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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “B.BRIN” - TERNI Scuola dell’Infanzia: S. Lucia e Stroncone - Scuola Primaria: Stroncone-Vascigliano Scuola Secondaria di 1° grado: Sede Centrale – Succursale – Sez. Staccata Stroncone ISTITUTO COMPRENSIVO “B. BRIN” PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria di I Grado 05100 Terni (TR) Via Liutprando, 28/g Tel. 0744/273933 – Fax 0744/285278 E-mail: [email protected] - cod. meccanografico: TRMM81301N - www.istitutocomprensivobrin.it Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è stato, inoltre, approvato dal Consiglio d’Istituto. Delibera n. 139 del 14/01/2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO “B.BRIN” - TERNI Scuola dell’Infanzia: S. Lucia e Stroncone - Scuola Primaria: Stroncone-Vascigliano Scuola Secondaria di 1° grado: Sede Centrale – Succursale – Sez. Staccata Stroncone

ISTITUTO COMPRENSIVO “B. BRIN”

PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria di I Grado

05100 Terni (TR) Via Liutprando, 28/g Tel. 0744/273933 – Fax 0744/285278

E-mail: [email protected] - cod. meccanografico: TRMM81301N - www.istitutocomprensivobrin.it

Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico.

Il piano è stato, inoltre, approvato dal Consiglio d’Istituto.

Delibera n. 139 del 14/01/2016

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PREMESSA

INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI FINALITA’ E PRINCIPI ISPIRATORI PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

SEZIONE N° 1: L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO PARAGRAFO 1.1 PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO PARAGRAFO 1.2 LA MISSION D’ISTITUTO

SEZIONE N° 2 IL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE PARAGRAFO 2.1 SEDE CENTRALE PARAGRAFO 2.2 SEDE ALTEROCCA PARAGRAFO 2.3 SEDE STRONCONE

SEZIONE N° 3 LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE PARAGRAFO 3.1 RIFERIMENTI GENERALI PARAGRAFO 3.2 IL CURRICOLO D’ISTITUTO PARAGRAFO 3.3 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARAGRAFO 3.4 PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI PARAGRAFO 3.5 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE PARAGRAFO 3.6 AMBIENTE DIGITALE E DISABILITA’ PARAGRAFO 3.7 INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE PARAGRAFO 3.8 LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PARAGRAFO 3.9 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO PARAGRAFO 3.10 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

SEZIONE N° 4 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO

PARAGRAFO 4.1 DESCRIZIONE ORGANIZZATIVA DELLA SCUOLA PARAGRAFO 4.2 DESCRIZIONE DEI RUOLI E DELLE UNITA’ ORGANIZZATIVE PARAGRAFO 4.3 I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO

SEZIONE N° 5 I SERVIZI DI SEGRETERIA PARAGRAFO 5.1 L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA PARAGRAFO 5.2 UBICAZIONE E ORARI

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SEZIONE N° 6 IL PERSONALE DELLA SCUOLA PARAGRAFO 6.1 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE PARAGRAFO 6.2 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA

SEZIONE N° 7: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI

SEZIONE N° 8: PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N° 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL DPR 80/2013

PARAGRAFO 8.1 INTRODUZIONE ESPLICATIVA PARAGRAFO 8.2 PRIORITA‘, TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZIONE 5.1-5.2 DEL RAV PARAGRAFO 8.3 SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

SEZIONE N° 9: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE PARAGRAFO 9.1 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE PARAGRAFO 9.2 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

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Premessa

IL COLLEGIO DOCENTI

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (con la Nota del 5

ottobre 2015 n. 2157 il Ministero dell'istruzione, considerata la recente approvazione della Legge 13 luglio 2015 n. 107, afferma che la scadenza di presentazione del Piano triennale

dell'offerta formativa prevista per ottobre 2015, è prorogata al 15 gennaio 2016);

2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente

scolastico;

3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

REDIGE Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche necessarie. INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa. Il piano: è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche esplicita la progettazione curricolare, extracurriculare, educativa e organizzativa nuovo art. 3, c. 1 del DPR 275/1999 garantisce i principi di pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni comma 16 L. 107/15 prevede azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale ex comma 56 comma 57 L. 107/15 elabora una progettazione organizzativa nuovo art. 3, c. 1 del DPR 275/1999 è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale

tiene conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa

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mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel RAV nuovo art. 3, c. 3 del DPR 275/1999

elabora il potenziamento dell’Offerta Formativa

programma le attività formative rivolte al personale docente e ATA commi 11 e 124 L.107/15

presenta il fabbisogno di:

- Posti:-comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti nuovo art. 3, c. 2 lettera “a” del DPR 275/1999

- per il potenziamento dell’OF nuovo art. 3, c. 2 lettera “b” del DPR 275/1999 del personale ATA nuovo art. 3, c. 3 del DPR 275/1999

-Infrastrutture e attrezzature materiali nuovo art. 3, c. 3 del DPR 275/1999 FINALITA’ E PRINCIPI ISPIRATORI Gli indirizzi sono finalizzati alla elaborazione e ottimizzazione del PTOF 2016-2019 in conformità con le disposizioni normative richiamate al successivo paragrafo 3. Gli indirizzi si conformano anche ai criteri della trasparenza, flessibilità, semplificazione, valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’istituto e nel suo contesto. Ne consegue che il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo dell’istituto. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI Il documento è elaborato in conformità con le seguenti disposizioni normative: a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge http://cdn.fiscoetasse.com/upload/Legge-del-13072015-107.pdf b) art. 3 del decreto http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1999-03-08;275 c) art. 6 DPR 80 (RAV) http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2013-03-28;080 d) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore; http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1994-04-16;297 e) vigente CCNL comparto scuola https://www.aranagenzia.it/attachments/article/512/CCNL%20SCUOLA%202006-2009.pdf

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1. L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo Statale “Benedetto Brin” di Terni è costituito da sei plessi. Due scuole secondarie di 1° grado sono ubicate nell’immediata periferia sud, sud – ovest della città. Una scuola dell’infanzia1, due scuole primarie e una scuola secondaria di 1° grado sono situate nel Comune di Stroncone.

1 La scuola dell’infanzia si articola su quattro sezioni; le prime due sono situate nel Comune di Stroncone, in località Santa Lucia, le altre (sezioni C e D) sono all’interno della scuola secondaria di I° grado

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “BENEDETTO BRIN” DI TERNI

SCUOLA DELL’INFANZIA “SANTA LUCIA” Stroncone

SCUOLA PRIMARIA di STRONCONE SCUOLA PRIMARIA di VASCIGLIANO

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

sede centrale “B.Brin”

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Succursale “V. Alterocca”

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

sezione staccata di Stroncone “L. Lanzi”

SCUOLA DELL’INFANZIA Stroncone

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1.1 PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO

SCUOLA DELL’INFANZIA STRONCONE Via S. Bernardino, 1 - 05039 STRONCONE (TR)

tel. 0744/60101 A. S. 2015-2016 2 sezioni (C e D)

n. 2 classi, n. 1 biblioteca, n. 1 sala mensa, n. 1 sala polifunzionale, n. 2 servizi alunni, n. 1 servizio insegnanti, n. 1 ripostiglio, n. 1 cucinino, n. 1 sala multimediale, n. 1 piccola

palestra, n. 1 cortile attrezzato (occupati dagli alunni delle sezioni C e D della scuola dell’infanzia)

TEMPO SCUOLA 40 ore - Ingresso ore 8:00 - Uscita ore 16:00

Da Lunedì a Venerdì (ingresso anticipato, su richiesta delle famiglie, dalle 7:45)

TEMPO SCUOLA 40 ore - Ingresso ore 8:00 - Uscita ore 16:00

Da Lunedì a Venerdì (ingresso anticipato, su richiesta delle famiglie, dalle 7:45)

SCUOLA DELL’INFANZIA “SANTA LUCIA” Voc. San Lorenzo, 50 - 05039 STRONCONE (TR)

tel. 0744.60620

A. S. 2015-2016 2 sezioni (A e B) Il plesso ha a disposizione:

n. 2 aule, n. 1 sala mensa, n. 1 cucinino, n. 1 aula polifunzionale n. 1 servizio insegnanti, n. 2 servizi alunni, n. 1 antibagno

n. 1 ripostiglio, n. 1 giardino attrezzato per attività ludica e motoria

SCUOLA PRIMARIA “L. LANZI” Via S. Bernardino, 1 - 05039 STRONCONE (TR)

tel. 0744.60430 cod. meccanografico: TREE81302P

A. S. 2015-2016 Sono attivi 2 corsi 6 classi

Il plesso ha a disposizione: n. 6

n. 1 aula polifunzionale, n. 1 servizi insegnanti, n. 1 aula attività per stranieri n. 4 servizi alunni, n. 1 ripostiglio, atrio – cortile interno (in comune con la scuola

dell’infanzia – sezione C)

TEMPO SCUOLA

Tempo normale: 29 ore - Ingresso ore 8:15 - Uscita ore 13:15

Da Lunedì a Venerdì – Sabato ore 8:15-12:15 (ingresso anticipato, su richiesta delle famiglie, dalle 7:50

o posticipato il sabato dalle 12:15 alle 13:15) Dall’a.s. 2016-17 per gli alunni di nuova iscrizione alla classe prima

anche tempo 27 ore dal Lunedì al Venerdì ore 08.00-13.24

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TEMPO SCUOLA

Tempo normale: 29 ore - Ingresso ore 8:15 - Uscita ore 13:15

Da Lunedì a Venerdì – Sabato ore 8:15-12:15 (ingresso anticipato, su richiesta delle famiglie, dalle 7:40)

SCUOLA PRIMARIA DI VASCIGLIANO Via Vascigliano - tel. 0744.607736 - 05039 VASCIGLIANO DI STRONCONE (TR)

cod. meccanografico: TREE81302Q

A. S. 2015-2016: è attivo un corso: 5 classi Il plesso ha a disposizione:

n. 5 aule; n. 1 aula polifunzionale, n. 1 palestra, n. 2 servizi alunni

n. 1 servizio insegnanti, n. 2 ripostigli (materiale didattico) n. 1 ripostiglio (materiale di pulizia), n. 1 cucinino

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO "B. Brin" Sede Centrale Via Liutprando 28/g – 05100 TERNI tel. 0744.273933 fax 0744.285278

A. S. 2015-2016

Sono attivi 3 corsi: 8 classi Il plesso ha a disposizione:

n. 8 aule n. 7 LIM

n. 1 laboratorio multimediale n. 1 laboratorio artistico + n. 2 laboratori scientifici

n. 1 laboratorio astronomico (planetario) n. 1 laboratorio linguistico + n. 2 laboratori di attività varie n. 1 laboratorio manipolativo + n. 1 laboratorio musicale

n. 1 laboratorio falegnameria n. 1 sala polifunzionale (riunioni, proiezioni, etc.) n. 1 sale professori, n. 1 biblioteca, n. 1 sala mensa n. 1 ufficio DS, n. 5 uffici segreteria, n. 1 palestra

n. 1 archivio, n. 1 locale personale ATA n. 4 servizi (personale docente – ATA)

n. 4 servizi alunni, n. 2 ripostigli (materiale pulizia) + n. 1 ripostiglio (materiale didattico)

TEMPO SCUOLA Tempo normale: 30 ore

- Ingresso ore 8:15 - Uscita ore 13:15

Da Lunedì a Sabato Tempo prolungato: 36 ore

- Ingresso ore 8:15 - Uscita ore 16:15

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TEMPO SCUOLA 30 ore - Ingresso ore 8:05 - Uscita ore 13:05 Da Lunedì a Sabato

SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO “V. ALTEROCCA” SEDE SUCCURSALE

Via Narni, 158 - 05100 TERNI

tel. 0744.812238 cod. meccanografico: TRMM81301N

A. S. 2015-2016 Sono attivi 3 corsi: 7 classi

Il plesso ha a disposizione:

n. 8 aule, n. 5 LIM, n. 1 laboratorio scientifico, n. 1 laboratorio multimediale

n. 1 laboratorio musicale, n. 1 laboratorio manipolativo, n. 1 biblioteca

n. 1 aula professori, n. 1 sala polifunzionale, n. 1 locale mensa

n. 1 locale personale ATA, n. 4 servizi alunni, n. 2 servizi insegnanti

n. 1 servizio disabili, n. 3 ripostigli

SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO “L. LANZI” SEDE DISTACCATA

Via S. Bernardino, 1 - 05039 STRONCONE (TR) tel. 0744.60122

cod. meccanografico: TRMM81302P A. S. 2015-2016 Sono attivi 2 corsi: 5 classi

Il plesso ha a disposizione:

n. 5 aule, n. 5 LIM, n. 1 biblioteca-sala lettura, n. 1 laboratorio multimediale

n. 1 laboratorio musicale, n. 1 laboratorio artistico, n. 1 aula insegnanti

n. 1 servizio professori, n. 2 servizi alunni, n. 1 servizio personale A.T.A.

n. 2 ripostigli, n. 1 palestra

TEMPO SCUOLA

Tempo normale: 30 ore - Ingresso ore 8:10 - Uscita ore 13:10

Da Lunedì a Sabato Tempo prolungato: 36 ore

- Ingresso ore 8:10 - Uscita ore 16:10

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1.2 LA MISSION D’ISTITUTO

In riferimento al RAV area 3.5 Orientamento strategico, l’Istituto si propone una scuola che sia non solo il risultato del lavoro degli insegnanti, ma che costruisca un modello educativo e formativo e una organizzazione condivisa anche dalle altre componenti della scuola stessa: studenti, famiglie, personale non docente. Tutti possono e devono contribuire a disegnare il modello di scuola che meglio permetta di raggiungere gli obiettivi formativi. Per questo la scuola dovrà: essere aperta rispetto alla realtà culturale ed economica in cui opera e rafforzare negli studenti la consapevolezza della dimensione europea del proprio processo di crescita

culturale;

favorire l’integrazione senza discriminazioni;

mettere in primo piano i bisogni degli studenti che si trovano in difficoltà e che necessitano di un aiuto mirato per non essere esclusi o costretti ad abbandonare la scuola;

essere sensibile verso le problematiche sociali;

promuovere una cultura di pace e di solidarietà, rifiutare fenomeni di violenza e di prevaricazione sociale e culturale;

essere attenta alla formazione culturale;

valorizzare ed incrementare anche le competenze extra-scolastiche degli studenti;

sostenere le esigenze di aggiornamento del personale sia docente che non docente;

favorire la collaborazione tra tutte le sue componenti.

Pertanto la scuola formerà persone che: siano sensibili verso gli altri e non abbiano sentimenti di discriminazione né verso coloro che provengono da altri paesi né verso coloro che posseggono un'altra cultura o un

altro credo religioso o politico;

siano consapevoli del proprio ruolo di studente e di cittadino e siano motivati a crescere sia sul piano umano che su quello culturale e professionale;

rifiutino la violenza e siano solidali e disponibili al dialogo e al confronto;

abbiano consapevolezza della dimensione europea della realtà in cui vivono e dove dovranno lavorare.

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2. IL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE

2.1 SEDE CENTRALE Terni ancora oggi è una città fortemente caratterizzata dalla presenza della grande industria. Le profonde trasformazioni registrate in questi ultimi tempi nel settore secondario hanno solo in parte modificato questa situazione: la crisi della siderurgia e della chimica, il progressivo calo degli addetti hanno inciso profondamente sulla realtà economica cittadina e sono stati solo in parte compensati dall’incremento del settore terziario e della piccola imprenditoria. Il “rapporto sul mercato del lavoro” elaborato dall’Ufficio Studi e Monitoraggio della provincia di Terni” evidenzia una situazione di particolare difficoltà del mercato del lavoro locale. Il rallentamento produttivo ha contribuito a creare un clima di incertezza generale rispetto alle prospettive future, con riflessi anche nell’attivazione dei nuovi rapporti di lavoro. E’ cresciuto, infatti il ricorso a forme contrattuali a termine, a fronte di una sensibile diminuzione dell’utilizzo dei contratti a tempo indeterminato. In questo periodo, inoltre, è aumentato considerevolmente il numero dei rapporti di lavoro cessati, con conseguente incremento del numero dei disoccupati, molti dei quali over 40. La sede centrale accoglie alunni residenti nella III Circoscrizione. Il suo territorio si estende sul lato sud del fiume Nera dal confine con Narni fino alla zona di Vocabolo Staino. Al suo interno troviamo il borgo medievale di Collescipoli, numerosi quartieri densamente abitati realizzati a partire dagli anni 60, quali Le Grazie, Matteotti, Italia, San Giovanni e Cospea. La terza sud comprende anche l'area industriale di Vocabolo Sabbioni ove insistono la maggior parte delle piccole e medie imprese del comprensorio ternano. La scuola è ubicata nei pressi della Basilica di San Valentino, Patrono della città, importante riferimento religioso e turistico. Il plesso accoglie sia alunni di ambiente sociale medio/medio-alto sia allievi con problematiche socio-familiari. Il principale obiettivo educativo è pertanto quello di far vivere l’infanzia e la preadolescenza in modo sereno e costruttivo attraverso esperienze positive, in grado di facilitare anche in ambito scolastico la strutturazione di personalità equilibrate, capaci di risolvere le difficoltà naturali dei ragazzi a comunicare tra loro e con l’ambiente, a maturare una serena affettività, ad essere ricettivi e propositivi a livello culturale ed umano. Ciò in ambito scolastico equivale ad essere disponibili ed interessati alla comunicazione, alla relazione ed all’apprendimento. Tra l’altro l’Istituto ospita anche ragazzi con problematiche particolari (extracomunitari, alunni con situazioni socioeconomiche carenti, allievi portatori di handicap), i quali hanno bisogno che la scuola soddisfi e/o risolva esigenze formative e culturali più ampie di quelle strettamente scolastiche.

2.2 SEDE ALTEROCCA

La Scuola media statale” Virgilio Alterocca” venne istituita a Terni nel 1960. Continuò la propria attività fino al 1996, quando venne soppressa ed aggregata alla Scuola media statale Benedetto Brin di Terni. Deve il suo nome a Virgilio Alterocca (Terni 1853 – Arrone 1910), fondatore dello stabilimento tipografico Alterocca che nel 1898 iniziò la produzione delle cartoline illustrate, e che nei primi anni del Novecento copriva il 32% della produzione nazionale. Imprenditore lungimirante, nel 1887 mise in funzione il primo impianto telefonico umbro. A lui si deve anche la nascita della Scuola Professionale di Terni. La Scuola si trova nell’immediata periferia della città, dove era presente un grande polo chimico che negli anni è stato ridimensionato, soffrendo della crisi che ha colpito l’intera città. Gli alunni vivono nei quartieri limitrofi e nella vicina frazione di Collescipoli, nel territorio circostante sono presenti diversi impianti sportivi. Le famiglie appartengono ad un contesto socio-economico medio, il livello culturale è spesso buono, mostrano, nella maggior parte delle situazioni, collaborazione e attenzione alla vita scolastica dei propri figli e forniscono il necessario supporto alle iniziative della scuola; pertanto una buona parte dell'utenza è costituita da ragazzi motivati e seriamente impegnati. Negli ultimi anni si riscontra la presenza nel territorio di famiglie appartenenti ad etnie diverse con usi, costumi e tradizioni differenti che, a volte, rendono difficile il loro inserimento in un contesto sociale del tutto estraneo a quello dei loro paesi di provenienza. L’arrivo di alunni stranieri ha avuto una profonda ricaduta sulle scelte educative e organizzative della scuola al fine di accogliere, integrare ed includere al meglio i ragazzi. L’accoglienza, la pluralità e il rispetto di sé sono i punti essenziali del messaggio educativo che gli insegnanti propongono ai propri alunni, attraverso le attività quotidiane.

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2.3 SEDE STRONCONE

Il comune di Stroncone insiste su un territorio essenzialmente montano e con una distribuzione della popolazione dal centro storico a numerose frazioni e case isolate; questa particolarità del territorio comunale ha portato ad un certo isolamento sociale delle famiglie e alla mancanza di particolari centri di aggregazione diversi da quelli istituzionali. Sono comunque presenti alcuni gruppi di associazionismo volontario come la Pro Loco, le associazioni musicali delle contrade, la Legambiente, il gruppo speleologico ed altri che propongono numerose attività culturali e ricreative con l’intento di sviluppare momenti di aggregazione e di condivisione sociale. Dal punto di vista economico la popolazione attiva svolge le proprie attività nella realtà ternana, in modo particolare presso l’industria siderurgica e nella locale zona industriale di Vascigliano; la maggior parte degli occupati sono generalmente operai ma sono presenti anche un certo numero di agricoltori e allevatori in aziende agricole e piccoli artigiani. In questo periodo si sta cercando di sviluppare alcune attività legate al turismo come bed and breakfast, piccole locande e punti di accoglienza turistica. La scuola di Stroncone si trova in posizione panoramica, sopra un colle olivato ed è inserita in una struttura che ospita la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado; i tre ordini condividono alcuni spazi e laboratori. La sede staccata della scuola dell’Infanzia “Santa Lucia” si trova a Vocabolo San Lorenzo n°50 ed è costituita da due sezioni. La scuola primaria di Vascigliano si trova lungo la strada statale 313 che va da Terni a Passo Corese. Circondata da un cortile, dove gli alunni, nei mesi in cui la temperatura lo permette, si ritrovano a giocare nel momento della ricreazione. Una piccola parte del cortile è stata destinata alla coltura di piante aromatiche, la cui crescita e cura è affidata agli alunni. Attualmente la scuola è organizzata in due pluriclassi (I e II) e (III IV e V) . Le aule sono 5, ciò permette alle insegnanti di usufruirne quando vengono svolte le discipline di Italiano e matematica per assicurare agli alunni alcune ore di attività non accorpati.

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3. LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE 3.1 RIFERIMENTI GENERALI

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3.2 IL CURRICOLO D’ISTITUTO

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Il Collegio dei Docenti, nell'ambito dell'autonomia ed in base all’analisi del RAV, intende offrire un Curricolo d’Istituto che pone al centro l’inclusione e l’innovazione

didattica. Una commissione di docenti, incaricata dal Collegio, sta lavorando, come indicato nel PDM (scadenza giugno 2016), alla realizzazione di un curricolo verticale unitario che

si ispira ai seguenti criteri:

Curricolo verticale per competenze con lettura sinottica dei traguardi di competenza: scuola dell’infanzia (campi di esperienza), primaria e secondaria di I grado (discipline);

Tabella docente per la valutazione delle competenze

Tabella del consiglio di classe per la valutazione delle competenze

Rubriche valutative delle competenze chiave

Modello progettazione Compito Unitario

Tabella valutazione delle competenze del Compito Unitario

Il Collegio pianifica la propria azione didattica per Dipartimenti Disciplinari che svolgono (o hanno svolto) le seguenti funzioni:

scelte comuni inerenti la programmazione didattico-disciplinare per competenze

stesura della programmazione per competenze secondo queste fasi: 1. competenze di cittadinanza e discipline; 2. Traguardi disciplinari e competenze;

individuazione dei criteri di valutazione disciplinari

individuazione contenuti, argomenti/tematiche comuni da affrontare nel corso del triennio

scelta delle prove per classi parallele da somministrare ad inizio d’anno e nel secondo quadrimestre

scelta dei libri di testo e materiali didattici

costruzione di un archivio prove e verifiche Il curricolo del nostro Istituto Comprensivo è impostato in un’ottica di continuità verticale rispetto all’apprendimento-insegnamento ponendo al centro le competenze.

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3.3 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’ampliamento dell’Offerta Formativa del nostro Istituto intende fare riferimento a tre macro-aree di progetto:

SCUO@TTIVA

Area dello star bene a scuola: progetti finalizzati all’inclusione e al benessere.

OBIETTIVI

Mettere la persona al centro dell’azione didattica per conoscere l’alunno anche dal punto di vista socio-affettivo oltre che cognitivo; Includere e riconoscere i bisogni di tutti gli studenti; Cercare strategie idonee per sollecitare l’attenzione, la partecipazione creando situazioni di apprendimento significativo al fine di evitare anche la dispersione scolastica; Considerare fondamentale la relazione educativa; Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento; Condividere le linee metodologiche e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo; Valorizzare le risorse di ognuno, anche le competenze non formali; Riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande diverse, curando la dimensione della personalizzazione dell’insegnamento,

promuovendo clima di classe e partecipazione attiva alle proposte educative – formative, adeguando in itinere la programmazione per aree disciplinari, in chiave multi e pluri-disciplinare.

Porgere attenzione al curricolo didattico nella dimensione verticale e orizzontale, partendo dalla scuola dell’infanzia sino al completamento del primo obbligo scolastico.

SCUOLA D+

Area dei progetti legati al digitale e all’innovazione didattica

OBIETTIVI

Usare in modo sempre più diffuso e consapevole le tecnologie digitali e di rete Saper fruire dei contenuti didattici aperti (Open Educational Resources) e Wiki Adottare piattaforme didattiche collaborative e ambienti di social learning Creare situazioni di peer education sull'uso delle nuove tecnologie Imparare ad organizzare il proprio apprendimento scegliendo le fonti e gli strumenti, tecnologici e non, più adatti alla domanda. Utilizzare la tecnologia per organizzare il proprio apprendimento unitario superando l'approccio disciplinare Saper comunicare, nel modo più rispondente al proprio percorso di apprendimento, ciò che si desidera esprimere e ciò che la comunità scolastica richiede, utilizzando

“naturalmente” la tecnologia. Saper riflettere sui percorsi di apprendimento effettuati Sviluppare una didattica collaborativa di classe

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IMPRONTE DI CITTADINANZA

Area dei progetti legati alla cittadinanza attiva e alla legalità :

OBIETTIVI Scoprire l’importanza dell’ascolto, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà. Sviluppare “l’empatia” verso l’altro imparando a riconosce la complessità della natura umana Conoscere le regole per il rispetto di sé e degli altri. Comprendere il valore della legalità e del rispetto delle regole. Acquisire un comportamento corretto nella convivenza. Comprendere il valore del patrimonio artistico, storico e naturale. Comprendere e rispettare le varie diversità

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INF

AN

ZIA

- Progetto attività motoria (tutte le sedi) - Progetto lingua inglese (tutte le sedi) - “Io libro …” (Santa Lucia) (con cooperativa ACTL) - “AttivaMente” (Stroncone) - “Obiettivo DSA” (Stroncone)

PR

IMA

RIA

- Laboratorio grafico pittorico “Il giardino cantato” (Stroncone) (con cooperativa ACTL) - “Il viaggio straordinario della nostra umile e preziosa “sorella acqua”” (Stroncone) (con cooperativa ACTL) - “Studio libero assistito” (progetto di recupero formativo e consolidamento delle competenze ed abilità di base (Stroncone) - “Sulle ali della musica” (Stroncone-Vascigliano) - Progetto sdoppiamento (Vascigliano) - Progetto recupero formativo e consolidamento delle competenze e abilità di base (Stroncone) - “AttivaMente” (Stroncone) - “Obiettivo DSA” (Stroncone)

- “Computer…piacere di conoscerti” - laboratorio di lettura e videoscrittura e di matematica con giochi interattivi (Vascigliano)

SEC

ON

DA

RIA

- Laboratorio manipolativo “Stare Insieme” (Alterocca) - “Progetto di un orto sinergico -laboratorio integrazione”(Brin) -“Il sapere dei sentimenti” (Brin) - “Piccoli delfini”(Brin) - Trinity College London (tutte le sedi) - Stage linguistico (isole britanniche) - Lettrice francese (tutte le sedi) - “Diamo una mano… alla scuola”: riqualifichiamo il nostro ambiente di apprendimento (Alterocca) - “Giochi matematici d’autunno e semifinali dei campionati internazionali” (tutte le sedi) - “Dall’atomo al piatto” (Alterocca) - “eTwinning” (Brin - Stroncone) - Giornale d’Istituto (tutte le sedi) -“Teste ben fatte più che teste piene” (Alterocca) -“GOOP” (abuso alcool e fumo) (tutte le sedi) -“Un po’ di KEITH HARING in ognuno di noi. “Arte per comunicare” (Brin-Alterocca) - “Anch’io parlo italiano” (Brin-Alterocca) - “J’arrive, moi aussi”(Brin-Alterocca) - “Libro-manoscritto” il Medioevo (Brin)

-“LEGALITA’ ECONOMICA” -Incontri Polizia Postale -Incontri con la GDF - “Territorio e cittadinanza: impronte di cittadinanza” (Stroncone) a- Progetto lettura “Alla corte della carta” b- Il Consiglio Comunale dei Ragazzi c- “Puliamo il mondo” in collaborazione con Legambiente

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3.4 PARI OPPORTUNITA’ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI Il comma 16 della legge 107/2015 afferma: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto‐legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5‐bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto‐legge n. 93 del 2013” Per una più ampia comprensione di quanto richiesto dalla Legge, si riporta anche il testo del comma citato (art. 5 comma 2 del decreto legge 93/2013): “ Il Piano, con l'obiettivo di garantire azioni omogenee nel territorio nazionale, persegue le seguenti finalità: a) prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e nella soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali (…)” Quanto richiamato dalla citata legge è ciò verso cui, questo Istituto orienta, già da tempo, la sua azione didattica. Le attività legate ai temi delle “Pari opportunità” e dello “Star bene a scuola” vengono attuate in un’ottica di prevenzione di tutte le forme di discriminazione. L’intera azione didattica ha come sfondo queste tematiche e si esplicita, in modo trasversale, nell’azione sportiva, attraverso letture di brani letterari e poetici, visioni di film e accurati acquisti di libri per le biblioteche delle varie sedi; si esplicita anche attraverso la progettazione mirata di esperienze formative quali visite di istruzione e partecipazioni a concorsi e partenariati con enti territoriali (Asl, Prefettura, Legambiente, ANPI, etc.) e attraverso la partecipazione delle classi a varie iniziative di solidarietà. Inoltre, per l’anno scolastico 2015-2016, la Scuola Secondaria della sede di Stroncone ha avviato l’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi, uno strumento di rappresentanza, di aggregazione e di partecipazione giovanile alla vita sociale e culturale della comunità locale, con l’obiettivo di promuovere anche la solidarietà, l’attenzione verso l'emarginazione, la multiculturalità e le pari opportunità. Tutte le azioni legate allo star bene richiedono, nella scuola, una metodologia che consenta di potenziare la dimensione sociale dell’apprendimento e di trasmettere con efficacia le competenze necessarie a formare le strategie cognitive, comunicative e relazionali fondamentali per il raggiungimento del successo formativo ed educativo di ogni studente. La scuola ha tra i suoi compiti istituzionali quello di educare alla salute, concetto complesso che racchiude in sé il benessere e l’integrazione sociale del giovane cittadino di oggi e di quello adulto di domani, e che fa parte della pratica educativa della scuola da sempre, nella sua più ampia accezione di educazione alla cittadinanza. L’educazione alla salute è ormai percepita come ben-essere psico-fisico e sociale, promozione di maggiore qualità della vita che dipende dall’autoconsapevolezza, dalla capacità di gestire emozioni, relazioni, momenti di stress, nonché dalla capacità di sapersi “ mettere nei panni dell’altro “, di risolvere problemi, di prendere decisioni, di comunicare efficacemente, di sviluppare un pensiero creativo e critico da parte degli studenti. Quello della salute è un concetto che ha bisogno di molteplici azioni educative a scuola, che favoriscano la messa in atto, da parte degli alunni, di comportamenti positivi che consentano loro di affrontare efficacemente le richieste e le sfide della società: Skills for life, con una metodologia trasversale alle azioni curriculari. Le principali tematiche ravvisabili all’interno del tema della promozione dello “star bene a scuola” riguardano le educazioni: alla salute, alla sostenibilità ambientale, alla legalità, all’affettività, all’educazione interculturale ma anche al consumo consapevole (dipendenze fumo, alcool, droghe, tecnologia).

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3.5 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE “Dall’aula al setting didattico” è la mission che guida il processo di riorganizzazione didattico-metodologica per la creazione di ambienti di apprendimento flessibili di questo Istituto. ANIMATORE DIGITALE E’ stata individuata la figura dell’animatore digitale (articolo 31, comma 2, lettera b, del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435), un docente di ruolo, presente nella scuola da molti anni, già incaricato della gestione del sito web e del registro elettronico Nuvola. AZIONI ANIMATORE DIGITALE:

coordina la diffusione dell’innovazione a scuola stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi favorisce la partecipazione e stimola il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso

momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa; individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la

scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO AULE AUMENTATE Le aule scolastiche, supportate dalle tecnologie, come la LIM ed i pc, grazie ai PON finanziati, costituiranno i nuovi spazi in cui si configura la possibilità di attuare varie modalità di insegnamento/apprendimento, rimanendo però centrati sui bisogni educativi degli alunni. Le nuove tecnologie hanno il compito di valorizzare l’impianto socio-didattico-cooperativo. La scuola secondaria mira a far sì che l’aula aumenta dalla tecnologia costituisca un ambiente digitale in cui lo studente possa muoversi in autonomia attivando processi di osservazione, esplorazione e produzione, consentendo all’insegnante di organizzare il tempo scuola in autonomia e flessibilità; diventa il luogo idoneo allo svolgimento di attività di studio individuale, di autoapprendimento (elaborazione/esercitazioni individuali, simulazioni…), di ricerche, dialogo e confronto con il docente o/e tutor, di momenti per il recupero anche online grazie all’uso di tecnologie di rete. Alla scuola il compito di organizzare i contenuti digitali da offrire agli alunni, mettendo a disposizione un proprio repository di risorse, una piattaforma di e-learning oppure offendo agli studenti contatti con figure esperte collegate in videoconferenza.

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La forte disomogeneità che caratterizza gli iscritti del nostro articolato Istituto Comprensivo, impone la necessità di incrementare attività volte al potenziamento, al recupero degli alunni stranieri, al sostegno dei molti disabili presenti, all’individualizzazione dei percorsi per gli alunni con Bes. L’insegnante diviene un mediatore della conoscenza, un tutor:

organizza e pianifica il lavoro; fornisce i materiali (libri, presentazioni, siti web, video tutorial e simili) per consentire un’esplorazione autonoma dell’argomento di studio e rispettosa di tempi e ritmi

individuali; gestisce i contenuti digitali per consentire la realizzazione di ambienti di apprendimento funzionali alla cooperazione e alla condivisione digitale.

BUONE PRATICHE:

Utilizzo “naturale” della tecnologia in spazi condivisi, in situazioni di Peer Education e di apprendimento cooperativo da parte di alunni e docenti Autoproduzione e condivisione di contenuti educativi da parte dei docenti Creazione di archivi condivisi di materiali e risorse utili alla didattica Abbandono del modello prevalentemente trasmissivo centrato sul libro di testo Condivisione di strumenti e software didattici usufruibili on line

AZIONI PROGETTUALI DA ATTIVARE: DIDATTICA

Adottare piattaforme didattiche collaborative e ambienti di social learning Creare situazioni di peer education sull'uso delle nuove tecnologie Sviluppare una didattica collaborativa di classe Aule “aumentate” dalla tecnologia Laboratori mobili Definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalla scuola. Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione dell’ istituzione scolastica

FORMAZIONE

Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione

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DOTAZIONE HARDWARE

Potenziamento delle infrastrutture di rete in base a quanto previsto nel PON Acquisto materiali previsti nel PON Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati

3.6 AMBIENTE DIGITALE E DISABILITA’ SPAZI ALTERNATIVI Il contesto cui si fa riferimento è la concezione di una scuola come uno spazio unico integrato in cui i vari ambienti “extraaula” possano avere caratteristiche di “abitabilità” e flessibilità in grado di accogliere, in ogni momento, persone e attività della scuola. Le aule con la dotazione di pc portatili, rendono possibile, a più alunni contemporaneamente, la fruizione, in momenti e contesti diversi, di percorsi di apprendimento personalizzati, permettendo anche agli alunni con sostegno, di aumentare la loro presenza “attiva” in classe lavorando parallelamente o insieme ai compagni di classe. Gli allievi disabili, con sostegno, presenti nella nostra scuola (Primaria, Infanzia, Secondaria) sono molti ed il loro numero è in aumento; ci sono poi, numerosi allievi con Bes. Tale realtà scolastica e le conseguenti difficoltà di azione riscontrate quotidianamente, fanno emergere la necessità di incrementare l’uso di una didattica sempre più inclusiva attraverso l’uso di ambienti di apprendimento “aperti”. La nostra progettualità intende rendere gli ambienti di apprendimento attivi e ricchi di risorse, e soprattutto coinvolgere, nella costruzione del proprio sapere, tutti gli alunni, accrescendo la loro motivazione, favorendo l’appartenenza al gruppo (classe ed oltre), lo scambio costruttivo e positivo; un ambiente che abbatte le barriere di accesso agli apprendimenti e favorisce un clima di collaborazione e di riconoscimento delle differenze. 3.7 INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE Una scuola di tutti, per tutti e di ciascuno

1) NORMATIVA DI RIFERIMENTO (dall’integrazione all’inclusione) 1992 Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 – Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate Circolare MIUR n. 24 del 1° marzo 2006 – Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2010 Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 – Riconosce i Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico 2011 Decreto MIUR n. 5669 del 12 luglio 201 1 – Trasmissione Linee guida DSA Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento allegate al decreto ministeriale 5669/2011 2012

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Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 – Introduce il concetto BES Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica 2013 Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013. Chiarimenti Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013 Indicazioni operative alunni con BES Con la direttiva MIUR del 27/12/2012 e del 06/03/2013 la scuola è passata dal concetto di integrazione a quello di inclusione introducendo il concetto di Bisogni Educativo Speciale (BES), concetto che comprende problematiche derivanti da qualsiasi difficoltà, transitoria o permanente, di tipo psicologico, motorio, comportamentale, relazionale, relativa all’apprendimento o derivante da svantaggio socio-economico ambientale o linguistico. Per gli alunni così definiti, la cui particolarità impedisce il loro normale apprendimento, vengono attuati interventi personalizzati e individualizzati.

2) INCLUSIONE BES

La nostra scuola accoglie ogni anno alunni che rientrano nell’area dello svantaggio scolastico (BES) che hanno bisogno di particolari attenzioni per garantire loro il successo scolastico. Nell’area dello svantaggio sono individuate tre sottocategorie:

- Area della disabilità (tutelata dalla legge 104/92); - Area dei Disturbi Specifici di Apprendimento (tutelata dalla legge 170/2010); - Area dello svantaggio socio-culturale-ambientale (la cui individuazione spetta ai consigli di classe).

A supporto del lavoro docente e in base alla gravità dei singoli casi, alla scuola sono stati assegnati operatori per un totale di n. 55 ore (ACTL / CULTURA E LAVORO). Il nostro impegno è quello di leggere tali diversità e quindi di mettere in campo tutte le forze affinché le differenze presenti siano un’autentica risorsa e sia favorito il pieno accesso da parte di tutti al diritto allo studio sancito dalla Costituzione (art. 33 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge …e art. 34 La scuola è aperta a tutti… ). Garantire tale diritto significa costruire ogni giorno un ambiente educativo che sappia assicurare a tutti gli alunni, sia con BES, sia con apprendimento normale, il benessere e che sia la scuola il luogo in cui si esercita la cittadinanza attiva e consapevole. Fondamentali, oltre le normative, sono gli approcci metodologici d’insegnamento e le proposte educative quotidiane che consentono di trasformare un bisogno educativo speciale in un bisogno educativo normale, cioè una normalità dell’apprendere e dello stare bene insieme. 2.1) Inclusione alunni con disabilità (legge 104/92) Il nostro impegno primario, oltre al diritto all’istruzione, è quello di assicurare all’alunno il successo scolastico e la serenità del percorso, in rapporto alle sue potenzialità; la piena integrazione sociale e culturale, riducendo i disagi emozionali e prevedendo percorsi calibrati sua specificità e sul progetto di vita. Il percorso è strutturato sulla base di una certificazione (L. 104) attestante la disabilità che viene consegnata alla scuola al momento dell’iscrizione o, nel caso l’accertamento avvenga in un momento successivo, anche in corso d’anno; l’analisi di tale documentazione avviene in collaborazione con il personale ASL ed eventuali operatori. Sulla scorta della diagnosi, si redigono due documenti: - il PEI (Piano Educativo Individualizzato) in cui si formalizza il percorso che ha come traguardo ultimo lo sviluppo delle competenze. Tale documento può prevedere due percorsi: uno per obiettivi minimi curricolari e uno differenziato. La scelta compete al consiglio di classe, valutate le prove d’ingresso, la certificazione L.104, l’osservazione sistematica, il parere dei genitori e del personale socio sanitario. Entrambi i percorsi sono costantemente verificati e, se necessario, rimodulati. - il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) che accompagna l’alunno nel passaggio da un ordine di scuola a quello successivo. È stilato dal consiglio di classe e tiene traccia dei progressi e delle effettive competenze acquisite dall’alunno e formula ipotesi sullo sviluppo futuro delle stesse. Gli alunni disabili sono parte integrante del gruppo classe; solo in caso di particolari situazioni di gravità può essere prevista, in accordo con la famiglia, una flessibilità oraria in ingresso e in uscita e/o momenti di interventi individualizzati fuori dalla classe. La scuola svolge anche interventi domiciliari, laddove sia impossibile per l’alunno lasciare la propria abitazione. 2.2) Inclusione alunni con DSA (legge 170/2010)

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I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) sono certificati in base alla legge 170; in essa si chiarisce che il percorso scolastico degli alunni dei quali sia accertata la presenza di uno o più disturbi, debba essere conforme a quello previsto per la classe (programmazione disciplinare curricolare), ma prevedere strumenti compensativi e misure dispensative affinché sia superata la difficoltà, senza però creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA (Linee guida DSA). Per questi alunni si stila un PDP (Piano Didattico Personalizzato) nel quale il consiglio di classe, in accordo con la famiglia, stabilisce quali accorgimenti saranno utilizzati nelle singole discipline per il superamento del disturbo. Il Piano può essere rivisto in corso d’anno scolastico con eventuali modifiche e integrazioni. 2.3) Inclusione alunni con svantaggio socio-culturale e ambientale Sulla base delle osservazioni sistematiche, il consiglio di classe individua gli alunni che presentano un disagio scolastico tale da compromettere il loro successo formativo. Si tratta, generalmente di problemi economici, familiari, ambientali, anche transitori, che richiedono una particolare attenzione da parte della scuola. In accordo con le famiglie o su iniziativa autonoma del consiglio di classe (CM 8/2013) per questi alunni si procede ad una personalizzazione e individualizzazione del percorso scolastico che accompagna l’alunno per tutto il tempo necessario, anche senza che sia stilato un apposito PDP. 2.4) Azione della scuola sul territorio La direttiva affida un ruolo fondamentale ai CTS - Centri Territoriali di Supporto, quale interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole, e tra le scuole stesse nonché quale rete di supporto al processo di integrazione, allo sviluppo professionale dei docenti e alla diffusione delle migliori pratiche (CM 06/03/2013) I CTS sono stati istituiti dall’USR in accordo con il MIUR mediante il progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità”. Sono collocati presso le scuole polo e la loro sede coincide con quella dell’istituzione scolastica che li accoglie. Le loro funzioni sono:

- Istruzione e formazione per docenti e famiglie; - Consulenza su didattiche e tecnologie specifiche per insegnanti; - Gestione degli ausili in comodato d’uso; - Raccolta e promozione di buone pratiche e attività di ricerca e sperimentazione; - Definizione del Piano annuale d’intervento; - Gestione delle risorse economiche per istruzione, formazione e consulenza.

3) ORGANI E COMPITI

L’inclusione di tutti gli alunni è garantita dai seguenti organi: G.L.I.; GLHO; Consigli di classe; Personale non docente. 3.1 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione d’Istituto (G.L.I.) È costituito da:

- Dirigente Scolastico; - Funzione Strumentale Accoglienza Alunni Disabili, DSA e Integrazione Alunni Stranieri ; - Docenti di Sostegno; - Docenti Coordinatori di Classe; - Operatori di Servizi (ASL); - Rappresentanti delle Cooperative Sociali presenti all’interno della Scuola;

Ha il compito di: - individuare alunni con BES;

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- promuovere una cultura dell’inclusione (rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività nella scuola); - esaminare i casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - aggiornare la modulistica dei piani di lavoro (PEI / PDP); - proporre e formulare criteri di ripartizione delle risorse umane, didattiche e strumentali; - orientare gli alunni verso percorsi scolastici rispondenti alle peculiarità di ciascuno; - elaborare una proposta di Piano Annuale per l'inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni, da redigere entro il mese di giugno (in esso si analizzano le criticità e i punti di forza

degli interventi di inclusione scolastica dell’anno appena trascorso e si formulano ipotesi per incrementare il livello di inclusività della scuola per l’anno successivo); - mantenere rapporti con la ASL e con le Cooperative socio-sanitarie.

Il G.L.I. si riunisce almeno due volte l’anno e le riunioni sono convocate e presiedute dal Dirigente Scolastico o dal docente delegato. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei componenti e di ogni riunione deve essere redatto un apposito verbale 3.2 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Operativo (GLHO)

GLH Operativo è riferito all’alunno con disabilità certificata con la legge 104/92 rilasciata dalla commissione INPS e dal servizio della Neuropsichiatria Infantile.

È costituito da: - il docente di sostegno; - i docenti curriculari; - i genitori; - Lo specialista ASL; - gli operatori e altri rappresentanti di Enti con cui la scuola si rapporta.

Il GLH Operativo redige, in accordo con la famiglia e con lo specialista ASL (equipe socio psico-pedagogica), il Piano Educativo Individualizzato e il Profilo Dinamico Funzionale con particolare riferimento ai traguardi di sviluppo delle competenze. 3.3) Azione del Consiglio di Classe

“Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico strumentale” (CM n. 8 del 06/03/2013) Il consiglio di classe inoltre svolge i seguenti compiti:

- individua gli alunni con BES in ingresso o già presenti nella scuola mediante informazioni acquisite dalla famiglia, tramite i colloqui effettuati con le insegnanti della scuola di provenienza e dalla documentazione sanitaria prodotta dalla famiglia o dalla scuola di provenienza;

- definisce le modalità più consone per favorire l'accoglienza e per promuovere una prima socializzazione;

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- collabora alla elaborazione del PEI o del PDP in collaborazione con la famiglia e l’equipe socio-sanitaria. 3.4) Personale non docente.

Il personale non docente partecipa al processo di inclusione scolastica per alunni con BES secondo quanto stabilito dalla CM 3390/2001 dove al collaboratore è affidata la cosiddetta “assistenza scolastica”. INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI La nostra scuola, rispetto all’anno scolastico precedente, ha incrementato la presenza di alunni stranieri con cittadinanza non italiana ma nati in Italia e la presenza di alunni neoimmigrati. L’aumento degli alunni stranieri nel nostro istituto è determinato da un forte insediamento abitativo delle famiglie di migranti nel territorio ove è ubicata sia la sede centrale, sia le sedi distaccate. Il compito della scuola è quello di accogliere, includere, garantire il diritto all’istruzione, favorire lo scambio culturale, elemento di ricchezza e stimolo culturale, e promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica. Al successo formativo e d’inclusione partecipano attivamente i mediatori culturali e le famiglie degli alunni alle quali si chiede la piena collaborazione; in particolare, è fondamentale il costante rapporto con gli insegnanti, la regolare frequenza del figlio e la condivisione di un percorso di studio e di integrazione che abbia un intento comune per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Se necessario si attua un piano didattico personalizzato (PDP) in cui la valutazione si basa più sui progressi effettivamente registrati rispetto alle situazioni d’ingresso che sul raggiungimento degli obiettivi disciplinari programmati per la classe di appartenenza. Per gli alunni di recente immigrazione il problema maggiore è rappresentato dalle difficoltà linguistiche, che la scuola provvede a ridurre attraverso l’attivazione di laboratori di Italiano L2, finalizzati all’apprendimento di base della lingua italiana per le esigenze immediate di comunicazione, e attraverso la semplificazione dei contenuti delle diverse discipline ai livelli minimi. Per gli alunni che presentano tali difficoltà, la valutazione sarà basata sulla motivazione ad apprendere, la regolarità della frequenza, l’interesse, la partecipazione e l’impegno nelle diverse attività, il comportamento e il rispetto delle consegne piuttosto che sulla rielaborazione orale o scritta dei contenuti. Il percorso è quindi strutturato non su base annuale ma su periodi più lunghi, nel rispetto dei tempi di acquisizione del linguaggio. In sostanza, obiettivo primario per questi alunni è l’integrazione, la socializzazione e la prevenzione dell’abbondono scolastico. Nel realizzare l’obiettivo di rendere la scuola un autentico laboratorio di convivenza multietnica e di nuova cittadinanza, nelle formazioni delle classi si risponde a criteri di equo-eterogeneità, evitando così l’alta concentrazione di alunni stranieri.

4) PROGETTI

Per l’anno scolastico 2015/16 allo scopo di favorire l’inclusione attraverso attività interdisciplinari, sono attivati una serie di progetti laboratoriali in collaborazione con associazioni e cooperative del territorio. AZIONI PROGETTUALI DA ATTIVARE: Costruzione di modelli di PDP in ottica biopsicosociale per la valutazione delle performance e dei risultati degli alunni con BES Mettere a sistema gli strumenti elaborati dalla rete “Implementazione del sistema nazionale di valutazione” per misurare la qualità dell’inclusione di scuola e avviare processi

auto valutativi anche nel campo delle pratiche inclusive Somministrazione di questionari sull’autovalutazione della qualità dell’inclusione in tutte le classi

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3.8 LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

VALUTAZIONE E QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE

Il processo valutativo del nostro Istituto, come evidenziato nello schema sottostante, valuta non soltanto il risultato dell’apprendimento degli studenti, ma il funzionamento della scuola nel suo complesso sia a livello micro, cioè di singolo istituto, che macro, cioè di sistema. Ed è proprio l’atto della valutazione che primariamente restituisce agli studenti e alla scuola il valore educativo e formativo dei processi attivati, ossia quell’atto che mira a interpretare e comprendere ciò che ha senso, significato e importanza nelle trasformazioni progettate e/o accadute.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Momenti e funzioni della valutazione

La valutazione è operazione continua e si lega alla programmazione: si valuta l’alunno al suo ingresso per accertarne le sue condizioni, si valutano e selezionano gli scopi da prefiggersi, si valutano e verificano in itinere i percorsi, si valutano le eventuali modifiche da apportare nell’intervento didattico, si valuta e verifica tutta l’azione di insegnamento-apprendimento al momento finale.

1. Valutazione iniziale o diagnostica: viene esercitata nei momenti iniziali dell’attività didattica ed ha come oggetto non solo il possesso di determinate conoscenze e abilità da parte degli alunni, ma l’adeguatezza degli interventi rispetto ai traguardi formativi che ci si è posti. Per questa ragione essa è strettamente legata all’analisi dei bisogni dei soggetti e del contesto.

2. Valutazione intermedia o formativa: è la valutazione che interessa l’apprendimento degli allievi nel corso delle procedure di istruzione e può essere definita anche orientativa, perché ha lo scopo di orientare il successivo itinerario per il raggiungimento delle abilità che costituiscono l’obiettivo dell’istruzione.

3. Valutazione finale o sommativa: ha lo scopo di verificare la capacità degli allievi di integrare funzionalmente le singole abilità acquisite; questa funzione della valutazione viene detta sommativa proprio per indicare il suo carattere di consuntivo del lavoro svolto.

Il Consiglio di Classe/ Team docente/ equipe pedagogica valuta:

la situazione di partenza la condizione in cui avviene l’apprendimento le competenze relazionali, progettuali ed organizzative le competenze e la padronanza di conoscenze e abilità nei vari ambiti disciplinari la qualità della partecipazione alle attività pomeridiane (degli alunni che usufruiscono del tempo scuola di 36 ore) e l’emergere di attitudini ed interessi personali i progressi evidenziati da ciascun alunno nel perco rso educativo e didattico, in relazione agli obiettivi prefissati nei singoli piani di lavoro.

Utilizza come strumenti di valutazione:

1. le prove d’ingresso 2. le osservazioni sistematiche 3. le verifiche scritte, orali e tecnico/pratiche/grafiche 4. i compiti di realtà o compiti unitari in situazione 5. la scheda di valutazione quadrimestrale, visibile on-line sul sito del registro elettronico“Nuvola”

La valutazione ha scansione quadrimestrale:

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1° quadrimestre ( febbraio ) 2° quadrimestre ( giugno ) La valutazione viene espressa attraverso la scheda personale di valutazione. La scheda prevede due tipi di valutazione: giudizi espressi in decimi per ogni ambito disciplinare / disciplina giudizi globali (per la primaria) riguardanti gli apprendimenti, l’autonomia dell’alunno, la partecipazione alla vita scolastica, la capacità organizzativa e l’impegno. Per le classi della scuola secondaria di primo grado è previsto il pagellino bimestrale, a dicembre e aprile per le seconde e le terze; esclusivamente ad aprile per le prime. Il documento sarà visibile dai genitori sul registro elettronico “Nuvola”. Le prove di verifica: misurano conoscenze, abilità e competenze raggiunte dall’alunno controllano il processo di apprendimento in relazione alla situazione di partenza, ai piani di studio personalizzati, agli interventi della scuola Tipologia delle verifiche Le verifiche: consistono in prove di ascolto e di comprensione, test, schede, questionari, prove oggettive e/o a punteggio, colloqui, interrogazioni orali, esercitazioni, compiti in classe, prove

tecnico-pratiche, prove grafiche, controllo sistematico dei quaderni e del lavoro svolto, correzione degli esercizi. vengono effettuate anche per classi parallele, una volta a quadrimestre, allo scopo di comparare l’efficacia del processo formativo si progettano compiti di realtà

Livelli di valutazione delle verifiche In ragione delle modifiche introdotte dal D.L. 137/08 la valutazione viene espressa in decimi, secondo i criteri proposti dai dipartimenti disciplinari ed approvati dal Collegio Docenti.

La verifica viene fatta per ottenere delle informazioni sui processi e sugli esiti (cognitivi, didattici, formativi). Essa quindi si riferisce a strumenti o prove (appunto, di verifica).

Misurazione e valutazione La valutazione costituisce la risultante di due operazioni:

misurazione valutazione propriamente detta.

La valutazione riguarda le reazioni del soggetto esaminatore (individuale, collettivo) rispetto alle informazioni ricevute attraverso le verifiche. Affinché tra verifica e valutazione vi sia congruenza, occorre che le informazioni ricevute attraverso le prove di verifica siano date sotto forma di punteggio. Questa operazione rappresenta la misurazione. Solo dopo l’attribuzione di punteggi, solo dopo la misurazione, si può procedere alla valutazione propriamente detta. Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali viene predisposto un piano di lavoro individualizzato, centrato su obiettivi essenziali e su tecniche esercitative precise (cfr parag. Inclusione)

Criteri di valutazione scuola secondaria Valutazione del comportamento Il C.d.C. considera fondamentale, e si impegna ad operare in tal senso, che gli allievi sviluppino comportamenti corretti relativi a: interesse, partecipazione, impegno, capacità relazionali e rispetto delle regole.

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Tabella valutazione comportamento (Il voto è la media dei due indicatori)

INTERESSE, PARTECIPAZIONE, IMPEGNO VOTO RISPETTO DELLE REGOLE CONDIVISE VOTO Partecipa in modo approfondito e costruttivo; collabora alla progettazione e realizzazione di attività collettive; porta a compimento in autonomia e con regolarità quanto richiesto.

10

Agisce in modo responsabile riconoscendo i propri e gli altrui diritti.

10

Partecipa apportando il proprio contributo; collabora alla realizzazione di attività collettive; porta a compimento in autonomia e con regolarità quanto richiesto.

9

Rispetta pienamente le regole condivise.

9

Partecipa e, se richiesto, apporta il proprio contributo; collabora alle varie attività proposte; porta a compimento quanto richiesto.

8

Rispetta le regole condivise.

8

Partecipa e collabora in modo discontinuo alle varie attività proposte; saltuariamente porta a compimento quanto richiesto.

7

Raramente rispetta le regole condivise comportandosi non sempre correttamente.

7

Partecipa in modo discontinuo e solo raramente porta a compimento quanto richiesto.

6

Non rispetta le regole condivise comportandosi non frequentemente in modo scorretto.

6

Partecipa raramente e solo in poche occasioni porta a compimento quanto richiesto.

5

Assume comportamenti di particolare gravità (episodi di bullismo, gravi sanzioni disciplinari…cfr. Regolamento d’Istituto e Statuto degli studenti e delle studentesse)

5

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE L'ordinamento scolastico vigente (DPR n. 122/2009) prevede che al termine della classe quinta scuola primaria e della classe terza secondaria di primo grado le Istituzioni scolastiche rilascino ad ogni alunno una certificazione delle competenze acquisite che attesti e descriva le competenze progressivamente acquisite dagli allievi. Il nostro Istituto, in proposito, ha aderito alla sperimentazione presentata dal MIUR con la C.M. num.3 del 15 febbraio 2015 ed ha perciò adottato il nuovo modello nazionale di certificazione proposto per le scuole del primo ciclo di istruzione. Secondo quanto riportato dalla C.M. “l'adesione al percorso sperimentale comporta:

la costituzione di un gruppo di progetto con il compito di supervisionare il processo di adozione dei nuovi strumenti e di promuovere lo sviluppo di adeguate iniziative di ricerca, formazione, documentazione, anche nell'ambito delle "misure di accompagnamento" delle Indicazioni/2012 (CM n. 49/2014);

una adeguata informazione ai genitori circa il significato "formativo" dei nuovi strumenti di certificazione delle competenze e la loro complementarietà con gli ordinari strumenti di valutazione;

l'analisi dell'impatto dei nuovi strumenti e le sue ricadute sull'attività progettuale, didattica e valutativa "ordinaria" posta in essere dalla scuola.”

AZIONI PROGETTUALI DA ATTIVARE Attivare una riflessione, per ordini di scuola, di ricerca-azione sui processi valutativi con particolare riferimento alla certificazione delle competenze, per riorientare le

progettazioni didattiche ed i curricoli di scuola e raggiungere i risultati di miglioramento previsti dai RAV Formazione di tutti i docenti del nostro Comprensivo sulla progettazione e valutazione per competenze. Progettazione per competenze, verificata da comuni compiti di realtà e rubriche valutative Individuazione di obiettivi di miglioramento di sistema come previsto dal SNV. 3.9 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

CONTINUITÀ SCOLASTICA:

scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria 1° grado;

La continuità scolastica è il primo intervento per prevenire il disagio degli alunni, consiste nel facilitare il più possibile il passaggio degli stessi dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1° grado, e da questa alle scuole secondarie di 2° grado. Il progetto continuità è pertanto finalizzato a favorire con attività, modalità e tempi adeguati il passaggio nei vari ordini di scuola cercando di fare in modo che il cambiamento risulti positivo, sia sul piano dell’autonomia che della sicurezza, nel rispetto dell’identità e della storia personale di ciascun allievo.

A tal fine vengono:

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organizzate giornate di accoglienza, OPEN DAY, per famiglie e alunni, dei tre ordini di scuola, nel passaggio dall’infanzia alla Primaria, e dalla Primarie alla Secondaria di primo grado, per conoscere le strutture, familiarizzare con i compagni più grandi e con professori, attraverso la realizzazione di attività comuni di laboratorio di carattere scientifico, artistico, logico, manuale e attraverso la presentazione delle attività che verranno svolte durane il successivo anno scolastico.

strutturati percorsi di studio libero assistito nella sede centrale e nella sezione staccata durante l’anno scolastico. L’attività di studio libero assistito è gestita dagli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e aperta a tutti gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie.

costruiti modelli didattici flessibili e progressivi, caratterizzati non tanto da uno sviluppo rigido e sequenziale, ma da percorsi di apprendimento diversificati, con l’obiettivo di garantire a tutti gli alunni il raggiungimento di livelli di competenze standard.

effettuati Incontri, fine giugno, tra insegnanti delle classi V delle scuole primarie del’IC e i coordinatori di classe della scuola secondaria di I grado, per mettere a punto la formazione delle classe.

organizzati incontri finalizzati alla trasmissione di informazioni tra docenti dei tre ordini scolastici, riguardanti alunni in situazioni di disagio per un loro positivo inserimento nella nuova realtà scolastica.

ORIENTAMENTO:

Scuola secondaria di 1°grado scuola secondaria di 2° grado

Orientare significa non solamente trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma anche mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di auto orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto di vita che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione. Il momento dell’orientamento deve essere presente sia nel complesso dell’azione educativa della scuola, sia specificatamente, delle singole discipline, in quanto tutte concorrono alla formazione di un individuo in possesso degli strumenti per leggere la realtà e per operare scelte consapevoli. La scuola accompagna l’alunno nel suo intero percorso di crescita, conoscenza e consapevolezza di sé, attraverso riflessioni e discussioni guidate, questionari, incontri con esperti, esperienze laboratoriali, uscite didattiche ecc. In tale processo di maturazione, gli insegnanti rappresentano un primo collegamento con il mondo esterno, costituendo un tramite con la conoscenza della realtà territoriale in cui sono inseriti i ragazzi.

OBIETTIVO dell’I.C. B. Brin

L’organizzazione didattica del nostro Istituto, attraverso la pianificazione curricolare delle competenze, mira a favorire processi di metacognizione, conoscenza e accettazione di sé, a sviluppare consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri limiti, ad acquisire autonomia progettuale e di scelta. La nostra scuola focalizza il processo di orientamento, sia all’interno dell’ambiente formativo scolastico attraverso una didattica orientativa, sia in forma esplicita attraverso azioni didattiche finalizzate a rendere più matura e consapevole la scelta della scuola nelle fasi di passaggio da un ordine scolastico all’altro.

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A tal fine vengono: organizzati incontri informativi, destinati agli alunni delle classi terze, con le scuole superiori del territorio, sia presso le sedi distaccate di Stroncone e dell’Alterocca che

presso la sede centrale B. Brin. organizzati incontri per gli alunni delle classi terze e per i genitori degli stessi con agenzie informative operanti sul territorio quali la Confartigianato strutturati momenti di riflessione e approfondimento attraverso dei percorsi multimediali. predisposti continui rapporti scuola-famiglia, l’Istituto infatti si è organizzato per consentire il maggior flusso d’informazioni possibili relative all’orientamento. Il Coordinatore di classe incontra genitori e alunni per presentare il consiglio orientativo frutto di una consultazione del Consiglio di Classe e i docenti sono disponibili

settimanalmente a ricevere i genitori per analizzare eventuali problematiche relative alla scelta dell’Istituto superiore del proprio figlio.

3.10 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

Al fine di ottenere un buon successo formativo, sia curricolare che della persona nella sua totalità, è utile una collaborazione fattiva tra scuola e famiglia. I momenti di dialogo e di incontro tra ogni singolo insegnante ed i genitori dello studente sono pertanto numerosi e continuativi nell’arco di tutto l’anno scolastico.

Incontri con le famiglie e il personale scolastico

Il Dirigente Scolastico, i suoi Collaboratori e gli Insegnanti incontrano le famiglie in riunioni plenarie all’inizio dell’anno scolastico in occasione delle elezioni della componente genitori negli Organi collegiali (Consigli di classe, Consiglio d’Istituto).

Colloqui individuali periodici

Ogni settimana ciascun docente riserva un’ora (durante i primi 15 giorni di ogni mese), in orario antimeridiano, al ricevimento dei singoli genitori, inoltre quattro volte l’anno la scuola offre la possibilità ai genitori di incontrare tutti gli insegnati della classe in un pomeriggio, previa comunicazione tempestiva alle famiglie. Questa è anche l’occasione in cui viene esaminata la scheda di valutazione relativamente al termine di ogni quadrimestre e il pagellino (nel periodo di Dicembre per le sole classi seconde e terze ) e di Aprile per tutte le classi. Inoltre il Dirigente scolastico e gli Insegnanti, durante l’orario di servizio e previa comunicazione finalizzata a fissare un appuntamento, sono a disposizione delle famiglie per qualsiasi informazione sull’andamento didattico-disciplinare degli alunni.

Incontri collettivi specifici / mirati

Qualora se ne ravveda la particolare necessità, (problematiche di ordine disciplinare, preparazione ad una straordinaria attività didattica quale visita di istruzione o scambi culturali con altre scuole ecc.) sono previsti incontri straordinari, in forma di assemblea di classe.

Registro elettronico e Libretto personale dello studente

La scuola gestisce le assenze, i ritardi, le uscite anticipate e le entrate posticipate sia attraverso il registro elettronico, permettendo la visualizzazione della situazione dell’alunno alla propria famiglia, ai docenti del consiglio di classe e al Dirigente Scolastico in tempo reale, sia attraverso il libretto personale delle giustificazioni dove è depositata la firma del genitore/tutore dell’alunno stesso.

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4. LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO

4.1 DESCRIZIONE ORGANIZZATIVA DELLA SCUOLA

GIUNTA ESECUTIVA

RSU

COMMISSIONI - GRUPPI DI LAVORO O DI PROGETTO

CONSIGLI DI CLASSE, INTER- CLASSE, INTERSEZIONE

INTERCLASSE

COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO D’ISTITUTO DIRIGENTE

DOCENTI

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

FUNZIONI AGGIUNTIVE

COLLABORATORI SCOLASTICI

COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI

1°COLLABORATORE

2°COLLABORATORE

COLLABORATORI COORDINATORI

unità organizzativa di nomina interna unità organizzativa di assegnazione dall’esterno

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4.2 DESCRIZIONE DEI RUOLI E DELLE UNITÀ ORGANIZZATIVE

ORGANISMO

MANSIONI E COMPOSIZIONE

ELEGGE, È ELETTO,

NOMINA

DIPENDENZA GERARCHICA E/O

FUNZIONALE

RIFERISCE A … HA RELAZIONI CON …

COLLEGIO DOCENTI

È composto da tutti i docenti e presieduto dal DS Organizza i propri interventi educativi Progetta attività d’arricchimento dell’offerta formativa Imposta tutta l’attività didattica della SCUOLA Indica i criteri di programmazione curricolare e di valutazione Progetta e delibera il POF Approva l’organizzazione scolastica e l’orario delle lezioni Provvede all’adozione dei libri di testo Promuove attività di aggiornamento e formazione dei docenti Nomina i membri del COMITATO di VALUTAZIONE Si articola in COMMISSIONI diverse, anche di carattere permanente per seguire le varie attività o i progetti dell’ISTITUTO Valuta annualmente il lavoro delle FS Promuove le iniziative di sostegno per gli alunni disabili e le iniziative per l’integrazione degli stranieri Promuove la flessibilità oraria e stabilisce criteri per la formulazione dell’orario scolastico, criteri per il recupero e l’approfondimento Fissa le date per lo svolgimento degli ESAMI DI STATO

Identifica le FS individuando i relativi settori di competenza Elegge le COMMISSIONI di LAVORO e il COMITATO di VALUTAZIONE

È organo “sovrano” ed impegna con le proprie deliberazioni lo stesso DS

DS COMMISSIONI e GRUPPI di LAVORO che relazionano al CD sulla loro attività FS che relazionano al CD sulla loro attività Gestisce ufficialmente le relazioni con gli EELL

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Rappresenta l’ISTITUTO in tutte le relazioni esterne È responsabile dell’organizzazione generale e dell’autonomia dell’ISTITUTO Presiede la GIUNTA ESECUTIVA

Presiede il CD Preside il Comitato di Valutazione Coordina e impartisce disposizioni al DSGA per il funzionamento dell’attività amministrativa Assume impegni di spesa

Sceglie i COLLABORATORI e i COORDINATORI Stipula contratti esterni Promuove le scelte volte a realizzare il POF sia sotto il profilo didattico – pedagogico, che organizzativo e finanziario Gestisce le risorse umane, finanziarie e strumentali Assicura la qualità della formazione, la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio interagendo con gli Enti locali, la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento

Nomina i COLLABORATORI Assegna l’incarico di funzione aggiuntiva al personale ATA sulla base di parametri predefiniti dalla legge Nomina il GP

Coordina e dà esecuzione alle delibere del CD e del CI

Ha relazioni dirette con i suoi COLLABORATORI e le FS Recepisce e stimola il lavoro di tutte le COMMISSIONI Riferisce al CI

COLLABORATORI

Collaborano con il DS e lo sostituiscono Gestiscono le emergenze e la sostituzione dei docenti assenti a livello di ISTITUTO Rappresentano il DS e partecipano, su sua delega, alle riunioni con le altre SCUOLE o ENTI Partecipano, su richiesta del DS , alle riunioni con le RSU d’ISTITUTO

Sono nominati dal DS

DS

Riferiscono al DS

FIDUCIARI DI PLESSO

Collaborano singolarmente con il DS in varie materie e funzioni loro attribuite dallo stesso DS Gestiscono le emergenze e la sostituzione dei docenti assenti a livello di plesso

Sono nominati dal DS

DS

DS

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA

Individua i fattori di rischio Fa la valutazione dei rischi Individua le misure per la sicurezza e la salubrità degli

È designato dal DS

DS

Ha relazioni con gli altri responsabili della sicurezza dei singoli plessi.

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ambienti Elabora le procedure di sicurezza Propone programmi di informazione e formazione dei docenti, personale ATA e alunni

Imposta e segue il lavoro di preparazione sulla sicurezza

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Esprime indicazioni in merito all’attività economica della scuola Approva il programma annuale e il conto consuntivo Stabilisce le linee di indirizzo generali del POF Adotta il POF e la CARTA dei SERVIZI e il REGOLAMENTO D’ISTITUTO Definisce il calendario scolastico Stabilisce l’uso delle attrezzature e degli immobili scolastici

È eletto dalle diverse componenti ogni tre anni in base alla legge sui DECRETI DELEGATI.

È in stretta relazione con la GIUNTA ESECUTIVA

È in stretta relazione con la GIUNTA ESECUTIVA Ha relazioni a vario titolo con DS, CD, settore amministrativo.

GIUNTA ESECUTIVA

Predispone la relazione con cui proporre al CI il programma annuale e il conto consuntivo Prepara i lavori del CI

Il CI elegge nel proprio seno la GIUNTA ESECUTIVA

È presieduto dal DS e lavora in consonanza con il CI

CI

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). (a) la composizione del comitato durerà in carica tre anni scolastici; due docenti scelti dal CD, un docente scelto dal CI, un genitore scelto dal CI i componenti dell’organo saranno: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale

E’ nominato dal CD e dal CI

Dipende gerarchicamente dal DS

Riferisce al DS della propria attività

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RSU

Sono i rappresentanti sindacali dei lavoratori della SCUOLA. Hanno diritto all’informazione preventiva su diverse tematiche ed all’informazione successiva sulle stesse materie e su altre questioni Sono responsabili della contrattazione integrativa d’ISTITUTO

Sono eletti da tutti i lavoratori della SCUOLA

Nessuna dipendenza.

Hanno relazioni con il DS che può essere coadiuvato dai suoi collaboratori e da altre figure specifiche Possono riferire ai lavoratori con assemblee regolarmente convocate

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO O DI PROGETTO

Progettano attività relative all’ambito assegnato Predispongono gli strumenti e i materiali necessari per l’attuazione

Sono nominati dal CD

Dipendono dal DS e dallo stesso CD

Riferiscono al DS ed al CD della propria attività

CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE E DI CLASSE

Sono composti da insegnanti e da rappresentanti dei genitori secondo quanto previsto dai DECRETI DELEGATI con le mansioni attribuite dagli stessi decreti

Le componenti dei genitori sono elette da tutti i genitori

Rispondono al DS del proprio operato

Riferiscono al DS del proprio lavoro ed hanno relazioni con la componente genitori

DOCENTI

Realizzano il processo di insegnamento -apprendimento sulla base delle finalità previste dal POF Possiedono competenze disciplinari, metodologico – didattiche e organizzativo - relazionali

Sono assegnati dagli organismi preposti per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria. e per la scuola secondaria di 1° grado Sono assegnati alle classi dal DS. nel rispetto dei criteri stabiliti dal CD e indicati nella contrattazione d’ISTITUTO

Dipendono gerarchicamente dal DS e funzionalmente dal CD

Hanno collegamenti stretti con i genitori degli alunni

DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili Organizza, coordina e verifica le attività svolte dal personale ATA Definisce in modo autonomo e con responsabilità diretta, gli atti a carattere amministrativo - contabile, di ragioneria e di economato

Risponde al DS del proprio operato

Dipende dal DS, gerarchicamente, e ha dipendenza funzionale dal Consiglio d’Istituto

DS COLLABORATORI o VICARIO del DS Personale ATA

FUNZIONI AGGIUNTIVE

Svolgono funzioni particolari in determinati settori loro assegnati di carattere amministrativo e/o di collaborazione al funzionamento dell’ISTITUTO

Sono nominate dal DS secondo le necessità

DS

DSGA

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ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Predispongono, istruiscono e redigono gli atti amministrativo - contabili dell’istituzione scolastica Collaborano direttamente con il DSGA Tengono l’archivio e il protocollo Tengono rapporti con l’utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro I loro compiti vengono, su proposta del DSGA, definiti in sede di contrattazione interna di Istituto

=

DS DSGA

DSGA

COLLABORATORI SCOLASTICI

Eseguono nell’ambito di specifiche istruzioni, attività caratterizzate da procedure definite Svolgono compiti di accoglienza e vigilanza nei confronti del pubblico e degli alunni, di pulizia, e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali. I loro compiti vengono, su proposta del DSGA, stabiliti in sede di contrattazione interna di Istituto

=

DSGA

DSGA

FUNZIONI STRUMENTALI

Sono finalizzate a seguire aree fondamentali del POF:

Orientamento e Continuità Accoglienza ed Integrazione alunni disabili,

DSA, stranieri e BES Informatica e Sito web

Sono identificati dal CD

Dipendono gerarchicamente dal DS e funzionalmente dal CD

Riferiscono al DS e al CD Fanno una relazione annuale al proprio lavoro al CD

4.3 I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO

Regolamento d’Istituto Patto di corresponsabilità Contratto integrativo d’Istituto

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5. I SERVIZI DI SEGRETERIA

5.1 L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETARIA

DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE AMMINISTRATIVO

UFFICIO DI SEGRETERIA

SETTORE GESTIONE AMMINISTRATIVO –

CONTABILE PERSONALE DOCENTE E ATA

SETTORE AMMINISTRATIVO –

FINANZIARIO

SETTORE ALUNNI

SETTORE AFFARI GENERALI

cura gli adempimenti connessi con lo stato giuridico del personale cura gli adempimenti contabili del personale

FINANZIARIA: incassi e pagamenti ACQUISTI: attività istruttoria per l’acquisizione di beni e servizi INVENTARI: movimenti dei beni e delle merci inventari

rapporti con gli studenti e le famiglie organi collegiali gestione viaggi d’istruzione (1gg.)

PROTOCOLLO AFFARI GENERALI

registrazione e archiviazione corrispondenza compiti non riconducibili a singoli settori gestione viaggi d’istruzione (3 gg – stage)

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5.2 UBICAZIONE E ORARI

UFFICIO DI SEGRETERIA Via Liutprando, 28/g - 05100 TERNI tel. 0744.273933 fax 0744.285278 email: [email protected] cod. meccanografico: TRMM81301N ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle 12.30 - 13.30 Lunedì e Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.00

6. IL PERSONALE DELLA SCUOLA

6.1 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE

(Art. 3, comma 2, lettere “a” e “b” del decreto)

SCUOLA DELL’INFANZIA a.s. 2016-17 SCUOLA DELL’INFANZIA a.s. 2017-18 SCUOLA DELL’INFANZIA a.s. 2018-19 - N° posti comuni 8

- N° posti comuni 8

- N° posti comuni 8

- N° posti specialiste IRC 1 (6h)

- N° posti specialiste IRC 1 (6h)

- N° posti specialiste IRC 1 (6h)

- N° posti di sostegno 1

- N° posti di sostegno 1

- N° posti di sostegno 1

In base al piano delle sezioni previste e alle caratteristiche del tempo scuola previsto. Ogni anno è suscettibile di modifiche in base agli alunni iscritti. SCUOLA PRIMARIA a.s. 2016-17

SCUOLA PRIMARIA a.s. 2017-18

SCUOLA PRIMARIA a.s. 2018-19

- N° posti comuni 10

- N° posti comuni 10

- N° posti comuni 10

- N° posti specialiste di Inglese 1

- N° posti specialiste di Inglese 1

- N° posti specialiste di Inglese 1

- N° posti specialiste IRC 1 (16h)

- N° posti specialiste IRC 1 (16h)

- N° posti specialiste IRC 1 (16h)

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In base al piano delle sezioni previste e alle caratteristiche del tempo scuola previsto. Ogni anno è suscettibile di modifiche in base agli alunni iscritti. SCUOLA SECONDARIA: a.s. 2016-17

SCUOLA SECONDARIA:a.s. 2017-18

SCUOLA SECONDARIA:a.s. 2018-19

- N° docenti di Lettere 12 + 4h

- N° docenti di Lettere 12 + 4h

- N° docenti di Lettere 12 + 4h

- N° docenti Matematica e Scienze 7

- N° docenti Matematica e Scienze 7

- N° docenti Matematica e Scienze 7

- N° docenti di Inglese 3 + 6h

- N° docenti di Inglese 3 + 6h

- N° docenti di Inglese 3 + 6h

- N° docenti di Francese 2 + 4h

- N° docenti di Francese 2 + 4h

- N° docenti di Francese 2 + 4h

- N° docenti di Tecnologia 2 + 4h

- N° docenti di Tecnologia 2 + 4h

- N° docenti di Tecnologia 2 + 4h

- N° docenti di Arte e Immagine 2 + 4h

- N° docenti di Arte e Immagine 2 + 4h

- N° docenti di Arte e Immagine 2 + 4h

- N° docenti di Musica 2 + 4h

- N° docenti di Musica 2 + 4h

- N° docenti di Musica 2 + 4h

- N° docenti di Motoria 2 + 4h

- N° docenti di Motoria 2 + 4h

- N° docenti di Motoria 2 + 4h

- N° docenti IRC 1 + 2h

- N° docenti IRC 1 + 2h

- N° docenti IRC 1 + 2h

- N° docenti di sostegno 11 + 9h

- N° docenti di sostegno 11 + 9h

- N° docenti di sostegno 11 + 9h

In base al piano delle sezioni previste e alle caratteristiche del tempo scuola previsto. Ogni anno è suscettibile di modifiche in base agli alunni iscritti.

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Posti per il potenziamento sulla base del RAV per campi di potenziamento e obiettivi formativi comma 7 a.s.2016-2019 da rivedere annualmente

Richieste per a.s. 2016-17 e a.s. 2017-18 e a.s. 2018-19

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. di docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche individuate nel RAV)

FRANCESE A245

1 Alfabetizzazione e perfezionamento italiano come lingua seconda -Valorizzazione e potenziamento competenze linguistiche

ITALIANO A043 2 -Valorizzazione e potenziamento competenze linguistiche

MATEMATICA E SCIENZE A059 2 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifihe

MUSICA A032 ARTE E IMMAGINI A028

1 Potenziamento pratica artistico-musicale

MOTORIA A030 1 Potenziamento discipline motorie

PRIMARIA Posto Comune con lingua inglese

1 Potenziamento lingua inglese

PRIMARIA Posto Comune 1 Potenziamento e recupero abilità di base

* Nella colonna “Tipologia”sono indicate classi di concorso affini a cui attingere in subordine in caso di mancanza di organico

nella classe di concorso principale .

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b. Posti per il potenziamento sulla base del RAV per campi di potenziamento ottenuti nell’a.s.2015-2016

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. di docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche individuate nel RAV)

LINGUA FRANCESE 1 Progetto/Laboratorio potenziamento lingua francese Progetto /Laboratorio italiano L2 - “Anch’io parlo italiano” - “J’arrive, moi aussi”

ARTE 1 Progetto Recupero e Progetto potenziamento -“Un po’ di KEITH HARING in ognuno di noi. Arte per comunicare” -“Libro-manoscritto” il Medioevo”

PRIMARIA Posto comune

1 Recupero formativo e consolidamento abilità di base

PRIMARIA Posto comune

1 Progetto sdoppiamento Plesso Vascigliano Progetto Attiva MENTI (recupero/potenz. Motricità) Progetto Obiettivo DSA

In base alle unità di potenziamento che verranno assegnate al l’Istituto i progetti potranno subire modifiche.

6.2 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA

(Art. 3, comma 3 del decreto) Per effetto di quanto specificato ai precedenti paragrafi 7-A e 7-B; tenuto conto inoltre: I) che N° 3 unità del personale CS presentano certificazione ex art. 3 della legge 104/1992, richiedono assistenza e godono di esenzione dallo svolgimento di numerosi compiti; II) che N°4 unità di personale CS usufruiscono dei permessi mensili per assistere famigliari con certificazione ex art. 3 della L. 104/1992; III) della necessità di garantire l’apertura pomeridiana nei giorni: lunedì, giovedì presso la sede centrale e martedì, giovedì presso la sede distaccata di Stroncone (scuola secondaria); in aggiunta al fabbisogno derivante da quanto indicato al precedente paragrafo 6-A, al fine di mantenere idonei standard di qualità in materia di vigilanza, pulizia e assistenza agli alunni/ studenti, si rende necessario integrare le previsioni relative al predetto personale con la richiesta di ulteriori N°2 posti di CS.

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Conseguentemente il fabbisogno finale per il triennio 2016-2019 risulta il seguente: - personale CS: N°14 posti; - personale AA: N°3 posti. Nel corso del triennio l’organico del personale docente e personale A.T.A potrebbe subire una variazione a seguito della delibera della Regione in materia di dimensionamento e la conseguente istituzione della scuola per l’infanzia e primaria Montessori presso I.C. BRIN

7. IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI

(Art. 3, comma 3 del decreto) Per effetto della partecipazione ai bandi PON 2014-2020 candidatura N.12649 – 2 – 12810 del 15-10-2015 – FESR – Realizzazione ambienti digitali, si prevede la dotazione delle seguenti infrastrutture: a) attivazione di N. 3 PC fissi per l’utenza e il personale b) N. 17 PC laptop N. 17 software N.1 box per alloggiamento notebook c) N. 5 LIM con N. 5 PC laptop Per effetto della partecipazione ai bandi PON 2014-2020 candidatura N. 2599 – 1 – 9035 del 13 -07-2015 – FESR – Realizzazione/ampliamento rete LanWLan, si prevede la dotazione delle seguenti infrastrutture: a) N. 5 apparecchiature per collegamenti alla rete b) N. 5 armadi di rete c) N. 7 access point per esterni / hotspot utili per wireless d) N. 7 access point per esterni / hotspot utili per wireless e) N. 7 attività configurazione apparati f) N. 65 cablaggi strutturati g) N. 4 PC fissi per rilevazioni accessi e gestione software L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse finanziarie individuate e richieste.

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8. PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N°5 DEL RAV EX ART. 6 DEL DPR 80/2013

8.1 INTRODUZIONE ESPLICATIVA

In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il POF del triennio 2016/2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove. OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV

Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte del nucleo di valutazione ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare: - AREA CONTESTO E RISORSE: la frammentazione dell’istituto in diverse sedi fa sì che il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali e le numerose associazioni e agenzie educative presenti risulti diversificato. Accanto a situazioni socio-economiche buone e rapporti con gli enti territoriali proficui, si trovano situazioni di svantaggio socio-economico e enti locali che dovrebbero fornire più aiuti alla scuola . - AREA ESITI: gli esiti relativi al passaggio alla classe successiva risulta in linea con la media nazionale, anche grazie alla personalizzazione dei percorsi educativi; invece la distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una carenza nella fascia alta di esito finale agli esami. Inoltre, nonostante le prove standardizzate raggiungano esiti in linea con la media nazionale, si evidenziano risultati non uniformi tra le varie classi. - AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: le iniziative per l’inclusione e la differenziazione sono numerose (attività di recupero/potenziamento, laboratori, ecc.) seppure non sempre efficaci a causa delle scarse risorse economiche. Da mettere a punto il Curricolo verticale di Istituto. - AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: l’organizzazione dell’Istituto è positiva ed efficace il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito. La scuola raccoglie le esigenze formative del personale e organizza o aderisce a corsi di formazione, limitatamente alla disponibilità economica e all’urgenza delle esigenze.

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8.2 PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZIONE 5.1- 5.2 DEL RAV

Priorità Area di processo OBIETTIVI AZIONI Risultati scolastici: a)adeguare le fasce di livello in uscita al termine della scuola secondaria di I grado agli standard nazionali b)condividere i criteri e gli strumenti per la valutazione delle competenze

Risultati nelle prove standardizzate nazionali: a) ridurre la variabilità tra le classi in entrata nei vari ordini di scuola

Curricolo, progettazione e valutazione Progettare un compito unitario interdisciplinare in tutte le classi: almeno uno in I e II media e due in III media; e uno in III e V elementare

-Progettazione di compiti unitari -Calendarizzazione delle prove, con relativa somministrazione e correzione

Revisionare le programmazioni disciplinari per classi parallele organizzandole sulla base delle competenze

-Analisi e revisione dei criteri

Elaborare strumenti per la rilevazione e la valutazione delle competenze

-Predisposizione di strumenti di valutazione

Definire la progettazione di un curricolo verticale

-Realizzazione di un curricolo verticale

Ambiente di apprendimento Differenziare i percorsi di apprendimento anche attraverso attività laboratoriali

-Progettazione attività -Pianificazione organico potenziato

Inclusione e differenziazione Realizzare laboratori di italiano L2 per gli alunni di recente immigrazione

-Strutturazione di prove per il monitoraggio delle competenze linguistiche degli alunni stranieri -Progettazione attività -Pianificazione organico potenziato

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Realizzare laboratori/progetti per valorizzare le eccellenze

-Individuazione degli alunni in fascia alta -Progettazione attività -Pianificazione organico potenziato

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Stabilire i criteri di formazione delle classi in entrata nei vari ordini di scuola basati sul principio dell’equi-eterogeneità

-Analisi e revisione dei criteri

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attivare un corso di formazione per l’insegnamento di italiano L2

-Richiesta corso formazione -Individuazione docenti coinvolti -Attivazione del corso

Attivare un corso di consolidamento dell’uso delle TIC

-Ricognizione dei bisogni formativi -Richiesta corso formazione -Attivazione del corso

8.3 SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce:

punti di forza nelle prove standardizzate nazionali la scuola primaria, nonostante la presenza di cheating, raggiunge comunque esiti superiori alla media nazionale ed uniformi tra le varie classi.

punti di debolezza nella scuola primaria è emersa la presenza di cheating. Nella scuola secondaria di primo grado gli esiti non risultano uniformi tra le varie classi, in particolare nella sezione a tempo prolungato del plesso centrale si evidenziano risultati inferiori alla media nazionale in entrambe le prove. In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di porsi le priorità, i traguardi e gli obiettivi del RAV esposti nel paragrafo 8.2.

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9. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

In questa sezione si danno indicazioni anche in riferimento alle ” Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale nota MIUR prot. n. 35 del

07/01/2016

Dato che il Piano dell’Offerta Formativa triennale ha come assi privilegiati: - alfabetizzazione ed perfezionamento dell’italiano come lingua seconda; - attività per lo sviluppo delle competenze digitali; - diversificazione delle metodologie didattiche; - attività laboratoriali per garantire l’inclusione scolastica Il collegio docenti ravvisa la necessità di concentrare l’impegno dei docenti con le seguenti modalità: - aggiornamento con esperti esterni, anche in rete con altre scuole in ambito provinciale e regionale; - corsi di formazione il cui obiettivo non sia posto soltanto in termini di conoscenza di contenuti, ma piuttosto come mezzo per “modificare” l’attività didattica; - corsi di formazione per l’insegnamento di L2; - corsi di formazione T.I.C. 9.1 FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Nel corso del triennio di riferimento l’istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e

nelle modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico.

TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO Produzione di prove valutative standardizzate per classi parallele Formazione sull’ICF utilizzando i webinar prodotti dal cts di terni

RAV area 5.2 obiettivi di processo

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Corso sulle TIC

RAV area 5.2 obiettivi di processo

Valutazione : il traguardo dell'Equita' nei piani di miglioramento delle scuole della rete.

RAV

Corso sull’apprendimento cooperativo

PTOF

Italiano come L2

PTOF

Addestramento uso attrezzature acquistate con PON

PON

Informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro

D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37

Incontri per la formazione delle competenze digitali: - eTwinning - Classe virtuale Edmodo - Google apps - Blogging e social media per la didattica - Sicurezza in Internet - Coding

PTOF/ PNSD

Il testo e la grammatica educativa: ragioni, strategie e obiettivi

RAV area 5.2 obiettivi di processo

Aggiornamento Primo soccorso (Rete “Sicura…mente”- I.C. Acquasparta)

Sicurezza

Aggiornamento Primo soccorso Sicurezza Corso per preposti Sicurezza Aggiornamento antincendio Sicurezza

9.2 FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

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TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO La digitalizzazione dei flussi documentali (DSGA e AA)

Partecipazione a “protocolli in rete”

Formazione in materia giuridico-amministrativa-contabile

Amministrazione trasparente

Corso per addetti Primo soccorso Sicurezza Aggiornamento Primo soccorso

Sicurezza

Corso addetto antincendio Sicurezza Aggiornamento antincendio

Sicurezza

Informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro

D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37

Formazione per il personale beneficiario dell’art.7 del CCNL 7/12/2015

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.