Istituto Superiore Statale PITAGORA · disciplina: tecnologie e progettazione di sistemi elettrici...
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Istituto Superiore Statale
“PITAGORA” Liceo Classico/Scientifico e Scienze Applicate /Scienze Umane
ITI Informatica e Telecomunicazioni/Elettronica ed Elettrotecnica Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica
via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA) - cod. mecc. NAIS00400C
Prot. n. 3178/04-11
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI ANNO SCOLASTICO 2017/2018
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V ITI sez. C.
Classe Articolata nei corsi: Elettrotecnica-Elettronico (5C Ele) - Informatica (5C Inf)
Coordinatore: prof. Antonio De Simone 5 C Ele
Pozzuoli, 15/05/2018 Il Dirigente Scolastico Dr Antonio Vitagliano
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Sommario
PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO ............................................................................ 3 PROFILO PROFESSIONALE Indirizzo ITI – ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Art. Elettrotecnica ............... 3 LA CLASSE 5C ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA .................................................................................................. 5 CONSIGLIO DI CLASSE: ........................................................................................................................................................ 5 COMMISSARI INTERNI: ........................................................................................................................................................ 5 CARATTERISTICHE DEL NOSTRO TERRITORIO E DELL’UTENZA ............................................................................. 7 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ..................................................................................................................................... 7 OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI .............................................................................. 8 CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE ................................................................................. 8 METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI,
MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE ........................................................................................................... 9 VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE ........................................................................................................................ 9 GRIGLIE DI VALUTAZIONE ............................................................................................................................................... 15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ................................................................................................... 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA .............................................................................................. 17 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA – 5C Ele ....................................................................... 18
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ............................................................................................................. 20 SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA ............................................................................................................................. 21 PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI
SINGOLE DISCIPLINE ......................................................................................................................................................... 38 Disciplina: ITALIANO ............................................................................................................................................. 39 Disciplina: STORIA .................................................................................................................................................. 45 Disciplina: INGLESE ................................................................................................................................................ 49 Disciplina: MATEMATICA ..................................................................................................................................... 52 Disciplina: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (TPSEE) ....... 54 Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI ELETTRICI ED ELETTRONICI ................................................................. 57 Disciplina: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA ................................................................................... 60 Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ...................................................................................................... 61
ALTERNANZA SCUOLA LAVOROPRESENTAZIONE PROGETTO ............................................................................ 69
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PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO
L'impianto formativo dell' ISS “Pitagora” si articola in differenti percorsi tutti di durata quinquennale e con libero accesso ad ogni tipo di facoltà universitaria:
Liceo Classico
Liceo Scientifico
Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Istituto Tecnico Industriale Indirizzo Informatico
Istituto Tecnico Industriale Indirizzo E.E.
Istituto Professionale per i Servizi Industria ed Artigianato – Indirizzo M.A.T.
PROFILO PROFESSIONALE Indirizzo ITI – ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Art. Elettrotecnica
L’obiettivo curriculare e il profilo professionale del diplomato industriale per l’Elettrotecnica e l’elettronica è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono:
continuo aggiornamento;
evoluzione della professione;
Negli indirizzi del settore elettrico, l’obiettivo si specifica nella formazione di un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da organica preparazione scientifica nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Per tali realtà, il diplomato in Elettrotecnica ed Elettronica, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a:
, organizzativi ed economici del proprio lavoro;
aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.
Il diplomato in Elettrotecnica ed Elettronica:
delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
elettronici, di impianti elettrici e di sistemi di automazione.
Il diplomato in Elettrotecnica ed Elettronica deve, pertanto, essere in grado di:
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sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;
l’automazione;
economico, la componentistica presente sul mercato;
nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese alle tipologie di produzione;
e utilizzazione dell’energia elettrica;
i ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;
contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.
ivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso;
Il diploma di Perito industriale per l'Elettrotecnica e l’ Elettronica permette:
l' accesso a qualsiasi facoltà universitaria, in particolare quelle tecnico-scientifiche; l' inserimento in ambito aziendale in uno dei seguenti settori: produzione, impiantistica, controllo qualità,
installazione e assistenza tecnica, progettazione, acquisti l' inserimento in aziende di servizi sulla sicurezza; la libera professione con l' iscrizione all' albo dei Periti; la possibilità di insegnamento tecnico-pratico in una scuola tecnica.
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LA CLASSE 5C ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
N. COGNOME NOME CREDITO III ANNO CREDITO IV ANNO
1 CACCIOPPOLI VALENTINA 4 4
2 CHIARIELLO GIACOMO 4 4
3 CIUFFREDA SALVATORE 4 3
4 DE ROSA FEDERICA 4 4
5 DI BONITO SALVATORE 4 3
6 GRITTO DOMENICO 4 4
7 IACCARINO MARIA GIULIA 4 4
8 MADDALUNO SISSI 4 4
9 PAVONE MARIO 4 4
10 RIMOLI LEOPOLDO 4 4
11 RUGGIERO ROBERTO 4 4
CONSIGLIO DI CLASSE:
DOCENTE DISCIPLINA FIRMA
BALESTRIERI Francesco Lab. ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
BIZZARRO Raffaele Lab. TECN. E PROG. SIST. ELETTRICI ELETTRONICI, Lab. SISTEMI AUTOMATICI
CIRILLO Vincenzo SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
COPPOLA Antonella STORIA, LINGUE E LETTERATURA ITALIANA
D’AMBROSIO Salvatore TECN. E PROG. SIST. ELETTRICI ELETTRONICI
DE SIMONE Antonio SISTEMI AUTOMATICI
DELL’AQUILA Sergio RELIGIONE
MELITO Brigida MATEMATICA
MOIO Giovanni ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
PROCOPE Rosanna INGLESE
COMMISSARI INTERNI:
DOCENTE DISCIPLINA
DE SIMONE Antonio Sistemi Automatici
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COPPOLA Antonella Storia
D’AMBROSIO Salvatore Tecnologia e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici
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CARATTERISTICHE DEL NOSTRO TERRITORIO E DELL’UTENZA
Il territorio, caratterizzato da una forte terziarizzazione per la sua marcata vocazione turistica, si sostanzia in una capillare rete di servizi commerciali, alberghieri e ristorativi, mentre l’apparato industriale che un tempo contraddistingueva l’economia dell’area, attualmente è in fase di smantellamento. I tassi di disoccupazione sono elevati, come dimostrano i dati statistici (22%-23%). Particolarmente colpiti dal fenomeno sono i giovani e le donne. Significativa è la percentuale di abitanti provvisti di titolo di studio che risulta essere il 75% (contro l’80% del capoluogo), scarto che diventa ancor più preoccupante se si confronta la percentuale di diplomati (11% contro il 18% del capoluogo) a quella dei laureati che non raggiungono nemmeno l’1% della popolazione. Ugualmente indicativo è anche il numero dei residenti privi di titolo di studio (14% contro l’11% di Napoli). Il tasso di scolarità nella scuola dell’obbligo è, per giunta, inferiore ai valori medi nazionali e del Mezzogiorno. Se a questi elementi si aggiunge che il territorio di riferimento dell’Istituto, da Castel Volturno ai Comuni dei Campi Flegrei, vive tensioni contraddittorie in termini di trasformazione, con punti di forza e di debolezza per lo sviluppo locale, dal degrado ambientale a ipotesi di rilancio turistico, commerciale e culturale, ci si renderà conto dell’importanza che può svolgere l’Istituto come riferimento educativo e formativo per questi giovani che appaiono sovente disorientati tra minacce e opportunità e, se non adeguatamente motivati e formati, rischiano di diventare l’anello debole del cambiamento. Questo scenario di riferimento induce l’Istituto a progettare interventi mirati ad offrire agli alunni strumenti conoscitivi ed operativi, non solo idonei a governare in generale il mondo reale circostante, ma ad affrontare gli studi come agenti dell’impegno e del cambiamento del proprio territorio. Tutti gli indirizzi dell’Istituto rispondono a tale compito e devono contaminarsi tra loro in una visione sistemica in grado di assicurare agli allievi le specifiche competenze istituzionali previste da ciascuno, in un’ ottica multi-disciplinare integrata in risposta ai fabbisogni territoriali, come chiave di accesso al mondo del lavoro, network attivo di pratiche di placement. I Campi Flegrei e il litorale domitio-flegreo per le loro caratteristiche oro-morfologiche, storico-culturali, paesaggistiche e produttive rappresentano per gli allievi una miniera di opportunità e di saperi: dall’agricoltura all’ambiente, dai beni culturali alla storia e filosofia, al turismo e all’interpretariato linguistico, alle attività commerciali, alle esigenze di competenze scientifiche, quali la biologia marina, la geologia, le scienze della terra. Solo in questa ottica l’Istituto può concorrere alla promozione della sua "utenza", indipendentemente dalla "diversità" o "disuguaglianza" delle condizioni di partenza, sul piano della formazione personale e nella prospettiva del suo inserimento nella più ampia realtà socio-politica ed economico-culturale. Rendere occupabili gli allievi significa interpretare il fabbisogno del territorio e strutturare una offerta formativa, a partire dai compiti istituzionali di ciascun istituto, in grado di dare continue risposte, nell’ottica del miglioramento dei percorsi e dell’adeguamento alle esigenze dello sviluppo locale e di come esso si collochi nelle dinamiche europee e mediterranee.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe articolata V sez. C ITI è composta da 11 alunni, di cui 4 femmine e 7 maschi. Non sono presenti alunni “diversamente abili”. Gli allievi, che hanno seguito il regolare percorso di studi, provengono tutti dall’ ISS “Pitagora”.
La classe presenta un curriculum di studio abbastanza irregolare, alcuni provengono da un terzo anno di corso diverso non andato a buon fine e la maggior parte degli allievi ha conseguito la promozione con debiti che hanno colmato dopo la sospensione del giudizio.
A livello disciplinare la scolaresca non ha mai sollevato problemi; ma è importante sottolineare che gli alunni non hanno evidenziato un adeguato impegno nello studio domestico, per cui la maggior parte delle attività si sono svolte per lo più in classe ed in laboratorio. Alcuni docenti hanno sottolineano consegne saltuarie e incomplete, con ritmi di apprendimento lenti e necessità di ripetere più volte gli argomenti esposti a lezione. Ciò ha portato, in quasi tutte le discipline, ad un ridimensionamento delle programmazioni disciplinari preventivate.
Dal punto di vista didattico, quindi, la classe si è attestata su un livello di preparazione essenziale con metodo di studio poco efficace, infatti sin dall’inizio dell’anno scolastico la maggior parte di loro ha avuto un ritmo di studio lento, con risultati non sempre sufficienti. Tutti avrebbero potuto raggiungere risultati di crescita adeguati a coronamento del lavoro svolto durante tutto il ciclo di studi, ma soltanto alcuni hanno soddisfatto le aspettative dei docenti.
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Dal mese di gennaio 2018 la disciplina Matematica è stata affidata alla prof.ssa Melito a causa di problemi di salute del docente titolare della materia.
OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI
L'azione didattica del corpo docente ha preso avvio dalla reale situazione della classe ed in questa direzione ha sempre proseguito, tenendo logicamente conto delle necessità di unificare obiettivi formativi con quelli cognitivi e più propriamente con quelli specifici dell'indirizzo di studi.
Dal punto di vista formativo, gli studenti non hanno, sempre, maturato un approccio costruttivo con la realtà scolastica mostrando scarsa consapevolezza del proprio ruolo e non sempre hanno concretizzato una positiva capacità di impegno.
L'impegno si è espresso nell'acquisizione dei contenuti minimi delle discipline e solo in alcuni ha consentito il raggiungimento di un livello accettabile in termini di competenze operativo-applicative.
In tal senso gli obiettivi generali proposti e realizzati, nel rispetto di quanto fissato nel PTOF, pur se a diversi livelli esplicativi, sono stati:
esprimere adeguatamente il proprio pensiero utilizzando anche lessici specifici identificare i collegamenti tra diverse discipline partecipare al lavoro organizzato e individuale, accettando ed esercitando il coordinamento utilizzare le moderne tecnologie applicare regole e principi dare soluzioni ai problemi mediante l’individuazione e la scelta delle vie da seguire tenere una documentazione ordinata del lavoro svolto e del percorso didattico seguito.
Per quanto concerne gli obiettivi specifici sono stati perseguiti i seguenti:
essere in grado di operare scelte, prendere decisioni, intraprendere iniziative individuare, esporre e verificare le funzioni dei singoli elementi componenti una struttura o un sistema e le
loro relazioni elaborare, rappresentare, leggere e interpretare dati e documenti. acquisire abilità in ordine: alla comprensione e all’uso appropriato della specifica terminologia disciplinare, al
saper fare previsioni ed effettuare controlli e al saper analizzare, classificare, costruire modelli In relazione agli obiettivi trasversali sono stati proposti e realizzati i seguenti:
acquisire un metodo di studio e capacità di organizzare il proprio lavoro: potenziare le capacità di elaborare le conoscenze e di applicarle con collegamenti di discipline diverse per
analizzare, confrontare, risolvere fatti e situazioni note, cercare e reperire procedure per risolvere problematiche insolite.
consolidare l’approccio critico e scientifico allo studio delle diverse discipline. coordinare il proprio lavoro con quello degli altri partecipando alle attività organizzate e di gruppo condurre una lettura autonoma dei testi e di interpretarne correttamente il significato acquisire conoscenze fondamentali delle singole discipline
I livelli a cui tali prestazioni sono giunte possono ritenersi sufficienti.
CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE
Tenuto conto dell'indirizzo della classe, il corpo docente ha selezionato, strutturato e organizzato i contenuti culturali
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specifici e pluridisciplinari secondo i seguenti criteri: significatività validità didattica possibilità di apprendimento interesse degli allievi.
I contenuti disciplinari trattati sono dettagliati nelle schede che si allegheranno al presente documento all’atto dello scrutinio finale.
Il Consiglio di classe fin dall'inizio dell'anno ha provato a sollecitare l'interesse degli allievi su argomenti a carattere pluridisciplinare affinché ciascuno potesse trovare il percorso culturale più adatto alla propria preparazione e ai propri interessi, ma non sempre i risultati sono stati quelli attesi.
Per quanto concerne le modalità di svolgimento della terza prova, si precisa che nel corso dell’anno scolastico, sono state regolarmente svolte due simulazioni. La tipologia scelta è stata la tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 2 comma 1.c., per le materie oggetto della terza prova ad eccezione della lingua Inglese; la modalità B (breve risposta in lingua Inglese) per l’accertamento della lingua straniera, ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 4 comma 1.b.
Le prove simulate con indicazione delle discipline coinvolte, dei tempi assegnati e dei criteri di valutazione adottati, sono allegate al presente documento.
In relazione al colloquio e alle difficoltà inerenti alla sua impostazione, il Consiglio di Classe fa presente che i singoli allievi, già dal mese di aprile hanno focalizzato e messo a punto, con l'ausilio dei docenti l'argomento pluridisciplinare da cui iniziare il colloquio; su tale argomento presenteranno una mappa concettuale atta ad illustrare il percorso logico da essi seguito. Particolare importanza verrà assegnata anche alla giustificazione della loro scelta.
METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI, MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE
Gli obiettivi formativi e cognitivi, cui si è fatto riferimento, sono stati supportati da una metodologia didattica incentrata su un tipo di lezione partecipata e partecipativa. In tale ottica, le lezioni frontali introduttive e/o di raccordo sono state affiancate da lezioni interattive, da dibattiti e discussioni, da lavori di gruppo, da attività di laboratorio al fine di migliorare e potenziare le competenze dei singoli allievi valorizzandone le potenzialità educative.
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati i docenti hanno fatto uso di tutti gli strumenti e i mezzi possibili.
Ai testi in adozione si sono affiancati, spesso, materiali forniti dai docenti.
Gli interventi educativi, inoltre, sono stati supportati anche da attività integrative, cui ha partecipato quasi tutta la classe.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Si precisa che le verifiche non hanno costituito un momento distinto e a se stante dell'attività didattica, ma ne sono state parte integrante, correlandosi direttamente alle metodologie messe in atto.
In primo luogo gli studenti già partecipando alla lezione, hanno fornito elementi di verifica e di valutazione. Tali
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elementi, tuttavia, sono stati affiancati anche da:
interrogazioni brevi e di ampio respiro discussioni collettive e guidate dibattiti produzioni scritte prove strutturate e semi strutturate processi feed-back e recupero.
La valutazione del profitto è stata effettuata tenendo conto che ai sensi di legge essa è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. Essa ha avuto per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione ha concorso, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono state coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano Triennale dell'offerta formativa secondo le modalità e i criteri definiti dal collegio dei docenti per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione.
L’istituzione scolastica ha assicurato alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie (registro on-line).
La valutazione periodica degli apprendimenti è stata effettuata dal consiglio di classe, preso atto delle proposte dei docenti delle singole discipline.
Per una corretta e quanto più oggettiva valutazione degli apprendimenti è stato effettuato un monitoraggio sistematico sia della situazione iniziale dell’alunno, sia dell’intero percorso formativo attraverso attività di valutazione. Nella valutazione sono stati considerati:
il prodotto (la singola prova, un compito eseguito, l’esito di un testo o di una interrogazione);
la prestazione (la modalità dell’esecuzione);
il processo (l’insieme dei diversi elementi del percorso che hanno portato a quella prestazione o a quel prodotto).
La valutazione del prodotto (strumenti) ha utilizzato prove strutturate, semi strutturate e non. Essa ha assunto caratteri diagnostici, formativi e sommativi a seconda delle finalità. Per la valutazione diagnostica i docenti hanno predisposto test di ingresso per il rilevamento della situazione iniziale, funzionale alla progettazione curricolare. Durante lo svolgimento dei percorsi formativi sono state somministrate prove intermedie per il rilevamento dell’apprendimento in itinere. Per la valutazione sommativa si è ricorso alla comparazione tra risultati finali e obiettivi fissati in sede progettuale. Nella valutazione della prestazione sono stati fondamentalmente accertati i progressi rispetto alla situazione di partenza.
La valutazione del processo ha tenuto conto, invece, principalmente della motivazione, della gratificazione e dei momenti di rinforzo, e le procedure si sono basate su metodi di tipo sia quantitativo sia qualitativo.
La valutazione quantitativa si è articolata nelle seguenti fasi: definizione dell’oggetto da accertare; scelta delle prove docimologiche da utilizzare;
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registrazione dei dati; criteri di misurazione.
La valutazione qualitativa si è basata sull’osservazione e sui colloqui. Dalla sintesi di entrambe è stato possibile: verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi; rendere consapevoli gli studenti dell’andamento degli studi in termini di risultati raggiunti e/o ancora da
raggiungere; sostenere i casi difficili con interventi individualizzati; attestare i risultati didattici.
Per l’attribuzione dei voti, si è adottata la tabella di seguito riportata.
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Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli studenti è stata effettuata tenendo conto dei seguenti indicatori oggettivi:
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Riconoscimento dei crediti scolastici e formativi
Il concetto di credito è stato introdotto dai nuovi Esami di Stato che nel loro impianto risultano più obiettivi ed efficaci rispetto a quelli di maturità per la valutazione complessiva di ciascun studente.
Per l’attribuzione del credito scolastico si tiene conto dei seguenti criteri:
grado di preparazione complessivo raggiunto da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso e /o nel precedente e/o negli ultimi due precedenti;
assiduità della frequenza scolastica;
interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo;
partecipazioni alle attività complementari integrative;
eventuali crediti formativi.
Verranno valutati i crediti formativi comprovanti l’acquisizione di competenze coerenti al corso di studi, relativi ad ambiti quali le lingue straniere, l’informatica, la formazione, il volontariato, lo sport ed altro.
Il credito scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente accumula durante gli ultimi 3 anni di corso e che contribuisce per un quarto a determinare il punteggio dell’Esame di Stato.
Si allegano:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ad eccezione della lingua Inglese in cui è stata prevista la modalità B (breve risposta in lingua Inglese)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
SIMULAZIONI TERZA PROVA
PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
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ISTITUTO SUPERIORE STATALE « PITAGORA »
ESAME DI STATO 2017/2018
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE
INDICATORI
DESCRITTORI LIVELLO
Basso Suff alto
1.ADEGUATEZZA
Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali
richiesti nella prova
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Tipologia A e B:
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta
( tipo testuale,
scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)
1 2
3
2.ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio fra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.
3.CARATTERISTICHE
DEL CONTENUTO
Ampiezza della trattazione
Padronanza dell’argomento
4.RIELABORAZIONE
CRITICA DEI
CONTENUTI
(IN FUNZIONE ANCHE
DELLE DIVERSE
TIPOLOGIE E DEI
MATERIALI FORNITI)
Tipologia A: comprensione ed interpretazione del
testo proposto.
Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro
utilizzo coerente ed efficace; esattezza e
appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;
capacità di argomentazione
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso; capacità di
contestualizzazione e di argomentazione.
Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e
originalità delle informazioni, delle idee e delle
interpretazioni.
5.CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA,
MORFOSINTATTICA
LESSICO E STILE
Correttezza ortografica
Coesione testuale
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc
TOTALE
……………/15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Esami di Stato 2017/2018
Obiettivi Punteggio
1 Analisi ed individuazione dei dati
iniziali
Non riesce a comprendere la tematica e/o non
individua i dati iniziali 1
Individua solo parzialmente i dati iniziali 2
Individua tutti i dati essenziali 3
2
Individuazione di regole e principi
necessari ed efficaci alla soluzione
Non individua regole e principi 1
Coglie solo in parte l’attinenza di regole 2
E’ in grado di individuare le regole più efficaci alla
soluzione 3
3 Uso appropriato del linguaggio
tecnico
Non possiede linguaggio specifico 1
Possiede una conoscenza generica 2
Padroneggia il linguaggio e lo adegua alle situazioni 3
4 Correttezza e competenza della
esecuzione
Esegue in modo errato le richieste 1
Svolge in modo sostanzialmente corretto 2
Esegue con padronanza dei mezzi tecnici 3
5 Originalità e capacità di valutazione Modeste capacità critiche 1
Si orienta mostrando sufficienti capacità critiche 2
Possiede spiccate doti di originalità e di proposta di
soluzione 3
Totale max 15
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COMMISSIONE ……………… - ESAME 2017/2018 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA – 5C Ele
Alunno/a ………….………………………………. Classe: 5C
DISCIPLINA INDICATORI
PUNTEGGIO DOMANDE ( relativo ai descrittori )
Punteggio
totale (per disciplina) I II III IV V VI VII VIII IX X
Storia
/10
Elettrotecnica
- Elettronica /10
TPSEE /10
Inglese
I. Competenze linguistico-sintattiche e lessicali
/10 II. Conoscenza dell’argomento
III. Capacità logico-critiche e di sintesi
I
DOMANDA
II
DOMANDA
PUNTEGGIO TOTALE……..…../40
DESCRITTORI PROVE ALTRE DI SCIPLINE Punti 0 : risposta non data o sbagliata
Punti 1 : risposta Corretta
DESCRITTORI PROVA DI INGLESE
I.
Competenze linguistico-sintattiche e lessicali Punti 0.0: elaborato con gravi scorrettezze orto-sintattiche
Punti 0.5: elaborato con qualche errore e/o improprietà orto-sintattica , lessicale
Punti 1,0: esposizione generalmente corretta , ma elementare.
Punti 1,5: forma e linguaggio disciplinari corretti ed appropriati.
Punti 2: esposizione chiara e corretta, sicura padronanza del linguaggio disciplinare.
II.
Conoscenza dell’argomento
Punti 0.0: scarsa conoscenza dell’argomento.
Punti 0.5: conoscenza frammentaria e parziale dell’argomento.
Punti 1.0: conoscenza generica ed alquanto superficiale dell’argomento.
Punti 1.5: conoscenza dei concetti fondamentali dell’argomento.
Punti 2.0: conoscenza approfondita e critica dell’argomento.
III. Capacità logico-critiche e di sintesi
Punti 0.0: elaborato non organico, che non rivela capacità logico-critiche e di sintesi.
Punti 0.25: l’elaborato rivela insufficiente capacità di organizzazione dei contenuti .
Punti 0.5: l’elaborato fornisce una sufficiente organizzazione e sintesi dei contenuti.
Punti 1.0: l’elaborato è organico e coerente, rivela un’ottima capacità logico-critica e di sintesi.
Commissione Nr. Presidente Commissario 1 Commissario 4 Commissario 2 Commissario 5 Commissario 3 Commissario 6
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA – 5C Ele
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Tabella di conversione in quindicesimi
Punteggio proposto: /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
Range Voto Giudizio
Da 39 – 40 15 ottimo
Da 36 – 38 14 buono
Da 34 – 35 13 discreto
Da 31 – 33 12 quasi discreto
Da 28 – 30 11 soddisfacente
Da 26 – 27 10 positivo
Da 23 – 25 9 più che mediocre
Da 20 – 22 8 mediocre
Da 18 – 19 7 insufficiente
Da 15 – 17 6 largamente insufficiente
Da 12 – 14 5 gravemente carente
Da 10 – 11 4 scarso
Da 7 – 9 3 molto scarso
Da 4 – 6 2 quasi nullo
Da 0 – 3 1 nullo
20
Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli
ESAMI DI STATO 2017/18 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato/ ………………………………………………………………………………. Classe: 5C
Indicatori punteggi descrittori
co
no
sc
en
za
d
ei
co
nte
nu
ti
1 Inesistente 2 Quasi inesistente
3 Molto lacunosa e confusa 4 Lacunosa 5 Frammentaria, parziale 6 Limitata ad alcuni concetti elementari 7 Generica ed alquanto superficiale 8 Essenziale, ma sicura 9 Ampia, seppur non approfondita
10 Ampia ed approfondita
co
mp
ete
nz
e
lin
gu
isti
ch
e
1
Il c
an
did
ato
Non espone alcun dato 2 Espone pochissimi dati e si esprime in modo confuso e contorto 3 Espone pochi dati disorganizzati e si esprime in modo confuso 4 Espone qualche dato in modo poco coerente e si esprime con una certa
difficoltà 5 Articola i contenuti con incertezza e si esprime in modo non sempre
chiaro e corretto 6 Articola i contenuti in modo non sempre lineare e si esprime in modo
chiaro, ma non sempre corretto 7 Articola i contenuti in modo semplice, lineare e si esprime in modo
generalmente corretto 8 Organizza i contenuti in modo coerente e si esprime in modo corretto 9 Organizza i contenuti in modo coerente e sicuro, si esprime con proprietà
di linguaggio 10 Organizza i contenuti in modo efficace e si esprime con buona proprietà
di linguaggio
ca
pa
cit
à d
i a
na
lis
i e
di
sin
tes
i
1
Il c
an
did
ato
Non espone alcun dato
2 Enumera pochissimi dati, senza alcun ordine
3 Enumera qualche dato, senza molto ordine
4 Enumera diversi dati, senza fornire alcuna analisi
5 Guidato, individua parzialmente i concetti-chiave
6 Guidato, individua i concetti-chiave 7 Individua i concetti-chiave e, guidato, stabilisce semplici relazioni
8 Evidenzia capacità di organizzare i contenuti in modo semplice
9 Evidenzia capacità di analisi e sintetizza in modo efficace
10 Rielabora con sicurezza, individuando relazioni disciplinari e pluridisciplinari
Proposta di voto (all’unanimità/a maggioranza):……………./30 (……………………………………/30)
RATIFICA (all’unanimità/a maggioranza):…………………/30 (……………………………………/30)
Il Presidente La Commissione
21
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA
Tipologia:
C per le discipline d’indirizzo B per l’accertamento della Lingua inglese
22
Simulazione Terza Prova
Esame di Stato a.s. 2017/2018
Classe VC ITI-Ele - Tipologia C + Inglese (mod. B)
Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni
ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________
Pozzuoli, 26/03/2018
Discipline Punteggio
1. STORIA /10
2. ELETTROTECNICA - ELETTRONICA /10
3. TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE SISTEMI ELETTRICI ed ELETTRONICI (TPSEE)
/10
4. INGLESE /10
Totale /40
VOTO /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
23
STORIA Alunno: _____________________________
1. Perché fu ucciso Giacomo Matteotti?
A Poiché aveva denunciato alla camera le malefatte fasciste nella campagna elettorale del 1924 B Poiché era colluso con la mafia C Poiché si era opposto assieme ad altri parlamentari alle leggi fascistissime D Poiché aveva preparato un dossier contro il regime
2. Chi era il leader della rivoluzione bolscevica del 1917 che enunciò il suo programma rivoluzionario
nelle “tesi d’aprile”?
A Stalin B Trockij C Stakanov D Lenin
3. Quando l’Italia entra in guerra durante la seconda guerra mondiale?
A 1939 B 1941 C 1940 D 1943
4. Come cominciò la prima guerra mondiale?
A In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia all’ Austria? B In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia alla Serbia? C In seguito alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia? D In seguito alla dichiarazione di guerra della Russia alla Germania?
5. Quando inizia la guerra civile spagnola?
A 1934 B 1936 C 1937 D 1938
6. La “rosa bianca” è stato un gruppo di studenti oppositori
A Al regime franchista B Al regime fascista C Al regime della Germania nazista D Al regime stalinista
7. Quale azione provocò all’Italia le sanzioni da parte della Società delle nazioni?
A L’attacco all’Etiopia B Il sostegno alla Spagna franchista C L’alleanza con la Germania D La negazione delle libertà politiche
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8. Cosa vuol dire Mein Kampf?
A La mia azione B La mia vita C La mia visione D La mia battaglia
9. Cosa avvenne a Livorno nel 1921?
A La nascita del partito popolare B La nascita del partito comunista C La nascita dei Fasci di combattimento D La nascita del partito socialista
10. L’11 febbraio del 1929 furono firmati
A Patti lateranensi da Mussolini e cardinale Pietro Gasparri per la conciliazione Stato- Chiesa B Patto d’acciaio dai ministri dell’estero Ciano e Von Ribbentrop per un accordo tra i governi del Regno D’
Italia e della Germania nazista C Patto di Londra tra governo italiano ed i rappresentanti della triplice intesa contro imperi centrali D Patto atlantico da Usa, Canada ed alcuni paesi dell’Europa occidentale
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ELETTROTECNICA - ELETTRONICA Alunno: ________________________
1. Il cortocircuito si verifica in presenza di una sovracorrente che si sviluppa:
A In un circuito elettricamente sano B In un circuito elettricamente guasto C In un circuito aperto D Non causa guasti al circuito
2. Il trasformatore elettrico è una macchina elettrica in cui:
A Si può sia alzare che abbassare la tensione B Si può solo abbassare la tensione C Si può solo abbassare la corrente D Si trasforma la potenza elettrica in potenza meccanica
3. Le perdite nel ferro di un trasformatore:
A Si registrano soprattutto negli avvolgimenti B Si registrano principalmente nell’olio usato per raffreddare la macchina C Sono trascurabili D Sono legate ai fenomeni di isteresi e correnti parassite nel nucleo ferromagnetico
4. Un sistema trifase di può considerare come:
A una macchina formata di tre generatori monofase che sviluppano f.e.m. alternata sinusoidale con valore efficace e frequenza uguali, sfasati di 120°
B una macchina formata da un generatore che sviluppa f.e.m. alternata sinusoidale con valore efficace e frequenza differenziati di 120°
C una macchina formata da tre generatori che sviluppano f.e.m. alternata con valore efficace e frequenza ogni 120°
D una macchina formata da tre generatori monofase che sviluppano f.e.m. alternata sinusoidale con valore efficace e frequenza uguali
5. In un sistema trifase tensioni di fase e tensioni concatenate sono sfasate tra loro di:
A 120° B 45° C 30° D 150°
6. Per un campo magnetico, la legge di Lenz recita:
A La forza elettromotrice indotta in un circuito magnetico genera una corrente, detta corrente indotta, il cui effetto deve essere quello di opporsi alla causa che lo ha prodotto
B La forza elettromotrice indotta in un circuito genera una corrente, detta corrente indotta, il cui effetto deve essere quello di opporsi alla causa che lo ha generato
C La forza elettromotrice indotta in un circuito elettro-magnetico genera una corrente di cc, detta corrente indotta, il cui effetto è opporsi alla causa che lo ha prodotto
D La forza elettromotrice nei circuiti elettrici e magnetici genera di solito una corrente, detta corrente indotta, i cui effetti sono opposti alle cause generatrici
26
7. Effettuando la prova a vuoto di un trasformatore è possibile determinare
A Le perdite nel rame B Le perdite addizionali C Le perdite nelle parti meccaniche D Le perdite nel ferro
8. Qual è il valore del rapporto di trasformazione a vuoto di un trasformatore monofase
A K = V20 / V1n B KT=N2/N1 C K0= V1cc/V2cc D K0 = V1n / V20
9. In un trasformatore sia di tipo monofase che trifase
A L’avvolgimento primario ha lo stesso numero di spire del secondario B L’avvolgimento primario è sempre quello di AT C L’avvolgimento primario può essere sia di AT che di BT, in quanto è una macchina reversibile D L’avvolgimento primario è sempre quello di BT
10. Il rendimento ŋ di una macchina elettrica è una grandezza
A Adimensionale B Che si misura in Watt C Che si misura in Ampère D Che si misura in Volt
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TPSEE Alunno: _____________________________
1. Come varia la potenza apparente richiesta da un impianto, a parità di potenza attiva, quando il
f.d.p. passa da 1 a 0,5?
A Diventa doppia B Rimane uguale C Diventa metà D Diventa quadrupla
2. Quale delle seguenti affermazioni non riguarda le sovratensioni di origine interna a frequenza di
esercizio?
A Si manifesta dopo la fase transitoria nel caso di un guasto franco a terra di una fase
B Si manifesta quando si ha un distacco brusco del carico ai morsetti di un alternatore C Si manifestano archi elettrici verso terra di tipo intermittente D Si manifestano come sovratensioni con frequenza pari a quella impressa dai generatori di alimentazione
3. In quale caso la corrente di fulmine provoca sovratensione per accoppiamento induttivo?
A Nella fulminazione diretta B Nella fulminazione indiretta C Sia nella fulminazione indiretta che diretta D In nessuno dei casi indicati
4. Con il sistema di conduttori neutro e terra separati (TN-S):
A La mancanza del conduttore di fase in condizioni normali non viene avvertita B La mancanza del conduttore di protezione in condizioni normali non viene avvertita C La mancanza del conduttore neutro in condizioni normali non viene avvertita D E’ un sistema che non può funzionare
5. Un sistema elettrico funzionante a 220 kV come può essere considerato?
A Di trasmissione B Di subtrasmissione C Di distribuzione MT D Di distribuzione BT
6. Quale non è una caratteristica di un sistema di trasmissione HVDC?
A Il costo è minore dei sistemi in c.a. tuttavia esso aumenta considerevolmente con l’aumentare della distanza B Normalmente impiega meno conduttori (2 per il bipolare o 1 per il monopolare) C È un sistema in corrente continua ad alta tensione D Consente di collegare tra loro reti in c.a. a frequenze diverse
7. Riguardo al DPR n.462/2001 indicare l’affermazione non corretta:
A Stabilisce la periodicità delle verifiche da effettuare sull’impianto di terra
B Stabilisce che nei cantieri nei locali ad uso medico e negli ambienti con pericolo di esplosione e/o incendio la verifica va effettuata ogni 2 anni
C Stabilisce che le resistenze di terra vadano verificate solo se l’impianto viene modificato
D Stabilisce una diversa periodicità di verifica per gli impianti nei cantieri nei locali ad uso medico e negli ambienti con pericolo di esplosione e/o incendio, rispetto agli altri impianti utilizzatori
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8. Quale tra le seguenti è una causa di un basso fattore di potenza
A Impianti di illuminazione con lampade ad incandescenza B Impianti di saldatura elettrica C Forno elettrico domestico D Fenomeni atmosferici
9. Per quanto concerne un quadro elettrico (indicare l’affermazione non corretta):
A E’ costituito dall’insieme dell’involucro e delle varie apparecchiature di protezione, di comando, di manovra, di regolazione, di misura in esso contenute
B Per ragioni di trasporto alcune fasi di montaggio possono essere eseguite fuori dall’officina del costruttore
C I pulpiti sono quadri elettrici utilizzati quando gli organi di comando devono essere portati lontano dal quadro di manovra
D Le norme CEI EN 61439 -1 e CEI EN 61439 -2 vanno applicate solo ai quadri di cantiere
10. Il baricentro elettrico:
A E’ calcolato solo in base alla geometria del territorio B E’ il punto dove è più conveniente installare la relativa cabina di trasformazione C Il punto baricentrico risulta più lontano dai carichi maggiori
D Nel caso di carichi non alimentati da cabina non è conveniente installarvi il quadro di distribuzione principale
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INGLESE Alunno: ________________________
Prima domanda: Can you give a definition of “Robotics”? ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________ Seconda domanda: What are the advantages and disadvantages of using robots? ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
ROBOTS
An area of computer science that has found wide practical use is robotics, the design and development of computer
controller mechanical devices that are programmed to move, manipulate objects and interact with environments. Most
robots in the world are designed for heavy, repetitive, difficult work, and generally handle tasks that are dangerous or
boring to human beings, they are also employed where speed and precision are required. Robots are now widely used
in a variety of fields including industry, science and medicine, space transportation and military applications, as well
as for domestic uses. Robots have the potential to change economy, health conditions and life standards. As the
technology progresses, we are finding new ways to use robots. Each new use brings new hopes and possibilities, but
also potential dangers and risks.
30
Simulazione Terza Prova
Esame di Stato a.s. 2017/2018
Classe VC ITI-Ele - Tipologia C + Inglese (mod. B)
Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni
ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________
Pozzuoli, 03/05/2018
Discipline Punteggio
1. STORIA /10
2. ELETTROTECNICA - ELETTRONICA /10
3. TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE SISTEMI ELETTRICI ed ELETTRONICI (TPSEE)
/10
4. INGLESE /10
Totale /40
VOTO /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
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STORIA Alunno: _____________________________
1. Dove sbarcarono gli alleati il 22 gennaio del 1944?
A Ad Anzio B A Marsala C A Trieste D A Quarto
2. Di quale giornale fu Direttore Mussolini?
A La Repubblica B ll fatto quotidiano C L'Avanti D Non è mai stato Direttore di alcun giornale
3. In seguito a cosa iniziò la seconda guerra mondiale?
A Invasione della Polonia B Invasione dell'Inghilterra C Invasione della Francia D Nessuna delle risposte precedenti
4. Il sindacato dei lavoratori italiani fondato nel 1906 si chiamava
A Confederazione italiana sindacati lavoratori
B Confederazione generale del lavoro
C Confederazione italiana Dirigenti d'azienda
D Unione lavoratori
5. In che anno fu firmato l'armistizio che portò alla conclusione della prima guerra mondiale?
A Novembre 1918
B Marzo 1918
C Novembre 1919
D Aprile 1919
6. In che anno Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia?
A 1939
B 1940
C 1941
D 1938
7. Che tassa venne introdotta durante il periodo fascista?
A Sul grano
B Sugli allevamenti
C Sul celibato
D Sui terreni
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8. Dove venne firmato il trattato che pose fine alla prima guerra mondiale?
A Bruxelles
B Parigi
C Roma
D Versailles
9. Quando ci fu lo sbarco degli alleati in Sicilia durante la seconda guerra mondiale?
A Nel dicembre del 1943
B Ai primi di agosto del1943
C Ai primi di luglio del 1943
D Ai primi di giugno del 1943
10. Chi fu ministro della propaganda nella Germania di Hitler?
A Goebbels
B Von Ribbentrop
C Goring
D Speer
33
ELETTROTECNICA - ELETTRONICA Alunno: ________________________
1. Dove va inserito il trasformatore affinché l’impedenza di carico assorba la massima potenza: A A valle dell’impedenza di carico
B A monte del generatore C Tra generatore ed impedenza di carico D In nessuna delle condizioni precedenti
2. Nei trasformatori trifase il rapporto spire è pari:
A Al rapporto tra le tensioni concatenate
B Al rapporto tra le tensioni di fase
C Al rapporto tra le correnti di fase
D Al rapporto tra potenza di ingresso ed uscita
3. Nei trasformatori trifase il rapporto di trasformazione è dato da:
A Rapporto tra le tensioni concatenate primaria e secondaria a vuoto
B Rapporto tra le correnti concatenate
C Rapporto tra le potenze al primario e secondario
D Non esiste
4. Come viene definito lo spostamento angolare in un trasformatore trifase:
A Anticipo della terna di bassa tensione rispetto alla terna di alta tensione
B Ritardo di A.T. rispetto all’B.T.
C Ritardo di primario rispetto a secondario
D Ritardo della terna di bassa tensione rispetto a quella di alta tensione
5. La sigla Yy0 quale collegamento di un trasformatore trifase identifica:
A Stella su A.T. stella su B.T. neutro non accessibile
B Stella su B.T. stella su A.T.
C Stella su alta tensione zig zag su bassa tensione
D Triangolo su A.T. stella su B.T.
6. Quali tra questi dati vengono riportati nei dati di targa di un trasformatore trifase:
A Potenza attiva, correnti degli avvolgimenti, isolamento
B Potenza apparente, frequenza e tensioni, anno di costruzione
C Fattore di potenza di cc e potenza reattiva
D Nome della casa costruttrice, tipo di raffreddamento e potenza attiva
7. Quali i componenti della parte fissa, statore, di una macchina sincrona
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A Circuito, avvolgimento, albero meccanico
B Basamento, morsettiera e targhetta di identificazione
C Cassa, circuito magnetico e avvolgimento
D Morsettiera, avvolgimento e circuito magnetico
8. Quali i componenti della parte mobile, rotore, di una macchina sincrona:
A Circuito magnetico, avvolgimento rotorico e statorico
B Basamento, morsettiera e avvolgimento
C Circuito magnetico, morsettiera ed albero meccanico
D Circuito magnetico, avvolgimento e albero meccanico
9. Il funzionamento stabile di un motore asincrono trifase si registra tra le condizioni:
A Punto critico e il valore zero della caratteristica instabile
B Punto origine e Punto di lavoro
C N = 0 ed Ncr
D A partire dal punto di lavoro
10. Una condizione per la quale la macchina asincrona trifase funziona fa generatore elettrico
A La macchina ruota in senso opposto al campo rotante
B La coppia elettromagnetica è di tipo resistente, la macchina fa da freno al motore primo
C La coppia elettromagnetica si oppone al movimento
D Nessuna delle risposte precedenti
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TPSEE Alunno: _____________________________
1. Nella tariffa bioraria:
A I clienti di maggior tutela non sono interessati B I costi maggiori sono nella fascia F1 di maggiore richiesta C Il costo dei giorni festivi è lo stesso dei giorni lavorativi D Rispetta l’orologio biologico degli esseri umani
2. Quale tra i seguenti è un criterio di scelta della localizzazione di una centrale?
A La vicinanza di miniere di oro
B L’isolamento dalle città C Disponibilità di acqua per il raffreddamento D La vicinanza di strade ferrate
3. Le condotte forzate:
A Convogliano l’acqua verso le turbine B Aumentano sempre la velocità dell’acqua C Non hanno effetti sulla pressione dell’acqua D Non hanno perdite
4. Quale tra i seguenti elementi NON è parte di una centrale nucleare:
A Moderatore B Combustibile fossile C Nocciolo D Barre di controllo
5. Il moltiplicatore di giri:
A E’ un sistema meccanico nelle pale eoliche B Ha a che fare con l’energia delle maree C E’ parte di una turbina idraulica per aumentare la velocità del flusso d’acqua D Non esiste
6. Per i sistemi TT la responsabilità di protezione contro i contatti indiretti:
A Rimane dell'ente distributore, il quale deve predisporre il proprio impianto di terra, coordinato con le protezioni
B Tale sistema è protetto per definizione C L'utente non deve predisporre il proprio impianto di terra D Rimane dell'utente, il quale deve predisporre il proprio impianto di terra, coordinato con le protezioni
7. Riguardo progetto dell’impianto di terra (indicare l’affermazione corretta):
A La resistenza di terra va calcolata solo in funzione della corrente di terra B Nella realizzazione dell’impianto si utilizza un solo picchetto di dispersione C Il DPR n.462/2001 stabilisce la periodicità delle verifiche
D La tensione ammissibile può essere superata ma non bisogna mai superare la tensione totale di terra
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8. Nel caso di neutro francamente a terra:
A Le tensioni non possono essere controllate in caso di guasto B Il potenziale del centro stella è vincolato a quello di terra C Non è una soluzione vantaggiosa, negli impianti BT, per la sicurezza D La corrente di guasto a terra è molto bassa
9. Per quanto concerne il rifasamento (indicare l’affermazione NON corretta):
A La resistenza di scarica deve essere calcolata in modo da permettere il raggiungimento di una tensione di 50V in un tempo massimo di 1 minuto
B Posso utilizzare più batterie di condensatori per rifasare diversi gruppi di apparecchiature di un impianto C A parità di potenza attiva aumenta la potenza apparente in impianti non rifasati D Il collegamento a triangolo è più svantaggioso in termini di condensatori da usare rispetto a quello a stella
10. Nel progetto e scelta dei trasformatori per cabina elettrica:
A Va considerata l’esigenza di continuità B Il costo del kilovoltampere dei trasformatori aumenta all’aumentare della potenza C Il diagramma di carico può essere considerato per valutare le scelte opportune D Bisogna basarsi sul calcolo della potenza apparente di progetto
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INGLESE Alunno: _____________________________
Prima domanda: What is the difference between Intranet Web servers and public Web servers? ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________ Seconda domanda: Explain the main difference between Intranets and Extranets. ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Intranets and Extranets
One common configuration of a LAN is an Intranet. Intranet Web servers differ from public Web servers in that the
public must have the proper permissions and password to access the Intranet of an organization. Intranets are designed
to permit access by users who have access privileges to the internal LAN of the organization. Within an Intranet, Web
servers are installed in the network. Browser technology is used as the common front-end to access information such
as financial data or graphical, text-based data stored on those servers.
Extranets refer to applications and services that are Intranet based, and use extended, secure access to external users.
This access is usually obtained through passwords, user IDs and other application-level security. Therefore, an Extranet
is the extension of two or more Intranet strategies with a secure interaction between participant enterprises and their
respective Intranets.
38
PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE
39
AREA LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: ITALIANO DOCENTE: prof. A. COPPOLA CLASSE: V ITI SEZ. C
PROFILO DELLA CLASSE
La maggior parte degli studenti ha affrontato lo svolgimento del programma con impegno adeguato .Qualche
alunno,sia per capacità personali,sia per interesse ed impegno, ha dimostrato di saper rielaborare con
disinvoltura e sicurezza i contenuti appresi,operando gli opportuni collegamenti e utilizzando la terminologia
specifica delle varie discipline. Solo per alcuni l’impegno profuso nella materia si è rivelato al di sotto delle
richieste espresse dalla docente che ha sempre dovuto sollecitarli e spronarli a uno studio costruttivo. Altri
studenti invece non sono riusciti a potenziare adeguatamente il proprio senso critico e hanno condotto lo
studio con metodo fondamentalmente mnemonico.
Il lavoro domestico, che doveva essere di completamento al programma spiegato in classe, è stato svolto da
alcuni in modo occasionale e con superficialità tale da non consentire il raggiungimento di una preparazione
armonica e completa.
La didattica ha alternato lezioni frontali con dibattiti, approfondimenti e discussioni su tematiche cruciali del
‘900 .Gli strumenti utilizzati sono stati: visioni di film, consultazioni di internet, letture di documenti e analisi
di testi di varia natura, oltre all’uso della LIM.
Ampio spazio è stato dato alla stesura di mappe concettuali, per facilitare la memorizzazione degli
argomenti. Alcune lezioni sono state finalizzate alle tecniche di scrittura con il supporto di schede per
l’analisi dei testi letterari e per la stesura del saggio breve.
La verifica degli apprendimenti è avvenuta ,per entrambe le discipline, mediante prove scritte, test strutturati,
prove comuni e interrogazioni tradizionali intermedie e sommative.
La valutazione finale ha tenuto conto delle potenzialità di ciascun allievo e della progressione rispetto ai
livelli iniziali. Prove di recupero e rinforzo hanno consentito di accertare il grado di assimilazione degli
argomenti.
Le attività si sono svolte in un clima sereno grazie a un buon rapporto relazionale con la totalità degli studenti.
40
CONTENUTI TRATTATI1
IL SECONDO OTTOCENTO
L’età Postunitaria
PROFILO STORICO
Ancora il problema della lingua
Il ruolo del poeta( il poeta” maledetto”, il poeta vate, il poeta esteta)
Problemi irrisolti dell’Italia post-unitaria
La contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati
L’importanza della Scapigliatura
Modulo 1: Il naturalismo francese e il verismo italiano
La corrente filosofica del Positivismo: metodo di indagine e realtà socio- economica
Dal realismo al Naturalismo in Francia
Rapporto tra Naturalismo e Verismo : gli aspetti in comune, gli elementi originali del
Verismo
Modulo 2: GIOVANNI VERGA (Catania 1840 – 1922)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
poetica e tecnica narrativa di Verga verista :i temi, le tecniche narrative( regressione, ironia,
straniamento, discorso indiretto libero, linguaggio popolare
“ I Malavoglia“
Il ciclo dei vinti
Il tempo e lo spazio
Le tecniche di narrazione
L’ideologia del romanzo
La lingua
Modulo 3: SIMBOLISMO francese e DECADENTISMO
Le poetiche del simbolismo e del decadentismo
La figura dell’artista
La Lirica Il Simbolismo francese
I poeti “maledetti” e la poetica del simbolismo: la parola allusiva e la tensione verso
l’Assoluto
Il linguaggio analogico
Il fonosimbolismo
Charles Baudelaire: La poesia come forma di conoscenza da "I fiori del male"
Corrispondenze
1 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
41
La Narrativa:
Il romanzo decadente:
L’evasione dalla realtà e la scelta di vita raffinata I principi teorici dell’Estetismo
Modulo 4: GIOVANNI PASCOLI (S. Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: tra il “nido”
l'insegnamento universitario e la poesia
Un rivoluzionario nella tradizione: la cultura classica e la sensibilità decadente
La poetica del “Fanciullino”
Da poeta veggente a poeta vate
Le soluzioni formali : la sintassi- il lessico- gli aspetti fonici- le figure retoriche
MYRICAE:
Struttura e significato del titolo
La percezione irrazionale della realtà La tecnica impressionistica
I temi: la presenza incombente della morte, la natura, il tema del nido
o Il tuono
o X Agosto
Modulo 5: GABRIELE D’ANNUNZIO (Pescara 1863 – Gardone 1938)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Arte come vita e vita come arte
Esteta e superuomo
Panismo
La narrativa:
Estetismo ed edonismo: Il Piacere
Lo sviluppo lirico
Il superuomo e l'esteta
La pioggia nel pineto
Modulo 6. Il Primo Novecento: la situazione storica e sociale dell'Italia (L'Italia in guerra)
Crisi del Positivismo : la relatività e la psicoanalisi
L'intellettuale protagonista – il panorama delle riviste
La stagione delle AVANGUARDIE
42
Modulo 7: LUIGI PIRANDELLO (Girgenti 1867 – Roma 1936)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Gli studi- il dissesto economico-la follia della moglie – l’attività teatrale- i rapporti con il
fascismo
La "visione del mondo": il rifiuto della socialità- il relativismo conoscitivo
La poetica: l'umorismo e il sentimento del contrario
La scissione dell’io : persona e personaggio, la filosofia del lontano, l’incomunicabilità
“ Il fu Mattia Pascal”
“ Uno, nessuno e centomila”
“Sei personaggi in cerca d’autore”
MODULO 8: ITALO SVEVO (Aronne Ettore Schmitz )– (Trieste 1861 – 1928)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Lo pseudonimo “Italo Svevo”
La declassazione ed il lavoro impiegatizio
Il salto di classe sociale e l’abbandono della letteratura, ma il permanere degli interessi culturali
I rapporti con la psicoanalisi
Il rapporto letteratura vita
“ La coscienza di Zeno
La poesia delle Avanguardie
MODULO 9: I FUTURISTI
azione- velocità- antiromanticismo
Il manifesto tecnico della letteratura futurista
I protagonisti
FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Alessandria D'Egitto 1876- Bellagio- Repubblica di
Salò 1944 )
Paroliberismo, fonosimbolismo ,onomatopea
Parole in libertà
Lettura ed individuazione delle tematiche e degli aspetti espressivi in :
Il Manifesto del Futurismo
I CREPUSCOLARI
Tematiche
Origine della definizione
Contenuti
La demitizzazione del ruolo del poeta
43
Modulo 10: L'ERMETISMO
Caratteri generali
Origine del termine “ ermetismo”
La chiusura nei confronti della storia
La “letteratura come vita”
Le tematiche dell’attesa e dell’assenza
Il linguaggio poetico e le soluzioni tecniche
Gli esponenti principali
Modulo 11: SALVATORE QUASIMODO – (Modica di Ragusa 1901-Napoli 1968 )
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Da "Acque e terre"
- Ed è subito sera
Modulo 12: UMBERTO SABA- (Trieste 1883 – 1957)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
le origini triestine- l’assenza del padre – la formazione letteraria - l'incontro con la psicanalisi-
la persecuzione razziale-
La poetica: la poesia del dolore, l’estraneità alle poetiche contemporanee, una poesia onesta,
vita e poesia, le scelte stilistico -formali
L’antinovecentismo di Saba e la cultura del tempo
I temi: amore e dolore, Trieste, dolore individuale e universale, la moglie, Linuccia.
Il Canzoniere
Modulo 13: GIUSEPPE UNGARETTI (Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: dall'Egitto all'esperienza
parigina- la guerra- l’adesione al Fascismo e poi in Brasile – le produzioni
la funzione della poesia : la componente autobiografica;
verso una poesia essenziale
l’analogia
la poesia come illuminazione
la poesia come “ porto sepolto”
gli aspetti formali- la struttura e i temi
o Veglia
o Soldati
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MODULO14: EUGENIO MONTALE (Genova 1896 – Milano 1981)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere –
gli esordi letterari – l’antifascismo- gli anni del dopoguerra - il Nobel 1975
Ossi di seppia –
La struttura
il titolo ed il motivo dell'aridità
crisi dell'identità, il male di vivere, la memoria e l'indifferenza
la poetica: una poesia “degli oggetti” o il “ correlativo oggettivo”
le soluzioni stilistiche, i ritmi antimusicali- lessico aulico e prosastico-
i motivi ispiratori / il male del vivere
MODULO 15: EDUARDO DE FILIPPO (Napoli 1900- Roma 1984)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e della produzione
o “ Napoli milionaria”
o “ Filumena Marturano “
o “ Le voci di dentro”
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.
Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe dei testi
attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: STORIA DOCENTE: COPPOLA ANTONELLA CONTENUTI TRATTATI2
APOGEO E DECLINO DELL’EUROPA 1875-1919
1. Le trasformazioni tra Ottocento e Novecento
Il tramonto del progetto di Bismark
La crisi dell’Europa centro – orientale
L’epoca post vittoriana in Gran Bretagna
Gli Stati Uniti e il Giappone
L’industrializzazione tra IX e XX secolo
2. Le trasformazioni sociali e culturali
La Belle epoque
La società europea agli inizi del XX secolo
Progresso economico
La nascita dei movimenti nazionalisti
3. L’Italia Giolittiana
Giolitti alla guida del paese
Il decollo industriale
Il fenomeno migratorio e la “questione meridionale”
La conclusione dell’Italia giolittiana
La società italiana d’inizio secolo
4. La Prima Guerra mondiale
Genesi del conflitto
Il primo anno di guerra
Il dibattito italiano tra interventisti e neutralisti
La guerra di trincea
L’anno cruciale(1917)
La fine del conflitto(1918)
La nuova Europa dei trattati di pace ( Versailles, Saint – Germain, Sevres)
Bilancio politico – sociale della guerra
2 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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TRA LE DUE GUERRE 1919-1945
5. La rivoluzione sovietica
La Russia di Lenin
La rivoluzione di febbraio e del regime zarista
Lenin e le tesi di Aprile
La rivoluzione di ottobre
La guerra civile
6. Europa e stati Uniti fra le due guerre mondiali
Il dopoguerra nelle democrazie europee
Gli Stati Uniti: crescita economica e fenomeni speculativi
La crisi del ’29 e il crollo di Wall Street
7. L’Italia sotto il fascismo
La crisi del dopoguerra
Il ritorno di Giolitti
I fasci italiani di combattimento
La marcia su Roma e la conquista del potere
Il delitto Matteotti e l’instaurazione del regime
Lo stato fascista e l’organizzazione del consenso
La scuola: un potente mezzo di controllo
I rapporti con la Chiesa: i Patti lateranensi
L’opposizione al fascismo
La costruzione dello stato fascista:le scelte economiche
La politica estera
Le leggi razziali
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI
8. Il nazismo
La repubblica di Weimar
La Germania nella seconda metà degli anni Venti
La fine della repubblica di Weimar
Il nazismo al potere
La Germania nazista
La politica economica ed estera della Germania nazista
La politica razziale di Hitler
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9. Il nazismo Il totalitarismo sovietico
Lo stalinismo in Unione Sovietica
Il nuovo assetto istituzionale dell’URSS
LA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA
10. La seconda guerra mondiale
Verso il conflitto
La guerra lampo
La guerra parallela in Italia
1941: l’intervento americano
La crisi dell’Asse e la riscossa degli Alleati (1942-1943)
Gli Alleati in Italia e la caduta del fascismo
La Resistenza in Europa (1943-1944)
La sconfitta del nazismo e la fine della guerra ( 1944-1945)
La conclusione del conflitto nel Pacifico
La tragedia della Shoah
La conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico
Le due guerre mondiali: un confronto e un bilancio
11. L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione
L’Italia divisa : il Regno del Sud fra 1943 e il 1944
Il Centro- Nord : l’occupazione nazifascista e la Resistenza
L’Italia liberata
12. La Guerra Fredda
Muro di Berlino :la divisione della Germania
Dalla Dottrina Truman al piano Marshall
L’unione sovietica negli anni Cinquanta
L’Europa centro-orientale
I satelliti dell’URSS
La svolta di Kruscev e l’evoluzione del blocco orientale
Gli Stati Uniti durante la guerra fredda
L’Europa occidentale durante la Guerra fredda
DA CENTRISMO A CENTROSINISTRA
13. Dalla riforma agraria al boom economico
L’Italia del centrismo
Una crescita differenziata: il boom economico
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14. Il continente americano negli anni Sessanta
15. La guerra del Vietnam
16. La fine del comunismo sovietico
La svolta di Gorbaciov
La caduta del muro di Berlino
La Dissoluzione dell’Est comunista
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.
Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe dei
testi attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: INGLESE DOCENTE: PROCOPE ROSANNA
CLASSE: V ITI SEZ. C
PROFILO DELLA CLASSE
La V ITI C è una classe articolata, cioè formata da un gruppo di studenti che segue il corso Informatico, ed
un altro gruppo che segue il corso Elettrico-Elettronico; le materie di area comune, tra cui Lingua Inglese,
vengono seguite da entrambi i gruppi formando quindi un’unica classe. Dal punto di vista comportamentale
la classe è apparsa alquanto rispettosa delle regole del vivere civile. Gli alunni presentano, sotto il profilo
socioculturale, una certa omogeneità; infatti la maggior parte proviene da un ambiente povero di stimoli e
ciò si manifesta prevalentemente nelle difficoltà linguistico-espressive anche nella lingua madre. Nella
maggior parte dei casi la scelta operata a favore di questi indirizzi di studio, evidenzia un preponderante
interesse per gli aspetti pratici dell’offerta formativa. E’ importante sottolineare che gli alunni hanno sempre
dimostrato, fin dai primi anni di scuola superiore, scarso impegno nello studio a casa, e la maggior parte delle
attività didattiche, sono state svolte per lo più in classe. Sono state rilevate gravi lacune nella preparazione
di base che, nonostante l’attivazione di corsi di recupero, recuperi in itinere e di potenziamento, non sono
riusciti a colmare del tutto. Ciò ha pertanto compromesso il loro profitto, soprattutto per ciò che riguarda la
produzione orale della lingua straniera. In generale è mancata la consapevolezza di uno studio costante nel
tempo e di un impegno personale nel lavoro domestico che è stato molto superficiale. Il metodo di studio,
non sempre funzionale e responsabile, per lo più mnemonico, è stato affinato solo da alcuni alunni che hanno
ottenuto risultati positivi. A causa della carente preparazione di base, dello scarso impegno profuso da una
buona parte degli alunni e della conseguente necessità di ripetere più volte gli argomenti, il programma
previsto ha subito un lieve ridimensionamento.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella
seguente tabella.
OBIETTIVI GENERALI
Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi. Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli. Rispetto verso il diverso da sé.
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CONTENUTI TRATTATI3
PRIMO TRIMESTRE
Unit 9: What is Automation
What is Automation
How Automation works
A heating system
A burglar alarm system
Varieties and use of robots
Artificial Intelligence
Unit 3: Electromagnetism and motors
The electric motor
Types of electric motor
Electric cars. Advantages and disadvantages
PENTAMESTRE
Unit 7: How an electric system works
Analogue and Digital
Amplifiers
Oscillators
Data sheet :operational amplifiers
DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE
Database
Optical fibres
Unit 13: What is a telephone system
What is a telephone system
Unit 15: How the Internet developed
How the Internet works
How a network functions
LAN
Web address
Connecting the Internet
The telephone networks
Cellulattelephone
Unit :16 The internet and its services
3 In corsivo sono riportati i contenuti che saranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018
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Web Apps
Web software Web 2.0
E-Commerce
METODOLOGIE DIDATTICHE Approccio comunicativo funzionale, lezione frontale, lezione dialogata, problem solving, role-play, brain storming, ricerca individuale, ricerca di gruppo.
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Libro di testo: Kiaran O’ Malley “English for New Technology”
o Appunti e mappe concettuali. o Postazioni multimediali. o Lavagna Interattiva Multimediale.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono state effettuate al momento quattro prove scritte, ma ne è prevista una quinta, oltre alle simulazioni di
terza prova , così come deciso in sede dipartimentale.
E’ stata verificata la capacità di comprensione in modo globale di testi scritti moderatamente complessi in
micro lingua, la capacità di produzione di testi scritti moderatamente complessi su argomenti inerenti
l’indirizzo specifico. E’ stata verificata la conoscenza del lessico relativo ad argomenti inerenti la micro
lingua, le strutture grammaticali e le relative funzioni linguistiche, capacità di sintesi e di rielaborazione
personale degli argomenti e contenuti suggeriti. Sono stati somministrate anche prove semistrutturate.
Sono state effettuate quattro verifiche orali per constatare la capacità di comunicazione in attività che
richiedono uno scambio di informazioni su argomenti inerenti l’indirizzo specifico e non.
Pozzuoli, 7/05/2018 FIRMA DEL DOCENTE
(PROF. PROCOPE ROSANNA)
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AREA TECNICO SCIENTIFICA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: MATEMATICA DOCENTE: BIANCHI NICOLA (fino a Gennaio) /MELITO BRIGIDA
CLASSE: V ITI SEZ. C
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 24 alunni, ben scolarizzati. Mi è stata affidata il 19 Gennaio 2018, tre ore a settimana.
E' stata necessaria una fase iniziale di conoscenza per comprendere il livello di padronanza della materia,
che si è rivelato non sufficiente. Dunque per attenuare le difficoltà che si sono riscontrate e per rinforzare o
sviluppare abilità e atteggiamenti positivi, si è fatto ricorso a metodi della didattica attiva, quali la lezione
dialogata e la discussione guidata, dando grande importanza alla partecipazione attiva e all'impegno in classe.
In questo modo, unitamente all’intervento mirato del recupero in itinere, la maggior parte degli alunni ha
raggiunto accettabili livelli di conoscenza.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella
seguente tabella.
OBIETTIVI GENERALI
Comprendere il linguaggio specifico della materia ed usarlo correttamente per un'esposizione rigorosa;
Operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule;
Affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro
rappresentazione;
Costruire procedure di risoluzione di un problema;
Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali.
CONTENUTI TRATTATI4
RICHIAMI
Dominio di una funzione, proprietà di simmetria di una funzione, limiti delle funzioni di una variabile, funzioni continue, grafico probabile.
CALCOLO DIFFERENZIALE
Introduzione, il rapporto incrementale e il concetto di derivata, continuità e derivabilità, la derivata delle funzioni elementari e le regole di derivazione, la derivata di una funzione composta, la derivata della funzione inversa, derivata di ordine superiore, massimi e minimi di una funzione, concavità e punti di flesso.
4 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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CALCOLO INTEGRALE
Concetto di integrale, primitiva di una funzione, proprietà degli integrali indefiniti, integrali indefiniti immediati, integrazione di funzioni razionali fratte, integrazione per sostituzione, integrazione per parti, integrale definito, proprietà integrale definito, calcolo delle aree, calcolo dei volumi, teorema fondamentale del calcolo integrale.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Equazioni differenziali a variabili separabili e del secondo ordine a coefficienti costanti.
FUNZIONI IN DUE VARIABILI
Elementi di funzioni in due variabili, calcolo del dominio.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Ogni unità didattica è stata sviluppata previo accertamento dei prerequisiti necessari; tale verifica è stata effettuata per mezzo di verifiche orali e scritte. L'insegnamento è stato condotto, ove possibile, "per problemi": dall'esame di una data situazione, l'allievo viene portato prima a formulare un'ipotesi di soluzione, poi a ricercare il procedimento risolutivo mediante il ricorso a conoscenze già acquisite, ed infine ad inserire il risultato ottenuto in un organico quadro teorico complesso. In tale processo l'appello all'intuizione viene gradualmente ridotto per dare più spazio all'astrazione ed alla sistemazione razionale. Tale inserimento non ha escluso il ricorso ad esercizi di tipo applicativo, sia per consolidare le nozioni apprese, sia per fare acquisire una sicura padronanza del calcolo.
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI Calcolo e Teoremi Vol.5; Marzia Re Fraschini, Gabriella Grazzi, Carla Melzani; Atlas.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la tipologia della prova scritta, tre per il trimestre e tre per il pentamestre, si è scelto di proporre esercizi
di media/elevata soluzione ognuno con un punteggio noto agli studenti. Per le verifiche orali si è posta
l'attenzione sulla proprietà di linguaggio e l'analisi critica degli argomenti affrontati, chiedendo collegamenti,
analogie e differenze. Gli interventi da posto e gli esercizi svolti alla lavagna nelle ore di esercitazione sono
considerati elementi di valutazione. Per la valutazione ho tenuto conto della verifica del grado di
raggiungimento degli obiettivi didattici , fissati in termini operativi, e degli obiettivi formativi generali.
Pozzuoli, 07/05/2018
FIRMA DEL DOCENTE PROF. MELITO BRIGIDA
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (TPSEE) DOCENTI: PROF. SALVATORE D’AMBROSIO, PROF. RAFFAELE BIZZARRO CLASSE: V ITI SEZ. C - ELE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V C elettrotecnica ed elettronica è composta da 11 allievi, con 4 femmine e 7 maschi. Dal punto di
vista comportamentale gli allievi sono stati sempre rispettosi ed educati. Dal punto di vista dello studio quasi
tutti gli allievi hanno mostrato un forte impegno con risultati però non sempre pienamente soddisfacenti. Si
evidenziavano in questi casi forti lacune pregresse, che hanno condizionato anche lo svolgimento del
programma e il rendimento stesso degli allievi. Per quanto attiene le verifiche esse sono state costruite con
prove strutturate e semistrutturate, lasciando anche lo spazio a risposte aperte, esse sono sempre state seguite
da verifiche orali.
OBIETTIVI SPECIFICI E CONTENUTI TRATTATI5
MODULO 1: Trasmissione e Distribuzione dell’energia elettrica
Obiettivi Specifici:
o Conoscere e saper classificare i diversi sistemi di Trasmissione e distribuzione
o Conoscere le problematiche inerenti le linee e le relative protezioni
o Conoscere la struttura e i componenti delle cabine di trasformazione MT/BT.
o Conoscere i sistemi per il rifasamento degli impianti elettrici BT. Contenuti:
Trasmissione e distribuzione dell’Energia
Generalità e classificazioni
Criteri di Scelta di un S.d.T.
Condizioni del neutro nei sistemi trifase
Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Sovratensioni e relative protezioni Classificazioni
Sovratensioni di origine interna
Sovratensione di origine esterna
Coordinamento dell’isolamento
Scaricatori di sovratensione
La cabina elettrica Definizione e classificazione
Connessione delle cabine MT/BT alla rete di distruzione
Schemi tipici
Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Cenni sulla scelta dei componenti lato MT
Criteri di scelta del Trasformatore MT/BT
Cenni su scelta componenti lato BT e sistemi di protezione
Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Impianto di terra delle cabine
5 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Sistemi di distribuzione in MT e BT Baricentro elettrico di un impianto
Sistemi di distribuzione in MT
Sistemi di distribuzione in BT
Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Quadri elettrici
Connessione degli utenti passivi alla rete di distribuzione in BT
Relative esperienze di Laboratorio su pannelli dedicati
Rifasamento degli impianti elettrici Cause e conseguenze di un basso f.d.t.
Calcolo della potenza reattiva e della capacità delle batterie di rifasamento
Modalità di rifasamento
Resistenza di scarica
Cenni alla scelta delle apparecchiature di protezione e manovra
MODULO 2: Produzione dell’Energia elettrica. Obiettivi Specifici:
o Conoscere gli aspetti generali, sia tecnici sia economici, della produzione dell'energia
elettrica con metodi tradizionali e integrativi.
o Conoscere il principio di funzionamento ed i componenti principali delle centrali
elettriche di produzione. Conoscere le trasformazioni energetiche che avvengono in
ogni tipo di centrale.
o Saper analizzare i processi di conversione dell’energia.
o Essere in grado di descrivere il principio di funzionamento e i costituenti principali
delle centrali elettriche di produzione Contenuti:
Aspetti Generali Fonti primarie di energia
Produzione e Consumi
Costi e tariffe dell’energia
Servizio di base e servizio di punta
Localizzazione delle centrali
Centrali idroelettriche Energia primaria: cenni di fisica
Trasformazioni energetiche
Tipi di centrale
Cenni alle opere di sbarramento, di presa e di adduzione
Turbine idrauliche
Cenni alle centrali di generazione e pompaggio
Centrali termoelettriche Energia primaria
Trasformazioni energetiche
Richiami di termodinamica
Impianti con turbine a vapore
Componenti dell’impianto termico
Impatto ambientale
Centrali nucleotermoelettriche Cenni di fisica atomica: Definizioni
Energia primaria
Trasformazioni energetiche
Principio di funzionamento del reattore a fusione
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Combustibili nucleari
Refrigeranti
Tipi di reattore
Cenni alla fusione nucleare
Produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili Aspetti generali
Centrali geotermiche
Conversione dell’energia solare
Energia dal fotovoltaico
Principi di funzionamento
Caratteristiche dell’impianto
Relative esperienze di Laboratorio su kit dedicati
Conversione dell’energia eolica
Principi di funzionamento
Caratteristiche dell’impianto
Relative esperienze di Laboratorio su kit dedicati
Produzione dell’energia elettrica da Biomasse
Energia dal mare
MODULO 3: Il mercato del lavoro
Obiettivi Specifici:
o Conoscere la situazione presente del mercato del lavoro
o Distinguere le diverse tipologie di contratti Contenuti:
In sistema di transazioni di lavoro
Strategia europea per l’occupazione
Riferimenti normativi italiani
Rapporti di lavoro Attività di discussione di gruppo
MODULO 4: Progetti di impianti elettrici utilizzatori in BT/MT (Cenni). Obiettivi Specifici:
o Conoscere le fasi di sviluppo di un progetto elettrico Contenuti:
Definizione della documentazione di progetto
Relazione illustrativa
Schema elettrico generale
Esempi
MODULO 5: Impianto di videosorveglianza (CENNI). Obiettivi Specifici:
o Conoscere la componentistica
o Sapere collegare e configurare una centralina Contenuti:
Struttura di un impianto di Videosorveglianza (CENNI) Attività di laboratorio: Montaggio e Configurazione della centralina DVR e telecamere
I docenti
S. D’Ambrosio ________________
R. Bizzarro ________________
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI ELETTRICI ED ELETTRONICI
DOCENTI: PROF. ANTONIO DE SIMONE, PROF. RAFFAELE BIZZARRO
CLASSE: V ITI SEZ. C - ELE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5IC articolazione Elettrotecnica ed Elettronica è composta da 7 alunni 4 alunne. La classe ha
subito poche variazioni nell’organico rispetto allo scorso anno scolastico in quanto due alunni non hanno
conseguito l’ammissione in quinta. Dall'indagine conoscitiva svolta per individuare il tessuto ambientale, il
contesto socio culturale degli alunni e i relativi bisogni è emerso che la condizione socio - ambientale risulta
appartenente alla fascia bassa come testimoniano i dati sulla scolarizzazione e sull'attività lavorativa dei
genitori.
PARTECIPAZIONE/INTERESSE E MOTIVAZIONE
Fin dai primi giorni, come negli anni scorsi, un gruppo di alunni ha evidenziando una partecipazione non
sempre all’altezza di un V° anno che si deve concludere con un Esame di Stato.
Accettabile, ma non per tutti, appare il livello di partecipazione e la curiosità cognitiva degli alunni che hanno
affrontano con interesse ogni tipo di attività; troppo al di sotto delle aspettative è la cura dello studio
domestico, questo ha comportato che la classe è stata continuamente sollecitata affinché prestasse la giusta
attenzione. Tutti gli alunni dal punto di vista disciplinare sanno, in generale, seguire le norme che regolano
la vita scolastica.
CAPACITA’ DI RELAZIONARSI
Qualunque tipo di attività è stata finalizzata al mantenimento della attenzione entro i termini richiesti e le
consegne erano volte a stimolare gli alunni e a farli rispondere con comportamenti adeguati. Tutti gli alunni
sono ben inseriti nella classe e alcuni di essi presentano capacità di relazionarsi ancora da migliorare. Da
notare che, come sempre, si sono formati due gruppetti: maschi e femmine.
IMPEGNO E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
La maggior parte degli alunni abitualmente purtroppo ha dedicato poco tempo allo studio domestico, questo
di fatto rallentato il processo di raggiungimento delle competenze proprie dell’indirizzo e della disciplina e
a volte non ha favorito quel confronto produttivo di conoscenze – abilità - competenze tra gli alunni. La
maggior parte degli alunni possiede minime capacità organizzative, esegue le consegne in modo non sempre
corretto e produce spesso lavori impostati in modo incompleto e disordinato.
Tutti sono stati seguiti e guidati in modo meticoloso per cercare di raggiungere in questo anno di lavoro un
accettabile grado di autonomia personale che permetterà loro di affrontare l’Esame di Stato con una certa
serenità.
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RECUPERI: TEMPI E MODALITA’
Le azioni di recupero sono state rivolte agli studenti che presentavano un rendimento inferiore alla
sufficienza e si sono svolte in itinere.
OBIETTIVI SPECIFICI E CONTENUTI TRATTATI6
UDA 1: Sistemi e studio della stabilità
Conoscenze:
Derivate e integrali.
Trasformata e anti trasformata di Laplace.
Trasformare e anti trasformare.
Sistemi di controllo.
Diagramma di Bode.
Lo studio della stabilità.
Reti correttrici.
Regolatori standard.
Abilità:
Saper disegnare i diagramma di Bode, modulo e fase, di una f.d.t.
Saper effettuare l’analisi della stabilità.
Saper impiegare le reti correttrici o i regolatori standard per migliorare la stabilità del sistema.
Competenze:
Essere in grado di effettuare, attraverso i criteri di Bode, lo studio della stabilità scegliendo le
reti correttrici o i regolatori standard più idonei.
UDA 2: Schemi impiantistica industriale e schemi e elettropneumatici
Conoscenze:
Pulsanti, teleruttori, temporizzatori e finecorsa.
Schema apertura temporizzata di un cancello elettrico.
Schema incrocio semaforico.
Elettrovalvole e cilindri.
Abilità:
Saper analizzare disegnare e interpretare schemi cablati di impiantistica industriale e di
elettropneumatica (cenni)
Competenze:
Essere in grado di realizzare e collaudare schemi cablati di impiantistica industriale e di
elettropneumatica (cenni)
UDA 3: Apparecchiature programmabili
Conoscenze:
PLC
Robot umanoide Nao
6 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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Abilità:
Saper programmare un PLC in Ladder
Saper programmare col software Choregraphe comportamenti del Nao
Competenze:
Essere in grado realizzare e collaudare sistemi automatici E/E con l’uso di PLC o di controllori.
UDA 4: Svolgimento di temi assegnati
Conoscenze:
UdA 1
UdA 2
UdA 3
Abilità:
Individuare richieste.
Proporre soluzioni.
Utilizzare linguaggio tecnico Competenze:
Risolvere temi assegnati alla maturità negli anni scorsi.
UDA 5: Dispense da presentare all’Esame di Stato
Conoscenze:
UdA 1
UdA 2
UdA 3
Abilità:
Creare e inventare. Competenze:
Produrre e documentare lavori effettuati.
Pozzuoli 14/Maggio/2018 I docenti
A. De Simone ________________
R. Bizzarro ________________
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: prof. Sergio DELL’AQUILA CLASSE: V ITI SEZ. C
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E PREMESSA METODOLOGICA
La classe si è avvalsa dell’ora di istruzione religiosa cattolica.
Tutti gli allievi hanno dimostrato impegno per gli argomenti svolti.
Il livello di prestazione degli alunni è mediamente buono.
Il criterio didattico di fondo adottato è quello della prospettiva antropologica/storica, scelto tra quelli indicati dai
nuovi programmi per l’insegnamento dell’Istruzione Religiosa Cattolica, si è cercato, cioè, di risvegliare negli
alunni i grandi interrogativi che suscitano la domanda religiosa per poi svolgere la tematica della rivelazione
cristiana, in relazione con i suoi sviluppi storico/culturali, sociali ed etici.
Gli obiettivi disciplinari hanno teso, quindi, a far sì che gli alunni potessero passare dal "piano delle conoscenze
a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi e dei valori del cattolicesimo, in relazione con
la cultura contemporanea e in quanto inseriti nella loro valenza formativa globale dell’alunno. Il mese di Gennaio
è stato interamente dedicato alla Shoha in coincidenza con il viaggio di istruzione che quest'anno ha visto come
meta Cracovia e visita al campo di Auschwitz, per i ragazzi è stato un momento di grande crescita culturale e di
vita.
Come metodologia didattica è stato utilizzato, innanzi tutto, il metodo della provocazione, ponendo domande e
offrendo sollecitazioni di vario tipo.
Conseguentemente la classe è stata guidata, per mezzo del dialogo e del confronto, a prendere in seria
considerazione quanto le veniva offerto, a porlo in relazione con l’esperienza personale e a comprendere e
valutare, infine, gli insegnamenti specifici della disciplina.
Come modalità di verifica sono stati considerati gli interventi spontanei degli alunni operati nell’ambito delle
lezioni, le risposte da loro date a domande flash, l’effettiva comprensione e rielaborazione dei temi svolti. È stato
considerato, inoltre, l’atteggiamento globale dell’alunno inteso come interesse, capacità di ascolto,
partecipazione, responsabilità e rispetto.
61
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: prof. CIRILLO VINCENZO CLASSE: V ITI SEZ. C
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^ ITI SEZ. C è una classe articolata ad indirizzo elettronico ed informatica, è una classe mista con
una piccola componente femminile.
Le capacità motorie, in base all’osservazione sistematica effettuata nelle prime lezioni e soprattutto alle capacità
acquisite nel corso degli anni precedenti, risultano essere buone per la maggior parte degli alunni. Eventuali
differenze in positivo o in negativo sono dovute alle esperienze motorie maturate singolarmente in ambito extra-
scolastico. Anche le conoscenze di base della disciplina sono generalmente buone.
Un piccolo gruppo necessita di maggiore incoraggiamento alla partecipazione alle attività proposte, poiché
spesso tende ad essere superficiale nell’approccio con la disciplina, pur presentando buone capacità. Tuttavia,
generalmente, i livelli motivazionali, sono buoni nella maggioranza dei casi e ciò consente una collaborazione
attiva.
La partecipazione alle attività pratiche messe in atto è da considerarsi buona, di conseguenza si è registrato un
rilevante miglioramento delle funzioni corporee e delle abilità specifiche, degli aspetti relazionali, soprattutto
relativi al saper comunicare e al relazionarsi con gli altri oltre che degli aspetti culturali e sportivi.
Tutti gli allievi/e hanno partecipato al dialogo educativo e sono stati coinvolti in lavori di organizzazione ed
arbitraggio e di collaborazione nel rilevare i risultati delle verifiche.
L’approfondimento personale sugli argomenti teorici proposti è stato tradotto in un sapere funzionale, efficace
e permanente, spesso a carattere trasversale pluri-disciplinare.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
NB: per quanto concerne l’analisi dettagliata ed analitica di competenze, conoscenze ed abilità in riferimento
ad ogni singolo obiettivo disciplinare, il docente rimanda alla propria programmazione disciplinare annuale
(agli atti dell’istituto).
In riferimento ai macromoduli disciplinari, alle competenze di cittadinanza e agli obiettivi specifici di
apprendimento, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI GENERALI
Competenze di cittadinanza:
Comunicare,
imparare ad imparare,
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progettare.
Obiettivi specifici di apprendimento:
A1 Lo studente sarà in grado di sviluppare un'attività motoria complessa adeguata ad una
completa maturazione personale.
A2 Lo studente avrà piena coscienza e consapevolezza degli effetti positivi generali dei
percorsi di preparazione fisica specifica.
A3 Lo studente saprà osservare ed interpretare i fenomeni connessi al mondo all'attività
motoria e/o sportiva proposta nell'attuale contesto socio culturale ed in un prospettiva di
durata lungo tutto l'arco della vita.
CONTENUTI TRATTATI7
Modulo B: Lo sport, le regole ed il fairplay
Competenze di cittadinanza:
collaborare e partecipare;
agire in modo autonomo responsabile;
risolvere i problemi;
acquisire e interpretare l'informazione.
Obiettivi specifici di apprendimento:
B1 Conoscere applicare le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi.
B2 Affrontare il confronto agonistico con un'etica corretta con rispetto delle regole è vero
fairplay.
B3 Svolgere ruoli di direzione dell'attività sportiva nonché organizzare e gestire eventi
sportivi nel tempo scuola ed extrascuola.
Modulo C: Salute, Benessere, Sicurezza e Prevenzione
Competenze di cittadinanza:
collaborare e partecipare,
agire in modo autonomo e responsabile,
interpretare l'informazione,
individuare collegamenti e relazioni.
Obiettivi specifici di apprendimento:
C1 Assumere stili di vita e comportamenti nei confronti della propria salute intesa come
fattore dinamico conferendo giusto valore all’attività fisico-sportiva
C2 Conoscere i principi di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito
dell’attività fisica nei vari sport.
Modulo D: Relazione con l'Ambiente Naturale e Tecnologico
7 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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Competenze di cittadinanza:
agire in modo responsabile;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire e interpretare l'informazione;
progettare.
Obiettivi specifici di apprendimento:
D1 Lo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune
patrimonio ambientale tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in
diversi ambienti.
D2 Lo studente sarà anche in grado di utilizzare la strumentazione tecnologica e
multimediale a ciò preposta
Infine, in base alle inclinazioni degli allievi, è risultata utile la trattazione di contenuti tecnici su uno
sport a scelta dell’allievo.
In particolare in riferimento a quest’ultimo punto ogni gruppo di allievi ha sviluppato una
specifica tematica, vedi programma a margine
CONTENUTI
Contenuti a carattere essenzialmente pratico:
-Esercizi ed attività per il potenziamento fisiologico la rielaborazione degli schemi motori di base e
lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali
-Pallavolo
- Pallacanestro
-Tennistavolo
Contenuti a carattere teorico:
Supporto alle diverse attività o di integrazione alle stesse, nonché contenuti a carattere trasversale in
collegamento alle diverse aree del sapere, funzionali alla preparazione all'esame di Maturità; ove
possibile peculiari per il corso di studi scelto, sempre in riferimento alle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo per gli istituti tecnici industriali.
Aspetti Tecnici, tattici e regolamentari delle attività pratiche/sportive praticate.
Attività A.S.L.:
Il concetto di ergonomia dei posti di lavoro e delle attrezzature.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Nel quinto anno la presentazione dei diversi contenuti ed attività è avvenuta attraverso l’utilizzo di varie
metodologie, che sono state utilizzate in modo complementare tra loro al fine di fornire presentazioni dei
vari argomenti (pratici e teorici) quanto più complete possibili e suscettibili di collegamenti pluri-disciplinari,
per favorire la strutturazione di mappe mentali per associazione e differenziazione.
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In base alle esigenze contestuali son state: lezione frontale, ricerca guidata, esercitazione autonoma,
discussione, problem posing and solving, brain storming, metodo induttivo e deduttivo,
concatenamento anterogrado e retrogrado, cooperative learning e peer to peer, flipped classroom.
Tra gli allievi si è instaurato un clima di lavoro che ha facilitato il coinvolgimento emotivo e la
collaborazione reciproca, al fine di rendere piacevole l’attività laboratoriale e di elevare i livelli
motivazionali durante il lavoro in palestra, per rendere gli alunni sempre più consapevoli del loro
percorso di apprendimento e parte attiva di esso.
Lo spirito competitivo è stato mantenuto nei limiti della correttezza e della lealtà al fine di favorire
l’affermazione delle capacità individuali e al valorizzazione della “diversità” come risorsa, nel pieno
spirito del fairplay.
Particolare cura è stata data all’organizzazione delle conoscenze e delle abilità acquisite in
competenze funzionali a consentire la piena autonomia nel saper realizzare un lavoro finalizzato.
Il docente ha preferito basare i lavori su una didattica innovativa, basata su ricerche multimediali
altamente stimolanti, mirate ad un utilizzo consapevole del WEB e delle competenze informatiche
In particolare al quinto anno si è preferito utilizzare metodologie di insegnamento che hanno spinto
all’utilizzo consapevole delle competenze acquisite in vista dell’agire autonomo e responsabile e
delle proprie inclinazioni personali.
STRUMENTI
Palestra, aula, piccoli e grandi attrezzi codificati e non, materiali inusuali adoperati in modo didattico-
creativo, dispense, appunti, fotocopie, Internet, strumenti tecnologici, audiovisivi, LIM.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione ha preso in considerazione l’intera progettazione del percorso formativo: sono stati
considerati diversi parametri per avere una valutazione ottimale dell'allievo in modo da valorizzarne ogni
aspetto e ogni performance sia pratica, sia cognitiva, al fine di consentirne il successo formativo.
Per quanto concerne la valutazione della "parte pratica in palestra" (basata sulla somministrazione di
esercitazioni a carattere pratico individuale o collettivo) sono state create griglie di osservazione che hanno
considerato i seguenti parametri: impegno e partecipazione, tecnica esecutiva delle attività, capacità di
codifica/decodifica e originalità della risposta motoria. Tali griglie sono state compilate con la classe in modo
da coinvolgere gli alunni e hanno stimolato le capacità di osservazione, di analisi e di autovalutazione.
Per quanto concerne la valutazione della parte teorica, il docente ha preso in esame i seguenti indicatori:
Contenuto, Requisiti Tecnici, Coerenza ed Ordine, Esposizione e Rispetto dei tempi.
In coerenza con quanto stabilito nei Dipartimenti disciplinari e nei Consigli di Classe, i voti sono stati
attribuiti in decimi, si rimanda alle tabelle di valutazione per ulteriori approfondimento contenute nel PTOF
e nella programmazione di DIPARTIMENTO.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Potenziamento fisiologico
esercizi a carico naturale
esercizi per il miglioramento della resistenza
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esercizi di tonificazione della muscolatura addominale e dorsale
esercizi di mobilizzazione articolare
esercizi di coordinazione
esercizi per il miglioramento della velocità
esercizi di allungamento
Pallavolo
fondamentali individuali: battuta – palleggio – bagher
fondamentali di squadra: sistemi di ricezione
regolamento tecnico.
tornei interni alla classe
Pallacanestro
fondamentali individuali: palleggio – passaggio – tiro – tiro in sospensione
fondamentali di squadra: difesa a uomo – difesa a zona
regolamento tecnico.
tornei interni alla classe
Tennistavolo
fondamentali individuali: battuta – palleggio - schiacciata
regolamento tecnico.
Argomenti teorici
Teoria dell’allenamento sportivo.
L’allenamento delle capacità motorie: coordinazione, forza, velocità, resistenza.
Prevenzione attiva e passiva.
Classificazione degli infortuni (emergenze e urgenze).
Come trattare i traumi più comuni (contusioni-ferite-emorraggie-strappo-stiramento-distorsioni-
lussazioni-fratture).
Origini del doping – sostanze vietate – il doping ematico.
il docente
Prof. Vincenzo Cirillo
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
DOCENTI: PROF. GIOVANNI MOIO, PROF. BALESTRIERI FRANCESCO
CLASSE: V ITI SEZ. C - ELE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V Iti sez. C è composta da 11 allievi, 7 maschi e 4 femmine, tutti frequentanti. La classe è articolata con la quinta informatica. Nel corso dell’ a.s. il comportamento della classe è stato disciplinato. Gli allievi provenivano tutti dalla IV Iti ‘C’. La frequenza è stata continua, ad eccezione di un allievo, che ha avuto un temporaneo distacco per poi riprendere e la cui famiglia è stata messa al corrente. L’interesse per la materia da parte dell’intero gruppo classe è stato mediamente sufficiente. Il rapporto con i ragazzi è stato sempre buono e si è provato ad interessarli e a stimolarne curiosità ed interesse per le tematiche affrontate. La classe sul piano del profitto si può dividere in due tronconi con un gruppo che ha lavorato con interesse e partecipazione costante ed un secondo che, pur palesando un minor coinvolgimento, ha cercato con impegno di essere al passo delle tematiche svolte e del discorso didattico educativo instaurato. Per carenze diffuse in matematica, nello svolgimento del programma, non sempre si è riusciti a poter dare corso ad approfondimenti e ad applicazioni su argomenti specifici.
OBIETTIVI
Gli obiettivi di inizio anno puntavano a fornire agli allievi le basi sui sistemi trifasi e sul funzionamento di macchine sincrone ed asincrone al fine di sviluppare in loro le capacità di analisi, sintesi e progettazione, di organizzare il proprio lavoro e collaborare con altri in lavori di gruppo. A tal proposito, nello sviluppare gli argomenti si è dato risalto ad aspetti di base del programma attraverso lo studio delle applicazioni di maggior riccorrenza ed applicabilità e dei principi di funzionamento delle macchine elettriche. Si è puntato a far acquisire loro un metodo di apprendimento di validità generale nel quale i concetti accettati non venissero confinati alla disciplina nella quale sono forniti, ma collegati organicamente alle altre materie di studio, in un contesto culturale unico. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in maniera soddisfacente da buona parte del gruppo classe, solo in qualche caso i risultati sono rimasti su una sufficienza sofferta. L’interesse verso gli argomenti trattati ed una partecipazione attiva alle lezioni sviluppate in aula, hanno consentito alla maggior parte degli allievi di raggiungere una conoscenza dei temi proposti con discreta capacità di elaborazione personale, di analisi e di sintesi, benchè denunciassero condizionamenti per lacune nella preparazione di base pregressa.
METODOLOGIA
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Il metodo adottato si è avvalso di lezioni frontali, discussioni e ripetizioni di argomenti richiesti, esercizi, redazione di schede sui principali temi trattati, test, compiti e lavoro di gruppo guidato tendenti all’acquisizione degli elementi di base della disciplina. Attuata una pausa didattica a cavallo dei due periodi inframestrali per consentire di recuperare agli allievi che avevano mostrato una sofferenze nell’apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
Gli strumenti didattici adoperati sono stati libri di testo, appunti dalle lezioni ed applicazioni pratiche in aula.
VALUTAZIONE
La valutazione degli allievi, basata sul conseguimento degli obiettivi raggiunti, ha tenuto conto della base di partenza di ognuno. Per l’attribuzione dei voti, ci si è attenuti alla tassonomia indicata dal Consiglio di Classe, che si condivide
CONTENUTI
I contenuti previsti nella programmazione iniziale sono stati quasi tutti raggiunti.
Pozzuoli 14/Maggio/2018 I docenti
G. Moio ________________
F. Balestrieri ________________
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Programma di Elettronica ed Elettrotecnica
5 ITI C EL/EN A.S 2017/2018
● Cenni su dispositivi a semiconduttore e circuiti integrati: Diodo, diodo Zener, BJT ,
amplificatore operazionale .
● Sistemi trifase simmetrici ed equilibrati: Le configurazioni, la potenza.
● Trasformatori monofasi: Principio di funzionamento del trasformatore ideale,
funzionamento a vuoto, funzionamento a carico, potenze, rapporto di trasformazione,
dati di targa.
● Trasformatori trifase: Tipi di collegamento, rapporto di trasformazione.
● Macchina asincrona: struttura generale e parti costituenti, tipi di raffreddamento.
● Macchina asincrona trifase: Principio di funzionamento, circuiti equivalenti,
caratteristica meccanica.
● Macchina sincrona trifase: Funzionamento a vuoto dell'alternatore e funzionamento
a carico dell'alternatore, funzionamento da motore.
● Macchina a corrente continua: Aspetti costruttivi e struttura generale.
Attività di Laboratorio:
A.O. nella connessione Invertente e non invertente
Rilievo di corrente e tensione su un trasformatore monofase a vuoto
Rilievo di corrente e tensione su un trasformatore monofase con carico
Motore Asincrono trifase con inversione
Teleavviatore per motore asincrono trifase
Docenti
____________ prof. Giovanni Moio
____________ prof. Francesco Balestrieri
Testi Utilizzati:
- Corso di Elettrotecnica ed Elettronica vol. 2 e vol 3
- Appunti dalle Lezioni
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PRESENTAZIONE PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO V C – E/E
1. TITOLO DEL PROGETTO
“Programmazione di microcontrollori applicati alla robotica”
2. FINALITA’ DEL PROGETTO
Il progetto nasce con la finalità principale di valorizzare il tema della “robotica” come ambito di
apprendimento di competenze non solo tecnico-professionali ma, anche e soprattutto, sociali,
comportamentali e di cittadinanza attiva, e in cui il sistema scolastico possa agire da collettore di più
interessi e come ambiente di incontro e scambio tra diversi contesti e attori (famiglia, territorio, mondo del
lavoro, tessuto socio-culturale, etc.) In tale ambito generale, il progetto si propone, inoltre, di sviluppare
metodologie e modelli formativi atti a garantire quella congruenza tra curricolo scolastico, esperienze di
vita e cittadinanza attiva, volute dalle stesse riforme in atto nel mondo della scuola. Tali medesime riforme
stanno progressivamente portando ad attribuire una forte centralità alle competenze oltre che, in generale,
sancire la progressiva trasformazione dei curricoli tradizionali verso forme che garantiscono la qualità
dell'istruzione, la sua aderenza alle mutate condizioni lavorative, l’adeguatezza alla velocità del progresso
scientifico e tecnologico.
1. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA
Tecnico Gestore di microcontrollori dedicati ad applicazioni robotiche
2. ALTRI PARTNER ESTERNI
Office Assistance di Pozzuoli
3. ABSTRACT DEL PROGETTO (OBIETTIVI IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI
DEL TERRITORIO, DESTINATARI, ATTIVITA’, RISULTATI)
Il progetto “Alternanza Scuola Lavoro”, parte integrante del curriculo del nostro Istituto, da diversi anni
ha instaurato stabili partenariati con realtà del mondo del lavoro: convenzioni, protocolli d’intesa, comitato
tecnico scientifico rapporti consolidati da rapporti pluriennali.
In fase di progettazione esecutiva il CdC ha deciso di realizzare il percorso ASL in due modalità
1) Impresa Formativa Simulata (IFS). La metodologia dell’Impresa Formativa Simulata
(IFS) costituisce un’opportunità per apprendere in un contesto operativo e organizzativo in tutto
simile a quello aziendale, riducendo il periodo di permanenza dei giovani nell’impresa, senza
rinunciare alla qualità che l’esperienza pratica aggiunge al percorso formativo in aula; essa
valorizza, nell’integrazione con il mondo aziendale, le innovazioni già sperimentate dalle
istituzioni scolastiche nella collaborazione con le imprese e gli altri soggetti del territorio. In sintesi
gli alunni hanno la possibilità di operare nella scuola come se fossero in un’azienda, con le
funzioni/attività e procedure tipiche di un’impresa reale. Attraverso l’Impresa Formativa Simulata,
infatti, nei percorsi in Alternanza Scuola Lavoro, viene attivato un processo formativo secondo
un progetto articolato e personalizzato che, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica,
collega sistematicamente esperienze diverse al conseguimento degli obiettivi definiti nel piano.
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La metodologia IFS punta alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, cioè apprendimento
centrato sullo studente per favorire:
- lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini individuali
- il potenziamento di competenze di tipo “alto” e professionale con effetti positivi sulla motivazione
ad apprendere
- l’orientamento degli alunni: la valenza orientativa legata all’aspetto professionale dei percorsi e
all’utilizzo di modalità di osservazione e valutazione che prevedono la partecipazione degli studenti
per stimolare la conoscenza di sé, l’elaborazione di un progetto personale e professionale.
Nomina di un esperto esterno:
- 4° anno dott. Aniello Della Ragione per approfondire tematiche relative alla programmazione
di macchinine con microcontrollori
- 5° anno prof. De Simone per approfondire tematiche relative ai robot umanoidi.
4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN
PARTICOLARE DESCRIVERE IN DETTAGLIO
a. DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: COMPITI E ATTIVITA’
Dipartimento coinvolto nella progettazione: ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA
b. CONSIGLI DI CLASSE: COMPITI E ATTIVITA’
Matematica (curvatura e revisione del progetto)
Italiano (curvatura e revisione del progetto)
Lingua straniera (curvatura e revisione del progetto)
Elettrotecnica ed Elettronica (curvatura e revisione del progetto)
Tecnologie e progettazione di sistemi E/E (curvatura e revisione del progetto)
Sistemi Automatici ( revisione, modifiche e approfondimento del progetto)
c. TUTOR INTERNI ED ESTERNI:NOME – COMPITI - INIZIATIVE -ATTIVITA’
TUTOR INTERNI
Il tutor interno triennale prof. De Simone A. ha svolto le seguenti attività:
introdurre il percorso formativo in alternanza agli studenti;
assistere e supportare gli studenti lungo tutto il percorso formativo in alternanza;
preparare il materiale didattico per i moduli introduttivi ed intermedi necessario allo svolgimento
del percorso formativo;
concordare in concerto con la dott. Ssa Salimbene il programma dell’esperienza IFS;
pianificare ed accompagnare i percorsi di apprendimento e di inserimento in azienda;
verificare e valutare insieme, i progressi dello studente e l'efficacia dei processi formativi;
valutare i risultati dell’apprendimento.
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TUTOR/ESPERTI ESTERNI
Gli esperti coinvolti nella progettualità hanno:
- collaborato alla progettazione del percorso in collaborazione con i CdC
- pianificato l’azione formativa in situazione
- supportato i processi di apprendimento in ambito di didattica laboratoriale e verificato
- valutato insieme al tutor le attività, progressi dello studente e l'efficacia del processo formativo.
4° ANNO - Aniello Della Ragione / Maria Rosaria Salimbene
5° ANNO – De Simone Antonio / Maria Rosaria Salimbene
5. ATTIVITÀ LABORATORIALI
3° - 4° e 5° ANNO:
Laboratorio di IFS di 20 + 20° +20° ore:
- Business Idea
- Atto Costitutivo e Statuto
- Business Plan
4° Laboratorio di Sistemi 38 ore:
- programmazione macchinine con scheda ME Orion cingolato e mBot
5° ANNO
Laboratorio di Sistemi 20 ore:
- programmazione robot Nao
6. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO
La verifica e la valutazione degli apprendimenti è stata realizzata di concerto dal tutor aziendale e dal
tutor scolastico.
La valutazione è stata realizzata nell’ambito dell’intero percorso con osservazione puntuale dei
comportamenti agiti in situazione e dalla capacità applicativa messa in essere partecipanti.
Lo strumento privilegiato di valutazione è stato, pertanto, rappresentato da una scheda di osservazione.
La valutazione è stata espressa secondo la seguente scala di esercizio della competenza: insufficiente,
parziale, adeguato, esperto.
Gli indicatori di competenza sono stati rappresentati da:
autonomia nell’esercizio della competenza
tempi di esecuzione
metodo di lavoro
efficacia (qualità) della prestazione
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7. COMPETENZE ACQUISITE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO
RIFERIMENTO ALL’EQF (SE DEFINITE)
Livello Competenze Abilità Conoscenze
IV Sapersi gestire autonomamente, nel
quadro di istruzioni in un contesto di
lavoro o di studio, di solito
prevedibili, ma soggetti a
cambiamenti; sorvegliare il lavoro
di routine di altri, assumendo una
certa responsabilità per la
valutazione e il miglioramento di
attività lavorative o di studio
Una gamma di abilità cognitive
e pratiche necessarie a risolvere
problemi specifici in un campo
di lavoro o di studio
Conoscenza pratica e teorica in
ampi contesti in un ambito di
lavoro o di studio
IV Individuare e utilizzare gli strumenti
di comunicazione e di team working
più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali
di riferimento;
Utilizzare i diversi registri
linguistici con riferimento alle
diverse tipologie dei destinatari.
Strumenti e codici della
comunicazione e loro connessioni
in contesti formali, organizzativi e
professionali.
IV Utilizzare le reti e gli strumenti
informatici nelle attività di studio,
ricerca e approfondimento
disciplinare
Utilizzare la rete Internet per
ricercare dati e fonti in funzione
degli obiettivi conoscitivi
Strumenti di ricerca
Informazioni e dati e loro
decodifica
IV Redigere relazioni tecniche e
documentare le attività individuali e
di gruppo relative a situazioni
professionali
Progettare ed elaborare un testo
informativo di media
complessità afferente al proprio
dominio professionale
Forme e funzioni della scrittura;
strumenti, materiali, metodi e
tecniche dell’”officina letteraria”.
Criteri per la redazione di un
rapporto e di una relazione
IV Identificare e applicare le
metodologie e le tecniche della
gestione per progetti
Partecipare al piano di lavoro
Visualizzare schemi di lavoro
Tecniche di presentazione,
gestione e documentazione di un
lavoro.
IV Sviluppare applicazioni informatiche Programmare col software
Coregraphe
Sui principali comandi del
software per programmare Nao
8. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE (FORMALI,
INFORMALI E NON FORMALI)
Al termine del quinto anno verrà rilasciata una attestazione di certificazione delle competenze che sarà
allegata al fascicolo personale di ogni allievo.
9. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI
I risultati verranno diffusi attraverso il sito web istituzionale dell’Istituto e/o relazioni dei relativi tutor.