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Io CittadinoIo Cittadino
La mia Costituzione La mia Costituzione
Gli altriGli altri
60° anniversario della
Costituzione Italiana
27 dicembre 1947 – 27 dicembre 2007
• LA MIA COSTITUZIONE
•IO CITTADINO
•GLI ALTRI
LA MIA LA MIA COSTITUZIONECOSTITUZIONE
Io CittadinoIo Cittadino
La mia Costituzione La mia Costituzione
Gli altriGli altri
27 dicembre 194727 dicembre 1947
Nasce la Carta Costituzionale della Repubblica Nasce la Carta Costituzionale della Repubblica Italiana.Italiana.
Con la sua nascita è nata la nostra identità di Con la sua nascita è nata la nostra identità di popolo italiano .popolo italiano .
I 139 articoli della nostra Costituzione, infatti, I 139 articoli della nostra Costituzione, infatti, racchiudono la nostra storia : ciò che siamo, da racchiudono la nostra storia : ciò che siamo, da dove veniamo e dove intendiamo andare, dove veniamo e dove intendiamo andare, attraverso ideali e valori , come quelli della attraverso ideali e valori , come quelli della democrazia partecipata, della libertà e del rispetto democrazia partecipata, della libertà e del rispetto dei diritti e dei doveri , che ancoradei diritti e dei doveri , che ancora
oggi sono radicati nella coscienza della maggior oggi sono radicati nella coscienza della maggior parte dei cittadini e continuano a illuminare il parte dei cittadini e continuano a illuminare il nostro camminonostro cammino..
STORIA E ATTUALITA’STORIA E ATTUALITA’
Per questa ragione è importante che , soprattutto i ragazzi, conoscano ed apprezzino il valore della nostra Carta Costituzionale , al fine di divenirne i nuovi depositari.
Del resto “ la Scuola è il luogo in cui il presente ( bisogno di crescita - motivazioni ) è elaborato nell’intreccio tra passato ( identità- appartenenza- radici ) e futuro ( attrezzatura per cambiamenti – conoscenze) tra memoria e progetto “.
“ … se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle
montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o
giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione…”
P.Calamandrei
La Costituzione Italiana è caratterizzata da una
fortissima connotazione compromissoria risultato di un patto fra forze politiche che si richiamano ad ispirazioni ideologiche molto diverse.
Principi comuni a tutte le ispirazioni sono : - il primato della persona - principi di libertà e di giustizia sociale - rifiuto dei totalitarismi ( Onida)
ETICITA’DIRITTO POSITIVO
TESTO COSTITUZIONALE
L’anima ideologica plurale della Costituzione italiana è esemplificata nell’art.2 e nell’art.3, comma 2.
L’art. 2 assegna alla Repubblica il compito di riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo che, come illustrò l’ on. Aldo Moro in Assemblea costituente, “ non è soltanto singolo, non è soltanto individuo, ma che è società nelle sue varie forme, società che non si esaurisce nello Stato”.
L’art. 3,comma 2, introduce invece il principio di eguaglianza sostanziale
” la nostra è una Costituzione che apre le vie verso
l’avvenire “ ….è una Costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasformazione di quella società in cui può accadere che anche quando ci sono le libertà giuridiche politiche, esse siano rese inutili dalle disuguaglianze economiche e dalla impossibilità per molti cittadini di essere persone e di accorgersi che dentro di loro c’è una fiamma spirituale che se fosse sviluppata in un regime di perequazione economica potrebbe anch’essa contribuire al progresso della società …”.
( Calamandrei, discorso agli studenti milanesi ,1955 ).
La Costituzione può essere concepita
come atto normativo fondamentale
dell’ordinamento orientato ad un
sistema di valori, che non
presuppone,ma che assume dai valori
sociali avvertiti dalla comunità e che
formalizza ( POSITIVIZZA) in un atto
giuridico.
L’effettività della garanzia dei diritti è
resa possibile solo attraverso una equilibrata e razionale disciplina delle regole sulla limitazione del potere supremo.
L’obiettivo della stabilità della Carta
fondamentale è stato perseguito facendo ricorso all’opzione della rigidità della Costituzione.
GARANZIA DELLA RIGIDITA’GARANZIA DELLA RIGIDITA’CORTE COSTITUZIONALECORTE COSTITUZIONALE
La novità dirompente della Carta Costituzionale italiana è rappresentata proprio dalla introduzione del controllo di costituzionalità delle leggi.
La Costituzione è limite per la legge del Parlamento, alla quale incombono , come dire, degli obblighi positivi in termini di implementazione e attuazione dei principi costituzionali.
( Caretti )
IO CITTADINOIO CITTADINO
Io CittadinoIo Cittadino
La mia Costituzione La mia Costituzione
Gli altriGli altri
Dietro l’angolo della storia. Il 30 gennaio 1945 , alle ore 9, a Palazzo Viminale
si riuniva sotto la presidenza dell’On. Ivanoe Bonomi il Consiglio dei Ministri che aveva di massima espresso il suo consenso all’estensione alle donne del diritto di voto: all’ordine del giorno ,il diritto di voto politico e la loro eleggibilità.
Il Consiglio dei Ministri approvava un breve
Decreto Legislativo con il quale il diritto di voto veniva esteso alle donne che avessero compiuto il 21° anno di età al 31 dicembre 1944.
IL CITTADINO “DONNA” NELLA COSTITUZIONE
Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani di entrambi i sessi, maggiori di 21 anni, vennero chiamati alle urne per eleggere i componenti dell’Assemblea Costituente e per votare il referendum istituzionale che avrebbe stabilito se l’Italia sarebbe stata una nazione monarchica o repubblicana.
Quel 2 giugno del 1946, fu una giornata
importante per tutta l’Italia: tra le macerie e le miserie lasciate dalla dittatura e dalla guerra, ovunque si discuteva di politica e la voglia di ricominciare era tanta.
Per le donne quella fu una primavera davvero eccezionale; per la prima volta potevano non solo ascoltare, ma prendere parte, attivamente, alla vita politica.
Le donne, quel 2 giugno ,votarono in massa. Furono elette 21 donne su 556 , cioè poco meno del 4% , quasi tutte laureate, molte di loro insegnanti, qualche giornalista una pubblicitaria, una sindacalista e una casalinga.
Cinque delle ventuno neo-deputate,Angela
Gotelli (Dc), Maria Federici (Pci), Nilde Iotti (Pci), Angelina Merlin (Psi) e Teresa Noce (Pci), entrarono a far parte della “Commissione dei 75”, quella Commissione che era stata incaricata dall’Assemblea costituente di formulare la proposta di Costituzione da dibattere ed approvare in aula.
Le donne rappresentavano non solo le istanze del partito nelle cui liste erano state elette, ma anche le istanze femminili, che erano decisamente trasversali: l’Assemblea Costituente rappresentava per loro l’occasione irripetibile di cambiare, dal punto di vista giuridico, la condizione femminile che era in quel momento fortemente squilibrata.
Sostenevano l’uguaglianza tra i sessi nel campo lavorativo e in quello familiare, sottolineando l’importanza di un sistema che tutelasse madri e figli per garantire la maternità, considerata fino ad allora un elemento di forte discriminazione.
Alle donne vennero affidati quei temi che si riteneva fossero a loro più vicini, la famiglia, la maternità e l’infanzia.
Temi su cui le elette dell’Assemblea, pur partendo da posizioni ideologiche diverse, trovarono soluzioni comuni grazie alla condivisione di un profondo senso di giustizia che voleva dire tutela dell’uguaglianza e solidarietà.
Un altro tema molto importante era il lavoro, sul quale le costituenti ritenevano si dovesse intervenire fortemente per difendere e affermare i diritti delle donne: tutela della maternità ( art. 31 Cost.), parità dei salari ( art. 37 Cost.) e pari opportunità nell’accesso a tutte le professioni.( art. 51 Cost.).
Uno strumento per promuovere l’uguaglianza tra i sessi e rimuovere ogni discriminazione diretta e indiretta nei confronti delle donne è la “Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità fra uomo e donna” , istituita dall’art. 21, comma 2, della L. 23/08/1988 , n. 400 e disciplinata dalla L. 22/06/1990 , n. 164, recentemente trasformata in organo consultivo e di proposta presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
(D. Lgs. 31/07/2003, n. 226).
GLI ALTRIGLI ALTRI
Io CittadinoIo Cittadino
La mia Costituzione La mia Costituzione
Gli altriGli altri
Valori di integrazioneValori di integrazione
I principi iscritti nella nostra Costituzione
appaiono totalmente universalizzabili, come dimostrano tutti i documenti internazionali approvati a partire dal 1948 , ed estremamente attuali di fronte alle sfide poste dalla cosiddetta “ globalizzazione ”.
I diritti inviolabili dell’uomo, evocati dall’art. 2 della Costituzione, consolidati nelle Convenzioni internazionali condivise dall’Italia, tendono ad equiparare con ragionevolezza – e nel rispetto di altrettanti ragionevoli interessi nazionali – le posizioni dei cittadini e quelle dei non-cittadini che convivono nello stato , di fronte ai diritti fondamentali.
Art.2,11,48 e 51 della Art.2,11,48 e 51 della CostituzioneCostituzione
Questi obiettivi di giustizia “globale” sono indicati, senza incertezze, dall’art. 11 della Costituzione che completa l’art.2 .
Sulla base di questi valori di fondo e di integrazione , si può rinvenire nei contenuti dell’art. 48 , e successivo art. 51, un’ “anima inclusiva” e, dell’art. 11, una “interpretazione evolutiva” , sulla base della quale il legislatore ordinario ha potuto, in attuazione della Direttiva CE n.94/80, estendere il diritto di voto amministrativo locale ai cittadini europei, non italiani, residenti nel nostro Paese ( D. Lgs. 12/4/1996 n.197).
La partecipazione alla vita pubblica dello straniero extracomunitario residente in Italia va analizzata alla luce dell’art. 9 del D. Lgs. n.286/98 – T.U. sull’immigrazione – e alla luce della Convenzione di Strasburgo del 1992 , ratificata dall’Italia con la legge 8/3/1994 , n. 203 , solo parzialmente .
Il cap.C della Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, non viene recepito.
Ad Oggi, in assenza di specifica legge , hanno diritto di voto soltanto gli immigrati che abbiano conseguito, avendone i requisiti, la cittadinanza italiana.
(Combinazione artt. 48,51 e117 Cost.)
CONCLUSIONICONCLUSIONI
““L’Assemblea ha pensato e redatto la L’Assemblea ha pensato e redatto la
Costituzione come un patto di amicizia e Costituzione come un patto di amicizia e
fraternità di tutto il popolo italiano, cui fraternità di tutto il popolo italiano, cui
essa la affida perché se ne faccia custode essa la affida perché se ne faccia custode
severo e disciplinato realizzatore” severo e disciplinato realizzatore”
(U. Terracini , Presidente dell’Assemblea (U. Terracini , Presidente dell’Assemblea
Costituente).Costituente).
E’ compito di tutti i cittadini quello di E’ compito di tutti i cittadini quello di
mantenere in vita la Costituzione, perché mantenere in vita la Costituzione, perché
“non è una macchina che una volta messa “non è una macchina che una volta messa
in moto va avanti da sé […]in moto va avanti da sé […]
Perché si muova bisogna ogni giorno, in Perché si muova bisogna ogni giorno, in
questa macchina, rimetterci dentro il questa macchina, rimetterci dentro il
combustibile, bisogna metterci dentro combustibile, bisogna metterci dentro
l’impegno, lo spirito, la volontà di l’impegno, lo spirito, la volontà di
mantenere quelle promesse, la propria mantenere quelle promesse, la propria
responsabilità “ responsabilità “
CalamandreiCalamandrei
BibliografiaBibliografia
Costituzione della Repubblica Italiana Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo Cos’è una Costituzione : Antonio Iannuzzi Treccani scuola Costituzione della Repubblica Italiana :
Wikipedia Cittadini extracomunitari, voto amministrativo
e Costituzione inclusiva : Ernesto Bettinelli Bollettino Archivio pace e diritti umani n. 28 –
3/2004
Realizzazione a cura degli alunni della Classe V^ - D Programmatori
dell’ Istituto Tecnico Commerciale Statale “ Leonardo Da Vinci “ di Frosinone .
Responsabile del progetto: Prof.ssa Marilena Ferrante
Il presente lavoro è stato realizzato per
fini esclusivamente didattici.