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FACOLT DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIEREFACOLT DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE
LANALISI LINGUISTICA E LETTERARIALANALISI LINGUISTICA E LETTERARIAANNO XXIII - 2/2015ANNO XXIII - 2/2015
ISSN 1122 - 1917
EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio Universitario dellUniversit Cattolica Largo Gemelli 1, 20123 Milano - tel. 02.72342235 - fax 02.80.53.215
e-mail: [email protected] (produzione)[email protected] (distribuzione)
[email protected] (Redazione della Rivista)web: www.educatt.it/libri/all
UNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUOREUNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUOREFACOLT DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIEREFACOLT DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE
LANALISILANALISILINGUISTICA E LETTERARIALINGUISTICA E LETTERARIA
2ANNO XXIII 2015
EDUCATT - UNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUOREEDUCATT - UNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUORE
ISSN 1122 - 1917
LANALISILINGUISTICA E LETTERARIA
FACOLT DI SCIENZE LINGUISTICHEE LETTERATURE STRANIERE
UNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUORE
2
ANNO XXIII 2015
PUBBLICAZIONE SEMESTRALE
LANALISI LINGUISTICA E LETTERARIAFacolt di Scienze Linguistiche e Letterature straniereUniversit Cattolica del Sacro CuoreAnno XXIII - 2/2015ISSN 1122-1917ISBN 978-88-6780-963-9
DirezioneLuisa CamaioraGiovanni GobberLucia MorMarisa Verna
Comitato scientifi coAnna Bonola Luisa Camaiora Arturo Cattaneo Enrica Galazzi Maria Cristina Gatti Maria Teresa GirardiGiovanni Gobber Dante Liano Federica MissagliaLucia Mor Margherita Ulrych Marisa Verna Serena Vitale Maria Teresa Zanola
Segreteria di redazioneSarah Bigi Laura BignottiElisa Bolchi Giulia Grata
2015 EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio universitario dellUniversit CattolicaLargo Gemelli 1, 20123 Milano | tel. 02.7234.2235 | fax 02.80.53.215e-mail: [email protected] (produzione(( ); [email protected] (distribuzione)web: www.educatt.it/libri
Redazione della Rivista: [email protected] | web: www.educatt.it/libri/all
Questo volume stato stampato nel mese di dicembre 2015presso la Litografi a Solari - Peschiera Borromeo (Milano)
I contributi di questa pubblicazione sono stati sottopostialla valutazione di due Peer Reviewers in forma rigorosamente anonima
Indice
Kompositionsfreudige Italienreisende Wortbildungsphnomenein Reiseberichten aus drei Jahrhunderten 189
Laura Balbiani
Verbale und non-verbale Kommunikation interkulturell: Eine sprachwissenschaftliche Perspektive fr die Wirtschaftund die internationalen Beziehungen 211
Federica Missaglia
Une lecture textuelle de la violence cache dansle discours idologique crit : Lcriture et la diffrence comme exemple 225e
Riham Jaradat
Sondaggi sul linguaggio di Clemente Rebora traduttore dal russo.Tra le novelle di Andreev e le prose di guerra 237
Anna Carminati
Argomentare parlando e parlare argomentando: la polisemia della parola argomento nella Divina Commedia 265
Elena Musi
Preposterous thicks and thins: i libri ideali di William Morris fra intermedialit e teoria sociale 285
Paola Spinozzi
Recensioni e Rassegne
Recensioni 299
Rassegna di Linguistica generale e di Glottodidattica 315a cura di Giovanni Gobber
Rassegna di Linguistica francese 325a cura di Enrica Galazzi e Chiara Molinari
Rassegna di Linguistica inglese 335a cura di Amanda Murphy e Margherita Ulrych
188 Indice
Rassegna di Linguistica russa 343a cura di Anna Bonola
Rassegna di Linguistica tedesca 347a cura di Federica Missaglia
Indice degli Autori 355
lanalisi linguistica e letteraria xxiii (2015) 299-306
Recensioni
Vincenzo Orioles ed., Per Roberto Gusmani. Linguistica storica e teorica, vol. 2, tomo 1, Forum,Udine 2012
In ricordo di Roberto Gusmani, studioso di rilievo internazionale nelle discipline linguistiche, uscita, sul finire del 2012, unampia opera in due volumi, che bene attestano il prestigio meritatoin ambito accademico, sia per il profilo scientifico che per i numerosi compiti dirigenziali svoltinellUniversit di Udine. Cos, il primo volume racchiude saggi di studiosi provenienti da variediscipline (filologiche, letterarie, storiche, pedagogiche, geografiche) coltivate nellateneo friulano.A sua volta, il secondo volume diviso in due tomi: nel primo vi sono contributi di linguistica storica; nel secondo rientrano ricerche sul plurilinguismo e linterlinguistica e saggi di linguistica teorica.
Lattenzione qui rivolta al primo tomo del secondo volume. Un saggio di Lucia Abbate (pp. 3-15) apre la silloge dei contributi. Sulla base di studi paremiologici, ella rileva che in siciliano visiano allocuzioni, proverbi, invocazioni e imprecazioni a santi che talvolta sono soltanto presunti tali. Lequivoco, originato da assonanze, ragioni fonetico-morfologiche o semplicemente dalla consuetudine, ha finito talvolta con laffermarsi a livello idiomatico e nella coscienza popolare.Particolarmente interessante e produttivo in questo senso appare lambito della toponomastica,relativamente al quale lautrice passa in rassegna nomi di santi non immediatamente riconoscibilicome ufficiali, offrendo motivazioni culturali e linguistiche per la loro esistenza e per il loro frequente generare cognomi italiani (viene cos resa trasparente lorigine del cognome stesso Gusmani1).
Ignasi-Xavier Adiego (pp. 17-26) propone qui una nuova lettura per la serie onomastica riportata in uniscrizione pisidica rinvenuta a Timbriada (studiata da Brixhe e szait in un contributo uscito su Kadmos del 2001). Optando per la segmentazione (genitivo patronimico con desinenza -) in luogo di (nominativo adesinenziale) + (genitivo patronimico condesinenza -), restituisce un elenco di nomi pi omogeneo in quanto tripartito (nome proprio+ patronimico + nome del nonno). La congettura di tale nome proprio, altrove mai attestato inpisidico nella sua organicit, tuttavia confortata da occorrenze del primo e del secondo membrodel composto separatamente e dal raffronto con altre lingue anatoliche. Sulla scorta di quantoaffermato, viene proposta una rilettura anche per uniscrizione pisidica (discussa da Fuhrmann eNeumann nel 2005) contenente un composto onomastico con il primo elemento terminante in -e il secondo in -- , formante tipico dei nomi propri anatolici.
Renato Arena (pp. 27-30) indaga circa il valore di alcune significative oscillazioni fonetiche dei teonimi e . Considerando anche la distribuzione areale delle varianti,
1 Le ragioni per tale mancanza di trasparenza sono le pi varie, ma sorprendente il caso di San Cosimanoche sarebbe allorigine di vari toponimi italiani e che, tuttavia, non esiste come tale ma soltanto come derivato storpiato di Cosma in -ano (pi difficile sostenere una genesi dovuta alla crasi tra Cosma e Damiano, santimartiri venerati insieme). Tutte le varianti del toponimo originerebbero dal nome del santo per vie differenti come segnalato dal diverso timbro vocalico: se da un lato le forme in o deriverebbero dal latino Csmas (mutuato dal greco ), dallaltro invece le forme in u avrebbero subito un influsso arabo come testimonierebbe ilcognome spagnolo Guzmn. Il cognome italiano Gusmani o Gusmanni risentirebbe invece dellinterferenza col Longobardo ma(n)n- uomo e, come tale, sarebbe attestato solo nellItalia settentrionale.
300 recensioni
lautore giunge nel caso di a ipotizzare che, da unoriginaria epiclesi di , taleforma sia andata per sincretismo religioso per cos dire inverso2 a indicare una divinit autonoma;relativamente a , etc. viene invece confermato il valore di epiteti allotropi di divinit diverse che ne rivelerebbero una comune prerogativa fitomorfa.
Emanuele Banfi (pp. 31-43) pone in relazione la strategia di manifestazione sintattica SOV da parte di alcune lingue indeuropee con la postposizione di avverbi nelle medesime, comedimostrerebbero i documenti pi antichi delle lingue indoeuropee. Nello specifico del latino, setale considerazione chiaramente riscontrabile per la rigida struttura formulare della lingua delleXII tavole, non pare altrettanto sistematicamente verificabile per le fasi successive del suo sviluppo.Di fatto, appare chiaro che qualunque rilievo circa la sintassi latina non pu prescindere dalla capacit flessionale di questa lingua che esenta lordine delle parole dal dover essere funzionaleallidentificazione dei singoli componenti della frase. Per questo motivo, lautore sceglie diripercorrere le fasi di sviluppo diacronico del latino quale lingua originariamente SOV relativamentea quelle marche avverbiali divenute poi preposizioni o preverbi solo dopo essere transitate per una frase postposizionale, come documentano le forme del latino classico me-cum/te-cum, sem-per/nu-per, nem-pe/quip-pe ...e etc. di cui viene proposta unetimologia in ottica comparativa con altri sistemi linguistici e, in particolare, con losco-umbro3.
Marina Benedetti (pp. 45-57) sinserisce nel dibattito grammaticale antico sulla diatesi media chiarificando, con osservazioni circa la terminologia e lesemplificazione impiegata daglieruditi greci, la percezione che essi dovevano avere di una funzione verbale di ardua definizioneper i moderni. Dalla dello pseudo-Dionisio emerge una definizione di diatesi media come di discrasia tra forma e significato4. La di Apollonio Discolo oppone invece al concetto di significato quello di (costruzione) e allidea di discrasia quella di o coincidenza, allinterno delle cosiddette forme medie, della diatesi attiva e passiva5. Lautrice considera infi