Io sPERO-Programma amministraivo 2012-2017

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Comune di PERO ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE Domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio 2012 PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2012 - 2017 della lista civica io sPEROCandidato Sindaco: Pietro Padovan

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Il Programma elettorale della lista civica Io sPERO al Comune di Pero

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Comune di PERO

ELEZIONE DIRETTA

DEL SINDACO

E

DEL CONSIGLIO COMUNALE

Domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio 2012

PROGRAMMA

AMMINISTRATIVO

2012 - 2017 della lista civica

“io sPERO”

Candidato Sindaco: Pietro Padovan

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Le persone

di

“io sPERO”

CANDIDATO SINDACO

PIETRO PADOVAN

CANDIDATI CONSIGLIERI COMUNALI

ANNALISA MINETTI

BARBARA MARIA FRANCESCA MARUGO

ALESSANDRO FERRARIO

ANTONIO FRATTO

ANTONINO GIUDICE

BEATRICE BERNARDI

MASSIMO CASIRAGHI

FRANCESCA CATTANEO

CARLOTTA ALESSIA JESSICA DI LAURO

ANTONIO ESPOSITO

GIUSEPPE FALANGA

ROBERTA PADALINO

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Indice degli argomenti

Politiche territoriali

La sicurezza sociale p. 4

La sicurezza urbana p. 8

Il traffico e la viabilità p. 9

Urbanistica p.11

Inquinamento:rischi per la salute p.11

Ecologia e rifiuti p.12

SUAP e Sportello Ecologia p.13

Fiera di Milano - Polo Rho Pero p.14

Expo 201 p.14

Strutture pubbliche e private p.14

Politiche sociali

La Cultura p.15

Lo sport ed il Tempo libero p.16

La scuola p.16

Le associazioni, la famigli , i bambini, i ragazzi p.17

I giovani, gli anziani p.18

I diversamente abili , l’integrazione p.19

L’Azienda Comune

Pianificazione territoriale, risorse patrimoniali p.20

Risorse finanziarie p.21

Risorse umane p.22

Sicurezza dell’Ente p.24

Incoraggiamento via mail p.25

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Il Programma

della lista civica

io sPERO

Il Comune è l’istituzione pubblica più vicina ai cittadini, la prima chiamata ad

affrontarne bisogni ed esigenze.

Vogliamo mettere al centro della nostra azione amministrativa i bisogni dei cittadini:

- sapere ascoltare i cittadini è molto importante,

- occorre raccogliere le loro segnalazioni e problematiche,

- assicurare per ciascuna l’avvio di un intervento,

- riservare adeguata attenzione all’informazione.

I candidati della lista civica “io sPERO” e le persone che la sostengono aderiscono al

presente programma: l’impegno del candidato sindaco e dei candidati consiglieri

comunali è di farsi carico per i prossimi cinque anni delle responsabilità

amministrative al servizio della città.

La lista civica “io sPERO” si colloca idealmente in un’area moderata di centro ed è

aperta a valorizzare il contributo di tutti coloro che la vogliono sostenere ed ad

interagire con essa.

Si cercherà un dialogo costante con la collettività: si attueranno politiche di

partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini, delle istituzioni, delle associazioni e

delle categorie presenti sul territorio. Si investirà nella comunicazione verso i

cittadini e verso tutti gli altri interlocutori.

Il Comune è paragonabile ad un’azienda, pertanto gli amministratori che saranno

espressi dalle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 dovranno esercitare funzioni di

indirizzo dell’attività amministrativa, nonché compiti di controllo, delegando ai

funzionari le competenze di gestione. Garantire ai cittadini/clienti efficacia ed

efficienza nei confronti delle loro richieste e della gestione dell’attività

amministrativa comunale.

Il bene della comunità locale si dovrà rilanciare attraverso:

- moralità assoluta nelle gestione della cosa pubblica

- procedure semplici, snelle e tecnologicamente attuali

- trasparenza dell’attività amministrativa

Particolare attenzione e collaborazione sarà riservata ai Comuni limitrofi ed alle altre

Istituzioni (Provincia, Regione, ecc.,) nella gestione coordinata e convenzionata del

territorio.

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Il programma farà riferimento all’attuazione di politiche territoriali per la

salvaguardia dell’ambiente e per il miglioramento della qualità della vita e di

politiche sociali per lo sviluppo della persona e per sostenere i soggetti più

svantaggiati.

POLITICHE TERRITORIALI

La sicurezza sociale

Oggi, purtroppo, è al primo posto nelle preoccupazioni dei cittadini e costituisce

ormai un fattore strutturale che le amministrazioni locali devono in qualche modo

affrontare.

La speculazione finanziaria da qualche anno ha messo in crisi moltissime nazioni;

ove si sono verificati fallimenti, licenziamenti, aumento della tassazione, aumento

dell’età pensionabile, aumento della disoccupazione (principalmente giovanile).

Il 10% della popolazione mondiale (detentrice della ricchezza) ha deciso che sarà

l’altro 90% a dover sopportare “lacrime e sangue” per qualche decennio per ritornare

a raggiungere un minimo di benessere.

Ecco cosa si è fatto in Italia:

- Governo Berlusconi nulla e/o ha fatto finta di fare qualcosa,

- Governo tecnico Monti ha iniziato una cura “lacrime e sangue” verso le solite

categorie deboli (lavoratori, pensionati, disoccupati ecc., ecc.,) mentre guai a

“toccare” banche, ordini professionali, farmacie e tassisti.

L’art. 18 dello Statuto dei lavoratori è diventato l’atto più necessario di modifica per

lo sviluppo economico del paese!

Cosa ci si poteva aspettare dal professore economista Mario Monti e da Corrado

Passera espressione del mondo bancario (andate a vedere cosa dice la Corte dei Conti

su di lui quando era presidente delle Poste, e i tre miliardi di perdite che ci siamo

dovuti accollare noi italiani per Alitalia e lo scudo fiscale…)?.

E poi parlano di equità…

Vi riportiamo quanto hanno fatto, invece, gli Islandesi:

L'Islanda. Già, proprio quel paese che in pochi sanno dove stia esattamente, noto alla cronaca per

vulcani dai nomi impronunciabili che con i loro sbuffi bianchi sono in grado di congelare il traffico

aereo di un intero emisfero, ha dato il via ad un'eruzione ben più significativa, seppur molto meno

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conosciuta. Un'esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il

mondo, che porta con se messaggi rivoluzionari: di democrazia diretta, autodeterminazione

finanziaria, annullamento del sistema del debito.

L'Islanda è un'isola di sole di 320mila anime – il paese europeo meno popolato se si escludono i

micro-stati – privo di esercito. Una città come Bari spalmata su un territorio vasto 100mila

chilometri quadrati, un terzo dell'intera Italia, situato un poco a sud dell'immensa Groenlandia.

15 anni di crescita economica avevano fatto dell'Islanda uno dei paesi più ricchi del mondo. Ma su

quali basi poggiava questa ricchezza? Il modello di 'neoliberismo puro' applicato nel paese che ne

aveva consentito il rapido sviluppo avrebbe ben presto presentato il conto. Nel 2003 tutte le banche

del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare

gli investimenti stranieri, adottando la tecnica dei conti online, che riducevano al minimo i costi di

gestione e permettevano di applicare tassi di interesse piuttosto alti. IceSave, si chiamava il conto,

una sorta del nostrano Conto Arancio. Moltissimi stranieri, soprattutto inglesi e olandesi vi

avevano depositato i propri risparmi.

La Landsbanki fu la prima banca a crollare e ad essere nazionalizzata in seguito al tracollo del

conto IceSave

Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse

banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese, quattro anni dopo,

nel 2007, era arrivato al 900 per cento. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercati

finanziari del 2008. Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, la Kaupthing e la Glitnir,

caddero in fallimento e vennero nazionalizzate; il crollo della corona sull'euro – che perse in breve

l'85 per cento – non fece altro che decuplicare l'entità del loro debito insoluto. Alla fine dell'anno il

paese venne dichiarato in bancarotta.

Il Primo Ministro conservatore Geir Haarde, alla guida della coalizione Social-Democratica che

governava il paese, chiese l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che accordò all'Islanda un

prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di

alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano.

A gennaio, un presidio prolungato davanti al parlamento portò alle dimissioni del governo. Nel

frattempo i potentati finanziari internazionali spingevano perché fossero adottate misure drastiche.

Il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea proponevano allo stato islandese di di farsi

carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a dire spalmandolo sulla

popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscire a rimborsare il debito ai creditori, in

particolar modo a Olanda ed Inghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri

cittadini.

Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, era una coalizione di sinistra che,

pur condannando il modello neoliberista fin lì prevalente, cedette da subito alle richieste della

comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta la

restituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro complessivi, suddivisi

fra tutte le famiglie islandesi lungo un periodo di 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento.

I cittadini islandesi non erano disposti ad accettare le misure imposte per il pagamento del debito.

Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino della nazione avrebbe dovuto

pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa per risarcire un debito contratto da un privato

nei confronti di altri privati. Einars Már Gudmundsson, un romanziere islandese, ha recentemente

affermato che quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le

perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo.

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Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse

un'entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero

pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il

rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare

dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.

Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva

ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un

referendum, di modo che questi si potessero esprimere.

La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed

Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l'isolamento dell'Islanda. I

grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a

votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del

Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che

avrebbe adottato contro l'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi

e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la

Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del

nord”.

I Cittadini islandesi hanno votato per eleggere i membri del Consiglio costituente.

A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze, da chi sosteneva

che il debito non dovesse essere pagato dai cittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi

congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti,

il governo – incalzato dalla folla inferocita – si era mosso per indagare le responsabilità civili e

penali del crollo finanziario. L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-

Presidente della Kaupthing,Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda

abbandonarono in fretta l'Islanda.

In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il

paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. Quella vecchia risaliva a

quando il paese aveva ottenuto l'indipendenza dalla Danimarca, ed era praticamente identica a

quella danese eccezion fatta per degli aggiustamenti marginali (come inserire la parola 'presidente'

al posto di 're').

Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assemblea costituente composta

da 25 cittadini. Questi furono scelti, tramite regolari elezioni, da una base di 522 che avevano

presentato la candidatura. Per candidarsi era necessario essere maggiorenni, avere l'appoggio di

almeno 30 persone ed essere liberi dalla tessera di un qualsiasi partito.

Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta. "Io credo - ha detto

Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente - che questa sia la prima volta in cui

una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet".

L'Islanda ha riaffermato il principio per cui la volontà del popolo sovrano deve prevalere su

qualsiasi accordo o pretesa internazionale

Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del

Consiglio erano trasmesse in streaming (on line) e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare

da casa le proprie proposte. Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno

poste in stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. La costituzione scaturita da questo

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processo partecipato di democrazia diretta verrà sottoposta al vaglio del parlamento

immediatamente dopo le prossime elezioni.

Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica

e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come

inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a

nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.

Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica

soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato

riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di

una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale. Per questo

nessuno racconta a gran voce la storia islandese. Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?

Tra dicembre 2011 e fine febbraio 2012 la BCE (Banca Centrale Europea) ha

concesso due maxi-prestiti di 1081 miliardi di € ad un tasso agevolato all’1%.

Credete forse che una parte di quel denaro sia stata elargita con le stesse modalità ai

cittadini ed imprese?

Una notevole parte di quel denaro (anche nostro) è servito loro per acquistare titoli

di stato, ottenendo un redditizio gettito futuro.

Le richieste di cittadini per mutui e di imprese per la gestione della loro attività un

tasso di credito più elevato (mutui da 3,15% a 4,15% - imprese da 2,7% a 4 %.

Il Comune di Pero dovrà essere in grado di affrontare questa nuova calamità sociale;

la lista civica “io sPERO” assicura la presenza in Giunta Comunale di un tecnico

qualificato.

La sicurezza urbana

Oggi è al secondo posto nelle preoccupazioni dei cittadini (continui furti nelle

abitazioni e nei box, scippi e rapine, problematiche legate al mondo della droga) e

costituisce ormai un fattore strutturale che le amministrazioni locali devono in

qualche modo affrontare.

Tutti i soggetti istituzionali, di volontariato e privati che sono chiamati a svolgere un

ruolo nelle nostre città, devono raccogliere le situazioni di criticità e interpretarle: allo

scopo di coinvolgere la comunità in azioni e progetti che diano risposta ai bisogni di

sicurezza, contrastino l’illegalità, rimuovano le situazioni di maggior degrado e

costruiscano fiducia.

Sicurezza è vivere in un contesto urbano che non produca esclusione, divisioni tra

gruppi di cittadini e gerarchie sociali. Sicurezza è libertà, componente di una

esigibilità piena dei diritti della cittadinanza.

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Più in generale, c’è la necessità di dar corso a un insieme di interventi per la

prevenzione e la formazione culturale e sociale, tali da interagire coi comportamenti e

gli stili di vita delle persone. Si tratta dunque di progettare e promuovere, anche con

idonee iniziative formative, programmi e servizi in linea con le più moderne e

innovative politiche di welfare, capaci di incidere significativamente sulla qualità

generale di vita di una comunità.

Le azioni da sviluppare riguardano gli interventi per l’integrazione, il contrasto alla

marginalità sociale, la riduzione del danno.

In pratica:

- seminare legalità per raccogliere sicurezza: educare alla legalità ed al rispetto

con azioni coordinate tra famiglia, scuola, istituzioni ed altri operatori presenti sul

territorio;

- ordine e pulizia del territorio comunale significano programmazione e cura del

territorio e non presentano immagini e situazioni di disordine, trascuratezza,

abbandono e degrado;

- coordinare le Forze di Polizia presenti sul territorio;

- assumere Operatori di Polizia Locale per il pattugliamento serale/notturno del

territorio comunale;

- sorvegliare i punti di ritrovo (piazze) dove fino a notte inoltrata si spacciano

varie sostanze pericolose per la salute dei nostri giovani e disturbando la quiete dei

cittadini che tentano invano di riposare. (vedi più avanti La piazza è la cultura)

Il traffico e la viabilità

Ai primi posti nelle preoccupazioni dei cittadini è la situazione viaria cittadina e per il

traffico occorre pensare a soluzioni di breve, medio e lungo termine che passano

necessariamente attraverso l’approvazione di atti fondamentali come il piano urbano

del traffico, la zonizzazione acustica ed il Piano di Governo del Territorio.

La Nuova Fiera di Milano ha sostanzialmente portato cambiamenti all’interno del

territorio delle frazioni, più che in quello stesso di Pero centro, che tuttavia ne ha

tratto i maggiori benefici. Basti pensare al fatto che ora il centro di Pero è fornito

dalla metropolitana e ha visto diminuire il traffico veicolare al suo interno grazie allo

spostamento dello svincolo autostradale. Viceversa le frazioni hanno subito la

vicinanza della Fiera, vivendo il cambiamento radicale del territorio, ma senza

sostanziali vantaggi.

L’EXPO 2015, un’altra “esposizione” da subire in termini di viabilità, di disagi e che

metterà in trincea Pero rispetto a Milano per una tangenzialina che da Molino Dorino

si collegherà all’autostrada A8.

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E’ necessario che i cittadini vengano tutelati creando delle zone a traffico limitato

(ZTL) nei periodi concomitanti con le grandi esposizioni fieristiche, anche attraverso

l’utilizzo di dissuasori mobili, ma soprattutto con l’introduzione di parcheggi

esclusivi per i soli residenti. Questo si rende necessario perché ad oggi, dopo sette

anni dall’apertura del polo fieristico più grande del mondo, nessuno ha mai pensato di

risolvere il problema di dove potessero posteggiare i cittadini residenti a poche

centinaia di metri dalla fiera. Pertanto, visto anche il sorgere di nuove strutture

ricettive, è urgente la creazione di nuove ampie aree adibite a parcheggio.

La distanza delle frazioni dalle fermate della metropolitana, richiede l’utilizzo

dell’auto da parte dei cittadini (nota bene la maggior parte parcheggia la propria

auto nelle vicinanze di Molino Dorino - non di Pero); per evitare l’utilizzo del mezzo

privato si potrebbe istituire una navetta pubblica giornaliera che con orari ben precisi

(per esempio ogni 15/20 min.), che la colleghi direttamente con la fermata di Pero.

Non esiste, infine, la possibilità di raggiungere la fermata di Pero in bicicletta

perché non esiste alcun deposito per le biciclette.

Si potrebbe creare con bikeMI un servizio bike-sharing tra Pero e

Cerchiete/Cerchiarello

Altra soluzione percorribile è quella di istituire due tratti di marciapiedi/tappeti

mobili: 1) da via Giovanna d’Arco – via f.lli Rosselli - via Battisti fino al sottopasso

dell’autostrada A4 Milano–Torino,

2) dal sottopasso dell’autostrada A4 Milano–Torino a via Giovanni XXIII fino

all’area del mercato settimanale,

realizzati con adeguata copertura, illuminati a giorno e videosorvegliati.

Si potrebbe pensare successivamente al 3° lotto lungo la via Figino per raggiungere il

cimitero.

Si pensa, inoltre, alla realizzazione di una strada di collegamento con Rho

unendo via Cavallotti alla via Ghisolfa di Rho.

Le strade di Pero sono, da anni, mancanti di manutenzione e di rifacimento del manto

stradale si propone di affidare la gestione di tali competenze alla Polizia Locale per

ottenere immediati ed efficaci riscontri vista la loro capillare presenza sul territorio

comunale.

Utilizzo dell’asfalto “divora smog” sulle strade più trafficate del territorio

comunale.

Si vogliono infine realizzare marciapiedi e piste ciclabili per mettere in sicurezza le

categorie più deboli in campo viabilistico: pedoni e ciclisti.

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Urbanistica

La questione urbanistica e la qualificazione ambientale sono difficili da coniugare

dopo tutte le scelte sovracomunali (fiera, alberghi, società autostrade, ecc.) che ci

hanno imposto; per salvaguardare il poco verde rimasto nel territorio occorre definire

il seguente principio di base: basta con il costruire “in larghezza” si pensi a

costruire “in altezza”! BASTA CONSUMARE IL SUOLO DEL TERRITORIO

Si dovrà pretendere che l’edificazione sia accompagnata dalla realizzazione di alti

standard pubblici: aree di verde attrezzato, parcheggi , arredo urbano, ecc.

Anche se negli ultimi anni si è notata una maggiore sensibilità a riguardo, l’arredo

urbano, le piazze e le strade del nostro paese hanno bisogno di un maggior decoro,

perché queste sono il primo biglietto da visita per chi viene da altri comuni e Paesi.

E’ altresì opportuno che i cittadini abbiano maggiore accessibilità ai progetti pubblici

e ne possano prendere parte attivamente con suggerimenti e consigli, prima che questi

vengano realizzati.

Garantire per i cittadini più piccoli maggiori spazi per le aree gioco, aumentando le

“attrazioni”.

Un discorso particolare riguarda le piazze che dovrebbero essere un punto di ritrovo,

di socializzazione e di relax: i cittadini e noi le voliamo migliorare perché qualcuna,

ora, non è funzionale.

Inquinamento: rischi per la salute

E’ dal lontano 1967 che Pero viene indicato come uno dei comuni più inquinati

d’Italia; in quaranta anni nulla o poco è cambiato per la salute dei cittadini: siamo

sempre a forte rischio sono solo cambiate alcune tipologie di inquinanti.

Inquinamento atmosferico: non ci si rende ancora completamente del livello di

gravità degli inquinanti presenti nella nostra aria; parliamo di anidride solforosa

(SO2), di biossido di azoto (NO2) e di polveri sottili (PM10 e PM2,5).

L’anidride solforosa (SO2) proviene da combustibili che contengono zolfo (gasolio) e

non dovrebbe superare i 50 milionesimi di grammo per metro cubo e sembrerebbe

che le concentrazioni siano in diminuzione.

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Il biossido di azoto (NO2) registra per la zona di Milano (sempre una della città

europee più inquinata) un valore di 60 mlg/m3 mentre il limite dovrebbe essere 52

mlg/m3.

Il vero problema sono le micidiali polveri sottili che misurano meno di 10 micron di

diametro (PM10 - proveniente dai fumi dei motori diesel) e non dovrebbero superare

il limite di 90 mlg/m3; limite che l’Unione Europea ha fatto scendere a 40 mlg/m3 e

nell’anno non ci possono essere più di 35 giorni di superamento di tale limite. Non ci

sono sanzioni per chi supera il limite e Milano nei primi mesi del 2006 ha già

superato i 75 giorni. Esiste anche il PM2,5 formato da particelle che entrano

direttamente in circolo nel sangue. Statisticamente ogni 5 mlg/m3 in più causano 20

morti ogni 100.000 abitanti, per l’area metropolitana di Milano si tratterebbe di circa

300 morti.

Il Sindaco è l’autorità locale sanitaria: deve adoperasi con tutti i mezzi a sua

disposizione per tutelare la salute dei propri cittadini.

Inquinamento acustico: un monitoraggio costante delle principali vie di traffico che

costituiscono e costituiranno i punti più critici del rumore sul territorio e delle altre

fonti di rumore permetterà di individuare gli obiettivi necessari dell’azione di

risanamento.

L’opera di risanamento principale sarà sicuramente quella riguardante il traffico

veicolare di attraversamento: strada statale n. 33 del Sempione ed autostrada A4

Milano-Torino, il piano di zonizzazione acustica ci darà le indicazioni per il

contenimento del traffico e per le opere di mitigazione.

Se abbiamo qualche opera di mitigazione e di compensazione ambientale occorre

ringraziare quei gruppi di cittadini (Gruppo salute, comitato infindelafera, ecc.) che

nel corso degli anni hanno saputo evidenziare problematiche ed interagire con le

varie istituzioni.

Ecologia e rifiuti

Il tema dell’ambiente ha assunto sempre maggior rilievo ai fini della definizione dei

parametri di qualità della vita.

Promuovere azioni che portino i cittadini a percepire la problematica ecologica come

fattore fondamentale per il presente e per il futuro del territorio comunale

L’introduzione dell’educazione ambientale nelle scuole costituisce formazione per i

giovani alunni che li porteranno a comprendere il tema dell’ambiente

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Incentivare la partecipazione dei cittadini alle giornate e settimane ecologiche

organizzate da Unione Europea, Regione Lombardia, Provincia di Milano e dalle

varie associazioni.

Impostare ed insegnare una riduzione della produzione dei rifiuti.

Verifica dell’attuale modalità di gestione del servizio di raccolta rifiuti e verifica

della possibilità di ampliare le raccolte differenziate.

Considerare il rifiuto differenziato una risorsa: ricavare utili da plastica, carta, metalli

e vetro

Miglioramento del piano di spazzamento meccanizzato e pulizia delle strade che con

cadenza da settimanale a mensile assicuri il trattamento di tutte le strade.

Assicurare lo svuotamento giornaliero dei cestini portarifiuti, promovendo campagna

di sensibilizzazione tendente ad eliminare la cattiva abitudine di gettare a terra i

rifiuti.

Controllo e pulizia di tutti quei luoghi soggetti a scarico incontrollato (abusivo) di

rifiuti.

Affrontare le altre tematiche di inquinamento: atmosferico (inceneritori AMSA di

Figino), elettromagnetico e luminoso.

Altre problematiche da affrontare riguardano, soprattutto, il periodo estivo:

l’ambrosia, limitazione del consumo d’acqua, le zanzare e la convivenza con gli

animali domestici.

Dare attuazione alla legge Rutelli – un albero per ogni nato -, progettare e realizzare

parchi ed aree verdi attrezzate.

Sportello Unico Attività Produttive e Sportello Unico per l’Edilizia

Dovrà essere uno strumento al servizio delle imprese ed attività commerciali per

consentire consulenze e procedure amministrative molto semplificate, nonché al

servizio di imprese e cittadini per la gestione dell’attività edilizia.

Si dovrà pensare ad un miglioramento dell’offerta commerciale locale, quasi

scomparsa nelle frazioni e che non sia solo concentrata lungo l’asse della statale del

Sempione.

Progettare e realizzare il mercato settimanale a Cerchiate.

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Fiera di Milano – polo Rho-Pero

L’impegno di vivere il nuovo polo fieristico non da spettatori, ma da compartecipanti

alle scelte altrui è una realtà: finora si è ottenuto poco o nulla: nemmeno il prezzo del

biglietto della metropolitana con la tariffa urbana!

Un insediamento di questa portata doveva alla città una doverosa compensazione

in termini di qualificazione urbana ed ambientale: costruzione di un nuovo

municipio, strade, parcheggi, aree verdi, ecc.

Sarebbe, inoltre, interessante conoscere le occasioni occupazionali del polo fieristico

per i cittadini di Pero.

EXPO 2015

La storia si ripete: subiremo anche questo evento vedi tangenzialina di

collegamento Molino Dorino – ingresso autostrada A8.

Il Comune di Pero non viene convocato nemmeno alla Conferenza dei servizi

Cercheremo di intervenire per essere invitati ai vari tavoli decisionali.

Vigileremo, anche, per la preoccupazione istituzionale dell’infiltrazione mafiosa nella

gestione ed esecuzione dei lavori.

Strutture pubbliche e private

Per favorire la socialità, il tempo libero e la cultura occorre dismettere l’attuale

palazzo comunale affinché l’edificio di Piazza Marconi 2 possa diventare un polo che

le varie associazioni locali utilizzeranno come “casa”.

Dovrà essere utilizzato per manifestazioni culturali e per il tempo libero.

Attuare una consistente manutenzione delle esistenti strutture sportive anche in

funzione di una maggiore fruizione da parte dei cittadini.

Analogo ragionamento sarà fatto per tutte le strutture scolastiche.

Un’ulteriore risorsa per il territorio potrebbe essere la localizzazione di strutture

private rivolte ad anziani o disabili con cui l’Amministrazione Comunale potrebbe

convenzionarsi.

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POLITICHE SOCIALI

La Cultura

Implementare il servizio offerto dalla Biblioteca Comunale con la collaborazione del

consorzio sistema biblioteche (csbno) attraverso le nuove tecnologie ed ampliamento

del patrimonio librario e video.

Sostenere l’attività delle associazioni culturali presenti sul territorio con la

collaborazione all’organizzazione degli eventi, con contributi e concessione di spazi.

“Vivacizzare” il gemellaggio con la città cosentina di Fuscaldo, promuovere un

nuovo gemellaggio con una cittadina della Finlandia, stato con la migliore pubblica

amministrazione del pianeta.

LA PIAZZA E' LA CULTURA di Barbara Marugo La cultura è:" Il complesso di cognizioni,tradizioni, procedimenti tecnici, comportamenti trasmessi e usati sistematicamente, caratteristico di un gruppo sociale, o di un popolo, o di una credenza.."). Ma perché un complesso di nozioni passi tra gli individui abbisogna che questi individui si incontrino. Nelle campagne Americane, dove le case sono separate le une dalle altre da decine, se non centinaia di miglia di terreni coltivati, questo è arduo. (da questo substrato diparte la controcultura americana dove i giovani, attraverso l'auto-stop, si spostavano fisicamente cercando di ricreare la comunicazione sociale). In Italia, storicamente, da nord a sud, dal paesino più sperduto nelle zone montane, fino al borgo salentino piuttosto che della locride, quasi nella generalità dell'agglomerato nazionale urbano, troviamo un campanile e una piazza quasi ovunque, dove la vita quotidiana delle persone si svolge, si da appuntamento e si tramanda. Purtroppo, paradossalmente, nella ricca Lombardia, non si contano i municipi dove questa prerogativa del "Paese" cessa di essere tale e diviene " Eccezione". Dilagano i Comuni - dormitorio: autentiche "autostrade a cielo aperto urbanizzate". In questi luoghi se un "Foresto" non trova l'orientamento troverà, il più delle volte, dei cittadini disorientati che non sapranno neppure il nome delle strade del proprio isolato. La causa prima di questo stato è l’assoluta deregolamentazione del traffico che trasforma le automobili e i mezzi pesanti nei "Primi cittadini", ovvero, nei primi attori attorno ai quali ogni altra questione è marginale o subalterna. Così, gli esseri umani, degradati dallo stato di attori a quello di figuranti, venendo privati dei luoghi di aggregazione di fatto perdono la condivisione e la coesione sociale. Il bene più prezioso di una comunità che è la tradizione orale che si tramanda nel racconto cessa di esistere e persino di essere immaginata come bisogno antropologicamente primario. Oggi, in Lombardia, per un comune come Pero, e per la stragrande maggioranza dell'abitato di media densità, fare cultura non significa, solamente, destinare risorse per qualche iniziativa, ma, Innanzi tutto, ripristinare gli spazi per la condivisione e, dove storicamente, non ci fossero mai stati, idearne di nuovi.

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Destinare risorse per progettare piazze, posizionare panchine, allestire chiostri, individuare le aree migliori per i più piccoli e per gli anziani, che si sa essere solitamente uniti quasi dai medesimi ritmi ed esigenze sempre più complementari restituirà il valore e il senso per il quale gli uomini hanno scelto di vivere assieme. Quindi l'architettura è la "prima arte" gerarchicamente, perché avvantaggia tutti migliorando universalmente la qualità di vita dei cittadini. Oggi più che mai, la buona regolamentazione del traffico restituisce la vita a chi c’è l'ha rimettendolo al centro dell'attenzione sociale l'uomo come essere sociale vivente con i suoi bisogni e le sue necessità restituendo ai cittadini quella dignità sottrattagli senza una giustificata ragione La vivibilità dell'ambiente equivale all’esistenza stessa del popolo. Quindi, non deve far strano che un Comandante della Polizia Locale e non un politico navigato, colga e dia risposta a questa " Emergenza-culturale-ambientale" e la traduca nel primo punto del proprio programma politico offerto alla cittadinanza, certo di avviare, se sostenuto dalla volontà degli elettori, un processo rivoluzionario che inciderà da subito nella vita delle persone lasciando alle generazioni future un cambiamento sostanziale, incisivo e tangibile.

Lo Sport ed il Tempo Libero

Promuovere corsi che, al di fuori delle attività di associazioni e società, possono

qualificare il tempo libero.

Gestire gli impianti sportivi attraverso apposite convenzioni con le società e le

associazioni che li utilizzano.

Realizzare, anche in collaborazione con le società ed associazioni, eventi e

manifestazioni.

La Scuola

Punto fondamentale della programmazione annuale degli strumenti finanziari e dei

progetti a cui il comune è chiamato a collaborare è il Piano diritto allo studio.

Questo documento deve contenere la previsione ed il consuntivo dei servizi

scolastici.

La predisposizione del Piano diritto alla studio avrà la massima opportunità di

concertazione possibile: comitato genitori, rappresentanti di classe, consiglio di

circolo e d’istituto, insegnanti, professori e dirigenza scolastica.

Si favorirà la pari opportunità al diritto allo studio attraverso progetti di sostegno

educativo, orientamento scolastico, contributi economici, ecc.

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Saranno presentati progetti di educazione alla legalità, all’educazione ambientale e

stradale e si cercherà di realizzare il corso del “patentino” per ciclomotore.

Si offrirà la dovuta collaborazione per le prove di emergenza.

Le Associazioni

Ben vengono le associazioni con la loro linfa vitale, cercheremo di dare loro tutta

l’attenzione dovuta: una sede adeguata, collaborazione e contributi.

La Famiglia

Collochiamo la famiglia al centro delle azioni sociali per le sue relazioni essenziali ed

irrinunciabili di affetto e di sostegno e per le sue azioni di “prima risposta” ai bisogni.

Sostenere le famiglie in difficoltà sarà uno dei compiti primari: suggerimenti ed aiuti

per l’unità abitativa, per il lavoro, per la salute, ecc.

Visto il proliferarsi di agenzie ed istituti di prestito temiamo molto che molte famiglie

siano (o saranno) in difficoltà finanziarie.

I Bambini

Bisogna offrire una giusta politica socio-ambientale così da garantire un buona

qualità di vita ai bambini con la fornitura di spazi ed occasioni per il gioco ed il

movimento, l’apprendimento e la socializzazione.

Rafforzare i servizi già esistenti, in particolar modo attivare il sostegno

all’integrazione per la presenza di famiglie straniere e di bimbi stranieri adottati e

garantire un’assistenza psicologica continua all’interno degli asili nidi ed elementari

per monitorare e sostenere i bambini nel loro sviluppo e nello stesso tempo educare

alle molteplici culture.

I Ragazzi

Sono una grossa risorsa del territorio da valorizzare: stanno crescendo e vogliono

dimostrare che stanno diventando “grandi”.

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sarà impegno dell’amministrazione implementare le attività creative, sostenerli nella

loro crescita attraverso l’istituzione di sportelli help su alcune problematiche attuali

come droga e bullismo.

Cercare di offrire loro “spazi giovani” ed agire in collaborazione con i vari soggetti

che già operano sul territorio (oratori, associazioni, scuole).

Inoltre vogliamo seguire i ragazzi neo-diplomati in cerca di lavoro attraverso la

creazione di centri formazione lavoro che diano la possibilità di frequentare corsi per

ottenere dei certificati spendibili nel mondo del lavoro.

I Giovani

Il territorio e la comunità offrono opportunità di aggregazione e di associazionismo

sarà compito dell’amministrazione incrementarle, sostenerle e coordinarle.

Riteniamo che possano già cominciare ad interessarsi di politica locale su particolari

tematiche come l’ambiente, le attività culturali e sportive, le nuove tecnologie, il

sostegno alle persone più deboli od in difficoltà.

Purtroppo esiste anche un parte di giovani non attivamente impegnati: attorno ad essi

vanno costruite nuove opportunità, spazi di integrazione e di un eventuale recupero

all’interno della comunità.

E’ necessario rafforzare i servizi di aiuto per garantire a tutte le giovani coppie

sposate che vivono in una situazione di disagio una casa e un lavoro dignitosi.

Gli Anziani

Occorre dare un ulteriore impulso alle già esistenti politiche destinate alle persone

anziane nella consapevolezza che il progressivo invecchiamento della popolazione

richiederà una capacità sempre maggiore di far fronte alla complessività dei bisogni

di questa fascia di cittadini.

La parte di essi che rimane attiva ed autosufficiente diventa risorsa aggiuntiva alla

vita comunitaria: presenza nelle associazioni e sostegno alle famiglie dei loro

famigliari.

Cercheremo un utilizzo nelle attività come la sorveglianza nell’uscita delle scuole e

nella sorveglianza dei parchi e dei giardini nonché l’adozione e la cura di parchi

giochi e di piccoli spazi verdi.

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Molte famiglie pur essendo vicine ai propri anziani hanno oggettive difficoltà nel

seguirli giornalmente ed è per questo che il nostro obiettivo sarà quello di creare dei

servizi, attraverso l’assistenza domiciliare, in modo tale da assicurare la loro

autonomia e libertà.

Ci impegniamo a finire entro breve i lavori del centro anziani così da poter

finalmente restituire uno spazio indispensabile per la comunità.

I Diversamente Abili

Come amministrazione comunale intendiamo abbattere tutte le barriere

architettoniche e di predisporre con appositi segnali acustici tutti i semafori presenti

sul territorio al fine di offrire un miglioramento per una città più vivibile.

Rafforzamento della progettualità relativa ai percorsi di inserimento nella scuola e nel

mondo del lavoro attraverso la collaborazione con il privato sociale e con tutti gli enti

presenti sul territorio.

Sostenere attività e forme di associazione per promuovere la loro conoscenza e

aumentare l’integrazione dei diversamente abili nella comunità.

Incentivare gli sport, la promozione di iniziative e manifestazioni di

sensibilizzazione.

L’Integrazione

Considerando l’apporto che i flussi migratori possono dare in termini di sviluppo e

tasso di natalità è necessario prevedere un’adeguata politica di integrazione: sono una

risorsa per le attività produttive in termini di forza lavoro e soprattutto una risorsa

culturale per la loro diversità etnica.

L’integrazione favorita dall’azione formativa della scuola e della varie strutture

presenti sul territorio è fondamentale affinché la comunità cresca forte e ben

strutturata ed è per questo che bisogna sostenere con efficienza ogni struttura che dia

aiuto e dignità ai migranti.

Attuazione di incontri etnico-culturali e etnico-folk per creare una coesione tra

comunità e migranti.

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Non dimentichiamo che, fino a qualche anno fa, eravamo noi gli immigranti:

diretti verso Argentina, Brasile, Stati Uniti, Australia, Francia, Belgio Germania, ecc.

L’AZIENDA COMUNE di PERO

Il Comune di Pero deve mantenere il proprio l'obiettivo di essere un ente locale

moderno ed efficiente, con spunti fortemente innovativi nel reperimento delle risorse

e nella realizzazione degli obiettivi e degli interventi..

L’obiettivo del perseguimento di ottimali livelli di efficienza, efficacia ed

economicità nella gestione deve tuttavia tenere sempre conto della peculiarità dei

servizi offerti dall’Amministrazione Comunale, con una particolare attenzione alla

qualità e al livello delle prestazioni rese.

Il percorso si sviluppa nell’ottica di scelte e analisi in fase di studio e di elaborazione,

che muovono da ricerche di razionalizzazione e di ricerca di migliori risposte ai

bisogni interni ed esterni.

Pianificazione Territoriale

Tra le finalità da conseguire ci sarà la costruzione dello strumento di pianificazione

territoriale con il quale saranno definite, in modo partecipato e condiviso, le linee

generali per il governo di Pero nei prossimi anni.

Ultimata la prima fase del lavoro, consistente in un'analisi scientifica delle politiche

attuate (od in parte “subite”) dall'Amministrazione Comunale negli ultimi anni,

corredata da un documento sullo stato della popolazione, del territorio e

dell'economia perese, si è avvierà il confronto con la comunità locale, ed in

particolare con i suoi "attori chiave", in modo da pervenire alla costruzione di un

quadro di riferimento completo e condiviso e, successivamente, alla definizione degli

assi del piano, degli obiettivi generali e specifici e delle azioni volte a conseguirli.

Risorse patrimoniali

L’ottimizzazione delle risorse immobiliari passa inoltre attraverso logiche di utilizzo

delle proprietà comunali rivolto alle politiche dei servizi: l’ampliamento dei servizi

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offerti alla città può essere realizzato attraverso accordi con soggetti che abbiano la

capacità di investire risorse economiche ma anche e soprattutto umane in questo

campo, soggetti ai quali il Comune assegna aree in diritto di superficie con la finalità

di ampliare la rete dei servizi alla persona, di impianti sportivi, di strutture destinate

alla cultura, che vengano successivamente gestite dai diretti organizzatori di tali

attività e in accordo con l’Amministrazione Comunale.

Gli strumenti per una gestione dinamica del patrimonio comunale si possono

riassumere nel piano degli investimenti, che attraverso interventi mirati e finalizzati

ne garantiscono l’ottimizzazione e negli accordi di programma, che consentono di

attuare politiche complesse, su programmi che investono diversi enti pubblici.

A questi strumenti si aggiungono le strumentazioni che devono adeguarsi ad una

gestione moderna del sistema patrimoniale: strumenti informatici che consentono di

raggiungere una conoscenza e una gestione di dati sempre aggiornata e veloce, per i

quali si prevedono investimenti e interventi formativi sostanziali.

Nell’ottica di una semplificazione della vita del cittadino assume particolare

importanza il restauro dell’attuale sito internet del comune.

Un progetto importante può essere quello di far diventare questo sito un portale al

servizio del cittadino. In altre parole uno strumento che permetterà di semplificare le

questioni burocratiche nell’interazione tra cittadino e istituzione. Questo portale

dovrà, per esempio, essere in grado di far svolgere on-line al cittadino tutte le

operazioni che oggi richiedono necessariamente di presentarsi di persona ad uno

sportello del comune e dovrà fornire tutte le informazioni e i documenti necessari per

quelle operazioni che resteranno obbligatoriamente cartacee.

Un portale di questo tipo può essere in grado anche di promuovere le politiche sociali

e giovanili, tramite informazioni su ad esempio:

- eventi nel comune

- politiche comunali a sostegno del cittadino

Risorse finanziarie

Attuazione e verifica dei sistemi di riscossione on-line delle entrate e di effettuazione

dei pagamenti, sempre, on-line, con l’eliminazione di parecchi documenti cartacei.

Proseguirà il monitoraggio puntuale dei saldi relativi al patto di stabilità, verranno

introdotte le necessarie modifiche alla rilevazione dei dati al fine di seguirne

l’evoluzione normativa unitamente alle valutazioni di carattere finanziario

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Nell’ambito dell’attività d’acquisto, verrà valutata l’opportunità di adesione alle

convenzioni Consip.

La gestione dei Tributi perseguirà il duplice obiettivo di accrescere ulteriormente la

semplificazione e l'informatizzazione delle procedure a beneficio dei cittadini e delle

imprese e di assicurare l’efficienza nell’attività di riscossione e di accertamento delle

entrate tributarie, tanto più necessarie alla luce delle vigenti norme restrittive.

In particolare si consoliderà il programma di controllo sull’evasione dell’ICI/IMU e

si cercherà di sviluppare programmi per l'introduzione di nuovi strumenti telematici

che consentiranno un accesso diretto alle informazioni, la possibilità di svolgere

direttamente varie operazioni previste dalle norme tributarie (dichiarazioni,

pagamenti ecc.), la disponibilità di un nuovo canale di dialogo e di collaborazione

dell’amministrazione comunale in campo tributario con i singoli contribuenti, gli

studi professionali ed i centri di assistenza fiscale.

Proseguirà sia l'attività di gestione della TIA/TARSU che l'attività di accertamento

per il controllo dell'evasione totale e parziale, essendo stata ulteriormente prorogata

l'entrata in vigore della tariffa.

Saranno eseguite le procedure connesse all'applicazione dell'addizionale comunale

all'Irpef ed all'aggiornamento delle relative schede informative su Internet.

In materia di Imposta di pubblicità e diritti di affissione, continuerà l'attività di

direzione e controllo sul servizio svolto dal Gestore per assicurare una migliore

qualità del servizio agli utenti, economicità di gestione e maggiori risorse, nell'ambito

del progetto di riordino qualitativo degli impianti pubblicitari.

Proseguirà l'attività di gestione e di controllo per il recupero dell'evasione della Tosap

(tassa per l’occupazione del suolo pubblico).

Risorse umane

Con l’auspicabile stipulazione del CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali

relativo al quadriennio 2010-2013 si spera in un miglior assestamento del sistema

delle regole e dei processi gestionali.

Gli obiettivi prioritari saranno riferiti:

1) alla valorizzazione dei dipendenti attraverso il contratto integrativo decentrato ed

una rinnovata applicazione di alcuni istituti del nuovo CCNL;

2) alle iniziative rivolte a sostenere l’identità del dipendente comunale,

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3) all’innovazione di alcune procedure gestionali attraverso l’utilizzo sperimentale di

strumentazioni informatiche,

4) alla riflessione sul ruolo dei dirigenti come “privati datori di lavoro”, anche in

connessione con le norme di tutela della privacy e della legge 81/2008;

5) alla progettazione di un sistema di analisi e verifica delle politiche del personale

La sigla definitiva del CCNL dei dipendenti per gli anni 2010-2013, che avverrà

probabilmente entro il mese di dicembre, costituirà il quadro normativo per la

definizione del contratto integrativo decentrato, consentendo di collegare le politiche

di valorizzazione del personale, attraverso un sistema premiante per le progressioni

orizzontali, per la corresponsione degli incentivi di produttività, per la corresponsione

di incentivi riferiti a particolari responsabilità e disagi e per la previdenza integrativa.

La formazione dovrà intervenire da un lato sui temi della qualità dei servizi gestiti

direttamente e sul significato dei processi di innovazione gestionale, dall’altro dovrà

favorire la conoscenza e la discussione del codice di comportamento allegato al

CCNL, che come tematica ben si inserisce nella più generale riflessione sull’identità

del dipendente comunale.

Analogamente da parte dei dirigenti dovranno essere previste modalità per una

migliore informazione dei dipendenti sui programmi dell’ente, un miglior

coinvolgimento nei processi organizzativi e per una più adeguata accoglienza ai

neoassunti.

Ancora dovranno essere previste iniziative volte a diffondere e valorizzare, anche

presso i cittadini, i caratteri fortemente etici e di servizio che caratterizzano l’identità

prevalente dei dipendenti comunali.

Dovrà essere sviluppata da parte della dirigenza una riflessione e sistematizzazione

sul significato e l’esercizio dei “poteri del privato datore di lavoro” con le relative

prerogative e responsabilità, anche ai fini di perseguire una maggiore

omogeneizzazione degli stili di direzione.

Ciò comporta, in specifico per il settore Personale che più di tutti utilizza i dati

personali ma anche per gli altri settori, una contemporanea riflessione

sull’applicazione dei doveri derivanti dalla normativa sulla privacy.

Nella letteratura e nell’applicazione dei sistemi di analisi delle politiche pubbliche il

capitolo dedicato a quelle del personale non è stato certo tra i più sviluppati, spesso

assorbito dal pur necessario controllo sui costi, in questa fase quanto mai pressante

dato il contesto finanziario in cui si opera.

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Si ritiene tuttavia che debba essere almeno predisposto un progetto di analisi e

verifica delle politiche di personale praticate dall’Ente, attraverso un sistema di

indicatori di efficienza, efficacia e qualità.

Sicurezza dell'Ente

Applicazione del D.Lgs. 81/2008 nei luoghi di lavoro del Comune di Pero che si

esprime attraverso: interventi di miglioramento delle strutture e delle attrezzature;

interventi di miglioramento della salubrità degli ambienti; gestione dell’emergenza;

gestione dell’antincendio; individuazione dei dispositivi di protezione individuale;

definizione dei programmi e realizzazione dell’informazione e formazione dei

lavoratori; sorveglianza sanitaria dei lavoratori soggetti a rischio.

Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro del

Comune di Pero e realizzazione di azioni volte alla diffusione della “cultura della

sicurezza”

IN CONCLUSIONE CHIEDIAMO AI CITTADINI DI PERO DI

CONSENTIRCI DI AMMINISTRARE L’AZIENDA COMUNE DI PERO:

SAPPIAMO PERFETTAMENTE COME FUNZIONA UN ENTE

LOCALE.

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Ciao, ho due libri che trattano della democrazia partecipativa, idee che diventano politica, dal disprezzo per la politica attuale alla voglia di cambiare, essere parte del cambiamento. Sarebbe finalmente ora di dire basta alla solita corrente di pensiero che vuole esista "la destra o la sinistra". I bisogni della gente necessitano di risposte concrete, non legate ad ideologie vecchie e sepolte di un passato che non fa che tormentarci! Se è vero che anche in democrazia gli interessi privati hanno sempre prevalso su quelli collettivi, (con conseguente prevalere delle libertà economiche sui diritti personali, quelli che dovrebbero garantire l'uguaglianza) è anche vero che non possiamo aspettarci un cambio di marcia da parte di quei politici e quelle lobby che ne continuano a beneficiare. S.Agostino d'Ippona disse: "Senza giustizia, che cosa sarebbero in realtà i regni, se non bande di ladroni?" Pensando al mio lavoro non ho potuto fare a meno di fare un'analogia tra scelte politiche e scelte consumistiche: se la gente nell'acquisto di un prodotto è attirata dalla marca (o dall'aspetto esteriore, dalla convenienza) piuttosto che dal contenuto, la scelta del partito o del tal politico si basa innanzitutto sulla sua notorietà piuttosto che sul programma di governo. In poche parole, come in ogni pubblicità che si rispetti, prevale la forma, non il contenuto! Sono poche, infatti, le persone che si vogliono informare fino in fondo sulle proprie scelte! Il difficile è tentare di dare una svolta a questa cattiva abitudine... Fatte queste considerazioni, ti faccio i miei auguri ed un in bocca al lupo! E menomale che c'è qualcuno, come te, che ci prova... Sonia (e-mail ricevuta 21 marzo 2012 - indirizzata a [email protected] )