iride aprile 2013

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numero di aprile 2013 iride novara vco

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in Primo Piano• LA COLDIRETTI, L'ITALIA E L'EUROPA

È Nunzia De Girolamo il nuovo ministro delle Politiche agricole. Trentasette anni, campana in quota Pdl, la neotitolare del di-

castero di via XX Settembre è la più gio-vane componente del Governo guidato da Enrico Letta. «Facciamo i migliori auguri di buon la-voro al nuovo ministro delle politiche agricole: siamo certi che con la sua fre-schezza saprà interpretare al meglio la rivoluzione in atto nell’agricoltura e nel territorio» ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini. L’agricoltura e il cibo italiano e ciò che essi generano in termini di nuove op-portunità occupazionali ed economi-che, ma anche di qualità della vita, salu-te, paesaggio e cultura, «rappresentano una strada per costruire una Italia mi-gliore e più competitiva nel mondo».«Sin d’ora – ha continuato Marini - assi-curiamo la piena e leale collaborazione della Coldiretti, a partire dall’impor-tante negoziato europeo sulla riforma della Politica Agricola Comune in corso a Bruxelles. È questa l’occasione per rin-graziare il ministro uscente Mario Cata-nia e l’intero esecutivo Monti per l’impe-gno e l’assunzione di responsabilità in un momento particolarmente diffi cile per il Paese».Il governo Letta nasce con una età me-dia dei ministri e del presidente del consiglio di 53 anni, inferiore di ben 11 anni a quella del governo precedente (64 anni), ma sale ad un livello record di 7 dicasteri anche la presenza femmini-le (32 per cento) che poteva contare in precedenza solo su tre ministri. Sono ben 23 gli anni che separano il nuovo premier, nato il 20 agosto del 1966, dal senatore a vita Mario Monti, che ha da poco spento la candelina dei 70 anni lo scorso 19 marzo.Il ministro più anziano del precedente esecutivo era il responsabile dei Rap-porti con il Parlamento, Piero Giarda, nato nel 1936, mentre il più giovane era il ministro per la Pubblica amministra-

GOVERNO LETTA, LA FIDUCIA:ALLE POLITICHE AGRICOLENUNZIA DE GIROLAMO

GIOVANE MINISTRO, GIOVANE GOVERNOLA NEO MINISTRO - Nata a Benevento il 10 ottobre del 1975. È laureata in giurisprudenza. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera forense occupandosi di diritto civile, diritto del lavoro e diritto commerciale e bancario. Ha inoltre svolto collaborazioni con l'università del Molise e con l'Università del Sannio. È deputata del Pdl e coordinatore pro-vinciale del Popolo della Libertà della provincia di Benevento. Il 28 aprile del 2013 ha giurato come nuovo ministro delle poli-tiche agricole alimentari e forestali del governo Letta.

UN GOVERNO GIOVANE - L’abbassamento dell’età media dei ministri e la maggiore presenza femminile sono in linea con il rinnovamento avvenuto a seguito delle elezioni nel Parlamento che è il più giovane e con il maggiore numero di donne della storia re-pubblicana con una età media di deputati e senatori di 48 anni ed il 31% di presenza femminile. «Siamo di fronte ad una sfi da generazionale nella quale ripongono una spe-ranza di cambiamento i troppi giovani in cerca di lavoro in un Paese come l’Italia che ha avuto fi no ad ora la classe dirigente più vecchia in Europa» ha aggiunto il presidente del-la Coldiretti Sergio Marini nel fare gli auguri di buon lavoro a Letta all’intero esecutivo.

Agricoltura

IL NUOVO ESECUTIVOHA RICEVUTOLA FIDUCIADEL PARLAMENTO.IL PRESIDENTEDELLA COLDIRETTIMARINI HA ESPRESSOI PROPRI AUGURIAL NEO MINISTROE ALL'INTERO GOVERNO

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zione e per la semplifi cazione, Filippo Patroni Griffi , nato il 27 agosto 1955. Nel nuovo esecutivo sul podio del più gio-vane sale invece la De Girolamo, nata il 10 ottobre 1975, mentre il componente più maturo è il ministro dell'Economia e delle fi nanze, Fabrizio Saccomanni, nato il 22 novembre 1942.Se Anna Maria Cancellieri agli inter-ni, Paola Severino Di Benedetto alla Giustizia e Elsa Fornero al Lavoro e politiche sociali con delega alle pari opportunità erano i volti femminili del precedente esecutivo in quello ap-

pena varato sono ben sette: il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, nata il 28 agosto 1964, il ministro delle Pari op-portunità, sport e giovani, Josefa Idem, nata il 23 settembre 1964, il ministro degli Affari esteri, Emma Bonino, nata il 9 marzo del 1948, il ministro della giu-stizia, Anna Maria Cancellieri nata il 22 ottobre 1943, il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Maria Chiara Car-rozza, nata il 16 settembre 1965, il mi-nistro della Salute, Beatrice Lorenzin, nata il 14 ottobre 1971, e il ministro del-le Politiche agricole.

• Il primo discorso del premier Letta a Montecitorio

• De Girolamo

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di GIAN CARLO RAMELLA, direttore Coldiretti Novara Vco

Coldiretti a difesa del territo-rio: lo fa a 360,°, tutelando le imprese agricole minacciate a Barengo dall'eventualità di

una nuova discarica che potrebbe ac-cogliere rifi uti contenenti amianto, lo ribadisce a Oleggio protestando contro il perdurare dei danni da fauna selvati-ca (e i mancati risarcimenti, che molti attendono dal 2010) davanti al mondo della politica, locale e nazionale, pre-sente a Oleggio per inaugurare la Fiera Agricola del I maggio. E lo fa a livello regionale, con gli impor-tanti progetti economici e di fi liera, mi-rati su ogni singolo comparto.L'agricoltura novarese e del Vco riven-dica il proprio ruolo strategico, quale "forza del territorio" che sa di poter dare molto in termini di economia e di pro-spettive.Gli agricoltori vogliono tornare ad essere sempre più protagonisti di quella "nuo-va fase" che il Paese è chiamato a vive-re e a programmare: ora vedremo cosa saprà rispondere la politica in termini di fatti, e non più di sole promesse.Un'agricoltura che vive sul territorio e insieme al territorio: un'areale - quello delle due province - che va difeso dalla crescente minaccia della cementifi ca-zione, così come dal pericolo di un'ab-bandono dell'agricoltura montana che non può dirsi affatto scongiurato: nei prossimi mesi non mancheranno azio-ni forti in tal senso, ben consapevoli di agire nel comune interesse dei cittadini, delle imprese e dell'intera società.Di certo, le imprese vanno sostenute in un momento tutt'altro che sereno: l'effetto credit crunch, ad esempio, si fa

sentire anche nel settore agricolo dove calano i fi nanziamenti e aumentano le sofferenze con 16.207 imprese in diffi -coltà e uno stock di 4,2 miliardi di sof-ferenze. In agricoltura c’è ancora voglia di investire, ma dall`inizio 2013 si è ve-rifi cato un netto rallentamento della ge-stione dell`iter istruttorio presso le mag-giori banche attive nel settore del credito agrario, con un preoccupante blocco dei processi di investimento, in particolar modo legati ai rinnovi degli impianti e macchinari. Dunque, le preoccupazioni non mancano e il quadro politico, eco-nomico e fi nanziario ci segnalano che dal livello europeo a quello nazionale, la situazione è pesante, per cui mai come oggi le singole imprese agricole debbono cercare di fare sistema in un momento in cui l’economia globale sta ripartendo in quelli che un tempo erano considerati Paesi terzi o in via di sviluppo. La capacità del sistema agroalimentare, evidente anche nelle province di Novara e Vco, dimostra che la preoccupazione può diventare momento di stimolo e che la rassegnazione non ci appartiene.Coldiretti ha dimostrato ancora una vol-ta di essere a fi anco delle imprese agri-cole quale principale forza del territorio: una rappresentanza e un impegnoche, come leggerete nelle prossime pagine, ha consentito a tre nostri iscritti di esse-re eletti alla presidenza di tra importan-ti organismi chiamati proprio in questi giorni al rinnovo degli incarichi: si tratta di Angelo Ballasina, eletto nuovo pre-sidente del Consorzio Agrario, di Carlo Tega, ai vertici di Condifesa Novara e di Gianni Simonotti, confermato presiden-te della Sezione Provinciale Allevatori.

COLDIRETTI: LA VOCEDELL'AGRICOLTURATUTELA LE IMPRESE

Editorialepag. 4

SommarioGoverno Letta, la fiducia: alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo......................3Editoriale di Gian Carlo Ramella...................4Danni da cinghiali: sarà questa la volta buona?.........................5Pensionati: la Giornata regionale a Novara il 6 giugno......................................7Primo Piano Piemonte in breve.......................7Condifesa Novara, Carlo Tega eletto presidente.........................8Riconosciuta Ue.Coop, Unione Europea Cooperative........................9Consumi, serve uno stop all'aumento Iva.....9Fitofarmaci, molti irregolari sono extra Ue...9

TERRANOSTRA/CAMPAGNA AMICA

Terranostra: Agriturismi con maiuscolad'obbligo grazie ai consumatori..................10Turismo verde, un fenomeno da oltre100 milioni di presenze.............................10Campagna Amica, i cibia chilometro zero tutelano il suolo...............11Vinitaly, cresce il consumo dei viniautoctoni, fra tradizione e novità...............12

DONNE IMPRESA/GIOVANI IMPRESA

Progetto Agritata, Coldiretti e Donne Impresa per l'edizione 2013.........12Sempre più giovani scelgono l'agricoltura, iscritti-boom in Agraria........13Il 21 maggio l'assemblea nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.....................13

CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA

Tecnica - In Primo Piano............................14Tecnica - Riso e Cereali.............................15Tecnica - Vino e Vigneto............................16Tecnica - Zootecnia e Latte........................17Tecnica - Florovivaismo............................18Tecnica - Ortofrutta..................................19Tecnica - Agricoltura e Montagna.............20Tecnica - Ambiente ed Energia..................21Tecnica - Legislazione...............................22Agenda Impresa.....................................23Fiscale ed Economico..........................24-25Previdenza e Pensioni / Notizie Epaca.......26Agenda Lavoro........................................27

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Consorzio Agrario, Ballasina eletto presidente.........................28Sezione Provinciale Allevatori, Simonotti riconfermato alla presidenza.....28Per le vie di Oleggio il successo della Fiera Agricola del I maggio..............28Barengo, Coldiretti è contro la nuova discarica per rifiuti contenenti amianto.......29Brevi da Novara e Vco..............................29Il Corsivo agroalimentare........................30Annunci economici..................................31

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• IN PRIMO PIANO A NOVARA E VCO

«A seguito delle ripetute azioni, la Regione Pie-monte, nella persona del neo assessore regiona-

le ai parchi Vignale, in via informale, ha fatto sapere al Parco del Ticino che nell’approvazione del bilancio regionale sarebbe previsto lo stanziamento di 600 mila euro per pagare i danni provoca-ti dalla fauna selvatica e dai cinghiali. Non sappiamo ancora, però a quali aree o province piemontesi sono destinati: solo nel Parco del Ticino, infatti, sono stati quantifi cati oltre 300 mila euro di danni – ovviamente non ancora pagati – nel solo triennio 2010-2012».È caustico il commento del direttore della Coldiretti interprovinciale di No-vara-Vco Gian Carlo Ramella all’aper-tura della Regione verso le richieste – legittime e più volte ribadite – del mondo agricolo.«L’informale comunicazione è stata valutata dalla giunta esecutiva di Col-diretti Novara Vco riunita a Borgoma-nero: non possiamo però dimenticare che si tratta di un’ennesima promessa e che, come detto, di concreto non c’è ancora nulla. Ma le imprese non vivo-no di annunci puntualmente disattesi: mi riferisco, in particolare, a quelli del-la scorsa estate, pervenuti direttamente dal governatore Cota ed annunciati dal presidente del Parco del Ticino Avanza nel corso di una nostra protesta. Ma poi, zero fatti. Ora sarà la volta buo-na? Ce lo auguriamo, e con noi gli im-prenditori – specie quelli che operano, appunto, in area parco – che attendono il pagamento dei danni addirittura risa-lenti al 2010.

DANNI DA CINGHIALI:sarà questa la volta buona?ANNUNCIATO UNO STANZIAMENTO DI 600 MILA EURO DESTINATI ALLE IMPRESE

Agricoltura e Territorio

RACCOLTA ADESIONIPER DIVENTARESELECONTROLLORIPresso la Federazione Interpro-vinciale Coldiretti Novara Vco è possibile dare la propria ade-sione e disponibilità a divenire selecontrollori.Raccolte tali adesioni, è inten-zione della stessa Coldiretti fare adeguata azione per ottenere l'organizzazione di un corso da parte delle istituzioni.Vi invitiamo pertanto a comuni-care il vostro nominativo pres-so gli uffici zona sul territorio.

• il nostro giornale anche su internet: www.novara-vco.coldiretti.it pag. 5

L’ultima azione intrapresa da Coldiret-ti Novara Vco in Regione risale a pochi giorni fa. Si tratta di una lettera che, nei toni, riassume tutta la serietà di una situa-zione divenuta non più sostenibile: «dobbiamo condividere l’opinione delle molte imprese agricole indignate dalle ripetute rassicurazioni di un rapido pa-gamento dei risarcimenti pregressi per i danni provocati dalla fauna selvatica nel territorio del Parco Ticino»

NOVARA-VCO - Sempre più comuni condividono le preoccupazioni delle imprese agricole delle due province in ordine al problema dei danni provocati dalla fauna selvatica.Nel Borgomanerese otto sindaci hanno proposto do di cacciare le femmine di cinghiale nel periodo della gravidanza in modo da arginare il problema: i primi cittadini di Maggiora, Boca, Cavallirio, Grignasco, Pogno, Prato Sesia e Soriso hanno approvato un documento che pro-pone una modifica sostanziale del ca-lendario di caccia, ipotizzando che i 90 giorni previsti dalla legge non debbano più decorrere da fine settembre ma dal 1° novembre al 31 gennaio.Più volte la Coldiretti ha avutto modo di incontrare le amministrazioni comunali attraverso riunioni sul tema, sia nel Bor-gomanerese che nell'Ovest Ticino.

ANCHE I COMUNICHIEDONO

AZIONI FORTI

• La protesta a Oleggio

• Danni nei campi di mais

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 20126

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• L'AGRICOLTURA NELLA REGIONE

Tocca a Novara ospitare, il prossimo 6 giugno, la Giorna-ta regionale del Pensionato Coldiretti. Un appuntamento che coinvolge tutti i territori del Piemonte e che, per il territorio delle nostre province,

rappresenta una buona occasione per promuovere e valorizzare i segni distintivi della nostra agricoltura: un comparto di molte eccellenze produttive, dal riso ai formaggi di pianura ed alpe, al vino, al miele, all'ortofrutta, ai salumi.La sedicesima Giornata regionale Pensionati Coldiretti si svol-gerà dunque nella città di San Gaudenzio e sarà l'occasione per fare il punto sull'attività sindacale e sui progetti già in cantiere che riprenderanno in autunno, dopo la pausa estiva.L'arrivo dei partecipanti nel Novarese è previsto alle 9.30 con un caffè di benvenuto; seguirà alle 10.30 la santa Messa officiata in duomo dal vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla. La mattinata proseguirà con il saluto dei dirigenti nazionali e re-gionali di Coldiretti: poi il pranzo nella cornice del centro spor-tivo Novarello, sede del Novara Calcio, immerso nel verde del comune di Granozzo, nella via intitolata al fondatore e storico presidente della Coldiretti novarese, on. Dante Graziosi.Per le prenotazioni ogni riferimento è ricondotto agli uffici zona o alle federazioni provinciali.

Primo Piano - Piemonte

Pensionati: la Giornata Pensionati: la Giornata regionale a Novara il 6 giugnoregionale a Novara il 6 giugnoMESSA CON IL VESCOVO BRAMBILLA, POI IL PRANZO AL CENTRO SPORTIVO NOVARELLO

IN APERTURA I NUOVI BANDI PER I SETTORE FORESTALE

Sono aperti i bandi per a presentazione delle domande relaive alle misure 225 "Pagamenti silvoambientali" e 227 "Investimenti non produttivi". La prima eroga un premio annuale per l'assunzione di impegni volti a esaltare la fun-zione di difesa dal rischio idrogeologico e idraulico svolta dalle freste e migliorare o mantenere la biodiversità.La seconda promuove la realizzazione di investimenti non produttivi finalizzati a migliorare e conservare le funzioniambientali quali la biodiversità, la prote-zione e tutela assicu-rate dagli ecosstemi forestali e migliorare la loro fruibilità. La dotazione finan-ziaria prevista è pari a 4.354.545 euro. La domanda di aiu-to per via telematica deve essere trasmes-sa entro il 13 giu-gno; quella cartacea entro il 14 giugno.

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GASOLIO AGRICOLO AGEVOLATORelativamente alla notizia circolata nei giorni scorsi e ri-ferita ad un'ipotetica eliminazione delle agevolazioni sul gasolio per i mezzi agricoli per i coltivatori contoterzisti da parte della Regione Piemonte, la Coldiretti regionale precisa che la notizia stessa risulta priva di fondamento. Probabilmente, secondo Coldiretti Piemonte, l’equivoco è stato generato da una circolare dell’assessorato regionale all’Agricoltura del 15 aprile, dove a seguito della riunione del coordinamento regionale Uma (Utenti Motori Agricoli), è stato scritto che non sono ammissibili ad agevolazio-ne fiscale i carburanti utilizzati per la fornitura di servizi agromeccanici per conto terzi svolti dall’azienda agricola nell’ambito delle cosiddette attività connesse.I nostri servizi fiscali, regionale e provinciali, di Coldiretti si sono subito attivati per chiarire la problematica con la Regione. Per ora, va dunque evidenziato che non sarà affatto so-spesa l’erogazione di carburante agevolato per le ditte agricole che svolgono attività per conto terzi.

RICONFERMATE LE ZONEVULNERABILI DA NITRATI

Con la D.G.R. n. 81-5421 del 21/02/2013 la Giunta regio-nale ha provveduto a riconfermare le zone vulnerabili ai nitra-ti di origine agricola, così come progressivamente designate sul territorio piemontese nel 2002 (regolamento n. 9/R), nel 2007 (Piano di Tutela delle Acque) e nel 2008 (regolamento n. 12/R).Con tale atto, la Giunta ha formalmente provveduto a quanto previsto dal decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, conver-tito con legge 17 dicembre 2012, n. 221: l’art. 36, comma 7-ter dispone che le Regioni provvedano (entro 3 mesi dall’en-trata in vigore della legge di conversione) alla revisione delle zone vulnerabili ai nitrati anche sulla base dei criteri contenuti nell’Accordo del 5 maggio 2011 concernente l’applicazione della Direttiva Nitrati.Nelle more della suddetta revisione, il comma 7-quater so-spende per 12 mesi l’applicazione dei Programmi d’azione nelle zone vulnerabili. Poichè la Commissione europea ha rilevato in tale disposizio-ne nazionale una violazione del diritto comunitario, avviando nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione, la ricon-ferma temporanea delle Zvn esistenti (effettuata in tutte le re-gioni italiane nel periodo compreso tra il 21 gennaio e l’8 marzo 2013) pone fine a tale situazione di irregolarità.• Bosco montano

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L'Iride Agricoltura 2000 - Novembre 20121210

Condifesa Novara,Carlo Tega eletto presidenteRINNOVATI GLI INCARICHI, BOIERI È VICEPRESIDENTE VICARIO

Il dottor Carlo Tega, imprendito-re agricolo di Novara, è il nuo-vo presidente del Consorzio di Difesa delle Colture Agrarie dal-

le Avversità Atmosferiche di Novara. La nomina da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione è avvenuta nei gior-ni scorsi. Tega che gestisce un'impresa a prevalen-te indirizzo risicolo, è già stato presiden-te della zona di Novara della Coldiretti ed ha alle spalle una lunga militanza ed esperienza nella rappresentanza agrico-la, condividendo in tutti questi anni le azioni e le battaglie della maggiore forza sociale del territorio.Anche il vicepresidente vicario del Con-difesa è un rappresentante Coldiretti: si tratta dell’ingegner Federico Boieri di Barengo, che pure è vicepresidente della federazione interprovinciale. E’ vicepre-sidente anche Roberto Tosi di Bellinzago, quest’ultimo espressione della Confede-razione Italiana Agricoltori. Un profondo rinnovamento, dunque, e un ricambio per il Condifesa Novara, co-me commenta la Coldiretti interprovin-ciale: "Il mandato dei nostri associati ai nuovi amministratori del Condifesa in-dica che è necessario costruire un futuro nuovo per questa realtà: un rinnovamen-to che va letto come un segno di impe-gno e volontà nel cambiamento".Intanto, i Consorzi di Difesa sono inte-ressati da alcune norme di rilievo appena approvate, in seduta di Consiglio Regio-nale, nell’ambito delle “Disposizioni re-gionali in materia agricola” contenute nel ddl n. 265, , un insieme organico di di-sposizioni regionali in materia agricola, coinvolgente e normante più ambiti del comparto primario. Come preannuncia la Regione in una nota “si prevede un so-stegno economico finalizzato alla coper-tura degli interessi bancari sostenuti dai Consorzi di difesa delle colture agrarie che hanno stipulato, per conto dei pro-pri soci, delle polizze assicurative contro le calamità atmosferiche, a garanzia dei contributi statali previsti per i premi del-

le annualità comprese tra gli anni 2007 e 2011.L’anticipo delle polizze in nome dei soci, unito al ritardo degli aiuti statali, ha generato per i Consorzi un’esposizione bancaria importante, rallentando di fat-to l’indispensabile attività svolta a servi-zio del mondo rurale. La legge regionale crea le condizioni per poter intervenire in aiuto, i Consorzi potranno in questo

NOVARA - I consiglieri eletti in assemblea in rappresentanza di Coldiretti sono Giu-seppe Zanzola di Cerano, Angelo Ballasina di Granozzo, Giovanni Barè di Biandra-te, Lorenzo Bovio di Galliate, Gian Mario De Agostini di Vicolungo, Eugenio Gioria di Ghemme, Giuseppe Massara di Novara, Michela Rossi di Nebbiuno e Davide Spagno-lini di Fara. Con loro eletti altri quattro consiglieri della Cia.A tutti i consiglieri Coldiretti porge gli auguri per un proficuo lavoro nell'interesse delle imprese e del territorio.

I COMPONENTI DI COLDIRETTI NOVARA VCO ELETTI

ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO

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modo proseguire con maggio-re autonomia la propria azio-ne sul territorio”.A partire dagli Anni ’70, i Con-sorzi di Difesa associano le imprese con finalità mutuali-stiche e operano sul territorio quali operatori esperti nel va-gliare le opportune coperture assicurative dei rischi di per-dite economiche provocate, in particolare, da avversità at-mosferiche sui raccolti e sulle strutture dell’impresa, ma an-che da patologie delle piante, infezioni parassitarie, epizoo-zie da epizoozie in allevamen-to zootecnico, ecc. Il loro ruolo come forza aggre-gatrice delle imprese agrico-le è importante e ha portato, nell’ultimo decennio, a una considerevole riduzione delle tariffe assicurative e, parallela-mente, ad un buon incremento delle tipologie di coperture as-

sicurative disponibili: «Occorre lavorare sinergicamente per porsi al servizio delle imprese e alla gestione dei rischi connes-si alle loro attività – conclude Coldiret-ti - ivi compresi quelli dettati dal clima, dalla volatilità dei prezzi e dalle avversità atmosferiche: essere a fianco delle imprese significa tutelarne la produttività, proteg-gerne lo sviluppo, garantirne il futuro».

• MONDO COLDIRETTI

Novara/Vcopag. 8

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• COOPERAZIONE

RICONOSCIUTAUE-COOP, UNIONE EUROPEACOOPERATIVE

«L'Associazione denomi-nata Unione Europea delle cooperative (Ue.Coop) è stata ricono-

sciuta e autorizzata quale Associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislati-vo 2 agosto 2002, n.220 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico».Lo rende noto il presidente di Ue.Coop Sergio Marini nel sottolineare che all’Unione, promossa dalla Coldiretti, in poco più di due mesi hanno già ade-rito oltre quattromila cooperative che operano in tutte le Regioni ed in tutti e 14 i settori dell'albo competente, dal la-voro al sociale, dall’edilizia fino all’agri-coltura. Molte si trovano anche nelle quattro province del Piemonte Orientale.Ue.Coop nasce per volontà di tan-ta gente che - ha sottolineato Marini -

Finalmente salami, pancette, coppe, cu-latello e altri salumi made in Italy po-tranno arrivare sulle tavole dei 250 milioni di cittadini americani che fino ad ora sono stati costretti ad acquista-re imitazioni di bassa qualità realizzate fuori dall’Italia.È la Coldiretti a commentare il passo storico compiuto con il superamento del blocco durato 15 anni delle esportazio-ni nazionali di salumi dal prossimo 28 maggio grazie alla pubblicazione del provvedimento con cui le autorità sta-tunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) hanno uffi-cialmente riconosciuto l'indennità dalla malattia vescicolare del suino di Pie-monte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano. Si tratta delle regioni dove si concentra la stragrande maggioranza degli alle-vamenti di maiali e degli stabilimenti di lavorazione delle carni in Italia.In questo difficile momento di crisi si tratta di un passo importante per l’eco-nomia del sistema agroalimentare na-zionale che ha ora l’opportunità di crescere nel ricco mercato americano dove le esportazioni di cibo e bevan-de italiane sono cresciute in valore del 10% ad un livello record di 2,7 miliar-di. Il provvedimento non riguarda il pro-sciutto che se stagionato oltre i 14 mesi può già essere esportato negli Usa.Dal culatello uruguaiano alla soppressa-ta calabrese made in Usa, dal salame veneto canadese al “Parma salami” del Messico, i consumatori statunitensi so-no stati fino ad ora una facile preda di salumi taroccati che purtroppo è imba-razzante notare a volte vedono coinvol-te all’estero imprese industriali italiane. Se l’abbattimento di questa anacronisti-ca barriera commerciale, che ha fatto perdere all’Italia un importo stimato in 250 milioni di euro all’anno, sarà ac-compagnato a livello internazionale da una più decisa tutela delle denomi-nazione di origine dei nostri salumi si aprono enormi spazi di crescita.

SUPERATOIL BLOCCO,VIA LIBERA

AI SALUMI ITALIANINEGLI STATI UNITI

Sindacale

CONSUMI: SERVE UNO STOP ALL'AUMENTO DELL'IVAOccorre scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite che al dettaglio sono già crollate del 3,8% nel primo bimestre dell’anno, con un calo del 2,9% per gli alimentari e del 4,3% per i non alimentari.

È quanto afferma la Coldiretti nel com-mentare l’analisi della Cgia di Mestre secondo la quale l'aumento dell'Iva co-sterà 103 euro a famiglia. L’innalzamento dell’aliquota avrebbe ul-teriori effetti depressivi sui consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.La legge di Stabilità ha posticipato l’au-mento dell’Iva ordinaria dal 21% al 22% che potrebbe scattare dal primo luglio per alcuni prodotti di base come il vino che deve già fronteggiare un dramma-tico calo dei consumi interni che sono scesi a 22,6 milioni gli ettolitri nel 2012, il livello più basso dall’Unità d’Italia.

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crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità.«Ue.Coop - ha precisato ancora il pre-sidente - mette al centro delle proprie azioni persona e territori, capitale uma-no e sociale, ricchezze naturali e cultu-rali, risorse uniche del nostro Paese. E’ questa “Italia che fa l’Italia” dove cresci-ta e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e plu-ralismo».Con Ue.Coop un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile alimenta dunque una moderna forma della rappresen-tanza dove alla “verticalità” dei settori si sostituisce l’ “orizzontalità” dei territori «Una rappresentanza dunque meno cor-porativa ed egoista e capace di rivolger-si alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo».

• No all'aumento dell'Iva per tutelare i consumi

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• AGRITURISMO E ALIMENTAZIONE

La forte sinergia tra le aziende agri-turistiche e Terranostra sta dando ottimi frutti.Gli agriturismi del circuito vengo-

no riconosciuti come Agriturismi con la A maiuscola: serietà, impegno, professio-nalità, rispetto delle regole, sono i punti di forza del nostro progetto.Terranostra, la cui azione è altresì siner-gica con quella di Coldiretti e di Fonda-zione Campagna Amica, dallo scorso anno è entrata a pieno titolo del proget-to di Campagna Amica, con gli Agritu-rismi di Campagna Amica. Le aziende aderenti si impegnano a rispettare, oltre alla “carta dell’accoglienza”, anche un di-sciplinare/regolamento studiato appo-sitamente per il settore, partecipando e usufruendo anche di tutte le attività pro-mosse da Fondazione Campagna Amica. Gli Agriturismi di Campagna Amica sono il nuovo percorso nazionale, di grande vi-sibilità, che richiede maggiori attenzioni e “controlli” per garantire una qualità che contraddistingue sempre più gli aderenti al circuito.Per dare ulteriore slancio all’attività agri-turistica, per unire in un unico marchio il bello e il buono di Terranostra e di Cam-pagna Amica e per far si che questo sia un punto di partenza per continuare al lavo-rare in modo innovativo all’interno del grande progetto di Coldiretti, invitiamo tutte le aziende agrituristiche ad accredi-tarsi come Agriturismi di Campagna Ami-ca, in modo da poter usufruire del grande segno distintivo di Campagna Amica, che aggiunge valore alla propria propo-sta agrituristica, nonché di beneficiare di

Terranostra: Agriturismicon maiuscola d'obbligoe garanzie ai consumatori

tutte le opportunità (promozionali e non) previste esclusivamente per le aziende accreditate. Tra esse ricordiamo:• la presenza sul sito www.terranostra.it• la presenza sulla App “Terranostra” per

iPhone e iPad e widget per Android;• la convenzione con CreditAgriItalia, con

cui le aziende possono avere consulen-za e sostegno per accedere al credito;

• tariffe convenienti per la telefonia con

Terranostra• pagine a cura di MASSIMILIANO GRAZIANIpag. 10

TURISMO VERDE, UN FENOMENODA OLTRE 100 MILIONI DI PRESENZE

ROMA - Il turismo naturale batte la crisi con un record di 101 milioni 799 mila presen-ze in parchi e aree protette nel 2012, in aumento del 2%. I dati si rifanno al rapporto Ecotur dal quale emerge la tendenza a riscoprire un turismo sostenibile e a chilometro zero, con mete da raggiungere in giornata senza spendere troppo.In questo contesto un vero boom si registra per il turismo ecologico e ambientale per i costi contenuti, l’elevato valore educativo e la pluralità di mete disponibili senza do-ver percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia può contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10% del territorio nazionale. Il fatturato complessivo del turismo natura in Italia è ad un passo dagli 11 miliardi di euro e se le attività sportive sono la principale motivazione con una quota pari al 48 per cento non manca chi è attratto per il relax (23%) e l’enogastronomia ( 15%). Il turista tipo ha un alto indice di scolarizzazione (il 41% ha una laurea, il 46% un diploma e solo il 13% un titolo inferiore) ed è giovane: il 51% ha meno di 30 anni, ed il 35% fra i 31 ed i 60 anni. Rilevante la presenza di stranieri con un indice di internazionalizzazione al 39%.Sempre di più la vacanza naturale si concilia poi con il weekend o con il weekend lungo, scelto nel 42% dei casi e per quanto riguarda l’alloggio se circa il 2 % sceglie gli hotel e il 19,5% gli agriturismi, crescono le case private al 14% e soprattutto il camper, che balza dal 6,5 all’11% del 2012. Peraltro molte aziende agrituristiche (www.terranostra.it) si sono attrezzate con l'offer-ta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esi-genze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricor-rendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.

AgriTel e per i diritti musicali grazie all’accordo con Siae;

• l’accordo con Agriturismo.it, per dare ancora più slancio alla tua attività gra-zie a tariffe agevolate.

Infine, tra le altre cose, Terranostra Pie-monte sta seguendo la proposta di legge regionale sull’agriturismo, che è in fase di definizione, e sull’iter della quale verrete su queste pagine informati.

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• AGRICOLTURA, TERRITORIO, PRODUZIONI

L'Italia ha perso negli ultimi ven-ti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell’abban-

dono che ha tagliato del 15% le campagne colpite da un modello di sviluppo sbaglia-to che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti in oc-casione dell’Earth day al quale parteci-pa attivamente quest’anno la Fondazione Campagna Amica alla quale fa riferimento al rete di settemila aziende, mercati degli agri-coltori e botteghe che offrono cibi e bevande a chilometri zero e annullano l’impatto ne-gativo sul clima provocato dai trasporti. Per proteggere il territorio ed i cittadini che vi vivono e garantirsi una adeguata disponi-bilità di cibo nel tempo l’Italia deve difende-re il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementifi-cazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconosci-mento dell’attività agricola. La sensibilità per il valore dell'agroalimenta-re, della salvaguardia del territorio e del cibo è profondamente cresciuta tra i cittadini che sempre più spesso sostengono con le pro-prie scelte di acquisto l’agricoltura ed i pro-dotti locali del territorio.Sono ventuno milioni gli italiani che nell’ul-timo anno hanno fatto la spesa “salva clima” nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove sono stati acquistati prodotti a chilometri zero prodotti del territorio, mes-si in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamen-tali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente

terzo. Anche nei mercati di Campagna Ami-ca del Piemonte Orientale vengono conte-nuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di consegna a domicilio soprattutto per gli an-ziani. La spesa “salva clima” degli italiani nei mercati degli agricoltori ha ridotto di 98 mi-lioni di chili l’anidride carbonica ad effetto serra emessa nell’atmosfera.

CAMPAGNA AMICA, i cibia kmZero tutelano il suoloIL CONSUMO AGROALIMENTARE "TERRITORIALE" E CONSAPEVOLE AIUTA ACOMBATTERE LA PERDITA DI TERRENI COLTIVATI (-2,15 MILIONI IN 20 ANNI)

VINITALY: CRESCE IL CONSUMO DEI VINIAUTOCTONI, FRA TRADIZIONE E NOVITÀVERONA - È l’export a trainare il settore. a livello nazionale si registra il positivo in-cremento per gli acquisti di vini autoctoni con numeri significativi: in una fase non fa-cile per il mercato di vino in generale, va sottolineato che gli italiani bevono sempre più volentieri etichette “a chilometri zero” che preferiscono nelle scelte di acquisto in quasi tutte le realtà regionali. Piemonte compreso: nelle nostre province, infatti, sono buoni i risultati delle Dogg e Doc territoriali.I dati sono emersi nell'ultimo Vinitaly, dove i pro-duttori delle due province erano presenti nume-rosi. Come anche nel resto del Piemonte, l’ultima vendemmia ha visto una contrazione dei quan-titativi prodotti rispetto alla media, ma con una grande performance sotto il profilo qualitativo.Presenti a Vinitaly anche alcune novità nel setto-re firmate dale imprese di Coldiretti: dal primo “spumante” con polvere d’oro a quello dietetico, dal vino invecchiato negli abissi marini a quello nei ghiacciai, dal ritorno del vino dei Celti al pri-mo vino d’orchestra e molto altro. La crescita del fatturato del vino italiano è il risul-tato di un aumento del 6,5% nelle esportazioni che sono risultate pari a 4,7 miliardi al quale si è aggiunto un leggero incremento delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi (+2%).

Campagna Amicapag. 11

• Torta di frutta e verdura made in Italy

• Lo spazio di Campagna Amica a Vinitaly 2013

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• MOVIMENTI COLDIRETTI

Donne Impresa

Progetto Agritata, Coldiretti e Donne Impresaper l'edizione 2013

È iniziata la seconda edizione del corso “Tecniche di assisten-za all’infanzia in ambito do-miciliare” relativa al progetto

sperimentale Agritata, il servizio di assi-stenza all’infanzia in ambito domicilia-re e rurale, ideato da Coldiretti e avviato nell’ambito di un progetto sperimenta-le triennale della Regione Piemonte, in collaborazione con gli assessorati alle Politiche sociali, all’Agricoltura e alla Formazione lavoro.Anche per questa nuova edizione del corso, ci si è avvalsi della collaborazione con l’associazione Domus.Le 400 ore previste per il corso si sud-dividono in 260 ore di teoria e 140 di stage: le future Agritate seguiranno un programma didattico specifico, con una prova di valutazione finale, che consen-tirà di acquisire le conoscenze pedago-giche per offrire un adeguato servizio di educazione e di cura per i bambini, dai 3 mesi ai 3 anni.Il progetto mira a rispondere ad una ri-chiesta di assistenza infantile, molto sentita sul territorio. In Piemonte il ser-

GIÀ UNA QUINDICINALE AGRITATE PIEMONTESI

Sono una quindicina le Agritate che hanno conseguito l’idoneità, di cui otto già operative grazie al supporto della Cooperativa Linfa Solidale. Il servizio ha incontrato l’interesse di molte famiglie, che hanno creduto nella validità del progetto, grazie alle peculiarità che offre e che lo rendono

unico nel panorama dell’assistenza infantile, per il valore educativo attribuito al contesto domestico e a quello rurale. Le Agritate ospitano i bambini a casa propria, nel contesto di una azienda agricola, un ambiente adatto a favorirne la socializzazione, alla scoperta della natura.

• pagine a cura di ELEONORA BARÈpag. 12

vizio è già in funzione da alcuni mesi, con una forte domanda soprattutto nel-le zone che non garantiscono sufficienti servizi all’infanzia.L’obiettivo che che si prefigge la Col-diretti regionale è quello di fornire, nell’ambito della connotazione di forza sociale di Coldiretti, un servizio innova-tivo alla persona, dando una nuova op-portunità di integrazione al reddito per le imprese agricole e di conciliazione tra lavoro e cura dei bimbi per le famiglie.

LE FUTURE AGRITATESEGUIRANNO SPECIFICIPROGRAMMI DIDATTICIIN UN CORSO DI 400 ORECON UNA PROVA DI VALUTAZIONE FINALE

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Giovani Impresa• MOVIMENTI COLDIRETTI

Con un aumento record del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria,

agroalimentare ed agroindustria, la cam-pagna torna prepotentemente a crescere nell’interesse delle giovani generazioni. Il dato emerge da una analisi della Coldi-retti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal quale si evidenzia il successo dell’agro-alimentare nelle scelte formative. Si tratta di una netta inversione di ten-denza rispetto al passato quando la vita in campagna era considerata spesso sinoni-mo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di quella in città. A confermarlo è una analisi Coldiretti/Swg dalla quale emerge che la metà dei giova-ni tra i 18 ed i 34 anni preferirebbe infatti gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato in banca (23%) o anche lavo-rare in una multinazionale (19%). Il contatto con la natura ed i suoi prodotti è diventato premiante rispetto all’impe-gno in altri comparti.Venute meno le garanzie del posto fi sso che caratterizzavano queste occupazioni sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gra-tifi canti rispetto al lavoro in campagna.Dal 2009 a oggi alla Statale di Milano gli aspiranti agricoltori sono passati da 584 a 999 nelle lauree di primo livello (+ 71%) e da 104 a 244 in quelle magistrali (+134 per cento); a Torino, nello stesso periodo, le matricole dei corsi triennali sono cre-sciute del 68%.Oggi le aziende sono in mano a ragazzi sempre più preparati: la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifi ci (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, vi-ticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che no-nostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”.

SEMPRE PIÙ GIOVANISCELGONO L'AGRICOLTURA:ISCRITTI-BOOM IN AGRARIA

A TORINO E MILANOSI È REGISTRATOUN CONSIDEREVOLEINCREMENTOFRA GLI ISCRITTI ALLE FACOLTÀ DI AGRARIACHE DAL 2009AD OGGI SONOCRESCIUTIRISPETTIVAMENTEDEL 68% E DEL 71%

IL 21 MAGGIO L'ASSEMBLEA NAZIONALEDI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA

Si svolgerà il 21 maggio prossimo a Roma, presso l'auditorium "Parco della Mu-sica", l'assemblea nazionale di Coldiretti Giovani Impresa che fa seguito agli incontri di macro area che si sono svolti nelle scorse settimane su tutto il territorio nazionale.Come già lo scorso anno, l'assemblea si terrà presso la Sala Sinopoli dell'audi-torium romano."L'Italia è il Futuro" è il tema dell'importante incontro "ove testimonieremo - come sottolinea il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio - la nostra fiducia nel Paese e nella sua capacità di rappresentar ancora il posto più bello dove immaginare il nostro futuro".Alla grande assem-blea parteciperanno anche gli aderenti a Coldiretti Giovani Impresa delle nostre province del Pie-monte Orientale.Sarà ancora una volta l'occasione di ribadire il ruolo e la forza dei giova-ni agricoltori, sem-pre più protagonisti di un'economia che fonda sul settore pri-mario gran parte delle proprie spe-ranze di ripresa.

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• Giovane imprenditrice tra i vincitori di Oscar Green

• Vittorio Sangiorgio alla scorsa assemblea

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Tecnica - Pac e Comunità Europea• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Pac Post 2013: i punti primaridell’accordo tra i ministri UeDAL CAPPING AL GREENING, ALLA PRIMA ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI ALL'AIUTO

Mentre proseguono i “trilo-ghi”, gli incontri tra le mas-sime Istituzioni europee per la riforma della Pac, il

Consiglio agricolo Ue ha raggiunto l'in-tesa. I punti più importanti dell’accordo raggiunto tra i ministri dell'agricoltura Europei sono i seguenti: • Agricoltore attivo: viene demandata

allo Stato membro la definizione di agricoltore attivo.

• Capping (tetto massimo agli aiuti): gli Stati membri possono ridurre l’im-porto dei pagamenti diretti, di una percentuale fissa, per lo scaglione o gli scaglioni (a scelta degli Stati membri), a partire da 150.000 euro.

• Prima assegnazione diritti all'aiuto: i diritti all’aiuto verranno assegnati agli agricoltori che, nel 2010 o 2011, hanno ricevuto aiuti diretti o, se non hanno ricevuto nessun sostegno, ab-biano prodotto ortofrutticoli e patate da consumo e/o abbiano coltivato la vite; nel 2012 o 2013 hanno ricevuto diritti all’aiuto dalla riserva o dall’in-tegrazione del sostegno accoppiato.

• Convergenza interna: gli Stati membri possono decidere di raggiungere una

convergenza parziale anziché totale, entro il 2019, (e non totale, come ori-ginariamente previsto) entro il 2019; limitando il primo passo al 10% del tetto nazionale o regionale (invece del 40% proposto dalla Commissione eu-ropea).

• Greening: potrà essere concesso sulla base del rispetto dei criteri (diversifi-cazione, mantenimento prati perma-nenti ed aree di interesse ecologico) o delle pratiche equivalenti (o una

combinazione di questi). La diversi-ficazione delle colture si applica al di sopra dei 10 ettari. Le aree di interesse ecologico si applicano al di sopra di 15 ettari (nel 2014 al minimo il 5%, dal 2018 al 7%). Possono essere conside-rate aree di interesse ecologico anche le superfici a colture permanenti col-tivate in terreni con pendenza del 10% o più, e superfici con colture perma-nenti con più di 20, ma meno di 250 al-beri per ettaro. Sono previste deroghe per superfici investite per più del 75% da prato permanente o a colture som-merse (riso) per una parte significati-va dell'anno o una significativa parte del ciclo colturale, e quando più del 75% delle superfici a seminativo sono interamente utilizzate per la produ-zione di erba o altre piante erbacee da foraggio, lasciate a riposo, interamen-te investite a colture di leguminose, o sottoposte a una combinazione di tali usi. Le pratiche equivalenti sono rappresentate dagli impegni agro-climatico-ambientali assunti a norma dello sviluppo rurale e dai sistemi di certificazione ambientale.

• Giovani agricoltori: viene lasciata la facoltà agli Stati membri di concede-re un pagamento annuo per i giovani agricoltori che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presenta-zione della domanda di pagamento unico.

• Aiuto accoppiato, gli Stati membri possono utilizzare fino al 7% del loro massimale nazionale, con possibilità di deroga fino al 12% o fino a 3 mi-lioni di euro all’anno, per finanziare il sostegno accoppiato facoltativo. Nei giorni scorsi una dichiarazione congiunta di 15 Stati membri, tra cui l’Italia, ha però proposto di innalzare il finanziamento al 15%.

«Ora le carte sono tutte in tavola - evi-denzia Franco Ramello, responsabile del servizio Economico regionale Coldi-retti - e la partita tra Consiglio, Commis-sione e Parlamento europeo può avere ufficialmente inizio».

• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO

La presidenza del consiglio europeo per l'agricoltura ha informato i ministri sullo stato di avanzamento dei primi triloghi, gli incontri a tre fra consiglio, parlamento e com-missione sui quattro testi principali della riforma della Pac, ed ha ammesso che sono emerse posizioni diverse tra le Istituzioni di tipo tecnico e di tipo politico.Allo scopo di avanzare nel negoziato, la Presidenza presenterà delle proposte di mo-difica al mandato ricevuto e le sottoporrà ai ministri per l’approvazione. Pertanto, nel corso delle prossime riunioni tecniche, verificherà le posizioni degli Stati membri per ricevere un chiaro mandato a negoziare, in modo che l'eventuale compromesso rag-giunto non sia rimesso in discussione dai ministri al momento della decisione finale.La presidenza ha inoltre riferito che la riunione informale dei ministri dell’agricoltura, che si svolgerà dal 26 al 28 maggio a Dublino, dovrà servire per preparare il terreno sugli elementi dell’accordo più difficili.Il commissario Dacian Ciolos, ha sottolineato che l’approccio generale adottato dal Consiglio il 19 marzo scorso, rappresenta l’inizio del negoziato e che, nel corso dei triloghi, il Consiglio dovrà fare delle concessioni. In particolare Ciolos è intervenuto in merito alla convergenza interna degli aiuti lanciando un segnale di apertura sulla pos-sibilità di un accordo con un minimo di ambizione, senza giungere necessariamente a un pagamento al 100% uniforme fra tutti gli agricoltori di uno Stato o di una regione.

PAC, PROSEGUE IL NEGOZIATO

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• Campi di mais e risaie

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Riso• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI pag. 15

RISO, AUTORIZZATO L'UTILIZZOD'EMERGENZA DI PROPANIL E QUINCLORAC

FOCUS

TORINO - Il ministero della Salute ha emana-to, con parere positivo del ministero dell’Am-biente e del ministero delle Politiche Agrico-le, il decreto 29 aprile 2013 (scarica) che autorizza l’uso d’emergenza del Propanil per il riso fino al 27 agosto 2013.Coldiretti esprime grande soddisfazione per aver ottenuto questo provvedimento impor-tantissimo per la risicoltura italiana che con-sente di combattere i fenomeni di resistenza alle malerbe. Propanil, infatti, é un erbicida da decenni ampiamente impiegato in risaia per i trattamenti di post-emergenza, da solo o in miscela con altre molecole (ad es. solfo-niluree, MCPA o Triclopyr).Esso svolge da solo un ruolo fondamentale nel contenimento dei giavoni, infestanti tra le più dannose per la coltura, mentre in mi-scela con altri erbicidi permette il controllo delle popolazioni d’infestanti Ciperacee ed Alismatacee resistenti ai principi attivi con meccanismo di azione di inibizione dell’en-zima ALS (aceto-lattato-sintetasi) i quali oggi compongono la quasi totalità degli erbicidi rimasti impiegabili in risaia. Il Propanil, inoltre, è in corso di registrazione per esse-re definitivamente reimmesso in commercio. L’iter comunitario di approvazione dovrebbe concludersi nel 2014.Il mancato uso di questa molecola in risaia nel corso dell’attuale campagna agraria avrebbe comportato un rischio agronomico ed economico molto elevato per la risicoltura italiana. Secondo Coldiretti, una stima con-servativa derivante delle perdite dirette deri-vanti dall'eventuale impossibilità di impiego del Propanil su almeno 1/3 della superficie (circa 80.000 ha, calcolo approssimativo delle superfici con presenza di popolazioni ALS-resistenti) per il controllo di malerbe resi-stenti si aggira intorno al 20% della produ-zione su quella superficie e, quindi, intorno al 6-7 per cento della produzione totale.È evidente che tali valori sono riferibili al solo primo anno di mancato utilizzo, mentre gli anni successivi la perdita produttiva dovuta a tali infestazioni sarebbe molto più marca-ta, in seguito all'incremento esponenziale di semi resistenti nelle risaie e alla crescente competizione negativa delle malerbe non controllate nei confronti delle colture di riso.I benefici derivanti dal mantenimento delle risaie dovute all’uso del Propanil sono anche sul piano ambientale. Una condizione di non sostenibilità agronomica ed economica della

risaia legata alla mancata disponibilità del prin-cipio attivo Propanile avrebbe determinato una diminuzione degli investimenti a riso da parte degli agricoltori con l'incremento dell'impiego di sistemi agricoli come mais, soia, frumento, prati, pioppi, ecc. estremamente diversi dalle risaie dal punto di vista della biodiversità ani-male e vegetale che li caratterizza, con il rischio anche di graduale scomparsa di specie fatico-samente mantenute e protette negli ultimi anni.Uno studio condotto dall’Università di Torino par-zialmente finanziato dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte nell'ambito del progetto pluriennale "La sostenibilità economica ed am-bientale dei sistemi colturali erbacei" dimostra, inoltre, come tale sostanza attiva abbia una ra-pida dissipazione nei comparti acqua-suolo per cui è anche sicura per quanto concerne la tutela dello stato di salute delle acque.Ciò nonostante, le Amministrazioni hanno rite-nuto di dover vietare, come lo scorso anno, l’uso del prodotto nelle risaie ricadenti nelle aree di rete Natura 2000. In base a quanto previsto dal decreto, le Imprese, titolari delle autorizza-zioni all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario, sono tenute ad effettuare uno spe-cifico monitoraggio per valutare eventuali effetti negativi nei confronti di uccelli e mammiferi, organismi acquatici e artropodi non bersaglio (Par.7 del Regolamento(Ce) 1078/2011) i cui risultati dovranno essere trasmessi al Ministero della Salute per le successive valutazioni. Il pro-gramma minimo del monitoraggio stesso dovrà essere trasmesso, preliminarmente all’avvio, al Ministero della salute. I prodotti autorizzati ad essere impiegati in uso d’emergenza sono: DIRIS STAR 80 DF della United Phosphorous Limited; DIRIS STAR NO-VEL FLO 480 della United Phosphorous Limited; PANIL STAR della United Phosphorous Limited; STAM STAR 80 DF della United Phosphorous Limited; STAM STAR NOVEL FLO 480 della United Phosphorous Limited; FARM GOLD della Sipcam Spa; GIAVIS FLOW della Chemia Spa; CHEM-RICE NEW 4 della Diachem Spa..

Coldiretti ottiene anche l’uso d’emergenza del QuincloracL’attenzione che Coldiretti riserva alla tutela del-la coltura del riso ha consentito di ottenere oltre all’uso d’emergenza del Propanil anche quello del Quinclorac, sostanza attiva impiegata per la lotta ai giavoni. Coldiretti ha vista accolta la propria istanza di richiesta d’uso d’emergenza del Quinclorac con l’emanazione del decreto

ministeriale 24 aprile 2013 (leggi) che ha au-torizzato l’impiego del prodotto fitosanitario Facet Flow prodotto dalla Basf, per combat-tere specificamente le infestanti del genere Echinochloa (giavoni) del riso nella fase di post-emergenza.L’autorizzazione è stata concessa per 120 giorni ed avrà validità fino al 22 agosto 2013. Nel corso dell’istruttoria sono stati acquisiti i pareri del ministero delle Politiche agricole e del ministero dell’Ambiente, non-ché della Commissione consultiva dei prodotti fitosanitari che ha approvato il piano di mo-nitoraggio proposto dall’Impresa Basf Italia Srl al fine di determinare l’impatto ambientale nelle acque di superficie e di falda a seguito dell’uso della sostanza attiva Quinclorac, i cui risultati dovranno essere trasmessi al ministero della Salute per le successive valutazioni.Tuttavia, come nel caso dell’uso d’emergenza del Propanil, anche per il Quinclorac è stata approvata la restrizione d’uso che prevede il divieto di utilizzo del prodotto in questio-ne nelle aree classificate come siti della Rete Natura 2000 (zone Sic e Zps) La difesa delle avversità costituisce, una fase tra le più importanti della produzione del riso, mentre le tecniche colturali stanno subendo un forte condizionamento dovuto al difficile reperi-mento, sul mercato, di erbicidi efficaci per il contenimento dei giavoni (Echinocloa spp.) nelle risaie.In particolare, recenti studi condotti dall’Uni-versità di Agraria di Torino, hanno individua-to 29 biotipi di giavone resistenti in risaia (25 popolazioni di Echinocloa crus-galli e 4 popolazioni di Echinocloa phyllopogon). Le specie Echinocloa phyllopogon ed Echino-cloa erecta mostrano un’elevata sensibilità all’acquisizione della resistenza. Questa è già particolarmente elevata nei confronti degli erbicidi inibitori dell’Als. L’alternanza e/o abbinamento di erbicidi inibitori Als ed Accasi può portare ad un miglioramento del controllo dei giavoni ed a un rallentamento dell’insorgenza delle resistenze.La presenza di popolazioni di giavoni resi-stenti è segnalata in Piemonte, Lombardia e Toscana dal 2000, nonché popolazioni re-sistenti agli Als in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna dal 2008 e popolazioni con resistenze multiple dal 2009. Il fenomeno è in rapida evoluzione e non sono attualmente segnalati nuovi erbicidi con meccanismo d’azione efficace.

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• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Trasferimento dirittoreimpianto vigneti:si deve fare la registrazione

CANTINE E PRINCIPALI REQUISITI GENERALI PER L'OPERATIVITÀ

ACCESSO AI VASI VINARI PER LE OPERAZIONI DI GESTIONE DELLA CANTINAModalità di accesso ai vasi vinari per operazioni di pulizia, manutenzione,ecc. (con presumibile presenza di anidride carbonica, anidride solforosa, azoto – rischio di asfissia).Effettuare una approfondita valutazione dei rischi relativi ai lavori che richiedono la presenza di un lavoratore all’in-terno delle vasche da vino, definendo le procedure corrette per la loro esecuzione.Tali procedure dovranno essere contenute in un documento scritto, portato a conoscenza di tutti i lavoratori e dovranno prevedere almeno le seguenti misure:• nominare un responsabile della procedura con il compi-

to di controllare che vengano effettuate tutti i passaggi previsti;

• provvedere ad un lavaggio dell’aria dell’ambiente me-diante utilizzo di un ventilatore di adeguata portata;

• controllare la percentuale di ossigeno presente all’interno della vasca mediante apposito strumento misuratore, pri-ma di permettere l’accesso del lavoratore incaricato;

• prevedere la presenza di un lavoratore all’esterno del-la vasca, con funzione di assistenza continua e a vista, per tutto il tempo dell’intervento, incaricato unicamente di compiere questo compito di sorveglianza;

• valutare il rischio di caduta dall’alto nella fase d’ingresso alla vasca da parte del lavoratore incaricato,

• fornire a tutti i lavoratori impegnati nei lavori in questio-ne, una adeguata informazione e formazione mirata ai fattori di rischio propri di tale attività ed alla conoscenza delle procedure corrette cui attenersi;

• provvedere al fissaggio della scala portatile prima di con-sentire l’accesso del lavoratore all’interno della vasca;

• provvedere aperture di accesso di dimensioni tali da con-sentire un intervento di soccorso al lavoratore , eseguito in sicurezza.

Oltre a quanto sopra, per i lavori in questione, occorre attenersi alle disposizioni contenute nel DPR 177/11, in particolare incaricando lavoratori con un adeguato livello di esperienza e di capacità professionali e verificando di essere nelle condizioni previste per effettuare direttamente con il proprio personale gli interventi all’interno delle va-sche, oppure in caso di affidamento dei lavori ad impresa appaltatrice o lavoratori autonomi occorre controllare che questi abbiano i requisiti necessari per compiere tali lavori attenendosi alle misure definite dal citato decreto.

(segue sul prossimo numero)

Vino e Vigneto• pagina a cura di CARLO TODESCHINO

I n seguito all'intro-duzione della nuo-va modulistica per le cessioni dei dirit-

ti di reimpianto vigneti, l'Agenzia delle Entrate ha risposto ribadendo una precedente posizio-ne con la quale sostiene l'obbligatorietà della re-gistrazione delle scrit-ture in misura fissa se soggette ad Iva o in mi-sura proporzionale ne-gli altri casi.Considerata la presa di posizione dell'Agenzia delle Entrate e il comportamento tenuto in altre Regioni, la registrazione dovrà essere effettuata.Otre alla registrazione e agli oneri in termini di tempi e costi annessi, è anche richiesta l'autenticazione delle firme sulla scrittura privata e l'apposizione delle marche da bollo sulle istanze. Per evitare ritardi o sanzioni, le pratiche di cessione dei diritti, in attesa di chiarimenti definitivi, dovranno assog-gettarsi alle nuove prescrizioni ed essere sottoposte a regi-strazione, autenticazione delle firme e marche da bollo.

pag. 16

Sì all’irrigazione di soccorso nei vigneti a Dop e Igp. Una circolare del ministero delle Politiche Agricole fa finalmente chiarezza sulla corretta lettura di tanti disciplinari di produ-zione nei quali tale pratica agronomica non è contemplata.Qualora si verifichino alcune condizioni climatiche, e co-munque nel rispetto della caratteristiche tecnico-produttive e qualitative del vigneto, quali in particolare la resa delle uve per ettaro fissate dallo specifico disciplinare di produzione, l’irrigazione di soccorso è dunque oggi consentita.Molti disciplinari di produzione dei vini a Dop e Igp non hanno previsto alcuna forma di irrigazione in relazione alla consolidata tradizione per la quale nelle relative aree geo-grafiche non si verificavano le condizioni meteo critiche degli ultimi anni. L’irrigazione di soccorso non è quindi da consi-derarsi una “forzatura” per innalzare le rese di produzione ad ettaro, i cui limiti sono comunque fissati nei disciplinari di produzione, ma una corretta pratica agronomica volta a garantire la sopravvivenza dei vigneti e la salvaguardia del livello qualitativo delle uve. Infatti le uve vendemmiate in vi-gneti sottoposti a stress idrici evidenziano una considerevole riduzione dei parametri qualitativi.

L'IRRIGAZIONE DI SOCCORSO

• Uve mature

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Zootecnia e Latte• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Quote latte, fi ne vicina:crescerà la produzione UeMANCANO MENO DI DUE ANNI AL TERMINE DELL'ATTUALE REGIME

Con la fine delle quote, la pro-duzione di latte nell’Unione Europea crescerà. Questa la previsione della Coldiretti in

vista dello stop al regime attuale fissato per il 1° aprile del 2015. Alcuni Paesi membri come l’Olanda, alcune zone della Germania, ma ancor di più l’Irlanda, sono già attrezzati in tal senso. Resta da capire l’entità dell’aumento anche considerato che oggi, e fino alla chiusura del regime della quote latte, molti allevamenti europei cesseranno la produzione, complice il difficile mo-mento che sta attraversando il settore nel vecchio continente: è comunque re-alistica la stima di un aumento del 2-3 per cento della produzione attuale del latte europeo, ma è altrettanto ovvio che questo non gioverà al regime dei prezzi del latte alla stalla. Notevoli difficoltà si registreranno so-prattutto per quelle zootecnie da lat-te che risiedono nelle zone più fragili e sensibili dell’Unione.In Italia si può prevedere un aumen-to delle produzioni di latte non più li-mitate dalle quote. Del resto, già per la corrente annata viene stimato un supe-ramento della quota nazionale attorno al 1/2%.Tale prevedibile incremento dovrà pe-rò inevitabilmente confrontarsi con i prezzi delle maggiori produzioni che utilizzano il latte italiano, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano che as-sorbono, assieme alle altre Dop minori, la metà del latte italiano.Ma quale sarà l’impatto delle nuove re-gole? L’obbligatorietà della stipula di contratti scritti per la vendita di latte, l’istituzione di organizzazioni di pro-duttori (che per la verità già esistevano), la programmazione delle grandi pro-duzioni Dop casearie italiane, secondo una logica puramente teorica, dovreb-bero portare vantaggi agli allevatori.Circa le prospettive per il commercio estero nel dopo-quote, il nostro Paese

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ha una enorme potenzialità di esporta-zione dei grandi formaggi Dop. Le performance dell’ultimo anno ci danno la misura di come possiamo an-

cora crescere in un mercato mondiale in cui nuove generazioni abbienti po-trebbero rappresentare il futuro per le nuove leve di allevatori italiani.

Scongiurato il rischio multe per le quote latte nella campagna 2012-13, con la pro-duzione nazionale che dovrebbe rimanere sotto il tetto dei 10 milioni e 883mila tonnellate assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento e le sanzioni conseguenti. Per la prima volta dall’avvio della campagna il monitoraggio delle consegne rettifica-te da aprile a febbraio registra una diminuzione dello 0,6%. L’andamento sembra confermato dai dati rilevati sui controlli funzionali dall’Associa-zione Italiana Allevatori (Aia) per marzo anche se occorre attendere la rilevazione definitiva di questo ultimo mese della campagna lattiera, affinchè gli allevatori italiani possano tirare un sospiro di sollievo. Dopo le maggiori produzioni del primo trimestre della campagna lattiera, in cui si è assistito ad un notevole aumento delle consegne di circa il 3-4% rispetto al corrispondente periodo scorso anno che aveva provocato un diffuso allarme tra gli allevatori, c’è stata una lenta regressione dei livelli produttivi nei mesi da luglio ad ottobre, che ha avuto una decisa accelerata dal mese di dicembre. Il trend di calo è quindi proseguito anche a gennaio e febbraio. Sono le regione del Centro Sud, assieme a Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, ad aver garantito il contenimento della produzione, mentre Lombardia, Piemonte e Trentino Al-to Adige, pur diminuendo la produzione in questi ultimi mesi, sarebbero ancora fuori dalla propria quota di produzione di latte.La questione quote latte è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato comunitario di una quota nazionale poi da dividere tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte.

QUOTE LATTE, NESSUNA MULTA

CON LA FINE DEL SISTEMAQUOTE LATTESI PUÒ PREVDEREIN ITALIA UN AUMENTOD PRODUZIONI DI LATTE NON PIÙLIMITATE DALLE QUOTE.UNA CRESCITA CHE PERÒDORÀ NECESSARIAMENTECONFRONTARSICON I PREZZIDELLE MAGGIORIPRODUZIONI CASEARIECHE UTILIZZANO IL LATTE ITALIANO

• Cagliata e lavorazione del Gorgonzola

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• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Mondiali di scinordico, i fi oritipici al centro

Florovivaismo

U n evento ravvivato dai vivaci co-lori dei fio-

ri del Lago Maggiore in Val di Fiemme in occa-sione dei Campionati Mondiali di Sci Nordico in programma sino al 3 marzo scorso. Ogni giorno sul podio i primi tre classificati di ognuna delle 21 gara hanno ricevuto da per-sonalità illustri italiane e straniere i mazzi rea-lizzati con esemplari ro-sa, rosa chiaro e bianco di Camellia Donation, Camellia Debutante e Camellia Superba, di Skimmia Rubella e di Erica Canaliculata.«La presenza dei fio-ri del Lago Maggiore ai Campionati Mondiali di Fiemme è certamenteun’opportunità straordinaria per promuovore il bacino turi-stico delle nostre province presso un pubblico internazionale dai numeri impressionanti» dichiarano i partner del progetto Il Lago Maggiore, le sue valli, i sui fiori. Si parla infatti della presenza di 57 nazioni con 501 fondisti, 148 saltatori e 72 atle-ti della combinata nordica, 1200 volontari, 250 mila spettatori attesi. Inoltre la richiesta di altre forniture di piante e di bou-quet, indica che i fiori del Lago Maggiore hanno riscosso un grande successo anche presso il Comitato Organizzatore.All’interno di una serra di Predazzo sono stati realizzati con migliaia di fiori i mazzi (in totale saranno più di 160) delle Cerimonie di Premiazioni, centri tavola per le serate di gala, composizioni per tutte le tre/quattro conferenze stampa gior-naliere che seguono ogni gara, piante per gli allestimenti nelle sale stampa ed aree vip e bouquet per le personalità che in-tervengono all’evento. Tra questi il primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, o i reali di Norvegia. In particolare in occa-sione di una serata di Gala svoltasi venerdì 22 e a cui hanno partecipato giornalisti da tutto il mondo, è stato regalato un mazzo di camelie alla manager di Alberto Tomba, Laura Lelli. I fiori del Lago Maggiore sono ambasciatori delle bellezze del territorio. Al Lago di Tesero, dove si sono svolte le gare di sci di

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Il Fai Spa, la Filiera Agricola Italiana firmata dagli Agricolto-ri, progetto di Coldiretti per un nuovo sviluppo dell'agricoltu-ra italiana, ha affidato l'incarico di responsabile nazionale per il florovivaismo ad Adolfo Giannecchini, toscano della Provincia di Lucca, esperto in organizzazione e marketing.Giannecchini, responsabile negli ultimi cinque anni del Con-sorzio Toscana Produce, per la promozione del settore, ha seguito progetti di incoming di operatori internazionali e ha partecipato a fiere e missioni nazionali ed internazionali, ideando lo studio di un comparto floricolo nel Comune di Viareggio. E’ componente del tavolo di filiera presso il Mi-nistero delle Politiche agricole e membro della Borsa merci telematica presso la Camera di Commercio di Savona. Per Ismea ha seguito il progetto pilota di certificazione nel florovivaismo e le statistiche regionali.

FLOROVIVAISMO A MARCHIO FAI:

ELETTO IL PRESIDENTE

• Verdure biologiche

fondo e skiatlon, e proprio accanto alle tribune è allestito uno spazio espositivo ed info point a cura del Distretto Turistico dei Laghi e Atl di Novara. Un’occasione straordinaria di pro-mozione in un luogo dove giornalmente passano migliaia di persone tra volontari, atleti, e pubblico di tutto il mondo.Già fiori ufficiali delle ultime tre edizioni di Marcialonga, Gio-chi Olimpici Invernali di Torino 2006 e Universiadi Inverna-li Torino 2007, queste piante di origine giapponese e cinese sono coltivate da 150 anni nel Distretto Floricolo dove si sono ambientate grazie alle condizioni ottimali di clima e terreno. In Europa il Lago Maggiore rappresenta il maggiore centro di produzione di camelie, azalee e rododendri con oltre due milioni di piante vendute in tutta Europa nel 2012. La qua-lità delle piante acidofile coltivate sul Lago Maggiore è rico-noscibile dai consumatori finali europei grazie al marchio di qualità “Fiori del Lago Maggiore” che vincola le oltre 120 aziende del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore a seguire il Disciplinare di Produzione: una garanzia anche per la tutela dell’ambiente.Il binomio sport invernali e fiori del Lago Maggiore nasce in quanto camelie, azalee e rododendri hanno la caratteristica di sopportare temperature rigide e di essere longevi. Nell’antico Giappone dei samurai, le camelie a fioritura invernale (dalle cui foglie si ricava il tè) erano simbolo di eternità perché con-siderate piante immortali.

DigitalDolomiti/Fiemme2013

DigitalDolomiti/Fiemme2013

UN'OPPORTUNITÀSTRAORDINARIAPER PROMUOVEREIL BACINO TURISTICODEI NOSTRI TERRITORI,I FIORI TIPICIMA ANCHE I SAPORIDEL PATRIMONIOAGROALIMENTARE

• I fiori tipici a Tomba

• La cerimonia di apertura

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Ortofrutta• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Troppa ortofruttaimportata perdela carta d'identitàI

n Italia vengono importati oltre 3 miliardi di chilogrammi di prodotti ortofrutticoli delle più svariate pro-venienze che, però, molto spesso

perdono la loro identità, la loro origi-ne. Sono prodotti che possiamo definire “clandestini” non perché siano impor-tati illegalmente, ma perché sempre più raramente viene esplicitata al dettaglio la loro provenienza che diventa, ovvia-mente, tutta italiana.Attraverso la conoscenza dell’origine si può capire quali prodotti sono di stagio-ne, qual è il momento migliore per ac-

MANTA - La ricerca fa passi avanti, ma per la batteriosi dell’actinidia o Psa (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae), una soluzione appare ancora lontana: è dunque difficile dire oggi quale sarà il futuro della coltura del kiwi in Italia a fronte di una malattia che continua a diffondersi in tutto il mondo e che pre-occupa anche l’Europa. A fare l’ultimo bilancio della situazio-ne è stato il convegno promosso il 24 aprile da Creso a Manta, provincia di Cuneo.Dopo un 2012 che aveva fatto spera-re, la ripresa vegetativa ha evidenziato la dura realtà: anche in molti impianti

BATTERIOSI DEL KIWI, CRESOFA IL PUNTO SULLA RICERCA

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• Essudato mieloso da gemma (foto Creso)

quistare le ciliegie, le pesche, l’uva da tavola, che evidentemente non sono presenti nel nostro paese 12 mesi all’an-no. Allo stesso tempo si potrebbe invece capire che, visto il suo clima favorevole, l’Italia può fornire pomodori e zucchine anche in pieno inverno, grazie a sempli-ci tunnel non riscaldati utilizzati nel no-stro meridione.L’esposizione di queste informazioni dovrebbe essere la normalità, se è vero che esiste una norma comunitaria che prevede l’obbligo di evidenziare i dati relativi all’origine, alla categoria, alla va-

rietà per 10 prodotti ortofrutticoli (agru-mi, mele, pere, pesche e nettarine, kiwi, fragole, pomodori, lattughe, indivia ric-cia e scarola, peperoni dolci, uva da ta-vola) e l’origine per tutti gli altri.Purtroppo la situazione di mercato è ca-rente, come testimoniato anche da una recente indagine di una associazione di consumatori che ha verificato come solo il 22% dei banchi di ortofrutta dei mercati rionali di 7 regioni fossero in re-gola, dato quasi dimezzato rispetto a 5 anni prima. I prodotti possono non es-sere confezionati o presentati nell’im-ballaggio, dove ci deve essere l’etichetta, e quindi essere esposti e venduti allo sta-to sfuso, purché il rivenditore al minuto apponga sulla merce messa in vendita un cartello sul quale figurino in caratte-ri molto chiari e leggibili le indicazioni previste dalle norme relative a varietà, origine del prodotto e categoria.Si ricorda che l’esposizione di queste in-formazioni è obbligatoria ed è un diritto di produttori e consumatori.

apparentemente risanati, si sono eviden-ziati i tipici essudati in diverse parti della pianta, facendo comprendere come que-sta patogeno abbia un decorso comples-so e non sia facilmente eradicabile.Marco Scortichini (CRA di Roma) ha evi-denziato, in particolare, come le gelate invernali portino alla formazione di este-se fessurazioni, da cui escono essudati contenenti cellule di batterio.L'aspettativa, per ora, è dunque quella di convivere con la malattia, avendo cu-ra di svolgere tutte le operazioni di pre-venzione del frutteto (attenzione ai tagli di potatura, riduzione dell'inoculo, non creare troppe ferite) oltre a proteggere alcune fasi fenologiche fondamentali co-me germogliamento, fioritura e post-alle-gagione. Si crede che il mantenere la malattia sotto controllo potrà permettere alle imprese agricole di rientrare quanto-meno dei costi e di continuare l’attività. Altra variabile da considerare è la laten-za. Di certo, un’ulteriore espansione del-la malattia, da qui ai prossimi anni, è quasi una certezza, a meno di scoperte clamorose.Matteo Monchiero, Agroinnova Torino, ha precisato come «vi siano state in que-

sti ultimi tre anni numerose sperimen-tazioni, sia in Europa che in Nuova Zelanda, per cercare di mettere a pun-to strategie di contenimento della batte-riosi, con prodotti diversi: disinfettanti a base di acidi organici e inorganici (ac. acetico, ac. cloridrico, ecc.), mi-scele diverse di macro e microelemen-ti, fosfiti e derivati dell’acido fosforoso, regolatori di crescita, prodotti rameici, microrganismi antagonisti. In genere, quasi tutti i prodotti utilizza-ti hanno dimostrato di poter ridurre in vitro lo sviluppo del patogeno. Ciò che ancora manca è la conferma polienna-le in campo di questi risultati».Dal 2010, anno del primo focolaio, l’et-tarato a kiwi si è ridotto sino ai 5.269 ha del 2011 e ai 4.835 del 2012, con un estirpo che, dai 38 ettari del 2010, è cresciuto fino ai 227 del 2011 e del 411 del 2012.

• Essudato rossastro su cordone (foto Creso)

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Agricoltura e Montagna• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Terrazzamenti,uno studio ne rivelala strategicitàL

a viticoltura e la frutticoltu-ra nelle aree montane trovano nei terrazzamenti montani un elemento di importanza e ca-

ratterizzazione: il motivo stesso della creazione delle terrazze, infatti, risie-de storicamente sia nella necessità di estendere i terreni adatti alla coltiva-zione, sia proprio per contrastare i pro-cessi erosivi e franosi lungo i versanti più ripidi. Il progressivo abbandono di queste opere ha portato, ove non pre-senti, alla carenza o assenza di manu-tenzione, ad esclusione di pochi esempi di gestione ad uso agricolo ancora atti-va, limitatamente ad alcune tipologie di colture specializzate (per lo più vigneti e frutteti).Sappiamo che l’Italia è un paese ad ele-vato rischio idrogeologico. Le frane e le alluvioni, infatti, sono le calamità na-turali che si ripetono con maggior fre-quenza e causano, dopo i terremoti, il maggiore numero di vittime e di danni.

Solo negli ultimi dieci anni sono stati spesi in Italia oltre 3,5 miliardi di euro con ordinanze di Protezione Civile per far fronte a eventi idrogeologici.è anche noto, tuttavia, che le attività agricole e forestali hanno rappresenta-to, nei secoli scorsi, il principale agen-te modellatore del territorio italiano, creando, in molti casi, paesaggi di stra-ordinaria bellezza ma al tempo stesso incidendo positivamente su territori spesso naturalmente predisposti a fe-nomeni di degrado dei suoli e di disse-sto idrogeologico.Tali fenomeni sono stati contrastati, nel passato, da specifiche pratiche agricole e silvicole e da una capillare rete di ope-re di regimazione delle acque e di stabi-lizzazione dei versanti. Tuttavia, dal dopoguerra in poi, la for-te espansione dei centri urbani e lo svi-luppo industriale hanno determinato un progressivo abbandono delle attivi-tà agro-silvo-pastorali, specie nelle aree

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È stata accolta da parte dell’Assemblea Regioni Europee Vitivinicole (Arev) la proposta della Regione Piemonte, consistente nella domanda di riconoscimento di un intervento di aiuto per la viticoltura in forte pendenza nell’ambito del sostegno allo sviluppo rurale (Feasr 2014-2020). In Piemonte, come in altre aree dell’Europa, si sono sviluppati nel tempo vigneti contraddistinti da pendenze uguali o superiori al 30%, peculiarità di coltivazione che consolidano paesaggi viticoli di pregio paesaggistico-ambientale e svolgono un essenziale ruolo di conservazione del suolo e di regimazione delle acque.

Il particolare drenaggio dei terreni, uni-to all’esposizione al sole e alle cultivar esistenti, portano inoltre alla produzio-ne di vini di altissima qualità. I costi elevati di tale viticoltura e le maggiori difficoltà nella coltivazione dei terreni ripidi pongono in primo pia-no il rischio di abbandono di tali aree da parte delle aziende che ancora og-gi operano su tali pendenze, con con-seguente degrado di tali aree e rischio idrogeologico a danno dell’intero am-bito socio-economico legato a tali terre, dunque della collettività.

SOSTEGNO ALL'AGRICOLTURA IN FORTE PENDENZA

di collina e di montagna, con una con-seguente riduzione del presidio e della manutenzione delle opere di protezio-ne.Una volta realizzati, i terrazzamenti non dovrebbero mai essere abbando-nati, pena la rottura di delicati equilibri e l’accelerazione dell’innesco proprio di quei fenomeni che si intendeva con-trastare.La gestione e la manutenzione del terri-torio montano-collinare, in particolare, rappresentando il 75% dell’intero ter-ritorio nazionale, rappresenta un ele-mento determinate nei confronti del contenimento dei fenomeni franosi e dell’erosione idrica.Come evidenziato anche dal recente dossier Ispra (Linee guida per la valu-tazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e in-terventi in campo agricolo e forestale), un ambito territoriale particolarmente importante per le sua funzione di pre-venzione dal dissesto idrogeologico è rappresentato dai “terrazzamenti” e cioè da quelle opere caratterizzate da successioni di muretti a secco che mo-dellano i versanti collinari e montani trasformandoli in una successione di terrapieni coltivabili.

• Viticoltura montana in Val d'Ossola

UNA VOLTA REALIZZATII TERRAZZAMENTINON DOVREBBERO MAIESSERE ABBANDONATI,PENA LA ROTTURADI DELICATI EQUILIBRIE L'ACCELERAZIONEDEI FENOMENI CHE SIINTENDEVA CONTRASTARE

• Vigneti a terrazza

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V CONTO ENERGIA, SONO AGLI SGOCCIOLI

GLI INCENTIVI PER IL FOTOVOLTAICO Non manca molto alla fine degli incen-tivi per la produzione di energia elettri-ca grazie al sole. Il conto alla rovescia verso lo stop ai bonus è ormai partito, visto che mancano poco meno di 70 mi-lioni euro. Dal 27 agosto 2012, data del suo avvio, il Quinto conto energia ha coinvolto 64.565 impianti per una potenza complessiva di 1.321.413 di kW e un costo annuo di 156.755.416 milioni di euro.Si ricorda che il Gestore dei servizi energetici (Gse), a seguito di numerose richieste pervenute dagli operatori del settore, ha già chiarito cosa succederà nel periodo successivo al raggiungimen-to della soglia. Confermato che il Quin-to conto energia “cessa di applicarsi decorsi trenta giorni solari dalla data di raggiungimento del costo indicativo

Ambiente ed Energia

Èstato fi rmato il decreto mini-steriale che stabilisce le nuove date di avvio del Sistri, il siste-ma di tracciabilità dei rifi uti.

In un solo anno gli impianti di piccola e media taglia per la produzione di ener-gia elettrica sono più che raddoppiati, passando da 159.878 a 335.318. La cosiddetta “generazione distribui-ta”, ovvero gli impianti di piccola taglia diffusi sul territorio, deriva per l'80% da fonti rinnovabili e, in particolare, da fotovoltaico e rappresenta ormai circa il 10% dell'intera produzione elettrica nazionale.I dati sono contenuti nel Settimo Mo-nitoraggio della generazione distribui-ta dell'Autorità per l'energia, dal quale emerge che le regioni al top per produ-zione da generazione distribuita sono la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Ro-magna con oltre un terzo del totale.Nel 2011 la produzione lorda degli im-pianti di generazione distribuita ha raggiunto i 29,2 TWh; rispetto all'anno precedente, la produzione di energia elettrica è cresciuta del 47,4%, prin-cipalmente da impianti fotovoltaici (+458,3%) e, in parte residuale, da im-pianti termoelettrici (+ 21,7%) ed eolici (+4%), mentre risulta in calo (-8,75%) la produzione da fonte idroelettrica.Degli oltre 335mila impianti censiti, per una potenza effi ciente lorda complessi-va pari a 17.911 MW (circa il 14,6% della potenza effi ciente lorda del parco di ge-nerazione nazionale), la quasi totalità (oltre 332mila) è di piccole e piccolissi-me dimensioni.Un ulteriore elemento che emerge dal monitoraggio è la notevole riduzione della potenza media installata per im-pianto, che registra un calo da 0,42 MW del 2007 fi no a 0,05 MW nel 2011; allo stesso modo, la produzione media per impianto è diminuita dai 1,29 GWh per impianto nel 2007 fi no a 0,09 GWh per impianto nel 2011. Per approfondire è possibile consultare il sito http://www.fattoriedelsole.org/.

ENERGIE RINNOVABILI,crescono le mini centraliPIÙ CHE RADDOPPIATI IN UN ANNO GLI IMPIANTI DI PICCOLA E MEDIA TAGLIA

OK ALL’USO DEL BIOCOMBUSTIBILE DI POLLINA COME SOTTOPRODOTTO Il Gestore dei Servizi Energetici ha ribadito che “la pollina deve ritenersi... biomassa combustibile utilizzabile ai fini della produzione di energia elettrica, ai sensi della parte V del Codice dell’ambiente, sempre che sussistano i presupposti e le condizioni per classificarla quale sottoprodotto avuto riguardo all’utilizzo fattone dal produttore, secondo le valutazioni fatte caso per caso dall’ente compente”.L’utilizzo della "pollina" come biomassa per alimentare impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile ha un notevole interesse per le tante aziende avicole e può consentire l’accesso ai meccanismi incentivanti per le Rinnovabili elet-triche previsti dal Dm 6 luglio 2012 .La Legge 96/2010 aveva ricompreso la pollina destinata alla combustione come possibile "sottoprodotto". In pratica, il misto di escrementi del pollame, piume, man-gimi e lettiere, se utilizzati come biomassa combustibile per alimentare impianti FER possono essere considerati sottoprodotti e non più rifiuti: gli impianti di combustione che utilizzano la pollina per produrre energia possono essere assoggettati all’Autoriz-zazione Unica, ricorrendo i requisiti previsti dal codice ambientale ai sensi dell’art. 184 bis, e sono quindi esclusi dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti.

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cumulato annuo di 6,7 miliardi di euro individuato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, sulla base degli ele-menti forniti dal Gestore".Raggiunta la fatidica soglia, manterran-no il diritto ad essere valutate le richieste di incentivazione relative: agli impianti non soggetti all’obbligo dell’iscrizione al Registro, che entrano in esercizio anche successivamente alla data di raggiungi-mento del limite, purché le stesse perven-gano entro 30 giorni dalla data di ac-certamento del raggiungimento dei 6,7 miliardi di euro; agli impianti iscritti in posizione utile nei registri, non decaduti.

• Pannelli fotovoltaici

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• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI

Tecnica - Legislazionepag. 22

IL CONSIGLIO APPROVA LE “DISPOSIZIONI REGIONALI IN MATERIA AGRICOLA”

FOCUS

TORINO - Nell’ultima seduta di Consiglio Regionale è stato approvato e divenuto legge il ddl n. 265, presentato e fortemen-te voluto dall’Assessore Regionale all’Agri-coltura Claudio Sacchetto, un insieme or-ganico di disposizioni regionali in materia agricola, coinvolgente e normante più ambiti del comparto primario: dal settore vitivinicolo all’ambito fitosanitario, dalla regolamentazione dell’utilizzo dei pascoli montani al sostegno alle aziende.«Lo scorso 24 gennaio la terza commis-sione ha licenziato il disegno di legge n. 265 “Disposizioni regionali in materia agricola”, il 23 aprile il documento è di-ventato legge a seguito dell’approvazione del Consiglio Regionale» commenta l’as-sessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto. «Ritengo tale provvedimento legislativo uno strumento necessario al comparto. Gli ambiti interessati sono diffe-renti, la regolamentazione per l’affitto dei pascoli pubblici in montagna, l’accesso al credito da parte delle piccole medie im-prese, il sostegno ai consorzi di difesa e un ulteriore rafforzamento degli strumenti normativi in ambito fitosanitario per tutela-re le aziende che ottemperano alle indica-zioni regionali». La legge prevede impegni diretti da par-te della Regione, pone fine a determina-te situazioni normative lacunose, si pone obiettivi di semplificazione, risponde a istanze emerse nel corso degli ultimi anni dal territorio.“Questa legge dimostra che anche in situa-zioni particolarmente delicate dal punto di vista economico come l’attuale” conclude l’Assessore Regionale all’Agricoltura Clau-dio Sacchetto “è possibile portare avanti provvedimenti e lavori utili a far fiatare le aziende agricole”.Di seguito alcuni dei provvedimenti conte-nuti in legge.

Aiuto nei confronti dei Consorzi di difesaLa Regione prevede un sostegno economi-co finalizzato alla copertura degli interessi bancari sostenuti dai Consorzi di difesa delle colture agrarie che hanno stipulato, per conto dei propri soci, delle polizze as-sicurative contro le calamità atmosferiche, a garanzia dei contributi statali previsti per i premi delle annualità comprese tra

gli anni 2007 e 2011.L’anticipo delle polizze in nome dei soci, unito al ritardo degli aiuti statali, ha generato per i Consorzi un’esposizione bancaria importan-te, rallentando di fatto l’indispensabile attività svolta a servizio del mondo rurale. La legge regionale crea le condizioni per poter inter-venire in aiuto, i Consorzi potranno in questo modo proseguire con maggiore autonomia la propria azione sul territorio.

Accesso al creditoL’articolo 2 della legge approvata in Consi-glio Regionale consente un rafforzamento del sistema di garanzia specifico per il com-parto primario attraverso l’introduzione di uno strumento legislativo finalizzato ad una patrimonializzazione delle cooperative e dei consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi). Saranno concessi prestiti quindicennali da rimborsare alla scadenza in un’unica soluzio-ne per un importo pari al valore nominale, decurtato delle somme eventualmente utiliz-zate a copertura delle perdite per interventi in garanzia a favore delle imprese socie, e incrementato degli interessi.

Risorse pastoraliNell’ambito delle azioni finalizzate alla conservazione e alla salvaguardia dei pa-scoli montani e delle malghe di proprietà pubblica, sono state definite procedure d’affitto e condizioni contrattuali e gestio-nali specifiche facenti riferimento alla legge 3 maggio 1982 n. 203 (norme sui contratti agrari), alla legge 11 febbraio 1971, n. 11 (Nuova disciplina dell’affitto di fondi rustici) e alle disposizioni della Giunta re-gionale. Mediante la nuova legge l’attività delle risorse pastorali viene inequivocabil-mente regolamentata ponendo, nel rispetto della normativa nazionale in merito, precisi parametri tecnico-scientifici (carichi, dura-ta della permanenza, scheda di stalla per garantire l’utilizzo del pascolo da parte di allevatori ecc) e specifiche disposizioni amministrative necessarie da un lato per la corretta conservazione del pascolo nel tem-po e dall’altro per tutelare chi, con il pro-prio lavoro, contribuisce al mantenimento delle malghe.

Settore vitivinicoloUna situazione di “vacatio legis” conseguen-te alle semplificazioni previste dal D.L. na-zionale 112/2008, provocava nel sistema di controllo e vigilanza sulla preparazione e sul commercio dei prodotti vitivinicoli un vuoto attributivo in relazione alle qualifiche previste per le funzioni delle Province che operano i controlli nel comparto agricolo. Scongiurando una limitazione dell’azione di tali uffici, l’articolo 6 della nuova legge regionale inserisce rimandi ai servizi anti-sofisticazioni vinicole provinciali, evitando il depotenziamento di un’attività finalizzata alla tutela delle produzioni vinicole.

Misure fitosanitarie obbligatorieLa nuova legge regionale prevede inoltre fermi provvedimenti per quei soggetti non ottemperanti alle misure fitosanitarie obbli-gatorie, spesso responsabili dell’espander-si di gravi patologie anche alle altre colture sul territorio. In questo senso, l’articolo 8 bis prevede di escludere da qualunque tipo di contributo economico quelle aziende che, non rispettando gli obblighi di dife-sa imposti dalla normativa, vanificano gli sforzi posti in essere dall’amministrazione regionale, danneggiando le imprese rurali territorialmente adiacenti.• Vacche al pascolo

Le nuove normeregolano l'attivitàpastorale in modoinequivocabile

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• SCADENZE, BANDI, NORMATIVE

Agenda Impresapag. 23

GLI ADEMPIMENTI,PER GLI OPERATORI

ABILITAZIONE PROFESSIONALEIMMEDIATA

È obbligatoria per quanti hanno co-minciato ad utilizzare attrezzature e macchine dal 12 marzo scorso.

CORSO DI ABILITAZIONECOMPLETO

È da compiere entro il 2015 per chi non può dimostrare un’esperienza pregressa di almeno due anni.

CORSO DI AGGIORNAMENTOÈ da compiere entro il 2017 per chi riesce a dimostrare un’esperien-za pregressa di almeno due anni.

Il 12 marzo è entrato in vigore l'ob-bligo di abilitazione alla guida del trattore, muletto, pale gommate, piattaforme mobili ecc.

I lavoratori agricoli che alla data di en-trata in vigore dell'Accordo Stato Re-gioni sono in possesso di esperienza documentata di almeno due anni sono soggetti solo al corso di aggiornamento da effettuarsi entro il 12 marzo 2017.Il ministero ha chiarito che la prova di esperienza documentata può essere fornita tramite autodichiarazione di-sponibile per gli interessati anche pres-so gli uffi ci Coldiretti.Chi non è in grado di dimostrare i due anni di esperienza, dovrà frequentare il corso di abilitazione alla guida che ver-rà organizzato prossimamente.

MACCHINARI E NORMATIVEper l'abilitazione alla guidaSOLO UN CORSO D'AGGIORNAMENTO PER CHI HA DUE ANNI DI ESPERIENZA

RETI ANTIGRANDINE,LA REGIONE PIEMONTEAPRE IL BANDO 2013

È stato recentemente approva-to il bando 2013 per alcuni inter-venti della misura 121 del PSR 2007-2013, con riferimento alle co-siddette “sfide Health check”, nuove priorità, prevalentemente di caratte-re ambientale, individuate da Rego-lamenti comunitari.Il bando, approvato con DGR 14-5562 del 25.03.2013 e Determina-zione dirigenziale n. 214 DB 1120 del 27.03.2013, prevede la conces-sione di contributi in conto capitale alle aziende agricole che intendono realizzare i seguenti interventi:• reti antigrandine per la protezione delle colture (sottoazione 1.2.a): la spesa massi-

ma ammissibile è di 120.000 euro; l’importo minimo (come spesa) delle domande è pari a 5.000 euro. Sono ammissibili esclusivamente le reti a copertura di superfici non precedentemente protette da reti e sono escluse le sostituzioni di reti antigran-dine esistenti;

• sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua (pioggia, goccia, spruzzo e simili) in sostituzione dell’irrigazione a scorrimento (sottoazione 2.1.c): la spesa massima ammissibile è di 100.000 euro; l’importo minimo (come spesa) delle domande di sostegno è pari a 8.000 euro. Non sono ammissibili le domande di aiuto che pre-vedono solamente l’acquisto di attrezzature mobili e/o di macchinari. Pertanto ogni domanda dovrà comprendere obbligatoriamente anche investimenti classificabili come “fissi” (cioè fondiari e/o edilizi e/o in attrezzature fisse). In considerazione del carattere ambientale del bando, che ha la finalità di ridurre i consumi di acqua, non sono ammesse domande per la realizzazione di impianti su superfici attualmen-te non irrigate.

Le domande devono essere presentate per via telematica (è possibile rivolgersi al un CAA Coldiretti) fino al 16 settembre 2013 (salvo chiusura anticipata automatica in caso di esaurimento delle risorse assegnate al bando, che sono di 1.000.000 di euro per “Reti antigrandine” e di 1.000.000 di euro per i sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua).La domanda dovrà essere consegnata anche in forma cartacea alla Provincia compe-tente entro i successivi sette giorni.Le graduatorie (formate sulla base dei criteri di selezione riportati nel bando) saranno gestite dinamicamente, assegnando priorità in ordine di ultimazione lavori. E’ quindi interesse del richiedente ultimare la realizzazione degli investimenti il più rapidamen-te possibile e l’inserimento in posizione utile nella graduatoria provvisoria non ga-rantisce l’effettivo ottenimento del contributo. Non si procederà nella fase iniziale né all’istruttoria né alla definizione delle domande, adempimenti che sono posticipati alla fase successiva alla realizzazione degli investimenti.

• Reti antigrandine

• Un trattore

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• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI

Responsabilità solidaledell'appaltatoreI chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Fiscale ed Economico• pagine a cura di ELENA SASSONE

Con le circolari 40/E dell’08/10/2012 e 2/E dell’1/03/2013, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti in riferimento all’applicazione dell’articolo 13-ter del cosiddetto Decreto Crescita

che ha introdotto la responsabilità solidale dell’appaltatore con il subappaltatore e del committente per il versamento all’erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettua-te nell’ambito del rapporto, nei limiti dell’ammontare del corri-spettivo dovuto.In capo al committente, è stata introdotta una sanzione ammi-nistrativa pecuniaria - da 5 mila a 200 mila euro - nel caso in cui lo stesso provveda ad effettuare il pagamento all’appaltato-re senza che questi abbia esibito la documentazione attestan-te che i versamenti fiscali, scaduti alla data del pagamento del corrispettivo, siano stati correttamente eseguiti, eventualmente anche dal subappaltatore.La documentazione può consistere nella asseverazione rila-sciata da Caf o da professionisti abilitati o, in alternativa, nella presentazione di una dichiarazione sostitutiva - resa ai sensi del Dpr n. 445 del 2000 - con cui l’appaltatore/subappaltatore atte-sti l’avvenuto adempimento degli obblighi richiesti dalla dispo-sizione. Nello specifico, la dichiarazione sostitutiva deve:• indicare il periodo nel quale l’Iva relativa alle fatture concer-

nenti i lavori eseguiti è stata liquidata, specificando se dalla suddetta liquidazione è scaturito un versamento di imposta, ovvero se in relazione alle fatture oggetto del contratto è stato applicato il regime dell’Iva per cassa oppure la disciplina del reverse charge;

• indicare il periodo nel quale le ritenute sui redditi di lavoro dipendente sono state versate, mediante scomputo totale o parziale;

• riportare gli estremi del modello F24 con il quale i versamenti dell’Iva e delle ritenute non scomputate, totalmente o parzial-mente, sono stati effettuati;

• contenere l’affermazione che l’Iva e le ritenute versate inclu-dono quelle riferibili al contratto di appalto/subappalto per il quale la dichiarazione viene resa.

La norma si applica ai contratti di appalto/subappalto stipulati a decorrere dal 12 agosto 2012, in relazione ai pagamenti effet-tuati dall’11 ottobre 2012.La nuova disposizione trova applicazione non solo in relazione ai contratti stipulati dagli operatori economici del settore edi-lizio, ma anche con riferimento agli operatori economici degli altri settori.Scopo della norma è quello di far emergere base imponibile in relazione alle prestazioni di servizi rese in esecuzione di contrat-ti di appalto e subappalto intesi nella loro generalità, a prescin-dere dal settore economico in cui operano le parti contraenti.

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La tipologia di contratti interessati è quella dei contratti come definiti dall’articolo 1655 del codice civile, secondo cui l’appalto è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compi-mento di una opera o di un servizio verso un corrispettivo in da-naro.Sono pertanto escluse dal campo di applicazione della nuova disposizione le tipologie contrattuali diverse dal contratto di ap-palto di opere e servizi quali, ad esempio:a) gli appalti di fornitura dei beni;b) il contratto d’opera, disciplinato dall’articolo 2222 c.c.;c) il contratto di trasporto di cui agli articoli 1678 e seguenti del

c.c.;d) il contratto di subfornitura disciplinato dalla legge 18 giugno

1998, n. 192;e) le prestazioni rese nell’ambito del rapporto consortile.La norma in esame, peraltro, trova applicazione sia nell’ipotesi in cui vi sia un contratto di subappalto, che presuppone la coe-sistenza di almeno tre soggetti economici distinti (committente, appaltatore e subappaltatore), sia nella ipotesi in cui l’appalta-tore provveda direttamente alla realizzazione dell’opera affida-tagli dal committente.Al fine di applicare le disposizioni in esame, i contratti di ap-palto e subappalto devono essere conclusi da soggetti che sti-pulano i predetti contratti nell’ambito di attività rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Sono escluse dall’ambito ap-plicativo della norma, per espressa previsione normativa, le sta-zioni appaltanti di cui all’articolo 3, comma 33, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al de-creto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché, per carenza del requisito soggettivo, le persone fisiche. Deve, inoltre, ritenersi escluso il “condominio”.In caso di più contratti intercorrenti tra le medesime parti, la cer-tificazione attestante la regolarità dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva relativi al contratto d’appalto, può essere rilasciata in modo unitario. La certifica-zione, inoltre, può essere fornita anche con cadenza periodica fermo restando che, al momento del pagamento, deve essere attestata la regolarità di tutti i versamenti relativi alle ritenute e all’Iva scaduti a tale data, che non siano stati oggetto di prece-dente attestazione.Con riferimento ai pagamenti effettuati mediante bonifico ban-cario o altri strumenti che non consentono al beneficiario l’im-mediata disponibilità della somma versata a suo favore, occorre attestare la regolarità dei versamenti fiscali scaduti al momento in cui il committente o l’appaltatore effettuano la disposizione bancaria e non anche di quelli scaduti al momento del successi-vo accreditamento delle somme al beneficiario.Diversamente, infatti, l’attestazione della regolarità degli adem-pimenti dovrebbe avere ad oggetto fatti successivi al rilascio.

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Fiscale ed Economico • CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI pag. 25

Coldiretti Piemonte ha tra-smesso le proposte di mo-difica al disegno di legge licenziato dalla Giunta re-

gionale piemontese in materia di

caccia: «Il nostro documento - dice il presidente regionale Roberto Mon-calvo - è molto articolato e parte dal-la constatazione che il disegno di legge attualmente in discussione affronta la

tematica essenzialmente dal punto di vista venatorio, senza dare risposte ri-solutive alle esigenze del mondo agri-colo ed alla società civile.In particolare, abbiamo chiesto di in-trodurre la possibilità del controllo delle specie di selvaggina in eccesso, nello specifico cinghiali e caprioli, dando la possibilità agli agricoltori di attuare con modalità molto sem-plificate forme di contenimento del-le specie selvatiche sui fondi propri o condotti a qualsiasi titolo.Un modo per tutelare il reddito del-le imprese agricole, visto che in questi anni i piani di abbattimento predi-sposti dalle province, con il solo ausi-lio dei cacciatori, non hanno portato ad alcun risultato, anzi la situazione è notevolmente peggiorata sia dal pun-to di vista agricolo che sociale». Si pensi che dal 1996 al 2011, in Pie-monte si sono spesi per indenniz-zare una parte dei danni agricoli 33.453.000 euro con una media an-nua di 2.091.000 euro. Ciò che è dav-vero sconcertante e che dimostra il chiaro fallimento degli obiettivi della legge regionale 70/96, è che nel 1996 venivano accertati danni per 785.000 euro. Nel 2011, i danni annuali sono passati a 2.261.000 euro. Almeno tre volte tanto! Senza contare gli inciden-ti stradali, il danno all’ambiente ed i pericoli sanitari.

Con un recentissimo decreto (d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33), la trasparenza di-venta punto privilegiato di incontro tra le azioni della Pubblica amministrazione e l’interesse dei privati ad un costante monitoraggio sul corretto andamento dell’at-tività amministrativa. Il provvedimento, infatti, definisce la trasparenza come «ac-cessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni» (art. 1, co. 1), con il fine di rendere attuale il diritto del cittadino ad una leale informazione sui fini perseguiti dagli enti e sul reale impiego delle risorse pubbliche.Il carattere totalizzante dell’accessibilità ai documenti, alle informazioni e ai dati della p.a. si manifesta nel diritto garantito a tutti i cittadini di conoscere, di pren-dere visione gratuitamente e di utilizzare più volte i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria. A tutti i cittadini è garantito il diritto di accesso civico, consistente nel diritto di chiedere alla p.a., senza alcuna motivazione e senza spese, la pub-blicazione di un documento, con obbligo, in capo alla p.a. inadempiente di prov-vedere, nel termine di 30 giorni, alla pubblicazione dei dati nel sito, indicando al soggetto interessato il collegamento ipertestuale ai dati stessi.L’accesso civico rappresenta una novità di ampio respiro nel panorama ammi-nistrativo, ove il diritto di accesso presuppone, secondo quanto previsto dalla l. 241/1990, che vi sia un procedimento in atto o già concluso. Di conseguen-za, soggetti legittimati all’esercizio del diritto di accesso sono soltanto i soggetti interessati, cioè coloro che hanno un interesse diretto, concreto e attuale, corri-spondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso; legittimati sono anche i controinteressati, cioè coloro che dall’esercizio del diritto di accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Inoltre, sempre nel contesto della l. 241/1990, l’accesso si esercita per mezzo di una richiesta motivata, rivolta all’amministrazione che ha formato il documento, la quale consentirà l’esame e l’estrazione del documento stesso.Molto più agevole ed immediata risulta, alla luce del recente decreto legislativo, la consultazione di documenti ed informazioni da rendere noti attraverso la pub-blicazione sui siti istituzionali: il ricorso agli strumenti digitali, infatti, garantisce al pubblico di tenersi continuamente aggiornato sulle attività delle p.a. e di accede-re liberamente ai dati riportati sul sito.Nulla cambia per l’accesso alle informazioni ambientali, la cui disciplina di riferi-mento è contenuta nel d.lgs. n. 152/2006 il cui art. 3-sexies garantisce a chiun-que il diritto di accedere alle informazioni relative allo stato dell’ambiente e del paesaggio nel territorio nazionale, senza dover dimostrare la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante.

AMMINISTRAZIONE PIÙ TRASPARENTE, OK ALL’ACCESSO CIVICO AI DOCUMENTI

• Campi agricoli

Piemonte, il disegno di leggesulla caccia va miglioratoColdiretti ha trasmesso le proposte di modifi ca

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 20126

• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA

Previdenza, Pensioni, Lavoro

Il diritto alla pensionee il cumulo dei contributiLA VALORIZZAZIONE DEI PERIODI ASSICURATIVI DOPO LA LEGGE DI STABILITÀ

La legge di stabilità 228/2012 ha introdotto una nuova forma di valorizzazione dei periodi assicu-rativi in aggiunta all’istituto della

ricongiunzione onerosa e a quello della totalizzazione contributiva. Dal 1° gennaio possono richiedere di cu-mulare i periodi assicurativi non coinci-denti per conseguire un’unica pensione i soggetti iscritti a due o più forme di as-sicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti di: Ago lavoratori dipendenti; gestioni speciali autonomi; gestione separata; forme sostitutive ed esclusive dell’Ago.Le condizioni richieste sono: non esse-re già titolari di trattamento pensioni-stico presso una delle predette gestioni; non essere in possesso dei requisiti per il diritto al trattamento pensionistico au-tonomo presso una delle predette. Il cu-mulo si può effettuare solo per ottenere la liquidazione di una pensione di vec-chiaia, inabilità o ai superstiti. La facoltà di cumulo deve avere ad oggetto tutti e per intero i periodi assicurativi accredita-ti presso le gestioni interessate al cumulo. Le diversità rilevanti che distinguono ta-le forma di cumulo dei contributi rispetto alla totalizzazione sono queste.

AA far data dal 1° gennaio scorso, i lavoratori disoccu-pati possono accedere ad una nuova orma di soste-

gno al reddito che, di fatto, andrà a sostituirsi alla disoccupazione non agricola: si tratta dell’Aspi, che in-teressa tutti i lavoratori dpendenti del settore privato, potenziali frui-tori dell’indennità di disoccupazio-ne, insieme a nuove cagrgorie quali apprendisti, dipendenti pubblici a tempo determinato, soci lavoratori di cooperative con rapporto subor-dinato e personale del comparto ar-tistico.

ADDIO DISOCCUPAZIONE: ARRIVANO ASPI E MINI ASPI

1) SISTEMA DI CALCOLONon si prevede come per la totalizzazio-ne l’applicazione integrale del “sistema contributivo”, ma viene specificato che, per la determinazione dell’anzianitò con-tributiva rilevate ai fini dell’applicazione del sistema di calcolo della pensione, si tiene conto di tutti i periodi assicurativi non coincidenti (ai fini del diritto), accre-ditati nelle gestioni coinvolte nel cumulo, fermo restando che dal 1° gennaio 2012, con riferimento alle anzianità contribu-tive maturate a decorrere da tale data, la

quota di pensione corrispondente a tali anzianità è calcolata secondo il “sistema contributivo”.

2) GESTIONI CUMULABILIA differenza della totalizzazione, non so-no cumulabili con tal modalità i contri-buti presenti nelle casse professionali, cioè in tutte le forme pensionistiche ob-bligagorie gestite dagli enti di cui ai d.lgs. 509/1994 e 103/1996. Tali disposizioni dovrannoessere applicate con l’emissio-ne dei decreti attuativi del Governo.

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Al momento di andare in stampa apprendiamo che l'Inps sta iniziando ad inviare al domicilio dei pensionati interessati,il "bustone" conte-nente due modelli molto importanti:

• il modello Red,necessario per la verifica del diritto a ta-lune maggiorazioni sociali e/o asssegni familiari;

• il modello Icric,necessario ai pensionati titolari di inva-lidità civile,al fine di dichiarare eventuali ricoveri so-stenuti.

Entrambe i modelli rivestono una grande importanza, per cui al ricevimento del plico Inps, troverete assisten-za a titolo gratuito agli uffici Epaca provinciali e di zona.

IN ARRIVO LA BUSTA INPS CON I MODELLI RED E ICRIC

Lo status di dispccupato deve essere involontario, quindi non sono am-messe dimissioni volontarie nè riso-luzioni consensuali di contratto: al contrario sono ammessi i licenzia-menti a seguito di conciliazione di fronte alla Dtl.La nuova indennità prevede una mi-sura pari al 75% della retribuzione che il disuccupato ha percepito nei due anni precedenti la domanda; l’in-dennità verrà ridotta del 15% trascor-si i primi sei mesi e, dopo ulteriori sei, di un altro 15%.L’accesso all’Aspi è subordinato al possesso di un’anzianità assicurativa

di almeno due anni ed un anno di contribuzione accreditata nel bien-nio precedente la domanda.Novità anche per la disoccupazione con requisiti ridotti, che viene sosti-tuita dalla cosiddetta “mini-Aspi”: per potervi accedere è previsto, qua-le requisito, il possesso di un’anzia-nità contributiva di almeno tredici settimane nei dodici mesi antece-denti la domanda.Aspi e mini Aspi debbono essere ri-chieste entro due mesi ed otto giorni dalla data del promo giorno di as-senza di lavoro, in caso contrario si incorre nella prescrizione del diritto.

ENTRAMBEI MODELLISONOIMPORTANTI,UNA VOLTARICEVUTICONSIGLIAMODI RECARVIAGLI UFFICIDELL'EPACA

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• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA

La Regione Piemonte ha prorogato l'esenzione della partecipazione alla spesa sanitaria permotivi di reddito a tutti coloro che, avendo già l'esen-zione, non abbiano mutato la loro situazione reddituale.È stata pertanto prorogata dal 31 marzo 2013 al 31 marzo 2014 la validità

dei certificati di esenzione per reddito già rilasciati dale Asl, al fine di evitare disagi agli utenti. Le categorie interessate sono:• Codice E01 - I cittadini con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare

inferiore a 36.151,98 euro;• Codice E03 - I cittadini titolari o a carico di altro sogetto titolare d assegno (ex

pensione) sociale.• Codice E04 - I cittadini titolari o a carico di altro soggetto titolare di pensione

al minimo con pià di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, in-crementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Dovranno recarsi alla propria Asl per l'eventuale rinnnovo del certificato, invece, i cittadini in possesso del certificato con il codice E02, soggetti titolari o a carico di altro soggetto titolare della condizione di disoccupazione cn reddito familiare infe-riore a 8.263,31 euro, incrementato ino 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 per ogni figlio a carico.

Previdenza, Pensioni, Lavoro

Esenzione ticket, c'è la proroga Esenzione ticket, c'è la proroga al 31 marzo del prossimo annoal 31 marzo del prossimo annoLE CATEGORIE INTERESSATE DAL PROVVEDIMENTO DECISO DALLA REGIONE PIEMONTE

LE SEDI EPACA

VERCELLIresponsabile provinciale:Gianmario Cenerinipiazza Zumaglini, 14 Tel. 0161.261615 operatrice: Ileana Gili

BIELLA, via Maestri del Commercio, 4 Tel. 015.404532 operatrice: Elena Gremmo

CIGLIANO, piazza Don E. Ferraris, 1 Tel. 0161.44700 operatrice: Vilma Giolito

SANTHIÀvia Matteotti, 58 Tel. 0161.930071 operatrice: Marina Magnetti

BORGOSESIAviale Varallo (Pal. Lingottino) Tel. 0163.25250 operatrice: Barbara Barberi

NOVARAresponsabile provinciale:Paolo Favinivia XX Settembre, 36/38 Tel. 0161.261615 operatrice: Tiziana Tornielli

BORGOMANERO, via Dei Mille, 24 Tel. 0322.82733 operatrice: Marina Guglielmetti

OLEGGIO, piazza Bersaglieri, 1 Tel. 0321.91650 operatrice: Ilenia Facchi

VERBANIAresponsabile provinciale:Doriana Vittonvia Rigola, 44Tel. 0323.516098

DOMODOSSOLA, borgata Casa delle Rane, 10 Tel. 0324.242559 operatrice: Roberta Bartoletti

È stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana l’atteso decreto interministeriale che

semplifica alcuni adempimenti re-lativi all’informazione, formazione e sorveglianza sanitaria nel solo settore agricolo.Ne dà notizia Coldiretti nel sottolinea-re che il provvedimento, segnalato sul-la Gazzetta ufficiale n.86 del 12 aprile 2013 da un comunicato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, era molto atteso dalle aziende agricole soffocate da un eccesso di burocrazia.Il decreto recepisce un avviso comune stipulato il 16 settembre 2011 sotto-scritto dalle parti sociali agricole più rappresentative e riguarda i lavorato-ri agricoli stagionali che svolgono sino a 50 giornate annue presso la stessa azienda. Il provvedimento rappresen-ta un esempio da seguire anche per talune altre norme attinenti la disci-

Via alla semplificazione del lavoro in agricoltura

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plina della sicurezza che in agricoltu-ra si applicano con grande difficoltà come, ad esempio, le norme sull'an-tincendio, revisione delle macchine agricole, sostituzione dell'autocertifi-cazione con il Documento di Valuta-zione dei Rischi, ecc.Nello specifico, per i lavoratori in que-stione, la visita medica preventiva de-ve essere effettuata, a scelta del datore di lavoro e senza aggravi di costi per gli stessi, dal medico competente o dal dipartimento di prevenzione della Asl, ogni due anni.In questo modo il lavoratore potrà ef-fettuare la propria attività di carattere stagionale, senza la necessità di ulte-riori accertamenti medici, nel limite di 50 giornate l'anno, effettuate anche in altre aziende agricole. Il risultato della visita medica deve essere attestato da una apposita cer-tificazione, la cui copia deve essere ac-quisita dal datore di lavoro.

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2012

• NOTIZIE DAL TERRITORIO

Novara-Vco

CONSORZIO AGRARIO,Ballasina eletto presidenteVICE È SARACCO, RINNOVATI ANCHE IL CONSIGLIO DIRETTIVO E IL COLLEGIO SINDACALE

Si è concluso il rinnovo delle ca-riche del Consorzio Agrario di Novara e Verbano Cusio Ossola. Presidente è stato eletto Angelo

Ballasina, risicoltore di Granozzo con Monticello, vicepresidente è Alfredo Saracco, di Vespolate.Nell’assemblea di rinnovo sono sta-ti eletti, quali componenti del consi-glio (oltre a Ballasina e Saracco) anche Gianluca Bona di Fontaneto d’Agogna, Antonio Ferrari di Novara, Mario Diana di Cameri, Claudio Varallo di Granoz-zo, Giovanni Barè di Biandrate, Paolo Baudo di Oleggio, Bruno Baccaglio di Domodossola, Luigi Ratti di Verbania, Giacomo Giustina di Mezzomerico, Carlo Tega di Novara e Sergio Bartolet-ti di Nebbiuno.L’assemblea di sabato 30 aprile ha no-minato anche i componenti del collegio sindacale, nell’ambito del quale sono risultati eletti Domenico Bianchi, Car-la Bosetto e Andrea Pittatore (supplen-ti Andrea Cavion e Roberto Negri).Alla nuova dirigenza il compito di pro-seguire e concludere il lavoro intrapreso sull’importante patrimonio immobilia-re, ma anche rilanciare l’attività com-merciale e quella di servizio per le imprese agricole, sempre nell’ambito delle sinergie attivate in ambito sovra-provinciale e regionale.Il Consorzio Agrario di Novara e Verba-no Cusio Ossola ha una storia ultracen-tenaria, in quanto fondato il 19 febbraio 1899. «Un blasone che evidenzia la ne-cessità di tornare ad essere un punto di riferimento per gli agricoltori delle no-stre province – commenta il diretto-re di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella – e ci auguriamo che ciò pos-sa essere realizzato con l’impegno della nuova dirigenza, fatta di uomini capa-ci e d’esperienza, che sapranno lavorare in stretta sinergia nella rete dei Consorzi Agrari d’Italia».Il riferimento del direttore Ramella è a CAI, la più importante holding italiana degli agricoltori «che ha un ruolo chiave per la costruzione della Filiera Agricola Tutta Italiana»

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LA NUOVA DIRIGENZACONCLUDERÀ IL LAVORO SUL PATRIMONIO IMMOBILIARE, MA ANCHE RILANCIARE L’ATTIVITÀ COMMERCIALE

PER LE VIE DI OLEGGIO IL SUCCESSO DELLA FIERA AGRICOLA DEL I MAGGIOOLEGGIO - Per le vie di Oleggio, il suc-cesso della Fiera Agricola del I maggio ha rivelato una grande presenza e partecipa-zione delle imprese agricole di Coldiretti: un lungo serpentone giallo si snodava per le vie del centro, dall'ex Foro Boario alla centralissima piazza martiri e, complice la tregua concessa dal tempo, il pubblico è giunto numeroso. Anche a Oleggio, la for-te presenza dei nostri produttori – giunti in gran numero dal territorio, ma anche dal resto del Piemonte, e da fuori regione – hanno dato modo ai cittadini consumatori di scoprire e cogliere le valide opportunità offerte dalla vendita di retta e, soprattutto, dal sistema di rete che contraddistingue i “Punti” e le “Botteghe” di Campagna Ami-ca”.Amplissimo il paniere di prodotti in degustazione e in vendita diretta alla Fiera Agricola (e comunque reperibili presso i Punti di Campagna Amica in ogni momento dell’anno grazie al concetto di rete di interscambio tra le imprese): riso, vino, formaggi, salumi, carne, miele, ortofrutta di stagione, piante da fiori, piccoli frutti e confetture, esempi di una “forza del territorio” che porta in tavola freschezza e qualità rintracciabile.

NOVARA-VCO - Conferma importante per Gianni Simonotti ai vertici della Se-zione Provinciale Allevatori di Novara e Vco, realtà interprovinciale nell'am-bito dell'Associazione Regionale Alle-vatori (Ara). Al presidente Simonotti vanno gli au-guri di buon lavoro di Coldiretti, nella consapevolezza della grande impor-tanza che la zootecnia riveste per il ter-ritorio delle due province.

SEZ. PROVINCIALEALLEVATORI,SIMONOTTI

RICONFERMATOALLA PRESIDENZASI È DIMESSO

L'ASSESSORE LIUNINOVARA - Si è dimesso nei giorni scor-si l'assessore all'Agricoltura della Provin-cia di Novara Marzio Liuni. Motivi delle dimissioni, la volontà di dedicarsi alla vita professionale, ma anche la man-canza di fondi adeguati per l'agricoltu-ra: cosa che rende difficile la reggenza dell'assessorato. Coldiretti ringrazia Liu-ni per l'impegno profuso negli anni.

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• NOTIZIE DAL TERRITORIO

Novara-Vcopag. 29

IN VALSTRONA LA SECONDAFIERA DELL'ARTIGIANATO

VALSTRONA - Nei giorni 27 e 28 aprile 2013, presso il Centro Sportivo del comne di Valstrona, si è svolta la seconda edizione della Fiera dell'Artigianato della Valle Strona.Un'occasione per ribadire la strategicità della filiera del legno e dell'agricoltura che, ancor oggi, perpetua in valle la tradizione dell'allevamento - in particolare quello ca-prino - e molte altre attività, come la produzione di mieli pregiati. La Valle Strona è nota in tutto il mondo per la produzione dei celeberrimi "Pinocchi" di legno e, dunque, il rilancio "agricolo" della filiera del legnoè strategico: un'autentica risorsa del mondo rurale che passa attraver-so la valorizzazione della risorsa forestale, la tutela attiva del bosco, il sostegno al mondo rurale, l’utilizzo di tecno-logie e di sinergia fra i comparti produttivi.

BARENGO, COLDIRETTIÈ CONTRO LA NUOVA DISCARICA PER RIFIUTICONTENENTI AMIANTO

Con una lettera in-viata alla Regio-ne, alla Provincia e al Comune di

Barengo, la Coldiretti in-terprovinciale di Novara e Vco ha chiesto di parteci-pare alla Conferenza dei Servizi in merito al proget-to di realizzare una nuova discarica monodedicata ai rifiuti contenenti amian-to che, appunto, potrebbe sorgere a Barengo.“La scrivente Organizzazione Professionale Agricola – citano i vertici di Coldiretti - nell’interesse dei propri associati del Co-mune di Barengo e dei comuni limitrofi dediti ad attività im-prenditoriali agricole e zootecniche , venuta a conoscenza che è convocata la Conferenza dei Servizi per il giorno 23 maggio p.v. chiede di poter partecipare alla conferenza medesima nell’inte-resse degli associati e delle imprese”.Già nelle scorse settimane la Coldiretti aveva espresso la forte contrarietà in merito alla realizzazione della nuova discarica, come dichiarato dal vicepresidente Federico Boieri: «La tutela del suolo agricolo deve trovare carattere prioritario per la pro-grammazione del territorio: troppo spesso si parla di discariche, pozzi di petrolio e macroinfrastrutture, mentre il tema della di-fesa dell’agricoltura e della considerazione della sua strategicità è molte volte sottaciuto».Concetto ribaduto dall’ultimo consiglio della federazione interprovinciale che ha posto grande attenzione sul tema: «L’agricoltura non è d’accordo con il progetto di questa discarica e chiede tutela per un territorio che va difeso e su cui insistono eccellenze produttive agroalimentari, dal riso ai cereali, sino ad una filiera zootecnica che produce carni e formaggi rinomati».Nelle province di Novara e Vco la sottrazione di suolo agricolo ha già privato il territorio di terreni considerati fra i migliori sia in termini di produttività che di localizzazione: terreni fertili e di pianura, che sono facilmente accessibili ed hanno caratteri-stiche ottimali: «Bene ha fatto, dunque, il consiglio comunale di Barengo ad esprimersi contrariamente alla nuova discarica: per parte nostra, muoviamo considerazioni di carattere economico e sociale, il territorio rappresenta un fattore di sviluppo e non si possono assumere decisioni senza tener conto di chi ci abita ed opera». La crescente crescita del “made in Novara-Vco” agroa-limentare, fatto di unicità produttive che reclamano il giusto spazio territoriale di coltivazione, rischia di essere minacciata o ridimensionata dalla difficoltà sempre maggiore nel preser-vare le ideali condizioni per lo “spazio rurale” del territorio.Il vicepresidente Boieri si dice preoccupato per il futuro dell’area di Barengo e delle vicine colline: una zona dove le col-ture di riso, cereali e vite si incontrano nel raggio di pochi passi. Tre eccellenze del tessuto agroalimentare locale: «Ritengo che la zona delle Colline Novaresi abbia già pagato un caro prezzo dal punto di vista ambientale vista la presenza di due discari-che attive da parecchi anni (Ghemme e appunto Barengo) che distano tra loro pochi chilometri. Sono temi che preoccupano sia la popolazione, di prevalente estrazione rurale, sia le attivi-tà agricole. Negli anni scorsi si è investito molto per portare ad alti livelli di riconoscimento le produzioni agroalimentari del territorio e le imprese agricole si sono impegnate per rispondere a questa sfida con investimenti consistenti. Non vogliamo che tutto questo sia vanificato».

MASSIMO BERNARDINIRELATORE AD "AGRICULTURA"PREMIA - "AgriCultura: la Scienza nelle Mani" è il tema dell'incontro che si è svolto a Premia sabato 27 aprile af-frontando diversi argomenti legati a "tradizione e innova-zione in alta Ossola: carne, salumi e birra".L'incontro si è svolto presso la sala convegni di Premia-terme: una giornata che ha posto grande attenzione sul-la filiera della carne nel Vco e agli aspetti legati alla sua valorizzazione: non ultimo quelo legato all'allevamento, ben trattato nella sua relazione da Massimo Bernardini, vicepresidente di Coldiretti Novara Vco.Bernardini ha sottolineato l'importanza e la strategicità della zootecnia in Ossola e nelle valli Antigorio e Formaz-za, dove si producono peraltro formaggi d'eccellenza co-me il Bettelmatt.Ha inoltre parlato della filiera corta e delle garanzie per il consumatore sulla provenienza di ciò che si porta in tavo-la, illustrando anche su come si gestisce un allevamento di bovini da carne in montagna e su come essere competitivi sul mercato con la vendita diretta.Si è parlato anche della valorizzazione dei salumi e dei prodotti tipici nella ristorazione e della "ricerca di nuove tradizioni", con un'intervento di Stefano Costa (Istituto Fo-belli di Crodo) che ha parlato della birra.

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 201130

direttore responsabile: Jacopo Fontanetoe-mail della redazione: [email protected]

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• di JACOPO FONTANETO, responsabile comunicazione

Il Corsivo Agroalimentare

Il mancato acceso da parte di indi-vidui economicamente svantaggia-ti a cibi nutrienti si connette spesso ad un aumento del peso corporeo.

Si tratta di un problema globale, che ha un suo apice di valida analisi negli Stati Uniti: frutta e verdura, ad esempio, co-stano in Usa di più rispetto ad alimen-ti ipercalorici a basso valore nutritivo, che rappresentano purtroppo la base alimentare del cosiddetto "americano medio"

Salute e accesso ai cibi sani:garantirli ora è prioritarioSI EVIDENZIA LA NECESSITÀ DI VALORIZZARE IL SETTORE PRIMARIO COME RISORSA

Lo scopo di un recente studio pubbli-cato sul “Journal of Hunger and Envi-ronmental Nutrition” è stato quello di migliorare la spesa alimentare dei clien-ti delle dispense di beneficenza statuni-tensi, diminuendo il costo dell’acquisto del cibo, con un piano di preparazioni culinarie a base di ricette con vegetali e olio extravergine di oliva. Per condurlo è stato utilizzato il proto-collo “Raising the bar of Nutrition”, svi-luppato dalla Rhode Island Community Food Bank.Le ricette proposte – semplici e veloci – sono state accompagnate da sessioni di educazione alimentare sui benefici dell’olio d’oliva, della verdura, dei legu-mi, della pasta e riso integrale. Il costo medio del pasto è stato di circa 1,1 dollari. In seguito i partecipanti sono stati inco-raggiati a preparare le ricette a casa. Dai risultati è emerso che il numero di pasti a base di frutta verdura e olio di oliva è aumentato. La varietà di frutta e verdura consumata è stata decisamente più am-pia, così come il consumo.Dopo 6 mesi, i dati sulla spesa alimenta-re sono variati sensibilmente. In particolare, per i dessert la spesa è passata da 5 dollari a settimana a 2,2. Per le bevande gassate si passa da circa 1,5 dollari a 0,6, per gli snack da 2 dollari a 1 e la spesa complessiva cala da circa 70 dollari a 40 dollari alla settimana. L’indice di massa corporea si è ridotto rispetto all’inizio della sperimentazio-ne, con una perdita media di circa 5 kg e una riduzione della circonferenza vita.In questo studio si è dimostrato che, portando il focus sulla eliminazione di cibi non necessari e abbandonando

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LO SVANTAGGIOECONOMICO PUÒ AVERERIPERCUSSIONI PESANTIANCHE DAL PUNTODI VISTA DI UNA SANANUTRIZIONE.L'AMERICA STA RISCOPRENDOI VANTAGGI E I VALORIDELLA DIETA MEDITERRANEA

quello prevalente sull’acquisto aggiun-tivo di alimenti salutari, una dieta sana può diventare molto economica. Le ricette proposte seguivano le direttive di una dieta mediterranea, con olio d’oli-va come elemento essenziale di tutte le preparazioni, per la sua capacità di mi-gliorare il gusto dei cibi soprattutto della verdura.Infatti, è ormai noto che un aumento di grassi nella dieta derivanti dall’olio ex-travergine di oliva incrementa conse-guentemente il consumo di verdura e migliora generalmente l’alimentazione anche grazie all’aumento della sazietà. Inaspettatamente, questa semplice va-riazione dell’alimentazione ha portato anche ad un miglioramento della com-posizione corporea, ma soprattutto ha garantito l’acquisizione di una maggiore consapevolezza da parte dei consumato-ri sulla possibilità di indirizzare meglio gli acquisti per la spesa settimanale.Questi risultati dicono che anche i sog-getti economicamente svantaggiati han-no la possibilità di seguire una dieta sana. Non c’è crisi che tenga dunque, se-guire una sana alimentazione è possibile e dagli Stati Uniti ci suggeriscono che la soluzione risiede proprio nel nostro im-menso patrimonio di tradizioni alimen-tari: la “dieta mediterranea”.Consigli da tenere presente per l'alimen-tazione nel Bel Paese, certo, ma anche uno scenario importante per il futuro del consumo del made in Italy (vero) nel mondo: molto, infatti, dipende dalle ten-denze e se negli Stati Uniti - come altro-ve - troverà spazio crescente una cultura alimentare di stile "mediterraneo" sarà soprattutto il mercato dei prodotti made in Italy a trarne i giusti benefici.

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Per cessata attività, vendesi: Rotolone per irriga-zione a pioggia, tubo diam. 70, lungh. 270 mt., 20 ore lavoro, marca “Irrimec”, come nuovo - Sof-fi oni con bruciatori n.3 BM2, 70.000 Kal/h - Plus-Fog nebulizzatore a caldo per trattamenti in serre e magazzini - Cella frigorifera 3,50 x 1,60 mt. per frutta e verdura - Pesa elettronica da banco, dop-pio operatore con scontrino, collaudo metrico fi no al 2015. Tel. 338.2332748 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia “Claas” Dominator 108 Maxi per grano/mais, spannocchiatore 6 fi le, in buono stato. Tel. 347.8846508------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Rotoimballatrice “Gal-lignani” da 2 q.li - Botte liquami 25 hl - Trinciatutto da 6 mt. di braccio, trincia 1,20 mt. - Trattore FIAT 680 DT, 2000 ore lav. - Caricaletame girevole a pinza, motore a scoppio - Rimorchio “Scalvenzi”, 4 ruote fi sso, portata 30 ql. - Rimorchio “Car-raro”, 4 ruote ribaltabile dai tre lati, portata 50 ql. - Rotolivellatrice “Kunn” - Voltafi eno portato - Moto ranghinatore - Sega a nastro, motore diesel, d’epoca. Tel. 0163.87214 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi per cessata attività: Botte diserbo da 20 q.li / 16 mt., barra con antigoccia - Aratro “Voge-lnot” pentavomero con quinta idraulica - Carrello “Bertona” omologato - Rototerra “Feraboli”, 2.50 mt. - Erpice stellare, 2.50 mt. - Girello “Eurospand” da 5 q.li - Scraper “Daffare”, 2.30 mt., meccanico - Trinciastocchi “Tarup” da 1.60 mt. - Campana e monovomere per argini - Asse spianone da 6 mt. - Pulitore “canotti” da 1.40 mt. - Vento per essic-catoio “Larr” da 5,5 kW con bruciatore “Baltour” - Caricatore “Tussio” con forche e pala per pulizia fossi, 2 mt. - Ruote in ferro per Landini 8500 e Massey Ferguson - Gomme larghe Michelin per M.F. 390 - Coclea da 6 e 7 mt. supportate e non, più ballerina. Tel. 340.8908385------------------------------------------------------------------------------------------------------------Perito agrario offre collaborazione ad aziende agricole per lavori manuali e per la guida di trat-trici agricole nelle operazioni colturali. Tel. 340.3490043------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo 300 paletti da recinzione per animali h1.00 mt in pvc, 2,5 km di fi lo elettrico e 350 isolatori a vite ad un ottimo prezzo, causa chiusura azienda. Tel. 346.6278549------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Aratro tira fossi con rulli - Fresa “Maletti” 2,20 mt. con cardano. Tel. 348.4517797------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo per cessata attività: Trattore “FIAT” 680 DTH con ruote in ferro e ramponi “Valenti” mai usati - Aratro quadrivomere “Cantone” - Aratro bivomere a spostamento rapido - Erpice a 21 di-schi - Assolcatore “Maletti” - Botte diserbo lt. 600 apertura barra m. 12, pompa Annoveri-Reverberi (seminuova) - Trinciastocchi seminuovo - Spandi-concime a traino “Lely” portata q.li 18 - Erpice a strascico 5 fi le apribile per risaia. Tel. 348.0452464------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: legna da ardere lunga 2 metri - 30 giorna-te piemontesi di erba in zona Salussola. Tel. 340.5393026------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo seminatrice multipla da grano, largh. 2 mt., marca “Roggero”, come nuova, a euro 2.500. Tel. 333.3484734------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi estesa proprietà di circa 50.000 mq con cascinale, composta da piccolo alloggio, due stal-le, servizio, acqua e luce. Si trova a Graglia San-tuario, zona San Carlo, 1.200 mt di altezza. Tel. 336.244292 Per cessata attività, vendesi: Trattore “John Deere” serie 20.20 con 6.600 ore; rullo per

argini con spostamenti idraulici; fresa tipo “Don-di” da 2,50 mt., zappette nuove; spandiconcime “Barbieri”; tornio “Giano” 200 da ferro, comple-to di 3 autocentranti e corredo in ottimo stato. Tel. 0161.310286 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Insolcatrice da mais, 5 fi le, marca “Danie-le” in ottimo stato - Rototerra “Lely”, 3 mt., denti nuovi, ottimo stato, prezzo trattabile. Tel. 349.8051125------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cerco rimorchio anche in pessime condizioni ma con libretto. Tel. 349.8051125------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Girello “Malanca” doppia ventola, 600 lt.; ruote in ferro da 1,90 mt. per Lamborghini 874/90; pentavomere “Vogelnot” per risaia. Tel. 338.6021134------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia Arbos 160 idrostatica, in ot-timo stato, con magazzino ricambi. Tel. 339.4687994------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi 2 frigo-latte, uno da 10 ql. e uno da 6 q.li. in ottimo stato. Tel. 0161.401210------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: caricatore “Ova”, piedi idraulici, benna fossi, modifi cato per fontane; rototerra “Rau” mt.3, tipo pesante, rullo Parker; spannocchiatore 5 fi le fi sso “Olivero”. Tel. 347.7750739------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: essiccatoio aspirato mod. “Ravaro” da 230 q.li risone, 270 q.li mais; essiccatoio aspira-to mod “Agrimacchine” da 180 q.li riso, 220 q.li mais, con pulitore, bruciatore, quadro elettrico; pulitore da 200 cm; elevatore zincato 10 mt., por-tata 50 mq/ora. Tel. 336.440815------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo diritti di reimpianto vigneti. Tel. 338.7243050------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi seminatrice a dischi multipla da 2 mt., buono stato, riso/frumento. Tel. 347.4653240------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo rimorchio a due ruote, capacità 8 m cubi, artigianale, omologato, ottimo stato. Tel. 348.0924585------------------------------------------------------------------------------------------------------------Causa cessata attività, vendesi: Same Antares 130 DT aria condiz.; spandiconcime 2 piatti acc. inox; pompa diserbo portata 600 lt., barra 14 mt.; ruo-te ferro alt. 2 mt. adatte per Bim-fi lo; seminatrice riso 6 mt.; miscelatore per concime; coppia ruote 540/70/34 Michelin. Tel. 347.8836041------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Carrello porta trattori (non omologato) - Silos cereali - Bruciatore per essiccatoio marca “Law”. Tel. 0161.49341 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Pesa bestiame, 15 q.li con carrello; volta-fi eno anni ’60 - Spandiconcime per cenamide. Tel. 0161.49376 (ore pasti) - 339.1099533------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi mietitrebbia “New Holland” 8080 com-pleta di cabina aria condizionata, trinciapaglia e carrello portabarra. Revisionata e pronta al ta-glio. Tel. 329.7916056------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi impianto mungitura stabile, 6 posti, mar-ca “Melotte”. Tel. 339.5041597------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo 10 barriques rovere francese usate pochis-simo. Tel. 335.5268094------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo falciatrice BCS a carrello, barra da 1,20 mt, motore Lombardini a benzina, come nuova, ottimissime condizioni! Ad un terzo del valore dal

nuovo, causa cessata attività. Visibile in zona Varallo Sesia. Tel. 346.6278549------------------------------------------------------------------------------------------------------------Rimorchio agricolo, ottimo stato, 4 ruote, omolo-gato 50 q.li, portata 100 q.li, € 4.600; erpice rotante a denti verticali, 3 mt., € 2.100; rimorchio agricolo Dumper 2 ruote, ottimo stato, portata 70 q.li, € 3.600. Tel. 339.7830970 (ore serali)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Privato vende: 2 silos in vetroresina da 45 e 60 ql.; carro Unifeed NASI da 12 m3 revisionato; Trincia mais ceroso “Feraboli” retroversa da 3 fi le - Trincia mais ceroso “New Holland” 2 fi le. Tel. 368.3517568------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi essiccatoio “Agrimacchine”, 200 q.li, a riciclo in depressione, completo di tutto, con ser-randa pneumatica su uscita aria di essiccazione per abbattimento polveri. Tel. 333.3938245------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Cascina a Vercelli con 7.000 mq. di ter-reno; trattore “New Holland” TL 100 DT; trattore “Landini” 8500 DT; asse idraulico “Migliavacca” 8 mt.; Dumper non omologato; erpice “Vasino” pesante. Tel. 347.7750739------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi fresa “Palladino”, largh. lavoro 2,50 mt. (zappette medie), ottimo stato d’uso. Tel. 0161.49340 (ore serali)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Essiccatoio “Biani”, a riciclo in depressio-ne, completo di tutto, 150 q.li - Coclee diam. 160, varie metrature, supportate. Tel. 329.2641941------------------------------------------------------------------------------------------------------------Prezzi da concordare. Tel. 333.4666280 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi in Rovasenda terreni a risaia, g.te 48 cir-ca, trattativa urgente. Tel. 335.5224563------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi titoli PAC da prato. Tel. 335.7564370------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo guida satellitare, prezzo interessante. Tel. 338.8288368------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi caricatore OVA, come nuovo, cabinato, con 3 benne. Tel. 0161.81520------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività vendesi: Trattore “John Deere” serie 20.20 con 6.600 ore - Rullo per argine con spostamenti idraulici - Fresa tipo “Dondi” da 2,5 m, zappette nuove - Spandiconcime “Barbieri” - Seminatrice a piastre meccanica “Gaspardo” per mais e fagioli - Motofalciatrice “BCS”. Tel. 0161.310286 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo Fiat Punto, anno 1994, 100.000 km, ben tenuta, prezzo da concordare. Tel. 0161.966905 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi autocaravan McLouis, 30.000 km, 4 posti letto, 2.800 cc turbo diesel. Tel. 0161.319244 - 340.9140400 (ore pasti)------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: BCS a 1 ruota - Caldaia con bruciatore usata pochissimo; pesa portata 10 q.li. Tel. 348.2163177

I NOSTRI LUTTI

Lo scorso 4 gennaio è deceduta la signora MARIA TRAGLIO, di anni 92. Ne danno il triste annuncio i fi gli Vittorio e Ida Strambo con le rispettive famiglie. La Coldi-retti esprime le proprie condoglianze.

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