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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “VELLETRI NORD” DI VELLETRI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DSA

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ISTITUTO COMPRENSIVO

“VELLETRI NORD”

DI VELLETRI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

DEGLI ALUNNI DSA

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FINALITÀ DEL PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER I DSA

Il protocollo di accoglienza e la sua regolamentazione

costituisce la procedura che disciplina le azioni dei soggetti

coinvolti, scuola, sanità, famiglia, per assicurare all’alunno con

DSA gli strumenti adeguati per raggiungere il successo

formativo.

Tale protocollo attraverso l’esplicitazione degli articoli 3, 33, 34

della Costituzione italiana vuole garantire a tutti gli alunni la

piena realizzazione del proprio progetto di vita, rimuovendo gli

ostacoli, nel dare varie opportunità e nella valorizzazione delle

diversità come ricchezza.

La scuola garantisce ed esplicita nei confronti degli alunni con

DSA interventi didattici individualizzati e personalizzati,

attraverso un piano didattico personalizzato con l’indicazione di

strumenti compensativi e misure dispensative.

Tale protocollo:

Contiene criteri di indicazione riguardanti le procedure e le

pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con DSA.

Traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle

attività di facilitazione per l’apprendimento.

Costituisce uno strumento di lavoro e pertanto, viene

interpretato e rivisitato periodicamente, sulla base delle

esperienze realizzate.

Definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno

dell’istituzione scolastica.

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Il protocollo e’ stato formulato sulla base della recente

normativa:

o Legge dello Stato sui DSA n. 170/2010: “Nuove norme in

materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito

scolastico”.

o D.M. n. 5669 del 12 luglio 2011

o Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti

con Disturbi Specifici di Apprendimento

o C.M. n. 48 del 31 maggio 2012

o Accordo Stato - Regioni su “Indicazioni per la diagnosi e la

certificazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento” del 25

Luglio 2012

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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA): CHE

COSA SONO?

I DSA interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento

scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato

all’età anagrafica.

Si parla di disturbo quando un bambino mostra delle difficoltà

isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e

non sono presenti deficit sensoriali.

I DSA sono di origine neurobiologica, hanno matrice evolutiva si

mostrano come un’atipia dello sviluppo e sono modificabili

attraverso interventi mirati.

Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo,

infatti lo studente può raggiungere gli obiettivi di

apprendimento previsti.

Dislessia

È la difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha

difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla

parola.

Si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della

lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica,

classe frequentata e istruzione ricevuta.

Disgrafia

È la difficoltà nella grafia. La scrittura e’ irregolare per

dimensione e/o pressione, vi e’ scarsa capacità di utilizzare lo

spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello

scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi fra i grafemi e

tra le parole sono irregolari. E’ difficilmente decifrabile.

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Disortografia

La difficoltà riguarda l’ortografia. In genere si riscontrano

difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a

collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche

(accenti, apostrofi, forme verbali etc.).

Discalculia

È un deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del

calcolo, vi può essere difficoltà nell’associare il numero alla

quantità o a capire che 2, II in numero romano e la parola due

abbiano lo stesso valore. Inoltre un alunno discalculico può non

avere in mente la linea dei numeri e/o non capire il valore

posizionale delle cifre ( es: 345≠354). Può anche trovare

difficoltà nel ricordare l’ordine procedurale di un’operazione, di

un’equazione o nell’utilizzare i simboli aritmetici ecc.

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I DSA si dividono in:

specifici quando i problemi evidenziati riguardano settori molto

circoscritti

misti quando le difficoltà riguardano più settori di

apprendimento (ad es. sindrome dislessica)

generalizzati quando le difficoltà riguardano quasi tutte le abilità

scolastiche (in tal caso si parla anche di soggetti borderline

cognitivi)

Il DSA difficilmente si presenta da solo: quasi sempre c’è una

costante associazione con altri disturbi (comorbilità); in particolare

si trova una forte associazione con il disturbo da deficit di

attenzione/iperattività e con disturbi esternalizzanti (disturbo

oppositivo – provocatorio) o internalizzanti (disturbo d’ansia

generalizzato).

I riferimenti internazionlali utilizzati nella definizione e

classificazione dei disturbi specifici d’apprendimento (DSA)

sono:

ICD – 10 asse F 81 : disturbi evolutivi specifici delle abilità

scolastiche;

F 81.0 disturbo specifico della lettura

F 81.1 disturbo specifico della scrittura

F 81.2 disturbo specifico delle abilità numeriche

F 81.3 disturbi misti delle abilità scolastiche

F 81.8 altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche

F 81.9 disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio

specificato

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Altri codici associati ai DSA (comorbilità) sono:

F 80 disturbi del linguaggio

F 90 disturbo dell’attenzione

F 91 disturbo del comportamento

F 93 disturbo dell’ansia

F 82 disturbo specifico di coordinamento motorio (comorbilità

disgrafia).

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CRITERI PER RICONOSCERE I DSA: elementi predittivi

Nella scuola dell’infanzia:

confonde i suoni

non completa frasi

utilizza parole non adeguate al contesto

omette suoni o parti di parole

sostituisce suoni o lettere o ha espressioni linguistiche non

adeguate

poca manualità fine

difficoltà di memoria a breve termine

dominanza laterale non acquisita

difficoltà grafo motoria

difficoltà di orientamento spazio-temporale

difficoltà oculo-manuale

difficoltà distinguere grandezza e numerosità degli oggetti

difficoltà della corrispondenza biunivoca fra insieme di oggetti

difficoltà ad ordinare quantità

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Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado: i

bambini con DSA possono presentare alcune delle caratteristiche

generali:

difficoltà nella memorizzazione dei giorni della settimana,

dell’ordine dei mesi

difficoltà nel ricordare la data di nascita, il natale, le stagioni,

ecc.

difficoltà nella discriminazione tra destra e sinistra e non hanno

un buon senso del tempo

difficoltà nell’organizzazione del tempo

difficoltà nel sapere che ore sono e nel leggere l’orologio

difficoltà motorie fini, come allacciarsi le scarpe o i bottoni

difficoltà di memoria a breve termine

lettura molto lenta o molto scorretta

comprensione del testo letto molto spesso ridotta

difficoltà nel copiare alla lavagna e prendere appunti

discrepanza tra intelligenza generale e abilità specifiche

(lettura, scrittura e calcolo).

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In particolare nell’area linguistico-letteraria, gli alunni con

DSA:

non leggono in modo fluente

sono lenti a scrivere, in modo particolare quando devono

copiare alla lavagna

commettono errori

saltano parole e righe

non utilizzano armoniosamente lo spazio del foglio

scrivono con caratteri troppo grandi e/o troppo piccoli e

preferiscono scrivere in stampato maiuscolo.

Gli alunni dislessici o disortografici possono:

sostituire lettere con grafia simile: p/b/d/g/q/-a/o-e/a o con

suoni simili: t/d-r/l-d/b-v/f

omettere le doppie e la punteggiatura

imparare l’ordine alfabetico con difficoltà

non riuscire ad usare il vocabolario

mostrare un lessico povero

avere difficoltà a memorizzare termini difficili e specifici delle

discipline: mostrare difficoltà nel ricordare gli elementi

geografici, le epoche storiche, le date degli eventi, lo spazio

geografico ed i nomi delle carte

avere difficoltà nell’espressione verbale del pensiero; nel

riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua

italiana.

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Tutti gli alunni con DSA hanno difficoltà nell’apprendere le

lingue straniere, in particolare nella forma scritta.

Particolari problemi vengono evidenziati nell’apprendimento

della lingua inglese a causa delle differenze tra la scrittura e la

pronuncia delle lettere.

Nell’area logico-matematica molti alunni DSA non

riescono:

ad imparare le tabelline

a fare i calcoli in automatico

ad eseguire numerazioni regressive

ad imparare le procedure delle operazioni aritmetiche.

Nel disturbo del calcolo possono essere compromesse diverse

capacità, incluse quelle:

“linguistiche” (per esempio comprendere o nominare i termini, le

operazioni o i concetti matematici, e decodificare i problemi

scritti in simbolici matematici)

“percettive” (per esempio riconoscere o leggere simboli

numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi)

“attentive” (per esempio copiare correttamente numeri o figure,

ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni

operazionali)

“matematiche” (per esempio seguire sequenze di passaggi

matematici, contare oggetti e imparare le tabelline).

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Nei bambini discalculici si osservano difficoltà nel leggere,

scrivere e ricordare numeri complessi, come quelli che

contengono lo zero o lunghi, come quelli composti da molte

cifre. Il 60 % dei bambini dislessici e’ anche discalculico.

COME SI “SENTE” CHI É IN DIFFICOLTÁ

Spesso le esperienze di fallimento e frustrazione che gli alunni

con DSA si trovano ad affrontare nel percorso scolastico fanno

nascere situazioni di ansia e sofferenza. L’alunno con DSA vive

la scuola come un luogo che crea un profondo disagio perché

si trova a far parte di un contesto nel quale vengono proposte

attività per lui troppo complesse ed astratte e nello stesso

tempo osserva che la maggior parte dei compagni si inserisce

con serenità nelle attività proposte ed ottiene buoni risultati.

Sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti del

tipo: «Stai più attento!» «Impegnati di più!» «Hai bisogno di

esercitarti molto!» e spesso non trova soddisfazione neanche

nelle attività extrascolastiche, poiché le lacune percettivo-

motorie possono non farlo “brillare” nello sport e non renderlo

pienamente autonomo nella quotidianità; si percepisce quindi

come incapace e incompetente rispetto ai coetanei iniziando a

maturare un forte senso di colpa, sentendosi responsabile delle

proprie difficoltà. Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui, né

gli insegnanti né i genitori, di non essere all’altezza dei

compagni e che questi non lo considerino membro del loro

gruppo a meno che non vengano messi in atto comportamenti

particolari, ad esempio quello di fare il buffone di classe. Per

non percepire il proprio disagio mette in atto meccanismi di

difesa come il forte disimpegno o l’aggressività che non fanno

che aumentare il suo senso di colpa. Talvolta il disagio è cosi

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elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione

emotiva di forte inibizione e chiusura.

Questi alunni confrontandosi con le proprie difficoltà cominciano

a strutturare:

un concetto di sé più negativo

si sentono meno supportati emotivamente

provano più ansia

hanno poca autostima

tendono ad abbandonare il compito

hanno una carente percezione di autoefficacia rispetto

alle proprie abilità nell’affrontare i compiti proposti.

COME AGIRE PER LIMITARE IL DISAGIO DEGLI ALUNNI DSA

o costruire un clima relazionale disteso

o dare comunicazioni chiare, senza ambiguità

o lasciare a ciascuno tempi adeguati di pensiero e reazione

o gratificare ogni alunno

o sottolineare il positivo invece del negativo

o non usare ironia, né sarcasmo

o accogliere ed accettare le diversità

o permettere “vie di fuga” se la situazione è troppo intensa,

rinviando ad un momento successivo o individuale il

chiarimento

o fornire modelli stabili

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o rassicurare

o preavvertire lo studente su quando gli verrà posta una

domanda ( elimina tensione )

o far sperimentare con successo il “rischio controllato” per

stimolare il gusto della scoperta invece del ripiegamento

passivo

o porre domande allo studente dislessico per primo se si

vuole che possa scegliere tra più risposte senza che i

compagni gli rubino l’idea o per ultimo, se si vuole farlo

familiarizzare con il contenuto

o non procedere a salti per “verificare” a sorpresa, l’ordine di

una procedura può dare tranquillità

o selezionare gli stimoli presenti contemporaneamente

nell’ambiente (cartelloni, lavagna…)

o semplificare i passaggi dal piano verticale a quello

orizzontale, se è il caso è meglio evitare il copiato dalla

lavagna

o evitare la lettura di manoscritti, se necessario ricorrere al

carattere stampato maiuscolo

o richiedere allo studente un compito per volta, anche

selezionando solo ciò che e’ veramente obiettivo della

lezione, eliminando compiti accessori

o insegnare esplicitamente strategie per fronteggiare le

situazioni complesse

o attuare misure compensative e dispensative.

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CHI FA, CHE COSA? PERSONE DI RIFERIMENTO PER

L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON DSA: RUOLI E

COMPITI

RUOLI COMPITI

DIRIGENTE SCOLASTICO

• GESTIONALI, ORGANIZZATIVI, CONSULTIVI

• INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE INTERNE ED ESTERNE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI INCLUSIONE

• RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

• RAPPORTI CON PERSONALE DI SEGRETERIA

• RAPPORTI CON IL REFERENTE DSA

• RAPPORTI CON GLI ENTI COINVOLTI

• FORMAZIONE DELLE CLASSI

PERSONALE DI SEGRETERIA

• RICEVE LA DIAGNOSI DELLA FAMIGLIA

• PROTOCOLLA LA DIAGNOSI

• CONSEGNA LA DIAGNOSI AL DIRIGENTE SCOLASTICO

• LA INSERISCE NEL FASCICOLO PERSONALE DELL’ALUNNO

• NE CONSEGNA UNA COPIA AL COORDINATORE E AL REFERENTE DSA

• ISTITUISCE UN ANAGRAFE DI ISTITUTO

REFERENTE DSA

• COLLABORA CON IL DIRIGENTE ED E’ PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI INSEGNANTI

• FORNISCE INFORMAZIONI E RICERCA MATERIALI DIDATTICI SPECIFICI

• METTE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA LA NORMNATIVA DI RIFERIMENTO

• ORGANIZZA UNA MAPPATURA DEGLI ALIEVI CON DSA.

• VALUTA INSIEME AL COORDINATORE DI CLASSE L’EFFETTIVA NECESSITÁ DI

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VALUTAZIONE DA PARTE DEI SERVIZI SANITARI.

• ESSERE A DISPOSIZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE/TEAM PER IMPOSTARE PERCORSI SPECIFICI

• OFFRIRE SUPPORTO AI DOCENTI NELLA STESURA DEL PDP

• ORGANIZZARE, NELL’AMBITO DEGLI INCONTRI DI CONTINUITÁ, IL PASSAGGIO DELLE INFORMAZIONI DEGLI ALLIEVI CHE SI ISCRIVONO AD ALTRA SCUOLA.

• VERIFICA L’ESISTENZA DI SUPPORTI INFORMATICI ADEGUATI E/O NE PROPONE L’ACQUISTO

• COMUNICA E ATTIVA LE NECESSARIE PROCEDURE DA ADOTTARE PER GLI ESAMI DI STATO

• CURA I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E COORDINA I CONTATTI CON LE ASL

COORDINATORE DI CLASSE

• TIENE I CONTATTI CON LA FAMIGLIA

• TIENE I CONTATTI CON I REFERENTI DI ISTITUTO

• EVENTUALMENTE PRENDE CONTATTI CON LA SCUOLA PRECEDENTE

• COORDINA LE ATTIVITÁ PIANIFICATE E LA STESURA DEL PDP

• PROVVEDE AD INFORMARE I COLLEGHI SULLE EVENTUALI INFORMAZIONI DEL PROBLEMA

• CONVOCA, INSIEME AL REFERENTE, LE FAMIGLIE PER EVENTUALI SEGNALAZIONI DI NUOVI CASI

• VALUTA CON LA FAMIGLIA IL RAGAZZO CON DSA L’OPPORTUNITÁ E LE DOVUTE MODALITÁ PER AFFRONTARE IN CLASSE IL PROBLEMA

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SINGOLO INSEGNANTE

• SEGNALA AL COORDINATORE E AL REFERENTE DSA EVENTUALI NUOVI CASI

• CONCORDA CON LE FAMIGLIE LA MODALITÁ DI SVOLGIMENTO DEI COMPITI A CASA

• SI ACCERTA CHE I COMPITI VENGANO REGISTRATI OPPORTUNAMENTE ANCHE CON L’AIUTO DEI COMPAGNI

• FORNISCE GLI STRUMENTI PIU ADATTI E UTILIZZA GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI CONCORDATI CON LA FAMIGLIA (L. 170 DELL’ 8/10/2010)

• ADEGUA LA PROPRIA DIDATTICA E GARANTISCE LE MODALITÁ DI VERIFICA NEL RISPETTO DEL D.P.R. N. 122 DEL 22/06/2009, DELLA L. 170 DELL’ 8/10/2010

• MODULA GLI OBIETTIVI FACENDO RIFERIMENTO AI SAPERI ESSENZIALI DELLA PROPRIA DISCIPLINA

• VALUTA LO STUDENTE IN CHIAVE FORMATIVA INDIVIDUANDO LE SOGLIE DI ACCETTABILITÁ SEGUENDO IL REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE D.P.R. N. 122 DEL 22-06-2009

• CREA UN CLIMA RELAZIONARE POSITIVO, SOSTIENE LA MOTIVAZIONE, FAVORISCE L’AUTOSTIMA, IL RINFORZO POSITIVO E LA CONSAPEVOLEZZA NELL’ALUNNO.

FAMIGLIA

• CONSEGNA IN SEGRETERIA LA

CERTIFICAZIONE CON LA RICHIESTA DI PROTOCOLLO

• RICHIEDE PER ISCRITTO L’UTILIZZO (O IL NON UTILIZZO) IN CLASSE DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI (NECESSITÁ DI COMUNICAZIONE ALLA CLASSE)

• RICHIEDE IL COLLOQUIO CON IL DIRIGENTE, CON IL REFERENTE PER I DSA E IL CORDINATORE DI CLASSE.

• CONCORDA IL PDP CON IL REFERENTE CdC E I SINGOLI DOCENTI.

• PUÓ CHIEDERE UNA COPIA DEL PDP COMPILATO

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• UTILIZZA GLI STESSI STRUMENTI DI FACILITAZIONE IN AMBITO DOMESTICO PER SUPPORTARE LO STUDENTE

• MANTIENE I CONTATTI CON GLI INSEGNANTI E IL REFERENTE DSA

• RICHIEDE LA VERSIONE DIGITALE DEI LIBRI (WWW.BIBLIOAID.IT)

• EVENTUALMENTE FA EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE CLINICA OGNI 5 ANNI

• SI MANTIENE INFORMATA SULL’EVOLUZIONE DEI MATERIALI DI SUPPORTO E SULLA NORMATIVA VIGENTE (WWW.AIDITALIA.ORG)

• FAVORISCE L’AUTOSTIMA PONENDO ATTENZIONE SULLE CONSEGUENZA PSICOLOGICHE DEL PROBLEMA.

ENTI ACCREDITATI AL RILASCIO DELLA

CERTIFICAZIONE

• ACCOLGONO LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE

• EFFETTUANO LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

• SE NECESSARIO RILASCIANO LA CERTIFICAZIONE DSA

• CONSEGNANO LA CERTIFICAZIONE ALLA FAMIGLIA

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PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO EDUCATIVO

PERSONALIZZATO

Partendo dal presupposto che ogni ragazzo è differente,

diventa fondamentale, per la stesura di un piano educativo

personalizzato efficace, l’assoluta collaborazione tra scuola e

famiglia, in modo da adattare alle caratteristiche individuali i

provvedimenti dispensativi e compensativi suggeriti dalla

normativa vigente, dopo aver valutato l’entità e il profilo delle

difficoltà evidenziate dalle singole diagnosi.

Gli strumenti compensativi sono strumenti che permettono di

compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo,

facilitando l’esecuzione dei compiti automatici (“non intelligenti”)

compromessi dal disturbo specifico, proprio come un paio di

occhiali permette al miope di leggere ciò che è scritto sulla

lavagna. Sono strumenti compensativi la calcolatrice, le tabelle,

i formulari, il PC con correttore ortografico, ecc…

Le misure dispensative riguardano la dispensa da alcune

prestazioni come ad esempio la lettura ad alta voce, prendere

appunti, i tempi personalizzati di realizzazione delle attività, la

valutazione del contenuto e non della forma.

L’obiettivo di tali misure e strumenti non deve essere quello di

“guarire” il bambino dal disturbo, ma di aiutarlo a ridurne gli

effetti, predisponendo una modalità di apprendimento più

adatta.

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CORRELAZIONE FRA DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI

E DISPENSATIVI

PECULIARITÀ DEI

PROCESSI COGNITIVI INTERVENTI DI COMPENSO/DISPENSA

LENTEZZA ED ERRORI

NELLA LETTURA CON

CONSEGUENTE DIFFICOLTÀ NELLA

COMPRENSIONE DEL

TESTO

• EVITARE DI FAR LEGGERE A VOCE ALTA • INCENTIVARE L’UTILIZZO DI COMPUTER CON

SINTESI VOCALE, DI CASSETTE CON TESTI

REGISTRATI, DI DIZIONARI DIGITALI,… • SINTETIZZARE I CONCETTI CON L’USO DI

MAPPE CONCETTUALI E/O MENTALI • FAVORIRE L’USO DI SOFTWARE SPECIFICI

DOTATI DI SINTESI VOCALE IN GRADO DI

LEGGERE ANCHE LE LINGUE STRANIERE • LEGGERE LE CONSEGNE DEGLI ESERCIZI E/O

FORNIRE, DURANTE LE VERIFICHE, PROVE

SU SUPPORTO AUDIO E/O DIGITALE • RIDURRE NELLE VERIFICHE SCRITTE IL

NUMERO DEGLI ESERCIZI SENZA MODIFICARE

GLI OBIETTIVI

• EVITARE LE VERIFICHE SCRITTE IN TUTTE LE

MATERIE TRADIZIONALMENTE ORALI, CONSENTENDO L’USO DI MAPPE O IPERTESTI

(PPT) DURANTE L’INTERROGAZIONE

DIFFICOLTÀ NEI

PROCESSI DI AUTOMATIZZAZIONE

DELLA LETTO-SCRITTURA:

IMPOSSIBILITÀ DI

ESEGUIRE NELLO STESSO TEMPO DUE “PROCEDIMENTI” COME ASCOLTARE E

SCRIVERE, ASCOLTARE E SEGUIRE

UN TESTO SCRITTO, …

• EVITARE DI FAR PRENDERE APPUNTI, RICOPIARE TESTI O ESPRESSIONI

MATEMATICHE, ECC. • FORNIRE APPUNTI SU SUPPORTO DIGITALE O

CARTACEO STAMPATO PREFERIBILMENTE

CON CARATTERE ARIAL, COMIC SANS, TREBUCHET (DI DIMENSIONE 12-14 PT) IN

CASO DI NECESSITÀ DI INTEGRAZIONE DEI

LIBRI DI TESTO • CONSENTIRE L’USO DEL REGISTRATORE • EVITARE LA SCRITTURA SOTTO DETTATURA

• EVITARE LA COPIATURA DALLA LAVAGNA

DIFFICOLTÀ NEL

RICORDARE LE CATEGORIZZAZIONI: I

NOMI DEI TEMPI VERBALI E DELLE

STRUTTURE GRAMMATICALI ITALIANE

E STRANIERE, DEI COMPLEMENTI

• FAVORIRE L’USO DI SCHEMI

• PRIVILEGIARE L’UTILIZZO CORRETTO DELLE

FORME GRAMMATICALI SULLE ACQUISIZIONI

TEORICHE DELLE STESSE.

• UTILIZZARE PER LE VERIFICHE DOMANDE A

SCELTA MULTIPLA.

DISORTOGRAFIA E/O

DISGRAFIA

• FAVORIRE L’UTILIZZO DI PROGRAMMI DI

VIDEOSCRITTURA CON CORRETTORE

ORTOGRAFICO PER L’ITALIANO E LE LINGUE

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STRANIERE

DISCALCULIA, DIFFICOLTÀ NEL MEMORIZZARE:

TABELLINE, FORMULE, SEQUENZE ARBITRARIE

E PROCEDURE

• CONSENTIRE L’USO DI TAVOLA PITAGORICA, CALCOLATRICE, TABELLE E FORMULARI, MAPPE PROCEDURALI, SIA NELLE VERIFICHE

CHE NELLE INTERROGAZIONI • UTILIZZARE PROVE A SCELTA MULTIPLA

DIFFICOLTÀ

NELL’ESPRESSIONE

DELLA LINGUA SCRITTA

• FAVORIRE L’USO DI SCHEMI TESTUALI

DIFFICOLTÀ NEL

RECUPERARE RAPIDAMENTE NELLA

MEMORIA NOZIONI GIÀ ACQUISITE

E COMPRESE CON CONSEGUENTE

DIFFICOLTÀ E LENTEZZA

NELL’ESPOSIZIONE

ORALE

• INCENTIVARE L’UTILIZZO DI MAPPE, SCHEMI

E IPERTESTI (PPT) DURANTE

L’INTERROGAZIONE, COME PREVISTO ANCHE

NEL COLLOQUIO PER L’ESAME DI STATO, PER

FACILITARE IL RECUPERO DELLE

INFORMAZIONI E MIGLIORARE

L’ESPRESSIONE VERBALE ORALE • EVITARE DI RICHIEDERE LO STUDIO

MNEMONICO E NOZIONISTICO IN GENERE, TENERE PRESENTE CHE VI È UNA NOTEVOLE

DIFFICOLTÀ NEL RICORDARE NOMI, TERMINI

TECNICI E DEFINIZIONI (AD ES. PER LE

MATERIE SCIENTIFICHE)

FACILE STANCHEZZA E

TEMPI DI RECUPERO TROPPO

LUNGHI

• FISSARE INTERROGAZIONI E COMPITI

PROGRAMMATI • EVITARE LA SOVRAPPOSIZIONE DI COMPITI E

INTERROGAZIONI DI PIÙ MATERIE • EVITARE DI RICHIEDERE PRESTAZIONI NELLE

ULTIME ORE • RIDURRE LE RICHIESTE DI COMPITI PER

CASA • ISTITUIRE UN PRODUTTIVO RAPPORTO

SCUOLA E FAMIGLIA/TUTOR • CONTROLLARE LA GESTIONE DEL DIARIO

DIFFICOLTÀ NELLA

LINGUA STRANIERA • PRIVILEGIARE LA FORMA ORALE • UTILIZZARE PER LO SCRITTO PROVE A

SCELTA MULTIPLA

SE ALCUNE DI QUESTE

PECULIARITÀ RISULTANO

COMPRESENTI A UN

DEFICIT DI ATTENZIONE

• DIVIDERE LA PROVA IN TEMPI DIFFERENTI IN

QUANTO NON SERVE ASSEGNARE PIÙ TEMPO

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LE PROVE DI VERIFICA PER GLI ALUNNI CON DSA

Il problema della valutazione degli apprendimenti è un

problema di ordine generale, tuttavia esso si pone in maniera

particolarmente forte quando occorre valutare gli apprendimenti

degli alunni con DSA.

La normativa vigente afferma che “la valutazione delle prove

scritte e orali avviene con modalità che tengano conto del

contenuto e non della forma”.

PROVE SCRITTE

MATEMATICA: dare più tempo nelle verifiche scritte o

diminuire il numero di esercizi, fa usare la calcolatrice, fornire

formulari con assortimenti di figure geometriche, formule e

procedure o algoritmi.

INGLESE: per le verifiche scritte si raccomanda di

somministrare esercizi di completamento o a risposte multiple.

ITALIANO: per il compito di italiano far utilizzare, ove è

possibile, il computer con il correttore automatico, nelle prove di

grammatica far consultare schede specifiche.

Per tutte le ALTRE MATERIE, qualora si facciano delle

verifiche scritte, si raccomanda sempre di dare più tempo

oppure un minor numero di domande e permettere sempre

l’uso del computer.

PROVE ORALI

Programmare le interrogazioni specificando gli argomenti

che saranno oggetto dell’interrogazione e ridurre il numero delle

pagine da studiare.

Avvisare l’alunno almeno 10 minuti prima

dell’interrogazione, per dargli il tempo di prepararsi

psicologicamente e di ripassare.

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Durante l’interrogazione far utilizzare sussidi cartacei

quali tabelle (date, eventi, nomi, categorie grammaticali, ecc…),

linea del tempo , cartine geografiche fisiche e politiche, grafici e

strumenti di calcolo come calcolatrice, linea dei numeri relativi,

formulari di figure geometriche e algoritmi.

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE

I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla

legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli

strumenti compensativi previsti dal piano didattico

personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai

sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011.

È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a

rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia

al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I

candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi

della prova registrati in formato “mp3”.

Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la

commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato

dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio

componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i

candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può

provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico.

In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più

lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte,

con particolare riferimento all’accertamento delle competenze

nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti

soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.

Al candidato può essere consentita l’ utilizzazione di

apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano

stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque

siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che

venga pregiudicata la validità delle prove.

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SERVIZI PER LA DIAGNOSI DSA

SERVIZI DI NPI IN STRUTTURE OSPEDALIERE

SITOGRAFIA

www.airipa.it

www.dislessia.org

www.aiditalia.org

www.biblioaid.it

www.aidai.org

S.N.P.R.E.E- POL. UMBERTO I-UNIV. SAPIENZA

VIA DEI SABELLI 108 0644712254 0644712278

OSP. BAMBINO

GESÙ

P.ZZA S.ONOFRIO 4 PADIGLIONE FORD

0668592734 FAX. 0668592450

POL. A.GEMELLI

LARGO AGOSTINO GEMELLI 8 0630155340 FAX. 0630154363

POL. TOR VERGATA VIALE OXFORD 81 VIA NOMENTANA

1362(CLINICA S. ALESSANDRO)

0620900249 FAX. 0620900018 0641400129-0356

“SOS DISLESSIA”

IRCCS S.RAFFAELE

VIA TUSCOLANA 950 ROMA 800125955

IRCCS S.RAFFAELE

VIA DELLA PISANA 800125955

ASL DI APPARTENENZA

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26

www.libroaid.it

www.dislessia-genitori.org

www.wikipedia.org

www.tuttigiuperterra.org

www.dsanotizie.it

www.centroetàevolutiva.it

www.ospedalebambinogesù.it

www.alipercrescere.it

www.cheforte.it

www.psinfantile.com

www.simpsia.it

ALLEGATI

MODELLO DI RILEVAZIONE DEI SEGNALI PREDITTIVI

NELLA SCUOLA D’INFANZIA

PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA PUÒ ESSERE MOLTO UTILE FARE

UN’OSSERVAZIONE INCROCIATA CON LE ALTRE COLLEGHE E

RICORDARE ALCUNI CRITERI CHE POSSONO EVITARCI FACILI

INTERPRETAZIONI:

LE OSSERVAZIONI VANNO RIPETUTE VARIE VOLTE E IN DIVERSI

CONTESTI

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BISOGNA RIDURRE AL MINIMO L’INTERVENTO DELL’INSEGNANTE

PER EVITARE DI INTERFERIRE AD ES. CON UN COMPORTAMENTO DI

SOVRAIUTO

ESEMPIO DI MODELLO DA SEGUIRE PER CONDURRE

L’OSSERVAZIONE:

1) IL BAMBINO PRESENTA DISTURBI DEL LINGUAGGIO CHE SI

MANIFESTANO IN:

-CONFUSIONE DI SUONI (s/z, r/l, v/f, p/b, d/t).

SI,

QUALI…………………………………………………………………………………

…………………….

NO□

-FRASI INCOMPLETE

SI,

ESEMPIO……………………………………………………………………………

……………………

NO□

2) IL BAMBINO PRESENTA UN’INADEGUATA PADRONANZA

FONOLOGICA QUALI:

-OMISSIONI DI LETTERE NELLA PAROLA

SI,

QUALI…………………………………………………………………………………

……………………………

NO□

-OMISSIONI E/O INVERSIONI DI SILLABE NELLA PAROLA

SI,

QUALI…………………………………………………………………………………

……………………………..

NO□

-MANCATA MEMORIZZAZIONE IN VARIE SITUAZIONI DI NOMI DI

OGGETTI CONOSCIUTI E DI USO COMUNE

SI,

QUALI…………………………………………………………………………………

………………………………..

NO□

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-INADEGUATEZZA NEI GIOCHI LINGUISTICI, NELLE STORIELLE

INVENTATE, NEI GIOCHI DI PAROLE, NEI RICONOSCIMENTI E NELLA

COSTRUZIONE DI RIME

SI,

QUALI…………………………………………………………………………………

……………………………………..

NO□

3) IL BAMBINO PRESENTA INADEGUATA PADRONANZA GRAFICO-

SPAZIALE, QUALI:

-DIFFICOLTA’ NELLA COPIA DA MODELLO

SI□

NO□

-DISORGANIZZAZIONE SPAZIALE

SI□

NO□

4) IL BAMBINO DIFFICOLTA’ MNEMONICHE, QUALI:

-DIFFICOLTA’ NELLA MEMORIZZAZIONE A BREVE TERMINE

SI□

NO□

-DIFFICOLTA’ AD IMPARARE FILASTROCCHE

SI□

NO□

5) IL BAMBINO PRESENTA DIFFICOLTA’ ATTENTIVE

-RIESCE A SOFFERMARE L’ATTENZIONE

SI□

NO□

-E’ FACILMENTE DISTRAIBILE

SI□

NO□

6) IL BAMBINO PRESENTA DIFFICOLTA’ PRASSICHE

-HA DIFFICOLTA’ NELLA MANUALITA’ FINE

SI□

NO□

-E’ IMPACCIATO NEL VESTIRSI/SVESTIRSI, ALLACCIARE LE SCARPE,

RIORDINARE

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SI□

NO□

-PRESENTA PROBLEMI DI LATERALIZZAZIONE

SI□

NO□

-HA DIFFICOLTA’ A RIPETERE SEQUENZE RITMICHE E A MANTENERE

IL TEMPO

SI□

NO. □

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA

ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………

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ALUNNO: ………………………………………………….

1. DATI GENERALI

Nome e Cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante referente

Diagnosi medico-specialistica redatta in data… da… presso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….

Scolarizzazione pregressa

Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia

Rapporti scuola-famiglia

2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Elementi desunti

dalla diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe

Velocità

Lettura

Correttezza

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Comprensione

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Grafia

Tipologia di errori

Scrittura

Produzione

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Mentale

Calcolo

Per iscritto

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Ulteriori disturbi associati: Bilinguismo o italiano L2:

Altro

Livello di autonomia:

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3. DIDATTICA PERSONALIZZATA

Strategie e metodi di insegnamento: Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

4. VALUTAZIONE L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di: Disciplina

Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi

Italiano

Matematica

Lingua Inglese

…..

…..

…..

…..

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STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio

iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce Utilizzare schemi e mappe concettuali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)

la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna lo studio mnemonico delle tabelline lo studio della lingua straniera in forma scritta il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità dei compiti a casa

STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

tabella dell’alfabeto retta ordinata dei numeri tavola pitagorica linea del tempo tabella delle misure e delle formule geometriche formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner calcolatrice registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici

VALUTAZIONE

Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: ………………………………………………….

3. Dati generali

Nome e cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante coordinatore della classe

Diagnosi medico-specialistica redatta in data… da… presso… aggiornata in data… da presso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….

Scolarizzazione pregressa

Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria

Rapporti scuola-famiglia

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4. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ

DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Velocità

Correttezza

Lettura

Comprensione

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Grafia

Tipologia di errori

Scrittura

Produzione

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Mentale

Calcolo

Per iscritto

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Ulteriori disturbi associati: Bilinguismo o italiano L2:

Altro

Livello di autonomia:

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5. DIDATTICA PERSONALIZZATA

Strategie e metodi di insegnamento: Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

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4. VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli)

L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi

Italiano

Matematica

Lingue straniere

….

….

….

….

….

….

….

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STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno

nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità eccessiva dei compiti a casa l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento tabella delle misure e delle formule geometriche computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici Computer con sintesi vocale vocabolario multimediale

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STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi)

modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto) riscrittura di testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)

STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) fotocopie adattate utilizzo del PC per scrivere registrazioni testi con immagini software didattici altro

VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI)

Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento

piuttosto che alla correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali,

mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove Pianificare prove di valutazione formativa

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