ISTITUTO AMARETTI di POIRINO (TO) INSIEME PER CRESCERE · PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE...

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Paritaria dell’Infanzia e Primaria ISTITUTO AMARETTI di POIRINO (TO) Piano dell’Offerta Formativa Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 Approvato da: *Collegio Docenti *Consiglio di Istituto *Consiglio di Amministrazione INSIEME PER CRESCERE

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Paritaria dell’Infanzia e Primaria ISTITUTO AMARETTI di POIRINO (TO)

Piano dell’Offerta Formativa

Anni Scolastici

2015/2016

2016/2017

2017/2018

Approvato da:

*Collegio Docenti

*Consiglio di Istituto

*Consiglio di Amministrazione

INSIEME PER

CRESCERE

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 2

- Premessa …………………………………………………………………………………………………… Pag. 4

- Presentazione delle scuole dell’Istituto……………………………………………….Pag. 5

- Nota storica……………………………………………………………………………………………….Pag. 7

- Principi fondamentali della scuola rosminiana……………………………………..Pag. 9

- Analisi dei bisogni educativi e finalità…………………………………………………Pag. 10

- Obiettivi con riferimento al RAV………………………………………………………….Pag. 11

- Fabbisogno delle risorse umane e materiali……………………………………….Pag. 14

Organizzazione didattica: SCUOLA DELL’INFANZIA…………………………….Pag. 16

- Metodologia didattica…………………………………………………………………………….Pag. 17

- Attività di laboratorio……………………………………………………………………………Pag. 20

- Uscite didattiche…………………………………………………………………………………….Pag. 22

- Verifica e valutazione…………………………………………………………………………….Pag. 22

- Risorse………………………………………………………………………………………………………Pag. 23

- Spazi e strutture……………………………………………………………………………………Pag. 23

- Scansione dei tempi……………………………………………………………………………….Pag. 26

- La giornata scolastica……………………………………………………………………………Pag. 27

- Scuola e famiglia…………………………………………………………………………………….Pag. 30

Indice

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 3

Organizzazione didattica: SCUOLA PRIMARIA………………………………….Pag. 33

- Servizi………………………………………………………………………………………………….Pag. 33

- Orario…………………………………………………………………………………………………..Pag. 34

- Attività di laboratorio……………………………………………………………………..Pag. 37

- Uscite didattiche………………………………………………………………………………Pag. 38

- Curricolo verticale per discipline…………………………………………………..Pag. 39

- Curricolo trasversale delle competenze al termine

della scuola primaria…………………………………………………………………………Pag. 50

- Valutazione…………………………………………………………………………………………Pag. 52

- Continuità tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria…………Pag. 57

- Continuità tra la scuola primaria e la scuola secondaria

di I grado……………………………………………………………………………………………Pag. 58

- Inclusività…………………………………………………………………………………………..Pag. 59

- Rapporti tra scuola e territorio…………………………………………………….Pag. 64

- Rapporti tra scuola e famiglia………………………………………………………..Pag. 65

- Rapporti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

di I grado…………………………………………………………………………………………..Pag. 66

- Regolamento……………………………………………………………………………………...Pag. 68

- Alunni, sezioni e insegnanti……………………………………………………………..Pag. 68

- Caratteristiche didattiche…………………………………………………………….Pag. 69

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 4

IL COLLEGIO DOCENTI

VISTA la legge n.107 del 13\07\ 2015 ( d’ora in poi Legge), recante la ‘’Riforma del

Sistema Nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni

legislative vigenti’’; Preso atto che l’articolo 1 della predetta legge, ai commi12\17, prevede che:

1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di gennaio 2016 il piano

triennale dell’offerta formativa (d’ora in poi Piano); 2. il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per

le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal

Dirigente scolastico; 3. il piano è approvato dal Consiglio di Istituto; 4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i

limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR

al MIUR; 5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato

nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del

territorio;

REDIGE

il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il Piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di

eventuali modifiche necessarie

PREMESSA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 5

Via Amaretti 5 – 10046 Poirino

Tel. e Fax 0119461481

E mail [email protected]

Orario

Lunedì e giovedì dalle 8,00 alle 10,00

Martedì dalle 15,30 alle 18,00

Via Amaretti 5 – 10046 Poirino

n. sezioni 4 (età eterogenee)

ORARI

* dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,00

* possibilità di prescuola (dalle 7,30) e postscuola ( fino alle 18,00)

MENSA

* servizio quotidiano di pasto completo preparato dalla ditta G.T. cooperativa sociale

PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO

SEGRETERIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 6

Via Alfazio 5 – 10046 Poirino

n. classi 5 (sezione unica)

ORARI

* dal lunedì al venerdì dalle 8,09 alle 12,45

* lunedì e mercoledì dalle 14,00 alle 16,00

* possibilità di prescuola (dalle 7,30) e postscuola (fino alle 18,00)

* possibilità di doposcuola il martedì, giovedì e venerdì dalle 14,00 alle 16,00

MENSA

* servizio quotidiano di pasto completo preparato dalla ditta G.T. cooperativa sociale

SERVIZI COMUNALI

* scuolabus

I servizi prescuola, postscuola, doposcuola e mensa sono a pagamento.

Il calendario scolastico, disponibile sul sito della scuola, si attiene al calendario scolastico

regionale e all’accordo con l’Istituto Comprensivo di Poirino.

SCUOLA PRIMARIA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 7

L’Istituto Amaretti venne fondato nel 1866 a Poirino. Erano anni di grandi cambiamenti politici e

culturali: si era passati da Napoleone alla Restaurazione, quindi alla nascita del nuovo Stato

Italiano.

In Piemonte la scuola era e rimase a lungo affidata agli ordini religiosi. Lo Stato Sabaudo aveva

già laicizzato la scuola fin dal 1729 e nel 1822 cercò di dare un assetto organico all’istruzione

pubblica. Il processo culminò nel 1848 quando si affidò allo Stato la gestione delle scuole e si

rafforzò il controllo sui programmi di insegnamento e sui docenti, si impose a tutti i comuni

l’obbligo di istituire scuole elementari femminili e maschili.

Carlo Alberto ritenne opportuno mettere in atto una sorta di collaborazione fra istituzioni

religiose, iniziative private e Autorità statale nel settore della beneficenza e istruzione

popolare.

In una circolare del 1833 desiderio del Sovrano era di vedere realizzata una perseverante

cooperazione tra l’Amministrazione delle opere pie e lo Stato per prevenire le cause della

povertà e della criminalità.

Il Sovrano riteneva indispensabile fare affidamento per l’istruzione popolare sulle istituzioni

religiose che avevano stabilità e regolarità di principi e motivazioni ideali che difficilmente,

secondo il Governo, potevano trovarsi nel personale laico. In appendice la circolare portava

alcune notizie sulle Congregazioni religiose che meglio rispondevano ai requisiti richiesti e tra

queste compaiono le Suore della Divina Provvidenza (Rosminiane).

Nel 1846 fu emanato il Regolamento sull’istruzione femminile che prescriveva piani di studio

obbligatori per le scuole tenute da religiosi e l’obbligo di un esame per tutte le maestre

comprese le suore; il nuovo indirizzo non intendeva escludere la Chiesa da ogni responsabilità

nella pubblica istruzione, ma voleva garantire l’idoneità didattica e culturale delle insegnanti.

Poirino nel 1865 su 6.428 abitanti 4.870 persone sapevano leggere e 3.655 anche scrivere: la

scuola elementare femminile dell’Istituto Amaretti nascerà l’anno successivo.

L’opera dell’Istituto Amaretti, nata per rispondere ai bisogni di una realtà contadina arretrata e

secondo uno spirito di promozione delle classi popolari, divenne poi un caso esemplare, perché

riuscì a mantenere la propria autonomia e il proprio essere “scuola a sgravio” fino al 1926 in

piena epoca fascista, e anche durante tale periodo rimase al di fuori dell’omogeneizzazione

culturale posta dal Regime.

Uscita dalla guerra ha contribuito alla diffusione dell’istruzione nel nostro paese, adeguando la

propria offerta formativa alle mutate esigenze della società e mantenendo i valori ideali per cui

era stata fondata.

NOTA STORICA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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Emanuele Amaretti nacque nel 1807 a Poirino nella sua casa di piazza Italia 4. Compì i primi

studi a Poirino, poi a Giaveno e infine entrò nel Seminario Arcivescovile di Torino.

Al terzo anno di teologia venne inviato al Seminario per chierici di Chieri e qui svolse il ruolo di

prefetto.

Fu ordinato sacerdote nel 1833, il Re Carlo Alberto lo nominò parroco della Villa Reale di

Stupinigi nel 1838, qui don Amaretti pose al servizio della comunità e in particolare dei più

poveri, le sue energie e il denaro che possedeva.

Don Amaretti divenne il consigliere delle regine Maria Teresa e Maria Adelaide e a volte era

invitato a corte, ebbe anche grandi onorificenze: il conte Cibrario, nel 1858, lo nominò Cavaliere

dell’ Ordine Mauriziano.

Rimaneva ancora nel cuore di Don Amaretti un grande sogno da realizzare: voleva anche per il

suo paese, Poirino, una scuola femminile ma non aveva i mezzi propri sufficienti.

Fu aiutato economicamente dal fratello e, vedendo in questo gesto, un segno di Dio volle le Suore

della Divina Provvidenza ( Rosminiane).

I preparativi per l’apertura di questa nuova scuola sono testimoniati da alcune lettere che tra il

1860 e il 1866 furono inviate dall’Amaretti alla Reverenda Madre Generale per l’invio di suore

maestre a Poirino.

Finalmente si aprì l’Asilo e quattro classi elementari femminili nell’edificio attuale di proprietà

dello stesso Amaretti.

Don Amaretti seguì assiduamente l’Istituto e l’opera educatrice delle Suore Rosminiane che

riteneva indispensabili per la realizzazione del suo progetto.

Nel 1872, redigendo il suo testamento, lasciò alla scuola quanto necessario per portare avanti

negli anni il suo Istituto.

A due anni dal suo rientro a Poirino, nel 1876, morì all’età di soli 69 anni e venne sepolto nel

cimitero del nostro paese, nella tomba di famiglia.

La municipalità rese omaggio a questo grande cittadino e al suo operato dedicandogli il busto che

tuttora si trova sulla facciata della scuola, inaugurato con una solenne cerimonia il 15 agosto

1879.

Dal 1866 ad oggi si sono succedute 35 Madri Superiore aiutate da numerosissime Suore maestre

(molto amate e ricordate con affetto dalla popolazione poirinese) affiancate, negli ultimi anni,

da personale laico.

Nel 1877, con un Decreto Reale, sempre seguendo la volontà di Don Amaretti, l’Istituto venne

eretto in Ente Morale; questo al fine di avere una validità giuridica e poter continuare l’operato.

Attualmente la scuola elementare (Primaria) vive anche grazie a due convenzioni, una con il

Provveditorato agli Studi ed una con il Comune, quest’ultima risalente al 1887, anno in cui è

entrata in vigore la legge sull’obbligo scolastico.

Oggi però l’Istituto ha bisogno non solo di grandi benefattori ma anche dell’opera di tanti

volontari che prestano il loro servizio rispecchiando così la nuova realtà tra Chiesa e società.

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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L’Istituto Amaretti si qualifica “Scuola cattolica rosminiana” rivolta ai bambini della Scuola

dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

Ha come fine lo sviluppo armonico del bambino nelle sue componenti cristiane ed umane.

In quanto Scuola pone al centro il bambino e le sue esigenze;

in quanto Cattolica ha il suo punto di riferimento in Cristo e nel suo messaggio evangelico di

libertà e di carità;

in quanto Rosminiana segue le linee pedagogiche del Padre Fondatore, Antonio Rosmini,

secondo il quale la vera educazione si fonda sul concetto cristiano di persona:

“La persona umana si realizza organizzando lo sviluppo di ogni propria facoltà e conoscenza

attorno al suo rapporto con Dio. Questo sviluppo viene favorito riconoscendo e valorizzando i

ritmi naturali della crescita.”

La libertà di scelta tra le due scuole esistenti nel territorio viene esercitata nei limiti della

capienza obiettiva dell’Istituto e in riferimento alla Convenzione col Comune e alle disposizioni

ministeriali.

PRINCIPI FONDAMENTALI

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 10

Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso di seguire la ‘’politica

dell’inclusione’’ con il fine ultimo di ‘’ garantire il successo scolastico’’ a tutti gli alunni che

presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che non hanno una certificazione,

con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.

Il presente documento, in armonia con i principi della Costituzione, si ispira alle finalità

complessive della legge che possono essere così sintetizzate:

affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza

innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti

contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali

realizzazione di una scuola aperta

garanzia del diritto allo studio

centralità del bambino nel suo percorso formativo ed educativo.

FINALITA’

ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI

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Il RAV elaborato da parte del Nucleo Interno di Valutazione (NIV), anche attraverso i

Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:

AREA CONTESTO E RISORSE: medio- basso (riferito all’anno scolastico 2013\14),

medio-alto (riferito all’anno scolastico 2014/2015) medio-alto (riferito all’anno scolastico

2015/2016) il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle opportunità

di collaborazione con l’Amministrazione comunale.

AREA ESITI : esiti positivi da parte della totalità degli studenti (non si sono verificate

bocciature) anche grazie alla personalizzazione dei percorsi educativi

AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: buone le pratiche per

l’inclusione e la differenziazione (recupero e consolidamento).

AREA PROCESSI- PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva

l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche

attraverso il sito.

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV) pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul

portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e

didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli

elementi conclusivi del RAV, e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve

periodo.

OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV

PIANO DI MIGLIORAMENTO (ESTRATTO dal R.A.V. 2016/2017)

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Esiti degli studenti

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

1. Descrizione delle PRIORITÀ

- Migliorare la prova INVALSI di Italiano nelle domande di comprensione del testo e nelle

competenze grammaticali.

- Migliorare la prova INVALSI di Matematica nelle domande di Geometria e Statistica.

2. Descrizione dei TRAGUARDI

- Raggiungere i risultati di Italiano delle scuole con lo stesso indice ESCS nelle classi

seconda e quinta.

- Raggiungere i risultati di Matematica delle scuole con lo stesso indice ESCS nelle classi

seconda e quinta.

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLE PRIORITÀ

I risultati delle nostre prove sono leggermente al di sotto delle scuole con lo stesso indice ESCS

regionale e nazionale. Pur ritenendoci un’ottima scuola, ci siamo resi conto che su alcuni

argomenti dobbiamo lavorare in modo diverso.

INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÁ

Priorità e traguardi

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Area di processo

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Potenziare la programmazione curricolare di Italiano e Matematica con le competenze richieste

dalle prove standardizzate.

Programmare con insegnanti di altre scuole del territorio.

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Descrizione dell’obiettivo di processo: Formazione insegnanti.

MODO IN CUI GLI OBIETTIVI DI PROCESSO POSSONO CONTRIBUIRE AL RAGGIUNGIMENTO DELLE

PRIORITÀ

Una maggiore attenzione agli obiettivi specifici, legata ad attività mirate, e un costante

monitoraggio delle competenze acquisite permettono di potenziare e di equilibrare gli

apprendimenti.

OBIETTIVI DI PROCESSO

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DIDATTICA

FUNZIONIGRAMMA DELL’ISTITUTO

Aggiornato il 24/10/2016

CONSIGLIO

di

AMMINISTRAZIONE

SERVIZIO

PREVENZIONE E

PROTEZIONE (S.P.P.)

(DLGS 81/08)

SICUREZZA

DATI

(S.D.) (D.LGS. 196/03)

HACCP (D.LGS. 193/07)

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

CONSIGLIO

D’ISTITUTO

ASSISTENTI DOCENTI

SEGRETERIA

AMMINISTRATIVA

DOCENTI

RISORSE UMANE

FABBISOGNO RISORSE UMANE E MATERIALI

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L’Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza del

lavoro e di prevenzione incendi negli edifici scolastici.

La scuola è dotata del documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato

periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei

lavoratori per la Sicurezza (RLS).

L’incarico di RSPP è svolto da un consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e

formazione previsti dal D. Lgs. 195/03 e dal D. Lgs . 81/08.

Sono stati nominati gli Addetti Antincendio e Primo Soccorso

Ogni edificio è dotato di porte antipanico, scale di sicurezza (ove

necessario) e di segnaletica indicante le vie di fuga in caso di

emergenza, piano di evacuazione con individuazione degli incarichi

previsti. Vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni

anno che coinvolgono l’intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del

comportamento da tenere in caso di emergenza. Tutti i dipendenti hanno ricevuto formazione,

informazione e relativi aggiornamenti secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regione.

Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto è stato arricchito di una LIM come da

indicazioni della Legge sulla Buona Scuola, anche in termini di inclusività.

Nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 è stato installato il defibrillatore ed è stato formato

l’intero personale.

Nell’anno 2017/2018 un locale del piano superiore della scuola dell’infanzia è stato adibito per la

ginnastica dei bambini. Inoltre nell’aula computer della scuola primaria sono stati installati nuovi

computer.

LA SICUREZZA

RISORSE MATERIALI

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La nostra Scuola dell’Infanzia si presenta come un ambiente sereno e protettivo, capace di

accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i due anni e

mezzo e i sei esprimono una grande varietà di bisogni ed emozioni.

La nostra proposta educativa vuole offrire un ambiente ricco di relazioni positive e di

esperienze significative attraverso le quali i bambini maturano la propria personalità, la stima di

se stessi, i propri interessi, la loro curiosità e la conoscenza della realtà che li circonda.

L’obiettivo fondamentale nonché compito principale della Scuola dell’Infanzia è quello di

garantire a tutti il raggiungimento dei traguardi previsti dagli “Orientamenti” che sono lo

sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza. A tal proposito

l’azione educativa e formativa si fonda sulle seguenti finalità: stimolare la fantasia, la creatività,

la spontaneità e l’autenticità di ogni bambino, aiutarli ad avere cura di sé, sviluppare il senso di

appartenenza e quello di sicurezza, infondere fiducia nelle proprie capacità, promuovere la

conquista dell’autonomia, che permette di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte

anche innovative, favorire lo sviluppo delle competenze che aiutano a consolidare le capacità

sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Maturazione dell’Identità:

Rafforzamento della sicurezza

e della stima sé

Gestione delle proprie emozioni

Rispetto della propria cultura e

di quella altrui

Conquista dell’Autonomia:

Capacità di scelte autonome

Disponibilità alla relazione

costruttiva con gli altri, il

diverso e l’inedito

Prendere coscienza delle

proprie azioni e della realtà

che ci circonda

FINALITA’

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

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La valorizzazione del gioco, l’esplorazione e la ricerca, la vita di relazione, la promozione

dell’autonomia personale, la mediazione didattica sono i cardini della nostra metodologia e sono il

fondamento delle attività proposte. I bambini le svolgono in plesso, in piccolo e grande gruppo,

nelle quattro sezioni o in intersezione e a seconda del progetto; tale modulazione insieme ai

laboratori sono pensati in relazione alle caratteristiche di sviluppo e alle potenzialità dei bambini

nelle diverse fasce d’età.

Le attività didattiche infatti nascono da un’attenta valutazione dei bisogni dei bambini e,

affinché essi possano diventare veramente competenti, la nostra progettazione tiene in

considerazione i campi di esperienza dettati dal Ministero.

Sviluppo delle Competenze nei diversi

campi di esperienza:

Sviluppo delle abilità sensoriali

Sviluppo delle abilità percettive

Sviluppo delle abilità

intellettive

Sviluppo delle abilità

linguistiche

Prime esperienze di Cittadinanza:

Educazione alla convivenza

civile

Educazione alla salute

Educazione ambientale

Educazione alimentare

Educazione stradale

METODOLOGIA DIDATTICA

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IL SE’ E L’ALTRO

1) Sviluppare il senso dell’identità personale, essere

consapevoli delle proprie esigenze e dei propri

sentimenti, saperli controllare ed esprimere in modo

adeguato.

2) Essere cosciente della propria storia, di quella

familiare, delle tradizioni, della comunità della

scuola e sviluppare il senso di appartenenza.

3) Riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti

e

con gli altri bambini, rendersi conto dei diversi punti

di vista.

4) Divenire consapevoli delle differenze e averne

rispetto.

5) Ascoltare gli altri e dare spiegazione del proprio

comportamento e del proprio punto di vista.

6) Giocare in modo costruttivo e creativo con gli

altri, confrontarsi,sostenere le proprie ragioni con

gli adulti e i compagni.

7) Comprendere chi è fonte di autorità e di

responsabilità, saper seguire le regole di

comportamento e assumersi responsabilità.

8) Scoprire nei racconti del Vangelo la persona e

l’insegnamento di Gesù, da cui apprendere che Dio

è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di

uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare

un positivo senso di sé e sperimentare relazioni

serene con gli altri.

“Sapere, saper fare, saper essere” Traguardi per lo sviluppo delle competenze da raggiungere alla fine del terzo anno

della Scuola dell’Infanzia (con riferimento alle indicazioni della CEI)

IL CORPO E IL MOVIMENTO

1) Raggiungere una buona autonomia

personale, riconoscere i segnali del

corpo, conoscerlo e sviluppare

pratiche corrette: cura di sé,

dell’igiene e della

sana alimentazione.

2) Provare piacere nel movimento e in

diverse forme di attività e

destrezza, coordinarsi in giochi che

richiedono il rispetto di regole.

3) Esercitare le potenzialità

sensoriali, conoscitive, relazionali,

ritmiche ed espressive del corpo.

4) Conoscere le diverse parti del

corpo e saperlo rappresentare in

forma statica e dinamica

5) Controllare in modo sempre più

corretto ed armonico il gesto grafico.

6) Riconoscere nei segni del corpo

l’esperienza religiosa propria e altrui.

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IMMAGINI, SUONI, COLORI

1) Comunicare, esprimere emozioni,

raccontare sfruttando le varie possibilità di

linguaggio che il corpo consente.

Inventare storie e saperle rappresentare e

drammatizzare. Sapersi esprimere

attraverso il disegno, la pittura e altre

attività manipolative.

2) Esplorare i materiali ed utilizzarli con

creatività.

3) Appassionarsi e portare a termine il

proprio lavoro.

4) Seguire con curiosità e piacere spettacoli

di vario tipo (teatrali, musicali,

visivi, di animazione …); sviluppare

interesse per l’ascolto della musica, per la

fruizione di opere d’arte e per il canto

corale.

5) Riconoscere alcuni linguaggi simbolici

e figurativi caratteristici delle tradizioni e

della vita dei cristiani (segni, feste,

preghiere, canti ecc.) per poter esprimere

con creatività il proprio vissuto religioso.

I DISCORSI E LE PAROLE

1) Usare la lingua italiana, arricchire e

precisare il proprio lessico, comprendere

parole e discorsi, fare ipotesi sui

significati.

2) Saper esprimere e comunicare agli

altri emozioni, sentimenti attraverso il

linguaggio verbale che verrà utilizzato in

differenti

situazioni comunicative.

3) Sperimentare rime, filastrocche,

drammatizzazioni, inventare nuove

parole,chiedere e offrire spiegazioni.

4) Ascoltare e comprendere narrazioni,

raccontare e inventare storie, chiedere

ed proporre soluzioni.

5) Imparare alcuni termini del linguaggio

cristiano, ascoltando semplici racconti

biblici e narrarne i contenuti

riutilizzando i

linguaggi appresi, per sviluppare una

comunicazione significativa anche in

ambito religioso.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

1) Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando

termini come avanti/dietro.

sopra/sotto, destra/sinistra; seguire correttamente un percorso sulla

base di indicazioni verbali.

2) Saper collocare correttamente se stesso, oggetti, persone nello

spazio.

3) Seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

4) Dimostrare di sapersi orientare nella organizzazione cronologica

della giornata.

5) Conoscere i giorni della settimana e sapersi orientare nel tempo

quotidiano.

6) Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o

le esperienze

7) Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di

criteri o ipotesi con attenzione e sistematicità.

8) Osservare con meraviglia ed esplorare con curiosità il mondo,

riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio

Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti

della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

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I laboratori sono “luoghi d’azione”, nei quali i bambini hanno la possibilità di provare e riprovare,

di esplorare, di fare esperienza in maniera divertente e giocosa insieme ai compagni. La nostra

scuola propone i seguenti laboratori e progetti:

Incontri per un approccio graduale con la lingua inglese, grazie

all’ascolto comunicativo della pronuncia, all’imitazione dei suoni e ad

esperienze ludiche, musicali e di movimento.

Si rivolge ai bambini di cinque anni.

Questa proposta, finalizzata ad un primo incontro con le nuove

tecnologie, offre una valida opportunità di apprendimento con il

coinvolgimento simultaneo di più canali ricettivi, come quello

sensoriale, cognitivo ed emotivo.

Si rivolge ai bambini di cinque anni.

Nella scuola dell’infanzia la musica è una fonte preziosa ricca di

stimoli. Il bambino sviluppa gli stati d’animo più profondi nutre la

propria mente e lo spirito.

Si diverte gioca e sviluppa le proprie capacità espressive

e creative. Si rivolge ai bambini di quattro anni.

ATTIVITA’ DI LABORATORIO

LABORATORIO DI INGLESE

LABORATORIO D’INFORMATICA

LABORATORIO DI MUSICA

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Il percorso coinvolge la sfera motoria con attività e iniziative che si inseriscono nell’ambito

dell’educazione alla sicurezza a scuola, a casa e in strada, aiutando così i bambini a riconoscere

situazioni di pericolo per individuare e comprendere le norme di comportamento adatto ad ogni

ambiente. Si rivolge ai bambini di quattro anni.

Strumento di immaginazione, crescita, socializzazione e conoscenza di

sé; fare teatro significa tuffarsi nel mondo della fantasia e aiuta i

bambini a “mettersi in gioco”, ad esprimersi, a far emergere emozioni

e sentimenti.

Si rivolge a tutti i bambini.

Condotto da un esperto, favorisce lo sviluppo delle capacità di controllo ed autocontrollo del

proprio corpo. Dal gioco spontaneo si passa ad attività sempre più organizzate che favoriscono

l’evoluzione delle capacità e abilità motorie, strettamente legate allo sviluppo cognitivo.

Si rivolge a tutti i bambini.

Mediante momenti di ascolto, riflessione, dialogo ed attività pratiche si

cerca di mettere in rilievo l’importanza dell’amore, amore verso il Creato,

verso Gesù e verso la Chiesa. Si rivolge a tutti i bambini.

PROGETTO SICUREZZA

LABORATORIO TEATRALE

LABORATORIO DI GIOCOMOTRICITÁ

LABORATORIO DI RELIGIONE

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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Le uscite didattiche sono organizzate tenendo conto del tema trattato nel Piano Personalizzato

delle Attività Educative. Possono riguardare anche i progetti e i laboratori attivati durante

l’anno scolastico. Le gite scolastiche sono rivolte a tutti i bambini.

L’osservazione mirata e il monitoraggio sono i punti di forza per valutare l’evoluzione dei

processi di apprendimento e di maturazione di ciascun bambino.

L’azione quotidiana del team docente prevede:

. la valutazione iniziale, delineare un quadro delle capacità con cui ogni bambino arriva alla scuola

dell’infanzia

. la valutazione in itinere, l’osservazione sistematica con prove diversificate per accertare i

comportamenti cognitivi e socio-affettivi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati

. la valutazione finale, tracciare un bilancio complessivo degli apprendimenti formativi conseguiti

e dell’evoluzione dei comportamenti socio-affettivi, l’acquisizione delle abilità trasversali quali la

conoscenza, la comprensione e l’uso dei linguaggi.

Per la valutazione finale si esaminano i miglioramenti in rapporto alla situazione di partenza e

alle possibilità dei bambini, tenendo presente la maturità di ciascuno.

In raccordo con la Scuola Primaria, vengono effettuate prove di monitoraggio per rilevare i punti

di forza o di debolezza di ogni bambino. Le suddette prove sono rivolte ai bambini di 4 e 5 anni.

USCITE DIDATTICHE

VERIFICA E VALUTAZIONE

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. 4 insegnanti di sezione

. 2 assistenti

. Insegnanti (Inglese, Giocomotricità e Religione Cattolica)

. Personale addetto alla ristorazione

. Personale addetto alla pulizia

. Personale di portineria

. Tirocinanti (variabili in base alle richieste)

Rispondono in modo funzionale alle esigenze educative ed organizzative permettendo di offrire

attività di sezione, intersezione, laboratori o angoli:

. ingresso

. salone polifunzionale con strutture di gioco a norma di legge

. corridoio-spogliatoio con armadietti singoli per ogni bambino

. aula di ginnastica

. quattro sezioni eterogenee

. refettorio per il pranzo di tutte le sezioni

. dormitorio con lettini per i bambini più piccoli

. servizi igienici a misura di bambino

. servizi igienici per il personale

RISORSE

SPAZI E STRUTTURE

SPAZI INTERNI

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Consentono di entrare in rapporto con l’ambiente naturale che nel suo evolversi suscita e stimola

curiosità:

. un cortile con un grande tiglio al centro attrezzato con giochi a norma di legge

. sabbiera

La struttura scolastica è dotata di un salone centrale, comune a tutte le sezioni, in cui sono

presenti attrezzature per il gioco e dove si svolge l’attività motoria. Inoltre nel salone e nel

corridoio sono situati gli armadietti personali di ogni bambino corredati dal contrassegno.

Le sezioni sono organizzate con angoli tematici strutturati con una precisa valenza affettiva ed

educativa:

“Angolo del gioco simbolico”: strutturato con cucina, stoviglie, bambole, carrozzine e

lettini. In questo angolo il bambino può rivivere le relazioni affettive proprie della

famiglia e soddisfare i suoi bisogni di imitazione, comunicazione e relazione.

“Angolo della lettura”: è predisposto un tavolo con libri illustrati adeguati all’età dei

bambini, dove hanno la possibilità di sfogliare e guardare, da soli o con amici, i testi messi

a disposizione.

“Angolo delle costruzioni”: strutturato con un tappeto e ceste contenenti diversi tipi di

costruzioni. In questo angolo il bambino può sperimentare, costruire, creare, inventare e

modificare oggetti di propria produzione.

“Angolo per la routine”: è uno spazio che rimane fisso per tutto l’anno ed è un punto di

riferimento importante per ogni bambino nello scorrere della giornata scolastica.

L’appello, la conta, il turno degli incarichi (cameriere,controllore dei giochi…), il tempo

meteorologico, il calendario, fanno parte della routine proposta ogni giorno ai bambini.

SPAZI ESTERNI

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“ Angolo grafico pittorico”: strutturato con mobile contenente pennarelli, pastelli a cera,

acquerelli, tempere, pennelli, spugne e timbri. In quest’angolo il bambino può esprimere

con varie tecniche i propri vissuti affettivo emotivi, reali o immaginari, i propri desideri, i

bisogni di fantasia, imitazione e aggressività.

Nella scuola vi sono anche servizi igienici a misura di bambino, un locale adibito a

dormitorio per il riposo dei più piccoli e uno predisposto per il pranzo di tutte le sezioni.

I bambini possono usufruire di un cortile interno con un grande tiglio al centro, giochi a norma di

legge e una sabbiera.

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TEMPI ATTIVITĂ SPAZI

7.30-8.00

Prescuola

Gioco libero Salone

8.00-9.00

Entrata-accoglienza

Socializzazione

Attività libere

Sezione

9.00-9.30

Routine

Conversazione

Appello

Calendario

Igiene personale

Sezione

Bagno

9.30-10.30

Attività programmate

Curricolari

Psicomotricità

Laboratorio di

religione

Sezione

Salone

11.30

Prima uscita

Salone

11.00-13.30

Grande routine

Pulizia personale

Pranzo

Gioco libero

Bagno

Refettorio

Salone/Sezione/Cortile

13.30

Seconda uscita

Salone

13.30-15.15

Riposo per i piccoli

Attività programmate per

medi e grandi

Rilassamento e

riposo

Laboratori

Percorsi specifici

per la continuità

Dormitorio

Sezione/Salone/Aula

Computer

15.15-15.45

Igiene personale

Pulizia personale Bagno

15.45-16.00

Uscita

Canti

Saluti

Sezione

16.00-18.00

Postscuola

Attività libere Salone Scuola Primaria

SCANSIONE DEI TEMPI

SCANSIONE DEI TEMPI

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A scuola i bambini sperimentano il “tempo” nello scorrere della giornata: un tempo che è dato

dalla successione di momenti, ogni momento é collegato all’altro e ogni giornata ripete le stesse

situazioni così da creare dei punti stabili di riferimento. In questa dimensione tutto acquista

significato e ciascun bambino sperimenta la sicurezza di sapere dov’è, con chi e cosa può fare. La

routine quotidiana è per il bambino l’incontro con un tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso

e previsto che, infondendo sicurezza, invita all’esplorazione e alla ricerca. Ogni fase della

giornata, dall’accoglienza al pranzo, dal gioco alla proposta dell’insegnante è quindi un momento

educativo di grande valore e significato.

La giornata inizia nella sezione dove il bambino

viene accolto dall’insegnante. L’ingresso è uno dei

momenti più delicati, soprattutto per i bambini di

tre anni. La predisposizione di un clima sereno in

un ambiente conosciuto con un accurata organizzazione dei vari “angoli”, a cui i bambini

possono accedere liberamente, permettono a

ciascuno di vivere positivamente il distacco dalle

figure parentali e favoriscono l’incontro con i compagni.

Il momento dell’appello è il primo atto della giornata della sezione: questa è l’occasione che

permette ad ognuno di rendere ufficiale la propria presenza e richiama l’attenzione sullo

scorrere del tempo: il giorno della settimana, il mese, l’anno, il ciclo delle stagioni, ma per tempo

si intende anche quello meteorologico: si attira così l’attenzione sulla realtà fuori dall’edificio

scolastico con l’evolversi dei cambiamenti climatici. Questo rituale infine aiuta il gruppo a

contarsi, salutarsi, raccontarsi le ultime esperienze e introduce la conversazione guidata a cui fa

seguito l’avvio dell’attività educativo-didattica.

LA GIORNATA SCOLASTICA

ACCOGLIENZA

APPELLO

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Lo svolgimento delle attività curricolari occupa la parte centrale della mattinata. Le proposte

educativo-didattiche vengono attuate nell’ambito della singola sezione e sono inerenti alla

programmazione che ogni anno affronta un argomento differente, i cinque sensi sono il tema

dell’anno 2015/2016. In questo modo sono favoriti la socializzazione, la comunicazione e lo

scambio tra i membri del gruppo-classe. Al termine delle attività segue il riordino del materiale

e dei giochi, poi si dedica un momento al gioco libero e/o organizzato, che risponde al bisogno di

movimento e di socializzazione spontanea dei bambini.

La preparazione al pranzo prevede varie operazioni: l’utilizzo dei servizi igienici, la pulizia

personale, il riconoscimento degli oggetti personali. Queste attività quotidiane e ricorrenti

sviluppano una progressiva conquista di abilità pratiche e motorie, stimolano la

responsabilizzazione, favoriscono l’autocontrollo e consolidano l’apprendimento delle regole.

Nell’arco della giornata scolastica l’accesso ai servizi igienici avviene non solo a secondo del

bisogno di ogni bambino ma anche in modo regolare e frequente con l’ausilio delle insegnanti: a

metà mattina, prima del pranzo, dopo l’intervallo, prima dell’uscita.

Il momento del pranzo ha per i bambini un particolare significato emotivo-affettivo. È quindi

importante creare un ambiente sereno, caratterizzato da un’atmosfera piacevole. I bambini sono

guidati con gradualità, rispettando i loro tempi, ad assaggiare i cibi inseriti nel menù scolastico.

Il pasto assume un’ importante funzione educativa e socializzante: consumare il cibo insieme

favorisce lo scambio relazionale con compagni e insegnanti e permette la progressiva conquista

della propria autonomia. Il pranzo è ricco anche di regole culturali e convenzionali, alle quali i

bambini sono gradualmente accostati e che imparano a condividere e a rispettare. Ogni

insegnante pranza insieme ai bambini della propria sezione.

PRANZO

IGIENE PERSONALE

ATTIVITA’

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Dopo il refettorio i bambini si ritrovano, nei mesi freddi, in salone o, in quelli caldi, in cortile per

l’intervallo: un momento di gioco spontaneo che favorisce il movimento in un ampio spazio,

l’organizzazione libera di giochi, il confronto, l’utilizzo corretto dei grandi giochi. L’attività

ludica “adempie a rilevanti e significative funzioni: da quella cognitiva a quella socializzante, da

quella affettiva a quella creativa”. Il momento del gioco infatti non risponde soltanto al bisogno

di movimento dei bambini, esso è anche un’ importante occasione di osservazione ed

esplorazione, di incontro e di conoscenza relazionale. Affinchè non diventi un momento

destabilizzante e, quindi, fonte di ansia e di aggressività, gli insegnanti strutturano lo spazio in

modo da offrire molteplici opportunità motorie e numerose esperienze ludiche.

Durante il refettorio e l’intervallo i bambini che usufruiscono dei servizi igienici sono seguiti da

un’ assistente.

Dopo l’intervallo nel pomeriggio per i più piccoli è previsto il riposo pomeridiano in uno spazio

appositamente strutturato, nel dormitorio infatti sono disposti i lettini e un tappeto per il

risveglio e si trovano inoltre letture e musiche adatte per aiutare i bambini a rilassarsi e

addormentarsi. Il sonno infatti è un momento particolarmente delicato in quanto investe la sfera

emotiva, affettiva e relazionale. L’azione educativa è personalizzata e tiene conto dei ritmi di

ciascun bambino e i loro bisogni individuali di rilassamento; attraverso un atteggiamento

rassicurante si cerca di aiutare i piccoli a superare eventuali ansie e paure e ad accettare

l’assenza delle figure parentali.

I bambini di quattro e cinque anni invece si dedicano

ad attività più tranquille: giochi guidati e strutturati, conversazioni di gruppo, produzioni

grafiche, inerenti

alla programmazione annuale e, nei giorni in cui sono

previsti, ai laboratori descritti sopra.

La giornata termina con il risveglio dei più piccoli e la conclusione delle attività per gli altri

bambini. L’uscita avviene in sezione dove si attende l’arrivo di genitori e parenti con l’ascolto di

musiche o cantando una o più canzoni, con la lettura di un libro o con un gioco guidato.

USCITA

INTERVALLO

RIPOSO E ATTIVITA’

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I genitori sono i primi a prendere per mano i figli, accompagnarli e introdurli sulla strada della

vita. Per questo la famiglia è considerata la prima comunità educante, mentre la Scuola

dell’Infanzia rappresenta per quasi tutti i bambini il primo luogo, diverso dalla casa, in cui vivere

con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno. La nostra Scuola dell’Infanzia si pone come

primo aiuto sistematico alla responsabilità educativa della famiglia. Questo passaggio

rappresenta un momento fondamentale di crescita e la scuola ha il compito di accogliere ciascun

bambino, aiutandolo a trovare, nell’incontro con le nuove persone e con un nuovo ambiente, un

riferimento che lo rassicuri, ponendosi in continuità con la famiglia e offrendo l’apertura a nuove

esperienze.

La nostra Scuola cerca di creare nel rapporto con le famiglie un clima positivo e sereno, di

reciproca fiducia, adatto al dialogo, al confronto, all’aiuto vicendevole, coinvolgendo i genitori

nella vita della scuola.

Durante l’anno scolastico infatti si susseguono diversi momenti in cui la scuola collabora

attivamente con i genitori:

RAPPORTO QUOTIDIANO CON LE FAMIGLIE

Pur non essendo un momento programmato e privilegiato per lo scambio di informazioni,

permette un tempestivo intervento per eventuali necessità del bambino e per le famiglie ed è

altamente rassicurante per la sua quotidianità.

COLLOQUI INDIVIDUALI (Novembre-Aprile)

Questo colloquio permette di formulare una valutazione iniziale dei bambini da poco inseriti e di

quelli che si avviano per il nuovo anno. I colloqui in genere sono momenti di riflessione sulla

crescita di ogni bambino e possono essere richiesti sia dai genitori che dai docenti. Per

rispondere comunque a tutte le esigenze, le insegnanti sono disponibili su appuntamento per

colloqui individuali dopo l’orario scolastico, durante tutto l’anno.

SCUOLA E FAMIGLIA

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ASSEMBLEE DI CLASSE (Settembre, Marzo)

Sono occasione di confronto e verifica dell’esperienza che i bambini stanno vivendo a scuola.

Sono riunioni volte a fornire informazioni sull’inserimento dei nuovi iscritti, sul rendimento

scolastico di chi già frequenta, attraverso anche la visione degli elaborati e delle attività svolte,

sul metodo di lavoro degli insegnanti e più in generale su come procedono le attività didattiche

della classe. Durante le assemblee i genitori, oltre ad eleggere il rappresentante di sezione,

possono conoscere la programmazione annuale, assistere alla presentazione di nuovi progetti che

l’Istituto realizza e le varie iniziative a cui partecipa.

CONSIGLI DI ISTITUTO (Settembre, Marzo)

Questo organo collegiale, composto dal direttivo, dagli insegnanti e dai rappresentanti di classe,

che hanno il compito di favorire il dialogo tra la scuola e le famiglie, ha il compito di discutere e

di approvare il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) e il regolamento d’Istituto e

tutte le iniziative che vengono proposte.

OPEN DAY (Novembre)

È una giornata in cui il nostro Istituto è aperto a tutti. I docenti e il personale sono a

disposizione non solo per accogliere chi partecipa coinvolgendolo in attività originali e divertenti

ma anche per far conoscere l’organizzazione, i progetti e le attività didattiche che si realizzano

durante l’anno scolastico.

FESTE E RAPPRESENTAZIONI

In varie e molteplici occasioni, durante la Festa dell’accoglienza (inizio anno scolastico), la Festa

degli Angioletti e dei nonni (2 ottobre), il Santo Natale, la Festa della

Santa Infanzia, la Festa di Carnevale, la Festa del papà e

quella della mamma, la Pasqua, lo Festa di fine anno, i

genitori vengono coinvolti a vario titolo, sia come spettatori, sia come collaboratori attivi.

Queste iniziative molto sentite e attese dalle famiglie, che partecipano numerose, rendono più

visibili e comprensibili i progetti e le attività svolte a scuola.

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BANCO DI BENEFICENZA, “CANTINA” DEI VINI, BANCO DEI DOLCI

Ogni anno, nel mese di ottobre, in occasione della Festa Patronale di S. Orsola, si organizzano

questi tre appuntamenti che sono diventati di rilevante importanza e sono resi possibili dalla

partecipazione numerosa di genitori e parenti che con il loro contributo permettono il successo

di queste iniziative.

PROGETTI E CONCORSI

Ogni anno il nostro Istituto partecipa a progetti e concorsi rivolti ai più piccoli su argomenti

vari dove sono sempre presenti le componenti educative e quelle istruttive.

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L’edificio è situato in Via Alfazio e gli spazi destinati ai bambini sono collocati secondo questa

disposizione.

- PIANO TERRA: classi I, II, IV, servizi igienici, salone polivalente che si affaccia su un

cortile;

- PRIMO PIANO: classi III e V, aula d’informatica, servizi igienici;

- LOCALE SEMINTERRATO: refettorio che si affaccia su un cortile.

PRESCUOLA ore 7.30-8.00

DOPOSCUOLA per la Primaria (martedì, giovedì e venerdì) ore 14.00-16.00

POST SCUOLA ore 16.00-18.00

MENSA (servizio a domanda individuale)

SERVIZI

SCUOLA PRIMARIA

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

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L’Istituto Amaretti ha affidato il servizio di catering ad

una ditta qualificata che opera a 500 metri di distanza dalla

scuola. I pasti sono cucinati giornalmente con ingredienti

freschi, seguono un menù che è sottoposto all’approvazione

dell’ASL di competenza ed è articolato in primo, secondo,

contorno, frutta o dolce. Il menù, estivo e invernale, è

differente per ogni settimana del mese.

L’Istituto assicura la sicurezza e la qualità alimentare

mediante l’applicazione del sistema di autocontrollo HACCP il cui manuale viene periodicamente

rivisto e aggiornato.

Il servizio è rivolto ai due ordini di scuola: Primaria e Infanzia.

L M M G V

8.09 8.09 8.09 8.09 8.09

12.45 12.45 12.45 12.45 12.45

14.00 14.00

16.00 16.00

MENSA

ORARIO

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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Le discipline saranno distribuite in modo da garantire, durante l’intero arco dell’anno scolastico,

un monte ore settimanale compreso tra il minimo stabilito dal Ministero ed un massimo

deliberato dal Collegio Docenti.

Il percorso educativo della scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del profilo

educativo, culturale e professionale dello studente, atteso per la conclusione del primo ciclo

dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento esplicitati nel documento delle

Indicazioni Nazionali, ordinati per discipline e per educazioni.

Per raggiungere le sue finalità, la scuola deve trovare metodologie di lavoro adeguate facendo

soprattutto leva sull’interesse e sulla partecipazione attiva dei bambini.

Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti rilevanti:

Partire dall’esperienza e dagli interessi dell’ alunno inteso come soggetto attivo;

Accertarne le abilità di partenza;

Conoscere e valorizzare le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del

patrimonio culturale;

Realizzare un clima sociale positivo

Le docenti sono corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.

Nell’intento di valorizzare la professionalità di ogni insegnante vengono promosse le seguenti

attività:

- incontri d’aggiornamento;

- confronti sui criteri di valutazione;

- scambi di materiale didattico.

Le insegnanti predispongono la programmazione didattica secondo le linee concordate dal

Collegio Docenti; svolgono la programmazione durante l’anno scolastico secondo il programma e

secondo le risposte della classe e dei singoli, anche con la collaborazione della famiglia;

partecipano ad incontri d’aggiornamento.

L’ attività didattica per la Scuola Primaria si articola nelle ore affidate alle insegnanti che

organizzano il lavoro in Unità di Apprendimento (UDA) .

Le insegnanti organizzano il proprio lavoro didattico scegliendo gli argomenti e gli strumenti che

ritengono più adatti per condurre i singoli allievi a raggiungere gli “obiettivi specifici di

apprendimento “ riportati nelle “ Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella

Scuola Primaria”.

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Le attività curricolari sono strutturate attingendo alle indicazioni ministeriali dei PIANI DI

STUDIO:

Italiano

Lingua straniera Inglese

Seconda lingua straniera Francese (3^, 4^, 5^)

Matematica

Informatica

Scienze

Storia

Geografia

Educazione all’immagine

Educazione al suono

Scienze motorie e sportive

Religione Cattolica

per un totale di 27 ore settimanali obbligatorie, distribuite a discrezione delle insegnanti

(vedi registri di classe).

Le programmazioni delle singole discipline sono raccolte in un apposito registro, insieme alla

programmazione settimanale e possono essere consultate da tutti a richiesta. La

programmazione settimanale viene redatta contemporaneamente allo svolgimento delle

attività, durante l’anno scolastico.

Si tenga presente che la programmazione di ogni disciplina può variare durante l’anno per

esigenze didattiche e curricolari.

L’insegnamento della Religione avviene in forma laboratoriale sulla base delle indicazioni

ministeriali ed in raccordo con le attività parrocchiali.

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1. Affettività ed emozioni (classe quinta)

2. Educazione alla pace e alla Mondialità (classe quarta e quinta)

3. Progetto Focus Junior (classi quarta e quinta)

4. Progetto AIRC (tutte le classi)

5. Progetto di computazione digitale (tutte le classi)

Titolo del progetto Descrizione del progetto Alfabetizzazione delle

emozioni

Ref. Natta Enrica

Tre incontri su:

conoscenza delle emozioni

-ascolto

-affettività

Tra la psicologa e gli alunni.

Due incontri tra la psicologa e i genitori.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Laboratorio di mondialità

Ref. Gambino Francesca

Due incontri incentrati sul tema della pace e della

collaborazione, sviluppati attraverso giochi e canti.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Diventa giornalista

insieme a Focus Junior

Ref. Gamba Alice

Attraverso il progetto, gli allievi potranno

sperimentare il mestiere di giornalista nell’era

digitale, appassionarsi alla scrittura e alla

comunicazione, utilizzando le nuove tecnologie, ed

imparare a lavorare in gruppo.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Cancro io ti boccio

Ref. Lauretta Rosa

Vendita sacchetti di arance per sostenere la ricerca

dell’ AIRC.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Scratch

Ref. Lamedica Laura

Attività trasversale di programmazione di storie

interattive, giochi e animazioni.

ATTIVITA’ DI LABORATORIO

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6. Progetto MyEduSchool (tutte le classi)

7. Ed. Motoria (tutte le classi della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria)

Le uscite didattiche vengono organizzate per tutto l’Istituto: Scuola dell’Infanzia e Scuola

Primaria.

Per decisione del Collegio Docenti, le uscite didattiche della Scuola Primaria prevedono la

partecipazione delle varie classi alle iniziative proposte sul territorio.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Progetto MyEduSchool

Ref. Martano Paola

Attività trasversale propedeutica alla

digitalizzazione con l’utilizzo di tablet.

Titolo del progetto Descrizione del progetto Avviamento allo sport

Ref. Rostagno Marco

Attività settimanali da settembre a giugno per

ogni classe.

USCITE DIDATTICHE

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Assumere e mantenere un atteggiamento di ascolto attivo e di partecipazione

- Leggere e comprendere parole, frasi e piccoli brani

- Esprimersi scrivendo parole e semplici frasi

- Riflettere sulla struttura morfosintattica delle parole e coglierne le principali regole

Primo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Ascoltare, interpretare e classificare messaggi orali di vario tipo

- Sapersi inserire nelle situazioni comunicative esprimendo le proprie idee o esperienze

- Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo, ad alta voce o silenziosa

- Leggere e comprendere gli elementi principali di un testo scritto

- Esprimersi scrivendo brevi testi di diverso tipo

- Riconoscere regole morfosintattiche e usarle nell’elaborazione orale e scritta

CURRICOLO VERTICALE PER DISCIPLINE

ITALIANO

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Secondo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Partecipare a scambi comunicativi rispettando il turno e formulare messaggi chiari e

pertinenti

- Capire e utilizzare nell’uso orale e scritto i vocaboli di uso comune e i più frequenti

termini specifici legati alle discipline di studio

- Leggere e comprendere testi di vario tipo, individuare il senso globale e le informazioni

principali utilizzando strategie di lettura adeguate

- Individuare nei testi informazioni utili per l’apprendimento e metterle in relazione;

sintetizzarle, in funzione anche della produzione orale

- Scrivere testi di vario genere corretti nell’ortografia e coerenti con l’argomento;

rielaborare testi, completandoli e trasformandoli

PROFILO

Avere una padronanza della lingua italiana tale da consentire di comprendere enunciati, di

raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella lingua straniera

- Imparare ad imparare

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Comprendere e utilizzare formule di saluto e di presentazione

- Riconoscere alcune parole e associarle ad immagini

- Utilizzare la lingua in semplici interazioni ludiche

INGLESE

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Primo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Ascoltare e comprendere istruzioni e brevi storie

- Utilizzare il lessico e alcune strutture lessicali in scambi comunicativi

- Leggere parole e frasi e associarle ad immagini

- Produrre brevi messaggi orali e scritti relativi alla sfera personale e all’ambiente

Riconoscere aspetti culturali del mondo anglosassone

Secondo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Ascoltare e comprendere espressioni di uso quotidiano, storie e dialoghi

- Leggere e comprendere brevi testi

- Esprimersi in forma orale e scritta su argomenti noti

- Riconoscere aspetti culturali dei paesi anglofoni

- Riflettere sulla lingua e sull’apprendimento

PROFILO

Essere in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Acquisire i concetti di quantità e di numero

- Riconoscere e usare nell’ambito della propria esperienza i numeri naturali

- Riconoscere e denominare le principali figure geometriche

- Riconoscere semplici situazioni problematiche, rappresentarle e riflettere sul

procedimento risolutivo

- Individuare e confrontare grandezze

MATEMATICA

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- Intuire semplici situazioni di incertezza

Primo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Distinguere i contesti in cui si usano i numeri

naturali, decimali e le frazioni

- Muoversi con consapevolezza nel calcolo

scritto e mentale

- Riconoscere le figure piane e distinguere

confine e superficie

- Saper risolvere problemi, utilizzando

strategie risolutive diverse

- Riconoscere grandezze e utilizzare multipli e

sottomultipli

- Utilizzare i termini del linguaggio logico

Secondo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Distinguere i contesti in cui si usano i numeri naturali, decimali, relativi e le frazioni

- Muoversi con consapevolezza nel calcolo scritto e mentale

- Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture

- Saper risolvere problemi descrivendone il procedimento e riconoscendone soluzioni

diverse

- Utilizzare le unità di misura

- Utilizzare i termini del linguaggio logico e le rappresentazioni statistiche

- Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della matematica, imparando ad

operare nella realtà con gli strumenti matematici acquisiti

PROFILO

Utilizzare le proprie conoscenze matematiche e scientifico - tecnologiche per trovare e

giustificare soluzioni a problemi reali.

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Riconoscere tracce del passato nella propria vita e nel proprio ambiente

- Individuare le relazioni nel proprio ambiente di vita

- Riconoscere alcuni operatori cognitivi semplici

- Usare la linea del tempo per organizzare informazioni e individuare successioni,

contemporaneità e durata

Primo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Riconoscere tracce nel proprio ambiente di vita e attribuirne significato storico

- Usare la linea del tempo per organizzare informazioni e individuare successioni,

contemporaneità, durata, ciclicità, trasformazione e periodizzazione

- Organizzare le informazioni, apprenderle ed esporle in maniera coerente e coesa

Secondo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Usare la linea del tempo per organizzare informazioni e individuare successioni, durata e

periodizzazione

- Rielaborare ed esporre testi storici utilizzando varie strategie

- Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali nelle civiltà esplorate e

operare confronti

STORIA

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Orientarsi nello spazio circostante e riconoscere le funzioni dei vari spazi

- Ricavare informazioni geografiche dall’osservazione diretta

- Riconoscere gli elementi del paesaggio

- Utilizzare il linguaggio geografico per effettuare percorsi

Primo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Ricavare informazioni geografiche dall’osservazione diretta e da fonti fotografiche

- Utilizzare il linguaggio geografico per realizzare semplici schizzi cartografici

- Orientarsi nella spazio circostante utilizzando punti di riferimento

- Riconoscere nei vari paesaggi le progressive trasformazioni

- Riconoscere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari ambienti

- Riconoscere nei vari paesaggi gli interventi positivi e negativi operati dall’uomo

Secondo biennio

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Ricavare le informazioni geografiche da una pluralità di fonti

- Utilizzare il linguaggio geografico per interpretare le carte geografiche e il globo

terrestre

- Riconoscere e denominare gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi geografici

- Riconoscere lo spazio geografico, a partire dal contesto italiano, come sistema

territoriale complesso, governato da rapporti di interdipendenza fisica e antropica.

GEOGRAFIA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima e seconda

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Comprendere le modalità espressive dell’arte

- Conoscere e utilizzare in maniera appropriata i colori

- Esprimersi in modo creativo e personale utilizzando materiali e strumenti vari

- Assumere atteggiamenti di curiosità verso l’arte

Classi terza, quarta e quinta

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Riconoscere il valore espressivo dell’arte

- Osservare, esplorare e descrivere la realtà visiva, le immagini e i messaggi multimediali

per coglierne il significato

- Esprimersi in modo creativo e personale utilizzando varie tipologie di testi visivi

- Rielaborare in modo espressivo le immagini utilizzando molteplici tecniche, materiali e

strumenti

- Ricercare il contenuto espressivo all’interno di un’opera

ARTE E IMMAGINE

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima e seconda

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Esplorare diverse possibilità della voce ascoltando se stesso e gli altri

- Riconoscere l’esistenza e il valore del silenzio

- Eseguire semplici brani vocali o strumentali

- Ascoltare brani e saperne cogliere le differenze

- Assumere atteggiamenti di curiosità verso diversi generi musicali

Classi terza, quarta e quinta

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Riconoscere il valore espressivo della musica

- Osservare, esplorare e descrivere gli eventi sonori per comprendere le varietà espressive

della voce, dei materiali e degli strumenti musicali

- Improvvisare liberamente e in modo creativo ricercando ed esprimendo un’idea musicale

- Eseguire da solo o in gruppo semplici brani vocali o strumentali imparando a organizzare

tecniche e materiali, suoni e silenzi

- Ascoltare, descrivere e interpretare brani musicali di diverso genere

MUSICA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

- Comunicazione nella madre lingua

- Imparare ad imparare

- Competenze sociali e civiche

- Consapevolezza ed espressione culturale

Classe prima e seconda

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Acquisire consapevolezza di sé attraverso la conoscenza del proprio corpo e l’adattamento

degli schemi motori e posturali di base

- Sperimentare diverse gestualità che variano dal punto di vista dello spazio, del ritmo,

della coordinazione

- Comprendere, all’interno delle varie occasioni di sport, il valore della collaborazione, della

lealtà e del rispetto delle regole

- Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri

Classi terza, quarta e quinta

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- Percepire il corpo come soggetto unitario di esperienza nello spazio, nel tmpo, nella

relazione

- Utilizzare il corpo per esprimersi, comunicare, giocare

- Comprendere il valore del gioco e l’essenzialità delle regole

- Conoscere l’esistenza di alcune discipline sportive e sperimentarne le tecniche di base

- Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che

nell’uso degli attrezzi

- Riconoscere il valore della corporeità e del movimento come fonte di benessere

EDUCAZIONE FISICA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Comunicazione nella madre lingua

Competenze sociali e civiche

Competenze dei valori etici e religiosi relativi alle principali religioni

Classe prima

TRAGUARDI DI COMPETENZA

Riflettere su Dio, Creatore del mondo, della vita e Padre di ogni uomo

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua nel proprio ambiente di vita

Intuire alcuni aspetti della vita di Gesù e confrontarli con i propri vissuti

Ascoltare pagine tratte dalla Bibbia adatte alla loro capacità di comprensione

Riconoscere nella Chiesa la grande famiglia di coloro che credono in Gesù

Classe seconda

TRAGUARDI DI COMPETENZA

Approfondire la conoscenza di Dio Creatore del mondo e Padre di ogni uomo che stabilisce

con lui un’alleanza

Ascoltare, leggere e saper riferire pagine bibliche fondamentali relative alla creazione

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della pasqua nell’ambiente, nelle celebrazioni e

nella tradizione popolare

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia

Identificare nella Chiesa coloro che credono in Gesù e seguono il suo messaggio

Classe terza

TRAGUARDI DI COMPETENZA

Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per i Cristiani ed Ebrei e distinguerlo da altre

tipologie di testi

Ascoltare pagine bibliche comprensibili e collegarle alla propria esperienza

Conoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua attraverso la lettura di testi

biblici e collegarli alla propria esperienza

Riflettere su dati essenziali della vita di Gesù, della Chiesa e della sua missione

RELIGIONE

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Classe quarta

TRAGUARDI DI COMPETENZA

Leggere e comprendere brani accessibili tratti dalla Bibbia, dai documenti della Chiesa e

del Magistero, cogliendo informazioni utili alla comprensione del dato religioso

Saper distinguere la specificità della proposta del cristianesimo da quella di altri popoli e

culture

Conoscere e comprendere il significato del Giubileo per Ebrei e Cristiani

Conoscere il significato delle principali festività cristiane e le loro varie interpretazioni

nei diversi tempi e luoghi

Approfondire la vita e il messaggio di Gesù attingendo da fonti bibliche e non

Classe quinta

TRAGUARDI DI COMPETENZA

Conoscere l’esperienza religiosa di altri popoli e culture e distinguere la specificità della

proposta di salvezza del cristianesimo

Conoscere e comprendere il significato del Giubileo per Ebrei e Cristiani

Leggere e comprendere brani accessibili tratti dalla Bibbia o da altre fonti, cogliendo

informazioni utili alla comprensione del dato religioso

Approfondire la conoscenza del messaggio di Gesù attingendo da fonti bibliche e da altre

Riconoscere nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù e si impegnano per

mettere in pratica il suo insegnamento

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 50

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare ad imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

1. Comunicazione nella madrelingua

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali.

2. Comunicazione nelle lingue straniere

Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzando

anche i linguaggi settoriali previsti dai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e

contesti di studio e di lavoro, al livello B2 di padronanza del quadro europeo di

riferimento per le lingue (QCER).

3. Competenze matematiche

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

CURRICOLO TRASVERSALE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

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4. Competenza digitale

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento

alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

5. Imparare a imparare

Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire,

organizzare, utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito;

organizzare il proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.

6. Competenze sociali e civiche

Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con

particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti

di vista delle persone.

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; valutare

rischi e opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità;

progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in cui si opera anche in relazione alle proprie

risorse.

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta

fruizione e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed

internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di

lavoro. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed

antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le

trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Comprendere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e

l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e

collettivo.

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Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti è espressa in decimi

ed illustrata sul documento di valutazione con giudizio analitico sulla globale maturazione

raggiunta dall’alunno. Il monitoraggio, cioè il controllo del processo di apprendimento con

rilevazione dei progressi di ogni alunno, avviene attraverso osservazioni sistematiche, prove

oggettive e non, con scadenza periodica.

Sulla base dei dati raccolti, i docenti effettuano le eventuali modifiche ai piani di lavoro e, se

necessario, inseriscono gli alunni nei percorsi individualizzati di potenziamento o recupero per

aree.

Il Collegio Docenti nell’esercizio dell’autonomia didattica (DPR del 1999) ha adottato una

valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni.

Come indicato nel Decreto Ministeriale la valutazione:

è espressione professionale del docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale

che valuta ogni studente in maniera trasparente e tempestiva

ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico

degli alunni; individuando le loro potenzialità e carenze, per migliorare i livelli di

conoscenza e ottenere un successo formativo

si attua nelle verifiche di ingresso, in itinere e in uscita, e, al termine di ogni anno di

scuola, vengono indicati i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno nel

Documento di Valutazione

viene comunicata ai genitori degli alunni in modo tempestivo e costante.

La valutazione è strettamente connessa alla programmazione e ha una funzione prevalentemente

formativa, pertanto quello che viene considerato è il percorso di maturazione e sviluppo di ogni

singolo allievo considerando il suo punto di partenza e aiutandolo a scoprire le sue potenzialità e

abilità e accompagnandolo a svilupparle, in dialogo con la famiglia, prima comunità educativa nella

crescita del proprio figlio\a, per individuare le strategie più idonee per ogni alunno, anche di

fronte a particolari situazioni di difficoltà educative e\o didattiche.

OGGETTO DELLA VALUTAZIONE

Vengono valutati:

1. il processo di apprendimento

2. il comportamento

VALUTAZIONE

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METODOLOGIA DI VALUTAZIONE

La valutazione adottata dalla scuola è basata su una scala da 10 a 4, utilizzando anche i voti

intermedi:

10

Possiede complete ed approfondite conoscenze della disciplina.

È in grado di affrontare compiti complessi in modo autonomo. Sa trasferire le

sue conoscenze in contesti diversi. Comunica in modo corretto usando un

linguaggio specifico; sa argomentare e spiegare i propri ragionamenti. Nello

studio rielabora in modo autonomo e personale, compiendo collegamenti ed

approfondimenti. Mette in atto strategie creative e personali anche nella

risoluzione di problemi complessi (problem solving non di routine).

9

Possiede complete conoscenze della disciplina. È in grado di affrontare

compiti anche nuovi in modo autonomo. Sa trasferire le sue conoscenze in

contesti diversi. Comunica in modo corretto usando un linguaggio specifico;

sa argomentare e spiegare i propri ragionamenti. Nello studio rielabora in

modo autonomo, compiendo collegamenti. Ricerca e trova strategie adatte

anche nella risoluzione di problemi complessi (problem solving non di

routine).

8

Possiede complete conoscenze della disciplina. È in grado di affrontare

compiti in modo autonomo. Comunica utilizzando un linguaggio semplice ma

corretto e specifico. Nello studio rielabora in modo abbastanza autonomo.

Ricerca e trova strategie adatte alla risoluzione di problemi (problem solving).

7

Possiede le conoscenze essenziali della disciplina. Esegue compiti semplici in

modo autonomo. Comunica usando un linguaggio semplice, ma non sempre

corretto e specifico. Lo studio risulta efficace ma ancora mnemonico/non del

tutto organizzato. Nelle attività di problem solving va aiutato nella ricerca di

soluzioni adeguate.

6

Possiede conoscenze minime della disciplina. Esegue compiti semplici

riproducendo situazioni note. Comunica usando un linguaggio semplice ma

non sempre adeguato. Lo studio è mnemonico e impreciso. Nelle attività di

risoluzione di semplici problemi di routine va aiutato nella ricerca di soluzioni

adeguate. Comprende brevi testi.

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5

Le conoscenze della disciplina sono frammentarie e imprecise. Esegue compiti

molto semplici solo se aiutato. Comunica con difficoltà ed in modo non

sempre coerente. Lo studio è impreciso e difficoltoso. Trova difficoltà nella

risoluzione di semplici problemi di routine anche se guidato. Ha difficoltà

nella comprensione di brevi testi.

4

Le conoscenze della disciplina sono molto frammentarie e lacunose pertanto

non ha raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. L’alunno esegue compiti

molto semplici solo se aiutato e supportato. Comunica con difficoltà e in

modo non sempre coerente. Lo studio è molto impreciso e difficoltoso.

Incontra notevoli difficoltà anche nella comprensione di brevi testi.

Dimostra un impegno molto scarso.

Valutazione in ingresso

Le situazioni iniziali degli studenti vengono valutate attraverso:

prove strutturate

prove semistrutturate

prove non strutturate

interrogazioni orali

Le prove vengono concordate con le insegnanti per permettere di calibrare le linee progettuali in

relazione ai bisogni formativi emersi.

Valutazione intermedia

Vengono proposte :

prove strutturate

prove semistrutturate

prove non strutturate

interrogazioni orali

Attraverso l’esito delle prove proposte,le insegnanti calibrano le programmazioni successive.

Valutazione finale

Vengono proposte :

prove strutturate

prove semistrutturate

prove non strutturate

interrogazioni orali

Attraverso l’esito delle prove proposte, le insegnanti stilano il documento di valutazione ufficiale

e analizzano il loro operato.

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PROVE INVALSI

Ogni anno le classi II e V della scuola primaria partecipano alla rilevazione nazionale degli

apprendimenti mediante le prove INVALSI.

Il collegio docenti ha deciso di somministrare periodicamente delle prove di simulazione in

preparazione alla prova ufficiale.

Tali prove vengono registrate, per ogni classe, su una tabella di monitoraggio che verrà

utilizzata dalle insegnanti per osservare il processo di apprendimento.

1) CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

Il voto di comportamento è attribuito dall’intero Consiglio di classe, riunito per gli

scrutini, tenendo conto dell’adempimento dei doveri e delle mancanze rilevate.

Nell’attribuzione del voto di condotta vengono valutati:

Comportamento durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica

Cura e ordine del materiale personale, scolastico e degli ambienti

Rispetto degli altri

Attenzione e coinvolgimento durante le attività

Puntualità nella consegna del lavoro

Frequenza scolastica regolare (attenzione alle assenze sistematiche)

S= sufficiente/6 Vari richiami per disturbo ed interruzioni delle lezioni.

Manifestazione di conflittualità.

Scarso rispetto delle cose altrui.

Piccole risse.

Alcuni richiami scritti dei docenti.

Svolgimento del lavoro assegnato poco puntuale e poco preciso.

Frequenti assenze.

D=discreto/7 Comportamento un po’ esuberante.

Soventi richiami

Frequenti interruzioni delle lezioni.

Piccole inottemperanze.

Qualche alterco con i compagni.

B=buono/8 Comportamento talvolta vivace, ma corretto.

Pochi richiami verbali da parte degli insegnanti.

DT=distinto/9 Regolarità di comportamento (corretto e civile).

O=ottimo/10 Massima correttezza comportamentale, atteggiamento responsabile e

collaborativo.

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VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO

La valutazione è parte integrante della programmazione ed interessa:

- la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni;

- la valutazione d'Istituto riguardante il processo apprendimento/insegnamento e il grado di

soddisfazione delle famiglie;

- la valutazione esterna ( INVALSI ) che serve per valutare la qualità dell'insegnamento del

sistema istruzione

- la valutazione del grado di inclusività della scuola.

LA VALUTAZIONE D’ ISTITUTO

La valutazione non comprende solo il controllo degli apprendimenti ma è anche verifica

dell'intervento didattico e dell'offerta formativa dell'Istituto.

Tale verifica si esplica nelle consultazioni dei vari organismi collegiali propri della scuola:

- il Collegio Docenti

- il Consiglio di Istituto

- il Consiglio di Classe

- le commissioni di lavoro del Collegio Docenti

La valutazione d’Istituto, oltre ad essere effettuata tramite l’autoanalisi dei docenti impegnati

nelle diverse attività, tiene conto della congruenza tra gli obiettivi stabiliti a livello collegiale e i

risultati didattici / educativi conseguiti.

La scuola è aperta a recepire osservazioni, suggerimenti e proposte provenienti sia dai

rappresentanti dei genitori che dagli eventuali esperti esterni che collaborano alla realizzazione

dei progetti scolastici.

Un questionario, rivolto ai genitori, monitorerà alla fine dell’anno scolastico,il gradimento

dell’Istituto e del suo Piano di Offerta Formativa al fine di migliorarne l’impostazione

metodologica e/ organizzativa.

All’inizio di ogni anno, dopo aver progettato e pianificato le attività didattico\educative il PTOF

viene revisionato, aggiornato, integrato e presentato al Consiglio di Istituto per averne

l’approvazione.

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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Molta importanza riveste il Progetto Continuità tra la scuola primaria e la scuola dell’infanzia,

che coinvolge gli alunni dell’anno-ponte, insegnanti della scuola dell’infanzia, insegnanti della

classe quarta e della classe prima della scuola primaria.

FASI DI LAVORO

Definizione di tempi e spazi di svolgimento delle attività concordate, presso i locali della

Scuola Primaria

Condivisione dei momenti rappresentativi (canti, balli, poesie…) per feste rivolte ai

genitori

Compresenza nelle uscite didattiche compatibilmente con le proposte.

Programmazione di alcuni momenti di osservazione dei futuri alunni di prima da parte delle

maestre della Scuola Primaria.

Colloqui delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia con le insegnanti della futura prima per

la trasmissione di informazioni relative al profilo didattico, relazionale e comportamentale

degli alunni che frequenteranno la classe prima.

Incontro di ritorno tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e le insegnanti della classe

prima (fine ottobre- novembre)

CONTINUITA’ TRA LA SCUOLA DELL’INFANZIA

E LA SCUOLA PRIMARIA

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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La scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria dell’Istituto lavorano nell’ottica

della continuità, come previsto dalla C.M. n 339,16/11/1992, seguendo le indicazioni

ministeriali del curricolo.

Questo lavoro coinvolge le maestre delle classi quinte, i docenti della scuola secondaria di

primo grado che seguiranno le classi prime e la “Commissione formazione classi” della

scuola secondaria di primo grado.

FASI DI LAVORO

Somministrazione dei test di pre-ingresso di Italiano e Matematica da parte di un

docente della Scuola Secondaria di I grado.

Festa dell’accoglienza di fine anno scolastico.

Incontro tra le insegnanti di quinta e i professori componenti la “Commissione Formazione

classi” per la trasmissione di informazioni relative al profilo didattico, relazionale e

comportamentale degli alunni che frequenteranno la classe prima. Vengono tabulati i dati

provenienti dalle schede di valutazione e dal documento di certificazione delle

competenze.

Al termine delle operazioni di esame di licenza, la ”Commissione formazione classi”

verifica la situazione delle iscrizioni e prepara gruppi di livello sulla base dei giudizi delle

schede di valutazione.

A settembre, la “Commissione formazione classi” compone le classi, tenendo in

considerazione:

-le scelte dei genitori al momento dell’iscrizione;

-la percentuale dei giudizi positivi, in modo da formare classi eterogenee;

-il numero di alunni per classe.

Incontro di ritorno tra le insegnanti della scuola primaria e i professori delle classi prime

(fine ottobre- novembre).

CONTINUITA’ TRA LA SCUOLA PRIMARIA E LA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Istituto Amaretti P.T.O.F.

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Il nostro Istituto presta attenzione agli alunni diversamente abili o in condizioni di

svantaggio socio-culturale. Riteniamo che la scuola abbia il compito di promuovere la piena

integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e potenzialità di ognuno di essi per

accompagnarli lungo il percorso scolastico\formativo.

PREMESSA

Le attività per l’integrazione e l’inclusione degli alunni DISABILI, DSA e BES nascono

dall’esigenza di rendere ufficiali le modalità operative che vengono messe in atto dall’intero

corpo docenti dell’Istituto Amaretti, da coloro che operano al suo interno, nonché dagli alunni e

dalle loro famiglie.

La scuola, infatti, nell’ambito della sua autonomia scolastica, si pone come finalità prioritaria

quella di un’integrazione globale degli alunni, intesa come sperimentazione di percorsi formativi

sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno e di azioni didattiche che siano in grado di

assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra i vari ordini di scuola.

FINALITA’

Per le considerazioni fatte in premessa le finalità del PAI sono le seguenti:

• Consolidare e/o migliorare i livelli raggiunti a livello progettuale

• Promuovere l’integrazione/inclusione degli alunni DISABILI, DSA e BES all’interno della

scuola sviluppandone, attraverso un’adeguata progettazione didattica, i punti di forza e la

consapevolezza delle potenzialità

• Accogliere le famiglie nella disponibilità al dialogo ed alla collaborazione in vista di un efficace

percorso

• Promuovere e coltivare le necessarie relazioni con il territorio, le scuole di provenienza e le

istituzioni per realizzare un cammino “socialmente condiviso”

• Promuovere la formazione di una coscienza civile volta all’inclusività

• Promuovere il successo formativo di tutti gli alunni.

INCLUSIONE ALUNNI

CON BISOGNI SPECIALI

INTERVENTI PER L’INCLUSIONE (ESTRATTO DAL P.A.I.)

Istituto Amaretti P.T.O.F.

Pag. 60

FASI OPERATIVE

Le figure strumentali operanti all’interno dell’Istituto unitamente ai docenti promuoveranno

l'inclusione degli alunni DISABILI, DSA e BES attraverso sette punti chiave di “azione-

intervento”:

1) risorsa dei compagni di classe → i compagni di classe sono individuati come risorsa per

attivare l'inclusione. Si lavorerà su una COLLABORAZIONE, COOPERAZIONE E CLIMA di

classe e si valorizzerà il lavoro collaborativo in coppia o in piccoli gruppi. L'apprendimento,

infatti, non è un processo “solitario”, ma influenzato dalle relazioni e dai contesti tra pari.

2) adattamento come strategia inclusiva → ogni docente adatterà gli stili di comunicazione, le

forme di lezione, i materiali rispetto ai livelli di abilità e agli stili cognitivi. L'adattamento di

obiettivi e materiali è una parte integrale del PEI e del PDP.

3)strategie logiche, mappe, schemi e aiuti visivi → verranno potenziate le strategie grazie

all'uso di mappe mentali e concettuali. In alcuni casi si applicheranno forme di schematizzazione,

linee del tempo, illustrazioni accattivanti e significative, risorse iconografiche e l'analisi di fonti

visive.

4) processi cognitivi e stili di apprendimento → l'attenzione, la memorizzazione, la pianificazione

e il problem solving consentiranno lo sviluppo di abilità finalizzate all’apprendimento.

5) metodo di studio → l'insegnante strutturerà un metodo di studio personalizzato

ed efficace per gli alunni con difficoltà. Questo potrà essere utilizzato anche dagli altri.

6) emozioni e variabili psicologiche nell'apprendimento → è centrale lo sviluppo di una positiva

immagine di sé e quindi una buona autostima. La motivazione ad apprendere è influenzata dai

suddetti fattori, ma anche dalle emozioni relative all'appartenenza al gruppo di pari/gruppo

classe.

7) valutazione, verifica e feedback → in una prospettiva inclusiva, la VALUTAZIONE SARA'

FORMATIVA, finalizzata al miglioramento dei processi di apprendimento e insegnamento. Le

verifiche, là dove è opportuno, potranno essere personalizzate e il feedback, continuo e

motivante non diverrà punitivo.

DESTINATARI

Il PAI è rivolto agli alunni disabili, con DSA e/o con Bisogni Educativi Speciali che frequentano il

nostro Istituto, alle famiglie, ai docenti di classe coinvolti in attività d’integrazione, a tutti

coloro che operano all’interno dell’Istituto.

CONTESTO

L’Istituto Amaretti ha visto crescere, negli ultimi anni il numero degli alunni disabili, con DSA e

di quelli con BES. Pertanto, alla luce di questi nuovi indicatori, si è prefissato di porre

particolare attenzione a tutti coloro che, a più livelli, necessitano di un intervento specifico e

mirato.

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FASI ATTUATIVE

Raccolta dati

I dati relativi agli alunni con disabilità o con DSA o BES vengono raccolti attraverso PEI e PDP.

Per la predisposizione del Piano Educativo Personalizzato (PEI) è necessario disporre di una

serie di informazioni essenziali riguardanti gli obiettivi prefissati raggiunti e non raggiunti, le

abilità cognitive, le potenzialità sviluppate e le modalità relazionali.

Per accogliere meglio l’alunno/a disabile è importante conoscere abitudini, preferenze, rifiuti,

nonché spazi, sussidi e materiali che occorre avere a disposizione per un positivo progetto di

integrazione. Queste informazioni vengono raccolte all’inizio dell’anno scolastico attraverso

incontri e colloqui tra l’insegnante di sostegno, la scuola di provenienza per i nuovi inserimenti, il

Servizio di N.P.I. di riferimento, la famiglia. Per gli alunni DSA e BES la raccolta dati farà

riferimento al PDP.

Accoglienza

L’accoglienza dei ragazzi DISABILI, DSA e BES e delle loro famiglie nella nostra scuola si

propone di:

• Analizzare, orientare e comprendere i reali “bisogni” a volte anche fisici

• Instaurare una relazione, indispensabile per poter fornire il giusto ausilio

• Individuare i possibili canali di comunicazione che aiutino a manifestare le difficoltà.

Osservazione

L’osservazione iniziale di ogni alunno DISABILE, DSA e BES, pur essendo in gran parte

soggettiva, in quanto influenzata dalla visione del mondo e soprattutto dalle impostazioni

emozionali di chi osserva, è indispensabile in quanto permette all’insegnante di raccogliere

elementi utili per meglio precisare gli obiettivi didattici e comportamentali e di migliorare le

modalità per rapportarsi all’alunno.

L’osservazione viene eseguita con appositi strumenti (griglie di osservazione, schede di

rilevazione di abilità scolastiche, osservazione diretta). Le informazioni raccolte attraverso

l’osservazione consentono di verificare le capacità e le potenzialità dell’alunno e comprenderne il

funzionamento in riferimento ai vari assi di sviluppo (cognitivo, affettivo - relazionale,

comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, autonomia,

apprendimento) per la stesura del PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e successivamente del PEI

(Piano Educativo Individualizzato) o del PDP.

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Valutazione

La valutazione didattica fa riferimento alla normativa vigente relativa agli alunni diversamente

abili ed è strettamente correlata al percorso individuale senza riferimento a standard né

qualitativi né quantitativi. La fase valutativa è finalizzata a mettere in evidenza il progresso

dell’alunno/a ed è effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

Anche per gli alunni con DSA, le richieste sono calibrate in relazione ai singoli e alle specifiche

difficoltà. Gli obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali stabiliti nel PEI e nel PDP

dell’alunno tengono conto delle difficoltà manifestate e della conseguente possibilità di

apportare le necessarie modifiche affinché il percorso risulti veramente efficace.

ORGANIZZAZIONE INTERNA

Il Dirigente Scolastico, il Collegio Docenti, il Consiglio d’Interclasse, le Insegnanti di Sostegno e

le famiglie

1. collaborano alla stesura dei PEI, PDP o delle SCHEDE DI COLLABORAZIONE SCUOLA-

FAMIGLIA

2. mantengono i contatti con i dipartimenti di neuropsichiatria e logopedia, in particolare con

i vari specialisti interessati

3. condividono le strategie e le metodologie didattiche utilizzate, le misure compensative e

dispensative adottate e le indicazioni per la valutazione degli apprendimenti

4. mantengono un rapporto costante tra loro.

RETE ESTERNA

Data la fondamentale importanza di pensare agli alunni DISABILI, DSA e BES nell’ottica della

costruzione di un progetto di vita che si sviluppi nell’integrazione scolastica fino ad arrivare nel

tessuto sociale e lavorativo (inclusione), da quest’anno l’Istituto Amaretti presta attenzione alle

iniziative di formazione e di supporto proposte dal territorio.

Si fa riferimento in particolare a:

Servizi di N.P.I. (NeuroPsichiatria Infantile) di riferimento

UTS-NES (Unità Territoriale di Servizi professionali per i docenti – Necessità Educative

Speciali)

CNIS PIEMONTE (Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati)

AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia

dell’Apprendimento)

Gruppo di consulenza psicologico logopedico 360 G.R.A.D.I.

A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia) sezione di Torino

Associazione LET’S GO/ONLUS c/o Ospedale Molinette di Torino.

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DIRIGENTE

SCOLASTICO

GLI

REFERENTE BES

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

GENITORI

INSEGNANTI DI SOSTEGNO

COLLEGIO DOCENTI

Insegnanti Scuola dell’Infanzia e Primaria

MAPPA DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNA IN CASO DI BES

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La scuola, situata nel comune di Poirino, nel rispetto dell’identità socio-culturale che la

caratterizza, aderisce alle attività che si svolgono sul territorio promosse da associazioni

comunali e parrocchiali:

Pedale poirinese

Polisportiva poirinese

Minibasket

Alpini gruppo di Poirino

Promozione cultura musicale

Filarmonica poirinese

Circolo fotografico ‘’Romolo Nazzaro’’

Club Majorettes

Lacompagniadellanebbia: scuola di ballo

Le Gesta: compagnia teatrale

Croce Rossa

Lions club ‘’Poirino - Santena’’

Oratorio San Luigi

Caritas

RAPPORTI TRA SCUOLA E TERRITORIO

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I genitori sono i primi insostituibili educatori dei propri figli, per questo la nostra scuola chiede:

- rispetto del Regolamento interno;

- partecipazione attiva a tutti i momenti formativi, per perseguire obiettivi comuni

nell’azione didattico/educativa;

- comprensione dei rispettivi ruoli e informazione attraverso:

1. assemblee dei genitori per presentare le linee generali della programmazione,

all’inizio dell’anno e per verificare l’andamento della classe;

2. incontri personali in momenti concordati fuori orario di lezione;

3. incontri personali con il gruppo preposto per l’approvazione del PAI, Piano Annuale per

l’Inclusività (vedi allegato);

4. incontri proposti dalla Parrocchia;

5. incontri individuali coi genitori stabiliti dal calendario;

6. presa visione del diario e dei quaderni da parte delle famiglie (gli insegnanti invitano i

genitori a firmare regolarmente i quaderni, il diario o altri elaborati);

7. schede di valutazione quadrimestrale.

RAPPORTI TRA SCUOLA E FAMIGLIE

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I rapporti vengono esplicitati attraverso:

- incontro per l’organizzazione di orari e spazi all’inizio dell’anno scolastico tra i docenti

della scuola primaria e dell’infanzia;

- attività didattiche svolte con i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia;

- festa dell’accoglienza al termine dell’anno scolastico per i bambini degli ultimi anni;

- colloqui con i docenti della scuola media per la formazione delle prime classi;

- incontri di verifica con i docenti della scuola media al termine del primo quadrimestre.

ORGANO DI GOVERNO GENERALE (CONSIGLIO D’ISTITUTO)

Il Consiglio d’ Istituto è costituito dal Dirigente scolastico, dal Presidente eletto tra i

genitori, dai rappresentanti degli insegnanti e da due rappresentanti dei genitori per ogni

classe.

I suoi compiti sono:

- adottare il regolamento d’Istituto;

- deliberare gli acquisti necessari per realizzare le varie attività didattiche, sportive e di

drammatizzazione;

- deliberare le visite e i viaggi d’istruzione;

- curare i rapporti con le famiglie.

ORGANO TECNICO DI GOVERNO (COLLEGIO DOCENTI)

Il Collegio Docenti è presieduto dalla Dirigente Scolastica ed è costituito da tutte le

insegnanti della scuola.

I suoi compiti sono:

- curare la programmazione d’Istituto : percorsi formativi, strumenti per la rilevazione

della situazione iniziale, finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici;

- programmare iniziative formative in sintonia con la finalità cattolica della scuola;

- formulare proposte per le attività scolastiche integrative, di orientamento e per i viaggi

d’istruzione;

- favorire, attraverso percorsi strutturali, l’integrazione scolastica e valutare la situazione

degli alunni in difficoltà;

- promuovere iniziative di aggiornamento e formazione degli insegnanti e dei genitori;

- valutare l’andamento complessivo dell’attività didattica ed educativa;

- adottare i testi scolastici.

RAPPORTI TRA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

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DIRIGENTE SCOLASTICO

I compiti del Dirigente sono:

- curare la gestione unitaria della scuola e finalizzarla alla qualità dei processi formativi;

- promuovere l’innovazione metodologica e didattica avvalendosi della collaborazione dei

docenti.

DOCENTI

I compiti dei Docenti sono:

- predisporre la programmazione didattica secondo le linee concordate dal Collegio Docenti;

- svolgere la programmazione durante l’anno scolastico secondo il programma, secondo le

risposte della classe e dei singoli, anche con la collaborazione della famiglia;

- partecipare ad incontri d’aggiornamento.

FUNZIONE AMMINISTRATIVA

I compiti del Responsabile Amministrativo sono:

- organizzare i servizi amministrativi ed attivare strumenti finanziari per la realizzazione

delle attività.

Le risorse economiche sono indicate nel bilancio della scuola, il quale è conforme alle regole della

pubblicità prevista dalla legge per l’ente gestore e comunque è accessibile a chiunque nella

scuola stessa vi abbia interesse.

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Vedi allegato.

SEZIONE ALUNNI ALUNNI

Hc STRANIERI INSEGNANTI

SOSTEGNO

Hc

ALTRE

FIGURE

(educatori)

I 26 1 3 5 1 1

II 22 / 2 5 / /

III 23 1 3 7 1 1

IV 15 / 2 6 / /

V 22 1 4 7 1 1

REGOLAMENTO

ALUNNI, SEZIONI, INSEGNANTI

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All’interno dell’Istituto sono presenti 5 classi (1^, 2^, 3^, 4^, 5^)

in sezione unica.

Nelle diverse classi è presente un’insegnante prevalente che svolge anche la funzione di

referente per le famiglie.

L’ attività didattica per la Scuola Primaria si articola nelle ore affidate alle insegnanti che

organizzano il lavoro in Unità di Apprendimento (UDA) .

Gli insegnanti organizzano il proprio lavoro didattico scegliendo gli argomenti e gli strumenti

che ritengono più adatti per condurre i singoli allievi a raggiungere gli “obiettivi specifici di

apprendimento “ riportati nelle “ Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella

Scuola Primaria”.

Le attività curricolari sono strutturate attingendo alle indicazioni ministeriali dei

PIANI DI STUDIO

Italiano

Lingua straniera

Matematica

Informatica

Scienze

Storia

Geografia

Educazione all’immagine

Educazione al suono

Scienze motorie e sportive

Religione Cattolica

per un totale di 27 ore settimanali obbligatorie, distribuite a discrezione delle insegnanti

(vedi registri di classe).

CARATTERISTICHE DIDATTICHE

COMPOSIZIONE SEZIONE O CLASSI

IL TEMPO SCOLASTICO

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Le programmazioni delle singole discipline sono raccolte in un apposito registro, insieme alla

programmazione settimanale e possono essere consultate da tutti a richiesta. La

programmazione settimanale viene redatta contemporaneamente allo svolgimento delle

attività, durante l’anno scolastico.

Si tenga presente che la programmazione di ogni disciplina può variare durante l’anno per

esigenze didattiche e curricolari.

L’insegnamento della Religione avviene in forma laboratoriale sulla base delle indicazioni

ministeriali ed in raccordo con le attività parrocchiali.

Per fornire un servizio il più possibile adeguato ai bisogni emergenti, l’Istituto considera

fondamentale la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Al fine di definire le attività di

formazione sono state rilevate alcune priorità evidenziate nel RAV per raggiungere gli obiettivi

di processo individuati.

Le attività sono:

- potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e

comprensione, alle competenze logico-argomentative degli alunni e alle competenze di

matematica

- Competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica.

Si attiveranno percorsi di formazione atti a

migliorare:

- competenze digitali per l’innovazione

didattica e metodologica

- competenze logico-argomentative degli

studenti in ambito linguistico e matematico

al fine di migliorare gli esiti delle prove

standardizzate.

Tali percorsi saranno organizzati in modo che i

docenti siano i responsabili della loro crescita

individuale attraverso la sperimentazione di

nuove metodologie didattiche.

AGGIORNAMENTO DELLE INSEGNANTI