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ISSN 1649-8305 Periodico degli Italiani e Amici dell’Italia in Irlanda www.italvideonews.com Fondato nel 1983 Anno XXX N. 185 Gennaio 2013

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ISSN 1649-8305 Periodico degli Italiani e Amici dell’Italia in Irlanda

www.italvideonews.com

Fondato nel 1983

Anno XXX N. 185 Gennaio 2013

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ITALIA STAMPA (Fondato nel 1983 e associato a F.U.S.I.E)

www.italvideonews.com

Redazione - Dublino

Dir. Resp. Concetto La Malfa 086-3088540 [email protected]

Collaboratori Sergio Spinelli, Michele Renzullo, Valeria Morando, Luca Cattaneo,

Alfonso Marchese

Indirizzi Utili

AMBASCIATA D’ITALIA 63/65, Northumberland Road,

Dublin 4 - Tel. 6601744

Amb.

S.E. Maurizio Zanini

ISTITUTO ITALIANO

DI CULTURA 11, Fitzwilliam Square,

Dublin 2 - Tel. 6621507

Dir. Dr. Angela Tangianu

[email protected]

COMITES 44, Northumberland House

Dublin 4 - Tel. 6688244

Pres. Cav. Arch. Raffaele

Cavallo

ITALIAN BUSINESS GROUP

63/65 Northumberland Road

Dublin 4

Te. 01-6642316

[email protected]

CLUB ITALIANO c/o 28, Bancroft Park,

Tallaght, Dublin 25

Pres. Rita Macari

Tel. 087-2465665

CLUB DI DUBLINO c/o BPM Ireland

15, Harcourt St.

Dublin 2 Tel. 6736510

Pres. Dr Stefano Vaiani

CONSOLE ONORARIO GALWAY

Dr Fabio Bartolozzi

Tel. 091-785766

Fax 091-720174

[email protected]

3

ATTUALITÀ Periodico degli Italiani e Amici

dell’Italia in Irlanda

www.italvideonews.com

ITALIA STAMPA

COMPIE

30 ANNI L’Editore Concetto La Malfa

narra la storia del periodico

E ra il 1983. Dopo avere

contribuito per anni a “La Voce

degli Italiani”, un quindicinale italiano

edito a Londra, decisi di istituire un

organo di stampa per gli italiani

d’Irlanda, denominato ITALIA

STAMPA, Periodico degli Italiani e

Amici dell’Italia in Irlanda. A quel

tempo c’erano solo circa 3000 italiani

residenti in Irlanda, di cui 1000 della

seconda e terza generazione. La prima

edizione del giornale, in formato

tabloid, fu, ricordo bene, un'avventura.

Non disponevo di mezzi tecnici per

produrla; avevo solo una macchina da

scrivere Olivetti Underwood portatile,

con la quale scrissi i testi, affidandoli

al tipografo per la stampa. Questi,

utilizzando una macchina chiamata

Compositor, avrebbe dovuto battere i

testi per compilare le colonne e

impaginare il giornale. Ma trattandosi

di testi in italiano, lingua per lui

astrusa, il tipografo chiese a me di

batterli, cosa che feci per diverse ore

fino a notte inoltrata. La macchina,

però, non permetteva di (cont. a pag. 5)

NOTIZIE COMITES

Notizie culturali e

sociali

PROFILI Andrea Casagrande

4

6

7

Dall’Irlanda con

amore di Valeria Morando 5

9 SOCIETÀ D’OGGI di Sergio Spinelli

La Rottapharm

Madaus Ireland Intervista al Dr Enzo Lacchini

13

11 INCONTRI Marco Sonzogni

10 Le cellule staminali di Nino Glaviano

NARRATIVA Un

racconto di Michele Renzullo 12

LO SCENARIO

POLITICO IN ITALIA

PRIMA DELLE

ELEZIONI

di Alfonso Marchese

I 30 anni di

ITALIA STAMPA

3

U n intruglio. Che rende ancora più

ardua la governabilità dell’Italia.

Il sistema bipolare, in sostituzione di

quello proporzionale, non funziona. E

dire che la divisione in due

schieramenti avrebbe dovuto portare

ad una maggiore chiarezza delle linee

politiche. Evitando alleanze spurie che

spesso e volentieri, nel recente

passato, erano tenute sotto scacco da

piccoli partiti che facevano parte di

u na coa l i z io ne. La Se co nda

Repubblica sta mostrando la corda. E

non sarà agevole il governo per il

partito che uscirà vincitore dalle urne.

La discesa in campo del premier

dimissionario Mario Monti, con la

benedizione Urbi et Orbi del Vaticano

(“ha ridato dignità alla politica”),

paradossalmente concorre a rendere

ancora più confuso il panorama dei

vari raggruppamenti che si preparano

per le elezioni politiche del prossimo

febbraio.

Il Pd (Partito Democratico) e il Pdl

(Popolo della Libertà), che sino ad ieri

sostenevano il governo Monti,

guardano con sospetto l’ingresso di

quest’ultimo nell’arena politica. Lo

stesso presidente Napolitano, che

l’aveva chiamato a r eggere

temporaneamente le sorti del paese,

aveva ma ni festa to il proprio

disappunto sulla volontà di Monti. Che

ancora non aveva dichiarato quali

fossero le sue intenzioni. Per

dissuaderlo dal proposito, Napolitano

si era espresso sulla incandidabilità del

premier essendo già senatore a vita.

Insomma, il pr esidente della

Repubblica parlava a nuora perché

suocera capisse. Invece i richiami

provenienti dal Quirinale sono rimasti

lettera morta. Monti non li ha raccolti,

Tant’è che nell’ultimo incontro con il

premier Napoletano si è mostrato un

po’ freddo. Il che non è sfuggito agli

osservatori, che l’hanno interpretato

come segno di dissenso.

Così c’è una “Agenda Monti” che si

presenterà solo al Senato e non pure

alla Camera dei Deputati, come

avrebbe voluto il ministro Passera (ex

ad della più grossa banca Intesa-San

Pa olo) che si è sfila to dal

raggruppamento. L’idea è di entrare in

parlamento con il consenso popolare e

polarizzare intorno alla Agenda Monti

i partiti che ne condividessero il

programma. Che poi sarebbe quello

avviato e che non è stato portato a

termine per il cedimento del puntello

del Pdl.

Il ritorno di Berlusconi nell’agone

politico, giustificato con la débacle

degli indici di gradimento per il Pdl,

ha avuto l’effetto di un terremoto. Il

segretario Alfano, che stava mettendo

mano alle primarie e cioè alla scelta

dei candidati da inserire nella lista, ha

dovuto rimangiarsi tutto. Mettendolo

in imbarazzo per il vincolo che aveva

posto sulla candidabilità: chi avesse

qualche pendenza con la giustizia

avrebbe dovuto compiere un passo

indietro. E Berlusconi, in materia di

giustizia, non ha certo la veste bianca

del neofita. Dell’uomo immacolato. Si

è comunque salvato in corner

sostenendo che dopotutto il Cavaliere

è il fondatore (meglio dire il padrone)

del partito e quindi sarebbe stato

inutile fare le primarie. Il che ha

innescato una reazione a catena.

Alcuni esponenti di rilievo come l’ex

ministro degli Esteri Frattini si sono

defilati. Ritenendo inopportuno il

rientro di Berlusconi. Che invece si

sente investito del compito di

salvatore della patria.

Il comico Roberto Benigni, premio

Oscar per La Vita è Bella, in una sua

performance in TV ha detto che è la

sesta volta che il Cavaliere scende in

campo. Aggiungendo che alla settima

si riposerà. Proprio come nella Genesi.

In questo periodo pre-elettorale

Berlusconi impazza da un canale

televisivo all’altro. I canali delle sue

tre televisioni lo ospitano tutti i giorni.

In un fuori onda, durante lo stacco

pubblicitario, si è sentito dire

Berlusconi alla sua intervistatrice:

“adesso mi chiedi…” - Come dire:

nelle sue proprietà è lui che detta le

regole del gioco. Su Rai Uno, in una

t r a s m i s s i o n e d o m e n i c a l e

d’intrattenimento, ha minacciato di

andare via se non gli fosse stato

lasciato la spazio di parlare. Senza

interruzione. Insomma, le domande

non erano ammesse. Per lui, s’intende.

La foga di apparire è tanta. Tant’è che

la Commissione di Vigilanza della Rai

ha dovuto richiamare i suoi dirigenti

all’osservanza della regola sulla “par

condicio”: stessi tempi per tutti. Circa

il recupero del vecchio alleato che è la

Lega, l’intesa è franata prima di

cominciare una trattativa. Il partito

della Padania non intende allearsi con

la formazione che s’identifica con

Berlusconi.

Da parte del Pd, che secondo i

sondaggi è vincitore in pectore delle

elezioni, c’è qualche disagio. Il

segretario Pierluigi Bersani ha vinto le

primarie per la presidenza del

consiglio nel prossimo governo. Il suo

avversario Matteo Renzi, sindaco di

Firenze, ha subito ha subito un’amara

sconfitta. Amara perché l’apparato del

partito,a sostegno di Bersani, ha messo

parecchi bastoni tra le ruote del

meccanismo elettivo. Come ad

esempio il fatto che non potesse votare

al secondo turno, per il ballottaggio,

chi non aveva votato (cont. a pag 4) 13 SPORT

Lo scenario politico

italiano prima delle

prossime Elezioni Servizio di Alfonso Marchese

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ELEZIONI DEL PARLAMENTO

ITALIANO 2013

VOTO ALL’ESTERO PER

CORRISPONDENZA

C on Decreto del Presidente della Repubblica n. 226 del 22 dicembre 2012 sono state indette per il 24 e 25 febbraio 2013 le votazioni per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato

della Repubblica. Italia le votazioni si svolgono presso i seggi nei giorni di domenica 24 febbraio (dalle ore 8,00 alle ore 22,00) e di lunedì 25 febbraio (dalle ore 7,00 alle ore 15,00).

All’estero, i cittadini italiani ivi stabilmente residenti, iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione estero, possono partecipare alle elezioni votando per corrispondenza. Essi votano per le liste di candidati presentate nella rispettiva ripartizione della Circoscrizione Estero. A ciascun elettore residente all’estero, che non abbia optato per il voto in Italia entro il 3 gennaio, il Consolato competente invia per posta, entro il 6 febbraio, un plico contenente: un foglio informativo che spiega come votare, il certificato elettorale, la scheda elettorale (due per

chi, avendo compiuto 25 anni, può votare anche per il Senato), una busta completamente bianca in cui inserire le schede votate, una busta già affrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare stesso, le liste dei candidati della propria ripartizione. L’elettore, utilizzando la busta già affrancata e seguendo attentamente le istruzioni contenute nel foglio informativo, dovrà spedire SENZA RITARDO le schede elettorali votate, in modo che arrivino al proprio Consolato entro - e non oltre - le ore 16 (ora locale) del 21 febbraio.

Il voto è personale e segreto. E’ fatto divieto di votare più volte e inoltrare schede per conto di altre persone. Chiunque violi le disposizioni in materia elettorale, sarà punito a norma di legge. L’elettore che alla data del 10 febbraio non avesse ancora ricevuto il plico elettorale, potrà rivolgersi al proprio Consolato per verificare la propria posizione elettorale e chiedere eventualmente un duplicato.

GLI UFFICI CONSOLARI SONO A DISPOSIZIONE DEI

CITTADINI PER QUALSIASI ULTERIORE INFORMAZIONE

INFORMAZIONI DETTAGLIATE SONO

INOLTRE DISPONIBILI SUL SITO www.esteri.it

ELEZIONI COMITES E CGIE

I l 25 maggio 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge

che dispone nuove modalità di voto per rinnovare i Comites e,

conseguentemente, il CGIE. Le elezioni del 2012 vengono temporaneamente

rinviate, ma dovranno in ogni caso aver luogo nel 2014. Viene per la prima volta

prevista la votazione mediante tecnologia informatica, nel rispetto dei principi di

personalità e segretezza del voto. Rimangono pertanto in carica gli attuali

componenti dei Comites Irlanda e precisamente: Arch. Raffaele Cavallo (Pres.),

Dott. Paolo Zanni (Vice Pres.), Dott.ssa Silvia Bertoni (Segr.), Dott.ssa Irma

Volpe (Tesor.), Cav. Gino Di Mascio (Esec.). Membri : Dott.ssa Giuliana Zeuli,

Prof.ssa Anna Maria Carloni, Cav. Armando Terrinoni, Sig. Vincenzo Coppola.

ITALIAN GOLF DAY

È sempre nei piani di questo Comites l’organizzazione del tradizionale Italian

Golf Day. Quest’anno tale evento farà parte di una settimana di eventi che

si intende organizzare in concomitanza con i sei mesi della Presidenza irlandese

dell’Unione Europea.

A tempo debito se ne forniranno i dettagli.

UFFICIO CONSOLARE ONORARIO A

GALWAY

È ancora in programma l’organizzazione, da parte di questo Comites, di una

visita a Galway, per un incontro con il Dr Fabio Bartolozzi che l’anno scorso

ѐ stato nominato Console Onorario italiano in quella città. L’incontro darà modo

di discutere sulla presenza italiana dell’area di competenza di detto ufficio

consolare e la possibilità di organizzare eventi in collaborazione con questo

Comites.

COMUNICAZIONE VIA E-MAIL CON

L’UFFICIO CONSOLARE ITALIANO

N ello spirito di innovazione e semplificazione delle procedure del Ministero

degli Affari Esteri e per offrire ai cittadini all'estero servizi sempre più

efficaci e tempestivi, vogliamo segnalare a tutti i connazionali provvisti di posta

elettronica gli importanti vantaggi della comunicazione del proprio indirizzo e-

mail all'Ufficio Consolare di riferimento.

In tal modo, potranno ricevere per posta elettronica, all'indirizzo comunicato,

informazioni di carattere generale relative ai servizi consolari ed alle innovazioni

introdotte. Ad esempio possiamo già confermare che saranno previste nuove

modalità informatiche di voto, sempre nel rispetto dei principi di personalità e

segretezza dello stesso, per le prossime elezioni dei Comites, ivi incluso il

Comites Irlanda, da svolgersi entro l’anno 2014.

I connazionali residenti nella Repubblica di Irlanda sono pertanto invitati ad

inviare una e-mail all’indirizzo [email protected] specificando il

proprio nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo, comune di iscrizione

AIRE. Gli indirizzi di posta elettronica comunicati dai cittadini saranno utilizzati

dagli Uffici diplomatico-consolari nel rispetto della normativa sul trattamento

dei dati personali e per fini esclusivamente d'ufficio.

Al fine di potenziare l’informazione ai connazionali

residenti in Irlanda, il Comites Irlanda, al pari

dell’Ambasciata italiana, ha ora una pagina contenente

annunci e notizie utili, consultabile aprendo il sito web

di ITALIA STAMPA www.italvideonews.com.

IL COMITES IRLANDA AUGURA A TUTTI I CONNAZIONALI RESIDENTI IN IRLANDA, AL PERSONALE DEGLI UFFICI ITALIANI E AI LETTORI DI

ITALIA STAMPA UN FELICE 2013!

COMPOSIZIONE DEL COMITES: Cav. Arch. Raffaele Cavallo (Pres.), Dott. Paolo Zanni (Vice Pres.), Dott.ssa Silvia Bertoni (Segr.), Dott.ssa Irma Volpe

(Tesor.), Cav. Gino Di Mascio (Esec.). Membri : Dott.ssa Giuliana Zeuli, Prof.ssa Anna Maria Carloni, Cav. Armando Terrinoni, Sig. Vincenzo Coppola

COMITES IRLANDACOMITES IRLANDA

Comitato degli Italiani all’Estero

Regolato dalla Legge del 30 ottobre 2003 N. 286

SEDE UFFICIALESEDE UFFICIALE 44,Northumberland House,

Northumberland Road, Dublin 4

Tel. 01-6688244; Fax 01-6686769; e-mail: [email protected]

(da pag. 3)

nel primo. A meno che non presentasse certificato medico. Non solo. A stabilire

se la giustificazione era valida o meno c’erano dei comitati nei capoluoghi di

provincia. Pertanto, l’elettore di un paesino distante 100 chilometri dalla città

capoluogo avrebbe dovuto percorrere questa distanza per andare a votare. Renzi

ha perso ed è tornato a fare il sindaco. Come aveva promesso di fare in caso di

scacco. Risultato: la conferma di quell’apparato, che ha superato due, tre

legislature e che Renzi voleva rottamare. E cioè espellerlo. Costringerlo a farsi

da parte, aprendo la strada alle nuove generazioni. Ma c’è di più.

Bersani, nella competizione con Renzi, s’è alleato con il Sel di Vendola

(estrema sinistra) che ha sempre guardato con sprezzo Monti. Ci si chiede: con

chi si alleerà Bersani per governare? Alla sua destra c’è l’Udc di Casini, ma c’è

il veto di Vendola. Monti? Bersani proprio nei giorni scorsi gli ha chiesto cosa

intende fare.

Le piccole formazioni sono ricominciate a fiorire. La frammentazione dei partiti

che si voleva fare uscire dalla porta, a quanto sembra sta rientrando dalla

finestra. In una situazione di questo genere, quale assicurazione possono avere

per il futuro i potenziali investitori? E inoltre: le tasse, che sono le più alte di

tutta Europa, invoglieranno i detentori di capitali a venire in Italia? A fare un

viaggio è sicuro. A investire il loro denaro è poco probabile.

Che Dio ce la mandi buona!

(Alfonso Marchese ѐ stato per oltre 30 anni Capo Servizio del Messaggero )

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Dall’Irlanda… con

amore! di Valeria Morando

M i chiamo Valeria e lavoro alla Guinness Sto-

rehouse di Dublino. Sono una Guinness Am-

bassador come si dice qui da noi, una di quei

ragazzi in maglietta a righe nero ed arancio se

ci siete stati. Interagiamo con il cliente, in questo caso il

turista, rispondiamo alle domande, spieghiamo i procedi-

menti per la produzione della birra, la sua storia, il marchio.

Cerchiamo di rendere la visita alla Storehouse più accessibi-le a tutti, speciale, interessante, unica. Personalmente sono

stata scelta perché posso fare tutto

questo in quattro lingue: inglese,

italiano, francese e spagnolo. Ecco

perché son qui a Dublino.

Dublino infatti, nonostante la crisi,

offre ancora qualche possibilità.

Basti pensare che questo lavoro mi

permette di pagare l’affitto, vivere

qui da sola senza dover ricorrere al

conto dei miei genitori, metter da parte qualcosa per i miei progetti

personali e, cosa più importante,

guardare al futuro perché, ebbene

sì, ho un contratto a tempo indeter-

minato. Storie dell’altro mondo in

Italia.

Come tanti altri italiani sono arrivata a Dublino con la crisi,

ma mi sono abituata presto, appena finita la maturità, a

“scappare dall’Italia”. Una fuga quasi obbligata se si vuole

veder realizzato qualche progetto un po’ più concretamente.

Una fuga che fa soffrire, perché casa manca sempre, ma che

rende il futuro un po’ più concreto.

Laureata in Studi Europei e Comunicazione Internazionale

ho fatto dell’Europa il mio ufficio, lavorando e studiando

soprattutto in Irlanda, Spagna e Francia.

Scelte difficili ma quasi obbligate visto che l’Italia è al pri-mo posto in Europa in quanto a disoccupazione giovanile.

Fosse solo questo il problema! In Italia non solo non si trova

lavoro, ma anche quando lo si trova gli stipendi son talmen-

te miseri e i contratti talmente brevi da non permettere alla

gente di fare progetti né, tanto meno, di arrivare a fine mese.

Dopo aver finito la specialistica e i master (plurale perché

sono due) a Strasburgo avevo deciso di ritornare in Italia.

Mancava casa, la famiglia, il caldo, l’estate al mare e tutto il

resto. Sono rimasta a Genova tre mesi con l’idea di fare

qualsiasi lavoro perché cosciente del problema economico e

della disoccupazione. Solo che in tre mesi le cose si son

dimostrate peggio di quello che dall’estero si percepiva. Vivendo e

lavorando in Francia, le notizie che

arrivavano erano drammatiche, ma

non tanto quanto la reale vita reale

italiana. In quei tre mesi, novembre –

dicembre 2011 e gennaio 2012, ho

visto un’Italia non solo in ginocchio

e senza lavoro, ma anche triste, ab-

battuta, demoralizzata e privata della

sua dignità. Una situazione e un cli-

ma insostenibili, soprattutto se alla ricerca di un lavoro. Non avendo

vincoli di nessun tipo a febbraio ho

fatto la valigia e a marzo ho iniziato il mio attuale lavoro.

Ora, non sto dicendo che l’Irlanda è il paese dei balocchi e

che qui tutto sia possibile, ma credo che, in confronto

all’Italia, se si ha un po’ d’inventiva e spirito d’adattamento

e se si sanno giocare bene le proprie carte è un paese che un

futuro ce lo sa ancora offrire!

Lasciare l’Italia per poche possibilità di lavoro non ѐ mai l’ideale. Ma negli

ultimi decenni molti giovani laureati hanno dovuto farlo e l’Irlanda ѐ stata

una delle destinazioni preferite. Per molti la scelta ѐ stata felice, perché in

Irlanda sono riusciti a trovare adeguato lavoro e, anche se distanti dal

proprio Paese, serenità. La genovese Valeria Morando ne ѐ un esempio.

Valeria Morando

(da pag. 3) riprodurre accenti, così,

una volta prodotte le lastre

per la stampa, abbiamo

dovuto, con uno spillo,

inserire dei graffietti sulle

vocali delle parole italiane

accentate. Una vera

maratona!

S u c c e s s i v a m e n e n t e ,

l ' o p e r a z i o n e d e l l a

compilazione delle colonne di

testo divenne più facile, dopo

avere investito in una macchina

da scrivere golf ball e, subito dopo, in

macchine da scrivere più sofisticate, non potendo permettermi il lusso di

acquistare un computer. Il primo computer che potei permettermi di acquistare

nel 1989 era un piccolo Macintosh Plus. Malgrado ciò, per anni ebbi il problema

di riprodurre le cosiddette “dropped caps” cioè le lettere maiuscole in grassetto

all’inizio delle colonne di testo. Così dovevo scrivere a macchina le lettere che

mi servivano, portale in copisteria per farle ingrandire per poi ritagliarle ed

incollarle sulle caselle di spazio artificialmente create all’inizio delle colonne.

Inoltre, per un buon numero di anni, il sistema di stampa più economico,

richiedeva che io preparassi le pagine del giornale incollando a mano, su fogli di

carta, tutte le colonne di testo e foto, per poi portarli in tipografia per il

procedimento di stampa.

Nel corso dei 30 anni, Italia Stampa ѐ stato pubblicato in diversi formati. Negli

ultimi tempi, grazie alla migliorata tecnologia di stampa digitale, il periodico è

prodotto quale rivista bimestrale di 16 pagine con copertina a colori. Nel corso

degli anni Italia Stampa, il primo e unico periodico (carta stampata) per la

Comunità italiana d’Irlanda, ha ricevuto modesti contributi dalla Stato

italiano. Ma negli ultimi due anni ѐ stato escluso da detti contributi.,

mettendo in serio pericolo la continuità del periodico.

Dal punto di vista grafico e dei contenuti, la presentazione del periodico ha

fatto grandi passi avanti

dal 1983, a nno di

fondazione, anche se, a

causa di scarsi mezzi

finanziari, può uscire solo 5

volte l’anno.

Malgrado ciò, Italia Stampa

continua ad assolvere con

c o m p e t e n z a e

professionalità le funzioni

per le quali ѐ nato,

a f f e r m a n d o s i q u a l e

importante organo di stampa

italiano per i nostri connazionali, abbinato anche al sito web

www.italvideonews.com, che si distingue oggi quale uno dei siti web italiani più

letti in Irlanda, in Italia e in altri paesi del mondo.

C. La Malfa

IRL

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AL

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Le prime edizioni di

ITALIA STAMPA

ITALIA STAMPA oggi

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BOOK LAUNCH

I l 29 novembre 2012, alla European Union House di Dublin, il giornalista e autore Concetto

La Malfa, fondatore di Italia Stampa, periodico degli Italiani in Irlanda e direttore del sito

web www.italvideonews.com, ha presentato il suo settimo libro intitolato “DECEMBER 21ST 2012 AMNESIA”, una novella fiction con elementi

paranormali, fantascientifici e distorsione del tempo.

Il titolo del libro riproduce la data della famosa

profezia dei Maya sulla fine del mondo, anche se

tale profezia ѐ riproposta quale avvertimento

all’umanità sui fenomeni di dissesto climatico da

essa causati e che con crescente frequenza hanno un

impatto sul pianeta Terra Al lancio, presentato dal

giornalista Dr Enzo Farinella, erano presenti più di trenta ospiti, ai quali ѐ stato

offerto un buffet grazie al generoso apporto di Little Italy Ltd, Unicorn

Restaurant e Ciao Bella Roma Restaurant.

The book is available at INTERNATIONAL BOOKS Bookshop, Sth Frederick Street, Dublin 2.

I l 5 dicembre 2012, alla Dublin City Gallery The Hugh Lane, l'Ambasciata italiana in Dublino ha organizzato un concerto del noto Ensemble OFFICINA MUSICALE proveniente da L'Aquila.

Il concerto, che ha registrato un pienone di opsiti irlandesi e italiani, ha voluto

ricordare il tragico terremoto che colpì L'Aquila nel 2009. PresentI al concerto erano il Ministro per la Cultura irlandese Jimmy Deenihan e diversi rappresentanti del corpo diplomatico in Irlanda.

L’autore intrattiene gli ospiti al lancio

PER RICORDARE LE VITTIME DEL TRAGICO

TERREMOTO DE L’AQUILA NEL 2009

Foto a destra: l’Ensemble “Officina Musicale” in

concerto sotto la direzione del Maestro Orazio Tuccella

FASHION EXHIBITION

di Marisa Vecchiarelli

E ducata alle Belle Arti di Roma, Marisa Vecchiarelli, stilista d’eccezione, ha al suo credito geniali creazioni di modelli e costumi capaci di suscitare l’interesse di grossi nomi come Versace, Curriel, Krizia, Kodak, Sony,

Bassetti ed altri. Marisa ha allestito un dossier di più di 500 costumi e collabora frequentemente con stilisti e fotografi nella realizzazione di annunci pubblicitari per importanti marchi, fra i quali Voutre Maison, Vogue L'Italia, Romeo Gigli, Peugeot, Valentino, Volvo, Zucchi, ecc..., e, come costumier, ha lavorato con registi cinematografici e

televisivi. Dal 2007 ha creato modelli ispirati alle grandi stelle del cinema. Dal 14 al 21 dicembre l' Istituto Italiano di Cultura a Dublino ha ospitato una sua mostra di questi modelli.

È da nove anni che esiste in Irlanda il CLUB DI DUBLINO. Si tratta di un club di élite fondato circa nove anni fa, dietro incoraggiamento dell’allora ambasciatore italiano, i cui membri sono in maggioranza

banchieri, uomini d’affari e accademici. Secondo lo statuto di fondazione, il Club di Dublino, che non è in contrapposizione al Club Italiano Irlanda istituito negli anni ’70 ed impegnato in eventi sociali di vario tipo, ha

come finalità principale quella di organizzare cene i cui introiti vengono devoluti a beneficenza. L’ultimo evento sociale del Club nel 2012 è stata una cena allestita nella Banqueting Hall di Trinity College Dublin a cui hanno partecipato 109 commensali, con un introito netto di €25.250 devoluto alla Dublin Christian Mission – The Lighthouse Project. (In foto il Dr Stefano Vaiani, attuale Presidente del Club di Dublino)

Club Italiano Irlanda Annual Gala Ball

T he 2013 Annual Gala Ball, organized by Club Italiano Irlanda, will be taking place at 7:30pm on the 25th February 2013 in the Royal Marine Hotel, Dun Laoghaire. There will be a champagne reception

sponsored by “Bellagio Restaurant” and live music by "Strano Duo". The main sponsors for the evening are Kepak and Rocks Jewellers. There are lots of fabulous prizes to be won on the night. This year part of the proceeds will go to “Snowflakes Autism Support” as the chosen charity. Tickets cost €115 and are available until the 15th February. For tickets please contact Rita Macari (086 8168333), Giovanni Borza (087 1470187) or Cav. Teresa Di Nardi (087 2465665).

Left: Rita Macari, President of Club Italiano Irlanda since May 2012, addressing the guests at the Annual Dinner Dance last

year at the Mansion House Dublin

SEMPRE ATTIVO IL CLUB DI DUBLINO

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I n questi giorni ho avuto il piacere di intervistare Andrea

Casagrande, giovane compositore italiano (o più

precisamente “Score Composer” di musica classica per

film), giunto in Irlanda a cavallo tra il 2008 e il 2009. Andrea è

un ragazzo lombardo solare ed amichevole (se ha mangiato, lui

dice), una di quelle persone che quando inizia a piovere – e qui

succede spesso – non apre l’ombrello preoccupato ma alza lo

sguardo al cielo e sorride. È inoltre Full Member della Irish Film

& Television Academy (I.F.T.A.) alla quale apporta

annualmente il suo contributo votando le migliori colonne sonore

dei film qualche mese prima che vengano

distribuiti nel mercato.

Insieme a Giovanna Senatore (più che

talentuosa e pluripremiata sceneggiatrice

e regista) è titolare, Score Composer e

Produttore di Media Aetas, un marchio

di produzione cinematografica irlandese.

Tra i prodotti del brand si può

annoverare “Thy Pipe”, un Fantasy

entrato in selezione ufficiale del Festival

di Cannes 2011, vincitore della Silver

Medal for Excellence in Musical Park

City Film Music Festival 2011, il più

importante Festival per compositori di

colonne sonore. Nell’anno seguente è

stato prodotto “Vellum” in stretta

c o l l a b o r a z i o n e c o n i l

marchio Giorman di Milano, un

Fantasy/Mystery finalista ufficiale dello

stesso Park City Film Music Festival

(edizione 2012) con oltre 9 proiezioni

durante il festival.

Recentemente è stato invece prodotto

“Un Mate” (al sito www.un-mate.com

sono visibili gratuitamente tutti gli episodi: merita una visita!), la

prima Web/TV Series Gothic/Comedy al mondo, un’idea geniale

di Giovanna Senatore da lei stessa scritta e diretta poi insieme a

Norman Russo.

La colonna sonora? Ovviamente è opera di Andrea!

La serie ha vinto il Telly Award 2012negli Stati Uniti, il premio-

qualità americano dedicato alle Web/TV Series. Una carriera

dunque già importante per Media Aetas, alla quale auguriamo

ancora più grandi soddisfazioni per il futuro!

Nell’intervista di Andrea opinioni, consigli ed esperienze sulla

vita e il lavoro di un italiano in Irlanda, eccola a voi!

Ciao Andrea, ci puoi dire in che modo pensi che la realtà

irlandese sia diversa da quella italiana? Si tratta di una realtà totalmente diversa. Un sistema burocratico

molto più snello e non solo. Qui è più facile incontrare gente

autentica e professionale, di cui tu ti possa fidare. Si potrebbe

dire che in Irlanda c’è molta più lealtà.

Quali sono le differenze nel mondo del lavoro, in riferimento

al campo musicale? Esistono enormi differenze. In primo luogo il sistema di gestione

della musica in Irlanda è più rapido e funzionale. Per fare un

esempio, io sono membro dell’IMRO, Irish Music Rights

Organisation, in pratica la SIAE

irlandese che peraltro è affiliata

ufficialmente anche (ma non solo) alla

ASCAP (American Society of

Composers, Authors and Publishers) che

gestisce i miei diritti d’autore per i

lavori destinati alle Produzioni

statunitensi.La differenza tra i due

sistemi è che per depositare musica in

Italia devi pagare la SIAE, anche

profu matamente ,

mentre in Irlanda

non bisogna pagare

né per il deposito né

per il fatto di essere

membro dell’IMRO.

Ovviamente per

diventare membro,

ai tempi, ho fatto la

richiesta, sottoposto

i lavori e dimostrato

i crediti e le

credenziali prima di poter essere ammesso.

Inoltre qui in Irlanda è possibile depositare

musica direttamente online (bastano 10

secondi!), in Italia purtroppo non è ancora

così… e conoscendo la SIAE…

La gestione dei diritti d’autore qui è affidata

direttamente alla stessa IMRO che riscuote

per conto del Compositore i diritti e gestisce

tutta la parte burocratica (quindi si mette in

contatto con l’utilizzatore). Il sistema, ripeto,

è molto snello e rapido. Non ti fanno perdere

tempo, qualità tipica degli Irlandesi. Ed

anche la qualità dei prodotti la si può vedere nei film e nelle serie

TV che producono su territorio Irish (The Tudors, Game of

Thrones, ecc.). Qui è infatti necessaria una specializzazione (e

non parlo necessariamente di un titolo di studio specifico, ma di

una specializzazione nel mestiere in cui si opera), una

preparazione specifica per ogni mansione. Ognuno sa quello che

deve fare e sa che deve farlo al meglio e nel modo più

professionale possibile. Spesso in Italia non è così e assistiamo

ad estemporanee decisioni di attori che si improvvisano registi,

produttori o agenti per lo spettacolo, oppure ad investimenti di

fondi statali per progetti che non oltrepassano il confine e che

non potranno mai oltrepassarlo.

Luoghi d’Irlanda: qual è il tuo preferito e perché? Prima di tutto fare una distinzione tra luoghi “da vivere” e luoghi

“da vedere”.

Per vivere senza dubbio scelgo Cork, anche se professionalmente

mi erano state consigliate Galway, capitale irlandese del cinema e

Dublino, sede delle principali emittenti televisive e

conseguentemente terra degli spot e delle pubblicità. Per quanto

riguarda i luoghi da vedere, imperdibile l’immagine delle Cliffs

of Moher, ma sono legato anche al Blarney Castle, sempre nella

contea di Cork. Ho un legame molto forte con quel luogo, con

PR

OF

ILI

Luca Cattaneo, è

amministratore e blogger

di ItalianiDublino.com, il

giovane blog degli

italiani che vivono a

Dublino e nel resto

d’Irlanda. Ogni giorno

sono pubblicati articoli,

interviste, eventi e

consigli dedicati a chi

studia, lavora e vive

sull’Isola di Smeraldo.

La community è anche su

Facebook, alla pagina

“Italiani Dublino”. Da

questa edizione, grazie

alla collaborazione tra le

nostre realtà, potrete

trovare le migliori

interviste e i migliori

articoli di

ItalianiDublino.com

anche su Italia Stampa!

Intervista ad

Andrea Casagrande, compositore

italiano in Irlanda di Luca Cattaneo

Andrea Casagrande

Page 8: ISSN 1649-8305 Periodico degli Italiani e Amici dell ......consiglio nel prossimo governo. Il suo avversario Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha subito ha subito un’amara sconfitta.

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PR

OF

ILI

quel particolare castello. Lo visitai nel 2009 perché dovetti

incontrare il responsabile Marketing del Castello e lui mi portò

sulla torre in cui si trovava un signore. Mi fecero sdraiare a

supino facendomi quasi penzolare per la torre (tenendomi per il

bacino) e lo scopo doveva essere di baciare la famosa Blarney

Stone (la roccia di Blarney). Se non lo conoscete, si tratta di un

rituale comune: si dice che baciando la pietra si possa ricevere il

dono dell’eloquenza. Nello stesso momento scattarono le foto di

rito che vengono vendute ai turisti. Io credo di essere l’unico

nella storia del Blarney Castle che non ha baciato la roccia, ma

l’ha siki “nasata” perché nel trambusto e nella situazione

complicata alla fine ho pestato il naso sulla roccia e sono

convinto che i fantasmi del castello stiano ancora ridendo della

figuraccia che ho fatto. Comunque si è creato un legame da quel

momento, è una cosa magica, te la porti per sempre dietro, ti

accompagna. Poi ovviamente sempre in zona ci sono molti

luoghi antichissimi con i cerchi druidici e tutto ciò che riguarda

la cultura celtica irlandese.

Cosa pensi del costo della vita in Irlanda? Dipende molto dal luogo in cui si vive. Cork è una città piuttosto

economica dove puoi comunque trovare tutto ciò che ti serve ad

un giusto prezzo. Dublino costa di più, certo, ma è un

compromesso che può essere accettato da chi è alla ricerca di

buone opportunità lavorative nella capitale e che sceglie la città.

Cork è un villaggio per come la concepisco personalmente e mi

sento a casa.

Cosa cambieresti dell’Irlanda? E dell’Italia? Dell’Irlanda non saprei. Penso che questa domanda dovrebbe

essere rivolta agli irlandesi dal momento che vivono qui da

sempre e che sono loro ad avere il diritto e il dovere di decidere

cosa vada bene e cosa debba esser cambiato. Io spero di poter

contribuire a migliorare ciò che per me è già stupendo.

Generalmente quando qualcosa non funziona qui c’è sempre

qualcuno che prima o poi si attiva per sistemare le cose.

Sappiamo bene che in Italia non è così. Del mio Paese natale

cambierei… tutto! Penso che il problema più grave sia

l’eccessiva centralizzazione, esasperata in passato, come una

botte piena di buchi che nessuno ha voglia di tappare perché dai

buchi se ne ruba il vino. Probabilmente un sistema federale

come quello irlandese o statunitense farebbe funzionare meglio

le cose, ma credo che di fondo sia la popolazione a doverlo

pretendere e lo Stato a dover obbedire al popolo, non il

contrario. La perfezione forse non può esistere, ma il buon senso

e la logica sono convinto che risolverebbero l’80% dei problemi.

Pensi che potresti tornare a vivere in Italia in futuro? Níl hea. (in Irish Gaelic significa: No). Adoro questo Paese e

sinceramente preferisco essere un italiano all’estero, molto

legato al luogo in cui vive e alle persone che lo popolano. Ho

portato con me solo ciò che di positivo mi ha dato l’Italia,

soprattutto il fatto di essere “un artigiano” (gli Italiani sono degli

artigiani straordinari, lo hanno nel sangue). Essere italiano in

Italia può essere difficile, dal momento che anche le migliori

qualità sono offuscate da un sistema vecchio e bloccato.

Che consiglio daresti a chi è ancora in Italia ma vorrebbe un

giorno partire?

Consiglierei di imparare bene l’Inglese prima di espatriare. Io in

due anni di studio autonomo con il forte e fondamentale

supporto di Giovanna, ho imparato tantissimo e ora non ho

problemi a capire e farmi capire. Giovanna che conosce la lingua

alla perfezione ha capito subito la situazione e mi faceva leggere

ad alta voce il libro di Robin Hood (in Inglese ovviamente) per

allenarmi sulla pronuncia e per correggere gli errori che

purtroppo avevo imparato a scuola in Italia. Inoltre una mano mi

è stata data dal mio “orecchio musicale” che mi aiuta a ricordare

e memorizzare il suono delle parole e delle frasi.

Ad ogni modo serve tanto impegno, bisogna ripassare spesso

vocaboli, frasi e costruirsi un vocabolario di parole ed

espressioni. Il mio ha ormai raggiunto le 40 pagine ma lievita di

continuo.

Per imparare la grammatica di base basta una settimana di studio

intensivo e ben programmato con i libri che qui usano nelle

scuole primarie, una regola per pagina e non di più, ben descritta

con esempi pratici che ti facciano capire nell’immediato quando

vada utilizzata ogni regola, in quale contesto e come. Parlare il

più possibile con le persone del luogo testando le nuove parole o

le frasi appena studiate, così come per magia rimangono nella

memoria. Io spesso parlo anche da solo Inglese (soprattutto

mentre guido) e ormai c’è la scusa del vivavoce in auto per non

sembrare pazzi. E come ultimo consiglio di guardare i film in

Inglese, all’inizio con i sottotitoli in Inglese (mi raccomando non

in Italiano altrimenti è inutile!). Fermarsi sulle frasi, segnarsele

su un foglio e ripeterle imitando la pronuncia degli attori. Infine

vorrei anche promuovere l’Irlanda come luogo turistico.

Talvolta serve staccare, vedere dall’alto le situazioni, intendo in

modo panoramico. Sono convinto che anche solo passare una

settimana in giro per l’Isola di Smeraldo vi farà vedere le cose in

maniera molto diversa. E sono sicuro che al vostro rientro vi

sarete accorti che siete più carichi, che potete “ripartire”

insomma. Questa è una delle tante “magie” che l’Irlanda offre.

Immergersi nel loro essere “laboriosi”.

Andrea e il Telly Award 2012 vinto dalla serie UnMate - Shortcut

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G entili lettrici e lettori di Italia Stampa, bentornati su

questa rubrica. In questo numero ci occuperemo di

un argomento molto attuale, di social network e di

quanto questi influenzano la nostra vita.

Nel mondo sono più di 800 milioni le persone che possiedono un “profilo” sui più popolari social network,

come MySpace, Facebook, Twitter. I social network sono

una delle invenzioni più influenti dell’ultimo decennio. Da

quando nel 2003 Mark Zuckenberg ha messo online la

prima bozza di quello che sarebbe diventato un fenomeno

planetario, la vita quotidiana delle persone, la loro

comunicazione e le loro interazioni sociali hanno cambiato

aspetto. I “social media” sono delle piattaforme su cui gli

utenti presentano se stessi al mondo, gestendo la propria

rete sociale e la propria identità. Cosa spinge le persone ad

iscriversi, per esempio, a Facebook?” I social network

riescono ad aiutare i propri utenti a soddisfare gran parte di questi bisogni. Tra essi ci sono: i bisogni di sicurezza (es.

in Facebook le persone con cui si comunica sono solo

“amici” e non estranei),

i bisogni associativi

(con gli “amici” posso

comunicare, condividere

foto e scambiare

opinioni), i bisogni di

stima (si possono

scegliere gli “amici” ma

io a mia volta posso essere scelto da altri; per

cui se tanti mi scelgono

accresco la mia

autostima) e i bisogni di

autorealizzazione (posso

raccontare come voglio

me stesso e posso anche

usare le mie competenze

per aiutare qualcuno).

Un’altra motivazione che spinge le persone ad iscriversi ad

un Social Network, fa riferimento al bisogno personale di

lasciare una traccia di sé. Tale bisogno è sempre stato una necessità insita in tutti gli esseri umani, di tutte le epoche

storiche. Se in passato si usavano i ritratti, oggi si usano le

pagine dei social network. Un tempo i ritratti davano un

senso di eternità e ci fornivano molte informazioni del

soggetto raffigurato (carattere, ambizioni, status sociale),

così, oggi, i profili Facebook possono indicarci i tratti

psicologici, gli interessi e molte altre informazioni dei loro

possessori.

Ma quali sono gli effetti e conseguenze psicologiche

dell’evoluzione tecnologica sugli individui e nelle relazioni

sociali?

Tra gli effetti più immediatamente percepibili dell’ingresso

delle nuove tecnologie nella vita degli individui, emerge la

ridotta capacità di concentrazione. Dover prestare

attenzione ad un elevato numero di stimoli

contemporaneamente ci spinge a non dilungarci più su un

singolo compito. Stiamo diventando dei semplici

“decodificatori” di informazioni e staremmo via via

perdendo la capacità di

interpretazione, così come

quella di costruire collegamenti

mentali per un‟analisi critica di

ciò che si sta affrontando. Il

rischio è di cadere nel cosiddetto

“Confirmation Bias”, la tendenza

a rimanere legati ad un‟idea che

ci siamo fatti sulla base di

informazioni preliminari, anche quando evidenze

successive contraddicono quell’idea. Ci si sta spingendo

inoltre verso l’individualismo: tenendo conto che

prestiamo attenzione ai media per circa 9.5 ore al giorno, il

tempo rimanente per le interazioni sociali si sta riducendo.

Sono soprattutto i giovani ad essere colpiti da questa realtà.

Susan Greenfield, neuroscienziata dell’Università di

Oxford, ritiene che i nuovi

media favoriscano un

profondo cambiamento nel

cervello dei giovani,

riducendo l’attenzione e

l’empatia, favorendo la

gratificazione istantanea,

impoverendo le relazioni

umane. A conferma di questo

si appoggia anche lo

psicologo Aric Sigman in un

articolo pubblicato su

“BIOLOGIST”: la perdita di

contatti reali e di relazioni

interpersonali “dal vivo” ha

effetti biologici sul nostro

organismo. In primo luogo può alterare il modo in cui i

geni lavorano, e secondariamente può influenzare le

performance mentali e le risposte immunitarie. I siti di

Social Networking in realtà hanno contribuito ad isolare le

persone . “Non ci sono prove - ha detto lo psicologo - che

dimostrano un effetto positivo dei Social Network sulle

capacità di socializzare, ma esistono prove che invece ne

fanno emergere un lato negativo, almeno per la salute”.

Secondo una nuova ricerca, sempre effettuata da Sigman,

svoltasi in Gran Bretagna, emerge che è sempre più ridotto

il tempo trascorso “faccia a faccia” di pari passo alla

diffusione dei mezzi elettronici ed è triplicato il numero di

individui che dichiarano di non avere nessuno con cui

discutere di problemi importanti. Il mondo virtuale

impoverisce i rapporti sociali e la capacità delle persone di

leggere il linguaggio del corpo. Se volete raccontare la

vostra esperienza, se volete commentare potete scrivermi a

[email protected] o alla redazione di Italia Stampa.

Al prossimo numero.

Sergio Spinelli,

Psicologo, psicoterapeuta,

negli ultiimi anni si sta

interessando a tematiche quali

la migrazione e bilinguismo.

Vive e lavora a Dublino.

Tel: 087 1442362

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Quando è avvenuta la scoperta

delle cellule staminali? Le cellule staminali sono state scoperte negli anni sessanta grazie a

Joseph Altman e Gopal Das, i quali presentarono prove di neurogenesi

adulta e di attività da parte di cellule staminali nel cervello, e McCulloch e Till, i quali invece illustrarono la presenza di cellule staminali autorinnovanti nel midollo osseo di topo. Negli anni settanta vengono scoperte cellule staminali ematopoietiche nel cordone ombelicale umano, e negli anni ottanta vengono derivate cellule

embrionali staminali di topo dalla massa cellulare interna. Ma è solo recentemente, negli anni novanta, in cui le cellule staminali (neurali) vengono coltivate con successo in laboratorio sotto forma di neurosfere. Negli anni seguenti viene anche effettuata la prima clonazione di un

mammifero, si dimostra che la leucemia origina da cellule staminali ematopoietiche (questa è la prima prova diretta dell'esistenza di un nesso tra cellule staminali e cancro), e James Thomson riesce ad ottenere la prima linea di cellule staminali embrionali.

Come è stato possibile clonare un mammifero utilizzando le

cellule staminali? La clonazione della pecora Dolly nel 1996 è avvenuta grazie ai seguenti passaggi: 1) la cellula uovo di una pecora è stata presa e privata del suo nucleo; 2) il nucleo di una cellula somatica (cellula mammaria) è stato preso ed inserito nell'ovulo; 3) la cellula "ingegnerizzata" è stata poi iniettata di nuovo nella pecora donatrice dell’ovulo; 4) successivamente è iniziata la gravidanza. La pecora nata era uguale a quella che aveva dato il nucleo, ma non del tutto, perché in minima parte, prese dei caratteri della

donatrice dell'ovulo.

Biologicamente cosa sono le cellule staminali? L e c e l l u l e staminali sono c e l l u l e c h e p ot en zia l ment e r i e s c o n o a differenziarsi in

diversi tipi di cellule. Servendo come sistema di riparazione, le cellule staminali p o s s o n o t e o r i c a m e n t e d i v i d e r s i i n

maniera illimitata e rimpiazzare o

reintegrare altre cellule in organismi viventi.

Quali sono le caratteristiche biologiche delle cellule-figlie delle

staminali? Quando una cellula staminale si divide ogni cellula-figlia ha il potenziale di rimanere a sua volta staminale o di differenziarsi in

un altro tipo di cellula, con funzioni ben specializzate, ad esempio cellula muscolare, cellula del cervello, cellula dell’intestino, cellula del sangue, eccetera.

Ci sono differenze biologiche che caratterizzano le cellule

staminali? Si, generalizzando possono distinguersi due tipi di cellule staminali: le pluripotenti e le multipotenti. Le cellule staminali pluripotenti possono dare origine (differenziazione) a qualsiasi tipo di cellule nel corpo, ad eccezione di quelle necessarie per lo sviluppo del feto nel grembo materno. Le cellule staminali

multipotenti invece possono differenziarsi soltanto in un numero

limitato di diverso tipo di cellule.

In quale parti del corpo umano

sono presenti le cellule staminali? Le cellule staminali pluripotenti possono essere isolate dagli embrioni. Queste cellule embrionali a loro volta possono essere usate per creare nuove "linee" di cellule

staminali pluripotenti (queste sono cellule staminali embrionali che hanno la capacità di crescere e mol t ip l i carsi faci lmente in laboratorio). Le cellule staminali m u l t i p o t e n t i i n v e c e s o n o

identificabili in diversi tessuti e organi, ma in numero molto limitato, e hanno una ridotta capacità di proliferazione (queste

sono cellule staminali somatiche che difficilmente riescono a crescere e moltiplicarsi in grande quantità in laboratorio). Le cellule staminali multipotenti spesso rimangono quiescenti (non si dividono) per tanti anni, fino a quando, vengono eventualmente attivate se c’é la necessità (da parte del tessuto in cui si trovano) di originare nuove cellule, per esempio a causa di malattie o ferite del tessuto stesso.

Come vengono conservate e utilizzate le cellule staminali? Le diverse linee di cellule vengono coltivate in laboratorio e poi "congelate" al fine di essere conservate fino al successivo riutilizzo sperimentale. Le cellule staminali coltivate in laboratorio possono eventualmente anche essere "ingegnerizzate", prima che vengano utilizzate in trapianti o trattamenti di malattie. Tecniche di ingegneria genetica (come la terapia genica) applicate sulle cellule staminali hanno lo scopo di migliorare le caratteristiche genetiche di queste cellule, affinché meglio si

"adattino" al sistema immunitario del paziente al quale viene effettuato il trapianto.

Perché scienziati e medici sono cosi entusiasti riguardo le

cellule staminali? Perché le cellule staminali hanno un’importanza strategica per la rigenerazione di cellule e tessuti per terapie mediche. Infatti, la donazione di organi o tessuti é spesso usata per sostituire quelli che sono malati o distrutti. Sfortunatamente, il numero di persone

bisognose di un trapianto supera di molto il numero di organi disponibili per il trapianto. Le cellule staminali pluripotenti invece offrono la possibilità di una "risorsa rinnovabile" di rimpiazzamento di cellule e tessuti per trattare diverse malattie, ad esempio, Parkinson, ferite alla spina dorsale, ustioni, malattie del cuore, diabete, artriti, eccetera.

“LE CELLULE STAMINALI” INTERVISTA A NINO GLAVIANO SCIENZIATO

ITALIANO A DUBLINO

Nino ѐ attualmente impegnato in studi e ricerche

sul cancro Servizio di Concetto La Malfa

Nino Glaviano è uno biologo

molecolare ed è impiegato come

Postdoctoral Scientist nel

Dipartimento di Patologia a

Trinity College di Dublino

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D a Pavia, dove si è laureato, a Dublino, dove si è

specializzato ed insegnato italiano sia a Trinity

College che a University College, e ora da svariati

anni Senior Lecturer nella School of Languages and

Cultures della Victoria University a Wellington, Nuova Zelanda, Marco Sonzogni, insegnante, poeta, editore e

traduttore letterario di alta levatura, sovente premiato per i

suoi scritti, è ancora di casa in Irlanda dove ritorna

religiosamente ogni anno. E non è solo l’amore per una terra

che l’ha visto crescere professionalmente che lo porta in

Irlanda, quanto anche i legami di amicizia e impegni

professionali col Premio Nobel Seamus Heaney. Marco è

infatti attualmente impegnato in un progetto di traduzione

di Opened Ground. Poems 1966-1996 del noto poeta

irlandese.

Sono innumerevoli le sue collaborazioni a riviste letterarie,

conferenze in diverse capitali del mondo, nonché traduzioni, studi e ricerche su opere di autori di fama mondiale, da

Montale ad Umberto Eco.

In seno alla Victoria University, Marco, oltre a rivestire la

carica di Senior Lecturer, ѐ anche Direttore del New

Zealand Centre for

Literary Translation.

Quale amico di lunga

data, è stato per me un

piacere rivedere Marco a Dublino ogni anno. Lo

abbiamo incontrato lo

scorso dicembre. La sua

vibrante personalità, le

sue poliedriche doti

intellettuali e soprattutto

il suo umorismo la sua

grande umanità fanno di

lui un amico privilegiato.

Ho sempre creduto che

l’umiltà ѐ, o dovrebbe essere, la vera grande dote di un

genio. Marco ne ha da vendere. In una nostra intervista in occasione della sua visita a

Dublino lo scorso dicembre, Marco ha parlato dei suoi

dodici anni trascorsi in Irlanda che per lui sono stati

formativi prima di aprire un nuovo capitolo di vita in Nuova

Zelanda.

“Il periodo dublinese”, ha detto Marco, “ѐ stato una serie di

tante belle esperienze, alcune anche meno belle, alti e bassi,

poi ѐ arrivato il posto fisso a Wellington, anche se ho

dovuto pagare lo scotto della lontananza dall’Italia. Ma tutto

sommato, ѐ stato un buon passo che non rimpiango, una

buona decisione ed anche giusta.”

ALCUNI VERSI DI MARCO SONZOGNI 55 Ho sempre ammirato la nobiltà del falco in ogni chirurgica traiettoria: e lesto lo contemplo piombare ovattato sul talco di brina che inzucchera il suo pasto. da: Memos (2012) Singapore Snapshots I L’uomo pensa sempre ad altro e ad un’altra volta – mai adesso e qui. Durano invece un’eternità i secondi in cui succhia il polli-ne il colibrì. II See the lizard subtly monitoring the margins of the pond: he’ll strike the snail fast and undetected like James Bond. III Ecco un vecchio signore occidentale sovrappeso gustarsi il suo drink superalcolico con appresso una giovane donna orientale che forse lo fa fesso. da: Cartoline da Singapore (2012)

Marco Sonzogni (sinistra) ripreso a Dublino con Anna Ravano della Casa Editrice Mondadori e Michael McCann della

InfoMarex subito dopo la cena al ristorante Ciao Bella Roma di Dublino

ITALIA STAMPA WILL BE

HAPPY TO

PUBLISH YOUR SHORT

STORIES Write to us to [email protected]

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NA

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APPUNTAMENTO AL

BUIO PUR DI

SCRIVERE UN

RACCONTO di Michele Renzullo

F ino a Firenze ad incontrare una voce. Una voce conosciuta da una

settimana. Scaccio via dal naso la sensazione che forse sto facendo

una cosa stupida, fuori luogo, che non è il caso. Una cazzata. Ma

tanto so che questa sensazione è la mia ombra che mi seguirà dappertutto.

La sensazione di non sapere mai quale sia il mio vero Io. Apro il sacchetto

con l’insalata comprata al bazaar della stazione centrale. Mentre continuo a

guardare fuori dal finestrino, penso che la dissociazione mi accompagna

anche nelle scelte culinarie. Sono stato ad un passo dal comprare una

plasticosa pizza alta 3 centimetri. Voglio dire, ho preso l'insalata, ma avrei

potuto prendere anche quella porcheria di polistirolo, con la stessa

probabilità.

Cerco di chiudere gli occhi per recuperare un po' di sonno. Mi avvolgo la

sciarpa intorno agli occhi. Poi mi vibra il cellulare in tasca. È Carmen.

Perché non riesco a lasciare Carmen? Per abitudine, per noia, per

debolezza, paura dell’ignoto, senso della solitudine? Forse, perché quando

mi domando se la vita è tutta qui, non riesco a darmi una risposta, e lei mi

sembra un’ottima argomentazione per aggirare la domanda. O forse perché

Carmen è la mia memoria storica personale. E senza consapevolezza del

nostro passato sembriamo niente. Non la lascio, ma sono tutti i giorni sul

punto di farlo. Se non ci fosse Carmen, la mia vita sembrerebbe sminuzzata

in mille piccoli frammenti senza continuità, senza una logica; lei è il mio

collante, il mio condimento. O forse la mia insalata, il mio lato sano.

Valentina è come me l'aspettavo? Non so. Non mi sarei certo girato a

guardarla in mezzo la strada. Ma la prima impressione di una persona è

sempre miope, questo lo so. Man mano che parliamo e ci scrolliamo di

dosso il mantello dell'imbarazzo la focalizzo e no, non è affatto brutta, ha

due occhi blu grandissimi, i capelli neri e la

pelle senza trucco.

Arriviamo a sera.

“Cosa avresti fatto se non avessi fatto il

medico?” le domando.

Mi accorgo che dalla domanda germina un seme

di risposta preciso per come devo formularla: la

confronto mentalmente con quella che rivolsi a

Carmen la prima sera che ci conoscemmo.

– Cosa faresti se non lavorassi come Business

Analyst Management nella Banca ....?

“Il medico,” risponde Valentina. “Presente

quando si parla di missione, di sentirsi una cosa

dentro irrinunciabile, un tutt’uno con la vita.”

Sì, presente. Finora ho sempre pensato che questa peculiarità fosse relegata

all’Artista, l’amalgamarsi tra ciò che uno fa e ciò che uno è. E che

l’insieme delle persone escluse dal sentimento poetico, fosse un popolo di

impiegati che veste la divisa il lunedì e la smette nel weekend, e un lavoro

vale l’altro.

Valentina mi svela un mondo di persone che vivono per la loro passione,

persone molto più utili di qualche scribacchino o pittore psichedelico o

fotografo photoshopparo. Mentre trangugia goliardica bicchieri di Chianti,

parla del suo lavoro in modo coinvolto ma non tronfio. Assaporiamo il

sapore sanguigno di una succulenta fiorentina e scolliniamo sull’ultimo

Harry Potter, su La Meglio Gioventù, sui poeti maledetti, sulle storie

d’amore, sul sesso, sulla poesia, su Freud, sulla medicina.

Ricordo la risposta nebulosa e ritardataria di Carmen: forse la

programmatrice di cobol, l'accountant in una media impresa o forse chissà.

Mi piace Valentina perché il suo lavoro, oltre che una missione, è un lavoro

assoluto e decontestualizzato da ogni riferimento spazio temporale. E allora

mi piace pensare che abbiamo qualcosa in comune. Fare lo scrittore è

uguale nel 2000 con il notebook o nell’Inghilterra vittoriana con penna e

calamaio.

Ultimiamo la cena con diversi giri di grappa.

Mi sembra divertita Valentina, fuma. Tiro un sospiro di sollievo. Diffido

sempre delle ragazze che non fumano, a meno che non abbiano smesso. Se

poi non bevono vino, e magari sono anche vegetariane, ahia...Penso che a

letto sarà una noia mortale. Ma ho conosciuto anche ragazze che hanno un

vizio esclusivo per il fumo, che ne sono strettamente dipendenti e

consumano più di un pacchetto al giorno; in questo caso il vizio non

rappresenta una sana voglia di coinvolgimento sensoriale, ma l’unica

valvola di sfogo al loro lato oscuro e dissoluto. E a letto saranno altrettanto

tiepide, ma con l’aggiunta di una sfumatura di frustrazione, in quanto il

godimento degli altri sensi è convogliato in uno solo.

D’altronde lo facciamo anche noi maschi.

Quando ci buttiamo troppo sul lavoro,

sull’accumulo dei soldi, sul mangiare,

sull’alcool. Confondiamo gli stimoli con il loro

soddisfacimento. Avremmo voglia di

divertimento, di broccolare, di una donna, e

questo è difficile. E allora ci sfoghiamo su

godimenti passivi, facili, come rimpinzarci lo

stomaco, bere una birra o farci una canna.

Il conquistare Valentina coincide con

l’immagine che vorrei Valentina avesse di me.

Non un’immagine lacustre di superficie: la

considerazione a tutto tondo di come vorrei

essere.

Le donne sono troppo intelligenti, sensibili ed

ironiche per starci con il primo che capita. Le

donne scelgono. E, se si concedono in una

serata per puro divertimento, te lo fanno capire

bene, non come noi che per elemosinare una

scopata promettiamo mari e monti, matrimoni e

fidanzamenti, anche quando non richiesto. E

quando anche si dovessero concedere per una

notte con il primo venuto, è una scelta:

scelgono di non scegliere per provare qualcosa

di alieno, sordido e non sentimentale. A volte

hanno deciso a priori di ubriacarsi, per gettare

via un po’ di quella zavorra che le inchioda alla profondità.

Per questo quando una donna ci sta, è sempre una vittoria, il

raggiungimento di un traguardo, vuol dire che non siamo insulsi. Di contro,

un due di picche è come la febbre: un sintomo di qualcosa che non va.

D’altronde chi non scopa? Chi è brutto? Chi non è intelligente? Chi è

povero? Chi ha la panza? No, non scopa chi non sa di niente.

Il fascino deriva da un tonalità della propria persona ben definito,

particolare, irripetibile. Quanto più siamo unici, tanto più siamo

affascinanti. Se vogliamo piacere a tutti, finiremo per non piacere a

nessuno, affondati nella melassa dell’indifferenza collettiva.

Siamo nella stanza d’albergo. È notte. La foschia dell’imbarazzo si mischia

a un eccitazione da gita scolastica. Valentina si spoglia e rimane in

magliettina senza reggiseno, capezzoli turgidi da pallavolista e mutandine

carta da zucchero.

Io in boxer. Ci infiliamo nel letto e spegniamo la

luce. L’abbraccio da dietro. Si fa accarezzare,

stringere baciare il collo. Ma quando viro verso

la sua bocca mi respinge. Riprendo quota come

un deltaplano, temporeggio, rimbastisco rituali

amorosi di corteggiamento e plano nuovamente

sui preliminari. Si lascia coinvolgere. Ma poi non

ci sta. Ferma come un muro.

D'un tratto mi sorge un dubbio. Non è che dovrei

prenderla con la forza? Cioè, ci penso veramente,

sto pensando veramente a qualcosa che si

avvicini alla violenza carnale, non perché la mia

voglia di scopare mi stia facendo scoppiare, ma

perché penso che forse è quello che vuole, che sta cercando, sennò non

capisco perché mi abbia portato fin qui, e più mi respinge più mi sta

chiedendo di sbatterla contro il muro, tapparle la bocca e penetrarla tutta la

notte. Non sono lineari e geometriche come noi le donne, percorrono

sentieri mentali tortuosi che le fanno comportare a volte in modo

ingannevole. Ci mettono alla prova, e noi cadiamo.

Sempre dalla parte sbagliata.

Mi giro dall’altra parte e buonanotte.

La luce del mattino cancella quel luogo sbagliato che è stata la notte prima.

È come se un amico ci avesse informato di un segreto. Entrambi sappiamo.

Entrambi sappiamo che l’altro sa, ma non possiamo palesarlo perché

l’amico ci ha fatto promettere di tenere la bocca chiusa. E dietro la finta

nonchalance ci comportiamo come burattini, ansiosi tutti e due di arrivare il

prima possibile al suo treno di mezzogiorno.

Torno a casa, apro il portatile, e mi metto a scrivere di Valentina che non

mi esce dalla testa.

Michele Renzullo, 35

anni, nato a Milano, vive

a Dublino da 3 anni. Ha

vinto alcuni concorsi

letterari in Italia e

pubblicato due romanzi e

una raccolta di racconti

in attesa di pubblicare

un romanzo giallo in

italiano http://neteditor.it/

IL MARE DI MICHELE Il mare d’alluminio che costeggia il treno,

i venditori di banane a un soldo fuori gli ipermercati dei nuovi poveri,

lo spillo in centro che infilza il cielo macchiato di rosa,

l’odore di legno e sudore e ricordo di vomito

dei pub-formicai annaffiati di birra,

gli italiani tutti una grande famiglia che ci manca l’Italia

per avere qualcosa da lamentarsi,

le quattro di notte che raccolgono

i passi sgangherati sull’acciottolato bagnato,

i miei pensieri rovesciati come ombrelli dal vento

in attesa della requie del giorno dopo.

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RO

TT

AP

HA

RM

-MA

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IN

IR

EL

AN

D

R ottapharm’s long history of success began in 1961 with

the creation of a small laboratory of independent

research. From then on, the company has always

invested on research, innovation, development and distribution on

a world scale of new products mainly in the field of

pharmaceutics and, in the following years, also in the fields of

parapharmaceutics and neutraceutics.

After acquiring the German

multinational Madaus Pharma, the

Group is currently one the most

important pharmaceutical companies

in Italy and is also present in over 85

c o u n t r i e s w o r l d w i d e

Rottapharm|Madaus' Production

plant : Dublin

The production of pharmaceuticals

takes place in the Irish plants situated

outside Dublin.

Inaugurated in 1999, the plant

obtained authorization to produce

pharmaceutical specialties of the Irish

Medicines Board in January of the following year. That same

year, it obtained the ISO 9002 certification for the production of

medical devices.

In 2005, the plant obtained the prestigious acknowledgment The

Excellence Through People (ETP), an initiative promoted by the

Government to identify and award high standards in the

management of human resources inside companies. In 2008, the

plant obtained the ETP Gold Standard and, in 2011, two Awards

for maintenance excellence at the MEETA.

In 2007, it received the Best Practice in Health & Safety,

promoted by the National Industrial Safety Organization.

In 2011, the plant received two new accolades at the MEETA

(Maintenance and Asset Management Awards): it received an

award in the Maintenance Management, category for the

Paperless Maintenance project and the Certificate of Excellence

for the TPM (Total Productive

Maintenance) project. The Paperless

project, on stream since 2010, is part

of a much broader project intended to

eliminate hard-copy media in all plant

activities including the issue of GMP

of batches.

Currently, the Rottapharm|Madaus

p l a n t i n I r e l a n d e m p l o ys

approximately 150 people; of which,

around sixty work in production.

Production has increased with time,

reaching 200 million pills currently

produced (up from the original 60

million) and 200 million sachets.

The energy efficiency projects

The energy efficiency projects were undertaken by Rottapharm

Ireland in 2008.

A cross functional group was established within the company to

focus on measures that would lead to reductions in energy usage

within the plant.

The target: a 35% reduction in the energy required to produce a

unit of product. The outstanding projects has been completed by

the third quarter of 2010.

Dr Enzo Lacchini, Corporate Technical Director (right)

with Danilo Vertemara, Materials Manager at

Rottapharm Mataus Ireland in Dublin 15

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CONTACT MARCELLO

Tel. 01-2843475 Fax 01-2843483

M. 0872579158

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SP

OR

T

A ccording to Italian national coach

Cesare Prandelli, if Manchester City striker

Mario Balotelli returns to Italy is could be good

for him.

Before last Christmas, Balotelli appealed to the Premier League against City. Because of a club

fine imposed on him last season after a series of

on-field indiscretions.

To add insult to injury, on January 3rd he was involved in a row on training row with his

boss Mancini.

So far there hasn’t been any development on the matter, although many believe that the 22-year-old striker could

leave the Etihad Stadium during this month’s transfer market.

Prandelli, who believes in disciple, is in agreement with City’s coach Mancini who has lately adopted a “behave yourself if you

want to play” approach towards Balotelli.

Rumour has it that the controversial striker, who was signed for £24million from Inter Milan in 2010, may return to San Siro to play

for AC Milan.

As to Trapattoni, after a troubled 2012 and the fiasco of the Rep of Ireland at Euro 2012, this year opens with a friendly in Dublin

against Poland (6th February) followed by “the real thing” against Sweden and Austria for

starters.

The question is, will Trapattoni be able to (at

least) take Ireland to Brazil for the 2014 Word Cup ? It’s a fifty million dollar question. So much has to change in the Irish squad to even begin to think that. The task in hand is mighty, considering that sixty per cent of their opposition, (Germany, Sweden and Austria) in their qualifying group, are hard nuts to crack. We have often thought that, everything being

equal, in terms of team spirit, will to win and the

likes, the Irish players that Trap can recruit are, in the main, not really up to the class and technical skill needed at a European or world level. And that

is hardly Trapattoni’s fault. We shall wait and see! C. La Malfa

WORLD CUP 2014 (to be played in Brazil)

DRAW IRELAND’S GROUP (C)

Germany, Sweden, Rep. of Ireland,

Austria, Faroe Islands, Kazakhstan

ITALY’S GROUP (B) Italy, Denmark, Czech Rep, Bulgaria,

Armenia, Malta

06/02/'1

3 Fr

Rep of

Ireland V Poland Dublin 19.45

22/03/'1

3 WCQ Sweden V

Rep of

Ireland Stock-

holm

26/03/'1

3 WCQ

Rep of

Ireland V Austria Dublin

29/05/'1

3 Fr England V

Rep of

Ireland London

TRAPATTONI,

PRANDELLI AND

THE BALOTELLI CASE

Mario Balotelli joined Manchester City from

Inter Milan in 2010

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