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1 Classe 5B LICEO Indirizzo LICEO SCIENTIFICO 1. LA CLASSE ELENCO STUDENTI 1 ALA ELISA 2 ARCHONDIS MATTEO 3 ARIETTI SILVIA 4 BRUNELLI GIORDANO 5 BURTI ALESSANDRA 6 CANTAGALLO RICCARDO 7 CONSOLINI GIOVANNI 8 CORAZZINA SIMONE 9 FACCINCANIMICHELA 10 FANTIN GABRIELE 11 FERACO ILARIA 12 FRANCA ELENA 13 GIORI LUCA 14 MANISCALCO FABIO 15 OUTOURGHT ILHAM 16 PERETTI FRANCESCA 17 RICADONA SONIA 18 RICAURTE ALESSANDRA 19 SABBADINI MARTA 20 SIMONCELLI DANIELE 21 SPAGNOLO ALESSIO 22 VANDEN BERG DANIEL 1.1 La storia Nell’anno scolastico 2009-2010 la classe 1B aveva iniziato il suo percorso di nuovo ordinamento indirizzo scientifico con 23 allievi, 9 femmine e 14 maschi. All’inizio della terza si presentava con 20 allievi, ai quali si aggiungevano quattro ripetenti, provenienti da altre sezioni della scuola e da altri istituti. Tra lo scrutinio di giugno e quello di settembre, non sono stati ammessi alla classe successiva due dei nuovi immessi ed un terzo componente del gruppo originario. Gli iscritti al quarto anno tornavano a essere 24 grazie all’inserimento di altri tre studenti ripetenti la classe quarta. Il gruppo non era molto omogeneo quanto a interesse, partecipazione al dialogo educativo, motivazione allo studio. Si distingueva un piccolo numero di studenti motivati, costanti nell’impegno,caratterizzati da una maggiore propensione all’ambito scientifico matematico che raggiungevano risultati buoni o discreti nelle diverse materie. La maggior parte della classe, pur seguendo le attività didattiche con attenzione, si caratterizzava per un apprendimento per lo più meccanico dei contenuti senza un’organizzazione e rielaborazione degli stessi. Un altro piccolo ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “MARIE CURIE” GARDA BUSSOLENGO Sede di Garda: Via Berto Barbarani, 20 - 37016 Garda (Vr) tel. 0456270680 fax 0456278862 Sede di Bussolengo: Via C.A. Dalla Chiesa, 10 - 37012 Bussolengo (Vr) tel. e fax 0457150752 www.iismariecurievr.gov.it - email: [email protected]

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1

Classe 5B LICEO

Indirizzo LICEO SCIENTIFICO

1. LA CLASSE

ELENCO STUDENTI

1 ALA ELISA

2 ARCHONDIS MATTEO

3 ARIETTI SILVIA

4 BRUNELLI GIORDANO

5 BURTI ALESSANDRA

6 CANTAGALLO RICCARDO

7 CONSOLINI GIOVANNI

8 CORAZZINA SIMONE

9 FACCINCANIMICHELA

10 FANTIN GABRIELE

11 FERACO ILARIA

12 FRANCA ELENA

13 GIORI LUCA

14 MANISCALCO FABIO

15 OUTOURGHT ILHAM

16 PERETTI FRANCESCA

17 RICADONA SONIA

18 RICAURTE ALESSANDRA

19 SABBADINI MARTA

20 SIMONCELLI DANIELE

21 SPAGNOLO ALESSIO

22 VANDEN BERG DANIEL

1.1 La storia

Nell’anno scolastico 2009-2010 la classe 1B aveva iniziato il suo percorso di nuovo ordinamento

indirizzo scientifico con 23 allievi, 9 femmine e 14 maschi.

All’inizio della terza si presentava con 20 allievi, ai quali si aggiungevano quattro ripetenti,

provenienti da altre sezioni della scuola e da altri istituti. Tra lo scrutinio di giugno e quello di

settembre, non sono stati ammessi alla classe successiva due dei nuovi immessi ed un terzo

componente del gruppo originario.

Gli iscritti al quarto anno tornavano a essere 24 grazie all’inserimento di altri tre studenti ripetenti

la classe quarta.

Il gruppo non era molto omogeneo quanto a interesse, partecipazione al dialogo educativo,

motivazione allo studio. Si distingueva un piccolo numero di studenti motivati, costanti

nell’impegno,caratterizzati da una maggiore propensione all’ambito scientifico matematico che

raggiungevano risultati buoni o discreti nelle diverse materie. La maggior parte della classe, pur

seguendo le attività didattiche con attenzione, si caratterizzava per un apprendimento per lo più

meccanico dei contenuti senza un’organizzazione e rielaborazione degli stessi. Un altro piccolo

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “MARIE CURIE” GARDA BUSSOLENGO

Sede di Garda: Via Berto Barbarani, 20 - 37016 Garda (Vr) tel. 0456270680 fax 0456278862 Sede di Bussolengo: Via C.A. Dalla Chiesa, 10 - 37012 Bussolengo (Vr) tel. e fax 0457150752

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numero di allievi dimostrava maggiori difficoltà organizzative, un impegno più discontinuo e una

minore motivazione, stentando a raggiungere risultati positivi in tutte le discipline.

Nonostante la diversità di composizione la classe si è però sempre distinta per il comportamento

rispettoso, corretto e collaborativo, con una serietà di atteggiamento nei confronti della scuola che

è andato progressivamente crescendo.

Al termine dell’anno scolastico si registrava una non ammissione e a settembre, su cinque ragazzi

con giudizio sospeso, uno non veniva ammesso alla classe quinta.

Continuità didattica nel triennio

La classe ha goduto della continuità didattica nel corso del triennio per gli insegnamenti di

matematica, italiano, latino, storia, storia dell’arte, educazione fisica e religione. Per gli

insegnamenti di fisica e filosofia si è avuta continuità solo nell’ultimo biennio. Diversi

avvicendamenti si notano nell’insegnamento di scienze, con docenti diversi ogni anno, e per

l’inglese, cambiato in quinta oltre che nel biennio e in terza.

1.3. Prospetto della continuità didattica nel triennio

DISCIPLINE CLASSE III B CLASSE IV B CLASSE V B

ITALIANO GECELE BARBARA GECELE BARBARA GECELE BARBARA

LATINO GECELE BARBARA GECELE BARBARA GECELE BARBARA

MATEMATICA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA

FISICA SPONZA DONATELLA ORLANDI MICHELA ORLANDI MICHELA

INGLESE PAVONI LUIGINA PAVONI LUIGINA MONSUTTI GIULIANA

FILOSOFIA IUDICELLI GRETA SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO

STORIA SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO SANDRELLI CARLO

DISEGNO E ST.ARTE CASTELLINI ROBERTA CASTELLINI ROBERTA CASTELLINI ROBERTA

SCIENZE COSENZA LUCIANA MECOCCI LORETTA ZANINI DANIELE

RELIGIONE PACHERA RICCARDO PACHERA RICCARDO PACHERA RICCARDO

ED. FISICA ZOCCA EDO ZOCCA EDO ZOCCA EDO

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1.2 La situazione attuale

Attualmente la classe è composta da 22 allievi, 11 femmine e 11 maschi.

Nel corso dell’anno scolastico, con un percorso costante di crescita e responsabilizzazione

iniziato già dalla quarta, il gruppo ha seguito le lezioni con costanza, attenzione e puntualità; di

livello diverso è stato l’interesse verso le discipline, in particolare nella fase di partecipazione: le

lezioni si sono sempre svolte in un clima di grande serenità e rispetto, anche se non sempre si è

ottenuto il pieno coinvolgimento e l’intervento attivo della classe, più propensa, anche negli

scorsi anni, all’ascolto che non al dialogo e al confronto.

Per buona parte della classe la continuità e soprattutto la qualità del lavoro svolto a casa è

cresciuta progressivamente nel corso dell’anno scolastico mentre un piccolo gruppo non è riuscito

ad attivarsi sufficientemente e a fronteggiare le richieste delle diverse discipline.

Qualche componente della classe non ha ancora elaborato un efficace metodo di studio, stentando

a gestire l’apprendimento di più discipline in modo continuativo.

Si distingue un ristretto numero di allievi che negli anni ha sviluppato abilità e competenze di

livello buono o discreto in diverse discipline grazie ad uno studio costante. La maggior parte della

classe si assesta su un livello sufficiente, mentre qualcuno evidenzia ancora qualche debolezza, in

particolare nell’ambito matematico scientifico. Infine qualche studente ha raggiunto conoscenze e

competenze appena sufficienti o quasi sufficienti, diversificate a seconda delle discipline, a causa

di un interesse e di un impegno selettivo, o di uno studio superficiale e discontinuo, o di lacune

pregresse.

Da riconoscere a tutti gli allievi, come aspetto degno di nota, la serietà e l’onestà mantenute

durante tutto il corso dell’anno: anche nei momenti più difficili, dove gli impegni e le prove

andavano intensificandosi, non si sono riscontrati casi di assenze strategiche, insistenze per

posticipare verifiche e interrogazioni o altre richieste di alleggerimento del lavoro.

Condotta e relazione con docenti e compagni

La classe si è dimostrata un gruppo complessivamente unito e, particolarmente in questo ultimo

anno, anche sufficientemente organizzato nel fronteggiare le diverse attività e scadenze

dell’ambito scolastico.

Permangono tuttavia alcuni elementi che preferiscono condurre un proprio percorso personale e

indipendente dalle dinamiche di classe.

La collaborazione con i docenti è sempre stata piena, improntata a dialogo, fiducia e reciproco

rispetto.

Serio e collaborativo si è dimostrato il ruolo dei rappresentanti di classe, che hanno esercitato,

nella gestione della comunicazione formale in sede di consiglio di classe, piena consapevolezza

di ruolo e affidabilità. I rapporti con le famiglie si sono mantenuti costanti e cordiali.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E FORMATIVI RAGGIUNTI

Il Consiglio di Classe, nella seduta del 2 ottobre 2014, aveva fissato i seguenti obiettivi didattici e

formativi da raggiungere per la classe quinta:

OBIETTIVI DIDATTICI

1) Affinare il metodo di studio per renderlo efficace, autonomo, critico, integrando trasversalmente

le conoscenze dei vari ambiti disciplinari.

2) Esercitare le abilità e le competenze specifiche del triennio mediante rielaborazione personale dei

contenuti appresi anche in funzione di approfondimenti individuali per l’Esame di Stato.

3) Consolidare la padronanza dei linguaggi specifici delle diverse discipline e la capacità di

utilizzarli adeguatamente nei diversi contesti di produzione scritta e orale.

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OBIETTIVI FORMATIVI

1) Consolidare la responsabilità personale per partecipare in modo attivo e consapevole alle

proposte didattiche.

2) Sviluppare un atteggiamento di apertura e riflessione critica verso le problematiche della realtà

sociale e contemporanea.

Gli obiettivi didattici sono stati raggiunti pienamente solo da una parte del gruppo classe. Si tratta di

allievi che hanno assimilato i contenuti disciplinari, evidenziando sufficienti capacità di analisi e di

sintesi, abilità nell’organizzare e rielaborare le conoscenze integrandole trasversalmente, con

adeguata competenza nell’uso dei linguaggi specifici.

La maggioranza degli allievi, anche a fronte di valutazioni sufficienti nelle varie discipline,

evidenzia un raggiungimento parziale degli obiettivi, in particolare nello sviluppo di capacità di

approfondimento, di collegamento logico e rielaborazione autonoma degli argomenti proposti.

Le cause hanno origini diverse ma possono essere sintetizzate su due linee sostanziali:

- per alcuni allievi i contenuti disciplinari sono stati acquisiti in modo semplice, senza particolare

approfondimento ed elaborazione personale, a causa di una scarsa capacità di organizzare e

rielaborare le conoscenze, quindi di integrarle trasversalmente. Questi studenti hanno dimostrato

comunque di conoscere gli elementi fondamentali delle discipline e di saperli esporre in modo

semplice e lineare;

- per altri, il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati è il risultato di un approccio

superficiale o poco organizzato allo studio, di un’applicazione non costante, di un interesse selettivo

nei confronti delle discipline.

3. METODOLOGIA

3.1 Considerazioni generali

Prescindendo dal fatto che ciascun docente ha elaborato strategie didattiche personali, si possono

individuare alcune linee comuni che hanno guidato l’insegnamento nell’arco di questo anno

scolastico. Nel corso delle lezioni, soprattutto di tipo frontale, i docenti hanno trattato i vari

argomenti avendo cura di stimolare negli alunni un approccio critico alle varie tematiche

attraverso le spiegazioni e la lettura di testi, la loro analisi contenutistica ed estetica e l’esame

del contesto storico in cui sono state prodotte. Si è cercato sempre di coinvolgere gli alunni per

indirizzarli verso l’approfondimento delle discipline, per sviluppare in loro la capacità di

individuare correlazioni e fare confronti, al fine di conseguire una preparazione esauriente e

interdisciplinare.

Allo scopo si sono utilizzate diverse modalità: esame ed analisi di materiali iconici e auditivi,

letture anche da testi extrascolastici, esperimenti di laboratorio, conferenze, ricerche individuali,

visione di filmati, partecipazione a progetti in collaborazione con l’università, partecipazione a

competizioni sportive. La dotazione informatica presente in classe (pc con videoproiettore,

lavagna LIM) ha favorito e arricchito lo svolgimento delle lezioni e il coinvolgimento attivo degli

studenti.

Il Consiglio di classe ha posto ogni cura nel favorire la maturazione di competenze e abilità

sempre più autonome e critiche nell’elaborazione dei contenuti, cercando di promuovere negli

studenti la passione per la cultura e la curiosità della ricerca. La classe ha collaborato

positivamente per buona parte dei suoi componenti.

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3.2 Preparazione alla prima prova scritta

Nel corso del triennio gli alunni sono stati avviati alla produzione delle diverse tipologie

(specificatamente la tipologia A e B) premettendo delle lezioni teoriche su ciascuna di esse . Le

tipologie A e B (nella forma del saggio breve sono state introdotte nel terzo anno; la tipologia B

(nella forma dell’articolo) nel quarto anno.

Durante quinto anno le tipologie privilegiate, proposte simultaneamente in alternativa, sono state

l’analisi del testo (Tip. A); il saggio breve e l’ articolo di giornale (Tip. B). In genere sono state

concesse tre ore di tempo.

La simulazione della prima prova per classi parallele si è svolta in data 9 marzo 2015, con la

concessione di cinque ore di tempo.

Metodologia seguita:

TIPOLOGIA A- ANALISI DI UN TESTO POETICO

Lettura del testo, comprensione del significato letterale, parafrasi.

Analisi testuale: per il testo poetico - a livello strutturale, lessicale, sintattico, metrico,

fonetico, retorico con l’ impiego di domande-guida;

Contestualizzazione e commento: inserire il testo nella rete di riferimenti inerenti l’autore, la

poetica, il contesto, ecc.; operare confronti con altri testi dello stesso autore.

TIPOLOGIA B- SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE

Sono state definite quali caratteristiche del saggio breve:

Testo: argomentazioni concrete; fonti sempre citate; ulteriore apporto di informazioni da

parte dello studente.

Genere testuale: stesura coerente e coesa; uso di note esplicative.

Forma: terminologia tecnica appropriata; uso adeguato di segnalatori dell’organizzazione

testuale.

Focalizzazione: titolo riassuntivo del contenuto e indicativo della chiave di lettura.

Sono state definite quali caratteristiche dell’articolo :

Alcune indicazioni sulla struttura del titolo.

Testo: esplicita dichiarazione del tipo di giornale; lead.

Forma: frasi brevi, a prevalenza paratattica.

3.3 Preparazione alla seconda prova scritta

Oltre alla simulazione dell’Esame di Stato, effettuata per classi parallele il martedì 10 marzo

2015 nella durata di cinque ore, preparata dai docenti del Dipartimento di matematica

dell’Istituto, nel corso dell’anno sono stati proposti i problemi della simulazione della seconda

prova inviati dal Ministero in data 25 febbraio 2015 come esercitazione in classe, senza

valutazione e in data 22 aprile 2015 i quesiti della sessione B questionario della simulazione

ministeriale con concessione di tre ore per lo svolgimento della prova e valutazione. Inoltre, la

docente di matematica e fisica ha proposto talvolta agli alunni, in sede di verifica periodale, test

con problemi e questionari articolati secondo le modalità proprie dell’Esame di Stato.

3.4 Preparazione alla terza prova scritta

Una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato è stata effettuata il 14 marzo 2015, con

tipologia B, cinque materie e due quesiti; una seconda simulazione è prevista per il 21 maggio

2015, con tipologia B, quattro materie e tre quesiti.

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Nella prima simulazione le discipline coinvolte sono state: fisica, inglese, scienze, storia, storia

dell’arte.

Sempre per preparare ad affrontare la Terza Prova, nel corso dell’anno scolastico ciascun docente

ha proposto agli alunni prove scritte con quesiti di tipologia “B” ; per la verifica delle conoscenze

in lingua Inglese, solo nella seconda simulazione, la docente ha proposto una prova di

comprensione del testo, fornito in fotocopia, con due quesiti finalizzati principalmente alla

verifica della comprensione del testo stesso ed uno volto alla verifica delle conoscenze e della

capacità di produzione scritta (‘domanda aperta’) – come consentito dal DM 20/11/2000, art.4

c.1.a.

3.5 Preparazione al colloquio d’esame

Il Consiglio di Classe ha stabilito una prova orale a campione, previo sorteggio di un paio di

alunni due giorni prima della data stabilita. Il colloquio d’esame è stato preparato formalmente

con questa simulazione, ma sin dall’inizio dell’anno scolastico nelle singole discipline le

verifiche orali hanno interessato gran parte del programma svolto. La simulazione della prova si

terrà il 27 maggio 2015 in fine mattinata.

Gli alunni che hanno chiesto indicazioni, sono stati consigliati dagli insegnanti delle discipline

interessate per la preparazione della propria mappa concettuale e/o tesina con relativa sito -

bibliografia.

Nel mese di maggio 2015 verrà approntato e distribuito a tutti gli alunni un vademecum per le

prove d’esame, con indicazioni fondamentali ed omogenee per le classi quinte.

CLIL

Come previsto dalla Normativa Ministeriale per le classi quinte (articolo 6, comma 2 del

Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010), il Consiglio di

Classe ha individuato una materia non linguistica tra quelle previste per la classe per attivare l’

Apprendimento Linguistico Integrato di Lingua e Contenuti. E’ stata scelta la disciplina di

Disegno e Storia dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché, rispetto ad altre, permette un

più agevole collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari difficoltà nei contenuti di

apprendimento e, pur possedendo una propria terminologia specifica, permette un utilizzo più

ampio dei vocaboli appresi.

L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate

singolarmente dalle due docenti coinvolte e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Il

tema comune proposto è stato il Surrealismo, trattato regolarmente in classe nelle ore di Storia

dell’arte e nelle stesse settimane anche con la presenza della docente di lingua straniera. Gli

allievi, su indicazione degli insegnanti, individualmente o a coppie, hanno anche ricercato ed

elaborato altri materiali, iconografici e scritti, riguardanti diversi autori e movimenti per ampliare

la prospettiva. Questi elaborati hanno poi fornito il supporto per alcuni momenti di conversazione

orale in classe.

A conclusione del percorso, nella propria prova per la classe, ciascuna delle due docenti ha

inserito una sezione specifica volta a valutare gli esiti dell’attività.

4. VALUTAZIONE

4.1 Criteri generali di valutazione

In armonia con gli obiettivi fissati, i criteri generali di valutazione si basano sui seguenti aspetti:

- Conoscenza dei contenuti

- Capacità di analisi

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- Grado di approfondimento dei contenuti e rielaborazione degli stessi

- Capacità di esporre in modo ordinato e logico

- Capacità argomentative ed espressive

- Conoscenza del lessico specifico nelle varie discipline.

4.2 Criteri di valutazione delle prove d’esame

4.2.1 Considerazioni generali

I criteri delle prove d’esame, formalizzati in griglie ben definite, sono sostanzialmente uguali a

quelli utilizzati nel corso dell’anno per abituare gli alunni a rendersi conto del grado di

preparazione raggiunto, o delle eventuali lacune, o difficoltà espositive manifestate, al fine di

porvi rimedio ed acquisire una preparazione più sicura sviluppando competenze e capacità

proprie dell’ultimo anno del Liceo Scientifico e, come tali, richieste dall’Esame di Stato.

Seguono le griglie di valutazione:

griglia di valutazione della prima prova scritta

- tipologia A

- tipologia B

- tipologia C e D

griglia di valutazione della seconda prova scritta

allegato alla griglia di valutazione della seconda prova scritta

proposta di griglia di valutazione seconda prova indicata dal MIUR

griglia di valutazione della terza prova scritta

griglia di valutazione della terza prova scritta per lingua straniera

griglia di valutazione del colloquio

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4.2.2 Griglie di valutazione della prima prova scritta nelle varie tipologie

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA A: ANALISI

TESTUALE

Candidato________________________________________ Classe V__________________

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

COMPETENZA

LINGUISTICA

ORTOGRAFIA

a. corretta 1.5

b. sufficiente 1

c. insufficiente (qualche errore) 0.5

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

SINTASSI

a. corretta 2

b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5

c. insufficiente (alcuni errori) 1

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

LESSICO E REGISTRO

a. appropriato e corretto 1.5

b. semplice, ma corretto e sufficiente 1

c. impreciso e scorretto 0.5

d. gravemente insufficiente 0

COMPRENSIONE DEL

TESTO

a. completa comprensione del messaggio nella sua complessità 4

b. comprensione puntuale del testo 3

c. comprensione sufficiente del testo 2.5/1.5

d. alcuni fraintendimenti del testo 1/0.5

e. totale fraintendimento del testo 0

ANALISI DEL TESTO

a. completa conoscenza delle strutture del testo e consapevolezza della loro

funzione

3

b. buona conoscenza degli elementi strutturali significativi 2.5

c. sufficiente conoscenza degli elementi significativi 2

d. conoscenza lacunosa degli elementi strutturali 1/0.5

e. nessuna conoscenza 0

APPROFONDIMENTO E

CONTESTUALIZZAZIONE

a. dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il testo con

riferimenti culturali

3

b. offre adeguati spunti critici e contestualizza in modo efficace 2.5

c. offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 2/1.5

d. pochi spunti critici e di contestualizzazione 1/0.5

e. assenza totale di contestualizzazione 0

TOTALE IN

QUINDICESIMI _____/15

PRECISAZIONI

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di

per sé l’insufficienza dell’elaborato;

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé

l’insufficienza dell’elaborato;

Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

TIPOLOGIA B : ARTICOLO DI GIORNALE / SAGGIO BREVE

Candidato _________________________________________ Classe V_____

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

COMPETENZA

LINGUISTICA

ORTOGRAFIA

a. corretta 1.5

b. sufficiente 1

c. insufficiente (alcuni errori) 0.5

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

SINTASSI

a. corretta 2

b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5

c. insufficiente (alcuni errori) 1

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

LESSICO

a. appropriato e corretto 1.5

b. semplice, ma corretto e sufficiente 1

c. impreciso e scorretto 0.5

d. gravemente insufficiente 0

UTILIZZO DEI

DOCUMENTI

a. presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi consapevole 3 / 2.5

b. dispone i dati in modo organico 2

c. dispone i dati in modo sufficientemente organico 1.5 / 1

d. enumera i dati senza ordinarli e senza fornire analisi 0.5

RISPETTO DELLE

CONSEGNE

a. completa e consapevole adeguatezza rispetto alle richieste 2

b. ha rispettato nel complesso la tipologia della prova 1.5

c. parziale adeguatezza alle consegne 1

d. scarso rispetto delle consegne 0.5

CAPACITA’ LOGICO-

CRITICHE ED

ARGOMENTATIVE

a. imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza e consapevolezza gli

elementi per la redazione del testo prescelto

2.5

b. si serve in modo sufficientemente corretto degli elementi per la redazione di un

testo

2/1.5

c. si serve solo in parte degli elementi per la redazione di un testo 1/0.5

d. non si attiene alle modalità di scrittura del testo prescelto 0

APPROFONDIMENTO

E RIELABORAZIONE

PERSONALE

a. dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi 2.5/2

b. offre sufficienti spunti critici e sintetizza in modo efficace 1.5

c. scarsi spunti critici 1/0.5

d. assenza di spunti critici 0

TOTALE IN

QUINDICESIMI _____/15

PRECISAZIONI

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di

per sé l’insufficienza dell’elaborato;

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé

l’insufficienza dell’elaborato;

Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.

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10

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

TIPOLOGIA C e D : TEMA STORICO E ARGOMENTATIVO

Candidato _________________________________________ Classe V_____

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

COMPETENZA

LINGUISTICA

ORTOGRAFIA

a. corretta 1.5

b. sufficiente 1

c. insufficiente (alcuni errori) 0.5

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

SINTASSI

a. corretta 2

b. sufficiente (qualche lieve errore che non pregiudica la comprensione) 1.5

c. insufficiente (alcuni errori) 1

d. gravemente insufficiente (errori gravi e ripetuti) 0

LESSICO

a. appropriato e corretto 1.5

b. semplice, ma corretto e sufficiente 1

c. impreciso e scorretto 0.5

d. gravemente insufficiente 0

CONOSCENZA

DELL’ARGOMENTO E

DEL CONTESTO DI

RIFERIMENTO

a. sviluppa esaurientemente tutti i punti della traccia 4

b. sviluppa i punti più significativi 3/2.5

c. sviluppa la traccia in modo sufficiente 2/1.5

d. trascura punti significativi 1/0.5

e. il tema è del tutto fuori argomento 0

CAPACITA’ LOGICO-

CRITICHE ED

ARGOMENTATIVE

a. l’argomento è coerente e articolato 3

b. l’argomento è discretamente chiaro e organico 2.5

c. l’argomento è sufficientemente strutturato 2/1.5

d. l’argomento è disorganico 1/0.5

e. l’argomento è del tutto incoerente 0

CAPACITA’

RIELABORATIVE

E CRITICHE

a. presenta una rielaborazione personale critica e originale 3

b. presenta una rielaborazione convincente e coerente 2.5

c. presenta una riflessione semplice e sufficiente 2/1.5

d. presenta scarsa rielaborazione personale 1/0.5

e. assenza di riflessioni 0

TOTALE IN

QUINDICESIMI _____/15

PRECISAZIONI

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore rispetto della consegna determina di

per sé l’insufficienza dell’elaborato;

Il punteggio 5 (o inferiore) relativo all’indicatore ortografia determina di per sé

l’insufficienza dell’elaborato;

Si può ricorrere al punteggio intermedio anche se non compare nella griglia.

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11

4.2.3 Griglie di valutazione della seconda prova scritta

Griglia di Valutazione della Seconda Prova Scritta - Sessione d’esame 2012 -

indicata dal MIUR

CIITERI PER LA

VALUTAZIONE

DESCRITTORI

Problema

Valore

massimo

attribuibile:

75/150

Problema

1

Problema

2

Quesiti

Valore massimo attribuibile

75/150 (15x5)

tot

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

CONOSCENZE

Conoscenza di principi,

teorie, concetti, termini,

regole, procedure, metodi e tecniche

Punteggio

massimo

Punteggio

assegnato

CAPACITA’

LOGICHE ED

ARGOMENTATIVE

- Organizzazione e

utilizzazione di

conoscenze e abilità per

analizzare, scomporre, elaborare.

- Proprietà di

linguaggio,

comunicazione e

commento della

soluzione puntuali e

logicamente rigorosi.

- Scelta di procedure ottimali e non standard.

Punteggio

massimo

Punteggio

assegnato

CORRETTEZZA E

CHIAREZZA

DEGLI

SVOLGIMENTI

SVOLGIMENTI

- Correttezza nei calcoli,

nell’applicazione di

tecniche e procedure.

Correttezza e precisione

nell’esecuzione delle

rappresentazioni

geometriche e dei grafici.

Punteggio

massimo

Punteggio

assegnato

COMPLETEZZA

Problema risolto in tutte

le sue parti e risposte

complete ai quesiti affrontati.

Punteggio

massimo

Punteggio

assegnato

tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punteggio 0-3 4-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-

109 110-123

124-

137

138-

150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

voto assegnato _____ /15

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12

4.2.4 Griglie di valutazione della terza prova scritta

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Candidato _________________________________________ Classe V_____

DISCIPLINE à I II II IV V

1. 1. 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI

1. Foglio bianco 1

1. Non accertabile o completamente negativa 2

1. Lacune gravi e diffuse 3

1. lacune 4

1. conoscenze superficiali 5

1. accettabile 6

1. completa pur con qualche imprecisione 7

1. completa 8

1. completa e approfondita 9

1. 2. 2.PADRONANZA DEL MEZZO

ESPRESSIVO E/O

DEL FORMALISMO E LINGUAGGI

SPECIFICI

1. assai imprecisa e scorretta 1

1. accettabile pur con qualche imprecisione 2

1. corretta 3

3. SINTESI ESPOSITIVA

1. priva di qualsiasi elemento valutabile 1

1. sostanzialmente accettabile 2

1. efficace e ben articolata 3

Risultato nella singola disciplina

MEDIA TOTALE

/15

______________ /15

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13

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA LINGUA STRANIERA

Candidato _________________________________________ Classe V_____

Gravemente

Insufficiente

1-5

Insufficiente

6-9

Sufficiente

10

Discreto

11-12

Buono

13-14

Ottimo

15

Conoscenza dei

contenuti

Pertinenza e

Coerenza

Competenze

lessicali

Competenze

Formali

Punteggio

Descrittori

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: non sa minimamente orientarsi perché non conosce i

contenuti

INSUFFICIENTE: conosce solo parzialmente i contenuti e risponde di conseguenza

SUFFICIENTE: conosce globalmente il contenuto e risponde in maniera essenziale

DISCRETO: conosce i contenuti e risponde abbastanza approfonditamente

BUONO: conosce bene i contenuti e risponde in modo esauriente

OTTIMO: conosce in modo completo i contenuti e risponde in modo esaustivo

PERTINENZA E COERENZA

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: non risponde in modo pertinente e logico

INSUFFICIENTE: coerenza e logica sono solo parziali

SUFFICIENTE: mostra di aver compreso, ma è troppo essenziale

DISCRETO: ha compreso e risponde logicamente

BUONO: affronta i contenuti operando tutti i collegamenti logici

OTTIMO: affronta i contenuti con sicurezza operando tutti i collegamenti in modo esaustivo

COMPETENZE FORMALI E LESSICALI

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: lessico non adeguato e strutture morfosintattiche

decisamente inadeguate

INSUFFICIENTE: lessico non sempre appropriato ed uso molto incerto delle strutture

SUFFICIENTE: lessico essenziale ed uso semplice, ma sostanzialmente corretto, delle strutture

DISCRETO: lessico appropriato ed uso sostanzialmente corretto delle strutture

BUONO: lessico ricco ed uso abbastanza sicuro delle strutture

OTTIMO: lessico ricco ed uso sicuro delle strutture

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14

4.2.5 Griglie di valutazione della prova di colloquio

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato _________________________________________ Classe V _____

FASI PARAMETRI PUNTEGGIO PUNTEGGIO

ATTRIBUITO

1. 1. ARGOMENTO

PROPOSTO DAL

CANDIDATO 1. Parziale e con

collegamenti non

sempre corretti

1 – 5

1. Assimilata, con qualche collegamento tra le varie discipline

6 – 7

1. Ampia, con collegamenti pertinenti 8 – 9

1. Ben sviluppata e organizzata nei collegamenti

10

1. TEMATICHE 2. DISCIPLINARI

CONOSCENZE DISCIPLINARI

1 .Lacunose 1 – 4

2 . Sufficienti 5

3 .adeguatamente approfondite 6 – 7

4 . Contestualizzate e/o significative 8

CAPACITA’ CRITICA E DI

RIELABORAZIONE

1 . Incerta e poco adeguata ad esprimere giudizi

motivati e approfonditi 1 – 2

2 . Coerente nell’esprimere giudizi semplici e/o

motivati 3 – 4

3 . Consapevole e significativa nel proporre

approfondimenti anche personali 5

COMPETENZE LINGUISTICHE

1 . scarse 1 – 2

2 . uso corretto ma semplice del lessico 3

3 . padronanza e correttezza lessicale 4

4 . uso appropriato dei linguaggi specifici con

coerenza argomentativa 5

DISCUSSIONE PROVE SCRITTE 1 . Riconosce l’errore 1

2 . Riconosce l’errore e lo corregge 2

TOTALE

PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /30

5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

Il regolamento dell’esame di Stato prevede che agli studenti del triennio, in sede di scrutinio finale,

sia assegnato il CREDITO SCOLASTICO che si esprime con un punteggio che concorrerà alla

formazione del voto finale d’esame.

La tabella di applicazione del credito scolastico è quella stabilita con D.M. n° 99 del 16/12/2009

CREDITO SCOLASTICO

Viene attribuito in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe ai sensi del D.M. n° 99 del

16/12/2009; costituisce il punteggio da aggiungere ai voti delle prove d’esame di stato ed ha il

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15

significato di rendere l’esame un passaggio il cui risultato viene definito già dalla modalità con cui

lo studente si è impegnato negli ultimi tre anni di corso.

Il credito scolastico comprende eventuali CREDITI FORMATIVI che, a norma della Legge

istitutiva del nuovo esame di stato (L. 425/97, art. 15 comma 4), del Regolamento attuativo (D.P.R.

323 /98, art.12) e dei DD.MM. n° 38/99 e n° 49/2000, per essere valutati come tali devono

rispondere a precisi requisiti che si possono in sintesi configurare come esperienze esterne alla

scuola, qualificate e coerenti con il corso di studi.

La valutazione dei crediti formativi spetta ai singoli Consigli di classe che tuttavia, per garantire

omogeneità di giudizio, prendono in considerazione le attività di seguito riportate.

ATTIVITÀ CULTURALI, ARTISTICHE E RICREATIVE: o corsi completi di lingua italiana o straniera presso scuole italiane o estere,

o iscrizione e frequenza a corsi di musica o canto presso il Conservatorio o Scuole di

musica istituzionalmente riconosciute,

o iscrizione e frequenza a corsi di educazione artistica presso le Accademie,

o iscrizione e frequenza a corsi di danza presso scuole qualificate,

o partecipazione a conferenze e incontri culturali che richiedono una frequenza

continuativa e che siano organizzati da enti riconosciuti,

o partecipazione al progetto Tandem,

o conseguimento certificazione ECDL (Patente Europea del Computer).

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: o stages

o corsi di formazione professionale organizzati da istituzioni pubbliche o private

o progetto Itinera

ATTIVITÀ INERENTI AL VOLONTARIATO, ALLA COOPERAZIONE, ALLA

SOLIDARIETÀ E ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE:

attività rivolte alla collaborazione, alla solidarietà, al volontariato, all’assistenza, alla tutela

ambientale, archeologica ed artistica presso associazioni riconosciute che prevedono un impegno

effettivo e svolto in modo continuativo (pertanto non è sufficiente la semplice iscrizione ).

ATTIVITÀ SPORTIVE:

attività agonistica che prevede un impegno continuativo nell’ambito di enti di promozione sportiva

riconosciuti (CONI, CSI, UISP).

Va precisato che (D.M. n° 49/2000, art. 1 comma 2) “la partecipazione ad iniziative complementari

ed integrative non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma rientra tra le esperienze

acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito

scolastico”

È doveroso infine sottolineare che alla determinazione del credito scolastico concorrono oltre ai già

citati crediti formativi ed alle iniziative complementari e integrative organizzate nella scuola, anche

la frequenza scolastica, l’interesse, l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo.

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6. ATTIVITA’ INTEGRATIVE

Nel corso del corrente anno scolastico sono stati seguiti, in orario curricolare ed extracurricolare, i

seguenti progetti, che si intendono, salvo diversa indicazione segnalata, svolti su base volontaria da

singoli alunni o gruppi di alunni:

Attività sportive (corsa del sorriso; uscita sulla neve; giochi studenteschi nelle varie

specialità; progetti sportivi d’istituto).

Progetto Certificazioni linguistiche con superamento esame.

Progetto “Tandem” per l’area umanistica e l’area scientifica in collaborazione con

l’Università di Verona.

Olimpiadi di fisica e di matematica.

Conferenze in sede: “Noi donne di Teheran”, con Farian Sabahi; conferenza sulle nuove

biotecnologie, a cura dell’Università di Verona; riflessione sulla “Giornata della Memoria”,

a cura della Prof.ssa Poggi; conferenza sul problema della nutrizione e del cibo.

Spettacolo teatrale in lingua inglese: "An Ideal Husband” di Oscar Wilde, il 18 novembre

2014.

Spettacolo teatrale in Aula Magna: “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello, il 10 aprile

2015.

Attività di Orientamento in collaborazione con il COSP.

Partecipazione al Salone dell’Orientamento Job & Orienta il 22 novembre 2014.

Progetti di orientamento all’Università, con frequenza di Open day nelle varie sedi

universitarie

Mattinata presso il teatro di Sandrà con concerto “Gruppo Battistoni”, 9 dicembre 2014.

Uscita didattica a Milano, Palazzo Reale, “Segantini, ritorno a Milano”.

Viaggio d’istruzione a Parigi, nel marzo 2015.

Uscita didattica a Gardone Riviera presso il Vittoriale degli Italiani, in giugno.

7. AREA DI PROGETTO

Nuclei pluridisciplinari

Ciascun docente, nello svolgimento del programma della propria materia, ha curato tematiche con

evidenti sviluppi trasversali nelle altre discipline d’ambito e gli studenti sono stati richiamati a

focalizzare richiami, rimandi, confronti ove questi si stabilissero naturalmente per temi, generi

letterari, epoche, implicazioni culturali e tendenze. In particolare, il parallelismo storico di alcune

discipline affrontate nella dimensione diacronica ha favorito i collegamenti pluridisciplinari con la

costruzione di quadri più ampi, non settoriali, della cultura tra Otto e Novecento.

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8. Nome e cognome dei docenti della classe

ELENCO DOCENTI

DOCENTI INSEGNAMENTO FIRMA

GECELE BARBARA Lingua e letteratura italiana

GECELE BARBARA Lingua e Letteratura latina

MONSUTTI GIULIANA Lingua e Letteratura inglese

SANDRELLI CARLO Filosofia

SANDRELLI CARLO Storia

ZANINI DANIELE Scienze, Chimica e Geografia

ORLANDI MICHELA Matematica

ORLANDI MICHELA Fisica

CASTELLINI ROBERTA Disegno e Storia Dell’arte

ZOCCA EDO Scienze motorie e sportive

PACHERA RICCARDO Religione

RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

ARIETTI SILVIA

CONSOLINI GIOVANNI

************************

Seguono le relazioni finali dei docenti secondo la sequenza indicata nell’elenco.

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18

Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: filosofia

Docente: SANDRELLI CARLO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

RAPPORTO TRA CLASSE E MATERIA

La classe, nel suo complesso, ha sempre prestato una discreta attenzione allo svolgimento delle

lezioni. In qualche caso individuale tale attenzione è sembrata accompagnarsi a un interesse

profondo e non occasionale. Solo una minoranza di studenti e studentesse ha però integrato

adeguatamente la sua preparazione con uno studio individuale sistematico e regolare. Anche nel

caso di questa disciplina, come per la Storia, non sono mancate le occasioni di dibattito e

discussione.

VALUTAZIONE DEL GRADO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE

Una esigua componente della classe ha dimostrato di saper elaborare sintesi chiare e corrette delle

prospettive filosofiche esaminate, dando altresì prova di più che buone capacità in ordine alla

definizione dei concetti, alla linearità e coerenza logico-argomentativa, alla contestualizzazione del

pensiero dei diversi Autori considerati. La componente relativamente maggioritaria (pari a circa la

metà) della classe ha conseguito – in riferimento ai medesimi criteri di valutazione – una

preparazione di livello discreto e comunque più che sufficiente. Infine, un gruppo abbastanza

consistente (più o meno un terzo della classe) ha raggiunto un grado di apprendimento globalmente

accettabile o, in qualche caso, situato al di sotto della piena sufficienza.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

2.1 Conoscenze

L’esposizione delle diverse prospettive teoriche e dei diversi sistemi filosofici esaminati si è

soffermata – selettivamente – sulle figure di pensiero e sugli snodi concettuali ritenuti più vivi e

attuali o, comunque, più influenti nel modellare il profilo culturale e spirituale e il “sentire”

dell’uomo contemporaneo nel mondo occidentale. Anche per questo – oltre che in considerazione

della ridotta disponibilità di tempo – si è rinunciato a una trattazione completa e sistematica

dell’opera di ciascun Autore considerato.

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2.2 Competenze e capacita

COMPETENZE

Il lavoro didattico si è proposto questi obiettivi, conseguiti in misura diversa a seconda delle fasce

di livello individuate più sopra (vedi sezione 1: “Profilo sintetico della classe”):

•Esercitare la riflessione personale, il giudizio critico, l’approfondimento e la discussione

razionale, unitamente alla capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta.

•Sostenere una discussione e un confronto critico attorno a temi e argomenti di rilevanza

filosofica.

CAPACITÀ

•Esporre in modo pertinente, preciso, coerente le linee essenziali delle diverse prospettive

filosofiche esaminate.

•Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina.

•Saper effettuare raffronti tra prospettive filosofiche alternative.

•Utilizzare i concetti acquisiti nello studio della filosofia, applicandoli in chiave interdisciplinare

e pluridisciplinare.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

G.W.F. Hegel (N.B.: L’ESPOSIZIONE DELLA FILOSOFIA HEGELIANA, RINUNCIANDO A

QUALSIASI PRETESA DI ESAUSTIVITÀ O COMPLETEZZA, HA SELEZIONATO ALCUNI

TEMI E MOTIVI RITENUTI DAL DOCENTE PARTICOLARMENTE RILEVANTI E

SIGNIFICATIVI IN UNA PROSPETTIVA DI STORIA DELLE IDEE). La concezione della realtà

come totalità organica. La dialettica. Tesi, antitesi, sintesi. La sintesi come “superamento” e

“negazione della negazione” (corso di filosofia, vol. 2, cap. 22, paragrafo 2, pagg. 718-721). La

Fenomenologia dello spirito come “romanzo di formazione” della coscienza. Autocoscienza, lotta

per il riconoscimento, dialettica servo-padrone. Stoicismo, scetticismo, coscienza infelice (Vol. 2,

par. 2.1, pagg. 721-723). La struttura del sistema filosofico hegeliano: logica, filosofia della natura,

filosofia dello spirito (cenni). Lo spirito oggettivo: il diritto e la sua “esteriorità”; la morale e la sua

“astrattezza”. L’etica come sintesi tra diritto e morale. Le forme dell’eticità: famiglia, società civile,

Stato. Lo Stato come suprema manifestazione dell’eticità (Vol. 2, par. 3.2, pagg. 732-733, più

integrazioni). La filosofia della storia: la storia osservata dal punto di vista del singolo e la storia

osservata nella prospettiva dello “spirito”, ovvero della Ragione. Il ruolo degli individui “cosmico-

storici” e l’”astuzia della ragione” (Vol. 2, par. 3.2, pagg. 733-736). La concezione della filosofia

come “nottola di Minerva”. 9 LEZIONI.

A. Schopenhauer. Il Mondo come volontà e rappresentazione. La reinterpretazione della

distinzione kantiana fenomeno/noumeno. La “rappresentazione” come “velo di Maya”. Forme della

rappresentazione: spazio, tempo, causalità. La vita come sogno (corso di filosofia, vol. 3A, capitolo

1, pagg. 10-15, paragrafi 1.1, 1.2, 1.3. Par. 1.3 in sintesi). La volontà: unica, eterna, inconscia, libera

e cieca. Il corpo come oggettivazione della volontà. Esistenza e dolore. Dolore, piacere, noia. Il

pessimismo cosmico e l’ateismo di S. La razionalità schiava della volontà. L’impossibilità del

libero arbitrio (vol. 3A, capitolo 1, parr. 1.4, 1.5, 1.6, pagg. 15-18). Il rifiuto dell’idea di progresso.

Le vie di liberazione dalla volontà di vivere. Il rifiuto del suicidio. Contemplazione estetica, etica

della giustizia e della compassione, ascesi. Il “nirvana” e la “noluntas”. (vol. 3A, capitolo 1, parr.

1.7, 1.8, 1.9, pagg. 18-23). 4 LEZIONI.

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S. Kierkegaard. Concetti di possibilità, angoscia, disperazione. Elementi antihegeliani del pensiero

di K.: singolarità e concretezza dell’esistenza dell’uomo vs. universalità e astrattezza dello Spirito;

alternative inconciliabili dell’esistenza vs. sintesi conciliatrice della dialettica; libertà come

possibilità vs. libertà come adesione razionale alla necessità. Esistenza ed essenza (vol. 3A, capitolo

1, parr. 2.1 e 2.2, pagg. 27-29). La vita estetica e i suoi rischi: noia e disperazione; vita etica e

pentimento; la vita religiosa. La fede come paradosso (vol. 3A, capitolo 1, parr. 2.4 , 2.5, 2.6, 2.7,

pagg. 28-31). Kierkegaard e Schopenhauer a confronto (vol. 3A, capitolo 1, par. 3, pagg. 33-34). 3

LEZIONI.

Destra e sinistra hegeliane (sintesi generale). L. Feuerbach: la critica a Hegel. La critica della

religione. L’uomo come soggetto reale dei predicati divini. Necessità dell’autocoscienza. La

religione come proiezione e alienazione della coscienza dell’uomo. Il comunismo filantropico di

Feuerbach (vol. 3A, capitolo 2, pagg. 62-63). 2 LEZIONI.

K. Marx. Teoria e prassi. La critica al “misticismo logico” e alle implicazioni conservatrici del

pensiero hegeliano. Il distacco dalla Sinistra hegeliana. La critica a Feuerbach sul tema della

alienazione e dell’autocoscienza (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi 2, 3, 3.1, pagg. 148-150). La

problematica della alienazione. La critica al liberalismo. L’uomo come “citoyen” e come

“bourgeois”. La concezione dialettica e materialistica della storia (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi,

3.2, 4, 5, pagg. 151-154). Struttura e sovrastruttura. Forze produttive e rapporti di produzione.

L’ideologia. Il “Manifesto del Partito comunista”. La storia come storia di lotte di classe. Il ruolo

storico della borghesia e del proletariato (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi 6-7, pp. 154-161). La critica

al socialismo utopistico (IN SINTESI). Il “Capitale”: merce, valore d’uso, valore di scambio. Il

“feticismo delle merci”. Ciclo M-D-M e D-M-D’. La forza-lavoro come merce. Il plus-valore. I

fattori della crisi inevitabile del capitalismo: automazione, espulsione della forza-lavoro,

immiserimento del proletariato; dumping, processi di concentrazione, polarizzazione della società;

crisi di sovrapproduzione (vol. 3A, capitolo 4, paragrafi, 11 e 11.1, pagg. 168-168 [NON OLTRE],

più integrazioni dell’insegnante). Bilancio del marxismo. Il marxismo come “diagnosi”

(contraddizioni strutturali), “prognosi” (polarizzazione della società, immiserimento del

proletariato, crisi cicliche di sovrapproduzione), “terapia” (rivoluzione comunista, dittatura del

proletariato) delle patologie a cui è esposta la società capitalista: un bilancio (considerazioni finali

dell’insegnante e discussione con la classe). 6 LEZIONI.

Il positivismo e Comte. Definizione e contesto storico del positivismo. A. Comte: la “legge dei tre

stadi” (teologico, metafisico, positivo). Lo “status” della matematica. La fondazione della

sociologia come “fisica sociale” (“statica sociale” + “dinamica sociale”) SINTESI GENERALE. 2

LEZIONI.

Il positivismo evoluzionistico di Ch. Darwin e H. Spencer. Darwin: lotta per la sopravvivenza

tramite adattamento; variabilità dei caratteri; selezione naturale. Spencer: Scienza e fede.

L’inconoscibile. L’evoluzione cosmica: dal semplice al complesso, dall’indifferenziato (=

omogeneo, indistinto) al differenziato, dall’indefinito al definito. SINTESI GENERALE. 2

LEZIONI.

F. Nietzsche. La “Nascita della tragedia”: apollineo e dionisiaco (paragrafo 3, pagg. 206-209). La

“fase illuministica” del pensiero di N. e la “filosofia del mattino”. La “chimica dei sentimenti

morali”. L’“uomo viandante”. La “morte di Dio” e il nichilismo (vol. 3A, capitolo 5, Paragrafi 5 e

6, pagg. 210-213. Così parlò Zarathustra: la volontà di potenza, l’oltre-uomo, l’eterno ritorno

dell’uguale (vol. 3A, capitolo 5, par. 7, pagg.213-215). La “genealogia della morale”; il

“risentimento”: “morale dei signori” e “morale degli schiavi”. La “trasvalutazione di tutti i valori”.

Nichilismo passivo e nichilismo attivo. L’”amor fati” (vol. 3A, capitolo 5, paragrafi 7.1, 7.2, 7.3,

7.4, 7.5, pagg.215-220). Nietzsche e il nazismo (vol. 3A, capitolo 5, par. 8, pagg.221-223). 7

LEZIONI.

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Le geometrie non-euclidee. Il dibattito sul quinto postulato di Euclide. La nascita della geometria

iperbolica e della geometria ellittica. Convenzionalità degli assiomi dei postulati. Validità come

verità e validità come coerenza logica. Geometria matematica (validità matematica) e geometria

fisica (validità empirica). L’impiego della geometria non-euclidea nella teorie della relatività

generale. (vol. 3A, pagg. 4-5 + integrazioni dell’insegnante). 2 LEZIONI.

H. Bergson. Tempo della scienza e tempo della coscienza. Ricordo puro, ricordo-immagine,

percezione. L’evoluzione creatrice. Il rifiuto delle concezioni meccanicistiche e finalistiche.

Imprevedibilità dell’evoluzione. Lo slancio vitale. La materia come “riflusso” dello slancio vitale.

Istinto, intelligenza, intuizione. Società chiusa, morale dell’obbligazione, religione statica. Società

aperta, morale assoluta, religione dinamica. (Vol. 3A, sez. 1, cap. 6, parr.1.1, 1.2 [IN SINTESI],

1.3, 1.3, 1.4 [tranne il capoverso sulla “simpatia”], 1.5, pagg. 250-258). 3 LEZIONI.

S. Freud. Il metodo ipnotico-catartico. Inconscio e rimozione. Le nevrosi. La nascita della

psicoanalisi. La psicoanalisi come interpretazione dell’inconscio. Il transfert. Le libere associazioni.

L’interpretazione dei sogni. La “psicopatologia della vita quotidiana”: gli atti mancati e il loro

significato. Gli stadi della sessualità infantile. Il bambino come essere “perverso-polimorfo”. Il

complesso di Edipo e di Elettra. Le due “topiche” della psiche umana (conscio, pre-conscio,

inconscio; Io, Es, Super-io). Principio di piacere e principio di realtà. Es e aggressività. Il Disagio

della civiltà: “Eros” e “Thanatos”; la sublimazione [IN SINTESI]. (Vol. 3B, pagg. 3-9). 5

LEZIONI.

K. R. Popper. La critica al neo-positivismo del “Circolo di Vienna” e al principio di induzione.

Induzione per enumerazione e per eliminazione. Il “falsificazionismo”. La scienza come sapere

ipotetico-deduttivo, fallibile e autocorreggibile. La falsificabilità come criterio di demarcazione tra

scienza e non-scienza. Sensatezza della metafisica. Il razionalismo critico. La psicoanalisi e il

marxismo come pseudo-scienze. La verità come ideale regolativo. La filosofia politica. Riforme

graduali e controllabili vs. rivoluzione. Democrazia e controllo critico da parte delle minoranze. La

polemica contro le concezioni olistiche e utopistiche. “Leggi” e “tendenze” storiche. Società aperta

e società chiusa (Vol. 3B, sez. 3, cap. 16, parr. 4.1, 4.2, pagg. 301-305). 4 LEZIONI (con

integrazioni dell’insegnante).

Th. S. Kuhn. La critica alle concezioni “continuiste” della storia della scienza. Fratture e

discontinuità nella storia della scienza. La Struttura delle rivoluzioni scientifiche: “paradigmi”,

“rompicapo”, “anomalie”. “Scienza normale” e “scienza straordinaria”. L’adozione di un nuovo

paradigma come “conversione”. Incommensurabilità dei paradigmi. (Vol. 3B, sez. 3, cap. 16, par. 9,

pagg. 313-315). 1 LEZIONE.

H. Arendt. L’analisi del totalitarismo. Gli aspetti comuni al totalitarismo nazista e stalinista

(antisemitismo, imperialismo, ricerca del consenso) e ad ogni forma di totalitarismo (l’ideologia

come visione onnicomprensiva del mondo; la mobilitazione permanente delle masse; il culto della

personalità; il terrore; il controllo della società civile). 1 LEZIONE.

La Scuola di Francoforte e la teoria critica della società. La Dialettica dell’illuminismo e la critica

della ragione strumentale. 2 LEZIONI.

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Recupero in itinere, ri-esposizione individualizzata dei contenuti disciplinari.

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5. MATERIALI DIDATTICI

Libri di testo: A. Massarenti – E. Di Marco, Filosofia. Sapere di non sapere, G. D’Anna, Messina-

Firenze 2012, voll. 2, 3A, 3B.

Sintesi scritte presentate e fornite dal docente.

Materiale audiovisivo (DVD della serie "Il caffé filosofico").

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Interrogazioni orali, interrogazioni scritte sui temi e le questioni trattati a lezione (con richiesta di

sintesi discorsive degli argomenti oggetto di verifica), simulazioni della terza prova dell'esame di

Stato (tipologia "B").

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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23

Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: storia

Docente: SANDRELLI CARLO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

RAPPORTO TRA CLASSE E MATERIA

La maggioranza delle studentesse e degli studenti ha seguito le lezioni con interesse, soprattutto

quando nello svolgimento del programma sono state affrontate problematiche attinenti al ventesimo

secolo. Alcuni ragazzi hanno integrato la preparazione scolastica con approfondimenti personali

legati a interessi individuali già maturati al di fuori del contesto scolastico o sviluppati in occasione

delle ricerche afferenti alla cosiddetta “tesina”. Una parte abbastanza consistente della classe,

invece, ha prestato un’attenzione discontinua e in qualche caso superficiale al lavoro scolastico.

Non sono stati frequenti – anche se non sono mancati – momenti di dialogo sugli argomenti

affrontati nel corso delle lezioni.

VALUTAZIONE DEL GRADO DI PREPARAZIONE RAGGIUNTO DALLA CLASSE

Un piccolo numero di studentesse e studenti ha pienamente conseguito gli obiettivi formulati nel

piano di lavoro annuale ed appare in grado di comporre sintesi corrette e precise, di sviluppare

analisi pertinenti e puntuali, di esporre in modo appropriato ed efficace i concetti e i contenuti

appresi. In ordine a questi stessi aspetti, un gruppo più consistente (la maggioranza della classe) si è

assestato su livelli mediamente più che sufficienti o discreti. Il resto della classe, invece, non si è

discostato da una sostanziale (talvolta stentata, in altri casi più sicura) sufficienza.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

2.1 Conoscenze

La selezione degli argomenti trattati a lezione ha privilegiato la dimensione politica degli eventi,

pur senza trascurare altri aspetti (economicI, socialI, culturali) e si è concentrata soprattutto sulla

storia italiana ed europea, relativamente al periodo compreso tra la seconda fine dell’Ottocento e

il secondo dopoguerra nel Novecento. Le occasionali interruzioni dell’attività didattica ordinaria

e la scarsità di tempo a disposizione (due ore alla settimana) hanno impedito lo svolgimento di un

programma più ampio.

2.2 Competenze e capacita

Il lavoro didattico si è proposto questi obiettivi, conseguiti in misura diversa a seconda delle fasce

di livello individuate più sopra (vedi sezione 1: “Profilo sintetico della classe”):

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24

COMPETENZE

Individuare le condizioni storiche e le radici profonde da cui traggono origine le grandi

questioni e le tendenze generali che contraddistinguono l’epoca presente.

CAPACITÀ

Comporre sintesi ordinate, efficaci e precise degli eventi storici esaminati, individuando i

nessi causali che li articolano.

Rielaborare ed esporre i temi trattati avvalendosi del lessico di base della disciplina.

Avvalersi – in chiave interdisciplinare – delle conoscenze e degli strumenti concettuali

desunti da altre materie di studio per meglio inquadrare e approfondire l’analisi degli

eventi e delle vicende considerati.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

L’Europa della Belle Époque (Unità 1, par. 1, pagg. 4-7): caratteri della Seconda rivoluzione

industriale; la diffusione del suffragio universale maschile; la crisi del liberalismo tradizionale. La

Belle Époque. La società di massa. 1 LEZIONE.

Imperialismo e colonialismo (Unità 1, par. 5, pagg. 16-18 in alto e par. 6, pagg. 19-20): fattori

materiali (forza militare ed economica) e motivazioni (economiche, strategiche, ideologiche). Il

nazionalismo. Aree di diffusione del colonialismo. L’episodio di Fascioda. 1 LEZIONE.

Un nuovo sistema di alleanze in Europa: verso la Grande Guerra (Unità 1, par. 7, pagg. 22-25,

in sintesi): il “nuovo corso” della Germania di Guglielmo II. I nuovi sistemi di alleanze. Triplice

alleanza e Triplice intesa. La competizione economica, militare, coloniale. Il revanscismo francese.

L’irredentismo italiano. La “polveriera balcanica”. Guerra di Libia (1911-12) e guerre balcaniche

(1912-13). Il ruolo della Serbia. 1 LEZIONE.

L’età giolittiana (sintesi generale). Il liberalismo “evoluzionista” di G. Giolitti. Il decollo

industriale dell’Italia. Il dialogo con i socialisti. La questione meridionale e l’emigrazione. I critici

di Giolitti. La guerra di Libia (1911-12): fautori e oppositori della guerra. L’introduzione del

suffragio universale maschile in Italia (1912). Il “patto Gentiloni”, le elezioni del 1913 e le loro

conseguenze politiche. 2 LEZIONI.

La Grande Guerra (Unità 2, pagg.70-95, non integralmente). Il periodo di pace 1870-1914.

Sviluppo industriale e potenziamento degli eserciti. Attentato di Sarajevo, ultimatum austriaco alla

Serbia, dichiarazioni di guerra. Il “piano Schlieffen”. La battaglia della Marna. Dalla guerra di

movimento alla guerra di posizione. L’impiego delle nuove tecnologie militari (sottomarini, carri

armati, aeroplani, mitragliatrici, gas, ecc.). La neutralità iniziale dell’Italia e le sue motivazioni. Le

pubbliche opinioni e i governi. Il controllo statale delle economie. La fine della Seconda

Internazionale socialista. Interventisti e neutralisti in Italia, e rispettive motivazioni. Il patto di

Londra (26 aprile 1915) e le sue clausole. Grande industria e guerra. La guerra totale. Il fronte

interno. Le battaglie di Verdun, della Somme e dello Jutland. La “Strafexpedition” (“spedizione

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punitiva”) dell’Austria contro l’Italia (1916). Gli eventi del 1917: la rivoluzione russa, l’intervento

americano nel conflitto, la disfatta italiana a Caporetto. Il 1918: le ultime offensive austriache e

tedesche. L’implosione dell’impero austriaco. La fine della guerra. La fine della monarchia in

Germania e in Austria-Ungheria. I 14 punti di Wilson. 5 LEZIONI.

I trattati di pace e la Società delle nazioni (Unità 2, paragrafo 9, pagg. 96-99). La conferenza di

Versailles. Il “Diktat” alla Germania: amputazioni territoriali, riduzione delle forze armate,

sanzioni. La fine di quattro imperi e la nascita di otto nuovi Stati. La spartizione del Medio Oriente.

I “mandati”. La Società delle Nazioni e i suoi limiti. L’isolazionismo americano. 1 LEZIONE.

La Rivoluzione russa (sintesi generale). La “rivoluzione di febbraio” e l’abdicazione di Nicola II. Il

governo provvisorio. I bolscevichi. Il dualismo di potere tra soviet e governo provvisorio. Lenin e le

“Tesi di aprile”. La rivoluzione di ottobre. L’Assemblea costituente e il colpo di stato bolscevico.

La pace di Brest-Litovsk. Guerra civile, dittatura rivoluzionaria, polizia segreta (CEKA), massacro

di Ekaterinburg, fondazione della “Terza Internazionale”, guerra civile e vittoria dell’Armata rossa,

guerra russo-polacca, nascita dell’URSS. Stalin al potere. Piani quinquennali, stacanovismo, culto

della personalità, totalitarismo, “grande purga”, persecuzione dei kulaki. 3 LEZIONI.

L’immediato dopoguerra in Italia e il “biennio rosso” 1919-20. Il fascismo italiano: le diverse

anime, l’ideologia e la cultura. Il “biennio nero” e l’avvento del fascismo fino al delitto

Matteotti (Unità 4, paragrafi 1, 2, 3, pagg. 172-187, non integralmente). La crisi del liberalismo nel

primo dopoguerra in Italia. La “questione fiumana”. Il rafforzamento del PSI. Il massimalismo. Il

“biennio rosso”. L’occupazione delle fabbriche del settembre 1920. La nascita del P.C.d’I. (1921).

Il Partito Popolare di don Luigi Sturzo. I “fasci di combattimento” e il loro programma. Le “squadre

d’azione”. Gabriele d’Annunzio e l’impresa di Fiume. Le elezioni del 1919. I governi Nitti e

Giolitti. La nascita del Partito Nazionale Fascista (PNF) (nov. 1921). L’ideologia del fascismo-

partito e le sue componenti. Il sostegno degli “agrari” e della borghesia industriale al fascismo.

Violenza, squadrismo, rifiuto della liberal-democrazia, concezione etica dello Stato, totalitarismo.

Giolitti e il fascismo. Le elezioni politiche del maggio 1921, il “blocco nazionale” e la sconfitta

politica di Giolitti. Il “biennio nero” e la guerra civile strisciante in Italia. I governi Bonomi e Facta.

La “Marcia su Roma”. Il primo governo Mussolini. Gran Consiglio e Milizia Volontaria per la

Sicurezza Nazionale (MVSN). La legge Acerbo e le elezioni dell’aprile 1924. Il “listone” fascista. Il

“caso Matteotti”. L’”Aventino”. Il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925 e l’inizio della dittatura

a viso aperto. 4 LEZIONI.

La costruzione dello Stato totalitario. La politica economica del regime fascista e il

Concordato. La guerra d’Etiopia e le leggi razziali (Unità 4, paragrafi 4, 5, 6, pagg. 190-205).

Concetto di totalitarismo. Le “leggi fascistissime”. La “fascistizzazione” dello Stato dopo il 1925. Il

controllo sociale attraverso il corporativismo. La propaganda. Il culto della personalità.

L’inquadramento e la mobilitazione delle masse nelle organizzazioni del PNF. La politica

economica del fascismo: dal liberismo iniziale (1922-1925) al successivo “dirigismo” e

protezionismo e, infine, all’”autarchia”. Le iniziative in ambito agricolo: “battaglia del grano”,

bonifiche, tentativo di ripopolamento delle campagne. La lotta alla mafia. Le iniziative in ambito

industriale: la creazione dell’IRI (1933), per sostenere le aziende in difficoltà. Le iniziative in

ambito finanziario: la rivalutazione della lira (“quota Novanta”). I Patti lateranensi e la

riconciliazione con la Chiesa cattolica. La politica estera del fascismo: dall’iniziale “revisionismo”

alla successiva alleanza con la Germania nazista. La Guerra d’Etiopia e l’autarchia. Le leggi razziali

del1938. 3 LEZIONI.

La Repubblica di Weimar e il nazionalsocialismo tedesco (Unità 4, paragrafo 7, pagg. 206-212).

La questione delle responsabilità dell’avvento del nazismo in Germania: l’impostazione troppo

punitiva data dalle potenza vincitrici al trattato di Versailles; l’adesione al nazismo della

maggioranza dei tedeschi; l’appoggio della classe dirigente, degli intellettuali e degli uomini di

Chiesa. Le turbolenze rivoluzionarie del primo dopoguerra in Germania. La Lega di Spartaco. La

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repressione. I “corpi franchi”. La Costituzione di Weimar e le sue debolezze. La crisi della Ruhr

(1923) e le sue cause. Il “putsch” di Monaco. Il “piano Dawes”. Hitler e il “Mein Kampf”.

L’ideologia nazista. Il mito della “pugnalata alle spalle” della Germania. Le formazioni paramilitari

naziste. L’ascesa elettorale del partito nazionalsocialista fra il 1930 e il 1932. 1 LEZIONE.

La crisi del 1929 e il “New Deal” (sintesi generale). Il “boom” economico degli USA fra il 1919 e

il 1929. I “ruggenti anni Venti”. Il consumismo. Il crollo della Borsa nel “giovedì nero” e i suoi

effetti. La disoccupazione di massa. L’estensione della crisi all’Europa e - soprattutto –alla

Germania. F. D. Roosevelt e il “New Deal”. I “100 giorni”. Le tesi di J. M. Keynes. L’abbandono

dell’orientamento liberista a favore dell’intervento statale in economia. Grandi opere pubbliche,

norme per regolare il mercato e per evitare crisi di sovrapproduzione, leggi a tutela dei lavoratori,

previdenza sociale e assistenza pubblica. La nascita del “Welfare State”. Limiti e risultati del “New

Deal”. 2 LEZIONI.

L’ascesa al potere di Hitler e la fine della Repubblica di Weimar. Il Terzo Reich come sistema

totalitario compiuto. Le leggi razziali (Unità 6, paragrafi 1, 2 e 3, pagg. 262-277). Hitler

cancelliere. L’incendio del Reichstag. Le elezioni del marzo 1933. La soppressione della

democrazia. La “notte dei lunghi coltelli”. Hitler presidente. Il “Terzo Reich”. Mobilitazione delle

masse, propaganda, politica razziale. Le leggi di Norimberga. H. Himmler, le SS e la Gestapo. J.

Goebbels e la propaganda. H. Goehring e i piani quadriennali. La “notte dei cristalli”. 2 LEZIONI.

Verso la Seconda guerra mondiale (Unità 7, paragrafo 1, pagg. 325-330). L’alleanza italo-

tedesca, la debolezza della Società delle Nazioni, il crescendo dell’aggressività nazista. Guerra

civile spagnola (cenni), “Asse” italo-tedesco, patto Antikomintern, “Anschluss” (annessione)

dell’Austria alla Germania, Patto di Monaco, annessione dei Sudeti alla Germania, invasione della

Boemia, conquista italiana dell’Albania, “Patto d’acciaio”. Patto Molotov-Ribbentrop, invasione

tedesca del corridoio di Danzica. 1 LEZIONE.

La prima parte della Seconda guerra mondiale (Unità 7, paragrafi 2-5, pagg. 330-344, non

integralmente). Guerra-lampo e spartizione della Polonia. L’URSS alla conquista degli Stati baltici.

Guerra russo-finlandese. Invasione tedesca di Danimarca e Norvegia. Attacco tedesco alla Francia.

Resa della Francia. L’Italia dalla “non-belligeranza” alla “guerra parallela”. La “Repubblica di

Vichy”. La “battaglia d’Inghilterra”. Gli insuccessi italiani in Nord-Africa. L’aggressione italiana

alla Grecia: il suo insuccesso e il soccorso tedesco. “Operazione Barbarossa” e sue direttrici.

Assedio di Leningrado e Battaglia di Mosca. L’attacco a Stalingrado. L’episodio di Pearl-Harbor: il

Giappone e gli USA in guerra. La guerra nel Pacifico e il suo andamento. 2 LEZIONI.

La «soluzione finale del problema ebraico» (Unità 7, paragrafo 7, pagg. 349-355). Lo sterminio

degli ebrei e la sua “specificità” storica. La “conferenza di Wannsee” e la “soluzione finale”. 1

LEZIONE

Il mutamento delle sorti della guerra e l’inizio della disfatta tedesca a El Alamein e

Stalingrado (Unità 7, paragrafo 8, pagg. 357-359). La svolta della guerra: battaglie delle Midway,

di El-Alamein e Stalingrado. L’allontanamento degli italo-tedeschi dal Nord-Africa. Lo sbarco

alleato in Sicilia.1 LEZIONE.

La caduta del fascismo in Italia e l’armistizio (Unità 7, paragrafo 9, pagg. 360-362). Il 25 luglio

1943 e la caduta del fascismo. Il governo Badoglio. Le ripercussioni dell’armistizio dell’8 settembre

1943. L’Italia terreno di scontro fra Alleati e tedeschi. La dissoluzione dell’esercito e delle

istituzioni. 1 LEZIONE.

La Resistenza e la Repubblica di Salò (Unità 7, paragrafo 10, pagg. 360-362). La guerra

partigiana. La nascita della Repubblica Sociale Italiana, o “Repubblica di Salò”. Gli eccidi

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nazifascisti e l’episodio delle “foibe”. Le fasi della risalita degli Alleati. La liberazione di Roma. Il

Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Resistenza e Risorgimento. Partecipazione di massa alla

Resistenza. Il “processo di Verona” contro G. Ciano e altri ex-gerarchi fascisti. La Liberazione (25

aprile 1945) e la fine della guerra. 2 LEZIONI.

Lo sbarco in Normandia, la fine della guerra in Europa, le bombe atomiche, la fine della

guerra in Giappone. Costi umani della guerra (Unità 7, paragrafi 12 e 13, pagg. 372-379, in

sintesi). 1 LEZIONE.

La Guerra fredda (Unità 8: paragrafo 1, pagg. 420-422; paragrafo 2, pagg. 425-428 + SINTESI

GENERALE DELLE VICENDE SUCCESSIVE). Le premesse: il “Patto atlantico” (agosto 1941).

Le conferenze di Teheran e Jalta. Nascita e organizzazione dell’ONU. Il processo di Norimberga. Il

Piano Marshall. La “cortina di ferro”. Le due Germanie. Il muro di Berlino. NATO e Patto di

Varsavia. Gli interventi sovietici nei Paesi dell’Europa orientale e in Afghanistan. Le crisi cubane.

Le guerre “per interposta persona” (Corea, Vietnam, ecc.). La competizione per la conquista dello

spazio. Caduta del muro di Berlino e implosione del blocco sovietico. 2 LEZIONI.

L’Italia del dopoguerra (Unità 10, paragrafo 2, pagg. 552-577). Gli anni della ricostruzione. I

primi governi dell’Italia liberata. I governi Degasperi. I partiti del dopoguerra. Il fenomeno del

“qualunquismo”. La “svolta di Salerno” del 1944 e il PCI al governo fino al giugno del 1947. Il

referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea Costituente (2 giugno 1946). I riflessi della

guerra fredda in Italia. Le elezioni del 18 aprile 1948 e il successo della DC sul Fronte Popolare. 2

LEZIONI.

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Recupero in itinere, ri-esposizione individualizzata dei contenuti disciplinari.

5. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: AA. VV, Storia e identità, Einaudi Scuola, Milano 2012, vol. 3, Il Novecento e oggi.

Sintesi scritte presentate e fornite dal docente.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Interrogazioni orali, interrogazioni scritte sui temi e le questioni trattati a lezione (con richiesta di

sintesi discorsive degli argomenti oggetto di verifica), simulazioni della terza prova dell'esame di

Stato (tipologia "B").

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra)

Docente: ZANINI DANIELE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

Profilo della classe

Ho iniziato l’attività didattica con questa classe nel corrente anno scolastico utilizzando un

linguaggio scientifico confacente all’indirizzo di studio ed una metodologia logico-matematica

impostata sull’analisi di dati sperimentali, cercando di guidare gli studenti verso una

consapevolezza critica nell’assimilazione ed interiorizzazione dei contenuti proposti.

L’attività scolastica è stata vissuta in maniera costruttiva grazie ad un lavoro svolto sulla reciproca

fiducia.

Molti alunni, pur avendo frequentato regolarmente le lezioni ed interagito con coerenza, non hanno

saputo acquisire sicurezza ed abilità logico-analitiche.

Solo alcuni hanno sviluppato le tematiche proposte con particolare vivacità e con contributi

costruttivi, mentre un gruppo ha mostrato serie difficoltà nell’apprendimento e nella

rielaborazione dei contenuti, forse a causa di incertezze metodologiche.

Complessivamente la classe ha raggiunto gli obiettivi didattici prefissati conseguendo una

preparazione sufficiente.

Si ricorda, inoltre, che alcuni studenti hanno partecipato ai progetti “Tandem di medicina” e

“Garda SIC”.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Obiettivi didattici della materia

In base alla programmazione di inizio anno scolastico sono stati fissati e in parte raggiunti i

seguenti obiettivi:

gli alunni, a seconda del profitto raggiunto, sono in grado di:

-usare il lessico specifico della materia

-comprendere i fenomeni mediante l’analisi

2.1 Conoscenze

Saperi essenziali raggiunti

Le proprietà dell’atomo di carbonio, l’isomeria, la chiralità, la forza dei legami nei composti

organici, gruppi funzionali, atomi elettrofili e nucleofili, nomenclatura. Gli idrocarburi, composti

aromatici, polimerizzazione, composti monofunzionali, polifunzionali ed eterociclici. Le

biomolecole (carboidrati - lipidi - proteine - acidi nucleici), metabolismo nella cellula delle

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biomolecole, la produzione di energia nelle cellule, la regolazione metabolica. La tecnologia delle

colture cellulari e del DNA ricombinante. Ingegneria genetica, biotecnologie agrarie e mediche.

La forma della terra, la dinamica interna del pianeta, il campo magnetico terrestre, la struttura

della crosta, l’espansione dei fondali oceanici, anomalie magnetiche, Wegener e la tettonica delle

placche.

2.2 Competenze e capacita

Competenze acquisite

gli alunni, a seconda del profitto raggiunto, sono in grado di:

-usare il lessico specifico della materia

-conoscere la terminologia scientifica richiesta

-comprendere i fenomeni mediante l’analisi

-esporre i contenuti secondo un ordine logico deduttivo

Capacità acquisite

In base al diverso impegno profuso durante l’anno scolastico gli alunni sono in grado di:

-analizzare gli argomenti trattati con sufficiente autonomia di giudizio

-sintetizzare e confrontare i fenomeni chimici tra loro

-cercare i collegamenti interdisciplinari

-riorganizzare e rielaborare i contenuti appresi

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

Programma svolto e tempi di svolgimento

L’attività didattica è stata svolta sia in classe che in laboratorio di scienze.

Nel primo trimestre sono state sviluppate le tematiche della chimica del carbonio, mentre nel

secondo pentamestre è stata approfondita la parte di biochimica e di tettonica. Le ore di lezione

utilizzate per lo studio dei fenomeni sono indicate a fianco dell’argomento.

La proprietà dei composti organici (7 ore)

cap. 22 - chimica e proprietà del carbonio, isomeria dei composti organici, forza dei legami, gruppi

funzionali, reattività dei doppi legami, atomi elettrofili e nucleofili, proprietà fisiche dei composti

nomenclatura

La classificazione dei composti organici (7 ore)

cap. 23 e cap. 0 - alcani, alcheni, alchini, cicloalcani, idrocarburi aromatici, reazioni di

polimerizzazione, addizione e condensazione, composti mono e polifunzionali, gli alogenuri

alchilici e arilici, alcoli, fenoli, tioalcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, acidi grassi, esteri,

saponi, ammine, composti eterociclici.

Le basi della biochimica (10 ore)

cap. 1 - biomolecole, carboidrati, lipidi, amminoacidi e proteine, struttura e attività delle proteine,

gli enzimi, nucleotidi e acidi nucleici.

Il metabolismo (13 ore)

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cap. 2 - trasformazioni chimiche, metabolismo carboidrati, glicolisi, metabolismo lipidi,

metabolismo amminoacidi, metabolismo terminale, Krebs, produzione di energia nelle cellule,

fosforilazione ossidativa, fotosintesi, regolazione delle attività metaboliche, glicemia.

Che cosa sono le biotecnologie (4 ore)

cap. 3 - tecnica delle colture cellulari, tecnologia del DNA ricombinante, analisi proteine,

ingegneria genetica e gli OGM, ruolo dell’RNA.

Le applicazioni delle biotecnologie(3 ore)

cap. 4 - biotecnologie mediche, diagnostica e trattamenti, biotecnologie agrarie,

micropropagazione, biotecnologie ambientali.

La tettonica delle placche (6 ore)

cap. T3 - struttura e dinamica interna della terra, flusso di calore ed energia interna, campo

magnetico terrestre e geodinamo, paleomagnetismo, struttura della crosta, isostasia, espansione dei

fondali oceanici, dorsali, fosse e faglie, anomalie magnetiche, Wegener, Tettonica delle placche,

orogenesi, terremoti e vulcanismo ai margini delle placche, ciclo di Wilson, moti convettivi e punti

caldi.

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Metodologie e tecniche d’insegnamento

La classe è stata abituata all’apprendimento dei contenuti mediante l’analisi sperimentale dei dati.

Sono state affrontate tematiche di una certa complessità scientifica senza trascurare i dovuti

collegamenti con i fenomeni della vita quotidiana e i collegamenti con le altre discipline.

All’interno di questo percorso è stato toccato in modo particolare il tema riguardante

l’alimentazione, ritenuto rilevante nella specificità della disciplina e nell’ottica della

interdisciplinarietà.

5. MATERIALI DIDATTICI

Strumenti

Il programma è stato svolto utilizzando principalmente i testi in dotazione e alcuni articoli tratti

dalla rivista “Le Scienze – Scientific American”.

Per l’approfondimento delle lezioni frontali ho cercato di analizzare tematiche specifiche che

richiedessero la risoluzione di problemi.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Tipologia delle prove scritte e orali

Le prove orali sono state effettuate in ordine non sistematico; solo nel secondo pentamestre ho dato

la possibilità alla classe di una interrogazione programmata.

Sono stati proposti test scritti come simulazione di terza prova al fine di abituare gli alunni a

risposte articolate, concise e complete per quanto riguarda l’analisi dei fenomeni.

La valutazione, comunicata subito dopo l’interrogazione, si è basata sulla capacità del candidato

di effettuare l’analisi, sulle abilità espositive e sulle conoscenze specifiche.

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31

Modalità di recupero e sostegno

Il recupero è stato eseguito in itinere e in orario curricolare, dando spazio sia alle richieste della

classe, sia alle esigenze dei singoli alunni.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: lingua e cultura latina

Docente: GECELE BARBARA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

Nel complesso gli studenti hanno seguito lo svolgersi delle lezioni con attenzione, ma con un

atteggiamento perlopiù passivo. L’attenzione non si è tradotta in un lavoro di riflessione e

approfondimento dei contenuti.

Il gruppo classe presenta una fisionomia eterogenea, quanto a motivazione allo studio,

partecipazione al dialogo educativo, capacità. Questo si è tradotto in risultati differenziati, quanto al

profilo della preparazione raggiunta.

Ci sono alcuni studenti che hanno seguito con interesse e partecipazione costante lo svolgersi delle

lezioni e che hanno conseguito risultati buoni. C’è poi un gruppo intermedio, il cui profitto generale

è discreto o sufficiente, in quanto si è dimostrato legato ad un apprendimento perlopiù meccanico

dei contenuti, senza un’organizzazione e rielaborazione degli stessi. Infine c’è un terzo gruppo, il

cui profitto generale è sufficiente, a causa di uno studio superficiale e discontinuo.

Gran parte degli alunni evidenzia difficoltà nel riconoscere la morfologia e strutture sintattiche

anche semplici della lingua latina. L’approccio alla disciplina è stato incentrato sulla storia

letteraria e sui testi degli autori (proposti talvolta anche in traduzione italiana), ritenendo che la

traduzione, accompagnata anche da note e commenti, non sia il fine preminente, ma rimanga

funzionale alla lettura, comprensione, apprezzamento dei testi.

Quanto all’impegno, la maggioranza degli allievi ha saputo assumersi le proprie responsabilità e ha

adempiuto agli obblighi connessi all’attività didattica.

Dal punto di vista della relazione con l’insegnante, il rapporto è stato caratterizzato da un

atteggiamento reciproco di disponibilità e collaborazione.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I

SEGUENTI OBIETTIVI

Lo studio della letteratura latina è stato impostato nella direzione di una contestualizzazione dei

fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e delle vicende biografiche di ogni

singolo autore affrontato.

Le conoscenze e competenze acquisite dalla classe riflettono la qualità degli stili di apprendimento

dei diversi alunni (cfr. punto precedente).

A vari livelli, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi:

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33

2.1 Conoscenze

- conoscenza dei contenuti della disciplina, intesa:

- come conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario latino;

- come conoscenza della dimensione storica e culturale in cui i testi si collocano;

- come conoscenza delle vicende biografiche e dell’opera complessiva degli autori.

2.2 Competenze e capacita

Gli alunni sono generalmente in grado di analizzare e interpretare i testi letterari, sapendo:

- Riconoscere le principali strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche

- Analizzare un testo di un autore, sapendo individuarne le principali caratteristiche

linguistiche, stilistiche, retoriche

- Contestualizzare un brano relativamente al contesto storico e culturale, alle vicende

biografiche e all’opera complessiva dell’autore.

- Porre in relazione fra loro i fondamentali fenomeni letterari e illustrarne i caratteri nello

sviluppo diacronico

- Individuare i diversi generi letterari, le tradizioni di modelli e di stile e i topoi

- Mettere in evidenza la ripresa di motivi e tematiche classiche in tempi successivi da altre

culture.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

LUCREZIO 9 ore

Dati biografici

Lucrezio e l’epicureismo (Caratteri generali dell’epicureismo)

Il poema di Lucrezio

La filosofia come medicina dell’anima

La struttura del De rerum natura

La scelta della poesia (No “I filosofi e la poesia”)

Le ragioni e le soluzioni di Lucrezio

I temi

Lo stile

Testi:

Inno a Venere (I, 1-43)

Elogio di Epicuro (I, 62-79)

Ripresa di motivi/ Richiami:

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- confronto con i versi 111-117 de La Ginestra di G. Leopardi.

Il sacrificio di Ifigenia (I, 80-101)

Il “Naufragio con spettatore” (De rerum natura, II, 1-19) (in italiano)

Il Taedium vitae ( III, 1053- 1075) (in italiano)

La natura “matrigna”: V, 195-234 (in italiano) (in fotocopia)

Ripresa di motivi/ Richiami:

- Confronto con Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di G. Leopardi.

“L’uomo primitivo” (in italiano)

“L’uomo primitivo verso la civiltà” (in italiano)

La peste di Atene (De rerum natura, VI, 1138-1286) (in italiano)

Si è proceduto ad un confronto tra Lucrezio e Leopardi quanto ai seguenti aspetti:

- la concezione materialistica, meccanicistica;

- la concezione della natura;

- l’irrisione dell’antropocentrismo;

- l’infelicità del genere umano in contrapposizione alla serenità degli animali.

L’ETA’ IMPERIALE

QUADRO GENERALE DELL’ETA’ DELLA DINASTIA GIULIO- CLAUDIA

1 ora

SENECA 10 ore

Dati biografici

La morte di Seneca nelle parole di Tacito (in italiano)

Filosofia e potere

La filosofia come medicina dell’anima

La fermezza del saggio

De clementia

Apokolokyntosis

Dialogi: caratteri generali; la diatriba cinico-stoica

De brevitate vitae: composizione; tema; la distinzione occupati/ sapientes; la concezione del tempo;

le metafore che utilizza l’autore quanto alla concezione del tempo; il diverso atteggiamento di

occupati e sapientes nei confronti di passato, presente, futuro.

Epistulae ad Lucilium: caratteri generali; l’itinerario verso la sapienza.

La produzione tragica: la scelta della poesia; la questione della destinazione e della composizione. Il

mondo impazzito. La passione distruttiva. Il filosofo e il tragediografo.

Lingua e stile.

Testi:

De brevitate vitae,1;

De brevitate vitae, 2, 1-2;

De brevitate vitae, 3; 8; 14; 15 (in italiano)

Epistulae ad Lucilium, I, 1, 1-3

Epistulae ad Lucilium, II, 16, 1;3 (in italiano)

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Epistulae ad Lucilium, 70 (in italiano), (in fotocopia)

Epistulae ad Lucilium: “Il medico dell’anima” (fino al 7) (in italiano)

De vita beata, 16 (in italiano)

De constantia sapientis, 4, 1-2; 5, 6-7 (in italiano)

Dal modulo: “Sguardi sulla società e sul potere imperiale”: L’intellettualità romana tra consenso e

dissenso; le contraddizioni di Seneca.

PETRONIO 5 ore

Dati biografici

Il ritratto e la morte di Petronio nelle parole di Tacito (in italiano)

Il Satyricon: il titolo; quanto ci è pervenuto; la trama; la commistione dei generi letterari; i temi; il

realismo comico; il plurilinguismo e il pluristilismo.

Testi:

Presentazione di Trimalchione (32, 1-4)

La cena di Trimalchione: passim (in italiano): 31; 33; 34; 35; 36; 49

La matrona di Efeso (in italiano)

Ripresa di motivi/ Richiami: Lettura di un brano tratto da Controcorrente, in cui Huysmans cita il

Satyricon.

LUCANO 2 ore

Dati biografici

La Pharsalia: anti- Eneide: il titolo; la struttura; la svolta nell’epos; i protagonisti; le scelte

stilistiche.

Bellum civile, VI, 668-706; 716-725; 750-771 (in italiano)

Dal modulo: “Sguardi sulla società e sul potere imperiale”:

FEDRO 1 ora

L’introduzione della favola a Roma

Dati biografici

I cinque libri di favole: il modello; la scelta del verso; il fine; la visione pessimistica. Il punto di

vista degli umili.

Testi:

La legge del più forte nella società degli animali (in italiano)

L’asino e il vecchio pastore (in italiano)

PERSIO 2 ore

Dati biografici; la formazione stoica

Le satire: modelli; temi ; la giustificazione della scelta del genere satirico; lo stile aspro.

Testi:

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Satira I, vv. 1-21; 41-43; 115-120 ( in italiano), (in fotocopia)

Satira III, 1-43 ( in italiano), (in fotocopia)

GIOVENALE 1 ora

Dati biografici

L’indignatio

Lo stile e la lingua

“Scene da una città infernale”

MARZIALE 1 ora

Dati biografici

La scelta dell’epigramma

Scheda: generi: l’epigramma greco e romano

La poetica

Il realismo

Il contenuto dei libri di epigrammi

Il fulmen in clausula (scheda)

Testi: (tutti in italiano)

“Vita da ricchi e vita da poveri nella Roma imperiale”

Una galleria di tipi umani: I, 24; III, 28, 55; IV, 36, 68; V, 9; Vi, 57; Vii, 41; VIII, 79; XII, 12.

CULTURA IN ETA’ FLAVIA 1 ora

Caratteri generali

QUINTILIANO 3 ore

Dati biografici

De causis corruptae eloquentiae: il dibattito sulla decadenza dell’oratoria in età imperiale

Institutio oratoria: la figura dell’oratore; l’invenzione della “pedagogia”; la storia della letteratura,

la lingua e lo stile.

Testi:

La formazione dell’oratore tra retorica e filosofia ( in italiano)

Uno sano spirito di emulazione ( in italiano)

La vita in classe è utile all’apprendimento

Il giudizio di Quintiliano su Seneca (paragrafi 125- 131) ( in italiano)

TACITO 5 ore

Dati biografici

La posizione di Tacito nei confronti del principato

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Dialogus de oratoribus: il problema dell’attribuzione; il contenuto

De vita et morbus Iulii Agricolae: il modello del funzionario imperiale; conciliare principato e

libertà

La Germania: trattato etnografico; lo scopo; l’opposizione tra le virtù dei barbari e la decadenza

morale di Roma

Historiae e Annales: progetto/realizzazione; intenti; struttura; la visione del principato; forme,

modelli, tendenze della scrittura storiografica

Lingua e stile

Il tacitismo

La lettura strumentale di Tacito con il nazismo

Testi:

Dall’Agricola: La rivincita della memoria: 3 (in italiano)

Il discorso di Calgaco ( in italiano)

Dal Dialogus de oratoribus: oratoria e libertà (in italiano)

Dalle Historiae: il proemio (in italiano)

L’impero, un beneficio per i sudditi (in italiano)

APULEIO 3 ore

Dati biografici

L’adesione al medio platonismo

Il De magia: l’occasione della scrittura; la distinzione tra due tipi di magia

Le Metamorfosi o L’asino d’oro: il titolo; i modelli; il genere letterario, la struttura; la doppia

chiave di lettura; la curiositas, un romanzo allegorico; lingua e stile. La favola di Amore e Psiche: il

parallelismo tra la vicenda di Psiche e quella di Lucio.

Testi:

Lucio si trasforma in asino (Met. III, 24-25) (in italiano)

La favola di Amore e Psiche: L’inizio (IV, 28-31); Psiche conosce l’identità del marito ( Met. V,

22-24) (in italiano)

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

METODO DI INSEGNAMENTO

Ho impostato lo studio della letteratura latina nella direzione dell’ attualizzazione dei classici,

mettendo in evidenza la ripresa di motivi, tematiche, topoi in tempi successivi da altre culture. Ho

cercato di stimolare riflessioni circa l’attualità, ovvero l’aggancio con la realtà, intesa come vissuto

personale e generale, in riferimento ai temi emersi dalla lettura dei classici.

MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

- Lezione frontale di tipo tradizionale, intesa alla trasmissione chiara e completa di nozioni

ben strutturate nel contesto dello sviluppo storico e delle periodizzazioni culturali.

- Lettura dei testi degli autori, finalizzata a costruire lo studio della letteratura sulla lettura

diretta e critica dei testi .

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- Approccio guidato ai testi, da parte dell’insegnante, per favorire l’acquisizione di un corretto

metodo di analisi ed interpretazione di un testo letterario da parte degli studenti.

I testi latini sono stati tradotti in classe dall’insegnante seguendo tale modalità: costruzione del

periodo, identificandone le principali strutture sintattiche, quindi procedendo nel riconoscimento di

particolari accorgimenti stilistici.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO

Non ho svolto precise attività di recupero, considerando- data l’impostazione storicistica- i

continui riferimenti ad argomenti precedenti, tanto in sede di spiegazione che nell’approccio ai testi

letterari una continua attività di ripasso, quindi di recupero.

5. MATERIALI DIDATTICI

- libro di testo in adozione;

- fotocopie e schede fornite dall’insegnante.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Sono state effettuate verifiche scritte e orali. Nel secondo periodo le verifiche scritte sono state

quesiti tipo terza prova. Una verifica orale è stata effettuata tramite prova scritta.

Sono stati oggetto di verifica sommativa orale:

- Commento di un testo già studiato

- Inquadramento di un testo all’interno della vicenda personale e dell’opera complessiva

dell’autore e al contesto culturale e storico

- Esposizione argomentata su contenuti del programma svolto

- Individuazione di motivi e tematiche classiche riprese in tempi successivi

Sono stati oggetto di verifica sommativa scritta:

- nel primo periodo: l’analisi di un testo (già studiato dagli alunni) o di un testo nuovo fornito

con traduzione italiana, da commentare tramite domande- guida;

- nel secondo periodo: quesiti tipo terza prova.

Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti aspetti:

- comprensione della consegna;

- modalità di restituzione: esposizione corretta dei contenuti pertinenti al quesito proposto in

forma logica ed ordinata;

- qualità dell’informazione: capacità di orientarsi all’interno di una tematica e di inquadrarne i

punti fondamentali;

- capacità di argomentazione e rielaborazione personale.

- capacità di trasferire le strutture ed i significati del latino in strutture e significati

corrispondenti italiani;

- costanza ed impegno nello studio domestico.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: lingua e letteratura italiana

Docente: GECELE BARBARA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

Nel complesso gli studenti hanno seguito lo svolgersi delle lezioni con attenzione, ma con un

atteggiamento perlopiù passivo. L’attenzione non si è tradotta in un lavoro di riflessione e

approfondimento dei contenuti.

Il gruppo classe presenta una fisionomia eterogenea, quanto a motivazione allo studio,

partecipazione al dialogo educativo, capacità. Questo si è tradotto in risultati differenziati, quanto al

profilo della preparazione raggiunta.

Ci sono alcuni studenti che hanno conseguito risultati buon o discreti, grazie alle competenze

maturate nel corso degli anni e ad un impegno costante nello studio. Per quanto riguarda la

maggioranza degli studenti il profitto è discreto o sufficiente, in quanto si è dimostrata legata ad un

apprendimento perlopiù meccanico dei contenuti, o a causa di uno studio superficiale e discontinuo.

In generale il gruppo classe ha evidenziato difficoltà nell’organizzazione ed elaborazione dei

contenuti proposti. Gran parte degli allievi si dimostra legata ad una preparazione per lo più

nozionistica e mnemonica, acquisita in modo semplice, senza elaborazioni personali.

Questo si traduce in una scarsa autonomia quanto alla competenza di analisi e commento di un testo

letterario, alla capacità di operare confronti, collegamenti e nella scarsa capacità di rispondere agli

spunti di riflessione e di approfondimento provenienti dalla lettura delle opere letterarie.

Un gruppo di allievi evidenzia difficoltà circa la competenza espressiva, non solo quanto a

proprietà, ricchezza e varietà lessicale, alla padronanza delle strutture linguistiche, ma anche

nell’organizzare correttamente un discorso coerente e coeso. Ciò emerge soprattutto nella

produzione scritta, specificatamente in riferimento alla Tipologia B dell’Esame di Stato. In tal senso

bisogna aggiungere che uno studio generalmente meccanico o superficiale non favorisce quel

bagaglio di conoscenze cui fare riferimento nel trovare i temi per svolgere l'argomentazione, che

quindi risulta estremamente superficiale.

Quanto all'impegno, la maggioranza degli allievi ha saputo assumersi le proprie responsabilità e ha

adempiuto agli obblighi connessi all'attività didattica.

Dal punto di vista della relazione con l’insegnante, il rapporto è stato caratterizzato da un

atteggiamento reciproco di disponibilità e collaborazione.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Lo studio della letteratura italiana è stato impostato nella direzione di una contestualizzazione dei

fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e delle vicende biografiche di ogni

singolo autore affrontato.

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Le conoscenze e competenze acquisite dalla classe riflettono la qualità degli stili di apprendimento

dei diversi alunni (cfr. punto precedente).

A vari livelli, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi didattici:

2.1 Conoscenze

Relativamente all’educazione letteraria

- conoscenza dei contenuti della disciplina, intesa:

- come conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario italiano;

- come conoscenza della dimensione storica e culturale in cui i testi si collocano;

- come conoscenza delle vicende biografiche e dell’opera complessiva degli autori.

Relativamente all’educazione linguistica

- Conoscenza della terminologia di uso tecnico specialistico, della retorica, della stilistica,

della teoria e dell’analisi letteraria.

2.2 Competenze e capacita

Relativamente all’educazione letteraria

Gli alunni sono generalmente in grado di analizzare e interpretare i testi letterari, sapendo:

- condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo

significato;

- analizzare la struttura di un testo poetico (sa parafrasarlo, sa individuarne lo schema

metrico, sa riconoscerne le principali figure retoriche e di costruzione);

- analizzare la struttura di un testo in prosa;

- contestualizzare i fenomeni letterari all’interno della loro dimensione storica e culturale,

delle vicende biografiche e dell’opera complessiva dell’autore;

- analizzare un testo letterario, individuando il genere letterario di riferimento e

riconoscendo gli elementi di continuità e d’innovazione - tematica e stilistica- promossi dai

singoli autori;

- porre in relazione fra loro i fondamentali fenomeni letterari e illustrarne i caratteri nello

sviluppo diacronico.

Relativamente all’educazione linguistica

- nella produzione orale:

- saper rispondere alle richieste in modo pertinente, senza digressioni e genericità;

- sapersi esprimere in forma grammaticalmente corretta, con una certa consapevolezza

dell’adeguato registro linguistico, acquisendo il linguaggio specifico della disciplina;

- potenziare le abilità espositive, ai fini di saper organizzare una comunicazione e saper

elaborare messaggi organici e coerenti;

- nella scrittura:

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produrre testi scritti di diversa tipologia (saggio breve, articolo di giornale, analisi del testo, testo

argomentativo) con rispetto delle consegne, con esposizione sufficientemente ordinata e con

registro linguistico sostanzialmente rispettato.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

CRITERI DI SELEZIONE DEL PROGRAMMA

Il programma è stato svolto secondo una scansione storica, in modo da avere, per gli alunni, una

visione generale dei diversi periodi storici, collocandovi contestualmente i diversi fenomeni

letterari, dando rilevanza agli autori maggiori ed ai concetti principali di storia letteraria.

CRITERI DI SCELTA DEI TEMI TRATTATI

Nella scelta dei temi e dei testi si sono tenuti presenti particolarmente questi aspetti:

- il ruolo del poeta e quindi dell’opera letteraria in senso diacronico nei diversi contesti

storico-culturali;

- l’opera letteraria come specchio della società;

- testi significativi sul piano delle poetiche (manifesti, testi programmatici ecc.).

IL PRIMO OTTOCENTO

G. LEOPARDI 17 ore

Biografia

Le “conversioni”

Il pensiero e la poetica: Il post-illuminismo: scienza e poesia; La teoria del piacere; il dolore come

strumento di conoscenza; La natura benigna; Il pessimismo storico; La natura matrigna; Il

pessimismo cosmico. Il pessimismo combattivo.

Le ragioni della poesia. La poetica del vago e dell’indefinito.

Opere:

- Dallo Zibaldone: «La teoria del piacere» (165-172; in fotocopia); «La poetica del vago e

dell’indeterminato»( 514-516; 1430-1431; 1744-1747;1789; 1798; 1927-1930;4293; 4426; in

fotocopia); “Natura e ragione”.

- I Canti: genesi, titolo, struttura; le partizioni interne; La lingua

Dai Canti: Ultimo canto di Saffo

L’infinito

La sera del dì di festa

Alla luna

A Silvia

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La quiete dopo la tempesta

Il sabato del villaggio

Canto notturna di un pastore errante dell’Asia

A se stesso

La ginestra o il fiore del deserto

- Le Operette morali: genesi e struttura; Poesia e filosofia; “Spogliarsi degli errori”.

Dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese

Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare

Dialogo di un Venditore d’almanacchi e di un Passeggere

L’ETA’ POSTUNITARIA

Il quadro di riferimento 1 ora

L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento: i fattori di unificazione; Scolarizzazione; Come cambia

la funzione della letteratura. Il dibattito introno alla lingua nell’Italia unita: le proposte manzoniane.

La cultura del Positivismo: Il pensiero “positivo”; L’evoluzionismo di C. Darwin.

IL ROMANZO EUROPEO

Il romanzo, genere guida dell’Ottocento: centralità del romanzo.

Il romanzo in Francia: Il feuilleton;dal romanzo storico al romanzo realista; dal romanzo realista al

romanzo naturalista.

FLAUBERT 1 ora

Dati biografici

Verso la narrazione impassibile

Madame Bovary: Un “libro sul nulla”; il bovarismo. Lettura integrale del romanzo.

La Scapigliatura 2 ore

Che cos’è. Caratteri generali del movimento. La crisi dell’artista. La produzione letteraria. Il rifiuto

della tradizione. Scheda di approfondimento: La boheme.

E. PRAGA, Preludio

IL NATURALISMO FRANCESE: 2 ore

La nascita del Naturalismo; Il romanzo naturalista.

E. Zola: Da Il romanzo sperimentale Prefazione (in fotocopia).

LA LINEA VERISTA IN ITALIA: 1 ora

Naturalismo e Verismo in Italia. Luigi Capuana e la poetica del Verismo; la posizione teorica.

G. VERGA 10 ore

Biografia

Il pensiero e la poetica

I romanzi preveristi: caratteristiche generali

Scheda di approfondimento: La prefazione di Eva.

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L’approdo al verismo

Poetica e tecnica narrativa del Verga verista (Gli esiti della narrativa verghiana)

Pessimismo e anti-progressismo: il tema dei “vinti”

Vita dei campi

Il ciclo dei vinti

I Malavoglia: La vicenda e i personaggi; Arcaicità e mutamento; La prospettiva anti-idillica; Le

tecniche narrative e stilistiche.

Le Novelle rusticane

Il Mastro don Gesualdo: Temi, personaggi e stile; Ascesa e declino di un personaggio; Un romanzo

di silenzi.

Dalla Prefazione a L’amante di Gramigna: «Impersonalità e regressione»

Passi inerenti la tecnica narrativa tratti da: lettera a Capuana del 25 febbraio 1881; Lettera a F.

Cameroni del 27 febbraio 1881; lettera a F. Torraca del 12 maggio 1881.

Da Vita dei Campi: Fantasticheria ( in fotocopia)

Rosso Malpelo

La Lupa

Da I Malavoglia: Prefazione: I «vinti» e «La fiumana del progresso»; «La famiglia Malavoglia»;

«L’addio »

Dalle Novelle rusticane: La roba

C . BAUDELAIRE 2 ore

Dati biografici

I Fiori del male: La struttura e il titolo; Ideale e reale.

Da Lo Spleen di Parigi: Perdita d’aureola

Da I Fiori del male: L’albatro

Corrispondenze

IL DECADENTISMO

Il quadro di riferimento 3 ore

Contesto storico- culturale. Decadentismo e modernità. L’artista e le sue “maschere”. L’origine del

termine. La poetica: l’Estetismo; J. K. Huysmans, padre dell’Estetismo; Controcorrente. La poesia:

Il ruolo del poeta e il linguaggio poetico; Il Parnasse; il Simbolismo.

P. VERLAINE, Languore

G. D’ANNUNZIO 10 ore

Biografia

Il pensiero e la poetica.

Il romanzo dannunziano: il binomio arte-vita; la sconfitta del superuomo.

Il piacere: trama e struttura; temi e motivi.

Il trionfo della morte: genesi e trama.

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44

I romanzi del superuomo: D’Annunzio e Nietzsche; Il superuomo e l’esteta;Le vergini delle rocce

Le Laudi: Il progetto; Maia; Alcyone: il tempo ciclico del mito e dell’estate; la struttura; la

metamorfosi; il panismo; la “morte del mito”; lingua e stile.

Da Il Piacere: «L’attesa»

«Ritratto di Andrea Sperelli»

Da Le vergini delle rocce: «Il programma del superuomo»

Da Alcyone: La pioggia nel pineto

La sera fiesolana

Stabat nuda aestas

G.PASCOLI 8

ore

Biografia

La visione del mondo: La crisi della matrice positivistica; I simboli; il “nido”; la “poetica delle

cose”.

Il pensiero e la poetica

Scheda di approfondimento: Il metodo dei tre tavoli.

La rivoluzione stilistica e linguistica di Pascoli.

Lettura critica: Il linguaggio di Pascoli.

Lettura critica: G. BARBERI SQUAROTTI, Il mito del «nido».

Il Fanciullino

Le raccolte poetiche: Myricae;I Poemetti: il «romanzo georgico»; I Canti di Castelvecchio

Da Il fanciullino: I; passim ( III; IV; V; VIII; X; XI; XIII; in fotocopia)

Da Myricae: Novembre

Temporale

Il lampo

Il tuono

L’assiuolo

X Agosto

Dai Poemetti: Digitale purpurea

L’aquilone

Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno

Nebbia

La mia sera

IL PRIMO NOVECENTO

Il quadro di riferimento 1 ora

L’età dell’ansia. L’ideologia: la crisi del Positivismo: la relatività e la psicoanalisi; L’attivismo,

elemento di modernità.

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45

LE AVANGUARDIE STORICHE 4 ore

Senso e origine del termine.

Il futurismo

F.T. MARINETTI, Manifesto del Futurismo

Manifesto tecnico della letteratura futurista

PALAZZESCHI, Chi sono

E lasciatemi divertire

Scheda di approfondimento: Il poeta come clown.

IL Crepuscolarismo

CORAZZINI, Desolazione del povero poeta sentimentale

G. GOZZANO, TotòMerumeni

I. SVEVO 4

ore

Biografia

Scheda di approfondimento: Trieste, periferica e privilegiata.

Il pensiero e la poetica: Influenze culturali e modelli; l’inetto; il narrare di Svevo.

Scheda di approfondimento: Una strana coppia.

Una vita: trama; il tema autobiografico; verso il romanzo d’analisi.

Senilità: il titolo; la trama; i personaggi; il punto di vista e lo stile.

Scheda di approfondimento: Gioventù, vecchiaia e fine del secolo.

La coscienza di Zeno: Il nuovo impianto narrativo; Il trattamento del tempo; L’argomento; Il nome

del protagonista. Modernità della Coscienza. Il tema della malattia.

Scheda di approfondimento: Zeno straniero alla vita.

Scheda di approfondimento: Svevo: La malattia come disagio spirituale.

Da Una vita: «Il gabbiano »

Da La coscienza di Zeno: «La Prefazione»; «Il finale».

L. PIRANDELLO 7 ore

Biografia

Il pensiero e la poetica: la crisi del Positivismo; il ruolo dell’arte nella civiltà delle macchine, La

“rivoluzione copernicana” e la crisi d’identità dell’uomo moderno. La trappola della vita sociale.

Scheda di approfondimento: Pirandello, Binet e la scomposizione dell’io

L’«umorismo»

Novelle per un anno: caratteri generali. Il progetto e la rinuncia alla cornice; La “commedia

umana”; vedersi vivere; tra ganci e trappole; il rovesciamento umoristico.

I romanzi: caratteri generali. Aspetti innovativi dei romanzi pirandelliani.

Il fu Mattia Pascal: il titolo; una circolare disarmonia; il protagonista e i temi; il doppio e la

scomposizione umoristica; persona/personaggio.

Scheda di approfondimento: L’importanza del nome.

Uno, nessuno e centomila: la trama; i temi.

Così è (se vi pare): dalla novella alla commedia: la scena finale.

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Da L’umorismo: «Il sentimento del contrario»; «La vita come flusso continuo» (V, VI).

Da Novelle per un anno: La carriola

Ciàula scopre la luna

Il treno ha fischiato

La sigora Frola e il signor Ponza, suo genero

Da Il fu Mattia Pascal: «Lo strappo nel cielo di carta»

Da Uno, nessuno e centomila: «Non conclude»

Rappresentazione teatrale: L’uomo la bestia e la virtù

E. MONTALE 9 ore

Biografia

Il pensiero e la poetica: il male di vivere; la possibilità del varco; la poetica degli oggetti.

Significato e sviluppi della poesia monta liana.

Ossi di seppia: Il titolo e il motivo dell’aridità; I temi; La condizione di «disarmonia» con il mondo

esterno; Il «varco»; Lo stile.

Occasioni: la genesi e il titolo; Temi, significati, stile della raccolta; il “correlativo oggettivo”; la

figura del visiting angel.

La bufera e altro: la genesi, il titolo, la struttura; Da Clizia a Volpe.

Satura: il titolo; uno stile basso-comico

Da Ossi di seppia: I limoni

Non chiederci la parola

Meriggiare pallido e assorto

Spesso il male di vivere ho incontrato

Da le Occasioni: Ti libero la fronte dai ghiaccioli

La casa dei doganieri

Da La bufera e altro: Il gallo cedrone

L’anguilla

Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio

- Lettura di A. TABUCCHI, Sostiene Pereira. La scelta di tale romanzo è stata motivata dal fatto

che poteva prestarsi ad un collegamento quanto al rapporto tra intellettuale e potere affrontato nel

programma di letteratura latina e, in generale, ad una riflessione circa il ruolo dell’intellettuale nella

società.

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

METODO DI INSEGNAMENTO

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Ho impostato lo studio della letteratura italiana nella direzione di una storicizzazione dei

contenuti trasmessi. Momento cardine del lavoro, tanto in sede di spiegazione, quanto in

sede di verifica, è stato costituito dall’approccio al testo, avendo dato comunque spazio a

momenti di inquadramento generale e di raccordo, necessari quando si è trattato di

caratterizzare il profilo di fenomeni estesi e di individuare il carattere prevalente di vasti periodi.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

- Lezione frontale di tipo tradizionale, intesa alla trasmissione chiara e completa di nozioni

ben strutturate nel contesto dello sviluppo storico e delle periodizzazioni culturali.

- Lettura dei testi degli autori, finalizzata a costruire lo studio della letteratura sulla lettura

diretta e critica dei testi .

- Approccio guidato ai testi (la cui lettura è stata sempre effettuata in classe), da parte

dell’insegnante, per favorire l’acquisizione di un corretto metodo di analisi ed interpretazione di un

testo letterario da parte degli studenti.

- Si è cercato di arricchire il dialogo educativo facendo riferimenti alle conoscenze apprese in

Filosofia, Storia, Storia dell’Arte e in Letteratura inglese, stimolando collegamenti interdisciplinari.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO

Quanto all’educazione letteraria non ho svolto precise attività di recupero, considerando- data

l’impostazione storicistica- i continui riferimenti ad argomenti precedenti, tanto in sede di

spiegazione che nell’approccio ai testi letterari una continua attività di ripasso, quindi di recupero.

Ho effettuato delle ore di recupero in classe per quanto concerne la scrittura (per la precisione

quanto alla tipologia B dell’Esame di Stato).

5. MATERIALI DIDATTICI

- libro di testo in adozione;

- fotocopie e schede fornite dall’insegnante;

- presentazioni in Power Point;

- sussidi audiovisivi.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifica sommativa scritta:

Sono state svolte due prove scritte nel primo periodo e tre nel secondo, soprattutto in preparazione

delle tipologie A e B dell’Esame di Stato.

Verifica sommativa orale:

Sono state oggetto di verifica orale: interrogazioni; prove strutturate e semistrutturate in ciascun

quadrimestre.

Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti aspetti:

- comprensione della consegna;

- modalità di restituzione: esposizione corretta dei contenuti pertinenti al quesito proposto in

forma logica ed ordinata, corredata da pertinenti riscontri nei brani letti;

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- qualità dell’informazione: capacità di orientarsi all’interno di una tematica e di inquadrarne i

punti fondamentali; capacità di sintesi e di elaborazione critica;

- coerenza e coesione;

- padronanza della lingua;

- costanza ed impegno nello studio domestico.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: inglese

Docente: MONSUTTI GIULIANA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

La classe ha avuto modo di lavorare con la sottoscritta nel corso di quest’annoscolastico, dopo aver

cambiato altri due insegnanti di inglese nel corso del quinquennio.

L’atmosfera di lavoro in classe è stata sempre serena. Gli alunni si sono sempre mostrati rispettosi e

nel complesso hanno seguito le lezioni con un certo interesse, tranne qualche sporadico caso di

distrazione o disattenzione. La partecipazione però non è mai stata del tutto attiva o propositiva,

con gli studenti impegnati soprattutto a prendere appunti e poco inclini ad intervenire in modo

positivo e costruttivo.

In generale, la classe ha dimostrato risultati migliori nell’esposizione orale, dove la maggioranza,

pur con qualche errore, riesce ad esprimersi con più sicurezza. Comunque, mediamente, gli studenti

hanno acquisito un’accettabile capacità comunicativa, anche se qualche carenza permane quando

devono esprimere le proprie opinioni o operare dei confronti o dei collegamenti anche a livello

interdisciplinare. Nella produzione scritta, molti alunni si esprimono con errori di forma che spesso

rivelano incertezze e/o lacune morfosintattiche.

A causa di lacune nella preparazione di base, un gruppo di alunni ha talora faticato a seguire in

maniera proficua. Inoltre non si è registrata da subito per alcuni la volontà di mettersi veramente in

gioco per un recupero degli aspetti deficitari, come si può notare osservando i risultati del primo

trimestre, forse perché qualche alunno ha creduto di poter recuperare la situazione in extremis,

oppure ha mostrato una certa indolenza o incapacità nel portare avanti i buoni propositi o nel

migliorare.

La docente ha sempre riscontrato un atteggiamento positivo verso la materia da parte di tutti gli

alunni, e in particolare un certo interesse hanno sempre dimostrato quegli studenti che pur non

distinguendosi per meriti particolari, hanno ottenuto risultati nella media.

La docente ritiene di segnalare un gruppetto di allievi che ha mantenuto nel corso dell’anno un

atteggiamento maturo, e che ha saputo cogliere i suggerimenti per uno sviluppo delle proprie

potenzialità, non stancandosi di portare avanti con serietà quanto proposto nel corso dell’attività

didattica, rafforzando le proprie competenze.

Tali alunni, dei quali si è apprezzato il processo di maturazione, hanno tuttavia spesso mantenuto un

atteggiamento riservato, non aprendosi alla condivisione con l’intera classe delle proprie fruttuose

riflessioni e rielaborazioni dei contenuti della materia. La classe ha così mancato quell’esperienza di

condivisione e confronto con il gruppo che costituisce una tappa importante nel percorso formativo

dei nostri ragazzi.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I

SEGUENTI OBIETTIVI

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50

Il quadro sopra descritto rende chiaro che il grado di preparazione degli studenti sarà

necessariamente disomogeneo. Per quanto riguarda il bagaglio lessicale/sintattico i livelli si

presentano variegati: alcuni alunni mostrano un buon controllo del mezzo linguistico ed

evidenziano la capacità di articolare il proprio pensiero in maniera più complessa. Altri alunni,

invece, si muovono ancora prettamente con strutture semplici e talora faticano, anche in tale

contesto, a mantenersi corretti.

Da un punto di vista di rielaborazione critica si sottolinea una medesima disomogeneità: solo un

gruppo di allievi dimostra di aver realmente acquisito tale competenza. Gli alunni più fragili

tendono ad arrestarsi ad una lettura superficiale.

Una conoscenza dei contenuti essenziali, prettamente “scolastica”, abbraccia invece la quasi totalità

degli alunni: gli studenti hanno seguito le lezioni e mostrano una certa familiarità con autori e testi

(ovviamente con livelli di approfondimento diverso, determinati spesso dalle proprie competenze

linguistiche e come si è già sottolineato, da un diverso grado di applicazione).

Data l’eterogeneità del gruppo, gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi fissati a livelli assai

diversificati.

In relazione alla padronanza linguistica acquisita nel corso del quinquennio e al grado di

assimilazione dei contenuti, in generale gli studenti sanno comprendere, analizzare e rielaborare,

oralmente e per iscritto, testi di opere in prosa o in poesia, operando anche le debite

contestualizzazioni. Le performances di alcuni allievi permangono tuttavia al di sotto della soglia

della sufficienza.

2.1 Conoscenze

Studio cronologico e/o tematico degli aspetti socio-culturali del periodo che va dall’800 alla

prima parte del ‘900 nel mondo anglosassone, con attenzione alle relative problematiche e alle

aree di raccordo interdisciplinare attraverso lo studio di autori significativi, rappresentativi di

un’epoca in relazione a generi letterari diversi e al contesto socio-culturale.

2.2 Competenze e capacita

In relazione al grado di padronanza linguistica individualmente acquisita, gli studenti hanno

consolidato le seguenti competenze e capacità:

Riconoscere le caratteristiche strutturali e stilistiche dei movimenti letterari tra ‘800 e

primo ‘900

Riconoscere i generi letterari e coglierne la specificità di linguaggio

Comprendere, analizzare ed interpretare autonomamente testi letterari appartenenti a

generi ed epoche diverse

Comprendere ed interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto

socio-culturale, nella specificità del genere di appartenenza, in un’ottica comparativa con

analoghe esperienze di lettura su testi italiani

Riassumere oralmente un testo letterario nelle linee essenziali, facendo uso di connettori

Riferire i contenuti oggetto di studio rielaborandoli e sapendo fornire opinioni personali e

letture critiche in merito

Produrre testi scritti di vario argomento (prevalentemente letterario) con chiarezza logica e

precisione lessicale nonché correttezza grammaticale

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51

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

Il monitoraggio dell’andamento dell’attività, il monte ore già ridotto rispetto alle quinte degli anni

precedenti, le attività extra che hanno impegnato studenti e docente sottraendo preziose ore

curricolari in classe, le difficoltà mostrate da un gruppo di alunni, la necessità di soffermarsi su

specifiche problematiche nell’espressione scritta (quali ad esempio la messa a fuoco dei quesiti,

l’uso dei connettivi o specifiche tipologie di errore) nonché una personale scelta didattica che

predilige l’approfondimento dei contenuti alla vastità dello scibile affrontato, hanno portato a tagli

sui contenuti stabiliti in sede di programmazione iniziale o su quanto sarebbe stato gradito poter

compiere.

Facendo riferimento al testo in adozione Millenium (di Arturo Cattaneo e Donatella De Flaviis, C.

Signorelli Scuola Editore) sono stati affrontati in maniera specifica gli argomenti di seguito indicati:

N. ORE

CONTENUTI

6

THE VICTORIAN AGE (KEY CONCEPTS)

An age of industry and reforms

The Chartist Movement and the Reform Bills

Free trade and the Great Exhibition

Industry and science

The poor: urban slums

Social reforms

The new political parties

The British Empire

The Irish Question

European policy

Colonial Policy

The Celebration of the Empire

The “Victorian Compromise”

The Victorian Compromise

Respectability

Evolutionism

VICTORIAN LITERATURE

The early Victorian novel

The leading genre

The Writers’ compromise

Novels of Romantic Love

Technical features of the early Victorian Novel

The Late Victorian Novel

A general realistic trend

Aestheticism

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7

Charles Dickens (1812-1870)

Life and early works

Themes of Dickens’s novels

Settings of his novels

Characters and plots

Dickens’s style

The novelist’s reputation

Olivet Twist (1837-38) - Dickens’s melodrama

(extract from chapter 2) “Oliver Is Taken to the Workhouse”

Hard Times (1854)

(solo il secondo brano, Coketown, con la descrizione de The Industrial City, figura a p37

6

Oscar Wilde (1854-1900)

Early Life

First works and literary success

The final years

The Picture of Dorian Gray (1891)

The Aesthetic Doctrine

Dorian Gray as a mystery story

The novel’s moral purpose

The Picture of Dorian Gray

Life as the Greatest of the Arts (extract from chapter 11)

Decadent Art and Aestheticism

VICTORIAN DRAMA

Drama in the Victorian Age

Modern Drama

The new “Comedy of Manners”

A teatro:

An Ideal Husband– a literary adaptation from O. Wilde’s play (Palketto Stage)

(in classe, attività di preparazione e di approfondimento su dispensa – script, plot and themes - sull’opera vista a teatro)

5

Victorian Poetry

Early Victorian poetry: late Romantic tendencies

The Dramatic Monologue, anche scheda a p 22

Poetry of sensual dreaming

Pre-Raphaelite Brotherhood

The Aesthetic Movement

Alfred Tennyson (1809-1892)

Early Life and Works

A public figure

Tennyson’s poetry

Revising the past: Tennyson’s Ulysses

Tennyson’s mild pessimism and sensuality

Ulysses – 1833 (from Poems, 1842)

The Myth of Ulysses

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53

2

THE MODERN AGE (KEY CONCEPTS)

The Edwardian Age

The Georgian Age

The USA: the beginning of imperialism

Industry and immigration

The First World War

British efforts in the war

The Twenties and the Thirties

The vote for women

The rise of the Labour Party

Labour and social movements in the USA

New living conditions and the new family

The Jazz Age

Technological development

The Wall Street Crash and the Great Depression

The New Deal

The Second World War

Edward VIII and George VI

Towards World War II

World War II: from near defeat to victory

The Yalta Conference and the end ot World War II

4

Su fotocopie fornite dall’insegnante:

Theme : War

World War I: the most disastrous war ever fought

Awareness of a powerful warfare industry

Reaction to the old patriotic ideals

The War Poets:

Wilfred Owen (1893-1918) – Dulce et Decorum Est (Collected Poems, posthumous, 1920)

3

The Modernism Revolution

Changing Ideals

Science and Philosophy

The Impact of Psychoanalysis

Modernism

First-generation Modernists

Modernist Mythology

Second-generation Modernists

Modern Poetry

Glimpses of Modernism

Imagism and Vorticism

The Celtic Revival

Poetry including myth

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54

7

Thomas Stearns Eliot (1888-1965)

American upbringing and studies in Europe

The meeting with Ezra Pound and the difficult years

From nihilism to faith

Eliot’s last plays

The critic

The Waste Land (1922)

The central Modernist Work

Cultural and Spiritual Sterility

The mythical structure of the poem

Eliot’s method

Su fotocopie fornite dall’insegnante:

The Love Song of Alfred J.Prufrock (1920)

2

The Modern Novel

The Modernist revolution

The first generation of Modernists

The Anti-utopian novel

The stream of consciousness p144

Cenno a Sterne, autore del Settecento, precursore del Modern Novel con Tristam Shandy

7

James Joyce (1882-1941)

Early life in Dublin

A life of self-imposed exile

Joyce and Ireland: a complex relationship

The journey of Joyce’s narrative

Dubliners (1914)

Circumstances of publication

A portrait of Dublin life

Realism and Symbolism in Dubliners

The Dead (1907)

Extracts:

“I think he died for me”, she answered (extract from The Dead)

“The living and the dead” (extract from The Dead)

Ulysses (1922)

Circumstances of publication

The epic method

Joyce’s stream of consciousness technique

The story

Extract: Yes I said Yes I will Yes

Ulysses as a modern hero

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55

5

Virginia Woolf (1882-1941)

Intellectual background

Early signs of mental instability

The move to Bloomsbury

Last years

A leading Modernist

Woolf’s use of time

Feminist writing and critical works

Mrs Dalloway (1925)

A revolution in plot and style

To the Lighthouse (1927)

An extremely complex novel

The story

Brano su fotocopia fornita dall’insegnante

CLIL INGLESE/ STORIA DELL’ARTE

E’ stata scelta la disciplina di Disegno e Storia dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché,

rispetto ad altre, permette un più agevole collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari

difficoltà nei contenuti di apprendimento e, pur possedendo una propria terminologia specifica,

permette un utilizzo più ampio dei vocaboli appresi.

L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate dai

singoli docenti coinvolti e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Gli allievi, su indicazione

degli insegnanti, singolarmente o a coppie, hanno ricercato ed elaborato materiali, iconografici e

scritti, che hanno fornito il supporto per la fase di conversazione orale sviluppata successivamente

in classe. Inoltre, è stata svolta un’unità didattica sul Surrealismo in inglese, con autori ed opere

indicati dalle insegnanti. Gli argomenti selezionati sono quindi stati oggetto di prova di verifica

congiunta Storia dell’Arte-Inglese a conclusione del percorso.

PRECISAZIONE: nel computo delle ore riportate non sono state considerate quelle dedicate alle

prove di verifica e a momenti di ripasso e/o approfondimento,

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Si sono impiegate le seguenti metodologie:

- Lezione frontale (attraverso l’impiego della LIM, per ridurre le difficoltà che molti alunni

incontravano nel seguire la lezione in lingua inglese)

- Lezione dialogata

- Pair works (per taluni lavori di textual analysis)

Le lezioni si sono svolte sempre in lingua inglese cercando di stimolare gli studenti ad un uso

costante di L2.

L’approccio al linguaggio letterario attraverso lo studio di testi significativi si è tendenzialmente

sviluppato a partire da una contestualizzazione dello stesso all’interno del quadro socio culturale e

dell’opera dell’artista considerato.

La conoscenza dei testi è proceduta attraverso un task-based approach, che ha fatto delle attività di

Pre-/While-/Post reading lo strumento cardine nell’avvicinamento dei testi più complessi.

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56

Il supporto dei casi in particolare difficoltà è avvenuto tramite la proposta di esercizi di supporto per

la ripresa di aspetti grammaticali e correzione individualizzata dei compiti assegnati per casa e/o in

classe (purtroppo svolti con ben poca assiduità). La docente ha anche proceduto spesso al richiamo

degli aspetti grammaticali e lessicali che dalla correzione dei test emergevano come particolarmente

problematici all’interno della classe, invitando gli alunni ad una revisione in merito.

Si è anche coinvolta la classe nella partecipazione ad un spettacolo teatrale in lingua inglese (An

Ideal Husband), preparando adeguatamente la classe con attività prima e dopo lo spettacolo.

5. MATERIALI DIDATTICI

Si sono utilizzati i seguenti materiali:

Textbook Millennium (vol. 2)

On-line Audio/visual material

LIM

Worksheets

Dispense e fotocopie

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove scritte

Le prove scritte hanno incluso analisi del testo con quesiti guidati; Reading Comprehension; quesiti

aperti sui contenuti oggetto di studio (Tipologia B della terza prova d’Esame)

Prove orali

Le prove orali si sono svolte in forma di conversazione sui temi trattati contemplando momenti in

cui l’alunno potesse esporre l’argomento con più ampio respiro, ad altri in cui veniva invece

incalzato da domande specifiche. Si è sempre cercato di stimolare gli studenti a comparazioni e

collegamenti tra i vari argomenti trattati nonché all’espressione di interpretazioni personali dei testi

affrontati.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

Nulla da segnalare.

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57

Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: fisica

Docente: ORLANDI MICHELA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

La classe VB è composta di 22 alunni, tutti appartenenti alla ex quarta B dell’a.s. 2013 –2014 e chi

scrive ha insegnato fisica in questa classe in quarta e in quinta.

Durante le lezioni una buona parte della classe ha partecipato con attenzione, tuttavia alcuni allievi

non hanno saputo avvantaggiarsi delle proposte didattiche: distratti, poco coinvolti perché non

motivati, talvolta hanno recato disturbo alle lezioni. Solo per pochi allievi la partecipazione è

sempre stata attiva e costruttiva.

L’impegno personale, e di conseguenza i risultati raggiunti risultano diversificati.

La maggior parte della classe ha raggiunto risultati appena sufficienti applicandosi con metodo

mnemonico, studio e impegno superficiali talvolta mirati alle singole verifiche. La loro

preparazione è per lo più nozionistica, acquisita in modo semplice senza elaborazioni personali.

Alcuni si sono impegnati a scuola e a casa in modo abbastanza serio e costante durante l’intero

arco dell’ultimo biennio e hanno raggiunto gli obiettivi propri della disciplina.

Un gruppo esiguo di allievi , ha evidenziato un impegno scolastico e domestico discontinuo,

inadeguato e molto superficiale. Ciò ha limitato il successo scolastico di tali studenti, spesso

concentrati a risolvere momenti critici e puntuali di verifica ma non determinati a tessere la loro

preparazione in modo approfondito e coerente. Questo si traduce in una scarsa autonomia quanto

alla competenza di analisi, descrizione e argomentazione di fenomeni fisici e nella scarsa capacità

di operare confronti e collegamenti interdisciplinari. Il loro profilo di conoscenze e competenze

denota insicurezze e lacune, in particolare nel passaggio necessario dalla conoscenza teorica

all’applicazione. I loro risultati sono globalmente insufficienti.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Nell’insieme la classe ha saputo acquisire in maniera non sempre soddisfacente gli obiettivi di

seguito indicati, anche se con risultati individuali diversi.

Conoscenze

Il magnetismo, l'induzione elettromagnetica,le equazioni di Maxwell, le onde elettromagnetiche (lo

spettro, le proprietà, la dualità della natura della luce), relatività:relatività galileiana,relatività

ristretta e alcuni elementi della relatività generale,la crisi della fisica classica:( Planck , Millikan,

l'effetto fotoelettrico), alcuni elementi di meccanica quantistica, la dualità onda-corpuscolo.

Competenze e capacità

Saper riconoscere il fenomeno, individuare le leggi e i principi che lo governano e saper risolvere

problemi.

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Analizzare i concetti fondamentali e leggi e le teorie che li regolano sapendoli contestualizzare

storicamente.

Osservare un fenomeno, misurare e analizzare le grandezze coinvolte, formulare ipotesi e proporre

modelli o analogie.

Applicare i principi le leggi i teoremi in relazione alle conoscenze acquisite. risolvere problemi con

un formalismo e tecniche di calcolo adeguati.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

MAGNETISMO (12 ore)

Introduzione al campo magnetico

Linee di campo magnetico, campo magnetico uniforme, campo magnetico generato da un

filo percorso da corrente

Ampère e attrazione tra fili percorsi da corrente

L'induzione magnetica: forza di un magnete su un filo percorso da corrente

La legge di Biot -Savart (con dimostrazione)

Campo magnetico di una spira e di un solenoide

L’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente (il motore elettrico)

Forza di Lorentz

Moto di una carica elettrica in un campo magnetico uniforme

Il selettore di velocità

Spettrografo di massa

Teorema di Gauss per il magnetismo e della circuitazione di Ampère

magnetismo nella materia (sostanze ferromagnetiche, paramagnetiche e diamagnetiche e

loro comportamento in presenza di campo magnetico esterno)

Il ciclo di isteresi magnetica

ELETTROMAGNETISMO (15 ore)

Esperimenti di Faraday e corrente indotte

IIl ruolo del flusso del campo magnetico

Legge di Faraday-Neumann e legge di Lenz (con dimostrazione)

L'autoinduzione

La mutua induzione

L’induttanza di un solenoide

L'alternatore

Gli elementi circuitali fondamentali in corrente alternata (circuito ohmico, induttivo e

capacitivo)

I circuiti in corrente alternata (formula dell’impedenza e condizione di risonanza)

Il trasformatore

Il ciclotrone

EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE (5 ore)

Il campo elettrico indotto

Il termine mancante

Le equazioni di maxwell e il campo elettromagnetico

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Le onde elettromagnetiche e la velocità della luce

Le onde elettromagnetiche piane (profilo spaziale dell’onda)

La polarizzazione della luce (senza legge di Malus)

Lo spettro elettromagnetico (cenni non approfondito come sul libro)

RELATIVITA’ CLASSICA (2 ore)

Trasformazioni galileiane

Legge di composizione delle velocità della relatività galileiana

Sistemi di riferimento inerziali

Principio di relatività galileiana

Grandezze fisiche invarianti e varianti

Sistemi non inerziali

RELATIVITA’ RISTRETTA (10 ore)

Problema dell’etere

Esperimento di Michelson-Morley (analisi dell’esperimento)

Trasformazioni di Lorentz (confronto con quelle di Galileo)

Postulati di Einstein della relatività ristretta

Concetto di simultaneità

Dilatazione dei tempi (con dimostrazione)

Contrazione delle lunghezze (con dimostrazione)

La composizione relativistica delle velocità (con dimostrazione)

Paradosso dei due gemelli

Conferma sperimentale (muoni e ritardo degli orologi)

L’intervallo invariante in relatività

Lo spazio quadridimensionale spazio-tempo di Minkowsky

La massa relativistica

L'equivalenza massa-energia (E=mc2) e principio di conservazione della massa-energia

Energia cinetica relativistica

La quantità di moto relativistica

Il quadrivettore energia-quantità di moto

Effetto doppler relativistico (formula)

Massa inerziale e massa gravitazionale

Equivalenza tra accelerazione e forza peso

Principio di equivalenza e il principio di relatività generale

Le geometrie non Euclidee ( il problema e la negazione del quinto postulato, le curve

geodetiche, la geometria ellittica sulla sfera, la geometria iperbolica, triangoli sferici e

curvatura dello spazio)

Campo gravitazionale: curvatura spazio – tempo

La deflessione gravitazionale della luce

Il redshift gravitazionale

La dilatazione gravitazionale dei tempi.

LA CRISI DELLA FISICA CLASSICA (5 ore)

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Il corpo nero e l’ipotesi di Planck

L’effetto fotoelettrico

La quantizzazione della luce secondo Einstein

L’esperimento di Millikan

Cenni sulle orbite quantizzate di Bhor e orbite permesse dall’atomo di idrogeno

La dualità onda-particella (esperimento delle due fenditure per la dualità dell’elettrone,

lunghezza d’onda di De Broglie)

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Quasi tutti gli argomenti sono stati trattati seguendo il libro di testo in adozione. Le lezioni si sono

svolte in modo tradizionale: esposizioni frontali, corredate da esempi pratici; ausilio della lavagna

per rappresentare schemi, leggi, grafici; lettura del testo con interventi per chiarirne il contesto, la

terminologia, visione di animazioni da CD-ROM, letture tratte da altri testi (in particolare sulla

relatività ristretta e generale).

5. MATERIALI DIDATTICI

LIBRO DI TESTO: “L’Amaldi per i licei scientifici.blu” di Ugo Amaldi , casa editrice Zanichelli.

CD-ROM della Zanichelli ( magnetismo, elettromagnetismo, relatività)

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Oltre ad una interrogazione orale per quadrimestre sono state effettuate due verifiche scritte nel

primo periodo e quattro nel secondo periodo con domande a risposta aperta (con numero di righe

fissato oppure no), talvolta anche con domande a risposta multipla, solo alcune con semplici

problemi (corrente indotta, legge di Faraday-Newmann, induzione e autoinduzione e alternatore.)

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: matematica

Docente: ORLANDI MICHELA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

La classe VB è composta di 22 alunni, tutti appartenenti alla ex quarta B dell’a.s. 2013 –2014 e chi

scrive ha insegnato matematica in questa classe per tutto il triennio.

Durante le lezioni una buona parte della classe ha partecipato con attenzione, tuttavia alcuni allievi

non hanno saputo avvantaggiarsi delle proposte didattiche: distratti, poco coinvolti perché non

motivati, talvolta hanno recato disturbo alle lezioni. Solo per pochi allievi la partecipazione è

sempre stata attiva e costruttiva.

L’impegno personale, e di conseguenza i risultati raggiunti risultano diversificati. Un piccolo

gruppo si è impegnato in classe e a casa in modo serio e costante durante l’intero arco del triennio

e ha raggiunto gli obiettivi propri della disciplina.

Per un gruppo più esteso di allievi, si è notato un impegno non sempre costante sia a scuola che a

casa e uno studio mnemonico e superficiale. Ciò ha limitato il successo scolastico di tali allievi,

spesso concentrati a risolvere momenti critici e puntuali di verifica ma non determinati a tessere la

loro preparazione in modo approfondito e coerente. Le difficoltà maggiori si riscontrano nella

risoluzione autonoma degli esercizi e quindi nelle prove scritte di matematica. Pertanto il loro

profilo di conoscenze e competenze denota insicurezze e lacune, in particolare nel passaggio

necessario dalla conoscenza teorica all’applicazione. I loro risultati sono globalmente insufficienti.

Altri allievi, infine, nonostante l’impegno personale apprezzabile in mancanza di inclinazione alla

disciplina, hanno raggiunto risultati appena sufficienti applicandosi con metodo mnemonico.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Nell’insieme la classe ha saputo acquisire in maniera non sempre soddisfacente gli obiettivi di

seguito indicati, anche se con risultati individuali diversi.

2.1 Conoscenze

Conoscere le nozioni ed i procedimenti dell’analisi e saperne padroneggiare l’organizzazione

complessiva;

Conoscere il simbolismo matematico

Conoscere metodi, tecniche, linguaggi, strumenti matematici come mezzi di ricerca.

Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze.

2.2 Competenze e capacita

Calcolare limiti di funzioni e successioni;

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Studiare le serie geometriche;

Studiare la continuità o la discontinuità di una funzione in un punto;

Calcolare la derivata di una funzione;

Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili;

Eseguire lo studio di una funzione e tracciarne il grafico;

Risolvere i problemi di massimo e di minimo;

Risolvere un’equazione in modo approssimato;

Calcolare integrali indefiniti e definiti di funzioni;

Calcolare il valore approssimato di un integrale definito;

Applicare il calcolo integrale al calcolo di aree e volumi e a problemi tratti da altre

discipline;

Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali

Riconoscere gli elementi che contraddistinguono la geometria euclidea dalle geometrie non

euclidee.

Utilizzare le tecniche dell’analisi, sviluppando un problema anche sottoforma grafica;

Individuare strategie appropriate per risolvere problemi;

Utilizzare gli strumenti del calcolo differenziale e integrale nella descrizione e

modellizzazione di fenomeni di varia natura;

Possedere una visione storico-critica dello sviluppo dei modelli matematici.

Utilizzare modelli matematici per risolvere problemi ed effettuare scelte consapevoli.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

FUNZIONI (5 ore)

RIPASSO (Definizione, dominio,simmetrie,grafico,funzione composta, funzioni iniettive,

suriettive, invertibili.)

LIMITI (12 ore)

Introduzione.definizione (finito e infinito)

Teoremi (unicità con dimostrazione ,permanenza del segno con dimostrazione, del

confronto)

Operazioni con i limiti ( somma , prodotto, quoziente)

Forme di indecisione

Risoluzione di limiti

Limiti notevoli (dimostrazione solo del senx/x)

FUNZIONI CONTINUE (12 ore)

Definizione

Condizione di continuità

Discontinuità ( prima,seconda,terza specie)

Teoremi sulle funzioni continue ( esistenza degli zeri, teorema di Weierstass, teorema dei

valori intermedi) senza dimostrazione

Asintoti : definizione e calcolo.

SUCCESSIONI E PROGRESSIONI (3 ore)

Definizione di successione numerica

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Il limite di una successione

Successioni convergenti e divergenti

Le progressioni geometriche e la somma dei suoi primi n termini

DERIVATE (20 ore)

Problema delle tangenti

Definizione di derivata e applicazioni

Derivate fondamentali

Teoremi sul calcolo delle derivate

Teorema sulla continuità delle funzioni derivabili (con dimostrazione)

Regole di derivazione

La derivata della funzione composta

Problemi applicativi

Punti di non derivabilità (angolosi,cuspidi,flessi)

Teorema sulla derivata di funzioni inverse

Derivazione di funzioni inverse (circolari).

Le applicazioni delle derivate alla fisica

Teoremi sulle funzioni derivabili : Rolle, Lagrange

Definizione di massimo e minimo (assoluti e relativi)

Teoremi per lo studio della derivate (senza dimostrazioni): punti stazionari,loro natura

Teorema concavità e convessità, punti di flesso

Studio completo di funzione: fratta, irrazionale ,esponenziale, logaritmica, goniometrica.

Teorema di de l’Hospital

Problemi di massimo e minimo

LA RISOLUZIONE APPROSSIMATA DI UNA EQUAZIONE (5 ore)

Teoremi di esistenza e unicità dello zero

Metodo di bisezione

Metodo delle secanti

Metodo delle tangenti

INTEGRALI (15 ore)

Primitiva di una funzione

Teorema dell’esistenza di infinite primitive

Definizione di integrale indefinito

Integrali immediati e fondamentali

Integrazione funzioni fratte

Integrazione per sostituzione

Integrazione per parti

Integrali definiti: loro significato e il problema delle aree

Proprietà dell’integrale definito

Funzione integrale

Teorema della media (con dimostrazione)

Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)

Aree e Volumi di solidi di rotazione.

Volume di un solido nota la funzione area della sezione

Lunghezza di un arco di curva

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Area di una superficie di rotazione

Integrali impropri.

INTEGRAZIONE NUMERICA ( 3 ore)

Il metodo dei rettangoli

Il metodo delle parabole

LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI (6 ore)

Le equazioni differenziali del primo ordine (del tipo y’=f(x); a variabili separabili e lineari)

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Ogni concetto è stato introdotto prima in modo intuitivo, per comprendere l’uso a livello pratico,

successivamente è stato trattato in modo formale sviluppando l’aspetto teorico, fondamentale per

acquisire una formalizzazione della matematica e per abituare all’uso di un linguaggio specifico

della disciplina. Momenti importanti nella didattica sono stati anche gli esercizi svolti in classe, la

correzione di alcuni particolari problemi e esercizi assegnati per casa, l’analisi di alcuni errori

commessi nelle verifiche.

5. MATERIALI DIDATTICI

LIBRO DI TESTO: “Corso base blu di matematica Vol.5” scritto da Bergamini-Trifone-Barozzi.

(Zanichelli editore)

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche scritte di una o due ore ( tre nel primo periodo e cinque nel secondo compresa le due

simulazioni seconda prova) con quesiti in alcuni casi simili a quelli della prova d’esame.

Nel mese di marzo tutti i ragazzi delle classi quinte Liceo Scientifico hanno sostenuto una

simulazione di seconda prova della durata di 5 ore ( con scelta di due problemi su tre e cinque

quesiti su dieci) preparata dagli insegnanti dell’Istituto.

Il 22 aprile la classe ha sostenuto parte (cinque quesiti a scelta tra i dieci) della simulazione della

seconda prova proposta dal Ministero della durata di tre ore.

Non sono state effettuate interrogazioni orali, ma nella valutazione finale si è tenuto conto degli

interventi e soprattutto degli esercizi che regolarmente i ragazzi sono stati chiamati a svolgere alla

lavagna (correzione esercizi per casa, esercitazioni)

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: disegno e storia dell arte

Docente: CASTELLINI ROBERTA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

Il gruppo originario dell’attuale quinta C è stato seguito dalla docente dalla classe prima fino ad

oggi, così come riportato nella sezione “storia della classe”.

Sin dal primo anno gli allievi hanno sempre dimostrato disponibilità e interesse verso la disciplina,

applicandosi nello studio con impegno, profitto e piacere nell’apprendere.

Tra la terza e la quarta classe, con l’immissione di nuovi studenti, si è avuto una parziale alterazione

della positiva fisonomia del gruppo, ricostruita poi all’inizio di quest’anno con un generale clima di

fiducia, collaborazione, serietà e responsabilità. Le lezioni durante l’anno si sono svolte

serenamente, così come le fasi di verifica, alle quali gli studenti si sono sempre presentati

puntualmente.

Attualmente si possono individuare tre differenziati livelli: un primo gruppo, che si è distinto oltre

che per attenzione costante, positiva partecipazione, studio continuativo, per i risultati di livello

buono con qualche punta all’ottimo; un secondo gruppo che, pur mantenuto livelli di impegno

simili al gruppo precedente, ha conseguito risultati più modesti, tra il più che sufficiente e il

discreto; infine un ristretto numero di allievi, che ha evidenziato qualche difficoltà nell’organizzare

un efficace metodo di studio, ha raggiunto risultati di sola sufficienza.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Gli obiettivi previsti possono dirsi raggiunti, in misura diversa, dalla totalità della classe. Gli allievi

hanno acquisito, nei livelli differenti rispecchiati dalle valutazioni, le competenze e le capacità

sotto riportate; alcuni studenti si sono evidenziati per la capacità di esporre ed elaborare i contenuti

efficacemente in forma scritta, mentre altri hanno evidenziato maggiori abilità nell’espressione

orale.

2.1 Conoscenze

2.2 Competenze e capacita

conoscere gli argomenti trattati;

riconoscere e interpretare il linguaggio di rappresentazione grafica applicato alla Storia

dell'Arte e alla lettura dell’architettura;

riconoscere, analizzare, decodificare un prodotto artistico;

comprendere e tradurre i linguaggi della comunicazione visiva, riportandoli con coerenza,

utilizzando la specifica terminologia;

collocare un prodotto artistico nel proprio contesto storico-culturale;

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collegare in un unico semplice quadro di riferimento le manifestazioni artistiche con quelle

di ambiti diversi (scientifiche, tecnologiche, storico-letterarie) dimostrando competenza

nel ricavare e motivare il significato complessivo dell'opera.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

Nella difficile scelta dei percorsi e delle opere da trattare, sempre necessaria a causa della esiguità

del tempo a disposizione, si è cercato di procedere mantenendo un filo conduttore cronologico il più

possibile parallelo a quanto svolto negli altri ambiti disciplinari. Si sono spesso richiamati questioni,

fenomeni e protagonisti per contribuire a costruire il più possibile una visione pluridisciplinare.

Le opere oggetto di approfondimento - con lettura attraverso il linguaggio visivo e ricerca dei

significati - sono evidenziate con sottolineatura. Per questi esempi, dopo la spiegazione in classe, gli

studenti hanno svolto a casa una breve rielaborazione scritta, integrando i dati relativi all’opera

scelta e ordinando secondo la sequenza: A. dati essenziali; B. lettura della forma attraverso il

linguaggio visivo; C. ricerca dei significati, confronti, collegamenti.

Le altre opere indicate nella programmazione, illustrate durante le lezioni, sono state affrontate con

un livello di lettura più rapido, per svolgere il ruolo di collegamento e confronto con gli esempi più

importanti. Per ogni autore, periodo, tendenza, si è infatti cercato di proporre diversi esempi,

affiancandoli alle opere principali per dare conferma di caratteri e significati rilevati o per mostrare

eventuali particolarità ed eccezioni.

Mantenendo il riferimento per ogni periodo ad un’opera principale, altri esempi simili, illustrati sul

testo o con presentazioni proiettate con lavagna LIM, hanno permesso di costruire quadri più

completi delle diverse esperienze e situazioni, stimolando la formulazione di qualche ipotesi di

giudizio negli studenti ed evitando la passiva memorizzazione di pochi e scarni concetti.

Le verifiche utilizzate, come precisato alla sezione successiva, sono state formulate per cercare di

guidare gli studenti a considerare aspetti comprensivi di contestualizzazione, confronto e

collegamento, richiami ad altri autori e opere di rilievo, uso dei linguaggi artistici.

Gli argomenti previsti dalla programmazione di inizio anno scolastico sono stati svolti quasi

completamente, nonostante le diverse ore utilizzate per attività di Istituto, viaggi, visite, assemblee,

conferenze, ecc.

Primo periodo

( nel computo delle ore riportate non sono state considerate quelle dedicate alle

prove di verifica, fasi di ripasso, discussione critica).

Settembre

Da Barbizon al Realismo. G.Courbet; soggetti e tecnica del Realismo; Un funerale a Ornans; Le

signorine sulla riva della Senna; le ultime opere.

Verso l’Impressionismo. E.Manet, Colazione sull’erba; Olympia; altre opere.

Pittura e fotografia.

L’Impressionismo. La prima mostra.

Monet, Impressione. Il levar del sole; altri autori del gruppo impressionista; Renoir, Ballo al

Moulin de la Galette .

Ottobre

L’Impressionismo e i suoi esponenti; Renoir secondo periodo; Degas, la spontaneità ragionata;

L’Assenzio ; La classe di danza; altre opere.

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L’Impressionismo e la fotografia.

Il Giapponesismo e l’Impressionismo. L’ultimo Monet: "le serie"; la Cattedrale.

Il Neo impressionismo, Seurat e Signac; Domenica all’isola della Grande Jatte.

Il Divisionismo italiano. G.Pellizza da Volpedo, Quarto Stato .

Segantini, Ave Maria a trasbordo; la tendenza simbolista e la tendenza di impegno sociale; altre

opere.

Cézanne. Periodo romantico, impressionista, costruttivo. La casa dell’impiccato; le nature morte; il

"nuovo classicismo" e i volumi geometrici . I Giocatori di carte; Montagna St.Victoire; la risposta al

problema della pittura.

Van Gogh. La formazione; il periodo realista e Mangiatori di patate; il periodo impressionista e gli

autoritratti; il soggiorno ad Arles: Caffè di notte; La camera da letto; l’ultimo periodo.

Notte stellata; i ritratti; l’influsso giapponesista; i paesaggi; Campo di grano con volo di corvi.

Novembre

P. Gauguin, Visione dopo il sermone ; il soggiorno a Pont-Aven;

Gauguin e il Simbolismo; Bernard, Serusier e i Nabis. Gauguin e il periodo polinesiano: Da dove

veniamo?Che siamo? Dove andiamo? Ia orana Maria.

Il Simbolismo: caratteri, finalità. I precursori: Puvis de Chavannes, Redon, G. Moreau,

L’apparizione .

Il Simbolismo e A. Bocklin, L’Isola dei morti.

Le Secessioni.

E. Munch; Pubertà; Il grido. Altre opere.

La Secessione di Vienna e l’Art Nouveau; gli intenti e i caratteri. Il Padiglione della Secessione, la

mostra del 1902, Klimt e il Fregio di Beethoven ; Il bacio; Nuda Veritas; i ritratti; l’Opera d’arte

totale e la mostra

del 1902.

L’Art Nouveau: intenti, caratteri; la Secessione di Vienna, i componenti e le tendenze della Vienna

fine secolo; l’architettura tra Wagner, Olbrich, Hoffmann; Loos e la critica all’estetismo. L’epilogo

e la mostra del 1908. I presupposti di W. Morris, il bello e l’utile, le origini del design moderno.

Confronto: Munch, Madonna, e Klimt, Giuditta I.

Dicembre

I nuovi materiali e l’architettura del ferro; il Crystal Palace, la Tour Eiffel e le esposizioni

internazionali; il rinnovamento urbanistico delle grandi capitali.

Analisi scritto-grafica architettura: lettura attraverso il disegno geometrico di un edificio del periodo

secondo Settecento - primo Novecento; analisi e confronto con un edificio della stessa tipologia del

passato e uno del periodo contemporaneo.

Secondo periodo

Gennaio

Il rinnovamento di Barcellona e l’architettura di Gaudì. Sagrada Familia; Casa Batllò; Casa Milà;

Parco Guell .

I precursori del Moderno e i fondamenti del Razionalismo.

P.Behrens. Il rapporto arte e industria; le Officine Fagus.

La Scuola di Chicago; prime applicazioni del cemento armato; le Deutscher Werkbund.

Da Behrens a Gropius; la vicenda della Bauhaus; l’edificio del Bauhaus a Dessau; la scuola, i

maestri, la produzione e la nascita del Design moderno.

Il Design dopo l’esperienza della Bauhaus. Gropius e gli alloggi operai e popolari.

Van der Rohe. Padiglione di Barcellona; Casa Tugenhat; il periodo americano e il Seagram

Builbing.

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Le Corbusier. Villa Savoye ; la casa Dom-ino e i 5 punti dell’architettura; l’Unità di abitazione di

Marsiglia; Cappella di Notre Dame.

F.L.Wright e l’architettura organica. Le Prairies Houses; Casa Kaufmann; Taliesin. I 6 punti

dell’architettura applicati a Casa Kaufmann; Guggenheim Museum; altri progetti e realizzazioni.

Febbraio

Wright, città ideale e case usoniane.

Le Avanguardie storiche.

L’Espressionismo francese e il gruppo Fauves; caratteri, esponenti. Confronto: Derain, Donna in

camicia, Kirchner, Marcella. Matisse, La danza; confronto con: La musica; altre opere; La stanza

rossa.

Il gruppo Die Brucke; caratteri, temi, intenti. Kirchner, Potsdamer Platz; altre opere.

Espressionismo austriaco. Schiele, La famiglia; autoritratti.

Cubismo. Picasso, periodi blu e rosa; Les demoiselles d’Avignon.

Marzo

Cubismo analitico e Cubismo sintetico. Picasso nel primo dopo guerra; Guernica.

Futurismo. Marinetti, i componenti del gruppo, temi, intenti, pensiero, opere.

Boccioni: opere del primo periodo; Città che sale ; Materia; Forme uniche della continuità dello

spazio.

Aprile

L’Astrattismo; le teorie di W. Worringer; il Cavaliere Azzurro e W. Kandinskij; Primo acquerello

astratto; il periodo al Bauhaus; altre opere.

P. Mondrian: la formazione; il tema dell’albero e il percorso verso l’astrattismo; il Neoplasticismo e

le opere della maturità; l’ultimo periodo.

Le Avanguardie russe: Raggismo e Suprematismo.

Dadaismo: autori, intenti, tecniche. Duchamp e I ready-made; Fontana; altre opere.

Il Surrealismo: intenti, tecniche, riferimenti. I protagonisti. R.Magritte, L’uso della parola; altre

opere.

Maggio

S.Dalì e il metodo”paranoico-critico”; La persistenza della memoria; altre opere. Surrealismo,

l’inconscio e l’identità. J.Mirò e il Surrealismo astratto.

Il “ritorno all’ordine” e il Gruppo Novecento; le premesse di De Chirico.

M. Sironi, L’allieva; altre opere. La Metafisica e De Chirico; La torre rossa; Le Muse inquietanti;

Autoritratto; altre opere.

Argomenti svolti dopo il 15 maggio:

Arte e regimi totalitari. L’architettura italiana del primo dopo guerra.

Arte del secondo dopo guerra: Pop Art

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Si sono svolte lezioni frontali con uso costante di immagini proiettate e commentate, integrate da

sintesi scritte e schemi.

La Lettura dell’opera d’arte, per le opere più significative, è stata effettuata in classe secondo uno

schema organizzato in tre sequenze: A. reperimento dati essenziali dell’opera; B. analisi e lettura

dell’opera attraverso i codici del linguaggio visivo; C. ricerca dei significati (l’opera, l’autore, lo

stile, la committenza, la funzione, ecc. in relazione al contesto storico, artistico, politico, ecc.),

eventualmente seguita da collegamenti, confronti, ipotesi critiche.

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Altre opere sono state lette a livello più generale, per effettuare confronti o per rilevare ulteriori

componenti utili alla costruzione di un quadro di insieme più completo.

Come rinforzo e rielaborazione dei contenuti, sono state assegnate esercitazioni domestiche scritte

con lettura dell’opera d’arte secondo lo schema prefissato.

Si sono effettuati frequenti richiami ai nodi disciplinari e pluridisciplinari per abituare gli allievi al

collegamento e integrazione delle conoscenze.

Modalità di recupero.

Per gli allievi insufficienti è stato svolto recupero con studio individuale; per l’intera classe, dopo le

prove di verifica, si sono rivisti e chiariti i quesiti proposti, con rilettura delle risposte migliori e/o

con precisazioni da parte dell’insegnante.

Per gli allievi insufficienti nel primo periodo sono state svolte specifiche prove di recupero nel mese

di

febbraio; l’esito, secondo quanto previsto dal P.O.F. e dalla normativa ministeriale non è stato

considerato ai fini della media dei voti del secondo periodo.

5. MATERIALI DIDATTICI

Testi in adozione : Il nuovo ARTE TRA NOI, vol. 4, Dal Barocco all’Impressionismo; vol.

5, Dal Postimpressionismo a oggi, Ed. B. Mondadori.

Corso di Disegno 2, Ed. La Nuova Italia

Presentazioni Power Point preparate dalla docente.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Come prove di verifica sono stati effettuati test in forma di terza prova tipologia B, su modello

dell’esame di Stato, con quattro o cinque quesiti e massimo 12 o 15 righe per risposta.

I quesiti proposti sono stati formulati con l’intento di guidare gli studenti a considerare aspetti

comprensivi di contestualizzazione, analisi e sintesi, confronto e collegamento, richiami ad altri

autori e opere di rilievo, uso dei linguaggi artistici.

Per il Disegno è stato realizzato un lavoro di analisi scritto grafica sull’architettura, con ricerca,

confronto e rielaborazione di esempi di architettura tra passato, Ottocento ed epoca contemporanea,

utilizzando i metodi di rappresentazione grafica appresi nel corso dei cinque anni di studio. Una

parte grafica, svolta in classe, è stata utilizzata come valutazione per il primo trimestre, mentre

l’esito finale, comprensivo di ricerca e rielaborazione scritta, è stato utilizzato per integrare la media

dei voti nel secondo pentamestre.

Altri elementi di valutazione sono stati le interrogazioni, effettuate nell’ambito del recupero e

ripasso degli argomenti svolti, oltre agli interventi registrati nel corso delle lezioni .

Nel secondo periodo, pentamestre, è stata svolta una simulazione di terza prova il cui risultato è

servito come ulteriore elemento integrativo per la valutazione finale.

Una sezione dell’ultima prova di verifica è stata proposta in lingua straniera, con quesiti di tipologia

mista, come conclusione dell’attività di CLIL.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

In gennaio è stata effettuata una visita guidata a Milano, Palazzo Reale, mostra “Segantini, ritorno a

Milano”, preparata con spiegazione in classe.

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CLIL

Come previsto dalla Normativa Ministeriale per le classi quinte il Consiglio di Classe ha

individuato una materia non linguistica tra quelle previste per la classe per attivare l’Apprendimento

Linguistico Integrato di Lingua e Contenuti. E’ stata scelta la disciplina di Disegno e Storia

dell’Arte da abbinare alla lingua Inglese perché, rispetto ad altre, permette un più agevole

collegamento pluridisciplinare, non presenta particolari difficoltà nei contenuti di apprendimento e,

pur possedendo una propria terminologia specifica, permette un utilizzo più ampio dei vocaboli

appresi.

L’attività si è svolta tra i mesi di marzo e maggio, con alcune lezioni preparatorie effettuate

singolarmente dalle due docenti coinvolte e altre in compresenza Storia dell’Arte e Inglese. Il tema

comune proposto è stato il Surrealismo, trattato regolarmente in classe nelle ore di Storia dell’arte e

nelle stesse settimane anche con la presenza della docente di lingua straniera. Gli allievi, su

indicazione degli insegnanti, individualmente o a coppie, hanno anche ricercato ed elaborato altri

materiali, iconografici e scritti, riguardanti altri autori e movimenti per ampliare la prospettiva.

Questi elaborati hanno poi fornito il supporto per alcuni momenti di conversazione orale in classe.

A conclusione del percorso, nella propria prova per la classe, ciascuna delle due docenti ha inserito

una sezione specifica volta a valutare gli esiti dell’attività.

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: scienze motorie e sportive

Docente: ZOCCA EDO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

IL GRUPPO CLASSE

Classe di ventidue studenti.

Dalle prime osservazioni avevo rilevato forti differenziazioni nelle competenze e nelle prestazioni

che ancora permangono.

La partecipazioni alle attività proposte, nel corso dell’anno scolastico, si è manifestata buona, ma

con alcuni momenti di partecipazione superficiale e poco attiva da parte di un piccolo gruppo,

alcune attività didattiche si sono svolte in dinamica di coppia e di gruppo per facilitare e favorire la

partecipazione attiva e produttiva di ognuno.

Nel secondo quadrimestre si è notato un sensibile progresso sia nella partecipazione sia nelle

dinamiche interne alla classe.

RELAZIONI CON IL GRUPPO

Le relazioni interne al gruppo sono ora orientate positivamente e collaborative, è evidente la forte

caratterizzazione e specializzazione in alcune pratiche e giochi sportivi.

La partecipazione individuale è stata attiva e produttiva al lavoro comune.

AUTONOMIA OPERATIVA

Durante la realizzazione delle attività l’intero gruppo ha rivelato una buona autonomia operativa:

hanno eseguito le attività guidate in modo efficace anche quando si è passati alla pratica in piccolo

gruppo dove il lavoro è stato preciso e controllato.

Il profitto maturato è stato complessivamente più che buono.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

Obiettivi programmatici

Potenziamento fisiologico

Rielaborazione, affinamento ed integrazione degli schemi motori di base

Conoscenza e pratica delle attività sportive

Consolidamento del carattere sviluppo della socialità e del senso civico

Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni

Triennio

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Acquisizione corporeità

Cultura sportiva come costume di vita

Completo sviluppo corporeo e motorio con affinamento delle capacità e qualità fisiche di

funzioni neuromuscolari.

Approfondimento teorico pratico delle attività sportiva

Arricchimento coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé.

Miglioramento delle qualità fisiche

Miglioramento delle funzioni neuromuscolari

Acquisizione capacità operative e sportive

Tutela salute e prevenzione infortuni

Realizzazione progetti motori autonomi

CONOSCENZE (elenco dei contenuti disciplinari)

1. Conoscere i principi igienici e scientifici essenziali che favoriscono il mantenimento dello

stato di salute e il miglioramento dell’efficienza fisica.

2. promozione di uno stile di vita attivo

3. coscienza del valore della corporeità

4. sviluppo delle competenze motorie

5. sviluppo di una immagine corporea positiva

6. educazione all’igiene del corpo come rispetto dello stesso e benessere psicofisico

7. sviluppo della personalità di ogni allievo

8. sviluppo delle competenze sociali

9. Approfondimento all’uso del gioco e dei giochi sia tradizionali che sportivi agonistici.

10. Rinnovare il rapporto uomo-natura - Conoscere alcune attività motorie e sportive in

ambiente naturale.

11. I principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza personale in palestra, a

scuola e negli spazi aperti.

12. Mettere in atto, in modo autonomo, comportamenti funzionali alla sicurezza nei vari

ambienti di vita.

2.1 Conoscenze

Gli allievi conoscono:

o Gli elementi fondamentali della progettazione di un percorso formativo: finalità, gli

obiettivi, mezzi e metodi da utilizzare, alcuni strumenti di misurazione e valutazione, gli

aspetti organizzativi.

o Le principali pratiche ed esercitazioni che migliorano le qualità fisiche e le capacità motorie.

o Concetto di postura e percezione del proprio corpo nel controllo posturale.

o Terminologia del corpo e delle posizioni.

o Elementi di fisiologia muscolo-articolare.

o Le differenze dinamiche sociali: coppia, gruppo, squadra.

o Le caratteristiche specifiche delle attività finalizzate allo sviluppo delle capacità motorie:

resistenza aerobica, mobilità articolare, forza, velocità e precisione nella coordinazione

dinamica.

o Il significato di anticipazione motoria, controllo motorio ed immagine motoria.

o Significato di motricità finalizzata e motricità espressiva.

o La sedentarietà e i suoi rischi.

o Fabbisogno energetico e stile di vita.

2.2 Competenze e capacita

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73

Gli allievi sono in grado di:

o Riconoscere le modificazioni fisiche e funzionali delle pratiche motorie.

o Collegare le diverse attività alle modificazioni fisiologiche favorendo l’affinamento ed il

consolidamento degli schemi motori fondamentali.

o Riconoscere e applicare le diverse capacità motorie elaborando esercitazioni che permettono

di migliorarle.

o Utilizzare strumenti di osservazione, monitoraggio, misurazione e valutazione delle

principali attività e durante i giochi di squadra;

o Osservare e interpretare criticamente i fenomeni legati al mondo dell’attività motoria, del

gioco ricreativo e sportivo, delle pratiche agonistiche e competitive.

o Assumere uno stile di vita e comportamenti attivi nei confronti della salute intesa come

benessere dinamico, conferendo il significato e valore personale e sociale della pratica

motoria e sportiva.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

Periodo Ore

Informazioni sul programma. PA con attrezzi. Gioco in

libera espansione. Settembre

Ottobre

AT: informazioni su programma ed elementi della

valutazione. AP: preatletismo con piccoli attrezzi e gioco in dinamica di classe (palloni PM)

At: informazioni sulle prove metriche e i test. AP:

preatletismo specifico e rilevamento (mobilità , forza AI)

AT: informazioni su mobilità articolare. AP: preatletismo

specifico su Mob. Articolare, individuale e in dinamica di coppia. Gioco libera espansione (tradizionali).

AT: informazioni sulla corsa prolungata. AP:Uscita su

sentiero del percorso salute.

Corsa e andature. Gioco a squadre con palla, lanci in

differenti modalità . 12

AT: informazioni su valutazione: capacità e produzioni.

MC su oggetti. AP: verifica coordinazione dinamica con piccoli attrezzi (funicella, palla).

Novembre

Dicembre

AP: preatletismo generale a corpo libero, "stretching".

Giochi in dinamica di gruppo e di squadra :volano, calcio

5.DB, 5 passaggi.

AT: informazioni su prestazione e procedura allenante.

AP: giochi sportivi, PV. Preparazione tecnica e partita, Pcampo, PV.

AT: partecipano alla presentazione del Laboratorio di

Fisica. AP: informazioni su Acrosport, coppia e trio. Segue gioco in DDS: basket.

AP: preatletismo specifico su Coordinazione dinamica,

tecnici e controllo della palla. Segue gioco in DDS, PM. 10

AT: Informazioni sul programma e criteri della

valutazione quadrimestrale. Valutazione delle prestazioni

e dei processi, valutazione delle tecniche e delle

dinamiche sociali nel gruppo. AP: Camminata nel paese di Garda.

Gennaio

Febbraio

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AT: informazioni sul programma.

AP: preatletismo in forma ludica (staffette e AD)

Esercitazioni Acrosport (2) GIoco della PV e giochi in libera espansione. (2 gruppi)

Osservazione delle tecniche e delle dinamiche di gruppo

AT: informazioni su assemblea del 25 febbraio: uscita a

Folgaria: programma. AP: tono e forza muscolare in DDC, segue gioco in DDS.

AT: educazione posturale e prevenzione: il "mal di

schiena".

Esercitazioni a corpo libero su posture equilibrate.

AP: esercitazioni su mobilità e tonificazione della

colonna. introduzione allo Yoga. AP: tono e forza

muscolare in DDC, segue gioco in DDS.

AT: informazioni sulle dinamiche di gioco: gruppo e

squadra. Giochi di posizione e giochi di situazione. AP: preatletismo e giochi di gruppo e di squadra.

10

AP: preatletismo generale e gioco della PV, osservazione

delle tecniche. Marzo Aprile

AT: presentazione argomento progetto personale. AP:

preatletici e fondamentali tecnici della PV, gioco in LE.

AP: preatletismo generale e specifico su CD con la palla.

Gioco del basket 3vs3.

AT: informazioni del progetto di approfondimento

personale, server DROPBOX. AP: preatletismo in forma

ludica e fondamentali tecnici della PV, segue partita.

AT: discussione su argomenti assegnati e ambiente

DropBox. AP: Preatletismo in forma ludica, movimento espressivo, gioco LE (tamburello).

AT: informazioni su Coordinazione. AP: preatletismo

generale e specifico su CD con la palla. Segue gioco in D di gruppo: PV.

AT: presentazione argomenti progetto. AP: preatletismo

in forma ludica, introduzione ai giochi di lotta, palestrina, segue gioco di gruppo e di squadra (C5)

14

Preatletismo in forma ludica

Gli sport di contatto e di lotta.

Maggio

Giugno

Ultimate frisbee.

Baseball

Informazioni sulla valutazione, scheda RPA.

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

Le metodologie usate e adattate in base all'argomento sono state:

·Lezioni frontali guidate

·Progettazione partecipata nelle attività di piccolo gruppo.

·Jigsaw (allievo esperto che guida un piccolo gruppo)

·Lavoro di gruppo

Dopo aver valutato il livello degli studenti per quanto riguarda le abilità di base, cioè i prerequisiti

motori attraverso test d’ingresso stabiliti in sede di Dipartimento disciplinare e in seguito alla

verifica delle conoscenze disciplinari, sono state individuate le attività pratiche utili per migliorare

tali prerequisiti e le informazioni teoriche per spiegare le finalità delle proposte e motivare

maggiormente il lavoro pratico.

La gradualità è stato il criterio costante dell’insegnamento.

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Si è cominciato con un approccio globale al gesto motorio per arrivare ad uno studio più analitico

del movimento esercitando una continua azione di controllo di guida e di correzione attraverso

lezioni soprattutto frontali.

Agli allievi sono sempre state comunicate le proposte di lavoro e gli obiettivi da raggiungere.

Diverse dinamiche di gruppo di conduzione e realizzazione delle pratiche hanno favorito la

partecipazione dell’intero gruppo, in particolare, in riferimento all’intensità e alla durata delle

pratiche, si è lavorato in dinamica individuale, di coppia, di piccolo gruppo favorendo l’iniziativa

individuale nelle esercitazioni.

5. MATERIALI DIDATTICI

Per il raggiungimento di alcuni obiettivi si è valutata l’opportunità di utilizzare supporti tecnici

quali sintesi grafiche, MC, accompagnati da materiali didattici come liste, esempi di test metrici,

griglie di osservazione, check-list, presentazioni e testi scritti per l'approfondimento. I materiali e le

produzioni personali sono stati condivisi in uno spazio web predisposto e sulla piattaforma

DropBox.

I materiali e gli attrezzi della palestra e degli impianti a disposizione sono stati utilizzati per le varie

attività nelle pratiche e nelle attività sportive proposte.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione si sono distinti in tre diversi momenti:

1) Il momento dell’oggettiva misurazione individuale delle variazioni raggiunte rispetto alla base di

partenza, osservazioni, monitoraggio e misurazioni metriche ed edumetriche.

2) La valutazione della comprensione concettuale delle proposte, anche utilizzando produzioni

scritte: Mappe Concettuali, approfondimenti, progettazioni e brevi relazioni.

I materiali e le produzioni personali sono stati condivisi in uno spazio web predisposto.

3) Il momento della valutazione quadrimestrale espressa con un voto che integra la valutazione del

profitto con giudizio sul grado di applicazione, interesse, continuità e partecipazione all’attività

didattica e conoscenze dei contenuti appresi.

Agli allievi sono stati illustrati gli strumenti di monitoraggio, osservazione e valutazione

(prestazioni, conoscenze, abilità tecniche, comportamenti) e presentata la Scheda di osservazione

Periodica utilizzata e condivisa con i colleghi del coordinamento per materia ed approvata dal

Collegio dei Docenti che comprende l’osservazione e la valutazione delle dinamiche sociali attivate

e delle autonomie operative manifeste.

In alcuni momenti della didattica alcuni allievi hanno utilizzato i materiali di osservazione e

valutazione del gruppo.

Si è cercato di guidare gli allievi verso una capacità di auto-osservazione critica e auto-valutazione.

Agli allievi provvisti di esonero temporaneo o permanente all’attività pratica si è proposta una

partecipazione attiva alle lezioni, collaborando, arbitrando o anche approfondendo i contenuti stessi

della lezione.

In alcuni momenti si è chiesto loro di monitorare e valutare le attività e le dinamiche di gioco in

corso.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

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Relazione finale docente classi quinte

Classe: 5B LICEO

Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO

Materia: religione cattolica o attivita’ alternative

Docente: PACHERA RICCARDO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE

La classe si è dimostrata sostanzialmente interessata e disponibile ad un dialogo educativo. Gli

alunni sono apparsi generalmente motivati e, una parte della classe ha saputo, negli interventi,

aprirsi ad una approfondimento e un confronto costruttivo in un sostanziale rispetto verso i

compagni. Nel complesso la classe ha mantenuto un buon impegno nel lavoro svolto in classe. Nel

suo insieme gli alunni hanno lavorato in maniera positiva.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARI SONO STATI

CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI

la classe in generale, ha raggiunto un buono livello di approfondimento sugli argomenti proposti e

trattati in classe, riuscendo in alcuni casi a rielaborarli in modo personale anche attraverso uno

sguardo pluridisciplinare

2.1 Conoscenze

Le conoscenze raggiunte riguardano:

tematiche relative alla domanda sul senso della vita in un'ottica pluridisciplinare

tematiche relative al rapporto tra Chiesa e regimi totalitari nel XX secolo

tematiche legate alla dottrina sociale della chiesa (famiglia, lavoro, ambiente)

il matrimonio e la famiglia come prospettiva di vita

2.2 Competenze e capacita

La classe ha saputo analizzare e interpretare le tematiche proposte con particolare attenzione alla

storia della chiesa nel XX secolo e a varie dimensioni della dottrina sociale della Chiesa e a

tematiche relative al proprio progetto di vita, con spirito critico e in un atteggiamento di dialogo.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPRESSI PER UNITA DIDATTICHE, MODULI,

PERCORSI O ARGOMENTI TRATTATI CON I RISPETTIVI TEMPI DI

REALIZZAZIONE(PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

E TEMPI DI ATTUAZIONE)

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n° di ore ARGOMENTO

12 il senso della vita.

Espresso nella musica

Espresso nella poesia

Espresso nel cinema

6 Il progetto di vita: le diverse risposte e le diverse strade. Il matrimonio e la famiglia

4 La dottrina sociale della Chiesa

3 La Chiesa del XX secolo e il Concilio Vaticano II

4. METODOLOGIE E EVENTUALI MODALITA DI SUPPORTO ALLE SITUAZIONI DI

DIFFICOLTA

In consonanza con la scelta degli obiettivi e dei contenuti, e con attenzione alle capacità logiche e

agli interessi degli studenti, si è fatto uso di:

Lezioni frontali in riferimento al libro di testo, liberamente usato, oppure in riferimento a

temi di attualità

Lezioni in riferimento a materiale audio, video e cartaceo utilizzato come stimolo per

suscitare interrogativi e riflessioni

Lavori di ricerca a carattere individuale e/o di gruppo.

5. MATERIALI DIDATTICI

I materiali didattici utilizzati sono:

Libro di testo, materiale audiovisivo, testi proposti dall’insegnante, articoli di giornale

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Si è verificato il conseguimento degli obiettivi attraverso i seguenti strumenti:

L'attenzione prestata in classe

La partecipazione al dialogo e al confronto educativo in classe

La realizzazione di un lavoro e/o ricerca scritti che da esporre e presentare poi in classe

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si rimanda alla Griglia di valutazione concordata nel

dipartimento per materia e approvata dal Collegio Docenti.

7. EVENTUALI ALTRI ASPETTI RELATIVI ALLA DISCIPLINA CHE SI RITIENE

UTILE COMUNICARE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME