ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO Via Tappi 44 10141 ... 2015 16.pdf · E-mail...

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO Via Tappi 44 – 10141 – CARIGNANO Tel. 011 96 92 516 E-mail: [email protected] P P I I A A N N O O D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A A A . . S S . . 2 2 0 0 1 1 5 5 2 2 0 0 1 1 6 6

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARIGNANO Via Tappi 44 – 10141 – CARIGNANO

Tel. 011 96 92 516 E-mail: [email protected]

PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA

FFOORRMMAATTIIVVAA

AA..SS.. 22001155 –– 22001166

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 2 di 55

IISSTTIITTUUTTOO CCOOMMPPRREENNSSIIVVOO

UFFICO DI PRESIDENZA E SEGRETERIA Via Tappi, 44 – 10041 – CARIGNANO

Tel. 011 96 92 516 E-mail: [email protected]

SSCCUUOOLLEE DDEELLLL''IINNFFAANNZZIIAA SSTTAATTAALLII

CARIGNANO - Via Forneri,17 Tel. 011 96 97 181

E-mail [email protected]

CARIGNANO - Via Tappi, 42 Tel. 011 96 95 980

E-mail [email protected]

LOMBRIASCO - Via Prussero,7 Tel. 011 97 90 260

E-mail [email protected]

OSASIO – Via Breme, 12 Tel. 011 97 93 111

E-mail [email protected]

SSCCUUOOLLEE PPRRIIMMAARRIIEE SSTTAATTAALLII

“LUIGI CAVAGLIA’ “: CARIGNANO - Via Roma, 34

Tel. 011 96 97 130

“NICOLETTA SALERNI”: LOMBRIASCO - Via Prussero,9 Tel. 011 97 90 260

E-mail [email protected]

OSASIO - Via Verrua, 4 Tel. 011 97 93 097

E-mail [email protected]

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII II°° GGRRAADDOO SSTTAATTAALLEE

“B. ALFIERI“: CARIGNANO - Via Tappi, 44

Tel. 011 96 92 516

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 3 di 55

IINNDDIICCEE

1 P.O.F. - PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Pag. 4

2 IL CONTESTO TERRITORIALE Pag. 6

3 ISTUTO COMPRENSIVO: FINALITÀ E PRINCIPI A CUI SI ISPIRA Pag. 12

3.1 PRINCIPI FONDAMENTALI Pag. 12

3.2 FFIINNAALLIITTAA’’ EEDDUUCCAATTIIVVEE PPaagg.. 1133 4 ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA PPaagg.. 1155 5 QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO Pag. 17

5.1 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Pag. 18

6 L’INTERVENTO EDUCATIVO Pag. 21

6.1 IILL CCOONNTTRRAATTTTOO FFOORRMMAATTIIVVOO PPaagg.. 2222 6.2 CONTINUITA’ Pag. 23

6.3 ACCOGLIENZA Pag. 24

6.4 PIANO DI INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Pag. 25

6.5 INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI Pag. 26

7 LE ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA - NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

Pag. 26

7.1 LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE Pag. 26

7.2 LA PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO EDUCATIVO Pag. 29

7.3 ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Pag. 33

7.4 ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA

Pag. 34

7.5 ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

Pag. 36

7.6 METODOLOGIE DI LAVORO DIDATTICO Pag. 42

8 VERIFICA E VALUTAZIONE Pag. 43

9 GESTIONE ORGANIZZATIVO-AMMINISTRATIVA Pag. 48

9.1 FIGURE FUNZIONALI AL P.O.F. Pag. 48

9.2 PROGETTI DIDATTICO-EDUCATIVI Pag. 49

9.3 COMMISSIONI Pag. 51

9.4 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Pag. 51

9.5 RETI DI SCUOLE Pag. 51

9.6 SERVIZIO MENSA Pag. 52

9.7 SERVIZIO TRASPORTI Pag. 53

9.8 PRE E POST SCUOLA Pag. 53

9.9 CALENDARIO Pag. 53

9.10 FUNZIONAMENTO E ORARIO Pag. 54

9.11 ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO Pag. 56

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11.. PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) dell'Istituto Comprensivo

“... l’Istituto comprensivo è uno spazio professionale che invita i suoi “abitanti” a rimettersi in discussione, ad assumersi responsabilità comuni sull’educazione di una generazione di ragazzi. Sul piano istituzionale fare “comprensivo” significa “fare comunità”; l’istituto è un frutto della governance territoriale; deve prevalere il gusto dell’autogoverno, dell’assunzione di responsabilità; ci deve essere uno stile, un metodo di lavoro; percorsi fortemente condivisi, in un fitto dialogo con gli operatori scolastici.”

( G. Cerini 2006)

Premessa

L’istituto comprensivo di Carignano nato dall’aggregazione della scuola media “B. Alfieri” con il Circolo didattico, avvalendosi di un buon livello di dialogo già presente tra le due scuole ha potuto delineare la propria identità attraverso l’elaborazione dei riferimenti educativi, formativi e didattico – organizzativi fondamentali elaborando un Piano dell’offerta formativa unitario, che definisce principi e valori di riferimento essenziali per l’azione educativa della comunità scolastica. Esso si propone come punto di riferimento forte, aperto al confronto per una definizione partecipata, disponibile all’innovazione e in continua evoluzione. La costruzione di un progetto formativo e didattico coordinato ed unitario, che favorisca la realizzazione della continuità educativa, richiede la costruzione di un ambiente professionale connotato da condizioni di vero dialogo e di continua comunicazione. Essendo la scuola un ecosistema funzionante grazie a molteplici e complesse relazioni, occorre infatti tenere in grande considerazione le caratteristiche del contesto in cui si opera e stabilire fattive interazioni con le famiglie e le altre agenzie educative presenti nel territorio. Si tratta quindi di disegnare uno “spazio pedagogico” all’interno del quale i bisogni formativi degli alunni possano trovare risposte adeguate. Lo spazio pedagogico traccia la dimensione del fare, dell’appartenere e dell’interagire, ed è pertanto il prodotto di una serie di fattori che riguardano non solo le caratteristiche e le risorse strutturali, ma anche e soprattutto le scelte funzionali ed organizzative, nonché il livello di partecipazione e di responsabilità di tutti i membri della comunità. La scuola è il luogo nel quale bambini e ragazzi maturano il senso dell’appartenenza e la propria identità sociale e civile, ed è quindi importante riuscire a creare un contesto in cui gli scopi possano essere condivisi e la cooperazione davvero praticata. Progettare uno spazio pedagogico significa dunque attivare meccanismi partecipativi permanenti attraverso una proposta formativa che implichi la continua sperimentazione di comportamenti consapevoli e di modalità di collaborazione con l’altro e con il territorio. Pertanto, se da un lato per stimolare l’interesse e la partecipazione occorre realizzare percorsi operativi sempre diversi attraverso una progettazione permanente, dall’altro è necessario edificare assi formativi stabili e condivisi su cui basare gli interventi educativi e didattici fondamentali. Un documento in continua evoluzione, dunque, ma con radici profonde in un’etica e deontologia professionale che orientano lo stile organizzativo – didattico, portano a ricercare le priorità formative dei curricoli, individuando i saperi, le attività e i progetti per dialogare con i bambini e i ragazzi, con l’attualità, con il mondo in una prospettiva di educazione permanente, che consente di scegliere quanto giova alla costruzione dell’autonomia culturale, della capacità di apprendimento continuo e di orientamento dei nostri ragazzi, perché sappiano governare responsabilmente se stessi e lo spazio in cui vivranno.

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La proposta formativa, pertanto, si ispira ai principi e valori in essa dichiarati, pone al centro del processo di insegnamento/apprendimento l'alunno esplicitando i propri impegni in termini di scelte

EDUCATIVE

DIDATTICHE E METODOLOGICHE

DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE PROGRAMMATICHE ORGANIZZATIVE:

- tempo scuola - calendario scolastico - organizzazione docenti

DI PROGETTI SPECIFICI

Elaborazione Referenti, Gruppi di lavoro e Commissioni

Approvazione Collegio Docenti e Consiglio di Istituto

Attuazione/Monitoraggio Referenti, Gruppi di lavoro e Commissioni

La centralità dell’alunno nel processo formativo non è da ritenersi come un astratto principio pedagogico, bensì il punto di partenza nel progettare, impostare e realizzare l’attività scolastica. Il Collegio dei Docenti ha inteso formulare un P.O.F. che traduca e formalizzi l’identità culturale e progettuale dell'Istituzione scolastica e dei singoli plessi ad essa afferente. Tale piano rappresenta la risposta organica ed intenzionale ai bisogni formativi degli alunni ed è ispirato ai seguenti principi: partecipazione attiva dei soggetti educativi, protagonisti del percorso di formazione, con il supporto collaborativo delle famiglie, in una visione di contratto formativo del servizio scolastico; senso di appartenenza all’Istituto degli operatori scolastici e condivisione degli intenti programmatici e degli assetti operativi; intenzionalità degli interventi e responsabilità delle funzioni e dei compiti da parte dei singoli operatori scolastici e degli Organi collegiali di indirizzo e di gestione.

Per la realizzazione del P.O.F. è fondamentale che: gli alunni conoscano gli obiettivi, il percorso e le fasi del proprio curricolo e siano costantemente informati della propria situazione scolastica per attuare comportamenti attivi e responsabili; i docenti esprimano la propria offerta formativa, motivino il proprio intervento didattico, esplicitino le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione; le famiglie conoscano l’offerta formativa e collaborino al progetto educativo.

Fatti salvi i principi ispiratori generali dell’offerta formativa, si è proceduto all’analisi del contesto socio-ambientale di ciascuna scuola e dei relativi bisogni. Ne è conseguita la necessità di strutturare, per ogni sezione, itinerari funzionali alla specificità territoriale.

La divulgazione del POF viene attuata mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto Comprensivo

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22.. IILL CCOONNTTEESSTTOO TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE

CCAARRIIGGNNAANNOO

Il Comune di Carignano si trova a 20 km da Torino e conta 8.800 abitanti circa. Il capoluogo di provincia è facilmente raggiungibile in breve tempo con l’auto o con i mezzi pubblici. Il contesto socio-economico è variegato: la popolazione è occupata nell’agricoltura, nell’industria, nel terziario; una parte meno consistente nel commercio e nell’artigianato. Infatti, a parte la parentesi di sviluppo industriale legata al Lanificio Bona, conclusasi poi con la chiusura dello stabilimento, la città si caratterizza ancora come centro a vocazione agricola, per la particolare qualità dei suoi terreni e residenziale, per la vicinanza rispetto all’area metropolitana torinese. Negli ultimi anni, tuttavia, si è evidenziato un sensibile incremento del terziario e del settore dei servizi. Sul territorio sono presenti alcuni servizi per il tempo libero, offerti da privati o enti religiosi quali la Polisportiva, la piscina comunale, il circolo ANSPI, che offrono ai bambini e ai ragazzi occasioni di incontro, di svago, di attività sportiva. E’ inoltre funzionante la Biblioteca Civica, collegata al “Museo Rodolfo” che accoglie reperti relativi alla storia di Carignano. La Biblioteca, continuamente aggiornata, offre a tutti i cittadini, oltre ad un servizio di prestito d’uso, l’organizzazione di innumerevoli altre attività culturali, manifestazioni, mostre ed è la sede dell’UNITRE e centro di diverse iniziative rivolte alla popolazione.

Oggi Carignano si presenta come una città d’arte di grande interesse, ospitale e disposta ad aprire le proprie porte al turista, essendo una città che ha conservato, sedimentate nel tempo, le testimonianze ancora ben leggibili della sua storia passata.

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LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA DDII VVIIAA FFOORRNNEERRII

Nel 1800 si chiamava ASILO INFANTILE, era una Scuola che raccoglieva bambini i cui genitori lavoravano o erano poveri. I bambini ricevevano assistenza, cibo ed educazione da parte delle suore di San Vincenzo. L’edificio di Via Forneri, ancora funzionante, fu costruito nel 1861 con i soldi offerti dal DOTTOR CARLO FORNERI. Nell’edificio sono ospitate sette sezioni; vi sono inoltre un refettorio, spazi comuni per la psicomotricità ed altre attività, un laboratorio di informatica, un’area verde attrezzata. A partire dal 2005 sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e di ampliamento dell’edificio.

LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA DDII VVIIAA TTAAPPPPII (SEDE DISTACCATA)

Nel settembre 2005 è stata inaugurata la sede distaccata di Via Tappi, ubicata nell’edificio dell’Istituto di Scuola Secondaria di I° grado “Benedetto Alfieri”. Consta di quattro aule molto spaziose, un salone dove è possibile svolgere varie attività, un refettorio, due dormitori, uno spazio esterno attrezzato. E’ un ambiente molto piacevole progettato con cura e a misura di “piccoli allievi”.

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LLAA SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA ““LL.. CCAAVVAAGGLLIIÀÀ”” DDII CCAARRIIGGNNAANNOO

La Scuola Primaria “Luigi Cavaglià” è situata in via Roma 34, a Carignano. E’ un grande edificio a due piani. Al piano terreno sono situate, nel lato sud, tre aule, nel lato est il locale adibito a mensa, la palestra, i locali per gli operatori scolastici; l’ala nord ospita il laboratorio di informatica, i locali della biblioteca alunni, l’aula video, attrezzata di LIM (lavagna interattiva multimediale),utilizzata anche come locale riunioni. Al primo piano sono collocate nove aule nell’ala sud e cinque aule nell’ala nord. Nel corrente anno scolastico presso la scuola secondaria di primo grado, sono attrezzate due aule per ospitare due classi di scuola Primaria. Nell’edificio della Scuola Luigi Cavaglià è presente nel seminterrato un grande spazio attrezzato per la psicomotricità. La Scuola è dotata di due spazi esterni per i momenti di pausa e ricreazione; è collegata, attraverso una scala interna, con la piscina comunale POLYDRA, presso la quale si svolgono corsi di nuoto frequentati dagli alunni di tutte le classi.

Cenni storici La costruzione della Scuola Primaria avvenne fra il 1908 e il 1910. Davanti alla facciata era situata una cancellata di ferro, che proteggeva le aiuole e dava un senso di compiutezza a tutto l’edificio. Dal 1943 al 1945 la Scuola fu occupata da una guarnigione Austro-Tedesca e la cancellata fu smantellata e il ferro donato alla Patria che lo utilizzò per costruire cannoni e altre armi. Nel 1955 la Scuola fu intitolata al Carignanese Luigi Cavaglià, alpino medaglia d’oro al Valor Militare, caduto in combattimento sul fronte jugoslavo. In seguito l’edificio è stato ampliato con la parte a nord, dove una volta c’erano la scuola media e i lavatoi.

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SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII PPRRIIMMOO GGRRAADDOO ““BB.. AALLFFIIEERRII””

L’edificio scolastico è costituito da tre piani fuori terra e da un seminterrato. Il piano terra ospita i seguenti locali: uffici segreteria, presidenza, aula magna, sala insegnanti, biblioteca, laboratorio di scienze, laboratorio di informatica, aula di emergenza. Al piano seminterrato sono localizzati: la palestra, il locale mensa. Le classi sono situate al primo e al secondo piano, in aule distribuite in settori diversi per corsi. La scuola dispone di un ascensore; all’esterno vi sono ampi spazi per attività ricreative e sportive.

Temporaneamente l’edificio ospita quattro classi della Scuola dell’Infanzia in locali ristrutturati del seminterrato e due classi della Scuola Primaria al primo piano, dislocate in appositi settori.

OOSSAASSIIOO

Il Comune di Osasio, distante circa 7 Km da Carignano, si trova ad un’altitudine di 241 m sul livello del mare e si estende su un’area di 4 Kmq in una fertile zona di campagna a sinistra del Po. Il paese conta circa 1000 abitanti, la gran parte dei quali è concentrata nel capoluogo e il restante nelle due frazioni presenti sul territorio: Balbo e Borgonuovo. L’agricoltura è l’occupazione prevalente, a seguire viene l’attività dipendente (operai e impiegati). Alcuni capannoni industriali offrono occupazione non solo agli abitanti di Osasio, ma anche a persone provenienti dai Comuni limitrofi. Sono inoltre presenti attività artigianali (falegnami, edili, fabbri…) e alcuni esercizi commerciali che garantiscono i generi di prima necessità. Sul territorio sono presenti i seguenti servizi: Uffici Comunali, ASL, Ufficio Postale, Scuola Primaria, Banca, Farmacia. Nel concentrico vi sono la Chiesa Parrocchiale della SS. Trinità , la Chiesa della Confraternita e la Cappella di San Rocco; altre sono nelle frazioni. Le attività di tipo culturale e ricreativo sono garantite dalla presenza di una Biblioteca Comunale, un teatro parrocchiale, un centro sportivo (campi da tennis, calcio, bocce, pallavolo), un parco- giochi, un circolo ricreativo privato, un gruppo corale. La Strada Provinciale che unisce Virle P.te a Carignano consente agli abitanti del Comune di raggiungere con facilità i centri vicini.

LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA DDII OOSSAASSIIOO

La scuola dell’infanzia di Osasio è situata in via Breme ed è formata da una sezione. E’ un edificio ristrutturato e gli ambienti sono disposti su due piani:

al pian terreno si trovano il salone (attrezzato per attività motorie) il refettorio e la sala igienica, al primo piano , divise da un piccolo pianerottolo,sono dislocate la sezione e la sala relax(con

funzione polivalente : dormitorio,sala lettura,sala audiovisivi). Alla scuola è annesso un piccolo giardino che viene utilizzato nella bella stagione per attività ricreative.

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Cenni storici Il 22 Marzo 1903 il re Vittorio Emanuele III firmava il decreto con cui veniva eretto in ente morale l’asilo infantile “ Michele Peyretti” del comune di Osasio. L’asilo fu intitolato col nome del suo fondatore che nel 1900 ,poco prima di morire, elargì la somma di1875 lire,la cui rendita serviva a provvedere alla sussistenza dell’ente. L’asilo, fin dalla sua fondazione, fu gestito da suore del Cottolengo. Nel 1967 ,con la morte dell’ultima superiora suor Gabriella, all’asilo arrivò un’insegnante laica. Nel 1985, per la riduzione demografica, l’asilo fu chiuso. La struttura è sempre stata messa a disposizione degli osasiesi per le attività sociali del Paese. Nell’estate del 2006, l’edificio è stato ristrutturato,pur mantenendo l’aspetto di un antico abitato e inaugurato come nuova scuola dell’infanzia di Osasio.

LLAA SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA DDII OOSSAASSIIOO

La Scuola dispone di un piccolo cortile nel quale gli alunni, durante la ricreazione, organizzano giochi. Gli ambienti sono dislocati su due piani: - al pianterreno si trovano un ingresso, due aule, un' aula polivalente (laboratorio di informatica e sala insegnanti), il refettorio e i servizi igienici. - al primo piano altre due aule e i servizi igienici per i bambini. All’interno della scuola mancano spazi adeguati all’attività ginnico-motoria. Per tali attività gli alunni usufruiscono dello spazio polivalente situato sopra la biblioteca durante l’inverno e del centro sportivo durante la primavera e l’autunno.

Cenni storici L’edificio scolastico, situato nel centro del paese, risale alla seconda metà dell’800; era in origine un caseggiato ad uso privato. All’inizio del secolo il caseggiato fu adibito a Scuola, gestita da personale religioso che, contemporaneamente, faceva funzione di docente nell’asilo poco distante. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio non ha subito danni.

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Negli anni ’60 la Scuola è stata ristrutturata, ridimensionando lo spazio ricreativo e dotando di servizi interni i locali che ne erano privi. Recentemente sono state effettuate opere edilizie di ammodernamento con la costruzione di nuovi servizi igienici, il rifacimento della scala interna e di ampliamento con l’aggiunta di un’aula nuova, adiacente al vecchio fabbricato scolastico. Da settembre 2010 è in funzione il servizio mensa.

LLOOMMBBRRIIAASSCCOO

Il Comune di Lombriasco si trova a 28 km. da Torino ed ha circa 1000 abitanti. Sono presenti sul territorio piccole aziende ed esercizi commerciali, per lo più a conduzione familiare, che occupano una minima parte dei cittadini; la maggior parte dei lombriaschesi, infatti, si sposta a Torino o verso comuni limitrofi per il proprio lavoro. Le associazioni culturali e educative sono varie e raccolgono una buona partecipazione degli abitanti, sono la Pro Loco, il gruppo Sportivo Sprint (ciclismo), il gruppo di nuova formazione della Protezione Civile. Cittadini volontari sono impegnati nella Casalbergo, struttura per anziani all’avanguardia per garantire una decorosa qualità di vita in alloggi autonomi, pur con l’assistenza necessaria. Gli alunni sono soliti visitare gli anziani ospiti, almeno una volta all’anno. La presenza sul territorio dell’Oratorio Parrocchiale, guidato dal parroco con l’aiuto di un gruppo di genitori volontari, offre ai bambini e ai ragazzi diverse occasioni durante l’anno per lo svago, il tempo libero, lo sport; anche la Scuola partecipa a progetti ed iniziative dell’oratorio. La Biblioteca Comunale, che dalla primavera 2005 è ospitata nei locali dell’ex-asilo Didier, mette a disposizione dei cittadini un buon numero di libri. Per rendere familiare l’approccio dei bambini alla Biblioteca, la Scuola collabora con i responsabili portandovi, in orario scolastico, gli alunni. Sul territorio è presente anche l’Istituto Salesiano, che ospita la Scuola Media, l’Istituto Tecnico Agrario, l’Istituto per Geometri e il Liceo Scientifico (l’Istituto è una Scuola privata).

LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA DDII LLOOMMBBRRIIAASSCCOO

L’edificio della Scuola dell’infanzia è recente, infatti è stato inaugurato solo nell’autunno del 2003. Sorge adiacente alla Scuola Primaria. La costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia è iniziata a seguito di un lascito del cittadino Giovanni Sargiotto. La scuola è composta da un ampio corridoio sul quale si affacciano due aule, i servizi per i bambini, il dormitorio, l’atrio e il cortile. Nel nuovo edificio trova spazio anche la cucina, dove vengono preparati i pasti freschi per i bambini, lo spogliatoio per le insegnanti e i loro servizi.

LLAA SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA ““NN.. SSAALLEERRNNII"" DDII LLOOMMBBRRIIAASSCCOO

Nella primavera del 2004 la Scuola è stata intitolata a Nicoletta Salerni, una giovane maestra uccisa a Lombriasco dai carri armati tedeschi, al termine della Seconda Guerra Mondiale. L’edificio della Scuola Primaria risale al 1980 ed è composto da un grande atrio, 5 aule, 2 servizi per alunni e uno per insegnanti e personale ausiliario, un piccolo laboratorio d’informatica dotato di 15 computer collegati in rete, una saletta per il personale ausiliario e il cortile. La Scuola Primaria condivide con l’adiacente Scuola dell’Infanzia il refettorio e la palestra.

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33.. IISSTTIITTUUTTOO CCOOMMPPRREENNSSIIVVOO DDII CCAARRIIGGNNAANNOO::

FFIINNAALLIITTÀÀ EE PPRRIINNCCIIPPII AA CCUUII SSII IISSPPIIRRAA

33..11 PPRRIINNCCIIPPII FFOONNDDAAMMEENNTTAALLII

L’attività dell’Istituto e l’offerta del servizio all’utenza si improntano al rispetto e all’osservanza dei seguenti principi fondamentali:

UGUAGLIANZA

E IMPARZIALITÀ

La Scuola non è discriminante e garantisce pari opportunità di trattamento

nell’erogazione dei servizi valorizzando le diversità individuali, sociali e culturali di ogni allievo. L’arricchimento del percorso formativo con attività non strettamente

curricolari è finalizzato a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale. Ogni attività didattica, pertanto, è rivolta sempre alla totalità degli alunni; nessun alunno

può essere escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative del

curricolo organizzate dalla Scuola in orario di lezione. ACCOGLIENZA

E

INTEGRAZIONE

La Scuola favorisce l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni; tiene

conto delle diverse condizioni individuali di partenza; s’impegna ad individuare e a

sostenere gli alunni in situazione di disagio e/o provenienti da culture diverse

REGOLARITÀ

Ogni alunno ha diritto ad apprendere secondo le proprie potenzialità, possibilità ed

inclinazioni in una Scuola che assicura la regolarità e la continuità del servizio garantito da docenti professionalmente qualificati.

DIRITTO DI SCELTA L’Istituto rispetta la facoltà dell’utenza di scegliere la Scuola che meglio risponde alle

proprie esigenze nei limiti della disponibilità

OBBLIGO SCOLASTICO La Scuola si adopera per assicurare l’adempimento dell’obbligo scolastico e la

regolarità della frequenza

PARTECIPAZIONE

EFFICIENZA E TRASPARENZA

La Scuola promuove la partecipazione di tutte le sue componenti e garantisce la comunicazione corretta e trasparente su ogni sua iniziativa, nonché il diritto d’accesso

alle informazioni ai sensi della normativa vigente. Nel determinare le scelte organizzative si ispira a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità, semplificando le

procedure

LIBERTÀ

D’INSEGNAMENTO E DI AGGIORNAMENTO

E’ garantita nel rispetto delle finalità educative e didattiche della Scuola nell’applicazione degli strumenti di programmazione; il personale della Scuola si

impegna a promuovere e a partecipare a iniziative di formazione e aggiornamento

curandone la ricaduta collegiale e sull’utenza

ATTENZIONE ALLA SICUREZZA

In tutti gli edifici l’utilizzo dei locali e delle strutture scolastiche è subordinato alle

norme e alle disposizioni sulla sicurezza e sulla valutazione dei rischi. Tutti gli edifici sono dotati di piani di evacuazione che i docenti illustrano ed

esplicitano agli allievi ad ogni inizio di anno scolastico soffermandosi su quei

particolari aspetti che di volta in volta paiono rappresentare maggiore fonte di rischio. Ogni anno vengono effettuate due prove di evacuazione. Parte del personale

partecipa a corsi di aggiornamento e di formazione inerenti le tematiche proprie della sicurezza (Primo soccorso, Spegnimento incendi).

In tutti i plessi sono costantemente presenti:

Valutazione del rischio

Adeguamento/modifica dei piani di evacuazione

Controllo periodico di ambienti e strutture in relazione alla sicurezza.

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33..22 FFIINNAALLIITTÀÀ EEDDUUCCAATTIIVVEE

L’alunno ha bisogno di ……per essere competente

Essere

Accolto compreso

valorizzato aiutato

motivato

indirizzato

OBIETTIVI GENERALI DEL

PROCESSO FORMATIVO

Valorizzare la corporeità e le esperienze del fanciullo

Comprendere i contenuti e i valori della cultura

attraverso l’esperienza

Riflettere sull’esperienza e giungere a contenuti e

valori più generali Apprezzare la diversità

delle persone e delle

culture Praticare ’impegno

personale, la cooperazione e la solidarietà

Accettare e rispettare le

regole condivise Riconoscere e rispettare i

ruoli delle componenti che interagiscono nel processo

educativo nel ruolo di ognuno

ATTRAVERSO

le esperienze dell’alunno l’organizzazione di un

ambiente che garantisca lo star bene a scuola

la realizzazione di

situazioni che favoriscano la relazione e

l’elaborazione di saperi e competenze

l’elaborazione di percorsi educativo - didattici in

linea con i Curricoli

disciplinari approvati dal Collegio dei Docenti

Esprimere se stessi

riconoscere e

accettare positivamente le

proprie risorse e fragilità come

espressione del percorso di crescita

accettare

serenamente di mettersi in gioco nei

diversi momenti della vita scolastica

Comuni

care con

compagni adulti

ambiente

Comunicare

si esprime

attraverso linguaggi diversificati ed efficaci

interagisce con

l’ambiente naturale e sa rapportarsi

correttamente con l’ambiente sociale

Conoscere

la realtà

sociale naturale

culturale

Sapere e

conoscere

apprende i contenuti delle discipline, sa

rielaborarli ed applicarli individualmente

comprende il valore della cultura propria e

di altri

Agire

autonomamente

consapevol mente

creativamente socialmente

Essere consapevole

ed autonomo

si impegna

personalmente sa portare a termine

i compiti assegnati

rispetta le regole partecipa

consapevolmente sa agire in modo

personale e creativo

sviluppa un metodo di lavoro autonomo e

produttivo acquisisce abilità e

competenze finalizzate

alla progressiva assunzione di

responsabilità e capacità di scelta

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 14 di 55

Il diritto di ogni alunno a ricevere un’educazione ed un’istruzione adeguate è il principio che orienta tutte le scelte del nostro Istituto, intenzionata a promuovere un’offerta formativa il più possibile rispondente alle esigenze dei singoli alunni. Le finalità a cui si uniforma ogni intervento educativo sono le seguenti:

Promuovere uno sviluppo integrale ed armonico dell’alunno, ponendo attenzione sia agli aspetti cognitivi sia a quelli affettivi e relazionali

Potenziare le capacità espressive e comunicative Utilizzare l’esempio in funzione educativa per trasmettere concretamente valori di convivenza

democratica, tolleranza e solidarietà Stimolare la formazione di un atteggiamento critico nei confronti del sapere e valorizzare l’errore

come risorsa nel processo della conoscenza Educare alla responsabilità nei confronti degli impegni assunti individualmente e collettivamente Riconoscere nella discussione e nel confronto gli strumenti più idonei per partecipare

efficacemente alla vita di gruppo. sviluppare le competenze e le capacità di scelta mediante la crescita dell’ autonomia nello studio

e nell’interazione sociale promuovere scelte orientative responsabili

Il recupero dello svantaggio socioculturale e il superamento delle difficoltà individuali sono finalità prioritarie del progetto educativo del nostro Istituto e, come tali, sistematicamente perseguite nella pratica didattica ed educativa giornaliera.

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44.. OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE IINNTTEERRNNAA DDEELLLLAA SSCCUUOOLLAA

Per un più efficace funzionamento, la Scuola si è data un’organizzazione interna in cui agli organi collegiali si affiancano soggetti organizzativi che rispondono al criterio della funzionalità. L’organigramma che ne risulta si può così rappresentare:

Direttore Amministrativo, Collaboratori, Responsabili di Plesso e Funzioni strumentali

sono componenti dello STAFF d’ISTITUTO

CONSIGLIO

D’ISTITUTO

DIRETTORE

AMMINISTRATIVO

UFFICIO DI

SEGRETERIA

COLLABORATORI

SCOLASTICI

DIRIGENTE

SCOLASTICO

COLLABORATORI

FUNZIONI

STRUMENTAL

IIIIIII

COLLEGIO

DOCENTI

RESPONSABILI DI

PLESSO

REFERENTI di

PROGETTO

COMMISSIONI

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Staff d’Istituto: ha il compito di supportare la Dirigenza nelle scelte organizzative generali; prepara proposte e materiali per la discussione, per agevolare i lavori del Collegio dei docenti. E’ formato dai collaboratori del Dirigente, dalle funzioni strumentali e dai responsabili di plesso; si avvale della collaborazione del Dirigente amministrativo.

Referenti di progetto: programmano, elaborano, curano la realizzazione dei percorsi didattici specifici previsti nei progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa; provvedono al monitoraggio in itinere e ad una verifica finale.

Funzioni strumentali: si occupano dell’area di supporto al lavoro dei docenti, coordinando la programmazione, la documentazione e la verifica di aree specifiche, scelte dal Collegio Docenti. Fanno parte dello Staff di Direzione e si avvalgono della collaborazione di diverse Commissioni di lavoro, formate da diversi docenti.

Incarichi organizzativi: riguardano la gestione degli spazi e delle attrezzature.

Personale ATA: è il personale amministrativo ed ausiliario, indispensabile per il funzionamento della Scuola.

OORRGGAANNII CCOOLLLLEEGGIIAALLII

Collegio dei docenti: è l’organo collegiale che effettua le scelte educativo - didattiche che caratterizzano la Scuola. Comprende gli insegnanti dei tre ordini di Scuola. A seconda delle esigenze organizzative si articola in:

-- CCoolllleeggiioo iinn sseedduuttaa pplleennaarriiaa,, ccoonn ii ttrree oorrddiinnii ddii SSccuuoollaa;; - Collegio specifico per ordine di Scuola Primaria, dell’Infanzia o Secondaria; - Commissioni di lavoro; - Gruppi di progetto.

Consigli di classe, interclasse/sezione e intersezione, team docenti: elaborano e realizzano la programmazione didattica nella singola classe della Scuola Primaria/sezione della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Secondaria di Primo grado. Possono essere riuniti come: - gruppi di docenti che lavorano nello stesso team o classe, - classi, interclassi /intersezioni con la presenza dei soli docenti, Classi, interclassi /intersezioni con la presenza dei rappresentanti dei genitori, eletti tramite votazione

annuale.

Consiglio d’Istituto è l’organo di amministrazione e di gestione economico-finanziaria della Scuola. Risulta composto da rappresentanti dei genitori, dei docenti, del personale ATA e dal Dirigente Scolastico. Il presidente del Consiglio d’Istituto, che viene eletto ogni tre anni, è un rappresentante dei genitori.

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55.. QQUUAALLIITTÀÀ’’ DDEELL SSEERRVVIIZZIIOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO

La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo culturale, civile e socio-affettivo degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici attraverso:

COLLEGIALITÀ

Collaborare e condividere le scelte operative a livello di team, di plesso e di Istituto Utilizzare strumenti condivisi per documentare la programmazione didattica e formativa CONTITOLARITÀ E CORRESPONSABILITÀ

Valorizzare le competenze individuali mantenendo il raccordo interdisciplinare per garantire l’unitarietà dell’insegnamento

Utilizzare strumenti comuni per migliorare la conoscenza dell’alunno, nella pratica dell’osservazione

Garantire la corresponsabilità educativa intesa come progettazione comune, non solo di contenuti didattici, ma anche di strategie educative, relazionali e comportamentali all’interno del gruppo classe

FLESSIBILITÀ Rivedere e adattare la propria programmazione nel corso dell’anno scolastico

Coniugare i tempi e i modi dell’alunno con i tempi e i modi dell’insegnamento VALUTAZIONE - Intendere la valutazione come: autoregolazione del percorso educativo - didattico e organizzativo

autovalutazione dell’insegnamento/apprendimento

FORMAZIONE Promuovere percorsi di formazione e aggiornamento in base ai bisogni formativi emergenti ed alle disponibilità

economiche dell’Istituto.

Essere disponibili a sperimentare e utilizzare nuove strategie didattico - educative e nuovi sussidi tecnologici e multimediali.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Promuovere rapporti costanti tra Scuola e Famiglia in termini di collaborazione attiva attraverso:

- assemblee e consigli di classe per l’ esplicitazione dell’Offerta Formativa della Scuola;

- incontri individuali ogni qualvolta se ne presenti la necessità; - incontri programmati per dare informazioni sugli esiti formativi degli alunni;

- incontri per la consegna dei documenti di valutazione quadrimestrale. RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO Essere disponibili ad accogliere, proporre e partecipare ad iniziative ed a progetti d’intesa con il territorio

(Comune, Enti, Associazioni, altre scuole…)

Mantenere le convenzioni stipulate che regolano i rapporti di reciproca partecipazione e collaborazione nella gestione di servizi e attività fondamentali, quali:

la refezione scolastica e servizio di trasporto;

i centri estivi; l’integrazione degli alunni diversabili, in situazione di disagio, stranieri;

i corsi di nuoto e atletica; la manutenzione degli edifici scolastici;

l’utilizzo delle strutture scolastiche al di fuori dell’orario di lezione. RRAAPPPPOORRTTII FFRRAA OORRDDIINNII DDII SSCCUUOOLLAA

Garantire la continuità tra gli ordini scolastici interessati (Asilo nido-Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria, Scuola Primaria- Scuola secondaria di primo grado– Scuola

secondaria di secondo grado) attraverso:

la formazione delle classi iniziali;

l’attuazione di iniziative condivise per gli anni – ponte;

incontri periodici fra insegnanti

attività di orientamento.

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55..11 CCRRIITTEERRII PPEERR LLAA FFOORRMMAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE CCLLAASSSSII

Per la formazione delle classi lavorano, valutate le linee di indirizzo del Consiglio di Istituto, gruppi di docenti che utilizzano criteri consolidati e condivisi. La finalità è quella di costituire classi equilibrate tra loro dal punto di vista della composizione, in modo da favorire clima e lavoro di classe, considerando sia l’ aspetto dell’apprendimento sia della socialità. A questo scopo si rende necessaria la collaborazione e la fiducia da parte della Famiglia, il rispetto del lavoro del Team Docenti ed un sereno confronto nel caso di decisioni non condivise. Problematiche specifiche, legate a situazioni particolari, verranno prese in considerazione, valutate dalla Commissione, a seguito di tempestiva segnalazione delle famiglie, anche in sede di iscrizione. Il lavoro del Team Docenti si basa anche sulle esperienze effettuate nell’ambito del progetto continuità e si avvale della consulenza degli specialisti dell’ASL 8 e del CISA, laddove necessario. I criteri di formazione delle classi sono:

- distribuzione equilibrata di maschi e femmine e, dove è possibile, di alunni stranieri

- attenzione nell’inserimento di alunni diversamente abili

- eventuale separazione di fratelli, gemelli

- relazioni tra gli alunni (positive e/o negative) createsi nelle precedenti esperienze scolastiche

- distribuzione eterogenea dei livelli di competenza raggiunti,

- analisi di situazioni specifiche presentate

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME - SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

La formazione delle classi prime della Scuola Primaria e Secondaria avverrà dopo aver acquisito il parere degli insegnanti della Scuola dell’ordine precedente e dell’equipe psico-medica. Il numero di alunni da inserire in ogni classe è 25, salvo le eccezioni previste dalle norme vigenti. Le iscrizioni alle classi a diverso modulo orario, avverranno dietro scelta dei genitori. In caso di sovrabbondanza di iscrizioni alle classi a tempo pieno e prolungato, rispetto ai posti disponibili, sarà formulata una graduatoria secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto.

Criteri deliberati per la Scuola Primaria 1. Alunni appartenenti a nuclei familiari in condizione di particolare disagio sociale con verifica e/o su segnalazione da parte del servizio sociale competente sul territorio, residenti a Carignano; 2. Alunni appartenenti a nuclei familiari in condizione di particolare disagio sociale con verifica e/o su segnalazione da parte del servizio sociale competente sul territorio, residenti nei comuni dell'istituzione scolastica; 3. Alunni con entrambi i genitori lavoratori e con un fratello già frequentante il tempo pieno, sia nella Scuola Primaria che nella Scuola dell’Infanzia, residenti a Carignano: 4. Alunni con entrambi i genitori lavoratori e con un fratello già frequentante il tempo pieno, sia nella Scuola Primaria che nella Scuola dell’Infanzia, residenti nei comuni dell'istituzione scolastica; (l’alunno della Scuola dell’Infanzia, citato nei punti 3 e 4, deve essere frequentante fin dal primo giorno di lezione); 5. Alunni con entrambi i genitori lavoratori e residenti a Carignano; 6. Alunni con entrambi i genitori lavoratori e residenti nei comuni dell'istituzione scolastica; 7. Alunni con un solo genitore lavoratore e con fratelli che già frequentano il tempo pieno sia nella Scuola Primaria che nella Scuola dell’Infanzia, residenti a Carignano; 8. Alunni con un solo genitore lavoratore e con fratelli che già frequentano il tempo pieno, sia nella Scuola Primaria sia nella Scuola dell’Infanzia, residenti nei comuni dell'istituzione scolastica; (l’alunno della Scuola dell’Infanzia, citato nei punti 7 e 8 deve essere frequentante fin dal primo giorno di lezione);

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9. Alunni, con un solo genitore lavoratore, residenti a Carignano; 10. Alunni, con un solo genitore lavoratore, residenti nei comuni dell'istituzione scolastica.

In caso di situazioni paritarie, si procede al sorteggio, in presenza dei genitori interessati, per escludere dalla frequenza a tempo pieno una o più domande. Se le risorse assegnate alla Scuola lo consentono, possono essere formate classi attuando modalità organizzative diverse. In presenza di situazioni anomale, non prevedibili e non rientranti nei criteri elencati, ogni decisione è a discrezione del Dirigente Scolastico.

Criteri deliberati per la scuola secondaria

Alla formazione delle classi prime provvede una Commissione, sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. Tali criteri tuttavia possono subire delle deroghe sia in base alla scelta da parte delle famiglie delle 30 o 36 ore, sia in base all’organico docenti disponibile. La commissione per la formazione classi tiene conto dei seguenti elementi: - documenti di valutazione della Scuola Primaria; - esame di ulteriori informazioni tramite colloqui con gli insegnanti della Scuola Primaria; - inserimento di alunni con disabilità; - equa distribuzione di maschi e femmine; - inserimento di studenti non italiani; - studenti che provengono dalle borgate e/o dai Comuni limitrofi.

Nel caso in cui vi sia un maggior numero di richieste per il Tempo prolungato, rispetto al numero di classi attribuite in organico, i membri del Consiglio d’Istituto propongono come priorità i seguenti criteri:

alunni ripetenti alunni con certificazione di disabilità alunni con fratelli frequentanti lo stesso tempo-scuola di 36 ore settimanali

monte ore lavorativo dei genitori iscrizione entro i tempi previsti

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CRITERI DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Nel caso le sezioni di Scuola dell’Infanzia dei singoli plessi non possano accogliere tutti gli alunni iscritti, si creerà una lista di attesa. I criteri che vengono tenuti presenti per l’ammissione dei bambini alla frequenza sono i seguenti: 1. Alunni già frequentanti nell’anno scolastico precedente; 2. Bambini residenti, portatori di HC o in situazione di disagio accertato e documentato (e non residenti, previa analisi del caso da parte del Dirigente Scolastico); 3. Bambini già in lista d’attesa nell’anno scolastico precedente, residenti e non residenti; 4. Bambini di 5 anni, residenti, con un solo genitore (lavoratore e non lavoratore); 5. Bambini di 5 anni, residenti, con fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 6. Bambini di 5 anni, residenti, senza fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 7. Bambini di 5 anni, residenti, con fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 8. Bambini di 5 anni, residenti, senza fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 9. Bambini di 5 anni, non residenti e iscritti fuori termine, con un solo genitore (lavoratore e non lavoratore); 10. Bambini di 5 anni, non residenti e iscritti fuori termine, con fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 11. Bambini di 5 anni, non residenti e iscritti fuori termine, senza fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 12. Bambini di 5 anni, non residenti e iscritti fuori termine, con fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 13. Bambini di 5 anni, non residenti e iscritti fuori termine, senza fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 14. Bambini di 4 anni, residenti , con un solo genitore (lavoratore o non lavoratore); 15. Bambini di 4 anni, residenti, con fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; Bambini di 4 anni, residenti, senza fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 16. Bambini di 4 anni, residenti, con fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 17. Bambini di 4 anni, residenti, senza fratelli minori e un solo genitore lavoratore; 18. Bambini di 3 anni, residenti, con un solo genitore (lavoratore o non lavoratore); 19. Bambini di 3 anni, residenti, con fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 20. Bambini di 3 anni, residenti, senza fratelli minori ed entrambi i genitori lavoratori; 21. Bambini di 3 anni, residenti, con fratelli minori e un solo genitore lavoratore; 22. Bambini di 3 anni, residenti, senza fratelli minori ed un solo genitore lavoratore; 23. Bambini non residenti, iscritti nei termini, seguendo gli stessi criteri dal 4° al 18°; 24. Bambini iscritti fuori termine seguendo gli stessi criteri dal 4° al 18°.

I bambini nati da gennaio ad Aprile vengono inseriti nella sezione (se ci sono posti disponibili), appena compiuti i tre anni; gli alunni arrivati per trasferimento vengono inseriti nelle sezioni (se ci sono posti disponibili) o in lista d’attesa seguendo i criteri elencati. La lista d’attesa può essere continuamente aggiornata fino al termine delle iscrizioni dell’anno successivo. Per i casi non rientranti nei suddetti criteri, ogni decisione è a discrezione del Dirigente Scolastico.

SE UN ALUNNO DI SCUOLA DELL’INFANZIA SI ASSENTA PER PIU’ DI 15 GIORNI CONSECUTIVI IN MODO INGIUSTIFICATO, VIENE ESCLUSO DALLA FREQUENZA E AL SUO

POSTO VIENE INSERITO IL PRIMO BAMBINO DELL’EVENTUALE LISTA D’ATTESA.

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66 LL’’ IINNTTEERRVVEENNTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO

66..11 IILL CCOONNTTRRAATTTTOO FFOORRMMAATTIIVVOO ––

PPAATTTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO DDII CCOORRRREESSPPOONNSSAABBIILLIITTAA’’

La Scuola considera fondamentale per la crescita degli alunni il rapporto con la famiglia. Con la famiglia e con l’allievo, in particolare, essa stabilisce un contratto formativo formativo che è “la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della Scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero consiglio di interclasse o di classe, gli organi dell’istituto, i genitori, gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico”. Attraverso tale contratto la Scuola si propone di:

elaborare un percorso adeguato che soddisfi i bisogni dell’alunno; aiutare gli alunni a sviluppare al massimo le proprie capacità e ad instaurare relazioni positive con

adulti e compagni;

informare i genitori sulle scelte didattico - metodologiche e sull’andamento dell’alunno; fornire un ambiente sicuro e sereno.

Pertanto si invitano i genitori a:

condividere con la Scuola che l’istruzione è un valore portante e fondamentale per la crescita equilibrata di un individuo;

garantire la frequenza e il rispetto dell’orario; controllare quotidianamente il diario (strumento di immediata comunicazione Scuola - Famiglia) e

verificare che gli alunni siano provvisti del materiale necessario; informare gli insegnanti di eventuali problemi o difficoltà che possano influenzare il rendimento o il

comportamento del proprio figlio; partecipare attivamente agli incontri previsti dalla Scuola .

Questa collaborazione tra Scuola e Famiglia dovrebbe concretizzarsi da parte degli alunni nei seguenti comportamenti:

rapportarsi positivamente con gli altri; confrontarsi con culture diverse; partecipare alle attività proposte, collaborando con gli altri; rispettare l’ambiente circostante e i beni comuni; essere consapevoli di sé; condividere le regole ed accettarle; aver desiderio di conoscere; essere consapevoli che il sapere è necessario per interagire nella società conoscere gli obiettivi, il percorso e le fasi del proprio curricolo per attuare comportamenti attivi e

responsabili.

Il contratto formativo viene esplicitato, all’inizio dell’anno scolastico, a cura dei docenti delle singole classi/sezioni, in apposita riunione alla quale vengono invitati tutti i genitori degli alunni. I genitori e la scuola secondaria di I grado sottoscrivono, all’inizio del primo anno, il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, documento agli atti della scuola.

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66..22 CCOONNTTIINNUUIITTÀÀ’’ -- OORRIIEENNTTAAMMEENNTTOO

Come si evince dal dettato di alcuni documenti ministeriali, la continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Continuità non deve, però, significare uniformità e mancanza di cambiamento, ma valorizzazione delle competenze acquisite dal bambino e riconoscimento della specificità di ciascuna Scuola nella diversità delle sue funzioni. Il presupposto di questa esigenza di raccordo fra istituzioni scolastiche contigue trova fondamento nel riconoscimento che la crescita della persona avviene in modo continuo in un processo di apprendimento che si amplia e si diversifica con il susseguirsi delle differenti fasi dello sviluppo psicofisico. Occorre ricordare che un alunno è tanto più motivato ad apprendere quanto più il grado successivo di Scuola valorizza le sue conoscenze e competenze. La continuità, quindi, esige momenti di confronto e di scambio di materiale, osservazioni ed impressioni fra gli insegnanti dei vari ordini scolastici contigui. Rifacendosi alle finalità previste dalle Indicazioni ministeriali, la Scuola si propone di sviluppare nell’alunno, sin dai primi anni, il senso di autonomia, di identità e quelle competenze che dovrebbero aiutare il ragazzo a “imparare ad apprendere”, a compiere scelte consapevoli al fine di divenire cittadino del mondo.

CONTINUITA’ FAMIGLIA, ASILO NIDO-SCUOLA DELL’INFANZIA

Partendo dal presupposto che l’educazione del bambino deve partire dal mondo culturale del bambino stesso, dalle sue esperienze e conoscenze, la nostra scuola si impegna in questo luogo a raccogliere informazioni dalla famiglia di provenienza, al fine di programmare al meglio l’inserimento alla Scuola dell’Infanzia. Vengono inoltre avviate una serie di iniziative finalizzate alla conoscenza dei bambini provenienti dal Nido.

CONTINUITÀ’ SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

Gli strumenti di cui la Scuola dispone per realizzare la continuità del processo educativo sono i seguenti:

formazione delle classi iniziali: nei plessi in cui funzionano più classi prime, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia forniscono il loro contributo per la formazione dei gruppi attraverso informazioni sul livello di maturazione raggiunto dagli alunni e su eventuali disturbi di apprendimento;

proposte di attività comuni per l’anno ponte: attività che vedono la partecipazione di alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria (Attività di laboratorio ponte);

incontri informativi tra insegnanti della Scuola Primaria e genitori di alunni frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia;

osservazione da parte degli insegnanti, che accoglieranno i bambini alla Scuola Primaria di alcuni momenti della vita scolastica degli alunni frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia;

incontri tra insegnanti dei due ordini di Scuola a giugno o a settembre, per il passaggio di informazioni finalizzato all’acquisizione di elementi rispetto all’esperienza pregressa.

incontro di verifica delle iniziative e delle attività attuate nei laboratori ponte.

CONTINUITÀ’ SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Sono previsti: Incontri fra gli alunni delle classi quinte e gli insegnanti della Scuola Secondaria, al fine di far

conoscere ai primi l’organizzazione scolastica, le attività, i progetti educativi ed i laboratori, caratteristici del nuovo Ordine scolastico.

Incontri tra docenti dei due ordini di Scuola per:

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confrontarsi su possibili progetti di accoglienza/continuità;

definire eventuali interventi in comune;

facilitare il passaggio di informazioni sugli alunni: a giugno i docenti si incontreranno per relazionare sull’iter formativo degli alunni in uscita.

verificare le iniziative e le attività attuate nei laboratori ponte

organizzare incontri informativi ed esplorativi con i genitori delle classi quinte

aggiornare la scheda informativa di passaggio tra i due ordini di scuola

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: ORIENTAMENTO

L’orientamento ha una funzione “strategica” nell’ambito del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione, e costituisce “un processo che si attua durante tutto l’arco della vita, come capacità di imparare ad apprendere autonomamente e in funzione di contesti diversi”. A tale progetto concorrono il soggetto in formazione, la famiglia, la struttura scolastica col carattere orientativo intrinseco allo studio delle discipline ed i suoi docenti, gli operatori del mondo del lavoro, gli specialisti. Tutto il Consiglio di Classe nel suo complesso è coinvolto nell’attuazione delle attività programmate, volte a guidare l’allievo ad una scelta meditata e consapevole del proprio futuro percorso formativo e a prevenire e contrastare la dispersione e l’insuccesso scolastico. La scuola si attiva in particolare per fornire informazione e supporto alla scelta degli studenti al termine della scuola secondaria di primo grado e predispone iniziative dedicate agli allievi e alle famiglie in forma di fogli informativi, acquisizione e distribuzione delle Guide all’Orientamento fornite dalla Provincia, allestimento della bacheca ORIENTAMENTO, raccolta del materiale informativo inviato in itinere dalle scuole superiori di secondo grado, prenotazione di un incontro di informazione per ciascuna classe terza con un esperto inviato dalla Provincia, prenotazione di incontri informativi, visita ai Saloni dell’Orientamento presenti sul territorio.

66..33 AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA

La Scuola favorisce l'accoglienza di alunni e genitori, per: facilitare il contatto iniziale tra due sistemi che non si conoscono: Scuola e Famiglia; dare la possibilità al bambino di assorbire gradualmente in modo positivo, g!i effetti dell'impatto

con una nuova realtà. Si possono individuare due fasi:

a) pre-ingresso, articolato nei seguenti momenti: - periodo dicembre/gennaio di ciascun anno, incontri rivolti alle famiglie che accedono per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria o alla Scuola Secondaria di primo grado, per la presentazione delle attività della Scuola nel suo complesso; - mese di settembre, incontri degli insegnanti di sezione o di classe con i genitori dei bambini iscritti per la prima volta;

b) attività di accoglienza per gli alunni Si presta particolare attenzione ai bambini che iniziano la frequenza per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia e Primaria: le Scuole funzionano a orario ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti i loro insegnanti. L'ambiente scolastico viene appositamente predisposto per rendere più gradevole l'impatto con lo spazio fisico e, sempre a tal scopo, si realizzano nei primi giorni particolari attività, tra cui la visita degli spazi interni ed esterni della scuola. Nella Scuola dell’Infanzia, i nuovi inserimenti avvengono in modo graduale, secondo un programma concordato con i genitori. Nella scuola secondaria i ragazzi vengono accolti, insieme ai genitori, in un incontro collettivo a gennaio nella giornata “Porte aperte nella scuola”. Il primo giorno di scuola i genitori accompagnano i ragazzi e li affidano ai docenti della classe.

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 24 di 55

66..44 PPIIAANNOO DDII IINNCCLLUUSSIIOONNEE AALLUUNNNNII CCOONN BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

La scuola garantisce un sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo, finalizzati: al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del

rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana; allo sviluppo, anche da parte delle persone con diverse abilità, della propria personalità, dei talenti e

della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialità; a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente a una società libera.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs) è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali. Nell'area dei BES sono comprese tre grandi sotto-categorie:

1) SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE. DISABILITÀ (Legge 104/92)

2) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: disturbi specifici dell’apprendimento (Legge 170/2010) deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria deficit dell’attenzione e dell’iperattività

3) FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE (al confine fra la disabilità e il disturbo specifico).

La scuola progetta percorsi didattici mirati all'inclusività che si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Come sottolinea il Centre for Studies on Inclusive Education, inclusione è ciò che avviene quando «ognuno sente di essere apprezzato e che la sua partecipazione è gradita». Solo se si personalizza l'organizzazione e l'azione educativa e didattica per tutti gli alunni, non si operano discriminazioni a danno degli alunni in situazione di handicap, degli alunni in situazione di svantaggio socioculturale, degli alunni particolarmente dotati e di tutti i singoli alunni, comunque sempre l'uno diverso dall'altro. La scuola si attiverà per promuovere l'autonomia di lavoro e l'auto-efficacia, in un'ottica personalizzazione, in modo tale che ogni studente si possa sentire protagonista del suo percorso d'apprendimento, all'interno di una scuola di tutti e per tutti. A tal fine, la socializzazione è, senza dubbio, uno strumento di crescita, da integrare attraverso il miglioramento degli apprendimenti con buone pratiche didattiche personalizzate e/o individualizzate e di gruppo. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento per tutti gli alunni con BES. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici da parte degli operatori della scuola. L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un percorso positivo con i loro figli, e dall'utilizzo di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. La Scuola lavora al progetto di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso la Commissione Diversabilità che, in collaborazione con le famiglie e i Servizi socio-sanitari e riabilitativi del Territorio, s’impegna a conoscere, comprendere e sviluppare tutte le potenzialità di ogni singolo alunno.

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L’attività della Commissione prevede tre incontri annuali di verifica e riprogettazione delle attività (inizio anno-in itinere-fine anno), durante i quali si procede a:

verificare l’assegnazione delle ore di sostegno e la loro suddivisione, in base alle diverse esigenze/emergenze dichiarate all’interno della Scuola

discutere e valutare i vari casi, condividendo esperienze positive d’integrazione ( obiettivi, contenuti e metodologie)

analizzare la documentazione clinica prevista. Gli insegnanti programmano, periodicamente, degli incontri con gli specialisti dei Servizi socio- sanitari e riabilitativi del Territorio al fine di conoscere, comprendere e programmare le strategie e gli adeguamenti educativo - didattici più utili per l’integrazione del singolo bambino all’interno del suo gruppo-classe. Viene inoltre posta particolare attenzione al passaggio dell’alunno da un ordine di Scuola all’altro, attraverso:

la co-progettazione di percorsi di continuità l’aggiornamento annuale della documentazione clinica l’eventuale affiancamento dell’insegnante di sostegno all’inizio dell’anno scolastico all’interno della

nuova Scuola, per permettere un passaggio mirato delle “consegne”.

Qualunque intervento educativo è orientato al raggiungimento massimo dell’autonomia da parte di ogni bambino, secondo il principio della gradualità e dello “stare bene a scuola” senza mai dimenticare che ogni percorso può e deve differenziarsi evitando forme di eccessiva dipendenza e/o d’isolamento. La certificazione di un alunno offre anche la possibilità di attivare, se necessario, un progetto di appoggio scolastico. La fattibilità di inserire un educatore viene sempre valutata dall’équipe di specialisti dell’ASL di riferimento, in collaborazione con la famiglia e con gli insegnanti interessati.

La Scuola propone ancora una serie di iniziative, quali:

un archivio Diversabilità contenente diversi tipi di materiale: - software didattici - letteratura di settore - sussidi vari

un infopoint Diversabilità per gli insegnanti, ovvero un punto di raccolta del materiale informativo relativo alla formazione- aggiornamento, indirizzi utili, segnalazioni bibliografiche interessanti….

Allestimento dell’“Aula di tutti”, intesa come uno spazio d’incontro in cui approfondire e sperimentare nuove relazioni e potenziare le competenze la collaborazione con il territorio: convenzione del Polo H - II IC di Carmagnola

partecipazione ai Piani di Zona, Tavolo Diversabilità e Tavolo Continuità, collaborazione con il CISA per la realizzazione del progetto di appoggio scolastico (presenza di educatori all’interno dell’orario scolastico di alcuni alunni certificati).

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66..55 IINNSSEERRIIMMEENNTTOO AALLUUNNNNII SSTTRRAANNIIEERRII

La diversità socio-culturale è particolarmente valorizzata nella nostra Istituzione, in quanto viene intesa come fonte di ricchezza e di crescita per tutti. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un progressivo incremento del numero di alunni provenienti da aree geografiche diverse. La Scuola si adegua alle esigenze, ai bisogni e alle diversità di ogni alunno, per riuscire a dare a ciascuno ciò che gli serve per crescere; garantisce un ambiente il più possibile accogliente; mette in atto ogni strategia e modalità, affinché ci sia non solo l’accettazione, ma l’inserimento dei soggetti, utilizzando adeguatamente ogni risorsa possibile e ogni forma di collaborazione con le famiglie, con gli enti e con le varie associazioni presenti sul territorio. Per realizzare un progetto educativo che promuova la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale, la scuola, in collaborazione con il CISA, si avvale della figura del mediatore, il quale gestisce tutti gli interventi condividendoli con il team degli insegnanti. L’ intervento del mediatore è fondamentale per

stabilire contatti con la famiglia,

accelerare la comprensione e la fruizione della lingua italiana,

valorizzare la lingua e la cultura d’origine dell’allievo, in collaborazione con la scuola,

supportare percorsi d’inserimento particolarmente difficili,

aiutare l’allievo nello svolgimento dei compiti assegnati e nello studio delle discipline curricolari.

77 LLEE AATTTTIIVVIITTAA'' DDIIDDAATTTTIICCHHEE NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL''IINNFFAANNZZIIAA -- NNEELLLLAA

SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA EE NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII PPRRIIMMOO GGRRAADDOO

7.1 PROGETTAZIONE CURRICOLARE

I riferimenti istituzionali per l’elaborazione del curricolo sono le Nuove Indicazioni per il curricolo, firmate dal Ministro Profumo il 26 novembre 2012 e pubblicate sul sito del MIUR, ed il nuovo Regolamento dell'assetto ordinamentale organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e de primo ciclo di istruzione - DPR 89/2009. Le indicazioni nazionali per il curricolo definiscono :

le finalità generali dell’azione educativa e didattica;

i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado;

gli obiettivi di apprendimento da conseguire al termine del terzo e quinto anno della scuola primaria ed al terzo anno della scuola secondaria.

E' da tempo diffusa ovunque la constatazione di come una progressiva velocizzazione del cambiamento nella società e nelle persone, nei saperi e nelle tecnologie, nelle competenze individuali e professionali renda ineludibile un processo di rinnovamento costante dei percorsi formativi proposti dalla società ai suoi membri, e dunque dei curricoli scolastici. L'obiettivo è promuovere l'acquisizione di un sapere che permetta a ognuno di realizzare appieno le proprie potenzialità, di accumulare un proprio patrimonio culturale, di portare avanti un proprio progetto di vita, in modo che tutti possano fare scelte e aver esperienze capaci di favorire il proprio benessere e anche contribuire al benessere collettivo. Per raggiungere tali obiettivi occorre creare curricoli capaci di favorire l'acquisizione di un sapere inteso come un insieme di competenze che si sviluppano e crescono durante l'intero percorso formativo. Il modello curricolare che meglio permette di lavorare in una ottica di obiettivi relativi a competenze è quello di curricoli a spirale, con cicli che si sovrappongono, si combinano e si alternano e in cui le varie componenti vengono riciclate nel corso di fasi successive. Il nostro Istituto ha predisposto pertanto nel piano dell'offerta formativa un curricolo verticale - scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di 1° grado - strutturando un percorso formativo che pone al centro

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di ogni itinerario didattico l’alunno con i suoi bisogni, i suoi stili cognitivi e il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze

Le principali finalità del curricolo verticale sono:

Assicurare un percorso graduale di crescita globale; Consentire l’acquisizione di competenze, abilità, conoscenze e quadri concettuali adeguati alle

potenzialità di ciascun alunno; Realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino; Orientare nella comunità; Favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”.

Il curricolo verticale contribuisce inoltre alla costruzione di una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto, favorendo un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento e stimola la libera espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e comunicative.

Il curricolo della Scuola dell’Infanzia si articola in campi di esperienza, quello della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado in discipline.

INFANZIA PRIMO CICLO

CAMPI DI ESPERIENZA

I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. La scuola, all’interno della propria autonomia didattica, articola i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.

DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI

e storicamente quali Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline).

.

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IL CURRICOLO VERTICALE

CAMPI DI ESPERIENZA

AREE, AMBITI DISCIPLINARI

AREE, AMBITI DISCIPLINARI

La conoscenza del

mondo

Il sè e

L'altro

Il corpo in

movimento

Linguaggi, creatività

espressione

Discorsi e

parole

Area

Linguistico

Espressiva

Area

Scientifico- Logico-Matematica

Ambito

Socio - Antropologico

Area

dei

Linguaggi

Area

Matematica – Scientifico

Tecnologica

Area

Storico – sociale

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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77..22 LLAA PPRROOGGRRAAMMMMAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’IINNTTEERRVVEENNTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO

A. PUNTI DI PARTENZA

Dalla lettura del contesto territoriale e di quello interno alla Scuola, in continuità con l’Infanzia, la Primaria e la Secondaria, sono emerse le seguenti esigenze socio-relazionali, cognitive e organizzative:

ritrovare e/o costruire una propria identità culturale attraverso il senso di appartenenza ad una comunità, ma anche attraverso l’aggregazione di molteplicità di valori, il rispetto delle differenze e della diversità e l’integrazione delle culture altre;

confrontarsi con l’esterno, riflettendo sui modelli sociali prevalenti e su quelli proposti dai media; superare svantaggi scolastici, derivanti da difficoltà di apprendimento, da livelli socioculturali

modesti, da scarsi stimoli ambientali;

maturare la consapevolezza dei propri interessi, delle proprie competenze, delle proprie possibilità e dei propri limiti.

Alla scuola viene inoltre chiesto di: porre un’attenzione vigile alle problematiche adolescenziali e alle dinamiche relazionali nella

delicata fase della crescita; utilizzare in modo efficace le nuove tecnologie; ampliare l’offerta formativa con attività integrative; organizzare in modo efficace la comunicazione scuola–famiglia, i colloqui tra insegnanti e genitori

B. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA

In risposta alle esigenze sia socio-relazionali sia cognitive ed alle necessità di tipo organizzativo emerse dall’analisi del contesto, la scuola definisce la propria offerta formativa, mediante la progettazione didattica:

- stabilendo finalità generali; - definendo obiettivi formativi - definendo obiettivi educativi e didattici; - utilizzando modalità organizzative; - effettuando la valutazione

FINALITÀ GENERALI

Scuola dell’educazione integrale della

persona

Il sapere e il fare sono occasioni per sviluppare armonicamente in tutte le direzioni (sociali, affettive, operative, creative, religiose, etiche, ecc.) la

personalità degli allievi che sono portati ad agire in modo sempre più maturo e responsabile.

Scuola che colloca nel

mondo

Attraverso un’indagine sempre più approfondita della realtà, in cui si

individuano le principali strutture politiche-istituzionali e vicende storico-economiche, l’alunno acquisisce conoscenze, abilità e competenze che gli

permettono un’integrazione critica e non passiva nella società contemporanea.

Scuola orientativa

Mira all’orientamento di ciascuno, favorendo l’iniziativa del soggetto in crescita fisica, psichica e intellettuale nella ricerca della propria identità e del proprio

ruolo, che si realizza facendo maturare competenze decisionali e conoscenza di

sé, attraverso la verifica delle capacità, degli interessi e delle attitudini di ogni ragazzo. E’ un processo formativo continuo a cui concorrono la famiglia, le varie

strutture formative del territorio e la scuola successiva.

Scuola dell’identità

La scuola offre di accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale

con l’appoggio di adulti significativi che forniscono, oltre che ascolto, guida e

consigli, strumenti di ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi, utili nella fatica di crescere.

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Scuola della motivazione e del significato

La scuola utilizza le modalità più motivanti e ricche di senso per radicare gli apprendimenti sulle effettive capacità di ciascuno, per ottenere lo sforzo richiesto

in apprendimenti lontani dagli interessi immediati dell'alunno, ma di chiara

rilevanza sociale e crescita personale, per raggiungere gradi di complessità e pertinenza più elevati nelle conoscenze e abilità.

Scuola della

prevenzione dei

disagi e del recupero degli

svantaggi

La migliore educazione è la prevenzione. A questo scopo la scuola può usare strumenti come disponibilità al dialogo, condivisione di esperienze, problemi,

scelte, competenze professionali, per leggere i bisogni e i disagi dei

preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in malesseri e disadattamenti stabili. In questo è strategico il coinvolgimento delle famiglie e

dell'extra-scuola per scelte educative condivise. Per chi parte socialmente e culturalmente svantaggiato o qualora non si riesca a coinvolgere la famiglia, la

scuola programma suoi interventi per rimuovere gli effetti negativi dei

condizionamenti sociali e per favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti (cfr. art. 3 della Costituzione).

Scuola della

relazione educativa

Per favorire l’apprendimento, grande importanza ha la qualità delle relazioni

instaurate a scuola, che è sviluppata da una parte con l’accettazione reciproca e senza riserve della persona così com’è e dall’altra con il riconoscimento della

naturale asimmetria dei ruoli docente-alunno. Un buon clima educativo saprà dare attenzione alla persona, valorizzare ma non omologare o deprimere, rispettare gli

stili individuali di apprendimento, incoraggiare e orientare, correggere con autorevolezza, sostenere, condividere.

OBIETTIVI FORMATIVI

La finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,

spirituali, religiosi. Per raggiungere ciò, è importante considerare l’identità della persona, gli strumenti culturali di cui l’alunno si impadronisce nel suo percorso scolastico, la convivenza civile per portare l’allievo al raggiungimento delle

competenze chiave di cittadinanza. IN QUESTA PROSPETTIVA LA SCUOLA:

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OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

Il percorso educativo si ispira ai criteri di centralità dell’allievo come soggetto portatore di una globalità di bisogni quali:

valorizzare le potenzialità, l’autostima, il senso di appartenenza;

promuovere l’attitudine a relazionarsi con gli altri, nel rispetto della dignità della persona e dei valori di libertà,

tolleranza, lealtà, solidarietà;

acquisire consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, sviluppando le competenze necessarie per imparare

ad imparare

stimolare l'acquisizione di un metodo di lavoro autonomo e produttivo;

acquisire memoria del passato per potenziare il senso di appartenenza alla comunità

sviluppare conoscenze, abilità e competenze e la progressiva assunzione di responsabilità e capacità di scelta.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

Le attività didattiche sono organizzate in modo da riservare a ciascun campo di esperienza e a ciascuna disciplina d'insegnamento un tempo il più possibile adeguato.

Le Indicazioni Nazionali propongono scelte molto ampie sui possibili contenuti di esperienza e d'insegnamento: nel rispetto di tali indicazioni normative, i docenti, nell'ambito delle attività di programmazione d'inizio anno, operano

una selezione ragionata dei contenuti, anche in relazione alle concrete situazioni di scuola e di classe, definendo i

tempi corrispettivi. Risultano pienamente inseriti nella programmazione anche progetti specifici che necessitano di una

programmazione operativa particolare. Essi si configurano sia come declinazione delle discipline e dei campi di esperienza secondo le linee di ricerca e di innovazione didattica elaborate dalla Scuola, sia come ampliamento

dell'offerta formativa, intesa come opportunità della Scuola di ampliare i compiti culturali rispetto alla propria funzione primaria.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La programmazione didattica biennale, viene elaborata all’inizio dell’anno scolastico da tutte le insegnanti della

scuola dell’Infanzia, definendo:

La tematica portante (nello specifico “ Sensoriando”)

I nuclei fondanti

Le competenze

Le attività e la valutazione. Gli incontri di programmazione continuano nell’arco dell’anno, a cadenza quadrimestrale (per un adeguamento) e

bimestrale per verifiche e valutazione. Negli incontri trimestrali di intersezione si elaborano metodologie per la realizzazione delle attività programmate, si

scambiano esperienze didattiche tra le colleghe di plesso e si verificano gli obiettivi precedentemente fissati.

SCUOLA PRIMARIA

Incontri bimestrali, a livello di Istituto, per classi parallele, per definire le Unità Didattiche da perseguire con tempi flessibili per declinare il curricolo nei vari ambiti disciplinari. All’interno dei gruppi i docenti programmano

per aree d’insegnamento. E’ prevista la possibilità, per il singolo insegnante, di modificare, in itinere, la programmazione collegiale per adeguarla alle effettive esigenze della classe. Nell’ambito dell’Interclasse vengono

discusse le metodologie da adottare e stabilite le attività di verifica-valutazione. Gli incontri bimestrali rappresentano momenti privilegiati per lo scambio di esperienze didattiche ed educative tra

insegnanti di diversi plessi e di diverse realtà ambientali.

Incontri settimanali di team nei vari plessi per verificare l’andamento didattico delle classi, programmare unitariamente le attività, stabilire l’utilizzo delle compresenze e gli interventi di recupero-rinforzo per

gli alunni in difficoltà di apprendimento. A cadenza mensile un incontro di team può essere utilizzato per attività

collegiali.

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L’attività di programmazione non si esaurisce, tuttavia, con l’adempimento degli impegni fin qui descritti, ma richiede il lavoro costante di ogni insegnante nel predisporre le unità didattiche scegliendo contenuti, sussidi,

materiali e tempi per l’ intervento didattico giornaliero. I docenti della nostra Istituzione scolastica operano nell’ottica di personalizzare l’insegnamento attraverso:

la progettazione e lo svolgimento di unità di apprendimento per i bambini diversabili;

la progettazione e lo svolgimento di unità di apprendimento per gli alunni che non hanno difficoltà nel

seguire la normale programmazione prevista per tutta la classe;

la progettazione e lo svolgimento di unità di apprendimento finalizzate ad una programmazione per

obiettivi minimi;

la progettazione e lo svolgimento di piani educativi individualizzati per il raggiungimento degli obiettivi da

parte di qualche alunno in forte difficoltà. Questi interventi vengono attuati utilizzando le ore di compresenza dei docenti del team o dell’Interclasse

attraverso attività svolte in piccoli gruppi o individualmente. Il Collegio dei Docenti, consapevole che le scelte educative e formative della Scuola mirano a far raggiungere, nel

limite del possibile, gli obiettivi più alti a tutti gli alunni, adegua le proposte didattiche alle reali potenzialità degli

alunni stessi. Per far conoscere alle Famiglie le attività inserite nella Programmazione d’Istituto, la Scuola mette a disposizione

dei richiedenti, in quanto elemento essenziale del P.O.F., la programmazione annuale di Istituto e la programmazione bimestrale relativa ai diversi ambiti disciplinari, adeguata alle potenzialità degli alunni.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il percorso educativo si ispira ai criteri di centralità dell’allievo come soggetto portatore di una

globalità di bisogni. L’offerta formativa è caratterizzata dalla promozione di strategie e di percorsi che integrano le attività

curricolari, i cui obiettivi costituiscono parte integrante delle finalità disciplinari. Essa tiene conto delle diverse esigenze degli alunni e si propone di:

programmare percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione

degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni disabili; adattare i criteri di valutazione alla specificità di ciascuno (situazione di partenza, contesto, bisogni,

attitudini) offrendo stimoli e occasioni di autovalutazione del processo di apprendimento;

fornire una risposta efficace ai bisogni e alle difficoltà riguardanti sia l’area cognitiva, sia l’area socio-

affettiva;

valorizzare le attitudini di ciascuno attraverso strategie di potenziamento che prevedono:

o interventi individualizzati in ambito disciplinare; o attività in piccoli gruppi;

o attuazione di progetti. All’arricchimento dell’offerta formativa contribuisce maggiormente la struttura organizzativa del Tempo

prolungato, con il suo monteore arricchito che permette le compresenze.

Gli interventi educativi e didattici vengono programmati dai docenti riuniti in Consigli di classe, dipartimenti disciplinari e Commissioni.

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7.3 OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE EEDDUUCCAATTIIVVAA EE DDIIDDAATTTTIICCAA NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione ed allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale degli alunni, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività ed apprendimento, nella prospettiva di realizzare individui liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità. Essa si propone il raggiungimento di tre obiettivi generali:

Maturazione dell’Identità Conquista dell’Autonomia Sviluppo delle Competenze

A livello curricolare, tutto ciò si esplicita attraverso diverse Unità didattiche, come previsto dalle Nuove Indicazioni Nazionali.

AMBITO MOTORIO

Dimensione ritmico /motoria Dimensione psicomotoria Dimensione spazio/temporale Dimensione simbolica

AMBITO LOGICO-MATEMATICO

Dimensione logica Dimensione di probabilità e statistica Dimensione esplorativa

AMBITO LINGUISTICO

Dimensione linguistica: lingua orale letto-scrittura

Dimensione fantastico - immaginativa

AMBITO SCIENTIFICO-ANTROPOLOGICO

Dimensione temporale Dimensione ambientale Dimensione esplorativa Dimensione manipolativa

AMBITO RELAZIONALE

Dimensione personale Dimensione sociale

Dimensione relazionale

AMBITO ARTISTICO

Dimensione musicale Dimensione drammatico - teatrale Dimensione grafico-pittorica

Il principio su cui si basa tutto l’intervento didattico ed educativo è lo “STAR BENE A SCUOLA”, caratterizzato da alcuni elementi fondamentali:

Porsi in un atteggiamento di accoglienza. Creare un ambiente sereno ed a misura di bambino. Rendere le attività piacevoli, individuando modalità di lavoro adeguate al bambino ed alla

situazione della sezione.

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77..44 OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE EEDDUUCCAATTIIVVAA EE DDIIDDAATTTTIICCAA NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

Entrando nel merito delle varie discipline occorre evidenziare per ognuna quegli aspetti che sono

particolarmente suscettibili di "trasferimento" da una all'altra.

AARREEAA LLIINNGGUUIISSTTIICCOO EESSPPRREESSSSIIVVAA

Italiano 5/8 ore Si darà particolare importanza alla comprensione della lettura quale strumento che permette di legare fra loro tutte le discipline; inoltre non potrà mancare una dovuta attenzione alla costruzione dei testi scritti da sviluppare in modo diverso in base ai codici che le varie materie utilizzano.

Arte e immagine Musica

Attività motoria

4/6 ore

Si valorizzerà, più che un’abbondante produzione, la capacità di cogliere le possibilità che, linguaggi diversi da quelli più usuali, possano offrire. Importante il ruolo della psicomotricità all’interno dell’educazione motoria per le classi del primo ciclo: è oggi introdotta in modo sistematico anche grazie alla formazione di base che ha coinvolto un numero significativo di insegnanti.

Lingua 2 1/3 ore Gli obiettivi da raggiungere sono la familiarizzazione con strutture linguistiche diverse da quelle della lingua italiana e l’approccio a diverse culture, allo scopo di favorirne la conoscenza, l’accettazione e il riconoscimento di elementi comuni. L’approccio ad una seconda lingua amplia le conoscenze degli alunni, favorisce lo sviluppo di abilità concettuali che il bambino riesce ad utilizzare in ambiti disciplinari diversi, contribuisce ad una più approfondita conoscenza linguistica e arricchisce la competenza comunicativa.

AREA LOGICO MATEMATICA SCIENTIFICA

Matematica 5/7 ore Verranno privilegiati tutti quegli aspetti che concorrono in particolare alla "formazione del pensiero" e quindi sarà di grande importanza l'attività di comprensione e soluzione dei problemi, intendendo con questo termine non tanto l'esercizio di applicazione di regole date, ma la riflessione su tutte quelle situazioni che possono permettere di attivare soluzioni creative.

Scienze 1/2 ore Intendiamo questa disciplina come fondamentale mezzo per indagare la realtà, attraverso opportune osservazioni, domande, ipotesi e soluzione di problemi, in modo da arrivare a comprendere come non si debba dare nulla per scontato, ma come ogni aspetto della realtà possa e debba essere discusso e sperimentato.

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Informatica 1 ora

L’orientamento che si seguirà è quello di educare gli alunni attraverso i mezzi informatici, rendendoli consapevoli delle molteplici opportunità che gli stessi offrono, cosicché possano diventare soggetti interagenti e non

fruitori passivi dei “media”. Si lavorerà seguendo percorsi didattici graduali, finalizzati alla fruizione attiva di vari prodotti multimediali, in particolar

modo l’uso di giochi didattici e software di videoscrittura, semplice grafica e programmi multimediali. Con l’uso del computer a scuola si attivano abilità

come la riflessione, la pianificazione, l’autocorrezione e si stimolano i processi di analisi, sintesi, osservazione e confronto, rendendo i bambini consapevoli del lavoro che stanno svolgendo e dando loro la possibilità di conoscere ed utilizzare uno strumento diverso per acquisire competenze.

AREA ANTROPOLOGICA

Storia Geografia

Studi Sociali 4/5 ore

Fondamentale sarà la comprensione, il più possibile interdisciplinare, dei concetti di spazio e tempo nelle loro trasformazioni continue che, anche

nella pratica didattica quotidiana, si possono evidenziare e sperimentare. La Scuola offre la possibilità di sperimentare occasioni di vita in comune, come

ambiente per imparare e interiorizzare regole di comportamento da estendere ad ambiti man mano più allargati.

Religione Cattolica nella Scuola Primaria

e nella Scuola dell’Infanzia

Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascun alunno il diritto di avvalersi o di non avvalersi

dell’insegnamento della Religione Cattolica. Le ore previste per tale insegnamento sono:

Scuola Primaria: 2 ore settimanali per ogni classe. Scuola dell’Infanzia: n. 1,30 ore settimanali per ogni sezione. Le scelte delle

attività assumono come base di partenza le esigenze e gli interessi dei bambini, le esperienze che essi vivono in famiglia, nella scuola e

nell’ambiente sociale, in riferimento alla comunità cristiana.

Attività Alternative all’insegnamento

della Religione Cattolica

Per gli alunni i cui genitori, all’atto dell’iscrizione, abbiano scelto di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, la Scuola organizza

attività alternative secondo i seguenti criteri: Possibilità di modificare l’orario di permanenza a Scuola

(posticipando l’ingresso o anticipando l’uscita, se possibile, in base all’orario della classe);

Scelta di partecipare ad attività didattiche di recupero, gestite da un insegnante del team o da insegnanti delle classi parallele;

Programmazione di interventi mirati all’apprendimento della lingua italiana per gli alunni extracomunitari.

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77..55 OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE EEDDUUCCAATTIIVVAA EE DDIIDDAATTTTIICCAA NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA

DDII PPRRIIMMOO GGRRAADDOO

Obiettivi cognitivi

Classi prime: acquisizione della capacità di ascolto, osservazione, lettura, espressione, uso degli strumenti di

lavoro consolidamento delle abilità di base e conseguimento di conoscenze, abilità, competenze in

tutte le discipline Classi seconde:

sviluppo delle abilità di ascolto, espressione, uso degli strumenti sviluppo di conoscenze, abilità, competenze

Classi terze: consolidamento degli apprendimenti e sviluppo di competenze sviluppo della capacità critica, di astrazione, di analisi e di sintesi consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità nell’operare scelte

La competenza comporta un sapere, un saper fare ma anche l’attitudine a utilizzare le conoscenze per affrontare situazioni nuove, la capacità di scelta, di valutazione, di decisione. Gli obiettivi cognitivi, di valenza trasversale, sono integrati da quelli specifici per discipline, definiti e condivisi dai docenti nelle riunioni per dipartimenti disciplinari e indicati nei piani di lavoro individuali e nelle programmazioni dei Consigli di Classe.

L’orario delle lezioni si realizza con moduli della durata di 60 minuti, su cinque giorni settimanali. TEMPO ORDINARIO: 30 ore curricolari

Italiano + Approfondimento

6 ore + 1 ora

Storia e geografia 3 ore

Lingua inglese 3 ore

Lingua francese 2 ore

Matematica e scienze 6 ore

Tecnologia 2 ore

Arte 2 ore

Musica 2 ore

Scienze motorie 2 ore

Religione 1 ora

Tot. 30 ore

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Strumenti culturali (Specificazioni curricolari e disciplinari)

Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite, rispetto alla primaria, una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. La scuola promuove l’acquisizione di competenze grazie ad attività educative e didattiche, esperienze disciplinari e trasversali che portano alla padronanza dei seguenti strumenti culturali:

AREA DEI LINGUAGGI

COMPETENZA IN

LINGUA ITALIANA

Leggere, comprendere e interpretare testi orali e scritti di vario tipo e complessità, selezionando informazioni esplicite ed implicite;

Utilizzare in modo adeguato la comunicazione orale e scritta per varietà di testi e di scopi;

Riconoscere, analizzare e applicare le strutture morfo-sintattiche della lingua e di questa comprende aspetti semantici e storico evolutivi.

COMPETENZA IN

INGLESE

Comprendere il significato di un messaggio orale in lingua standard e testi scritti di varia tipologia;

Produrre testi orali e scritti attinenti alla sfera personale e del quotidiano, applicando strutture e registri adeguati;

Prendere coscienza dei valori socio culturali della propria e di altre comunità.

COMPETENZE IN

FRANCESE

Comprendere il significato di un messaggio orale in lingua standard e testi scritti di varia tipologia;

Produrre testi orali e scritti attinenti alla sfera personale e quotidiana applicando strutture e registri adeguati;

Prendere coscienza dei valori socio culturali della propria e di altre comunità.

COMPETENZE

ARTISTICHE

Utilizzare il linguaggio visivo applicando regole e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche;

Descrivere e commentare opere d'arte collocandole nel contesto storico;

Essere sensibile alla tutela e alla conservazione dei beni artistici

COMPETENZE

MUSICALI

Leggere uno spartito ed esegue brani corali e strumentali di epoche e tradizioni diverse;

Comprendere le relazioni tra diversi linguaggi espressivi;

Collocare nel contesto storico brani ascoltati.

COMPETENZE

MOTORIE

Utilizzare tecniche e tattiche delle diverse attività; Assumere un ruolo attivo collaborativo nel gruppo, utilizzando le proprie

capacità motorie;

Cogliere relazioni tra attività motorie e altre discipline.

COMPETENZE

INFORMATICHE Utilizzare programmi multimediali per elaborare testi, dati, immagini.

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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

COMPETENZE

MATEMATICHE

Utilizzare procedimenti di calcolo; Comprendere un problema, individuare le informazioni e risolverlo

ricorrendo a strategie;

Analizzare figure geometriche, individuandone le proprietà;

Raccogliere, organizzare e rappresentare dati relativi a situazioni note e nuove.

COMPETENZE

SCIENTIFICHE

Osservare, descrivere e rappresentare fenomeni, riconoscendo relazioni, modificazioni, rapporti causali;

Evidenziare atteggiamenti di interesse nei confronti dei problemi e progressi scientifici e di rispetto nei confronti della realtà naturale.

COMPETENZE

TECNOLOGICHE

Usare gli strumenti del disegno tecnico;

Analizzare e descrive sistemi tecnologici.

AREA STORICO-SOCIALE

COMPETENZE

STORICHE

Collocare gli eventi nel tempo e nello spazio; Cogliere le caratteristiche significative di un'epoca;

Confrontare gli aspetti salienti delle civiltà stabilendo rapporti di interdipendenza;

Ricavare informazioni da documenti; Riconoscere e utilizzare i termini specifici; Riconoscere gli elementi fondamentali della vita sociale, civile e politica;

Comprendere le regole della convivenza civile

COMPETENZE

GEOGRAFICHE

Riconoscere elementi fisici e antropici di ambienti vicini e lontani e le loro caratteristiche;

Distinguere e mettere in relazione rapporti di tipo economico, politico, sociale e culturale;

Utilizzare lessico e strumenti specifici.

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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (OBIETTIVI TRASVERSALI)

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione graduale di competenze più ampie e trasversali, “che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune”.

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Alla fine del primo ciclo di istruzione il ragazzo/a, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, dovrà:

Nell’ambito dell’Educazione alla cittadinanza Essere consapevole dei propri diritti e doveri e affrontare con responsabilità e autonomia i problemi quotidiani (cura della persona, del materiale) Maturare il senso della legalità e sviluppare un’etica della responsabilità Conoscere l’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro paese, gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari e internazionali e le loro funzioni Riconoscere e rispettare i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana

Nell’ambito dell’Educazione all’affettività Essere in grado di costruire un’immagine positiva di sé, di rispettarsi, di rispettare gli altri, di farsi rispettare, di condividere le regole comuni, di risolvere pacificamente i conflitti e promuovere una convivenza armoniosa; Saper raccogliere e confrontare punti di vista diversi e valorizzare le diversità.

Nell’ambito dell’Educazione alla salute Essere consapevole che il benessere psico-fisico è legato ad abitudini di vita corrette e conoscere i rischi connessi a comportamenti disordinati (alimentazione, uso/abuso di fumo, alcool , droghe ecc.)

Nell’ambito dell’Educazione stradale Comprendere l’importanza del rispetto dei codici e dei regolamenti stabiliti e comportarsi con responsabilità

Nell’ambito dell’Educazione ambientale Rispettare l’ambiente ricordando che è patrimonio a disposizione di tutti; porsi in atteggiamento di cura nei confronti del territorio vicino

Nell’ambito dell’Educazione alimentare Cogliere il rapporto tra alimentazione e benessere Acquisire abitudini alimentari corrette.

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La competenza quindi comporta un sapere, un saper fare ma anche l’attitudine a utilizzare le conoscenze per affrontare situazioni nuove, la capacità di scelta, di valutazione, di decisione.

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77..66 MMEETTOODDOOLLOOGGIIEE DDII LLAAVVOORROO DDIIDDAATTTTIICCOO

Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo:

LEZIONE FRONTALE in cui si interagisce con il gruppo classe, usando anche mezzi audiovisivi o altri strumenti. ATTIVITÀ DI PICCOLO GRUPPO in cui si privilegia l’aspetto relazionale e la funzione formativa dell’apprendimento, che si basa sulla condivisione e la disponibilità, attuate secondo il numero di ore di compresenza a disposizione della classe. INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI finalizzati al recupero di situazioni di svantaggio e di

difficoltà di apprendimento. I casi degli alunni che necessitano di interventi individualizzati vengono esaminati e portati all’attenzione dell’interclasse dei soli docenti. Il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) viene realizzato attraverso:

Analisi delle preconoscenze e individuazione delle potenzialità. Osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree. Riflessione sulle condizioni che determinano situazioni favorevoli agli apprendimenti.

Adeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni. ATTIVITÀ DI PROGETTO in cui si realizzano i progetti previsti per l’anno scolastico corrente,

anche con gruppi di alunni provenienti da classi diverse.

ORE DI COMPRESENZA nel corrente anno scolastico le classi dispongono di un numero

ridotto di ore di compresenza, in cui si prevedono interventi didattici, per conseguire i seguenti

obiettivi:

Individualizzazione degli interventi Recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento Potenziamento attività a piccoli gruppi o a classi aperte.

Nella scuola Primaria, parte delle ore saranno destinate ad integrare l’orario del sostegno su alunni diversamente abili e per completare l’orario nelle classi funzionanti a 27/30 ore.

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88.. VVEERRIIFFIICCAA EE VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il Collegio dei docenti della nostra Istituzione scolastica, in merito alla valutazione degli alunni che frequentano la Scuola dell’Infanzia attua delle strategie che consistono essenzialmente nelle seguenti attività: Compilare una griglia relativa alle osservazioni compiute sui singoli bambini nel corso dell’anno

scolastico;

Consegnare alle famiglie, alla fine dell’anno, quanto prodotto dai bambini nello svolgimento delle attività didattiche in cui sono stati coinvolti;

Compilare per gli alunni dell’ultimo anno di frequenza una griglia osservativa, da concordare con la Commissione Continuità, da consegnare agli insegnanti della Scuola Primaria e da leggere, eventualmente, alle famiglie nel corso dell’ultimo colloquio individuale, programmato per il mese di giugno;

I criteri per la valutazione delle attività didattiche sono stabiliti e condivisi collegialmente dalle insegnanti nell’ambito di intersezioni didattiche.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

La valutazione del processo formativo risponde a tre esigenze: perché valutare, cosa valutare, come valutare.

La sua finalità è duplice: Permettere al docente di adeguare e/o correggere la propria programmazione e il proprio metodo

didattico; Aiutare lo studente a capire qual è il suo livello di acquisizione delle competenze.

La valutazione si articola in tre fasi, ciascuna delle quali svolge una diversa funzione negli specifici momenti che scandiscono un curricolo formativo: Valutazione iniziale: attuata all’inizio dell’anno scolastico, consente al docente di rilevare i requisiti di

partenza (in termini di conoscenze e di abilità) degli alunni e individuare i percorsi, le strategie da utilizzare per ampliare, sviluppare, acquisire nuove competenze.

Valutazione in itinere: la valutazione formativa, sulla base delle informazioni raccolte attraverso l’osservazione sistematica di ogni docente nella fase di attuazione di ogni attività didattica, permette di cogliere i livelli di apprendimento dei singoli allievi e del gruppo classe, di controllare l’efficacia delle scelte educative operate e di calibrare di continuo le proposte alle reali esigenze degli alunni.

Valutazione finale: la valutazione sommativa è espressa al termine di una frazione rilevante del lavoro scolastico (una Unità Didattica, un quadrimestre, l’intero anno scolastico). Serve a definire il livello complessivo di competenze raggiunto e tiene conto dei seguenti criteri:

- Conoscenza dei contenuti culturali,

- Applicazione delle conoscenze acquisite - Progresso raggiunto rispetto alla situazione iniziale - Partecipazione al dialogo educativo - Metodo di studio e dell’abitudine al lavoro continuativo. - Impegno

La valutazione degli allievi è attuata collegialmente dai team docenti dei moduli organizzativi, che si confrontano sul livello di conoscenza, competenza e capacità degli alunni nei vari ambiti disciplinari. Per quanto riguarda le procedure e gli strumenti di valutazione è possibile distinguere diversi tipi di prove:

Osservazioni sistematiche Prove strutturate (schede predisposte dall’insegnante, brani da completare…) Prove semi-strutturate (questionari, relazioni su traccia, riassunti, problemi…) Prove aperte (tema/testo scritto, colloqui orali e interrogazioni

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Gli insegnanti scelgono gli strumenti in base: alla disciplina, al genere di competenza da valutare, alle potenzialità e capacità di ciascun alunno e agli effettivi livelli di apprendimento raggiunti. Ogni quadrimestre vengono stabilite dall’Interclasse specifiche prove per valutare le competenze trasversali alle discipline al fine di valutare il processo formativo nella sua totalità dei fattori e per una autovalutazione di Circolo.

VERIFICA E VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA

Le verifiche disciplinari si realizzano mediante l'assegnazione di prove scritte, orali, grafiche e la loro valutazione è espressa in decimi. Il numero delle verifiche varia a seconda della disciplina, con un minimo di due per ogni quadrimestre. I tempi di correzione s i indicano entro una decina di giorni. I risultati dell’apprendimento a fine quadrimestre vengono valutati sulla base del percorso compiuto, delle competenze acquisite e degli atteggiamenti di ogni singolo studente, secondo criteri di gradualità e continuità che evidenziano il ritmo di apprendimento e il processo di crescita dell’alunno. Le competenze valutate sono le seguenti:

Competenze conoscitive: si riferiscono all'acquisizione di conoscenze ( dati, fatti, principi, concetti, teorie, leggi,ecc. ). Le conoscenze vanno costruite e la competenza conoscitiva è il saper costruire la conoscenza. Inoltre è il saper immagazzinare, recuperare e sfruttare la conoscenza, allo scopo di favorire lo sviluppo e la crescita di altre competenze e della competenza conoscitiva stessa.

Competenze linguistiche: si riferiscono all'acquisizione di lingue e linguaggi, alle caratteristiche di diversi sistemi linguistici e di linguaggi specifici. La competenza linguistica è il saper appropriarsi di codici diversi.

Competenze comunicative: Riguardano le abilità ricettive di comprensione e interpretazione e quelle produttive di espressione scritta e orale che si sviluppano con riferimento a una determinata tipologia testuale e alla descrizione, all'esposizione, all'argomentazione, ecc. La competenza comunicativa è il saper sfruttare codici linguistici in determinati contesti e attività.

Competenze metodologiche – operative: Saper analizzare dati, valutare situazioni e prodotti, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare scelte, soluzioni e procedimenti, eseguire operazioni ed elaborare prodotti.

Competenze relazionali: Sapersi relazionare con se stessi e con gli altri, agire con autonomia e consapevolezza, riflettere e valutare il proprio operato, rispettare gli ambienti, le cose, le persone, confrontarsi, collaborare, cooperare all'interno di un gruppo.

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA

Il comportamento degli alunni viene valutato, all’interno Consigli di classe, tenendo conto delle osservazioni relative ai diversi livelli di:

rispetto di persone, norme, regole, ambiente impegno nei confronti dei propri doveri interesse, partecipazione disponibilità, integrazione, collaborazione all’interno del gruppo-classe

VOTO L’ALUNNO

10

A10 E’ corretto e responsabile; rispettoso di persone, norme, regole, ambiente

B10 Manifeste impegno serio e produttivo

C10 Partecipa attivamente

D10 E’ collaborativo, disponibile, costruttivo, leale

9

A9 E’ corretto e generalmente rispettoso di persone, norme, regole, ambiente

B9 Manifesta impegno costante

C9 Manifesta partecipazione attenta

D9 E’ collaborativo, disponibile

8

A8 Rispetta in parte le regole

B8Manifesta impegno accettabile

C8 Partecipa

D8 E’ integrato nel gruppo-classe

7

A7 E’ poco responsabile

B7 Manifesta impegno superficiale e/o settoriale

C7 Partecipa solo se sollecitato

D7 Emerge qualche difficoltà di integrazione; scarsa la collaborazione

6

A6 Non è rispettoso di regole/norme

B6 Manifesta scarso impegno

C6 Non partecipa

D6 Ha difficoltà di integrazione, rifiuta il dialogo e la collaborazione

5

A5 E’ irresponsabile, protagonista di reiterati gravi fatti

B5 Evidenzia totale assoluto disimpegno

C5 E’ elemento di costante disturbo

D5 Rifiuta ogni proposta/dialogo/rapporto con compagni e docenti

Il voto sarà la risultante dei livelli di comportamento/atteggiamento qui descritti nei sei diversi livelli, caratterizzati da almeno tre delle condizioni proposte.

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VALUTAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Valutazione alunni con diversabilità:

La valutazione degli alunni con disabilità certificata è definita dal piano educativo individualizzato,

secondo i principi definiti dalla legge quadro 104/1992 e dalla restante normativa di riferimento.

Valutazione altri BES:

La scuola attiva percorsi personalizzati deliberati da tutti i componenti del team docenti dando luogo al

PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia.

In ogni fase del percorso scolastico, la valutazione sarà effettuata in coerenza con i provvedimenti

dispensativi e compensativi adottati e le scelte metodologiche operate.

Ogni alunno sarà valutato in base ai progressi acquisiti, all'impegno dimostrato e alle conoscenze

apprese, indipendentemente dagli strumenti compensativi e dalle misure dispensative adottate.

La valutazione sarà intesa, non come certificazione e misurazione (classificare per selezionare), ma

sempre più come azione pedagogica basata sull'ascolto e sul riconoscimento dell'alunno per 'dare valore'

e garantire a tutti il successo formativo (Legge 107). L'efficacia dell’apprendimento passerà , oltre che dalla qualità dell’insegnamento, anche e soprattutto dalla conoscenza e dal rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento dei singoli alunni. Valutare per differenziare l'insegnamento e valorizzare l'apprendimento: condizione indispensabile per lavorare in un'ottica di differenziazione e personalizzazione della didattica. Con la valutazione formativa sarà possibile individuare e mettere a punto le strategie educative più efficaci ed utili ad una esperienza di apprendimento positiva e serena, non solo al termine ma anche e soprattutto durante il processo di apprendimento...'correggere la traiettoria durante la marcia e non attendere di finire fuori strada per riportare il veicolo sulla carreggiata!' A tale proposito, sono stati programmate due verifiche all'interno di uno spazio istituzionale qual è lo scrutinio. La valutazione formativa permetterà di: - conoscere le caratteristiche personali degli alunni e gli altri elementi che entrano fisiologicamente in gioco nei processi di apprendimento - valorizzare il processo dell'apprendimento non il prodotto - valorizzare il contenuto della persona e non la forma. Tutto ciò a garanzia di una programmazione e di una proposta concreta di esperienze motivanti che consentano a ciascuno di sviluppare in modo costruttivo e fruibile le proprie 'intelligenze', in un clima di condivisione e di reciproco sostegno. I docenti adotteranno gli strumenti compensativi e le misure dispensative previste dalla normativa vigente, condivise e dichiarate nel PDP.

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9 GESTIONE ORGANIZZATIVO-AMMINISTRATIVA

99..11 FFIIGGUURREE FFUUNNZZIIOONNAALLII AALL PPOOFF

Per il corrente anno il Dirigente Scolastico, Dott.ssa Liliana Savino, si avvale della collaborazione di n° 2 collaboratori: per la Scuola Secondaria di primo grado la prof.ssa Marina Cesa, con funzione di I° collaboratore per la Scuola Primaria l’ins. Monica Ronco con funzione di II° collaboratore

e di n° 8 insegnanti referenti di plesso: per la Scuola dell’Infanzia di Carignano l’ins .Daniela La Stella (Via Forneri e Via Tappi) per la Scuola dell’Infanzia di Lombriasco l’ins. Antonia Scala per la Scuola dell’Infanzia di Osasio l’ins. Tindara Maio per la scuola Primaria di Carignano l’ins Cristina Marcolongo per la scuola Primaria di Carignano, sede di via Tappi l’ins. Agostino Guglielmetti per la Scuola Primaria di Lombriasco l’ins. Alessandra Domenino per la Scuola Primaria di Osasio l’ins. Daniela Tessitore per la Scuola Secondaria di primo grado l’ins. Marina Pautasso

Funzioni strumentali al POF Il Collegio dei Docenti, nell’ambito delle sue competenze e in ragione delle esigenze progettuali e gestionali dell’Istituto, ha individuato 5 figure strumentali che operano nei seguenti ambiti: Nuove tecnologie: Emanuela Trombetta/ Andrea Canu Diversabilità: Marco Pianotti Sito Web: Daniela Tessitore / Marina Cesa POF e documentazione: Marina Pautasso Orientamento e formazione classi: Renata Borgnino e Cristina Roasio

In ambito amministrativo/servizi generali risultano in organico: N° 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi, dott.ssa Paola Ghirardi N° 6 Assistenti amministrativi; N° 20 Collaboratori scolastici. Il piano annuale di ripartizione del lavoro e responsabilità di settore è agli Atti della Scuola.

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99..22 PPRROOGGEETTTTII DDIIDDAATTTTIICCOO--EEDDUUCCAATTIIVVII

Si ritiene necessario considerare parti integrante del Piano dell’Offerta Formativa dell'Istituto tutte quelle attività che, supportate da un’adeguata programmazione e dalla copertura economica laddove necessario, contribuiranno alla crescita personale e culturale degli allievi. Le uscite didattiche, le visite d’istruzione, le collaborazioni con personale esperto, biblioteca, musei, enti diversi, programmate dai docenti saranno sottoposte all’approvazione dell’organo collegiale competente e sono da considerarsi parte integrante del percorso formativo. L'Istituto si propone di attivare nell'anno scolastico 2015/2016 i seguenti progetti:

INTERVENTI PER IL DISAGIO SOCIO-RELAZIONALE-AMBIENTALE: Proposte progettuali triennali nell’ambito del disagio socio-relazionale per la prevenzione del fenomeno del bullismo nelle sue specificità: trans-omofobia, discriminazione delle differenze, mobbing, stalking, cyberbullismo, prevaricazioni in genere.

Le finalità del progetto sono: Prevenire il fenomeno del disagio relazionale e socio-ambientale Formare nella scuola degli agenti moltiplicatori di una cultura di parità e di non- discriminatori Favorire la messa in atto delle migliori risorse disponibili Educare ad un uso consapevole del web e dei social network Contrastare pregiudizi e stereotipi caratterizzanti l’interazione con l’altro e con l’ambiente Mediare e gestire il conflitto in modo sistematico e non solo secondo la logica dell’emergenza Nel corrente a.s. saranno previsti interventi delle forze dell’ordine, rivolti sia agli allievi, che alle famiglie.

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DI ACOGLIENZA DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE, PER ATTIVITA’ DI TIROCINIO: Il progetto consta in un’apposita convenzione per consentire agli studenti del Liceo delle Scienze Umane- IIS Bobbio di acquisire competenze didattiche e relazionali, all’interno delle scuole: dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado del nostro Istituto Comprensivo.

Gli altri progetti proposti per il corrente Anno Scolastico sono i seguenti:

Tecnologie

Un mondo di fiabe

Biblioteca di classe

Libriamoci 2015

Parole e pensieri

Musicoterapia Scuola Infanzia

Emozioni in gioco

Murales

Colori con Arte, Laboratorio creativo

“Sguardi incrociati: A scuola con mio figlio”

Tutto in famiglia

“Vado in 2ª con mio figlio”

Sportello d’ascolto

Potenziamento della lingua italiana

Laboratorio di inglese

Magica mente

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Giochi matematici d’autunno

Explorando e Scuolando

Educazione alimentare

Orto didattico

Ed. stradale, alla legalità contro le dipendenze, Unplugged

Teatro

Lab. Musicalo, Io canto

Yoga Sesto Senso e Giocare con lo yoga

Insieme per vincere 2

Lotta in gioco

Centro sportivo scolastico

Sport per tutti: Aquaticità, Nuoto, Atletica, Basket, Fioretto, Pallavolo

“Su con la schiena, Su con la vita”

Unplugged

Scienze in peer education

Giochi matematici- Bocconi

Orto didattico

Ed. civica/stradale

I progetti saranno attivati nel momento in cui verrà verificata la copertura economica da parte del Consiglio di Istituto.

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9.3 COMMISSIONI

Per la gestione delle varie attività ed iniziative, il Collegio dei Docenti ha inoltre definito gruppi di progetto, commissioni di lavoro e referenti incaricati di operare in ambiti specifici.

1 Commissione diversabilità e disagio 2 Commissione DSA e BES 3 Commissione RAV

4 Commissione POFT

5 Commissione elettorale 6 Commissione biblioteche 7 Commissione coordinatori di classe/sezione 8 Commissione mensa 9 Commissione gite

10 Commissione tecnologie e sito

11 Commissione sicurezza 12 Commissione referenti di plesso

9.4 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Ritenendo fondamentale la formazione e l’aggiornamento i docenti della Scuola partecipano alle proposte che periodicamente pervengono alla Scuola su tematiche relative alle discipline, alle problematiche educative o ad argomenti comunque interessanti per la professionalità dell’insegnante. Il Collegio dei Docenti ha deliberato per il corrente Anno Scolastico i seguenti corsi:

Formazione con con Mauro Doglio “Comunicazione e relazione in classe” Formazione con la Dott. Damiani “La didattica inclusiva” Formazione per l’attivazione del registro elettronico. Autoformazione sull’utilizzo della LIM. Formazione sulla pratica musicale nella scuola Primaria. Iniziative formative individuali presso Enti accreditati, per area di pertinenza.

9.5 RETI DI SCUOLE

Per una migliore gestione e organizzazione dei servizi e a supporto delle attività amministrative e didattiche, l’Istituzione Scolastica aderisce alle seguenti reti di scuole:

“CISA 31” “Disagio Socio-Relazionale e Ambientale” “Elaborazione Moduli Curricolo Verticale, incentrati sulla didattica per competenze” “Erogazione dei servizi per l’assistenza informatica” “IIS N. Bobbio-CGD Peer Education”

“Integrazione e inclusione degli alunni in situazione di handicap” “Ripristino Funzionalità Scuola Primaria” – NUOVA RETE “Scuola e Formazione” “Sicurezza”

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99..66 SSEERRVVIIZZIIOO MMEENNSSAA

PPLLEESSSSOO DDII CCAARRIIGGNNAANNOO

Nel plesso di Carignano gli alunni della Scuola Primaria che frequentano il tempo pieno e gli alunni della Scuola dell’Infanzia consumano il pasto a scuola dal lunedì al venerdì; gli alunni della Scuola Primaria che frequentano il modulo orario di 27 ore hanno la possibilità di usufruire del servizio mensa nel giorno di rientro pomeridiano e assistenza con educatori. Gli alunni iscritti al servizio mensa sono circa 400 alla Scuola Primaria e circa 300 alla Scuola dell’infanzia. I pasti vengono preparati quotidianamente presso il centro cottura di Via Porta Mercatoria a Carignano dal personale della ditta appaltatrice SO.DE.XHO. Tutte le classi della Scuola Primaria fruiscono del servizio self-service. Il menù, approvato dal Responsabile Sanitario competente dell’ASL 5, viene stilato quadrimestralmente dalla Commissione Mensa, che si riunisce, in media due, tre volte l’anno e ogniqualvolta se ne presenti la necessità. La Commissione è così composta: 1 docente rappresentante di ogni plesso scolastico, situato nel Comune di Carignano 2 genitori per ogni plesso scolastico 1 genitore rappresentante delle famiglie che richiedono una dieta speciale l’Assessore all’Istruzione 1 rappresentante dell’Ufficio Istruzione 1 rappresentante delle ditta SO.DE.XHO il responsabile del centro cottura 2 rappresentanti della minoranza politica 3 rappresentanti della maggioranza politica. Per accedere al servizio mensa è necessario procedere all’iscrizione presso l’Ufficio Istruzione del Comune di Carignano, che provvederà ad assegnare la quota a carico dell’utente. Genitori facenti parte della Commissione

Scuola dell’Infanzia di via Forneri: Valter Perrone Scuola dell’Infanzia di via Tappi: Miriam La Greca Scuola Primaria: Clarissa Poma

Docenti facenti parte della Commissione

Scuola dell’Infanzia di via Forneri: Cauda Graziella Scuola dell’Infanzia di via Tappi: Silvia Gioelli Scuola Primaria: Carmen Caputi

PPLLEESSSSOO DDII LLOOMMBBRRIIAASSCCOO

Gli alunni della Scuola dell’Infanzia usufruiscono del servizio mensa dal lunedì al venerdì. Per gli alunni della Scuola Primaria funziona nel giorno di rientro. Il servizio è fornito dalla ditta GEMEAZ, su incarico dell’Amministrazione Comunale; il personale prepara i pasti freschi nella cucina della scuola. La sorveglianza durante il servizio mensa è prestata dai volontari dell’Associazione “BU-BU-SETTE”, a contributo volontario.

PPLLEESSSSOO DDII OOSSAASSIIOO

Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria di Osasio usufruiscono della mensa. Il pranzo è preparato dalla ditta Sodexo. Durante il pasto i bambini della scuola Primaria sono seguiti da personale fornito dal Comune.

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 52 di 55

99..77 SSEERRVVIIZZIIOO TTRRAASSPPOORRTTOO

PPLLEESSSSOO DDII CCAARRIIGGNNAANNOO

Nel Comune di Carignano è istituito il servizio di trasporto scolastico, volto a concorrere all’effettiva attuazione del Diritto allo Studio per assicurare la frequenza scolastica degli alunni della Scuola dell’obbligo. Il servizio è organizzato su due linee di percorrenza nei giorni di calendario scolastico. È istituito per gli alunni residenti nelle frazioni ed in zone periferiche della Città, che si trovano ad una distanza maggiore di 1 km dalla scuola. Si effettua in orario antimeridiano, nonché in orario pomeridiano nei giorni con tempo prolungato per i rientri scolastici. Gli utenti che intendono usufruire del Servizio devono effettuare l’iscrizione presso l’Ufficio Istruzione del Comune, che provvede a rilasciare un tesserino di riconoscimento e ad assegnare la quota mensile di pagamento che verrà evasa tramite conto corrente. La percorrenza media giornaliera distribuita sulle due linee risulta, complessivamente, di circa 170 km. Il servizio giornaliero mattutino (dal lunedì al venerdì) si svolge per 5 giorni alla settimana, andata e ritorno casa-scuola, secondo l’orario definito.

99..88 SSEERRVVIIZZIIOO PPRREESSCCUUOOLLAA EE PPOOSSTTSSCCUUOOLLAA

La Scuola Primaria di Carignano, dalle ore 7,30 alle ore 8,05, offre un servizio di accoglienza per gli alunni che utilizzano lo scuolabus e per gli alunni i cui genitori, per motivi di lavoro, ne abbiano fatto richiesta. Presso la Scuola Primaria di Lombriasco è attivo il doposcuola il lunedì, giovedì e venerdì, dalle ore 14.30 alle 16.30, gestito dai volontari dell’Associazione “BU-BU-SETTE”, a contributo volontario.

99..99 CCAALLEENNDDAARRIIOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO

Inizio delle lezioni:

14.09.2015

Festività nazionali e/o sospensione delle lezioni :

Carignano 28 settembre 2015 Santo Patrono

Lombriasco 5 ottobre 2015 Santo Patrono

Osasio da definire su indicazione dell’Amministrazione Comunale

Dal 7 all’8 dicembre 2015: Festa dell’Immacolata

dal 23 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015: Vacanze Natalizie

dall’8 febbraio al 9 febbraio 2016: Vacanze di Carnevale

dal 24 marzo al 29 marzo 2016: Vacanze Pasquali

25 aprile 2016: Festa della Liberazione

2 e 3 giugno: Ponte Festa della Repubblica

Chiusure Prefestive degli Uffici di Segreteria :

7 dicembre 2015

24 e 31 dicembre 2015

5 gennaio 2016

3 giugno 2016

Piano Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 53 di 55

Termine delle lezioni : Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado: 9.06.2016

Scuola dell’ Infanzia : 30.06.2016

99..1100 FFUUNNZZIIOONNAAMMEENNTTOO EE OORRAARRIIOO

SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

Funzionamento

Scuola dell’Infanzia- Lombriasco

n° 1 sezione con 2 insegnanti contitolari, 1 insegnante di religione cattolica, 1 insegnante di sostegno e

1 educatore, con un totale di 24 alunni. Scuola dell’Infanzia- Osasio

n° 1 sezione con 2 insegnanti contitolari, 1 insegnante di religione cattolica, con un totale di 22 alunni.

Scuola dell’Infanzia- Carignano

n° 11 sezioni con 23 insegnanti contitolari, 3 insegnanti di sostegno, 1 insegnante di religione cattolica e 3 educatori, con un totale di 275 alunni.

OOrraarriioo ddeeggllii aalluunnnnii dal lun. al ven.: h 8.00- 8.45/ 15.45- 16.00 frequenza per 40 ore

SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

Funzionamento

Scuola Primaria-Lombriasco

n° 2 pluriclassi (1^-3^-4^; 2^-5^) con orario settimanale a 27 ore per un totale di 31 alunni.

Scuola Primaria-Osasio

n° 2 pluriclassi (1^-2^; 4^-5^) e 1 classe (3^) , con orario settimanale a 27 ore, per un totale

di 45 alunni.

Scuola Primaria – Carignano

n° 10 classi con orario settimanale a 27 ore, più tempo mensa, per un totale di 200 alunni.

n° 10 classi con orario settimanale a tempo pieno, per un totale di 230 alunni.

Nella Scuola Primaria dell'Istituto Comprensivo operano 2/3 insegnanti contitolari su ogni classe, che si occupano dei

vari ambiti disciplinari, n° 8 insegnanti di sostegno, n° 6 educatori per l’appoggio scolastico, n° 3 insegnanti di lingua inglese, n° 3 insegnanti di religione cattolica.

Il servizio mensa per le classi a tempo modulare è a carico delle famiglie e l’assistenza è garantita dagli educatori.

OOrraarriioo ddeeggllii aalluunnnnii

Scuola Primaria - Lombriasco

Orario degli alunni frequentanti classi a 27 ore lun- mer-giov- ven: h 8,05-8,10 / h 13,10

martedì: : h 8,05-8,10/ h 13,10; h 14,30/ 16,30.

Con possibilità di fruire del servizio mensa nei giorni di rientro pomeridiano.

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Scuola Primaria – Osasio

Orario degli alunni frequentanti classi a 27 ore

lun- mer-giov- ven: h 8,05-8,10 / h 13,10

martedì: : h 8,05-8,10/ h 13,10; h 14,30/ 16,30.

Con possibilità di fruire del servizio mensa nei giorni di rientro pomeridiano.

Scuola Primaria – Carignano

Orario degli alunni frequentanti classi a 27 ore

lun- mer-giov- ven : h 8,05-8,10 / h 13,10

martedì: : h 8,05-8,10/ h 13,10; h 14,30/ 16,30.

Con possibilità di fruire del servizio mensa nei giorni di rientro pomeridiano.

Orario degli alunni frequentanti classi a tempo pieno

dal lun al ven: h 8,05-8,10/ h 16,10.

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII II°° GGRRAADDOO

N. 12 classi, tutte a tempo ordinario, per un totale di 283 alunni. Nella scuola secondaria operano n° 27 docenti, n° 3 insegnanti di sostegno e n° 3 educatori.

Orario scolastico

Dal lunedì al venerdì h: 7,50 - 13,50

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99..1111 OORRAARRII DDII RRIICCEEVVIIMMEENNTTOO AALL PPUUBBBBLLIICCOO

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Liliana Savino riceve su appuntamento presso la sede dell’Istituto Comprensivo di Carignano, in via Tappi, 44.

L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico con il seguente orario: Segreteria Didattica dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 9.00

dalle ore 12.30 alle ore 13.30 Segreteria Personale dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 10.30

dalle ore 13.00 alle ore 14.00

Il Presidente del Consiglio di Istituto riceve su appuntamento previa telefonata in segreteria.

RIFERIMENTI

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CCuurrrriiccoollii ddii IIssttiittuuttoo Progetti specifici Mansionari Carta dei servizi Regolamento d’Istituto Regolamento di disciplina Normativa Vigente.

Carignano, 11 novembre 2015

A CURA DELLA COMMISSIONE POF

Il Dirigente Scolastico: dott.ssa Liliana Savino