentazione della
vacca da latte e del bovino da carne, utilizzazione dell’insilato di pannocchie di mais e del
pastone di granella di mais.
- La conservazione dei foraggi: essicamento in campo e fienagione, foraggi disidratati,
insilamento.
- Principali foraggi di leguminose e di graminacee
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- Moderne problematiche relative agli indirizzi del razionamento della vacca da latte e della
somministrazione degli alimenti: alimentazione liquida, supplementi liquidi miscelati
all’unifeed, alimenti liquidi nel rumine, alimenti liquidi nell’abomaso tramite la doccia esofagea.
- Produzione del latte: i fattori che hanno influenza sulla produzione del latte, la qualità del latte,
l’asciutta, la mungitura, la stabulazione libera, mastite.
- Errori alimentari e disordini fisiologici: dislocazione dell’abomaso, timpanite, indigestione acuta
da acidosi, tossicosi da eccesso proteico, tossicosi da urea, chetosi, collasso puerperale.
- Fecondità ed efficienza riproduttiva dei bovini: efficienza riproduttiva ed intervallo interparto,
ipofecondità (cause di natura genetica e di natura alimentari, ecc.).
- Fecondazione artificiale: raccolta del materiale spermatico, preparazione e conservazione,
inseminazione, applicazione nella zootecnia moderna, sincronizzazione dei calori, embryo-
tranfert, fecondazione naturale, scelta del toro, efficienza riproduttiva, calore, diagnosi di
gravidanza, gestazione, parto.
- Bovini: *principali razze con prevalente produzione di latte, allevate in Italia (Pezzata Nera o
Frisona italiana, Bruna , razze a duplice funzione (Pezzata Rossa italiana, Grigio Alpina, Bruna
di Rendeva, Valdostana), razze italiane da carne (Piemontese, Marchigiana, Romagnola,
Chianina, Marremana), razze da carne francesi (Charolaise, Limosine, Aubrac, Salers, Blonde
d’Aquitaine), Blue-Belga.
- Produzione della carne con razze specializzate da carne ed incroci di prima generazione
(meticci).
- Produzione della carne bovina: la produzione del vitellone, bovini da macello, tecnica di
allevamento, alimentazione.
- Sistemi di stabulazione e cenni sulle principali tipologie di stalla.
- Alimentazione del vitello e svezzamento: allevamento del vitello, ruolo della doccia esofagea,
alimentazione lattea e digestione dei glucidi, lipidi, protidi, somministrazione del colostro,
somministrazione del latte, preparazione della polvere di latte, tecnica di svezzamento precoce.
- Allevamento del vitello a carne bianca: tipo di allevamento, razze utilizzate, alimentazione, tipi
di ricoveri.
- Cenni ai principali problemi sanitari dell’allevamento bovino, igiene zootecnica e benessere
animale.
- Caratteristiche morfologiche della bovina da latte e del bovino da carne.
*Le principali razze bovine sono state trattate specificatamente durante lo scorso anno scolastico
dal Collega dello scorso anno scolastico, anticipando alcuni argomenti in conseguenza della
riduzione dell’orario di lezione in quinta classe.
SUINI
L’argomento è stato trattato in modo superficiale per il limitato tempo a disposizione
rappresentando le principali problematiche economiche, strutturali, gestionali, tecniche e sanitarie
dell’allevamento.
Si è differenziata la diversa tipologia con preferenza per l’allevamento del suino pesante destinato
alla trasformazione in prosciutti e salumi.
MEZZI E STRUMENTI
Appunti del Docente e dal libro del Prof. Succi di Zootecnia speciale, fotocopie di materiale
didattico, schede, slide e file con trattazione di argomenti specifici.
Rispetto alla programmazione iniziale di Dipartimento e del Docente, per motivazioni
diverse ed evidenziate nei Consigli di Classe, il programma ha subito una riduzione e per i suini si è
fatta una trattazione parziale e non approfondita.
Si sono utilizzate le attrezzature del laboratorio e svolte attività pratiche in stalla sulla
mungitura, alimentazione delle vacche, allattamento dei vitelli e sulla morfologia delle bovine da
latte.
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VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo numero di
verifiche, sia orali che scritte attraverso le quali lo studente doveva dimostrare di sapere
comprendere il quesito e proporre una soluzione con un corretto uso del linguaggio tecnico
scientifico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi formativi prefissati non sono stati raggiunti in modo adeguato, con una
differenziazione netta fra chi ha manifestato notevoli difficoltà di comprensione ed orientamento o
li raggiunti in modo superficiale e chi (pochi) li ha raggiunti in modo pieno.
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SCIENZE MOTORIE
DOCENTE. Prof. Giancarlo Ardesi
FINALITA’ SPECIFICHE DELLA MATERIA
Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la
formazione di una personalità equilibrata e stabile.
Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita.
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle
capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari.
Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire l’acquisizione
di capacità trasferibili all’esterno della scuola.
Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione della
capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.
OBIETTIVI GENERALI
1. MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ MOTORIE
Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali).
Consapevolezza dei percorsi effettuati.
2. APPRENDIMENTO MOTORIO
Rielaborazione degli schemi motori.
Conoscenza e pratica delle attività sportive.
Affinamento delle funzioni neuromuscolari.
Acquisizione di capacità operative e sportive.
3. ASPETTI TEORICO PRATICI
Conoscenza e pratica delle attività sportive.
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni.
Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute.
Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
Considerata la particolare struttura della disciplina gli obiettivi minimi prefissati sono,
oltre al miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in alcuni casi
soggettivamente:
Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico.
Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare.
Affinamento della coordinazione.
Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria.
Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare.
Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie situazioni
ambientali.
Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di pronto
soccorso.
Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di volontà e il
coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di
classe.
CONTENUTI
Scansione quadrimestrale dei contenuti
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Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica.
Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito.
Esercizi di affinamento della coordinazione.
Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare.
Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi.
Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico.
Atletica leggera : corse salti lanci.
Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio.
Parte teorica: anatomia applicata all’educazione fisica, norme generali di pronto soccorso,
educazione alimentare, teoria dell’allenamento, traumatologia dello sport, studio analitico del
movimento.
METODI D'INSEGNAMENTO
Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro
Osservazione ed analisi dell'alunno per stabilire il reale livello psicomotorio.
Presentazioni delle attività in modo tale da sollecitare l'interesse dell'alunno, motivandone i
contenuti ed i fini.
Guida dei tentativi e delle ripetizioni
Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi dell'esecuzione che nella quantità.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe nel complesso ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
Valutazione complessivamente buona per la totalità della classe.
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RELAZIONE FINALE PROGETTO CLIL
Referente del progetto: Prof.ssa Scifo Paola
Docenti coinvolti nel progetto: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego
Obiettivi
Il progetto Content and Language Integrated Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di
implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di
studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato.
Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di
loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa
possibile.
Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di comprendere ed approfondire i contenuti
disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua
straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese
riguardo argomenti specifici.
Programmazione
Sono state organizzate tre uscite per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere ad ogni
gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare offerta
dall’Istituto.
1. Settore allevamenti e coltivazioni in pieno campo: allevamento del bestiame da carne e da
latte, alimentazione, produzione del latte e filiera del latte, coltivazioni principali in pieno
campo e produzione degli alimenti per la stalla, smaltimento dei reflui zootecnici.
2. Settore florovivaistico: produzioni floricole principali in serra e ambiente protetto delle
coltivazioni vivaistiche in vaso e pieno campo, manutenzione del verde pubblico e privato,
impianti di giardini e parchi, riconoscimento delle principali essenze arboree, arbustive ed
erbacee utilizzate in campo ornamentale, riconoscimento delle principali specie arboree,
arbustive ed erbacee utilizzate nel campo della difesa ambientale, ripristino del verde per la
tutela dell’ambiente, parchi e giardini.
3. Settore vitivinicolo: coltivazione e allevamento della vite e relative pratiche colturali, uso di
mezzi, macchine e svolgimento delle principali operazioni in vigneto. Raccolta e
lavorazione delle uve, processi di vinificazione, spumantizzazione, cura del vino,
imbottigliamento e vendita, fino agli aspetti commerciali della produzione vinicola italiana
Il progetto è stato suddiviso come segue:
CLASSE ORE IN SERRA ORE IN STALLA ORE IN VIGNETO
5AP 4 4 4
5BP
5CP 4 4 4
5AV 2 2 8
5AT
5BT 4 4 4
5DP 4 4 4
Le ore dedicate ai singoli settori sono state raggruppate in un'unica mattinata mensile per ogni
singola classe, dal mese di febbraio al mese di aprile, fatta eccezione per la classe 5AV, che ha
affrontato gli argomenti relativi a Serra e Stalla durante la stessa mattinata, e gli argomenti relativi a
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Vigneto e Cantina in due mattinate distinte (4 ore + 4 ore). Gli incontri destinati al progetto si sono
svolti durante le ore di esercitazione, dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
Il calendario degli incontri è stato organizzato come segue:
CLASSE data settore data settore data settore
5AP 17/02 Serra 31/03 Vigneto/Cantina 11/04 Stalla
5AT 24/02 Serra 19/03 Stalla 11/04 Vigneto/Cantina
5AV 27/02 Cantina 21/03 Serra/Stalla 05/04 Vigneto
5BP 29/02 Stalla 18/03 Serra 04/04 Vigneto/Cantina
5BT 11/02 Serra 21/03 Vigneto/Cantina 15/04 Stalla
5CP 11/02 Stalla 04/03 Serra 21/04 Vigneto/Cantina
5DP 26/02 Serra 16/03 Vigneto/Cantina 09/04 Stalla
Svolgimento
Avendo destinato 4 ore consecutive per gli incontri, è stato deciso di dedicare le prima due ore ad
attività da svolgere in classe, al fine di presentare agli studenti una serie di materiali utili per una
revisione di argomenti già trattati con gli insegnanti curricolari, e per un arricchimento del
vocabolario di microlingua, di cui erano già in parte in possesso. Le due ore restanti sono state
invece dedicate alla visita guidata, da parte degli studenti stessi, dei settori oggetto del singolo
incontro, al fine di mettere in pratica quanto rivisto e approfondito durante la parte iniziale. Sia le
prime due ore (teoriche) sia le due ore di visita (pratiche) sono state condotte dagli insegnanti e
dagli studenti esclusivamente in lingua inglese.
Tutti i materiali presentati e analizzati durante gli incontri sono stati forniti agli studenti, e agli
insegnanti curricolari di Lingua Inglese, attraverso la funzione ‘Didattica’ del registro elettronico.
Gli argomenti che sono stati approfonditi durante gli incontri sono i seguenti:
VINEYARD WINERY/CELLAR GREENHOUSE FARMYARD
Vineyard planning
Site and exposure
Microclimate
Terrain and soil
composition
Vine training (Guyot
system)
Vine selection and
propagation
Pruning
Disease and pest
control – pests,
fungi, bacteria and
viruses
Maintenance –
chemical treatments,
weed control and
fertilizers
Harvesting
Pressing
White wine fermentation
Red wine fermentation
Filtration, clarification
and stabilization
Sparkling wine
production
Bottling
Corking
Labelling
Greenhouse structures
Climate control –
ventilation, heating and
shading
Irrigation – drip and
sprinkler systems, spray
Propagation – leaf/stem
cuttings and grafting
Potting – compost and soil
composition
Flowering plants –
herbaceous annuals and
perennials
Cacti and succulents
Bushes/shrubs, climbing
plants/vines, trees
Pest and disease control
Weed control
Dairy farm cowsheds
and barn – structures
Fencing and hedging
Cowsheds and bedding
Fodder production –
hay and silage
Cattle feed – production
and preparation
Nutritional value of
fodder and feed (appeal,
digestibility and
storage)
Hygiene and waste
management – slurry
Milking parlour and
milking process
Artificial insemination,
pregnancy and birth
Livestock management
– bull calves and heifers
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Relazione
Gli studenti hanno mostrato un atteggiamento positivo durante gli incontri, dimostrandosi in
generale collaborativi e impegnati nei confronti del progetto. La comunicazione in lingua inglese è
risultata essere, per alcuni, incentivante a relazionare di argomenti inerenti a settori aziendali diversi
da quelli specifici del proprio indirizzo di studio. A tutti gli studenti è stata offerta l’opportunità di
poter conversare in lingua straniera sia fra di loro, sia con l’insegnante, e in linea generale hanno
lavorato con discreto impegno, seppur talvolta con difficoltà, poiché non abituati a interagire in
inglese per periodi così lunghi.
Durante le ore destinate al progetto si è cercato di valorizzare le capacità espositive degli studenti, il
che ha evidenziato l’abilità di buona parte di loro ad esprimersi in lingua inglese in maniera
accettabile e comprensibile, anche se non sempre formalmente e sintatticamente pienamente
corretta. Hanno acquisito una certa dimestichezza nel relazionare riguardo argomenti specifici del
loro percorso di studi, ma anche ad interagire su argomenti di carattere più generale.
L’unico ostacolo che si è effettivamente incontrato è la gestione delle tempistiche destinate al
progetto, in quanto 4 ore consecutive di conversazione in lingua straniera hanno reso gli ultimi
momenti di ogni singolo incontro più difficili da gestire, sia per quanto riguarda l’attenzione degli
studenti nei confronti degli argomenti proposti, sia per quanto riguarda l’interesse e la
partecipazione degli stessi.
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA
La simulazione della prima prova si è svolta in data 2 maggio 2016. Il testo proposto è stato formulato dal Dipartimento di Lettere del Triennio utilizzando le tipologie e le tracce scelte deal Ministero per l’Esame di Stato A.S.2013/14: - Tipologia A: Analisi del testo letterario, Salvatore Quasimodo -"Ride la gazza, nera sugli aranci" - Tipologia B: Saggio breve o articolo di giornale, Ambito Artistico-Letterario "Il dono". - Tipologia B: Ambito Socio-Economico - "Le nuove responsabilità". - Tipologia B: Ambito Storico-Politico - "Violenza e non-violenza: due volti del Novecento". - Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - "Tecnologia pervasiva". - Tipologia C: Tema storico -"L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze?" - Tipologia D: Tema di ordine generale - "La ricucitura delle periferie di Renzo Piano".
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
INDICATORI VOTO DESCRITTORI
A. ORTOGRAFIA
E MORFO-SINTASSI
Punti 5
1 2 3
4 5
Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici Presenza di errori ortografici e morfosintattici Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto Correttezza generale e buona competenza lessicale
B. CONTENUTO
Punti 5
1 2 3 4 5
Contenuto non attinente alla traccia Traccia sviluppata parzialmente Contenuto adeguato alla traccia Contenuto adeguato ed esaustivo Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità
C. ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO Punti 5
1 2 3 4 5
Elaborato privo di organicità Elaborato semplice, superficiale Elaborato coerente, coeso, ma lineare Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA
In data 13 maggio 2016 verrà somministrata la simulazioni di Seconda prova d’Esame. Il testo proposto per la simulazione è stato formulato dal Dipartimento di Produzioni Vegetali.
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda
parte.
Parte prima
L’impianto di un vigneto è il risultato di una serie di scelte tecniche ed economiche volte al
raggiungimento degli obiettivi quanti-qualitativi individuati dal viticoltore.
Il candidato, dopo aver illustrato le principali caratteristiche di un ecosistema viticolo di sua
conoscenza, tratti delle problematiche dell’impianto, dall’individuazione della giacitura ed
esposizione più idonea fino alla messa a dimora, motivando le scelte adottate.
Parte Seconda
a) Classificare il materiale di propagazione per tipologia e per categoria (colore cartellini).
b) Descrivere il protocollo tecnico di selezione clonale di varietà destinate alla produzione di
uve da vino.
c) Scelta la forma di allevamento opportuna, calcolare la carica di gemme del futuro vigneto.
d) Descrivere una forma di allevamento che sia adatta alla potatura e alla raccolta meccanica.
e) In riferimento alla normativa vigente delineare il corretto iter burocratico da seguire per
effettuare il nuovo impianto.
CRITERI DI VALUTAZIONE
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
COMPLETEZZA
DEI
CONTENUTI
Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia 3
Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della traccia 4
Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma essenziali, generici 5
Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento 6
Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi 7
CORRETTEZZA
TECNICA
DEI
CONTENUTI
Numerosi errori concettuali gravi. 0
Alcuni errori concettuali gravi. 1
Numerose. imprecisioni tecniche non gravi. 2
Alcune imprecisioni tecniche non gravi.- 3
Nessun errore e/o imprecisione tecnica. 4
UTILIZZO
DELLA
TERMINOLOGIA
SPECIFICA
Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria. 0
Terminologia tecnica generica, non specifica. 1
Terminologia tecnica sufficientemente appropriata. 2
Terminologia tecnica appropriata e specifica. 3
Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca. 4
Voto ...…./ 15
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1^SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
Data: 2 marzo 2016
STRUTTURA PROVA: quesiti a risposta singola (tipologia B); max 5 righe.
Le discipline coinvolte sono:
STORIA
Quesito 1:
Quali caratteri sono comuni ai totalitarismi del Novecento: Stalinismo, Fascismo e Nazismo e,
in particolare, ai due totalitarismi di destra?
Quesito 2:
Illustra i provvedimenti più significativi, assunti in ambito economico, dal regime fascista.
Quesito 3:
Delinea i caratteri della società statunitense durante i “ruggenti anni Venti”.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
USO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
DELLA DISCIPLINA STORICA
Scarso 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Corretto 3
CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente
corretta
3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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EEML
Quesito 1:
Spiega in cosa consiste il valore potenziale all’attualità –Vpa – e come si determina col metodo
matematico.
Quesito 2:
Cosa sono le anticipazioni colturali e quando ne è richiesta la valutazione.
Quesito 3:
Determinazione del Vm col metodo dei redditi passati.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buona 3
UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente corretta 3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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PRODUZIONI ANIMALI
Quesito 1:
Descrivere sinteticamente la routine di mungitura.
Quesito 2:
Descrivere le prime cure al vitello appena nato.
Quesito 3:
Descrivere l’alimentazione della bovina in asciutta.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buona 3
UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente corretta 3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE
Quesito 1:
Descrivi le fasi in cui è possibile suddividere la patogenesi di una malattia infettiva.
Quesito 2:
Spiega il significato di metagenesi e motiva perché tale processo si riscontra, frequentemente, in
certi funghi.
Quesito 3:
Spiega come la presenza o meno dell’aria possa condizionare lo sviluppo dei lieviti.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buona 3
UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente corretta 3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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2^SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
Data: 30 aprile 2016
STRUTTURA PROVA:
‑ Quesiti a risposta singola (tipologia B); max 5 righe.
‑ Quesiti a risposta multipla (tipologia C) per gli allievi DSA e solo per la disciplina
INGLESE
Le discipline coinvolte sono:
MATEMATICA
Quesito 1:
Calcolare in quanti modi possiamo estrarre 3 maschi e 2 femmine dal tuo gruppo classe.
Riporta le formule del calcolo combinatorio atte a risolvere il quesito
Quesito 2:
Elenca le formule per il calcolo sulla somma logica e del prodotto logico di eventi facendo
eventuali distinzioni.
Quesito 3:
Utilizza il teorema di Bayes per il calcolo che segue: Due macchine producono lo stesso pezzo
di ricambio d’auto. La prima produce il 45% del totale e di questi il 90% non ha difetti. La seconda
produce pezzi con difettosità pari al 8%. Estraendo un pezzo a caso nella produzione delle due
macchine, calcola la probabilità che sia difettoso; successivamente la probabilità che, essendo
difettoso, sia stato prodotto dalla prima macchina.
Griglia di correzione
1° domanda 3 punti
2 domanda 3 punti
3 domanda 4 punti
Voto in decimi
Criteri di assegnazione del punteggio
(Percentuale del punteggio da assegnare al singolo esercizio)
%
Conoscenza dei formule e procedimenti e impostazione dei calcoli 50%
Parziale correttezza nello svolgimento Dal 10% al 40%
Piena correttezza del calcolo e conclusione esercizio 50%
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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INGLESE
Answer the following questions using the lines below
1. What are the main psychological aspects related to eating disorders?
2. What does the cheese making process consist of?
3. What do experts think of the Mediterranean diet?
INDICATORI PER LA CORREZIONE Punti
Pertinenza: comprensione dell’argomento e aderenza alle richieste …./0-1
Conoscenza: contenuti della disciplina e abilità interdisciplinare …./1-5
Esposizione: proprietà di linguaggio tecnico e correttezza linguistica …./1-3
Rispetto delle consegne: rispetto delle indicazioni temporali e spaziali …./0-1
Voto finale in decimi
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
ENOLOGIA
Quesito 1:
Classificazione dei composti colloidali del vino.
Quesito 2:
Differenza tra stabilizzazione e chiarificazione di un vino.
Quesito 3:
Origine e funzione enologica dell’aldeide acetica.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buona 3
UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente corretta 3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Quesito 1:
Principi dell’agricoltura conservativa.
Quesito 2:
La componente verde della PAC: il greening.
Quesito 3:
Principali gas climalteranti prodotti dalle attività agricole.
Indicatori Descrittori Punti
COMPLETEZZA CONTENUTI
Scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Buona 3
UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA
Scarsa 0
Insufficiente 1
Sufficiente 2
Pienamente corretta 3
Voto
Conversione voti da decimi in quindicesimi.
Se il voto/10 < 6 voto/15 = voto/10 * 5/3
Se il voto/10 > 6 voto/15 = (10+ (voto/10 – 6) * 5/4)
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MATERIA DOCENTE FIRMA
Religione Prof. Stefano CIVETTINI
Italiano Prof.ssa Danila DEGLI ANGELI
Storia Prof.ssa Danila DEGLI ANGELI
Matematica Prof.ssa Rita TAFFURI
Gest. Amb. e Territorio Prof.ssa Tiziana DE BENEDETTO
Enologia
Prof.ssa Tiziana DE BENEDETTO
Prof. ssa Franca ZANIBONI
Prof. Giuseppe PRATI
Biotecnologie Vitivinicole Prof. Antonio GERBINO
Prof. ssa Franca ZANIBONI
Viti e Difesa. della vite
Prof. Antonio GERBINO
Prof. Giuseppe PRATI
Economia Estimo
Marketing Legislazione
Prof. Alberto BONASPETTI
Prof. Giulia ZUCCHI
Produzioni Animali Prof. Giorgio ALBERTINI
Lingua straniera (inglese) Prof.ssa Patrizia MOLINARI
Scienze motorie Prof. Giancarlo ARDESI
Brescia, 4 maggio 2016
Il Dirigente Scolastico
(prof. Augusto Belluzzo)