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I.P.I.A.S. “ORAZIO OLIVIERI” - Tivoli (RM) Sede Centrale: Viale G. Mazzini, 65 - 00019 Tivoli (Roma) Tel. 06 121125445 – Fax 0774 318758 - Distretto 34 Codice Mecc. RMRI08000G - Codice Fiscale 86001080588 Sez. Staccata: IPSIA Via Zambeccari 1 – 00012 Guidonia Montecelio Codice Mecc. RMRI08001L –Tel. 0774 342329 Fax 0774 340637 - Distretto 33 [email protected] - [email protected] Esame di Stato Anno Scolastico 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5C SC SERVIZI COMMERCIALI AMBITO TURISTICO

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I.P.I.A.S. “ORAZIO OLIVIERI” - Tivoli (RM)

Sede Centrale: Viale G. Mazzini, 65 - 00019 Tivoli (Roma) Tel. 06 121125445 – Fax 0774 318758 - Distretto 34

Codice Mecc. RMRI08000G - Codice Fiscale 86001080588

Sez. Staccata: IPSIA Via Zambeccari 1 – 00012 Guidonia Montecelio Codice Mecc. RMRI08001L –Tel. 0774 342329 Fax 0774 340637 - Distretto 33

[email protected] - [email protected]

Esame di Stato

Anno Scolastico 2015/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE 5C SC

SERVIZI COMMERCIALI

AMBITO TURISTICO

INDICE

1. PREMESSA

2. TIVOLI

3. FISIONOMIA DELL’ISTITUTO

4. FINALITA’

5. STRUTTURE – LABORATORI - AULE SPECIALI

6. INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

7. AMBITO TURISTICO

8. PIANO DI STUDI SERVIZI COMMERCIALI

9. PROFILO PROFESSIONALE

10. PROFILO DELLA CLASSE

11. PROSPETTO DELLA CLASSE

12. ELENCO ALUNNI

13. ELENCO CANDIDATI ESTERNI

14. CURRICULUM DEI CANDIDATI

15. CONSIGLIO DI CLASSE

16. CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POST QUALIFICA

17. OBIETTIVI TRASVERSALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI DALLA CLASSE

18. METODI ADOTTATI

19. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI NELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

20. TIPOLOGIA DI VERIFICHE PER L’ACCERTAMENTO DELLE CONOSCENZE

21. INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE ASSUNTI DAL CONSIGLIO

DI CLASSE (GRIGLIA DI CORRISPONDENZA)

22. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

23. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

24. ATTIVITA’ DEL POF E ATTIVITA’ CULTURALI FORMATIVE INTEGRATE

25. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

26. RATIFICA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

27. RIEPILOGO RELATIVO ALLA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

28. RELAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

29. VALUTAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

30. SIMULAZIONI TERZA PROVA

31. RIEPILOGO RISULTATI SIMULAZIONI TERZA PROVA

32. SCHEDE PER SINGOLA MATERIA

33. FIRME DEI DOCENTI

ALLEGATI

A) PROGRAMMI SVOLTI

B) TESTI SIMULAZIONE TERZA PROVA

C) GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA

D) GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PROVA

E) GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO

F) GRIGLIA VALUTAZIONE TERZA PROVA

1. PREMESSA

Le note che seguono, così come gli allegati che compaiono all’interno del documento

di classe, s'inseriscono nell’attività educativa e didattica dei docenti di questa classe

fino al 15.5.2016.

2. TIVOLI

Fondata nel 1215 a. C. col nome di Tibur, per la sua particolare posizione geografica,

Tivoli ha sempre avuto un ruolo di rilievo nelle vicende del progresso umano e della

storia laziale.

La città, situata a 48°58' N di latitudine e a 12°48' E di longitudine, poggia a 235 metri

di altitudine su uno sperone calcareo, una delle ultime propaggini dello Appennino

centrale digradante verso il mar Tirreno. Da questa posizione, Tivoli si affaccia sulla

Campagna Romana nel punto di divisione tra i monti Sabini e i Prenestini; domina

l'Aniene proprio in prossimità del luogo in cui questo fiume forma cascate e cascatelle

(160 metri di salto in varie riprese).

La posizione geografica concorre a rendere il colle tiburtino un punto obbligato di

transito dalla Campagna romana verso l'Appennino abruzzese e il mare Adriatico. Il

fiume, la posizione, la mitezza del clima collinare, la ricchezza di acque termali

sulfuree, nonché lo splendore del paesaggio, ne hanno accresciuto in ogni tempo il

fascino e la forza di richiamo.

La popolazione attuale è di circa 70000 abitanti, il 70% dei quali insediati nella

periferia a valle della via Tiburtina Valeria. Il centro storico è ricco di monumenti

risalenti alla Roma Repubblicana, alla Roma Imperiale, al Medio Evo e al

Rinascimento. Tra i più significativi, il tempio di Sibilla, il santuario di Ercole, il

tempio della Tosse, l'anfiteatro di Bleso, Villa Gregoriana, Villa d'Este; vicinissima al

centro cittadino, la celeberrima Villa Adriana.

La maggior parte della popolazione è oggi occupata nel settore terziario; in passato,

almeno fino alla seconda guerra mondiale, le principali attività lavorative erano

l'artigianato, la centrale idroelettrica dell' Acquoria (la prima installata in Europa), le

cave di travertino e le cartiere tiburtine. L'agricoltura offre produzioni di ortaggi e,

rilevanti per qualità, di olio d'oliva; tipica è l'uva da tavola detta pizzutello.

Notevoli sono le potenzialità di sviluppo economico: nel turismo culturale, per la

ricchezza di monumenti, nel turismo ambientale, perché inserita nel Parco provinciale

dei Monti Tiburtini e vicina al Parco Regionale dei Monti Lucretili, e nel turismo

termale, per la presenza delle rinomate Terme Acque Albule.

Nel territorio tiburtino sono presenti molti servizi essenziali, come l'Ospedale Generale

Provinciale che serve tutto il bacino dell' Alta e Media valle dell' Aniene e due

biblioteche, una Comunale, fornitissima, e una della Società Tiburtina di Storia e

d'Arte.

I collegamenti con Roma (che dista una trentina di chilometri) e con i paesi della Valle

dell'Aniene sono assicurati da autobus di linea regionali e dalla ferrovia Roma -

Pescara.

3. FISIONOMIA DELL’ISTITUTO

L' IPIAS "ORAZIO OLlVIERI” di Tivoli è stato istituito nel 1963. Fino all'anno

scolastico 1997/1998 erano attivi i corsi di: operatore termico, operatore termico

Progetto Toyota, operatore meccanico, operatore elettrico, operatore per

telecomunicazioni e di tecnico delle industrie meccaniche, tecnico dei sistemi

energetici, tecnico dei sistemi energetici Progetto Toyota, tecnico delle industrie

elettriche, tecnico delle industrie elettroniche.

Nel 1998 è avvenuta la fusione con l'Istituto professionale "LUIGI EINAUDI" di

Tivoli, e ne è scaturito un arricchimento di ulteriori corsi: operatore per la gestione

aziendale, operatore dell’impresa turistica e di tecnico della gestione aziendale e

tecnico dei servizi turistici.

Nel 2013 è avvenuta la fusione con l’Istituto Armando Diaz che ha portato

all’attivazione nell’istituto del corso Produzioni Tessili sartoriali.

Nell'Istituto sono presenti anche un corso serale per operatore elettrico e per tecnico

delle industrie elettriche.

Il nostro bacino di utenza comprende maggiormente i Distretti 33 - 34 (nostro Distretto

di appartenenza) - 35, nonché i Distretti 13 - 16 - 36 e anche località che si estendono

oltre i confini del Lazio. Abbraccia tutta l'Alta valle dell'Aniene e comuni limitrofi fino

al Carsolano (AQ) e al Reatino; sul versante opposto si estende fino alle porte di Roma,

sulle direttrici delle SS. Tiburtina e Prenestina.

I nostri studenti e le nostre studentesse provengono da almeno 50 comuni diversi in un

raggio di circa 40 Km.; dal centro urbano di Tivoli ne proviene una piccolissima parte

ed è pertanto facile intuire quale variegato e ricco intreccio di dialetti e di tradizioni

culturali sia presente nell' ambiente scolastico.

L'Istituto è situato in prossimità della stazione FF.SS. Inoltre, a Tivoli affluiscono

anche numerosi mezzi di trasporto pubblico (COTRAL) dai paesi vicini e da Roma.

Esistono a questo proposito anche alcuni disagi, derivanti principalmente dall’orario

di arrivo e di partenza da Tivoli talora discordante rispetto all'orario scolastico e alle

destinazioni, e dalle corse previste, che non soddisfano appieno l'attuale richiesta

dell'utenza.

Per tali motivi, e per venire incontro ai bisogni degli studenti, Il Dirigente Scolastico,

per motivi comprovati, può concedere, su richiesta delle famiglie degli alunni,

permessi di uscita anticipata, (di norma non più di 10-15 minuti sull'orario di fine

lezioni) affinché di tale servizio possano usufruire tutti quegli alunni (non pochi in

verità) che altrimenti impiegherebbero molto tempo per tornare a casa.

In ragione delle necessità del1'utenza, delle problematiche relative alla dispersione e

dell'ampiezza di fattori socio-culturali che possono distrarre gli studenti dagli impegni,

l'Istituto ha elaborato progetti di intervento e ha realizzato attività di sostegno, recupero

e assistenza, avvalendosi della collaborazione della A.S.L. e di personale specialistico

esterno.

4. FINALITÀ

L’Istituto opera in vista di finalità riconducibili ai seguenti punti:

Formazione dell’uomo e del cittadino.

Recupero, sostegno e potenziamento intesi come diritto all’apprendimento e

diritto alla diversità

Acquisizione di una professionalità di base flessibile e polivalente.

Dimensione europea dell’insegnamento

Formazione culturale e professionale qualificata, che rispetti e valorizzi l’identità

di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

5. STRUTTURE - LABORATORI - AULE SPECIALI

L'immobile che accoglie il nostro Istituto è un edificio di cinque piani, più un piano

rialzato e un' area seminterrata dove è situata la palestra

La costruzione è dotata di un ascensore di una scala di accesso e di una scala interna

di servizio.

Nella scuola ci sono 38 aule, di differente capienza, adibite alle lezioni teoriche frontali.

LABORATORI

Piano Terra

l. Lab. Macchine Utensili: posti di lavoro 20. Torni, fresatrici, rettificatrici, trapani,

etc.

2. Lab. Controllo Numerico: con tornio a controllo numerico EMCO

I Piano

1 Lab. Informatico 1: per trattamento testi, posti di lavoro 32, 16 posti con

computer.

2 Lab. Termico: posti di lavoro 20, attrezzatura specifica per il settore

termotecnico più gruppo pompe centrifughe.

3. Lab. Toyota: simulatore (Carina), armadi con attrezzature

specifiche Toyota, banchi con pannelli provvisti di

pezzi di ricambio, n. 10 computer.

5. Lab. Telecomunicazioni: posti di lavoro 24, strumentazione specifica del

settore.

6. Lab. Fisica: posti di lavoro 20, dotazione specifica del settore.

II Piano

1. Lab. Informatico 2: posti di lavoro 14 con computer e 4 stampanti.

2. Lab. Linguistico: 1 postazione master per collegamento in rete e audio.

18 posti allievi.

3. Lab. Misure Elettriche: posti di lavoro 18, dotazione specifica del settore.

III Piano

1. Lab. Multimediale: 1 postazione master e 32 postazioni allievi, dotato di

n.33 computer in rete con accesso internet e Lavagna

Interattiva Multimediale.

2. Aula Video dotata dell’attrezzatura specifica.

3. Lab. E.P.C.A. posti di lavoro 25, attrezzatura specifica per il settore.

4. Lab. Eserc. Pratiche: posti di lavoro 20, attrezzatura specifica per il settore.

5. Lab. M31-TEXA: posti di lavoro 28, attrezzatura specifica per il settore

(Elettronica). Autodiagnosi automotive.

IV Piano

Laboratori tessili

1. Laboratorio Confezione. Posti di lavoro 20, attrezzatura specifica per il

settore

V Piano

1. Laboratorio Confezione. Posti di lavoro 25, attrezzatura specifica per il settore

2. Laboratorio Disegno e Progettazione. Posti di lavoro 25, attrezzatura specifica

per il settore

3. Laboratorio CAD modellistica industriale. Posti di lavoro 16, n. 2 plotter per il

piazzamento e attrezzatura specifica per il settore

Piano Stradale

1. Lab. Officina Toyota.

2. Palestra.

6. INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a

conclusione del percorso quinquennale, competenze professionali che gli consentono

di supportare operativamente le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi

e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite; in tali competenze

rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso

l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli grafici

e pubblicitari.

Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con

una visione organica e di sistema all’interno di un’azienda, affinando la professionalità

di base con approfondimenti in uno dei due ambiti di riferimento che caratterizzano

l’indirizzo di studi. L’identità dell’indirizzo tiene conto inoltre delle connotazioni che

assumono oggi i servizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture

aziendali, sia per le diverse esigenze delle filiere di riferimento. L’indirizzo consente

poi di sviluppare percorsi flessibili e favorire l’orientamento dei giovani rispetto alle

personali vocazioni professionali.

Le competenze acquisite si riferiscono pertanto ad una base comune relativa al sistema

commerciale e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei due

ambiti di riferimento: ambito aziendale e ambito turistico. L’ambito di riferimento per

la classe 5CSC è l’ambito turistico.

7. AMBITO TURISTICO

Tale ambito che, come detto è una branca dell’indirizzo “Servizi Commerciali”, e del

quale richiama le indicazioni generali sopra indicate, tende a sviluppare competenze

che orientano lo studente nel settore turismo per la valorizzazione del territorio. Il

sistema turistico assume un crescente rilievo anche nella dimensione locale per la

realizzazione di un vero e proprio sistema territoriale e rispondere efficacemente alle

esigenze sempre più complesse della clientela, elaborando progetti e soluzioni

personalizzati.

8. PIANO DI STUDI SERVIZI COMMERCIALI

DISCPLINE AREA

GENERALE

Ore Settimanali

anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno totale

Lingua e letteratura

italiana 4 4 4 4 4 660

Storia 2 2 2 2 2 330

Lingua inglese 3 3 3 3 3 495

Matematica 4 4 3 3 3 561

Diritto ed economia 2 2 - - - 132

Scienze della terra e

biologia 2 2 - - - 132

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 330

Religione/ attività

alternativa 1 1 1 1 1 165

DISCIPLINE AREA DI

INDIRIZZO

Fisica 2 - - - - 66

Chimica - 2 - - - 66

Informatica e laboratorio 2 2 - - - 132

Tecniche professionali dei

servizi commerciali 5 5 8 8 8 1122

Lingua francese 3 3 3 3 3 495

Diritto/economia - - 4 4 4 396

Tecniche di

comunicazione - - 2 2 2 198

32 32 32 32 32 5280

9. PROFILO PROFESSIONALE

Sulla base di una moderna coscienza civile e di un’adeguata preparazione

culturale, il tecnico dei servizi commerciali:

10. PROFILO DELLA CLASSE

CO

NO

SC

EN

Z

E

Conosce e possiede gli strumenti fondamentali delle aree disciplinari

di indirizzo

Conosce i processi caratterizzanti le proprie sfere di attività

Conosce gli ambienti di comunicazione in lingua straniera del

proprio settore operativo

CO

MP

ET

EN

ZE

Sa portare a termine un compito

Sa risolvere problemi di tipo professionale rispettando tempi e

procedure

Sa documentare il proprio lavoro e comunicarlo con linguaggio

appropriato

Redige e interpreta i documenti relativi alla propria area

professionale

Utilizza strumenti professionali anche di carattere normativo

Interagisce in modo appropriato con le componenti organizzative e

strutturali dell’ambiente di lavoro

CA

PA

CIT

À

Possiede capacità linguistico espressive

Possiede capacità logico operative

Organizza il proprio lavoro con senso di responsabilità e in modo

autonomo

Comunica efficacemente utilizzando un linguaggio tecnico

appropriato anche in lingua straniera

Sa lavorare in gruppo e prendere decisioni anche autonomamente

E’ capace di applicare le tecniche di gestione economica e

finanziaria, di programmazione e controllo budgetario, di

marketing e comunicazione nelle imprese turistiche e alberghiere

La classe è composta da dieci alunni, sei femmine e quattro maschi, nove dei quali

provenienti dalla classe quarta dello scorso anno e uno inserito quest’anno da una

scuola privata. Quattro di loro frequentano l’Istituto fin dal primo anno; tre sono

provenienti dall’Istituto Rosmini di Tivoli, dove hanno frequentato i primi tre anni e si

sono inseriti nella classe al quarto anno; una ha frequentato l’Istituto Pisano di

Guidonia fino al quarto anno e dopo essere stata respinta ha iniziato a frequentare

l’Istituto Olivieri dalla classe quarta; uno ha frequentato l’Istituto Bottardi di Roma dal

primo al terzo anno e si è iscritto al quarto anno nell’Istituto; e uno proveniente

dal’Istituto Gasparrini di Tivoli e si è inserito nella classe al quinto anno.

Un’alunna ha smesso di frequentare la scuola nel mese di Marzo, avendo già superato

a quel momento, il numero massimo di giorni di assenza previsto dalla legge.

E’ un gruppo caratterizzato da un buon grado di coesione interna che nel corso degli

ultimi due anni ha mostrato un sufficiente processo di maturazione.

Di conseguenza, al termine dell’anno scolastico il gruppo si presenta omogeneo e

caratterizzato da una certa vivacità di comportamento, che comunque non ha mai dato

vita ad atteggiamenti gravi al punto tale da rendere necessari seri provvedimenti

disciplinari da parte del Consiglio di Classe.

Fin dal mese di Settembre il lavoro del Consiglio di Classe è stato orientato verso lo

scopo di permettere a tutti il raggiungimento di un livello di preparazione tale da poter

affrontare l’Esame di Stato.

È stata data rilevanza ad un approccio pluridisciplinare fondato su una stretta

collaborazione di tutti i docenti che hanno estrapolato i concetti chiave di ogni

disciplina per poterli poi riformulare in chiave pluridisciplinare.

Il numero esiguo di alunni ha favorito, per coloro che hanno maggiormente partecipato

alla vita scolastica, l’instaurarsi di un rapporto sereno e proficuo con gli insegnanti, i

quali sono riusciti ad indirizzarli verso un impegno scolastico serio e costruttivo al fine

del raggiungimento di un sapere organico e completo, tenuto conto dei livelli di

partenza della classe stessa.

Per quanto riguarda gli alunni che hanno frequentato con meno assiduità, il Consiglio

di Classe nel suo insieme è comunque riuscito a coinvolgerli in maniera tale da

permettere loro di raggiungere un livello di preparazione accettabile, livello, che in

alcuni elementi si può considerare appena sufficiente.

Su ciò hanno influito diversi fattori. In primo luogo il livello culturale generale degli

studenti che è conforme a quello medio della generazione di cui fanno parte e che non

sempre permette loro di comprendere e decifrare la realtà sociale politica ed economica

dei nostri tempi.

Oltre a ciò bisogna considerare che gli studenti della classe sono tutti pendolari e

vivono in Comuni sparsi in un raggio di venti chilometri da Tivoli e, di conseguenza,

sono costretti ogni giorno ad effettuare spostamenti anche impegnativi.

Comunque si dimostrano spesso interessati ad una migliore conoscenza e

comprensione della realtà che li circonda. Vanno anche sottolineati in alcuni elementi

l’impegno finalizzato recuperare le lacune di base ed il divario di preparazione che li

separa dai loro coetanei frequentanti altre scuole.

Inoltre è opportuno evidenziare in alcuni elementi l’impegno e la volontà mostrati

nell’affrontare il periodo di formazione professionale dell’alternanza scuola lavoro da

affiancare agli impegni scolastici e, in certi membri del gruppo classe, gli impegni di

lavoro a supporto delle proprie famiglie.

In conseguenza di quanto sopra esposto, a volte i programmi dei docenti hanno subito

dei rallentamenti e, considerando i singoli, i risultati sono stati differenziati, in quanto

in alcuni casi sono stati appena sufficienti o ai limiti della sufficienza, mentre in altri

casi (anche tenendo conto della diversità delle discipline), i risultati sono stati discreti

o addirittura buoni.

Si ritiene comunque che il grado di preparazione acquisito dalla classe nel suo

complesso possa permetterle di affrontare serenamente le prove previste in sede di

esame.

La preparazione per moduli ha permesso la conoscenza dei punti base di ogni disciplina

ed ha permesso ai docenti di aiutare gli alunni a raggiungere risultati soddisfacenti, sia

tenendo conto dei livelli di partenza, sia considerando che i risultati ottenuti sono,

come è naturale, diversificati in relazione alle singole potenzialità.

Il Consiglio di Classe fa riferimento alle schede per singole materie per fornire alla

Commissione d’esame un quadro chiaro della preparazione della classe.

11. PROSPETTO DELLA CLASSE

12. ELENCO ALUNNI

N° Cognome e nome Data di nascita e luogo

1 Baddar Alessia

2 Ciarpella Mirko

3 Colantoni Beatrice

4 Crismariu Alexandra Iulia

5 De Nicola Giulia

6 De Nicola Daniele

7 Faraoni Denise

8 Manili Daniele

9 Romano Jessica

10 Ruggeri Francesco

13. ELENCO CANDIDATI ESTERNI

1 Furca Ilaria

2 Gugliotta Katia

14. CURRICULUM DEI CANDIDATI (CREDITO SCOLASTICO)

MASCHI 4

FEMMINE 6

TOTALE ISCRITTI 10

PRIVATISTI 2

CANDIDATI INTERNI Credito Scolastico

III anno IV anno

1. Baddar Alessia 7 4

2. Ciarpella Mirko 4 5

3. Colantoni Beatrice 4 5

4. Crismariu Alexandra Iulia 8 5

5. De Nicola Giulia 5 5

6. De Nicola Daniele 7 5

7. Faraoni Denise 4 6

8. Manili Daniele 4 5

9. Romano Jessica 4 4

10. Ruggeri Francesco 3 3

CANDIDATI ESTERNI Credito Scolastico

III anno IV anno

1. Furca Ilaria

2. Gugliotta Katia

15. Il CONSIGLIO DI CLASSE

16. CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POST QUALIFICA

DOCENTI DISCIPLINE

1. GIACOBBE RINA Lingua e Letteratura Italiana

Storia

2. PIERUCCI PATRIZIA Lingua Inglese

3. VICCA DANILO Lingua Francese (2a)

4. DI NAPOLI GIULIA Matematica

5. NARDONI ANNA RITA Tecniche Professionali

dei Servizi Commerciali

6. MAGRINI GIAMPIERO Diritto ed Economia

7. CONTI ISABELLA Tecniche di Comunicazione

8. MARROCCHINI

ANGELA

LAB. Tecniche Professionali

dei Servizi Commerciali

9. PETRICCA

ALESSANDRO Religione cattolica

10. PUCCINELLI GIUDITTA Scienze Motorie e Sportive

COMPONENTE

GENITORI

-----------------------------------

-----------------------------------

COMPONENTE

ALUNNI

CIARPELLA MIRKO

MANILI DANIELE

Cognome e Nome Continuità negli ultimi due

anni

Italiano GIACOBBE Rina SI

Storia GIACOBBE Rina SI

Francese VICCA Danilo SI

Inglese PIERUCCI Patrizia SI

Matematica DI NAPOLI Giulia NO

Diritto MAGRINI Giampiero SI

Tecniche di Comun. CONTI Isabella NO

Tec. Prof. Ser.

Comm.

NARDONI Anna Rita

SI

Lab. Tecniche

Professionali

MARROCCHINI Angela NO

Scienze motorie PUCCINELLI Giuditta SI

Religione cattolica PETRICCA Alessandro SI

17. OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI MEDIAMENTE

DALLA CLASSE

COGNITIVI Ottimo

(10-9)

Buono

(8)

Discr.

(7)

Suff.

(6)

Medioc

(5)

Insuff.

(4-3)

Scarso

(3-2)

Comunicare utilizzando

appropriati linguaggi

tecnici x

Documentare

adeguatamente il proprio

lavoro x

Elaborare e rappresentare

dati x

Analizzare situazioni per

effettuare scelte e prendere

decisioni assumendo le

opportune informazioni

x

COMPORTAMENTALI Ottimo

(10-9)

Buono

(8)

Discr.

(7)

Suff.

(6)

Medioc

(5)

Insuff.

(4-3)

Scarso

(3-2)

Correttezza, puntualità e

precisione x

Capacità di integrazione e

socializzazione all’interno

della classe x

Atteggiamento di rispetto

nei confronti degli altri x

Atteggiamento di rispetto

nei confronti dell’ambiente

scolastico x

18. METODI ADOTTATI Lavori di gruppo

19. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI DURANTE

L’ATTIVITA’DIDATTICA

20. TIPOLOGIE DI VERIFICHE PER L’ACCERTAMENTO

DELLE CONOSCENZE

Lezioni frontali

Lezioni partecipate

Ricerche

Tesine

Processi individualizzati

Recupero

MEZZI SCRITTI AUDIOVISIVI LABORATORI AULE SPECIALI

Libri

di

testo

Schede

Giorn

ali,

riviste

Diapo

-sitive

Tv e

dvd

Informa

tica

Appun

ti

Audiovi

sivi Palestra

ITALIANO X X X

STORIA X X X

INGLESE X X X

FRANCESE X X X X X

MATEMATICA X x x

TECNICA PROF.

SERVIZI COMM.

X X X

DIRITTO ED

ECONOMIA

X X

TEC. DI

COMUNIC.

X X

LAB.TEC. PROF

DEI SERVIZI

COMM.

X

SCIENZE

MOTORIE

x x x x

RELIGIONE X X X X

Prova strutturata sommativa Verifica sommativa orale Verifica formativa orale

Da una a tre per ogni tipologia

ITA

LIA

NO

i

ST

OR

IA

ING

LE

SE

DIR

ITT

O

MA

TE

MA

TIC

A

FR

AN

CE

SE

SE

RV

. C

OM

M.

TE

C. C

OM

.

SC

.MO

TO

RIE

LA

B.

SE

RV

.CO

MM

.

RE

LIG

ION

E

PROVE STRUTTURATE

A RISPOSTA

CHIUSA

X X X X X X X

PROVE STRUTTURATE

A

RISPOSTA APERTA x X X X X X X X X X

PROVE TRADIZIONALI

X X X X X X X X X

PROVE

PLURIDISCIPLINARI X X X X

INTERROGAZIONI

ORALI

X X X X X X X X X X X

INTERVENTI DAL

BANCO O DAL POSTO DI

LAVORO

X X X X X X X X X

21. INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE ASSUNTI DAL

CONSIGLIO DI CLASSE (GRIGLIA DI CORRISPONDENZA)

voto/10 punti/15 punti/30 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

1 1 2 Nessuna Nessuna Nessuna

2 2 - 3 4 - 6 Non riesce ad orientarsi anche se guidato

Nessuna Nessuna

3 4 - 5 8 - 10 Frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con gravi errori. Si esprime in modo scorretto e improprio. Compie analisi errate.

Nessuna

4 6 - 7 12 - 14 Lacunose e parziali

Applica le conoscenze minime se guidato ma con errori. Si esprime in modo scorretto e improprio. Esegue analisi lacunose e con errori

Esegue analisi non corrette

5 8 - 9 16 - 18 Limitate e superficiali

Applica le conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Esegue analisi parziali.

Gestisce con difficoltà semplici situazioni nuove

6 10 20 Corrette ma non approfondite.

Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice e corretto. Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente chiarezza.

Rielabora sufficiente-mente le informazione e gestisce semplici situa-zioni nuove

7 11 - 12 22 - 24 Complete; se guidato sa approfondire

Applica autonomamente le

conoscenze anche a problemi

più complessi, ma con

imperfezioni. Espone in modo corretto e con proprietà linguistiche. Esegue analisi corrette e coerenti.

Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni nuove in modo accettabile.

8 13 26 Complete, con qualche approfondimento autonomo.

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi Espone in modo corretto e con proprietà linguistiche. Esegue analisi complete coglie implicazioni. Individua relazioni in modo preciso.

Rielabora in modo corretto e completo.

9 14 28

Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi.

Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a problemi complessi. Espone in modo fluido e utilizza linguaggi specifici. Esegue analisi approfondite e individua correlazioni precise.

Rielabora in modo corretto, completo e autonomo

10 15 30

Organiche, approfondite e ampliate in modo del tutto personale.

Applica le conoscenze in modo evoluto e autonomo anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori. Espone in modo fluido e utilizzando un lessico ricco ed appropriato.

Sa rielaborare ed approfondire situazioni complesse in modo completo, autonomo e critico

22. CRITERI PER L’ ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

PREMESSA

Il 1 settembre 2008, il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.L. n. 137 –convertito

successivamente in Legge n.169 del 30 ottobre 2008- che introduce il voto di condotta

come indicatore del processo comportamentale, culturale e di partecipazione attiva e

consapevole alla vita scolastica. Il voto di condotta incide pertanto sulla valutazione

globale degli studenti e dunque sulla promozione.

Nel dettaglio, il decreto stabilisce che:

Il comportamento da valutare in sede di scrutinio intermedio e finale è quello

tenuto dallo studente “durante tutto il periodo di permanenza nella sede

scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi

educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla loro sede”;

La valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi;

Il voto di condotta attribuito dal Consiglio di Classe concorre, unitamente a

quello relativo agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva

valutazione dello studente;

Il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non

ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

L’art. 1 del D. M. n. 5 del 16 gennaio 2009, al comma 1, ribadisce quanto sopra e

sottolinea altresì che la valenza educativa della valutazione del comportamento degli

studenti deve rispondere alle seguenti prioritarie finalità:

Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico

riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che

disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno

della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto

esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che

corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

DELIBERA

Il COLLEGIO DEI DOCENTI dell’IPIAS “ORAZIO OLIVIERI”, riunito il giorno 27

febbraio 2009, delibera, con votazione all’unanimità, quanto segue:

il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, in base

ai seguenti criteri:

1. Frequenza e puntualità (Il C.d.c. potrà tenere conto di acclarate motivazioni delle

assenze e/o di ritardi causati da reale disagio nel percorso casa/scuola

dell’alunno);

2. Adempimento degli impegni scolastici;

3. Partecipazione alle lezioni e alla vita scolastica in genere;

4. Collaborazione con i docenti e con i compagni;

5. Rispetto del Regolamento d’Istituto;

6. Rispetto delle norme comportamentali;

7. Segnalazioni e sanzioni disciplinari.

Il docente coordinatore di classe propone il voto di condotta, che tiene conto dei criteri

sopracitati ma, al pari delle proposte di voto di tutte le discipline, non è prescrittivo e

non include alcun automatismo. Spetta al Consiglio di Classe valutare con attenzione

le situazioni di ogni singolo alunno e procedere all’attribuzione, considerando la

prevalenza degli indicatori relativi al singolo voto.

“La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi solo

a un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo sulla maturazione

e crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In

particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere

l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita

evidenza e considerazione progressi e miglioramenti realizzati dallo studente nel corso

dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’art.1 del D. M. n. 5 del 16/01/09. (art.3

comma 2)”.

L’assegnazione del voto di condotta 10 richiede l’approvazione all’unanimità da

parte del Consiglio di Classe.

CRITERI E INDICAZIONI PER L’ATTRIBUZIONE DI UN VOTO INFERIORE A 6/10

Il Collegio dei Docenti, assunti i contenuti del D. M. n. 5 del 16/01/09 relativi a quanto

enunciato dall’art. 4, considerati il Regolamento d’Istituto e le norme in esso previste,

nonché lo Statuto delle studentesse e degli studenti, per sanzionare i comportamenti

disciplinari di particolare gravità, indica i criteri che il Consiglio di Classe osserverà

durante gli scrutini finali.

L’alunno dovrà:

Essere incorso durante l’anno scolastico in almeno una delle sanzioni

disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dalla comunità

scolastica per periodi superiori a quindici giorni (su questo punto il M.P.I.

dovrà fare chiarezza in via definitiva, circa la possibilità di attribuire

il voto 5 anche in presenza di sanzioni disciplinari che prevedano

l’allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore ai quindici giorni)

da considerare anche in modo cumulativo;

Non aver dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento,

tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di

crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del

sopracitato Decreto Ministeriale.

Il 13 marzo 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento sulla

valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Si definiscono nuovi

criteri per l’attribuzione del voto di condotta, in particolare per la valutazione inferiore

alla sufficienza. Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o

agli Esami di Stato. Il voto sul comportamento, inoltre, concorrerà alla determinazione

dei crediti scolastici. L’insufficienza sarà attribuita dal Consiglio di Classe per gravi

violazioni dei doveri degli studenti definiti dal Regolamento d’Istituto e dallo Statuto

delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi:

1. Allo studente che non frequenta regolarmente le lezioni e non assolve

assiduamente agli impegni di studio;

2. A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della

scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso;

3. A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai

regolamenti dei singoli istituti;

4. Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi

didattici;

5. A chi arreca danno al patrimonio della scuola.

Per riportare un’insufficienza in condotta, in ogni caso, l’alunno dovrà aver ricevuto

una qualsiasi sanzione disciplinare verbalizzata (viene a cadere la norma che prevedeva

i quindici giorni di sospensione dalle attività didattiche), e non aver dimostrato

apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento.

Con il Regolamento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, viene abrogato il D.M.

n. 5 del 16/01/2009.

23. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Il CREDITO SCOLASTICO, da attribuire nell’ambito di oscillazione (D.M. 99 del

16 dicembre 2009) terrà in considerazione, oltre la media M dei voti conseguiti in sede

di scrutinio finale anno scolastico, anche :

1. l’assiduità della frequenza scolastica;

2. l’Interesse, l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo;

3. l’Interesse e la partecipazione alle attività complementari e integrative gestite

dalla scuola e certificate;

4. eventuali crediti formativi derivanti da attività non gestite dalla scuola e

certificate.

24. ATTIVITÀ DEL POF E ATTIVITA’ CULTURALI

FORMATIVE INTEGRATE

Interventi di esperti interni ed esterni;

Stage alternanza scuola lavoro

Visione del film Luci nella città

Visione del film C’eravamo tanto amati

Visione del film Inside Out

Incontro con le Camere Penali sulla legalità

Visione di documentario sulla Prima Guerra Mondiale

Incontro con l’Ufficio per l’impiego (orientamento in uscita)

Incontro con Italmoda Arte (orientamento in uscita)

Incontro con l’Accademia di Moda e Costume (orientamento in uscita)

25. ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

PREMESSA

L’alternanza scuola-lavoro si configura, nell’attuale sistema formativo, come

strumento di raccordo tra istruzione e formazione professionale, partendo da tre

assunti:

L’Italia è in grave ritardo rispetto agli obiettivi di Lisbona, come è confermato

dalle indagini internazionali PISA e OCSE;

Il nuovo contesto europeo, l’autonomia scolastica e il decentramento

amministrativo hanno ridistribuito responsabilità, funzioni e compiti, soprattutto

per quanto attiene al rapporto fra istruzione e formazione professionale;

La scuola non è più l’unica agenzia formativa, ma agisce all’interno di una rete

policentrica di organizzazioni, istituzionali e non, formali e non formali.

Oggi il mondo del lavoro va sempre più affermandosi come centro di apprendimento

che ribalta il rapporto gerarchico tra sapere teorico e sapere pratico, stabilendo una

equivalenza tra competenze acquisite in aula e competenze acquisite sul lavoro. Il

nuovo principio che ne deriva è che in tutti i percorsi formativi certe competenze

possono essere acquisite a pieno titolo non solo da un lavoratore che torna in

formazione, ma anche da uno studente che, in quanto tale, fa un’esperienza di lavoro.

L’offerta formativa odierna tende verso la personalizzazione dei percorsi e dei servizi.

Si va verso un adattamento dei sistemi formativi alle peculiarità e agli stili cognitivi

dei soggetti in apprendimento. L’alternanza scuola-lavoro risponde pienamente a

questa esigenza poiché si centra sull’individuazione dei fabbisogni formativi del

soggetto, sulla sostituibilità del tempo passato in azienda rispetto a quello scolastico e

il susseguente stretto collegamento tra tirocinio e programma didattico.

Rispetto alle esperienze tradizionali di stage e tirocinio l’alternanza si caratterizza per

gli elementi di discontinuità che la contraddistinguono; infatti non si tratta più di

esperienze occasionali come nel caso degli stage, nei quali spesso l’accoglienza in

azienda assume un ruolo subordinato rispetto all’esperienza d’aula e costituisce

l’occasione per applicare i saperi scolastici, ma di percorsi che vengono fin dall’origine

concepiti, in una prospettiva pluriennale, come esperienze per favorire l’orientamento,

la valorizzazione delle vocazioni personali, l’acquisizione di conoscenze e competenze

valutabili e spendibili nel mercato del lavoro.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

L’alternanza scuola-lavoro è disciplinata dal D.Lgs.n.77/2005, che la definisce ‘una

modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei Licei, sia nel

sistema dell’istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre

alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del

lavoro”. Il tutto in accordo con il principio di flessibilità organizzativa, didattica e di

autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, previsto dal Piano dell’Offerta

Formativa di ciascuna istituzione scolastica (art. 1, comma 1°, D.Lgs. n. 77/2005).

Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26.6.2000 e il D.M. 47 del

13.06.2006 che prevede la “utilizzando – nell’ambito del monte ore curricolare – la

flessibilità, prevista fino al massimo del 20%. E’ da considerare, inoltre, la Legge

296/06 comma 622 che eleva l’età per l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.

L’alternanza è quindi un’opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di

istruzione e formazione e, come tale, può essere fruita da quegli studenti dai 15 ai 18

anni che liberamente scelgono di avvalersi di tale opportunità (art. 2 del decreto

legislativo citato).

Dal punto di vista dell’organizzazione, il D. Lgs. 77 attribuisce all’istituzione scolastica

o formativa il compito di progettare, attuare, verificare e valutare i percorsi in

alternanza. Allo scopo saranno sottoscritte convenzioni ed accordi con le imprese o con

le rispettive associazioni di categoria disponibili ad accogliere gli studenti per periodi

di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono “rapporto individuale

di lavoro” (art. 1 del decreto in parola).

Siamo di fronte ad una base giuridica sostanzialmente innovativa per questo ordine di

scuola, che consegna agli studenti e alle famiglie il diritto alla scelta della modalità di

realizzazione dei percorsi quale opzione rispondente ai bisogni individuali di istruzione

e formazione ed attribuisce alle scuole il dovere di assicurarne l’attivazione, con

l’unico limite delle risorse finanziarie, programmandoli “all’interno dell’offerta

formativa” (art. 4 D.Lgs.77).

FINALITÀ

Le finalità dell’alternanza, mirano a soddisfare alcuni bisogni degli allievi come:

Attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale

ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino

sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con

l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli

interessi e gli stili individuali.

Rispetto al sistema, esse mirano a:

Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con

il mondo del lavoro e la società civile;

Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del

territorio.

OBIETTIVI

Gli obiettivi principali possono essere considerati:

Attivare processi di orientamento, rimotivazione allo studio e promozione del

successo formativo;

Sviluppare una diversa concezione dell’apprendimento;

Favorire la valorizzazione della reciprocità e della complementarietà dei processi

del ‘pensare’ e del ‘fare’ e contrastare la contrapposizione fra cultura e mondo del

lavoro.

ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI

Le esperienze di alternanza prefigurano un modello integrato di intervento che sia

veramente in grado di collegare sistematicamente la formazione in aula con l’attività

pratica in azienda. Infatti, l’art. 4 del D.Lgs. 77 stabilisce che:

I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile, articolata in ‘periodi di

formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che

le istituzioni scolastiche e formative progettano ed attuano sulla base delle

convenzioni;

I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono articolati secondo

criteri di gradualità e progressività che rispettino lo sviluppo personale, culturale

e professionale degli studenti in relazione alla loro età e sono dimensionati

tenendo conto degli obiettivi formativi dei diversi percorsi del sistema dei licei e

del sistema dell’istruzione e formazione professionale, nonché sulla base della

capacità di accoglienza delle imprese che accolgono gli studenti;

Nell’ambito dell’orario complessivo annuale dei piani di studio, i periodi di

apprendimento mediante esperienze di lavoro ‘possono essere svolti anche in

periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni’;

I percorsi in alternanza ‘sono definiti e programmati all’interno del piano

dell’offerta formativa e sono proposti alle famiglie e agli studenti in tempi e con

modalità idonei a garantirne la fruizione’.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE

Analisi dei fabbisogni professionali

Nel caso dell’alternanza, a differenza dei tirocini/stage, l’obiettivo non è quello di

favorire un rapporto fra studenti ed azienda che faciliti direttamente l’inserimento

lavorativo. Tuttavia, anche in vista del conseguimento di obiettivi orientativi, è

opportuno mettere gli studenti in contatto con una “famiglia professionale” che

richieda diverse prestazioni attinenti ad un determinato comparto. Ciò permette di non

risentire di eventuali cambi di aziende partner nel caso si attuino progetti di natura

pluriennale.

Orientamento

E’ importante che la progettazione dell’alternanza influisca direttamente su tutte le

attività connesse allo sviluppo delle capacità degli studenti di elaborare un proprio

progetto professionale e di acquisire la capacità di auto-orientarsi rispetto a percorsi

formativi e orientativi futuri. Ciò comporta la possibilità di modificare le prassi

orientative che la scuola pone in essere in quelle classi che si avvalgono dell’alternanza.

Tempi

La definizione dei tempi non può essere rigida, perché dipende da variabili come la

disponibilità delle aziende ad accogliere per percorsi più o meno lunghi, il livello di

consenso nell’ambito del Consiglio di classe, il coinvolgimento più o meno motivato

degli studenti, ecc. Tuttavia la durata non può essere sproporzionatamente breve

rispetto alla formazione in aula, pena la scarsa significatività dell’esperienza. Una

possibilità è offerta dall’utilizzo di 66 ore / annue da rapportare rigorosamente alla

qualità/quantità degli obiettivi formativi del curricolo che la progettazione del

percorso, condivisa con l’azienda partner, prevede per la formazione nel contesto

lavorativo.

26. RATIFICA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

In ottemperanza all’art 8 comma 3 del “Regolamento recante le norme concernenti il

riordino degli Istituti Professionali, ai sensi dell’art 64 comma 4 del DL n. 112 del 25

giugno 2008, convertito dalla L n. 133 del 6 agosto 2008” e della Circolare 37 del

19/05/2014 il Consiglio di classe, visti gli atti d’ufficio (la Convenzione Stage, il

Progetto Formativo e il Registro Fogli Mobili), provvederà a ratificare che tutti gli

alunni hanno effettuato il numero di ore previste di attività di stage,secondo lo

schema sotto riportato:

27. RIEPILOGO RELATIVO ALLA ALTERNANZA SCUOLA -

LAVORO

CANDIDATI IV anno V anno

AZIENDA ore AZIENDA ore

1. BADDAR Alessia

2. CIARPELLA Mirko

3. COLANTONI Beatrice

4. CRISMARIU Alexandra Iulia

5. DE NICOLA Giulia

6. DE NICOLA Daniele

7. FARAONI Denise

8. MANILI Daniele

9. ROMANO Jessica

10. RUGGERI Francesco

28. RELAZIONE ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

Al fine di verificare l’efficacia del progetto si è provveduto ad una complessa attività

di monitoraggio attraverso i contatti giornalieri del Tutor Scolastico con i Tutor

aziendali e delle istituzioni coinvolte.

Il progetto ha previsto un numero di ore complessivo in azienda di ore per l’alunna

Baddar Alessia e dello stesso numero di ore per il resto della classe presso il Tribunale

di Tivoli e il presso il FAI Villa Gregoriana di Tivoli.

Per il corrente anno scolastico è stato proseguito per la prima parte dell’alternanza

scuola lavoro il percorso intrapreso nell’anno scolastico precedente presso il Tribunale

di Tivoli. La conoscenza del luogo ha consentito di proseguire più agevolmente e con

maggiore sicurezza quanto era stato intrapreso. Gli studenti hanno avuto modo di

soddisfare alcune curiosità in merito allo svolgimento di processi o all’adempimento

di compiti che li impegnavano in campi nuovi. Lo scenario così variegato del Tribunale

e della procura ha consentito loro di affacciarsi anche in quella realtà della vita

caratterizzata dalle più svariate problematiche.

Successivamente gli studenti hanno fatto esperienza presso il Parco di Villa Gregoriana

dove hanno avuto modo di avvicinarsi agli aspetti caratterizzanti la gestione di un sito

tenuto dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). La sua forte connotazione ambientale ha

consentito di sperimentarsi anche in opere legate più specificatamente alla cura del

Parco. Non sono mancate le informazioni relative all’accoglienza turistica, compreso

il book shop e la caffetteria.

Le finalità che la scuola si era proposte con tale progetto sono da ritenersi realizzate in

quanto nessun giudizio negativo ha raggiunto percentuali tali da far ritenere

compromessa la realizzazione di una di queste finalità programmate.

Una finalità si intende raggiunta quando la maggior parte degli obiettivi ci cui è

composta sono stati realizzati. Tuttavia i positivi risultati pubblicati non devono e non

possono farci ritenere liberati da ogni iniziativa che continui a migliorare questo

progetto.

I quesiti di maggiore interesse che sono stati oggetto di analisi del Consiglio di Classe

sono stati i seguenti:

a. La scuola deve preparare gli studenti in modo adeguato rispetto alle richieste del

mercato del lavoro;

b. La scuola si relaziona con aziende e istituzioni considerate affidabili luoghi

formativi;

c. La scuola si relaziona con aziende e istituzioni dal luogo di lavoro confortevole;

d. La scuola è considerata credibile interlocutore da parte delle aziende e delle

istituzioni nonché affidabile luogo formativo;

e. La scuola garantisce adeguata assistenza al tirocinante;

f. La scuola fornisce un servizio formativo ritenuto utile da chi ne usufruisce (il

tirocinante e i genitori);

g. La scuola crea le condizioni per ripetere l’iniziativa di formazione in azienda e

presso le istituzioni negli anni successivi e per rafforzare il collegamento con il

mondo del lavoro;

h. La scuola con l’attività di alternanza aiuta lo studente a comprendere le proprie

attitudini o inclinazioni;

i. La scuola fornisce una polizza assicurativa postuma di 90 giorni dopo il diploma

per consentire allo studente-stagista di diventare un “DIPENDENTE”

dell’azienda ospite.

29. VALUTAZIONE ATERNANZA SCUOLA LAVORO

La valutazione finale, affidata ai Tutor scolastici e aziendali unitamente al Consiglio

di Classe, ha avuto come criteri fondamentali la frequenza, le competenze trasversali -

relazionali e organizzative - e le competenze professionali acquisite relativamente al

modulo svolto. L’alternanza Scuola - Lavoro comporta necessariamente che la

valutazione avvenga su due piani distinti: quello teorico della formazione che si è

svolta in aula e quello pratico dell’attività che è stata portata avanti nell’ambiente

lavorativo.

Tutte le aziende e le istituzioni coinvolte hanno risposto in maniera propositiva al

progetto ed hanno ben accettato la presenza degli stagisti nell’organico interno, con

molta soddisfazione per tutti i soggetti coinvolti.

30. SIMULAZIONI TERZA PROVA

SIMULAZIONE n° 1

Titolo / argomento: Prima simulazione della terza prova dell’esame di stato

Materie coinvolte: DIRITTO – INGLESE – FRANCESE - MATEMATICA

Tipologia adottata: “b” e “c”

Data di svolgimento: 26 Febbraio 2016

Tempo assegnato: 120 minuti

SIMULAZIONE n°2

Titolo / argomento: Seconda simulazione della terza prova dell’esame di stato

Materie coinvolte: DIRITTO – INGLESE – FRANCESE - MATEMATICA

Tipologia adottata: “b” e “c”

Data di svolgimento: 29 Aprile 2016

tempo assegnato: 120 minuti

Sia nella prima simulazione del giorno 26 febbraio 2016, sia nella seconda simulazione

del giorno 29 Aprile 2016 le prove hanno riguardato le quattro materie nel testo

indicate, con due quesiti a risposta singola (tipologia B) e sei quesiti a risposta multipla

(tipologia C)

31. RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLE SIMULAZIONI

DELLA TERZA PROVA

1a SIM. 26.02.2016 2a SIM. 29.04.2016

ALLIEVI TOTALE/15 TOTALE/15

1. Baddar Alessia

2. Ciarpella Mirko

3. Colantoni Beatrice

4. Crismariu Alexandra

Iulia

5. De Nicola Giulia

6. De Nicola Daniele

7. Faraoni Denise

8. Manili Daniele

9. Romano Jessica

10. Ruggeri Francesco

32. SCHEDE PER SINGOLA MATERIA

SCHEDE PER SINGOLA MATERIA

MATERIA DIRITTO ED ECONOMIA

DOCENTE PROF. GIAMPIERO MAGRINI

TESTI ADOTTATI Società e cittadini oggi vol. 2 di S. Crocetti; Ed. Tramontana +

Ambito di approfondimento Servizi del Turismo di L. W. Lezzi

vol. Unico, Ed. Tramontana

NUMERO DI ORE SETTIMANALI 4

ANNUALI PREVISTE 132

ANNUALI SVOLTE 100 (al 15.05.2015)

Continuità didattica nella classe:

La classe è stata seguita dalla quarta. Nei due anni di continuità è stato possibile instaurare un buon

rapporto con gli alunni basato sul dialogo continuo. Ciò ha permesso all’insegnante di formarsi

un’idea chiara delle capacità di partenza degli alunni ed ha altresì permesso di seguire passo passo

l’evoluzione degli alunni, sia a livello comportamentale sia a livello della loro formazione.

Programmazione Didattica:

Ha privilegiato argomenti di interesse quotidiano e di attualità, tenendo conto soprattutto di un futuro

inserimento nel mondo del lavoro. Quanto programmato ad inizio anno scolastico ha teso anche a

dare agli studenti una formazione non solo giuridica ed economica, ma anche etica, in modo tale da

poter essere cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri, ma nel rispetto della società civile in cui

si vive e si è inseriti.

Metodologia d’insegnamento, supporti didattici e attività di recupero adottate:

Lezione frontale con l’ausilio del testo adottato. Uso del Codice Civile e leggi speciali. Lezione

dialogata con l’uso di articoli di giornale e spunti dalla vita di tutti i giorni. Sviluppo della capacità

di analisi critica e di deduzione da spunti suggeriti dall’insegnante. Confronti con altre discipline.

Verifiche orali e scritte, di varie tipologie. Attività di recupero in itinere e con frequenti richiami

durante la lezione a quanto svolto in precedenza.

Obiettivi mediamente raggiunti in termini di conoscenze, capacità e competenze:

Gli obiettivi raggiunti in riguardo a conoscenze, capacità e competenze sono, facendo riferimento

all’insieme della classe e tenendo conto dei livelli di partenza, abbastanza soddisfacenti. Tenendo

conto dei singoli alunni il risultato ottenuto si può valutare da sufficiente a discreto.

33. FIRME DEI DOCENTI

Materia Cognome e Nome Firma

ITALIANO Giacobbe Rina

STORIA Giacobbe Rina

FRANCESE Vicca Danilo

INGLESE Pierucci Patrizia

MATEMATICA Di Napoli Giulia

TEC. PROF. SERV.

COMMERCIALI Nardoni Annarita

DIRITTO ED

ECONOMIA Magrini Giampiero

TECNICHE DI

COMUNICAZIONE Conti Isabella

LAB. TEC. PROF. SERV.

COMMERCIALI Marrocchini Angela

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE Puccinelli Giuditta

RELIGIONE

CATTOLICA Petricca Alessandro

IL COORDINATORE DI CLASSE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. GIAMPIERO MAGRINI PROF.SSA CARLA BASURTO

ALLEGATI

A) PROGRAMMI SVOLTI

B) TESTI SIMULAZIONE TERZA PROVA (N. 1 E N. 2)

C) GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA

D) GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PROVA

E) GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO

F) GRIGLIA VALUTAZIONE TERZA PROVA

TERZA PROVA - GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Classe______________ Candidato__________________________________________

TIPOLOGIA B – quesiti a risposta singola

quesito Diritto Matematica Inglese Francese totale

1

2

totale tipologia B

TIPOLOGIA C – quesiti a risposta multipla

quesito totale

1 Diritto Matematica Inglese Francese

2

3

4

5

6

totale tipologia C

punteggio finale terza prova

ANALISI DELLE TIPOLOGIE E DEI DESCRITTORI USATI

1) TIPOLOGIA B – QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

I tre descrittori usati sono:

a. capacità i sintesi ed efficacia espositiva, correttezza e proprietà dell’uso della lingua

b. conoscenza dell’argomento proposto

c. completezza

Il punteggio di ogni domanda è variabile tra 0 e 0,75

Le domande totali di tale tipologia sono in numero di 8.

2) TIPOLOGIA C – QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Il candidato dovrà scegliere tra quattro risposte possibili:

il punteggio per la risposta errata o non data è uguale a 0

il punteggio per la risposta esatta è uguale a 0,375

Le domandi totali di tale tipologia sono in numero di 24.

Tivoli, ________________ per la Commissione, il Presidente _____________________