Involucro e impianti - Studio Zoppini · Deerns Italia Fornitori policarbonato Politec...

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progettare organo ufficiale - ISSN 1594-8137 - Bimestrale - Anno XII - aprile 2013 - Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano - € 4,90 architetturacittàterritorio NAVARRO BALDEWEG ED ENRICO DA GAI Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte Roma MIHAELA BIANCA GAVRILA Oil & Water Los Angeles STEVEN HOLL ARCHITECTS Tianjin Ecocity Ecology and Planning Museums Tianjin MASSIMILIANO E DORIANA FUKSAS Public Service Hall Tbilisi STUDIO ZOPPINI ASSOCIATI Centro Polisportivo Udine LUCIANO PIA 25 Verde Torino GIARCH Giovani Architetti 2.0 FOCUS Involucro e impianti Carlo Nobili, Paolo Belardi, Coop Himmelb(l)au, Heliopolis 21 Architetti, Bruno e Tobia Marcotti_Iti Studio, Maurizio Varratta, Alessio Burini_Hof Associati TECNICHE ESECUTIVE piuarch Business center “Quattro Corti” San Pietroburgo

Transcript of Involucro e impianti - Studio Zoppini · Deerns Italia Fornitori policarbonato Politec...

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rritorio

NAVARRO BALDEWEG ED ENRICO DA GAI

Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte Roma

MIHAELA BIANCA GAVRILA

Oil & Water Los Angeles

STEVEN HOLL ARCHITECTS

Tianjin Ecocity Ecology and Planning Museums Tianjin

MASSIMILIANO E DORIANA FUKSAS

Public Service Hall Tbilisi

STUDIO ZOPPINI ASSOCIATI

Centro Polisportivo Udine

LUCIANO PIA

25 Verde Torino

GIARCH

Giovani Architetti 2.0

FOCUS

Involucro

e impiantiCarlo Nobili,  Paolo Belardi, Coop Himmelb(l)au, Heliopolis 21 Architetti, Bruno e Tobia Marcotti_Iti Studio,  Maurizio Varratta, Alessio Burini_Hof Associati

TECNICHE ESECUTIVE

piuarch Business center “Quattro Corti” San Pietroburgo

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38progettare

architettura 2

Centro Polisportivo

Udine

Studio Zoppini Associati

La progettazione degli impianti sportivi è un tema altamente

complesso che richiede un’attenta analisi multidisciplinare e un approccio

simultaneamente tecnico e funzionale.

Il concetto di polivalenza, che investe in generale tutte le architetture di forte impatto

dimensionale, comporta la creazione di spazi adibiti a servizi che svolgano la funzione

di attrarre e soddisfare l’utente per tutto l’arco della giornata e, nel caso specifico

Iridescenze opalineLA PALESTRA PER LA GINNASTICA E LA SCHERMA A UDINE È UN

EDIFICIO AFFASCINANTE E OCULATO ALLO STESSO TEMPO, GRAZIE

ALLA COMMISTIONE DI UN DESIGN ORIGINALE E ALL’ATTENZIONE

PER L’AMBIENTE E L’INSERIMENTO NEL CONTESTO

di Vanina Sartorio

Italia

Udine

In apertura,

Alessandro Zoppini

1 Prospetto ovest

con l’ingresso

e sala scherma

rivestito in pannelli

metallici neri

(foto Studio Zoppini)

2 La visuale nord-ovest

mette in evidenza

il movimento generato

dal cambio di altezze

e l’intersezione

dei due volumi

(foto Studio Zoppini)

Il rivestimento

in policarbonato

alveolare dalle

delicate tinte pastello

L’edificio è caratterizzato da

settori ad altezza differente

dedicati alla ginnastica e

ginnastica ritmica

A nord il volume si alza,

rendendo il piano terra

permeabile e mostrando

la struttura portante

1

SCHEDACommittente

Comune di Udine, Italia

Architetti

Studio Zoppini Associati

Strutture

apa

Impianti

Deerns Italia

Fornitori policarbonato

Politec

Pavimentazione in ceramica

Florim

La struttura a pilastri a V

rovescia, colorati in rosso

danno il senso di innalzare

tutta la porzione di edificio

Il corpo più basso, rivestito

in pannelli elettrocolorati

neri, penetra in quello

principale

Il corpo principale del

centro sportivo è costituito

da un volume prismatico

allungato sull’asse nord-sud

2

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40progettare

ALESSANDRO ZOPPINI

Classe ’66 e laureato in architettura al Politecnico di Milano, durante gli studi universitari col-

labora con lo studio di Pino Zoppini. Appena laureato lavora presso lo studio Arup Associates

di Londra collaborando a progetti di rilevanza internazionale, come il Nuovo Stadio di atletica

leggera di Johannesburg, lo Stadio di calcio ad Aomori in Giappone. Ha lavorato presso lo studio

Renzo Piano Building Workshop di Genova dove ha collaborato, tra gli altri, al Progetto esecutivo

per il nuovo Auditorium di Roma. Dal luglio 1995 è socio dello Studio Zoppini Associati del quale

è responsabile del settore progettazione. È professore a contratto al Politecnico di Milano, ma ha

anche svolto interventi presso la Facoltà di Architettura della University of Michigan, la University

of Washinton e la Kingston University (Londra).

3 Dettaglio fronte ovest:

la pensilina di copertura

all’accesso in metallo

elettrocolorato rosso (foto

Studio Zoppini)

4 La visuale da nord-est

evidenzia l’uso di superfici

trasparenti al piano terra

(foto Studio Zoppini)

5 Prospetti est ed

ovest caratterizzati

dal rivestimento in

policarbonato alveolare

6 Particolare della

soluzione d’angolo del

rivestimento di facciata

(foto Studio Zoppini)

7 Di notte l’illuminazione

a led rende la delicata

colorazione del

rivestimento più accesa.

Prospetto sud (foto Studio

Zoppini)

8 L’immagine notturna

dei prospetti nord e ovest

caratterizza l’edificio come

punto di riferimento per la

città (foto Studio Zoppini)

architettura 2

Centro Polisportivo

Udine

Studio Zoppini Associati

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degli edifici che ospitano manifestazioni

sportive, in concomitanza, ma anche

indipendentemente da queste.

Inoltre la scala dimensionale sempre

più importante ha un forte impatto

ambientale, così che queste strutture

devono essere articolate anche in

rapporto all’intorno e alle nuove

relazioni che si instaurano con la città.

Spesso situate in aree periferiche, infatti,

queste strutture vengono investite del

fondamentale ruolo di catalizzatore di

attività, in vista di una riqualificazione

urbanistica più ampia.

Adiacente a un’area residenziale e

adibita a verde a Udine, parallelo al

Viale dello Sport, l’edificio progettato

dallo Studio Zoppini Associati per

la pratica sportiva della scherma, la

ginnastica artistica e ritmica, costituisce

un centro polifunzionale dedicato in

prevalenza allo svolgimento delle attività

di allenamento e di preparazione di

queste discipline olimpiche.

È prevista comunque anche la possibilità

di un accesso al pubblico, con la

predisposizione di alcune tribune a

sbalzo accessibili dal primo piano.

L’edificio è un volume di dimensioni

ragguardevoli, connaturate alle

discipline sportive che vi vengono

praticate, ma la capacità dei progettisti

è stata proprio quella di proporre

la composizione di un oggetto

architettonico studiato in modo da

suscitare una molteplicità di visuali

prospettiche e di relazioni tese alla

“sfocatura” della sua immagine, così da

alleggerirne la percezione visiva.

La predilezione per l’impiego di superfici

traslucide, infatti ne riduce l’effetto

dimensionale, smussandone i contorni,

amalgamando il costruito all’ambiente

naturale in cui si inserisce e al contempo

permettendo al paesaggio circostante di

penetrarvi.

Caposaldo progettuale è stato anche

quello dell’attenzione alla sostenibilità

del manufatto, in senso lato, grazie alla

scelta di materiali naturali o riciclabili,

che hanno notevolmente ridotto

l’impatto sull’ambiente (oltre che il

costo contenuto in sole 800 €/mq) e

allo studio delle aperture in funzione

dell’orientamento, così da ottimizzare

lo sfruttamento degli apporti gratuiti di

ventilazione e illuminazione.

Un volume a prisma, allungato sull’asse

nord-sud, con settori ad altezza

differente dedicati alla ginnastica e

ginnastica ritmica, rappresenta il corpo

principale del centro sportivo, attestato

sul lato settentrionale a un parcheggio

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41progettare

All’imbrunire i colori del

cielo si avvicinano a quelli

dell’involucro e il corpo basso

tende a sparire

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42progettare

a raso, mentre un corpo minore si pone

perpendicolarmente al primo, adibito a

sala scherma e agli spogliatoi, sviluppati

su due piani fuori terra.

Questi gli elementi fondativi del

progetto che si relazionano per

contrasto; il solido trasversale presenta

infatti un involucro in lamiere d’acciaio

elettrocolorate in nero, organizzate

in una scansione ritmica di pannelli

verticali, come anche il rivestimento

del volume longitudinale che è però

in lastre di policarbonato alveolare

colorate.

Oltre che dimensionale quindi la

contrapposizione è accentuata

dall’effetto opposto suggerito dai

materiali impiegati: le lamine nere che

definiscono la sala scherma come un

solido, marcatamente distinguibile, e

architettura 2

Centro Polisportivo

Udine

Studio Zoppini Associati

la superficie traslucida che dà invece

un effetto evanescente al volume

maggiore.

Questa, che caratterizza i lati a est e ad

ovest è realizzata come una campitura

continua, che s’innalza sopra i pilastri

metallici, inclinati a “V” rovesciata,

colorati di un rosso vivo, così come la

pensilina, in aggetto dal volume minore

che ne taglia lo sviluppo in altezza.

9 Pianta della Palestra

per la scherma,

la ginnastica

e la ginnastica

ritmica a Udine

10 Interno della palestra

per la ginnastica ritmica

(foto Studio Zoppini)

11 Interno della palestra

per la ginnastica

(foto Studio Zoppini)

12 Sezione longitudinale

con particolare

del rivestimento in

policarbonato alveolare

Sala per la

ginnastica ritmica

Sala per la

ginnastica

Hall di ingresso,

spogliatoi e

sala scherma

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progettare

La continuità d’involucro è data dalla

facciata ventilata in policarbonato

alveolare, la quale accosta sequenze

cromatiche disposte per fasce verticali,

abbinando liberamente tonalità delicate

del viola, blu, azzurro e verde, per

bande singole o raggruppate, sfumando

il passaggio tra i colori.

Al piano terra del corpo principale

i lati corti nord e sud presentano

vetrate completamente trasparenti che

garantiscono l’annullamento percettivo

di qualsiasi soluzione di continuità tra

gli spazi di allenamento e l’esterno.

Sempre nell’ottica di una fruizione

dell’edificio che abbracci l’intero

corso della giornata, le facciate in

policarbonato sono state arricchite da

una scenografica illuminazione che

consente di conferire un fascino del tutto

rinnovato col calare della luce del giorno.

Sono state inserire delle fasce a led

nell’intercapedine della facciata

ventilata, sulle bande piene, superiore

e inferiore che la incorniciano, così da

ottenere un effetto “lanterna” che dà

vivacità ai colori e individua la Palestra

per la ginnastica e la scherma come un

punto di riferimento per il territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertura a shed del

copro più alto consente

l’uso dell’illuminazione

naturale

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