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AUTONOMIA: ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI, POF E PROGRAMMAZIONE: ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI, OBIETTIVI, METODI, MEZZI Relatore: Isp. Umberto Tenuta ([email protected] ) DUE RIFORME: SCUOLA DELL’AUTONOMIA E RIFORMA MORATTI LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA (REGOLAMENTO DI CUI AL D.P.R. 275/1999) La scuola dell’autonomia è impegnata a garantire a tutti gli alunni il successo formativo (<<pieno sviluppo della persona umana>>) 1 , inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali 2 , secondo criteri di continuità orizzontale (unitarietà educativa e didattica e sistema formativo integrato) e di continuità verticale (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria 1° grado,scuola secondaria 2°…), attraverso il miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento 3 , mediante una didattica intesa come ricerca e personalizzazione dei percorsi di apprendimento (flessibilità), con l’impiego delle tecnologie educative più adeguate 4 SUCCESSO FORMATIVO uomini si diventa solo attraverso l’educazione 5 il sé sinaptico 6 piena formazione della persona umana (<<pieno sviluppo della persona umana>>): integrale, originale e massimale formazione della persona umana integrale: tutte le dimensioni della personalità (motoria, emotivo- affettiva, sociale, linguistica…) (“ologramma”) originale: singolare, irripetibile, unica (diversità) 1 <<Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese>>(art. 3 Cost.). 2 <<Le istituzioni scolastiche… riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo>>(Art. 4, D.P.R. 275/1999). 3 <<esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>> (Art. 1, D.P.R. 275/1999). 4 (Le istituzioni scolastiche) << favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative >> (Art. 4, D.P.R. 275/1999) 5 Scrive Kant che <<La bestia è già resa perfetta dall'istinto... L'uomo invece... non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire... La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell'umanità. Una generazione educa l'altra... L'uomo può diventare tale solo con l'educazione>> (KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27). Cfr. anche: TRSTENJAK A., Il cammino dell’uomo, La Scuola, Brescia, 1968. 6 LEDOUX J., Il Sé sinaptico – Come il nostro cervello ci fa diventare quelli che siamo, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002.

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AUTONOMIA: ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI, POF E PROGRAMMAZIONE: ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI, OBIETTIVI, METODI, MEZZI

Relatore: Isp. Umberto Tenuta ([email protected])

DUE RIFORME: SCUOLA DELL’AUTONOMIA E RIFORMA MORATTI LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA (REGOLAMENTO DI CUI AL D.P.R. 275/1999)La scuola dell’autonomia è impegnata a garantire a tutti gli alunni il successo formativo (<<pieno sviluppo della persona umana>>)1, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali2, secondo criteri di continuità orizzontale (unitarietà educativa e didattica e sistema formativo integrato) e di continuità verticale (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria 1° grado,scuola secondaria 2°…), attraverso il miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento3, mediante una didattica intesa come ricerca e personalizzazione dei percorsi di apprendimento (flessibilità), con l’impiego delle tecnologie educative più adeguate4

SUCCESSO FORMATIVO uomini si diventa solo attraverso l’educazione5

il sé sinaptico6

piena formazione della persona umana (<<pieno sviluppo della persona umana>>): integrale, originale e massimale formazione della persona umana

integrale: tutte le dimensioni della personalità (motoria, emotivo-affettiva, sociale, linguistica…) (“ologramma”)

originale: singolare, irripetibile, unica (diversità)

massimale: al più alto livello possibile, ottimale, <<successo formativo>>

formazione obiettivi formativi: <<obiettivi formativi e

competenze>> (Art. 13, D.P.R. 275/1999); <<obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni>> (Art. 8, D.P.R. 275/1999) competenze7

atteggiamenti capacità conoscenze

obiettivi a lungo termine (PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE)

1 <<Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di

religione, di opinioni politiche, di condizioni personali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese>>(art. 3 Cost.).2 <<Le istituzioni scolastiche… riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo>>(Art. 4, D.P.R. 275/1999). 3 <<esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>> (Art. 1, D.P.R. 275/1999).4 (Le istituzioni scolastiche) << favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative>> (Art. 4, D.P.R. 275/1999)5Scrive Kant che <<La bestia è già resa perfetta dall'istinto... L'uomo invece... non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire... La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell'umanità. Una generazione educa l'altra... L'uomo può diventare tale solo con l'educazione>> (KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27). Cfr. anche: TRSTENJAK A., Il cammino dell’uomo, La Scuola, Brescia, 1968.6 LEDOUX J., Il Sé sinaptico – Come il nostro cervello ci fa diventare quelli che siamo, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002.7 In merito cfr.: TENUTA U., I contenuti essenziali per la formazione di base: homo patiens, habilis, sapiens, in Rivista dell’istruzione, Maggioli, Rimini, 1998, N. 5; TENUTA U., Verificare le conoscenze essenziali, ma soprattutto le capacità ed anche gli atteggiamenti, in Rivista dell’istruzione, Maggioli, Rimini, 2002, n. 4; TENUTA U., Atteggiamenti: non solo conoscenze, non solo capacità, Il Dirigente scolastico, ScuolaSNALS, Roma, gennaio 2002; TENUTA U., Conoscenze Capacità Atteggiamenti; TENUTA U., Obiettivi Formativi da Raggiungere; TENUTA U., Obiettivi Formativi e Competenze; TENUTA U., Obiettivi Specifici di Apprendimento; TENUTA U., Obiettivi: come districarsi?; TENUTA U. , Atteggiamenti Capacità Conoscenze, nel sito http://www.edscuola.it/archivio/didattica/index.html

obiettivi a medio termine (POF: Piani di studio personalizzati ovvero Piani educativi personalizzati)

obiettivi a breve termine (unità di apprendimento) garantito a tutti gli alunni: diritto all’educazione8 (<<Ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo>>9) attraverso il miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento (Art. 1, D.P.R. 275/1999):

attività educativa e didattica come processo di ricerca e sperimentazione (Artt. 6 e 7, D.P.R. 275/1999) percorsi di apprendimento (unità di apprendimento)

strategie apprenditive10

tecnologie educative11

valutazione formativa12

anche mediante: personalizzazione13 dei percorsi di apprendimento (flessibilità) <<impiego delle tecnologie innovative>>

organizzazione educativa e didattica flessibile14

valutazione formativa15 Sistema formativo integrato (Società educante)16

POF E PROGRAMMAZIONE L'azione della scuola è:

intenzionale, perché mirata a ben precisi obiettivi formativi programmatica (sistematica), perché frutto di un’attività continua di ricerca e di sperimentazioni

essa obbedisce ai criteri della realtà, della socialità, della razionalità e della pubblicità (Scurati)17. Programmare significa ricercare le vie più adeguate a consentire ad ogni singolo alunno di perseguire la sua piena formazione (successo formativo)

La ricerca va intesa come studio, invenzione, scoperta, costruzione, sperimentazione di unità di apprendimento (analisi, obiettivi formativi, metodologie e tecnologie, valutazione). studio (ricerca): come gli altri hanno affrontato il problema (non si ripete: archivi didattici,

bibliografie, Internet) invenzione (scoperta, costruzione): nuove ipotesi, nuove strade, nuovi percorsi sperimentazione (l’azione didattica è sempre una sperimentazione di un itinerario didattico: non c’è

la programmazione come documento, atto, programma, ma il processo programmatorio, l’atto del progettare, la sua continua messa a punto, l’aggiustamento, la revisione)

In tale prospettiva, la programmazione è un’azione continua (programma-azione) che non si esaurisce nella elaborazione del Piano dell'offerta formativa, ma si completa nell’elaborazione

della Programmazione didattica annuale (Piani di studio personalizzati ovvero Piani educativi personalizzati)

della Programmazione didattica periodica (quindicinale, settimanale, quotidiana): unità di apprendimento18

PROGETTARE uscire dalla routine e dall’improvvisazione

pensare il futuro (progettare, dal latino proĭcere, gettare avanti: da pro, avanti, e iặcere, gettare) rappresentarsi le azioni e gestirle, ipotizzando diverse strategie e scegliendo poi quelle ritenute più

adeguate progettare: gettarsi in avanti, prevedere, vedere prima, immaginare, pensare

quindi ricercare le soluzioni: evidentemente le soluzioni più efficaci e più efficienti la progettazione come attività di ricerca, sperimentazione, aggiornamento

PROGETTAZIONE19 Non Progetto, ma Progett-azione: non atto (documento), ma processo continuo del progettare

OBIETTIVI: partiamo dagli obiettivi formativi che si intendono far perseguire agli alunni nella scuola per realizzare la piena formazione della persona umana20 Gli obiettivi formativi vanno rapportati ai singoli alunni (Personalizzazione educativa)

Atteggiamenti, capacità e conoscenze essenziali

17 Precisa lo Scurati che stanno a fondamento della programmazione i principi della razionalità e della socialità, oltre che della realtà e della pubblicità (SCURATI C. a cura di, Un nuovo curricolo nella scuola elementare, La Scuola, Brescia, 1977, pp.23-24).18

TENUTA U., Unità di apprendimento e loro articolazione, in RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/

ANALISI: gli obiettivi formativi possono essere definiti (descritti e personalizzati) solo previa conoscenza (valutazione) delle caratteristiche e delle esigenze formative dei singoli alunni, considerati nelle loro identità

personali, sociali, culturali e professionali delle risorse professionali e materiali

dei contesti educativi scolastici ed axtrascolastici METODOLOGIE E TECNOLOGIE: per perseguire gli obiettivi formativi occorre

ricercare/scoprire/inventare/costruire le strategie educative e didattiche più valide ed efficaci

valorizzando le più adeguate risorse professionali e materiali scolastiche ed extrascolastiche VALUTAZIONE: occorre anche ricercare/scoprire/inventare/costruire le modalità e i criteri di

valutazione più validi ed efficaci POF E PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI

la Progettazione risulta dall’integrazione dei Piani di studio personalizzati nel Piano dell'offerta formativa: una scuola su misura21 di tutti gli alunni e, quindi anche degli alunni in situazione di handicap e degli alunni in situazione di svantaggio socioculturale

la loro elaborazione è la risultante della loro interazione ma successivamente la Progettazione si traduce ─deve tradursi─ nell’elaborazione delle unità di

apprendimento (che possono andare a costituire dei moduli didattici) senza la progettazione delle unità di apprendimento, il Piano dell'offerta formativa e i Piani di studio

personalizzati (Piani educativi personalizzati) non hanno alcun significato. La più autentica, significativa, importante progettazione è quella che riguarda l’elaborazione delle unità di apprendimento

POF E PROGETTI sebbene correlati a precise esperienze di vita, tutti i Progetti educativi debbono mirare al perseguimento degli obiettivi formativi previsti dal POF22

CHI PROGETTA? Poiché la scuola persegue gli obiettivi formativi nella sua organizzazione sistemica e in stretta interazione con il sistema formativo integrato, la progettazione vede impegnati, non solo tutti gli operatori scolastici (dirigenti, docenti, personale ATA, organi collegiali ecc.), ma anche i responsabili tutti delle agenzie formative extra scolastiche (Cfr. art. 3 del D.P.R. 275/1999) e, in particolare, i genitori (ibidem)

Gli strumenti tecnologici nella elaborazione della programmazione: addio penna d’oca!23

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA24: obiettivi formativi a lungo termine sintesi integrata dei Piani educativi personalizzati : il cuore della programmazione sono i piani educativi personalizzati (progetti educativi personalizzati):

personalizzati perché mirano alla piena formazione dell'uomo, del cittadino e del lavoratore25

nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali26 (Valorizzazione delle diversità27) su misura dei singoli alunni rispetto dei livelli di sviluppo e di apprendimento dei singoli alunni

rispetto dei ritmi e degli stili apprenditivi, delle propensioni (predilezioni, interesssi, motivazioni) dei singoli alunni (ORIENTAMENTO)

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA E SUO AMPLIAMENTO Quota nazionale degli obiettivi formativi (formazione dell’uomo, del cittadino e del lavoratore) Quota regionale per l'adeguamento alle esigenze del territorio Quota riservata alla scuola da destinare alla personalizzazione dei percorsi formativi Quote aggiuntive eventuali (ampliamento di cui all’art. 9, D.P.R. 275/1999)28

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE:OBIETTIVI FORMATIVI A MEDIO TERMINE Piani di studio personalizzati ovvero Piani educativi personalizzati degli alunni delle singole classi: raccordo con le classi parallele e verticali

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERIODICA: OBIETTIVI FORMATIVI A BREVE TERMINE UNITÀ DI APPRENDIMENTO (Itinerari didattici o percorsi apprenditivi e formativi) come organizzazione dei contesti di apprendimento:

Ricerca – riscoperta-reinvenzione ricostruzione (problem solving)29, auspicabilmente nella forma del lavoro di gruppo (cooperative learning)30: i docenti prevedono in linea di massima quali saranno le esperienze che gli alunni effettueranno per scoprire, inventare, costruire le conoscenze (idee, concetti, regole) e/o per acquisire determinate competenze (abilità) e atteggiamenti (propensioni, predilezioni, motivazioni)31.

Le unità di apprendimento , non come i contenuti da esporre ma come le esperienze che gli alunni debbono effettuare, auspicabilmente nella forma del lavoro di gruppo, per pervenire alla conquista dei concetti, delle abilità e degli atteggiamenti. Non si progetta quello che farà il docente ma quello che faranno gli alunni ovvero si progetta quello che farà il docente perché gli alunni possano realizzare esperienze di apprendimento di concetti e di formazione di capacità e di atteggiamenti.

L’articolazione delle unità di apprendimento32

CONTINUITÀ la programmazione deve obbedire ai criteri della continuità, perché deve risultare coerente tra i diversi docenti e nella successione delle scuole

Innanzitutto, la continuità tra i diversi ordini di scuola: quello che si programma in un ordine di scuola deve essere coerente con quello che si programma nell’ordine successivo, secondo un procedimento ciclico

Poi, la continuità educativa e didattica (procedimenti a spirale) nella successione delle annualità Ancora, l’unitarietà educativa e didattica tra i diversi docenti coerenza dei criteri metodologico-didattici (motivazione, riscoperta, operatività, creatività…) trasversalità degli obiettivi formativi

BIBLIOGRAFIA DEL RELATORETENUTA U., Il Piano dell’offerta formativa- Moduli e unità didattiche–La programmazione nella scuola dell’autonomia, Anicia, Roma, 2001, con CD-ROM. TENUTA U., La flessibilità della scuola e la centralità degli alunni, Anicia, Roma, 2002, con CD-ROM.

29 In merito al Problem solving cfr.: MOSCONI G., D'URSO V. (a cura di), La soluzione di problemi. Problem-solving, Giunti-Barbèra, Firenze, 1973; KLEINMUNTZ B.(a cura di), Problem solving Ricerche, metodi, teorie, Armando, Roma, 1976; DUNCKER K., La psicologia del pensiero produttivo, Giunti-Barbèra, Firenze, 1969; WERTEIMER M., Il pensiero produttivo, Giunti-Barbèra, Firenze, 1965; DORNER D., La soluzione dei problemi come elaborazione dell’informazione, Città Nuova, Roma, 1988. Pe la problematica dell’ermeneutica, cfr: GENNARI M., Interpretare l’educazione. Pedagogia, semiotica, ermeneutica, La Scuola, Brescia, 1992; MALAVASI P., Tra ermeneutica e pedagogia, La Nuova Italia, Firenze, 1992.30 In merito cfr.: JOHNSON, D.W. ET AL., Apprendimento Cooperativo in Classe, Edizioni Erickson, Trento, 1997; PONTECORVO C., AIELLO A.M., ZUCCERMAGLIO C., Discutendo si impara. Interazione sociale e conoscenza a scuola, NIS, Roma, 1991; PONTECORVO C. (a cura di), La condivisione della conoscenza, La Nuova Italia, Firenze, 1993; PONTECORVO C., AIELLO A.M., ZUCCERMAGLIO C., (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento. Acquisire conoscenze a scuola, nel lavoro, nella vita quotidiana, LED, Milano, 1995;. LIGORIO M.B., Apprendimento e collaborazione in ambienti di Realtà Virtuale. Teoria, metodi, tecniche ed esperienze, Garamond, Roma 2002 31 In merito cfr.: CRESSON, E., , Insegnare ad apprendere. Verso la società conoscitiva, Libro bianco su istruzione e formazione, Lussemburgo, Commissione Europea. 1995;TENUTA U., I contenuti essenziali per la formazione di base: homo patiens, habilis, sapiens, in Rivista dell’istruzione, Maggioli, Rimini, 1998, N. 5; TENUTA U., Verificare le conoscenze essenziali, ma soprattutto le capacità ed anche gli atteggiamenti, in Rivista dell’istruzione, Maggioli, Rimini, 2002, n. 4; TENUTA U., Atteggiamenti: non solo conoscenze, non solo capacità, Il Dirigente scolastico, ScuolaSNALS, Roma, gennaio 2002; TENUTA U., Conoscenze Capacità Atteggiamenti; TENUTA U., Obiettivi Formativi da Raggiungere; TENUTA U., Obiettivi Formativi e Competenze; TENUTA U., Obiettivi Specifici di Apprendimento; TENUTA U., Obiettivi: come districarsi?, nel sito Http://www.edscuola.com/dida.html.32

TENUTA U., in RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/

BIBLIOGRAFIA GENERALEAA.VV., Autonomia: fondamenti, implicazioni, competenze, La Scuola, Brescia.AA.VV., L’autonomia delle scuole, La Scuola, Brescia, 1997.ACONE G.(a cura di), Aspetti e problemi della pedagogia contemporanea, Edizioni SEAM, FORMELLO (RM), 2000,BELLINO F., Etica della solidarietà e società complessa, Levante, Bari, 1988. BERTAGNA G., Avvio alla riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia, 2000,BERTAGNA G., GOVI S., PAVONE M., POF, Autonomia della scuola e offerta formativa, La Scuola, Brescia. BOCCHI G., CERUTI M. (a cura di), La sfida della complessità, Milano, 1985.BRUNER J., La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano, 1997.CHIOSSO G., Novecento pedagogico, La Scuola, Brescia, 1997.DE ANGELIS V., La logica della complessità, Bruno Mondadori, Milano, 1996.FALANGA M., Il Regolamento dell’autonomia scolastica, La Scuola, Brescia, 2000. FORNACA R., DI POL R.S., Dalla certezza alla complessità. La pedagogia scientifica del ‘900, Principato, Milano, 1993.FRABBONI F., Il curricolo ovvero per una scuola del progetto, Ethel, 1995.

8 In merito cfr.: PIAGET J., Dove va l'educazione, Armando, Roma, 1974; UNICEF, I diritti del bambino.Riflessioni educative e proposte didattiche, Anicia 1990; KHAN Z.S., COLLANGE P., I diritti dei bambini, Piccoli, Torino, 1992; UNICEF, Il diritto all'educazione, Anicia 1991.9 FAURE E. (a cura di), Rapporto sulle strategie dell'educazione, Armando-UNESCO, Roma, 1973, P. 249.10

Cfr. RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/ (Rubrica Metodologie e tecnologie), ma anche METODOLOGIA E DIDATTICA: http://www.edscuola.com/archivio/didattica/11

In merito cfr.: RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/ ; AMBIENTI VIRTUALI DI APPRENDIMENTO: www.disced.unisa.it/ava/index.htm oppure http://digilander.libero.it/ambientivirtuali ; METODOLOGIA E DIDATTICA: http://www.edscuola.com/archivio/didattica/12 TENUTA U., La flessibilità della scuola e la centralità degli alunni, ANICIA, ROMA, 2003; TENUTA U., Il Piano dell’offerta formativa Moduli e unità didattiche – La programmazione nella scuola dell’autonomia, ANICIA, ROMA, 2001, con CD-ROM 13 In merito cfr.: AA.VV., L’individualizzazione dell’insegnamento, Provincia autonoma di Bolzano, 1991; BALDACCI M., L’istruzione individualizzata, La Nuova Italia, Firenze, 1993; CLAPARÈDE E., La scuola su misura, La Nuova Italia, Firenze, 1972; DOLL R. C. ET ALII, L’istruzione individualizzata, La Nuova Italia, Firenze, 1969; DOTTRENS R., L'insegnamento individualizzato, Armando, Roma, 1960; DUNN R., DUNN K., Programmazione individualizzata, Armando, Roma, 1979; GARDNER J. Et alii, Programmazione educativa individualizzata, ERIKSON, Trento, 1991; MEIRIEU P., Lavoro di gruppo e apprendimenti individuali, La Nuova Italia, Firenze, 1990; PETRACCHI G., Individualizzazione classi aperte interclasse, La Scuola, Brescia, 1985: TENUTA U., Individualizzazione – Autonomia e flessibilità dell’azione educativa e didattica, La Scuola, Brescia, 1998.14 TENUTA U., La flessibilità della scuola e la centralità degli alunni, ANICIA, ROMA, 2003; TENUTA U., Il Piano dell’offerta formativa Moduli e unità didattiche – La programmazione nella scuola dell’autonomia, ANICIA, ROMA, 2001, con CD-ROM 15

In merito cfr.: AA.VV., Pedagogia della valutazione scolastica, La Scuola, Brescia, 1974; ZAVALLONI R., Valutare per educare, La Scuola, Brescia, 1961; VERTECCHI B., Valutazione formativa, Loescher, Torino, 1976; TESSARO F., La valutazione dei processi formativi, Armando, Roma, 1997; BARBIER J.M., La valutazione nel processo formativo, Loescher, Torino, 1989; BRAMANTI D. (a cura di), Progettazione formativa e valutazione, Carrocci, Roma, 1998; DE LANDSHEERE V., Far riuscire far fallire, Amando, Roma, 1991; ARMONE A., Autovalutazione, Professionalità e Autonomia, Tecnodid, Napoli, 1998; PETRACCA C., Valutazione della scuola, La Scuola, Brescia, 1996; VERTECCHI B., Decisione didattica e valutazione, La Nuova Italia, Firenze, 1993; LUMBELLI L., Un approccio alla valutazione formativa: per una metodologia dell’interrogazione orale, SCUOLA E CITTÀ, 1990, n. 2, pp. 8-18.16 FAURE E. (a cura di), Rapporto sulle strategie dell'educazione, Armando-UNESCO, Roma, 197319

In merito cfr.: RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/20

Homo sum: nihil humani a me alienum puto(TERENZIO, Heautontimoroumenos, v. 77)21

CLAPARÈDE E., La scuola su misura, La Nuova Italia, Firenze, 1972; TENUTA U., Individualizzazione – Autonomia e flessibilità dell’azione educativa e didattica, La Scuola, Brescia, 1998; TENUTA U., La flessibilità della scuola e la centralità degli alunni, ANICIA, ROMA, 2003, con CD-ROM. 22

In merito cfr.: TENUTA U., Progetti e discipline, in RIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: http://www.rivistadidattica.com/23

In merito cfr: TENUTA U.,, Schema per la elaborazione del POF in METODOLOGIA E DIDATTICA (http://www.edscuola.com/archivio/didattica/)24 TENUTA U., Il Piano dell’offerta formativa Moduli e unità didattiche – La programmazione nella scuola dell’autonomia, ANICIA, ROMA, 2001, con CD-ROM. 25

<<È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese>>(art. 3 Cost.).

GANDOLFI A., Formicai, imperi, cervelli. Introduzione alla scienza della complessità, Bollati Boringhieri, Torino, 1999GAZÏEL H., WARNET M., Il fattore qualità nella scuola del duemila, La Scuola, Brescia, 2000.GLEICK J., Caos, RCS Libri, Milano, 1989.GOLEMAN D., Lavorare con intelligenza emotiva, BUR, Milano, 1998.LUHMANN N., Potere e complessità sociale, Il Saggiatore, Milano, 1987. MARGIOTTA U., Riforma del curricolo e formazione dei talenti. Linee metodologiche ed operative, Armando, 1997.MORIN E, La testa ben fatta-Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Cortina, Milano, 2000.. MORIN E., I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano, 2001.MORIN E., Introduzione al pensiero complesso, Sperling e Kupfer, Milano, 1993.ORSI M., Scuola, organizzazione, comunità, La Scuola, Brescia, 2002.PAINO A., CHIOSSO G., BERTAGNA G., L’autonomia delle scuole, La Scuola, Brescia, 1997.REMBADO G., ROSSI F., Autonomia organizzativa, La Scuola, Brescia.ROMEI P., Autonomia e progettualità. La scuola come laboratorio di gestione della complessità sociale, La Nuova Italia, Firenze, 1995.SCURATI C., Pedagogia della scuola, La Scuola, Brescia, 1997.SEMERARO R., La progettazione didattica –Teorie, metodi, contesti, Giunti, Firenze, 1999.SERRA, R., ZANARINI, G., Tra ordine e caos. Autoorganizzazione e imprevedibilità nei sistemi complessi, CLUEB, Bologna,1986.WALDROP M., Complessità, INSTAR Libri, Torino, 1995.

RIVISTE DIGITALIRIVISTA DIGITALE DELLA DIDATTICA: www.rivistadidattica.com AMBIENTI VIRTUALI DI APPRENDIMENTO: www.disced.unisa.it/ava/index.htm oppure www.ava-ut.it METODOLOGIA E DIDATTICA: http://www.edscuola.it/archivio/didattica/index.html

ANTOLOGIADa GIOACHINPAOLO TORTORICI, Lavorare per progetti nella scuola dell'autonomia. Dall'ideazione alla valutazione di progetti con gli indicatori di qualità (http://www.edscuola.it/archivio/ped/lavorare_per_progetti.pdf)<<La progettazione, pertanto, è l'azione previsionale del sistema organizzativo scolastico correlato alla costruzione di processi educativi e formativi (conoscenze, capacità e competenze) mediante attività realizzate con metodologie, tecniche e risorse adeguate . L'autonomia è progettualità che si concretizza nel Piano dell'Offerta Formativa della scuola, preventivamente e intenzionalmente predisposto per raggiungere finalità ed obiettivi specifici, per realizzare attività formative rispondenti ai bisogni, alle esigenze ed alle aspettative dell'utenza, e quindi valorizzando le culture del territorio, integrando i curricoli, personalizzando gli insegnamenti, allo scopo di promuovere il diritto all'istruzione e formazione di tutti e di ciascuno.…. L'autonomia, viceversa, chiama in causa la capacità di tutto il personale scolastico, degli alunni, dei genitori, degli EE.LL. e di tutto il contesto socio-culturale, di progettare sinergicamente una scuola commisurata alle esigenze e alla capacità di apprendimento degli alunni, alla natura ed alla struttura delle discipline, alla cultura del territorio e capace di integrare i curricoli personalizzando gli insegnamenti in vista del raggiungimento di obiettivi di qualità concretizzati in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni.…Essa (la progettualità) è 1'azione previsionale dei sistemi organizzativi correlati alla costruzione dei processi formativi di una scuola. Si struttura nella individuazione di tutte le risorse necessarie per perseguire le finalità prefissate, nella assegnazione dei compiti e dei mandati professionali, nella definizione delle risorse finanziarie, dei temi , degli obiettivi (a breve, a medio e a lungo termine) e dei risultati attesi. Ha caratteristiche modulari rispetto alle varie scansioni organizzative e di programmazione; è unitaria e complessa; comprende necessariamente il monitoraggio e , infine, la valutazione degli esiti e la validazione delle azioni decisorie che l'anno determinata. Un presupposto fondamentale per realizzare un percorso di progettazione efficace, è quello di creare la rete delle azioni organizzative per dare risposte diverse ad esigenze diverse mediante processi-procedure che consentano a tutto il personale scolastico, ognuno per le sue competenze, di condividere la decisione progettuale con responsabilità d'intenti ed efficacia di risultati…>>

26 TENUTA U., Individualizzazione – Autonomia e flessibilità dell’azione educativa e didattica, La Scuola, Brescia, 1998 27 BINI S., Diversità e educazione, il presupposto e il fondamento del curricolo flessibile nella scuola dell’autonomia, Anicia, Roma, 2002.28

Art. 9(Ampliamento dell'offerta formativa)1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti.2. I curricoli determinati a norma dell'articolo 8 possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative, che per la realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche programmano sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali.3. Le istituzioni scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti.4. Le iniziative in favore degli adulti possono realizzarsi, sulla base di specifica progettazione, anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati. Per l'ammissione ai corsi e per la valutazione finale possono essere fatti valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, debitamente documentati, e accertate esperienze di autoformazione. Le istituzioni scolastiche valutano tali crediti ai fini della personalizzazione dei percorsi didattici, che può implicare una loro variazione e riduzione.5. Nell'ambito delle attività in favore degli adulti possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni.