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Anno XVII - N° 252 30 Novembre 2012 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Il protocollo d’intesa firmato il 13 novembre rappresenta il primo segnale di speranza per un rilancio socio-economico Il territorio può risorgere Ai primi impegni assunti da Governo e Regione vanno aggiunti nuovi progetti e risorse ma occorre anche una nuova mentalità. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA ALL’INTERNO del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 Buggerru, nuove speranze per il porto Iglesias ritrova finalmente il teatro Electra L’estremo saluto di Teulada al sindaco-amico Pagina 11 Pagina 8 Pagina 13 Iglesias è avvolta in una crisi senza fine Il Carbonia con Caria insegue la salvezza Pagina 15 Un piano di sviluppo da 451 milioni di euro Delusione e rabbia tra i lavoratori disperati Il primo secolo di vita di don Virgilio Cocco Pagina 6 Un filo comune lega Portoscuso a Cantù Pagina 4 Pagina 2 Pagina 3 Carbonia, 457.000 euro contro la crisi Pagina 5 Villamassargia - Orbai G li impegni assunti dal Governo e dal- la Regione nel ver- tice svoltosi il 13 novembre alla Grande Mi- niera di Serbariu, al di là del- le polemiche che lo hanno preceduto e seguito, rappre- sentano il primo segnale di speranza per un rilancio so- cio-economico del territorio. La portata della crisi è tale da richiedere interventi di ben al- tro spessore e tempi adeguati ma dopo la “notte fonda” de- gli ultimi mesi, forse comin- ciano ad emergere le prime ti- mide luci di una “nuova alba”. Sul tavolo ci sono le emer- genze Alcoa, Eurallumina, Rockwool e Carbosulcis, ol- tre ai problemi legati ai pro- getti di crescita della Porto- vesme srl, ma per dare un fu- turo al territorio nei prossimi 20-30 anni, occorre andare ol- tre. I problemi vissuti oggi so- no il frutto degli errori com- messi in passato con la crea- zione di un modello di svi- luppo incentrato sulla mono- coltura industriale e se anche si riuscisse, ipotesi remota se non addirittura impossibile, a salvare tutti i posti di lavoro in pericolo, la crisi resterebbe in tutta la sua gravità, estesa al tessuto artigianale e com- merciale, con livelli di disoc- cupazione elevatissimi. è necessario creare nuova economia con adeguate risor- se e progetti diversificati. Le idee non mancano, occorre so- stenerle e creare le condizio- ni necessarie per la loro rea- lizzazione. Vanno individuate le risorse, pubbliche e priva- te, ed occorre adeguare le in- frastrutture (alcuni significa- tivi interventi sono presenti nel protocollo d’intesa sottoscritto a Carbonia) ma va acquisita anche una nuova mentalità. Il territorio può risorgere, bisogna crederci. Giampaolo Cirronis Il gusto dell’eccellenza by Costa Leone S.r.l. Artigiana Z.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias Tel. +39 0781 21071 studio progettazione Pagina 7 IL NUMERO 252 1-16:IL NUMERO 181 4/9 03/12/12 12.38 Pagina 2

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Anno XVII - N° 252 30 Novembre 2012Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

Il protocollo d’intesa firmato il 13 novembre rappresenta il primo segnale di speranza per un rilancio socio-economico

Il territorio può risorgereAi primi impegni assunti da Governo e Regione vanno aggiunti nuovi progetti e risorse ma occorre anche una nuova mentalità.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

Via RomaP.zza Matteotti

CARBONIA

ALL’INTERNO

del Sulcis Iglesientedel Sulcis Iglesiente

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

CARBONIACARBONIAdi Diana Donatello

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Buggerru, nuove speranze per il porto Iglesias ritrova finalmente il teatro ElectraL’estremo saluto di Teulada al sindaco-amico

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Iglesias è avvolta in una crisi senza fine Il Carbonia con Caria insegue la salvezza

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Un piano di sviluppo da 451 milioni di euro Delusione e rabbia tra i lavoratori disperati Il primo secolo di vita di don Virgilio Cocco

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Un filo comune lega Portoscuso a Cantù

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Carbonia, 457.000 euro contro la crisi

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Villamassargia - Orbai

Gli impegni assuntidal Governo e dal-la Regione nel ver-tice svoltosi il 13

novembre alla Grande Mi-niera di Serbariu, al di là del-le polemiche che lo hannopreceduto e seguito, rappre-sentano il primo segnale disperanza per un rilancio so-cio-economico del territorio.La portata della crisi è tale darichiedere interventi di ben al-tro spessore e tempi adeguatima dopo la “notte fonda” de-gli ultimi mesi, forse comin-ciano ad emergere le prime ti-mide luci di una “nuova alba”.

Sul tavolo ci sono le emer-genze Alcoa, Eurallumina,Rockwool e Carbosulcis, ol-tre ai problemi legati ai pro-getti di crescita della Porto-vesme srl, ma per dare un fu-turo al territorio nei prossimi20-30 anni, occorre andare ol-tre. I problemi vissuti oggi so-no il frutto degli errori com-messi in passato con la crea-zione di un modello di svi-luppo incentrato sulla mono-coltura industriale e se anchesi riuscisse, ipotesi remota senon addirittura impossibile, asalvare tutti i posti di lavoroin pericolo, la crisi resterebbein tutta la sua gravità, estesaal tessuto artigianale e com-merciale, con livelli di disoc-cupazione elevatissimi.

è necessario creare nuovaeconomia con adeguate risor-se e progetti diversificati. Leidee non mancano, occorre so-stenerle e creare le condizio-ni necessarie per la loro rea-lizzazione. Vanno individuatele risorse, pubbliche e priva-te, ed occorre adeguare le in-frastrutture (alcuni significa-tivi interventi sono presenti nelprotocollo d’intesa sottoscrittoa Carbonia) ma va acquisitaanche una nuova mentalità.

Il territorio può risorgere,bisogna crederci.

Giampaolo Cirronis

Il gusto dell’eccellenza

by Costa Leone S.r.l. Artigiana

Z.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias

Tel. +39 0781 21071

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Il 13 novembre 2012 è una datadestinata a segnare una tappaimportante nella storia del terri-torio del Sulcis Iglesiente. Scelta

per ospitare la visita di due ministri,Corrado Passera (Sviluppo economi-co) e Fabrizio Barca (Coesione ter-ritoriale) e di un sottosegretario, Clau-dio De Vincenti (Sviluppo economi-co), giunti per affrontare con tutte lealtre rappresentanze istituzionali e so-ciali, dalla Giunta regionale ai 23 co-muni della provincia di Carbonia Igle-sias, oltre che con organizzazioni sin-dacali e associazioni delle diversecategorie, è stata vissuta in un climadi grandissima tensione per le ma-nifestazioni di protesta di diversecentinaia di lavoratori di cui scrivia-mo nella pagina seguente e si è con-clusa con un atto concreto: il proto-collo d’intesa per la definizione diobiettivi e condizioni generali di svi-luppo e l’attuazione dei relativi pro-grammi nel “Sulcis Iglesiente”.

Nel corso della giornata, la dele-gazione governativa ha preso in esa-me, con gli esponenti delle istitu-zioni regionale, provinciale e loca-le, e con le organizzazioni sindacalie imprenditoriali, le principali pro-blematiche industriali e occupazio-nali, tra le quali quelle di Alcoa, Eu-rallumina, Portovesme e Carbosul-cis, e le prospettive di sviluppo delterritorio.

Le linee-guida del “Piano Sulcis”si sviluppano nel seguente quadro diriferimento (passaggi integrali):

a) salvaguardia del tessuto pro-duttivo attraverso iniziative indu-strialmente sostenibili con partico-lare riferimento al settore della me-tallurgia non ferrosa, in un’ottica diefficientamento energetico, ecologicoed economico. Nell’ambito della stra-tegia energetica nazionale, si proce-derà al contenimento dei costi per leimprese energivore - secondo quan-to disposto dalla normativa europea- in modo da assicurare condizionidi competitività anche per le attivitàcollocate nel Sulcis Iglesiente;

b) realizzazione in un Centrodi eccellenza “carbone pulito” nelquadro di un polo tecnologico di ri-cerca e produzione di energia eco-compatibile all’interno del quale verràavviata anche una sperimentazionesul CCS (progetto integrato miniera-centrale-cattura-stoccaggio Co2);

c) realizzazione delle infrastrut-ture indispensabili a creare le con-dizioni per la realizzazione di nuo-ve iniziative settoriali e imprendito-riali;

d) individuazione di nuove pro-spettive di sviluppo con particolareattenzione alle seguenti macro aree:

• filiera dell’energia pulita e del-l’agro-energia eco-compatibile:produzione di apparati, di combu-stibili, di impianti generatori e con-nesse attività di ricerca applicata, in-novazione e alta formazione.

In questo ambito si esprime l’im-pegno condiviso a favorire nel Sul-cis Iglesiente lo sviluppo di una fi-liera innovativa per lo stoccaggio ela distribuzione di gas naturale, an-che in relazione al futuro raggiungi-mento del territorio sardo da parte delgasdotto Galsi;

• filiera del risanamento ambien-tale: depurazione del territorio, recu-pero e trasformazione dei rifiuti, pro-duzione di apparati tecnici e scientifici;

• filiera agro-alimentare pecu-liare del territorio;

• filiera del turismo con partico-lare valorizzazione di quello gene-rato da attività nautiche (ospitalità dipersone e mezzi, supporti sia tecni-ci che commerciali) e dalla peculia-rità storica e ambientale del territo-rio (a partire da quella mineraria).In questo ambito Governo, Regioneed Enti locali sono impegnati a dareoperatività (sulla base dell’intesa conRegione ed Enti locali soci) alle mi-sure necessarie a dare piena operati-vità in tempi stretti al Parco Geomi-nerario.

Nella fase di elaborazione dei pro-getti operativi, queste indicazioni sa-ranno necessariamente intrecciate conle indicazioni nel frattempo espressedalle istituzioni locali e dalle asso-ciazioni operanti nel territorio;

e) definizione di adeguati pianidi formazione e riqualificazione pro-fessionale con l’obiettivo fondamen-tale di realizzare collegamenti fun-

zionali ed operativi con i miglioricentri di eccellenza (dando prioritàa quelli già esistenti nella Regione) perognuna delle filiere innovative indi-viduate.

f) sviluppo dei centri di ricercagià esistenti sul territorio e realizza-zione di un nuovo polo specializza-to nelle tecnologie del risanamentoambientale dei suoli e delle acque;

g) definizione di una adeguatagovernance per la realizzazione, fin

dalla fase di progettazione, delle com-plesse iniziative di cui si componeun piano di sviluppo territoriale. En-tro 60 giorni sarà sottoscritta tra tut-ti gli Enti interessati una specificaintesa attuativa, in particolare per lequestioni di natura autorizzativa.

La dotazione finanziaria com-plessiva del Piano è di circa 451 mi-lioni di euro, così distribuiti.

Infrastrutture. La Regione Sar-degna ha già deliberato la realizza-zione dei seguenti interventi aventicarattere infrastrutturale:

a) infrastrutturazione energeticadell’area industriale di Portovesme,per un importo pari a 20 milioni dieuro;

b) centro di eccellenza energiapulita, per un importo di 8,356 milionidi euro;

c) sistema approdi minerari, perun importo pari a 5,6 milioni di euro;

d) porti di Calasetta e Portoscuso,per un importo di 1,4 milioni di euro;

e) porto di Carloforte, per un im-

porto pari a 2,5 milioni di euro;f) collegamento idrico Tirso Flu-

mendosa-Sulcis Iglesiente, per unimporto di 50 milioni di euro;

g) impianto di depurazione diSant’Antioco, per un importo pari a6,6 milioni di euro;

h) collettori fognari di Iglesias,per un importo di 1,2 milioni di euro;

per un totale di 95,656 milioni dieuro.

I seguenti interventi di natura in-

frastrutturale, ritenuti invarianti, tro-veranno copertura sulle risorse pro-grammaticamente disposte dalledelibera CIPE 93/2012 a valere sulFondo per lo sviluppo e la coesione2007/2013.

Interventi invarianti da individuare:i) portualità di Portovesme, per

un importo di 7 milioni di euro;j) area franca di Portovesme, per

un importo di 1 milione di euro;k) allargamento della SS 195 nel

tratto Carbonia-San Giovanni Suer-giu-Giba per un importo di 30 mi-lioni di euro;

per un totale di 38 milioni di euro.Interventi in istruttoria, da valu-

tare congiuntamente alla Regione Sar-degna, ai fini della loro eventuale in-varianza:

l) sistema portuale turistico Sul-cis Iglesiente;

m) porto di Sant’Antioco;per un totale fino a 34 milioni di

euro.Ambiente e bonifiche.

Gli impegni già assunti con ap-posite intese in materia di bonificheambientali e di risanamento dei suolioccupati, sottoscritte dalle maggioriimprese operanti nel Sulcis (Alcoa spa,Eurallumina spa, Portovesme srl, ecc.)con le autorità regionali e nazionalicompetenti, nonché con le organiz-zazioni sindacali interessate, costi-tuiscono parte integrante del proto-collo d’intesa. Ad esse si farà riferi-mento in sede di attuazione dei pia-

ni di intervento in materia ambien-tale già deliberati o da deliberare.

La Regione Sardegna ha già de-liberato il 31 luglio scorso la realiz-zazione dei seguenti interventi aventicarattere infrastrutturale:

a) bonifiche aree minerarie, perun importo di 53,84 milioni di euro;

b) sito di raccolta valle San Gior-gio, per un importo di 27,382 milio-ni di euro;

c) bonifica ex Sardamag - San-t’Antioco, per un importo di 1 milio-ne di euro.

d) riduzione inquinamento vallerio San Giorgio, per un importo di31,71 milioni di euro;

e) macro area Montevecchio Le-vante progetto stralcio sito di raccolta,per un importo di 23,5 milioni di euro;

f) macro area Montevecchio Po-nente progetto stralcio sito di raccol-ta, per un importo di 40,236 milionidi euro;

per un totale di 177,668 milionidi euro.

Interventi a sostegno delle filie-re produttive.

Per il sostegno alle filiere produtti-ve, la Regione Sardegna gha già de-liberato il 31 luglio scorso la realiz-zazione di interventi per la valoriz-zazione delle filiere agroalimentariper un importo pari a 10 milioni dieuro.

Per il finanziamento di investi-menti produttivi nell’area del Sul-cis, si aggiunge il rifinanziamento deicontratti di sviluppo per 90 milionidi euro a valere vuoi in via straordi-naria sulle risorse liberare dal PONSILL 2000/2006 per effetto del de-creto del ministro dello Sviluppo eco-nomico del 28 settembre 2012, vuoisull’eventuale ridestinazione in sedenormativa, che il Governo auspica,delle risorse versate dalle impresecondannate dalla Commissione Eu-ropea per l’indebita fruizione di age-volazioni sulle tariffe elettriche perla quota riferita alle imprese ubicatenell’area del Sulcis.

Le risorse assegnate alla Call forProposal affidata all’agenzia nazio-nale per l’attrazione degli investimentie lo sviluppo d’impresa (Invitalia)per raccogliere idee di sviluppo peril Sulcis, provenienti da contesti an-che internazionali, vanno da un mi-nimo di 55,7 milioni di euro ad unmassimo di 89,7 milioni di euro.

I tempi di attuazione del Piano sa-ranno definiti da un crono-program-ma predisposto congiuntamente daGoverno e Regione.

Il protocollo prevede che vengaassicurata continuità agli strumentidi tutela ed integrazione al reddito giàin essere o in corso di implementa-zione, e azioni innovative o speri-mentali da definire anche con il con-corso delle parti sociali e in coerenzacon le normative europee vigenti. Latutela del reddito interesserà l’insiemedei lavoratori occupati presso aziendeappartenenti ai diversi settori indu-striali coinvolti nella crisi e l’utilizzodegli ammortizzatori sociali dovràessere coerente con i tempi di im-plementazione ed attuazione delleiniziative previste nel Piano Sulcis delprotocollo d’intesa.

In accordo con le parti sociali ver-ranno esaminati progetti di forma-zione, riqualificazione professiona-le e avviamento al lavoro.

La gestione dei complessi siste-mi di formazione, riqualificazione eavviamento al lavoro, richiede com-petenze adeguate, rigore gestionalee reale potere decisionale e, a tal fi-ne, verrà istituita, a carattere speri-mentale, una “cabina di regia” affi-data a persona con caratteristicheadeguate e capacità manageriale su-periore individuate e selezionata dicome accordo tra Governo e Re-gione, sulla base di severi criteri se-lettivi.

Giampaolo [email protected]

2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Sottoscritto a Carbonia il protocollo d’intesa tra Governo, Regione, Provincia e Comuni al termine di una giornata caldissima

Un piano di sviluppo da 451 milioni di euroIl Piano prevede 233 milioni di fondi regionali, 128 del fondo sviluppo e coesione, 90 di provenienza del Governo nazionale.

Il tavolo presieduto dai ministri Passera e Barca e dal governatore Cappellacci.

Il ministro Passera e il presidente Cappellacci firmano il protocollo d’intesa.

I sindaci presenti all’incontro per la firma del protocollo d’intesa.

Il ministro Passera riceve il casco dei lavoratori in lotta da una dei figli della crisi.

Adistanza di soli nove giornidalla firma del protocollod’intesa alla Grande Mi-niera di Serbariu, al mini-

stero dello Sviluppo economico so-no state poste le firme sui primi dueimportanti provvedimenti destinatia rilanciare la depressa struttura eco-nomica del Sulcis Iglesiente: il pro-tocollo d’intesa sul rilancio dello sta-bilimento Eurallumina e il decreto sui38 milioni di euro per la portualità,per l’area franca di Portovesme e perstrada statale 195 nel tratto Carbonia-San Giovanni Suergiu-Giba.

«Si tratta di un passo in avantiimportante e concreto in una ver-tenza cruciale per i lavoratori, il terri-torio e l’intera Sardegna - ha detto ilpresidente della Regione Ugo Cap-pellacci sull’accordo per Eurallumi-na -, in questo momento è giustoesprimere un ringraziamento sinceroagli operai e alle loro famiglie, checon loro determinazione e sollecita-

zione quotidiana hanno permessoche si arrivasse a questo primo ri-sultato.»

Il documento prevede la realiz-zazione ad opera di una NewCo,partecipata da Eurallumina e dallaSfirs, di una centrale di cogenera-zione CHP per ridurre i costi ener-getici, alimentata a carbone. Eural-lumina proseguirà le iniziative fina-lizzate alla modifica dell’impianto, alfine di poter utilizzare materiali checonsentono la riduzione della tem-peratura della sezione d’attacco e,conseguentemente, la diminuzionedei costi dell’energia e del trasportodella materia prima. Il percorso con-cordato sarà accompagnato con leprocedure per la cassa integrazionefino al 31 dicembre 2013 e dalle mi-sure finalizzate a consentire all’azien-da di porre in atto gli studi di fattibi-lità ed ottenere le autorizzazioni dilegge per tutti gli interventi necessaria rendere competitivo l’impianto.

Sulla firma del decreto sui 38 mi-lioni di euro per la portualità, per

l’area franca di Portovesme e per lastrada statale Carbonia-San Giovan-ni Suergiu-Giba, il governatore ha

detto che «si tratta di un provvedi-mento importante che viene adottato

nelle stesse ore in cui presso il mi-nistero dello Sviluppo economico,come annunciato il 13 novembre

presso la miniera di Serbariu, ab-biamo siglato l’addendum al proto-collo d’intesa per Eurallumina. E-ntrambi sono il risultato di quella lea-le collaborazione istituzionale chevorremmo fosse paradigmatica neirapporti Stato-Regione».

«Quelli compiuti sono atti con-creti che oltre a spazzare via le po-lemiche politiche mistificatorie e ste-rili, dimostrano - ha concluso UgoCappellacci - il nostro impegno sudue fronti: da un lato lavoriamo perdifendere con le unghie e con i dentile realtà esistenti, che ancora pos-sono essere competitive; dall’altronon ci limitiamo ad una pura e sem-plice gestione del quadro attuale maprofondiamo lo stesso impegno perpromuovere nuove filiere produttivee per risolvere quelle carenze infra-strutturali accumulate nei decennipassati.»

Sui due risultati raggiunti haespresso un giudizio positivo anche

il presidente della Provincia di Car-bonia Iglesias, Tore Cherchi.

«La prossima settimana, con unamissione del Ministero e di Invitaliain Sardegna - ha sottolineato ToreCherchi -, si avvierà l’istruttoria suiporti dell’arcipelago, per completar-la entro dicembre e assumere deci-sioni operative. Altri impegni sonola costituzione della cabina di regiaentro metà dicembre e la pubblica-zione del bando internazionale pre-liminare per la ricerca degli investi-tori (con una dote pubblica di 55milioni di euro) entro metà gennaio.Altri fatti importanti sul recuperodelle risorse versate da Alcoa sonoin corso al Senato. Questo insiemedi fatti - precisa il presidente dellaProvincia di Carbonia Iglesias - staa dimostrare che è stato saggio e utilelavorare per il protocollo, invece distare alla finestra o, peggio ancora,abbandonarsi al tanto peggio, tantomeglio.»

Il 22 novembre è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per il rilancio dell’Eurallumina e sono state stanziate le risorse per la viabilità

Il Sulcis Iglesiente deve difendere l’esistente e programmare un nuovo sviluppo

La firma del protocollo d’intesa sull’Eurallumina. Fonte MISE.

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3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

La giornata che ha portato al-la sottoscrizione del proto-collo d’intesa tra il Gover-no, la Regione Sardegna, la

Provincia di Carbonia Iglesias e gliEnti locali, punto di partenza per ilrilancio socio-economico del territo-rio, è stata caratterizzata anche dalleclamorose manifestazioni di protestamesse in atto da alcune centinaia dilavoratori dell’apparato industriale,artigiani, commercianti e semplicicittadini intorno alla Grande Minie-ra di Serbariu, scelta come sede delvertice con la delegazione governa-tiva guidata dai ministri dello Svi-luppo economico, Corrado Passera edella Coesione territoriale, FabrizioBarca.

Che il clima intorno al vertice nonsarebbe stato molto tranquillo, loavevano previsto in tanti ma pochiavrebbero potuto anche solo pen-sare che la delusione e la rabbia perlo stato di profonda crisi in cui versail territorio, sarebbero esplose finoal punto di trasformare l’area intor-no alla Grande Miniera quasi in uncampo di battaglia e di costringerela delegazione governativa, a finevertice, a lasciare Carbonia a bordodi due elicotteri.

Al di là di alcuni eccessi emersinel corso della giornata, accompa-gnati anche da polemiche riportateampiamente dai media presenti mas-sicciamente per l’occasione (comelo erano stati anche per le vertenzeCarbosulcis e Alcoa, caratterizzatela prima dall’occupazione dei poz-zi della miniera di Nuraxi Figus ela seconda da quella dei silos dellostabilimento di Portovesme), le ma-nifestazioni di protesta sono state lospecchio di una situazione di pro-fonda depressione in cui si trova or-mai da tempo il territorio e, soprat-tutto, della mancanza di fiducia cheil cittadino comune ripone oggi nel-le istituzioni che si traducono, ine-vitabilmente, in una sensazione di pau-ra e disperazione.

La situazione reale è sicuramen-te molto più grave di quello che ap-pare, anche perché spesso chi viveuna condizione di difficoltà non ma-nifesta pubblicamente il suo stato esoffre in silenzio. Per questa ragio-ne sarebbe un grave errore ritenereche l’emergenza possa essere supe-rata, come è avvenuto spesso in pas-sato, con soluzioni tampone, perchéil Sulcis Iglesiente si trova effettiva-mente di fronte ad una crisi epocale.

Gli affanni dell’apparato industria-

le, con le aziende madri e le impreseche operano nel sistema degli ap-palti, i cui lavoratori sono spesso me-no tutelati, ha determinato, inevita-

bilmente, il tracollo dell’intero si-stema economico, con il progressi-vo decadimento del tessuto artigia-nale e commerciale. Il cosiddetto

“popolo delle partite Iva” sta por-tando avanti da un paio d’anni unadurissima battaglia per ottenere ilriconoscimento dei propri diritti, ad

iniziare da un allentamento dell’ec-cessiva pressione fiscale, per finirecon il riconoscimento della zona fran-ca per il territorio della provincia

più povera d’Italia. E con l’acuirsidella crisi, sono state finalmente su-perate le vecchie contrapposizionitra i lavoratori delle industrie e quel-li dei settori artigianale e commer-ciale, protagonisti delle stesse batta-glie per il raggiungimento dei co-muni obiettivi.

Venendo a Carbonia, come han-no sottolineato i ministri CorradoPassera e Fabrizio Barca ed il sot-tosegretario Claudio De Vincenti,il Governo ha dimostrato di avercapito la gravità della situazione maè chiaro che gli impegni ufficializza-ti nell’occasione rappresentano so-lo la prima tappa di un percorso lun-go che sarà sicuramente caratteriz-zato da tante difficoltà e, soprattut-to, sofferenze.

I risultati del vertice, in larga par-te annunciati alla vigilia, sono statiaccompagnati da giudizi contrastan-ti: moderatamente positivi quelli diRegione e Provincia, rappresentatedai due presidenti Ugo Cappellaccie Tore Cherchi; meno positivi ed inqualche caso decisamente negativiquelli degli amministratori locali,delle organizzazioni sindacali e ditutte le parti sociali presenti; forte-mente negativi, infine, quelli dei ma-nifestanti che hanno giudicato i con-tenuti del protocollo d’intesa asso-lutamente insufficienti a garantireil superamento dell’emergenza e,quindi, un futuro al territorio in gra-vissimo affanno, ormai alla dispe-razione.

La giornata del 13 novembre haconfermato la presenza di prospetti-ve concrete per l’Eurallumina (poiribadite dalla sottoscrizione del pro-tocollo d’intesa al ministero delloSviluppo economico il 22 novem-bre) e per la Carbosulcis; non ha por-tato novità nella vertenza Alcoa, conle trattative per il passaggio di pro-prietà ancora in una fase interlocu-toria.

Un altro dei punti salienti delprotocollo d’intesa, è l’impegno as-sunto dal Governo per dare conti-nuità agli strumenti di tutela e inte-grazione al reddito di tutti i lavora-tori occupati presso le aziende deidiversi settori industriali coinvoltinella crisi ma, a distanza di alcunesettimane, i lavoratori degli appaltinon hanno ancora ottenuto quantoatteso. Il problema va superato intempi brevi, per evitare nuove ten-sioni sociali in una situazione giàestremamente precaria.

Giampaolo Cirronis

La giornata è stata caratterizzata da momenti di grandissima tensione sia nell’area interna alla Grande Miniera sia all’esterno

Delusione e rabbia tra i lavoratori disperatiAl termine della riunione collegiale, firmato il protocollo d’intesa, all’imbrunire la delegazione ministeriale ha lasciato la miniera in elicottero.

I lavoratori dell’Eurallumina. Uno dei momenti di maggiore tensione.

I manifestanti scossi dal lancio dei lacrimogeni. L’inviato di Sky TG24 collegato in diretta tra i lavoratori.

Le forze dell’ordine hanno impedito ai lavoratori di fatto irruzione nell’auditorium. La giornata si è conclusa con la fuga della delegazione ministeriale in elicottero.

Imassimi esperti del settore ener-gia a livello internazionale han-no partecipato lo scorso 21 no-vembre, nella sala congressi del

Centro Ricerche Sotacarbo, a Car-bonia, al convegno “Tecnologie Ze-ro Emission per la competitività, losviluppo industriale e l’ambiente”,organizzato dalla Sotacarbo, la so-cietà presieduta dall’ing. Mario Por-cu che sta portando avanti da anni ilprogetto CCS Sulcis che prevede laseparazione dell’anidride carbonica(CO2) generata dai processi indu-striali e il suo confinamento attra-verso lo stoccaggio nel sottosuolo informazioni geologiche profonde,oppure mediante altri metodi di na-tura biologica e chimica.

Considerato che la politica energe-tica europea punta alla riduzione delleemissioni di gas con effetto serra, lasicurezza degli approvvigionamentie la competitività delle imprese, tuttigli esperti presenti a Carbonia hannoconfermato la validità del progettoCCS Sulcis e, quindi, la necessità cheil Governo italiano continui a soste-nerlo, nonostante i suoi costi e i fortidubbi sollevati dalla Commissioneeuropea che, proprio alla vigilia del-l’incontro, ha annunciato l’apertura di“due approfondite inchieste su mi-sure di sostegno italiane nel settoredell’energia in Sardegna”.

«La Commissione europea - silegge nella nota - ha aperto due di-stinte indagini approfondite in ba-se alle norme sugli aiuti di Stato inmateria di misure di sostegno pub-blico nella regione del Sulcis Igle-siente in Sardegna, Italia. In primo

luogo, la Commissione esamineràla conformità con le norme sugli aiutidi Stato delle misure di sostegno pa-ri a oltre € 400 milioni da parte diItalia a partire dal 1998 a favore diCarbosulcis, l’azienda sfruttando ilcarbone miniera di Nuraxi Figus.In secondo luogo, la Commissione

verificherà se le sovvenzioni che l’I-talia intende concedere per la “Sul-cis progetto”, vale a dire la costru-zione di una centrale a carbone do-tate di Carbon Capture and StorageDimostrazione (CCS) Sezione, so-no in linea con le norme sugli aiuti

di Stato. L’apertura di approfondi-te indagini offre ai terzi interessatila possibilità di esprimersi in meri-to alle misure. Essa non pregiudical’esito delle indagini.»

«Tra il 1998 e il 2010, Carbosul-cis SpA ha ricevuto un sostegnopubblico di almeno € 405 milioni,

sotto forma di aiuti agli investimentie della gestione - si legge ancora nel-la nota - nonché il sostegno finaliz-zato alla formazione, R & S e le fi-nalità ambientali. Tutte le misure so-no state concesse senza previa no-tifica alla Commissione, in violazio-

ne delle norme sugli aiuti di Stato.La Commissione intende ora valu-tare se tale sostegno pubblico è sta-to rilasciato in linea con le normeeuropee che specificano che diversecategorie di aiuti sono ammessi e aquali condizioni. La Commissioneinvita l’Italia a presentare rapida-

mente le informazioni necessarieper consentirle di effettuare tale va-lutazione.

Per quanto riguarda il “progettoSulcis”, l’Italia ha sostenuto che mi-ra principalmente ad aumentare lasicurezza dell’approvvigionamento

elettrico della Sardegna e che so-stiene la ricerca industriale e favo-risce lo sviluppo in una zona de-pressa. La Commissione riconoscel’importanza di sviluppare tecnolo-gia per la cattura del carbonio, everificherà se la prevista centrale acarbone di potenza è la più adatta

per affrontare l’obiettivo presunto disicurezza dell’approvvigionamentoin Sardegna al minor costo per loStato e se l’aiuto previsto è limitatoal minimo necessario per consegui-re tale obiettivo. Inoltre, la Commis-sione verificherà se il progetto puòindirettamente sovvenzionare il fun-zionamento della miniera di carbo-ne locale, che è in linea di princi-pio vietata dalle vigenti norme co-munitarie.»

Il presidente della Provincia diCarbonia Iglesias, Salvatore Cher-chi, nel corso del suo intervento haricordato l’impegno, anche econo-mico, profuso dal comune di Car-bonia per la realizzazione del Cen-tro Ricerche Sotacarbo (2,5 milio-ni di euro) ed ha sottolineato congrande convinzione la validità delprogetto CCS Sulcis che, se realiz-zato, porterebbe la Sardegna e l’Ita-lia all’avanguardia nel campo dellaproduzione di energia a basseemissioni inquinanti.

«La scelta che il nostro Paese èchiamata a fare è politica - ha dettoCherchi - perché negli altri Paesiquesti impianti verranno comun-que realizzati. Se vogliamo essereprotagonisti di questo processo, nonpossiamo avere dubbi nel sostenereil progetto CCS Sulcis.»

G.P.C.

Il Centro Ricerche Sotacarbo ha ospitato il convegno “Tecnologie Zero Emissioni per la competitività, lo sviluppo industriale e l’ambiente”

Il Sulcis crede ancora nel carbone, nonostante tutti i dubbi dell’UE

L’intervento del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi. Il dibattito tra i numerosi esperti presenti nella sala congressi di Serbariu.

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4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Il dramma del Sulcis, alle presecon la crisi del polo industrialedi Portovesme e dell’intero ap-parato produttivo e, quindi, le bat-

taglie dei lavoratori, approdate allecronache nazionali soprattutto con ilcaso Alcoa ma anche con Eurallumi-na e Carbosulcis, sono diventate unesempio da seguire anche per realtàsocio-economiche che fino a qualchetempo fa sembravano dovessero es-sere immuni dalla crisi.

Proprio prendendo spunto dallelotte dei lavoratori Alcoa, l’ammini-strazione comunale di Cantù, guidatadal sindaco Claudio Bizzozero (allaprima esperienza, è stato eletto allaguida di una lista civica), alle presecon i problemi scaturiti dalla crisi del-la Eleca, una società che rischia dimandare sul lastrico 170 lavoratori,ha preso contatto con il sindaco diPortoscuso, Giorgio Alimonda, e il 7novembre scorso è giunta nel Sulcisper conoscere meglio la realtà localee, quindi, i protagonisti che con le lo-ro azioni hanno catturato l’attenzionedei principali media a livello nazio-nale.

A Portoscuso la delegazione brian-zola, della quale oltre al sindaco e adalcuni assessori, facevano parte duelavoratori della Eleca ed il segretariodella Confcommercio locale, ha in-contrato prima gli amministratori co-munali ed i rappresentanti delle RSUdi Alcoa ed Eurallumina, poi quellidelle fabbriche.

Gli ospiti lombardi hanno ascol-tato con grande attenzione le testimo-nianze dei lavoratori del Sulcis, ri-manendo fortemente impressionati eil sindaco di Cantù ha più volte sot-tolineato di aver visto giusto quandoha intrapreso questa iniziativa, rivol-gendo un pressante invito ai colleghidi Portoscuso e ai lavoratori a ricam-biare la visita in Brianza già prima diNatale, per creare un fronte comuneche sia in grado di premere, per quan-to possibile, sul Governo nazionale,per l’adozione dei provvedimenti ne-cessari a far uscire i territori dalla crisi. Foto di gruppo delle due delegazioni.

Una delegazione del comune di Cantù guidata dal sindaco Claudio Bizzozero ha incontrato amministratori comunali e lavoratori

Un filo comune lega Portoscuso a CantùI primi segnali di crisi dell’apparato produttivo brianzolo hanno spinto gli amministratori ad incontrare la realtà sulcitana.

Per la seconda volta dall’ini-zio della legislatura il lea-der dell’Udc Giorgio Oppiha lasciato la guida dell’as-

sessorato regionale dell’ambiente.La notizia, nell’aria già da alcunesettimane, è stata ufficializzata loscorso 20 novembre. Al suo postoil partito ha indicato l’avvocato An-drea Biancareddu, consigliere re-gionale alla quarta legisaltura.

Giorgio Oppi ha motivato la suadecisione con la necessità di con-tenere l’enorme mole di lavoro svol-ta negli ultimi mesi e di dedicareora il suo lavoro al gruppo e al par-tito, alla vigilia di importanti sca-denze elettorali.

Il leader Udc ha deciso di dedicarsi completamente al partito

Giorgio Oppi lascia l’assessorato

Sono 279 i comuni sardi chebeneficeranno dei finanzia-menti per sostenere i canonidi affitto delle famiglie a bas-

so reddito. La Giunta, su propostadell’assessore dei Lavori pubblici,Angela Nonnis, ha dato il via libe-ra alla ripartizione del fondo per ilsostegno all’accesso alle abitazioniin locazione. Complessivamente lerisorse regionali disponibili che sa-ranno assegnate alle amministrazionilocali ammontano a 5 milioni di eu-ro, che si sommano a 1,5 milioniprovenienti dai comuni e a 187mi-la euro di economie degli anni pre-cedenti, per un totale di 6,714 mi-lioni. Il finanziamento è incremen-

tato per i comuni che hanno inte-grato il fondo con proprie risorse.

«A fronte di un’assenza di risor-se da parte dello Stato, la Regione sifa carico totalmente di un interven-to fondamentale per il settore abitati-vo come il contributo agli affitti per lefamiglie in difficoltà - spiega l’as-sessore Nonnis - rispondendo so-prattutto alle esigenze manifestate da-gli amministratori delle città dovepiù alta è la richiesta di case in lo-cazione.»

Attraverso apposite procedureconcorsuali, i comuni hanno appu-rato che le famiglie comprese nellegraduatorie dei beneficiari del fon-do affitto sono complessivamente

9.150. Potranno usufruire dei con-tributi soltanto i titolari di regolaricontratti di locazione ad uso resi-denziale per abitazioni principali oesclusive. Tra i requisiti richiesti perottenere i benefici ci sono quelli re-lativi al reddito annuo complessivodel nucleo familiare che, in fascia A,non deve superare 12.493,78 euro ein fascia B, 15.403,33 euro. Nelcaso della prima fascia, l’incidenzadel canone annuo sul reddito deveessere superiore al 14 per cento,nel secondo caso deve essere su-periore al 24 per cento. Sono pre-visti incrementi del limite di red-dito in base alla composizione delnucleo familiare.

La Giunta regionale ha approvato la ripartizione dei contributi

6,7 milioni per le famiglie indigenti

Giorgio Oppi. Andrea Biancareddu.

Stretta di mano tra i due sindaci, Giorgio Alimonda e Claudio Bizzozero.

Il casco dei lavoratori del Sulcis in lotta, sul giubbino dei lavoratori Eleca.

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L’Amministrazione comunaledi Carbonia mette in campoalcuni progetti destinati acreare occupazione part-ti-

me per una cinquantina di persone persei mesi. Nel corso della riunione diGiunta del 19 novembre ha approva-to i progetti per l’utilizzo dei fondi re-gionali, destinati agli “interventi ur-genti anticrisi”.

Seguendo le disposizioni regio-nali i progetti sono destinati a favori-re l’occupazione di cittadini che, nonusufruendo di altre sovvenzioni pub-bliche o di indennità di disoccupa-zione e/o mobilità, si trovano in con-dizione di disoccupazione o inoccu-pazione, con priorità all’impiego dipersone espulse dal mercato del la-voro negli ultimi due anni, di disoc-cupati di lungo periodo e di donne.

I progetti approvati sono comples-sivamente 17, per un ammontare com-plessivo superiore ai 457mila euro, eprevedono l’inserimento lavorativo dicirca 50 persone, che lavoreranno per6 mesi e per 18 ore settimanali.

I progetti interessano tre macro aree: • interventi nel sociale, riguardanti

il sostegno e la cura della persona,riordino e pulizia degli ambienti divita a favore di cittadini non autosuf-ficienti, anziani o disabili, segnalati dalServizio Sociale;

• interventi rivolti ai servizi: Pub-blica istruzione, Affari generali, Ser-vizi sociali Polizia municipale, Cul-tura e sport, Urbanistica e lavori pub-blici. Le attività, svolte presso i variservizi, consistono in interventi di ca-rattere amministrativo, esecutivo o in-formativo, o altre attività finalizzateall’ottimizzazione del funzionamentodei vari settori;

• interventi rivolti al patrimoniocomunale attraverso attività di manu-tenzione e ripristino.

I progetti approvati sono: 1) progetto “Archivio”, riguardante

il trasferimento dell’archivio comu-nale presso la Grande Miniera di Ser-bariu, l’ordinamento e la gestione deidocumenti di deposito e di quelli sto-

rici e la loro informatizzazione; 2) progetto “Revisione Topono-

mastica”, che prevede di completarela numerazione civica di circa 10 areedi circolazione;

3) progetto “New SIC”, che pre-vede la gestione del sistema informa-tico comunale;

4) progetto “Infocomune”, perl’allestimento di uno sportello in gra-do di fornire informazioni ai cittadi-ni sui servizi e sulle attività degli uf-fici comunali;

5) progetto “Carbonia da scopri-re”, che fornisce informazioni e pro-pone walking tour per conoscere lacittà di Carbonia, vincitrice del premioeuropeo del paesaggio;

6) progetto “Carta dei servizi”, cheprevede l’aggiornamento della Cartadei servizi comunale;

7) progetto “L.P”. che prevede lacostituzione dell’archivio digitale deilavori pubblici, la creazione di elen-chi per professionisti e imprese;

8) progetto “Audit”, per la dia-gnosi energetica del sistema edifi-cio-impianto del patrimonio ediliziopubblico comunale e per la ricogni-zione dei costi di gestione energeticae manutentiva;

9) Pprogetto “Edil”, che prevedela gestione delle pratiche edilizie e

Suap, delle autorizzazioni paesaggi-stiche e il progetto sul censimento del-le barriere architettoniche;

10) progetto “Aiuto”, pensato peraiutare il personale nell’istruttoria del-le domande per i contributi economicie per le leggi del settore dei ServiziSociali;

11) progetto “Patrimonio”, cheprevede il monitoraggio e la verificadella situazione del patrimonio im-mobiliare comunale;

12) progetto “PL accogliente”,pensato per migliorare la comunica-zione tra la Polizia Locale e gli utenti;

13) progetto “Viaggiando si im-para”, che prevede l’ascolto e l’ac-compagnamento degli alunni sulloScuolabus per prevenire atti di bulli-smo e accrescere la solidarietà e ilsenso civico;

14) progetto “Potenziamento”, peril monitoraggio delle opportunità difinanziamento nel settore Cultura esport;

15) progetto “Impianti sportivi”,con l’obiettivo di monitorare le con-dizioni di ciascun singolo impiantosportivo;

16) progetto “Linda”, per il so-stegno e la cura della persona e il rior-dino e pulizia degli ambienti di vitadelle persone in situazione di difficoltà;

17) progetto “Ma.Ri”, che preve-de una molteplicità di interventi ri-guardanti le attività di manutenzionee ripristino del patrimonio comunale.

«Attraverso queste misure - spie-gano gli assessori alle Politiche so-ciali e alle politiche giovanili MariaMarongiu e al Personale Marco Ga-lizia - l’Amministrazione rafforza leazioni finalizzate al contrasto dellacrisi, con interventi che oltre a fornireun aiuto economico, intendono pro-muovere la dignità della persona. Vasottolineato, inoltre, che attraversola realizzazione dei diversi progettisi intende valorizzare le capacità dicoloro che saranno inseriti per laprima volta nel mondo del lavoro ela professionalità di coloro che, in-vece, sono stati purtroppo espulsi.»

5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Lo scorso 19 novembre l’Amministrazione comunale di Carbonia ha approvato i progetti per l’utilizzo dei fondi regionali

457mila euro per gli interventi urgenti anticrisiIl programma prevede l’inserimento lavorativo di 50 persone che lavoreranno per 6 mesi e per 18 ore settimanali.

Il direttivo provinciale del PSIha deliberato la sua sfiducia alpresidente della Provincia diCarbonia Iglesias, Tore Cher-

chi, «considerata la sua palese in-sensibilità, dimostrata, ancora unavolta, nei confronti del PSI».

Il direttivo socialista ha chiestol’azzeramento della Giunta provin-ciale, «con le stesse motivazioni cheinducono il presidente a non rico-noscere, per un anno intero, la pre-senza del PSI nella sua Giunta, puressendo il secondo partito dellacoalizione. Il PSI, infatti, si doman-da come mai è stato inopportunosostituire un assessore spettante alnostro partito quando LUI stesso, persua esplicita ammissione, ed altrisei assessori restano in carica pergestire il niente».

Nel mirino della Partito sociali-sta del Sulcis Iglesiente c’è anche ilprotocollo d’intesa siglato il 13 no-vembre con tre ministeri e il presi-dente della Regione, «che non pre-senta grandi elementi di novità ri-spetto alla delibera della Giuntaregionale n° 33/ 45 del 31.07.2012che recepisce il Piano Sulcis e che,se mantenuto dentro i binari impo-stati, non porterà altro che uno sper-pero di risorse pubbliche e nessunaprospettiva di serio sviluppo. Si trat-ta, infatti, di un piano che prevedefinanziamenti a pioggia, principal-mente per accontentare alcune am-ministrazioni locali e che non pro-durrà nuova occupazione se non quel-la limitata alla realizzazione delleopere in esso contenute. Lo studiocondotto dall’università di Cagliari,su indicazioni personali di ToreCherchi, basato su formule mate-

matiche piuttosto che su basi seriee derivanti da un’analisi attenta epuntuale del territorio e delle suepotenzialità, è pieno di lacune e nonporterà nessun beneficio alle no-stre comunità. Nonostante gli in-numerevoli contributi apportati da“studiosi e luminari”, il piano nonesce dalla logica della conservazionedell’esistente, non indica prospetti-ve serie di sviluppo innovativo e atutt’oggi non indica i settori versocui indirizzare il futuro economico,limitandosi ad indicazioni generi-che, con numeri occupazionali spa-rati a raffica e senza nessun criterio».

Le uniche novità, secondo i so-cialisti del Sulcis Iglesiente, sonorappresentate:

• dai 90 milioni di euro prove-nienti dai fondi PON recuperati gra-zie alle ingenti risorse versate dalleimprese condannate dalla Commis-sione europea per l’indebita fruizio-ne di agevolazioni sulle tariffe elet-triche per la quota riferita alle impre-se ubicate nell’area del Sulcis;

• dall’implicito commissariamen-to politico del territorio con l’affida-mento di ingenti risorse, che vannoda un minimo di 55,7 milioni di eu-ro a 89,7 milioni di euro, all’Agen-zia Nazionale Invitalia per racco-gliere idee di sviluppo, provenientianche da contesti internazionali chepotranno consentire la definizionedi programmi di investimento ne-cessari sia pubblici che privati.

Il direttivo socialista ha delibe-rato inoltre di promuovere un incon-tro con gli altri partiti del centrosi-nistra, «finalizzato al chiarimento deirapporti politici all’interno dellacoalizione stessa, con particolare

riferimento alla visibilità promessae mai mantenuta dal sindaco di Car-bonia, Giuseppe Casti».

Il direttivo ha ribadito, inoltre, «lanecessità di mantenere una posizio-ne rigida nei confronti dei compa-gni che a titolo personale non si ri-conoscono nelle posizioni delibera-te sia a livello locale che nazionale,volendo significare che i battitoriliberi sono fuori dal Partito Socia-lista Italiano, così come previsto dal-lo Statuto del partito. Il PSI, in que-sto grave momento di crisi, non habisogno di facinorosi ma di compa-gni seri e motivati nel condurre unaazione politica a sostegno delle clas-si più deboli della società.».

Il presidente della Provincia, ToreCherchi, ha replicato alle accuse delPSI con una breve nota.

«In circostanze normali - spie-ga Tore Cherchi - non avrei avutoalcun problema a nominare un nuo-vo assessore. Siamo in circostanzeassolutamente straordinarie. Co-me è noto, nel mese di aprile, ho do-vuto firmare un decreto di revocadell’assessore proposto dal PSI.Successivamente sono intervenutiun referendum e una legge che han-no messo in liquidazione la Provin-cia. Questa prospettiva è stata con-fermata dal disegno di legge dellaCommissione consiliare. Allo sta-to abbiamo una prospettiva di set-timane. Se la Provincia fosse stataprorogata sino alla fine del man-dato naturale, avrei proceduto di-versamente. Riconosco e rispetto ilruolo del PSI - conclude Tore Cher-chi - non è responsabilità né loro némia se i fatti accaduti ci hanno por-tati a questa situazione.»

Duro documento della federazione provinciale socialista

Il PSI conferma le distanze da Tore Cherchiche replica: «La Provincia è in liquidazione»

Oltre duecento cittadini han-no partecipato all’incontrosvoltosi giovedì 15 no-vembre, presso il salone

Velio Spano, per iniziativa del sin-daco di Carbonia Giuseppe Casti,degli assessori comunali e di nume-rosi consiglieri comunali. La riunio-ne si proponeva di discutere, con icittadini, sui tagli del Governo e del-la Regione, sulla crisi economica esulle politiche di bilancio del Comu-ne per il 2013.

Nell’intervento di apertura il sin-daco, prima di entrare nel meritodegli argomenti oggetto di discus-sione, il sindaco ha parlato deglieventi che si sono susseguiti nellegiornate di martedì 13 e giovedì 15novembre, affermando che “mai epoi mai è venuta meno la solidarietànei confronti dei lavoratori (di qual-siasi settore essi siano) così come maiverrà meno la volontà di impegnarsinella ricerca di soluzioni che pon-gano fine agli effetti devastanti del-la crisi economica che stiamo at-traversando”. Il sindaco ha poi pro-seguito facendo riferimento al pro-tocollo d’intesa firmato il 13 novem-bre ed esprimendo «un giudizio cheper alcuni versi è positivo, poiché,se non altro, all’interno del documen-to sono stati almeno identificati al-cuni interventi (ad esempio sul por-to industriale di Portovesme o su al-cune infrastrutture come le strade)e indicate cifre consistenti per cia-scuno di questi».

«Quello su cui dobbiamo conti-nuare ad insistere - ha proseguito ilsindaco di Carbonia - sono i tempi.Devono essere certi e brevissimi.

Dobbiamo pretendere la verifica del-la tempistica e non tra qualche anno,ma nel più breve tempo possibile.Chiederemo, inoltre, lo sviluppo deipunti deboli dell’intesa.»

Prima di lasciare spazio agli in-terventi dei cittadini, il sindaco haindicato alcune linee che sarannoseguite nella redazione del bilancioper l’anno 2013, specificando come«nonostante le enormi difficoltà cau-sate dai tagli nei trasferimenti na-zionali e regionali, l’Amministra-

zione cerca, comunque, di garantiretutti i servizi, in particolar modoquelli rivolti agli studenti e alle per-sone in condizione di disagio.»

I tagli imposti dal Governo im-pongono che «l’Amministrazione ei cittadini siano ad essere semprepiù solidali. Grazie alla collabora-zione di molti (associazioni di volon-tariato, culturali, sportive, etc.) Car-bonia potrà continuare ad offrire ser-vizi di qualità».

Nel corso dell’incontro sono stati

sviluppati una quindicina di inter-venti che hanno toccato diversi am-biti, tra cui: la cultura, la politica, ilcomparto industriale, l’Imu, il turi-smo, i giovani e l’assistenza socia-le. Gli interventi hanno offerto con-sigli e suggerimenti importanti,analizzati dal sindaco nelle conclu-sioni, che saranno valutati attenta-mente dall’Amministrazione comu-nale, anche nella diversità delle po-sizioni emerse.

Il sindaco ha ringraziato tutti co-

loro che hanno voluto aiutare l’Am-ministrazione a conoscere sempremeglio le problematiche della città,che hanno condiviso i problemi delbilancio e che, soprattutto, hanno pro-posto, secondo la formula della de-mocrazia partecipata, nuovi spunti perle azioni future.

L’Amministrazione comunalepromuoverà nuovi momenti di con-fronto e di scambio di idee e opinionicon i cittadini, intesi come occasionedi crescita per l’intera città.

Grande partecipazione all’incontro organizzato al Velio Spano

Giuseppe Casti: «Malgrado la crisi e i tagliil Comune garantirà servizi di qualità»

Il salone Velio Spano pieno di cittadini all’incontro con la Giunta Casti.Il municipio di Carbonia.

LATINIAVino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco

dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” -

del Basso Sulcis della Sardegna.

Vino mediterraneo, caldo, solare che,

servito a 10°-12° C, esalta il dessert

e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.

Ha ricevuto il “Premio speciale”

“miglior vino dolce dell’anno” 2002

e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”

Cantina SantadiVia Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012

Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.

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6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

La sempre più affollata “fa-miglia dei centenari” dellaProvincia di Carbonia Igle-sias dallo scorso 22 novem-

bre ha un nuovo rappresentante il-lustre: don Virgilio Cocco.

Originario di Acquaresi, perquarantasette anni parroco di Per-daxius e poi di Narcao, don VirgilioCocco risiede da anni in una mode-sta abitazione di Narcao, in via Giar-dini, a due passi dal municipio e dal-la chiesa di San Nicola, dove per

onorarlo nella prestigiosa ricorrenzasono arrivati il vescovo della dioce-si di Iglesias, monsignor GiovanniPaolo Zedda, che ha celebrato unamessa con alcuni sacerdoti amici, isindaci di Narcao Gianfranco Tunise di Perdaxius Gianfranco Trullu edalcune persone a lui vicine nella vi-ta quotidiana.

Quando la sua casa ha iniziato aricevere gli ospiti, alcuni annunciati,altri giunti a sorpresa, il suo viso siè illuminato ma non sono mancate

le sue proverbiali battute. Dialoga-re con don Virgilio Cocco è semprepiacevole, lo spirito è rimasto im-mutato così come il suo desiderio diricordare momenti di vita vissuta alservizio degli altri nella lunghissimaesperienza sacerdotale.

Dopo la celebrazione della Mes-sa, seguita con grande emozione afianco del vescovo, c’è stato l’in-contro con i sindaci di Perdaxius eNarcao.

Il sindaco di Perdaxius, Gian-

franco Trullu, ha ricordato di esse-re stato battezzato da don VirgilioCocco, al quale ha donato un libroe il suo atto di nascita originale de-positato nell’ufficio dello Stato ci-vile del comune di Iglesias, dal qua-le risulta che è nato alle 3.30 del 22novembre 1912 da Giuseppe Coccoe Francesca Usai.

Immediata la sua precisazione:«Sono nato a mezzogiorno e con ilsorriso sulle labbra, dissero che sa-rei stato una persona allegra, pie-

na di spirito e oggi posso dire chenon hanno sbagliato».

Il sindaco di Narcao, Gianfran-co Tunis, presente con alcuni asses-sori, gli ha donato una targa ed unatorta con una candelina per i suoiprimi cent’anni.

Quanti anni di sacerdozio ha al-le spalle nei suoi primi cent’anni divita?

«Sessantatré. Sono stato vicepar-roco sette anni in Cattedrale, cap-pellano all’ospedale CTO mentre ero

viceparroco e poi ho avuto il gran-de privilegio, in mezzo a centodiecipreti, di portare la Madonna pelle-grina in tutti i paesi della Diocesi.Rimanemmo otto giorni nei paesi efu un grande trionfo.

è il tuo trionfo - dissi alla Ma-donna -, ma fu anche un trionfo delmio sacerdozio.»

Don Virgilio Cocco ricorda tantiepisodi della sua lunghissima espe-rienza sacerdotale, non sempre benordinati nel tempo.

«Quando mons. Selis veniva afare le cresime e c’erano i fotogra-fi che disturbavano durante le ceri-monie, io avvisavo i presenti di nonscattare fotografie, per non distur-bare il sacerdote. Una volta a Tra-talias mons. Selis mi disse: - Dicaqualche cosa -. Io gli risposi: - C’èil parroco -. E lui: - è timendi. Co-me fa ad attaccare subito così, midisse? - è il mio carattere, risposi -.

Da ragazzo facevo l’improvvi-satore. Ho viaggiato moltissimo, a

Iglesias c’era la guida che organiz-zava i viaggi e la gente che viaggia-va non gradiva la presenza di unsacerdote ma quando sapevano chesi trattava di un animatore cambia-vano parere.»

Don Virgilio ha conosciuto donVito Sguotti, il sacerdote protago-nista dei primi anni di vita della cit-tà di Carbonia e tutti i giovani cre-sciuti intorno a lui, coordinati daGiovanni Maria Lai.

«Con Giovannino Lai eravamo

molto amici, in quel periodo eranotanti i giovani attaccati alla chiesa,tutti allievi di don Vito. Per gli uo-mini di chiesa non erano periodifacili.»

Ricorda il periodo dell’ingressoin seminario e quello della forma-zione?

«Io non ero una cima in semina-rio, anche perché vi sono entratoda grande ed ho lavorato molto daragazzo. Ad Acquaresi non c’eraparroco, ero digiuno di queste cose

ma avevo la voglia di fare il preti-no e facevo le messe ai bambini.Avevo l’intenzione di imitare que-ste cose belle, poi è venuto un pre-te che grazie a Dio è stato bravoed ho iniziato a percorrere la miastrada.»

Ricorda il giorno in cui celebròla prima messa?

«Avevo 38 anni, l’8 agosto 1945.A Perdaxius. Andavo da chierico inpaese, ad Acquaresi, ed ero già sti-mato. Mi aiutarono i desulesi a pre-

parare il pranzo per festeggiare incasa. L’antipasto erano sardine les-se. Un desulese mi regalò una pe-cora, un altro un sacco di grano, nonc’era il mulino e lo macinammo conle ginocchia, tutte sbucciate. Fu unagrande festa.»

Se potesse ritornare indietro, ri-farebbe tutto ciò che ha fatto, la stes-sa strada?

«Sì. Ricordo che rimasi ad Ac-quaresi fino ai ventitré anni, con unainterruzione di sette anni trascorsi a

Cuglieri; da lì andai in seminario,dove ho fatto tre anni di filosofia,quattro di teologia e poi un po’ dipratica. All’inizio ero scoraggiato,pensavo di non farcela e mi confi-davo con mons. Pirastru che mi di-ceva di andare avanti, perché avreiavuto la possibilità di fare moltobene e perché avevo una buonalingua. A distanza di tanti anni, de-vo dire che ha avuto ragione lui.»

Giampaolo [email protected]

Lo scorso 22 novembre il sacerdote originario di Acquaresi è stato festeggiato nella sua modesta abitazione di Narcao

Il primo secolo di vita di don Virgilio CoccoIl traguardo del neo centenario è stato onorato dalla presenza del vescovo che ha celebrato una messa e dei sindaci di Narcao e Perdaxius.

La messa celebrata nella casa di via Giardini. Don Virgilio Cocco con il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda. Don Virgilio Cocco legge ancora i giornali senza fare uso degli occhiali.

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IL NUMERO 252 6-11:IL NUMERO 181 3/10 03/12/12 08.24 Pagina 1

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7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Le speranze di quanti hannosperato fino all’ultimo in unripensamento di GinettoPerseu e nel ritiro delle sue

dimissioni sono andate deluse e Igle-sias, a distanza di meno di un anno emezzo, è ripiombata nella crisi am-ministrativa più profonda. Il Consi-glio comunale eletto nella Primaveradello scorso anno è stato sciolto e laGiunta regionale ha nominato com-missario anche questa volta Antonel-lo Ghiani, chiamato a guidare il Co-mune fino alla tornata elettorale am-ministrativa 2013.

La crisi politica che avvolge Igle-sias viene da lontano e sembra nonavere fine. Come non ricordare i tor-menti che hanno caratterizzato la con-siliatura guidata dalla coalizione dicentrosinistra con Pierluigi Carta? Epoi la sua rielezione dopo il ballottag-gio con Paolo Fogu, vanificata dopopoche settimane dalla mancanza diuna maggiorazna consiliare (il centro-destra aveva ottenuto il 53,27% deivoti con le sue liste al primo turno) econclusa con l’approvazione di unamozione di sfiducia presentata dal-l’opposizione-maggioranza e, quindi,con lo scioglimento del Consiglio co-munale ed il commissariamento?

Il centrodestra, da anni maggio-ranza in città, ha cercato di porre ri-medio agli errori commessi nel pre-cedente appuntamento elettorale ed èriuscito a riconquistare la guida dellacittà con Ginetto Perseu, impostosinel ballottaggio con Marta Testa conil 52,5% dei voti, ma quel successonon è stato accompagnato dal supe-ramento dei problemi che ben pre-sto, puntualmente, sono riemersi.

Gli ultimi mesi sono stati caratte-rizzati da forti tensioni in seno allamaggioranza, andate via via acuen-dosi fino a portare Ginetto Perseu, il19 ottobre, all’estrema decisione dirinunciare al mandato ricevuto daglielettori il 29 e 30 maggio 2011.

Ciò che più è emerso, giungendosulle pagine dei giornali, è stata lacostituzione del gruppo consiliare“Iglesias in movimento”, formato dai

consiglieri Francesco Pissard, VitoSpiga e Nicola Rossini (i primi dueeletti nella lista dell’Udc, il terzo inquella del Pdl), schierato prima inposizione critica poi all’opposizione

(con conseguente contrazione dei mar-gini di maggioranza ad un solo voto,16 voti a 15; ma non ha fatto menoclamore la polemica aperta dal presi-

dente della commissione ambienteFrancesco Furia (Udc) nei confrontidell’assessore Gianfranca Mannu(Pdl), con richiesta di dimissioni perincapacità nella gestione delle fasi di

avvio del servizio di raccolta diffe-renziata dei rifiuti “porta a porta”.Altri problemi sono scaturiti dalledimissioni dell’assessore al turismo

Andrea Pilurzu (Udc), maturate inaperta contestazione per la scarsa at-tenzione riservata al settore.

Ma con i casi più clamorosi, ciòche ha “sfiancato” Ginetto Perseu fi-

no a portarlo alle dimissioni, poi giun-te fino alle estreme conseguenze no-nostante tutti i tentativi compiuti daipartiti di maggioranza per favorirne

il ritiro entro i venti giorni di tempoconcessi dalla legge, sono stati anchei piccoli e grandi problemi quotidia-ni, come ha scritto nella lettera di di-missioni: «In taluni (pochi ma tuttavia

determinanti), ha prevalso non il sen-so di squadra e del lavorare insieme,attraverso un giusto e misurato con-fronto, ma il vuoto individualismo, lavoglia di emergere, il voler farsi largoa qualunque costo e ciò a discapitodi un agire politico che ritengo deb-ba essere disinteressato e, soprattut-to, esercitato con capacità, correttez-za e umiltà, ciascuno secondo il pro-prio ruolo. Non volendo fare da pal-coscenico a costoro e poiché invecevoglio essere fedele - fino in fondo -integralmente alle esigenze autentichemanifestatemi a suo tempo dagli igle-sienti con la mia investitura a Sinda-co di questa Città, opero questa scel-ta di dimettermi se pur con grandedispiacere e rammarico; dispiacere erammarico per aver deluso le aspetta-tive dei cittadini iglesienti».

Ciò che emerge da queste parole èun senso di liberazione. Ginetto Per-seu ritorna così al suo lavoro di me-dico a tempo quasi pieno, considera-to che mantiene l’incarico di consi-gliere d’amministrazione dell’Arst e,ancora per qualche mese, quello diconsigliere provinciale. E la città ri-marrà orfana di una guida politica al-meno fino alla prossima Primavera.Non è una novità e per questo c’è chisi è quasi abituato ma con le forzepolitiche, anche tutti quei cittadiniche hanno a cuore le sorti della lorocittà, dovrebbero fare uno sforzo ec-cezionale per cercare di superare unafase tanto difficile in un periodo sto-rico decisivo per disegnare lo svilup-po del territorio per i prossimi decen-ni. Il Sulcis Iglesiente, davanti ainuovi scenari socio-economici chevanno delineandosi, anche in consi-derazione della cancellazione dellaProvincia, ha bisogno di una guidapolitica forte e autorevole che dovràesserle garantita in primo luogo dalledue città oggi capoluogo: Carbonia eIglesias.

Giampaolo Cirronis

Le dimissioni del sindaco Ginetto Perseu hanno provocato lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento

Iglesias è avvolta in una crisi senza fineFino alla prossima primavera il Comune verrà gestito dal dottor Antonello Ghiani, nominato per la seconda volta dalla Giunta regionale.

Il sindaco dimissionario Ginetto Perseu. I banchi dell’ex maggioranza.

Dopo Carbonia, Sant’Antio-co, Calasetta e Carloforte,da martedì 20 novembrelo screening per il carcino-

ma alla mammella fa tappa a Giba.Tutte le donne di età compresa fra i50 e i 69 anni residenti a Giba, Ma-sainas, Sant’Anna Arresi, Piscinase Tratalias potranno sottoporsi al-l’esame mammografico nel mezzomobile del centro screening azien-dale, che per un mese sosterà pressoil poliambulatorio. Le attività rien-trano tra gli interventi previsti nei

programmi aziendali di prevenzionegià attivi su tutto il territorio provin-ciale e si aggiungono ai programmiper la prevenzione del cancro dellacervice uterina e del colon retto (que-st’ultimo sarà attivato a breve anchea Giba).

Tutte le prestazioni effettuate sonogratuite e rientrano nei programmiregionali di prevenzione dei tumo-ri. Gli esiti dell’esame saranno co-municati direttamente alle donne in-teressate da parte del centro scree-ning della Asl che provvederà an-

che, se necessario, a programmaree proporre gli eventuali approfondi-menti. Per informazioni è possibilecontattare il centro screening azien-dale al numero verde 800 235595.

Il mezzo mobile del centro scree-ning aziendale sosterà per un mesepresso il poliambulatorio di Giba:tutte le donne di età compresa fra i50 e i 69 anni residenti nei comunisopra citati potranno sottoporsi al-l’esame mammografico. A breve,sempre a Giba, sarà attivato lo scree-ning per il cancro del colon retto.

Il nuovo servizio è rivolto alle donne residenti in cinque comuni

Asl 7, a Giba lo screening della mammella

Venerdì 23 novembre ilcomune di Carbonia haintitolato a Maria Pia GiuaSulas la strada compresa

tra l’incrocio di via Costituente, dalcentro per le persone con disabili-tà, sino allo stadio“Carlo Zoboli”.

L’intitolazione della strada co-stituisce un riconoscimento allequalità morali e culturali di una don-na vissuta a Carbonia, il cui ricor-

do è rimasto vivo in tutte le perso-ne che l’hanno conosciuta e in tuttii cittadini che hanno, anche dopola sua scomparsa, coltivato ammi-razione e gratitudine per le sue operedi bene e per la grande dedizioneverso i sofferenti e i più deboli.

Per ricordarla, la famiglia ha isti-tuito il “Premio della Bontà MariaPia Giua Sulas”, giunto alla sua 35ªedizione, assegnato il 24 novembre

nel corso di una cerimonia svolta-si nella sala polifunzionale di piaz-za Roma. La commissione esami-natrice ha deciso di attribuirlo aMaria Laura Musinu, madre di unaragazza nata con una grave mal-formazione. La scelta ha voluto es-sere anche una dedica simbolica atutte le mamme che allevano congrande amore i propri figli, spessoin situazioni di estrema difficoltà.

Il comune di Carbonia ha intitolato una via a Maria Pia Giua Sulas

Il 35° Premio della Bontà a Maria Laura Musinu

Il Gal Sulcis Iglesiente, Capo-terra e Campidano di Caglia-ri ha pubblicato il bando rela-tivo alla Misura 311 “DIVER-

SIFICAZIONE VERSO ATTIVI-Tà NON AGRICOLE” del Pro-gramma di Sviluppo Rurale 2007-2013.

In particolare verranno attiva-te sei diverse azioni destinate agliagriturismo, alla riqualificazionedelle strutture, a piccoli impianti

di trasformazione, agli spazi peril turismo equestre e per le attivi-tà didattiche e sociali e all’instal-lazione in azienda di impianti diproduzione di energia da fonti rin-novabili. In tutti i casi i potenzia-li beneficiari del bando sarannogli imprenditori agricoli singoli oassociati.

Il testo integrale dei bandi egli allegati saranno disponibili sulsito www.galsulcisiglesiente.it.

Il termine ultimo per la pre-sentazione delle domande di aiu-to è fissato per il giorno 28 feb-braio 2013.

Lo staff di animazione del GalSulcis Iglesiente, Capoterra e Cam-pidano di Cagliari organizzerà unciclo di incontri informativi pres-so tutti i comuni interessati.

Per informazioni tel. 0781/697025, e-mail:[email protected].

Il Gal Sulcis Iglesiente ha pubblicato un bando della misura 311

Contributi per imprese agricole singole o associate

Ha preso il via dal 12 al 17novembre a Istambul, inTurchia, il progetto euro-peo multilaterale Leonar-

do da Vinci “Beyond Numbers andBorders: An Innovative Approach toAccountancy”.

Il progetto, l’unico della sua ti-pologia ad essere stato approvato nel-la Regione Sardegna nel correnteanno scolastico, coinvolge nove sta-ti europei, Italia, Portogallo, Fran-cia, Grecia, Germania, Polonia, Ro-mania, Bulgaria, Turchia - e si svi-lupperà nel biennio 2012-2014.

Al primo meeting che si è svol-to in Turchia hanno partecipato glistudenti Marco Cappai (5ª D) e Fa-brizio Deidda (5ª A), accompagna-ti dal dirigente scolastico, AntonelloScanu e dalla referente del proget-to, Antonietta Melas.

Tutte le scuole coinvolte nel pro-getto saranno impegnate in attivitàconnesse all’insegnamento/appren-dimento delle discipline economicoaziendali e all’orientamento versoprofessioni riconducibili all’ambitogiuridico/amministrativo/contabi-le/fiscale in un contesto europeo.

Tale attività si svolge nell’arco diun biennio e consiste nell’elabora-zione, produzione e monitoraggio dimateriali tecnico/operativi utilizzatinei diversi paesi al fine di converge-re verso conoscenze, competenze emetodologie comuni, con l’obiettivodi migliorare e accrescere le oppor-tunità occupazionali in ambito euro-peo favorendo al contempo la coe-sione dei differenti sistemi.

«Il nostro Istituto - spiega il diri-gente scolastico, Antonello Scanu -ha, tra gli altri compiti, quello dicoordinare l’attività di elaborazionedi un dizionario di termini tecnico/professionali a cui lavoreranno inorario curricolare gli studenti delleclassi 2ª A - 2ª B - 2ª C - 2ª D - 3ª A3ª B - 3ª C - 3ª D - 4ª A - 5ª D 5ª A edi tutte le scuole europee coinvoltenel progetto.

Nell’ambito del progetto sonopreviste otto mobilità a cui parte-ciperanno alcuni docenti e alcunistudenti della nostra scuola insie-me ai partner degli otto paesi eu-ropei.»

I meeting già in programma nel

corso del corrente anno scolasticosi terranno in:

Francia - nella cittadina di Ha-guenau presso il Lycée des Métiers“André Siegfried” (marzo 2013);

Portogallo - nella cittadina diAlbufeira presso il “Centro de For-mação de Associação” de Escolas

de Albufeira, Lagoa, Silves (aprile2013);

Romania - nella cittadina di Sin-georgiu de Mures presso la “Fun-datia Professional” (maggio 2013).

«Nel periodo settembre/ottobre2013 - conclude Antonello Scanu -

l’istituto di istruzione superiore“Cesare Beccaria” organizzerà ilmeeting a Carbonia con la parteci-pazione di tutte le scuole e le istitu-zioni dei nove paesi europei coin-volti nel progetto. Sarà un eventoimportante per la nostra scuola eanche per tutta la città.»

La Sardegna è rappresentata dall’Istituto Beccaria di Carbonia

Al via il progetto multilaterale Leonardo

Il gruppo di lavoro dell’Istituto Beccaria.

La presentazione del progetto Leonardo.

I banchi dell’ex minoranza. La sala consiliare resterà vuota fino alla prossima Primavera.

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8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

La Provincia di CarboniaIglesias ha concluso lagara d’appalto per l’affi-damento dei lavori di rea-

lizzazione di alcuni interventi nellitorale e nel porto di Buggerru,mettendo a disposizione, nel propriobilancio, la somma di 550.000 euro.

I lavori hanno diverse peculiari-tà tecnico-progettuali, suddivisibi-li in tre parti principali:

1) mitigazione dei fenomeni ditrasporto eolico della sabbia, al fi-ne di evitare l’insabbiamento a cau-sa del vento;

2) realizzazione di nuovi localiper i servizi portuali, per i pesca-tori e per servizi igienici;

3) opere di completamento de-gli impianti a servizio del porto eper il controllo degli accessi.

Il porto turistico di Buggerru, ingrado di accogliere circa 350 im-barcazioni, si trova sulla costa sud-occidentale della Sardegna e la suaimportanza strategica è legata alfatto che è l’unico scalo presente traquelli di Carloforte e Oristano.

«La forte ventosità di questaparte di costa - spiega l’assesso-re provinciale, Guido Vacca - creacondizioni di mare quasi sempreagitato, con gravi conseguenze perla situazione generale del porto:infatti, fin dalla costruzione, cherisale agli anni ’80, ha avuto gros-sissimi problemi di insabbiamen-to, tali da renderne inutilizzabileuna buona parte e da consentirel’accesso e lo stazionamento soloai natanti con pescaggio limitato.»

Per far fronte ai fenomeni erosi-vi, verrà posizionata una serie difioriere amovibili, tali da creare unasorta di barriera, con alcune inter-ruzioni che consentano il passaggiopedonale, realizzate in graniglia,riempite di terra vegetale e piantu-mate.

Relativamente alla realizzazio-ne del fabbricato per servizi por-tuali, destinato alla gestione delporto, verranno costruiti due ufficiindipendenti, uno aperto al pubbli-co e uno ad uso riservato; questo

ultimo ospiterà tutti i terminali le-gati alle varie parti impiantistiche,nonché quelli legati alla video-sorveglianza e al controllo degliaccessi, previsti sempre all’inter-no di questi lavori.

Per quanto riguarda, invece, inuovi box di rimessaggio al ser-

vizio della pesca, sono stati stu-diati in continuità con il fabbrica-to esistente, riprendendone le li-nee architettoniche.

Sarà realizzato, infine, un ser-vizio igienico aperto al pubblicoe accessibile ai disabili.

La rete tecnologica degli im-pianti del porto servirà sia i nuo-vi box di rimessaggio, sia il pre-fabbricato di servizio.

«Grazie a questo importanteintervento - sottolinea l’assessoreVacca - l’intera zona potrà diven-tare più fruibile in ogni periodo

dell’anno, verranno garantiti servi-zi più adeguati agli utilizzatori delporto, sia turisti che locali, e verrà re-so più efficiente uno strumento chepuò contribuire a valorizzare e in-crementare le attività presenti nel-l’intero territorio.»

Sono stati affidati i lavori di mitigazione dell’erosione del litorale e di potenziamento del porticciolo di Buggerru

Buggerru, nuove speranze di rilancio del portoLa Provincia di Carbonia Iglesias ha stanziato 550.000 euro per rendere l’intera zona più fruibile in ogni periodo dell’anno.

Il porticciolo di Buggerru.

Il centro abitato.

La bussola della trasparenzadel ministro per la pubblicaAmministrazione e la sem-plificazione colloca il nuo-

vo sito della Provincia di CarboniaIglesias al primo posto, a pari meri-to con altri, tra i portali provinciali ditutta Italia.

La classifica illustra la posizio-ne identificata, il nome dell’Ammi-nistrazione, la percentuale di ade-renza dei siti delle pubbliche Ammi-nistrazioni ai contenuti minimi, de-finiti nelle linee guida, e il numerodi indicatori soddisfatti sul totale.

Tali indicatori sono correlati allapresenza o meno di contenuti mini-mi obbligatori per legge e pubblicatinel rispetto delle linee guida sui sitiweb pubbliche Amministrazioni.

Le linee guida per i siti web del-le pubbliche Amministrazioni, pre-viste dall’art. 4 della direttiva del mi-nistro per la pubblica Amministrazio-ne e l’innovazione del 26/11/2009, n.8, intendono suggerire alle pubblicheAmministrazioni criteri e strumentiper la riduzione dei siti web pubbliciobsoleti e per il miglioramento diquelli attivi, in termini di principi ge-nerali, modalità di gestione e aggior-namento, contenuti minimi.

«Conformandosi pienamente al-le suddette linee guida - spiega ilpresidente Salvatore Cherchi -, il no-stro sito intende rappresentare unostrumento agile e fruibile, ad uso nonesclusivo degli addetti ai lavori.»

Il portale della Provincia di Car-

bonia Iglesias rispecchia, quindi, gliaspetti fondamentali del processo disviluppo progressivo dei servizi on-line e di offerta di informazioni diqualità rivolte al cittadino, secondoun percorso che deve contraddistin-guere le pubbliche Amministrazioni.

«La trasparenza nell’esposizio-ne degli atti amministrativi e la cre-scente pressione per la condivisio-ne e il riutilizzo dei dati della pub-blica Amministrazione - sottolineail presidente della Provincia -, hannocreato una forte spinta da parte delleaziende e dei cittadini: per rispon-dere a queste necessità, abbiamo con-cepito un sito istituzionale che adot-ta, nella piattaforma dell’open data,le più innovative tecnologie del “se-mantic web”, tramite le quali è pos-sibile esporre, in maniera selettivaa seconda delle necessità, i principaliatti amministrativi che vengono ge-nerati con le informazioni semanti-che associate, a favore del pubblico edei motori di ricerca. L’utilizzo dellatecnica semantica, quindi, costituisceun’alta espressione della democra-zia dei dati, realizzata tramite questaforma di eccellente accessibilità.»

Con la legge 150/2000, che di-sciplina le attività di informazione edi comunicazione delle pubblicheAmministrazioni, viene, infatti, uf-ficialmente sancito il diritto-dovereper gli Enti pubblici di comunicaree di informare i cittadini: questo nuo-vo sito istituzionale della Provinciadi Carbonia Iglesias risponde pro-

prio a questa esigenza, essendo unostrumento in grado di veicolare, sen-za confini, l’informazione e la co-municazione.

«Il tutto - precisa il presidentedella Provincia - è finalizzato adillustrare l’attività istituzionale del-la Provincia e il suo funzionamento,favorire l’accesso ai servizi pubbli-ci, promuovere interazioni allarga-te e approfondite su temi di rilevan-te interesse pubblico e sociale, fa-vorire processi interni di semplifi-cazione delle procedure e di mo-dernizzazione degli apparati, non-ché la conoscenza dell’avvio e delpercorso dei procedimenti ammini-strativi, e promuovere l’immaginedell’Ente e del Sulcis Iglesiente.»

Il sito aderisce così agli standarddi ultima generazione, che consen-tono, a chiunque sia interessato, diinterrogare la base dati amministra-tiva del portale stesso; oltre a ciò,implementa un motore di ricerca diultima generazione e un sistema digenerazione automatica dei docu-menti in formato PDF/A, in ottem-peranza ai più stringenti standarddella pubblica Amministrazione ita-liana e alle più recenti normativedell’albo pretorio online e del ga-rante della privacy.

La comunicazione diventa, quin-di, integrata, curando le relazioni conle altre Istituzioni e con il pubblico,al fine di un’efficace promozionedella cultura della comunicazione,a beneficio di tutti e di ciascuno.

Primo gradino del podio nella classifica nazionale dei portali

Il sito della Provincia Carbonia Iglesiasoffre ai cittadini informazione di qualità

Nonostante il numero de-gli stranieri sia in aumen-to, quest’anno la Regio-ne ha destinato solo qua-

rantamila euro al Piano provincialedell’immigrazione.

Le Amministrazioni provincialisono individuate dalla Regionequali soggetti destinatari e attua-tori dei Piani annuali per l’immi-grazione, le cui attività dovrannogarantire la continuità e il miglio-ramento dell’efficacia degli inter-venti.

«A favore dell’Amministrazio-ne provinciale, il Piano regionale,successivamente alla presentazio-ne del Piano provinciale, prevedeil trasferimento di soli 40mila europer la realizzazione delle attività

a favore degli immigrati - spiegal’assessore provinciale alle Politi-che sociali, giovanili e della saluteLuca Pizzuto -, ma per garantirela continuità e il miglioramentodegli interventi in favore dei citta-dini extracomunitari, visto l’esiguotrasferimento regionale, la Pro-vincia di Carbonia Iglesias hainoltre messo in cantiere la possi-bilità di integrare tale contributocon risorse proprie di bilancio. èun’inaccettabile assurdità che, dadue anni - sottolinea l’assessore Piz-zuto -, la Regione abbia tagliato del43% le risorse, nonostante la pre-senza, nel territorio, di oltre trecen-to stranieri in più.»

Nel periodo dal 2009 al 2012,i trasferimenti a favore della Pro-

vincia di Carbonia Iglesias sononotevolmente diminuiti, come sievince dalla tabella sottostante, seb-bene il numero di stranieri in gene-rale, e di extracomunitari in parti-colare, sia lievitato.Anno Pop. Extrac. Fin. Ras

stran.2009 1.069 675 € 82.041,432010 1.069 844 € 62.000,002011 1.195 942 € 49.370,632012 1.381 1.115 € 39.334,57

Il Piano provinciale per l’im-migrazione per l’anno 2012, pre-disposto dagli Uffici provinciali, haottenuto il parere favorevole da par-te della Tavola rotonda degli im-migrati e della Consulta provincia-le per l’immigrazione lo scorso 26ottobre 2012.

Nonostante i tagli la Giunta provinciale ha approvato il Piano

Interventi in favore degli extracomunitari

èin piena fase di attuazio-ne il progetto di manu-tenzione straordinaria edurgente del reticolo idro-

grafico del Sulcis Iglesiente.A seguito di una verifica sul

campo, la Provincia di CarboniaIglesias già lo scorso anno avevaidentificato alcune priorità, defi-nendo così un piano d’azione ten-dente all’ottimizzazione delle ri-sorse disponibili e dell’efficaciadegli interventi.

In una prima fase, gli inter-venti immediati hanno riguarda-to i territori comunali di Iglesias(Rio Canonica), Fluminimaggio-re (rio Niu Crobu, rio Mannu e

rio Bau Porcus) e Villamassargia(rio Su Pardu, rio Aconi, rio S’Or-ti de su Cossu e rio Arridoxi), tut-te opere che, attualmente, sono infase di completamento.

Inoltre, grazie ad un progettoche sta per approdare in Giunta,la Provincia di Carbonia Iglesiasprovvederà ad estendere la ma-nutenzione del reticolo idrogra-fico ai Comuni non compresi nelprecedente appalto, attingendo 200mila euro dal proprio bilancio, aiquali potrebbero aggiungersi 80mila euro coperti dalle economierealizzate.

Il progetto esecutivo andrà inappalto entro il prossimo gennaio,

per poi essere affidato alla dittavincitrice della gara il mese suc-cessivo.

«Tramite l’identificazione de-gli ambiti territoriali a maggiorrischio - ha spiegato l’assessoreprovinciale all’Ambiente e pro-tezione civile, Carla Cicilloni -,si è così intervenuti sui fronti piùsensibili. Obiettivo strategico è,ora, quello di intercettare e risol-vere tutte le situazioni, per giun-gere così ad un regime generaledi sicurezza, avendo sotto con-trollo tutto il territorio del SulcisIglesiente e dovendo, quindi, ge-stire soltanto le manutenzioni or-dinarie.»

La Provincia ha stanziato nuove risorse per una serie di interventi

La manutenzione del reticolo idrografico

La Provincia di CarboniaIglesias ha avviato un si-stema di controllo sullapresenza di radioattività

nei residui di lavorazione delle ac-ciaierie (cosiddetti “fumi”), utiliz-zati dalla società Portovesme s.r.l.per il recupero di zinco e altri me-talli, dando così una prima attuazio-ne a quanto stabilito dalla Giuntaprovinciale con la delibera n. 163

del 12 settembre 2012.«Tale controllo, parallelo a quel-

lo già effettuato dal gestore - spiegal’assessore provinciale all’Ambien-te, Carla Cicilloni - avviene graziead un collegamento da remoto chepermette, alla Provincia, di acce-dere in presa diretta alle risultan-ze fornite dal portale radiometricoinstallato e gestito dalla societàPortovesme s.r.l..»

Grazie a tale sistema, viene as-sicurata, da parte dell’Ente, un’ul-teriore fase di verifica sui “fumi”in ingresso allo stabilimento dellasocietà Portovesme s.r.l., in attesadi procedere all’installazione di unportale radiometrico della Provin-cia di Carbonia Iglesias che daràcosì piena attuazione agli indirizzioperativi fissati nella suddetta de-libera.

Portovesme srl, avviato il controllosulla presenza di radioattività

La Giunta provinciale haapprovato il progetto perla manutenzione straordi-naria e l’adeguamento al-

le norme dell’istituto Emilio Lus-su di Sant’Antioco.

L’intervento sull’edificio, consede in via Salvo D’Acquisto, rien-tra tra le attività inerenti il patrimo-nio edilizio, scolastico e istituzio-nale, dislocato nel territorio provin-

ciale, compresi i lavori di conser-vazione, restauro e adeguamento,e fa parte del bilancio di previsio-ne 2012 e del piano triennale delleopere pubbliche 2012-2014.

Con 250.000 euro, sono previstila manutenzione straordinaria deiprospetti, la messa in sicurezza deicornicioni e l’adeguamento degliinfissi, ormai obsoleti.

«L’intero progetto - spiega l’as-

sessore alla Pubblica istruzione,Alessandra Pintus - riguarda ope-re ormai necessarie, in quanto fi-nalizzato a garantire la sicurezzadegli studenti e del personale del-l’istituto, per una sua completa edefficiente fruizione.»

L’edificio ospita il Liceo dellescienze sociali, il Liceo socio-psico-pedagogico e il nuovo Liceo artisti-co, per un totale di circa 200 allievi.

Avviato l’iter per la manutenzione straordinaria dell’istituto

Nuovi lavori al Lussu di Sant’Antioco

La Regione Autonoma del-la Sardegna ha comunica-to alla Provincia di Car-bonia Iglesias che è stato

disposto il conferimento di circa300 milaeuro a favore delle scuo-le dell’infanzia non statali del Sul-cis Iglesiente. Tali fondi sono de-stinati a coprire, relativamente al2010/2011, il saldo delle spese digestione delle scuole materne non

statali, già beneficiarie di un ac-conto sul contributo assegnato ero-gato direttamente dalla RegioneSardegna.

A parte il pasticcio dispendiosodella procedura, istruttoria dellepratiche, acconto erogato della Re-gione Sardegna e saldo da eroga-re a cura della Provincia di Car-bonia Iglesias, con obbligo per ifunzionari responsabili di riveri-

ficare i rendiconti, la Provincia haprovveduto ad iscrivere in bilan-cio le risorse con procedura d’ur-genza.

L’ufficio Istruzione della Pro-vincia ha già in corso l’istruttoria,in modo da inviare i mandati dipagamento in banca nel tempo piùstretto, tenuto conto che si trattadi cifre relative ad annualità tra-scorse.

I contributi per il saldo 2010/2011alle scuole dell’infanzia non statali

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9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

La friulana Elsa Martin, con“Dentrifûr”, ha vinto la 5ªedizione del Premio AndreaParodi, rassegna musicale

dedicata all’indimenticabile cantantee musicista sardo. Con il primo pre-mio, Elsa Martin si è aggiudicata an-che altri tre premi: quello della critica,quello della musica e, infine, quellodei bambini presenti nella sala delTeatro Auditorium comunale di Ca-gliari che ha ospitato la serata finale.

La menzione per il miglior testo èandata a Erica Boschiero, quelle per ilmiglior arrangiamento, per la miglio-re interpretazione e quella dei dieci con-correnti finalisti, a Simona Colonna.

Per tre giorni, dal 22 al 24 novem-bre, Cagliari è diventata capitale del-la World Music.

Il pubblico e le due ampie e qua-lificatissime giurie (una tecnica e unacritica) hanno assistito ad un grandespettacolo, con un ottimo livello mediodei finalisti, che hanno proposto, inogni serata, un proprio brano affian-cato, nella seconda serata, da uno diAndrea Parodi.

Forti emozioni sono arrivate da-gli ospiti, a partire dalla serata di ve-nerdì, con Luigi Lai che ha ricevuto ilPremio Albo d’oro e che ha stregato ilpubblico con le sue launeddas, e coni vincitori dell’edizione 2011, i delizio-si Elva Lutza.

Nella serata finale è stata la voltadella grande forza espressiva di BoiAkih (dall’Indonesia) e delle sugge-stioni del violino di Lino Cannavac-ciuolo. Strepitosa l’esibizione di En-zo Avitabile, che ha offerto, a sorpresa,un brano di Andrea Parodi, “Sienda”,con Elena Ledda e Kaballà. Gran fi-nale con tutti gli artisti ospiti sul pal-co, insieme a Francesca Corrias.

La stessa Elena Ledda, che ha cu-rato la direzione artistica del festival,ha parlato della «felicità di questofestival, che si sentiva dall’aria positi-va che si è respirata nelle tre giornate.C’è stata - ha aggiunto - una grandevarietà nelle proposte stilistiche deiconcorrenti e devo anche dire che lareinterpretazione dei brani di Andrea

è stata molto coinvolgente, in certi ca-si commovente. Non posso, poi, nonsottolineare l’alta qualità della pre-senza femminile fra i finalisti, condonne diversissime fra loro. Si anda-va dalla sperimentazione di ShinobuKikuchi alla genialità di Simona Co-lonna, sino alle due ragazze più gio-vani, Erica Boschiero ed Elsa Mar-tin, che mi hanno molto colpito. Fral’altro, sono entrambe intonatissime,il che non guasta».

«C’è stata una netta sensazione dicrescita del festival, da molti punti divista - ha detto Valentina Casalena,moglie di Andrea Parodi e presidentedella Fondazione a lui dedicata che haorganizzato la rassegna -. Noi predi-

sponiamo tutto facendo del nostromeglio, ma il bello poi lo fanno gli ar-tisti che salgono sul palco e, da que-sto punto di vista, devo dire che miha colpito, nei concorrenti, il rispettoe l’impegno nell’avvicinarsi ai bra-ni di Andrea, anche nel confrontarsicon il sardo. L’ho apprezzato non so-lo per gli omaggi in sé, che sono pia-ciuti molto anche al pubblico, ma an-che perché questo è segno di profes-sionalità da parte di tutti i concorren-ti. Credo voglia anche dire che riten-gono il nostro un concorso serio. Inquesto contesto, i vincitori sono quasiun dettaglio.»

Il festival ha avuto un’anteprimagiovedì 22 novembre al Club Fbi diQuartu Sant’Elena, per poi trasferir-si al Teatro Auditorium comunale diCagliari, che ha segnato il tutto esau-rito. Le serate, o una selezione dellestesse, saranno diffuse a livello nazio-nale da Radio3, Popolare Network,Roxybar Tv e dalle principali emitten-ti tv e radio regionali.

Elsa Martin si è diplomata in mu-sica jazz con il massimo dei voti pres-so il Conservatorio di Klagenfurt (Au-stria). Inoltre, ha avuto modo di con-frontarsi con personalità di livellomondiale, quali Tran Quang Hi, Frie-drich Glorian, Tapa Sudana, Joji Hi-rota, Tadashi Endo. Nel 2006 ha par-

tecipato, ospite della cantante brasi-liana Rosa Passos, al Festival Inter-nazionale Jazz delle Canarie ed è sta-ta protagonista di numerose esibizio-ni all’estero. Il suo primo album,“vERsO”, è stato recentemente fina-lista nella sezione opere prime delleTarghe Tenco 2012.

Come vincitrice assoluta, avrà unpremio in denaro di 2.500 euro performazione musicale, la partecipazio-ne nel 2013 al Premio Andrea Paro-di, all’European Jazz Expo, al NegroFestival e a Folkest. Come vincitricedel Premio della critica, la produzionedi un videoclip professionale.

Cagliari ha ospitato la fase finale della rassegna che per tre giorni l’ha fatta diventare capitale della World Music

La friulana Elsa Martin ha vinto il Premio ParodiLa serata finale è stata impreziosita dalle straordinarie esibizioni di tre ospiti: Lino Cannavacciuolo, Boi Akih ed Enzo Avitabile.

Giovedì 22 novembre il cen-tro di aggregazione socia-le di Santadi ha ospitatol’incontro tra il Gal Sul-

cis Iglesiente, Capoterra e Campi-dano di Cagliari e comuni, scuole efattorie didattiche, per analizzare icriteri di valutazione della Misura321 - Azione 2. Nel corso della riu-nione sono stati esaminati i comples-si percorsi d’educazione alla soste-nibilità nelle fattorie didattiche.

Il presidente del Gal Luciano Pi-ras ha stigmatizzato i motivi dellaconvocazione e la direttrice Nico-letta Piras si è addentrata nelle pro-blematiche per ottenere finanzia-menti, coadiuvata da esperti di pro-getti agriditattici. La complessità diun progetto partecipato, nell’ottica

di finanziamenti a sostegno della at-tività culturale e ricreativa a favoredella popolazione rurale, richiede il

coinvolgimento di molti soggetti, inprimo luogo i comuni. Tra il pub-blico, assai numeroso alla riunione,

erano presenti rappresentanti delleamministrazioni municipali, dellescuole, funzionari della Laore, as-

sociazioni culturali operanti nel so-ciale e titolari di fattorie didattiche.

Caterno Cesare Bettini

La ricerca che segue, limitataper ora alla città di Carbo-nia, si propone di elencaree descrivere alcune inizia-

tive poste in atto, o in via di sviluppo,da parte di alcuni giovani concitta-dini. Piccoli esempi da imitare, tan-to utili in tempi di crisi; anche se, dasoli, non risolvono certo la grave si-tuazione economica del nostro ter-ritorio.

Parliamo in questo numero degliorti urbani (tutti sappiamo quale im-portanza rivesta oggi la presenza deiprodotti orticoli per piccole esigenzefamiliari a chilometro zero).

Cristiano Floris: orti urbani a

Carbonia.

Parte prima (dal 27 ottobre 2012)Cristiano Floris, 40 anni, già emi-

grato da lungo tempo e per lunghe di-stanze (Firenze, Andalusia, Valencia).

Sente la nostalgia della Sarde-gna, rientra a Carbonia nel febbraio2008 e si ricorda di avere qui un ter-reno - ereditato dal padre - tra la viaLubiana e il rio Santu Milanu. Com-pletamente digiuno della tecnica or-ticola, e con le sole nozioni ricavatedall’osservare, si “inventa” l’orticol-tura moderna. L’invenzione, in veritàè supportata da tanto studio e altret-tanta sperimentazione sul campo: ilrisultato, come vedremo, è quanto dipiù semplice ma efficace si possa im-maginare.

Prima, però, è doveroso qualchecenno storico degli orti urbani a Car-bonia. La città, nata in periodo ap-pena prebellico (1938) era stata pro-gettata e realizzata tenendo conto de-gli orti-giardini. Erano piccoli o ad-dirittura minuscoli appezzamenti per-tinenti alle abitazioni operaie, im-piegatizie e ancor più dei dirigentidisponendo, questi ultimi, di giardi-nieri-ortolani addetti alla bisogna.Assunsero ben presto la funzione di“orticelli di guerra” e tali rimaseroper tutta la durata del conflitto mon-diale. Subito dopo, però, alcuni “or-tolani-operai o impiegati” decideva-no di coltivare dei terreni urbani piùestesi, disponibili in periferia e chefossero in qualche modo - anche sal-tuario - irrigabili. La lunga ed estesazona tra la via Lubiana - asse di scor-rimento dalla parte sud della cittàverso il mare - e il tratto cittadino delcanale acque alte interessato, parveloro quanto di meglio disponibile:erano nati i figli degli orti di guerra.A metà strada tra il passatempo e lanecessità, durarono grosso modo si-no alla fine degli anni ’50, poi ven-nero in gran parte abbandonati, supe-rati dal “boom economico” come sidiceva allora. Alcuni esistono anco-ra oggi, ma la gran parte di noi nonricorda più dov’è di preciso la zona.Io stesso, che pure abito qui dalla fi-ne del ’44, ho avuto difficoltà a tro-vare il sito che interessa il nostro te-ma: come avrete capito, è uno tra i

tanti a suo tempo abbandonati. Vi siaccede dalla via Lubiana, lato sini-stro per chi va fuori città, attraversouno stradello sterrato che porta, do-po alcune svolte a squadra all’azien-da del Floris.

L’azienda di Cristiano Floris sitrova in un terreno in piena zona ur-bana, chiuso alla vista degli estraneida siepi e cancello. Appare all’im-provviso nel suo complesso (circa8.000 metri quadri), delimitato sututto il lato all’ingresso da una stra-dina interna con uno spiazzo per lostoccaggio di tante balle di pagliaper pacciamatura (diremo poi a co-sa serve) e una costruzione in legnoper deposito agricolo; dalla parte op-posta una rigogliosa e larga fascia diulivi adulti (anch’essi avranno unparticolare utilizzo in un futuro pros-simo). Si presenta nell’insieme pia-neggiante, già arato e livellato; si di-rebbe pronto all’uso. Ma c’è una solaparte veramente pronta a ricevere le

coltivazioni: quella delimitata in quin-dici piccoli appezzamenti di pari di-mensioni (50 metri quadri ciascuno)interamente cosparsi di paglia e prov-visti di impianto computerizzato perl’irrigazione. Sono destinati ad au-mentare di numero man mano che nesarà fatta richiesta. Capisci subito chesono nati tanti “nipotini degli orti diguerra” e che altri ne nasceranno,adeguati alle moderne tecniche agra-rie. Cristiano Floris asserisce checiascuno può soddisfare le esigenzespicciole di una famiglia di tre per-sone. Per avere una dimensione pra-tica di riferimento basti pensare cheil più piccolo tra gli “orticelli di guer-ra” delle case operaie degli anni ‘40non superava tali dimensioni. Conla differenza, come vedremo, che sa-rà più agevole e meno dispendiosocoltivare questi ultimi.

Mi preme ora accennare ai treaspetti che mi paiono più interessantidell’iniziativa:

• giuridico-economico;• sociale;• tecnico-agrario.1) Per quanto attiene all’aspetto

giuridico economico: gli assegnata-ri sono in possesso di regolare con-tratto in comodato gratuito per tuttala durata del rapporto di lavoro colproprietario; hanno libero accesso alfondo assegnato. Devono corrispon-dere un rimborso spese (stabilito in300 euro per un anno) che compren-de: recinzione, stradine di accesso,impianto idraulico e fornitura di ac-qua, corrente elettrica, tasse e assi-stenza tecnica.

2) Per l’aspetto sociale è sufficien-te sapere quanto già in atto laddovegli orti urbani funzionano. Questo ti-po di coltura, infatti, non è una no-vità assoluta. Un esempio del qualesono a conoscenza sono gli orti ur-bani di Firenze. Siti in città e forni-ti di tutti i servizi per il loro funzio-namento sono diventati luoghi di in-contro e ritrovo; hanno favorito tragli assegnatari, anziani o giovani chesiano, amicizia e mutua assistenzain caso di assenza di uno tra loro. Al-

tri orti funzionano a Rimini, Mila-no, Roma, ecc., e anche in Sardegna,come vedremo.

3) Per quanto attiene, infine, al-l’aspetto tecnico-agrario - che è ilpiù importante, basti sapere per ora(saremo più precisi nella parte se-conda della ricerca) che occorre:

- preparare il terreno una sola vol-ta e mantenerlo pronto per le colti-vazioni successive cospargendo ab-bondantemente di volta in volta lapacciamatura, imitando il sottofon-do boschivo e lasciar fare il restoalla natura: l’uomo deve lavorare ilmeno e il meglio possibile;

- mettere a dimora a distanza op-portuna le piantine in gruppi di dueo tre, ciascuna di diverso seme, matra loro compatibili, per favorire losviluppo di tutte.

- provocare l’aerazione del ter-reno (in sostituzione della tradizio-nale zappettatura) recidendo alla ba-se tutti gli ortaggi arrivati a fine cicloproduttivo e lasciandovi le radici;

Questi aspetti saranno trattati conCristiano Floris nel prossimo numero.

Continua - Mario Bazzoni

Nel Sulcis in crisi ci sono giovani che percorrono strade nuove

I giovani che si danno da fare

Elsa Martin.

Uno degli orti urbani sorti a Carbonia su iniziativa di Cristiano Floris.

Alberto Scanu è il nuovopresidente regionale diConfindustria. è stato elet-to dalla Giunta della Con-

findustria Sardegna riunita a Cagliaripresso la sede della ConfindustriaSardegna Meridionale.

La Giunta della ConfindustriaSardegna ha anche approvato il pro-gramma quadriennale presentatodal presidente Scanu. Un program-ma che, in linea con le priorità indi-viduate anche a livello nazionale,punterà soprattutto a promuovereazioni concrete di politica industria-le, dirette a rispondere in modo spe-cifico e puntuale ai problemi dellacrescita e dell’occupazione nel brevee medio termine; presidiare effica-cemente i temi principali oggetto di

confronto a livello nazionale e re-gionale al fine di rendere più efficacela rappresentanza; riorganizzare il

sistema associativo in un’ottica diefficientamento e di produzione diservizi da offrire alle imprese, asso-ciate e non.

In particolare gli obiettivi priori-tari indicati da Alberto Scanu sa-ranno: la facilitazione degli investi-menti nelle nuove tecnologie e nel-l’innovazione, il miglioramentodelle condizioni di operatività delleimprese, la promozione dell’im-prenditorialità e dell’internaziona-lizzazione, l’accesso ai finanzia-menti e ai mercati dei capitali e gliinvestimenti in capitale umano ecompetenze.

Alberto Scanu, che sostituisceMassimo Putzu, giunto al termine delsuo mandato, resterà in carica per ilquadriennio 2012-2016.

Avvicendamento al vertice dell’associazione degli industriali

Alberto Scanu è il presidente di ConfindustriaIniziativa del Gal Sulcis a favore della progettazione partecipata

Verso la sostenibilità nelle fattorie didattiche

Il neo presidente Alberto Scanu.

L’incontro svoltosi nel centro di aggregazione sociale di Santadi.

“Cyberpredatori ses-suali, preadolescen-za, social network”è il tema del semi-

nario rivolto agli universitari orga-nizzato dall’Ente regionale per il di-ritto allo studio universitario di Ca-gliari - in collaborazione col LionsClub Monte Urpinu e l’istituto di for-mazione Ifos (master in criminolo-gia), in programma il 6 dicembre, dal-le 15.00, nella sede dell’Ersu, in cor-so Vittorio Emanuele II, a Cagliari.

Le iscrizioni resteranno aperte fi-no alle 12.00 del 3 dicembre. Alla fi-ne del seminario, rivolto in modo par-ticolare agli studenti delle facoltà con

dei corsi ad indirizzi psico-pedagogi-co e giuridico, sarà rilasciato un atte-stato di partecipazione.

Il seminario ha lo scopo di istrui-re sull’uso di alcune procedure utili aprevenire e contrastare le azioni deicyber predatori.

Ai lavori del seminario parteci-peranno il presidente dell’Ersu, Da-niela Noli, e il presidente del LionsClub Monte Urpinu, Silvana D’Atri.

Sono previsti gli interventi di Isa-bella Mastropasqua (Direttore Cen-tro Giustizia Minorile Sardegna Mi-nistero della Giustizia) che affron-terà il tema della situazione dei mi-nori in Italia e in Sardegna, e di Lu-

ca Pisano (psicologo psicoterapeuta,Direttore Master in Criminologia cli-nica e psicologia giuridica IFOS) cheparlerà di “grooming” e strategie diadescamento on line dei cyberpre-datori sessuali, e di come è possibi-le tutelare i minori e contrastare que-sto fenomeno.

Durante il seminario si parleràinoltre del ruolo delle Forze del-l’Ordine nella lotta ai cyber preda-tori grazie all’intervento dell’ispet-tore della Polizia postale di Caglia-ri, Roberto Manca. Di tutela dei mi-nori nel mondo virtuale (aspetti giu-ridici e giudiziari) parlerà, infine,l’avvocato Massimo Simbula.

L’Ersu ha organizzato un seminario per il prossimo 6 dicembre

Un confronto su cyberpredatori sessuali,preadolescenza e social network

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10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Il fenomeno delle discariche abu-sive dilaga in tutto il territoriocomunale e l’Amministrazio-ne comunale di Carbonia ha

deciso di intensificare gli interven-ti repressivi contro ignoti.

«Rileviamo, purtroppo, l’attivitàabusiva di abbandono dei rifiuti inmolte aree periferiche della città -spiega l’assessore al Territorio,ambiente, servizi di pubblica utili-tà e lavori pubblici, Franco Manca- e l’impatto ambientale sta diven-tando molto grave e ormai inac-cettabile. Nell’ultimo periodo è sta-ta presentata ai carabinieri unadenuncia contro ignoti per la pre-senza di nuove discariche abusive.Tale fenomeno, è giusto rimarcarlo,presenta aspetti di inaudita gravità.Il primo fra tutti riguarda la salutepubblica: lo scaricare impunementequalsivoglia rifiuto in luoghi noncontrollati, oltre a configurarsi co-me un reato, può creare danni nonsolo all’ambiente ma anche alla sa-lute dei cittadini. Non secondario,inoltre, il danno arrecato al decorodella città e al suo patrimonio pae-saggistico e urbano. I tanti inter-venti portati avanti per il recuperodel patrimonio architettonico e ur-banistico della città di Carbonianon possono essere vanificati dal-l’incuria di pochi.»

«A questo punto - aggiunge Fran-co Manca - l’Amministrazione co-munale si vede costretta a metterein campo, coordinandosi con tutti isoggetti interessati dagli interven-ti, tutte le azioni repressive utili acombattere questo fenomeno.

è giusto, inoltre, che i cittadinisappiano che tutte le attività di mo-nitoraggio e controllo che l’Ammi-nistrazione è costretta ad effettuare

per bloccare questo fenomeno com-portano dei costi elevati che, pur-troppo, andranno a discapito di al-tri servizi. Per questo motivo - con-clude l’assessore Franco Manca -

si rinnova un appello a tutti i citta-dini che quotidianamente rispetta-no le regole di civile convivenza,affinché aiutino il Comune a porrefine a tali comportamenti incivili,

anche attraverso segnalazioni di-rette e/o indirette che consentanoall’Amministrazione e alle Forze del-l’Ordine di intervenire tempestiva-mente.»

L’emergenza, purtroppo, comesi può verificare ogni giorno per-correndo le strade comunali e pro-vinciali, è estesa a tutti i comuni dellaProvincia.

Nuova denuncia dell’Amministrazione comunale di Carbonia contro un fenomeno che continua a deturpare le strade cittadine

«Tolleranza zero contro le discariche abusive»L’emergenza, come si può verificare ogni giorno percorrendo le strade provinciali e comunali, è estesa a tutti i comuni della Provincia.

Solo quattro sindaci presenti ela conferenza provinciale so-cio-sanitaria non raggiungeil numero legale. La convo-

cazione, fissata presso la sede dellaProvincia, ha visto la presenza delladirezione Asl al completo (direttoregenerale, sanitario e amministrati-vo), dell’assessore alle Politiche so-ciali, giovanili e della salute LucaPizzuto e di soli quattro sindaci suventitré. La riunione, nel corso del-la quale il direttore generale Mau-rizio Calamida avrebbe dovuto illu-strare ai sindaci della Provincia ilprogramma sanitario 2013-2014-2015, è stata quindi rinviata.

«In un periodo di crisi sociale edeconomica come questa - ha tuona-to Maurizio Calamida - i cittadini siattendono dalle pubbliche ammini-strazioni uno sforzo in più per af-frontare i tanti e gravi problemi cheli riguardano. Oggi, invece, dispiacenotare una partecipazione presso-ché inesistente da parte degli am-ministratori.»

«Colpisce - ha aggiunto Cala-mida - che alcuni Comuni, come èsuccesso pochi giorni fa, richieda-no un incontro urgente alla direzio-ne generale, reclamando maggioreattenzione e condivisione delle scelte,e poi non si presentino alla confe-renza provinciale socio-sanitaria, cheè il luogo deputato a discutere diquesti importanti temi.»

Anche in occasione dell’incon-

tro per discutere dei servizi socialiper il Sulcis (il “Plus”), si sono pre-sentati solo sette sindaci dei sedici deldistretto di Carbonia, facendo man-care il numero legale (si sono pre-sentati solo i rappresentanti della Asl,della Provincia, dei comuni di Car-bonia, Calasetta, Narcao, Santadi,San Giovanni Suergiu, Portoscuso,con delega di Villaperuccio).

«Una situazione che rischia dirallentare l’adozione di misure so-cio-sanitarie essenziali - ha conclu-so Calamida - auspico che gli am-ministratori dedichino maggioreconsiderazione a questi incontri: ta-li episodi non rimandano una bellaimmagine ai cittadini.»

Il direttore generale, a tale pro-posito, ha inviato una lettera al pre-sidente della Provincia di CarboniaIglesias Salvatore Cherchi e ai pre-sidenti dei distretti socio-sanitari diCarbonia e Iglesias, Antonello Pi-rosu e Franco Porcu, nella quale in-forma che l’Azienda si accinge apredisporre un progetto di riorga-nizzazione della rete ospedaliera, inaderenza alle nuove leggi nazionalie regionali emanate in tema di sani-tà. Nella stessa lettera Calamida harivolto un invito alla conferenza pro-vinciale socio-sanitaria: quello di ela-borare una propria proposta organi-ca e dettagliata, che sia rispondentealle esigenze delle realtà locali, maovviamente tenendo conto dei datisanitari e epidemiologici forniti dalla

Asl, delle leggi che disciplinano lamateria e dei dati di bilancio dellaAzienda. Questa proposta, coerente-mente con la volontà di collabora-zione e condivisione più volte ma-nifestata, sarà esaminata e discussanella prossima riunione della Con-ferenza e confrontata con il proget-to della Asl.

Circa il mancato svolgimento del-la conferenza di servizi per il Plus,l’assessore del comune di CarboniaMaria Marongiu di Carbonia sotto-linea che «ancora una volta si è do-vuto prendere atto del disinteressedi molte amministrazioni, imputa-bile forse ad una scarsa fiducia sul-l’efficacia del Plus o forse confidan-do nel fatto che il lavoro di pochivada comunque a beneficio di tutti».

«Si rischia in questo modo - stig-matizza l’assessore Elvira Usai diSan Giovanni Suergiu - di vanifica-re uno strumento fondamentale perla sottovalutazione, anche dal pun-to di vista politico, degli effetti po-sitivi che la gestione associata hagià prodotto sulla qualità della vitadei cittadini del territorio, soprat-tutto delle fasce più deboli.»

«è anche grazie al Plus - con-clude Aldo Atzori, direttore socio-sanitario della Asl 7 - che è miglio-rata la qualità dell’integrazione so-cio-sanitaria dei servizi di assisten-za primaria; tanto c’è ancora da fa-re, ma è indispensabile la collabo-razione di tutti.»

Polemiche dopo il mancato raggiungimento del numero legale

I sindaci disertano le conferenze

La recente legge regionaleriguardante, tra l’altro, ilriordino della rete ospeda-liera, contiene disposizioni

e criteri di attuazione severi e strin-genti che traggono comunque ori-gine da disposizioni di legge nazio-nale di recente emanazione, inqua-drandosi in un più ampio contestodell’azione del Governo italiano.Con riferimento proprio alla rivisi-tazione della rete ospedaliera la me-desima legge, come correttamenterilevato, prevede anche la consulta-zione di diverse rappresentanze de-gli enti locali e di altre categorie. Ap-pare perfino superfluo rassicurare,con la presente, che la consultazio-in parola verrà ovviamente effettua-ta in occasione della presentazionedella proposta degli interventi di cuiall’art. 4. Appare altrettanto chiaroche la proposta che la Asl predi-sporrà dovrà essere coerente e con-forme alle direttive regionali previstedal comma 1 dell’art. 6 della nuovalegge; tali direttive a tutt’oggi nonrisultano essere state elaborate, néemanate.

Nella presente circostanza si vuo-le garantire ed assicurare che è fermo

intendimento della Direzione gene-rale predisporre la proposta che, purnel doveroso rispetto delle norme edelle direttive, comporterà un mi-glioramento della qualità dei servi-zi erogati e delle prestazioni offer-te all’utenza, anche nel rispetto del-l’obiettivo dell’ottimizzazione del-

le risorse umane e strumentali uti-lizzate. La realizzazione di tutto ciòpasserà, comunque, attraverso l’indi-spensabile rivisitazione degli attualiassetti che, come già diffusamenteillustrato a suo tempo, non sono più

rispondenti alle mutate esigenze as-sistenziali e gestionali. Con altret-tanta forza si vuole assicurare che laapplicazione dei dettami di leggeverrà dalla scrivente Amministra-zione attuata in un’ottica e visionerivolta, sia consentito di sostenere,a tutto il territorio della Asl 7, nonsolamente a quello facente riferi-mento al territorio del Comune diCarbonia. Questa Amministrazionegestisce la propria organizzazionecon riferimento all’intera Provinciae a tutti i suoi circa 130.000 abitan-ti, garantendo un’assistenza il piùpossibile armoniosa ed organica perrispondere alle giuste richieste ditutto il territorio. è con questo spiritoche la Asl 7 intende dare applica-zione alle nuove disposizioni di leg-ge, in perfetta sintonia con l’azioneperaltro già intrapresa in questi anni econ l’unico e primario obiettivo diassicurare servizi adeguati; tutto ciònella piena e perfetta condivisionedelle preoccupazioni manifestate. Ilrichiesto incontro verrà tempestiva-mente fissato allorquando verrà for-mulata la proposta di riordino.

Maurizio CalamidaDirettore Generale Asl 7

La risposta del direttore generale della Asl 7 Maurizio Calamida

«Applicheremo la nuova legge»

Egregio dott. Calamida, lalegge regionale approvatail 17 ottobre scorso, con-cernente “Disposizioni

urgenti in materia sanitaria con-nesse alla manovra finanziaria emodifica di disposizioni legislati-ve sulla sanità”, definisce gli in-terventi di riorganizzazione dellarete ospedaliera, affidando ai di-rettori generali delle Aziende sani-tarie il compito di individuare pro-poste operative relativamente allaristrutturazione della rete ospeda-liera aziendale. La stessa legge, al-l’art. 6, prevede la consultazionepreliminare di diversi soggetti, inprimis, dei rappresentanti degli en-ti locali del territorio della Asl.

Si ripropone, quindi, con urgen-za, la necessità di una riflessione co-mune sul destino della rete ospe-daliera del nostro territorio e sugliinterventi da pianificare affinché ilmodello proposto, pur rispondendoall’esigenza di contenimento dellaspesa, non incida negativamente sul-la tutela della salute, individuandomisure complessive che, garanten-do qualità e completezza di presta-zioni, possano condurre ad una ot-

timizzazione delle risorse, sia finan-ziarie che umane e professionali.

Come amministratori della cit-tà di Carbonia, capoluogo del Sul-cis e sede di un ospedale cui fannoriferimento circa 83.000 cittadinidel territorio, sentiamo il dovere,

che è anche un diritto, di contribuirealla riprogettazione del sistema sa-nitario con proposte costruttive, chequalifichino l’offerta sanitaria e in-cidano positivamente sul senso difiducia della popolazione.

Affermiamo con forza l’asso-luta indisponibilità a condivideremisure che determinino un peggio-ramento della qualità dei serviziofferti, e che possano ritenersi pe-nalizzanti per il Sirai, per il qualeanzi riteniamo vi siano concretepossibilità di sviluppo.

Siamo convinti che nessun po-sto letto debba essere tagliato, fortidel fatto che la dotazione in essererisulta già inferiore alla percentua-le del 3 per mille abitanti, così comestabilito dalla legge, attestandosisul 2,72.

Nelle more della pubblicazionedelle direttive regionali, previsteentro trenta giorni dalla pubblica-zione della legge, si chiede un in-contro urgente con la dirigenzaaziendale, in cui vengano fornititutti gli elementi utili ad una cor-retta valutazione dei criteri indivi-duati nell’art. 5, comma 1, in mododa avviare un confronto consape-vole e costruttivo, nell’esclusivo in-teresse dei cittadini.

Giuseppe Casti Sindaco di Carbonia

Maria MarongiuAssessore alle Politiche sociali

Il comune di Carbonia ha chiesto un incontro al direttore

«Riprogettiamo insieme la sanità»

Rifiuti abbandonati sulla strada provinciale Carbonia-Perdaxius.

Maurizio Calamida.L’assessore Maria Marongiu.

«I libri sono una pale-stra per i pensieri cherendono l’anima piùmuscolosa». Sono pa-

role di Bruno Tognolini, che, rag-giunto telefonicamente in quel diBologna dove vive, rilascia unasimpatica intervista in cui si defi-nisce “scrittore e poeta per bam-bini e vecchi”. Nasce a Cagliari il27 giugno 1951, studia con suc-cesso nella stessa città, inizia perdesiderio della famiglia, a studiaremedicina, ma dopo quattro annidecide di trasferirsi a Bologna perstudiare al DAMS.

«Ero un bambino ordinato - rac-conta - meticoloso, curioso, ungrande sognatore. Avevo un mae-stro, che si faceva chiamare pro-fessor Camilleri, con lui realizza-vamo delle cose strane come can-tare tutti insieme un’aria di un’o-pera di Orfeo di Euridice. Da gran-de gli spedii uno dei miei libri in-titolato “Angeli, lucertole, bambinidappertutto”; rispose che era or-goglioso e commosso e mi spediiuno dei suoi paesaggi.»

Bruno Tognolini inizia scrivendoper il teatro, entra a far parte di ungruppo teatrale dove rimane per

undici anni, da questa esperienzaimpara tantissimo; sono anni difatica dignitosa e fiammeggiante,con pochi soldi in tasca e tanti so-gni. Intorno agli anni ‘90 accadequalcosa che cambierà la sua vita:“L’albero azzurro” lo cerca e lovuole come autore. Dopo quattro an-ni ne seguono tredici con la “Me-levisione”. Ma tra tutti questi im-pegni trova anche il tempo di scri-vere più di mille poesie e trenta li-bri. E con tutte queste storie tra lemani non poteva non essere, insie-me ad Emanuela e Cristina Fiori eClaudia Urgu un ideatore del “Fe-

stival Tuttestorie” prima solo aCagliari e poi anche a Carbonia.

Oggi Bruno vola da una parteall’altra dell’Italia per incontraree divertire tantissimi lettori. Allafine dell’intervista rivela di averequalche libro nel cassetto… “Luna-moonda” giace in attesa della fineda ormai dodici anni. Conclude, au-gurando, ai lettori de “La Provinciadel Sulcis Iglesiente” di riuscire acomprendere l’incanto della loroterra e a guadagnare il tanto chebasta per restarci… Su tanti… comediceva sua nonna Rossella Sotgiu.

Nadia Pische

Intervista allo scrittore Bruno Tognolini, ideatore del festival Tuttestorie svoltosi il mese scorso a Cagliari e Carbonia

«I libri sono una palestra per i pensieri che rendono l’anima più muscolosa»

Bruno Tognolini.

Rifiuti abbandonati lungo la strada panoramica Portoscuso-Gonnesa.

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11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Un vecchio terreno minerario dismesso della Sardegna Sud Occidentale, in località “Serra Scirieddus” nelle campagnedel territorio di Carbonia, dove l’uomo, per anni, ha estratto materiali.Perché non ripristinare quel territorio ferito? Parte così il progetto ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.), in quel territoriosorge una discarica di rifiuti industriali che, una volta completata, consentirà di ripristinare le linee originali del paesaggio mentre avrà costituito una risposta al problema dello smaltimento dei rifiuti speciali.Una delle più grandi discariche controllate in Sardegna nasce nel 2001. Una discarica con capacità di oltre 900.000 m3,dove ogni giorno vengono riversate tonnellate di rifiuti speciali.La società ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.) ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale ed è in possessodella certificazione UNI EN ISO 14001:2004 dall’ottobre del 2004.Il percolato estratto viene accumulato all’interno di capaci serbatoi e successivamente depurato tramite un impiantoad osmosi inversa, preceduto in testa dalle seguenti sezioni di trattamento:• impianto di deferrizzazione e demanganizzazione, per la depurazione di ferro e manganese.• impianto di filtrazione, in grado di trattenere particelle fino a 2 µm.• impianto di ultrafiltrazione, capace di trattenere particelle < 1 µm.Costante e meticoloso è il controllo delle acque di falda dai pozzi spia, della qualità dell’aria e di ogni altro parametro,per scongiurare ogni pericolo di inquinamento.20 dipendenti, macchine operatrici, autocarri ed altre tipologie di veicoli speciali per un impegno quotidiano al finedi diminuire l’inquinamento e rendere più vivibile l’ambiente.

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Gianni Albai è morto. Sindaco da circa otto anni,è stato stroncato da un terribile male che l’hastrappato alla vita in poche settimane. Aveva59 anni. Due sole passioni: la famiglia e il la-

voro. Non amava la politica. Aveva affrontato l’impegnodi sindaco come servizio esclusivo e disinteressato a fa-vore del suo paese. Aveva tanta energia e voglia di fare chenon ha mai perduto. Sino alla tragedia.

Per troppi giorni coloro che bussavano all’ufficio alprimo piano del Palazzo Comunale, non incontravano,come di consueto, quel volto sorridente. Era lo sguardodi Gianni. Non il sindaco Albai, ma l’amico di tanti anni,sempre pronto ad ascoltare le richieste dei cittadini, i con-sigli e, molto spesso i tanti, troppi rimproveri. Si pensavaad un’assenza breve, giusto il tempo per affrontare e scon-figgere il più subdolo dei mali. Sino a quel maledettomercoledì, quando nelle prime ore del mattino lo squillodi un cellulare ha preceduto di pochi secondi la notiziache, nonostante tutto, nessuno si aspettava. Quella che cisi illude di non ricevere mai: Gianni è morto.

Se n’è andato l’amico, non c’è più il sindaco, s’è spen-to definitivamente quel sorriso. Per quanto mi riguarda losconforto ed il pianto hanno preso il sopravvento mentreaffioravano i ricordi. Quelli vicini, caratterizzati dalla stret-ta collaborazione e dal rispetto reciproco; quelli più lon-tani, da un’amicizia mai venuta meno.

Gianni Albai non era un politico né un uomo di potere.Era un bravo professionista ed un imprenditore onesto cheamava profondamente Teulada. Quando nel 2005 decisedi accettare la proposta di un gruppo di amici e di candi-darsi alla carica di sindaco, pensava di poter costruire qual-cosa di diverso grazie all’entusiasmo che circondava la sualista e in particolare la sua persona.

Aveva un grande obiettivo: costruire lo sviluppo delpaese attraverso il turismo. Di qui l’impegno massimoper consentire la realizzazione di un grande complessoalberghiero a Malfatano, un investimento da 150 milionidi euro. Un altro obiettivo, questo raggiunto, era quello diabbattere il muro di diffidenza e di opposizione fra la co-munità civile e quella militare. Pur mantenendo le sue ideesui disagi provocati da una presenza così importante, hacercato e ottenuto sempre la massima collaborazione edun rispetto incondizionato.

Dopo la sua prima esperienza alla guida del Comune,ha voluto riproporsi per portare a termine tanti program-mi non ancora realizzati. Gli ultimi sono stati anni di pro-fonda amarezza. Non c’era più il quadro politico di una

volta, i nuovi alleati non gli ispiravano fiducia, l’opposi-zione era molto forte. Si sono aggiunte, quindi, le ama-rezze per le tante battaglie perse sul fronte Malfatano; lapersecuzione da parte di certi poteri forti; alcune accuse,che egli riteneva infondate; il vento freddo delle calunniee delle critiche ingenerose. Stava male, fisicamente e mo-ralmente, tanto da aver confidato agli amici e ai collabo-ratori, l’intenzione di lasciare l’incarico nei primi mesi del

nuovo anno. Inaspettato e silenzioso è arrivato un maleche non perdona. Teulada ha perso il suo sindaco ma, so-prattutto, non ha più quell’amico dallo splendido sorrisoche avrebbe potuto dare ancora tanto alla comunità, an-che operando al di fuori del Palazzo Comunale. Col cuo-re gonfio di tristezza, Teulada gli ha reso l’estremo salu-to, con compostezza e silenzio, proprio come egli avreb-be voluto, solo per dirgli ancora una volta: grazie Gianni!

Enrico Cambedda

Gianni Albai.

Una folla immensa ha dato l’ultimo saluto al sindaco Gianni Albai, scomparso prematuramente il 14 novembre 2012

L’estremo saluto di Teulada al sindaco-amicoAlla cerimonia funebre hanno presenziato tanti colleghi, i massimi vertici militari e centinaia di compaesani che non lo dimenticheranno mai.

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Lo scorso 9 novembre, pres-so l’Accademia Nazionaledei Lincei è stato presenta-to il lavoro di Carla Perra,

direttore scientifico del museo ar-cheologico di Carbonia, dal titolo:“Contributo alla definizione del mo-dello insediativo fenicio nel Sulcis.Il nuraghe Sirai di Carbonia (CI)”.Il lavoro, presentato dal professor Ma-rio Torelli, già ordinario di archeolo-gia e storia dell’arte greca e romana

presso l’Università di Perugia e ac-cademico dei Lincei, rientra nell’am-bito della presentazione degli studiche verranno pubblicati nel prossimonumero dei rendiconti dell’Accade-mia nazionale dei Lincei, di immi-nente uscita.

Il prestigioso riconoscimento èstato attribuito allo studio di sintesie di interpretazione dello scavo del-la fortezza del Nuraghe Sirai (625-550 a.C. circa). Le indagini, soprat-tutto negli ultimi anni, infatti, hanno

restituito straordinarie novità sulla ti-pologia degli insediamenti fenici,sulla concreta integrazione della ci-viltà nuragica con quella fenicia, sul-le attività produttive (con le prime euniche testimonianze della produzio-ne locale del vetro e della ceramica)e in generale sul periodo più tardo emeno conosciuto della civiltà sarda(Ferro II, 730-510 a.C. circa).

Il riconoscimento coinvolge pie-namente il museo archeologico Vil-

la Sulcis e il comune di Carbonia, inquanto titolari della concessione Mi-BAC (ministero per i Beni e le atti-vità culturali) per le indagini di sca-vo presso la fortezza del nuraghe Si-rai.

Il lavoro del direttore scientificodel museo archeologico di Carboniaracconta come gli scavi di oltre undecennio presso la fortezza del nu-raghe Sirai di Carbonia (625-550 a.C.circa), insieme allo sviluppo delleconoscenze sugli altri centri e degli

studi territoriali nel Sulcis (SardegnaSud Occidentale), hanno fornito unasolida base documentaria per la de-finizione di un modello insediativofenicio nella nostra area.

Le più importanti novità riguar-dano, tra l’altro, la sua inedita tipolo-gia insediativa, la presenza di attivi-tà artigianali di trasformazione (pro-duzione del vetro, del ferro, della ce-ramica) e di un primo repertorio ti-pologico dei materiali d’uso nell’e-

tà del ferro II di Sardegna. Tali sco-perte confermano la presenza di unmodello territoriale gerarchico con-trollato da Sulky-Sant’Antioco attra-verso centri di dimensione interme-dia (fra i quali si colloca il vicinoMonte Sirai) e un ultimo livello dipiccoli insediamenti, come la for-tezza del nuraghe Sirai, e mostranocome il processo di urbanizzazionelegato a tale modello si potesse con-siderare compiuto fra la fine del VIIe la prima metà del VI secolo a.C.

Carla Perra, direttore scientifico del museo archeologico di Carbonia, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento

L’Accademia dei Lincei ha premiato il lavoro sul Nuraghe SiraiIl riconoscimento coinvolge il museo archeologico Villa Sulcis e il comune di Carbonia, titolari della concessione MiBAC.

12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Il nuraghe Sirai.Il direttore scientifico Carla Perra.

La rassegna “Volti di terra”di Salvatore Filia ha appa-gato tutti coloro (tanti) chesono andati per fantasticare

sulle espressioni naturali ed innatu-rali colte dall’artista, già assai affer-mato nelle opere pittoriche. Immagi-nando quali lavori avrebbe propostoho invitato molte persone, alcune mihanno risposto: «Vengo perché ci seitu, ma con l’arte ho poca dimesti-chezza».

Qui sta il punto: fino a quando si

soffre per non capire quanto altri di-mostrano di comprendere, l’accosta-mento alle arti figurative avrà sempremeno proseliti e sarà elitaria. L’o-pera d’arte è fine a se stessa se destaemozione a pochi, se non parla alcuore di chi osserva, se non da sen-sazioni piacevoli e irripetibili all’a-nima di chi contempla. Tutti hannoprovato emozioni, osservando la pri-ma volta le ceramiche esposte nellabiblioteca comunale di Carbonia, mala maggior parte di coloro che han-no scrutato, penetrato, serbato nellamente i volti di Filia, nella serata di

inaugurazione della mostra, sono ri-tornati per collocare meglio, nel pro-prio intimo, i messaggi interiori chel’artista ha voluto trasmettere. Più cheun’esposizione di volti, ottenuti conla creta, è stata una rassegna di ca-ratteri dalle mille sfumature, un rin-vangare, navigando nella memoria,atteggiamenti spontanei di gente co-mune: alle volte sereni, raffinati, quasiieratici, idilliaci, accorati ed alle volte(è il caso di una buona parte delle fi-sionomie caratteriali esposte) deci-

samente naturali nello loro popola-resche, quasi grottesche smorfieespressive, “fotografate” nella creta.

Nella locandina che Salvatore Fi-lia ha distribuito prima e durante lainaugurazione della mostra, avve-nuta il 10 novembre, ha scritto: «…e ogni volta, mentre plasmavo queivolti, qualcosa di familiare appari-va ai miei occhi; facce che conosce-vo o avevo già visto si materializza-vano riportandomi a momenti pre-cedentemente vissuti. Erano volti dipersonaggi del cinema, della canzo-ne, scrittori, pittori, ma anche per-

sone comuni, frequentate e poi per-se, personaggi che facevano e con-tinuano a far parte dei miei ricordigiovanili, che ho amato, ammiratoe a volte sognato. Inaspettatamenteerano lì, davanti a me… Ed ero pro-fondamente felice».

Devo molto a Salvatore Filia pertutto quanto ha espresso nelle suecreazioni pittoriche e ultimamentenelle ceramiche. Ogni sua opera hail dono inconfondibile di un mes-saggio alato, di un’annunciazione

che precorre l’arte contemporanea,rendendola sempre attraente, oltreche sovrana dispensatrice d’apertu-re ai sogni (che ognuno accarezza)di diventare un creativo. Ma c’è dipiù: Salvatore Filia è un maestro diarte convinto che in ciascuno di noici sia la fiammella della creatività esi prodiga per diffondere questoconcetto, che è alla base dell’evolu-zione di una persona. La mostra,pertanto, è stata una scuola, un ciclodi lezioni, una riflessione a far rina-scere in noi la fiamma del fare.

Caterno Cesare Bettini

La biblioteca di Carbonia ha ospitato la mostra di Salvatore Filia

Distrarsi con i volti di Filia, pausa spiritualeinaspettata nel grigiore dei tempi attuali

Si è svolta sabato 10 novem-bre su iniziativa dell’Arci conil patrocinio della Provinciadi Carbonia Iglesias, nella

sede dell’associazione culturale“Società operaia industriale di mu-tuo soccorso”, a Iglesias, la primapresentazione nazionale del saggiodi teoria musicale “L’ottava nota”,di Giancarlo Dalmonte, prefazionedi Paolo Fresu, edizioni Pendragondi Bologna.

Il libro, presente nelle librerie ditutta Italia e distribuito da Amazon,è stato presentato dall’operatore cul-turale e musicista, Roberto Caddeo,alla presenza, tra gli altri, del presi-dente della Provincia, Tore Cherchi,di Benito Urgu e dell’autore.

La seconda presentazione nazio-nale si terrà a Bologna.

Presentato presso la Società operaia industriale di Mutuo Soccorso

“L’ottava nota” di Giancarlo Dalmonte

L’assemblea dell’associazione Anmig ha ap-provato all'unanimità il bilancio consuntivo2012 e il bilancio di previsione 2013 nelcorso di una riunione che ha visto la parteci-

pazione i numerosi ospiti: il presidente regionale An-mig, Antonio Manca; i presidenti delle sezioni di Ca-gliari, Eugenio Poddighe; Oristano, Francesco Bian-

china e Sassari, Gaetano Angius; il ten. col. Orazio Se-chi del 1° Reggimento Corazzato; il presidente del-l’A.N.P.S. di Carbonia, Luciano Arus; l’assessore pro-vinciale Marinella Grosso; una delegazione del grup-po Croce Rossa di Cortoghiana.

è intervenuto ai lavori Learco Fois, sindaco di Giba,nuovo socio, aderente figlio del cav. Casimiro Fois.

Carbonia, approvatoil bilancio dell’Anmig

Il 27 ottobre ci ha lascia-to Dino Casu. Era natoa Trieste il 20 ottobre del1940. Chi ha conosciuto

Dino sa perfettamente quan-to fosse capace di coinvol-gere e trascinare i giovani, finda giovane impegnato nel-l’azione cattolica e poi nelrinnovamento dello spirito,faceva parte di un’associa-zione diocesana che si occu-

pa di lebbrosi, era socio attivo in un’associazione checombatte per i diritti dei non vedenti da quando anchelui cominciò ad essere non vedente, nonché membrodel gruppo del cammino neocatecumenale. è stato unprezioso punto di riferimento per i fratelli della co-munità e per quanti lo hanno conosciuto.

Una vita interamente dedicata alla comunità pro-prio come il suo ultimo giorno... Si trovava ad Oroseiper la convivenza del riporto annuale: aveva trascor-so una bellissima giornata, aveva salutato gli amicicon il suo solito sorriso e si era ritirato in camera perla notte. Di lui ci rimane il ricordo di una bella per-sona che si è dedicata con grande entusiasmo al pros-simo. Ciao Dino... ci mancherai.

Nadia Pische

Dino Casu, una vitadedicata al prossimo

Un momento della presentazione del libro di Giancarlo Dalmonte.

Visitatori alla mostra allestita in biblioteca.Una delle opere esposte.

Un momento dei lavori dell’assemblea Anmig.

Dino Casu.

Sabato 11 novembre l’AulaMagna dell’Istituto AntonioGramsci - Edoardo Amal-di ha ospitato la cerimonia

di consegna degli attestati e delleborse di studio assegnate dal Ro-tary Club di Carbonia ai tre studen-ti del territorio che, nell’anno sco-lastico 2011-2012, hanno consegui-to il diploma di scuola media supe-riore con il voto di 100 e lode, e lamigliore media di votazioni conse-guite nell’ultimo triennio.

Al primo classificato è stata at-tribuita una borsa di studio di milleeuro, al secondo e al terzo classifi-cato, di duecento euro.

Il presidente Roberto Montorziha catalizzato l’attenzione dei gio-vani studenti presenti nell’esposi-zione del ruolo del Rotary a livellomondiale nell’offrire un servizioumanitario alla società, nell’inco-raggiare il rispetto di elevati prin-cipi etici, nell’esercizio di ogni pro-fessione per aiutare a costruire unmondo di amicizia e di pace.

Montorzi ha sottolineato che «ri-conoscendo ai meritevoli un premio,intendiamo rendere evidente che essi

sono degni di una visibilità, di unriconoscimento che non sia limitatoe che non provenga solo dalle lorofamiglie, dai loro amici, ma, se pos-sibile, dall’intera società ed in que-

sto caso dal Rotary che almeno inparte la rappresenta».

La cerimonia si è conclusa conla consegna degli attestati e degliassegni del Rotary Club di Carbo-nia ai neo diplomati delle scuole

medie superiori del territorio nel-l’anno scolastico 2011-2012:

1° classificato (100/100 e lode,media triennio 9,39): Roberta An-gioi - mille euro.

2° classificato (100/100 e lode,media triennio 9,36): Giacomo Boi- duecento euro.

3° classificato (100/100 e lode,media triennio 9,28): William Cor-tes Casarrubias - duecento euro.

Il Liceo Scientifico “Amaldi” ha ospitato la cerimonia di premiazione

Un premio del Rotary Club di Carboniaper i tre studenti più meritevoli

Il presidente Roberto Montorzi con i giovani Roberta Angioi e Giacomo Boi.

Il 15 dicembre Sant’Anna Arresiospiterà la 1ª rassegna folk delSulcis Iglesiente, organizzata dalGruppo Folk “Sant’Anna” in

collaborazione con l’Amministrazione

comunale e i commercianti arresini.è prevista la partecipazione di 17gruppi folk, 3 cori, 6 musicisti di lau-neddas, organetto, fisarmonica e so-nusu, più tre cantanti in stile sardo.

La rassegna verrà presentata daDaniela Soru, commenterà la sfilataLuciano La Mantia di Radio Luna,con la partecipazione di NatasciaCapurro del gruppo Sòlkinos.

Il 15 dicembre Sant’Anna Arresi ospiterà la prima rassegna folk

Festival folk “Po s’amori de is tradizionis”

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13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Domenica 4 novembre lospettacolo “Eightseasons daVivaldi a Piazzolla” curatodall’associazione Anton

Stadler del maestro Fabio Furia, hatenuto a battesimo il teatro Electra,finalmente restituito alla collettivitàiglesiente dopo alcuni lustri di attesae numerosi interventi di restauro.

«L’apertura definitiva dell’Electraè stata fortemente voluta dalla uscenteamministrazione - spiega Luigi Big-gio, assessore alla Cultura della Giun-ta Perseu - perché abbiamo sempreconsiderato il vecchio teatro il luogoprincipe della cultura iglesiente. Nonè stato facile, un lungo lavoro duratoquasi un anno per ottenere tutte le au-torizzazzioni previste dalla legge e ilbenestare dei vigili del fuoco che nelrecente passato avevano più di unavolta impedito l’apertura finale dellostesso. Lo spettacolo inaugurale è sta-to meraviglioso, ottimamente curatodall’associazione Anton Stadler delmaestro Fabio Furia, gli iglesienti so-no stati rapiti dalle musiche di Vi-valdi e Piazzolla, riempiendo il tea-tro in ogni ordine di posto. Oggi - sot-tolinea ancora Luigi Biggio - il ram-marico più grande è certamente quellodel commissariamento del Comuneche non ci consentirà di proseguire undiscorso importante sulla gestione el’effettivo lancio della struttura nelcampo della prosa e dei concerti.L’auspicio è che chi amministrerà lanostra città a partire dalla prossimaprimavera, individui questo come unpassaggio fondamentale del proprio

programma di governo. La rinascitadella città - conclude Luigi Biggio -passa per ovvii motivi dalla cultura eil teatro Electra dovrà esserne senzadubbio l’asse portante.»

Dopo l’inaugurazione sono sortinuovi dubbi sull’effettiva agibilità del-la struttura, fin qui non totalmente chia-riti soprattutto a causa del vuoto am-

ministrativo. Sarà questo uno dei pri-mi problemi che sarà chiamato ad af-frontare il commissario regionale, An-tonello Ghiani.

L’ex cinema Electra è stato og-getto di un intervento radicale, mes-so in atto per recuperare gli spazi ne-cessari per rivitalizzare funzional-

mente la struttura e adeguarla allenormative in materia di pubblicospettacolo. Gli interventi hanno ri-guardato anche gli edifici adiacentiper salvaguardare gli aspetti di ca-rattere tipologico e architettonico etutti gli elementi con valenza storico-artistica.

Sono state demolite le vecchie co-

perture, ricostruite fedelmente nellaloro composizione e nell’uso dei ma-teriali, con alcuni accorgimenti di ca-rattere tecnico. La realizzazione di unampio volume al di sotto del livellostradale ha consentito di ottenere al-cuni locali tecnici utili a rendere piùfunzionale la struttura.

è stato inaugurato il 4 novembre, dopo alcuni lustri di attesa, il prestigioso teatro costruito quasi un secolo fa come cinema

“Teatro Electra”, la storia ricominciaA bagnare la “prima” è stato lo spettacolo “Eightseasons da Vivaldi a Piazzolla”, curato dall’associazione Anton Stadler del maestro Fabio Furia.

Il Teatro Electra.

Sabato 24 novembre si è te-nuto, presso il Teatro Cen-trale di Carbonia, il tradi-zionale concerto di Santa

Cecilia, patrona dei musicisti. La se-rata è stata aperta - con successo -dal Black Soul Gospel Choir di Ca-gliari, formazione canora già notaed amata in città per il suo reperto-rio di gospel contemporaneo, diret-ta da Francesco Mocci. Alla tradi-zione del gospel classico e dellospiritual, si sono mescolate sonori-tà Rhytm’n’ Blues, Soul e Funky; ilcoro, composto da circa 20-25 co-risti, ha visto la partecipazione an-che di sette musicisti, parte integran-te del gruppo: pianoforte, tastiera,chitarre, basso, batteria, percussio-ni. La serata è proseguita con l’esi-bizione della banda Vincenzo Bel-lini, organizzatrice della serata, laquale - sapientemente guidata dallamaestra Caterina Casula - ha ese-guito arrangiamenti di note colonnesonore cinematografiche, di autori

quali R. Strauss ed Ennio Morri-cone.

La banda Vincenzo Bellini, com-posta da circa 25 elementi, tra fiatie percussioni, è giunta al suo 32°

anno di attività in cui si è distinta inprocessioni, sfilate, concerti e ge-mellaggi in Sardegna, nella peniso-la e in Europa e vanta una forma-zione di musicisti amatoriali (gio-vani e meno giovani) uniti dalla pas-

sione e dall’impegno profusi nellostudio della musica. Tale impegnoè emerso anche durante quest’ulti-ma esibizione, applauditissima da unpubblico numeroso e partecipe.

Particolarmente apprezzata l’e-secuzione di “Zorba the greek” diMiklos Theodorakis, un sirtaky ro-cambolesco in cui i componenti del-la banda hanno dato prova di abili-tà tecnica ed espressiva. Rivedremoi musicisti della Vincenzo Bellini il23 dicembre, alle 21.00, presso lasala argani della Grande Miniera diSerbariu, promotori di una nuovaimportante iniziativa che li vedrà col-laborare con la compagnia teatraleLa Cernita, nell’ambito dei festeg-giamenti indetti in occasione del 74°compleanno della città di Carbonia:prosa e musica per raccontare lelotte operaie del passato e con l’in-tento di dare solidarietà a coloro chelottano ancora oggi. L’ingresso saràgratuito con degustazione di prodot-ti tipici locali.

Il concerto della Banda Bellini al Centrale

«Siamo qui per mante-nere viva nei nostricuori la memoria diquei giorni insieme al

ricordo del sacrificio dei nostri ra-gazzi.» Lo ha dichiarato il presiden-te della Regione Sardegna, Ugo Cap-pellacci, nel corso della cerimoniadi ricordo dei caduti in guerra e deimartiri di Nassiriya, a Villaspecio-sa, a pochi giorni dall’anniversario,dinanzi al monumento dedicato aicaduti nella strage del 2003.

«I martiri di Nassiriya - ha ag-giunto il presidente - si ergono adesempio per le nuove generazioni ein particolare per una comunità co-me la nostra che oggi vive le diffi-coltà del quotidiano.»

Il presidente, ricordando la visitaal contingente militare impegnato inAfghanistan, ha sottolineato l’impe-gno dei soldati della Brigata Sassariin terra straniera a favore delle po-polazioni e, soprattutto, dei bambi-ni e dei più deboli.

«I nostri soldati cercano di dareconforto e aiuto a quelle popolazio-ni e a tanti giovani, come loro e co-me i nostri figli. Come loro sono

delle “rocce” in situazioni straor-dinarie, noi dobbiamo avere la ca-pacità di esserlo nel quotidiano e diesserlo insieme per essere più forti

nelle difficoltà. La pace - ha con-cluso il presidente - non è solo quel-la che deve arrivare in quei paesimartoriati ma è anche quella che

dobbiamo costruire nel quotidianodella nostra isola con lo sviluppo, illavoro, la coesione e la giustizia so-ciale.»

Silvio Olla.

La maestra Caterina Casula.

Un progetto di Marco Pi-stis, professore associatodi farmacologia del dipar-timento di scienze bio-

mediche dell’Università di Caglia-ri, è vincitore del bando FIRE-AI-CE 2011. La consegna del premio siè svolta nella sede del Senato dellaRepubblica (sala Palazzo Bologna,via di Santa Chiara a Roma) il 13novembre a margine del convegno“Epilessia, quanto ci costi?”, patro-cinato dalla 12ª Commissione Igie-ne e sanità del Senato.

La FIRE (Fondazione ItalianaRicerca Epilessie) e l’AICE (Asso-ciazione Italiana Ricerca sull’Epi-lessia) hanno finanziato congiunta-mente progetti di ricerca su: “Epi-lessia: meccanismi di farmaco resi-stenza e nuovi approcci terapeutici”su fondi raccolti attraverso il 5x1.000o donazioni volontarie. Il bando eradestinato a ricercatori che propo-nessero progetti di ricerca incentra-ti sull’epilessia resistente ai tratta-menti farmacologici.

Il progetto vincitore, dal titolo“Interactions between PPARα nu-clear receptors and nicotinic ace-tylcholine receptors as a novel stra-tegy in pharmacoresistant epilep-

sies: preclinical and translationalstudies” ha l’obiettivo di caratteriz-zare i meccanismi di una specificaforma di epilessia (l’epilessia not-turna del lobo frontale) e di testare unnuovo trattamento farmacologico.

Un’elevata percentuale di pazientiaffetti da questa malattia (più di unterzo), infatti, non risponde adegua-tamente alle terapie antiepiletticheconvenzionali ed è quindi urgenteindividuare nuove strategie terapeu-

tiche potenzialmente utili anche peraltre forme di epilessia.

Recentemente il gruppo di ri-cerca coordinato dal prof. Pistis haindividuato dei meccanismi mole-colari che potrebbero rappresentareun obiettivo per lo sviluppo di nuo-ve cure per questa forma di epiles-sia. L’efficacia dei nuovi trattamen-ti, a base di farmaci già in commer-cio per altre patologie non neurolo-giche, sarà testata non solo su mo-delli animali della malattia, cioè to-pi geneticamente modificati porta-tori della stessa mutazione che nel-l’uomo è responsabile della malat-tia, ma anche sui pazienti.

Una parte molto importante delprogetto è lo studio clinico, condot-to in collaborazione con il gruppodiretto da Francesco Marrosu, pro-fessore ordinario di neurologia al di-partimento di sanità pubblica, medi-cina clinica e molecolare, Univer-sità di Cagliari. In parallelo agli studisugli animali, infatti, verrà studiatal’efficacia del trattamento farmaco-logico aggiuntivo in un gruppo dipazienti con epilessia farmaco-resi-stente seguiti dalla neurologia del-l’Azienda mista Ospedaliero-Univer-sitaria di Cagliari.

Un premio prestigioso per il medico originario di Portoscuso

Marco Pistis vince il bando Fire-Aice 2011

La Sardegna ricorda le vittime di Nassiriya

La notizia ha iniziato a cir-colare nei primi giorni dinovembre ed ha trovatoconferma in un breve co-

municato stampa pubblicato sul si-to internet della diocesi di Iglesias:«Martedì 13 novembre, festa di San-t’Antioco Martire, patrono delladiocesi - si legge nella nota -, mon-signor Giovanni Paolo Zedda ha no-minato don Antonio Mura parrocodella parrocchia di Santa Chiara aIglesias. Il nuovo parroco succedea don Pasquale Rombi, nominatoeconomo dell’Almo Collegio Capra-nica di Roma. Don Antonio lasceràdopo poco più di nove anni la guidadella parrocchia di San Ponziano aCarbonia».

A nulla sono valse la sollevazio-ne pacifica e le manifestazioni or-ganizzate dalla comunità di San Pon-ziano che, anche attraverso i socialnetwork, ha avviato una mobilita-zione ed una raccolta di firme percercare di convincere il vescovo aripensare alla sua decisione, in con-siderazione del fortissimo legamecreatosi in città con Antonio Mura

nei nove anni del suo sacerdozio.«è una decisione inspiegabile -

ha detto Piero Marras, uno degli at-tivisti dell’Azione Cattolica a SanPonziano - il vescovo avrebbe do-

vuto tenere conto del ruolo di don An-tonio in una comunità come quelladi Carbonia che attraversa una gra-vissima crisi sociale oltre che eco-nomica.»

Don Antonio, originario di San-t’Antioco, negli anni trascorsi a SanPonziano ha svolto effettivamenteun ruolo importantissimo in una co-munità che vive uno dei periodi piùcritici della ancora giovane storiadella città di Carbonia. è stato vici-no ai bisognosi, sempre più nume-rosi, ai lavoratori, ai cassintegrati, aidisoccupati, riuscendo a creare unlegame come raramente era acca-duto in città e nel territorio in passa-to. E sono state proprio queste suequalità a convincere il vescovo ad af-fidargli un compito importante perla diocesi, la guida della parrocchiadi Santa Chiara a Iglesias.

Don Antonio Mura assumerà ilnuovo incarico pastorale venerdì 7dicembre, alle 17.30.

Al suo posto, a San Ponziano, èstato nominato don Tonino Bellu,parroco della chiesa di San GiovanniBattista, a San Giovanni Suergiu.

Una terza nomina ufficializzatail 13 novembre è quella di don Iva-no Gelso, alla parrocchia di San-t’Ignazio da Laconi, a Domusno-vas.

Don Antonio Mura è il nuovo parrocodella Cattedrale Santa Chiara di Iglesias

La Giunta comunale appro-va il progetto di riqualifi-cazione della piazza muni-cipio, per il quale è previ-

sta una spesa di 467.000 euro, l’as-sessore all’ambiente Sandro Dessìnon lo condivide e vota contro. èaccaduto a Calasetta lo scorso 16novembre.

«Decine di migliaia di personehanno manifestato nei giorni scor-si in tutta Italia per il lavoro - scrivein una nota l’assessore Dessì - e vor-rei ricordare al sindaco e agli altriassessori della Giunta di Calasettache il Sulcis è la Provincia più po-vera d’Italia, e Calasetta non è dameno.»

«La spesa di 467.000 euro perla riqualificazione di piazza Belly èeccessiva - aggiunge Sandro Dessì- non si doveva fare, non c’era l’ur-genza, perché la piazza non avevabisogno di questo intervento, basta-vano circa 10.000 euro per darle unapulizia e sistemare, quelle due o trepiastrelle in marmo. Con quella ci-fra si sarebbe potuto far lavorarecirca 40 persone svantaggiate per

due anni consecutivi, visto che ognigiorno negli uffici dei servizi socialici sono delle persone che fanno do-manda di aiuto, per avere un lavoro,oppure per avere un contributo, per

pagarsi la bolletta della luce, affittidi case, e anche per i medicinali.»

Sandro Dessì conclude sottoli-neando che «i residui rimasti, anche

dalle precedenti amministrazioni erecuperati da vari capitoli da avan-zi di amministrazione e residui pas-sivi approvati poi in Giunta oppu-re in Consiglio, non sono stati re-cuperati solo per fare piazze a pia-cere per un’eventuale campagna elet-torale ma bensì, anche per bituma-re strade del centro urbano ancoracon lo sterile, buche sulle strade, ri-parare il tetto del palazzetto che cipiove e metterli anche disposizioneper vari aiuti alla popolazione tra-mite i servizi sociali. Spero che la cit-tadinanza di Calasetta non accettiche questo progetto vada avanti».

Il sindaco, Antonio Vigo, s’è di-chiarato sorpreso dalla presa di po-sizione dell’assessore Dessì ed harimarcato che «non vanno confusiquelli che sono impegni di spesa perinvestimenti, tra i quali vi è quelloper la riqualificazione di piazza Bel-ly, con quelli destinati all’assisten-za per andare incontro alle crescentiemergenze sociali, ai quali pure laAmministrazione comunale di Ca-lasetta presta grandissima atten-zione».

Calasetta: l’assessore all’ambiente Dessì“boccia” il progetto di piazza Belly

Don Antonio Mura.Calasetta - Piazza Belly.

Marco Pistis.

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14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

M’il-

l u -m i -no di

prosa, un mottoe m b l e m a t i c oscelto dal Ce-DAC per promuo-vere la stagione

teatrale 2012-13: la prosa come l’im-menso di ungarettiana memoria, co-me un cielo libero e sgombro, pieno diluce, che - a goderne la vista - ti lasciadentro una sensazione di benessere.Dieci spettacoli per festeggiare i die-ci anni dalla riapertura del Teatro Cen-trale e, quindi, dal ritorno sul palcosce-nico della stagione del CeDAC - in-serita nell’ambito del Circuito Teatra-le Regionale Sardo - fortemente volutadal comune di Carbonia e dalla pro-vincia di Carbonia Iglesias. Il cartello-ne diviso in turni A e B, che insiemeformano la terza stagione più impor-tante dell’isola, offre agli spettatori lapossibilità di scegliere l’uno o l’altro,entrambi o di assistere a pièces singolescelte per proprio gusto e curiosità.

Riporto il programma come dacomunicato stampa. Il sipario si apriràmartedì 11 dicembre alle 21.00 - conil turno B - con l’“Amleto” di Wil-liam Shakespeare nella versione im-maginifica del Teatro del Carretto, sto-rica compagnia che mescola ad arteteatro d’attore e teatro di figura, perla regia di Maria Grazia Cipriani. Siprosegue poi - martedì 29 gennaioalle 21.00 con una deliziosa e celebrecommedia, “A piedi nudi nel parco”,con l’humour graffiante di Neil Simon(nell’allestimento di Synergie Teatra-li), che descrive l’inizio della convi-venza per due sposini, reduci da un’ap-passionata luna di miele dell’HotelPlaza di New York e, improvvisamen-te, alle prese con la routine della vitaquotidiana. Gaia De Laurentiis e Ste-fano Artissunch, che firma anche laregia, prestano volto e voce ai prota-gonisti, Corie e Paul (interpretati sulgrande schermo da Jane Fonda e Ro-bert Redford). Le incomprensioni ini-ziano appena la giovane coppia si tra-sferisce nella nuova casa, e esplode-ranno durante una cena con la madredi Corie, Ethel (Valeria Ciangottini)e l’eccentrico vicino Victor Velasco(Libero Sansavini), con conseguenzeimprevedibili. Sarà poi la volta - do-menica 10 marzo - di “Nel mare ci so-no i coccodrilli - Storia vera di Enaia-tollah Akbari”, dal libro di Fabio Ge-da. BAM Teatro firma la trasposizio-ne, in un intreccio di musica e parole,dell’avventurosa vita di un bambinonato a sud di Kabul. Paolo Briguglia(che ha curato con Edoardo Natolianche la regia) darà voce, sulla co-lonna sonora originale eseguita dalvivo da Fabio Zeppetella, a una testi-monianza drammatica e dolorosa,struggente e a volte buffa, su un lun-go e quasi impossibile viaggio dal-l’Afghanistan fino a Torino: l’epopeamoderna di un ragazzo, ormai quasiun uomo, che è anche la tragedia deipopoli migranti, per fame di cibo elibertà. Spazio poi - sabato 23 marzo- a “La coscienza di Zeno” di TullioKezich, dal romanzo di Italo Svevo,nell’allestimento del Teatro Carcano diMilano. Ne è protagonista Giuseppe

Pambieri, con la regia di MaurizioScaparro, per un percorso attraversoi labirinti della mente di Zeno Cosi-ni, e le pagine del suo diario, una au-tobiografia in chiave quasi psicanali-tica, tra impulsi e desideri inconfessa-bili e sensi di colpa. La crisi dell’uo-mo contemporaneo caratterizza l’ope-ra forse più matura e originale delloscrittore triestino: nell’indagine inte-riore, Zeno ha maturato la convin-zione che la vita è lotta e la nostracoscienza un gioco comico e assurdodi autoinganni più o meno consape-voli e, soprattutto, la vita è una “ma-lattia”. Con tutto ciò che ne conse-gue, in una giostra dei sentimenti, trarimorsi e rimpianti e l’ombra del ma-le di vivere. Suggellerà il cartellone -per il turno B - domenica 5 maggio -

“Il guardiano” di Harold Pinter,emblematico ritratto di un’epoca,nella versione del Teatro Out Off diMilano con Gigio Alberti, Mario Sa-la e Alessandro Tedeschi. Il regista Lo-renzo Loris trasporta la vicenda dalleperiferie londinesi - complice la neb-bia - in una Milano non meno proble-matica, tra solitudini metropolitane eun grottesco ritratto di famiglia in unastanza, dove si affastellano oggetti ememorie. In questo luogo claustrofo-bico abitano, dividendosi e conten-dendosi lo spazio, due fratelli, finchél’arrivo di un clochard rompe queldifficile equilibrio, la situazione de-genera e il gioco si fa più duro, quasiviolento. Inizia invece con “Kramercontro Kramer” di Avery Corman -domenica 13 gennaio al Teatro Cen-trale di Carbonia - il turno A: la piè-ce teatrale scritta dall’autore dell’o-monimo romanzo (dal quale è statotratto il celebre film con Dustin Hof-fman e Meryl Streep) racconta la finedi un matrimonio, e il conflitto tra dueex coniugi per l’affidamento del figlio.Daniele Pecci (che firma anche l’a-dattamento del testo, nella traduzio-ne di Masolino D’Amico) e FedericaDi Martino - di nuovo insieme sul pal-co, dopo il fortunato “Scene da unmatrimonio” di Ingmar Bergman -interpretano (per la regia di PatrickRossi Gastaldi, nell’allestimento diTeatro e Società) una coppia in crisi,con il dilemma su quale dei genitori- se una madre in carriera o un padreche ha rinunciato al lavoro per occu-parsi del bambino - debba ottenere la

custodia del piccolo Billy. Seguirà -domenica 20 gennaio - “Il contrab-basso” di Patrick Süskind firmatoMAB Teatro e Artècrazia: interpre-tato da Daniele Monachella, che hacurato anche la regia, insieme al mu-sicista Marco Pintus (al contrabbas-so), il “fulminante monologo controla vanità dei primi violini” dell’auto-re del celebre “Il profumo” diventaun dialogo tra voce e note. Due con-trabbassi rompono l’immobilità del-la scena; il protagonista si sdoppia esi libera del suo alter ego - il preziosostrumento, croce e delizia della suaesistenza - e in un monologo taglien-te, esilarante e sottilmente feroce, af-fronta tra realismo e assurdità il temadell’emarginazione e della solitudinedell’uomo nella società moderna. Sa-rà poi la volta - venerdì 1 marzo - di“Bellas Mariposas” da Sergio Atze-ni, ovvero la “Musica di parole peramore e per rabbia” ispirata al rac-conto dello scrittore di Capoterra, unaffresco poetico e grottesco della Ca-gliari delle periferie, trasportato sullascena da Egum Teatro, con MonicaDemuru nel ruolo della protagonistaadolescente e la regia di Annalisa Bian-co. Fluire di pensieri, immagini e ri-cordi - ma pure sogni di fuga: “Io faròla rockstar” - per un viaggio nelle vitedifficili dei bambini cresciuti tra mi-seria materiale e morale e degrado ur-bano, con piccole storie d’innamora-menti e d’amicizia, in una narrazionelibera e mossa, imprevedibile come ilvolo di una farfalla. Nel segno delteatro inglese - lunedì 18 marzo - l’ap-puntamento con un altro capolavorodi William Shakespeare, il “GiulioCesare/ Julius Caesar” prodotto daBenvenuti srl e Lungta Film in colla-borazione con Teatro di Roma, conadattamento di Vincenzo Manna eAndrea Baracco, che firma anche laregia dello spettacolo, scelto per rap-presentare l’Italia al Globe to GlobeFestival di Londra in occasione delleOlimpiadi 2012 e vincitore del pre-stigioso Almagro.Off. Storia di unacospirazione e di un delitto, sullo sfon-do di una Roma al declino, la pièce -con un cast di giovani e bravi attori, incui spicca il nome di GiandomenicoCupaiuolo - narra di una notte d’in-cubo e visioni: l’etica e la politica,l’ombra della dittatura e la libertà dellarepubblica.

Finale con brio per il turno A,martedì 16 aprile, con “Cercasi te-nore” di Ken Ludwig (produzioneFenice srl), un’esilarante commediatra equivoci e colpi di scena, con l’i-strionico Gianfranco Jannuzzo e conla partecipazione di Milena Miconi.In un'atmosfera Anni Trenta, tra dividella lirica e cantanti di belle speran-ze, ferve l’attesa per l’arrivo de “ilstupendo”, il grande tenore che in-terpreterà l’“Otello”. Poi però la for-tuna scombina le carte nel gioco del-le parti, e le rimescola - mostrando alpubblico il lato più umano degli arti-sti fuori dal palcoscenico - e offre co-sì, in un susseguirsi di gags e battutee un crescendo di suspense e allegria,un’imprevista chance al protagonistadi questa commedia.

Per informazioni e prenotazioni:328 1719747.

Cinzia Crobu

La stagione avrà inizio il prossimo 11 dicembre con “Amleto” del Teatro del Carretto per la regia di Maria Grazia Cipriani

“M’illumino di prosa”: al via la stagione di prosa CeDACIl cartellone presenta numerosi titoli interessanti per celebrare i dieci anni della riapertura del teatro Centrale di Carbonia.

Una scena dell’Amleto.

Cinzia Crobu.

Ha preso il via sabato 3 no-vembre a Carbonia, laquattordicesima edizionedel Festival Internaziona-

le di musica da camera, organizzatadall’Associazione Culturale AntonStadler, con il patrocinio dei Comu-ni di Carbonia e di Iglesias, dellaRegione Sardegna e della Provinciadi Carbonia Iglesias.

Quest’anno il cartellone prevedenove serate con eccezionali artistipienamente affermati nel panoramaconcertistico e costantemente im-pegnati nelle sale e nei teatri più im-portanti del mondo.

Ad aprire il Festival è stato Fran-cesco Manara, primo violino solistadell’Orchestra del Teatro alla Scala,che si è esibito insieme al pianistaFrancesco De Zan, in un concerto de-dicato alle grandi sonate del perio-do classico, le più celebri composi-zioni di Beethoven, Schuman, Bra-hams e Saint Saens.

Il concerto di sabato 3 novembreè uno dei quattro eventi che preve-dono un piccolo contributo deglispettatori. Il biglietto di ingresso haun costo di 5 euro, ma si può ancheacquistare un abbonamento per se-guire tre concerti al costo di 10 euro

o i quattro concerti a pagamento alcosto di 12 euro.

Il Festival proseguirà sino al 23dicembre, proponendo con le seidate di Carbonia (3 e 30 novem-bre; 7, 9, 14 e 16 dicembre) e le tredate di Iglesias (due già svolte il23 e 24 novembre e il 23 dicem-bre) un cartellone artistico di gran-de interesse culturale con eventi ingrado di accontentare il pubblicopiù vario.

Per informazioni e prenotazionigli interessati potranno rivolgersi alsignor Augusto Tolari, al numero ditelefono 328 1719747.

Ha preso il via lo scorso 3 novembre la 14esima edizione

Nove serate con la musica da camera

In scena una famiglia della me-dia borghesia francese com-posta da moglie stressata, pa-dre imbecille e figli a carico

discute, nemmeno tanto amabil-mente, di feci. Noi ridiamo: il testoè ipnotico e gli attori si adoperano,alcuni riuscendovi, a farci penetra-re in quell’intimità, immediatamen-te. Ridiamo ma, tra i denti, conti-nuiamo a dare dell’imbecille al ca-pofamiglia, esempio antropologi-camente scorretto per i due adole-scenti portati a sbeffeggiare un an-ziano cameriere greco, sminuendo lagenuinità dei cibi serviti nel suoumile ristorante e calpestando, conarroganza, le tradizioni di un interopaese. Ridiamo ma gridiamo “Almostro”, additando la stupidità, labestia umana che assume sem-bianze mutevoli, in questa scenacome in altre successive - indipen-denti - che si susseguono, portan-doci in anguste case di riposo oevocando la morte drammatica diuna madre. La regia predilige se-quenze indipendenti nelle quali iltesto la fa da padrone, creando deiquadri intrisi dell’umorismo unicodi un autore che deve far ridere glialtri per demonizzare le vicende tra-giche che ne hanno caratterizzato lavita. Signore e signori “C’est JeanClaude Grumberg”, classe ’39, vi-vente. Figlio di un sarto ebreo morto

in campo di sterminio nazista, cu-ce a sua volta scenari di vita, con te-sti salvi da conformismi e ostenta-zione, straordinariamente attuali ecapaci di rendere meno evidentialcune ingenuità registiche (osten-tazione di naturalezza, corpi ‘usa-ti’ con parsimonia, staticità in al-cuni ‘quadri’).

Grumberg ci presta la sua me-moria che, da personale diviene col-lettiva, facendosi strumento di in-dagine storica in questo “Storie difamiglia”. L’allestimento scenicosi mette al servizio dei personaggi edei dialoghi, senza volersi sovrap-porre o attirare su di sé l’attenzione.Davanti ai nostri occhi campeggiauna vecchia macchina da cucire, levestaglie di lana a quadri, la sediadove il passato si accomoda, assu-mendo le sembianze materne e pa-terne tanto evocate - soprattuttonella seconda parte - e si lascia in-terrogare con amore struggente daun figlio, ormai adulto, ma biso-gnoso d’attenzioni. Un angolo buiosopraelevato, sommerso da libri escartoffie (rifugio dello scrittore),che contrasta col presente di lucebianca nell’altra metà della scena,mentre in testa restano martellantile note al piano di John Zorn in“Mahshav” a ricordarci che, dasempre, tragedia genera farsa.

Plauso alla lungimiranza del Tea-

tro Stabile della Sardegna che, par-tendo dalle opere di Grumberg - inItalia, ahimè, pressoché sconosciuto- ha consolidato la collaborazionecon Penchenat, regista di fama in-ternazionale, tra i fondatori del Théâ-tre du Soleil e fiero promotore dellavoro di creazione collettiva e delconfronto fra attori di nazionalitàdifferenti, inaugurando una stagionedi prosa che crea teatro (parte deltesto è messo in scena in anteprimamondiale) e diviene luogo di for-mazione. In scena con alcuni degliattori storici dello Stabile sardo (Ma-ria Grazia Bodio, Lia Careddu, Isel-la Orchis, Cesare Saliu, Marco Spi-ga, veramente apprezzabile la loroperformance) i giovani attori Ales-sandro Meringolo e Jacopo Zerbo lecui capacità erano emerse duranteil laboratorio “Questa sera si reci-ta Grumberg”, sempre per la regiadi Penchenat. Largo ai giovani an-che per l’ideazione e la realizzazionedelle scene e dei costumi, creati daun gruppo di studenti della Facoltàdi Architettura cagliaritana. Lo spet-tacolo sarà nuovamente in scena il12 e il 14 gennaio 2013 al TeatroMassimo di Cagliari e sarà presentein sala anche l’autore i cui testi so-no stati tradotti da Genevieve Rey-Penchenat con il supporto di Oli-viero Ponte di Pino.

C.C.

Gli Everybody Tesla sonoDario Licciardi e AlessioAtzori, due ragazzi d’I-glesias dediti al sacro fuo-

co della musica elettronica. Reducidal loro primo tour italiano culmina-to con la partecipazione al prestigio-so Ypsigrock, gli Everybody Teslasono tornati al lavoro sul prossimodisco. Tra un loop e un campionamen-to, i due ragazzi hanno trovato il tempoper farsi una chiacchierata con noi.

Raccontateci il vostro approc-cio con la musica. Cosa ascoltavateda ragazzi e come i vostri gusti sisono evoluti nel corso degli anni?

Alessio: Son partito dalla classi-ca, semplicemente perché la suona-va mio padre. Ho suonato per un an-no il violino con scarsi risultati.

A questo punto ho imbracciatola chitarra e ho suonato con diversigruppi. Il genere musicale era il lofi(Grandaddy, The Unicorns). A uncerto punto ho iniziato a costruirestrumenti musicali elettronici comesynth ed effetti e da questa cosa èderivata la passione per il circuit-bending e la chip-music. Per qual-che anno ho suonato i Game-boy conil progetto Mynerdpride e fu lì cheincontrai Dario.

Dario: Il primo approccio da ascol-tatore l’ho avuto alle elementari.Ascoltavo fondamentalmente rap(Sangue Misto su tutti). Intorno aiquindici anni ho iniziato ad appro-fondire tutta la musica che girava incasa, quindi in poco tempo mi sonimbattuto nei cantautori, nella psi-chedelia, nel kraut, nel prog deglianni ‘70. Parallelamente ascoltavo igruppi di quegli anni (Radiohead,Verdena, Grandaddy, At the Drive In).Col tempo gli ascolti sono aumen-tati, mi sono avvicinato all’elettro-nica della Brainfeeder e della Warppassando per quella pop di Panda Beare Dan Deacon.

Avete appena concluso il vo-stro tour in giro per l’Italia, suo-nando in cornici prestigiose comel’Ypsigrock. Com’è stato l’impat-to con la vita da tour?

La vita da tour ci piace, quest’an-no abbiamo fatto un po’ di date spar-se e ci siamo divertiti parecchio. Ab-biamo viaggiato sui regionali e l’al-ta velocità è diventata il nostro de-siderio proibito (costa ancora trop-

po, no?). Il mini tour estivo è statouna bella vacanza. Non eravamo maistati nel sud Italia e siamo rimastipiacevolmente colpiti dall’impattocon il pubblico. L’esperienza all’Y-psigrock è stata fantastica: il luogodove si svolge (Castelbuono) è uncentro medievale spettacolare a po-chi chilometri da Cefalù (Palermo).Uno di quei paesi che conosciamobene in cui l’inverno scorre lenta-mente e l’estate dura due settimane.Che dire del festival? Basta vedere leline-up degli ultimi anni: sicuramen-te uno dei più interessanti in Italia.

Recentemente ristampato sucassettina da On2Sides, il vostroprimo EP è ormai datato 2010.Come procedono le recordin’ ses-sion e quando potremo metteremano sul nuovo materiale?

Siamo rimasti inattivi per due an-ni per motivi geografici. Da qualchesettimana viviamo a Torino nellastessa mansarda dove si può sentireil ticchettio delle zampe dei piccionisopra la testa, le campane del San-tuario della Consolata e le urla deibimbi che giocano a pallone nel par-co. Le registrazioni proseguono incasa, non nel religioso silenzio di unostudio, ma avvolti da questi suoni,che in alcuni casi abbiamo deciso dinon cancellare dalle nuove tracce.Qualche giorno fa ci siamo resi con-to di avere più strumenti che for-chette. Spesso, tra un ragù e l’altro,si discutono e si provano nuove ideeper il disco. Attualmente abbiamo unatrentina di tracce in cantiere. Entrodicembre sceglieremo i dieci (sa-ranno dieci?) pezzi per il disco. Lealtre tracce saranno convogliate in

un progetto che abbiamo in mente datempo ma di cui non possiamo anti-ciparvi nulla. Il disco uscirà l’annoprossimo per Trovarobato e On2Sides.

La scena di Cagliari ha sfornatonegli ultimi anni musicisti validissi-mi come Arrogalla, Neeva, Sensa-tional Gianni e Arp Xp. Con chi vipiacerebbe collaborare per un disco?

La scena elettronica di Cagliarista crescendo, spesso spuntano pro-getti molto interessanti. Ne sono unesempio Grovekingsley e StevenSmirney (Luca Murgia, musicista eproduttore di Carbonia trapiantato aVenezia). Fra tutti quelli che hai ci-tato ci sentiamo più vicini per gustoe attitudine a Neeva che, tra l’altro,cura le nostre grafiche.

Riuscite a vivere di musica?NO (secco, ma va bene così).I vostri live sono il migliore

esempio di live-looping in Italia.Come preparate i vostri set e quan-to è importante l’improvvisazionenei vostri live?

Musicalmente siamo cresciutiin gruppi con formazioni classiche(basso, batteria e chitarra), per que-sto motivo abbiamo sempre avutol’esigenza di un rapporto fisico congli strumenti. Ecco, con questa atti-tudine vengono scritti e suonati i pezzi.

Cosa pensate della scena ita-liana?

Pensiamo che non la conosciamoabbastanza.

I cinque dischi che vi hannocambiato la vita.

Beh, sicuramente i dischi dell’a-dolescenza.

Alessio:Il “CK CK” di Johnny Green-

wood prima del ritornello di Creep Who will cut our hairs when we

are gone (The Unicorns)Software slump (Grandaddy)Yoshimi battles the pink robots

(Flaming Lips)Den svenske disco (Slagsmål-

sklubben)Dario:The piper at the gates of dawn

(Pink Floyd)Anima Latina (Lucio Battisti)Relationship of Command (At

the Drive In)Harvest (Neil Young)SxM (Sangue Misto).

Andrea Murgia

Un gruppo di Iglesias nel panorama della musica elettronica

Quattro chiacchiere con gli Everybody Tesla

A teatro con Grumberg: ridere per difenderci

Dario Licciardi e Alessio Atzori.

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Il Carbonia c’è ancora. Nelle ul-time due settimane è successodi tutto: prima il ko interno conl’Alghero, poi le dimissioni di

Graziano Mannu (dopo nove scon-fitte in undici giornate), l’affidamentodell’incarico a Fabrizio Caria e lareazione della squadra, capace dicentrare, per la prima volta dall’inizio

del campionato, due risultati utili con-secutivi: pari senza goal sul campodel fanalino di coda della classificaPula e vittoria di prestigio contro lacapolista Latte Dolce, 3 a 2, con unaclamorosa rimonta dallo 0 a 2 con unuomo in meno. La classifica restaprecaria (10 punti in 13 giornate) ma

il cammino è ancora lungo e i segna-li di reazione manifestati dopo l’arri-vo di Fabrizio Caria giustificano unamoderata fiducia, al pari del valoreeffettivo della rosa, superiore o quan-tomeno pari a quello di molte dellesquadre che oggi precedono i bian-coblù in classifica.

La crisi di risultati del Carbonia,

osservando l’andamento delle partitee le modalità in cui sono maturate lesconfitte, non è legata solo a ragio-ni tecniche ma anche psicologiche(sono molte le partite perse dopo chela squadra era riuscita a portarsi invantaggio e la vittoria sul Latte Dolcepotrebbe avere avviato un’importante

inversione di tendenza).Fabrizio Caria sta cercando di

restituire fiducia alla squadra. I va-lori tecnici non mancano: un grup-po di giocatori esperti, formato daDomenico Giordani, Fabio Puggioni,Gabriele Concas, Simone Marini,Claudio Di Meglio, Daniele Bove eNiccolò Faccinetto (Fabio Cau è

passato al Sant’Antioco), un secondogruppo di giovani alla seconda o terzastagione in Eccellenza, un terzo diesordienti di buone qualità tecniche.

La squadra è attesa ora a nuoveconferme prima a Samassi e poi nel-le due partite interne consecutive conCalangianus e Taloro Gavoi.

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 252 • 30 Novembre 2012

Dopo la sconfitta interna con l’Alghero, la nona delle prime undici giornate, Graziano Mannu ha rassegnato le dimissioni

Il Carbonia con Caria insegue la salvezzaIl nuovo tecnico ha esordito con un pari nella trasferta di Pula (0 a 0) e ha poi centrato l’impresa contro la capolista Latte Dolce (3 a 2).

Il nuovo tecnico Fabrizio Caria. Il Carbonia scesa in campo contro la capolista Latte Dolce.

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VBA/Olimpia Sant’Antio-co e Comer Iglesias rial-zano la testa nel gironeA del campionato di B1

di volley, dopo un avvio di stagionedeficitario. Il risveglio della squa-dra lagunare, dopo la netta sconfit-ta subita a Brescia sul campo dellaCentrale del Latte, è coinciso, si-curamente non a caso, con l’arrivodel fortissimo centrale/opposto cu-bano Maikel Cardona, 202 cm, 36anni compiuto il 16 novembre. InItalia dal 1998, Cardona ha giocatoprima a Ravenna, poi a Cuneo (do-ve ha vinto una Coppa Italia, unaSupercoppa Italiana e una CoppaCEV). Dopo aver ottenuto la na-zionalità italiana, nel 2004 è andatoa giocare in Portorico, con i Chan-gos de Naranjito, con i quali ha vin-to due titoli nazionali. Ritornato inItalia nel 2005, ha giocato in A1 aPiacenza, Modena, Latina e Forlì,poi Cavriago, Carpi ed Isernia, do-ve ha disputato l’ultima stagionein A2.

L’inserimento del nuovo arrivatoha fatto fare un significativo salto diqualità alla squadra di Mario Ba-sciu che ha centrato subito due ro-tonde vittorie da tre punti: 3 a 1 in-terno alla vicecapolista Caloni Agnel-li Bergamo e identico punteggio sulcampo della Reima Crema, penul-tima in classifica, alla quale ha la-sciato il primo set con un netto 25 a14, prima di riuscire ad imporsi conautorità. La classifica della VBA/Olimpia si è fatta decisamente piùbrillante, con dodici punti che lapongono al vertice del volley sardo,con prospettive decisamente più in-teressanti per il proseguo della sta-gione, anche se il calendario pro-pone ora l’incontro casalingo con lacapolista Cassa Rurale Cantù, a pun-teggio pieno con 24 set vinti e solo6 lasciati agli otto avversari fin quiincontrati, e poi il derby di Iglesias,contro la Comer dell’ex GiuseppeLai, alla vigilia di Natale, il 22 di-cembre. I fasti degli anni ‘90 sonolontani ma in tempi di ristrettezze

economiche come quelli che viveil territorio, una B1 dignitosa è tut-t’altro che disprezzabile.

Anche la Comer Iglesias ha cam-biato marcia nelle ultime tre gior-nate, risalendo la classifica ed apren-do così nuove prospettive per l’in-tera stagione. Ha messo insieme bensei punti, con due vittorie interne(3 a 2 in rimonta da 0 a 2 al fanali-no della classifica Dianetics Cisa-no Bergamo e 3 a 0 alla PallavoloGenova, terza in classifica, con par-ziali schiaccianti di 25 a 17, 25 a 13e 25 a 18) ed una sconfitta al tie-break (16 a 14 al 5° set a Brugherio,contro i Diavoli Rosa). Con questirisultati la Comer si è messa allespalle già tre squadre ed ha quasiagganciato il treno delle squadre dimezza classifica, nel quale speradi posizionarsi stabilmente. Ora,prima del derby casalingo con laVBA/Olimpia, la Comer cercheràdi allungare la sua serie positiva aCuneo, sul campo dell’EurorentingBruno.

L’arrivo del giocatore cubano ha dato la scossa alla VBA/Olimpia

Maikel Cardona fa sognare Sant’AntiocoAnche la Comer ha cambiato marcia con 6 punti in 3 partite.

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Paolo Putzolu non c’è più.Se n’è andato a metà no-vembre, all’improvviso ein silenzio, come ha sem-

pre vissuto, nonostante non abbiamai fatto mancare il suo impegnoal servizio della comunità di Do-musnovas, prima in politica (è sta-to anche sindaco) e poi, soprattutto,nello sport, in particolare nel calcio,al quale si è dedicato fino all’ulti-mo con l’entusiasmo di un ragazzi-no. Aveva 79 anni.

Ricordo di Paolo Putzolu

Paolo Putzolu.

Ha preso il via il 21 novem-bre la fase locale della 50ªCoppa Santa Barbara-Tro-feo Aldo Carboni. Dodi-

ci le squadre della categoria allieviiscritte, suddivise in tre gironi.

Girone A: Carbonia, Monteponi,1997 Iglesias e Portoscuso.

Girone B: Marco Cullurgioni Gi-ba, Bindua, Fermassenti e AtleticoCortoghiana.

Girone C: Don Bosco, Isola San-t’Antioco, Sant’Antioco Antiochen-se e Gonnesa Calcio.

Per il 50° è in cantiere un’edizio-ne straordinaria, per la prossima pri-mavera, a livello internazionale. Ilcomitato provinciale ci sta lavoran-do da alcuni mesi, i principali pro-blemi da risolvere sono economici.

è iniziata il 28 novembre anchela 22ª edizione della Coppa Capo-

danno (cat. giovanissimi). Anche inquesto caso le squadre iscritte sonododici, suddivise in tre gironi.

Girone A: Marco CullurgioniGiba, Ex Biancobù, Sant’AntiocoAntiochense e Don Bosco.

Girone B: Carbonia, Musei, Atle-tico Narcao e San Luigi Orione.

Girone C: P.G. Frassati Iglesias,Isola Sant’Antioco, Bacu Abis eOratorio Mario Ghiga.

La Coppa Santa Barbara compie 50 anni

La Provincia del Sulcis IglesienteQuindicinale di informazione politica, economica e sociale

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Nonostante il pari casa-lingo ottenuto con ilFlumini Trainer (4 a4), l’Atletico Carbonia

‘99 comanda la classifica delcampionato provinciale di calcioa cinque organizzato dall’MSP,con 17 punti. Alle sue spalle, con15 punti, il Calcetto Perdaxius (3a 3 con la Stanley Bet), il Cal-cetto Nuxis e il Flumimaggiore,entrambe a quota 14. In crescitail Serbariu (5 a 4 al Musei), con13 punti.

Campionato MSP

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Visite Guidate ai siti minerariPorto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni

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