ISSN: 2036-9905 Gazzettad’Asti ,!7HC0D6-jjaaag!:R;k;t;M;m ... · In campo Mario Vespa, Giovanni...
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Asti
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Asti 14100 per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
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Gazzetta d’AstiSettimanale d’informazione
fondato nel 1899
Anno 118 - Numero 34 - Venerdì 22 Settembre 2017 - € 1,40 - www.gazzettadasti.it
giornale locale
DCOSE0264
ISSN: 2036-9905
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Occasione di dialogo per una migliore comprensione
Anno di Lutero?No, anno di Cristo
Si allarga la squadra del go-verno citt adino. Il sindaco Maurizio Rasero, in aggiun-ta a quelle degli assessori, ha conferito alcune deleghe a cinque consiglieri comunali
di maggioranza. Alcune sono materie rientranti nell’am-ministrazione citt adina, altre sono progett i specifi ci. Il sin-daco nella conferenza stam-pa che si è svolta mercoledì
sera in Municipio precisa che “sarà sempre fondamentale il lavoro di squadra”.
Alla sesta vittoria. Contestato il mossiere
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Il sindaco Maurizio Rasero allarga la squadra di governo
Cinque deleghe a cinque consiglieri
Non chiamiamolo Anno Luterano! Protesterebbe lo stesso Martin Lutero che griderebbe “Soli Deo gloria” (La gloria va solo a Dio)! Congiungendo con questa affermazione/negazione gli altri slogan a lui att ribu-iti: sola fi des, sola gratia, sola Scriptura.
Il 2017, a 500 anni dall’inizio della cosiddet-ta riforma luterana (quel-la di Calvino seguirà alcu-ni anni dopo), è l’anno del-la memoria di quell’even-to iconizzato dal gesto del frate Martin Lutero che in-chioda con pesanti martel-late al portale della catt e-drale di Witt enberg il car-tello con le sue famose no-vanta tesi teologiche contro la pratica (certamente aber-rante) e anche la teoria (di-scutibile forse ma sostan-zialmente fondata) delle in-dulgenze.
Gesto vigoroso e a suo modo anche coraggioso a cui seguì una lunga incon-cludente controversia con gli inviati romani, allargata a tutt a la teologia della gra-zia e della salvezza e sfociata poi in una contrapposizio-ne che il concilio di Trento, convocato quasi trent’anni dopo, nel 1545, giudicherà insanabile.
E’ vero che la recente di-chiarazione congiunta di Augusta alle soglie del nuo-vo millennio valuta com-ponibili le posizioni lute-rane con quelle catt oliche sulla dinamica della salvez-za da Cristo armonizzando fede e opere, grazia e virtù, Scritt ura e tradizione, pa-rola e sacramento. E’ vero che i papi recenti, Giovanni Paolo II, Benedett o XVI e Francesco, hanno espresso giudizi anche positivi sulla persona di Lutero, quanto meno sulla sua buona fede e la sua sincera religiosità.
Ma la tensione e le diffi -coltà teologiche rimango-no, sopratt utt o sui temi del-la Chiesa e del ministero (si pensi alle donne prete),
ma anche in campo morale come la questione del ma-trimonio tra omosessua-li o quella della eutanasia. Il clima però è decisamen-te cambiato, a partire da papa Giovanni XXIII (“fra-telli separati”) fi no a Fran-cesco (“fratelli e basta”). La diff erenza può essere an-che benefi ca, lo diceva papa Woytjla, perché tiene desta la tensione e quindi la rifl es-sione.
Non si può però cancella-re o fi ngere che non esista, per quanta amicizia ci pos-sa e debba essere. Fa bene se aiuta a camminare nella comprensione e nella prati-ca del messaggio cristiano.Ben venga dunque l’anno di Lutero, purché sia anno di Cristo Gesù. Penso che an-che frate Martino da Wit-tenberg sarebbe d’accordo.
> C.V.
Il Palio di Asti si addiceal borgo San Lazzaro
Continua a pag. 2> Michele Cascioli
A Villa Quaglina è nato il vino Modibò
La vendemmia è fi nita:ottima e non troppo scarsaIn campo Mario Vespa, Giovanni Trombetta, Luigi Giacomini, Piero Ferrero e Federico Cirone
Sarà una vendemmia sto-rica quella del 2017? For-se no a paragone degli ulti-mi due anni o del 2003, ma certamente ott ima. La quan-tità poteva sembrare anche più scarsa a causa delle bri-nate primaverili e della sic-cità estiva, invece si sta rive-lando discreta, almeno per la
Barbera, mentre per il Mo-scato è decisamente in calo, in molte zone anche del 40 per cento, facendo arrivare a stento agli 80 quintali per et-taro previsti dall’accordo.
In ogni caso la vendem-mia, molto anticipata rispet-
Continua a pag. 2
Per Gingillo e San Lazza-ro il Palio dei 50 anni è sta-to un trionfo. Il fantino ha vinto per la quarta volta in piazza Alfi eri: dopo i due successi con la Torrett a, è arrivata questa doppiet-ta con i ramarri. Giuseppe Zedde ha trionfato davanti a un irriducibile San Marti-no, in groppa al suo Boma-rio da Clodio, un mezzosan-gue che non ha nulla da in-vidiare ai purosangue.
I cavalli imposti dal Mini-stero si sono comunque ri-velati adatt i a questo tipo di corsa; mentre non sono sta-te risparmiate critiche, so-pratt utt o da San Silvestro e da San Secondo, al mossiere Giancarlo Matt eucci. Mau-rizio Rasero, al suo primo Palio da sindaco dopo tanti
da rett ore di Tanaro Trince-re Torrazzo, l’ha difeso ma per il prossimo anno pensa già al mai troppo rimpianto Bircolott i. Ma perché non confermare quest’estate Masala che era l’altro nome in ballo e che nel 2016 ave-va assolto bene al compito della mossa? La sfi lata è sta-ta splendida, la giornata di sole l’ha resa ancora più bel-la, mentre il catino ha fatt o segnare il tutt o esaurito.
Il Palio comincia a richia-mare sempre più turisti ed è un bel segnale sullo stato di salute della manifestazione storica astigiana di maggior pregio. Per San Lazzaro si è tratt ato del sesto successo dal 1967 a oggi: nessun al-tro tra rioni, borghi e comu-ni ha saputo far meglio.
• SPECIALE PALIO E SAN LAZZARO ALL’INTERNO • Il fantino Gingillo tra i borghigiani