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REGIONE SICILIANA ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Piano dellOfferta F ormativa ANNO SCOLASTICO 2013/14 Approvato dal collegio dei docenti il 29/11/2013 ed adottato dal consiglio di istituto il 29/11/2013 A.S. 2013/2014

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REGIONE SICILIANA

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO ISTITUTO TECNICO SETTORE

TECNOLOGICO

Piano dell’Offerta Formativa

ANNO SCOLASTICO 2013/14

Approvato dal collegio dei docenti il 29/11/2013 ed adottato dal consiglio di istituto il 29/11/2013

A.S. 2013/2014

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PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa, previsto dal vigente Regolamento sull’Autonomia Scolastica, rappresenta la carta d’identità di un Istituto e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale in cui si trova. In esso vengono definiti i criteri generali legati al coordinamento didattico, all’organizzazione delle risorse umane e professionali presenti, al funzionamento di tutte le strutture in dotazione ed alla progettazione di attività curriculari ed extracurri- culari che mirino ad ampliare l’offerta formativa. Il Piano ha la finalità di coordinare, in un’ottica di efficacia ed efficienza gli sforzi di tutte le componenti scolastiche verso obiettivi comuni, in modo da rendere trasparente il lavoro di tutti e fare veicolare alla comunità scolastica quanto si sta perseguendo.

Nello specifico con il presente documento il nostro Istituto aspira a: • Portare a conoscenza di tutti gli utenti le modalità di utilizzo delle risorse, delle strutture e delle opportunità che la scuola mette a disposizione ai fini del miglioramento dell’offerta formativa • Promuovere esperienze di integrazione tra scuola e territorio e tra i diversi ordini scolastici; • Innalzare il livello di scolarità attraverso la realizzazione di un ambiente educativo sereno e stimolante • Potenziare i talenti di ogni singolo alunno e la ca- pacità di orientarsi nel contesto in cui vive, in modo che ciascuno realizzi nel futuro il proprio progetto di vita.

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CAPITOLO I

ASPETTI GENERALI

1.1 - IDENTITA’ DELL’ISTITUTO E

TERRITORIO L’I.P.I.A. “Archimede” ha iniziato la sua attività come Istituto autonomo nell’anno scolastico 1972/73, quindi opera nel territorio da quarant’anni rivestendo un ruolo importante nella realtà socio-economica e culturale non solo dei comuni di Cammarata e Casteltermini ma anche di altri paesi limitrofi quali: San Giovanni Gemini, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Acquaviva Platani, Mussomeli, Santo Stefano Quisquina, Bivona, San Biagio Platani e Campofranco. L’Istituto nel corso degli anni ha contribuito, in collaborazione con gli Enti Locali e con le Aziende del luogo, a formare in tanti settori (artigianato, piccola e media industria) le maestranze, i tecnici, i professionisti e gli imprenditori che oggi sono protagonisti dell’economia locale, esportando anche all’estero ap- prezzabili esperti e capaci imprenditori. La novità è rappresentata da un nuovo percorso di studi, l’Istituto Tecnico – Settore Tecnologico, che valorizza il binomio “scienza e tecnologia”, per la crescita della cultura dell’innovazione. Dal punto di vista logistico si distinguono le seguenti strutture: • Sede centrale sita in Cammarata, in via

Bonfiglio n. 44; in essa si trovano l’ufficio di Dirigenza e gli uffici amministrativi ed in cui sono attivi: l’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica del Professionale l’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica del Tecnico e l’indirizzo Elettrico/Elettronico del Professionale (vecchio ordinamento);

• Sede associata di San Giovanni Gemini, ubicata in via Sacramento, dove sono operanti: l’indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali del Professionale, l’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie del Tecnico e l’indirizzo Chimico e Biologico del Professionale (vecchio ordinamento); • Sede coordinata di Casteltermini, sita in via Mons. Padalino, dove operano: l’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, l’indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali del Professionale e gli indirizzi Chimico e Biologico e Meccanico/Termico del Professionale (vecchio ordinamento). L’Istituto si colloca in prossimità del confine tra le pro- vince di Agrigento, Palermo e Caltanissetta ed è facilmente raggiungibile dai paesi vicini, grazie ad una rete efficiente di servizi pubblici urbani ed extraurbani. 1.2 - L’UTENZA L’Istituto è frequentato da circa cinquecento studenti a cui è garantita un’offerta formativa piuttosto variegata ed atta a soddisfare le attitudini di ciascun discente che sceglie di frequentare la nostra Scuola. Infatti, l’istruzione professionale è rivolta a coloro i quali sono motivati agli aspetti pratico-operativi dell’apprendimento, che vogliono inserirsi velocemente nel mondo del lavoro, pur puntando ad una formazione culturale completa, che consente, a chi lo desidera, di proseguire la carriera scolastica all’università. L’istruzione tecnica, invece, offre una solida cultura generale ed una formazione tecnico-scientifica di base necessarie sia per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, che per proseguire gli studi universitari.

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1.3 - LE FINALITA’ DELL’ISTITUTO Pur nella diversità e nella specificità dei corsi proposti, l’Istituto opera per garantire agli studenti una formazione che assicuri loro sia un’ampia ed articolata cultura generale che un’adeguata preparazione tecnico- professionale che consenta loro di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze tali da rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per un eventuale accesso all’università o all’istruzione e formazione tecnica superiore ed al contempo, essere in grado di comunicare ed interagire in una società via via più complessa e che richiede una sempre maggiore flessibilità di atteggiamenti e di decisioni. Inoltre, il nostro Istituto, in quanto comunità educati- va oltre che formativa, ha il dovere di inculcare valori significativi per la formazione e l’evoluzione dell’identità personale delle ragazze e dei ragazzi che ci vengono affidati. Questo, ovviamente, riconoscendo e tenendo nel massimo conto le prerogative educative delle famiglie, da cui ci aspettiamo anzi la massima collaborazione, proprio per sviluppare congiuntamente un’azione educativa efficace. Quindi alla base di ogni sistema educativo e formativo vi sono dei valori, intesi come criteri generali non negoziabili, che devono guidare gli atteggiamenti di tutti gli operatori della nostra scuola, al di là delle naturali differenze di ruolo e personalità. Nel nostro Istituto sono presenti alunni di varia estra-

zione sociale, alunni stranieri, europei ed extra-euro- pei, alunni diversamente abili. E’ fondamentale che la compresenza di queste identità vada considerata per quella che è, ovvero come una ricchezza e non come un ostacolo per qualcuno o un fastidio per altri. Que- sto obiettivo è importante in quanto la scuola pubbli- ca in generale e nello specifico il nostro Istituto, ha il preciso dovere di assicurare a tutti una reale egua- glianza di opportunità, a prescindere dalle situazioni di partenza, permettendo a ciascun alunno di vivere in una comunità armonica, in un ambiente sereno dove ognuno è libero di far emerge i propri talenti. Sulla base dei principi generali, il nostro Istituto si propone di valorizzare tutte quelle iniziative che favo- riscano negli studenti: • La crescita della consapevolezza dei propri diritti e doveri • Il superamento del disagio e della demotivazione allo studio • L’accettazione ed il rispetto delle diversità, promuovendo l’accoglienza di allievi di altri popoli e culture, di portatori di handicap, facilitandone l’integrazione nella classe • Il contatto col mondo della cultura e del lavoro, mediante la collaborazione delle Istituzioni culturali, professionali, imprenditoriali del territorio che con- sentano lo sviluppo di curiosità ed interessi, duraturi oltre il ciclo scolastico, non solo nel settore tecnico o professionale ma in tutti gli aspetti della vita sociale

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ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Antonino Pardi

Collaboratori del D.S. prof. Balletti Rosario- Vicario prof. Vincenzo Traina

D.S.G.A. Rag. M. Concetta Felice

Responsabili di Plesso

Sede di Casteltermini - prof. Lo Muzzo Fr. (Sostituto prof. Vaccaro) Sede di S.G.Gemini - prof. Vincenzo Traina (Sostituto prof. Giuseppe Sacco)

Assistenti amministrativi

Assistenti Tecnici

Funzioni Strumentali • AREA 1: Gestione del POF

Proff Noto Millefiori G. , Annamaria Firrera • AREA 2: Supporto alle attività dei docenti

Prof. Tirolo Lillo • AREA 3: Supporto alle attività degli studenti

Proff Sciacchitano Domenica, De Marco G. • AREA 4: Gestione rapporti con enti esterni e sito web

Istituto Prof Maggio Tommaso • AREA 5 Gestione progetti PON FSE FESR IFTS

Prof. Tomasino C. AREA 6 Gestione progetti Alternanza Scuola-lavoro Prof. Vizzini Luigi

Ufficio Tecnico Responsabile Farruggia S.

Collaboratori scolastici

Comitato Tecnico Scientifico

Consiglio  d’istituto                                   Giunta esecutiva

Consigli di Classe

Collegio Docenti

Dipartimenti d’asse

Comitato di Valutazione Componenti effettivi: proff. Balletti R., F. Lo Muzzo, A. Firrera, Mario Malia Componenti supplenti: Sciacchitano D., Narisi S.

Commissioni • Valutazione interna ed esterna • Riforma e percorsi di Istruzione e Forma-

zione Professionale • Libri di testo • Orientamento e Continuità • Commissione elettorale • Centro Sportivo Scolastico • Gruppo H e DSA Orario

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FUNZIONI GESTIONALI, AMMINISTRATIVE E DIDATTICHE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Assolve alla funzione di rappresentanza dell’Istituto e di promozione e coordinamento delle attività della scuola: • assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio • Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente Scolastico auto- nomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane • organizza l’attività dell’Istituto secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed amministrativa ed è titolare delle relazioni sindacali • promuove, in quanto figura apicale dell’autonoma ricerca didattica della scuola, gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali ed economiche del territorio • è garante dell’esercizio della libertà di insegnamento dei docenti, intesa anche come libertà di ricerca e di innovazione metodologica e didattica all’interno della cornice normativa stabilita dagli organi collegiali della scuola, così come dell’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e dell’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. LA GIUNTA ESECUTIVA E’ eletta all’interno del Consiglio di Istituto, di cui è l’organo esecutivo. E’  composta da • Dirigente Scolastico che la presiede • un docente • un componente del personale ATA • un genitore • uno studente • il D.S.G.A. che svolge anche funzioni di

segretario La Giunta Esecutiva, convocata dal Dirigente Scolastico di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente con almeno ventiquattro ore, ha i seguenti compiti: • predispone il bilancio preventivo e consuntivo • prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo re- stando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso • cura l’esecuzione delle delibere • decide provvedimenti disciplinari a carico di alun- ni, previa proposta dei Consigli di Classe. IL CONSIGLIO DI ISTITUTO E’ il massimo organo collegiale dell’Istituzione

scolastica e ricopre le funzioni di cui agli art. 8-10 del D.L. n. 279 del 16 aprile 1994 E’  composto da: • Dirigente Scolastico • 8 rappresentanti dei docenti • 2 rappresentanti del personale non docente • 4 rappresentanti dei genitori • 4 rappresentanti degli alunni Presieduto da uno dei genitori, dura in carica tre anni scolastici e coloro che perdono i requisiti di rappre- sentanza sono sostituiti dai primi non eletti nelle ri- spettive liste. Solo la componente studentesca è eletta annualmente. Il Consiglio di Istituto consente la sintesi e il coor- dinamento di tutte le attività della Scuola, sia sotto l’aspetto didattico che amministrativo In particolare delibera: • Bilancio preventivo e conto consuntivo; • Piano dell’Offerta Formativa • Adozione del regolamento d’Istituto • Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezza- ture tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, nonché acquisto di materiali di consumo • Adattamento del calendario scolastico alle specifi- che esigenze ambientali • Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività da svolgere nella scuola • Scambi o collaborazioni con altre scuole del ter- ritorio • Partecipazione ad attività culturali, sportive e ri- creative di particolare interesse didattico Il Consiglio di Istituto inoltre: • può esprimere, per richiesta del collegio dei do- centi, un parere in ordine alla suddivisione dell’anno scolastico; • indica i criteri generali per la formazione delle classi • esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto • designa i membri della Commissione Elettorale della scuola • consente l’uso delle attrezzature dell’Istituto da parte di altre scuole che ne facciano richiesta per lo svolgimento di attività didattiche, sempre che ciò non pregiudichi le normali attività dell’Istituto • consente l’uso degli edifici delle attrezzature sco- lastiche fuori orario di servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI (DSGA) • Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organiz-

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FUNZIONI GESTIONALI, AMMINISTRATIVE E DIDATTICHEzazione gestendo funzioni di coordinamento, promo- zione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impar- titi. • Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna. • Firma tutti gli atti di sua competenza. L’UFFICIO TECNICO • Presente negli Istituti Professionali, provvede a mantenere i rapporti con i fornitori e a richiedere e coordinare i preventivi di acquisto legati alla vita ordinaria ed ai progetti in corso di attuazione • Compara le offerte economiche e seleziona il materiale da acquistare • Può avvalersi dell’aiuto di apposite commissioni finalizzate a determinati compiti e del personale tecnico. operante nei vari laboratori. IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Secondo il D.P.R. 15 marzo 2010 “Regolamento per il riordino degli istituti tecnici”, il Comitato Tecnico- scientifico (C.T.S). è composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Il C.T.S. è composto da 10 membri di diritto e 3 membri rappresentativi di seguito descritti:

Dirigente Scolastico (con funzioni di Presidente garante e responsabile degli aspetti organizzativi, didattici ed educativi della scuola nonché figura di raccordo con l’Amministrazione periferica, l’Impresa e il Territorio);

4 esperti referenti di altrettanti Dipartimenti inter- disciplinare; 3 esperti referenti delle istanze del mondo del lavoro

e del territorio (professionisti e membri di Associazioni strettamente funzionali all’ottimizzazione

dell’azione didattica in relazione all’esigenze di mercato e del profilo in uscita dei nostri Periti);

1 esperto scientifico-pedagogico esterno, con funzione consultiva e propositiva, il cui apporto contribuisce a meglio indirizzare le azioni intraprese dall’Istituto;

D.S.G.A. con funzioni di verbalizzazione. 3 membri rappresentativi: 1 dei genitori, 1 degli alunni, 1 personale ATA

GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Il personale amministrativo esegue attività che richiedono specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione anche con l’utilizzo di strumenti di tipo informatico. Si occupa di

Gestione fascicoli e dello stato matricolare del personale in servizio sia docente che ATA

Redazione dei contratti Certificazioni Tenuta registri obbligatori Organici personale docente e ATA Graduatorie di istituto personale docente e ATA Visite fiscali per congedi e aspettative per il

personale docente e ATA Operazioni relative alo scioperi del personale Nomine esperti esami di qualifica e

comunicazioni alle associazioni di categoria Adempimenti esami di maturità Predisposizione di ordini di servizio e

comunicazioni al personale Gestione iscrizioni, pagamento tasse, costituzione

e tenuta dei fascicoli personali degli alunni Gestione elenchi per fini interni, elezione organi

collegiali, dati statistici Registro delle assenze, certificati, registri,

pagelle e stampati Comunicazioni ai genitori e corrispondenza con

le famiglie Scrutini ed esami, operazioni propedeutiche Coordinamento e controllo dell’attività

amministrativa Bilancio e gestione finanziaria Riscossioni e pagamenti, tenuta dei registri e degli

atti contabili Pagamento degli stipendi, indennità e compensi

accesori custodia del materiale di consumo e delle

attrezzature inerenti i diversi aspetti della vita della scuola

inventario, controllo dei materiali e movimenti di carico e scarico. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzati- ve ed amministrative il D.S. può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali delega specifici compiti. I collaboratori sono scelti dal Dirigente Scolastico, non dispongono di autonomia propria, ma possono esercitare soltanto le funzioni loro delegate dal Dirigente.

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FUNZIONI GESTIONALI, AMMINISTRATIVE E DIDATTICHE

LE FUNZIONI STRUMENTALI Attualmente i profili delle funzioni strumentali attiva- te nell’Istituto sono i seguenti: AREA 1: Gestione del POF AREA 2: Supporto alle attività dei docenti AREA 3: Supporto alle attività degli studenti AREA 4: Gestione rapporti con enti esterni e sito web della scuola AREA 5: Gestione Progetti PON-FSE-FESR-POR-IFTS AREA 6: Gestione Progetti Alternanza Scuola/Lavoro IL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Valuta l’anno di formazione del personale docente e di riabilitazione del personale docente su loro richiesta ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova. IL GRUPPO H Il Gruppo H è così composto: • D.S • n.1 docente coordinatore • docenti curriculari (coordinatore della classe dell’alunno diversamente abile) • docenti di sostegno • referente ASP • n.1 rappresentante dei genitori • n.1 rappresentante allievi diversamente abili n.1 rappresentante studenti • docente di sostegno della scuola secondaria di 1°

grado   (nel   primo   periodo   dell’anno),  rappresentanti

• di Enti/associazioni • altri rappresentanti dell’equipe multidisciplinare territoriale. IL COLLEGIO DEI DOCENTI Momento di attività collegiale di tutto il personale do- cente della scuola, fornisce indicazioni circa l’attività didattica che si svolgerà durante l’anno scolastico. E’ convocato dal Dirigente Scolastico con circolare interna, affissa all’albo in tutte le sedi dell’Istituto, previo avviso di almeno cinque giorni. In caso di convocazione d’urgenza il termine può essere ridotto. Può essere richiesta la sua convocazione da un terzo dei suoi membri. Il Collegio dei Docenti: • ha potere deliberante in materia di funzionamen- to didattico, in particolare cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare i pro

grammi di insegnamento alle esigenze locali • formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione, composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione   dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento di tutte le attività scolastiche • delibera circa la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi • valuta periodicamente l’andamento dell’intervento educativo e didattico in base agli obiettivi programmati e propone eventuali misure atte al miglioramento dell’attività didattica • provvede, sentiti i pareri dei Consigli di Classe, all’adozione dei libri di testo • adotta o promuove iniziative di sperimentazione nell’ambito delle proprie competenze • promuove l’aggiornamento dei docenti • elegge al suo interno i docenti incaricati della

valutazione in servizio del personale docente • programma iniziative di sostegno per gli allievi

diversamente abili • esamina, allo scopo di individuare i mezzi per

ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto scolastico o irregolare comportamento degli allievi

• organizza le ore non dedicate all’insegnamento.

I DIPARTIMENTI D’ASSE I Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa, hanno una funzione eminentemente tecnico-didattica, articolano il curricolo per competenze e sostanziano le competenze con i contenuti. Sono composti da tutti i docenti della disciplina o dell’ambito disciplinare che: • elaborano gli obiettivi formativi, gli standard di competenze degli allievi, i criteri di verifica e valutazione • enucleano e sostengono iniziative progettuali curricolari ed extracurricolari, anche nell’ambito dell’alternanza • favoriscono la progettazione dei consigli di classe ed predispongono materiali informativi sugli indirizzi di studio Sono coordinati da un docente, espressione di collegialità, scelto dal Dirigente, sentite le proposte, possibilmente assicurando la turnazione. Il coordinatore si interfaccia con il Dirigente e il suo staff. Le aree disciplinari relative agli assi delle competenze previste dalla normativa vigente sono le

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seguenti: 1. Area dei linguaggi, che si

articola in: a) Italiano b) Inglese

2. Area storico-sociale, che si articola in:

a) Storia b) Diritto c) Religione

3. Area logico-matematica 4. Area scientifico-tecnologica, che si articola in: a) Area delle scienze chimico-fisico-biologiche

b)Area delle tecnologie informatiche e della comu- nicazione

a) Area delle tecnologie elettroniche e dell’automa- zione b) Scienze motorie e sportive

N.B.:Tali Dipartimenti, quest’anno, hanno redatto una nuova programmazione per competenze che viene stilata e allegata a parte in calce al Piano dell’Offerta Formativa.

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FUNZIONI GESTIONALI, AMMINISTRATIVE E DIDATTICHEIL CONSIGLIO DI CLASSE E’ composto da tutti i docenti della classe, da due genitori e da due studenti. Presieduto dal Dirigente o dal Coordinatore di classe (nominato dal Dirigente) che svolge anche la funzione di segretario. Opera al completo o solo con la componente docente assolvendo compiti diversi.

Compiti dei Consigli di classe: • Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordi- ne all’azione educativa e didattica, ad iniziative di sperimentazione e ad agevolare e ad estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. programma-

zione educativa e didattica; • definisce e progetta attività interdisciplinari, inte- grative, extracurricolari • verifica periodicamente (in occasione della

convocazione dei C.d.C.) la situazione della classe in relazione alle finalità educative e agli obiettivi didattici concordati

• per la classe quinta: definisce le modalità per la preparazione specifica per l’Esame di Stato.

Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari, alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti. Durante i Consigli di classe “aperti” possono invece partecipate tutti gli studenti e i genitori degli studenti della classe. I DOCENTI Il docente realizza il processo di Insegnamento/ap- prendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni. Le finalità e gli obiettivi dell’azione educativa dei docenti sono stabiliti normativamente nelle leggi statali e regionali, nei programmi, nelle circolari e regolamenti applicativi, scendendo sempre più in dettaglio fino ai documenti programmatici del singolo Istituto scolastico. Ma questa quantità di disposizioni e indicazioni non può imporre ai docenti l’adozione di un preciso metodo d’insegnamento. Il “come”, cioè con quale me- todologia specifica realizzare gli obiettivi dell’insegnamento stabiliti dalle norme, è lasciato alla libertà dei docenti, vale a dire alla loro ricerca didattica, alla loro scelta consapevole e quindi alla loro responsabilità. GLI INSEGNANTI TECNICO-PRATICI La funzione del docente tecnico-pratico personalizza e caratterizza l’indirizzo della scuola, così come viene

espressa dalla legislazione. II docente tecnico-pratico opera anche in compresenza con l’insegnante teorico nelle ore di laboratorio ed ha lo stato giuridico del docente a tutti gli effetti. Le attività didattiche svolte durante le ore di compresenza sono concordate, programmate ed effettuate con l’insegnante teorico.

I COLLABORATORI SCOLASTICI Eseguono tutte le funzioni di supporto alla vita dell’istituto. Svolgono compiti di: • accoglienza e vigilanza nei confronti degli alunni e del pubblico • pulizia dei locali e di quanto in essi contenuto • collaborazione con altri componenti della

scuola. I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Sono nominati all’inizio dell’anno scolastico dal Dirigente Scolastico all’interno del corpo docente per assolvere le seguenti funzioni: • presiedere le riunioni del Consiglio di Classe su delega del Dirigente Scolastico; • costituire un punto di riferimento per docenti, alunni e genitori per problemi disciplinari o legati all’articolazione di determinate attività didattiche; • seguire l’andamento della frequenza scolastica de- gli alunni con particolare attenzione ai ritardi nelle entrate e nelle anticipazioni di uscita dandone periodica informazione al Dirigente Scolastico, ai suoi col- laboratori e a tutti membri del Consiglio di Classe per opportuni interventi educativi, e ai genitori; • segnalare al Dirigente Scolastico, ai genitori e al Consiglio di classe i casi difficili di profitto,di compor- tamento e casi di assenze ripetute. GLI ASSISTENTI TECNICI Gli assistenti tecnici: • eseguono attività lavorativa richiedente

specifica preparazione professionale, conoscenza di strumenti e tecnologie anche complessi, con capacità di utilizzazione degli stessi nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche

• Provvedono alla preparazione del materiale e degli strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori, officine e reparti di lavorazione cui sono assegnati, garantendo l’assistenza tecnica durante lo svolgimento delle lezioni

• Si occupano del riordino e della conservazione del

materiale e delle attrezzature tecniche, garantendone la verifica e l’approvvigionamento periodico in rapporto con il magazzino.

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CLASSI N. CLASSI N. ALUNNI Prime 6 103

Seconde 5 114 Terze 5 83

Quarte 5 83 Quinte 5 79 Totale 26 462

1ª ora 8.15 ÷ 9.15 2ª ora 9.15 ÷ 10.15 3ª ora 10.15 ÷ 11.15 4ª ora 11.15 ÷ 12.15 5ª ora 12.15 ÷ 13.15 6ª ora 13.15 ÷ 14.15

1.4 - LA SCUOLA IN NUMERI

DATI COMPLESSIVI 78 Docenti 1 D.S.G.A. 5 Assistenti amministrativi 7 Assistenti tecnici 13 Collaboratori scolastici 451 Studenti 26 Classi

SEDE DI S. GIOVANNI GEMINI 17 Docenti 1 Assistente tecnico

3Collaboratori scolastici 118 Studenti 6 Classi

SEDE DI CASTELTERMINI 26 Docenti 3 Assistenti tecnici 4 Collaboratori scolastici 184 Studenti 10 Classi

a. - ORARIO DELLE LEZIONI

SEDE DI CAMMARATA 35 Docenti 1 D.S.G.A 5 Assistenti amministrativi

3Assistenti tecnici 6 Collaboratori scolastici

160 Studenti 10 Classi

Le lezioni si articolano in unità di 60 minuti dal lunedì al sabato. La ricreazione, della durata di 20 minuti, viene ritagliata per 10 minuti alla fine della 3^ ora e per 10 minuti all’inizio della 4^ ora.

- COMMISSIONI O GRUPPI DI LAVORO VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA (INVALSI): Noto Millefiori Giuseppe (referente), Balletti R. Sciacchitano D.( mat.) Lo Muzzo Francesco, Lazzano Cinzia, Bonanno Alfonsa e Botindari Gerlando. RIFORMA SEC. E PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: Vizzini Luigi, Tomasino Calogero, Balletti Rosario LIBRI DI TESTO : Schifano Paolo ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ: Vizzini Luigi, Alì Giovanna, Tomasino Calogero, Lo Sardo Giuseppe, Sacco Giuseppe, Balletti R., Sciacchitano Domenica (sost.), Traina Vincenzo, Maggio Tommaso,Lo Muzzo Francesco, Spataro Nazarena e Lo Bue Maria Giuseppa; GRUPPO H e DSA: proff.: Petix Alessandra (referente), Di Piazza Salvatore, Sciacchitano Domenica, Lo Bue Carmela, Lazzano Cinzia

dott.ssa Rimi Margherita, neuropsichiatra dell’ASP di Casteltermini; Cutro’ Maria e Maggio Antonio, fisioterapisti; Caterina De Santis, rappresentante dell’associazione di volontariato ARCA; assistenti sociali del comune di Cammarata e del comune di S. Giovanni Gemini COMMISSIONE ELETTORALE: Di Grigoli Mario (presidente), Scaccia Giuseppe,Sacco Giuseppe CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (CSS): Narisi Varsalona Salvatore (referente), docenti di Scienze motorie e sportive sedi Sacramento e Casteltermini COMMISSIONE ORARIO: Maggio Tommaso e Sacco Giuseppe per Cammarata e Lo Muzzo Francesco e Vaccaro Pietro per Casteltermini. COMMISSIONE ACQUISTI E COLLAUDO: Vizzini Luigi, Tomasino Calogero, Balletti Rosario, Traina Vincenzo e Cani Salvatore.

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CAPITOLO II

OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE

2.1 - IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il Profilo Educativo, Culturale e professionale (PECUP) (cfr. decreto legislativo 17 ot-tobre 2005, n. 226, allegato A). Esso è finalizzato a favorire: a) la crescita educativa, culturale e professionale

dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio

c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale

Il profilo evidenzia come le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere), le abilità operative apprese (il fare consapevole) e l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi dell’esperienza umana, sociale e professionale.

2.2 - UNA DIDATTICA PER COMPE- TENZE L’impianto del sistema degli istituti professionali è diretto alla promozione di un insieme di competen- ze descritte nel profilo educativo, culturale e professionale (PECUP), sia generale, sia relativo ai singoli indirizzi. Per quanto riguarda il biennio iniziale, vengono assunte, per la parte comune, le competenze incluse nell’impianto normativo riferibile all’obbligo di istruzione. Tale quadro di riferimento sollecita la progettazione e l’attuazione progressiva di una coerente pratica didattica. A questo fine vengono proposti alcuni criteri di riferimento, in particolare per quanto riguarda il primo biennio. La normativa relativa all’obbligo di istruzione elenca otto competenze chiave di cittadinanza e quattro assi culturali a cui fare riferimento nell’impostare l’attività formativa del primo biennio del secondo ciclo. Dal momento che l’impianto europeo relativo alle competenze chiave da sviluppare lungo tutto l’arco della vita le definisce come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”, precisando che “sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”, esse debbono essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali)

che ne sono a fondamento. Di conseguenza, anche la loro valutazione implica, secondo un’efficace formula, “accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa”.

2.3 - LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA La didattica dell’Istituto pertanto, in linea con le indicazioni pedagogico-didattiche ministeriali, è orientata non solo sull’acquisizione delle conoscenze ma soprattutto sullo sviluppo delle competenze: è compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali di ogni alunno/studente si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione: • Imparare ad imparare - organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità d’informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro • Progettare elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzandole conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie d’azione e verificando i risultati raggiunti • Comunicare - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,…,   ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, …, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare - interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile -sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita socia- le e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi - affrontare situazioni pro- blematiche costruendo e verificando ipotesi, indivi- duando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando,

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secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni - individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione • acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi. Il concetto di cittadinanza racchiude e dischiude un percorso formativo unitario teso a raggiungere gli specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze, così come chiaramente configurato nelle Indicazioni per il curricolo. Pertanto i Traguardi si connotano come “l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione” (Nota del 31/01/2008 prot. n° 1296). L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Esso offre anche strumenti per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e formativa, che rappresenta uno dei problemi ancora presente drammaticamente nel nostro territorio, soprattutto per i giovani di 14/ 18 anni.

2.3.1 - CITTADINANZA E COSTITUZIONE Nell’anno scolastico 2009-2010 è stato introdotto nel nostro sistema scolastico l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, così come dettato dall’ artico- lo 1 della legge n. 169/2008 e ribadito nei più recenti Regolamenti attuativi della riforma del Sistema scolastico (DPR 20 marzo 2009 n. 89 “ Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico…”, in particolare artt. 4 c. 9 e 5 commi 6 e 9; DPR 15 marzo 2010 n. 87 “Riordino degli istituti professionali” art.5 c.1 lettera e). Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quel- li di interesse storico-sociale e giuridico-economico. Temi, valori e regole a fondamento della convivenza civile e ad inserirli, per quanto possibile, sono inseriti nella programmazione degli interventi formativi. Assume

particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta metodologica dell’alternanza scuola/ lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collega- mento con il territorio.

2.4 –GLI ASSI CULTURALI Le competenze chiave sono il risultato che si può conseguire - all’interno di un unico processo di insegnamento /apprendimento - attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le compe-tenze contenuti negli assi culturali: Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico-sociale. Asse dei linguaggi • Padronanza della lingua italiana (padronanza degli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi) • Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario • Utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Asse scientifico-tecnologico • Osservare, descrivere e analizzare fenomeni, come approccio al processo di conoscenza della realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità • Analizzare, qualitativamente e quantitativamente,

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i fenomeni legati alle trasformazioni di energia partendo dall’esperienza quotidiana Asse storico-sociale • Comprendere il presente, cogliendo il cambia- mento e la diversità dei tempi storici in una dimensio- ne diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • Collocare l’esperienza personale in un sistema

diregole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,

della collettività e dell’ambiente • Riconoscere le caratteristiche essenziali del

sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

2.5 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Il riordino degli istituti professionali risponde all’esigenza di organizzare percorsi formativi quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio, fondati su una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale, che a livello locale possono assumere connotazioni specifiche. Ecco perché il nostro Istituto è caratterizzato da un riferimento verso settori in cui si articola il sistema economico nazionale, contraddistinto da applicazioni tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono essere declinate in base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale ed ai relativi fabbisogni formativi. Gli elementi distintivi che caratterizzano questo indirizzo si basano sull’uso di tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi; sulla capacità di rispondere efficacemente alla crescente do- manda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi che è alla base del successo di molte piccole e medie imprese del made in Italy; su una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali e che richiede l’acquisizione di una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica. Tre parole-chiave possono aiutare a sintetizzare i rife- rimenti progettuali per articolare l’offerta formativa e

definire il profilo in uscita dello studente in modo da rispondere ad una pluralità di bisogni: menti d’opera, professionalità e laboratorialità.

2.6 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI Il rilancio dell’istruzione tecnica si fonda sulla consapevolezza del ruolo decisivo della scuola e della cultura nella nostra società non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il progresso economico e sociale; richiede perciò il superamento di concezioni culturali fondate su un rapporto sequenziale tra teoria/pratica e sul primato dei saperi teorici.

Come in passato gli istituti tecnici hanno fornito i quadri dirigenti e intermedi del sistema produttivo, del settore dei servizi e dell’amministrazione pubblica, così oggi è indispensabile il loro apporto in un momento in cui il progresso scientifico e tecnologico richiede “menti d’opera” con una specializzazione sempre più raffinata, soprattutto in un paese come il nostro che ha una forte vocazione manifatturiera. Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. Per diventare vere “scuole dell’innovazione”, gli istituti tecnici sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’autoapprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua. Nei loro percorsi non può mancare, quindi, una riflessione sulla scienza, le sue conquiste e i suoi limiti, la sua evoluzione storica, il suo metodo in rapporto alle tecnologie. In sintesi, occorre valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico, che abituano al rigore, all’onestà intellettuale, alla libertà di pensiero, alla creatività, alla collaborazione, in quanto valori fondamentali per la costruzione di una società aperta e democratica. Va- lori che, insieme ai principi ispiratori della Costituzione, stanno alla base della convivenza civile.

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CAPITOLO III

INDIRIZZI DI STUDIO E CURRICULA 3.1 - INDIRIZZI DI STUDIO E PROFILI

ISTITUTO PROFESSIONALE

NUOVO ORDINAMENTO

• INDIRIZZO “MANUTENZIONE E ASSISTEN ZA TECNICA”

sedi di Cammarata – Casteltermini • INDIRIZZO “PRODUZIONI INDUSTRIALI

E ARTIGIANALI” sedi di S.Giovanni Gemini - Casteltermini

VECCHIO ORDINAMENTO

• TECNICO DELLE INDUSTRIE

ELETTRICHE O ELETTRONICHE sede di Cammarata • TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANI

CHE sede di Casteltermini • TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO sedi di S.Giovanni Gemini - Casteltermini

LA QUALIFICA PROFESSIONALE PERCORSI TRIENNALI DI

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

• OPERATORE ELETTRICO • OPERATORE ELETTRONICO sede di Cammarata • OPERATORE MECCANICO sede di Casteltermini • OPERATORE DELLE PROD. CHIMICHE sedi di S.Giovanni Gemini - Casteltermini

ISTITUTO TECNICO

SETTORE TECNOLOGICO

• ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA sede di Cammarata

• CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE sede di S.Giovanni Gemini

3.2 - CURRICOLO NUOVO ORDINAMENTO

3.2.1 - PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO NELL’INDIRIZZO “MANU- TENZIONE E ASSISTENZA TECNICA” Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica” dei nuovi per- corsi degli istituti professionali previsti dalla riforma (D.P.R. n. 87 del 15/03/2010) possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. E’  in  grado di: • Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle norma- tive sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente • Osservare i principi dell’ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi

• Organizzare ed intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento, e per la dismissione dei dispositivi • Utilizzare le competenze multidisciplinari di am- bito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgo- no • Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; • Reperire ed interpretare documentazione tecni- ca • Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi • Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome re- sponsabilità • Operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi A conclusione del percorso quinquennale, il Diplo- mato in “Manutenzione e Assistenza Tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.

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2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dal- la normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare le componenti che costituiscono il si- stema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, con- trollo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 6. Garantire e certificare la messa a punto degli im- pianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

3.2.2 - PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO NELL’INDIRIZZO “PRODU- ZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indiriz- zo “Produzioni Industriali e Artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali nell’industria del mobile e dell’arredamento, specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: • Scegliere e utilizzare le materie prime e i

materiali relativi al settore di riferimento • Utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tec- nologico, economico e organizzativo per operare au- tonomamente nei processi in cui è coinvolto • Intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispo- sitivi utilizzati • Applicare le normative vigenti sulla tutela

dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni,degli utenti e dei consumatori

• Osservare i principi di ergonomia ed igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse

• Programmare e organizzare le attività di smalti- mento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi • Supportare l’amministrazione e la commercializ- zazione dei prodotti

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni Industriali e Artigianali” con- segue i risultati di apprendimento di seguito specifica- ti in termini di competenze. 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rap- porto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico le produzioni tradizionali del territorio. 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adegua- ti strumenti gestionali nell’elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.

3.2.3 - LA QUALIFICA PROFESSIONALE PER CORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) A seguito delle direttive del nuovo ordinamento (art.8 c. 5 del D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010), la vecchia qualifica professionale, rilasciata automaticamente alla fine del terzo anno di corso previo superamento di uno specifico esame obbligatorio, viene resa facoltativa e su richiesta individuale e con ciò sganciata dall’andamento del percorso curricolare “istituzionale”. La qualifica triennale diviene perciò un “servizio”aggiuntivo, che la scuola può attivare sulla base della necessaria autorizzazione regionale (compete, infatti,alla Regione la formazione professionale non statale). L’Ente regionale, infatti, delegava automaticamente gli istituti professionali di Stato al rilascio delle qualifiche, mentre adesso l’autorizzazione viene concessa su accordo bilaterale con gli istituti stessi. Il nostro Istituto, essendo accreditato presso L’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale – Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale secondo le norme e le procedure previste dalle “Disposizioni 2006 per l’accreditamento delle sedi orientative e formative degli organismi operanti nel territorio della Regione Siciliana”, ha deciso di continuare ad offrire l’opportunità della qualifica alle

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nuove condizioni, attivando le qualifiche professionali triennali in regime di sussidiarietà all’interno del corso di studi quinquennale, ovvero realizzare dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale per il conseguimento delle qualifiche corrispondenti al precedente ordinamento e previste tra i 21 titoli di qualifica professionale di cui al decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca adottato di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali il 15 giugno 2010. Nel rispetto della Circ. .N. 24 (Prot. 13247 del 15.09.2011 - Oggetto: avvio IeFP – Sussidiarietà integrativa) dell’Assessorato dell’ Istruzione e della Formazione Professionale e dell’Ufficio, gli organi collegiali dell’IPIA hanno deliberato di istituire i seguenti percorsi professionali sussidiari integrativi tipologia A per le seguenti qualifiche: OPERATORE ELETTRONICO • corso B MAT plesso Centrale OPERATORE ELETTRICO • corso A MAT plesso Centrale OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE • corso A PIA plesso

Sacramento • corso A PIA scuola coordinata di Casteltermini OPERATORE MECCANICO • corso A MAT scuola coordinata di Casteltermini Il che vuol dire introdurre delle variazioni al currico- lo e/o al quadro orario, in modo da adeguare i nuovi piani di studio fissati con la Riforma all’acquisizione delle competenze previste da una qualifica professionale triennale. Sul piano pratico ciò si concretizza in una serie di integrazioni e/o variazioni ai contenuti dei programmi di alcune discipline tramite curvatura dei programmi dell’area di indirizzo, nel rispetto delle disposizioni riguardanti l’assolvimento dell’obbligo di istruzione di cui al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 139/07 e degli standard minimi tecnico-professionali indicati, per ciascuna qualifica, dall’Accordo in sede di Confe- renza Stato-Regioni 29 aprile 2010. Quindi, come previsto dal Regolamento recante le norme in materia di obbligo di istruzione, i percorsi didattici finalizzati al conseguimento della qualifica professionale devono garantire l’acquisizione di: • conoscenze e competenze di base relative ai quattro assi culturali dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale; • di competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine del biennio; • di competenze tecnico-professionali specifiche

relative al profilo ed al livello professionale obiettivo dell’intervento formativo.

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Discipline Comuni 1° e 2° 3° e 4° 5°

Ore di Laboratorio 10 19 9

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4

STORIA 2 2 2 2 2

LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3

MATEMATICA 4 4 3 3 3

DIRITTO ED ECONOMIA 2 2

SCIENZE INTEGRATE(DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1

TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPR. GRAFICA 3 3

SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 2 2

SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 2 2

TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE 2 2

Settore Manutenzione e Assistenza Tecnica

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 4 3 3

TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI 5 5 3

TECNOLOGIE ELETTRICO/ELETTRONICHE E APPLICAZIONI 5 4 3

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE 3 5 8

Settore Produzioni Industriali e Artigianali

Articolazioni: “Industria”

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 5 4 4

TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PROD. 6 5 4

TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE 5 4 3

TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMP. 3 5 8

Articolazioni: “Artigianato”

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 5 4 4

TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PROD.

6 5 4

TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE 5 4 3

TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMP. 3 5 8

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

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3.3 - CURRICOLO VECCHIO ORDINAMENTO

3.3.1- Profilo professionale Tecnico delle Industrie Elettroniche Il Tecnico delle Industrie Elettroniche può svolgere un ruolo attivo e responsabile nella realizzazione di semplici progetti, esecuzione di compiti, coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi dell’elettronica industriale e delle telecomunicazioni; sia in un contesto di lavoro autonomo che industriale è in grado di: • Progettare circuiti elettronici di comune applica- zione nel campo dell’elettronica industriale e delle telecomunicazioni • Utilizzare la documentazione tecnica relativa ai componenti e dispositivi elettronici • Scegliere dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici • Installare e collaudare sistemi di controllo e tele- comunicazioni, intervenendo in fase di manutenzione di primo livello • Gestire la conduzione di imprese installatrici di dispositivi elettronici e di telecomunicazione

3.3.2 -Profilo professionale Tecnico delle Industrie Elettriche Il Tecnico delle Industrie Elettriche può svolgere un ruolo attivo e responsabile di progettazione, esecuzione di compiti, coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi della distribuzione e dell’utilizzazione dell’energia elettrica e ne conosce le modalità di produzione. Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un con- testo produttivo industriale, il T.I.El è in grado di: Progettare impianti elettrici civili ed industriali di co-

PIANO DI STUDI TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE/ELETTRONICHE

Quadro orario DISCIPLINE V^ T.I.el. + T.I.en.

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 STORIA 2 LINGUA INGLESE 3 MATEMATICA ED INFORMATICA 3 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI 9 (3)

SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE 6(3)33 TOTALE ORE SETTIMANALI 30

Alternanza scuola-lavoro (ore annuali) 66

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PIANO DI STUDI TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE

Quadro orario

DISCIPLINE V^ T.I.M. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 STORIA 2 LINGUA INGLESE 3 MATEMATICA ED INFORMATICA 3 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 TECNOLOGIA MECCANICA E LABORATORIO

MACCHINE A FLUIDO 4 TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO 8(6) ELETTROTECNICA, ELETTRONICA 3 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

TOTALE ORE SETTIMANALI 30 Alternanza scuola-lavoro (ore annuali) 66

to richiesto dalla molteplicità degli aspetti del mondo operativo del settore e dalla rapidità con la quale tali aspetti si evolvono. Il Tecnico Chimico Biologico è in grado di : • Documentare e comunicare nelle forme più ido- nee gli aspetti tecnici del proprio lavoro • Operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico, dal campionamento al referto • Leggere ed interpretare disegni di impianti di pro- duzione chimici e biotecnologici

• Collaborare alla conduzione dei suddetti impianti anche con compiti di controllo, utilizzando le tecno- logie opportune • Adeguare la propria preparazione al continuo evolversi delle conoscenze tecnico scientifiche • Comprendere nella loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute per operare con responsabilità collaborando alla loro risoluzione

PIANO DI STUDI TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO

Quadro orario DISCIPLINE V^ T.C.B. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 STORIA 2 LINGUA INGLESE 3 MATEMATICA ED INFORMATICA 3 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 CHIMICA FISICA E CHIMICA ANALITICA 3(3) PROCESSI E TECNICHE INDUSTRIE CHIMICHE 2 MICROBIOLOGIA SPECIALE 4(2) BIOTECNOLOGIA 4 IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIA 2 TOTALE ORE SETTIMANALI 30 Alternanza scuola-lavoro (ore annuali) 66

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QUADRO ORARIO - Discipline Comuni 1° e 2° 3° 4° 5° ITALIANO 4 4 4 4 4 LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 STORIA 2 2 2 2 2 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 MATEMATICA 4 4 3 3 3 COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 2 2 FISICA E LABORATORIO 3 3 CHIMICA E LABORATORIO 3 3 DISEGNO E TECNOLOGIA 3 3 INFORMATICA E LABORATORIO 3 TECNOLOGIE APPLICATE 3 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 RELIGIONE / ATT. ALTERNATIVE 1 1 1 1 1

settore - Elettronica ed Elettrotecnica Articolazioni: “Elettronica” ed “Elettrotecnica”

TECNOLOGIA PROGETTAZIONE DI SISTEMI AUTOMATICI 5 5 6 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA 7 6 6 SISTEMI AUTOMATICI 4 5 5

settore - Chimica, Materiali e Biotecnologie Articolazioni: “Biotecnologie ambientali”

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE 4 4 4 CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA 4 4 4 BIOLOGIA MICROBIOLOGIA E TECN. DI CONTROLLO AMBIENTALE 6 6 6 FISICA AMBIENTALE 2 2 3

settore - Meccanica, Meccatronica ed Energia Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” MECCANICA MACCHINE ENERGIA 4 4 4 SISTEMI E AUTOMAZIONE 4 3 3 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO 5 5 5 DISEGNO PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE IND. 3 4 5

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

Ore di Laboratorio 8 17 10

3.4 - CURRICOLO ISTRUZIONE TECNICA

3.4.1 - Profilo tecnico in Elettronica ed Elettrotecnica Il Tecnico in Elettronica ed Elettrotecnica possiede un’approfondita conoscenza della componentistica, finalizzata ai processi di ingegnerizzazione che caratterizzano i moderni contesti produttivi. Le competenze acquisite nel percorso formativo riguardano il campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione. Inoltre, qualificano una figura professionale ad ampio spettro, che sappia coniugare una solida preparazione tecnica con un armonico sviluppo della persona, proiettata verso il mondo del lavoro o verso percorsi superiori di istruzione e formazione. Gli sbocchi professionali e universitari Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica trova la propria collocazione in aziende che forniscono solu- zioni per l’automazione, la robotica industriale e per i controlli automatici. E’ agevole anche l’inserimento in realtà produttive di assemblaggio e collaudo di schede e componenti elettronici. Il profilo è compatibile con la funzione di manuten- tore di impianti o di ripa- ratore di apparecchiature di consumo, quali telefo- ni cellulari, in condizioni di lavoro autonomo o di- pendente per la piccola e media impresa o le grandi aziende di diversi settori industriali. Il diplo-mato in Elettronica ed Elettrotecnica può avere accesso a tutte le facoltà universitarie.

3.4.2 - Profilo tecnico in Chimica, Materiali e Biotecnologie L’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie per- mette di acquisire competenze relative alle interazioni tra sistemi energetici ed ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Inoltre, fornisce competenze in merito all’organizzazione e gestione di progetti, processi ed attività nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita, permettendo di padroneggiare tecniche di monitoraggio ambientale per la tutela del territorio e delle risorse ambientali. Gli sbocchi professionali e universitari Le competenze acquisite consentono al diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie di inserirsi adeguatamente in ruoli di responsabilità e di coordina- mento in strutture sia pubbliche sia private (es. Socie- tà Metropolitana delle Acque per analisi chimiche e microbiologiche, ARPA per analisi ambientali a largo spettro). Inoltre, tale diploma consente di accedere a tutte le facoltà universitarie; la preparazione scientifica approfondita costituisce una base significativa per proseguire gli studi nei corsi coerenti con il diploma tecnico.

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CAPITOLO IV

ASPETTI DIDATTICI E ORGANIZZATIVI

4.1 - ORGANIZZAZIONE DIDATTICA L’obiettivo primario del nostro Istituto è una scuola di qualità che cerchiamo di ottenere perseguendo ef- ficienza ed efficacia in tutte le attività. Mentre al raggiungimento dell’efficienza concorrono sia l’aspetto didattico sia quello amministrativo-organizzativo, l’efficacia risulta strettamente legata al processo di apprendimento-insegnamento. Le strategie da seguire per il raggiungimento di un adeguato livello di efficacia sono decise dai singoli Consigli di Classe in relazione alle particolari esigenze individuali. L’Istituto ritiene comunque, che non si possa prescindere dall’elaborare strategie di intervento atte a garantire il proficuo inserimento, il diritto allo studio ed il successo formativo di tutti gli alunni, tutelando particolarmente i diritti dei ragazzi in difficoltà. Non si possono escludere da questo processo formati- vo le famiglie, prime agenzie educative, cui si richiede una sempre più stretta collaborazione e partecipazione.

4.2 - FINALITA’ ED OBIETTIVI L’azione didattica ed educativa dei docenti dell’Istituto persegue due finalità principali: • Sviluppo della personalità degli

studenti • Preparazione culturale e professionale Gli obiettivi invece sono rivisti ed adattati all’inizio di ogni anno scolastico, dopo l’analisi della situazione di partenza e la rilevazione dei bisogni degli allievi. Si rimanda alle programmazioni dei singoli docenti per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi delle singo- le discipline, mentre come Istituto si ritiene che non si possa prescindere dal potenziare: • La capacità di ascolto e di

comprensione • Il rispetto delle regole di convivenza civile,

sviluppando atteggiamenti di collaborazione, di tolleranza e di accettazione di sé e degli altri

• La partecipazione attiva al lavoro scolastico

• L’impegno nel lavoro personale • La formalizzazione di un metodo di lavoro

e di studio individuale • L’acquisizione di un’adeguata professionalità

di base e di una formazione culturale polivalente e flessibile al fine di un valido adeguamento alle esigen- ze della realtà produttiva locale, nazionale ed europea

4.3 - CONTENUTI Le attività del lavoro didattico e gli strumenti che ne permettono la realizzazione devono essere diversificati al fine di attivare abilità distinte e di suscitare l’interesse e l’attenzione in tutti gli allievi. Pertanto sulla base delle indicazioni generali date dal Collegio dei Docenti, dopo le risultanze emerse dalle riunioni per dipartimenti d’asse, i Consigli di Classe esplicitano la programmazione educativa e didattica, la definizione delle linee di comportamento ed i criteri comuni di valutazione in armonia con la situazione complessiva della classe. Il Consiglio di Classe programma la scelta dei contenuti delle discipline tenendo presente che i contenuti non sono il fine dell’insegnamento, ma uno strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi e perseguire le finalità generali dell’azione educativa e didattica e che i programmi ministeriali sono il riferimento da cui scaturiscono le scelte funzionali al raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, la programmazione (disciplinare e di classe) deve essere considerata strumento flessibile ed integrabile “in itinere”, sia dal docente sia per iniziativa del Consiglio di Classe, e deve essere strutturata per moduli. I moduli, corrispondenti agli obiettivi intermedi, a loro volta, sono articolati in unità di apprendimento, corrispondenti agli obiettivi a breve termine. Le unità di apprendimento sono segmenti unitari ed omogenei di un percorso didattico programmato e devono avere specificati: finalità, obiettivi, contenuti, tempi di svolgimento, strumenti utilizzati, modalità di verifica e criteri di valutazione. I docenti rendono trasparente la propria attività comunicando agli alunni il punto di partenza e di arrivo di ogni modulo, gli strumenti e i criteri di valutazione. Tra i sussidi utilizzati oltre al libro di testo, particolare rilevanza hanno acquisito i nuovi strumenti di comunicazione didattica (multimedialità) ed un uso più dinamico delle nuove fonti di informazione (Internet).

4.4 - VERIFICHE E VALUTAZIONE La verifica e la valutazione sono fondamentali nell’attività didattica e, di conseguenza, parte integrante del- la programmazione. All’inizio dell’anno scolastico agli studenti sono somministrati dei questionari e dei test, per rilevare i dati relativi alla situazione socio-affettiva, le conoscenze disciplinari e le competenze metodologiche in loro possesso. Ogni docente ha il compito di predisporre le prove di verifica, che sono:

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• Previste in numero tale da garantire una misurazione tempestiva e analitica del livello di apprendi mento

• Strutturate al fine di facilitare una misurazione ar- ticolata del raggiungimento degli obiettivi relativi alla fase didattica che concludono • Diversificate per permettere a tutti gli alunni di esprimere le proprie competenze nel modo più ade- rente al proprio stile cognitivo Gli strumenti di verifica usati sono: • Interrogazioni orali con domande e/o esercizi • Lettura e discussione dei testi • Test strutturati e semi-strutturati • Simulazione di casi pratici e

professionali • Sviluppo di progetti • Prove e/o relazioni di laboratorio • Controllo e correzione dei compiti assegnati

a casa Nell’ambito di ciascun consiglio di classe i docenti adottano modalità e forme di verifica adeguate e fun- zionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze

e abilità, come previsto dalle Linee guida per gli isti- tuti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione. La valutazione ha carattere sia sommativo che formativo perché tiene conto del raggiungimento degli obiettivi cognitivi ed operativi specifici di ogni disciplina, dell’impegno profuso, della partecipazione all’attività didattica e dei progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza. Il docente, prendendo contatto con la classe, non solo chiarisce programmi e obiettivi ma illustra e spiega i propri criteri di valutazione, comunicando agli alunni gli elementi cui, in sede di giudizio, intende dare maggiore o minore peso. In questo modo allo studente sarà chiara la meta da raggiungere, il percorso da seguire, i criteri secondo cui valutare il lavoro comune e il proprio, attraverso il confronto con insegnanti e compagni, sviluppando progressivamente capacità critiche, autocritiche e di autovalutazione. Pertanto la valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità della scuola in quanto istituzione, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie, e deve quindi rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e do- cumentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di verifiche, hanno condotto alla sua formulazione

(C.M. 18 ottobre 2012, n.89).

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TABELLA ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI PROFITTO

VOTO IMPEGNO E PARTECIPAZIONE

CONOSCENZE ABILITA’/COMPETENZE

9-10

Partecipa e s’impegna attivamente, dimostrando di possedere un proficuo metodo di studio.

Complete, organi- che, articolate e con approfondimento autonomo.

Applica le conoscenze in modo corretto ed au- tonomo anche a problemi complessi. Comunica in modo efficace ed articolato. Rielabora in modo personale e critico. Gestisce situazioni nuove e complesse.

8

S’impegna e partecipa attivamente, dimostran- do di possedere un buon metodo di studio.

S os t a nz i a lm en t e complete con qual che approfondimento autonomo.

Applica autonomamente le conoscenze a pro- blemi complessi in modo globalmente corretto. Comunica in modo efficace ed appropriato. Compie analisi corrette ed individua collega- menti. Rielabora autonomamente e gestisce si- tuazioni nuove non complesse.

7

Partecipa attivamente e dimostra un impegno re- golare.

Essenziali, con alcu- ni approfondimenti.

Esegue correttamente compiti anche complessi se pur con qualche imprecisione. Espone i con- tenuti in modo efficace e appropriato. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella rielaborazione.

6

Normalmente assolve agli impegni e partecipa con interesse alle lezioni. Denota un miglioramento rispetto alla situazione iniziale.

Essenziali, ma non approfondite.

Esegue compiti semplici, con alcune imprecisioni, senza commettere errori sostanziali. Comunica a volte in modo non appropriato e poco scorrevole. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pur individuando i principali nessi logici.

5

Superficiale e disconti- nuo.

Superficiali ed incerte.

Esegue compiti semplici con alcune incertezze, a volte commettendo errori rilevanti. Comunica i contenuti in modo approssimativo, non sempre utilizzando un linguaggio appropriato. Ha alcune difficoltà nel cogliere i nessi logici.

4

Saltuaria l’attenzione e carente l’impegno. Non si evidenzia alcun migliora- mento rispetto alla situa- zione iniziale.

Molto superficiali e parziali.

Applica le conoscenze con imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici, commettendo gravi errori. Solo raramente si esprime con un linguaggio pertinente.

3

Quasi mai rispetta gli im- pegni e si distrae in classe. Non si evidenzia alcun miglioramento rispetto alla situazione iniziale.

Frammentarie e gra- vemente lacunose.

Seppure aiutato commette numerosi errori nell’esecuzione anche di compiti semplici. Usa un linguaggio non pertinente ed impro- prio.

1-2 Nulli Nulle o quasi nulle. Gravi difficoltà ad applicare conoscenze mini- me.

4.5 - VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Nel nostro Istituto sono previste delle borse di studio per gli alunni capaci e meritevoli che si sono distinti, con una media dei voti non inferiore ad otto decimi (8/10); lo stesso dicasi per gli studenti che concluderanno il proprio percorso di studi con una votazione pari a 100/100. Un’apposita commissione provvederà a redigere una graduatoria degli studenti “modello” e l’assegnazione delle borse di studio avverrà durante una cerimonia ufficiale orientativamente all’inizio dell’anno scolastico in occasione della “Giornata dello studente”, nella quale è stata effettuata la validazione dei Progetti PON – Stage aziendali Azioni C1 e C5 (vedasi allegati).

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Valutazione alunni diversamente abili Valutazione materie con obiettivi minimi e/o differenziati

Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo Obiettivo non raggiunto e problematiche 2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo Obiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativo Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente 7 In autonomia Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia e con sicurezza con ruolo attivo Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo propositivo

4.6 - ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO In merito agli scrutini finali degli studenti, il Collegio dei Docenti tiene conto di quanto previsto dal D. M. n. 99 del 16/12/2009 in cui si è ravvisata la necessità di modificare le tabelle A,B,C, allegate al citato DM n. 42/2007, già a suo tempo costituenti parte del DPR n. 323 del 23 luglio 1998 e previste dall’art. 11 del medesimo DPR n. 323/1998, modificate dal DM n. 42/2007, al fine di adeguarle alle previsioni del DPR 22 giugno 2009, n. 122 in materia di ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione nonché all’esigenza di recepire nelle medesime la finalità di eccellenza di cui all’introduzione della lode.

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni TABELLA A

( Allegata al D. M. n. 99 del 16/12/2009 - Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore

e tabelle di attribuzione del credito scolastico) (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Credito scolastico (Punti)

Media dei voti I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5

6  <  M  ≤  7 4-5 4-5 5-6 7  <  M  ≤  8 5-6 5-6 6-7 8  <  M  ≤  9 6-7 6-7 7-8 9<  M  ≤  10 7-8 7-8 8-9

NOTA – La media dei voti definisce soltanto la banda M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). La media dei voti definisce soltanto la banda di oscillazione all’interno della quale il punteggio massimo o minimo viene attribuito tenendo conto degli indicatori e dei relativi valori riconosciuti il punteggio più alto della fascia di appartenenza viene attribuito ad ogni studente che abbia conseguito un credito complessivo uguale o maggiore di 0,50.

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CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni -Esami di idoneità

TABELLA B Media dei voti

conseguiti in esami di idoneità

Credito scolastico (Punti)

M = 6 3 6  <  M  ≤  7 4 – 5 7  <  M  ≤  8 5 – 6 8  <  M  ≤  9 6 – 7 9  <  M  ≤  10 7 – 8

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Prove preliminari

TABELLA C Media prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3 6  <  M  ≤  7 4 – 5 7  <  M  ≤  8 5 – 6 8  <  M  ≤  9 6 – 7 9 < M ≤  10 7 – 8

OTTIMO 0.20 BUONO 0.15 DISCRETO 0.10 SUFFICIENTE 0.05

OTTIMO 0.20 BUONO 0.15 DISCRETO 0.10 SUFFICIENTE 0.05

(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

NOTA - M rappresenta la media dei voti consegui- ti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere infe- riore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

CREDITO FORMATIVO Attribuzione del credito scolastico e dei crediti forma- tivi Per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo ci si attiene a quanto disposto in materia dalla normativa, aggiornando e modificando di pari passo con le innovazioni e le modifiche, le proprie delibere.

Credito formativo Il Collegio dei Docenti riconosce come valide quelle esperienze che, acquisite al di fuori della scuola, han- no stretto rapporto con la realtà socio -culturale in cui opera l’Istituto. Vengono attribuiti fino a un max di 0,20 punti per la frequenza di: • un corso organizzato da questo Istituto, in orario extracurricolare che si conclude con una valutazione di acquisizione di competenze (attività di potenzia- mento); • un corso di preparazione e partecipazione a con- corsi esterni ed a concorsi interni; • conferenze, convegni, seminari scelti dal nostro Istituto; • certificazioni in lingua straniera operate da Agenzie accreditate • dal MIUR; certificazione finale ECDL; esami di conservatorio (livello intermedio e avanzato); • attività sportiva anche agonistica (di squadra e individuale); • attività di volontariato presso enti e/o associazioni riconosciute. Attribuzione credito scolastico nel triennio Per l’attribuzione del credito scolastico per gli alunni del triennio, nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla Tab. A art. 11 comma 2 del D.P.R. 323/98 (Regolamento sull’Esame di Stato), verranno prese in considerazione le seguenti voci: INDICATORI 1. Assiduità della frequenza (*) 2. Interesse, impegno, partecipazione e profitto raggiunto nell’I.R.C. o insegnamento alternativo

3. Impegno ed interesse nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari, integrative e all’alternanza scuola-lavoro

4. Credito Formativo Valore riconosciuto alle voci 1), 2), 3) e 4) 1) 2) 3) 4)

0.30 0.20 0.30 0.20 Valutazione IRC o insegnamento alternativo

Valutazione IRC o insegnamento alternativo

(*) NOTA: Si premette che , ai sensi dell’art. 14 c. 7 del DPR 122/2009 per la validità dell’ A.S: è

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richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Quindi occorre calcolare i 3/4 delle ore settimanali previste dai diversi corsi di studio e moltiplicare la cifra per 33 settimane. Chi non raggiunge tale soglia, senza beneficiare di deroghe, non va ammesso allo scrutinio finale. Ovviamente la percentuale delle assenze si riferisce al monte ore dell’orario annuale standard comprensivo di tutte le discipline e non riferito alla singola disciplina. Inoltre, si precisa che vengono escluse dal computo le assenze giustificate da regolare certificazione medica e da at-

testati di partecipazione ad attività culturali e sportive autorizzate dalla scuola. Pertanto: • Per le classi prime e seconde sul monte orario (1056 ore) la soglia massima di assenze è di 264 ore annuali • Per le classi terze sul monte orario (1054 ore) la soglia massima di assenze è di 264 ore annuali • Per le classi quarte e quinte sul monte orario (990 – 66 alternanza scuola/ lavoro) la soglia massima di assenze è di 231 ore annuali

MEMORANDUM ➢ Al candidato promosso con debito formativo (d.f.) viene assegna- to il punteggio minimo previsto dalla banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti. ➢ Il superamento del d.f. consen- te l’integrazione del credito scolastico (c.s.) relativo all’anno in cui il debito è stato contratto. ➢ Solo nello scrutinio finale dell’ultimo anno, il c.d.c., in casi particolari, può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti complessivamente attribuibili, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno che risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli ultimi tre anni (art. 11 comma 4 del Regolamento). ➢ Gli alunni delle ultime classi che in sede di scrutinio finale presen- tano anche una sola insufficienza, non possono sostenere l’esame di stato. ➢ Il voto di educazione fisica fa media per l’attribuzione del c.s.. ➢ Il voto di condotta contribuisce all’assegnazione del credito scolastico ➢ Per i candidati esterni la va- lutazione del credito è effettuata dalla commissione esaminatrice degli esami di stato tenendo conto delle vigenti normative. ➢ In sede di scrutinio finale per gli esami di idoneità alle classi IV o V non va attribuito c.s. in quanto verrà assegnato dalla commissione esaminatrice.

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4.7 - VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

Il Collegio dei Docenti, onde assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, ha adottato i criteri di attribuzione del voto di condotta riportati nella successiva tabella. Il voto di condotta fa media con le altre valutazioni, concorrendo alla determinazione del credito scolastico.

4.8 - CERTIFICAZIONE DELLE COM- PETENZE Tenendo conto delle Raccomandazione del Parlamen- to Europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), del D.P.R. 122/2009 e del D.M. n. 9 del 27/01/2010 l’Istituto, da quest’anno, è chiamato a certificare le competenze acquisite dagli

TABELLA ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

D.L. n. 137 del 1/9/08; Regolamento n. 13 del gennaio 2009 art. 1 comma 5, relativo alla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e successive modifiche

VOTO DESCRITTORI

10

• L’alunno/a è stato/a sempre molto corretto/a con i compagni, i docenti ed il personale scolastico; • Ha sempre rispettato scrupolosamente il regolamento scolastico e non ha a suo carico richiami o provvedimenti

disciplinari; • Ha utilizzato in modo responsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha frequentato con assiduità o con assenze sporadiche; • Ha dimostrato interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola; • Adempie puntualmente alle consegne ed è sempre fornito del materiale necessario.

9

• L’alunno/a è stato/a sempre corretto/a con i compagni, i docenti ed il personale scolastico; • Ha rispettato il regolamento Scolastico e non ha a suo carico provvedimenti disciplinari; • Ha utilizzato in modo responsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha frequentato con assiduità o con assenze sporadiche sempre giustificate, rari ritardi e/o uscite anticipate; • Ha dimostrato interesse alle lezioni ed alle attività della scuola; • Adempie alle consegne ed è sempre fornito del materiale necessario.

8

• L’alunno/a è stato/a sostanzialmente corretto/a con i compagni, i docenti ed il personale scolastico; • Ha sempre rispettato le norme fondamentali della vita scolastica anche se con qualche sollecito verbale; • Non sempre ha utilizzato al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha frequentato con regolarità le lezioni anche se a volte non rispetta gli orari e non sempre ha giustificato con tem-

pestività le assenze; • Ha dimostrato sufficiente partecipazione alle lezioni e generalmente collabora alle attività della scuola; • Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito del materiale necessario.

7

• L’alunno/a ha tenuto un comportamento non sempre adeguato con i compagni, i docenti ed il personale scolastico; • Ha dimostrato episodi non gravi di mancato rispetto del regolamento, ricevendo richiami verbali e, a volte, scritti; • Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha fatto ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non giustificando con regolarità • Ha seguito in modo passivo le lezioni collaborando raramente alle attività della scuola; • Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico.

6

• L’alunno/a non ha tenuto un comportamento adeguato nei confronti dei docenti,dei compagni e del personale della scuola; • Ha violato frequentemente il regolamento d’Istituto ricevendo ammonizioni verbali, scritte ed è stato sanzionato con

l’allontanamento dalla comunità scolastica; • Ha utilizzato maniera trascurata ed impropria il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha accumulato un alto numero di assenze e ritardi finalizzati ad evitare alcune attività didattiche. Non ha giustificato

regolarmente; • Ha dimostrato scarso interesse per le attività didattiche ed è spesso stato/a causa di disturbo durante le lezioni; • Ha rispettato solo saltuariamente le consegne e, spesso, non è fornito del materiale necessario. • Non ha mostrato miglioramenti nel comportamento durante l’anno scolastico.

1÷5

• L’alunno/a ha tenuto un comportamento scorretto/a nei confronti dei compagni,dei docenti e del personale scola- stico; • Ha violato ripetutamente il regolamento d’Istituto ricevendo ammonizioni verbali e scritte. E’ stato/a sanzionato/a

con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni in conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana; • Ha utilizzato maniera trascurata ed irresponsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola; • Ha frequentato sporadicamente giustificando raramente; • Non ha dimostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato, al contrario, sistematicamente causa di distur-

bo durante le lezioni; • Non ha rispettato le consegne ed è stato sistematicamente privo del materiale necessario; • Non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un miglioramento

nel suo percorso di crescita.

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studenti alla fine dell’obbligo scolastico. E’ compito dei C.d.C. delle seconde classi compilare per ogni studente, in sede di scrutinio finale, la scheda di certificazione conservata agli atti dell’istituzione scolastica. Su esplicita richiesta dello studente, utilizzando un apposito modello, la segreteria studenti rilascia il documento attestante l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Per gli alunni che hanno compiuto 18 anni e che non hanno assolto l’obbligo scolastico (non sono stati scru- tinati a conclusione della seconda classe della scuola secondaria superiore) la scuola rilascia, d’ufficio, soltanto l’attestazione di proscioglimento dall’obbligo di istruzione, corredata dalla documentazione degli esiti dell’ultimo scrutinio. La certificazione riguarda le competenze base acquisite dallo studente in relazione ai quattro assi culturali (linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico – sociale) tenuto conto delle 8 competenze di cittadinanza.

La definizione per livelli di competenza è parametrata

secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: • Base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. • Intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. • Avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi, in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni ed assume autonomamente decisioni consapevoli. Nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto il livello richiesto viene riportata in ciascun asse culturale la dicitura : Livello base non raggiunto. Al fine di rendere più omogenea tale valutazione il Collegio Docenti ha deliberato di adottare la seguente griglia:

Livello Voto Conoscenze Abilità Competenze

Live

llo b

ase

non

ragg

iunt

o 1-2

Molto frammentarie Non sa orientarsi (solo se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) incomprensibile, lessico improprio e morfosintassi con errori molto gravi

3

Frammentarie, spesso in- comprensibili, con gravissi- me lacune.

Non sa effettuare ana- lisi (anche se guida- to)

(solo se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) incomprensibile, lessico improprio e morfosintassi con errori molto gravi

4

Frammentarie, incomplete, con gravi lacune.

(anche parzialmente guidato) ha difficoltà nell’analisi

(se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) poco chiara; lessico ripreso totalmente dai testi; morfosintassi con errori gravi

Li

vello

bas

e

5

Generiche e parziali con la- cune non troppo gravi

Analisi parziali e mode- ste

Applica le conoscenze minime pur con qualche incer- tezza; forma elementare e non sempre chiara; lessico comune, ripetitivo e con errori di morfosintassi

6

Degli argomenti proposti seppure a livello mnemoni- co o manualistico

Sa suddividere un tutto nei suoi componenti es- senziali ma non sa svi luppare una nuova pro- posta

Comprende e risponde nella sostanza alle richieste; organizza concetti e segue procedure in modo sostanzialmente corretto, seppure elementare e meccanico; esposizione appropriata pur con qualche imprecisione lessicale e morfosintattica.

Live

llo in

term

edio

7

Di buona parte degli argo- menti trattati, seppure a li- vello talvolta mnemonico

Analisi corrette.

quasi sempre Guidato formula anche sintesi coerenti

8 Complessive e talvolta ap- profondite

Rielabora correttamente, in modo documentato ed autonomo

Applica autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite anche a compiti complessi pur con qualche imperfezione. Esposizione chiara, scorrevole e corretta. Lessico adeguato.

Li

vello

ava

nzat

o

9

Complete, approfondite ed ampliate

Rielabora correttamente, in modo documentato ed autonomo

Applica autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite anche a compiti complessi senza imperfezioni. Guidato trova soluzioni originali. Esposizione scorrevole, fluida, corretta, con uso di lessico ricco e specifico.

10 Complete, approfondite ed ampliate.

Rielabora originalmen- te ma correttamente, in modo personale e docu- mentato.

Aggiunge soluzioni originali con spunti personali. Esposizione scorrevole, fluida, corretta, con utilizzo di lessico ricco, appropriato, approfondito, pertinente

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4.9 - CORSI DI RECUPERO E DEBITI In base all’art. 2 dell’O.M. n. 92 del 5 novembre 2008 e successive modifiche sono cambiate le disposizioni relative al recupero del debito scolastico e tra le innovazioni più importanti vanno ricordate: • Indicazione, all’albo dell’Istituto, della dicitura di “sospensione del giudizio” per gli studenti che, allo scrutinio di fine anno scolastico, non abbiano riportato una valutazione di sufficienza in tutte le materie • Obbligo da parte dell’Istituto di organizzare inter- venti di recupero per tutte le discipline necessarie con i docenti interni all’Istituto o avvalendosi, in mancan- za, di personale esterno • Obbligo per gli studenti di frequentare i corsi di recupero organizzati dalla scuola per le materie in- sufficienti con relativo esame finale ed inserimento dell’alunno nella classe successiva Qualora la famiglia decida di optare per un recupero privato deve darne comunicazione scritta alla scuo- la e lo studente è comunque obbligato a sostenere un esame che certifichi l’avvenuto recupero. L’attività di recupero principale viene svolta durante le ore di lezione, garantendo a tutti gli studenti chiarimenti, domande mirate all’accertamento delle specifiche difficoltà sulla base di una collaborazione continuativa tra docenti e studenti. Inoltre, l’Istituto prevederà delle attività in itinere su- bito dopo gli scrutini del primo quadrimestre, al fine di predisporre interventi di recupero e potenziamento volti a riequilibrare le forme di insuccesso scolastico degli studenti.

4.10 ORIENTAMENTO L’attività di orientamento riveste per il nostro Istituto una notevole importanza e si propone di: • Aiutare l’allievo ad avere una chiara conoscenza di sé e delle sue potenzialità • Fornire una opportunità di confrontarsi con le possibili opportunità di studio e di lavoro • Prendere decisioni responsabili e acquisire l’idea di una formazione continua L’orientamento in ingresso è rivolto agli studenti che dalla scuola media dovranno iscriversi alle superiori ed essenzialmente si avvale delle seguenti modalità: • Incontro con gli studenti nelle scuole medie di ap- partenenza per illustrare la tipologia dell’Istituto, per far conoscere loro le attività curricolari ed extracurri- colari, gli sbocchi lavorativi e le facoltà universitarie alle quali si può accedere dopo il conseguimento del diploma • Visite guidate ai locali dell’Istituto • Lezioni teorico-pratiche programmate con i do-

centi delle scuole medie

• Attivazione di sinergie tra scuole medie ed il nostro Istituto Per quanto riguarda l’orientamento universitario l’I- stituto si impegna a promuovere e realizzare iniziati- ve volte a fornire agli studenti conoscenze e strumenti atti a sviluppare un personale ed autonomo progetto formativo ed utili per orientarsi nella scelta univer- sitaria. Le attività di orientamento, prevedono visite guidate presso università, incontri con docenti uni- versitari in sede, conferenze ed altre iniziative similari finalizzate allo scopo, attività e progetti in collaborazione con università. Relativamente all’orientamento al mondo del lavoro, l’Istituto è sempre stato particolarmente efficiente sia in passato per le attività di 3ª area ed i relativi stages, che oggi nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, permettendo così un passaggio graduale dei giovani nel mondo del lavoro. Le attività di orientamento prevedono incontri, conferenze con rappresentanti del mondo delle professioni e visite guidate alle aziende. In merito all’orientamento è opportuno sottolineare la partecipazione del nostro Istituto alla “Fiera della montagna”     che si svolge annualmente nel mese di dicembre presso il palazzetto dello sport di San Giovanni Gemini, nell’ambito della quale sono coinvolti sia i docenti, i quali forniscono ai visitatori informazioni riguardanti l’offerta formativa dell’Istituto, sia gli alunni, i quali danno prova delle loro conoscenze, competenze e capacità, attraverso l’uso di strumenti e macchinari ed effettuando prove di laboratorio.

4.11 - VIAGGI DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI I viaggi di istruzione si svolgono nel rispetto della normativa vigente e sono scelti dai consigli di classe sulla base dei programmi disciplinari, degli interessi culturali delle classi e dei suggerimenti che studenti e genitori possono fornire in sede di riunione. Particolare attenzione viene data alla coerenza didattica degli itinerari in rapporto alla classe frequentata, alle attività di approfondimento e di ricerca svolte nel corso dell’anno scolastico, alla necessità di sviluppare i processi di socializzazione, di aggregazione e di rispetto reciproco che la vita di gruppo impone.

4.12 - INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA ED ATTIVITA’ ALTERNATIVE L’insegnamento della religione cattolica è un’istituzione del concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali all’insegnamento della religione cattolica. Ogni anno, all’atto dell’iscrizione

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alla classe successiva, lo studente decide se inserire o meno questa materia nel proprio percorso scolastico. Per gli studenti che non intendano frequentare l’ora di religione esiste la possibilità di svolgere attività sportive alternative all’insegnamento della religione cattolica.

CALENDARIO SCOLASTICO L’anno scolastico 2013/14 è suddiviso in due

quadrimestri, con la valutazione bimestrale tramite

pagellino da consegnare ai genitori. Tenuto conto del l’Ordinanza  n.  696  del  8  agosto  2013,  relativa  al  calendario  scolastico  nazionale  per  l’anno  2013/2014    e  del D.A. della Regione Sicilia n. 27/GAB del 05/07/2013, comunica    che    l’inizio  delle  lezioni  è  previsto  per    lunedì  16 settembre 2013, ed il termine per martedì 10 giugno 2013. L'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l'anno scolastico 2013/2014 ha inizio, per l'intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 18 giugno 2014. Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente: - il 1° novembre, festa di tutti i Santi; - il 2 novembre, commemorazione dei defunti, sospensione attività scolastica; - il 6 dicembre 2013 la festa del Santo Patrono per la sede centrale di Cammarata; - l'8 dicembre, Immacolata Concezione (domenica); - dal 23 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014, vacanze di Natale; - il 6 gennaio 2014, Epifania - il 5 aprile 2014, festa del Santo Patrono per la sede coordinata di Casteltermini; - dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014, vacanze di Pasqua; - il 25 aprile, Anniversario della Liberazione; - il 1° maggio, festa del Lavoro; - 15   maggio   2014,   festa   dell’autonomia   siciliana,  sospensione attività scolastica; - il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica. Le lezioni iniziano il 12 settembre 2013 e terminano il 10 giugno 2014. L’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2013/2014 ha inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 18 giugno 2014. Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente: • 1° novembre, festa di tutti i

Santi • 2 novembre, commemorazione dei defunti

(viene considerata una ricorrenza religiosa molto sentita dalla popolazione del bacino di utenza della scuola)

• 6 dicembre, festa del Santo Patrono (Cammara- ta) • 5 aprile, festa del Santo Patrono (Casteltermini)

• 8 dicembre, Immacolata Concezione • dal 22 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, Festività

Natalizie • dal 29 marzo 2013 al 2 aprile 2013, Festività

Pasquali • 25 aprile, Anniversario della Liberazione • 1° maggio, festa del Lavoro • 15 maggio 2012, festa dell’Autonomia siciliana • 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

4.13– CRITERI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME La formazione delle classi prime segue i seguenti cri teri: • Distribuzione in più classi degli studenti di- versamente abili o che presentano situazioni proble- matiche • Formazione gruppi di livello eterogenei per classe in base al voto conseguito all’esame di stato del- la scuola secondaria di 1° grado • Stessa scuola/comune di provenienza

4.14 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Siamo convinti che solo attraverso una fattiva collaborazione tra scuola e famiglia, formalizzata con il patto educativo di corresponsabilità, si può realmente intervenire sulle motivazioni e sull’impegno scolastico dei giovani, al fine di limitare gli abbandoni e migliorare i risultati ed il profitto. Per questo motivo l’Istituto ha previsto le seguenti forme di relazione: • Incontri con i genitori degli alunni mediante ricevimenti bimestrali e se necessario convocando assemblee straordinarie • Ciascun docente mette a disposizione un’ora settimanale antimeridiana al di fuori dell’orario di servizio per conferire con i genitori che ne facciano richiesta per appuntamento.

4.15 4.15.1 Patto educativo di corresponsabilità Il D.P.R n. 235 del 21 novembre 2007 introduce il patto educativo di corresponsabilità con l’obiettivo di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative cui è istituzionalmente preposta. In questa ottica, pertanto, gli studenti sono tenuti ad osservare i doveri sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, in particolare quelli contemplati negli articoli 3 e 4 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 come modificato ed integrato dal recente

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D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235; il personale docente quelli attinenti alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro. L’inosservanza di tali doveri comporterà, per gli studenti, l’applicazione delle sanzioni disciplinari secondo il regolamento di disciplina adottato dall’Istituto; per il personale scolastico, l’esercizio rigoroso, tempestivo ed efficace del potere disciplinare, anche alla luce di quanto previsto dalla più recente normativa con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche. Si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno es- sere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del patto di corresponsabilità che è adottato dal nostro Istituto è visionabile tra i documenti allegati o sul sito della scuola.

4.16 - PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO L’aggiornamento e la formazione degli insegnanti si configurano, in quanto funzionali alla piena realizzazione e allo sviluppo della professionalità docente, come elementi strategici per il potenziamento dell’offerta formativa. Oltre ad essere un diritto, infatti, l’aggiornamento in servizio è un investimento per l’organizzazione che produce effetti positivi sui processi di innovazione e di sperimentazione messi in atto e innalza la qualità della didattica. Non si può prescindere dal coinvolgimento dei docenti nei processi di cambiamento in atto: ad essi, infatti, spettano le scelte didattiche concrete ed il fronteggiare situazioni complesse. Da qui l’esigen- za di una formazione continua degli insegnanti alla quale fare ricorso per accompagnare l’attuazione dei progetti di miglioramento della scuola e per sollecitarne la motivazione. La progettazione delle attività di formazione e di aggiornamento tiene conto dei bisogni dei docenti e dell’utenza e mira al potenziamento delle competenze professionali nei settori rilevanti e qualificanti il Piano dell’Offerta Formativa ( successo formativo, flessibilità didatti- ca, integrazione, innovazioni tecnologiche). Saranno stabi- liti utili collaborazioni con altri istituti al fine di promuovere accordi in rete aventi come oggetto la formazione dei docenti. Le attività messe in atto saranno monitorate con strumenti di

autovalutazione con- cordati (schede di gradimento dei partecipanti) e mediante la rilevazione di dati oggettivi (numero dei partecipanti, durata, costi, produzione di materiale didattico ed informativo, ricaduta sull’uten- za). Per l’anno scolastico 2013-2014 i docenti, oltre a curare l’autoaggiornamento, prenderanno parte ai seguenti corsi:

BES Concetti chiave e  orientamenti  per  l’azione didattica sui bisogni educativi speciali. destinatari: i docenti delle scuole appartenenti alla rete CTRH di Casteltermini.

T.I.C. Corsi formazione di livello base e avanzato. Destinatari: docenti e personale ATA

PROGETTO UNPLUGGED Prevenzione delle tossicodipendenze: formazione per i docenti delle scuole secondarie superiori della ASP di Agrigento. Destinatari  :  docenti  dell’istituto • PROGETTAZIONE-VALUTAZIONE-

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Formazione sulla riforma dell’istruzione professiona- le e tecnica. Destinatari: docenti dell’Istituto

SICUREZZA Formazione delle figure sensibili

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CAPITOLO V AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

5.1 -ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Anche il nostro Istituto in attuazione del DPR 15 marzo 2010 n°87 art.8 comma 3 realizza l’alternanza scuola-lavoro come previsto dal Decreto Legislativo 15 aprile 2005 n. 77. L’alternanza scuola-lavoro non è un nuovo ordine o “canale” di istruzione o formazione, ma una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei sia nel sistema dell’istruzione e dell’istruzione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Pertanto si tratta di un’attività formativa che si pone il duplice obiettivo di arricchire la formazione appresa da- gli studenti in aula con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro e di realizzare un collegamento tra le istituzioni scolastiche e il mon- do del lavoro, consentendo la partecipazione attiva di quest’ultimo nei processi formativi. Utilizzando questa metodologia didattica si vuole offrire agli studenti la possibilità di svolgere la propria formazione, attraverso periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’Istituzione scolastica sulla base di convenzioni con imprese, associazioni di rappresentanza (industria, artigianato e agricoltura), enti pubblici o privati, disponibili ad accogliere gli studenti per un periodo di tirocinio che non costituisce rapporto individuale di lavoro. Lo studente che partecipa ai percorsi “in alternanza”, durante l’anno scolastico frequenta regolarmente le attività didattiche curricolari in aula e svolge attività pratiche in organizzazioni esterne sotto la supervisione di un tutor di azienda il quale, insieme al tutor dell’istituto, valuterà e certificherà le competenze acquisite dallo studente. Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di studio previsto dal percorso curricolare ed una o più certificazioni relative alle competenze acquisite partecipando alla formazione in “alternanza”. Queste le principali finalità dell’alternanza scuola- lavoro: • Aiutare a personalizzare i percorsi formativi • Facilitare l’orientamento dei giovani • Favorire le vocazioni, gli interessi e gli stili di

apprendimento individuali • Collegare organicamente le istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e della ricerca

• Sostenere l’innovazione metodologica e didattica • Rafforzare i legami tra la scuola e il mondo del

lavoro per lo sviluppo del territorio.

5.2 - LE ATTIVITA’ PROGETTUALI L’Istituto propone un insieme di progetti caratterizzati da un unico denominatore comune: la realizzazione di un percorso di “crescita” che coinvolga tutti gli utenti, in modo da promuovere il benessere scolastico, favorire il successo formativo, far emergere la creatività degli studenti ed il piacere di stare insieme, conoscere e comprendere dinamiche diverse e vivere scenari sempre più ampi attraverso l’integrazione con il territorio. Bisogna sottolineare la rilevanza data ad una serie di progetti extracurriculari riguardanti l’ampliamento dell’offerta formativa ed in particolare fare acquisire agli studenti competenze ed abilità necessarie per il conseguimento della qualifica professionale. Inoltre, l’Istituzione Scolastica favorisce la partecipazione degli studenti ad eventuali progetti, a titolo gratuito, coerenti con il P.O.F., proposti da Associazioni ed Enti Esterni presenti nel contesto territoriale. Per l’anno scolastico in corso sono stati approvati pro- getti curriculari ed extracurriculari i cui dettagli riguardanti obiettivi, destinatari e tempi di realizzazione sono esplicitati in un’apposita scheda riepilogativa presente negli allegati del POF.

5.2.1. - LA RETE DELL’OSSERVATORIO DISPERSIONE SCOLASTICA N.2 S.I.R.I.O

(Sperimentazione - Informatizzazione - Ricerca - Innovazione - Orientamento) La Rete dell’ ODS N. 2 S.I.R.I.O (Sperimentazione Informatizzazione - Ricerca - Innovazione - Orientamento) L’I.P.I.A. “Archimede” di Cammarata sede dell’ODS e Scuola Polo individuata con Decreto Provveditoriale N. 5055 del 19/03/200, comprende tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’Area di Cammarata e San Giovanni Gemini. Scuole della rete: • I.P.I.A. “Archimede”  Cammarata (Scuola Polo) • Istituto Comprensivo “G. Philippone”     San

Giovanni Gemini • Circolo Didattico ”Giovanni XXIII”  

Cammarata • Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Camma- Rata • Istituto Istruzione Superiore “Madre Teresa di Calcutta”Casteltermini Nell’Area sin dal 1997 opera l’Osservatorio Locale per la prevenzione della Dispersione Scolastica di Cammarata - San Giovanni Gemini, con la circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia N°22965

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del 16/10/2003 sulla costituzione e il funzionamento degli Osservatori provinciali/locali d’Area. Nell’area: la carica di Presidente dell’Osservatorio e di Coordinatore d’Area è coperta dal Dirigente Scolastico del nostro Istituto. Secondo quanto stabilito dell’art.7 del D.P.R. 02 –03- 1999 n°275, la suddetta Rete lavora attraverso: documenti programmatici che ne sanciscono e regolamentano l’operatività; Protocollo d’Intesa - Accordo di rete, Regolamento di rete; convenzione per attività di collaborazione (consulenza, ricerca, formazione e supporto alla didattica). Il funzionamento è delegato al Comitato Tecnico della Rete/Consiglio di programmazione composto dai Dirigenti Scolastici dell’Area, dal Coordinatore dei progetti di rete, dai Sindaci e dai Referenti ASP.

In questa prospettiva di sviluppo multidirezionale e multiorientata l’opera di coordinamento ha posto in essere una forma di “governace territoriale” con l’obiettivo di monitorare l’utenza, supportare i processi innovativi, attraverso interventi e strumenti operativi sugli Assi Docenti –Alunni -Genitori. Le modalità e le capacità di ipotizzare percorsi sono condensati nel Piano Integrato d’Area, che definisce contesti, individua attività, ruoli e relazioni i quali concorrono tutti e ciascuno al raggiungimento degli obiettivi prefissati e cerca di offrire occasioni formative variegate per attraversare il rischio in un’ottica di network.

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CAPITOLO VI

DISAGIO SCOLASTICO, ALUNNI CON D.S.A. E ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

6.1 - ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIO- NE DEGLI ALUNNI STRANIERI La società italiana sta diventando sempre più multiet- nica, multiculturale e multilinguistica. La percentuale dei cittadini immigrati, in progressivo aumento, im- pone l’esigenza di riflettere sul come facilitare le relazioni fra i cittadini stranieri immigrati in Italia, comunitari ed extracomunitari e gli operatori italiani che, a vario titolo, si rapportano quotidianamente con loro. Il nostro Istituto si è sempre posto in atteggiamento di apertura nei confronti dell’altro per: • Facilitare e favorire l’ingresso di alunni di altra nazionalità nel nostro sistema scolastico • Entrare in relazione con la famiglia immigrata e ascoltarne bisogni e aspettative • Sostenere gli alunni stranieri nella difficile fase di adattamento al nuovo contesto sociale e scolastico • Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni affinché tali inserimenti siano occasione di crescita per tutti • Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con la storia di ogni individuo • Promuovere la collaborazione tra scuole e tra scuola/territorio/servizi sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema integrazione Considerando la frequenza del primo anno degli alunni stranieri come periodo di ambientamento e orientamento, i docenti dei vari Consigli di Classe, promuoveranno l’elaborazione e la stesura di un eventuale percorso personalizzato affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una conoscenza nulla o limitata della lingua italiana (A1 e A2), e quelli con livello B1 possano avere una valutazione riferita al Piano Personalizzato.

6.2 - INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’integrazione degli alunni diversamente abili è regolata da: Legge quadro n. 104/1992, che sancisce il diritto del- le famiglie ad accedere alle facilitazioni previste dalla legge in tema di integrazione scolastica; Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Roma, 4 agosto 2009. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione). Con le linee guida il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca fornisce indicazioni in materia di integrazione. Le direttive si muovono nell’ambito della legislazione primaria e secondaria vigente e hanno lo scopo di innalzare il livello qualitativo degli interventi

formativi ed educativi sugli alunni portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. L’obiettivo non è quello di introdurre variazioni nelle disposizioni, quanto di fornire agli operatori scolastici una visione organica della materia che possa orientarne i comportamenti nella direzione di una loro più piena conformità ai principi dell’integrazione. In tal senso il nostro Istituto da tempo si è attrezza- to per fornire occasioni formative agli alunni diver- samente abili attraverso una fattiva collaborazione tra la scuola, le famiglie e gli operatori socio-sanitari. Nelle classi dove sono necessari interventi più mirati, al fine di assicurare a tutti i discenti il diritto all’integrazione ed alla crescita culturale e personale, accanto ai docenti delle varie discipline c’è anche la presenza del docente specializzato. La sua funzione primaria è quella di fornire un supporto agli alunni in maggio- re difficoltà operando all’interno del gruppo-classe. Il docente specializzato (insegnante di sostegno) è, infatti, a tutti gli effetti docente dell’intera classe in quanto: - “assume la contitolarità nelle classi in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e all’elaborazione e verifica di attività di competenza dei Consigli di Classe e del Collegio dei docenti”  (art.13, comma 6, L. 104/92); - “partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione, con diritto di voto per tutti gli alunni della classe”  (art. 15, comma 10, O.M. 90/2001). Il Consiglio di Classe in collaborazione con le famiglie degli alunni certificati (L.104/92) e con gli operatori socio-sanitari competenti, partendo dall’analisi delle capacità attuali e potenziali dell’alunno, provvede alla progettazione di percorsi formativi individualizzati allo scopo di favorire la crescita culturale, comunicativa, relazionale e di autonomia dell’allievo. I percorsi formativi, deliberati in seno al consiglio di classe, potranno essere strutturati con due tipologie: una programmazione e valutazione normale equipollente (globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali ) che con- serva la medesima valenza formativa della programmazione normale (art.15, comma 3, O.M. 90/2001), al termine della quale l’alunno conseguirà la qualifica o il diploma quinquennale. Le prove di verifica saranno predisposte dal docente di ogni singola disciplina in collaborazione con l’insegnante di sostegno.

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1) una programmazione e valutazione differen- ziata (art.15, O.M. 90/2001), finalizzata al raggiungimento di obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali. In questo caso l’alunno al termine del percorso formativo otterrà un attestato di frequenza con relativi crediti formativi validi per l’inserimento nel mondo del lavoro. Le prove di verifica saranno predisposte dall’insegnante di sostegno, in collaborazione con il docente di ogni disciplina e in relazione agli obiettivi previsti dal P.E.I. La progettazione della classe e il P.E.I. sono elaborati dal consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico e per quanto possibile con la partecipazione delle figure socio-sanitarie. Il P.E.I. viene verificato ed aggiornato in itinere tenendo conto della disabilità dell’alunno, delle sue difficoltà e delle sue potenzialità. Le modalità utilizzate dagli insegnanti per identificare i bisogni degli alunni diversamente abili sono essenzialmente osser- vative. Inoltre, i ragazzi sono coinvolti nell’esperienza didattica partecipando alle stesse attività ed ai progetti proposti a tutta la classe in base alle loro possibilità e potenzialità attraverso la semplificazione delle attività stesse con la guida e l’aiuto del docente di sostegno.

6.3 - INTERVENTI DIDATTICI PREDEFINITI PER ALLIEVI CON D.S.A. CERTIFICATI Dopo un lungo percorso legislativo è stata approvata la legge n.170 dell’8 ottobre 2010 recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, che riconosce e definisce alcuni disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico quali: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; più di recente, il D.M. 12 luglio 2011, ha completato il quadro normativo del MIUR . Nell’art. 2 della legge n.170/2010 vengono evidenziate le finalità che si prefigge la norma: - la promozione del successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto; la garanzia di una formazione adeguata che promuo- va lo sviluppo delle potenzialità attraverso la prepara zione degli insegnanti e la sensibilizzazione dei genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA. Durante il percorso formativo (art. 4) anche i docenti dovranno possedere un’adeguata preparazione didattica, metodologica e valutativa in merito alle problematiche relative ai D.S.A. Altro aspetto è quello che riguarda la diagnosi (art. 3) che dovrà essere effettuata. nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale e sarà comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Rilevante è

l’articolo 5 che specifica le misure educative e le didattiche di supporto come l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata o l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informati- che, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. È previsto per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale. Agli studenti con DSA, inoltre, sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica ed universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto con- cerne gli esami di Stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari. Sono previste misure anche per i familiari (art. 6) che potranno usufruire di orari di lavoro flessibili. l’Istituto, al fine di uniformare i lavori dei Consigli di classe sugli interventi didattici a favore degli allievi   certificati,   in   applicazione  dell’art. 5, c.1e 2, della Legge 08 ottobre 2010, mette in pratica misure dispensative e compensative tali da permettere loro di raggiungere gli obiettivi preventivamente individuati. 6.4 SVANTAGGIO SOCIO- CULTURALE Nella scuola sono presenti anche alunni le cui

difficoltà e i cui svantaggi possono risalire a condizionamenti di natura socio-culturale: l’Istituto si avvale della consulenza del GRUPPO H per favorire e potenziare la loro integrazione, oltre a quella degli alunni diversamente abili e con DSA. Naturalmente ogni c.d.c. decide quali modalità e strategie utilizzare al fine di promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, a prescindere da loro eventuali difficoltà, ma in proposito si vuole suggerire una serie di film, letture ed ausili didattici (sitografia in allegato) opportunamente selezionati e riguardanti la disabilità, le relazioni e l’integrazione che possono rappresentare un punto da cui partire per trattare tematiche così delicate, utilizzando una modalità diversa rispetto a quelle usate di consueto. 6.5 Analisi sui Bisogni Educativi Speciali La  direttiva  sui  BES  amplia  al  di   là  dei  DSA  l’area  delle problematiche prese in considerazione quali, ad esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali,  della  coordinazione  motoria,  dell’attenzione  e   dell’iperattività,   nonché   il funzionamento intellettivo limite, e introduce il tema dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Essa, insieme alle successive note ministeriali, sposta   definitivamente   l’attenzione   dalle   procedure  di certificazione alla rilevazione dei bisogni di ciascuno   studente,   “delinea   e   precisa   la   strategia  inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare

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appieno   il   diritto   all’apprendimento   per   tutti   gli  alunni   e   gli   studenti   in   situazione   di   difficoltà”  (C..M. 6 marzo 2013), evidenzia il ruolo fondamentale   dell’azione   didattica   ed   educativa,   e  quindi il dovere per tutti i docenti, di realizzare la personalizzazione del processo formativo di ogni alunno,   anche   attraverso   l’utilizzo,   quando  necessario, di misure dispensative e strumenti compensativi,   con   una   “specifica   attenzione   alla  distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento” ( Circ. prot. 2563 del 22.11.2013).

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CAPITOLO VII VALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

7.1 - MONITORAGGIO E VALUTAZIO- NE DEL P.O.F L’attuazione del P.O.F. richiede un costante monito- raggio, per cui l’attività della scuola va valutata considerando sia il livello di apprendimento degli studenti (cioè l’insieme di conoscenze-abilità -competenze e crediti formativi acquisiti) che gli standard di qualità del servizio erogato. Questo sistema consente di spostare l’attenzione dalla sola valutazione dei risultati a un controllo di proces- so, cioè ad un’azione di miglioramento continuo basa- to su interventi di promozione, supporto e perequa- zione. Gli aspetti organizzativi sono oggetto di valutazione, soprattutto da parte del D.S., del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti, delle Commissioni. Pertanto alla fine dell’anno scolastico in corso, il no- stro Istituto si propone al giudizio dell’utenza, per questo motivo verrà effettuato il monitoraggio, la ve- rifica e la valutazione del Piano dell’Offerta Formativa

con la somministrazione e la conseguente rielabora- zione di questionari differenziati proposti alle fami- glie, agli alunni e agli insegnanti, quali destinatari e fruitori del Piano dell’Offerta Formativa elaborato e realizzato nell’Istituto. Questo momento di valutazione sarà affiancato da un momento di autovalutazione effettuata tramite i se- guenti indicatori: • ore effettive di lezione svolte; • ore di attività non curricolari svolte; • attività di sostegno e recupero

effettuate; • programmi svolti; • obiettivi conseguiti; • comunicazioni e colloqui con le

famiglie; • condizionamenti che hanno ostacolato l’attivi- tà didattica. L’esito di questi risultati verrà usato come base per la programmazione dell’Offerta Formativa del prossimo anno scolastico.

7.2 - LA VALUTAZIONE ESTERNA (INVALSI) La valutazione esterna dell’Offerta Formativa d’Istituto è operata dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione) . Ai sensi della direttiva MIUR n. 88 del 3 ottobre 2011 e della c.m. 6830 del 18/10/2011, le rilevazioni dell’INVALSI riguardano le classi II della scuola secondaria di secondo grado. Nel nostro Istituto è stato individuato un Grup- po di Lavoro INVALSI che ha partecipato ad un seminario di formazione/informazione e che avrà il compito di organizzare i dati per la rac- colta delle informazioni di contesto e di elabo- rare un documento sulla base dei risultati resti- tuiti dall’INVALSI per le prove sostenute nell’a.s. precedente. Il resoconto riguarda il posiziona- mento del nostro Istituto nelle prove INVALSI, a livello geografico, regionale e nazionale.

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CAPITOLO VIII

LE RISORSE STRUTTURALI

viene potenziato l’insegnamento/apprendimento del- la lingua (PON-B-2-B-FESR-2009-1-INTERATTIVA- MENTE). • Centro Polifunzionale Servizi-Dotazioni: N.1 Aula Conferenze con LIM; N.2 Aule di Informatica; N.1 Mediateca.

8.1- Sede di Cammarata • N.1 Laboratorio F.E.S.R.-Spazio didattico riserva- to alla misurazione di grandezze elettriche. • N.1 Laboratorio F.E.S.R.-Spazio didattico riserva- to alla misurazione di grandezze elettroniche. • N.1 Laboratorio di Elettrotecnica-Spazio didattico destinato alla simulazione di impianti elettrici civili ed industriali. • N.1 Laboratorio di Elettronica-Spazio riservato alla realizzazione di circuiti stampati elettronici. • N.1 Laboratorio di programmazione, applicazione ed esercitazione mediante controlli logici program- mabili (PON-B-4-FESR-2007-350-LABORATORIO DI ELETTRONICA E SISTEMI). • Aula di Fisica-Laboratorio di simulazione di fenomeni meccanici, elettrici ed ottici di studio e misura- zione (PON-B-2-A-FESR-2009-1-VIDEO/STUDIO AMBIENTE ED ENERGIA RINNOVABILE). • Aula Informatica-Laboratorio di simulazioni, utilizzo di software didattici ed attività multimediali (PON-A-2-FESR-2009-1-TECNO & DIDATTICA). • Biblioteca e videoteca • Aula H-Laboratorio per le attività di

sostegno e potenziamento per alunni diversamente abili.

• Laboratorio di Elettrotecnica, Automazione, Elettronica e Telecomunicazioni-Presenta delle attrezzature innovative nel settore di riferimento con dotazione di sistemi di acquisizione dati tramite P.C.(PON-B-4-A-FESR-2008-101). • Laboratorio Meccanico e di Energie Alternative-

Il laboratorio presenta delle attrezzature all’avanguardia nel settore dell’energia alternativa quali celle ad idrogeno (nuova energia per le nuove automobili), pannelli fotovoltaici e sistemi a P.L.C. controllati da P.C.

(PON-B-4-FESR-2007-350-LABORATORIO MECCANICO E DI ENERGIE ALTERNATIVE). • Laboratorio linguistico-Spazio didattico in cui

8.2 –Plesso Sacramento • Laboratorio di Chimica Generale-Laboratorio dove si acquisisce la manualità necessaria alle tecniche analitiche della chimica di base. • Laboratorio di Chimica Organica-Laboratorio per le esercitazioni di chimica organica con le quali si acquisiscono competenze circa la preparazione, l’estrazione e la purificazione di composti organici naturali e di sintesi. • Laboratorio di Chimica Strumentale-Laboratorio dove è possibile effettuare analisi chimiche strumentali (spettrofotometria, polarimetria, cromatografia, gascromatografia) su diverse matrici alimentari ed ambientali. • Laboratorio di Biologia-Laboratorio destinato all’acquisizione delle tecniche di base della biologia e della microbiologia, alle osservazioni al microscopio, alle analisi microbiologiche di componenti ambientali ed alimentari (PON-B-4-FESR-2007-350-LABORATORIO DI SETTORE PER INDIRIZZO CHIMICO BIOLOGICO). • Laboratorio di microscopia-Laboratorio in cui è possibile effettuare osservazioni al microscopio ottico, a contrasto di fase ed in fluorescenza. • Aula Informatica-Spazio didattico destinato alle esercitazioni informatiche, alla documentazione ed alla ricerca tramite internet, nonché alla elaborazione di dati a carattere tecnico e scientifico raccolti in laboratorio, così come di testi letterari • Aula H-Laboratorio per le attività di sostegno e potenziamento per alunni diversamente abili

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8.3 Sede di Casteltermini • Reparto Macchine Utensili-Laboratorio didattico riservato alle lavorazioni alle macchine utensili, dota- to di un tornio a controllo numerico computerizzato ed un centro di lavoro a controllo numerico computerizzato a tre assi (PON-B-4-FESR-2007-350-LABORATORIO DI SETTORE PER L’INDIRIZZO MECCANICO: APPARECCHIATURE PER IL LABORATORIO DI MACCHINE UTENSILI). • Reparto di Saldatura e Aggiustaggio-Laboratorio didattico riservato alle operazioni di saldatura e all’aggiustaggio di pezzi meccanici in cui è presente una fresatrice a controllo meccanico. • Laboratorio Tecnologico-Spazio didattico riserva- to alla determinazione delle caratteristiche meccani- che dei materiali ed alla realizzazione di circuiti pneumatici e oleodinamici.

• Laboratorio Informatico-Aula riservata alla realiz- zazione di disegni e progetti di particolari meccanici tramite sistemi grafici CAD, alla simulazione di lavo- razioni meccaniche e all’utilizzo di software didattici ed attività multimediali. • Laboratorio di Chimica Generale-Laboratorio dove si acquisisce manualità necessaria alle tecniche analitiche della chimica di base. • Laboratorio di Chimica Organica-Laboratorio per le esercitazioni di chimica organica e di sintesi chimi- ca. • Laboratorio di Chimica Strumentale-Laboratorio dove è possibile effettuare analisi chimiche strumentali (spettrofotometria, polarimetria, cromatografia, gas-cromatografia,misure elettrochimiche ecc.). • Laboratorio di Biologia-Laboratorio destinato all’acquisizione delle tecniche di base della biologia e della microbiologia, alle osservazioni al microscopio, alle analisi microbiologiche. • Laboratorio Tecnologico-Spazio didattico riserva- to alla determinazione delle caratteristiche meccani- che dei materiali ed alla realizzazione di circuiti pneumatici ed oleodinamici. • Laboratorio di Microscopia-In questo laboratorio è possibile effettuare osservazioni al microscopio anche in fluorescenza e contrasto di fasi e micromisurazioni con registrazioni digitali al P.C.

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INDICE

PREMESSA 4.1 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1 CAPITOLO I - ASPETTI GENERALI 4.2 FINALITA’  ED  OBIETTIVI 1.1 IDENTITA’  DELL’ISTITUTO E TERRITORIO 4.3 CONTENUTI 1.2 L’UTENZA 4.4 VERIFICHE E VALUTAZIONE 1.3 FINALITA’  DELL’ISTITUTO - ORGANIGRAMMA 4.5 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE 1.4 LA SCUOLA IN NUMERI 4.6 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E 1.5 ORARIO DELLE LEZIONI DEL CREDITO FORMATIVO 1.6 COMMISSIONI O GRUPPI DI LAVORO 4.7 VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI

STU- 2 CAPITOLO II- OFFERTA FORMATIVA CURRICU- DENTI LARE 4.8 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 2.1 IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E 4.9 CORSI DI RECUPERO E DEBITI PROFESSIONALE 4.10 ORIENTAMENTO 2.2 UNA DIDATTICA PER COMPETENZE 4.11 VIAGGI DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 2.3 LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 4.12 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLI 2.4 GLI ASSI CULTURALI vCA ED ATTIVITA’   ALTERNATIVE 2.5 L’IDENTITA’  DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI 4.13 CALENDARIO SCOLASTICO 2.6 L’IDENTITA’  DEGLI ISTITUTI TECNICI 4.14 CRITERI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME 3 CAPITOLO III – INDIRIZZI DI STUDIO E CURRI- 4.15 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA CULA 4.15.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 3.1 INDIRIZZI DI STUDIO E PROFILI PROFESSIONALI 4.16 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 3.2 CURRICOLO NUOVO ORDINAMENTO 5 CAPITOLO V- AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA 3.2.1 PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO FORMATIVA NELL’INDIRIZZO “MANUTENZIONE E ASSISTEN- 5.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ZA TECNICA” 5.2 LE ATTIVITA’  PROGETTUALI 3.2.2 PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO 5.2.1 LA RETE DELL’OSSERVATORIO DISPERSIONE NELL’INDIRIZZO “PRODUZIONI INDUSTRIALI SCOLASTICA N.2 S.I.R.I.O. E ARTIGIANALI” 6 CAPITOLO VI- DISAGIO SCOLASTICO,

ALUNNI 3.2.3 LA QUALIFICA PROFESSIONALE CON D.S.A. E ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 3.3 CURRICOLO VECCHIO ORDINAMENTO 6.1 ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEGLI 3.3.1 PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DELLE IN- ALUNNI STRANIERI DUSTRIE ELETTRONICHE 6.2 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI

DIVERSAMEN- 3.3.2 PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DELLE IN- TE ABILI DUSTRIE ELETTRICHE 6.3 INTERVENTI DIDATTICI PREDEFINITI PER AL- 3.3.3 PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DELLE IN- LIEVI CON D.S.A. CERTIFICATI DUSTRIE MECCANICHE 6.4 SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE 3.3.4 PROFILO PROFESSIONALE TECNICO CHIMICO E 7 CAPITOLO VII- VALUTAZIONE DELL’OFFERTA BIOLOGICO FORMATIVA 3.4 CURRICULO ISTRUZIONE TECNICA 7.1 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F 3.4.1 PROFILO TECNICO IN ELETTRONICA ED ELET- 7.2 LA VALUTAZIONE ESTERNA (INVALSI) TROTECNICA 8 CAPITOLO VIII- LE RISORSE STRUTTURALI 3.4.2 PROFILO TECNICO IN CHIMICA, MATERIALI E 8.1 SEDE DI CAMMARATA BIOTECNOLOGIE 8.2 PLESSO SACRAMENTO 4 CAPITOLO IV- ASPETTI DIDATTICI E ORGANIZ- 8.3 SEDE DI CASTELTERMINI ZATIVI ELENCO ALLEGATI

ALLEGATI (disponibili sul sito web dell’Istituto nella sezione POF)

• Istituti Professionali ”Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento” (d.P.R. 15 marzo 2010,n.87,articolo 8, comma 6 e d.P.R. 15 marzo 2010,n.87,articolo 8, comma 4, lettera c)

• Istituti Tecnici ”Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento”   (d.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 3)

• “Linee guida per la realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale”  (Standard regionali – Sicilia)

• Figure professionali – Standard della figura nazionale • Intesa tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e

della ricerca e la Conferenza episcopale italiana sulle indicazioni didattiche per l’Insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale (28/06/12)

• Piano annuale delle attività • Patto di corresponsabilità • Locandina “Giornata dello studente” • Filmografia • Sitografia • Prospetto attribuzione ore/ Tipologie di verifiche • Prospetto attività progettuali • C.M. 18/10/2012 n.89 – Valutazione periodica degli

apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2013-2014

• Regolamento interno • Regolamento viaggi d’istruzione • Carta dei servizi

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AMPLIAMENdO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14 (Da realizzare con i fondi d’Istituto)

Prog

res

sivo

PROGETTI (Titolo)

REFERENTI / FORMATORI DESTINATARI ATTIVITA’ TEMPI

01 ISTRUIRSI ASSEMBLANDO DI Piazza Salvatore Ore 20

CLASSE IA+B T.I.E.E. PLESSO CENTRALE

ATTIVITA’  LABORATORIALI  FINALIZZATE  ALLA QUALIFICA MARZO-APRILE

02 COSTRUISCO LA MIA FORMAZIONE Vicari Giuseppe Ore 20

CLASSE II A +B MAT PLESSO CENTRALE

ATTIVITA’  LABORATORIALI  FINALIZZATE  ALLA QUALIFICA MARZO-APRILE

03 CONOSCERE  L’ELETTRONICA IN LABORATORIO

Vizzini Luigi Vicari Giuseppe Ore 40 + 40

CLASSE III B MAT PLESSO CENTRALE

ATTIVITA’  LABORATORIALI  FINALIZZATE  ALLA QUALIFICA MARZO-APRILE

04 CIRCUITANDO Di Grigoli Mario CLASSE III A MAT PLESSO CENTRALE

ATTIVITA’  LABORATORIALI  FINALIZZATE ALLA QUALIFICA MARZO-APRILE

05 Costruisco la mia formazione Vicari Giuseppe Ore 20

CLASSE IIA MAT PLESSO CENTRALE

ATTIVITA’  LABORATORIALI  FINALIZZATE  ALLA QUALIFICA MARZO

06 TECNICA PRATICA DELLE MACCHINE ELETTRICHE

DI GRIGOLI Ore 20

CLASSE IVA MAT PLESSO CENTRALE ATTIVITA’  LABORATORIALI   MARZO

07 TECNICA PRATICA DELLE MACCHINE ELETTRICHE

DI GRIGOLI Ore 20

CLASSE IV B MAT PLESSO CENTRALE ATTIVITA’  LABORATORIALI   MARZO

08 L’IPIA  PER  I  CAMBIA-MENTI BONANNO  ALI’  SCIACCHIATANO ORE 20

TUTTE LE CLASSI CAMMARATA

FAR CONOSCERE LA STORIA DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE

GENNAIO-MAGGIO

09 ATTORI PER CASO

MAROTTA BONANNO ALI SCIACCHITANO Ore 20

TUTTE LE CLASSI CAMMARATA

SPERIMENTARE  NUOVE  POSSIBILITA’  COMUNICATIVE

GENNAIO-MAGGIO

10 CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA SCRITTA

Noto Millefiori Ore 20

CLASSE V ATIEL+TIEN CAMMARATA

ABITUARE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI PROVE SCRITTE

FEBBRAIO-MARZO

11 STRUMENTI INFORMATICI PER AUTOCAD 2D 3D

Lo Muzzo Francesco ORE 20

ALUNNI CLASSE TERZA A SEDE CASTELTERMINI

CORSO PER CONSEGUIRE COMPETENZE PER LA PROGETTAZIONE DIGITALE

FEBBRAIO- MARZO

12 RIDIPINGI IL TUO SPAZIO- “Operazione scuole pulite”

Lo Muzzo Francesco Traina V.- Balletti R

TUTTE LE SEDI DELL’ISTITUTO

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA - RITINTEGGIATURA DELLE AULE -

NOVEMBRE GIUGNO

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2

AMPLIAMENO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14 (Da realizzare con i fondi d’Istituto)

Prog

ress

ivo PROGETTI

(Titolo) REFERENTI / FORMATORI DESTINATARI ATTIVITA’ TEMPI

13 ENERGICA-MENTE TIROLO LILLO ALUNNI QUARTA CLASSE

MAT CASTELTERMINI CONOSCERE LE ENERGIE RINNOVABILI DAL PUNTO DI VISTA TECNICO

GENNAIO-MARZO

14 RI…TORNIAMO  INSIEME VACCARO

PIETRO

ALUNNI CLASSE SECONDA MAT CASTELTERMINI

ATTIVITA’  LABORATORIALI     GENNAIO-GIUGNO

15 TORNIAMO INSIEME

VACCARO

ALUNNI PRIMA CLASSE MAT CASTELTERMINI

ATTIVITA’  LABORATORIALI FEBBRAIO -MARZO

16 ASSIEME AGLI ESAMI DE MARCO

ALUNNI QUINTA CLASSE TCB CASTELTERMINI

CONSOLIDARE E RINFORZARE LE COMPETENZE IN PREPARAZIONE ALLA SECONDA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI STATO

APRILE

17 CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA SCRITTA

FIRRERA

ALUNNI QUINTA CLASSE TCB CASTELTERMINI

CONSOLIDARE E RINFORZARE LE COMPETENZE IN PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI STATO

FEBBRAIO

18 CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA SCRITTA

LO BUE

ALUNNI QUINTA CLASSE TIM CASTELTERMINI

CONSOLIDARE E RINFORZARE LE COMPETENZE IN PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI STATO

FEBBRAIO

19 UNIVERSITA’  POSSIBILE De MARCO LO MUZZO FIRRERA BUTERA LO BUE FIACCABRINO

ALUNNI QUINTE CLASSI CASTELTERMINI

CONSOLIDARE BLE CONOSCENZE GENERALI AGLI ASPIRANTI AI TEST PER L’ACCESSO  ALL’UNIVERSITA’

GENNAIO-GIUGNO

20 NON SOLO MURANO.IT SPATARO NAZARENA

PRIME CLASSI PIA CASTELTERMINI

ATTIVITA’  LABORATORIALI GENNAIO-GIUGNO

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3

Prog

ress

ivo PROGETTI

(Titolo) REFERENTI / FORMATORI DESTINATARI ATTIVITA’ TEMPI

21 WHITEMILK SPATARO

NAZARENA SECONDE CLASSI PIA CASTELTERMINI

ATTIVITA’  LABORATORIALI GENNAIO-GIUGNO

22 KOLO’RARE AZZARELLO VITA QUARTE CLASSI PIA

CASTELTERMINI

ATTIVITA’  LABORATORIALI GENNAIO-GIUGNO

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4

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14 (PROGETTI CURRICULARI)

Pr.

PROGETTI

OBIETTIVI DESTINATARI

TEMPI REFERENTE

1 Let’s  have  fun  with  English TEATRO IN LINGUA INGLESE

Favorire la fruizione della lingua inglese in un contesto diverso da quello meramente scolastico

GLI ALUNNI DELLA SEDE DI CASTELTERMINI

18 NOVEMBRE DI BLASI P.

2 TEATRO IN LINGUA INGLESE Favorire la fruizione della lingua inglese in un contesto

diverso da quello meramente scolastico GLI ALUNNI DELLA SEDE DI CENTRALE E SACRAMENTO

NOVEMBRE DICEMBRE

VINTI T. BAIAMONTE M. SCIACCHITANO D

3

4 TELETHON 2013 Sostenere la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e sulle altre malattie genetiche

GLI ALUNNI DEI PLESSI CENTRALE E SACRAMENTO

DICEMBRE ALI’  GIOVANNA

5 PRIMAVERANTIMAFIA Sensibilizzare  gli  alunni    verso      la  cultura  della  legalita’ GLI ALUNNI DELLA SEDE DI CASTELTERMINI

MARZO LO BUE MARIA GIUSEPPA

6 LENZUOLI IN CLASSE

Far  conoscere  la  peculiarita’  del  giornale  come  strumento  di  lettura  della  realta’  .

CLASSI PRIME SECONDE E TERZE

DOCENTI DI ITALIANO

7 L’ARTICOLO  DI  GIORNALE

Acquisire e rafforzare le competenze linguistico-espressive, volte alla preparazione della tipologia b in vista  dell’esame  di  stato

CLASSI V PLESSI CENTRALE E SACRAMENTO

MARZO-APRILE MANISCALCHI PIERANGELA (ESPERTO)

8 EDUCAZIONE ALLA SALUTE, SPORT E PREVENZIONE DIPENDENZE

Promuovere l’informazione, formazione e la prevenzione delle dipendenze patologiche

CLASSI TUTTE DELL’ISTITUTO

DICEMBRE-APRILE

MUSSO

9 EDUCAZIONE ALLA SALUTE ALL’AFFETTIVITA’  E  ALLA  SESSUALITA’

Acquisire consapevolezza che il benessere psicofisico è alla base di ogni relazione interpersonale.

TUTTE LE CLASSI PLESSI CENTRALE E SACRAMENTO

OTTOBRE- MAGGIO

ALI’  GIOVANNA

10 QUESTA NON ME LA FUMO Promuovere un’informazione-formazione sul

tabagismo e sulla prevenzione delle malattie derivabili dal fumo

TUTTE LE CLASSI DELL’ISTITUTO

DICEMBRE-APRILE

TUTTI I C.D.C.

11

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5

L’AMPLIAMENO L’AMPLIAMENO DELL’OFFERTA a.s. 2013-14

(PROGETTI EXTRACURRICULARI FINANZIATI CON FONDI DEDICATI )

Pr.

PROGETTI

OBIETTIVI DESTINATARI

TEMPI REFERENTE

1

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI LO SPORT A SCUOLA FAIR-PLAY

AVVIARE ALLA PRATICA SPORTIVA IN PREPARAZIONE DEI CAMPIONATI STUDENTESCHI

TUTTE LE CLASSI DELL’IPIA

GENNAIO MAGGIO

NARISI VARSALONA S.

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6

L’AMPLIAMENO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14 (Alternanza scuola-lavoro da realizzare con i fondi REGIONALI)

N° Classe Sez. corso Sede Titolo progetto Responsabile

1) III A TC SACRAMENTO ESPERTO NEL CONTROLLO QUALITÀ DEI PRODOTTI

LATTIERI CASEARI TAMBURELLO (SOAT)

2) IV A PIA SACRAMENTO ESPERTO NEL CONTROLLO DELLA FILIERA DELLA PRODUZIONE DEL LATTE E DEI LATTICINI

DI MERCIONE MICHELE

3) III A M.A.T. CENTRALE ESPERTO NELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA DI IMPIANTI ENERGETICI CIVILI (SOLARE TERMICO, SOLARE FOTOVOLTAICO)

MELI GIUSEPPE

4)

III

B

M.A.T.

CENTRALE

ESPERTO NELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA DI IMPIANTI ENERGETICI CIVILI (SOLARE TERMICO, SOLARE FOTOVOLTAICO)

VICARI GIUSEPPE

5) IV A M.A.T. CENTRALE ESPERTO NELLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DOMOTICI

MELI GIUSEPPE

6) IV B M.A.T. CENTRALE ESPERTO  NELLA  GESTIONE  DELL’AUTOMAZIONE  DELLE CALDAIE A BIOMASSE

TOMASINO CALOGERO

7) III A P.I.A. CASTELTERMINI ESPERTO IN PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’INTERAZIONE  DEGLI  ADDITIVI  DEI  CONTENITORI ALIMENTARI CON GLI ALIMENTI PER LA TUTELA DELLA SALUTE.

FIACCABRINO

8) III A M.A.T. CASTELTERMINI ESPERTO NELLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI AD ENERGIA RINNOVABILE.

TIROLO LILLO

9) IV A PIA CASTELTERMINI ESPERTO IN MATERIALI POLIMERICI PER LA REALIZZAZIONE DI CONTENITORI PER USO ALIMENTARE E MEDICALE

DE MARCO GIUSEPPE

10) IV A M.A.T. CASTELTERMINI ESPERTO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE NELLA REALIZZAZIONE DEI CICLI DI LAVORAZIONE PER LA PRODUZIONE DI CALDAIE A BIOMASSE

LO MUZZO FRANCESCO

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7

L’AMPLIAMENO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14 (Alternanza scuola-lavoro da realizzare con i fondi REGIONALI)

N° Classe N° Classe N° Classe N° 11) V A T.I.EL. CENTRALE ESPERTO IN IMPIANTI CIVILI ED INDUSTRIALI CANI SALVATORE

(IMPIANTISTI LOCALI) 12) V A T.I.EN. CENTRALE ESPERTO IN IMPIANTI CIVILI ED INDUSTRIALI VIZZINI LUIGI

(IMPIANTISTI LOCALI) 13) V A T.C.B. SACRAMENTO ESPERTO  CHIMICO  BIOLOGICO  NELL’ANALISI  

CHIMICA E MICROBIOLOGIA DI MATRICI AMBIENTALI ED ALIMENTARI

SACCO GIUSEPPE (POTABILIZZATORE FANACO)

14) V A T.C.B. CASTELTERMINI ESPERTO CHIMICO BIOLOGICO IN TECNOLOGIE DI TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE E BIOPLASTICHE

AZZARELLO VITA (BIOLENA)

15) V A T.I.M. CASTELTERMINI ESPERTO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE IN

SISTEMI CAD-CAM PER LA LAVORAZIONE DEI MATERIALI

TIROLO LILLO (BUTERA)

16)

III

A

T.C.

SACRAMENTO

ESPERTO NELLA GESTIONE DELLA QUALITÀ NEL SETTORE DELLE ANALISI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE

TRAINA VINCENZO

(LABORATORIO TRAINA)

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L’AMPLIAMENO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-14

(Progetti PON, POR, IFTS) Pr. PROGETTI

OBIETTIVI DESTINATARI TEMPI

1 IFTS  II  ANNUALITÀ  :“TECNICO  SUPERIORE PER IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE” In rete con Liceo Scientifico " S. Cannizzaro" Palermo (Scuola Capofila), IIS "L. Da Vinci"- Trapani, IIS Istituto Tecnico Industriale "G.FERRARIS"- Acireale, Università degli studi di Palermo, Università degli Studi di Catania, Confindustria Sicilia e Imprese varie

Formare uno specialista/amministratore di reti locali con competenze in materia di sicurezza. i compiti dell'esperto di sistemi,reti e sicurezza spaziano dalla progettazione di architetture di rete, alla diagnosi ed alla risoluzione di problemi di comunicazione tra computer. il suo ruolo centrale è quello di governare le interazioni di sistema e di rete in generale.

STUDENTI DIPLOMATI FEBBRAIO- DICEMBRE

2 C-1-FSE-2013-1927 “La  qualità  certificata  dell'olio d'oliva extravergine  D.O.P.”

L'obiettivo  principale  dell’Azione  C-1 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi a forte impatto tecnologico allo scopo di potenziare la formazione scolastica arricchendola con una esperienza operativa in un contesto laboratoriale innovativo che possa motivare allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche

15 alunni del biennio dell' Istituto Tecnico ad Indirizzo tecnologico - Chimica, Materiali e Biotecnologie di Cammarata

GENNAIO-MAGGIO

3 C-1-FSE-2013-1927 “Ri-tornio  al  Futuro”

L'obiettivo  principale  dell’Azione  C-1 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi a forte impatto tecnologico allo scopo di potenziare la formazione scolastica arricchendola con una esperienza operativa in un contesto laboratoriale innovativo che possa motivare allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche

15 alunni del biennio dell' Istituto professionale ad Indirizzo M.A.T. frequentanti la sede coordinata di Casteltermini

GENNAIO-MAGGIO

4 C-1-FSE2013-1927 “Salvaguardiamo  l'acqua  per  rispettare  l'ambiente”

L'obiettivo  principale  dell’Azione  C-1 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi a forte impatto tecnologico allo scopo di potenziare la formazione scolastica arricchendola con una esperienza operativa in un contesto laboratoriale innovativo che possa motivare allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche

alunni del biennio dell' Istituto professionale ad Indirizzo P.I.A. frequentanti la sede coordinata di Casteltermini

GENNAIO-MAGGIO

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9

Pr. PROGETTI

OBIETTIVI DESTINATARI TEMPI

5 C-1-FSE-2013-1927 “Le  competenze  digitali  per  una migliore offerta formativa del  biennio”

L'obiettivo   principale   dell’Azione   C-1 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi a forte impatto tecnologico allo scopo di potenziare la formazione scolastica arricchendola con una esperienza operativa in un contesto laboratoriale innovativo che possa motivare allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche

15 allievi individuati fra le classi del biennio di tutti gli indirizzi della sede di Cammarata

GENNAIO-MAGGIO

6 C-1-FSE-2013-1927 “Le  competenze digitali per una migliore offerta formativa del  triennio”

L'obiettivo   principale   dell’Azione   C-1 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi a forte impatto tecnologico allo scopo di potenziare la formazione scolastica arricchendola con una esperienza operativa in un contesto laboratoriale innovativo che possa motivare allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche

15 allievi individuati fra le classi del triennio di tutti gli indirizzi e le sedi di Cammarata e di Casteltermini

GENNAIO-MAGGIO

7

C-5-FSE-2013-279 C5 Tirocini/stage in Italia e nei paesi UE “Dalla  scuola  al  mondo del lavoro”

L'obiettivo   principale   dell’Azione   C-5 è quello di favorire la partecipazione degli studenti a percorsi educativi in alternanza scuola-lavoro allo scopo di completarne la formazione scolastica arricchendola con una esperienza lavorativa in un contesto innovativo. La selezione degli alunni avverrà con metodi di evidenza pubblica sulla base del merito scolastico valutato a conclusione dell'a.s. in corso. La selezione sarà operata in modo tale da ricercare una presenza significativamente equivalente tra persone di ambo i sessi. L’esperienza   degli   stage   della   durata   di   tre   settimane   sarà   svolta   presso  aziende site nel territorio nazionale operanti nei seguenti settori: a) Chimico - Biologico e Sanitario); b) Meccanico, Meccatronica; c) Robotica ed automazione industriale.

15 alunni delle attuali quinte classi dei corsi ad indirizzo elettrico, elettronico, meccanico e chimico-biologico, frequentanti sia la sede centrale di Cammarata che la sede coordinata di Casteltermini.

GENNAIO-AGOSTO

8 A-2-FESR06_POR_SICILIA-2012-420 POR FESR Obiettivo/Azione A-2

Dotare la scuola di strutture per "l'innovazione tecnologica e didattica" al fine di coordinare le diverse attività di insegnamento, con l'utilizzo delle nuove tecnologie nonché la gestione e fruizione dei contenuti elettronici utili alle diverse discipline. Promuovere, favorire e diffondere la cultura scientifico-tecnologica attraverso una migliore qualità della didattica laboratoriale;

-Alunni e docenti e personale segreteria dell’Isitituto. sedi di Cammarata, S. Giovanni Gemini e Casteltermini

NOVEMBRE –MARZO

9 BANDO 10856-28/10/2013 E-2-FSE- II ANNUALITA’ “lLINGLESE PER LA SCUOLA PROMARIA”

Piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative e metodologico-didattiche dei docenti di scuola primaria privi di requisiti (DPR 81/09 art. 10 c. 5), II Annualità II – Scuola presidio IPIA

docenti di scuola primaria- Sede centro servizi IPIA “Archimede”

GENNAIO- LUGLIO

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Via Bonfiglio 44 – Cammarata (AG) tel. 0922.909401 Fax 0922.901268 E-Mail: [email protected] - [email protected]

PEC: [email protected] - sito web: www.ipiaarchimede.it

Sede di San Giovanni Gemini Via Sacramento tel. 0922.902904

Sede di Casteltermini

Via Mons. Padalino tel. 0922.916452