I.P.S.I.A "Cavour-Marconi"Perugia1 Peppino Impastato Il coraggio della verità nelle parole.

I.P.S.I.A "Cavour-Marconi"Perugia

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Peppino Impastato

Il coraggio della verità nelle parole


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La notte tra l’8 maggio e il 9 maggio 1978 nella campagna di Cinisi …

“… verso le 0,30 del 9 maggio 1978

persona identificatisi presumibilmente in tale Impastato Giuseppe si recava a bordo della propria autovettura Fiat 850 all' altezza del km 30 della strada ferrata Trapani-Palermo per ivi collocare un ordigno dinamitardo, che esplodendo dilaniava lo stesso…”


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Magistratura,forze dell’ordine,stampa parlano di Ipotesi di ATTENTATO

TERRORISTICO consumato dallo stesso Impastato .

Poi, in subordine , di un SUICIDIO “ eclatante”.

Poi venne il SILENZIO.

Il casolare in cui sono state trovate le pietre macchiate di sangue...ma nessuno indagò.


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10 maggio 1978. Funerali di Peppino


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MA CHI ERA PEPPINO IMPASTATO ? Peppino nasce a Cinisi ( Pa) il 5

gennaio 1948 da una famiglia mafiosa.

Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di casa,ed avvia un’attività politico-culturale antimafiosa.


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CHE COSA HA FATTO ? Nel 1965 fonda il giornalino” L’idea

socialista”,sequestrato dopo l’uscita di pochi numeri.

Conduce le lotte degli edili e dei disoccupati

Dal 1968 conduce le lotte dei contadini espropriatespropriati per la costruzione della terza pista dell’aeroporto Punta Raisi.


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L’esproprio …

…scempio di terre e di case,ancora arredate…

…le lacrime di chi non aveva più casa né terra…

Peppino aveva denunciato la massiccia opera di speculazione mafiosa su quelle terre…progetto Z-10 pari a 6 miliardi


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Nel 1976 costituisce il Circolo Musica e Cultura che svolge attività culturali, punto di riferimento dei giovani di Cinisi.

Nel 1977 a Terrasini fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata ,con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini e degli esponenti della politica locale.


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RADIO AUT : giornale di controinformazione,intervento politico,spazi . autogestiti


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Dai microfoni di Radio Aut…la comunicazione diventa denuncia della mafia locale.

Nella trasmissione di ogni venerdi sera “ Onda Pazza a Mafiopoli” veniva raccontata ,in forma di satira, la Western story di Tano Seduto ( Gaetano Badalamenti) boss della mafia locale…


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Gaetano Badalamenti... Era un re don Tano a Cinisi. Aveva

stalle piene di vacche e forzieri pieni di soldi. Trafficava la droga, anche negli States, controllava l' aeroporto di Punta Raisi, il Boeing che da Palermo si alzava ogni settimana verso New York l' avevano battezzato in suo onore "Il Padrino". Tutti sapevano chi era e cosa faceva Tano Badalamenti.

Da sinistra:Leonardo Pandolfo, Cesare Manzella, (zio di Peppino)Luigi (padre di Peppino)e Masi Impastato( zio di Peppino) Sarino e Gaetano Badalamenti


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Peppino si candida alle elezioni comunali nel 1978

La lista di Democrazia proletaria alle elezioni amministrative. Sul manifesto qualcuno ha cancellato il nome di Peppino. Il 14 maggio Peppino viene eletto con 260 voti di preferenza, DP ha il 6%.

7 maggio 1978. L’ultimo comizio


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Peppino abitava proprio a "cento passi" dalla casa di don Tano, lungo quel viale di Cinisi che sale verso la montagna


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Veniva denunciato da quel ragazzo figlio di uno che stava vicino alla "famiglia“. Un militante della sinistra che parlava solo di rivoluzione e di legge, Un ficcanaso che non voleva capire gli avvertimenti e i “consigli”…

Tano Seduto ogni giorno…


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E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio…

.


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Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare…


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Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato


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Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore…


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Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare,

gridando forte senza aver paura contando cento passi lungo la tua strada…


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Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi


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“Noi ci dobbiamo ribellare”


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Poteva come tanti scegliere e partire,

invece lui decise di restare…


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Gli amici, la politica, la lotta del partito… alle elezioni si era candidato…


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Diceva da vicino li avrebbe controllati,

ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato…


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Il nome di suo padre nella notte non è servito,

gli amici disperati non l'hanno più trovato


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Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani


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Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi


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Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto… La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato…


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Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani


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Allora… 1,2,3,4,5,10,100 passi!...1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!...1,2,3,4,5,10,100 passi


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E' solo un mafioso, uno dei tanti" "E' nostro padre"

"Mio padre! La mia famiglia”! “Il mio paese”! “Io voglio fottermene”! “Io voglio scrivere che la mafia è

una montagna di merda”! “Io voglio urlare”.


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Fu sepolto come suicida il ragazzo di Cinisi Il caso era chiuso .MA FU SUICIDIO ? Esattamente 22 giorni dopo l'

omicidio. In quella data fu presentato dai carabinieri il primo rapporto ufficiale alla magistratura, c' era scritto: "Anche se si volesse insistere su un' ipotesi delittuosa, bisognerebbe comunque escludere che Giuseppe Impastato sia stato ucciso dalla mafia".


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Ma la vera lotta alla mafia ebbe inizio proprio da quello “strano suicidio” …

Sui muri di Cinisi, subito dopo l’assassinio


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Pochi giorni dopo la sua morte gli elettori di Cinisi elessero Peppino simbolicamente

.

.


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Il fratello Giovanni e la madre Felicia insieme ai compagni di militanza denunciano la matrice MAFIOSA dell’uccisione così viene riaperta l’inchiesta giudiziaria


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Il 9 maggio 1979,

per commemorare l’anniversario della morte di Peppino viene organizzata la prima MANIFESTAZIONE NAZIONALE contro la mafia, a cui partecipano 2000 persone, da tutta l’Italia.


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Maggio 1984

Il Tribunale di Palermo emette una sentenza, firmata da Antonino Caponnetto ,in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto Impastato, attribuita ad ignoti.


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1986

Il Centro Impastato pubblica la storia della madre di Peppino e un dossier , indicando come mandante dell’omicidio il boss Gaetano Badalamenti

( già condannato a 45 anni di reclusione per traffico di droga dalla Corte di New York)


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Maggio 1992

Il Tribunale di Palermo decide l’archiviazione del caso Impastato, escludendo la possibilità di individuare i colpevoli .


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Maggio 1994

Il Centro Impastato presenta un’istanza per la riapertura dell’inchiesta accompagnata da una petizione popolare , chiedendo l’interrogatorio sul delitto Impastato del collaboratore di giustizia : Salvatore Palazzolo.


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Giugno 1996

Dopo le dichiarazioni di Palazzolo che indica in Badalamenti il mandante dell’omicidio Impastato , l’inchiesta viene ufficialmente riaperta.


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1998

Si costituisce un Comitato sul caso Impastato presso la Commissione Parlamentare antimafia.


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6 dicembre 2000, la Commissione antimafia approva una relazione sulla responsabilità dei rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini sull’omicidio Impastato.


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5 marzo 2001 Vito Palazzolo viene condannato a 30 anni di reclusione .

11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti viene condannato all’ergastolo.

Dopo 24 anni e 27 udienze

GIUSTIZIA E’ FATTA


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Per ricordare Peppino ,il suo coraggio, il suo impegno, la forza della sua voce, a Cinisi, in Corso Umberto 220, dal 2005 c'è una porta sempre aperta: quella di casa sua

CASA MEMORIA Felicia e Peppino Impastato


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9 maggio 2010 La casa confiscata a Gaetano Badalamenti è stata affidata all’associazione

Peppino Impastato per diventare un centro culturale.

Ospita una biblioteca pubblica. Nel centro si svolgono attività

come quelle che caratterizzarono il "Circolo Musica e Cultura", fondato da Impastato negli anni '76 e '77.


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E poi hanno dedicato a Peppino …

Film, canzoni,teatro,libri … Centri culturali,fondazioni … Targhe commemorative ,strade… A Perugia, il 20 aprile 2010, i

volontari del Festival Internazionale del Giornalismo hanno piantato un albero in memoria di Peppino


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…hanno tentato di colpire il suo ricordo…

MA PEPPINO VIVE

E’ uno di noi.


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Grazie per l’attenzione.

Gli studenti della classe 2D1

I.P.S.I.A “ Cavour-Marconi” Perugia

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