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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del Friuli Relazione Finale anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2 SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: servizi socio sanitari - OTTICO CLASSE: 5^ D Materia d’insegnamento: DIRITTO ED ECONOMIA Insegnante: GALLO FABRIZIO Eventuale insegnante tecnico pratico: Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 62 Di cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica): Libro/i di testo in adozione: AA. VV.: Diritto, pratica commerciale e legislazione socio- sanitaria; Simone per la scuola. UDA TITOLO dell’uni- tà di apprendi- mento (UDA) TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli. M ez zi e str um enti per la did atti ca Spazi Strumenti di valutazione Tempo totale (n° ore) Lezioni teoriche (n° ore) Lezioni pratiche (n° ore) IDEI in itinere (n° ore) Conoscenze (contenuti disciplinari) indicano il risultato dell’ assimilazio- ne di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pra- tiche. Abilità indicano le capacità di applicare co- noscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero lo- gico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per- sonale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autono- mia. 1 Il diritto com- merciale 28 26 o 2 L’imprenditore, le tipologie di imprese, l’impresa artigiana, le società, il fallimento. Definire ’imprenditore, ricavare i caratteri essenziali dell’art. 2082 cc, descrivere i caratteri dell’impresa. Classificare le imprese (piccola, agricola, commerciale, familiare). Individuare i requisiti del contratto di società. Cogliere analogie e differenze in relazioni ai diversi tipi societari. Individuare i Riconoscere i concetti di base del diritto commerciale. Saper scegliere la tipologia di impresa (individuale o sociale) in relazione alle concrete caratteristi-che richieste dall’attività economica prescelta. Individuare gli elementi che connotano la struttura giuridica dell’impresa artigiana a carattere sanitario. Lezione frontale lettura del libro di te- sto questionari ed eserci- tazioni domande flash discussio- ne interattiva Aula Laborato- rio informati- ca Verifiche semi- strutturate e strutturate Interrogazioni orali

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del FriuliRelazione Finale anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2

SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: servizi socio sanitari - OTTICO CLASSE: 5^ DMateria d’insegnamento: DIRITTO ED ECONOMIA

Insegnante: GALLO FABRIZIOEventuale insegnante tecnico pratico:

Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 62Di cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica):

Libro/i di testo in adozione: AA. VV.: Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitaria; Simone per la scuola.

N° UDA

TITOLO dell’uni-tà di apprendi-

mento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/o pra-tiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrittein termine di responsabilità e autono-mia.

1 Il diritto com-merciale

28 26 o 2

L’imprenditore, le tipologie di imprese, l’impresa artigiana, le società, il fallimento.

Definire ’imprenditore,ricavare i caratteri essenziali dell’art. 2082 cc, descrivere i caratteri dell’impresa. Classificare le imprese(piccola, agricola, commerciale, familiare). Individuare irequisiti del contratto di società. Cogliere analogie e differenze in relazioni ai diversi tipi societari. Individuare i

Riconoscere i concettidi base del diritto commerciale. Saper scegliere la tipologia diimpresa (individuale o sociale) in relazione alle concrete caratteristi-che richieste dall’attività economica prescelta. Individuare gli elementiche connotano la struttura giuridica dell’impresa artigiana acarattere sanitario.

Lezionefrontalelettura dellibro di te-stoquestionaried eserci-tazionidomandeflashdiscussio-neinterattiva

Aula

Laborato-rioinformati-ca

Verifiche semi-strutturate e strutturate

Interrogazioniorali

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/o pra-tiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrittein termine di responsabilità e autono-mia.

presupposti del fallimento, descrivere gli effetti della dichiarazio-ne di fallimento.

2Obbligazioni eContratti

14 12 0 2

Il rapporto obbligatorio, la disciplina del contratto. Definire il rapporto

obbligatorio, delineandone struttura e carat-teristiche. Analizzare e descrivere la disciplinadell’adempimento e dell’inadempimento. Definire il contratto ed individuarne gli elementi essenziali. Descrivere l’istituto della rappresentanza.

Riconoscere gli effettiderivanti da un accordo contrattuale eda un rapporto obbligatorio. Applicarea casi concreti le conseguenze dell’inadempimento.

Lezionefrontalelettura dellibro di te-stoquestionaried eserci-tazionidomandeflashdiscussio-neinterattiva

Aula

Laborato-rioinformati-ca

Verifiche strttu-rate e semi-strutturate

Interrogazioniorali

3 Legislazione socio-sanitaria

10 9 0 1 Lineamenti di ordina-mento sanitario.

Conoscere e descrivere le modalità di intervento del SSN a tutela del diritto alla salute.

Sapere interpretare la normativa costituzionalerelativa al fondamento del diritto universale allasalute.

Lezionefrontalelettura dellibro di te-stoquestionaried eserci-tazionidomandeflash

Aula

Laboratorioinformatica

Verifiche strut-turate e semi-strutturate

Interrogazioniorali

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N° UDA

TITOLO dell’uni-tà di apprendi-

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/o pra-tiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrittein termine di responsabilità e autono-mia.

discussio-neinterattiva

4

Sicurezza aziendale e trattamento dei dati personali

10 9 0 1

La disciplina della sicurezza aziendale, la normativa sul trattamento dei dati personali.

Conoscere le principali fonti normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Conoscere i principali obblighi dei datori di lavoro. Conoscere ca-ratteristiche normative, significato e portata della normativa sul trattamento dei dati personali.

Applicare la normativa asalvaguardia dell’ambiente, dei principi igienico-sanitari,della sicurezza e della privacy.

Lezionefrontalelettura dellibro di te-stoquestionaried eserci-tazionidomandeflashdiscussio-neinterattiva

Aula

Laborato-rioinformati-ca

Verifiche strut-trate e semi-strutturate

InterrogazioniOrali

DATA 15.06.2017 FIRMA DOCENTE (Gallo Fabrizio)

N. B.

1. COMPILARE LE CELLE BIANCHE DELLA SCHEDA SENZA MODIFICARNE LA FORMATTAZIONE (SE POSSIBILE)

2. AGGIUNGERE NUOVE RIGHE NELLA TABELLA FINO A COMPLETARE IL NUMERO DELLE UDA PROGRAMMATE

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3. TRASMETTERE IL FILE ALLA SEGRETERIA IN FORMATO PDF INDICANDO, NELL’ULTIMA RIGA, IL NOME DEI DOCENTI FIRMATARI

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del Friuli Relazione finale anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2

SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: OTTICO CLASSE: 4D Materia d’insegnamento: DISCIPLINE SANITARIE

Insegnante: KINIS DIMITRIOS Eventuale insegnante tecnico pratico: ROSSETTI ANTO

Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 165 Di cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica): 99

Libro/i di testo in adozione: LIUZZI/BARTOLI: MANUALE DI OFTALMOLOGIA/ 4^EDIZION E MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

1

Ripasso pro-gramma dell’anno sco-lastico prece-dente

10

Sensibilità specifica : il senso della vista. Anatomia macroscopica dell'occhio (strutture acces-sorie e tessuti del bulbo oculare). La stimolazione dei fotorecettori e il percorso della luce.

Capacità di identifica-re e nominare le parti dell’occhio da disegni, foto, modelli, asso-ciandole alle principali funzioni.

Capacità di col-legare le infor-mazioni acquisi-te, nell’ambito dell’equilibrio ge-nerale funzionale della visione.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifi-che scritte Verifiche orali (a.s.): 3/4 per alunno Verifiche scritte (a.s.): 7/9 per alun-no

2 Annessi ocu-lari (palpebre, vie lacrimali)

25

- Palpebre e sopracciglia : anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia, ammiccamento palpebra-le. Patologie delle palpebre : processi infiammatori più comuni (blefarite, orzaiolo, calazio, herpes zo-ster), anomalie di posizione e della motilità (simble-faron, anchiloblefaron, blefarofimosi, entropion, ec-tropion, lagoftalmo, ptosi, blefarospasmo, malattia di

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

Basedow), blefarocalasi e patologie legate all’età, tumori (xantelasma). - Apparato lacrimale : anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. Film lacrimale (fisiologia, funzioni). Patologie dell’apparato lacrimale (ghiandole e vie) e sindrome da occhio secco : processi infiammatori e difetti di pervietà (dacrioa-deniti, dacriocistiti, occlusione ed eversione dei punti lacrimali, cheratocongiuntivite secca (sindrome di Sjogren) e xeroftalmia, tumori (dacryops), disfunzio-ni dell’attività secretiva. Semeiotica del film lacrimale e metodi di esame delle alterazioni del deflusso e del film lacrimale.

sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

tologiche specifi-che. Saper appli-care i più comuni test lacrimali e colorazione con fluoresceina.

niti dal do-cente.

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3 Congiuntiva 20

Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia, funzioni. Biomicroscopia : obiettivi di valutazione nell’esame della congiuntiva - Patologie infiammatorie (Congiuntivite): classifi-cazione eziologica (infettiva, allergica, iatrogena, at-tinica). Clinica, diagnosi e trattamento. Cheratocon-giuntivite primaverile & cheratocongiuntivite giganto-papillare: eziopatogenesi, quadri clinici, complica-zioni/evoluzione, diagnosi differenziale - Patologie degenerative della congiuntiva: pteri-gio, pinguecola, pemfigo. - Iperemia congiuntivale di origine vascolare - Cenni: patologie tumorali congiuntivali

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-to

4

Cavità orbitarie e muscolatura estrinseca dell’occhio

10

- Richiami di anatomia macroscopica e di fisiologia, semeiotica ed esame clinico dell’orbita. - Malattie dell’orbita : anomalie di posizione del globo oculare e processi infiammatori (esoftalmo, enoftalmo, pseudoenoftalmo), tumori (aneurisma cirsoideo). Traumatologia, oftalmoplegia.

Individuare la correla-zione esistente tra le componenti anatomi-che dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

- Muscoli estrinseci oculari, fisiologia della motilità oculare, movimenti monoculari (duzioni), binoculari (versioni, vergenze) Patologie della motilità oculomotore (definizione, epidemiologia, eziologia, classificazione, clinica, diagnosi e trattamento): Strabismo . Nistagmo.

tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

teriali for-niti dal do-cente.

profondimen-to

5 Sclera 14

Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. Malattie infiammatorie: episclerite & sclerite . Episclerite (eziopatogenesi, classificazione clinica, prognosi e terapia): forma diffusa o semplice/ forma nodulare. Sclerite: (epidemiologia, patogenesi, classificazione, prognosi, terapia): anteriore-diffusa, nodulare, ne-crotizzante con/senza infiammazione - posteriore. Diagnosi differenziale fra sclerite anteriore necrotiz-zante con infiammazione e sclerite anteriore necro-tizzante senza infiammazione. Complicazioni. Stafilomi sclerali: sede, eziologia, lesioni patologi-che. Sindrome della sclera blu o di Van der Hoeve

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-to

6 Cornea 27

- Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. Patologie della cornea: - Cheratiti : Classificazione eziologica e clinica. Evoluzione fisiopatologica del processo infiammato-rio (classificazione cicatrici) . Neovascolarizzazione. Cheratiti infettive: (eziologia, lesioni anatomopatolo-giche, clinica, prognosi, interventi terapeutici e me-todi diagnostici): Cheratiti batteriche (infiltrati subepi-teliali, ulcera corneale); Cheratiti virali da adenovirus (cheratite puntata, cheratite subepiteliale); Cheratite erpetica (ulcera dendritica, cheratite disciforme); Cheratiti da Herpes Zoster (Cheratite puntata epite-liale superficiale, cheratite nummulare, cheratite di-

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-to

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

prendimento

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

sciforme); Cheratiti Micotiche (cheratomicosi); Che-ratiti da Protozoi (Acanthamoeba).Cherati Non Infet-tive: (eziologia, lesioni anatomopatologiche, clinica, prognosi, interventi terapeutici e metodi diagnostici): Cheratocongiuntivite secca [Cheratite puntata su-perficiale/ Cheratite filamentosa]; Cheratite da lagof-talmo; cheratite attinica; cheratite da agenti chimici; cheratite da uso di lenti a contatto. - Degenerazioni corneali (classificazione, eziolo-gia; descrizione dei quadri specifici, lesioni, diagno-si, trattamento e prognosi): Arcus senilis o geronto-xon; Cornea guttata; Cheratopatia a bandelletta (degenerazione calcarea). - Distrofie corneali (classificazione, eziologia; de-scrizione dei quadri specifici, lesioni, diagnosi, trat-tamento e prognosi): Distrofia endoteliale di Fuchs (cheratopatia bollosa); Cheratomalacia; - Ectasie corneali (classificazione, eziologia; de-scrizione dei quadri specifici, lesioni, diagnosi, trat-tamento e prognosi): Cheratocono; Cheratoglobo; Degenerazione marginale pellucida; Microcornea; Macro o Megalocornea; Cornea plana.

7 Uvea 25

- Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. - Uveite : definizione, classificazione per sede (ante-riore, posteriore, intermedia, panuveite), per evolu-zione (acute, croniche). Uveite anteriore o Irite: forme (acuta/cronica); clinica (differenze fra forma acuta e cronica); diagnosi, pro-gnosi, evoluzione, complicanze, terapia. Iridociclite: clinica, diagnosi, evoluzione, complicanze. Diagnosi differenziale fra uveite anteriore e attacco acuto di glaucoma. Eziologia delle uveiti anteriori, inquadra-

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-to

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

mento delle patologie più frequentemente respon-sabili ed associate, importanza dell'anamnesi per la diagnosi. Uveite intermedia (o ciclite): eziologia, clinica, dia-gnosi, lesioni anatomopatologiche, complicanze. Uveite posteriore (o coroidite): eziologia, clinica, diagnosi, lesioni anatomopatologiche. - Patologie congenite : Alterazioni pupillari (persi-stenza della membrana pupillare. Anidria - Coloboma dell'iride (e della coroide): epidemiolo-gia, manifestazioni cliniche e gravità clinica in base alla sede, complicanze.

cipali patologie stu-diate

8 Cristallino 24

- Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. Patologie del cristallino: - Cataratta : classificazioni (in base all'eziologia & età insorgenza, alla sede, alla clinica). Cataratta congenita o infantile: epidemiologia, ezio-logia, lesioni anatomopatologiche. Classificazione cataratta congenita: lamellare, suturale, polare (an-teriore/ posteriore): caratteristiche specifiche di pre-sentazione ed associazione con altre anomalie ocu-lari (microftalmo, lenticono, persistenza vitreo prima-rio iperplastico). Diagnosi, clinica, trattamento. Cataratta senile: epidemiologia, fattori di rischio. Classificazione cataratta senile (per sede), descri-zione lesioni anatomopatologiche ed opacità, clinica e diagnosi (di: Cataratta corticale/ Cataratta nuclea-re/ Cataratta sottocapsulare posteriore). Inquadra-mento della sintomatologia (per frequenza ed impor-tanza clinica) della cataratta senile. Complicazioni della cataratta senile (Sindrome pseudoesfoliativa/ Glaucoma facolitico/ Uveite facoanafilattica).

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multi-media-le

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ri-cerca e ap-profondimen-to

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TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

Tipi di trattamento (confronto fra estrazione extra-capsulare e facoemulsificazione). Complicazioni dell’ intervento (frequenti e rare; intraoperatorie e postoperatorie). Obiettivi del trattamento - parametri di valutazione nella scelta dell'approccio terapeutico (stato maturativo della cataratta, calo dell'acuità vi-siva, benessere psicofisico). Cataratta secondaria post-operatoria (opacità sacco capsulare). - Anomalie della forma del cristallino (descrizio-ne, eziopatogenesi, clinica, trattamento e complica-zioni): Colobomi. Sferofachia e Microsferofachia. Lenticono & Lentiglobo - Anomalie della posizione del cristallino : Ectopia lentis: lussazione e sublussazione (eziopatogenesi, clinica in rapporto al tipo della dislocazione).

9 Vizi di refra-zione 10

Definizione: emmetropia, ametropia Descrizione eziopatologica, forme e clinica di: - miopia - ipermetropia - astigmatismo - presbiopia.

Collegare la sintoma-tologia alle principali patologie studiate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali e test specifi-ci di valutazione.

Materiali forniti dal docente.

- Aula

- Verifiche orali - Verifiche scritte

DATA 14/06/2017 FIRMA DOCENTE: KINIS DIMITRIOS

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del Friuli Relazione finale anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2

SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: OTTICO CLASSE: 5D Materia d’insegnamento: DISCIPLINE SANITARIE Insegnante: KINIS DIMITRIOS Eventuale insegnante tecnico pratico: TUNIZ ELENA Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 165 Di cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica): 99 Libro/i di testo in adozione: LIUZZI/BARTOLI: MANUALE DI OFTALMOLOGIA/ 4^EDIZION E

MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

1 Glaucoma 30

Camere oculari, umore acqueo e angolo iridocor-neale: anatomia e fisiologia. Glaucoma : epidemiologia, fisiopatologia, eziologia e fattori di rischio; classificazione (glaucoma primario: ad angolo aperto primario, ad angolo chiuso, con-genito / glaucoma secondario). Presentazione clinica, sotto-classificazione delle precedenti forme, attacco acuto di glaucoma, com-plicazioni ed obiettivi terapeutici. Esami strumentali diagnostici : perimetria, tono-metria, gonioscopia, tomografia ottica a luce coeren-te, oftalmoscopia

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali (biomicro-scopio ed oftal-moscopio) per riconoscere le alterazioni ana-tomopatologiche specifiche.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

2 Vitreo 6

Anatomia e fisiologia del corpo vitreo. Eziologia, clinica e diagnosi delle patologie vitreali: - Infiammatorie; - Degenerative; - Emorragie del vitreo .

Collegare la sintoma-tologia alle principali patologie studiate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

teriali for-niti dal do-cente.

approfondi-mento

3 Retina 62

Anatomia e fisiologia della retina. Circolazione della retina. Meccanismo fisiologico della visione. Malattie retiniche secondarie a patologie siste-miche : - Retinopatia diabetica e diabete mellito: de-finizione, cenni patologia di diabete, classificazione lesioni (proliferante, non proliferante), diagnosi, trat-tamento. Complicazioni oftalmiche. - Retinopatia ipertensiva ed ipertensione: lesioni anatomopatolo-giche (sec. class. di Keith-Wagener-Barker), dia-gnosi e clinica. - Retinopatia gravidica: clinica, lesio-ni ed esame oftalmoscopico. Malattie vascolari retiniche : eziologia, clinica, le-sioni anatomopatologiche, diagnosi, prognosi, tera-pia, complicazioni in: - Occlusione dell’arteria rena-le,- Occlusione (trombosi) della vena centrale della retina; con differenze (eziologiche, lesioni anatomo-patologiche, cliniche),- Arterite temporale di Horton, - Angiomatosi retinica (cenni delle forme), - Retinopatia del prematuro: epidemiologia, eziolo-gia e clinica. Malattie degenerative retiniche : - Degenerazione maculare senile (DMS): epidemiologia, eziologia, fattori di rischio, classificazione e descrizione (forma secca o atrofica, forma umida o essudativa o neo-vascolare), clinica, diagnosi, prognosi e terapia. Drusen: definizione, struttura, tipi (Hard e soft dru-sen). Test di Amsler (modalità, metodo di preven-zione, target).- Degenerazione maculare miopica: epidemiologia, quadri clinici e lesioni anatomopato-

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali (biomicro-scopio ed oftal-moscopio) per riconoscere le alterazioni ana-tomopatologiche specifiche. Misurare il senso cromatico e la sensibilità al con-trasto.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

logiche. - Retinite pigmentosa: epidemiologia, lesioni anatomopatologiche, clinica, diagnosi e prognosi. Cenni sindrome di Usher. Distacco di retina : definizione, epidemiologia e classificazione (regmatogeno, trazionale, essudativo o sieroso, combinato). Patogenesi e lesioni anato-mopatologiche delle varie forme, clinica, diagnosi, prognosi e cenni sulle varie scelte terapeutiche. Tumori della retina : Retinoblastoma (epidemiolo-gia, eziologia, lesioni anatomopatologiche, clinica, diagnosi e terapia). Cenni su altri tumori: astrocito-ma, emangioblastoma, emangioma cavernoso Anomalie nella visione dei colori : anatomia della retina e dei fotorecettori. Acromatopsie. Discroma-topsie. Diagnosi e test. Obiettivi e scelte terapeuti-che

4 Revisione congiuntiva 3

Cenni di anatomia, istologia, funzioni. Biomicroscopia: obiettivi di valutazione nell’esame della congiuntiva - Patologia infiammatoria/ Congiuntivite : classifi-cazione eziologica (infettiva, allergica, iatrogena, at-tinica). Clinica, diagnosi e trattamento. - Patologie degenerative della congiuntiva : pteri-gio, pinguecola, pemfigo. - Cenni patologie tumorali.

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

5 Revisione uvea 4

Cenni di anatomia e funzioni. Patologie dell’uvea: - Uveiti : definizione, classificazione in base alla se-de (anteriore, posteriore, intermedia, panuveite), in base all'evoluzione (acute, croniche). Uveiti anteriori o Iriti: clinica (acute/croniche), diagnosi, evoluzione, eziologia, complicanze. Iridociclite: diagnosi diffe-renziale fra uveite anteriore e attacco acuto di glau-coma. Eziologia delle uveiti anteriori. Uveiti interme-die (o Cicliti): eziologia, clinica, diagnosi, complica-zioni. Uveiti posteriori (o Coroiditi): eziologia, clinica, diagnosi. - Patologie congenite : Alterazioni pupillari. Anidria. Coloboma dell'iride (e della coroide)

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la cor-relazione esistente tra le componenti anato-miche dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

6 Neuroftalmo-logia 10

Anatomia e fisiologia delle vie ottiche. Sintomatologia del paziente neuroftalmologico . - Neurite oftalmica: eziologia, clinica, terapia. Forme: papillite/ neuropatia ottica ischemica anterio-re/ neurite secondaria a patologie demielinizzanti/ neurite retrobulbare da intossicazioni- Papilledema da ipertensione endocranica- Patologia chiasmatica Altri quadri: patologie interessanti il tratto ottico, le radiazioni ottiche e la corteccia striata. Alterazioni pupillari : fisiologia e riflesso fotomoto-re.- Anisocoria - Midriasi- Miosi

Individuare la correla-zione esistente tra le componenti anatomi-che dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sin-tomatologia alle prin-cipali patologie stu-diate

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali e specifici test per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

7 Revisione cristallino 4

- Anatomia macroscopica e microscopica, fisiologia. Patologie del cristallino: - Cataratta : classificazioni (in base all'eziologia & età insorgenza, alla sede, alla clinica). Cataratta congenita o infantile: epidemiologia, eziologia, lesio-ni anatomopatologiche. Classificazione cataratta congenita: lamellare, suturale, polare (anteriore/ po-steriore): caratteristiche specifiche di presentazione

Utilizzare la termino-logia adeguata alle diverse patologie ocu-lari. Individuare la correla-zione esistente tra le componenti anatomi-che dell’occhio e lo

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-

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- Aula, - Aula multime-diale

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

ed associazione con altre anomalie oculari (microf-talmo, lenticono, persistenza vitreo primario iperpla-stico). Diagnosi, clinica, trattamento. Cataratta senile: epidemiologia, fattori di rischio. Classificazione cataratta senile (per sede), descri-zione lesioni anatomopatologiche ed opacità, clinica e diagnosi (di: Cataratta corticale/ Cataratta nuclea-re/ Cataratta sottocapsulare posteriore). Inquadramento della sintomatologia (per frequenza ed importanza clinica) della cataratta senile. Com-plicazioni della cataratta senile (Sindrome pseu-doesfoliativa/ Glaucoma facolitico/ Uveite facoanafi-lattica). Trattamento chirurgico della cataratta (con-fronto fra estrazione extracapsulare e facoemulsifi-cazione), complicazioni (pre-, intra-, postoperatorie). Obiettivi del trattamento, criteri e parametri di valu-tazione Endoftalmite. Cataratta secondaria post-operatoria, intervento laser e complicazioni. - Anomalie della forma del cristallino (descrizio-ne, eziopatogenesi, clinica, trattamento e complica-zioni): Colobomi. Sferofachia e Microsferofachia. Lenticono & Lentiglobo - Anomalie della posizione del cristallino : Ectopia lentis: lussazione e sublussazione (eziopatogenesi, clinica in rapporto al tipo della dislocazione).

sviluppo delle patolo-gie. Collegare la sintoma-tologia alle principali patologie studiate

che. Saper indicare soluzioni tera-peutiche per la cataratta.

cente.

8

Malattie dell’età pedia-trica e preven-zione

8

Maturazione e sviluppo delle strutture anatomiche. Quando fare la visita oculistica nell’arco della vita e perché. Classificazione, clinica, diagnosi e terapia di: - Ambliopia - Strabismo - Nistagmo

Individuare la correla-zione esistente tra le componenti anatomi-che dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie.

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

prendimento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

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Spazi Strumenti di valutazione

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

- Torcicollo oculare - Retinoblastoma - Dacriostenosi

tologiche specifi-che.

niti dal do-cente.

mento

9 Ripasso e consolidamen-to

14

- Moduli trattati quest’anno (1-2-3) - Patologie della cornea : cheratiti, cheratocono e altre distrofie - Patologie della sclera - Patologie del film lacrimale (“occhio secco”) - Visione binoculare. Vizi rifrattivi e correzione con lenti a contatto: miopia, ipermetropia, astigmati-smo, presbiopia

Individuare la correla-zione esistente tra le componenti anatomi-che dell’occhio e lo sviluppo delle patolo-gie.

Scegliere in au-tonomia e saper utilizzare le me-todiche strumen-tali per ricono-scere le altera-zioni anatomopa-tologiche specifi-che.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

10

Igiene ed edu-cazione alla salute. C ultura della preven-zione.

10

Il concetto di benessere psico -fisico, salute e malattia . Diritto alla salute. Principi di Igiene sanita-ria ed educazione sanitaria. Epidemiologia. Malattia come fattore responsabile della rottura dell’equilibrio biologico. Aspetti fondamentali di prevenzione: tipi, obiettivi e strumenti. Batteri, virus, funghi. Infezione e malattia infettiva, endemia, epidemia, pandemia. Profilassi delle infezioni : generale, specifica (pas-siva, attiva). Soluzioni per il trattamento e manutenzione delle LAC . La compliance nel portatore di LAC Cecità (assoluta/ relativa). Cecità sociale. Cause per frequenza di cecità e metodi di prevenzione. Fumo di sigaretta e patologie oculari .

Conoscere i criteri di verifica dell’applicazione delle normativa igienico sanitaria e di sicurez-za. Saper indicare com-portamenti e stili di vita al fine di tutelare la salute.

Saper applicare le principali nor-me igienico-sanitarie e di si-curezza ai fine della prevenzio-ne

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

prendimento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mez

zi e

s

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tica

Spazi Strumenti di valutazione

Te

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le (n

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Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applica-re conoscenze e di usare know-how per portare a termi-ne compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, ma-teriali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare cono-scenze, abilità e capaci-tà personali, sociali e/o metodologiche, in situa-zioni di lavoro o di stu-dio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termi-ne di responsabilità e autonomia.

11

Laser ed ap-plicazioni cli-niche in oftal-mologia

4

Effetto fotochimico, termico ed effetto fotomeccani-co. Principali tipi di laser utilizzati in oftalmologia. Indicazioni terapeutiche.

Conoscere gli effetti del laser e il loro uti-lizzo terapeutico in oftalmologia

Saper applicare o consigliare il trattamento laser per le più fre-quenti patologie indicate.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

12

Inquadramen-to dei princi-pali sintomi del paziente oftalmico

10

Fenomeni endottici - definizione ed eziologia di fosfeni/ fotopsie/ miodesopsie/ metamorfopsie/ emianopsia e scotoma. - Discomfort oculare cronico - Astenopia - Quadri clinici e diagnosi differenziale di occhio “secco” e occhio “rosso”.

Collegare la sintoma-tologia alle principali patologie studiate

Saper compilare una lista fra le diverse possibili-tà diagnostiche in base alla sin-tomatologia cor-relata.

Lezione frontale. Lettura del testo in adozione e dei ma-teriali for-niti dal do-cente.

- Aula, - Aula multime-diale

- Verifiche orali - Verifiche scritte - Lavori di ricerca e approfondi-mento

DATA 15/05/2017 FIRMA DOCENTE: KINIS DIMITRIOS

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ISIS Paolino d'Aquileia - Cividale del Friuli

Relazione finale - Anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2 Settore: IPS Indirizzo: OTTICO Classe: 4° D Materia d’insegnamento: Esercitazioni di Contattologia Insegnante/i: Anto Rossetti Ore annue d’insegnamento effettivamente svolte: 51 Libro di testo: Consigliato: Rossetti, Gheller. Manuale di Optometria e contattologia. Zanichelli, 2003

ISBN 9788808147721

N° modulo

TITOLO del modulo

Tem

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e) Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

Spazi Strumenti di Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1

Generalità sulle lenti a contatto (lac) e re-quisiti di sicurezza e prevenzione infortuni

5

Denominazioni delle varie lac (lenti a contatto). Co-nosce la struttura delle lac rigide e morbide; il loro potere ottico. Storia delle lenti a contat-to. Problematiche genera-li che solleva una lente a contatto nell'occhio. Van-taggi e svantaggi dell'u-so/porto delle lac. Indicazioni sui requisiti di sicurezza e prevenzione infortuni in ambiente lavo-rativo specifico.

Identifica le informazioni rilevanti e realizza una gerarchia di importanza. Organizza la classifica-zione in modo coerente. Organizza i dati raccolti, riconosce e definisce i principali aspetti di una lente a contatto. Identifica le principali condizioni di rischio.

Applica in contesto le conoscenze di optome-tria, ottica applicata-oftalmica. Classifica una lente qual-siasi riconoscendo alme-no materiale, classifica-zione di base e ISO, crite-ri di uso e porto, permea-bilità e trasmissibilità all'ossigeno, struttura e geometria.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca, guide e cataloghi ditte produttrici

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Ciascuna attività più concreta e pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

2

Criteri di scelta e di applicazio-ne di una lac rigida

12

Forma e geometria delle LaC; relazione e dimen-sioni tra LaC, cornea e palpebra; valutazione della LaC applicata; valu-tazione degli effetti ottici (menisco su cornea sferi-ca con Lac R); determi-nazione teorica del potere ottimale della LaC; con-versione di potere tra occhiale e LaC per diver-

Applica le conoscenze di ottica geometrica in con-tattologia. Misura i para-metri essenziali di norma-lità o la presenza di ano-malia. Definisce una lente a contatto rigida ideale dati i parametri corneali e correttivi, ricavare i dati utili e interpreta la corret-ta soluzione

Calcola la prima ipotesi di potere di una lente a contatto rigida, spiega al soggetto la motivazione di tutte le operazione pre e post applicazione; in-terpreta i risultati ottenuti e trova le possibili solu-zioni

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

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N° modulo

TITOLO del modulo

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e) Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

Spazi Strumenti di Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

se distanze al vertice (lenti sferiche e astigma-tiche)

3

Struttura es-senziale del segmento an-teriore e delle superfici ocu-lari interessate all'applicazio-ne delle lenti a contatto

10

Terminologia tecnica anatomica essenziale. Applicazioni della struttu-ra film lacrimale. Uso della lampada a fessura in contattologia.

Misurazione cheratome-trica. Valutazione film lacrimale. Illuminazioni e posizioni della lampada a fessura. Rilevazione iride visibile. Rilevazione misu-razioni del segmento anteriore (iride)

Capacità di manipolare un soggetto per le neces-sità essenziali di contatto-logia. Verifica della con-dizione di normalità del segmento anteriore.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

4 Applicazione della lac

12

Tecnica d'inserimento di LaC morbide e cenni per le rigide. Valutazione: comfort, effetto refrattivo (sovrarefrazione), dina-mica della LaC. Instilla-zione e uso della fluore-sceina, cautele. Cenni di valutazione dell'appoggio della lac rigida. Relazione raggio base, diametro totale, sagitta. Inserimento/rimozione da parte del soggetto stes-so/autoapplicazione: tecniche.

Inserimento simulato di una lente a contatto rigida su soggetto. Raccolta dati essenziali per le esigenze di contattologia. Rimozio-ne lac con tecniche ma-nuali. Illustra le tecniche di in-serzione e rimozione al soggetto e conduce un apprendimento.

Relaziona i parametri e i risultati per l'applicazione delle lente a contatto.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

5

Manutenzione e pulizia, igie-ne in contatto-logia

12

Concetti di lavaggio, di-sinfezione, conservazio-ne. Influenze sulle lac. Disinfezione e sterilizza-zione delle LaC. Precau-zioni, concetti di tempo di disinfezione, carica batte-

Manipola correttamente la LaC rigida e provvede ad una pulizia superficiale della lente. Differenzia per le necessità di contat-tologia tra lavaggio, disin-fezione, risciacquo, con-

Spiega al soggetto la corretta manutenzione della lente a contatto e consigliare la più indicata al tipo di lente in uso. Identifica i criteri di manu-tenzione della LaC mor-

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura

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e) Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

Spazi Strumenti di Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

rica nella relazione tra LaC-occhio-contenitore.

servazione, disinfestazio-ne. Disinfezione strumenta-rio.

bide e rigide. Depositi sulle LaC. Identifica le condizioni critiche in contattologia; i problemi di igiene nella relazione con soggetto.

di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

Totale 51

DATA 04-06-2017

FIRMA DOCENTE Anto ROSSETTI

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ISIS “Paolino d’Aquileia” – Cividale del Friuli

RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

Materia d’insegnamento: ESERCITAZIONI PRATICHE DI CONTATTOLOGIA

Classe: 5^D servizio socio-sanitari-Ottico

Insegnante tecnico pratico: Tuniz Elena

Ore annue di insegnamento effettivamente svolte: 53 (66-20%)

Di cui ore di compresenza: ---

Libro/i di testo in adozione Manuale di optometria e contattologia. Aut. Rossetti – Gheller Ed Zanichelli 2003

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Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze

(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità

indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1

Scelta della lente a con-tatto (lac) e requisiti di sicurezza e prevenzione infortuni

5 5 0

Tipi di lac (DW, EW, CW); procedura generale dell'applicazione lac. Problematiche generali che solleva una lente a contatto nell'occhio. Van-taggi e svantaggi dell'u-so/porto delle lac. Indicazioni sui requisiti di sicurezza e prevenzione infortuni in ambiente lavo-rativo specifico.

Identifica le informazioni rilevanti e realizza una gerarchia di importanza. Organizza la classifica-zione in modo coerente. Organizza i dati raccolti, riconosce e definisce i principali aspetti di una lente a contatto. Identifica le principali condizioni di rischio.

Applica in contesto le conoscenze di optome-tria, ottica applicata-oftalmica. Sceglie una lente qual-siasi date le necessità correttive, riconoscendo almeno: materiale, classi-ficazione di base e ISO, criteri di uso e porto, permeabilità e trasmissi-bilità all'ossigeno, struttu-ra e geometria.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca, guide e cataloghi ditte produttrici

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Ciascuna attività più concreta e pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

2

Criteri di scelta e di applicazio-ne di una lac morbida e rigida

15 10 5

Forma e geometria delle LaC; relazione e dimen-sioni tra LaC, cornea e palpebra; valutazione della LaC applicata (di-namica, disidratazione, colorazione corneale e congiuntivale); valutazio-ne degli effetti ottici (me-nisco su cornea sferica); determinazione teorica del potere ottimale della LaC; conversione di pote-re tra occhiale e LaC (lenti sferiche e astigma-

Applica le conoscenze di ottica geometrica in con-tattologia. Misura i para-metri essenziali di norma-lità o la presenza di ano-malia. Sceglie e definisce una lente a contatto morbida ideale dati i parametri corneali e correttivi, rica-vare i dati utili e interpreta la corretta soluzione. Sceglie la lente progres-siva più indicata per il soggetto.

Calcola la prima ipotesi di potere di una lente a contatto rigida o morbida, spiega al soggetto la motivazione di tutte le operazione pre e post applicazione; interpreta i risultati ottenuti e trova le possibili soluzioni

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

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TITOLO del

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Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze

(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità

indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

tiche).Lenti a contatto progressive, innovazioni sull’argomento.

3

Struttura es-senziale del segmento an-teriore e delle superfici ocu-lari interessate all'applicazio-ne delle lenti a contatto

Terminologia tecnica anatomica essenziale. Cheratometria. Struttura film lacrimale. Struttura della lampada a fessura.

Misurazione cheratome-trica. Valutazione film lacrimale. Illuminazioni e posizioni della lampada a fessura. Rilevazione iride visibile. Rilevazione misu-razioni del segmento anteriore (iride)

Capacità di manipolare un soggetto per le neces-sità essenziali di contatto-logia. Verifica della con-dizione di normalità del segmento anteriore.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

4 Applicazione della lac

Tecnica d'inserimen-to/rimozione della LaC morbida e rigida. Valuta-zione: comfort, effetto refrattivo (sovrarefrazio-ne), dinamica della LaC. Instillazione e uso della fluoresceina, cautele. Valutazione dell'appoggio della lac rigida. Relazione raggio base, diametro totale, sagitta. Inserimento/rimozione da parte del soggetto stesso: tecniche.Complicanze oculari da lenti a contatto.

Inserimento di una lente a contatto R o M su sogget-to. Raccolta dati essen-ziali per le esigenze di contattologia. Rimozione lac con tecniche manuali. Illustra le tecniche di in-serzione e rimozione al soggetto e conduce un apprendimento.

Relaziona i parametri e i risultati per l'applicazione delle lente a contatto. Conduce in autonomia una scelta e applicazione di lac in condizioni base (sf.)

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario. Il modulo si concentra sulla didattica laboratoriale

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

5

Manutenzione e pulizia, igie-ne in contatto-logia

Manutenzione LAC R e LAC M. Concetti di la-vaggio (e trattamento enzimatico), disinfezione, conservazione, disinfe-stazione. Influenze di pH, osmolarità/tonicità e tem-

Manipola correttamente la LaC R o M e provvede ad una pulizia superficiale della lente. Differenzia per le necessità di contat-tologia tra lavaggio, disin-fezione, disinfestazione.

Spiega al soggetto la corretta manutenzione della lac e consiglia la più indicata al tipo di lente in uso. Identifica i criteri di manu-tenzione della LaC mor-

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con alcu-ni quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Ciascuna attività pratica verrà concre-tizzata dalla stesura

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Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze

(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità

indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

peratura sulle lac. Disinfezione e sterilizza-zione delle LaC. Precau-zioni, concetti di tempo di disinfezione, carica batte-rica nella relazione tra LaC-occhio-contenitore. Depositi delle lac. Controlli a seguire (fol-low-up). Complicanze lac.

Disinfezione strumenta-rio.

bide e rigide. Differenzia i depositi sulle LaC. Identifica le condizioni critiche in contattologia; i problemi di igiene nella relazione con soggetto.

di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

DATA 29/11/2016

FIRMA DOCENTE TUNIZ ELENA

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ISIS “Paolino d’Aquileia” – Cividale del Friuli

RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

SETTORE: D INDIRIZZO: Ottico CLASSE: 4^

Materia d’insegnamento: ESERCITAZIONI PRATICHE DI OPTOMETRIA

Insegnante: ---

Eventuale insegnante tecnico pratico: LOPRIORE STEFANO

Ore annue di insegnamento effettivamente svolte: 91

Di cui ore di compresenza: ---

Libro/i di testo in adozione Manuale di optometria e contattologia. Aut. Rossetti – Gheller Ed Zanichelli 2003

modulo TITOLO del

modulo

Tem

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Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1

Generalità sulle lenti a contatto (lac) e re-quisiti di sicurezza e prevenzione infortuni

5 5

Denominazioni delle varie lac (lenti a contatto). Co-nosce la struttura delle lac rigide e morbide; il loro potere ottico. Storia delle lenti a contat-to. Problematiche genera-li che solleva una lente a contatto nell'occhio. Van-taggi e svantaggi dell'u-so/porto delle lac. Indicazioni sui requisiti di sicurezza e prevenzione infortuni in ambiente lavo-rativo specifico.

Identifica le informazioni rilevanti e realizza una gerarchia di importanza. Organizza la classifica-zione in modo coerente. Organizza i dati raccolti, riconosce e definisce i principali aspetti di una lente a contatto. Identifica le principali condizioni di rischio.

Applica in contesto le conoscenze di optome-tria, ottica applicata-oftalmica. Classifica una lente qual-siasi riconoscendo alme-no materiale, classifica-zione di base e ISO, crite-ri di uso e porto, permea-bilità e trasmissibilità all'ossigeno, struttura e geometria.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca, guide e cataloghi ditte produttrici

Aula, Lab Optome-tria

Test scritto, relazione

2

Criteri di scelta e di applicazio-ne di una lac rigida

13 8 5

Forma e geometria delle LaC; relazione e dimen-sioni tra LaC, cornea e palpebra; valutazione della LaC applicata; valu-tazione degli effetti ottici (menisco su cornea sferi-ca con Lac R); determi-nazione teorica del potere ottimale della LaC; con-versione di potere tra occhiale e LaC per diver-

Applica le conoscenze di ottica geometrica in con-tattologia. Misura i para-metri essenziali di norma-lità o la presenza di ano-malia. Definisce una lente a contatto rigida ideale dati i parametri corneali e correttivi, ricavare i dati utili e interpreta la corret-ta soluzione

Calcola la prima ipotesi di potere di una lente a contatto rigida, spiega al soggetto la motivazione di tutte le operazione pre e post applicazione; in-terpreta i risultati ottenuti e trova le possibili solu-zioni

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Test scritto, relazione

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modulo TITOLO del

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re)

Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

se distanze al vertice (lenti sferiche e astigma-tiche)

3

Struttura es-senziale del segmento an-teriore e delle superfici ocu-lari interessate all'applicazio-ne delle lenti a contatto

10 4 6

Terminologia tecnica anatomica essenziale. Cheratometria. Struttura film lacrimale. Uso della lampada a fessura in contattologia.

Misurazione cheratome-trica. Valutazione film lacrimale. Illuminazioni e posizioni della lampada a fessura. Rilevazione iride visibile. Rilevazione misu-razioni del segmento anteriore (iride)

Capacità di manipolare un soggetto per le neces-sità essenziali di contatto-logia. Verifica della con-dizione di normalità del segmento anteriore.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Test scritto, relazione

4 Applicazione della lac

15 2 13

Tecnica d'inserimento di LaC morbide e rigide. Valutazione: comfort, effetto refrattivo (sovrare-frazione), dinamica della LaC. Instillazione e uso della fluoresceina, caute-le. Valutazione dell'ap-poggio della lac rigida. Relazione raggio base, diametro totale, sagitta. Inserimento/rimozione da parte del soggetto stesso: tecniche.

Inserimento simulato di una lente a contatto rigida su soggetto. Raccolta dati essenziali per le esigenze di contattologia. Rimozio-ne lac con tecniche ma-nuali. Illustra le tecniche di in-serzione e rimozione al soggetto e conduce un apprendimento.

Relaziona i parametri e i risultati per l'applicazione delle lente a contatto.

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Test scritto, relazione

5

Manutenzione e pulizia, igie-ne in contatto-logia

10 6 4

Concetti di lavaggio (e trattamento enzimatico), disinfezione, conserva-zione, disinfestazione. Influenze di pH, osmolari-tà/tonicità e temperatura sulle lac. Disinfezione e sterilizza-zione delle LaC. Precau-zioni, concetti di tempo di disinfezione, carica batte-

Manipola correttamente la LaC rigida e provvede ad una pulizia superficiale della lente. Differenzia per le necessità di contat-tologia tra lavaggio, disin-fezione, risciacquo, con-servazione, disinfestazio-ne. Disinfezione strumenta-rio.

Spiega al soggetto la corretta manutenzione della lente a contatto e consigliare la più indicata al tipo di lente in uso. Identifica i criteri di manu-tenzione della LaC mor-bide e rigide. Depositi sulle LaC. Identifica le condizioni critiche in contattologia; i

Testo consigliato o disponibile in biblioteca. Audiovideo. Strumen-tario.

Aula, Lab Optome-tria

Test scritto, relazione

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modulo TITOLO del

modulo

Tem

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re)

Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e

strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

VERIFICARE LE

INDICAZIONI DEL PECUP

Spazi Strumenti di

Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

rica nella relazione tra LaC-occhio-contenitore.

problemi di igiene nella relazione con soggetto.

Totale:1 verifica scritta e 3 relazioni

DATA 15/6/2017

FIRMA DOCENTE TECNICO PRATICO Stefano Lopriore

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ISIS Paolino d'Aquileia - Cividale del Friuli Relazione finale - Anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2

Settore: IPS Indirizzo: OTTICO Classe: 5° D Materia d’insegnamento: Esercitazioni di Optometria Insegnante/i: Anto Rossetti Ore annue d’insegnamento effettivamente svolte: 98 Libro di testo: Consigliato: Rossetti, Gheller. Manuale di Optometria e contattologia. Zanichelli, 2003

ISBN 9788808147721

N° modulo

TITOLO del modulo

Tem

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e) Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

Spazi Strumenti di Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1 Funzioni nor-mali della vi-sione binocu-lare

20 10 20

Fondamenti sensoriali. Vi-sione binoculare normale: gradi della binocularità (per-cezione simultanea, fusione, stereopsi), pratica dei test di Worth, stereotest Wirt e Lang, cenni sui test cover test e test di von Graefe. Differenziazione foria/tropia.

Applica le conoscenze di visione binoculare normale; usa terminologia tecnica specifica. Rapporta i mec-canismi della binocularità alla refrazione. Identifica una condizione normale nella visione binoculare e in gene-rale una deviazione dalla norma a partire da un insie-me di dati su foria, stereopsi.

Applicazione in contesto le conoscenze di visione bino-culare in relazione alle ame-tropie e i fondamenti del suo funzionamento.

Strumentario per visione binocu-lare di fusione o dissociante.

Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con que-siti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Le attività pratiche valutate con la stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

2 Accomodazio-ne e visione a breve distanza

20 10 15

Fondamenti dell’accomodazione: la triade accomodativa; valuta-zione in presenza di ame-tropia. Presbiopia. Refrazione prossimale. Tecniche soggettive prossi-mali per correzione sferica (bicromatico; cilindro crocia-to). Criteri di correzione della presbiopia.

Applica le tecniche di valu-tazione dell’accomodazione. Misura i parametri essenziali dell’accomodazione e valuta la normalità o la presenza di anomalia.

Conoscenza del fenomeno dell’accomodazione e della sua funzione refrattiva. Capacità di valutarne gli aspetti essenziali in condi-zioni normali e nella pre-sbiiopia.

Mire, flipper ottici sferici Aula, Lab Optome-tria

Questionari a rispo-sta multipla con quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Le attività pratiche valu-tate con la stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

3

Approfondi-menti delle tecniche di refrazione soggettiva e le varie acuità

15 12 5

Procedura esame visivo. Acuità visiva. Cheratometria. Refrazione soggettiva (per l'astigmatismo, la correzione sferica, il bilanciamento binoculare), Refrazione oggettiva (autorefrattometria e schiascopia).

Utilizzo cheratometro, schia-scopio/retinoscopio, ottotipi, tecniche d’esame soggetti-vo; test essenziali per valu-tare la funzione visiva.

Scelta e gestione autonoma del metodo o delle specifi-che tecniche in relazione al caso.

Riunito di refrazione; cassetta di prova; forottero; Ottotipi; piccola strumentaz. oftalmica

Aula, Laborato-rio

Questionari a rispo-sta multipla con quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Le attività pratiche valu-tate con la stesura di una scheda, che

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N° modulo

TITOLO del modulo

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e) Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumenti per la didattica

(Scelte metodologiche)

Spazi Strumenti di Valutazione

Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimi-lazione di informazioni attraver-so l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relati-ve a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacitàdi applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello svilup-po professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

4

Le tecniche per l'esame delle deviazio-ni oculari la-tenti e i fattori correlati

20 15 15

Tecniche dissocianti (von Graefe, Hering, Schöber, Cover test; vergenze fusio-nali; flipper accomodativi). Rapporto AC/A. Effetti della correzione ottica sulla visio-ne binoculare.

Conosce ed effettua i test per la visione binoculare.

Scelta e gestione autonoma del metodo o delle specifi-che tecniche in relazione al caso.

Riunito di refrazione; cassetta di prova; forottero; Ottotipi; piccola strumentaz. Oftalmica (prismi)

Aula, Laborato-rio

Questionari a rispo-sta multipla con quesiti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Le attività pratiche valu-tate con la stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

5

La correzione ottica efficace e confortevole (visione a di-stanza e visio-ne da vicino).

23 20 10

Valutazione di casi completi per la correzione da lontano e da vicino. Valutazione refrattiva, di visione binocu-lare (fusione e foria), rela-zione accomodazione con-vergenza, tipi di dispositivi, indicazioni di uso per una correzione per lontano (e scelta lenti), vicino, perma-nenza; prescrizioni di legge (privacy, certificato di con-formità)

Criteri di diagnosi optometri-ca; metodi di esame opto-metrico; tipi e scelta di trat-tamenti e gestione dei pro-blemi visivi fondamentali.

Identifica ipotesi correttive, con dispositivi ottici. Deter-mina in autonomia una prescrizione o correzione ottica completa. Pianifica una correzione ottica dalla determinazione alla conse-gna del dispositivo e alle istruzioni alla persona. Definisce la prescrizione oftalmica dei difetti semplici, differenziando da altre ano-malie refrattive.

Audiovideo. Attività laboratoriale in autono-mia

Aula, Laborato-rio

Questionari a rispo-sta multipla con que-siti a risposta aperta. Simulazione su caso pratico. Le attività pratiche sono valuta-te con la stesura di una scheda, che riporti i dati ottenuti, il loro significato e una breve relazione.

Totale 98

DATA 04-05-2017

FIRMA DOCENTE Anto ROSSETTI

Nota: questo programma include l’eventuale PDP in accordo con la decisione del CdC riguardo l’allieva con DSA.

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del Friuli RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2

SETTORE: IPSIA INDIRIZZO: SERVIZI SOCIO-SANITARI - OTTICO CLASSE: 4D Materia d’insegnamento: INGLESE

Insegnante: SKOPAC LUCIANA Eventuale insegnante tecnico pratico: /

Ore annue d’insegnamento effettivamente svolte: 88 h Di cui ore annue di compresenza: /

Libro/i di testo in adozione: Gentile, Scafati, Basic English for Opticians, ed. Franco Lucisano; Jordan, Fiocchi, Grammar files Blue Edition, ed. Trinity Whitebridge

N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

prendimento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mez

zi e

st

rum

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per

la d

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tica

Spazi Strumenti di valutazione

Tem

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Lezi

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ratic

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)

IDEI

in it

iner

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) Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risol-vere problemi; le abilità sono descrit-te come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e auto-nomia.

1 GRAMMAR 49 24 23 2

Ripasso e consolidamento dei principali argomenti gram-maticali. I plurali regolari ed irregola-ri, i dimostrativi, preposizioni di stato, question words, i modali must/mustn’t e should/shouldn’t. La frase inglese. Le principali forme e tempi verbali del presente e passa-to: Present Simple e Conti-nuous; Past Simple e Conti-nuous; Present Perfect Sim-ple e Continuous.

Sapere applicare corretta-mente le principali strutture grammaticali della lingua

inglese.

Padroneggiare la lingua in-glese per i principali scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio per intera-gire in diversi ambiti e conte-sti professionali ( A2+/B1)

Libro di testo, fo-tocopie, esercizi al computer.

Aula Aula infor-matica.

4 verifiche scritte.

2 RIPASSO 10 8 2

Ripasso degli argomenti dell’anno precedente: Part One – Anatomy of the Eye

Abilità di ascoltare, com-prendere e produrre brevi testi orali e scritti, con espressioni di inglese tecni-co attinenti alle discipline di indirizzo.

Padroneggiare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali relati-vi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti profes-sionali ( A2+/B1)

Libro di te-sto: Basic English for Opticians

Aula.

Verifica orale.

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N° UDA

TITOLO dell’unità di ap-

prendimento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mez

zi e

st

rum

enti

per

la d

idat

tica

Spazi Strumenti di valutazione

Tem

po to

tale

(n

° or

e)

Lezi

oni t

eoric

he (n

° or

e)

Lezi

oni p

ratic

he (n

° ore

)

IDEI

in it

iner

e (n

° ore

) Conoscenze (contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e prati-che, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risol-vere problemi; le abilità sono descrit-te come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e auto-nomia.

Abilità di rispondere a speci-fiche domande sul testo. Abilità di tradurre testi tecni-ci dalla lingua inglese alla lingua italiana.

3

LETTURE TECNICHE Part Two: Pathology

29 15 13 1

Defects of sight and defects of focusing. Suggestions to students. Eye disease. Eye disorders. Eye specialists. At the optometrist’s. Lenses. Choose the material for your glasses. Contact lenses. Patient instructions: how to insert and remove contact lenses. Advertisement: a Product for Lenses.

Abilità di ascoltare, com-prendere e produrre brevi testi orali e scritti, con espressioni di inglese tecni-co attinenti alle discipline di indirizzo. Abilità di rispondere a speci-fiche domande sul testo. Abilità di tradurre testi tecni-ci dalla lingua inglese alla lingua italiana.

Padroneggiare la lingua inglese per i principali scopi comunica-tivi ed utilizzare i linguaggi set-toriali relativi ai percorsi di stu-dio per interagire in diversi am-biti e contesti professionali ( A2+/B1)

Libro di te-sto: Basic English for Opticians

Aula Una verifica orale. Una verifica scritta.

DATA …14/06/2017……………… FIRMA DOCENTE ………Skopac Luciana………………………………………………….……………….. FIRMA EV. INSEGNANTE TECNICO – PRATICO …………………………………………………………………….

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ISIS Paolino d'Aquileia - Cividale del Friuli

Relazione finale - Anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art.5 comma 2 Settore: IPS Indirizzo: OTTICO Classe: 4° D Materia d’insegnamento: Discipline sanitarie - Anatomia, fisiopatologia oculare, igiene Insegnante: (Dimitrios Kinis) Insegnante tecnico pratico: Anto Rossetti Ore annue d’insegnamento effettivamente svolte in compresenza: 59 Libro di testo: Consigliato: Rossetti, Gheller. Manuale di Optometria e contattologia. Zanichelli, 2003

ISBN 9788808147721

Modulo di riferimento

Titolo dellʼUnità didattica

Durata prevista ore:

Delle quali:

OBIETTIVI DELLʼESERCITAZIONE: AZIONI PROGRAMMATE: Spazi Tempi (ore)

Ore di

lezione:

Ore di

codocenza

1 Biomicroscopia e oftalmoscopia

Osservazione del segmento anteriore e posteriore (oftalmoscopia diretta e indi-retta) dell'occhio e riconoscimento della condizione normale e anomala. Gra-duazione di cornea congiuntiva (classi-ficazione -/+; CCLRU-IER) cristallino, palpebre, film lacrimale.

Esercitazioni con lampada a fessu-ra/biomicroscopio/oftalmoscopio a piccoli gruppi, simul-taneamente per diversi strumenti in relazione alle dispo-nibilità strumentali del laboratorio. Uso di schede guida strutturate. In relazione alle disponibilità e limitando il disturbo alle attività didattiche: esercitazioni con studenti di altre classi su base volontaria e per tecniche non in-vasive.

Lab optometria

24

2

Motilità oculare (estrinseca, accomo-dazione, pupillare) e binocularità.

Valutazione della normalità dei movi-menti oculari (cover-uncover test; fo-ria/tropia; deficit movimenti e della con-vergenza, valutazione empirica Sacca-di/inseguimenti), dell'accomodazione (ampiezza, facilità con flipper sferici), della visione binoculare (sensoriale: test di Worth, stereotest, diplopia fisiologica)

Esercitazioni su compagni a piccoli gruppi, simultanea-mente per diversi strumenti in relazione alle disponibilità strumentali del laboratorio.

Uso di schede guida strutturate.

Lab optometria

12

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Modulo di riferimento

Titolo dellʼUnità didattica

Durata prevista ore:

Delle quali:

OBIETTIVI DELLʼESERCITAZIONE: AZIONI PROGRAMMATE: Spazi Tempi (ore)

Ore di

lezione:

Ore di

codocenza

3 Anamnesi e storia

soggetto

Conduzione di un'anamnesi, eviden-ziando sintomi a causa refrattiva e sin-tomi riconducibili a patologie.

Esercitazioni su compagni a piccoli gruppi, simultanea-mente per diversi strumenti in relazione alle disponibilità strumentali del laboratorio. Uso di schede guida struttu-rate.

Lab optometria 9

4 Tecniche di manipo-lazione del soggetto

Manipolazione oculare con rovescia-mento palpebrale. Uso della fluorescei-na.

Esercitazioni su compagni a piccoli gruppi, simultanea-mente per diversi strumenti in relazione alle disponibilità strumentali del laboratorio.

Lab optometria 9

5 Nozioni di igiene e sicurezza applicate

Manipolazione di dispositivi e del sog-getto

Presentazione dei problemi di igiene nella contattologia e di igiene delle mani

aula 5

TOTALE 59

DATA 04-06-2017 FIRMA DOCENTE Dimitrios Kinis FIRMA INSEGNANTE TECNICO – PRATICO Anto Rossetti

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ISIS “Paolino d’Aquileia” – Cividale del Friuli

RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

Materia d’insegnamento: DISCIPLINE SANITARIE

Classe: 5^D servizio socio-sanitari-Ottico

Insegnante: Kinis Dimitrios

Insegnante tecnico pratico: Tuniz Elena

Ore annue di insegnamento effettivamente svolte:

Di cui ore di compresenza: 79 (99-20%)

Modulo

di riferimento

della programma-

zione disciplinare

Titolo

dell’Unità didattica

Du

rata

previs

ta

ore:

OBIETTIVI DELL’ESERCITAZIONE: AZIONI PROGRAMMATE: Spazi Tempi

(ore)

1 Glaucomi 10 Saper valutare i fattori che determinano l’insorgere

della patologia Test di Van Herick al biomicroscopio/lampada a fessura, test manuale della pressione intraoculare

Laboratorio di Optometria 10

2-3 Vitreo e retina 30

Imparare ad usare al meglio l’oftalmoscopio per la visione del fondo oculare

Illustrare i metodi di utilizzo dello strumento, disegnare il fondo oculare di un occhio di prova e, successivamente, di un soggetto.

Laboratorio di Optometria 10

Visionare le diverse strutture oculari e saper valutare lo stato di salute delle stesse,

Mediante l’utilizzo dell’oftalmoscopio, visionare il fondo oculare di un soggetto e valutare la presenza di patologie

Laboratorio di Optometria 20

7 Inquadramento dei principali sintomi del paziente oftalmico

16 Saper valutare lo stato di salute dell’occhio nel com-

plesso

Visita completa, sia del segmento anteriore che posteriore del bulbo oculare, mediante l’utilizzo del biomicroscopio/lampada a fessura e dell’oftalmoscopio

Laboratorio di Optometria

26

8 Ripasso e consolidamento

10

DATA …………………

FIRMA DOCENTE ………………………………………………………….……………….. FIRMA INSEGNANTE TECNICO – PRATICO …………………………………………………………………

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ISIS “Paolino d’Aquileia” – Cividale del Friuli

RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

SETTORE: D INDIRIZZO: Ottico CLASSE: 4^

Materia d’insegnamento: OTTICA

Insegnante: OLIVO GIAN PIERO

Eventuale insegnante tecnico pratico: LOPRIORE STEFANO

Ore annue di insegnamento effettivamente svolte: 108

Di cui ore di compresenza: 42

Libro/i di testo in adozione Lenti & Occhiali - Un manuale di Ottica Oftalmica. Ed Medical Books

Modulo

di riferimento

della programma-

zione disciplinare

Titolo

dell’Unità didattica

Du

ra

ta p

rev

ista

ore:

OBIETTIVI DELL’ESERCITAZIONE: AZIONI PROGRAMMATE: Spazi Tempi

(ore)

1 La fotometria 22

Verificare la legge fondamentale della fotometria Mediante l’utilizzo del luxmetro, verificare l’esattezza della legge fonda-mentale della fotometria, calcolando l’illuminamento a distanze variabili

Laboratorio Ottica 11

Verificare la legge fondamentale della fotometria al variare dell’angolo d’incidenza della sorgente lumi-nosa

Mediante l’utilizzo del luxmetro, verificare l’esattezza della legge fonda-mentale della fotometria, variando l’angolo di incidenza del raggio lumi-noso

Laboratorio Ottica 11

3 La colorimetria 44

Dimostrare la sintesi additiva Comprendere il principio di funzionamento della sintesi additiva tramite l’osservazione su uno schermo bianco della diversa composizione dei colori ottenuti tramite la proiezione di tre differenti fasci luminosi, rispet-tivamente rosso, verde e blu.

Laboratorio Ottica 22

Dimostrare la sintesi sottrattiva Comprendere il principio di funzionamento della sintesi sottrattiva trami-te l’osservazione di un fascio luminoso passante per diverse combina-zioni di filtri ottici

Laboratorio Ottica 22

DATA 15/06/2017

FIRMA DOCENTE Gian Piero Olivo FIRMA INSEGNANTE TECNICO – PRATICO Stefano Lopriore

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RELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

SETTORE: D INDIRIZZO: Ottico CLASSE: 5^

Materia d’insegnamento: OTTICA

Insegnante: OLIVO GIAN PIERO

Eventuale insegnante tecnico pratico: LOPRIORE STEFANO

Ore annue di insegnamento effettivamente svolte: 157

Di cui ore di compresenza: 32

Libro/i di testo in adozione Lenti & Occhiali - Un manuale di Ottica Oftalmica. Ed Medical Books

Modulo

di riferimento

della programma-

zione disciplinare

Titolo

dell’Unità didattica

Du

ra

ta p

rev

ista

ore:

OBIETTIVI DELL’ESERCITAZIONE: AZIONI PROGRAMMATE: Spazi Tempi

(ore)

1 Ottica ondulatoria 66

Polarizzazione per riflessione: dimostrazione della legge di Brewster e del funzionamento di un filtro pola-roid

Comprensione della natura ondulatoria della luca mediante: l’osservazione di un fascio luminoso riflesso attraverso un filtro polaroid; l’osservazione di un fascio luminoso diretto attraverso due filtri polaroid ad asse variabile.

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Polarizzazione per rifrazione: dimostrare la polarizza-zione totale di un raggio rifratto

Osservazione di un fascio luminoso rifratto tramite un numero crescente di lastine di vetro e calcolo del suo grado di polarizzazione.

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Dimostrare la polarizzazione per birifrangenza Osservazione del fenomeno della polarizzazione circolare tramite l’utilizzo di una lamina di ritardo

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Dimostrare la polarizzazione per diffusione Osservazione della polarizzazione lineare della luce diffusa tramite un filtro polaroid

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Interferenza della luce: dimostrare la natura ondulato-ria della luce

Impiego dell’interferometro di Michelson Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Diffrazione da un’apertura rettangolare: dimostrare la natura ondulatoria della luce

Osservazione del fenomeno della diffrazione di un raggio luminoso che attraversa una fenditura rettangolare

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Diffrazione da un’apertura circolare Osservazione del fenomeno della diffrazione di un raggio luminoso che attraversa un’apertura circolare

Laboratorio di Fisica/Ottica 8

Fibre Ottiche Osservazione del fenomeno della riflessione totale Laboratorio di Fisica/Ottica 6

I Laser Osservazione dell’emissione di radiazioni coerenti con un laser a elio-neon

Laboratorio di Fisica/Ottica 4

DATA 15/06/2017

FIRMA DOCENTE Gian Piero Olivo FIRMA INSEGNANTE TECNICO – PRATICO Stefano Lopriore

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del FriuliRELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: OTTICO CLASSE: QUARTA SERVIZI SOCIO-SANITARI OTTICOMateria d’insegnamento: OTTICA/OTTICA APPLICATA

Insegnante: OLIVO GIAN PIEROEventuale insegnante tecnico pratico: LOPRIORE STEFANO

Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 116Di cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica): 53

Libro/i di testo in adozione: ELEMENTI DI OTTICA GENERALE

N° UDA

TITOLO dell’uni-tà di apprendi-

mento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumen-ti per ladidattica

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale(n°ore)

Le-zioniteoriche(n°ore)

Le-zionipratiche(n°re)

IDEIiniti-ne-re(n°ore)

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/opratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrit-te in termine di responsabilità e auto-nomia.

1 la fotometria 28 24 4 3

L’angolo piano e solido: radiante e steradiante, la potenza elettrica, il flusso luminoso, l' efficienza lumi-nosa, l’ intensità luminosa,l 'illuminamento ,la luminanza, unità di misura delle grandezze fotometriche: il lumen, la candela, il lux e il nit, la legge fondamentale della fotometria, gli strumenti fotometrici.

Introdurre le leggi e i criteri di misura dell' energia luminosa, definire le gran-dezze fotometriche e le relazioni tra esse, definire la legge fondamentale della fotometria, conoscere gli strumenti fotometrici.

Essere in grado di individuare le grandezze fotometriche e le relative unità di misura, sapere risolvere problemi di fotometria, essere in grado di utilizzare gli strumenti fotometrici.

Libro di testo, appunti.

Aula e laboratorio

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei contenuti trattati, capacità di risolvere correttamente i problemi. Prove svolte:4

2

la spettroscopia30 26 4 3

Principi di meccanica quantistica, stati quantici dell'atomo, calcolo delle energie quantizzate, dei raggi di curvatura e delle frequenze emesse

Sapere spiegare i meccanismi di emissione delle radiazioni luminose permezzo dell'analisi quantistica, sapere definire gli stati quantici dell’atomo di

Essere in grado di com-prendere le modalità di emissione delle radiazioni luminose per mezzo della meccanica quantistica, di sapere spiegare le diverse

Libro di testo, appunti.

Aula e labo-ratorio.

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei

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N° UDA

TITOLO dell’uni-tà di apprendi-

mento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumen-ti per ladidattica

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale(n°ore)

Le-zioniteoriche(n°ore)

Le-zionipratiche(n°re)

IDEIiniti-ne-re(n°ore)

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/opratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrit-te in termine di responsabilità e auto-nomia.

dell’atomo di idrogeno, le sorgenti luminose, lampa-de a incandescenza a bulbo chiaro e alogene, lampade ascarica ai vapo-ri di sodio a bassa e alta pressione e ad alogenuri metallici, lampade fluores-centi ai vapori di mercurio, tubi fluorescenti,i led, le grandezze caratteristiche delle sorgenti luminose, le tipologie di spettri luminosi emessi.

idrogeno, sapere individuarei diversi tipi di sorgenti luminose a incandescenza ea scarica e le grandezze caratteris-tiche quali la temperatura di colore, l' indice di resa cromatico, l'efficienza luminosa e le tipologie di spettri emessi.

tipologie di spettri di emis-sione e di assorbimento e di sapere individuare per ogni tipologia di lampada, a incandescenza o a scarica, le grandezze caratteristiche e gli ambiti applicativi.

contenuti trattati, capacità di risolvere correttamente i problemi. Prove svolte:4

3 la colorimetria 58 52 6 3Definizione del concetto di colore, meccanismi di inte-razione tra luce e materia, il meccanismo della visione, lalunghezza d'onda dominante, il colore dei materiali solidi opachi, dei metalli e degli isolanti , gli attributi del colore :tinta, saturazione e luminosità, composizione additiva di più colori, la legge di Grassman,le coordinate tricromatiche, i coefficienti tricromatici, il triangolo di Maxwell, il diagramma di cromaticità, individuazione di un colore mediante due terne di numeri, i colori complementari, la sintesi sottrattiva dei colori.

Conoscere il meccanismo della visione e il significato della lunghezza d'onda dominante, conoscere i meccanismi di formazione del colore nei solidi, definire e specificare gli attributi del colore, individuare le coordinate tricromatiche di un colore, conoscere il diagramma di cromaticità, conoscere la sintesi sottrattiva.

Essere in grado di conos-cere i meccanismi di formazione del colore nei solidi opachi, nei metalli e negli isolanti, essere in grado di definire gli attributi di un colore, sapere specificare un colore mediante due terne di numeri, essere in grado di ricavare il risultato di una sintesi additiva e sottrat-tiva,saper ricavare un colore complementare.

Libro di testo, appunti.

Aula e labo-ratorio.

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei contenuti trattati, capacità di risolvere correttamente i problemi. Prove svolte:4

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N° UDA

TITOLO dell’uni-tà di apprendi-

mento

(UDA)

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi e strumen-ti per ladidattica

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale(n°ore)

Le-zioniteoriche(n°ore)

Le-zionipratiche(n°re)

IDEIiniti-ne-re(n°ore)

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimilazio-ne di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teoriee pratiche, relative a un settore distudio o di lavoro; le conoscenzesono descritte come teoriche e/opratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-sonale; le competenze sono descrit-te in termine di responsabilità e auto-nomia.

DATA 14/06/2017 FIRMA DOCENTE. OLIVO GIAN PIERO FIRMA EV. INSEGNANTE TECNICO – PRATICO: LOPRIORE STEFANO.

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ISIS “Paolino d’Aquileia” - Cividale del FriuliRELAZIONE FINALE anno scolastico 2016/2017 elaborata ai sensi del DPR 323/98, art. 5 comma 2

SETTORE: PROFESSIONALE INDIRIZZO: OTTICO CLASSE: QUINTA SERVIZI SOCIO-SANITARI OTTICOMateria d’insegnamento: OTTICA/OTTICA APPLICATA

Insegnante: OLIVO GIAN PIEROEventuale insegnante tecnico pratico: LOPRIORE STEFANO

Ore annue d’insegnamento (33x n° ore settimanali - al netto della % di AUTONOMIA): 106 hDi cui ore annue di compresenza (allegata scheda specifica): 53 h

Libro/i di testo in adozione: ELEMENTI DI OTTICA GENERALE

N° mo-dulo

TITOLO delmodulo

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi estrumenti per

la didatticaverificare leindicazionidel Pecup

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale

(n° ore)

Lezioni-teoriche(n°ore)

Lezionipratche(n°ore)

IDEI

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimila-zione di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teo-rie e pratiche, relative a un settoredi studio o di lavoro; le conoscen-ze sono descritte come teorichee/o pratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità diusare conoscenze, abilità e capa-cità personali, sociali e/o metodo-logiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professio-nale e/o personale; le competenzesono descritte in termine di re-sponsabilità e autonomia.

1 ottica ondu-latoria

80 60 12 8

L' energia trasportata dalle onde luminose, la polarizzazione per riflessione, la legge di Brewster,la riflettanza parallela e perpendico lare al piano incidente:leggi di Fresnel, il gra-do di polarizzazione, la polarizzazione per rifrazione, il comporta-mento dei materiali bi rifrangenti e la foto-elasticità, l’effetto Kerr, l’effetto Faraday, la polarizzazione per birifrangenza, la pola- rizzazione lineare e circolare per mezzo delle lamine di ritardo, ladiffusione della luce e lapolarizzazione per diffusione, l'interferenza

Sapere replicare espe- rienze di laboratorio sulla polarizzazione per riflessione, per rifrazio-ne, per diffusione e per birifrangenza, sull' inter-ferenza e sulla diffrazio-ne.

Essere in grado di com-prendere il funzionamento dei filtri Polaroid, del tensiometro attraverso lo studio delle lamine di ritardo, essere in grado di calcolare la lunghez-za d' onda di una radia-zione, sapere dimensio-nare gli spessori delle pellicole antiriflettenti e non, essere in grado di dimensionare le tavole ottotipiche per qualsiasi distanza di lavoro.

Libro di testo, appunti.

Aula, laboratorio.

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei contenuti trat-tati, capacità di risolvere i problemi.Prove svolte:7

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N° mo-dulo

TITOLO delmodulo

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi estrumenti per

la didatticaverificare leindicazionidel Pecup

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale

(n° ore)

Lezioni-teoriche(n°ore)

Lezionipratche(n°ore)

IDEI

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimila-zione di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teo-rie e pratiche, relative a un settoredi studio o di lavoro; le conoscen-ze sono descritte come teorichee/o pratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità diusare conoscenze, abilità e capa-cità personali, sociali e/o metodo-logiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professio-nale e/o personale; le competenzesono descritte in termine di re-sponsabilità e autonomia.

della luce, i feno-meni interferenziali per riflessioni multiple, i trattamenti antiriflesso, ilprincipio di Huygens, la diffrazione attraver-so un’apertura rettan-golare e circolare, la formula di Airy, il cri-terio di Rayleigh, l’acui tà visiva, il dimensio-namento delle tavole ottotipiche.

2

Il laser 15 15

l principi di funziona-mento del laser, le prin-cipali caratteristiche del-le radiazioni laser, le di-verse tipologie di laser ei loro campi di impiego in ambito oftalmico.

Sapere illustrare il mec-canismo di emissione di una radiazione coeren- te, sapere riconoscere il meccanismo di interazio ne tra il laser e i tessuti e le diverse tipologie in funzione delle applica-zioni in campo oftalmico

Comprendere i principi di funzionamento del laser, le diverse moda-lità e tipologie di radia-zioni emesse, conos- cere i campi di applica- zione dei laser in am-bito oftalmico.

Libro di testo, appunti.

Aula, labora-torio.

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei contenuti trat- tati, capacità di risolvere i problemi.Prova svolta.1

3 le fibre otti-che

10 7 3La struttura di una fibra ottica, le modalità di pro-pagazione della luce, il fenomeno della disper-sione modale e della di-spersione cromatica, la classificazione delle fi-bre ottiche in funzione delle modalità di distri-buzione dell'indice di ri-frazione nel nucleo e le

Sapere individuare le modalità di ingresso e le problematiche relati- ve alla propagazione delle radiazioni elettromagne-tiche all'interno delle fibreottiche.

Conoscere i principi di funzionamento delle fibre ottiche, essere in grado di quantificare il fenomeno della disper-sione modale e della dispersione cromatica, conoscere le diverse tipologie di fibre, mono modali e multimodali.

Libro di testo, appunti.

Aula,labora-torio.

Indicatore di sufficienza: conoscenza adeguata e comprensione sufficiente dei contenuti tratta-ti, capacità di risolvere i problemi. Provasvolta:1

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N° mo-dulo

TITOLO delmodulo

TEMPI Obiettivi didattici dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Mezzi estrumenti per

la didatticaverificare leindicazionidel Pecup

SpaziStrumenti di valutazione

Tempototale

(n° ore)

Lezioni-teoriche(n°ore)

Lezionipratche(n°ore)

IDEI

Conoscenze(contenuti disciplinari)

indicano il risultato dell’ assimila-zione di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenzesono l’insieme di fatti, principi, teo-rie e pratiche, relative a un settoredi studio o di lavoro; le conoscen-ze sono descritte come teorichee/o pratiche.

Abilitàindicano le capacità di applicare co-noscenze e di usare know-how perportare a termine compiti e risolvereproblemi; le abilità sono descrittecome cognitive (uso del pensiero lo-gico, intuitivo e creativo) e pratiche(che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenzeindicano la comprovata capacità diusare conoscenze, abilità e capa-cità personali, sociali e/o metodo-logiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professio-nale e/o personale; le competenzesono descritte in termine di re-sponsabilità e autonomia.

loro caratteristiche co-struttive.

DATA 14/06/2017 FIRMA DOCENTE OLIVO GIAN PIERO. FIRMA EV. INSEGNANTE TECNICO – PRATICO LOPRIORE STEFANO