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Enea Silvio Piccolomini” ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE Prato S. Agostino, 2 – 53100 Siena C.F.le n. 80008380521 Istituto d’arte – Liceo artistico “Duccio Buoninsegna” (Siena) – tel. 0577/281223 Fax 0577/40321 RELAZIONE FINALE Classe 2C sez. Ceramica-Scultura A.S. 2010-1011 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, pur avendo nel complesso una preparazione piuttosto debole, difficoltà nella concentrazione ed una capacità di rielaborazione personale modesta (ad eccezione di alcuni studenti), è stata nel complesso molto disponibile e propositiva sia nel lavoro scolastico che nel dialogo educativo, rispondendo in modo costante agli stimoli e seguendo le indicazioni per ottenere dei miglioramenti. Solo due-tre alunni si sono mostrati recalcitranti nei confronti degli impegni scolastici e di un adeguato comportamento in classe, rendendo così più faticoso il lavoro di tutti. Benché ci siano all’interno del gruppo scontri e polemiche, dovute soprattutto a vivacità caratteriali, è stato comunque possibile finalizzarli ad una crescita collettiva. Il percorso complessivo è stato dunque positivo, anche se permangono difficoltà individuali nei confronti dello studio. PREPARAZIONE CONSEGUITA Il programma svolto ha tenuto conto sia della programmazione preventiva sia delle scelte didattiche operate durante l’anno sulla base delle risposte e delle necessità della classe. La preparazione media raggiunta è sufficiente. Alcuni alunni non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, soprattutto per difficoltà inerenti il metodo di studio o la scarsa responsabilità nei confronti degli impegni scolastici. SITUAZIONE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Il clima all’interno della classe è complessivamente soddisfacente. Permane tuttavia una capacità attentiva non sempre adeguata. METODO Lezione frontale, lezioni dialogate, discussioni di gruppo guidate.

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Enea Silvio Piccolomini” ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Prato S. Agostino, 2 – 53100 Siena C.F.le n. 80008380521 Istituto d’arte – Liceo artistico “Duccio Buoninsegna” (Siena) – tel. 0577/281223

Fax 0577/40321

RELAZIONE FINALE

Classe 2C sez. Ceramica-Scultura

A.S. 2010-1011

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe, pur avendo nel complesso una preparazione piuttosto debole, difficoltà nella concentrazione ed una capacità di rielaborazione personale modesta (ad eccezione di alcuni studenti), è stata nel complesso molto disponibile e propositiva sia nel lavoro scolastico che nel dialogo educativo, rispondendo in modo costante agli stimoli e seguendo le indicazioni per ottenere dei miglioramenti. Solo due-tre alunni si sono mostrati recalcitranti nei confronti degli impegni scolastici e di un adeguato comportamento in classe, rendendo così più faticoso il lavoro di tutti. Benché ci siano all’interno del gruppo scontri e polemiche, dovute soprattutto a vivacità caratteriali, è stato comunque possibile finalizzarli ad una crescita collettiva. Il percorso complessivo è stato dunque positivo, anche se permangono difficoltà individuali nei confronti dello studio.

PREPARAZIONE CONSEGUITA

Il programma svolto ha tenuto conto sia della programmazione preventiva sia delle scelte didattiche

operate durante l’anno sulla base delle risposte e delle necessità della classe. La preparazione media

raggiunta è sufficiente. Alcuni alunni non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, soprattutto per difficoltà

inerenti il metodo di studio o la scarsa responsabilità nei confronti degli impegni scolastici.

SITUAZIONE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Il clima all’interno della classe è complessivamente soddisfacente. Permane tuttavia una capacità attentiva

non sempre adeguata.

METODO

Lezione frontale, lezioni dialogate, discussioni di gruppo guidate.

MODELLO VALUTATIVO

Le prove di verifica sono state del seguente tipo: verifiche scritte secondo la tipologia del tema

argomentativo o narrativo. Verifiche orali.

VALUTAZIONE

Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti disciplinari, fino a

3 punti, capacità espositiva e formale, 1/2 punti, uso di un linguaggio appropriato, 1/2 punti capacità di

rielaborazione personale e/o progresso manifestato.

Siena. 10 giugno 2011 L’insegnante

Silvia Paghi

PROGRAMMA SVOLTO

ITALIANO-STORIA

CLASSE 2C sez. Ceramica-Scultura

a.s. 2010/2011

Insegnante: Prof. Silvia Paghi

ITALIANO

Periodizzazione del Medioevo. L’Europa intorno al Mille. Dal latino alle nuove lingue volgari. Evoluzione delle lingue romanze. I primi documenti in lingua volgare. Il placito Capuano. La prima letteratura volgare in Francia. Il ritardo della letteratura italiana.

Nuove letterature in volgare in Francia: i poemi carolingi e i romanzi arturiani. Lettura, parafrasi e commento di Il corno di Orlando (da Chanson de Roland). Cenni alla lirica trobadorica in lingua d’oc. La poesia religiosa del Duecento: San Francesco e Jacopone da Todi. La Lauda. Lettura e commento del Cantico di Frate Sole.

Tre scuole poetiche alle origini della nostra tradizione lirica: la scuola siciliana, i poeti cortesi di Toscana, il dolce Stilnovo. Giacomo da Lentini: Madonna ha ‘n sé vertute con valore. Scheda: la rima siciliana.. Scheda: tre forme metriche: canzone, sonetto ballata. I maggiori interpreti dello stilnovismo. G.Guinizzelli (solo lettura parziale): Al cor gentil rempaira sempre amore. Lettura, parafrasi e commento di Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira di Guido Cavalcanti

Dante Alighieri: la vita, la poetica e le opere. Il pensiero politico. Da Vita Nuova, lettura e commento di Il primo incontro con Beatrice

La Divina Commedia: la struttura, il genere, il simbolismo numerico. L’organizzazione dell’oltretomba dantesco. Lettura e commento dei seguenti canti: Inferno, I, III, V, XIX, XXXIII; Purgatorio, XXI, Paradiso, XXXIII

STORIA

L’impero tardo-antico.

La nascita del Cristianesimo e i rapporti con l’impero. L’età della crisi e delle riforme: da Marco Aurelio agli imperatori illirici. Diocleziano e le sue riforme.

L’Impero cristiano: Costantino e la pace religiosa. La nascita di Costantinopoli. Teodosio e l’abolizione dei culti pagani.

Il crollo dell’Occidente: Stilicone e il sacco di Roma. Il crollo dell’impero d’Occidente e l’inizio del Medioevo.

Tra Oriente e Occidente: le civiltà medioevali

L’impero bizantino: Giustiniano ed il progetto universalistico. La riconquista dell’Occidente. L’Italia dai Goti ai Bizantini. La figura di Teodora. L’impero dopo Giustiniano.

L’Italia dei Longobardi e di Gregorio Magno. La spartizione dell’Italia. L’invasione dei Longobardi.. La società longobarda. L’età di Gregorio Magno e la diffusione del monachesimo. LA fine del regno longobardo e l’emergere del papato.

L’Islam: nascita di una religione e i fondamenti della fede.

La società feudale

L’impero carolingio. Le origini del regno franco. Carlo Magno: le conquiste e la nascita del Sacro Romano Impero. Il rinascimento carolingio.Il declino dell’impero e la successiva spartizione.

Il sistema feudale. Le origini. L’incastellamento e il sistema curtense.

Le monarchie feudali. La Francia e l’Inghilterra. Il sacro romano impero di nazione germanica e il regno d’Italia. I Normanni nell’Italia meridionale. La lotta per le investiture.

La svolta dell’anno Mille: l’aumento demografico e il progresso delle tecniche agrarie.

Gli studenti: L’insegnante: Silvia Paghi

RELAZIONE FINALE

A. S. 2010/ 2011 CLASSE II C

INSEGNANTE MARTA BATAZZI

MATERIA STORIA DELL'ARTE

SITUAZIONE DELLA CLASSE

Si tratta di una classe piuttosto statica, all'interno della quale non si sono verificati che

impercettibili segnali di cambiamento: gli studenti dotati di buona predisposizione per la

materia, discrete attitudini di analisi e sintesi, consolidate attraverso un accurato impegno

scolastico e domestico, hanno conseguito risultati sempre positivi e in qualche caso

brillanti; la maggior parte del gruppo classe è stato costante nell'attenzione e nella

partecipazione all'attività didattica ma limitato da una certa dispersività intellettuale e

dalla scarsa sistematicità del metodo di lavoro, possiede una preparazione di livello

sufficiente.

Alcuni alunni non si sono impegnati adeguatamente, pertanto la loro preparazione si

presenta lacunosa in considerazione anche della frequenza irregolare alle lezioni.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Analizzare il prodotto artistico nelle sue componenti iconografiche, strutturali e formali

Classificare generi, tendenze e procedimenti artistici

Storicizzare, situare l'opera d'arte in un contesto sociale e culturale definito nel tempo

Leggere il paesaggio e l'ambiente di vita ( Siena nel Trecento)

METODOLOGIE

L'insegnamento si è attuato in buona parte con modalità di tipo frontale, sempre nel

rispetto dei tempi di attenzione, nei momenti di trasmissione delle nuove conoscenze. Il

metodo interattivo ha garantito la circolarità e la convergenza delle riflessioni degli

studenti.

Il metodo si è basato anche sulla ricerca per approfondire in autonomia argomenti più

specialistici partendo dalla realtà territoriale, dall'ambiente nel quale opera la scuola e che

lo studente deve interpretare criticamente.

CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA' DI VERIFICA ADOTTATI

Strumenti per la valutazione sono state le prove orali e scritte (queste ultime in forma di

relazioni e ricerche). Le prove orali sono state effettuate in forma di interrogazione breve,

interrogazione lunga o interventi svolti nel corso delle lezioni e opportunamente registrati.

Nei momenti di valutazione previsti istituzionalmente (fine quadrimestre, fine anno) sono

stati considerati, oltre ai risultati delle prove di verifica, il grado di interesse e

partecipazione, la maturazione del comportamento, la differenza tra i livelli di

preparazione iniziali e quelli raggiunti.

Vorrei fare del museo un naturale strumento didattico

Prof.ssa Marta Batazzi

PROGRAMMA DI STORIA DELL'ARTE

Classe II C anno scolastico 2010/ 2011

L'arte della tarda romanità

La Basilica di Massenzio, l'Arco di Costantino. Il Palazzo di Diocleziano a Spalato.

L'arte paleocristiana

Verso l'impero cristiano. Un nuovo linguaggio artistico. Architettura: la basilica cristiana. I tipi di costruzione

sacra cristiana: costruzione a schema longitudinale, Basilica di S. M. Maggiore a Roma. Costruzione a

schema centrale: martyria e battisteri. Pittura: un'iconografia nuova. Costantinopoli e l'Oriente greco: la

nascita dell' arte bizantina.

L'arte bizantina a Ravenna

L'arte cristiana come arte ufficiale. Il Mausoleo di Galla Placidia. Sant'Apollinare in Classe.San Vitale,

Sant'Apollinare Nuovo. I mosaici. Il concetto di Medioevo.

L'arte barbarica e le cosiddette arti minori. L'arte della Rinascenza Carolingia: l'Altare di Vuolvinio

Il Romanico

Lo sviluppo dei commerci e delle città. La città medioevale. Poteri cittadini e poteri universali. La struttura e

il cantiere delle chiese romaniche. Elementi e principi strutturali. Archi a tutto sesto, pianta a croce latina e

loro varianti. Il cantiere e la civiltà comunale.

L'Italia e le regioni del Romanico

La Basilica di S. Ambrogio a Milano, Lanfranco e il Duomo di Modena, la Basilica di S. Marco a Venezia. Il

Battistero di Firenze, San Miniato al Monte, il Campo dei Miracoli a Pisa. Il Duomo di Monreale. La scultura:

Wiligelmo e i bassorilievi del Duomo di Modena.

Il Gotico

La pittura nell'Italia del duecento e del trecento: i crocifissi lignei. L'architettura gotica e le sue tecniche

costruttive. L'Italia, il Gotico temperato. La Basilica di San Francesco ad Assisi, la Basilica di Santa Croce e di

santa Maria Novella a Firenze. La scultura gotica, il Portale di Reims.

Siena tra tradizione bizantina, gotico transalpino e innovazione giottesca. Duccio di Buoninsegna, Cimabue

e la scuola fiorentina. La scultura gotica: Nicola e Giovanni Pisano . Siena nel trecento: vicende storiche e

leggende.

L'insegnante Gli alunni

Marta Batazzi

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: FRATI LUCIA

MATERIA: MATEMATICA E FISICA CLASSE 2^ C

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.:

La classe non ha lavorato in modo adeguato. Rispetto ai risultati del precedente anno scolastico e

alle difficoltà rilevate sarebbe stato necessario da parte degli alunni un maggiore impegno e volontà

per cercare di colmare le lacune pregresse. La mancanza di lavoro sia in classe che a casa ha

esasperato la situazione ed ha reso arduo l’intervento didattico-educativo. Sono emerse in modo

chiaro la scarsa motivazione e l’apatia che caratterizza alcuni studenti e che non permette loro un

percorso di crescita. Si confermano i risultati positivi di un piccolo gruppo di alunne determinate,

dotate di buone capacità e di un adeguato metodo di studio.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI:

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione di inizio anno per un

piccolo numero di studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato nello

studio, ha lavorato poco a casa e non ha partecipato allo sportello didattico settimanale che ha

avuto luogo ogni mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 a partire dal mese di novembre e per l’intero

anno scolastico.

3.PROGRAMMA SVOLTO:

vedi programma svolto allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

nessuno

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:

Le spiegazioni sono state prevalentemente di tipo tradizionale con esercizi dimostrativi ed

esercitazioni di carattere formativo, individuali e di gruppo, di applicazione dei contenuti studiati,

con eventuale recupero degli argomenti meno chiari e successiva verifica individuale complessiva.

Sicuramente la metodologia più proficua è stata la lezione partecipata con continui riferimenti alla

realtà attraverso dei veri e propri “problemi reali” come suggerito dalle indicazioni nazionali.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

I criteri di valutazione e le modalità di verifica sono stati quelli già presentati nella programmazione,

che all’inizio dell’anno sono stati esaurientemente illustrati e spiegati ai ragazzi; inoltre per ogni

verifica è stata anticipatamente decisa la data e esplicitato il contenuto; inoltre la consegna è

avvenuta tempestivamente con valutazione oggettiva.

PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe II a.s. 2010/2011

1° MODULO – IL CALCOLO LETTERALE (RIPASSO)

U.D. 1 – I monomie i polinomi

1. Che cosa sono i monomi 2. Le operazioni con i monomi 3. Massimo comune divisore e minimo comune multiplo tra monomi 4. Che cosa sono i polinomi 5. Le operazioni con i polinomi 6. I prodotti notevoli 7. Le funzioni polinomiali

2° MODULO – LA DIVISIONE TRA POLINOMI, LA SCOMPOSIZIONE IN FATTORI

U.D. 2 – La divisione tra polinomi

1. La regola di Ruffini 2. Il teorema del resto 3. il teorema di Ruffini

U.D. 3 - La scomposizione in fattori

1. La scomposizione in fattori dei polinomi

2. Il M.C.D. e il m.c.m. tra polinomi

3° MODULO –LE FRAZIONI ALGEBRICHE, LE EQUAZIONI FRATTE E LETTERALI

U.D. 4 - Le frazioni algebriche

1. Le frazioni algebriche

2. Semplificazione e campo di esistenza di una frazione algebrica

U.D. 5 – Le equazioni fratte e letterali

1. Le equazioni numeriche fratte

2. le equazioni letterali intere

PROGRAMMA SVOLTO DI FISICA Classe II a.s. 2010/2011

MODULO A – Grandezze e misure

1. Le grandezze

• La misura delle grandezze

• Il sistema internazionale di unità

• La lunghezza

• Area e volume

• L’intervallo di tempo

• Massa e densità

2. Strumenti matematici

• I rapporti

• Le proporzioni

• Le percentuali

• I grafici

• La proporzionalità diretta e inversa

• La proporzionalità quadratica

• Come si legge una formula e un grafico

• Le potenze di 10

• Le equazioni

3. La misura

• Gli strumenti

• L’incertezza delle misure

• Il valore medio e l’incertezza

• Le cifre significative

• La notazione scientifica

4. Le forze

• Le forze cambiano la velocità

• La misura delle forze

• La somma delle forze

• I vettori

• Le operazioni con i vettori

• La forza-peso e la massa

• Le forze di attrito

• La forza elastica

• Leggi sperimentali e modelli

RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011

Classe 2^C

DOCENTE: Anna Taddeo

DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe non ha lavorato in modo adeguato.Rispetto ai risultati del precedente anno scolastico e alle difficoltà rilevate mi aspettavo maggiore impegno e volontà per cercare di colmare le lacune pregresse. La mancanza di lavoro sia in classe che a casa ha esasperato la situazione ed ha reso arduo l’intervento educativo e didattico. Sono emerse in modo chiaro la scarsa motivazione e l’apatia che caratterizza alcuni studenti e che non permette loro di crescere. Si confermano i risultati positivi di un piccolo gruppo di alunne determinate, dotate di buone capacità e di adeguato metodo di studio.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno, per un piccolo numero di studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato nello studio, non ha lavorato a casa e non ha partecipato al recupero settimanale che ha avuto luogo ogni Mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 a partire dal mese di Novembre e per l’intero anno scolastico. Si sono inoltre svolti incontri di Educazione alla Salute promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena ai quali gli studenti hanno partecipato con interesse.

3. PROGRAMMA SVOLTO

Vedi allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Nessuno

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:

• lezione partecipata

• problem solving

• lezione frontale

• correzione collettiva di esercizi assegnati

• stesura di semplici schede di laboratorio

• lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere

• sportello didattico pomeridiano di durata annuale

METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI:

tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili: possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper svolgere semplici

calcoli) argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti teorici per

i quali è richiesta una certa capacità di astrazione) applicazione e partecipazione al lavoro in classe rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la disciplina. La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA A DOTTATI:

I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale. La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato: lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta comunicazione tempestiva della valutazione correzione in classe della verifica stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari 7. SUGGERIMENTI Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI a.s. 2010 / 2011

Classe 2° sez. A/B/C

CHIMICA Libro di testo: “La chimica in moduli” A+B” “ C+D+E”

Valitutti,Tifi, Gentile Ed. Zanichelli

MODULO C “ ALL’ INTERNO DELL’ ATOMO”

UD 1 Le particelle dell’atomo

UD 2 L’atomo e i livelli di energia UD 3 Il sistema periodico UD 4 Il modello a orbitali

MODULO D “DAGLI ATOMI ALLE MOLECOLE”

UD 1 I legami chimici

BIOLOGIA Libro di testo:”Il pianeta vivente”

Giovanna Zunica Ed. Zanichelli

MODULO A “ LE BASI DELL’ORGANIZZAZIONE”

UD 1 Le proprietà fondamentali dei viventi

UD 2 Le sostanze dei viventi UD 3 Le cellule

UD 4 Le membrane e gli scambi con l’ambiente

Siena, 27 Maggio 2011

Prof.ssa Anna Taddeo alunni

RELAZIONE FINALE

A. Sc. 2010-2011 ISTITUTO Statale d’Arte “Duccio di Buoninsegna”.

INSEGNANTE Neva Pini

MATERIA Tecnologia..

CLASSE II°C Scultura e Ceramica

1. LA CLASSE ALLA FINE dell’A. Sc. (sviluppi /miglioramenti rispetto al punto di partenza:

a) in ambito educativo (es. principi e valori a fondamento delle relazioni fra ragazzi/e)

La classe nel corso dell’anno ha gradualmente superato alcune problematiche nel rapporto

interpersonale ma ancora non risulta ben amalgamata.

b) finalita’ e obiettivi disciplinari (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

b.1- raggiunti Quasi tutti gli alunni, anche se in maniera molto differenziata hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalla programmazione iniziale e quindi sono in grado di:

• valutare l’efficacia di un lavoro artistico sulla base delle caratteristiche dei materiali utilizzati;

• conoscere le proprietà e il corretto uso delle sostanze e dei materiali in uso nel laboratorio di ceramica e di scultura.

b.2 raggiunti parzialmente o non raggiunti da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s. Il poco tempo a disposizione ( una sola ora alla settimana per svolgere il programma contemporaneamente in due sezioni diverse e quindi argomenti diversi) non sempre ha permesso di curare adeguatamente l’uso di una corretta terminologia e di approfondire la conoscenza dei principali materiali in uso nei due laboratori. E’ stato infatti necessario, per ragioni logistiche, trattare principalmente i materiali comuni ,in uso nelle due sezioni, materiali che non sempre sono stati quelli utilizzati da tutti gli alunni nella realizzazione dei loro manufatti . Per la continuità didattica prevedo comunque, con il prossimo anno scolastico di intervenire sulle carenze sopraesposte così da dare a tutti gli alunni , alla fine del triennio, gli strumenti adeguati per la realizzazione di una corretta relazione tecnica a corredo di almeno alcuni lavori realizzati in sezione.

2. PROGRAMMA SVOLTO (per gli argomenti far riferimento al proprio registro personale).

Il programma svolto è stato scandito nelle seguenti U.D. come previsto dalla programmazione iniziale:

• La classificazione delle rocce

• Proprietà chimiche ,fisiche e tecniche delle rocce più comuni utilizzate in scultura e in ceramica ( argilla,gesso, granito,porfido, marmo,travertino)

• Materie prime e complementari di un impasto ceramico. Sostanze sgrassanti e sostanze fondenti.

• Classificazione dei prodotti ceramici: concetto di pasta porosa e pasta compatta. Prodotti a pasta porosa e semiporosa (terrecotte, maioliche e terraglie). Prodotti a pasta vetrosa e compatta (grès e porcellane).

• Il gesso e le tecniche di preparazione degli stampi.

• Tecniche di foggiatura .La formatura a mano libera. La formatura a colombino (Lucignolo).La tecnica a lastre per oggetti privi di asse di rotazione. La lavorazione al tornio.Stampaggio a mano e meccanico. Colaggio a pieno e a vuoto. Calibratura. Pressatura. Modalità di realizzazione di una scultura in argilla destinata alla cottura

• I rivestimenti ceramici :ingobbi,rivestimenti vetrosi (smalti e cristalline). Metodi di applicazione.

• Il legno –Caratteristiche strutturali e uso in scultura

3. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

Molto utile per lo svolgimento delle varie U.D. è stata l’attività interdisciplinare con i docenti di sezione che ha reso possibile una maggiore interiorizzazione dei concetti teorici previsti dalla disciplina. Il progetto “Scienza e Arte “, che nasce da un’esigenza di collaborazione con insegnanti di laboratorio, ha permesso anche un’approfondita conoscenza di nuove tecniche ceramiche : La Paper Clay con la guida di un grande maestro della ceramica Giovanni Cimatti durante un soggiorno a Faenza La tecnica raku , durante la giornate dell’arte ,con la guida della ceramista Marianella Lassuer

4. METODOLOGIE ADOTTATE E VERIFICA DI EFFICACIA

Non conoscendo la classe , all'inizio dell'anno scolastico sono state verificate le preconoscenze disciplinari

per intervenire nel recupero di eventuali prerequisiti mancanti o rimossi e questo al fine di elaborare

un'adeguata programmazione e quindi di favorire un efficace sviluppo della didattica,

Gli argomenti della disciplina sono stati trattati per unità didattiche per verificare gradualmente il livello di

preparazione degli alunni e per effettuare eventuali interventi di recupero in itinere.

La lezione frontale ,in appoggio ed in concorso alla pratica di laboratorio di sezione,è stato il principale

metodo didattico utilizzato; essa non è stata solo una semplice esposizione dei contenuti, ma è stata artico-

lata in modo da coinvolgere ed incrementare l'interesse e la partecipazione di ogni singolo alunno,

proponendo gli argomenti, quando possibile, in funzione di un apprendimento critico e problematico.

Gli alunni sono stati sollecitati ad analizzare le problematiche proposte, prima in modo intuitivo e

successivamente a passare ad una rigorosa formalizzazione, favorendo, quando è stato possibile possibile,

riferimenti alle esperienze ed alle fenomenologie della pratica di laboratorio.

Le metodologie adottate sono state utili al raggiungimento degli obiettivi minimi della maggior parte degli

alunni anche grazie alla collaborazione della docente di sostegno presente nella classe durante le lezioni di

tecnologia.

5. STRUMENTI DIDATTICI USATI

Libro di testo, strumenti e materiali dei laboratori specifici, eventuale materiale audiovisivo.

6. MODALITÀ DI VERIFICA DELLE PROVE

Le verifiche sono state distinte in formative (verifiche orali) svolte in itinere durante il processo di insegnamento-apprendimento ed in sommative con fine valutativo, effettuate al termine di ciascuna unità didattica con test strutturati e verifiche orali. Le interrogazioni, in considerazione dello scarso tempo a disposizione, sono state utilizzate anche come momenti di ripasso collettivo e di recupero.

La valutazione ha seguito i seguenti criteri:

- Uso di linguaggio tecnologico corretto ed adeguato;

- risposte appropriate a quanto richiesto;

- capacità di correlazione e riferimento tra gli argomenti trattati;

CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE

La valutazione finale terrà conto:

- del differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo;

- del livello delle nuove conoscenze acquisite;

- del livello delle nuove competenze acquisite;

- dell'assiduità alle lezioni;

- dell'impegno mostrato nello studio;

- della partecipazione al dialogo educativo;

- della capacità di orientamento complessivo nella disciplina.

Il docente

Ins. Neva Pini

INSEGNANTE Neva Pini

MATERIA Tecnologia..

CLASSE II°C Scultura e Ceramica

PROGRAMMA SVOLTO

• La classificazione delle rocce

• Proprietà chimiche ,fisiche e tecniche delle rocce più comuni utilizzate in scultura e in ceramica ( argilla,gesso, granito,porfido, marmo,travertino)

• Materie prime e complementari di un impasto ceramico. Sostanze sgrassanti e sostanze fondenti.

• Classificazione dei prodotti ceramici: concetto di pasta porosa e pasta compatta. Prodotti a pasta porosa e semiporosa (terrecotte, maioliche e terraglie). Prodotti a pasta vetrosa e compatta (grès e porcellane).

• Il gesso e le tecniche di preparazione degli stampi.

• Tecniche di foggiatura La formatura a mano libera. La formatura a colombino (Lucignolo).La tecnica a lastre per oggetti privi di asse di rotazione. La lavorazione al tornio.Stampaggio a mano e meccanico. Colaggio a pieno e a vuoto. Calibratura. Pressatura.Modalità di realizzazione di una scultura in argilla destinata alla cottura

• I rivestimenti ceramici :ingobbi,rivestimenti vetrosi (smalti e cristalline). Metodi di applicazione.

• Il legno –Caratteristiche strutturali e uso in scultura

• La Paper Clay e il Raku

Gli alunni

L’insegnante

Neva Pini

Relazione finale

A.S. 2010/11 CLASSE 2C sezione:CERAMICA /PLASTICA

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE:GIOVANNA COSENTINO

MATERIA:DISCIPLINE GEOMETRICHE

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe, inizialmente caotica e disorganizzata , ha subito nel corso dell’anno una graduale evoluzione sia

di crescita individuale che relazionale. La maggior parte dei ragazzi ha mostrato disponibilità ai richiami

finalizzati all’acquisizione di una maggiore responsabilità comportamentale, al fine di ottenere ordine,

precisione, puntualità e dimostrando interesse e partecipazione ai temi proposti. Permangono tuttavia

delle lacune per quegli alunni, la cui applicazione è risultata incostante, sia a scuola che a casa, per buona

parte dell’ anno scolastico.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINA

Una buona parte della classe, ha acquisito la consapevolezza del rigore tecnico e dell’esercizio mentale

che il disegno geometrico richiede e soprattutto che esso non è solo riducibile ad un atto tecnico, ma è

soprattutto forma di conoscenza della realtà; Il mancato raggiungimento degli obiettivi, per la minoranza, è

riconducibile alla difficoltà della lettura dell’immagine nello spazio , non sostenuta da una costante

applicazione a scuola e a casa.

3.PROGRAMMA SVOLTO:

. Sezioni

. Disegno quotato

. Intersezione e compenetrazione

. Ombre

U.D. 1 a) Concetto di sezione

b) sezione in P.O. di gruppi di solidi determinata da piani paralleli ai quadri

c) “ “ “ “ “ proiettanti “

d) riporto in assonometria

e) ribaltamento del piano e ritrovamento della sezione in vera grandezza

b) scale di proporzione e applicazione

c) oggetto di designer in P.O e Assonometria

U.D. 2 a) Concetto di intersezione e compenetrazione

b) ritrovamento in P.O. dei punti di inters. tra solidi e rette

c) “ “ delle rette di inters. tra solidi e poligoni

d) “ “ delle rette di compenetrazioni tra solido e solido

c) Riporto in assonometria

U.D. 3 a) Teoria delle ombre: principi generali

b) Elementi che intervengono nella determinazione delle ombre: provenienza, direzione,inclinazione

c) ombra propria e portata, reale e virtuale

U.D. 4 a) Ombre in assonometria

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D. 5 a) Ombre in proiezione ortogonale

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Il piano di lavoro è stato articolato in Unità Didattiche di durata variabile a seconda della complessità

dell’argomento trattato. I contenuti sono stati introdotti teoricamente con lezioni frontali, ponendo la

classe davanti ad un “problema da risolvere”, aprendo una discussione ed invitando ognuno ad intervenire

con il proprio contributo al fine di stimolare interesse e partecipazione; ha avuto seguito poi la dovuta

spiegazione alla lavagna accompagnata da esempi chiarificatori grafici e tridimensionali. Ampio spazio è

stato dato alle esercitazioni grafiche conseguenti , finalizzate a far si che lo studente si impadronisca

dell’argomento in misura adeguata.

Per le spiegazioni si è fatto largo uso della lavagna tradizionale, dei gessi colorati e dei modelli dei piani e

dei solidi geometrici. Per le esercitazioni grafiche, ci siamo serviti di fotocopie e materiale di archivio, è

stata utilizzata la normale strumentazione da disegno e supporti cartacei di diverso tipo.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

In relazione alle finalità ed agli obiettivi da perseguire le verifiche sono state prevalentemente grafiche.

Generalmente una o più di una verifica per ogni U.D. ed in caso di risultati negativi per una parte

consistente della classe è stata effettuata una verifica di recupero. Per la valutazione finale si è tenuto

conto:

• della situazione di partenza

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

• della puntualità e della presenza alle lezioni

Siena 3/6/2011

Giovanna Cosentino

PROGRAMMA SVOLTO

DISEGNO GEOMETRICO

CLASSE 2°C a.s.2010/11

DOCENTE: GIOVANNA COSENTINO

. Sezioni

. Intersezione e compenetrazione

. Ombre

U.D. 1 a) Concetto di sezione

b) sezione in P.O. di gruppi di solidi determinata da piani paralleli ai quadri

c) “ “ “ “ “ proiettanti “

d) riporto in assonometria

e) ribaltamento del piano e ritrovamento della sezione in vera grandezza

U.D. 2 a) Concetto di intersezione e compenetrazione

b) ritrovamento in P.O. dei punti di inters. tra solidi e rette

c) “ “ delle rette di inters. tra solidi e poligoni

d) “ “ delle rette di compenetrazioni tra solido e solido

c) Riporto in assonometria

U.D. 3 a) Teoria delle ombre: principi generali

b) Elementi che intervengono nella determinazione delle ombre: provenienza, dire- direzione, inclinazione

c) ombra propria e portata, reale e virtuale

U.D. 4 a) Ombre in assonometria

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D. 5 a) Ombre in proiezione ortogonale

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D.6 a)proiezione ortogonale di solidi inclinati rispetto ai piani di proiez. con il

metodo del piano ausiliare.

Siena 3/6/2011

IL DOCENTE

ISTITUTO D’ ARTE – LICEO ARTISTICO “D. BUONINSEGNA” SIENA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA

PROGRAMMA EFFETTUATO A. S. 2010-11,

DELL’INSEGNANTE Cesare Baglioni

MATERIA Disegno dal Vero

CLASSE: 2° C, SEZ..Ceramica-Scultura

CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Abbiamo continuato gli argomenti stabili nel programma dell’anno passato che per mancanza di tempo non era stato possibile effettuare, perciò si è cercato di fornire le stesse conoscenze: A)

accorgimenti da tenere presenti durante il disegno; B) sperimentazione di vari strumenti e tecniche grafico pittoriche su vari tipi di carta; C) riferimenti alla storia dell’arte e del disegno come sostegno culturale all’attività grafica; D) conoscenza dell’ insieme dei sistemi per rappresentare correttamente gli oggetti dal vero F) Riferimento allo studio degli elementi strutturali della visione come processo di formazione dell’ immagine dei soggetti naturali ed in particolare alla raffigurazione di una natura morta;

Gli argomenti del programma sono stati suddivisi in sette unità didattiche, che saranno effettuate, parte nel primo e nel secondo quadrimestre.

U.D. 1, VOLUME

Continuazione di questo argomento, applicando i risultati degli esercizi sulla valorizzazione del chiaroscuro, dell’anno passato, alla raffigurazione di oggetti tridimensionali abbastanza semplici, dalle forme o volumi più vari, per migliorare il chiaroscuro ed evidenziare il rilievo.

( tecnica:lapis e matite).

U.D. 3, COMPOSIZIONE

Applicazione dei metodi delle ascisse - ordinate e delle diagonali per rappre-

sentare due diverse composizioni di oggetti collocati nello spazio. Loro esecuzione sperimentando differenti metodi rappresentativi e tecniche grafiche. La prima natura morta caratterizzata da soggetti vegetali o contraddistinti da segni in cui verificare l’esercizio sulla valorizzazione delle texture (tecniche: lapis o matite colorate). La seconda raffigurazione di oggetti di uso quotidiano eseguita a carboncino, con la fusaggine o matita, per raffigurare il volume e le diverse tonalità dei materiali.

U.D. 2, TEXTURE e MATERIALI

Conoscenza e documentazione su vari tipi di texture e differenti superfici di materiali,

elaborati: esercizio di alfabetizzazione sulla valorizzazione della superficie.

Applicazione del sopraddetto esercizio alla raffigurazione di una natura morta caratterizzata da vari tipi di segni (tecniche: vari lapis, penna a china, pastello, matita carboncino, acquarello).

U. D. 4, RAPPRESENTAZIONE DEGLI SPAZI ESTERNI E DEL PAESAGGIO

Le poche esperienze sul disegno del paesaggio, sono state fatte per continuare quelle dell’anno passato e per variare i disegni della natura morta in classe. Perciò abbiamo scelto soggetti semplici: particolari architettonici, la flora, i volumi delle abitazioni, i profili di paesaggio. In questo lavoro ho introdotto la classe alle varie fasi d’esecuzione: scelta dell’inquadratura del paesaggio, composizione equilibrata delle masse e degli spazi, loro costruzione prima geometrica e poi particolareggiata, esecuzione grafica. (tecniche: lapis penna). Altre esperienze sul disegno di

questo soggetto, con disegni dal vero di alberi sono stati effettuati come compito a casa, dietro le mie indicazionii;

U. D. 5, FIGURA UMANA, MODELLI IN GESSO

L’esperienza del disegno di modelli in gesso, semplici , dei busti, è stata fatta per abituare gli studenti a rappresentare delle figure umane e delle sculture, essendo una parte degli alunni della sezione di scultura, o di sezioni simili. Così facendo ho introdotto la classe alle nozioni elementari della raffigurazione dell’anatomia umana, dei canoni proporzionali, della loro resa volumetrica e dei metodi per rappresentarli, (tecniche: lapis).

U. D. 6, COPIA DI DISEGNI

Visione e spiegazione di alcune riproduzioni di disegni antichi e della storia dell’arte del disegno. Copia da riproduzioni di disegni accademici e resa del volume, mediante un appropriato chiaroscuro. In seguito alla visione della mostra sull’attività di Annigoni gli studenti hanno copiato alcune delle riproduzioni dei suoi disegni, con una tecnica simile (varie tecniche grafiche);

U. D. 7, CARATTERI DELLE SCRITTE E COMPOSIZIONE DI QUESTE ENTRO UNO SPAZIO DETERMINATO,

informazione su i caratteri principali delle scritte e loro costruzione, elaborazione di scritte personali, vari tipi di composizioni delle scritte entro lo spazio della cartellina individuale, di ogni studente (tecnica: lapis, pastelli ,matite pennarelli, colori acrilici, collage).

I metodi di lavoro, gli strumenti didattici, la modalità di verifica e valutazione, i criteri di valutazione, la valutazione finale, i rapporti pluridisciplinari e gli interventi didattici sono stati quelli scritti nel programma iniziale, di cui parlerò nella relazione finale.

Nel corso dell’anno la classe ha visto e seguito le spiegazioni delle seguenti iniziative artistiche a Siena: mostre “Lo strazio e il grande scempio da Montaperti all’assedio di Siena” Biblioteca Comunale, “Mestieri d’Autore” Magazzini del Sale, l’esposizioni

“Michelangelo la vita, documenti biografici e artistici”e “Capolavori e restauri del Comune e della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena”, Museo S.M. della Scala, visita guidata all’esposizione delle opere di Annigoni, Magazzini del Sale.

Siena 6/6/2011

l’ insegnante

I rappresentanti degli studenti

A.S. 2010-2011 classe II C sezione Ceramica e Scultura RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Andrea Fagioli MATERIA: Plastica

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO

Nella classe è presente uno studente seguito da sostegno che è stato presente raramente alle lezioni. Salvo un’alunna, il resto della classe ha frequentato le lezioni regolarmente, tanto da creare un buon rapporto interpersonale e da far emergere un profilo positivo per quanto riguarda la socializzazione. Questo ha fatto sì che ogni alunno sia riuscito ad esprimersi secondo le proprie attitudini.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

La classe ha raggiunto un responsabile e corretto comportamento nei confronti di sé, dei compagni e degli

impegni di lavoro.

La classe ha acquisito solo parzialmente una completa autonomia e maturità nel metodo di lavoro, pur in

un miglioramento complessivo nell’uso dei linguaggi specifici della disciplina.

Gli studenti hanno inoltre sviluppato una più matura consapevolezza delle proprie capacità e dei propri

limiti, migliorando anche l’attenzione al rispetto dei compagni, dell’ambiente e della collettività.

3.PROGRAMMA SVOLTO:

La programmazione è stata suddivisa in Unità Didattiche a tema, con tempistiche esecutive differenti in

relazione ai livelli di difficoltà di ognuna.

1. Progettazione e realizzazione di un elaborato in creta a tutto tondo, relativo ai personaggi del

Presepio, da comparare coi personaggi realizzati da ciascun alunno, al fine di ottenere un’unità

compositiva.

2. Modellato dal vero di ornati e decorazioni vegetali presenti nei gessi dell’Istituto.

3. Realizzazione di un “gioiello” utilizzando tappo, gabbietta ed eventuali imballaggi della bottiglia di

spumante.

4. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo riguardante i quattro elementi empedoclei (terra,

aria, acqua, fuoco).

5. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo in creta raffigurante un modo di dire o un

proverbio.

Gli elaborati plastici sono stati cotti nel forno della scuola.

4. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Le lezioni sono state frontali, con interventi individuali su ciascun allievo volti a migliorare la realizzazione

dell’elaborato e le specifiche attitudini. Sono stati impiegati materiali grafici necessari all’elaborazione e alla

realizzazione della progettazione. Sono stati utilizzati tutti i materiali idonei alla modellazione della creta.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

voto 1-3 mancanza totale di conoscenze,

mancanza di abilità valutabili,

rifiuto di partecipazione

voto 4: incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza,

uso elementare non pertinente di elementi tecnici,

errori gravi nella simbologia e nell’applicazione

voto 5: conoscenza e comprensione approssimativa dei contenuti,

linguaggio grafico generalmente inadeguato

voto 6: lievi errori formali,

linguaggio grafico generalmente appropriato,

conoscenza e comprensione sufficientemente chiare

voto 7: linguaggio grafico adeguato,

conoscenza e comprensione chiare ed assimilate,

applicazione pratica corretta

voto 8-10: linguaggio grafico corretto, personale ed originale,

conoscenze complete e approfondite e rielaborate,

applicazione pratica autonoma, creativa ed originale,

possesso di un valido metodo di lavoro.

I criteri di valutazione finale hanno tenuto conto: • dei risultati delle verifiche,

• del livello di partenza,

• del grado di conoscenze specifiche acquisite,

• dell’impegno e della partecipazione alle lezioni,

• della puntualità nel rispetto delle scadenze,

• di fattori extra-scolastici condizionanti.

L’insegnante

(Andrea Fagioli)

a.s. 2010-2011

PROGRAMMA FINALE

Plastica

classe II C – Sezione Ceramica e Scultura

prof. Andrea Fagioli

La programmazione è stata suddivisa in Unità didattiche a tema, con tempistiche esecutive differenti in

relazione ai livelli di difficoltà di ognuna.

Primo quadrimestre

Unità didattiche:

6. Progettazione e realizzazione di un elaborato in creta a tutto tondo, relativo ai personaggi del

Presepio, da comparare coi personaggi realizzati da ciascun alunno, al fine di ottenere un’unità

compositiva.

7. Modellato dal vero di ornati e decorazioni vegetali presenti nei gessi dell’Istituto.

8. Realizzazione di un “gioiello” utilizzando tappo, gabbietta ed eventuali imballaggi della bottiglia di

spumante.

Secondo quadrimestre

Unità didattiche:

9. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo riguardante i quattro elementi empedoclei (terra,

aria, acqua, fuoco).

10. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo in creta raffigurante un modo di dire o un

proverbio.

Gli elaborati plastici sono stati cotti nel forno della scuola.

L’insegnante

(Andrea Fagioli)

Relazione finale RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Piffero Stefania

Disegno Professionale

A.S. 2010/2011 sezione II C 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. 2011

La classe è composta da 11 studenti, i quali durante il corso dell'anno hanno dimostrato di essere maturati non solo nelle relazioni interpersonali ma anche in funzione alle materia affrontata. Hanno incominciato a far proprio i concetti fondamentali della progettazione raggiungendo quindi un buon livello di osservazione e rappresentazione dell'oggetto.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

a) raggiunti: Ogni singolo alunno è riuscito ad applicare, i sistemi di rappresentazione grafica di base, e le proiezioni ortogonali.

b) raggiunti parzialmente o non raggiunti gli obiettivi raggiunti parzialmente invece riguardano le sezioni assonometriche e più in generale la rappresentazione tridimensionale.

3.PROGRAMMA SVOLTO

vedi allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

Per quanto riguarda la pluridisciplinarità si è redatto il programma annuale in accordo con le colleghe di formatura e decorazione. 5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel processo di apprendimento):

Le lezioni sono state di tipo frontali con applicazioni grafiche alla lavagna delle spiegazioni. Sono stati utilizzati testi di storia dell'arte, presenti nella biblioteca scolastica, e gli approfondimenti sono stati effettuati con i dei sussidi telematici per ricerche grafico-stilistiche.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

la valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche effettuate durante l'anno e del:

-livello di partenza;

-impegno e partecipazione dimostrato durante l'anno;

-assenze effettuate durante l'arco dell'anno;

-presenza alle lezioni e puntualità nelle consegne;

-grado di conoscenze specifiche acquisite;

-uso appropriato delle tecniche di rappresentazione grafica e precisione nell'esecuzione;

-grado di maturazione rispetto il livello di partenza;

11.06.2011 docente

PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2010/2011

dell' INSEGNANTE Piffero Stefania

MATERIA DISEGNO PROFESSIONALE CLASSE II SEZ. C

c) Ricerca ed elaborazione texture;

d) Ideazione di una ciotola i cui elementi caratterizzanti sono l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco.

Tecniche utilizzate: lastra, decoro con colori sovra smalto

Tavole richieste : -schizzi preparatori

- tavola tecnica, proiezioni ortogonali e assonometria

- prove cromatiche

3. ideazione di una tazza;

Tecniche utilizzate: colaggio e decoro con colori sovra smalto

Tavole richieste : -schizzi preparatori

- tavola tecnica, proiezioni ortogonali e assonometria

- prove cromatiche

4. Ideazione di un gioiello

Tavole richieste : -schizzi preparatori

- tavola tecnica, proiezioni ortogonali e assonometria

- prove cromatiche

5. ideazione di una tazza;

Tecniche utilizzate: colaggio e decoro con colori sovra smalto

Tavole richieste : -schizzi preparatori

- tavola tecnica, proiezioni ortogonali e assonometria

- prove cromatiche

Siena 08.06.2011

Stefania Piffero

Relazione finale

Classe 2°C Ceramica

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE M.PUTTI

MATERIA ARTE DELLA DECORAZIONE E COTTURA PRODOTTI CERAMICI

SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe, composta da 11 studenti di cui una non ha mai frequentato, ha lavorato con impegno ed interesse e si sono registrati miglioramenti nella comprensione e l’applicazione di tecniche e nel metodo di lavoro anche se in alcuni casi si evidenziano

ancora difficoltà nel sostenere ritmi di lavoro con attenzione e concentrazione. L’impegno e la partecipazione sono stati positivi e hanno contribuito a produrre buoni risultati ,così pure la disciplina perché tutti hanno partecipato al dialogo educativo con rispetto delle regole.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Se pur in maniera differenziata la classe ha dimostrato di aver raggiunto i seguenti obiettivi

acquisizione di una corretta applicazione dei procedimenti operativi di base attraverso la conoscenza,l’utilizzazione e l’approfondimento delle varie tecniche ceramiche proposte ,

il potenziamento delle capacità di osservazione e riproduzione

il potenziamento delle conoscenze tecniche attraverso la sperimentazione di nuovi materiali e metodologie applicative.

-Acquisire una maggiore sicurezza operativa

- Conoscenza dei materiali impiegati

- uso corretto degli strumenti,

-Saper utilizzare in modo semplice ma corretto le tecniche impiegate

- saper rispettare i tempi e le varie fasi operative delle tecniche impiegate

-Potenziare le conoscenze tecniche

-Potenziare la correttezza tecnica-operativa

- prevenire o risolvere inconvenienti tecnici

-Saper utilizzare in modo semplice ma corretto una terminologia tecnica

- rispetto dei materiali messi a disposizione dalla scuola e corretta manutenzione degli strumenti di lavoro,

- rispetto dei macchinari,

-saper rispettare le regole sul comportamento da tenere nei laboratori secondo da quanto previsto dalla legge 626

3.PROGRAMMA SVOLTO

Programma svolto

FORMATURA E FOGGIATURA

-Il Colombino: con superficie liscia e con texture naturali e artificiali (la pelle della ceramica)

-Tornio:esercitazioni pratiche di tornitura e rifinitura al tornio

-La tecnica a lastra: “ma che scatole!” sperimentazioni con argilla e cartone.

-la formatura e Il colaggio:il fantastico riciclo modelli in gesso ricavati da forme riciclate bottiglie forme in polistirolo prestate dalla realtà quotidiana

-La tecnica del calibro a modene :la ciotola luogo fantastico di paesaggi immaginari

-La foggiatura per estrusione

DECORAZIONE e COTTURA PRODOTTI CERAMICI

-studio di alcune tipologie decorative del territorio:lo stile arcaico, la zaffera a rilievo, la penna ad occhio di pavone

-La smaltatura per aspersione , immersione, a spruzzo

-La decorazione sopra smalto a pennello

-la decorazione sottovernice

-La decorazione con colori affioranti

-La decorazione con l’areopenna (fiamma tura)

-la decorazione a dripping

-La decorazione a spruzzo con l’areografo.

-Ricerche cromatiche ad effetto con smalti colorati applicati per sovrapposizione.

-Il Graffito su smalto

-Esercitazioni teorico pratiche ai forni 1° e 2° co ttura.

-I difetti degli smalti e dei colori.

LE COTTURE IN RIDUZIONE:

-Il bucchero

Attività interdisciplinari

-la Paperclay :laboratorio con G.Cimatti a Faenza

- Partecipazione a concorsi e attività artistiche :

-(ARTEX), concorso scenari di innovazione (realizzazione di prototipi in terracotta e maiolica).

-Laboratorio di modellazione ceramica con una class e V°della scuola elementare TOZZI di Siena.

-partecipazione a”il giorno della memoria” lavoro di gruppo per la realizzazione di un piatto in maiolica.

- FESTA ALL’ABBADIA NUOVA promossa dalla Nobile Contrada del Nicchio Siena 20-22 maggio 2011

Oratorio di San Gaetano - Seminari di arte e tecnica della ceramica Nino Caruso: ‘La ceramica nell’architettura e nello spazio urbano’ Nicola Boccini (Ceramica Libera Sperimentale di Deruta): ‘Dalla tradizione all’innovazione. La ceramica come opera d’arte e le nuove tecniche’

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

Visita di istruzione di 3 giorni a Faenza –Ravenna- Faenza

A Faenza gli studenti hanno partecipato ad un laboratorio della durata di 7 ore su due giorni con il Prof.G.Cimatti sulla Paper Clay presso la ditta Ceramic Colors-al termine del quale è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel processo di apprendimento):

-lezione di tipo direttivo attraverso l’assegnazione di esercizi da eseguirsi secondo precise indicazioni di carattere teorico-pratico

-lezione di tipo partecipativo attraverso lavori di gruppo per la realizzazione di progetti collettivi per promuovere capacità di saper operare scelte condivise

-lezione di tipo autonomo attraverso attività e percorsi individualizzati per promuovere lo sviluppo di un linguaggio personale ,la capacità di risolvere in modo autonomo eventuali problemi procedurali.

- strumenti tecnici specifici della sezione

- materiale ceramico come : Smalti, colori ceramici sopra e sotto vernice cristalline, vernici, supporti ceramici in argilla da maiolica, libri riviste specializzate, Fotocopie, l

-testi di consultazione, riviste, audiovisivi, visite a musei, a mostre ,a laboratori .

-uso del computer ed internet.

6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI: Le verifiche verranno effettuate sugli elaborati realizzati in classe e /o durante le fasi tecnico-operative degli elaborati .

-uso appropriato e coerente delle tecniche in rapporto alle forme utilizzate

-Correttezza esecutiva

-ergonomia dello spazio di lavoro

-autonomia operativa

-rispetto e ottimizzazione dei tempi delle varie fasi esecutive

-capacità di saper prevenire e risolvere eventuali problemi tecnici

-uso corretto degli strumenti e dei materiali

-capacità di produrre in modo autonomo e creativo

La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del:

- Livello di partenza

- impegno e partecipazione interesse

- presenza alle lezioni e puntualità nel rispetto delle consegne

- ergonomia dello spazio operativo

- grado di conoscenze specifiche acquisite

- uso appropriato delle tecniche e precisione esecutiva

- il grado di maturazione rispetto al livello di partenza.

- fattori extra scolastici che possono avere influenzato lo studente.

7. SUGGERIMENTI

Molto interessante e proficua è stata l’esperienza laboratoriale di 3 giorni fatta a Faenza sulla Paper clay ..per il prossimo anno si potrebbe ipotizzare altra esperienza di stessa tipologia che vada a sostituire la visita d’istruzione.

CLASSE 2°C Materia : esercitazioni di laboratorio ceramica

Docente M.PUTTI Programma svolto

FORMATURA E FOGGIATURA

-Il Colombino: con superficie liscia e con texture naturali e artificiali (la pelle della ceramica)

-Tornio:esercitazioni pratiche di tornitura e rifinitura al tornio

-La tecnica a lastra: “ma che scatole!” sperimentazioni con argilla e cartone.

-la formatura e Il colaggio:il fantastico riciclo modelli in gesso ricavati da forme riciclate bottiglie forme in polistirolo prestate dalla realtà quotidiana

-La tecnica del calibro a modene :la ciotola luogo fantastico di paesaggi immaginari

-La foggiatura per estrusione

DECORAZIONE e COTTURA PRODOTTI CERAMICI

-studio di alcune tipologie decorative del territorio:lo stile arcaico, la zaffera a rilievo, la penna ad occhio di pavone

-La smaltatura per aspersione , immersione, a spruzzo

-La decorazione sopra smalto a pennello

-la decorazione sottovernice

-La decorazione con colori affioranti

-La decorazione con l’areopenna (fiamma tura)

-la decorazione a dripping

-La decorazione a spruzzo con l’areografo.

-Ricerche cromatiche ad effetto con smalti colorati applicati per sovrapposizione.

-Il Graffito su smalto

-Esercitazioni teorico pratiche ai forni 1° e 2° co ttura.

-I difetti degli smalti e dei colori.

LE COTTURE IN RIDUZIONE:

-Il bucchero

Attività interdisciplinari

-la Paperclay :laboratorio con G.Cimatti a Faenza

- Partecipazione a concorsi e attività artistiche :

-(ARTEX), concorso scenari di innovazione (realizzazione di prototipi in terracotta e maiolica).

-Laboratorio di modellazione ceramica con una class e V°della scuola elementare TOZZI di Siena.

-partecipazione a”il giorno della memoria” lavoro di gruppo per la realizzazione di un piatto in maiolica.

- FESTA ALL’ABBADIA NUOVA promossa dalla Nobile Contrada del Nicchio Siena 20-22 maggio 2011

Oratorio di San Gaetano - Seminari di arte e tecnica della ceramica Nino Caruso: ‘La ceramica nell’architettura e nello spazio urbano’ Nicola Boccini (Ceramica Libera Sperimentale di Deruta): ‘Dalla tradizione all’innovazione. La ceramica come opera d’arte e le nuove tecniche’

Monica Putti