ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI BOSCO · A seguito della segnalazione di casi di pediculosi del...

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ISTITUTO COMPRENSIVO "SAN GIOVANNI BOSCO" Via Cavolecchia, 4 – 71043 Manfredonia (FG) Cod.Mecc.FGIC872002 Tel. 0884585923 - Fax 0884516827 E-mail: [email protected] - E-mail pec: [email protected] Sito web: www.scuolasangiovannibosco.altervista.org 1 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo Manfredonia, 15 aprile 2016 Agli Insegnanti dell’IC Al personale ATA Ai genitori Oggetto: Circolare permanente LINEE GUIDA per la PREVENZIONE e per la GESTIONE della PEDICULOSI Ogni anno scolastico proseguono le modalità operative contro la pediculosi concordate in sede di “Raccomandazioni per la Prevenzione e Gestione della Pediculosi nelle Scuole”, alla luce delle recenti modifiche del quadro normativo. Nella misura in cui tutti siamo chiamati a un intenso coinvolgimento per ridurre la diffusione del parassita del cuoio capelluto, tenuto conto che il successo di tale lotta dipende anche dalla capacità di sincronizzare le azioni di tutti quanti i soggetti coinvolti, si ricordano le seguenti LINEE GUIDA 1. Evitare allarmismo: il pidocchio, certamente fastidioso, non è vettore di malattie e non è legato allo stato igienico e sociale. 2. L’ASL non effettuerà il controllo delle teste di tutti i bambini frequentanti una stessa classe; tramite il Servizio di Pediatria di Comunità curerà l’informazione e la formazione della famiglia e della scuola. 3. La FAMIGLIA ha la responsabilità della PREVENZIONE (controllo) e del TRATTAMENTO. 4. Il PEDIATRA è responsabile della DIAGNOSI e della TERAPIA. 5. La SCUOLA, tramite Insegnanti e Dirigente Scolastico, sensibilizza famiglie e genitori (attraverso la pubblicazione sul sito e la distribuzione del materiale informativo Allegato D). A fronte di UNA SOLA SOSPETTA PEDICULOSI in classe: a) L’INSEGNANTE segnala il problema in Direzione b) LA FAMIGLIA segnala il problema all’insegnante c) Il DS invia ai genitori del bambino, tramite l’insegnante, una lettera informativa (Allegato B e informativa D). d) Riammissione a scuola fin dal primo giorno dopo il trattamento, previa autocertificazione della famiglia (Allegato C). IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria di via Cavolecchia o tramite e-mail all’indirizzo [email protected], nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario. A fronte di 2 o più casi di SOSPETTA PEDICULOSI nella stessa classe 1) PRIMO LIVELLO a) Il DS dispone l’allontanamento precauzionale dei bimbi in sospetto consigliando alle famiglie visita medica ed eventuale trattamento (Allegato B, C e informativa D da consegnare tramite gli insegnanti). b) Il DS, tramite gli insegnanti, informa tutti i genitori della classe sulla criticità, sollecitando controlli assidui almeno settimanali per i propri figli (Allegato A e informativa D). IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria o tramite e-mail – nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario.

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1 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Manfredonia, 15 aprile 2016

Agli Insegnanti dell’IC

Al personale ATA

Ai genitori

Oggetto: Circolare permanente

LINEE GUIDA per la PREVENZIONE e per la GESTIONE de lla PEDICULOSI

Ogni anno scolastico proseguono le modalità operative contro la pediculosi concordate in sede di “Raccomandazioni per la Prevenzione e Gestione della Pediculosi nelle Scuole”, alla luce delle recenti modifiche del quadro normativo.

Nella misura in cui tutti siamo chiamati a un intenso coinvolgimento per ridurre la diffusione del parassita del cuoio capelluto, tenuto conto che il successo di tale lotta dipende anche dalla capacità di sincronizzare le azioni di tutti quanti i soggetti coinvolti,

si ricordano le seguenti LINEE GUIDA

1. Evitare allarmismo: il pidocchio, certamente fastidioso, non è vettore di malattie e non è legato allo stato igienico e sociale.

2. L’ASL non effettuerà il controllo delle teste di tutti i bambini frequentanti una stessa classe; tramite il Servizio di Pediatria di Comunità curerà l’informazione e la formazione della famiglia e della scuola.

3. La FAMIGLIA ha la responsabilità della PREVENZIONE (controllo) e del TRATTAMENTO. 4. Il PEDIATRA è responsabile della DIAGNOSI e della TERAPIA. 5. La SCUOLA, tramite Insegnanti e Dirigente Scolastico, sensibilizza famiglie e genitori (attraverso la

pubblicazione sul sito e la distribuzione del materiale informativo Allegato D).

A fronte di UNA SOLA SOSPETTA PEDICULOSI in classe:

a) L’INSEGNANTE segnala il problema in Direzione

b) LA FAMIGLIA segnala il problema all’insegnante c) Il DS invia ai genitori del bambino, tramite l’insegnante, una lettera informativa (Allegato B e

informativa D). d) Riammissione a scuola fin dal primo giorno dopo il trattamento, previa autocertificazione della famiglia

(Allegato C).

IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria di via Cavolecchia o tramite e-mail all’indirizzo [email protected], nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario. A fronte di 2 o più casi di SOSPETTA PEDICULOSI nel la stessa classe

1) PRIMO LIVELLO a) Il DS dispone l’allontanamento precauzionale dei bimbi in sospetto consigliando alle famiglie visita medica

ed eventuale trattamento (Allegato B, C e informativa D da consegnare tramite gli insegnanti). b) Il DS, tramite gli insegnanti, informa tutti i genitori della classe sulla criticità, sollecitando controlli assidui

almeno settimanali per i propri figli (Allegato A e informativa D).

IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria o tramite e-mail – nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario.

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2 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

2) SECONDO LIVELLO (2 o più casi di reinfestazione nella stessa classe, nei 30 giorni successivi

all’adozione dei provvedimenti del 1° livello) a) Il DS dispone l’allontanamento precauzionale dei bimbi in sospetto subordinando la riammissione in

classe alla consegna dell’autocertificazione (Allegato B, C e informativa D da consegnare tramite gli insegnanti).

b) Il DS, tramite gli insegnanti, informa tutti i genitori della classe sulla criticità, sollecitando controlli assidui almeno settimanali per i propri figli (Allegato A e informativa D).

c) Il DS informa l’ASL della situazione epidemica con nota scritta.

IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria o tramite e-mail – nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario.

3) TERZO LIVELLO (persistenza di focolai epidemici nei 2 mesi successivi all’adozione dei

provvedimenti del 2° livello) a) Si ripetono i passi del 2° livello. b) L’ASL, nel valutare le possibili criticità, informa ulteriormente le famiglie circa le misure di profilassi e si

riserva di convocare i genitori dei bimbi coinvolti, effettuando eventuale segnalazione ai Servizi Sociali Il Dirigente Scolastico Filippo Quitadamo Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi

e per gli effetti dell’art. 3, c.2 del D.Lgs. n.39/93

Allegati: Allegato A: Lettera destinata ai genitori dei bambini senza infestazione da pidocchio del capello, ma che frequentano altri bambini con pediculosi. A1 – pediculosi sospetta; A2 – pediculosi accertata. Allegato B: Segnalazione, allontanamento precauzionale e riammissione in classe solo con autocertificazione per iscritto di uno dei genitori/tutori (allegato C) attestante l’assenza di pediculosi in atto dopo avvenuto trattamento idoneo. Allegato C: Autocertificazione per la riammissione scolastica e/o certificato medico Allegato D: Informativa pediculosi - la prevenzione del contagio. Allegato E: il diario del pidocchio Allegato F: Informativa pediculosi - Il pidocchio dei capelli. Allegato G: mini guida-flash sulla pediculosi

Allegato H: normativa di riferimento e bibliografia.

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3 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato A1 - Lettera destinata ai genitori dei bambini senza infestazione da pidocchio del capello, ma che frequentano altri bambini con pediculosi. Pediculosi sospetta.

Manfredonia, ___/____/ _________

Ai genitori di ………………………………… .........................

sezione/classe ………………………………..

plesso …………………………………………

A seguito della segnalazione di casi di pediculosi del capello (pidocchi) presso la sezione/classe frequentata da Vs. figlio/a, Vi preghiamo di garantire un controllo accurato e periodico dei capelli, al fine di rintracciare in tempo l'eventuale presenza di parassiti o delle loro uova (lendini).

I prodotti che si trovano in farmacia non hanno un’azione preventiva, pertanto devono essere utilizzati solo nel caso di infestazione in atto. In caso di dubbi, consultare il proprio medico curante o il Servizio di Igiene e Sanità pubblica del Vs. Distretto sanitario.

Ricordo che per evitare infestazione da pidocchi del capello (pediculosi), è necessario adottare alcuni semplici ma efficaci accorgimenti:

• non scambiare o prestare oggetti personali (pettini, sciarpe, cappelli, berretti, nastri per capelli, spazzole);

• non ammucchiare i capi di vestiario;

• controllare i capelli almeno una volta la settimana; nel caso di dubbio consultare il medico curante;

• nel caso di infestazione di un componente della famiglia controllare con attenzione la testa di tutti i famigliari: se viene trovata una lendine o un pidocchio, applicare con cura il trattamento (seguendo le indicazioni riportate sul sito della scuola).

Confido nella Vs. collaborazione al fine di evitare l'ulteriore diffusione dell’infestazione.

Distinti saluti.

Il Dirigente Scolastico Filippo Quitadamo

A cura dei Genitori : staccare e riconsegnare alla scuola in busta chiusa solo in caso di presenza di uova e/o pidocchi.

Idoneità alla frequenza subordinata alla esecuzione del Trattamento Iniziale

I sottoscritti genitori dell’alunno/a____________________________________ sotto la loro responsabilità dichiarano di 1. aver eseguito il 1° trattamento per la cura della pediculosi in data_____\_____\_____ 2. di aver eseguito un controllo ripetuto della capigliatura con un pettine stretto fino alla completa scomparsa dei pidocchi, (se inizialmente presenti). 3. di aver iniziato a sfilare con il pettine stretto il maggior numero di lendini (uova del pidocchio) a partire da questa data e di completarla entro e non oltre sette giorni. IL RIENTRO A SCUOLA È SUBORDINATO A QUESTE CONDIZIONI DI CUI I SOTTOSCRITTI GENITORI SI FANNO GARANTI NELL’INTERESSE DEL PROPRIO FIGLIO E DELLA COLLETTIVITÀ. Firma Genitori ______________________________________________________________________________

Per saperne di più, consultate il sito della scuola

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Allegato A2 - PEDICULOSI ACCERTATA

O. P. S

Osservatorio per il controllo della Pediculosi Scolastica

La prevenzione della Pediculosi (pidocchi della testa) richiede la collaborazione delle famiglie che con un minimo sforzo possono evitare di incorrere in questo inconveniente. In tutte le nazioni progredite si cerca di combattere i parassiti dei capelli ma la cosa non è affatto semplice. Nelle nostre scuole l’OPS consiglia di sottoporre tutti i bimbi, anche se perfettamente puliti, ad una pettinatura preventiva ogni due settimane. Infatti il pettine stretto è l’unico strumento che vi fa vedere in anticipo se ci sono uova (lendini) o pidocchi e che vi aiuta ad iniziare subito la cura. Con questo messaggio vi segnaliamo che a partire da oggi , per fattori contingenti e transitori, la pettinatura deve diventare più frequente, cioè passare ad una volta al giorno per solo 15 giorni . Se in questo intervallo non troverete nulla potete ritornare ad un controllo ordinario 2 volte al mese. In caso contrario è necessario iniziare la cura con prodotti prescritti da competenti. Potete approfondire l’argomento sul sito della scuola. Si ricorda, inoltre, che non è possibile fare prevenzione lavando i capelli sani con prodotti specifici perché il loro effetto scompare quasi immediatamente dopo aver sciacquato la testa. Questa procedura oltre che essere inutile può favorire danni locali e/o generali.

-------------------------------------------------------------------------------------------------

Autocertificazione di inizio terapia valida solo per chi ha preso i pidocchi.

Tagliare e consegnare alla scuola in busta chiusa.

Idoneità alla frequenza subordinata alla esecuzione del Trattamento Iniziale

I sottoscritti genitori dell’alunno/a____________________________________ sotto la loro responsabilità dichiarano di 1. aver eseguito il 1° trattamento per la cura della pediculosi in data_____\_____\______ 2. di aver eseguito un controllo ripetuto della capigliatura con un pettine stretto fino alla completa scomparsa dei pidocchi, (se inizialmente presenti). 3. di aver iniziato a sfilare con il pettine stretto il maggior numero di lendini (uova del pidocchio) a partire da questa data e di completarla entro e non oltre sette giorni. IL RIENTRO A SCUOLA È SUBORDINATO A QUESTE CONDIZIONI DI CUI I SOTTOSCRITTI GENITORI SI FANNO GARANTI NELL’INTERESSE DEL PROPRIO FIGLIO E DELLA COLLETTIVITÀ. Firma Genitori ______________________________________________________________________

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5 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato B: Segnalazione, allontanamento precauzionale e riammissione in classe solo con autocertificazione per iscritto di uno dei genitori/tutori attestante l’assenza di pediculosi in atto dopo avvenuto trattamento idoneo.

Manfredonia, ___/____/ ______

Ai genitori di ………………………………… .........................

sezione/classe ……………………………….. plesso

…………………………………………

Si informa che, su segnalazione dell'insegnante, sua/o figlio/a potrebbe essere affetta/o da pediculosi del cuoio capelluto.

Si dispone, pertanto, in via precauzionale il suo allontanamento dalla comunità scolastica, si richiede di sottoporlo a visita medica presso il medico curante, per la conferma e la eventuale prescrizione del trattamento.

Nel caso in cui vostro figlio/a risultasse affetto da pediculosi, è necessario che anche gli altri componenti della famiglia siano controllati con attenzione e, nel caso ritrovamento di lendini o pidocchi sulla loro testa, siano sottoposti allo stesso trattamento.

II bambino potrà essere riammesso a scuola solo con autocertificazione per iscritto di uno dei genitori/tutori (allegato C) attestante l’assenza di pediculosi in atto dopo avvenuto trattamento idoneo.

Ad ogni buon fine si allega la scheda informativa predisposta dall'ASL, contenente utili informazioni sulla pediculosi.

Si ringrazia per la collaborazione e si porgono cordiali saluti. Il Dirigente Scolastico Filippo Quitadamo

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6 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato C - Autocertificazione per la riammissione scolastica

Manfredonia, ___/____/ ____

Al Dirigente Scolastico dell’IC S. G. Bosco

Io sottoscritt ...... padre/ madre/ tutore (sottolineare la voce corrispondente)

nome .................................................................................................................... …………

cognome ..................................................................................................................... …….

data di nascita ......................................................................................................................

classe ............. sezione ......................

nome ………………… .............................................................................................................

cognome ..................................................................................................................... ……..

data di nascita ...................................................................................................................... .

Consapevole delle responsabilità cui vado incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, dichiaro che in data……………… l’alunna/o è stato sottoposto al seguente trattamento contro la pediculosi:

Inoltre, dichiaro che allo stato attuale l'alunna/o non presenta infestazione da pediculosi in atto.

Data ........................................

Firma per autocertificazione

dell'alunn ........ frequentante il plesso

IMPORTANTE: I genitori provvederanno alla consegna degli allegati C (autocertificazione) presso la segreteria o tramite e-mail – nel contempo informeranno le insegnanti dell’avvenuta consegna tramite diario.

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Allegato C1: certificato medico di riammissione scol astica

Il/La bambina ___________________________________________________________ nato/a _________________________________________ il ______________________ è stato sottoposto/a al seguente trattamento per la pediculosi del capo _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________

(indicare nome del prodotto usato e modalità di applicazione) in data ________ e, pertanto, può riprendere la frequenza scolastica in data ____________ Firma e Timbro del Medico Curante

______________________________________

Data____________________

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8 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato D: Informativa pediculosi - la prevenzione del contagi o.

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Allegato E: il diario del pidocchio

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10 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato F: Informativa pediculosi - Il pidocchio d ei capelli.

Il pidocchio dei capelli

Il pidocchio dei capelli (pediculus humanus capitis) è diverso dal pidocchio del corpo e da quello del pube. E’ un

parassita che vive solo a contatto del cuoio capelluto e si nutre del sangue dell’ospite. Il suo ciclo vitale

attraversa tre stadi: uovo, ninfa e adulto.

Le uova (o lendini), di forma allungata, colore bianco-grigiastro, lunghe circa 1 millimetro, sono deposte dalla

femmina adulta e incollate alla base del capello. Si trovano in particolare tra i capelli della nuca e dietro le

orecchie.

Le lendini si schiudono dopo circa una settimana dalla deposizione e danno origine ad una piccola ninfa che in

una settimana si trasforma nel pidocchio adulto. Dopo la schiusa, la lendine resta vuota e aderente al capello.

Il pidocchio adulto misura 2 – 3 mm di lunghezza e il suo colore varia da marrone a bianco-grigiastro. La

femmina vive sino a 4 settimane e depone circa 10 uova al giorno.

Al di fuori del cuoio capelluto, il pidocchio muore al massimo in 2 giorni, in genere meno di 1, e le sue uova non

riescono a schiudersi se si trovano ad una temperatura inferiore a quella cutanea.

Quanto è diffuso e come si trasmette

Milioni di persone sono colpite ogni anno in tutto il mondo. In Italia e nelle nazioni sviluppate l’età più interessata

è quella tra i 3 e i 12 anni.

Contrariamente a quanto molti credono, l’infestazione non è influenzata dallo stato sociale ed economico,

dall’igiene personale, dalla lunghezza e colore dei capelli o dal numero dei lavaggi della testa.

Il pidocchio si trasmette per contatto diretto con la testa di una persona infestata. Il contatto deve essere

prolungato: perché si è visto che sono necessari circa 30 secondi perché un pidocchio passi da una testa

all’altra.

Si ritiene possibile, ma non se ne è certi, che la trasmissione abbia luogo anche tramite oggetti che vengono a

contatto con la testa (cappelli, cuscini, spazzole, vestiti, ecc). Quindi, i pidocchi dei capelli possono essere

trasmessi anche ai familiari.

Cosa provoca

Il pidocchio dei capelli non è un vettore di malattie. Spesso provoca prurito, dovuto ad una reazione allergica

alla saliva dell’insetto. Il prurito può anche mancare del tutto oppure, nelle persone colpite la prima volta, può

comparire solo dopo 4-6 settimane, il tempo necessario perché si sviluppi la sensibilizzazione alla saliva

dell’insetto.

Talvolta le lesioni provocate dal grattamento possono causare un’infezione batterica alla cute della testa.

Come si riconosce l’infestazione

La certezza dell’infestazione si ha solo quando si trova il pidocchio vivo. Ciò può essere difficile perché il

pidocchio si muove velocemente (6-30 cm al minuto). La presenza di lendini non indica di per sé la presenza del

pidocchio, né che la lendine è vitale (ossia, contenenti il parassita).

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11 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

L’uovo viene deposto sul capello a circa 3-4 mm dal cuoio capelluto. Siccome il capello cresce di 0.4 mm circa

al giorno e l’uovo si schiude 7–10 giorni dalla deposizione, una lendine che si trova ad 1 cm dal cuoio capelluto

è vuota oppure è stata inattivata dal trattamento.

Come si previene

È impossibile prevenire completamente le infestazioni del pidocchio dei capelli. È assolutamente scorretto l’uso

a scopo preventivo dei prodotti utilizzati nel trattamento della pediculosi: si tratta di una pratica inutile e

dannosa.

Gli studi epidemiologici evidenziano inoltre che lo screening (controllo delle teste) in ambito scolastico

non è utile. Al contrario, altri studi evidenziano l’utilità dell’educazione dei genitori al riconoscimento e

trattamento della pediculosi. La misura più importante è, quindi, il controllo settimanale della testa da parte dei

genitori anche sui figli senza sintomi, al fine di una precoce identificazione dei casi di infestazione.

Quando si deve fare il trattamento

Quando si verifica un caso, tutti i conviventi devono essere controllati. Chi è positivo deve fare il

trattamento anti-pidocchi. E’ comunque utile trattare anche chi condivide lo stesso letto con il caso indice, anche

se non sembra infestato.

Gli oggetti, che hanno un ruolo meno importante nella trasmissione, devono essere trattati come segue:

spazzole e pettini: immergere per 10 minuti in acqua calda (almeno 54°C), in cui diluire eventualmente il

prodotto indicato per il trattamento; biancheria, cappelli ecc: lavare in lavatrice a 60°C o a secco. Altrettanto

efficace è chiuderli per qualche giorno in sacchi di plastica.

Quale trattamento

In commercio sono disponibili numerosi prodotti, ma non di tutti esistono prove di efficacia. Il prodotto di prima

scelta è attualmente la permetrina 1% , disponibile in forma di crema che va applicata dopo lo shampoo e

risciacquata dopo dieci minuti. È un prodotto di sintesi che, al contrario delle piretrine naturali, non causa

reazioni allergiche in persone con ipersensibilità al crisantemo. Possiede un’azione residua in grado di uccidere

le ninfe che emergono dal 20-30% delle uova non uccise dal trattamento. È consigliata una seconda

applicazione 7-10 giorni dopo la prima. Nei paesi anglosassoni si sono osservati casi di resistenza dei pidocchi

alla permetrina.

• Come accennato, sono disponibili anche le piretrine di origine vegetale, estratte dal crisantemo.

Sono neurotossiche nei confronti del pidocchio, mentre la loro tossicità nei confronti dei mammiferi è

molto bassa. Sono controindicate negli allergici al crisantemo, sebbene le moderne tecniche estrattive

riducano molto le reazioni allergiche. Non uccidono il 100% delle uova. Anche per queste si sono

osservati casi di resistenza.

• Un trattamento di seconda scelta, utile solo nei casi in cui è sospettata una resistenza alla permetrina o

alle piretrine, è il malathion 0.5%; si tratta di un’insetticida organofosforico, disponibile sotto forma di

lozione da applicare sulla capigliatura asciutta per 10 minuti, seguita da un lavaggio con un normale

shampoo. Il malathion è attivo contro i pidocchi e contro le uova. È un veleno se ingerito.

• Di recente è stato commercializzato un prodotto contenente piretrine e piperonilbutossido, sotto

forma di schiuma termosensibile. Uno studio ancora in corso indicherebbe una elevata efficacia del

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12 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

prodotto sia verso i pidocchi che verso le uova.

Non vi sono prove scientifiche che siano invece efficaci altri principi attivi, compresi i prodotti a base di erbe,

mentre i metodi fisici (il c.d. Bug Busting) sono risultati chiaramente inefficaci.

Il trattamento può non funzionare

Il trattamento può fallire essenzialmente per due ragioni:

1. uso improprio o incompleto del prodotto: mancata ripetizione del trattamento dopo 7-14 giorni, uso di

una quantità insufficiente del prodotto;

2. resistenza al prodotto: è stata descritta resistenza alla permetrina e alle pietrine, mentre per quanto

riguarda il malathion il problema è stato segnalato sino ad ora soltanto in Gran Bretagna e in Francia.

Il ritorno a scuola

Il bambino può tornare a scuola il giorno dopo il trattamento. Non è necessario che siano anche state rimosse le

lendini; è, comunque, consigliabile toglierle per le seguenti ragioni:

LA PRESENZA DI LENDINI PUÒ FAR CREDERE ERRONEAMENTE CHE SIANO ANCORA PRESENTI I PIDOCCHI e far ripetere il

trattamento senza che sia necessario secondo alcuni Autori la rimozione delle lendini situate entro 1 cm dal

cuoio capelluto è utile per diminuire il rischio, modesto, di reinfestazione.

La rimozione delle lendini si effettua utilizzando una soluzione di acqua e aceto in parti uguali, in grado

di sciogliere la sostanza che tiene l’uovo incollat o al capello.

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Allegato G - MINI GUIDA-FLASH SULLA PEDICULOSI

“Poche cose da sapere bene, per iniziare bene l’anno scolastico”.

10 idee sbagliate: le seguenti condizioni non portano vantaggi

1. Sottoporre i propri figli e le loro cose ad una pulizia ossessiva. Purtroppo non basta. 2. Essere di famiglia “ricca”. Per il pidocchio è proprio indifferente. 3. Credere che i prodotti “preventivi” diano una protezione assoluta. Purtroppo nella realtà le cose vanno differentemente. 4. Portare i capelli raccolti o corti. Può ridurre ma non elimina totalmente il rischio di contagio. 5. Rasare a zero. La guarigione si ottiene con qualsiasi lunghezza di capelli. 6. Usare regolarmente a scopo preventivo, un prodotto “curativo” che uccide i pidocchi. È sconsigliato da tutti gli esperti.

7. Nascondere la malattia per vergogna. Ritarda diagnosi e terapia oltre a creare imbarazzanti responsabilità verso gli altri. 8. Non andare a scuola per non essere contagiati. L’evento può accadere in qualsiasi momento. 9. Assentarsi durante la cura. Iniziata subito, già dopo il 1° trattamento la legge permette di frequentare la scuola senza nessuna interruzione. 10. Chiedere la chiusura della scuola. L’insetto lontano dalla pelle, dopo poche ore s’indebolisce e muore. La pulizia ordinaria è più che sufficiente.

10 idee giuste: le seguenti considerazioni portano vantaggi

1. Acquistare un pettine stretto a denti metallici già prima dell’inizio dell’anno scolastico. 2. Controllare con il pettine stretto 2 volte al mese, ogni 15 giorni, i capelli dei bambini sani

anche se non ci sono disturbi. 3. Quando qualcuno ha i pidocchi, tutti i bimbi della “classe malata”, devono essere pettinati a

casa per 10-15 giorni dal momento della segnalazione che le famiglie riceveranno con un apposito modulo.

4. Evitare nei limiti del possibile il contatto diretto tra le teste fino a quando la classe non è ancora “guarita”. Se tutti seguono contemporaneamente le istruzioni l’allarme può considerarsi ragionevolmente cessato dopo 2 settimane.

5. Iniziare una cura antiparassitaria solo quando il pettine stretto cattura pidocchi o uova. 6. Farsi prescrivere una terapia realmente efficace (pediculocida) senza perdere tempo con

rimedi “preventivi” o “fai da te”. 7. Segnalare subito al dirigente scolastico o al medico di fiducia di aver trovato pidocchi o uova

sulla testa del proprio figlio. La legge sulla privacy lo proteggerà comunque. 8. Rinunciare a un atteggiamento di sospetto, incoraggiando il coinvolgimento attivo di tutti i

genitori della classe. 9. Chiedere di partecipare a seminari divulgativi sulla pediculosi organizzati dalla scuola o

dall’ASL. 10. Crearsi in anticipo una cultura specifica di propria iniziativa per non trovarsi impreparati.

ISTITUTO COMPRENSIVO "SAN GIOVANNI BOSCO" Via Cavolecchia, 4 – 71043 Manfredonia (FG)

Cod.Mecc.FGIC872002 Tel. 0884585923 - Fax 0884516827

E-mail: [email protected] - E-mail pec: [email protected]

Sito web: www.scuolasangiovannibosco.altervista.org

14 A cura del dirigente scolastico, Filippo Quitadamo

Allegato H: normativa e bibliografia Normativa di riferimento

• DPR 22.12.67 n.1518 • DM 15.12.1990 Sistema Informativo Malattie Infettive e Diffusive • CM Min. Sanità n.4, 13.3.1998 Misure di profilassi per esigenze di Sanità Pubblica • Direttiva Regione Piemonte 1.6.2000 Raccomandazioni per l’applicazione in Piemonte delle

misure di profilassi per esigenze di sanità Pubblica e per l’adozione di provvedimenti nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi e contatti

• D.lgs. 81/2008 Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Bibliografia 1. Meinking TA. Infestations. Curr Probl Dermatol. 1999. 2. CDC. Parasites and health : head lice (pediculus humanus capitis). November 4, 1999. 3. Pediculosi. In:Bollettino Epidemiologico Nazionale. Notiziario ISS Vol.14 n.5, Maggio 2001 4. Burkhart CN. Fomite transmission with head lice: a continuing controversy. Lancet, 2003 5. Chunge RN et al. A pilot study to investigate transmission of head lice. Can J Public Health,1991. 6. Weir E. School’s back, and so is the lowly louse. JAMC 18 Sep 2001 7. Frankowski BL et al. Head lice. Pediatrics Vol 110 No. 3 Sep 2002 8. Pollack RJ et al. Overdiagnosis and consequent mismanagement of head louse infestations in North America. Pediatric Infectious Disease J. 2000 9. Keoki Williams L et al. Lice, nits and school policy. Pediatrics Vol 107 No.5 May 2001 10. Hansen R. Guidelines for the treatment of resistant pediculosis. Contemporary Pediatrics,2000 11. Mathias RG, Wallace JF. Control of head lice : using parent volunteers. Can J Public Health. 1989 12. Donnelly E et al. Pediculosis prevention and control strategies of community health and school nurses: a descriptive study. J Community Health Nurs. 1991 13. Clore ER. Dispelling the common myths about pediculosis. J Pediatr Health Care.1989 14. American Academy of Pediatrics. New head lice statement: AAP discourages "no nit" policies for school return. September 3, 2002 15. Burgess IF et al. Synergized pyrethrin mousse, a new approach to head lice eradication: efficacy in field and laboratory studies. Clin Ther. 1994 16. Burgess IF. How to advise a patient when over the counter products have failed. BMJ 2003 17. Van der Stichele RH et al. Systematic review of clinical efficacy of topical treatments for head lice. BMJ 1995 18. Dodds CS. Interventions for treating head lice (Cochrane Review). Cochrane Database Syst Rev 2001 19. The Stafford Group. A report for Consultants in Communicable Disease Control. PHMEG.